RASSEGNA STAMPA del 28/07/2010 Sommario Rassegna Stampa dal 27-07-2010 al 28-07-2010 Adnkronos: Terremoto: Pd in pullman all'Aquila, diamo voce a chi e' rimasto senza ...................................................... 1 Adnkronos: Terremoti: scossa sismica magnitudo 3.0 in Sicilia, nessun danno................................................................ 2 Agi: TERREMOTO: LIEVE EVENTO SISMICO NELLE ISOLE EOLIE ........................................................................... 3 Asca: INCENDI: FORESTALE, GRAZIE A INTRODUZIONE REATO IN 10 ANNI 132 ARRESTI.................................. 4 Asca: PUGLIA/INCENDI: VADRUCCI (PDL), DIMINUIRE RISCHIO E' COMPITO COLLETTIVO. ........................... 5 Asca: ROMA: POLIZIA PROVINCIALE FERMA IMPRESA CHE SCARICAVA NEL TEVERE....................................... 6 Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: BERSANI, UNA LEGGE AD HOC PER USCIRE INCERTEZZA. ........................ 7 Asca: MANOVRA: DI STANISLAO (IDV), L'AQUILA E' UNA CITTA' PARALIZZATA.................................................... 8 Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: RADICALI, ECCO NOSTRA PROPOSTA LEGGE ORGANICA (2). .................... 9 Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: IN UNA MOSTRA CIO' CHE 'LE MACERIE RIVELANO'.................................. 10 Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PARLAMENTARI PD IN VISITA ZONA ROSSA L'AQUILA............................... 11 Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PARLAMENTARI PD ALL'AQUILA, SGOMENTO E IMPEGNO. ..................... 12 Asca: ABRUZZO/CONSIGLIO: MORRA, PROROGATA GRATUITA' TRASPORTI TERREMOTATI. .......................... 13 Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PD, COLPITI INNANZITUTTO DA LENTEZZA LAVORI.................................. 14 Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: LOLLI, PD ALL'INIZIO HA SOTTOVALUTATO BATTAGLIA. ......................... 15 Avvenire: Le aziende: «È vero, negli appalti all'Aquila troppo lavoro in nero» ............................................................. 16 Avvenire: Scatta anche l'allarme infortuni ....................................................................................................................... 17 Avvenire: L'Aquila Rugby va avanti ................................................................................................................................. 18 Comunicati-Stampa.net: È di Rittal il primo Data Center mobile completamente autonomo........................................ 19 Dagospia.com: POVERA CAPALBIO! - IL SINDACO DELLA ATENE MAREMMANA PIANGE MISERIA: “CI ........ 20 Dagospia.com: DELL'UTRI FA IL DELL'UTRI E NON RISPONDE AI PM: “A PALERMO HO IMPARATO LA........ 21 Il Giornale.it: Per il rugby all'Aquila il grande sogno è durato soltanto un anno ........................................................... 25 Il Giornale.it: Riad, cade e si schianta cargo della Lufthansa: illesi i 6 dell'equipaggio ................................................ 26 Il Giornale.it: Nel Lazio «funziona» la lotta agli incendi................................................................................................. 27 Il Giornale.it: «Frascati, l'Esa al servizio dei cittadini» .................................................................................................. 28 Il Giornale.it: Il sindaco: "Subito un'indagine interna" ................................................................................................... 29 Italia Oggi: Dove osa la parabola..................................................................................................................................... 30 Italia Oggi: Archeologia, stop al degrado......................................................................................................................... 31 JulieNews.it: Depuratore industriale, summit al Ministero ............................................................................................. 32 Leggo: L'ala di un palazzo in corso di ristrutturazione in via Marsala, nel quartiere di Mi............................................ 33 Leggo: VENEZIA - Una spesa annua per abitante di 405 euro, di cui 291 solo per lo smaltimento dei rifiuti. .............. 34 Libero Notizie.it: Corea Nord: pericolo guerra mondiale ............................................................................................... 35 Il Manifesto: Un servizio molto poco sociale ................................................................................................................... 36 Rai News 24: Bersani: la manovra pagata solo da chi non ha soldi ................................................................................ 39 Il Riformista.it: Sisma Abruzzo/ Per il Pd rabbia e applausi dagli aquilani ................................................................... 40 Il Secolo XIX: Alberi secolari,quando la storia arriva fino al cielo ................................................................................ 43 Il Secolo XIX: Bersani: «Legge per l'Aquilae una tassa per ricostruire» ........................................................................ 44 Il Sole 24 Ore Online: Il tram che fa tremare le due Torri non si può fermare ............................................................... 45 Il Sole 24 Ore: I democratici in trasferta oggi a l'Aquila ................................................................................................. 46 Il Sole 24 Ore: Caldo record incendia le torbiere e il fumo invade le strade di Mosca ................................................... 47 Il Sole 24 Ore: CAMBIO DI GUARDIA............................................................................................................................ 48 WindPress.it: LIEVE EVENTO SISMICO NELLE ISOLE EOLIE ................................................................................... 49 Data: 27-07-2010 Adnkronos Terremoto: Pd in pullman all'Aquila, diamo voce a chi e' rimasto senza ultimo aggiornamento: 27 luglio, ore 15:11 commenta 0 vota 5 invia stampa Roma, 27 lug. - (Adnkronos) - ''Andiamo all'Aquila a dare voce alle tante persone che sono rimaste senza voce''. E' lo stesso Pierluigi Bersani a guidare la singolare delegazione del Pd verso L'Aquila. Circa 150 deputati democratici, infatti, sono partiti a bordo di 4 pullman turistici alla volta del capoluogo abruzzese colpito dal sisma. Obiettivo, prendere parte ad un'assemblea civica in citta'. Nel torpedone di testa, lo stesso Bersani insieme al capogruppo alla Camera Dario Franscechini e al presidente dell'assemblea del partito Rosy Bindi, tra gli altri. Argomento: NAZIONALE Pag. 1 Data: 27-07-2010 Adnkronos Terremoti: scossa sismica magnitudo 3.0 in Sicilia, nessun danno ultimo aggiornamento: 27 luglio, ore 19:08 commenta 0 vota 2 invia stampa Messina, 27 lug. - (Adnkronos) - Una scossa sismica di magnitudo e' stata lievemente avvertita dalla popolazione dell'isola di Salina, in provincia di Messina. Le localita' prossime all'epicentro sono Malfa, Leni e Santa Marina Salina. Argomento: NAZIONALE Pag. 2 Data: 27-07-2010 Agi TERREMOTO: LIEVE EVENTO SISMICO NELLE ISOLE EOLIE 27.07.2010 19:22 TERREMOTO: LIEVE EVENTO SISMICO NELLE ISOLE EOLIE 18:02 BORSA: CHIUDE IN RIALZO CON BANCHE, FTSE MIB +1, 62%, GIU' ANSALDO 18:01 FOTOVOLTAICO: CONSIGLIO DI STATO SBLOCCA IMPIANTO NEL SALENTO 18:01 BORSE EUROPEE: CHIUDONO POSITIVE NONOSTANTE DATI USA 18:00 ENERGIA: AZIENDA FOTOVOLTAICO AVELLINO, SATURATA PRODUZIONE 2010 18:00 EURO: CHIUDE SOTTO QUOTA 1, 30 DOLLARI Flash News Ricerca 19:22 LAVORO: SLITTA AL 3 AGOSTO PRESENTAZIONE PIANO TRIENNALE 19:12 P3: BANKITALIA COMMISSARIA CREDITO COOPERATIVO FIORENTINO 19:04 ACEA: NEL I SEMESTRE UTILE NETTO +52, 1% A 82, 9 MLN 18:52 AFGHANISTAN: OBAMA, REPORT CONFERMA SCELTA CAMBIO STRATEGIA 18:42 AIR FRANCE-KLM: TORNA IN UTILE NEL PRIMO TRIMESTRE 18:36 P3: ALFANO, RINNOVO FIDUCIA E SOLIDARIETA' A CALIENDO 18:10 M. O.: ERDOGAN, ESERCITO ISRAELIANO COME I PIRATI SOMALI 18:08 M. O.: AFFONDO DI CAMERON DA ANKARA, "GAZA CAMPO PRIGIONIA" Leggi tutte le news 1/6IndietroAvanti NewsOn NOTIZIARI REGIONALI Abruzzo Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Veneto AGI INPDAP News ANAS News Progetti e lavoro Appalti e viabilità Inter Press Service News Servizi Tutte le notizie sul tuo cellulare Agenzia Italia Chi siamo Contattaci Info Pubblicita' Area clienti Login RSS © 1999-2010 AGI S.P.A. Privacy Policy P.IVA 00893701003 Argomento: NAZIONALE Pag. 3 Data: 27-07-2010 Asca INCENDI: FORESTALE, GRAZIE A INTRODUZIONE REATO IN 10 ANNI 132 ARRESTI. INCENDI: FORESTALE, GRAZIE A INTRODUZIONE REATO IN 10 ANNI 132 ARRESTI (ASCA) - Roma, 27 lug - Grazie al decreto legge 4 agosto 2000, convertito poi in legge nel novembre dello stesso anno, che ha introdotto la reclusione per il reato di incendio boschivo, il Corpo forestale dello Stato ha effettuato dal 2000 ad oggi 132 arresti, segnalato all'Autorita' Giudiziaria preposta 3.819 persone mentre sono state emesse complessivamente 802 sentenze in materia di incendi dal 2000 al 2006. Se ne e' discusso oggi a Roma nell'ambito del convegno intitolato ''La difesa del patrimonio forestale a 10 anni dal decreto-legge 4 agosto 2000 n. 220, che ha introdotto il reato di incendio boschivo nel Codice Penale'', organizzato dalla Fondazione UniVerde con il patrocinio del Corpo forestale dello Stato. A dieci anni di distanza, una nuova sentenza emessa dal Tribunale di Latina rafforza gli strumenti a disposizione dell'attivita' giudiziaria svolta dal Corpo forestale dello Stato per contrastare gli incendi boschivi. Il 10 luglio 2010 infatti e' stata depositata una sentenza relativa ad un caso di condanna per detenzione di ordigni atti a provocare incendio boschivo in due roghi rispettivamente del 26 luglio e 10 agosto 2007. L'autore dell'incendio gia' condannato per il reato di cui all'art. 423-bis (incendio boschivo) e' stato condannato anche a 1 anno e 4 mesi di reclusione per aver attentato alla pubblica incolumita', poiche' deteneva illegalmente strumenti infiammabili costituiti da 22 spirali di zampirone costruite al fine di provocare la combustione all'origine degli incendi e consentire all'uomo di allontanarsi prima che i roghi divampassero. ''Questa sentenza - evidenzia la Forestale - riveste una notevole importanza per le indagini sugli incendi boschivi in quanto per la prima volta e' stato utilizzato uno strumento sanzionatorio che possa colpire coloro che detengono materiale costituito e costruito per appiccare gli incendi nei boschi e quindi consente agli investigatori di poter intervenire gia' nella fase di detenzione di tali apparati da parte dei criminali incendiari prima che sia appiccato l'incendio''. res-mpd/mcc/bra Argomento: NAZIONALE Pag. 4 Data: 27-07-2010 Asca PUGLIA/INCENDI: VADRUCCI (PDL), DIMINUIRE RISCHIO E' COMPITO C OLLETTIVO. PUGLIA/INCENDI: VADRUCCI (PDL), DIMINUIRE RISCHIO E' COMPITO COLLETTIVO (ASCA) - Bari, 27 lug - ''Difendere e valorizzare il patrimonio forestale e diminuire il rischio incendi e' un compito che spetta a tutti noi, dotati di una sensibilita' che ci permette di apprezzare le cose belle del nostro paesaggio e quindi di impedire a piccoli delinquenti, turisti distratti o incalliti speculatori di incenerire i nostri boschi. La Regione comunque dovrebbe destinare maggiori risorse alla lotta contro gli incendi''. E' quanto ha dichiarato in una nota il Consigliere Regionale pugliese del Pdl, Mario Vadrucci. ''I dati diffusi da Legambiente sugli incendi boschivi nel 2009 che vedono in Puglia un notevole miglioramento rispetto agli anni passati sono incoraggianti e fanno certamente ben sperare - ha aggiunto il consigliere -. I piu' meritati complimenti alla Protezione Civile pugliese, al Corpo dei Vigili del Fuoco e soprattutto al Corpo Forestale, che sono impegnati ogni giorno nella fondamentale opera di prevenzione e spegnimento degli incendi che, soprattutto in questo periodo di caldo torrido, diventano triste e quotidiana realta'''. ''E'compito delle istituzioni, in particolare dell'Assessorato regionale alla Protezione Civile - ha concluso - sensibilizzare le amministrazioni comunali ma anche tutti i cittadini nella difesa dell'importante patrimonio boschivo di cui il Salento e' ricco''. res/mcc/bra (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 5 Data: 27-07-2010 Asca ROMA: POLIZIA PROVINCIALE FERMA IMPRESA CHE SCARICAVA NEL TE VERE. ROMA: POLIZIA PROVINCIALE FERMA IMPRESA CHE SCARICAVA NEL TEVERE (ASCA) - Roma, 27 lug - Prosegue l'attivita' della Provincia di Roma contro il fenomeno del trasporto illecito di rifiuti. Questa mattina in localita' Fonte di Papa nella Capitale, la Polizia Provinciale, mentre effettuava un pattugliamento a bordo di un natante lungo il Tevere, ha bloccato e sequestrato un autocarro che stava scaricando nelle acque del fiume notevoli quantitativi di rifiuti speciali (circa 18 metri cubi), costituiti da calcinacci, terre e rocce da scavo e da costruzioni. Il conducente del veicolo appartenente ad una societa' di Roma e' stato denunciato, insieme al titolare della societa', per violazioni paesaggistiche, per trasporto e smaltimento illecito di rifiuti speciali aggravato dalla circostanza che il fatto e' stato commesso in zona sotto tutela paesaggistica. Sono in corso le indagini per accertare altri episodi analoghi da parte della societa' denunciata. ''Voglio ringraziare gli agenti della Polizia Provinciale - afferma l'assessore alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile, Ezio Paluzzi - per questa operazione frutto di un lavoro quotidiano nell'ambito delle iniziative programmate di pattugliamento delle aree sensibili. Un impegno che sta producendo risultati molto significativi sia per quanto riguarda il contrasto dell'illegalita', sia dal punto di vista della sensibilizzazione e dell'affermazione di una nuova cultura di valorizzazione del territorio. Il pattugliamento sul Tevere e' un'attivita' costante durante tutto l'anno che viene incrementata nel periodo estivo e per la quale utilizziamo nuove tecnologie come il ''Telelaser' per controllare la velocita' delle imbarcazioni durante la navigazione sul Tevere''. ''L'operazione - aggiunge il direttore della Polizia Provinciale, Luca Odevaine - si inserisce in una piu' vasta attivita' di prevenzione del fenomeno che ha comportato anche la sensibilizzazione e sinergie con associazioni di categoria impegnate nel settore del recupero dei rifiuti tra cui il Coreine (Consorzio Recupero Rifiuti Inerti), un' organizzazione che raccoglie le imprese titolari di impianti di recupero e smaltimento di rifiuti inerti nel Lazio. Dopo aver fermato questo ennesimo attacco al nostro patrimonio ambientale, saranno attivate le procedure per ripristinare l'area inquinata a carico dell'azienda denunciata''. com-gc/sam/bra (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 6 Data: 27-07-2010 Asca ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: BERSANI, UNA LEGGE AD HOC PER USCIRE INCERTEZZA. ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: BERSANI, UNA LEGGE AD HOC PER USCIRE INCERTEZZA (ASCA) - L'Aquila, 27 lug - Una legge per la ricostruzione dell'Aquila. E' tornata a chiederla il segretario del Partito democratico, Pierluigi Bersani, che nel pomeriggio e' giunto in citta' con una delegazione del Gruppo del Pd alla Camera. ''Tutti i terremoti - ha fatto notare Bersani, attraversando il centro storico ancora ferito ed umiliato dai ritardi accumulati ne hanno avuto una; tutti i terremoti hanno avuto una linea finanziaria certa, con un ruolo ben preciso per ciascuno. Non e' accettabile che solo L'Aquila continui ad andare avanti nell'incertezza''. ''Il sisma abruzzese - ha ammonito poi - non deve essere considerato di serie B. Per questo il PD non mollera' e portera' avanti la battaglia affinche' al territorio sia riconociuto cio' che gli spetta di diritto. Quanto agli effetti della manovra finanziaria sulla ricostruzione, il leader PD ha stigmatizzato: ''e' un provvedimento che pagano tutti, tranne chi ha i soldi; e' uno dei piu' ingiusti che io ricordi ed e' ingiusto anche nella misura per la ricostruzione dell'Aquila''. iso/sam/ss (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 7 Data: 27-07-2010 Asca MANOVRA: DI STANISLAO (IDV), L'AQUILA E' UNA CITTA' PARALIZZATA . MANOVRA: DI STANISLAO (IDV), L'AQUILA E' UNA CITTA' PARALIZZATA (ASCA) - Roma, 27 lug - E' iniziata la discussione della Manovra finanziaria nell'Aula della Camera dei Deputati e Augusto Di Stanislao, deputato abruzzese IdV, ha presentato l'ennesima iniziativa parlamentare a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo. Un ordine del giorno che impegna il Governo a prevedere, anche con provvedimenti di urgenza, ulteriori risorse economiche indispensabili per avviare la vera ricostruzione e consentire alle amministrazioni locali di far fronte ai debiti nel frattempo accumulati, accompagnandole con interventi finalizzati a snellire le procedure burocratiche al fine di aumentare le capacita' di spesa dei fondi disponibili. ''L'impegno e la promessa del governo - afferma Di Stanislao - a garantire un miliardo di euro l'anno per la durata della ricostruzione, e' rimasta di fatto ancora lettera morta. Non c'e' liquidita' e la ricostruzione e' di fatto ferma e a oltre 15 mesi dal sisma, la situazione nella quale si trovano gli enti e le istituzioni locali abruzzesi impegnati nella gestione del post-terremoto e' drammatica''. L'Ordine del Giorno impegna altresi' il Governo a valutare la completa equiparazione con le disposizioni per gli adempimenti tributari e contributivi utilizzati per gli eventi sismici nelle Marche ed Umbria del 1997 e quelli nelle province di Campobasso e Foggia del 2002. res-rus/mcc/lv (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 8 Data: 27-07-2010 Asca ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: RADICALI, ECCO NOSTRA PROPOSTA LEGGE O RGANICA (2). ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: RADICALI, ECCO NOSTRA PROPOSTA LEGGE ORGANICA (2) (ASCA) - L'Aquila, 27 lug - La delegazione radicale ha sottolineato come i problemi del territorio terremotato siano ancora tutti sul tappeto. A partire dalle lungaggini buracratiche che rallentano la semplice attivita' di istruttoria delle pratiche. ''Mai vista una situazione di simile disordine - ha denunciato Elisabetta Zamparutti - con fascicoli che si arenano da Fintecna, portando costi elevati e tempi lunghi''. La proposta di legge e' stata definita di concerto con l'Inu, Istituto nazionale di urbanistica, che gia' dopo il sisma fece pubblicare un manifesto sulla ricostruzione, contenente osservazioni e proposte ad ampio raggio. Sull'argomento l'Inu ha gia' svolto otto workshop ed un laboratorio. Prevista per settembre la pubblicazione di un libro bianco. I Radicali sono tornati all'Aquila a distanza di un paio di settimane da quando tennero, poprio nel capoluogo, il Comitato nazionale. Nel pomeriggio si uniranno alla delegazione di parlamentari PD, in citta' sempre in risposta all'invito di Cialente alla politica della Capitale. iso/mcc/bra (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 9 Data: 27-07-2010 Asca ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: IN UNA MOSTRA CIO' CHE 'LE MACERIE RIV ELANO'. ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: IN UNA MOSTRA CIO' CHE 'LE MACERIE RIVELANO' (ASCA) - L'Aquila, 27 lug - Sara' palazzo Silone, sede della Regione Abruzzo, all'Aquila, ad ospitare la mostra ''Le macerie rivelano - inediti archeologici per la storia della citta''' organizzata dall'Ufficio del vice Commissario per la messa in sicurezza del Patrimonio culturale, in collaborazione con l'Ente. Si tratta di un percorso articolato su una trentina di pezzi che rappresentano una selezione tipologica di materiali lapidei componenti architettura e apparato decorativo di alcuni complessi monumentali tra i piu' antichi dell'Aquila, la chiesa di Santa Maria Paganica e la basilica di Santa Maria di Collemaggio, di cui si erano perse traccia fisica e memoria. Ad illustrare il senso dell'allestimento, stamane, il vice Commissario, Luciano Marchetti. L'esposizione propone capitelli, porzioni di colonnine e di altri elementi decorativi, parti di lastre tombali, lacerti di affreschi (in uno in particolare e' riconoscibile una testa di santo con aureola prospettica in foglia d'oro proveniente dalla chiesa di Santa Maria Paganica e databile seconda meta' del XV secolo). Una selezione di opere che si pensavano irrimediabilmente perdute e che oggi, grazie anche al lavoro di selezione delle macerie effettuato da un team di esperti diretti da un funzionario archeologo della Soprintendenza per l'Abruzzo, sono tornate alla luce. ''I lavori - ha spiegato Marchetti - sono stati diretti da Vincenzo Torrieri non certo per fare archeologia, non era e non e' ancora questo il momento, ma per avvalersi di tecniche idonee per la comprensione dei fenomeni fisici e per la restituzione di tutti i componenti l'architettura e l'apparato decorativo di complessi monumentali ciclicamente distrutti dai terremoti che fin dalla fondazione hanno interessato la citta' dell'Aquila''. I materiali esposti, infatti, sono presentati come una mera testimonianza archeologica, con una semplice descrizione della materia del manufatto e degli ambiti culturali di riferimento, senza entrare nel merito dei possibili risvolti storico culturali. ''Ci sembrava giusto - ha aggiunto il curatore della mostra, Vincenzo Torrieri - riavviare il processo di storicizzazione degli inediti rinvenuti e dare la possibilita' a storici, critici, professionisti e addetti ai lavori di esprimersi in merito e, nello stesso tempo, far conoscere a tutti le nostre scoperte, il nostro lavoro di recupero e di rimozione delle macerie post sisma''. Marchetti ha altresi' reso noto che sono state esaminate in tutto una decina di chiese (a parte il palazzo della Prefettura) e che, in prospettiva, c'e' l'intento di coinvolgere anche le Universita' dell'Aquila e di Roma. La mostra sara' inaugurata il 30 luglio prossimo alle ore 16.00. Saranno presenti anche il Commissario delegato per la Ricostruzione e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ed il vice e sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. iso/rus/bra (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 10 Data: 27-07-2010 Asca ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PARLAMENTARI PD IN VISITA ZONA ROSSA L 'AQUILA. ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PARLAMENTARI PD IN VISITA ZONA ROSSA L'AQUILA (ASCA) - L'Aquila, 27 lug - Quattro pulman con a bordo i deputati (e qualche senatore) del Partito democratico sono giunti da qualche minuto alla villa Comunale dell'Aquila. Il Gruppo PD alla Camera, quasi al completo, e' stato ricevuto dal sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, dal quale era partito l'invito a venire nella citta' terremotata, per rendersi direttamente conto della situazione e per sollecitare un legge organica sulla ricostruzione di iniziativa parlamentare. A guidare la delegazione, il segretario nazionale del partito, Pierluigi Bersani, gia' all'Aquila altre volte, Dario Franceschini, Rosy Bindi, Paola Concia e poi tutti gli altri. ''E' una delle rare volte in cui c'e' stata veramente unanimita' nel Gruppo - ha commentato il deputato abruzzese Tommaso Ginoble, componente la spedizione - Uniti per un gesto di solidarieta'''. I parlamentari PD stanno ora visitando la zona rossa dell'Aquila col sindaco Cialente e il deputato Giovanni Lolli a fare da cicerone. iso/rus/bra (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 11 Data: 27-07-2010 Asca ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PARLAMENTARI PD ALL'AQUILA, SGOMENTO E IMPEGNO. ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PARLAMENTARI PD ALL'AQUILA, SGOMENTO E IMPEGNO (ASCA) - L'Aquila, 27 lug - Sono arrivati con quattro pulman alla villa Comunale dell'Aquila. Circa 150 deputati del Gruppo PD alla Camera, invitati dal sindaco Massimo Cialente e ''trascinati'' da Giovanni Lolli, a calarsi nella triste quotidianita' del territorio terremotato. L'accoglienza non e' stata delle migliori. Qualcuno ha gridato: ''Basta passerelle, siamo stufi di essere usati a soli scopi propagandistici''. Qualche altro ha attenuato i toni: ''Non accusate loro, ma chi e' al Governo''. Un cielo grigio ha accompagnato la delegazione nel tour in zona rossa. In testa, il segretario nazionale Pierluigi Bersani, e poi Dario Franceschini, Rosy Bindi, Ermete Realacci, Paola Concia e tanti volti magari meno noti. Bersani, tra uno sguardo e l'altro agli edifici crollati, ai cumuli di macerie ancora in vista, ai freddi puntellamenti, ha avuto occasione per ribadire che L'Aquila ha bisogno di una legge ad hoc che faccia piazza pulita delle numerose ordinanze che sanno tanto di ''navigazione a vista''. Ma si e' detto anche convinto che c'e' bisogno di risorse che ha quantificato in 1,7 miliardi di euro l'anno e per 7 anni. Ha insistito il leader PD sul fatto che la tragedia aquilana sia trattata alla stregua delle precedenti dell'Umbria e delle Marche: ''Non un terremoto di serie B ne' un terremoto che non merita un percorso finanziario certo e definito''. I deputati che hanno accompagnato Bersani (la prima delegazione a spostarsi in massa verso le zone del sisma), hanno espresso parole di sgomento: ''Neanche i resoconti di Giovanni Lolli, sia pur drammatici, hanno reso l'idea dell'immane tragedia''. Alle 18 il Gruppo PD si e' ritrovato al tendone di piazza Duomo, accolto da una folta rapresentanza di cittadini che ai parlamentari ha chiesto impegni concreti. Bersani, a conclusione della giornata aquilana, ha assicurato che ''il partito che ho in testa e' un partito popolare, che non vive solo di applausi ma anche di critiche e di discussione''. ''Prepariamo una legge di iniziativa popolare - ha esortato - La faremo partire a settembre dalla festa nazionale di Torino''. E poi: ''Se il Governo dice di non aver soldi, metta una tassa di scopo, chiami alla solidarieta' popolare, ed adotti provvedimenti in favore del lavoro e dell'occupazione''. ''Da domani - ha concluso Bersani - un impegno sentito come compito personale di tutti i parlamentari per la ricostruzione dell'Aquila. Non dobbiamo piu' sentirci rivolgere critiche come quella che, sia pur compostamente, abbiamo ascoltato oggi''. Alle 19,30 i deputati PD hanno fanno ritorno a Roma. All'Aquila hanno lasciato la pioggia ed una citta' se possibile ancora piu' triste. iso/gc/ss (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 12 Data: 27-07-2010 Asca ABRUZZO/CONSIGLIO: MORRA, PROROGATA GRATUITA' TRASPORTI TER REMOTATI. ABRUZZO/CONSIGLIO: MORRA, PROROGATA GRATUITA' TRASPORTI TERREMOTATI (ASCA) - L'Aquila, 27 lug - La legge recante ''Misure a sostegno della mobilita' delle persone colpite dal sisma che non abbiano fatto ancora rientro presso i comuni di residenza o limitrofi'' e' stata approvata dal Consiglio regionale d'Abruzzo nella sua seduta odierna. La legge prevede, fino al 31 dicembre 2010, la misura delle gratuita' dei servizi automobilistici del trasporto pubblico in concessione regionale, finanziati dalla Regione Abruzzo. ''Una misura - ha commentato l'assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, primo firmatario dell'iniziativa legislativa - della quale hanno usufruito circa 6 mila persone al mese, come risulta dall'analisi dei dati relativi ai rendiconti, per una spesa complessiva di circa 7.5 milioni di euro''. ''Per coloro che non abbiano ancora trovato adeguata sistemazione alloggiativa, quindi - ha proseguito l'Assessore - si e' ritenuto di continuare a prevedere ancora una serie di agevolazioni, non solo a favore del pendolarismo lavorativo o scolastico, ma anche a beneficio di quella mobilita' non sistematica che debba servirsi del mezzo pubblico''. In questo caso la legge prevede un massimo di 5 biglietti di andata e ritorno per il solo percorso luogo di dimora-luogo di residenza. Per la mobilita' di studenti e lavoratori, invece, e' assicurata la possibilita' di scegliere di richiedere di volta in volta l'abbonamento mensile o i biglietti di andata e ritorno. ''E questo in considerazione, maturata anche grazie in ragione dell'esperienza sin qui acquisita, che le esigenze di alcuni lavoratori e studenti, soprattutto quelli universitari, possono essere pienamente soddisfatte anche con i soli biglietti di andata e ritorno, con minor impiego di risorse economiche''. L'articolato autorizza altresi', fino al 31 dicembre 2010, il Comune dell'Aquila a derogare il vigente sistema tariffario e consentire la libera circolazione sui servizi gestiti dall'Azienda Mobilita' Aquilana (Ama). iso/gc/ss (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 13 Data: 27-07-2010 Asca ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PD, COLPITI INNANZITUTTO DA LENTEZZA L AVORI. ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: PD, COLPITI INNANZITUTTO DA LENTEZZA LAVORI (ASCA) - L'Aquila, 27 lug - Nessuno dei deputati Pd, giunti oggi in massa all'Aquila (quattro pulman pieni) si aspettava di trovare una scena simile. ''Neanche i piu' drammatici resoconti del collega Giovanni Lolli erano riusciti e rendere giustizia dell'immane tragedia'' il commento dei piu'. Nel tendone di piazza Duomo, dove la delegazione Pd sta tenendo un'assemblea pubblica, il senso di sconcerto e' palpabile. ''E' qualcosa di veramente toccante - sono parole di Letizia De Torre - Essendo nativa del Friuli ho gia' avuto un'esperienza di terremoto, ma da noi la dinamica era stata diversa. Qui, in un'intera citta', non ci sara' una sola casa in piedi''. ''Spaventa - aggiunge la parlamentare Pd - soprattutto il senso di stasi. Pur essenso un giorno lavorativo ho visto oggi solo due-tre mezzi in azione. Eppure questo dovrebbe essere il piu' grande cantiere d'Europa''. La delegazione Pd nel suo tuor in zona rossa ha fatto tappa in piazza San Pietro, a Santa Maria Paganica e poi nelle vie adiacenti la sede del Municipio, gravemente danneggiata. Una presa d'atto per i parlamentari che ha avuto l'effetto di un violento schiaffo: ''E' servito a farci comprendere quanto sia importante un'azione legislativa per la ripresa del territorio''. iso/gc/ss Argomento: NAZIONALE Pag. 14 Data: 27-07-2010 Asca ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: LOLLI, PD ALL'INIZIO HA SOTTOVALUTATO BATTAGLIA. ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: LOLLI, PD ALL'INIZIO HA SOTTOVALUTATO BATTAGLIA (ASCA) - L'Aquila, 27 lug - ''Il Partito Democratico per il terremoto dell'Aquila non ha fatto la battaglia che andava fatta. Sicuramente perche' il PD non ha capito che questa era una grande questione nazionale; mentre Berlusconi ne faceva la Questione''. Lo ha detto il parlamentare PD, Giovanni Lolli, nel confronto pubblico di oggi pomeriggio in piazza Duomo, affiancato da circa 150 colleghi parlamentari oggi in visita al centro storico dell'Aquila. ''Io stesso - ha aggiunto Lolli non sono stato capace di trasmettere la gravita' della situazione che stavamo vivendo qui. Ma non e' tardi per rimediare''. Lolli ha sollecitato impegni al Governo per le agevolazioni fiscali, per risorse in conto cassa, per una tassa di scopo. iso/gc/ss Argomento: NAZIONALE Pag. 15 Data: 27-07-2010 Avvenire Le aziende: «È vero, negli appalti all'Aquila troppo lavoro in nero» CRONACA 27-07-2010 LABRUZZO FERITO Sulle irregolarità del post-sisma denunciate dal nostro giornale parla anche il responsabile della sicurezza dei cantieri cittadini: «Qui operai e imprese schedati» Le aziende: «È vero, negli appalti allAquila troppo lavoro in nero» Il presidente regionale Ance: «Controlli difficili» Ora si pensa di estendere il protocollo del centro storico DA ROMA ALESSIA GUERRIERI I costruttori ammettono e i controllori non smentiscono, messi allangolo dai numeri e dallevidenza. Lillegalità nei cantieri è più facile nelle imprese 'cottimiste' dei subappalti, nelle ditte private più piccole e nei tanti paesini che circondano il capoluogo. Per questo lesperimento del supercoordinamento per la sicurezza del centro storico, attivo da marzo, potrebbe essere allargato alle 63 frazioni dellAquila e a 41 comuni del cratere. Si corre ai ripari finalmente, insomma, dopo che da mesi quella percezione di Far West edile nei lavori post terremoto ha trovato spazio solo in qualche riunione blindata degli addetti ai lavori e nelle voci del volontariato. Ora però, che già nelle prove generali della ricostruzione leggera è apparso un fenomeno senza precedenti (il 50% delle imprese controllate è irregolare, così come un terzo degli operai), si punta a fare del modello di rinascita abruzzese il modus operandi per ledilizia del futuro, almeno in teoria. Il cuore dellAquila con le sua banca dati delle ditte, i pass allingresso e dieci tecnici che ogni giorno controllano le oltre 200 società che vi lavorano, appare unisola felice in mezzo allanarchia totale della periferia. La sensazione del responsabile del super-coordinamento per la sicurezza dei cantieri, creato dal Comune per gestire in legalità e trasparenza le opere di puntellamento e demolizione, è tuttavia affiancata dalla realtà delle cifre. «Il nostro modo di tutelare il lavoro e la sicurezza nei cantieri sta funzionando bene chiosa Maurizio Ardingo visto che abbiamo trovato e denunciato solo tre casi di irregolarità in quattro mesi e abbiamo avuto solo due feriti lievi su quasi 3mila lavoratori». Ardingo, già responsabile della sicurezza nei cantieri del progetto Case, è tuttaltro che transigente; non ammette deroghe su imprese non autorizzate, rispetto delle norme nelle opere in altezza e sul lavoro irre- golare. «Gli operai, tutti schedati con tanto di storia professionale come prevede la normativa 81 nel pass al collo ribadisce sanno che al primo richiamo verranno sottoposti a un corso integrativo di formazione, al secondo non potranno più lavorare nella ricostruzione». Praticamente impossibile, dice, che «una ditta introduca lavoratori in nero nella zona rossa, visto che il controllo è costante». Più probabile e più facile, conferma, che «piccole ditte nei borghi del circondario possano essere fuori norma». Per questo il progetto di ampliamento del modello procedurale del cantiere unico del centro sarà presto allargato, «questa sarebbe lintenzione» dice, a gran parte delle provincia per vincere la sfida della ricostruzione pesante. E già, i controlli. Quelli che consentirebbero di scoprire lo sfruttamento degli immigrati, pagati due lire per lavorare dieci ore a nero, quando va bene. Il presidente dellAnce dellAquila Filiberto Cicchetti lo sottolinea subito: «Sono a tappeto in ogni cantiere precisa da mesi cè una task force aggiuntiva di ispettori che dalla regione sono a supporto delle cinque squadre provinciali. Il 90% dei cantieri delle imprese aquilane è in regola». Non si scompone troppo alla vista dei dati sullillegalità diffusa; se lispettorato del lavoro vuole fare le pulci, prova a difendere la categoria, «qualche dettaglio che non va sicuramente lo trova». Ma poi aggiunge: «Le irregolarità sono relative allimmenso sottobosco dei subappalti, dove i controlli sono più difficili o ai comuni del cratere». Certo è auspicabile, visto che LAquila sarà il cantiere più grande dEuropa «per i prossimi ventanni aggiunge che le ispezioni aumentino. Anche per noi è basilare tutelare la sicurezza degli operai, quando cè un ferito in cantiere siamo tutti sconfitti». Lillegalità in questa macchina organizzativa, conclude, «non conviene a nessuno, nemmeno ai costruttori, che poi si troverebbero tagliati fuori dalla ricostruzione vera, quella pesante». Dopo le rivelazioni sullillegalità avvenute nella ricostruzione, arriva il monito dei costruttori locali: le ispezioni aumentino La pagina di Avvenire di domenica scorsa che dava conto della presenza di molti lavoratori irregolari allAquila nei cantieri della ricostruzione del post terremoto Argomento: NAZIONALE Pag. 16 Data: 27-07-2010 Avvenire Scatta anche l'allarme infortuni CRONACA 27-07-2010 Scatta anche lallarme infortuni DA ROMA N on ci si può consolare del fatto che nel post terremoto ci sia stato un solo morto in cantiere, o che la maggior parte dei feriti (una ventina) tra progetto Case e ricostruzione delle abitazioni private sia di lieve entità. Si continua a rischiare troppo nelledilizia e a vivere nellillegalità, una situazione non più giustificata dalla fretta di ridare una casa agli sfollati o di chiudere presto un appalto nellingordigia di averne un altro che aspetta. Il bilancio della rinascita inizia con sedici feriti nei 19 nuovi villaggi antisismici, un dato tuttavia inferiore alla media nazionale rapportato al numero di operai e di ore lavorate. Secondo lInail infatti in Italia ci sono 40 feriti ogni mille addetti, mentre nel progetto Case questo numero scende a 4,5. Alla lista incidenti si uniscono poi la manciata di feriti nelle opere di puntellamento e messa in sicurezza a LAquila, a cui si aggiunge anche un vigile del fuoco che ha riportato una profonda ferita alla testa mentre metteva in sicurezza la cupola della chiesa della Anime Sante. Non mancano poi gli irregolari nei cantieri: un latitante rumeno arrestato e tre georgiani sprovvisti di permesso di soggiorno in imprese della ricostruzione. Fatto sta che numeri che sembrano esigui, trovano tutta la loro crudezza nei primi due mesi di controlli sulla prevenzione nei cantieri post sisma. A fine agosto scorso, in soli 60 giorni di attività del progetto 'Sicurezza LAquila', su 140 lavoratori controllati dal Dpl e dalle Asl, un centinaio sono risultati fuori norma, per carenze delle protezioni collettive. E cè scappato anche il morto nella ricostruzione. Erano passate poco più due settimane dal 6 aprile, quando alle vittime del sisma se ne aggiunse unaltra. Quella delloperaio di 47 anni che lavorava alla demolizione di un muro nel cementificio di Cagnano Amiterno, ucciso schiacciato da una parete di mattoncini. (A.Guer) Quasi tutti gli incidenti occorsi nei cantieri sono riconducibili a norme di sicurezza ignorate E cè scappato anche il morto Argomento: NAZIONALE Pag. 17 Data: 27-07-2010 Avvenire L'Aquila Rugby va avanti SPORT 27-07-2010 LAquila Rugby va avanti LAQUILA. Il pericolo fallimento non è ancora completamente scongiurato ma lAquila Rugby, squadra simbolo dello sport nei giorni del terremoto, trova qualche motivo di ottimismo per il suo futuro. Perfezionata liscrizione al prossimo Campionato Italiano dEccellenza la squadra è stata inserita nel calendario diramato ieri dalla Federazione. La società resta in bilico tra i tanti problemi economici, urge trovare uno sponsor per pagare gli stipendi arretrati e programmare la stagione. Anche i politici si sono attivati nella ricerca di qualche mecenate. Argomento: NAZIONALE Pag. 18 Data: 27-07-2010 Comunicati-Stampa.net È di Rittal il primo Data Center mobile completamente autonomo È stata realizzata da Rittal, in collaborazione con la consociata Würz, la prima soluzione di Data Center mobile completamente autonomo, presentata alla scorsa fiera di Hannover. 27/07/10 - Fino ad oggi, la necessità di collegarsi ad un sistema di alimentazione pre-esistente ha limitato lo sviluppo di Data Center mobili. Il già noto Data Center Container di Rittal è stato equipaggiato con un'unità di cogenerazione CHP (Cogeneration of Heat and Power) esterna, in grado di produrre elettricità mediante combustione di olio vegetale ecologico o normali carburanti fossili. L'impianto ha un basso consumo energetico grazie ad una soluzione di controllo del clima che garantisce nel Data Center una temperatura costante tutto l'anno e permette il riutilizzo del calore di scarto della centrale elettrica per scopi civili (riscaldamento). Nei mesi invernali, la climatizzazione è gestita dal Free Cooling integrato nel Data Center Container. La versione base del Data Center Container può ospitare sette rack da 19 pollici, alti 47HE, per un totale di 329 unità di altezza, ed è dotato, oltre che di free cooling, di un sistema di distribuzione di corrente, vani passacavo e di un sistema di accesso. Ulteriori configurazioni possono venire sviluppate per rispondere alle esigenze del cliente. I Data Center sono ideali come soluzioni ‘up-and-running' per progetti che richiedono l'impiego di un servizio dati sul campo per un periodo limitato, ad esempio per scopi scientifici, militari o di protezione civile. TESTO PUBBLICATO DA Antonella Galimberti di Primaklasse Argomento: NAZIONALE Pag. 19 Data: 27-07-2010 Dagospia.com POVERA CAPALBIO! - IL SINDACO DELLA ATENE MAREMMANA PIANGE MI SERIA: “CI MANCANO 200MILA €, SONO PRONTO A METTERE UNA TASSA DI SCOPO” - IL COMUNE È RIUSCITO A PERDERE LE CAUSE CON T HomePage | Segnala articolo UTTI GLI SPECULATORI DELLA ZONA CHE HANNO TRASFORMATO capanne IN VILLE E ORA DEVE PAGARE LE SPESE LEGALI – MA INVECE DI TAGLIARE QUALCHE INUTILE PRESENTAZIONE DI LIBRI inutili, IL PRIMO CITTADINO FESTEGGIA I CINQUANT'ANNI DEL COMUNE CON UNA NUOVA IMPOSTA… Marco Gasperetti per "Il Corriere della Sera" Doveva essere un supercompleanno quello che si festeggia lunedì a Capalbio. Cinquant'anni di indipendenza amministrativa con la nascita del comune autonomo, festeggiati con mega festa, invitati eccellenti, manifestazioni, convegni, mostre e dibattiti. E invece il borgo dei vip e dell'intellighenzia di sinistra rischia il crac finanziario. capalbio spiaggia La festa ci sarà ugualmente, ci mancherebbe, ma intanto il sindaco Pd e la giunta di centro sinistra sono preoccupatissimi per un debito di quasi 200 mila euro che non sanno come ripianare. Tantissimi soldi per un borgo blasonato ma di appena quattromila anime, un debito capace di provocare un terremoto finanziario nel mezzo di un'estate già tormentata dal problema dell'erosione della spiaggia frequentatissima da sempre dai politici della sinistra e per questo ribattezzata «falce e secchiello». L'IPOTESI TASSA - Un'emergenza, insomma, tanto da spingere l'amministrazione a pensare, seppur come ultima ratio, di istituire una tassa di scopo per ripianare i debiti, tutti derivanti da parcelle legali. Già, perché il dissesto non deriva da spese folli e sprechi, ma da una battaglia in parte persa della passata giunta comunale per arginare la piaga della costruzione di annessi di campagna in alcuni casi trasformati in vere e proprie ville con conseguente cementificazione. capal06 negozio ambulante spiaggia capalbio L'allora sindaco Lucia Biagi dichiarò guerra ai presunti speculatori provocando però una raffica di ricorsi al Tar. La querelle si concluse con una sentenza del tribunale amministrativo che annullò in parte la nuova normativa e impose alle parti di pagare i propri legali. woodcock a capalbio Così è stato. Ma mentre i privati se la sono cavata con una sola causa a testa, il Comune ha dovuto far fronte a un centinaio di esposti con conseguente pagamento di parcelle salate. «Più di 400 mila euro - conferma l'attuale sindaco Luigi Bellumori, Pd, eletto lo scorso anno - di cui duecento già pagati e altrettanti da pagare. Il problema è che adesso non abbiamo più soldi. Ho avviato un'istruttoria e nei prossimi giorni chiederemo di poter pagare le spese legali a rate, magari applicando i minimi tariffari. Altrimenti è il dissesto finanziario». Il sindaco è così preoccupato da pensare anche a una tantum da chiedere ai cittadini per risolvere il problema. Anche se il provvedimento suonerebbe come una beffa. Il motivo? La tassa per le spese processuali del comune sarebbe pagata anche da quei cittadini che hanno ricorso al Tar e hanno già pagato i propri avvocati. MOCCIA-CAPALBIO [27-07-2010] Argomento: NAZIONALE Pag. 20 Data: 27-07-2010 Dagospia.com DELL'UTRI FA IL DELL'UTRI E NON RISPONDE AI PM: “A PALERMO HO IMPARATO LA LEZIONE” – CALIENDO INDAGATO A ROMA – PER AFFRONT ARE LA GRANA LEGA SILVIO CHIEDE AIUTO A TREMONTI – LA BE N HomePage | Segnala articolo EFICENZA DEGLI ITALIANI PER L'AQUILA? MLN € ANCORA AL PALO – A VOLTE RITORNANO: SACCÀ LANCIA IL SASSO E NASCONDE LA MANO VS SADO-MASI: “SEMBRA CI SIA UN PROGETTO PER DEMOLIRE LA RAI”… Dell Utri in Aula - Depone Spatuzza - Da Repubblica 4 1. DELL'UTRI NON RISPONDE A MAGISTRATO... (Adnkronos) - Marcello Dell'Utri ha scelto di non rispondere alle domande del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo che lo interrogava come indagato nell'inchiesta riguardante la costituzione in violazione della legge Anselmi di una societa' segreta. Nell'ufficio di Capaldo e' rimasto una quarantina di minuti giusto per il disbrigo delle iniziali procedure e poi ha detto no a qualsiasi domanda. Giacomo Caliendo Lasciando il palazzo di Giustizia ha detto: "Mi sono avvalso della facolta' di non rispondere. E' una mia regola fissa. Non avendo parlato con i pubblici ministeri e' ovvio che non posso parlare neppure con i giornalisti. Non rispondendo mi sono avvalso di una facolta' fondamentale per l'imputato. La legge mi consente di non rispondere e l'ho fatto. Quando 15 anni fa sono stato imputato a Palermo e mi hanno interrogato ho parlato per 17 ore e poi sono stato rinviato a giudizio sulla base delle mie dichiarazioni. Ho imparato da allora di stare zitto. Se vi capitasse di andare sotto inchiesta vi consiglio di fare altrettanto". SILVIO BERLUSCONI 2. CSM, PD STRINGE SU NOMI, DOMANI RIUNIONE GRUPPI PARLAMENTARI... (Adnkronos) - Si sta chiudendo il cerchio sull'elezione dei membri laici del Csm. Domani mattina il Parlamento si riunira' di nuovo e se sara' fumata nera si andra' ad oltranza, anche con due votazioni al giorno, come stabilito dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani. Il centrosinistra sta abbastanza avanti nell'individuazione dei tre membri spettanti all'opposizione e domani, prima della seduta, dovrebbero riunirsi i gruppi Pd di Camera e Senato per fare il punto. L'Udc 'porta' Michele Vietti con il sostegno del Pd. "Noi -specifica il responsabile Giustizia dei democratici, Andrea Orlando- non sosteniamo Vietti. Sono le toghe che lo sostengono. Noi abbiamo fatto tentativi alternativi su nomi a noi piu' vicini, ma abbiamo preso atto che i consensi delle toghe attorno a Vietti erano maggiori". Di qui la scelta, nonostante alcuni mal di pancia nel partito, viste le chances dell'esponente centrista di essere eletto vicepresidente del Csm, a scapito di un nome espressione del centrodestra quale Annibale Marini, su cui la maggioranza ha sondato le toghe senza riceverne, a quanto pare, un responso positivo. Sugli altri due membri, quelli 'spettanti' al Pd, c'e' ancora qualche incertezza. In linea generale il criterio e' che la 'coppia' sia rappresentativa sia dell'area progressista del partito che di quella cattolica. TREMONTI Per quanto riguarda la prima area, i nomi che circolano con maggiore insistenza sono sempre quelli di Luca Petrucci e Guido Calvi. Per l'area cattolica si fanno i nomi di Glauco Giostra e Pasquale Stanzione. Si fa notare che se la scelta cadesse su Calvi, vista la sua caratterizzazione politica, il nome di matrice cattolica dovrebbe avere le stesse caratteristiche. Sebbene Orlando mostri maggiore flessibilita': "Non e' detto che debba esserci questo tipo di schematismo". Dall'Italia dei Valori intanto continuano a piovere critiche sulle scelte dei colleghi dell'opposizione. "Ci e' del tutto indifferente che alla vicepresidenza del Csm vada un componente laico di nomina del Pdl o Vietti. L'esponente dell'Udc e' stato sottosegretario alla giustizia del governo Berlusconi...", taglia corto Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera. 3. P3, INDAGATO SOTTOSEGRETARIO CALIENDO... (Adnkronos) - Il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo e' stato iscritto nel registro degli indagati per violazione degli art. 1 e 2 della legge Anselmi. L'iscrizione di Caliendo nelle liste degli indagati e' stata decisa secondo quanto si e' appreso, oggi dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo al termine di un esame della posizione delle persone che la sera del 23 settembre 2009 si riunirono presso l'abitazione romana di Denis Verdini a Palazzo Pecci Blunt in Piazza dell'Ara Coeli. Facciata Ospedale San Salvatore l'Aquila In base alle intercettazioni telefoniche disposte dal magistrato che per questa vicenda ha ottenuto l'arresto di Flavio Carboni, Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino parteciparono a quella riunione i tre arrestati, il senatore Marcello Dell'Utri, Giacomo Caliendo e i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller. La loro posizione e' ancora all'esame del magistrato perche' deve valutare se anche nei loro riguardi debbano essere Argomento: NAZIONALE Pag. 21 Data: 27-07-2010 Dagospia.com DELL'UTRI FA IL DELL'UTRI E NON RISPONDE AI PM: “A PALERMO HO IMPARATO LA LEZIONE” – CALIENDO INDAGATO A ROMA – PER AFFRONT ARE LA GRANA LEGA SILVIO CHIEDE AIUTO A TREMONTI – LA BE adottati provvedimenti. NGRANA LEGA, BERLUSCONI CHIEDE AIUTO A Il terremoto visto dall'alto (foto Adnkronos) 4. C'È PURE TREMONTI... (DIRE) - Non bastava la legge sulle intercettazioni, la P3, gli appelli del Quirinale e le bordate di Fini. Ora Berlusconi teme che anche l'alleato "piu' fedele", la Lega, possa aprire un altro fronte di guerra. Per fermare la furia padana il premier ha esplicitamente chiesto aiuto a Giulio Tremonti perche', adesso, lui e' esclusivamente concentrato sul partito e sul presidente della Camera. A Tremonti, uomo di cui Bossi si fida ciecamente, ministro verde-azzurro che partecipa in via esclusiva anche alle feste leghiste, Berlusconi ha chiesto di rassicurare il Carroccio e di contenere le provocazioni e le richieste di via Bellerio almeno in questo delicato momento. In Transatlantico alla Camera, tra deputati e senatori accorsi per il voto sui membri laici del Csm, si racconta di Umberto Bossi preoccupato che l'escalation di malaffare che si legge quotidianamente sui giornali e la guerra intestina al Pdl possano bloccare il federalismo nel caso le cose precipitassero. Percio' il leader del Carroccio ha deciso di andare all'attacco cercando di tranquillizzare la base per allontanare lo scenario del voto anticipato o dell'esecutivo tecnico: "Io e Berlusconi abbiamo tutti i voti"; "Noi stiamo dalla parte delle fattorie del Nord"; "Non vado in vacanza finche' non si chiude la partita del federalismo". SANDRO BONDI E LA SUA BOND GIRL LAURA REVETTO 5. IL SETTIMANALE "OGGI": ECCO CHE FINE HANNO FATTO I SOLDI DEGLI ITALIANI PER L'AQUILA... 200 milioni di euro, è questa la cifra raccolta a favore dei terremotati d'Abruzzo dagli italiani. Tutti (o quasi) hanno donato qualcosa: famiglie (tramite sms solidali), enti, associazioni, aziende. Ma non tutto è stato già impiegato, come dimostrato dal recente polemico appello di Jovanotti al ministro Bondi. Che fine ha fatto questo tesoretto? Come sono stati spesi e gestiti i soldi degli italiani? Sul numero di OGGI in edicola domani, un'inchiesta su come procede la ricostruzione post-sisma all'Aquila. Un primo bilancio, pieno di sorprese. Dati alla mano si scopre che a più di un anno dal terremoto il Ministero dei Beni Culturali ha raccolto 1.979.826 euro ma speso, in opere e progetti, solo 353.176, le sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil assieme a Confindustria hanno racimolato 9 milioni di euro, un gruzzolo che a oggi resta fermo in banca. Stesso discorso per la Regione Abruzzo. In cassa ci sono 10 milioni di euro non ancora stati stanziati a favore della comunità aquilana. Tra le organizzazioni ed enti più «virtuosi» invece rientrano la Protezione Civile (87 milioni raccolti quasi tutti spesi), l'Associazione Nazionale Alpini (3 milioni ricevuti e utilizzati) e la Croce Rossa: 11.985.000 euro accumulati e 10.336.000 investiti. Molto attiva anche la Caritas italiana. La sua colletta nazionale (soprattutto tra le parrocchie) ha fruttato 33.883.000 euro di cui 16.500.000 già utilizzati e altri 15 milioni stanziati in progetti già approvati. antonio di pietro idv 6. BERLUSCONI, LEGALITA' E SICUREZZA STELLA POLARE AZIONE GOVERNO... (Adnkronos) - "Desidero esprimere a nome mio personale e del governo viva soddisfazione per la brillante operazione 'Pettirosso' con cui i carabinieri e la procura antimafia di Reggio Calabria hanno smantellato a Rosarno una cosca criminale tra le piu' pericolose della 'ndrangheta, arrestando dieci persone e sequestrando beni per oltre 10 milioni di euro". Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una nota diffusa da palazzo Chigi. "E' questa -aggiunge- un'altra conferma della validita' e dell'efficacia delle norme varate dal governo per contrastare il crimine organizzato. I grandi risultati fin qui ottenuti, senza precedenti nella storia d'Italia, dimostrano che la legalita' e la sicurezza sono la stella polare della nostra azione". "Nei prossimi tre anni -conclude il premier- continueremo ad operare con decisione per liberare la Calabria e l'Italia da tutte le organizzazioni criminali". 7. BONDI, DI PIETRO PRESIDENTE ONORARIO PARTITO 'DISONESTI'... (Adnkronos) - "Di Pietro dovrebbe sapere, per lo meno in qualita' di ex magistrato, che un indagato non puo' essere equiparato o, peggio ancora, condannato preventivamente, come ha fatto l'ex pm di Milano, alla stregua di un 'disonesto' e sottoposto alla gogna mediatica". Lo dice Sandro Bondi, coordinatore del Pdl. "I tempi sono cambiati, ma l'incivilta' della cultura e dei metodi di certi magistrati non cambia: un tempo era in auge la carcerazione preventiva, l'equivalente dei metodi inquisitoriali per estorcere le confessioni, oggi -continua Bondi- si ricorre alle sentenze anticipate pronunciate dagli organi di stampa e dai falsi moralisti alla Di Pietro, sulla base della illecita divulgazione dei verbali delle inchieste e delle intercettazioni". FRANCO FRATTINI DEFILATO "Riguardo ad un eventuale partito dei 'disonesti', infine -conclude il coordinatore del Argomento: NAZIONALE Pag. 22 Data: 27-07-2010 Dagospia.com DELL'UTRI FA IL DELL'UTRI E NON RISPONDE AI PM: “A PALERMO HO IMPARATO LA LEZIONE” – CALIENDO INDAGATO A ROMA – PER AFFRONT LApiu' GRANA LEGA SILVIO AIUTO A TREMONTI – LA BE Pdl-ARE Di Pietro, volte indagato, potrebbe a giusto CHIEDE titolo assumerne la presidenza onoraria". N 8. FRATTINI, TAGLI FARNESINA CRITICI, FIDUCIA IN BERLUSCONI... (Adnkronos) - I tagli alla Farnesina "presentano un obiettivo fattore di criticita'". Nel suo intervento alla sessione inaugurale della settima conferenza degli ambasciatori il ministro degli Esteri Franco Frattini e' tornato a ribadire i suoi dubbi sui tagli previsti dalla manovra anche per il suo dicastero. "Mi sono immediatamente mosso -ha ricordato- per attenuarne gli effetti". Frattini ha sottolineato che "sostenere il ministero degli Esteri non e' incompatibile con l'obiettivo vero di riduzione del deficit e del risanamento dei bilanci per difendere la moneta unica". "Ho favorito io stesso proposte migliorative, e ho preso una posizione netta su iniziative che se realizzate come inizialmente concepite sarebbero state pregiudizievoli per l'espletamento delle funzioni del ministero degli Affari esteri". Frattini ha comunque spiegato di aver ricevuto "l'immediato sostegno di Berlusconi" che e' "motivo di conforto e fiducia per attenuare gli effetti piu' penalizzanti della manovra". 9. FINI-SCHIFANI, VOTO A OLTRANZA PER ELEZIONE MEMBRI LAICI... (Adnkronos) - I presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, hanno concordato di riunire ad oltranza il Parlamento in seduta comune fino a quando non saranno eletti gli otto membri laici del Csm. Fini lo ha annunciato durante la riunione dei capigruppo di Montecitorio. E' possibile che vengano fissate anche due votazioni al giorno per arrivare all'elezione entro la scadenza del 31 luglio. Letizia Moratti 10. CONSIGLIO LOMBARDIA VERSO SI' A IPOTESI ESPROPRIO AREE EXPO... (AGI) - La richiesta al sindaco di Milano di dichiarare l'utilita' pubblica delle aree su cui si svolgera' l'Expo, l'istituzione di un collegio super partes per la valutazione delle aree e l'opportunita' dell'esproprio. Questi i tre punti fondamentali presentati dal Pd al Consiglio regionale della Lombardia sull'Expo 2015, un odg su cui dovrebbe esserci una convergenza fra i diversi schieramenti e che recita "l'istituto dell'esproprio rimane la strada maestra". Il relatore, Franco Mirabelli, ha sottolineato: "Il Consiglio regionale deve intervenire per chiedere al presidente della Regione di impegnarsi su tre questioni", che nello specifico sono: chiedere al sindaco di Milano, quale autorita' competente, che in forza della pubblica utilita' di Expo 2015, definisca tempestivamente l'utilita' pubblica delle aree sulle quali andra' a svilupparsi l'evento internazionale; chiedere che la valutazione delle aree sia effettuata da un collegio di personalita' super partes a garanzia di tutti; voler valutare l'opportunita' di richiedere l'esproprio delle aree per evitare un contenzioso senza soluzioni che porterebbero al fallimento dell'intera manifestazione. 11. BARBATO, C'E' CHI HA FATTO TERNO GRAZIE A MIA AGGRESSIONE... (AGI) - Sventola orgoglioso i numeri dell'estrazione del lotto Francesco Barbato e racconta: "Chi ha giocato i numeri il giorno dopo che mi hanno aggredito in aula ha fatto terno". La tabella che il deputato dell'Idv mostra ai cronisti e' quella dell'8 luglio, il giorno dopo il pugno in faccia preso dopo un contestato intervento dal suo scranno di Montecitorio. "Un mio sostenitore mi ha avvicinato e mi ha detto che grazie a me ha fatto terno", ha riferito. Sulla ruota di Roma quel giovedi' sono usciti il 62 (l'onorevole), il 73 (l'ospedale dove Barbato e' stato medicato) e 15 (i giorni di prognosi). La smorfia non ha dunque fallito. Anzi. E' sempre Barbato, da buon campano, a far notare che se avesse dato fede al testo sacro dei giocatori del lotto l'anonimo scommettitore avrebbe fatto cinquina. "Sono usciti anche il 18, il numero del sangue, e l'89, il terremoto. Quello che ho fatto io", ha tenuto a precisare. 12. RIZZO NERVO E VAN STRATEN, DA DG PROPOSTE NOMINA INACCETTABILI... (Adnkronos) - "Le proposte di nomine avanzate dal Direttore Generale sono per noi inaccettabili. Siccome sono proposte, non ci resta che sperare che la notte, come e' gia' successo, porti consiglio". Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri d'amministrazione della Rai Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten. CLEMENTE MIMUM AGOSTINO SACCA - Copyright Pizzi "Se queste scelte saranno confermate, infatti -aggiungono i consiglieri vicini all'opposizione parlamentare- proseguira' l'occupazione delle testate giornalistiche da parte della maggioranza con la nomina di un giornalista esterno a Rai News; si completera', in ritardo, lo schema voluto dal Presidente del Consiglio, con la sostituzione di Liofredi a Raidue e la nomina al suo posto di Susanna Petruni; si esporra' l'azienda al rischio, se non alla certezza, di un'ulteriore sconfitta in tribunale, indicando Corradino Mineo per la direzione di una testata marginale e sicuramente non equivalente a Rai News come Gr Parlamento". "Se non si terranno in alcun conto le nostre obiezioni -concludono Rizzo Nervo e Van Straten- si respingera' il nostro consiglio di una pausa di riflessione, anche alla luce dell'esito del reclamo sulla vicenda Ruffini, e si procedera' a nomine che ignorano i precedenti e gli interessi dell'azienda, si andra' a uno scontro frontale e durissimo nel consiglio di Argomento: NAZIONALE Pag. 23 Data: 27-07-2010 Dagospia.com DELL'UTRI FA IL DELL'UTRI E NON RISPONDE AI PM: “A PALERMO HO IMPARATO LA LEZIONE” – CALIENDO INDAGATO A ROMA – PER AFFRONT ARE LA GRANA amministrazione di domani". LEGA SILVIO CHIEDE AIUTO A TREMONTI – LA BE N 13. SACCA', QUALCUNO POTREBBE PENSARE CHE E' IN ATTO COMPLOTTO PER DEMOLIRE LA RAI… (Adnkronos) - Dopo mesi di silenzio Agostino Sacca' parla di televisione, politica e complotti a Viale Mazzini in un'intervista con il magazine del Corriere della Sera 'Sette' in edicola da giovedi' 29 luglio. Sulla Rai dice, 'la macchina c'e' ma va guidata. I conti vanno male e manca la freschezza del prodotto'. Su Masi come direttore, 'non vuole polemizzare', ma aggiunge 'qualcuno (ma non sono io quel qualcuno eh) potrebbe pensare che e' in atto un piano per mandare in pezzi la Rai'. MAURO MASI INGRID NUCCITELLI Le trasmissioni da cancellare in Rai 'sono tante. C'e' un problema di palinsesto. Il pubblico ha gusti sempre piu' veloci da Internet o da pay tv e la Rai che cosa fa? Conserva palinsesti ingessati, dagherrotipi, con varieta' eterni'. Il palinsesto ideale di Sacca' sarebbe composto da 'cinquanta minuti di fiction, trenta minuti di docu o di talk o di game e poi pillole come in America. Il progetto non fu realizzato perche' mi sostituirono con Cattaneo, che di tv non capiva molto. Lucia Annunziata ancora mi chiama per dirmi che fu un errore'. [27-07-2010] Argomento: NAZIONALE Pag. 24 Data: 28-07-2010 Il Giornale.it Per il rugby all'Aquila il grande sogno è durato soltanto un anno articolo di martedì 27 luglio 2010 di Luca Fazzo Il ritorno degli abruzzesi nel Top 10 era stato applaudito come un simbolo della voglia di rinascita dopo il terremoto: ma ora le difficoltà economiche sembrano avere preso il sopravvento I simboli, a volte, appassiscono in fretta. Della tragedia del terremoto, la squadra di rugby dell'Aquila era diventata un'icona: per le sue vittime, per il ruolo dei suoi giocatori nei soccorsi, per la voglia di ricominciare incarnata splendidamente dai giganti in maglia neroverde. Il ritorno della squadra nella massima divisione della pallaovale nostrana era stato uno spot assai efficace per la determinazione del popolo abruzzese di ricominciare. Invece il sogno è durato meno di una stagione. L'Aquila Rugby ha fatto egregiamente la sua parte nel Top 10, ma dietro i successi c'era una società allo sbando, e una cassa che faceva acqua. Appena dopo il fischio finale dell'ultima partita, le difficoltà sono venute alla luce. I giocatori, che da mesi non ricevevano lo stipendio, hanno fatto le valigie: per primi gli stranieri, sempre veloci ad abbandonare le barche in pericolo; poi alcuni degli italiani; e un po' alla volta si è scoperto che l'Aquila Rugby aveva debiti dappertutto. Non solo con i giocatori, ma anche con i tecnici, i fornitori, persino con i proprietari degli appartamenti destinati agli atleti. Il sito ufficiale della società tace. Ma è di dominio pubblico il fatto che, allo stato attuale, l'Aquila rischia di non essere in grado di partecipare al prossimo campionato. Il capitano Maurizio Zaffiri ha detto: "Noi giocatori ci aspettiamo dalla società chiarezza e senso di responsabilità. Molti di noi, pur di continuare a giocare per L'Aquila, hanno già rinunciato ad offerte importanti, accettato riduzioni di ingaggio, fatto enormi sacrifici. Vorrei ricordare che abbiamo disputato quasi tutto il girone di ritorno dello scorso campionato senza prendere lo stipendio. Come atleti e come uomini non abbiamo nulla da rimproverarci, abbiamo dato il massimo e penso che si sia visto da come abbiamo giocato ogni partita. Amiamo questa città e i colori neroverdi ma non siamo più disposti a tollerare che la società non mantenga le promesse e gli impegni presi". Intanto, il presidente Giacomo Pasqua ha lanciato un ultimo grido di dolore: "Abbiamo bisogno di soldi, siamo sempre più soli, non abbiamo più impianti". E ha chiamato in causa il sisma: "Abbiamo contattato almeno sessanta giocatori che hanno risposto picche perché hanno paura di venire in una città terremotata". In realtà, all'Aquila sono in molti a sostenere che il tracollo sia figlio di una politica velleitaria e dispendiosa: in un momento in cui in tutta Italia il rugby paga il peso della crisi economica, pensare che proprio la terremotata Aquila potesse spendere e spandere si è rivelato una illusione. Adesso si tratta di ricominciare daccapo. Ma d'altronde chi ha detto che a tenere alta la bandiera di una città debbano essere per forza professionisti venuti da fuori, e non i dilettanti, i ragazzi di un vivaio che è stato per anni un fiore all'occhiello del rugby italiano? © IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 Argomento: NAZIONALE Pag. 25 Data: 28-07-2010 Il Giornale.it Riad, cade e si schianta cargo della Lufthansa: illesi i 6 dell'equipaggio articolo di martedì 27 luglio 2010 Riad, cade e si schianta cargo della Lufthansa: illesi i 6 dell'equipaggio di Redazione Un cargo della Lufthansa si è schiantato oggi all'aeroporto King Khaled della capitale saudita. L'aviazione civile: "L'aereo è precipitato mentre era in fase di atterraggio". Equipaggio estratto illeso dalle fiamme Riad - Tragedia nei cieli dell'Aria Saudita. Un aereo cargo della compagnia tedesca Lufthansa si è schiantato oggi all'aeroporto di Riad. Secondo quanto riportato dalla televisione satellitare al Arabiya, al momento dell'incidente il velivolo era in fase di atterraggio. Tutti i membri dell'equipaggio, compreso il pilota, sono stati estratti salvi dal velivolo in fuoco. La ricostruzione dell'incidente L'aereo è precipitato nell'aeroporto King Khaled della capitale. L'aviazione civile del regno saudita fa sapere che il velivolo della compagnia aerea tedesca Lufthansa è precipitato mentre era in fase di atterraggio. Secondo alcuni testimoni, fumo nero usciva dall'aereo mentre il velivolo era ancora in volo. L'aereo si sarebbe spezzato in due parti durante lo schianto al suolo. I vigili del fuoco sono impegnati a spegnere l'incendio provocato dall'incidente. Nessuna vittima nell'equipaggio Il pilota dell'aereo e gli altri cinque membri dell'equipaggio sono stati estratti vivi dai rottami del velivolo e trasferiti in ospedale. I vigili del fuoco, intervenuti per spegnere l'incendio causato dallo schianto, sono riusciti a salvare i sei membri dell'equipaggio che non avrebbero riportato ferite gravi. Al momento non si conoscono le cause dell'incidente, ma testimoni sostengono di aver visto fumo nero uscire dal velivolo mentre era in volo e di aver visto l'aereo cargo spezzarsi in due dopo lo schianto. © IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 Argomento: NAZIONALE Pag. 26 Data: Il Giornale.it 28-07-2010 Nel Lazio «funziona» la lotta agli incendi articolo di martedì 27 luglio 2010 di Stefania Scarpa Sensibilmente diminuiti il numero dei roghi boschivi e la superficie di territorio ridotta in cenere I comuni della nostra regione sono i più virtuosi in Italia nella legge sul catasto delle aree bruciate Il Lazio si piazza al settimo posto fra le Regioni italiane nella graduatoria per ettari distrutti dagli incendi nel 2009 e vede confermata la tendenza al miglioramento della situazione con la diminuzione rispetto all'anno precedente sia del numero totale dei roghi (passati da 347 a 325) che della superficie ridotta in cenere (scesa da 2.750 a 2.528 ettari) con dati molto positivi che vengono dai territori delle province di Frosinone e di Viterbo. Un segnale incoraggiante - rilevato anche a livello nazionale - riconducibile da un lato al sistema di contrasto del fenomeno sempre più perfezionato, sia dal punto di vista organizzativo che tecnico-strumentale, dall'altro all'accresciuta sensibilità trasversale in difesa dei boschi che va dai cittadini ai mezzi di informazione sino alle amministrazioni comunali, sempre più in prima linea nella lotta agli incendi per contrastare i danni economici e ambientali che essi procurano. E proprio i Comuni del Lazio risultano essere in media i più virtuosi in Italia nell'applicazione della legge 353/2000 (con l'istituzione e l'aggiornamento del catasto delle aree bruciate) e nelle azioni di mitigazione del rischio. È quanto emerge a «Ecosistema incendi 2010», indagine presentata ieri e realizzata nell'ambito della campagna «Non scherzate col fuoco 2010» curata da Legambiente e Dipartimento nazionale Protezione civile. Nel Lazio - si legge - sono 1.802 gli ettari di superficie boscata andati in fumo lo scorso anno, il 71,2% sul totale di 2.528 (726 gli ettari incendiati di superficie non boscata). È Latina con 1.389 ettari bruciati in 136 incendi a conquistare il triste podio dei peggiori dati, per altro con cifre in aumento rispetto al 2008 quando erano 1.228 gli ettari bruciati. Seguono Roma con 574 ettari e 66 incendi (nel 2008 erano 252 ettari e 64 incendi), Frosinone con 365 ettari e 68 incendi (nel 2008 erano 909 ettari e 77 incendi), Viterbo con 101 ettari e 33 incendi (nel 2008 erano 299 ettari e 41 incendi) e Rieti con 99 ettari e 22 incendi (nel 2008 erano 62 ettari e 22 incendi). «Continuano a ridursi i numeri degli incendi nel Lazio, ma rimangono ancora oltre duemilacinquecento gli ettari bruciati, bisogna far avanzare il buon lavoro avviato dalla Protezione civile della Regione Lazio con i Comuni, gli incendi boschivi restano uno dei pericoli maggiori rispetto alla salvaguardia del patrimonio ambientale laziale - ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio - Se a Frosinone e Viterbo la situazione migliora in termini di riduzione degli ettari bruciati, è da tenere sotto controllo il dato negativo delle province di Latina, Roma e Rieti che, nel raffronto 2008-2009, vedono aumentare in piena controtendenza la superficie finita in cenere rispettivamente di 322, 161 e 37 ettari. Queste settimane sono quelle decisive per vincere la partita contro i roghi, visto che le ondate di calore estive rendono più alti i rischi, per questo chiediamo ai cittadini di farsi sentinelle contro gli incendi, avvertendo immediatamente in caso di avvistamenti il 1515». La classifica del Lazio di «Ecosistema incendi» vede in testa i Comuni viterbesi di Canino e Soriano nel Cimino ed è stata stilata sulla base di una serie di parametri che valutano le strategie adottate dalle amministrazioni per mitigare il rischio incendi. In particolare l'indagine si è concentrata sui Comuni che nel biennio 2008-2009 hanno subito almeno un incendio di estensione pari o superiore a un ettaro ed è stata realizzata con un questionario inviato alle 138 amministrazioni comunali laziali, a cui hanno risposto in modo completo in 31 (pari al 22% del campione). Dal monitoraggio è emerso che i Comuni del Lazio sono i più virtuosi a livello nazionale nella lotta ai roghi, con il 94% delle amministrazioni locali che svolge un lavoro complessivamente «positivo», ottenendo un punteggio medio di 8 su 10. Il 77% dei Comuni del Lazio si è attivato per realizzare il catasto delle aree percorse dal fuoco, strumento indispensabile per l'applicazione dei vincoli di salvaguardia del territorio previsti dalla legge 353, e lo ha aggiornato nell'ultimo anno. © IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 Argomento: NAZIONALE Pag. 27 Data: Il Giornale.it 28-07-2010 «Frascati, l'Esa al servizio dei cittadini» articolo di martedì 27 luglio 2010 di Redazione Tajani: i sistemi satellitari europei indispensabili in caso di calamità naturali Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l'Industria, l'Imprenditoria e lo Spazio, ha visitato ieri il Centro per l'osservazione della terra (Esrin) dell'Agenzia spaziale europea (Esa), situato a Frascati. Nei suoi incontri con i responsabili del Centro, tra cui il professor Volker Liebig, direttore Esa dei programmi di osservazione della terra e capo di Esrin, il vicepresidente Tajani ha elogiato il lavoro che il centro sta svolgendo a beneficio dei cittadini europei. In particolare Tajani ha visitato e verificato assieme agli esperti del centro europeo la funzionalità dei dispositivi coordinati dal centro Esrin di Frascati - satelliti di osservazione della terra - che hanno importanti implicazioni in diversi campi e contribuiscono a una migliore comprensione dell'ambiente, alla gestione delle crisi, alla meteorologia o alla pianificazione urbana. «Ciò permette all'Europa di giocare un ruolo centrale in questo campo e ai cittadini di profittare di questi servizi», ha dichiarato Tajani. A oggi questo servizio in molte occasioni è stato già messo a servizio delle strutture di protezione civile e ha permesso di aiutare efficacemente le operazioni di soccorso nel disastro del Golfo del Messico e nel terremoto ad Haiti e in Cina. Tajani ha annunciato la prima valutazione della politica spaziale a livello europeo: «Entro fine anno presenterò al collegio dei commissari europei una comunicazione che disegni la strategia politica dello spazio europeo, relativa ai tre programmi in corso», ha dichiarato Tajani riferendosi al sistema europeo di navigazione satellitare Galileo, al suo predecessore Egnos e al programma per l'osservazione della terra e la sicurezza Gmes co-finanziato da Agenzia spaziale europea (Esa) e Commissione europea. © IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 Argomento: NAZIONALE Pag. 28 Data: Il Giornale.it 28-07-2010 Il sindaco: "Subito un'indagine interna" articolo di martedì 27 luglio 2010 di Chiara Campo Letizia Moratti annuncia un giro di vite sulle licenze: "Ora serve più rigore nell'autorizzare nuove aperture» Sospeso il dipendente del Demanio coinvolto nell'indagine. De Corato: «La situazione stava degenerando" Un altro terremoto in Comune. Dopo l'arresto per tangenti del consigliere Milko Pennisi, le accuse di molestie all'ex assessore Paolo Massari, l'ombra della 'ndrangheta su Expo. Questa volta a scuotere Palazzo Marino sono gli arresti di un funzionario al Demanio, Aldo Centonze, e dell'ex presidente del Sindacato locali da ballo e membro della commissione comunale di vigilanza, Rudy Citterio. L'accusa è di uno scambio di mazzette e «festini» per avere il via libera all'apertura di nuovi locali notturni nonostante la violazione delle norme di sicurezza. Dalle intercettazioni telefoniche spuntano anche chiamate tra Citterio e politici dell'amministrazione, perchè intercedessero con il vicesindaco Riccardo De Corato sul rinnovo di alcune autorizzazioni. Indagata per abuso d'ufficio anche la ex vice direttrice generale del Comune Rita Amabile (passata a MilanoSport) e l'ex comandante della polizia locale Emiliano Bezzon, rimosso dal sindaco proprio dopo che il suo nome nel maggio scorso finì nell'inchiesta sulle licenze e i controlli nelle discoteche. Palazzo Marino prende le distanze e le contromisure. Chiede l'immediato allontanamento del tecnico coinvolto nell'inchiesta. E il sindaco Letizia Moratti attraverso la direzione generale avvia immediatamente un'indagine interna sulle procedure inerenti la filiera dei permessi per i locali. In particolare, ha chiesto ancora più rigore nelle concessioni e nelle autorizzazioni per l'apertura e le conseguenti attività: «Una stretta sulle licenze». E il vicesindaco Riccardo De Corato puntualizza che quando un anno fa sono arrivati gli avvisi di garanzia a Bezzon e Citterio «il sindaco concordò con il prefetto che le competenze della commissione comunale passassero alla prefettura, ci siamo resi conto che stava emergendo un quadro non semplice. E che la magistratura sia intervenuta è del tutto legittimo. Anzi, ha dato uno scossone a una situazione che stava degenerando». Lo ha ribadito anche ieri in consiglio comunale, dove è arrivato a riferire sulla vicenda mentre dai banchi del Pd partivano le prime accuse di una «questione morale» in Comune. Letizia Moratti, afferma il capogruppo Pierfrancesco Majorino «dovrebbe avere adesso il coraggio di dire come mai alcuni mesi fa l'ex capo dei vigili sia stato cacciato dalla sua postazione. Circostanza mai chiarita in sede pubblica e abbastanza inquietante». Che la sostituzione di Bezzon fosse collegata al coinvolgimento nell'inchiesta lo chiarisce senza dubbi in aula De Corato. E ricorda anche che la nomina di Citterio nella commissione era avvenuta su segnalazione dell'Unione del commercio (che ha precisato come dal marzo 2009 Citterio non avesse più incarichi nel Silb). Il vicesindaco puntualizza: «In 10 mesi i vigili hanno chiuso 10 locali e effettuato oltre 500 controlli». Chiamato in causa nelle telefonate di Citterio con Bezzon e altri politici, De Corato assicura che «con lui non ho mai avuto a che fare, e non do e non rinnovo licenze». Tra i nomi che spuntano dai faldoni c'è quello del capogruppo Udc Pasquale Salvatore, che prende subito la parola in aula per dissociarsi: «L'ironia - ammette - è che non sono neanche mai andato in discoteca a Milano. Io parlo con tutti come atto di cortesia ma non ho esercitato alcuna pressione a favore di Citterio, sono sereno». Lo difende il capogruppo Pdl Giulio Gallera: «Era un rappresentante istituzionale, normale che tanti ci parlassero». Nel suo mirino invece c'è l'assessore finiano Gianpaolo Landi di Chiavenna, che invita «alcuni berluscones a ritrarre le mani dalla marmellata del malaffare». L'affondo di Gallera: «Continui a fare bene il suo compito di assessore invece di provare a mettersi a capo di una corrente in Lombardia». © IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 Argomento: NAZIONALE Pag. 29 Data: 28-07-2010 Italia Oggi Dove osa la parabola Offerte per il progetto di riconversione del Dosso dei Galli Suite di lusso nell'ex base Nato L'ex base Nato di Dosso dei Galli, attiva fino al 1995 nel bresciano tra la Valtrompia e la Valcamonica, fa gola agli imprenditori del mattone. Che sono arrivati a offrire anche 2,2 milioni di euro per rilevare l'intera area già acquistata dalla società bresciana Dosso dei Galli srl per 500 mila euro. A rivelarlo è l'a.d. di Dosso dei Galli, Ettore Marchina. «Abbiamo ricevuto offerte d'acquisto», ha fatto sapere, «e incontrato una fondazione e un gruppo di imprenditori veneti interessati». La società di Brescia È diventata proprietaria del sito di 80mila mq sul quale sono presenti le ex strutture Nato da 6.100 metri cubi, più due antenne da 30 metri di diametro ciascuna e un pozzo con sorgente d'acqua privata, in cima alla montagna dalla quale si gode uno spettacolare panorama mozzafiato. Qui, a oltre 1.600 metri d'altezza, passava la rete Ace High, il primo «campanello d'allarme» NatoO puntato sull'ex cortina di ferro durante la guerra fredda. Oggi in mezzo alle Alpi la struttura può essere riconvertita in un affare immobiliare, un hotel di lusso o altro. «Non c'è per ora un progetto per un albergo», ha sostenuto Marchina, «abbiamo fatto fare progetti a 30 architetti da tutto il mondo. Ora ci stanno lavorando altri 10 architetti italiani. Li stiamo raccogliendo per valutare il progetto che riteremmo opportuno. Il posto è magnfico. L'idea è di aprire una struttura ricettiva. Sono state fatte», ha continuato l'a.d., «studi di attività sportive, una biblioteca, un resort di rilassamento. I progetti sono molti».Per adesso si parte con la fase 1 del progetto. «Abbiamo intenzione di installare tra 20 giorni un traliccio per le radiocomunicazioni che daremo in affitto. Se la Nato ha scelto di installarsi qui, vuol dire che è strategico. Grazie alle parabole, per esempio, potremmo irradiare un segnale TV fino all'Emilia Romagna o a Nizza. Radio, Tv, radioamatori, abbiamo un accordo scritto con Protezione Civile e Guardia di finanza perché si possano collegare al nostro traliccio gratuitamente». L'allaccio della corrente è costato 50 mila euro, il traliccio circa 200 mila. Il noleggio sarà in base agli accordi, da 10 mila euro circa in su.La seconda fase sarà la riqualificazione della caserma, per la quale c'è un budget, ha detto Marchina: «Dipende da che cosa faremo, ma sarà di milioni di euro per la ristrutturazione, almeno nella prima fase di rinforzo e ampliamento delle strutture». Gli architetti hanno lavorato. Il progetto dovrebbe prendere concretezza entro la prossima primavera, ha annunciato l'a.d., «sulle parabole metteremo anche dei pannelli solari». A fine agosto, per quel che riguarda i progetti sulla caserma, «decideremo che cosa fare. Abbiamo un socio che è un imprnditore edile e già vi lavora, Imerio Lucchini, sta sviluppando il Maniva. Il gruppo Lucchini (www.lucchinicostruzioni.it) gestisce il Maniva Ski, il comprensorio sciistico. Argomento: NAZIONALE Pag. 30 Data: 28-07-2010 Italia Oggi Archeologia, stop al degrado nuove iniziative per tutelare l'arte Sì a musei galleggianti per far conoscere le opere FareAmbiente - Movimento ecologista europeo, da tempo oramai denuncia lo stato di degrado dei musei e delle aree archeologiche italiane. Già in passato l'associazione ambientalista presieduta da Vincenzo Pepe è stata promotrice di iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e le autorità competenti su tale scottante problema, denominate «Girotondi dell'Arte».Lo scorso marzo si è avuta l'ultima di tali manifestazioni conclusasi col girotondo di piazza della Rotonda, intorno al Pantheon. FareAmbiente ha in animo di fare un'altra simile iniziativa in un'area archeologica tanto famosa quanto abbandonata a se stessa: la Domus Aurea.Il motivo di tale decisione sta nel fatto che l'area, aperta dal comune di Roma nel 1999 e chiusa dopo poco a causa di un tetto crollato per le forti piogge, ha visto, alcune settimane fa, crollare una galleria e una volta fatti costruire dall'imperatore Nerone dopo l'incendio di Roma e solo per pura fatalità non vi sono state vittime. Una situazione insostenibile per un paese che vanta il più grande patrimonio artistico del mondo. Beninteso, affermano i dirigenti di FareAmbiente, non vi è nessun intento polemico nei confronti delle istituzioni ma, solo una volontà di sensibilizzare e perché no, di aiutare chi è istituzionalmente preposto a gestire e tutelare il patrimonio artistico. FareAmbiente intende dare il suo contributo per cercare di mettere fine o almeno di arginare il fenomeno, cercando appunto di sensibilizzare autorità e opinione pubblica ma, facendosi anche promotrice di concrete iniziative e proposte di legge. Tutto ciò in perfetta sintonia con il modus pensandi dell'associazione che ha una visione positivistica e realistica di approccio ai problemi. Una proposta importantissima, infatti, è quella dei musei galleggianti, proposta che nasce dal fatto che vi sono enormi quantità di reperti archeologici che giacciono abbandonati in depositi di musei o nelle sale degli stessi musei che hanno un numero di visitatori annui pari a zero.L'idea è quella di creare appositi spazi museali a bordo delle lussuose navi da crociera italiane che solcano i mari di tutto il mondo, in modo da essere visitate dalle migliaia di passeggeri di tali navi e magari anche dai cittadini o scolaresche dei paesi ove approdano. Se si riuscirà a coinvolgere alcune delle più importanti compagnie di navigazione potremmo portare l'arte italiana nel mondo.Non saranno i turisti a dover raggiungere i musei italiani ma saranno i musei italiani che andranno in giro per il mondo.Un'iniziativa fantastica e complessa che FareAmbiente ha denominato «Navigando in Arte», ed è proprio per la sua grande portata che il Movimento ecologista europeo conta sull'aiuto delle autorità competenti, in primis del ministro ai beni culturali Sandro Bondi, che già in passato ha dimostrato attenzione nei confronti dell'associazione.Valorizzare il nostro patrimonio artistico significa valorizzare l'Italia e noi stessi. Significa creare ricchezza e nuovi posti di lavoro. Ancora una volta FareAmbiente - Movimento ecologista europeo dimostra il suo approccio costruttivo ai problemi distinguendosi così dal vecchio ambientalismo italiano monopolizzato dai «signori del no». Argomento: NAZIONALE Pag. 31 Data: JulieNews.it 27-07-2010 Depuratore industriale, summit al Ministero ... 27/07/2010, ore 15:58 - Il sindacoBorriello dice no alla realizzazione dell'impianto Depuratore industriale, summit al Ministero dell'Ambiente di: Antonella Losapio TORRE DEL GRECO - Il sindaco Ciro Borriello scende in campo per dire no alla realizzazione dell'impianto di depurazione in località Santa Maria la Bruna, ad alto impatto ecologico-ambientale. E' in programma giovedì a Roma un incontro al ministero dell'Ambiente per affrontare la questione del depuratore dei veleni. Ieri la conferenza dei capigruppo a palazzo Baronale. "L'Amministrazione comunale - spiega il sindaco Borriello - si è profusa in una difficile attività informativa e partecipativa per sollecitare ed impegnare la Regione Campania, titolare della potestà amministrativa in materia, a riesaminare, sia sotto il profilo della legittimità che sotto il profilo dell'opportunità, gli atti autorizzatori illo tempore rilasciati in favore della società Wisco e, segnatamente, il decreto n. 513 del 16.12.2005 a firma del Dirigente del Settore Provinciale ecologia, tutela dell'ambiente, disinquinamento e protezione civile. Con tale decreto, infatti, la società Wisco è stata autorizzata a realizzare un impianto per il trattamento dei rifiuti pericolosi e non, nel territorio del Comune di Torre del Greco". Non è una vicenda chiusa, nonostante l'impegno profuso dall'amministrazione comunale che riuscita nel 2007 a riaprire la conferenza dei servizi. "Al fine di contrastare l'ulteriore scempio del territorio, ci stiamo battendo conclude Borriello - evidenziando nelle diversi sedi che il procedimento amministrativo avente ad oggetto l'approvazione del progetto presentato dalla Wisco è carente quanto ad istruttoria oltre che viziato dalla falsità dei presupposti di fatto posti a fondamento del provvedimento autorizzatorio (decreto n. 513/2005). Occorre precisare che l'approvazione del progetto da parte della Regione è il frutto di un procedimento amministrativo complesso, articolato in più fasi, che presuppone la preventiva acquisizione del parere di compatibilità ambientale dell'impianto da realizzare, reso dalla Commissione VIA, attesa l'enorme incidenza dell'opera sull'ecosistema e sulla salute umana". Riproduzione riservata © Argomento: NAZIONALE Pag. 32 Data: 28-07-2010 Leggo L'ala di un palazzo in corso di ristrutturazione in via Marsala, nel quartiere di Mi... L'ala di un palazzo in corso di ristrutturazione in via Marsala, nel quartiere di Miano, è crollata di schianto: un episodio che ha provocato molta paura tra gli abitanti della zona, che si sino subito preoccupati di dare l'allarne temendo che ci fossero vite umane sotto le maceria. Invece, da quanto è apparso via via sempre più evidente, non vi erano operai al lavoro al momento del crollo. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, oltre a unità della Protezione civile e delle forze dell'ordine. Argomento: NAZIONALE Pag. 33 Data: 28-07-2010 Leggo VENEZIA - Una spesa annua per abitante di 405 euro, di cui 291 solo per lo smaltimento dei rifiuti. ... VENEZIA - Una spesa annua per abitante di 405 euro, di cui 291 solo per lo smaltimento dei rifiuti. Venezia al top dei comuni italiani anche per gestione del verde, edilizia residenziale pubblica, scuole materne, protezione civile e cultura, secondo uno studio della Fondazione Civicum del Politecnico di Milano. Salvo per l'offerta d'impianti sportivi, ancora al di sotto degli standard, il report segnala valori superiori per quasi tutti i servizi destinati a veneziani e mestrini, ma anche un'incidenza maggiore del loro costo sulle tasche dei contribuenti. Record assoluto, gli 84 milioni di euro destinati al trasporto pubblico, pari a 312 euro per cittadino. Le spese sociali sono al 15%, con 347 euro pro capite contro i 244 del resto del Paese. (V.Cor./ass) Argomento: NAZIONALE Pag. 34 Data: 27-07-2010 Libero Notizie.it Corea Nord: pericolo guerra mondiale Accuse di Pyongyang a Usa, Corea del Sud e Giappone (ANSA) - PECHINO, 27 LUG - La Corea del Nord ha accusato oggi gli Usa, la Corea del Sud e il Giappone di aver creato i presupposti per una 'nuova guerra mondiale'. Secondo Pyongyang, le tre nazioni 'hanno creato una 'confederazione militare tripartita', accendendo 'un incendio che si propaghera' a tutta l'Asia del nordest'. Il riferimento e' alle manovre navali congiunte Usa-Corea del Sud che si stanno svolgendo nel Mar Giallo al largo delle coste nordcoreane. Il Giappone partecipa alle manovre come 'osservatore'. Argomento: NAZIONALE Pag. 35 Data: 27-07-2010 Il Manifesto Un servizio molto poco sociale WELFARE ADDIO La privatizzazione dei servizi di assistenza ha portato in Lombardia a una precarizzazione del lavoro degli assistenti. E' il modello Formigoni, che finisce col penalizzare le famiglie più deboli Cinzia Gubbini INVIATA A BRESCIA Elena vive in una casa in affitto in un paese in provincia di Brescia. Ha 35 anni e la sua non è una situazione facile: due figli minorenni, un divorzio alle spalle con un uomo disoccupato, nessuna prospettiva di lavoro. La sua occupazione principale al momento è cercare di orientarsi nel labirinto delle offerte dei servizi sociali lombardi. Una specie di supermarket in cui, per poter riempire il carrello, devi avere la mente lucida e la fortuna di incontrare qualcuno che ti sappia dare la dritta giusta. A Elena al momento non va malissimo: «Ho incontrato persone per bene, per esempio i volontari della Caritas», spiega. Bussando più e più volte alle porte del Comune - governato da un sindaco della Lega - è inoltre riuscita a mettere insieme un po' di aiuti: «Per la scuola dei bambini ho ottenuto la "dote scolastica" - racconta - si tratta di un libretto con dei buoni da 10 euro, circa 120 in totale, con cui comprare i libri e tutto il resto». Poi ha ottenuto un contributo per sei mesi all'affitto, circa 450 euro. Infine, mostrando le bollette scadute, le hanno dato dei soldi per il riscaldamento. Ma se chiedi a Elena in base a quale bando ha «vinto» quei soldi risponde: «Non ne ho proprio idea, io dico qual è il problema, poi mi chiamano se ci sono dei soldi». E in quanto ai suoi reali bisogni, insiste «vorrei soltanto un lavoro, ma quello nessuno me lo trova». A guardarla è evidente che Elena è prima di tutto una ragazza fragile, con un sacco di problemi alle spalle e l'incapacità di progettare da sola un futuro. Ma per questo tipo di multiproblematicità non è prevista la presa in carico nella regione Lombardia. Qui nella terra di Roberto Formigoni, presidente della regione al suo quarto mandato, i servizi sociali tradizionalmente intesi hanno cambiato volto da almeno quindici anni. Un terremoto, un cambio di stile. Un nuovo sistema che farà scuola nell'Italia federalista. Formigoni, fiero esponente di Comunione e Liberazione, si è applicato con particolare attenzione all'ambito dei servizi sociali, un po' per la sua formazione culturale, un po' perché il vasto e variegato mondo del privato sociale lo ha tenuto a battesimo. Da lì viene, e non se lo è scordato. E il privato sociale è oggi la vera spina dorsale della rete dei servizi sociosanitari lombardi. Ma qual è il modello-Formigoni patron di una regione di destra, dove si è saldato il connubio del cattolicesimo conservatore con la Lega, e che fa del federalismo la propria bandiera? Il modello lombardo Intanto è necessario avere qualche indicazione per orientare la bussola. In realtà è semplicissimo, perché tutto con la legge 31 del '97 è stato semplificato e compartimentato. Alla regione spetta il cosiddetto Pac, cioè la programmazione, l'acquisto e il controllo dei servizi. Al privato sociale e cooperativistico spetta mettersi sul mercato per chiedere l'accreditamento e diventare così fornitori del servizio. All'utente spetta scegliere da chi vuole farsi assistere, utilizzando sostanzialmente due strumenti, già previsti dalla legge nazionale 328 del 2000 varata dal centrosinistra e prima legge quadro sui servizi sociali: i buoni e i voucher. I primi sono i vecchi contributi economici, che vengono riconosciuti alla famiglia come parziale risarcimento dell'assistenza che presta ai soggetti deboli - minori, anziani, disabili. Il voucher, invece, è un titolo sociale che quantifica le prestazioni e che deve essere speso presso quelle cooperative e associazioni che si sono accreditate. Ultima notazione: le Asl, che sono state negli anni accorpate, si occupano di gestire la parte sanitaria che è prevalentemente gratuita. Ai Comuni spetta invece la gestione dei servizi socioassistenziali, che sono prevalentemente a carico dell'utente - il quale può accedere a buoni e voucher se ha un basso reddito o determinate caratteristiche famigliari. Questo il quadro che potrebbe piacere a molti governatori, non solo di destra. Ma funziona? Centralismo federalista Per capirlo siamo andati a parlare con chi i servizi sociali li fa, o almeno li faceva: gli assistenti sociali. Categoria professionale che ha cambiato volto negli ultimi anni. Apparentemente lievitano i titoli di studio, ma si precarizzano le condizioni di lavoro. Molti di loro ormai lavorano a progetto, è difficile che rilascino dichiarazioni ai giornali con nome e cognome. Fatto sta che il dato generale è chiarissimo: si sentono ormai messi da parte, lamentano una decadenza del proprio ruolo «soprattutto una scissione ormai irrecuperabile tra il livello politico e quello tecnico: i politici decidono sulla base delle loro ideologie e delle loro priorità, senza nulla sapere nel merito dei servizi sociali. A noi tocca eseguire», spiega una delle assistenti sociali della Provincia di Brescia, Giovanna Lazzaroni. Argomento: NAZIONALE Pag. 36 Data: 27-07-2010 Il Manifesto Un servizio molto poco sociale Angiola Uberti vive a Palazzolo e ha iniziato la professione di assistente sociale nel '74. Se ne è andata in pensione due anni fa, e già nel 2002 rinunciò a un incarico fiduciario nella Asl in cui lavorava perché non condivideva il nuovo sistema che portava alla privatizzazione dei servizi. «Io credo fermamente nel fatto che la gestione del servizio debba rimanere in mano pubblica - spiega - perché è più facile il controllo, ma anche il confronto tra gli operatori che è vitale per il servizio sociale». L'esternalizzazione dei servizi alle cooperative - per quanto possano essere ottime - ovviamente pone un ostacolo a questo tipo di processo. Angiola viene proprio da un altro mondo: la sua carriera è iniziata alle Stelline , il «mitico» istituto milanese per le ragazze orfane o con problemi in famiglia. I suoi ricordi sono un fiume in piena, eco di un mondo che non esiste più: «Noi eravamo studentesse, eppure la nostra parola contava. Mi ricordo che quando entrai volevano spostare l'istituto in campagna, avevano progettato un meraviglioso complesso pieno di tutti i confort. Noi ci opponemmo: cosa dovevano fare le ragazze là, in quella prigione dorata? Noi dovevamo insegnare loro ad avere a che fare con la vita, a riscattare se stesse giorno per giorno». Il progetto, con tutto quello che era costato, fu buttato alle ortiche. «Era un periodo in cui si discuteva moltissimo, ci si arrabbiava, ma si voleva cambiare», racconta Angiola. Un periodo di grande creatività, in cui la formazione delle assistenti sociali era in mano a professori come Giuliano Della Pergola e Guido Romagnoli. «Certo - riflette Angiola - poi deve venire il periodo delle regole», che è arrivato con la riforma sociosanitaria delle Usl (proprio qui a Brescia partì la battaglia perché fossero denominate "Ussl", premettendo alla "s" di sanitarie quella di socio, cioè sociale). Anni in cui si è andati avanti per tentativi ed errori, forse con qualche sbavatura e con poca attenzione agli sprechi. Ma quando è arrivato Formigoni la virata impressa ai servizi sociosanitari non è piaciuta a una come Angiola: «Il primo effetto è stata una forte centralizzazione: non veniva più ascoltato ciò che proveniva dal territorio. Non c'era più possibilità di esprimere la benché minima perplessità. Poi dal 2000 hanno cominciato anche a mettere in piedi un sistema fatto di valutazioni, «pagelle», obiettivi che sia i lavoratori che i dirigenti devono raggiungere in base a criteri che però vengono stabiliti dalla regione e non sono concordati. Così succede - conclude - che ogni operatore deve lavorare affinché il direttore generale raggiunga gli obiettivi stabiliti». Il punto di vista delle cooperative L'insoddisfazione che si percepisce dalle parole degli assistenti sociali, specialmente quelli della «vecchia scuola», è presente in realtà anche in chi lavora nelle cooperative. S. è in pensione dal 2010, ma preferisce non rivelare il suo nome perché ora lavora come formatrice per una rete di cooperative molto influenti nella provincia di Brescia. La rete di cooperative si occupa di anziani, minori, psichiatrici e gestiscono anche un Sert privato - ultima frontiera della esternalizzazione modello Formigoni. Dal punto di vista di S. «gli standard che la regione Lombardia pretende dal privato sociale sono in realtà molto alti, e il controllo è piuttosto efficiente. Il problema è che la remunerazione non lo è altrettanto, tanto che in realtà il passaggio al privato per la regione molto spesso è un guadagno. Sei tu che lavori in cooperativa a dover inventare soluzioni alternative per rendere più efficaci le risorse». Nel magico mondo del mercato la regione cerca di risparmiare, e l'effetto sul privato è perverso. S. porta l'esempio delle residenze per anziani: «La valutazione del bisogno dell'anziano viene fatta sugli aspetti di motricità, comorbilità e comportamento, in questo ordine. Così succede che se io aiuto una persona a camminare non vengo premiata». L'altra tendenza che si sta affermando, sempre in un'ottica di risparmio, è la progressiva integrazione delle prestazioni sanitarie - che sono gratuite - con quelle socioassistenziali - che sono in parte a carico dell'utente «con il rischio - dice S. che venga meno la gratuità della parte sanitaria diventando tutto a contribuzione». Il nodo culturale Ma non è solo una questione di soldi. Alla base del modello c'è anche, ovviamente, una visione culturale. Permea tutto un asse valoriale cattolico, che pone al centro la vita «difesa «in ogni sua fase» e la famiglia sostenuta «con adeguate politiche sociali», come recita il nuovo statuto della regione, approvato nel 2008. Ma questa impostazione può essere un'arma a doppio taglio: «Un elemento cardine delle leggi lombarde sui servizi sociali è la cosiddetta 'sussidiarietà orizzontale', che nasce per mettere al centro l'individuo e i suo legami famigliari, ma che di fatto sta caricando la famiglia di compiti e responsabilità che non le sono propri», osserva ancora Giovanna Lazzaroni dalla provincia di Brescia. Così, tanta attenzione per la famiglia - ed è ovvio che si parli di famiglie con qualche problema - finisce per essere un boomerang. Ma non solo. Lo schema secondo cui il livello politico controlla, e il livello tecnico esegue comporta che il primo decide anche sulle priorità, aldilà di una reale lettura dei bisogni della società attuale. «Oggi non esiste più il soggetto con un solo problema, ad esempio quello economico - spiega D. L., formatrice della provincia di Brescia - la nuova emergenza è quella della multiproblematicità: lo sfaldamento dei riferimenti sociali determina che chi perde lavoro Argomento: NAZIONALE Pag. 37 Data: 27-07-2010 Il Manifesto Un servizio molto poco sociale entra velocemente, ad esempio, in depressione, perde la capacità di relazionarsi con la sua famiglia, entra nel tunnel di qualche dipendenza». Ci sarebbe bisogno, insomma, di una vera potenza di fuoco da parte dei servizi per rispondere a questo tipo di situazioni: «La realtà purtroppo è ben diversa - aggiunge D. L. - la privatizzazione causa un disinvestimento sulla formazione e sulla ricerca. E contemporaneamente le politiche sociali sono in balia del partito di turno. Ultimamente mi è capitato di sentire, da parte di un assessore della zona, che non aveva senso investire sulla mediazione famigliare perché tra moglie e marito se la vedono tra lur». Argomento: NAZIONALE Pag. 38 Data: Rai News 24 27-07-2010 Bersani: la manovra pagata solo da chi non ha soldi ultimo aggiornamento: 27 july 2010 17:10 Bersani tra i terremotati venuti a Roma L'Aquila. "Questa manovra la pagano tutti tranne chi ha i soldi. E' una delle piu' ingiuste che io ricordi ed e' ingiusta anche nelle misure per la ricostruzione dell'Aquila". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani arriva insieme a piu' di cento deputati, all'Aquila e chiede che "il terremoto abruzzese non sia di serie B ma la ricostruzione venga affrontata con quelle leggi enormi applicate per tutti gli altri terremoti". "Tutti i terremoti - sostiene Bersani che insieme al sindaco Cialente sta visitando il centro storico della citta' - hanno avuto una legge e non e' accettabile che non sia cosi' anche per L'Aquila. Io chiedo un impegno con chi ci sta in Parlamento per riprendere il filo di questa ricostruzione". Terremoto, paradigma del berlusconismo Il terremoto dell'Aquila come paradigma del berlusconismo: dal miracolo all'abbandono. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, vede in quel che e' accaduto all'Aquila l'immagine stessa della parabola del governo Berlusconi e, prima di salire sul pullman che lo portera' tra la popolazione colpita dal sisma, spiega ai cronisti: "Il terremoto dell'Aquila e' una delle chiavi del berlusconismo". Prima, ha sottolineato, "il miracolo dell'emergenza raccontato dai telegiornali, con cose fatte ma tante non fatte. Poi l'abbandono". Argomento: NAZIONALE Pag. 39 Data: Il Riformista.it 27-07-2010 Sisma Abruzzo/ Per il Pd rabbia e applausi dagli aquilani Riformista.it, Il "" Data: 28/07/2010 Indietro Login | Registrati | Abbonamento | Pubblicita oggi domani dopodomani mercoledì, 28 luglio 2010 ore 06:43 Prima pagina Il giornale di oggi Il bestiario Riformisti Fotogallery accadde nell'89 Carli's way Italia Mondo Economia Culture Sport I Prima pagina apcom indietro apcom Sisma Abruzzo/ Per il Pd rabbia e applausi dagli aquilani Bersani: "Noi prendiamo anche le critiche, non come altri..." Bersani: "Noi prendiamo anche le critiche, non come altri..." L'Aquila, 27 lug. (Apcom) - Era già successo a Roma, quando i comitati dei terremotati abruzzesi erano venuti a manifestare, e si è ripetuto oggi durante la visita dei deputati Pd all'Aquila: i comitati dei cittadini non hanno certo usato i guanti bianchi per accogliere gli oltre cento deputati democratici guidati da Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Rosy Bindi. Le critiche sono state numerose e dirette e hanno impegnato il segretario del Pd in una paziente e delicata opera di diplomazia. Impegno al quale, per altro, Bersani non si è sottratto riuscendo, alla fine, a strappare un sonoro applauso all'assemblea cittadina che fino a quel momento aveva dato voce a non pochi malumori. Il faccia a faccia con gli aquilani, però, è stato solo l'ultima tappa della trasferta dei deputati Pd. Partiti da Roma nel primo pomeriggio, sono stati accolti all'Aquila dal sindaco Massimo Cialente che li ha guidati per una lunga ricognizione nel cuore della 'zona rossa', la parte del centro storico ancora off limits per il rischio crolli. I deputati e i giornalisti, caschetto di plastica in testa, sono stati accompagnati attraverso il cuore deserto della città: le macerie che avevano dato vita alla protesta del 'Popolo delle carriole' non ci sono quasi più, ma ovunque regna un silenzio spettrale, i palazzi sono quasi tutti imbracati da putrelle d'acciaio ma non si vede un solo operaio al lavoro. Le uniche presenze nei vicoli del centro storico dell'Aquila sono quelle dei cani randagi che si aggirano nelle piazze e nei cortili delle case crollate. Dopo un paio d'ore passeggiando nelle stradine della 'zona rossa' ("camminate al centro, c'è sempre il rischio che cada qualche calcinaccio" è la raccomandazione che viene ripetuta continuamente), Bersani e i deputati Pd tornano a piazza del Duomo, punto di partenza della spedizione e luogo dove i comitati cittadini hanno allestito da mesi una tensostruttura, uno dei pochi punti di ritrovo a disposizione Argomento: NAZIONALE Pag. 40 Data: Il Riformista.it 27-07-2010 Sisma Abruzzo/ Per il Pd rabbia e applausi dagli aquilani degli aquilani. Qui si svolge due volte a settimana l'assemblea cittadina, un po' per mettere a punto le iniziative pubbliche da adottare e un po' per permettere a ciascuno di dare sfogo alla propria rabbia. Accade puntualmente anche oggi, il primo a parlare, Ettore Di Cesare, tira una serie di stoccate ai democratici: "Il decreto che noi abbiamo ribattezzato 'ammazza-Abruzzo' è passato con 35 voti; gli assenti del Pd erano 38. Se fossero stati tutti presenti quel decreto non sarebbe passato così". 'Ettore' se la prende in particolare con Livia Turco "assente in quell'occasione e anche quando si è votato l'emendamento presentato dal suo collega di partito, Giovanni Lolli... eppure lei è stata eletta nella circoscrizione Abruzzo". La platea applaude e 'Ettore' insiste: "Durante il G8 dal Pd abbiamo avuto solo la visita di George Clooney...". Ancora applausi. (segue) Adm/Sar martedì, 27 luglio 2010 foto del giorno Surfers look at the Atlantic Ocean as Tropical Storm Bonnie made landfall in Miami Beach, Florida, July 23, 2010. The fast-moving storm was due to make landfall over the northern Florida Keys by midday before cutting across the peninsula and swirling into the Gulf sometime early Friday evening, the U.S. National Hurricane Center said. sondaggio Prandelli meglio di Lippi Vota anche tu | Risultati Link Facebook Premio Polena Report Senzacolonne Tarantosera Totoguida Più Visti Più Commentati 1| Che cosa mi aspetto da Santoro di Giampaolo Pansa 2| Attenti a quei due di Fabrizio d'Esposito Argomento: NAZIONALE Pag. 41 Data: Il Riformista.it 27-07-2010 Sisma Abruzzo/ Per il Pd rabbia e applausi dagli aquilani 3| Il Pd rompe l'atomo su Veronesi di Chicco Testa 4| Bondi: «C'è un clima da Tangentopoli» di Alessandro De Angelis 5| Di Pietro vuole Fini di F. d'Esposito e A. De Angelis 1| Che cosa mi aspetto da Santoro di Giampaolo Pansa 2| Il "cerchio magico" intorno a Bossi di Tonia Mastrobuoni 3| È mafiosa anche la Moratti? di Piero Sansonetti 4| Attenti a quei due di Fabrizio d'Esposito 5| Il nuovo articolo 18 Prima pagina Il giornale di oggi Il bestiario Carli's way Italia Mondo Economia Culture Sport I Riformisti Fotogallery accadde nell'89 Edizioni Riformiste S.c. Sede legale: via delle Botteghe Oscure, 6 - 00186 Roma 06.427481 Registro Imprese, C.F., P. IVA: 06807831000 - R.E.A. di Roma 991815 - N° Albo Coop A175208 ISSN 1723-8080 - Il Nuovo Riformista, edizione online 1 Argomento: NAZIONALE Pag. 42 Data: Il Secolo XIX 28-07-2010 Alberi secolari,quando la storia arriva fino al cielo un patrimonio di 43 piante "monumentali" Ad Albisola la palma più alta della Liguria GIOVANNI VACCAROSavona. È un patrimonio inestimabile quello degli alberi secolari savonesi. Piante che hanno vissuto la storia, all'ombra delle quali sono passati gli eserciti di Napoleone in marcia alla conquista dell'Italia. Una, la roverella (Quercus pubescens Linneo) cresciuta a Stella San Giovanni, nell'entroterra albisolese, ha un'età addirittura stimata intorno ai cinque secoli, insomma è nata quando Cristoforo Colombo era da poco rientrato dai suoi viaggi al di là del "Mare Oceano". E un'altra, la palma di Albisola (si veda box a lato), che si staglia nei giardini fra via Turati e via Della Rovere, potrebbe entrare a breve nell'elenco degli alberi monumentali che la Regione Liguria aggiorna dal 1999. Si tratta di una palma da record che l'amministrazione comunale desidera valorizzare con un riconoscimento ufficiale: «È alta 34 metri - spiega il sindaco albisolese Franco Orsi - Il doppio dell'altezza media delle normali palme». Nel database ligure figurano 131 alberi, di cui ben 43 vivono in provincia di Savona. Sono suddivisi in base all'età, all'altezza, alle dimensioni del fusto. Nove alberi hanno più di due secoli di vita. Oltre alla roverella di Stella, ben cinque hanno all'incirca trecento anni: il cipresso della piazza di Giustenice, il ginepro del Castellaro di Loano, l'ulivo cresciuto alla Vignetta di Varazze, la roverella di Garlenda a San Rocco e la quercia da sughero di Natta di Celle. Alcuni alberi savonesi spiccano nell'elenco per le loro dimensioni, come l'abete del Caucaso piantato 110 anni fa ad Altare, che guarda il paese dall'alto dei suoi 32 metri ed ha una circonferenza del tronco di oltre tre metri, o l'abete rosso nato 120 anni fa in località Trincata, a Savona, che raggiunge i 34 metri di altezza. Il più alto resta un faggio cresciuto a Calizzano di 186 anni la cui punta arriva a toccare i 37 metri. A Mallare, invece, c'è un faggio il cui tronco misura quasi nove metri di circonferenza. Il problema maggiore degli alberi monumentali è la loro tutela, dato che sono messi a rischio da incendi, vandalismi, inquinamento e traffico. Un caso eclatante era stato alcuni anni fa quello degli oltre 120 platani messi a dimora sulla via Aurelia e in corso Mazzini, ad Albisola Superiore. Seguendo una moda degli anni Trenta, le due principali arterie albisolesi vennero decorate da due filari di platani. Ma con il passare degli anni il traffico li ha messi sotto assedio. I gas di scarico e l'asfalto che circonda le radici hanno rischiato di metterli in serio pericolo. Da alcuni anni il Comune e l'Ata attuano un programma di monitoraggio con la collaborazione dei volontari anti incendio boschivo di Albisola. Una decina di piante è già stata eliminata poiché, essendo quasi cavi e minati dai tumori che negli anni si erano formati sui tronchi, sono stati ritenuti instabili e perciò a rischio di crollo. Gli alberi che invece sono stati giudicati recuperabili sono stati sottoposti ad un trattamento fitosanitario e molti albisolesi notano le caratteristiche "flebo" che vengono periodicamente applicate ai tronchi. Il Wwf savonese, infine, effettua un censimento annuale degli alberi di alto fusto presenti in provincia. I volontari sono sovente intervenuti con denunce e richieste di documentazione nei confronti dei comuni che hanno autorizzato il taglio di piante per fare spazio a interventi edilizi: dal caso dei pioppi di Borghetto Santo Spirito ai pini di via Servettaz di Celle, ai tigli di Albenga, ai pini della piazza della stazione di Laigueglia, senza contare la battaglia per salvare gli alberi secolari tagliati nella zona del Seminario di Savona per realizzare una serie di box interrati. © riproduzione riservata il pericoloI nemici delle piante sono gli incendi, i vandalismi, l'inquinamento e il traffico Argomento: NAZIONALE Pag. 43 Data: Il Secolo XIX 28-07-2010 Bersani: «Legge per l'Aquilae una tassa per ricostruire» il segretario del pd in abruzzo L'AQUILA. «Bisogna chiudere la fase dell'emergenza e passare alla ricostruzione. Basta con la demagogia e mettiamoci tutti insieme a definire un percorso che secondo noi deve essere sul modello del sisma di Umbria e Marche. Negli altri terremoti a colpi di un miliardo ogni anno per sette anni si è ricostruito e se il governo non ce la fa lo dica e si chiama la solidarietà dei cittadini». Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, oggi all'Aquila insieme a più di cento deputati, chiede una legge ad hoc e ipotizza una tassa di scopo per permettere la ricostruzione del capoluogo abruzzese. Guidati dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente i deputati del Pd hanno attraversato il centro storico dove i palazzi restano puntellati e i cantieri chiusi. «Certo che sembra - afferma Bersani - una città bombardata ma non basta la descrizione, bisogna affrontare la situazione e noi siamo pronti a fare seriamente la nostra parte perchéè inconcepibile che gli aquilani ottengano qualcosa solo se vengono a manifestare a Roma». La ricostruzione deve essere contestuale alla fine della fase di emergenza «perché - sostiene il segretario Pd - ci sono ancora 30 mila sfollati che vivono in alberghi e caserme». Argomento: NAZIONALE Pag. 44 Data: Il Sole 24 Ore Online 27-07-2010 Il tram che fa tremare le due Torri non si può fermare 27 luglio 2010 di Andrea Biondi Il 28 aprile, in un'intervista al Sole-24 Ore CentroNord, il commissario straordinario di Bologna Anna Maria Cancellieri non lasciò spazio a dubbi: "Il progetto è in fase talmente avanzata" che non si può fermare; "farò tutto quello che serve per mandarlo avanti". Eppure l'allarme lanciato da Enzo Boschi, presidente dell'istituto di geofisica e vulcanologia, non è di quelli che potevano cadere nel vuoto. Il Civis - tram su gomma che a cose fatte collegherà San Lazzaro di Savena al centro di Bologna - con le vibrazioni legate al suo passaggio e con la subsidenza, l'abbassamento del suolo, "anche di 4-5 centimetri l'anno in alcuni punti e di 1-2 centrimetri nella zona delle due Torri" mette in serio pericolo i palazzi del centro storico. E tra questi le Due Torri, della "Garisenda" e degli "Asinelli", il cui crollo "è da mettere in conto", un pò come successo con la torre di Pavia nel 1989. Un anatema in piena regola che cade in una città già abbastanza piegata dai lavori giunti in alcune zone del centro storico e in cui lo scontro sul Civis, fra favorevoli (pochi in verità) e contrari (molti di più), divide in una disfida degna dell'Avignone di papi e antipapi. Enzo Boschi però è stato chiaro: "Nel centro di Bologna c'è già una forte sollecitazione; se in più ci facciamo passare vicino continuamente veicoli pesantissimi come quelli di Civis si possono creare situazioni drammatiche". Insomma, quello che nei secoli non è riuscito a bombardamenti e terremoti, succederebbe ora con il passaggio del Civis, che potrebbe far crollare questi simboli della città citati anche da Dante nella Divina Commedia. Se comunque il commissario straordinario salito a Palazzo d'Accursio dopo il "Cinzia-gate" ha convocato i tecnici del comune per avere delucidazioni - pur precisando che al momento si va avanti come da programma - dall'altra parte la sovrintendente Paola Grifoni si è detta "abbastanza perplessa" dell'allarme lanciato da Boschi, "perché sotto le Due Torri da anni passano tanti autobus"; auspicabile "sarebbe solo il passaggio del Civis". E addirittura di "svista di Boschi" parlano anche i Verdi della provincia di Bologna, considerando che "gli autobus snodati che passano vicino alle due Torri pesano 200 chilogrammi in meno". Insomma, "non possono essere quelli a creare tanto pericolo". Il caso Firenze-Il rischio penali rende comunque improbabile una revisione del progetto e l'arrivo a una pedonalizzazione dell'area, come successo nella Firenze attraversata per anni dalla polemica sulla tranvia in centro. Intanto però il tema si pone come centrale nella prossima disfida elettorale che ci sarà in primavera con il Pdl che intende dare il massimo risalto all'allarme di Boschi e con il Pd intento a ricordare che la paternità del progetto va attribuita proprio al centrodestra. Dal suo punto di vista, Boschi, che è considerato uno dei più importanti studiosi di geofisica italiani, non ci sta a essere accusato di ritardato allarmismo, ricordando che "dal 1985 mettiamo in guardia su progetti del genere a Bologna, ma mai nessuno ci ha dato retta". Intanto i lavori, iniziati nel 2007, vanno avanti. Sarà difficile rispettare il termine di fine anno per la costruzione di questa linea dal costo complessivo da 182,2 milioni, che dovrebbe essere attraversata da mezzi di 18,4 metri (contro i 17,7 degli autobus attualmente in circolazione) e dal peso a pieno carico di 30 tonnellate (contro le 27,9 dei mezzi attuali). Presumibilmente si arriverà all'autunno-inverno del 2012 per concludere un percorso che ha attraversato tre giunte (Guazzaloca, Cofferati, Delbono) e l'attuale commissariamento, fra vari stop and go (come quando si bloccò la sostituzione dei sanpietrini con l'asfalto in Strada Maggiore) e cambiamenti di progetti: con Guazzaloca avrebbe dovuto collegare tutto l'asse est-ovest, ben oltre il centro storico fino a Borgo Panigale; Delbono ha infine stralciato il passaggio da via Riva Reno. 27 luglio 2010 Argomento: NAZIONALE Pag. 45 Data: 28-07-2010 Il Sole 24 Ore I democratici in trasferta oggi a l'Aquila POST-TERREMOTO Mentre il governo annuncerà la fiducia sulla manovra, a piazza del Parlamento partiranno due pullman del Pd in trasferta verso L'Aquila.Dario Franceschini e i parlamentari saranno ricevuti dal sindaco Massimo Cialente che li accompagnerà in un giro per le strade del centro distrutte dal terremoto del 6 aprile del 2009. I deputati avranno poi diversi incontri con rappresentanti delle categorie produttive locali e alle 18 è in programma un'assemblea in piazza con i comitati dei terremotati. Il Pd non vuole che cada un velo sulla ricostruzione del capoluogo abruzzese e quella di oggi sarà la prima di un'iniziativa per mettere in luce i ritardi del governo. Il Pd punta il dito contro il premier che ha spento i riflettori sull'Aquila. Argomento: NAZIONALE Pag. 46 Data: 28-07-2010 Il Sole 24 Ore Caldo record incendia le torbiere e il fumo invade le strade di Mosca L'ondata di caldo record che da due mesi investe la Russia centrale ha fatto incendiare le torbiere attorno a Mosca. Il fumo ha invaso tutta la città. I vigili della protezione civile tentano di spegnere i fuochi ogni giorno, gli elicotteri versano ben 550 tonnellate di acqua ogni 24 ore nei dintorni della capitale. L'istituto di sanità chiede ai cittadini moscoviti di tenere in casa bambini, anziani, malati e donne incinte. Le previsioni non sono buone: nei prossimi tre giorni le temperature aumenteranno fino a 39-40 gradi. Solo il 3 agosto le temperature potrebbero scendere fino ai 30 gradi. Mai così caldo negli ultimi 90 anni: il termometro ieri ha segnato 37,2 gradi. Argomento: NAZIONALE Pag. 47 Data: 28-07-2010 Il Sole 24 Ore CAMBIO DI GUARDIA Il ceo uscente Tony Hayward, 52 anni, lascerà il vertici di Bp, il colosso del petrolio al quale era approdato tre anni fa in sostituzione di Lord Browne. Paga il disastro ecologico in corso nel Golfo del Messico: il 20 aprile scorso un incendio nella piattaforma Deepwater Horizon ha causato un'esplosione che ha provocato un incendio ed innescato un'immensa fuoruscita di idrocarburi dal fondale marino. Gli accantonamenti per coprire i costi del disastro raggiungono i 19 miliardi di sterline, ma i costi finali saranno ancora più alti. Hayward avrà ora un incarico nella joint venture russa TKC-Bp. Il nuovo manager Al vertice di Bp approda l'americano Bob Dudley ( nella foto), 55 anni, attuale direttore generale e sovrintendente delle attività quotidiane nel Golfo del Messico. Ironia della sorte, Dudley era stato al vertice proprio della joint venture russo-inglese, fino a quando fu costretto ad andarsente per i dissidi politici fra Londra e Mosca. Dudley già tre anni fa era nella «short list» per approdare al vertice di Bp, superato poi in volata proprio da Hayward. Argomento: NAZIONALE Pag. 48 Data: WindPress.it 27-07-2010 LIEVE EVENTO SISMICO NELLE ISOLE EOLIE 27-07-2010 FONTE : PROTEZIONE CIVILE ARGOMENTO : SICUREZZA/PROTEZIONE CIVILE, ENTI/ P. A./ ISTITUZIONI INFORMAZIONI PER LA STAMPA A CURA DI :PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIP. DELLA PROTEZIONE CIVILE REFERENTE UFFICIO STAMPA :Ufficio Stampa TEL.0668201 [email protected] Lieve evento sismico nelle isole EolieUna scossa sismica stata lievemente avvertita dalla popolazione dellisola di Salina, in provincia di Messina. Le localit prossime allepicentro sono Malfa, Leni e Santa Marina Salina. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dallIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia levento sismico si verificato alle ore 17,30 con magnitudo 3.0. Argomento: NAZIONALE Pag. 49