Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Novembre 2013 Anno XIII - n° 138 L’Editoriale di Enrico Dello Sbarba Berlusconi, Renzi? No parliamo di Olivetti! No, in questo nostro editoriale non parleremo delle pallide vicende giuidiziarie di Silvio Berlusconi nè sottolineare il comprensibile dramma che stanno vivendo i suoi “aficinados” ed in particolare lo stato d’animo delle “pie donne”di fronte alla terrificante prospettiva di perdere “il loro santo protettore”. Ma nemmeno vogliamo parlare di Matteo Renzi -l’enfant prodige della politica italiana- (dei taumaturghi ho sempre diffidato): un’esplosione, quella del Sindaco di Firenze, legata indubbiamente alle sue potenziali capacità ma anche alla sua “travolgente ed avvolgente oratoria”. Solo per inciso non ci sembra che la battuta di Massimo D’Alema “con quella bocca può dire quello che vuole” (si riferiva a Virna Lisi), sia completamente fuori luogo. Mentre il Cavaliere è ormai avviato, ineluttabilmente, sul viale del tramonto, vogliamo sinceramente augurarci che “le mes segue a pag. 2 Un articolo dell’On. Ivo Butini Il biancofiore tra le due rose “Il cattolicesimo ha bisogno che in politica vi sia una leadership anche cattolica e, quindi, che vi siano leader cattolici. Gli autentici leader non si formano quasi mai in laboratorio o a scuola. La loro palestra è la competizione o la lotta politica, l’esperienza del confronto e della contesa”. Parole di Lorenzo Ornaghi, già rettore dell’Università cattolica di Milano e ministro del governo Monti. Un bel passo avanti perché sposta l’attenzione dal generico auspicio d’una nuova generazione di cattolici in politica alla esigenza di nuovi leader perché dopo la DC non ci sono stati in Italia leader politici cattolici, in un clima inquinato dall’assurda pregiudiziale contro la loro unità politica. Il problema è urgente se si tiene presente un giudizio di Ernesto Galli della Loggia. Per lui, l’Italia non sta precipitando nell’abisso, più semplicemente si sta perdendo, sta lentamente “liquefacendosi”. Il problema è nuovo nella nostra storia unitaria perché si rischia il collasso dell’anima nazionale. Lunedì 18 Novembre - h. 17,30 c/o il Circolo IlCentro - Via Trieste 7 incontro con Valter Nebbiai, Assessore al Bilancio sul tema Costruire il futuro guardando al passato In questo momento ci sono due bravi cattolici alla testa del governo, Letta e Alfano. Militano in due partiti diversi, antagonisti da sempre nella seconda repubblica. Marco Follini fu un giovane democristiano, per diventare poi Segretario di due partiti diversi, prima nel 2001, dopo nel 2002. Fu Vice-Presidente del Consiglio nel 2004. In un recente convegno della “Fondazione Nuovo Millennio per una nuova Italia”, ha lanciato un appello per fare uscire l’Italia dalla palude (dove sta disfacendosi). Dice il cattolico Follini che nel PdL sono alle prese con una successione dinastica, segue a pag. 2 Martedì 12 Novembre - h. 17,15 c/o Sala Consiliare della Provincia presentazione del libro: L’imperatore, il re del mondo, il cavaliere. di Franco Cardini Introduzione Enrico Dello Sbarba Presidente Circ. Cult. Il Centro Saluto Giorgio Kutufà Presidente della Provincia Relatore Massimo Lucchesi Giornalista Rai3 SARÀ PRESENTE L’AUTORE 2 Politica dalla prima pagina Berlusconi, Renzi? No, parliamo di Olivetti sianiche attese” che circondano la scesa in campo di Matteo Renzi siano avvalorate dalla concretezza dei fatti. La situazione del paese è così drammatica che sarebbe necessaria una squadra di governo solida e compatta diretta da un leader capace e competente che può essere benissimo Matteo Renzi ma senza la pretesa di essere l’uomo solo al comando che, d’amblè, pretenda di risolvere, da solo, i gravissimi problemi del paese. Oggi, in questo sconcertante quadro politico che l’Italia offre al mondo, deve essere confermata piena fiducia nell’opera difficile ma essenziale del Presidente Enrico Letta chiamato a dirigere questo paese le cui fondamenta morali, sociali e politiche sono seriamente compromesse. E’ sperabile che gesti irresponsabili non costringono questo governo alla resa perchè, se ciò accadesse, il paese poPeriodico mensile del Circolo Culturale Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 2/3/2005 Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno e.mail: [email protected] www.circoloilcentro-livorno.it DIRETTORE RESPONSABILE: Enrico Dello Sbarba COMITATO DI REDAZIONE: Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti Alberto Conti, Salvatore D’Angelo, Francescalberto De Bari, Davide Livocci, Mauro Paoletti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. Hanno collaborato a questo numero: Cristina Battaglini, Marcello Battini, Jacopo Bertocchi, Ivo Butini, Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti, Nicola Graziani, Vincenzo Greco, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Silvia Menicagli, Angelo Roma, Andrea Sargenti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. STAMPA: Editrice «Il Quadrifoglio», Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno Giornale chiuso in tipografia il 5/11/2013 e-mail: [email protected] trebbe precipitare in una crisi incontenibile mettendo a repentaglio anche la sopravvivenza democratica: il populismo anarchico del Movimento 5Stelle, guidato dal comico miliardario, può costituire un primo pericoloso messaggio premonitore. Ed allora, dopo questa apertura, lunedì 28 e martedì 29 ottobre abbiamo assistito su Rai1alla fiction dedicata ad Adriano Olivetti la cui avventura umana, spirituale, economica ed industriale ha rappresentato un riferimento obbligato nella rinascita dell’Italia dopo la terrificante guerra fascista. Olivetti non è stato una gloriosa eccezione in una storia economica italiana diversa e non è stato nemmeno un eroe o un cavaliere solitario. Appartiene Olivetti a quella scuola di pensiero che ha avuto come indiscusso alfiere Alcide De Gasperi che fu “l’ispiratore profetico” della grande rinascita di questo nostro paese. Adriano Olivetti ha saputo coniugare il messaggio di De Gasperi essendo riuscito a dimostrare che l’impresa può essere contemporaneamente un riferimento importante nella innovazione tecnologica e nello sviluppo economica allorchè si lega, in maniera indissolubile ed intelligente, con la comunità che le gravita intorno: un connubio in grado di garantire il giusto profitto con l’adozione di una politica sociale che sappia affrontare, in maniera dinamica, lo sviluppo dell’intero paese. Le prerogative che hanno caratterizzato le strategie di Olivetti li ritroviamo nel ruolo di assoluto protagonista di Enrico Mattei con l’ENI e di Valletta con la FIAT di allora: tutti e tre costituirono, insieme ad altri illuminati capitani di industria, l’architrave della rinascita e della collocazione dell’Italia tra le sei nazioni più importanti del mondo. Purtroppo, sia Olivetti nel 1960 che Mattei nel 1962 scomparvero troppo presto ma seppero assolvere egualmente un compito importante, quello di praticare un’economia di mercato che non fosse quella capitalistica che si stava affermando negli Stati Uniti nè quella collettivistica della Russia sovietica. La loro fu semplicemente l’attuazione dell’economia italiana legittima continuatrice dell’economia dei Comuni, dell’Umanesimo civile, del senso comune della cooperazione tra le diverse classi sociali. Oggi questo patrimonio di valore inestimabile è andato perduto e la grande maggioranza della imprenditoria italiana, in costante e drammatica dissoluzione, rappresenta solo una pallida imitazione, a volte addirittura una caricatura, di quel gruppo di grandi imprenditori che contribuirono al decollo economico e sociale dell’Italia degli anni sessanta. La crisi che sta vivendo il nostro paese, in questo contesto così grave, rappresenta anche una esatta ed inquietante fotografia della perdita di quei valori e di quei principi di solidarietà che sono stati spazzati via dalla società dei consumi. Vogliamo ancora augurarci e sperare che l’Italia possa uscire dal deserto in cui è precipitata: ciò potrà accadere solo se riuscirà a ricordare ed a seguire il valore delle “esistenze e dell’insegnamento” dei suoi patriarchi: Olivetti, Mattei ed anche Valletta. La storia, malgrado tutto, non torna indietro, forse sussistano ancora le condizioni per invertire la rotta purchè si riesca a creare una perfetta simbiosi tra classi sociali e classe politica: difficile ma non ci è permesso di non sperare! Il biancofiore tra le due rose mentre nel PD c’è una guerra di successione che ricorda la guerra delle due rose. Un richiamo che ha suggestioni sinistre. La guerra delle due rose fu una guerra civile inglese del XV secolo. Fu una guerra per la successione al trono tra la famiglia di Lancaster (la rosa rossa) e quella di York (la rosa bianca). Fu una guerra di nobili, di baroni, dei loro amici e dei loro vassalli, sembra con poco interesse popolare. Vinsero i Lancaster e la rosa rossa. Come sarebbe ragionevole oggi nel PD, in Italia. A meno che nel PD, a forza di cambiare nome, dirigenti e leader, non si ritrovino a essere il nuovo partito del biancofiore (che in Italia non fu la rosa, né fu della sinistra). In Germania, il grande Helmut Kohl uscì di scena nel 1998, tra scandali finanziari. Dopo la breve parentesi di Wolfgang Schaüble fu sostituito da Angela Merkel, la ragazza venuta dall’Est, cristiana protestante, con due partiti d’ispirazione cristiana nel suo Paese. In Italia è uscito di scena anche l’onorevole Antonio Di Pietro, che fu pure ministro e pure fondatore d’un partito. Il cattolicesimo politico in Italia, o quel che ne resta, non ha bisogno di “singoli”, ma di un “insieme”. E’ vero che i tempi sono cambiati. Purtroppo però politicamente in peggio. E occorre provvedere. periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Politica 3 Perché non possiamo rinunciare alla Rai di Nicola Graziani Annunciando che la crisi “è praticamente finita, perché ne stiamo uscendo”, il ministro dell’economia Saccomanni ha fatto capire che il governo non disdegnerebbe, comunque, di dare un nuova passata di privatizzazioni. Come quelle degli anni ’90, per intenderci, che fecero cassa ma a costo di indebolire – lo si ammetta – il sistema paese. È difficile immaginare che l’Italia uscì da quel giro di cessioni più pronta di prima ad affrontare le sfide della globalizzazione incipiente. Semmai, fu vero il contrario. Ora lo schema rischia di ripetersi, ad un ciclo economico di distanza. Con la sola differenza che la crisi attuale è ben più seria che non vent’anni fa, e che la linea d’argento all’orizzonte (ci dispiace contraddire il ministro) ancora non si vede. Non si vedono pertanto i motivi per cui dovremmo insistere sugli errori passati. La Francia, ad esempio, i gioielli di famiglia si è ben guardata dal mollarli, ed ora il pubblico francese si affaccia da queste parti a fare shopping. Come nemmeno il più capace e aggressivo imprenditore privato saprebbe fare. Noi, invece, ci stiamo svendendo anche l’Alitalia. Tra tutti i gioielli di famiglia, però, ce Logo nuovo e vecchio della Rai n’è uno che a nostro parere dovrebbe essere particolarmente intoccabile. È la Rai. La vecchia, scalcagnata e un po’ meretrice Radiotelevisione che sembra essere stata messa direttamente nell’occhio del mirino dei privatizzatori in ansia da prestazione di raddrizzamento di bilancio. La Rai è e resta l’unico strumento – sottolineiamo: l’unico – in grado ancora adesso di produrre quella cultura medio-alta ad alto tasso di divulgazione di cui il Paese ha sentito tanto la mancanza in quest’era berlusconiana che, pur agonizzando, fatica tanto a lasciarci. È in grado, se ben indirizzata, a produrre anche discreta informazione e, soprattutto, di creare, piuttosto che non di subire, ed imporre interessi e riflessioni. Una prova? Si guardi al flop di Miss Italia, passata dalla Rai a La7. Quando era la prima a dedicarle una settimana intera di palinsesti, ascolti alle stelle e rintontimento nazionale dietro problemi vari di Lato B. Quest’anno indifferenza come nemmeno ve n’era per Miss Padania di bossiana memoria. Un caso che deve far riflettere. Sul destino della Rai, ma anche su quello del Paese. Un paese che ha bisogno, ora come non mai, di tornare a pensare e produrre cultura per tutti i livelli della società, dopo cinque lustri di sonno della ragione. Il premier Letta farebbe bene a riflettere che il rilancio del servizio pubblico non passa necessariamente per una mera operazione di bilancio. 4 Politica e-mail: [email protected] Lettera aperta al Presidente della Regione del Prof. Marcello Battini Ho partecipato all’incontro del Presidente della Regione Toscana con la città, tenutosi nel salone delle Corallaie il giorno 19 ottobre ’13. Qui di seguito, intendo commentare quanto il Presidente ha dichiarato, non tanto per singoli punti, piuttosto nel loro complesso e da un punto di vista strategico. Mi piace, per scelta personale, partire dalla questione della “Povertà” che è una priorità anche per il Presidente Enrico Rossi. A mio avviso (ma è presumibile, da quanto ho ascoltato, che il Presidente Rossi condivida ampiamente queste mie riflessioni), la fascia di povertà è destinata ad aumentare nel breve e medio periodo e richiederà mezzi finanziari notevoli e crescenti. La lotta contro la povertà deve essere condotta con finalità d’inclusione sociale “hai fame? Ho per te del pane ed una lenza”, non con lodevoli criteri caritatevoli. Occorre fissare uno status minimo di diritti di cittadinanza, validi per tutti, da garantire in ogni circostanza. Così tutti i cittadini, anche quelli meno a rischio, potranno accrescere la loro libertà d’azione ed assumere più rischi personali e familiari, perché certi che, se sfortunati, potranno contare su una stabile rete di protezione sociale. Ciò alimenterebbe il clima di fiducia nei rapporti interpersonali e verso le istituzioni, facendo crescere lo spirito di cooperazione collettivo, sempre necessario, ma tanto più essenziale nelle situazioni di grave pericolo sociale, come quella che stiamo vivendo. Le istituzioni devono verificare l’esistenza dello stato di povertà e corrispondere l’assegno mensile previsto (social card). Gli aventi diritto devono essere responsabili diretti dell’uso delle loro spettanze. Le associazioni di volontariato devono essere aiutate indirettamente, non come adesso. Non si devono più dilapidare risorse ed energie per interventi selettivi (marketing sociale), occorre, invece, operare tramite iniziative universalistiche. Le prestazioni più complesse (alloggio, mensa, socializzazione) devono essere gesti- Un’affascinante immagine dell’Isola Kos te facendo ricorso all’attività di volontanell’arcipelago riato ed al lavoro degli stessi del soggetti biDodecaneso sognosi, facendo valere la regola “io ti (Grecia) Enrico Rossi pago, tu lavori”. I mezzi finanziari devono essere messi a disposizione, in modo indifferenziato, dal bilancio dello Stato, la gestione strategica deve fare capo all’Ente Regione, la gestione concreta assegnata ai singoli Comuni, tutte le altre istituzioni, a cominciare dalle Fondazioni, devono collaborare, in via subordinata, con gli Enti pubblici suddetti. Il ruolo delle associazioni confessionali che usufruiscono dell’ “otto per mille” deve coordinarsi con quello delle istituzioni pubbliche, pena la perdita di questo diritto. Anche il settore assistenziale ha bisogno di fare sistema, di sfruttare tutte le sinergie possibili. La legislazione vigente deve essere completamente rivista ed enormemente semplificata. I soldi devono andare ai bisognosi, non agli “addetti ai lavori”. Mi piacciono le affermazioni del Presidente Rossi sul fatto che “in Regione, i debiti sono stati fatti per gli investimenti, non per sostenere la spesa corrente” e che “ occorre favorire la crescita economica per favorire l’impiego di lavoro”. Indubbiamente le politiche di sviluppo devono essere il primo contrasto alla diffusione della povertà, perché favoriscono direttamente la riduzione della fascia di povertà ed indirettamente procurano beni e servi- zi da destinare ai bisognosi. Si può distribuire solo ciò che possediamo (primato dell’economia reale, sull’economia finanziaria dei debiti). Il Presidente Rossi, però, nonostante la sua radice marxista, quando ha trattato di questioni economiche, non ha approfondito la questione nei suoi aspetti strategici. Lo sviluppo economico, come il resto, richiede di fare sistema. Il sistema economico inizia dalla creazione del capitale umano (la scuola, l’istruzione, la formazione, la ricerca), che il Presidente Rossi ha completamente ignorato, nonostante Livorno sia sede universitaria per la presenza dell’Accademia navale e di corsi specialistici dell’Università di Pisa (un fiore all’occhiello per l’amministrazione Cosimi), prosegue con l’organizzazione del mercato del lavoro, gli investimenti produttivi (specialmente quelli innovativi), la tutela del risparmio, l’utilizzo delle risorse naturali (che per la Toscana sono, ormai, solo il suolo e l’ambiente in senso lato), gli incentivi per rendere concorrenziale la regione Toscana su scale europea. Su tutte queste questioni, di enorme rilievo strategico, i riferimenti sono stati troppo generici. E’ mancata una dichiarazione specifica sulla “spending rewiew”, sulla riduzione della spesa pubblica corrente. E’ vero che ha affermato che “il SIR (che riguarda l’ARPAT) deve essere concesso entro quattro mesi dalla richiesta” e questo significa che il Presidente ha ben chiaro che i servizi della P.A., in ambito regionale, devono essere più friendly per i cittadini e le imprese, ma ciò deve essere un obbiettivo primario e generalizzato, non qualcosa d’episodico che riguarda alcune frange della P.A. regionale e locale. Più specificatamente, non so se ha ben chiaro che: “ il conflitto tra produttori del XX° secolo, ha finito per favorire l’affermarsi, in Italia, di una burocrazia (aristocrazia moderna) poco sensibile alle esigenze dei cittadini, che, lavoratori ed imprenditori, insieme, devono ricondurre nel suo alveo naturale, quello del servizio ai cittadini. periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Attualità 5 Interessante incontro a Piombino con la figlia del rimpianto statista La figura di Alcide De Gasperi e quella dei personaggi di oggi... Quando la splendida signora Maria Romana De Gasperi - la primogenita del grande statista ha concluso la sua conferenza sui “rapporti con il padre” dopo un momento di “assordante silenzio”, la platea dei numerosi presenti al Circolo delle Acciaierie di Piombino, è balzata in piedi ed è splosa in lungo, appassionato e commosso applauso. L’evento era stata organizzato dal gruppo consiliare UDC di Piombino e dal Circolo Culturale Il Centro. L’infinito rigore morale di Alcide De Gasperi, il profondo senso del dovere, il proverbiale distacco dal potere, un grande senso dello Stato,sono stati messi in evidenza e seguiti dal pubblico con grande attenzione e crescente commozione. L’esemplare significato del ruolo svolto per la rinascita di un paese distrutto moralmente e materialmente dai disastri provocati dal regime fascista, è divenuto ormai patrimonio di un passaggio illustre nella storia di questo nostro paese. Ma è stata la descrizione del grande spessore morale, arricchito da una religiosità intensa che rende incommensurabile la figura di Alcide De Gasperi. C’è veramente da essere sgomenti se viene messa a confronto con i personaggi che “starnazzano” nella politica di questa grigia stagione. Ed in questi incontri , questa fulgida signora , di cui non indichiamo l’età ma che tutti possono immaginare, con disarmante semplicità e con grande chiarezza rac- Maria Romana De Gasperi conta episodi semplici ma significativi della vita del padre, di Alcide De Gasperi “il protagonista della ricostruzione dell’Italia e della costruzione dell’Europa”. Abbiamo voluto chiudere con il titolo della mostra itinerente, composta da 30 pannelli, organizzata dal circolo Il Centro, che ripropone i grandi meriti di questo eccezionale italiano, presentata in molte località della Toscana ed anche in varie zone fuori dalla regione. Riciclo eco compatibile e acciaio a 2 euro al kg... Mi risulta che sia in cantiere una bozza di direttiva sul riciclo eco compatibile di navi UE ed extra UE (ship recycling) che sono all’ormeggio in porti europei. Di conseguenza potrebbe anche verificarsi il caso che si arrivi a stabilire un obbligo di smaltimento non in ambito nazionale, ma semmai in ambito europeo. La discussione è ancora aperta, anche e soprattutto sui costi, che in una prima proposta (poi bocciata), dovevano essere posti a carico di tutte le navi che scalavano i porti anche italiani, tramite una tassa riscossa dalle Autorità Portuali. Assoporti però, si è giustamente opposta a tale soluzione, dato che penalizzerebbe la competività dei porti UE, rispetto agli extraeuropei. Trattandosi di direttiva e non di regolamento però, richiederebbe il recepimento interno con norma specifica, cosa che allungherebbe i tempi per i fini della Concordia. A proposito del relitto ed in vista della stagione invernale, la Concordia che poggia sul falso fondale a 30 metri sott’ acqua, per una lunghezza di circa 300 metri, dovrà essere rinforzata al fine di una maggiore stabilità. Le piattaforme saranno cementate in molti punti, e saranno installati altri 28 pali d’acciaio. Curiosità: il falso fondale è formato da 6 piattaforme, 3 piccole e tre grandi, il peso complessivo è di circa 7.500 tonnellate, e l’acciaio costa 2 euro a chilogrammo... a buon intenditor poche parole! Angelo Roma 6 Cinguettare e-mail: [email protected] e equipe di operatori, esperti e volontari al seguito. Anche questo è un lavoro dei nostri giorni! Un “business dell’immigrazione” che ha costi enormi per la nostra collettività e che necessita di opportune rivisitazioni e impegni più concreti dell’Europa…per dare un po’ di ossigeno alle nostre casse e al nostro personale impegnato in una causa nobile ma che necessita di soluzioni. Non possiamo permetterci di mantenere un parcheggio gratuito ad oltranza! Cinguettare di Luca Lischi “Non dobbiamo mai smettere di guardare ai volti sofferenti, deboli e angosciati per trarre ispirazione nel nostro impegno e ricercare, studiare, lavorare e agire di più”. Parole di Papa Francesco tratte dal suo libro “E’ l’amore che apre gli occhi”. Gli occhi dovremmo averli spalancati di fronte all’emergenza di tanti migranti in cammino nel deserto e a quelli saliti sui barconi alla ricerca di terre meno ostili. Volti alla ricerca di speranza, senza niente al seguito, neppure un po’ d’acqua per sopravvivere all’incerto viaggio senza meta. I nostri occhi non dovrebbero mai chiudersi. Pattugliamento delle coste per prevenire l’emergenza dei tanti barconi strapieni di vite allo stremo. Costo mensile: un milione e mezzo di euro. E poi l’accoglienza nei Centri per immigrati, tra cui quello di Lampedusa: trecentomila euro al mese. Un immigrato accolto nei Cie costa mediamente allo Stato diecimila euro. Quarantacinque euro al giorno. Nel 2011 sono stati impegnati circa 2000 poliziotti per gestire i trasferimenti dei migranti! Contare per rendersi conto di quanti soldi sono necessari per tamponare situazioni ordinarie, non più straordinarie! Accoglienza in campi profughi…. persone accolte e parcheggiate in attesa di partire…mesi e mesi senza far nulla, senza poter spendere il proprio tempo in qualcosa di utile e costruttivo. Chiusi in un “area hotel” con vitto e alloggio… Datagate: tutti spiati, i grandi della terra e i più piccoli. Le tecnologie, telefoni cellulari in primis, sono la massima espressione della tracciabilità dei dati. Nessuno può sfuggirne. Sempre controllati e a volte anche ascoltati e registrati. L’era del phone non ha più punti fermi, ancorati e sicuri. “Tutto e subito e veloce” facilita i contatti…con tanti rischi e scarsissima sicurezza per noi e per gli altri. L’occhio del grande fratello è nel nostro phone! Spese “pazze” dei politici in carica alle Regioni con scontrini parlanti che hanno messo in luce di tutto e di più. Scandalizzarsi? Nausearsi? Perdere fiducia nella politica e nei politici? Certo la sfiducia dei cittadini è sempre più una cruda realtà ma scandalizzarsi non serve: sicuramente sarà tutto lecito e ben rendicontato su capitoli di spesa ad hoc se esistono tali scontrini e per di più dettagliatissimi. Se non fosse stato rendicontabile perché rimborsare mutande, reggiseni, gomme da neve, sigarette e qualche bagno termale…. utilissimo per purificarsi? Bisogno di comicità: Checco Zalone con il suo film “Sole a catinelle” in programma in questi giorni rappresenta un successo al di là delle aspettative. In un momento di crisi, di preoccupazione per il lavoro, per le tasse, per la fragilità della politica ci si rifugia in due ore di evasione con la comicità spontanea e pulita di un personaggio che si presenta come un uomo “normale”. Ecco il bisogno di un po’ di sana normalità in questa fase di perenni e costanti patologie. E per Zalone incassi record e..”soldi a catinelle”. Nella Guida 2014 dell’Espresso I nostri vini tra le eccellenze Grande soddisfazione nel leggere la nuova Guida Vini 2014 dell’Espresso. Molti i vini che svettano tra i migliori della nostra provincia di Livorno. Dall’Elba a Capraia (ben 2 aleatici nelle eccellenze, il pluripremiato e confermato Cristino e la nuova entrata dell’aleatico di Aquabona), alla Val di Cornia a Bolgheri fino a Bibbona. Grandi eccellenze i vini rossi Ornellaia, Sassicaia che sono orgoglio di un territorio capace di esprimersi alla grande ma anche eccellenze minori e di elevata espressione di tanti piccoli viticultori e imprenditori capaci di far fruttare al meglio una terra bella, ricca e vigorosa, come ad esempio I Luoghi di Bolgheri, piccola realtà ai vertici delle eccellenze. Un plauso va alla famiglia Monelli, ad Ivano e al figlio Diego, di Poggio Rosso di Populonia che con il Velthune (nome rigorosamente etrusco come la terra che accoglie la tenuta e i vitigni) sono presenti nella Guida. Una realtà giovanissima, di appena dieci anni, che ha saputo emergere con serietà e professionalità nel gotha dei grandi vini. Il Velthune (in etrusco il Multiforme, la divinità di origine etrusca che rappresentava il cambiamento delle stagioni e che presenziava alla maturazione dei frutti) è un cabernet sauvignon al 100%, di un colore rosso rubino intenso con profumi ricchi e complessi di frutta matura e di piante aromatiche tipiche della macchia mediterranea. Sta per 14 mesi in barrique e 16 mesi in bottiglia per l’affinamento. Un periodo che permette al vino di strutturarsi e di raggiungere la sua massima espressione di piacevolezza, emergendo nella sua classicità di vino caldo e avvolgente. Accompagnato a piatti di cacciagione e di carni elaborate offre il massimo delle sue potenzialità. Provare per credere. Tenuta Poggio Rosso Populonia, www.poggiorosso.it, tel.0565 276464. Vini prodotti 4, tutti dai nomi etruschi, quale richiamo alla terra in cui nascono: 2 Bianchi (Philika –vermentino e viognier- e Veive viognier) e 2 rossi (Tages –merlot e sangiovese- e Velthune cabernet sauvignon). periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Obama a Livorno? Circola con insistenza la voce che il Presidente Obama, accogliendo l’invito del nostro presidente del consiglio, nel corso della visita ufficiale nel nostro paese, si fermerà anche a Pisa. Da quel momento un gruppo di livornesi ha pensato bene di invitare il presidente degli Stati Uniti pure a Livorno. Ne abbiamo cominciato a discutere e dopo tante proposte, è stato stilato il programma: da Cecco in Borgo Cappuccini per la torta di ceci e dal Civili a bere il ponce... La pasionaria colpisce ancora! Rosy Bindi ancora all’onore delle cronache. In parlamento dal 1989, esordì nelle elezioni europee - candidata nel Triveneto con Giulio Andreotti capolista. Fu protagonista, dopo tangentopoli, della dissoluzione della D.C. Nella sua qualità di commissario della D.C. veneta, sciolse tutte le sezioni contribuendo alla fine miseranda di quel grande partito e favorendo la nascita e l’esplosione della Lega Veneta. Durante la breve vita del PPI, assunse la direzione de Il Popolo - lo storico quotidiano del primo partito popolare di Don Sturzo e poi della D.C. - ma dopo pochi mesi cessò le pubblicazioni. Fu naturalmente nella Margherita una delle protagoniste “della famosa fusione a freddo” nel Partito Democratico. E’ riuscita a sopravvivere, contrariamente a D’Alema e Veltroni, nel Parlamento: si è e r u t lo a g i Sp fatta “nominare” senatrice in un collegio della Calabria dove non è mai andata. Dulcis in fundo, si è fatta eleggere presidente della commissione antimafia rompendo l’accordo con il PdL creando ulteriori problemi al claudicante governo delle larghe intese. Che dire? Lasciamo il giudizio ai lettori. Incredibile!! La Discussione, lo storico settimanale fondato nel 1953 da Alcide De Gasperi, è comparso nuovamente nelle edicole. Incuriosito ho voluto verificare chi fosse il direttore: incredibile è Emilio Fede. Mi sono retto perchè stavo per svenire. Ragazzi, forse siamo alla fine Siamo allo stremo, non ne possiamo veramente più. Al Tirreno ci assicurano che, ormai è questione di giorni. Ed intanto possiamo brindare, siamo salvi: Lippi e di Di Filicaia saranno sicuramente confermati nelle loro cariche! La CGIA di Mestre: un funerale Non sappiamo quale autorevolezza possa essere riconosciuta alla CGIA di MESTRE ormai definita la funerea cassandra dei malesseri italiani. Che la situazione sociale ed economica del paese sia estremamente critica nessuno può metterlo in dubbio ma ingigantirne sistematicamente i mali, come sta facendo questa agenzia, largamente citata, non ci sembra il modo migliore per uscire dalla crisi. Anche recentemente, in occasione della presentazione del progetto di legge sulla stabilità, sono stati espresse valutazioni Spigolature 77 aprioristicamente negative, poi smentite dal ministero dell’economia. Mai che CGIA, insieme a tutti i cosiddetti talk-show, mettono in rilievo un evento positivo! Non crediama che, con questi atteggiamenti, si aiuti il paese ad uscire dalla crisi!! Matteo Renzi e manifestazioni di populismo Non sappiamo se lo faccia per contenere “il populismo anarchico” del Movimento 5Stelle ma cominciano a preoccupare “le esternazioni populiste” del candidato alla segreteria del PD ed in futuro alla guida del paese, Matteo Renzi. Le più recenti: il “NO” al messaggio del Presidente della Repubblica sulla proposta di amnistia ed indulto per attenuare “il disastro carcerario italiano”. La sua risposta? Bisogna “allargare le carceri”. Sulle querelle esplosa intorno al Ministro della Giustizia Cancellieri sull’intervento per la scarcerazione della Ligresti, si è espresso immediatamente per le dimissioni da Ministro esattamente ed in piena sintonia con i “grillini”! No! Se queste sono le premesse, di natura qualunquista, diciamo subito che non siamo assolutamente d’accordo con colui pretende, con un colpo di bacchetta magica, di risolvere tutti i problemi del paese. Convegno Cure Palliative di Cristina Battaglini Riprendiamo l’argomento già affrontato nello scorso numero de “Il Centro” a proposito del Convegno organizzato in Accademia Navale in occasione del Decennale dell’Associazione Cure Palliative. In occasione di tale convegno è stato evidenziato che, in riferimento all’art. 118 della Costituzione attinente la tematica della sussidiarietà orizzontale (Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa di cittadini, singoli e associati) è quantomai importante svolgere, nell’operato delle Cure Palliative, un’azione congiunta fra pubblicoprivato-civile, e mettere in pratica una maggiore sensibilizzazione e impegno da parte di tutti alla luce della odierna situazione socio-economica con tutte le relative problematiche. 8 Livorno e-mail: [email protected] Tutto è iniziato con una lettera aperta a Il Tirreno Don Paolo Razzauti tira le orecchie al sindaco…e poi… di Franco Spugnesi Tutto è cominciato con una lettera aperta, anzi apertissima, visto il risalto che ha ottenuto dal “ Tirreno”. Taglio basso, nel paginone che quotidianamente dedica al PD. impossibile non vederla. Cosi il dibattito che, almeno a leggere le cronache, ha latitato nelle assemblee del Partito democratico limitandosi a una conta di tessere, si è trasferito (e sembra promettere nuovi sviluppi) sulle accoglienti colonne del Tirreno. Per i pochi lettori che non conoscessero l’autore della lettera in questione, Mons. Paolo Razzauti, prete livornese, vicario vescovile per la città, attento al sociale, figlio di Mario Razzauti che dopo la partecipazione alla resistenza bianca con Don Angeli divenne esponente della Democrazia Cristiana, collega e amico personale ma politicamente nemico di Bruno Cosimi, babbo del sindaco attuale. Don Paolo rimprovera l’amico sindaco di aver speso male i suoi dieci anni di amministrazione senza riuscire realizzare le promesse contenute nel suo programma elettorale, condizionato dalle strutture burocratiche e da amici e collaboratori inadeguati. Conclude con l’appello a usare questi ultimi mesi di legislatura per una sferzata di attivismo. La lettera in se non è sconvolgente; non è la prima volta che don Paolo sollecita, promuove, riprende Don Paolo Razzauti l’amico sindaco, sia sul suo blog sia pubblicamente con lettere simili a questa. Il giorno dopo il Tirreno pubblica la risposta scontata del Sindaco che rileva come l’amico sacerdote abbia trascurato le circostanze, cioè la crisi, con i conseguenti tagli alle finanze comunali e sottovalutato troppo quanto di buono è stato fatto e si farà (PRG, Ospedale nuovo) Insomma sembra voler dire è troppo facile criticare e basta. Ma arriva al giornale anche una seconda lettera aperta, indirizzata a don Paolo, con un durissimo attacco ad Alessandro Cosimi, scritta da Davide Cecio, ex segretario della Margherita da poco uscito (bene) da una spiacevole vicenda giudiziaria di mazzette e amico da sempre di Don Paolo. Il sindaco è accusato di essersi accomodato in una politica conservativa della vecchia classe dirigente che, anche lui come Cecio, diceva di voler rinnovare o addirittura rottamare. L’amministrazione non fa fatto nulla in questi anni perché al sindaco manca il coraggio di liberarsi dalla commistione con il potere economico che difende le proprie rendite, ed elimina, sembra suggerire, chi come lui, si oppone. Non poteva mancare la replica furibonda di Alessandro Cosimi che, più del giudizio sul suo operato che comunque respinge come sprezzante e totalmente decontestualizzato, tratta delle accuse di connivenza con i poteri forti che sembrano quasi adombrare il sospetto di una sua partecipazione nell’origine dei guai giudiziari di Cecio. Occorreva questo lungo ed anche noioso resoconto per chi non avesse seguito sul giornale la vicenda. Credo si debba segnalare alcune cose, prima di tutto la significativa l’assenza nel dibattito del partito in generale e particolarmente del Segretario comunale; infatti, l’intervento di Paolo Fenzi, capogruppo PD in comune, pubblicato domenica, ignora gli elementi polemici e tende ad avvalorare una rinascita autogestita del partitone, ma troppi anni di potere inevitabilmente producano incrostazioni e appesantimenti difficilmente rimovibili. Sembra anche che il PD abbia calcolato di scaricare sul sindaco uscente (e non rieleggibile) tutte le inefficienze di questi dieci anni mantenendo invece la sordina sul sistema (di organizzazione del consenso, sulla selezione della classe politica, sui rapporti con i poteri forti) che da settanta anni caratterizza la politica in questa città. Probabilmente solo vero cambiamento al timone può dare la sferzata che Mons. Razzauti invocava. Livorno periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 9 Soddisfazione per la presentazione della stagione teatrale 2013/14 Il Goldoni è vivo e vegeto di Enrico Dello Sbarba La nostra soddisfazione per la presentazione per la stagione 2013-14 del Teatro Goldoni rappresenta per la città e non solo un evento di grande rilievo. Non nascondiamo, noi de Il Centro, che seguiamo da sempre e con grande attenzione le attività del mitico teatro, di avere temuto il peggio. La mancanza di notizie, il dilatarsi dei tempi tecnici di presentazione del cartellone,le difficoltà finanziarie del Comune erano tutti elementi negativi che facevano pensare al peggio. Sarebbe stata la chiusura del Goldoni o un drastico ridimensionamento del cartellone, l’ultima iattura di una città su cui sembra pesare “una crescente maledizione”. Sarà mai possibile, si diceva tra la gente, che questa città veda giornalmente restringerci i suoi ambiti sociali, economici e con la chiusura del Goldoni anche culturali? Sarebbe stata un’autentica maledizione. Ed invece, quando le speranze si stavano assottigliando, è arrivata la bella notizia: la convocazione della tradizionale conferenza stampa per la presentazione del programma ha fugato tutte le crescenti preoccupazioni nostre e dei livornesi. Non solo il Goldoni non chiude, ma ha presentato un programma di eccellenza che copre lodevolmente tutti i settori a cominciare dalla lirica che ha in programma la Carmen di Bizet, la Cavalleria rustica e Parisina (pagine scelte) del nostro Mascagni. Vogliamo rivolgere un vivo elogio al Sindaco Cosimi ed agli assessori alle cultura Mario Tredici ed al bilancio Valter Nebbiai che hanno generato questo autentico miracolo. Una volta tanto è finalmente riemerso l’autentico spirito livornese! Al direttore Bertini ed a tutto lo staff i più vivi auguri di buon lavoro per il nostro gioiello!! parliamo subito del futuro del Teatro Goldoni. C’è un grande affetto verso questo Teatro, che è dei livornesi e proprio in occasione del decennale della sua riapertura (2004-2014) ci siamo adoperati ed impegnati non solo per la sua stabilizzazione dal punto di vista economico (i bilanci della gestione della Fondazione Goldoni sono in pareggio) ma è nostra intenzione celebrare questa ricorrenza con un segnale forte: presenteremo la Stagione del prossimo anno 2014-2015 in primavera, prima delle elezioni, per aiutare subito chi amministrerà dopo di noi; il valore della Fondazione Teatro Goldoni è una priorità e faremo di tutto per assicurare un pezzo di futuro a questa realtà, ai suoi lavoratori e ai cittadini, a cui appartiene”. **** - “Quello che è accaduto sino ad oggi non è ignavia verso la cultura e lo spettacolo né incapacità di chi amministra. C’è un’incertezza assoluta sulle risorse che saranno disponibili per i Comuni a partire dalle vicende legate alla seconda rata dell’IMU; a questo si aggiungono gli effetti della “simpatica” Legge 42 “Calderoli” che toglie la Cultura tra gli aspetti fondamentali di un’amministrazione ed i 9 milioni in meno di entrate che abbiamo subito. Ecco che questa del Teatro Goldoni era una scommessa che ha fatto tremare i polsi, ma non abbiamo mai pensato – a cominciare da me che l’onore di Il sindaco Alessandro Cosimi, con a fianco il direttore generale Fondazione Goldoni Marco Bertini, durante la conferenza stampa presiederlo – di mettere in difficoltà il Teatro”. **** - “Per questa nuova Stagione è stato fatto un buonissimo lavoro per rispondere alle esigenze ed aspettative di tutti i palati; scorrendo i cartelloni si nota ed apprezza che ci sono all’interno spazi per le espressioni artistiche di qualità del territorio. Per “rompere” conformismi e consuetudini ci vuole proprio la qualità nelle proposte e qui ci sono. Il Teatro è davvero trainante se alza l’attenzione e la discussione, come questa stagione promette”. **** Alcuni passaggi dell’intervento di Alessandro Cosimi, Presidente della Fondazione Teatro Goldoni e Sindaco, alla conferenza stampa presentazione Stagioni 2013-2014: - “Presentiamo le stagioni 2013-2014 e Un momento della presentazione alla stampa della Stagione teatrale. 10 Livorno e-mail: [email protected] Energia ed acqua: se ne è parlato nella sede del Centro con il presidente ASA Fabio Del Nista Problemi del presente ed ancor più del futuro di Massimo Cappelli Nell’ambito del programma di conferenze con amministratori politici e di aziende locali, organizzato dal nostro circolo, a fine ottobre abbiamo avuto il piacere di ricevere al nostro Circolo “Il Centro” l’amico Presidente di ASA dott. Fabio Del Nista. L’incontro, alla presenza di un gruppo di soci e cittadini non particolarmente numeroso ma molto qualificato, ha permesso di approfondire, anche con scambio di opinioni, le problematiche della acquisizione e distribuzione di gas e di acqua riguardanti in particolare il nostro territorio. Di particolare interesse la descrizione delle operazioni che hanno portato al passaggio di ASATRADE, struttura per la commercializzazione del gas di ASA, ad ENI e quella, in corso, riguardante l’avvio di OLT. Questa società ,partecipata da ASA con una piccola quota ( mentre la maggioranza appartiene alla multinazionale tedesca EON e a IREN ), rappresenta la realizzazione del terzo rigassificatore italiano, strategico per il Paese. Partendo dalle problematiche operative di OLT, dalle ricadute positive o meno sul nostro territorio, si è approfondito il tema più generale degli approvvigionamenti di gas. Ciò anche alla luce dei cambiamenti radicali avvenuti nell’ultimo quinquennio, dopo la scoperta di nuovi immensi giacimenti non convenzionali (shale gas) che, abbinati a nuove tecnologie di estrazione (fracking), hanno incrementato in maniera considerevole la produzione di gas a livello mondiale . Mercati strategici, quali quello degli Stati Fabio Del Nista, Presidente di ASA. Uniti,hanno raggiunto la completa autonomia, rendendo questo grande Paese oltre che potenza militare ed economica anche potenza energetica, prossima esportatrice di gas nel mondo. Di non minore importanza i problemi collegati alla acquisizione e distribuzione dell’acqua. Con piacere abbiamo appreso della positiva soluzione di alcune problematiche che avevano interessato i nostri territori e le cronache dei quotidiani locali. La presenza di sostanze nocive (arsenico e boro) nelle acque dei territori a sud della costa e dell’interno serviti da ASA è stata risolta grazie alla collaborazione con l’Università di Siena e a significativi investimenti per diversi milioni di euro. La storica carenza di acqua dell’Isola d’Elba è stata fortemente ridotta, anche qui tramite la collaborazione con l’Università di Siena, che ha portato alla individuazione di acqua di falda e successiva creazione di numerosi pozzi di estrazione. In sintesi un incontro che ha ancora una volta evidenziato l’importanza e la com- plessità di temi spesso purtroppo affrontati in maniera demagogica e superficiale da ricercatori di facili consensi popolari. Temi che invece richiedono forti impegni economici, capacità di studio, progettazione e programmazione, tutto fuorchè demagogia spicciola. A questo proposito mi sembra interessante riportare alcuni spunti tratti da un autorevole intervento di Moses Nain, esperto di problematiche mondiali riguardanti l’acqua, tratto dalla rivista dell’ENI “OIL” di Settembre. Lo scenario tracciato ci dice che ,con i consumi attuali da oggi al 2040, la disponibilità di acqua dolce non potrà soddisfare la domanda se non interverranno gestioni più efficaci delle risorse idriche. In assenza di interventi delle comunità internazionali, la carenza di acqua diverrà causa di instabilità e di tensione in varie parti del mondo sostituendo il petrolio quale causa principale di conflitto. Infatti a fronte di una crescita esponenziale dei consumi dovuta a diversi fattori (crescita popolazioni,nuove tecnologie idrovore,mutamenti climatici, etc..), i provvedimenti compensativi sono assolutamente insufficienti. Nain cita come esempio il Pakistan, dove già oggi un terzo dei cittadini non ha accesso all’acqua potabile e entro il 2050 la popolazione di questo Paese, che è anche potenza nucleare, salirà da 180 a 230 milioni. La crisi idrica mondiale rappresenterà una delle questioni più importanti dell’umanità nel XXI secolo. Da qui la necessità di prenderne coscienza e affrontare con razionalità e impegno il problema, anche a livello locale e nazionale. periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Livorno 11 ITALIAN CRUISE DAY di Cristina Battaglini E’ stata presentata a Livorno alla Camera di Commercio la terza edizione di Italian Cruise day (dopo quella di Venezia e Genova), evento di riferimento dedicato all’industria crocieristica italiana, ideato da Risposte Turismo-società di ricerca e consulenza per la macroindustria turistica fondata e presieduta da Francesco di Cesare. Alla giornata di studio sulle ultime tendenze, le dinamiche e le prospettive future del settore crociere sono intervenuti autorità istituzionali ed esperti del settore. Il presidente della Camera di Commercio Nardi ha aperto i lavori sottolineando come questo comparto sia estremamente importante per la toscana, costituendo un 19% del PIL che va a sommarsi al traffico portuale. Francesco di Cesare ha spiegato come stiamo entrando in una fase nuova dove sarà necessario confrontarsi con sfide sempre maggiori, come ha confermato in dettaglio Isabelle Ryckbost, Segretario Generale ESPO- European Sea Ports Organization: la crescente incidenza del traffico crocieristico in molti porti deve potersi combinare con i volumi crescenti del traffico cargo. Nello sviluppo delle infrastrutture e dei servizi portuali, il traffico crocieristico è una componente da tenere ben presente, Francesco di Cesare, Presidente, Risposte Turismo. considerando che le esigenze dell’attività crocieristica sono diverse da quelle legate al traffico merci. Inoltre è fondamentale porre l’attenzione al fatto che la crescente rilevanza del settore non rappresenta solo un beneficio aggiuntivo per il porto, ma per la città e la regione dove si trova il porto. Infine, è necessario tener conto delle direttive europee in materia, già in vigore o di prossima emanazione, quali la nuova legislazione dell’Unione Europea sui diritti del passeggero e conseguenti obblighi per i porti e alcune regole in materia ambientale (ad esempio la Europe’s Clean Fuel Strategy), in riferimento alla quale si è espresso anche un altro dei relatori, Luca Boaro, Project Engineer, Wartsila Italia, parlando dei vantaggi in termini di sicurezza e scarso inquinamento ambientale nell’adozione del combustibile a gas naturale. Il presidente dell’Autorità Portuale di Livorno Giuliano Gallanti ha auspicato la focalizzazione in occasione del dibattito di possibili linee di azione che la portualità crocieristica possa mettere in campo nei prossimi anni. Dal recente incontro con il comitato di ESPO- ha spiegato- è emersa la necessità di collaborazione per una piena realizzazione delle potenzialità del settore; c’è in corso- ha aggiunto- un fenomeno di trasformazione radicale dello shipping mondiale, con il fenomeno del gigantismo e i cambiamenti che non rispondono più ai 3 cardini su cui si è fondata finora la politica europea nel settore portuale, ovvero campo di azione uguale per tutti, trasparenza dei provvedimenti e concorrenza (compe- titività). Robert Ashdown, Segretario Generale CLIA Europe, ha spiegato come l’Italia è e continuerà ad essere un mercato chiave per l’industria crocieristica europea: i suoi porti sono tra quelli più visitati, i suoi cantieri sono leader mondiali nel disegno, costruzione e manutenzione di navi da crociera. Tuttavia occorre migliorare su alcuni settori quali la sicurezza, i nuovi vincoli ambientali e l’attuale turbolenza geopolitica nel Medio Oriente e Nord Africa che pone difficoltà in alcune delle più attraenti destinazioni crocieristiche. Molte di queste sfide non possono essere risolte internamente al singolo Paese, e in tale contesto l’Unione Europea è un attore chiave per la nostra industria. Ci sono comunque anche sfide da affrontare strettamente a livello nazionale, come il miglioramento degli standard di accoglienza da parte dei porti, e una più puntuale applicazione delle norme europee. Tra gli altri interventi, quello di Roberto Piccini, Presidente Porto di Livorno 2000, che ha ricordato come Livorno abbia registrato nel 2012 un più 6% nel settore e si sia collocata dal 12^ all’11^ posto nella classifica dei porti di di destinazione finale. E’ necessario - ha aggiunto - lavorare sul piano delle infrastrutture con specializzazioni dedicate, servizi alle navi e servizi logistici, oltreché tenere presente una visione di insieme di piattaforma aeroportuale con l’aeroporto di Pisa. 12 Livorno e-mail: [email protected] A TU PER TU CON IL PRESIDENTE DELLA PORTO 2000 4-domande-4 a Roberto Piccini di Andrea Sargenti Navi da crociera e “l’altra Toscana” è con questo binomio che la Porto di Livorno 2000 si presenta per tracciare la rotta dei prossimi anni. Alla Porto 2000 si pensa allo sviluppo turistico, ed a sostenerlo è il numero uno della società, il Presidente Roberto Piccini: “Costa Toscana (denominato “Easy to find out”) è un progetto elaborato e rivolto ai crocieristi di tutto il mondo che sbarcano nel nostro territorio e hanno la curiosità di scoprire le nostre bellezze, che non sono soltanto quelle delle città d’arte, ma anche delle nostre campagne, dei paesi medievali e della nostra cultura caratterizzata dalle buone tradizioni culinarie. Se si entra nella mentalità del vacanziere, che scende da una nave da crociera, si pensa ad avere i migliori servizi ed eccellenti escursioni, ovvero un’ottima accoglienza; ciò che si ha bordo deve essere trasferito a terra, e al meglio, ed è con questo spirito che si lavora alla Porto 2000. Ecco che il brand, il marchio Toscana, è il nostro capitale in uso da offrire sul mercato crocieristico inteso sia per gli armatori che per i vacanzieri”. - Presidente Piccini, il 2014 sarà l’anno dell’elezioni amministrative che tracceranno dei cambiamenti politici, economici e sociali; come si prepara la Porto 2000 ad affrontarli? “La nostra società vuol offrire servizi di eccellenza attraverso il contributo, che la Livorno turistica e la sua provincia può dare, bisogna anche dire che il nostro porto è l’unico scalo della Regione per il mercato crocie- Roberto Piccini, Presidente della Porto 2000 ristico, quindi si può sostenere che sia la vetrina di tutte le province della Toscana. Non è una caso che il prossimo 9 Novembre inaugureremo alla punta Alto Fondale due terminals dedicati alle crociere, l’ interesse è rendere sempre più appetibile questo scalo agli armatori e ai crocieristi. Un altro progetto che abbiamo è quello di rimuovere le reti che ingabbiano la Fortezza Vecchia e realizzare un passaggio obbligato pedo- nale tra la città e il porto. L’idea, quindi, è quella di creare un percorso panoramico che colleghi la stazione marittima e la fortezza fino alla piazza antistante il palazzo del portuale; tutto questo, costruendo un ponte che permetta di attraversare in sicurezza il viale di scorrimento stradale. E poi, fare azione di marketing attraverso lo sviluppo del marchio Regionale costruendo un nuovo padiglione con il Brand (“Toscana”), dove periodico online www.circoloilcentro-livorno.it saranno esposte in permanenza tutte le nostre eccellenza del territorio, in primis il vino”. nire perché ci sarà possibilità di ormeggio offrendo, così, buona accoglienza alle nostre navi passeggeri”. - Secondo Italian Cruise Watch (“una sorta di Agenzia di rating che fornisce dati sul mercato crocieristico”) , nel rapporto 2013 è stato indicato che per Livorno non è stata annata doc come l’anno precedente. Che cosa ha determinato questa sofferenza di calo? La ragione va ricercata in alcuni fattori chiave, il primo è quello che nel 2012 abbiamo calcato un po’ la mano raggiungendo un milione di passeggeri con uno scalo che per scarsità di infrastrutture è stato un po’ presuntuoso, ottimo risultato, ma abbiamo perso anche qualcosa. Ahimè. Altra vicenda dannosa è stata quella della tragedia della nave Concordia, che ha determinato un calo di presenze a bordo. Ovvero sulle stesse navi invece di quattromila crocieristi ce ne sono stati tremila. Noi stiamo cercando di recuperare ciò che abbiamo perso, ma il tempo ci vuole. Esempio in collaborazione con la Royal Caribbean abbiamo in programma per il 27 Luglio dell’anno prossimo di portare millequattrocento crocieristi nel Bolgherese a scoprire cantine e luoghi idilliaci dell’Altra Toscana, progetto, che come dicevo inizialmente, sarà di grande vantaggio per qualificare in eccellenza il nostro territorio e la nostra regione. - Quali sono le dinamiche che porteranno ad un cambiamento della Porto 2000, intendo riguardo alla trasformazione della società in SPA? “La nostra volontà è quella di rafforzare la Mission della società; un’azienda leggera, ma con un grande spirito in modo da essere sempre più strumento a disposizione del territorio. La Porto 2000 è, quindi, una risorsa territoriale e porta della Toscana con l’obiettivo di far crescere le qualità professionali, economiche legate allo sviluppo turistico. In questa trasformazione sociale è mio interesse, che la società mantenga una Governance livornese legata alle istituzioni, alla Toscana e ai suoi territori; insomma che lavori in sinergia con l’Aeroporto di Pisa. Vogliamo, quindi, realizzare una piattaforma aeroportuale che sia fattore di potenziale sviluppo”. - La variante del Prg è una priorità secondo il presidente dell’Autority Gallanti, per lei, se questo strumento fosse approvato domani quali sarebbero le prime opere da realizzare? “Vede il nostro porto soffre d’infrastrutture e il Prg è un dispositivo che ridisegnerebbe tutto il porto passeggeri, ma la Port Autority ha la disponibilità del Piano Operativo Triennale, è attraverso questo strumento che si può rendere più disponibile l’alto fondale, dragare il Molo Italia, delocalizzare i prodotti forestali, spostare il terminal delle rinfuse TCO dalla Calata Orlando alla Sponda Est; in modo tale che anche questa diventi banchina passeggeri offrendo un’ infrastrutturazione di alto potenziale. Ecco che gli armatori potranno ve- Livorno 13 Vieni alla CISL troverai Cortesia, Competenza, Convenienza I nostri servizi: Fiscali, RED, ISEE, Successioni, Vertenze e cause di lavoro, Colf e Badanti, Permessi di soggiorno, Pensioni, Infortuni, Affitti, Tutela Consumatori. Per ogni esigenza rivolgiti con fiducia alle sedi della CISL Per informazioni degli orari telefona alla UST-CISL Livorno n° 0586-899732 14 Livorno e-mail: [email protected] ALLA XXXI RASSEGNA NAZIONALE D’ARTE DELLA FIDAPA Il debutto della ‘pres’ Cipriani di Laura Conforti Benvenuti La nuova presidente della FIDAPA, sezione di Livorno, Yasmine Cipriani ha iniziato il suo mandato con una manifestazione molto impegnativa: la XXXI Rassegna Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea. La mostra è stata allestita, col patrocinio della Provincia e del Comune di Livorno, nella sala delle Esposizioni Temporanee presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo e si è conclusa il 12 ottobre. L’interessante mostra è aperta a qualsiasi scuola e tendenza perché vuole proporre l’occasione di affiancare, all’esperienza degli artisti noti ed affermati, quella dei pittori che espongono i primi saggi delle loro attività. Il presidente della Provincia Giorgio Kutufà e Giuseppina Bombaci, segretaria del coordinamento europeo BPW, hanno inaugurato la rassegna davanti ad un folto numero di visitatori, tra i quali espositori e amanti dell’arte. La curatrice artistica Alessandra Rontini, esperta d’arte, ha presentato un allestimento armonioso di quadri, sculture, ceramiche ben posizionate per stile, soggetto e colore da soddisfare i visitatori più esigenti che ogni anno aspettano questo evento. Galeotto è lo spazio a disposizione che non ci consente di elencare e descrivere i partecipanti che abbiamo contato essere ottanta. Oltre lo standard tradizionale quest’anno è stato dato spazio anche a nuove forme d’arte con due incontri collaterali legati a riflessioni sulle nuove forme d’espressione quali il “body painting” Due esemplari della street art e la “street art”. La prima è stata una interessante performance estemporanea di arte “body painting” con i pittori Diego Magliani, livornese dall’esuberante personalità artistica in collaborazione con l’artista Valentina Cameli. La seconda una conferenza informale dal titolo: “Quali nuove forme d’arte? Confrontiamoci con loro”.Con due ospiti: Clet, geniale artista francese, pittore e scultore di successo che, per mezzo di stickers trasforma i cartelli stradali, avendo cura di mantenere sempre la leggibilità, ma, al tempo stesso convertendoli in divertenti opere d’arte. Diego Magliani, invece, ha parlato del “body painting”soffermandosi sull’importanza di dare spazio alla donna e sulle tecniche e le attenzioni usate per rendere interessante questo tipo di rappresentazione. Interviste a cura di Mauro Barbieri, direttore di “Arte a Livorno e oltre confine”. CONFINDUSTRIA COMUNICATO STAMPA Una giornata dedicata alle aziende per sviluppare occasioni di business e creare “rete” Una giornata dedicata alle aziende neo iscritte a Confindustria Livorno nell’ultimo anno: è quella che l’Associazione di via Roma ha organizzato il 24 ottobre scorso. “L’iniziativa – ha spiegato Alberto Ricci, Presidente di Confindustria Livorno – ha rappresentato un’occasione per le aziende neo iscritte di conoscere meglio i nostri servizi ma soprattutto creare una “rete” tra imprenditori e aziende che ancora non si conoscono. Il periodo lungo oramai quasi sei anni, che le nostre Aziende stanno attraversando –prosegue Ricci - porta con sé una crisi senza precedenti, per cui essere imprenditore, significa investire affrontando difficoltà di ogni genere, tra terremoti finanziari, burocrazie varie e soprattutto una rete di tassazione esorbitante. Dobbiamo insistere e dimostrare, tutti insieme, capacità innovativa e flessibilità nell’individuare forme di collaborazione e di partnership tra le diverse realtà aziendali, per integrare le rispettive conoscenze e competenze ed aumentare la competitività”. Dopo la presentazione da parte del Direttore Umberto Paoletti dei servizi che Confindustria Livorno ha messo a disposizione delle aziende, la proiezione della “video storia” di Confindustria e la presentazione di tutte le Aziende neo associate. Di Gabbia A. & Figlio COSTRUZIONI - stradali - fognature - acquedotti PRODUZIONE - emulsioni bituminose conglomerati bituminosi MEZZI PROPRI SRL Sede Legale Uffici, Impianto: Via dello Struggino 24 - Livorno (loc. Picchianti) Tel. 0586/428121 e-mail: [email protected] periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Rosignano 15 Quattro iniziative per valorizzare il patrimonio archivistico dal 15 al 23 novembre “ARCHIVI APERTI” Apertura straordinaria della nuova sede alle Morelline dal 18 al 21 novembre Anche il Comune di Rosignano Marittimo aderirà con un fitto programma di iniziative, che si terranno dal 15 al 23 novembre, alla campagna provinciale per la valorizzazione e promozione del patrimonio archivistico “Archivi aperti” che si terrà dal 15 al 23 novembre 2013 con il contributo della Regione Toscana. In programma anche l’apertura straordinaria della nuova sede dell’Archivio alle Morelline dal 18 al 21 novembre. Queste le iniziative previste. Venerdì 15 novembre, ore 14.00, percorso guidato “Storia della bonifica di Vada – dalla palude alle al livellazioni” e visita nella zona della Mazzata per esplorare i terreni bonificati dal Granduca Leopoldo II, oggi sede degli impianti del Consorzio di Bonifica; la durata del percorso sarà di due ore e la prenotazione è obbligatoria. Sabato 16 novembre, ore 10.00, a Villa Celestina, Castiglioncello, conferenza: “Rosignano fra ‘800 e ‘900. Fonti d’archivio per la storia del territorio”con Gabriele Paolini (Università di Firenze) e Antonella Romano (Università La Sapienza di Roma). Venerdì 22 novembre, ore 14.00, percorso “Il barone arriva a Castiglioncello” e visita guidata al Castello Pasquini ed al promontorio di Castiglioncello per ripercorrere insieme la storia di questo paese reso famoso dal critico d’arte Diego Martelli e dai pittori Macchiaioli e poi divenuto un importante centro turistico; anche in questo caso la durata del percorso è di Acli Labor SOCIETÀ COOPERATIVA Edilizia Pulizie civili e industriali Giardinaggio Via del Mondiglio 18, loc. Le Morelline Tel. 0586.790.751 - Fax 0586.790.604 www.aclilabor.it ROSIGNANO SOLVAY due ore e la prenotazione è obbligatoria. Sabato 23 novembre, 10.00, Via del Castello, Rosignano Marittimo, visita guidata “A casa di Pietro Gori”, che permetterà di osservare le sale espositive che custodiscono cimeli, documenti, fotografie d’epoca e la nutrita biblioteca appartenuta al grande pensatore anarchico, scoprendone anche la dimensione privata e familiare; come al solito la durata del percorso è di due ore e la prenotazione è obbligatoria. Sono state inoltre organizzate le aperture straordinarie della nuova sede dell’Archivio in via dell’Industria 22/24 in località Le Morelline: dal 18 al 21 novembre, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 “L’archivio e la nostra storia”. Per l’occasione verranno mostrati al pubblico gli antichi statuti, le carte sul Risorgimento, sull’evoluzione urbanistica delle frazioni comunali ed altri documenti importanti per la storia del territorio rosignanese. Per informazioni e prenotazioni: 0586 761938 (martedì e giovedì 14.30/17.30), 0586 724395 (da lunedì a venerdì 9.30/13.30). Le visite ed i percorsi guidati sono a cura della Coop. Microstoria (0586 760790). Club la Carta Antonio Musti eletto presidente Nei giorni scorsi si è svolta l’assemblea annuale del club la Carta per la elezioni del presidente e del consiglio per l’anno sociale 2014. Al termine dell’assemblea è stata presentata la lista dei candidati eletta all’unanimità . Presidente: Antonio Musti; Consiglieri: Alberto Niccolini; Vicepresidente: Luciano Masotti; Segretario: Roberto Torsella; Tesoriere: Maria Imperia Benvenuti; Cerimoniere: Sergio Cini e Silvio Vagnozzi. Al Presidente ed ai consiglieri gli auguri della Redazione. Teatro Solvay: silenzio assordante Abbiamo letto nei giorni scorsi una nota di Carlo Rotelli su Il Tirreno in merito al silenzio che continua ad avvolgere il Teatro Ernesto Solvay, una delle strutture più belle e funzionali di tutto il territorio. Eppure sono ormai quasi dieci anni che praticamente su quella bellissima struttura teatrale è caduto praticamente il silenzio. Solo occasionalmente viene utilizzato per eventi particolari, qualche assemblea della società Solvay, proprietaria dell’immobile, qualche raro spettacolo legato a circostanze particolari, un programma cinematografico piuttosto ridotto. La stessa gloriosa Università Popolare non è in condizione di gestire il teatro, sia per l’impegno tecnico che richiede, sia per la complessa gestione finanziaria. Il Comune non ha dimostrato, almeno fino ad oggi, nessun interesse per un eventuale coinvolgimento. D’altro canto ARMUNIA, srmbra interessata solo all’utilizzo del “tonsostruttura” di Castello Pasquini: è qui che vengono svolte tutte le attività artistiche e teatral. Ogni tanto la stampa locale lancia qualche messaggio e pubblica anticipazioni su eventuali coinvolgimenti che poi si rivelano inesistenti. Ci sembra giunto il momento di una seria riproposizione del problema che non può non coinvolgere l’Amministrazione Comunale la quale deve rendersi conto che una ricchezza teatrale di quelle dimensioni non può continuare ad essere ignorata. Forse è giunto il momento dell’apertura di un tavolo di confronto con la stessa Soc. Solvay, con le associazioni artistiche e culturali del territorio per vedere quali soluzioni concrete esistono per ridare vita ad un teatro che, in tante altre località, rappresenterebbe un autentico fiore all’occhiello. Un impegno che può mettere in discussione l’onnipresenza della tonsostruttura specialmente nella stagione autunno-inverno! 16 Cultura e-mail: [email protected] X° GIORNATA NAZIONALE DEGLI AMICI DEI MUSEI Un museo, un’identità di Marisa Speranza Che la cultura sia anche risorsa economica si è detto a più voci durante il Convegno promosso dagli Amici dei Musei e dei Monumenti livornesi, presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, su “Un museo, un’ identità”. Dopo il saluto della presidente Anna Maria Tomassi, l’assessore Walter Nibbiai ha subito messo l’accento sul problema dei costi che assilla la pubblica amministrazione (“mantenere oggi i musei è un’impresa ardua”) e si è soffermato su quel Polo museale che vedrà prossimamente la luce in piazza del Luogo Pio, “sufficientemente spazioso” da soddisfare le più ampie esigenze (“mettendo tutto insieme avremo meno spese”). “Ma è pensabile portare questa struttura dentro il museo di città?”, ha obiettato Anna Roselli, direttrice del Museo provinciale di Villa Handerson, che ha manifestato la sua apprensione per le incertezze che lievitano nell’aria e “lo stallo delle pubbliche amministrazioni”. L’allarme per un futuro incerto le dà una speciale concretezza. “Urge una vigile attenzione per le strutture che già ci sono e che debbono rimanere aperte perché luogo di cultura e di aggregazione sociale”. I dati del Museo di Storia Naturale sono infatti incoraggianti: 7000 mq. di esposizione; 18.000 ragazzi l’anno; 57.000 visitatori nel 2012. Anna Roselli chiede alla città di “vigilare” e ai musei cittadini di stare tutti insieme “mettendoci in rete”. L’invito a superare la visione della cultura come un costo che “non si può esaurire in una valutazione di tipo ragionieristico”, è venuto dal moderatore Claudio Frontera (già presidente della Provincia). E’ sbagliato, a suo dire, “posporre le iniziative culturali alle risorse” visto che “ sono i progetti a crearle”. Poi, una sottolineatura per “il volontariato come occasione di sviluppo e l’associazionismo che è una forza di tutto rispetto per il dinamismo economico e sociale”. Mescolando memorie locali e identità nazionale, Stefano Bruni (Università di Ferrara) ha tracciato un meticoloso percorso storico per farci intendere che, fino all’ 800, “il museo era la raccolta di un privato”. Gli Uffizi, come personale collezione del Granduca, aperta ai visitatori, passeranno allo Stato italiano nel 1859. Bottini dell’Olio Bruni ha poi ricordato il ruolo svolto dalla Colombaria, un’Accademia sorta a Firenze nel 1735 dove, in pieno spirito d’enciclopedismo, ci si occupava di scienze, lettere e arti. Nel 1857 nasce la Società omonima (presieduta da Gino Capponi) che si occupa di reperti etruschi. Si aprono scavi ad Orbetello e una sottoscrizione nazionale finalizzata alla creazione di un Museo Patrio Etrusco. Forte la partecipazione di Livorno : tra i sottoscrittori Enrico Mayer e Silvio Orlandini. Bruni si è poi soffermato sulle complicate vicende del Museo archeologico Chiellini (1896) : “era la vetrina del carattere della città” e fu agli onori della cronaca anche per i suoi falsi. La grande ricchezza di studi su Livorno, che ha coinvolto molti studiosi americani, sta facendo rivivere la storia multiforme della città. Voluta dai Granduchi, che con le Leggi Livornine ne fecero un faro di riferimento per i perseguitati di ogni razza e religione, fu un modello illuminato di tolleranza. L’ha spiegato Lucia Frattarelli Fischer (Università di Pisa) ricordando quanto la città delle Nazioni abbia meritato nel ricordo dei grandi viag- giatori (Montesquieu) che qui si fermarono, diventando testimoni di quel fermento economico e sociale che fece di Livorno un approdo internazionale dove, con le merci, viaggiavano anche le idee. Tra le meraviglie sorte in città nel ‘700, ci sono i Bottini dell’Olio (1705) che costituiscono una delle più caratteristiche architetture del quartiere della Venezia Nuova. A parlarne, è intervenuta Loredana Brancaccio (Soprintendenza B.A.P.S.A.E.) : “Il magazzino è costituito da un salone voltato con pilastri tuscanici su tre navate dove, un tempo, si trovavano quasi trecento vasche (i bottini) per il deposito dell’olio (circa 8.000 hl) per cui i mercanti pagavano una tassa mensile”. A dare fiato alla cultura livornese, è sorto da poco un nuovo Museo. Si tratta delle raccolte della Fondazione Livorno come specchio dell’arte labronica . Ne ha parlato diffusamente Vincenzo Farinella (Università di Pisa) come di un completamento del Museo Fattori, ricco di grandi presenze accumulate dalla Fondazione in settant’anni e qui confluite. “Ma siamo sicuri che per “museo” intendiamo tutti la stessa cosa?”. A lanciare il sasso nello stagno è stato Claudio Rosati (Presid. Probiviri IcomItalia) per cui “ognuno ha un personale modo di apprendere e il museo deve parlare a tutti”. Sarà bene pensarlo “come un’antenna che capta ciò che ha intorno”. Ben diverso, dunque, dalla staticità che rischia di non cogliere i mutamenti in atto. “Un museo narrativo”, ha insistito Rosati, che possa piacere ai giovani di cui si lamenta un calo di frequenza, e giovare persino a certi malati. Insomma: un museo che sia “un cervello pensante orientato sul territorio da cui riceve stimoli”. periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Cultura 17 IN PIAZZA ALDO MORO Obelisco di Nizzoli, chi di voi sa cos’è? di Silvia Menicagli Piazza Aldo Moro, prima, piazza delle Belle Arti, si proprio giusto intitolare una piazza a Livorno con questo nome; Livorno che delle Belle Arti neanche se ne accorge, difatti dopo qualche anno la piazza davanti alla Chiesa di Sant’Agostino è stata rinominata, accortisi dell’errore! Le belle arti, che un pezzo alla volta, crollano sotto l’ascia stavolta dei patti di stabilità e prima di amministrazioni che prediligevano obiettivi diversi per la città. E così mi sono soffermata alcuni giorni fa ad osservare quello strano complesso di cemento, pietra, ferri e verde incolto che fa da fulcro di una piazza alquanto disastrata. Cos’è quell’obelisco che svetta anonimo, da sempre inosservato e da molto transennato? Signori è l’opera di un grande uomo del design italiano, uno dei più arguti inventori delle linee moderne, il padre di quella famosa macchina da scrivere che si è resa protagonista dell’Italia del dopoguerra, che è presente al MOMA di New York, parlo della famosa Olivetti “Lettera 22” e del suo inventore, Marcello Nizzoli. Il 30 luglio 1961, viene inaugurato in piazza delle Belle Arti il monumento a Leonetto Cappiello offerto dalla dalla Federazione Italiana Pubblicità alla città di Livorno, città natale di quell’artista che competendo con i grandi del 1900 come Dudovich, L’Obelisco di Nizzoli in piazza A. Moro Metlicoviz ed altri, si confermò artista della cartellonistica pubblicitaria. Il Comitato Estate Livornese aveva ideato un premio in onore di Cappiello, che aveva chiamato l’Arlecchino d’oro, da assegnare al più famoso grafico pubblicitario ed in quella occasione organizzò in Villa Fabbricotti una grande mostra sul nostro artista e sulla pubblicità turistica dell’epoca. Il giorno 29 si inaugurò la mostra ed il giorno successivo l’obelisco, nella piazza vicina. Nizzoli aveva progettato quest’opera dedicandola a Cappiello, e prevedeva l’obelisco decorato con fregi in marmo e scritte commemorative in metallo rilevato oltre a disporre alla sua base una fioriera ed una vasca-fontana rivestita di tessere di maiolica. Chi l’ha vista in funzione? Io sinceramente non lo ricordo e non ricordo neppure qualche cartello turistico descrittivo dell’opera, ne eventi o manifestazioni successive per ricordare la sua posa, tantomeno sentirne parlare dalla gente. Ha da sempre rappresentato un oggetto misterioso che merita però la sua attenzione e dignità di opera d’arte, non credo che occorrano molti fondi per sistemarla e rimetterla in uso come lo fu inizialmente, è comunque una testimonianza artistica e culturale di un grande designer della storia italiana che ha celebrato un altro grande concittadino famoso nel mondo ed è nostro dovere averne cura e rispetto. Un’altra opera, ahimè, che la città ha dimenticato. Scheda biografica: MARCELLO NIZZOLI nasce nel 1887 a Boretto (Reggio Emilia). Studia architettura, pittura e decorazione all’Accademia di Belle Arti di Parma. Esordisce nel 1910 come scenografo, grafico e pittore, vicino al futurismo. Terminati gli studi si dedica alla decorazione murale e a quella di stoffe di tessuti: nel 1914 aderisce all’importante gruppo d’avanguardia Nuove Tendenze. Nel 1923 partecipa alla Mostra International d’Arti decorative di Monza con alcuni progetti nel settore dell’artigianato (tessuti e tappezzerie) e nel 1924 disegna manifesti pubblicitari per la Campari. Più tardi si occuperà di design e decorazione d’interni, successivamente si troverà a collaborare con l’Ufficio tecnico di pubblicità della Olivetti di Ivrea prima come grafico e poi come designer a partire dal 1940, anno del suo primo prodotto industriale: la calcolatrice MC 4S Summa. Negli anni a venire realizza alcuni dei più celebri prodotti Olivetti, come le macchine da scrivere Lexikon 80 (1946-1948), Lettera 22 (1950), Studio 44 (1952), Diaspron 82 (1959) e le calcolatrici Divisumma 14 (1947) e Tectatrys (1956). Verrà premiato con tre compassi d’oro. Parallelamente continuerà a disegnare manifesti pubblicitari per importanti committenti, come Pezziol, OM automobili, ElAR, Campari, Olivetti e Nestlè. 18 Cultura e-mail: [email protected] Da 3 al 24 novembre al teatro Il Grattacielo Otto spettacoli e 2 percorsi formativi di teatro e danza contemporanei Livorno, 29 ottobre 2013 – E’ la nona edizione dei “Teatri d’Autunno” , la rassegna di teatro e danza contemporanei presentata questa mattina a palazzo comunale dall’assessore alla cultura del Comune Mario Tredici e da Alessandro Brucioni del teatro Il Grattacielo promotore ed organizzatore della rassegna . Intitolata TdA/ SEMIfestival, la rassegna è concentrata nel mese di novembre ed è realizzata con il sostegno del Comune di Livorno, della Fondazione Livorno e di Armunia. Il titolo “ Teatri d’Autunno, SEMIfestival” sta ad indicare – come hanno spiegato gli organizzatori- “un festival a metà”, una rassegna concentrata in un solo mese e con risorse finanziarie assai ridotte, ma che racchiude in sé i “semi” per una straordinaria crescita. Il programma prevede 8 spettacoli e 2 percorsi formativi e mette insieme, come di consueto, realtà e spettacoli tra i più rappresentativi della scena contemporanea nazionale e internazionale e alcune tra le esperienze artistiche più significative tra quelle nate sul territorio negli ultimi anni. L’inaugurazione sarà affidata al performer slovacco PETER JASKO e al suo SOLO 09, in scena il domenica 3 novembre alle 21.30. La settimana successiva, sabato 9 novembre, sarà la volta dell’attore livornese FABRIZIO BRANDI e del suo CASI PER CASO, tratto dall’opera letteraria dello scrittore russo Daniil Charms. Weekend lungo e ricco di appuntamenti quello che va da giovedì 14 a domenica 17 novembre: prima sarà la volta della coppia DARIADEFLORIAN e ANTONIO TAGLIARINI e del loro CE NE ANDIAMO PER NON DARVI ALTRE PREOCCUPAZIONI (storia tragicomica di un suicidio politico di pensionate sullo sfondo della crisi greca), seguirà LEONARDO CAPUANO con le oscillazioni ironiche del suo ELETTROCARDIODRAMMA e chiuderà il coreografo livornese ENDRO BARTOLI con la sua MOVIN’OFF PROJECT DANCE COMPANY, che porterà in scena lo spettacolo TRANE, dedicato a John Coltrane e presentato in anteprima al Festival Danza Estate di Bergamo. Venerdì 22 novembre l’attrice e danzatrice livornese CLAUDIA CALDARANO, uno tra i nomi più apprezzati della scena della nuova danza italiana, aprirà col suo ESSERE (work in progress) una serata che vedrà un nuovo debutto, dopo una nuova sessione produttiva che ne ha impegnato gli autori durante l’estate, MODIGLIANI, il fortunato spettacolo di Alessandro Brucioni e Michele Crestacci dedicato alla vita di Amedeo Modigliani e al suo rapporto con Livorno, in scena anche sabato 23 e domenica 24 novembre preceduto, in quest’ultimo giorno, da una giornata di improvvisazione per danzatori e musicisti a marchio U.A.U. Undefined Artistic Unity. Chiude il programma, sabato 30 novembre, l’autore, attore e regista pugliese OSCAR DE SUMMA con UN OTELLOALTRO, rilettura della tragedia shakespeariana che strizza l’occhio alla commedia dell’arte. Il programma sarà affiancato da un progetto di orientamento alla visione della scena contemporanea intitolato SEMIsguardo e rivolto a un piccolo gruppo di 10/15 elementi che avranno l’opportunità di assistere agli spettacoli e di incontrarne i protagonisti e saranno invitati a condividere gli elaborati e la documentazione prodotti su un blog e una pagine facebook dedicati. Sul fronte della formazione, dal 21 al 24 novembre si terrà il II Seminario di Arti Sceniche ESPLORAZIONE DEGLI SPAZI SCENICI ED ESERCIZI DI STILE organizzato in collaborazione con l’Associazione Compagnia del Cerchio e condotto da Lindsay Kemp, Francesca Della Monica e Marcelo Cordeiro (il I seminario, che si è tenuto a settembre, ha ricevuto adesioni da tutto il territorio nazionale) mentre domenica 8 dicembre si terrà il primo incontro del PROGETTO K, dedicato all’opera di Franz Kafka e condotto da Alessandro Brucioni e Claudia Caldarano. Costi: Il biglietto intero per gli spettacoli costa 10 euro, 8 euro il ridotto per studenti e over 65, 6 euro quello per i soci, i possessori di SEMIcard (effettuabile al costo di 5 • e valida per tutto il festival) e i clienti del bar Nero Café di via Bosi 7 che insieme alle Edizioni Erasmo e a EstraAgenzia Leonardi ha contribuito alla realizzazione dell’evento. Info: 0586 890093, www.livornoteatro.it Pomeriggi d’arte a Casa Modigliani, Ville, Dimore: I luoghi dell’abitare a partire dal Quattrocento. Corso Storia dell’arte A partire dal 30 Ottobre, nuovo Corso di Storia dell’arte a cura dell’Architetto Matteo Massarelli in collaborazione con Amaranta Service. Il corso sarà articolato in 6 incontri di 2 ore ciascuno ogni mercoledi dalle 16 alle 18. A conclusione del corso: Gita a Firenze, in relazione con i contenuti del corso. Il corso intende indagare l’evoluzione delle tipologie residenziali dal momento di affermazione del palazzo rinascimentale (XV secolo) fino al Settecento.Saranno osservati gli aspetti architettonici, i modi dell’abitare, gli elementi di arredo, le opere d’arte in relazione a committenti e ambienti di vita, le eventuali pertinenze di giardini e parchi, e così via.Dai sobri palazzi fiorentini ispirati all’antica Roma alle ville palladiane in Veneto, dalle regge sature di dipinti, arazzi, citazioni esotiche del Settecento, passando per i casini del buen retiro, le ville, le dimore comuni, le strade e i quartieri pianificati per una specifica classe sociale, come via Garibaldi a Genova: l’evoluzione del gusto e dell’arte in sintonia con tempi mutevoli. Durante la gita sono previste anche alcune soste per descrivere palazzi rappresentativi della città, nei quali spesso sono state custodite opere famose oggi esposte in musei Costi: Corso + Gita: 115,00 euro Solo Corso: 75 E.; Solo Gita: 50 E. Durante il corso è prevista una pausa caffè e ad ogni partecipante saranno distribuiti da parte dell’insegnante documenti riassuntivi. Nel costo della gita sono compresi i biglietti di entrata ai musei, la guida e il biglietto del treno. Per informazioni e iscrizioni, Amaranta Service 320.8887044 - 0586.839772, Scali del Monte Pio, 7 Cultura periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 19 7 ALLE NOZZE D’ORO E D’ARGENTO CON LA LAUREA A PISA Una festa con qualche lacrima sul viso di Mario Lorenzini C’era un gran traffico domenica 13 ottobre davanti al Palazzo dei Congressi di Pisa per le Nozze d’oro e di argento con la laurea che ogni anno l’Università di Pisa organizza. E’ una iniziativa “sentita” da chi ha sulla spalle una vita (quella con la laurea) trascorsa nel lavoro come professionista di grido e medico condotto nel comune di montagna, come dirigente di azienda, come docente (prevalente il numero delle laureate) e ora si godono la pensione avendo superato la “settantina”. E “ti ricordi” si sprecano con strette di mano e pacche sulle spalle. “Gli studenti hanno sempre venti anni e…….” cantavano gli studenti di allora dell’Università di Pisa con il berretto goliardico dalla punta tagliata per ricordare Curtatone e Montanara e quando nell’intervallo fra una consegna delle medaglie per i cinquanta anni e delle medaglie per i venticinque anni, i cantori hanno riproposto i “canti” di allora tutti si sono uniti e gli applausi si sono sprecati. Che bella atmosfera! E alla “chiama per andare a ritirate la medaglia al banco delle Autorità fra cui il Ret- tore, tutti si sono messi disciplinatamente in fila sorretti magari dalle moglie o dai figli con qualche lacrima sul viso. Il numero più numeroso è stato quello dei medici e quello più scarso quello dei dottori in storia e filosofia Parecchi sono arrivati da lontano fra cui il nostro amico Mannelli che lavora a Bruxelles in un posto di responsabilità nel Consiglio Europeo. Anche la schiera dei dottori con venticinque anni di anzianità era nutrita. Questa era la schiera dei dottori che lavorano, con la moglie giovane e i figli minorenni,molto medici ma anche tanti ingegneri (Pisa si è sempre distinta in queste due Facoltà) Per un giorno senza problemi. Domani è un altro giorno. Appuntamento per il prossimo anno. Ma si dice che sarà l’ultimo. FRATELLI NERI S.P.A. LIVORNO - ITALY SCOPRI LE NOVITÀ E LE OFFERTE SUL SITO OUTLETDELLARISTORAZIONE.IT Via dell’Industria 8 - S. Pietro in Palazzi (Cecina) - Tel/Fax 0586/669029 - Cell. 39.335.7777099 - [email protected] ORARI: Lunedì-Venerdi: 9-12.30/14.30-19 Sabato: 9-12.30 20 sponsor e-mail: [email protected] SEDE e OFFICINA: Rosignano Solvay Via dell’Industria - Tel. 05867675500 - Fax 0586792299 ALMA PACE SOC. COOP. SOC. ONLUS Viale A. Vespucci, 50 - L I V O R N O Loc. Cotone, 75 - Rosignano Solvay Tel/Fax 0586.792464 dei F.lli Costantini s.n.c. Recupero e vendita materiali derivanti da demolizioni costruzioni in generale Via Mare Adriatico 33 - tel. 0586759025, fax 0586019051 - Castiglioncello www.panicucci.it [email protected] dal 1952 Impresa Generale di Costruzioni B-PIZZI di Pizzi Ing.Andrea e C. s.a.s. P.zza della Vittoria 5 - Castiglioncello - Tel. 0586/752489 - Fax 0586/759456 Via Aurelia 7 - Tel. 0586/940134 - Stagno - Livorno GUIDI Soc. SECOS srl Costruzioni Edili e Industriali Via Modigliani, 21 - Rosignano Solvay Tel. 0586.760153 - Fax 0586.760414 COSTRUZIONI EDILI GEOM. 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Vincenzo Greco Il 24 novembre a Venezia chiuderà i battenti la Biennale d’Arte contemporanea che, sotto la guida del giovane critico Massimiliano Gioni, è ormai giunta alla 55° edizione. Una rassegna che sicuramente passerà alla storia per le sue sorprendenti novità non solo artistiche ma anche strategiche. Tanti i paesi che per la prima volta vengono inaspettatamente invitati ad esporre e fra questi lo Stato Pontificio che partecipa con un Padiglione ispirato al racconto biblico della Genesi. In Principio è il titolo scelto dal commissario, il Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che, in linea con gli intenti del Dicastero di incentivare il dialogo con la cultura contemporanea, ha ideato e promosso questa novità assoluta. *** Fino al 9 febbraio , presso la Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma è visitabile una interessante rassegna . Infatti in occasione del centenario del primo ready-made creato da Duchamp (Ruota di bicicletta, 1913), la Galleria d’Arte moderna ha organizzato una mostra dove saranno presentati i quattordici ready-made donati da Arturo Schwarz al museo nel 1997, accompagnati da una selezione di importanti opere e di documenti originali, fondamentali per la comprensione del percorso duchampiano. Il progetto espositivo si concentra su lavori organici e non convenzionali, legati alla parola come formulazione del pensiero: l’arte di Duchamp si concentra sulla dissociazione tra il concetto A Palazzo Blu di Pisa la mostra di Andy Warhol. e il titolo, perché vede nello sviluppo degli oggetti comuni la metamorfosi di un pensiero che diventa azione. *** Intanto a Pisa, presso il Palazzo Blu è stata recentemente inaugurata la mostra dedicata all’americano Andy Warhol che resterà aperta fino al 2 febbraio. Il Palazzo blu consolida così, in campo nazionale, il suo ruolo di primario polo espositivo d’arte moderna che negli ultimi quattro anni , con oltre trecento mila visitatori, ha saputo offrire agli amanti dell’arte proposte culturali di considerevole e spessore quali la mostra di Chagall , quella di Mirò, quella di Picasso ed ultima, ma naturalmente non ultima, quella di Kandinsky. *** Intanto anche Milano offre un’interessantissima proposta culturale : Jackson Pollock ma non solo: anche Rothko, de Kooning, Kline. Rivoluzione artistica, rottura col passato, sperimentazione, energia: questo racconta la mostra “Pollock e gli Irascibili”, inaugurata a Palazzo Reale il 24 settembre e visitabile fino al 16 febbraio 2014.L’esposizione, curata da Carter Foster con la collaborazione di Luca Beatrice, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ed è prodotta e organizzata da Palazzo Reale, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, in collaborazione con il Whitney Museum di New York. Attraverso le opere dei 18 artisti, guidati dal carismatico Pollock, e definiti “Irascibili” da un celeberrimo episodio di protesta nei confronti del Metropolitan Museum of Art, il visitatore avrà un panorama completo di un fondamentale stile artistico che seppe re-interpretare la tela come uno spazio per la libertà di pensiero e di azione dell’individuo; uno stile proprio di quella che fu chiamata “la Scuola di New York” e insieme un fenomeno unico, che caratterizzò l’America del dopoguerra e che influenzò, con la sua forza travolgente, l’Arte Moderna in tutto il mondo. CHORUS S.r.l. Ingegneria Impiantistica Via Guido Rossa, 27 57016 Rosignano M.mo (LI) Italy Telefono: 0586 764794 Centralino 0586 768783 mail: www.chorusimpianti.com Sito Internet: www.chorusimpianti.com 22 Cultura e-mail: [email protected] VAL DI CORNIA Commedia brillante in dialetto per valorizzare un bene culturale di Jacopo Bertocchi Venturina. Il Mausoleo di Caldana è un bene culturale da tutelare, forse l’unica testimonianza di un passato remoto della recente frazione di Campiglia Marittima. Con questo imperativo un paio d’anni fa gli alunni della Scuola Elementare “G. Marconi” dell’Istituto Comprensivo di Campiglia Marittima hanno condotto una ricerca storica che ha valso il primo premio al concorso indetto dalla fondazione Cassa dei risparmi di Livorno dal nome “Alla scoperta di vecchi tesori”. Grazie all’impegno dei ragazzi e al contributo della fondazione, che ha permesso all’amministrazione di riqualificare l’area dove si trova il mausoleo di Caio Trebazio, è stato possibile puntare i riflettori su di un pezzo pregiato del patrimonio storico campigliese risalente al I secolo D.C. Una costruzione di cui non si conosce molto, avvolta da misteri, leggende e suggestivi spunti di riflessione. Il Prof. Piero Cavicchi che con il Dott. Gianluca Camerini ha curato per la Sosam (società storica alta maremma) la parte scientifica del progetto di riqualificazione afferma che la posizione e la tecnica di costruzione non lasciano spazio a dubbi: Il monumento è un mausoleo di età romana. L’idea dell’appartenenza della costruzione a Caio Trebazio, pur non essendo certa da un punto di vista scientifico, si è ormai fortemente radicata nella cultura popolare della nostra zona. La prima attestazione risale al Medioevo, i due contratti del 17 giugno 1249 e del 26 gennaio 1257 con cui i Della Gherardesca alienano dei beni a favore del monastero di S. Giustiniano di Falesia riportano come definizione del vicino mulino sulla Fossa Calda la preposizione de turre seu mussolei. Nel 1934 ne fa menzione Nello Toscanelli nel volume Pisa nell’antichità, trent’anni più tardi ci sarà infine l’attribuzione definitiva del nome Caio Trebazio a seguito del ritrovamento, nei pressi del paese, di una gemma recante il nome dell’antico patrizio romano Caius Trabatius. Nasce così, da una storia interessante e sconosciuta, la brillante idea del Professor Cavicchi di scrivere un testo nel nostro dialetto “il mistero di Caio Trebazio”. Una vicenda incentrata sull’equivoco che raccorda millenni di storia della Val di Cornia e che ha portato alla nascita di una commedia teatrale dissacrante e divertente, portata in scena dalla compagnia amatoriale venturinese Forza Venite gente. La capacità di trasmettere l’interesse per la storia, parlando il nostro dialetto rappresenta certamente un metodo innovativo e fortunato per la diffusione del patrimonio culturale campigliese, un’esperienza da imitare per coniugare due termini apparentemente antitetici come cultura e intrattenimento. AL TEATRO DEI CONCORDI DI CAMPIGLIA M.MA Notte di San Silvestro in lirica “Lirica, che passione…” è il programma di intrattenimento culturale che Associazione Cinema e Turismo propone per trascorrere la notte di San Silvestro dalle 22.30. Il concerto lirico è patrocinato dal Comune di Campiglia M.ma e dalla Provincia di Livorno, che ne condividono il valore culturale. Ad esibirsi è un cast di eccezione, artisti di esperienza internazionale e di notevole padronanza del palcoscenico. Simona Parra, pisana, soprano di coloratura verdiana, voce dal timbro cristallino, opulento, morbido, e nel contempo penetrante, da soprano spinto. Laura Brioli, riminese, mezzosoprano, voce calda,vibrante e dal bel colore bruno, che arricchisce con tecniche raffinate e virtuosistiche, supportate dalla notevole presenza scenica della donna e dell’artista. Claudio Rocchi proviene dalla zona di Assisi, giovane tenore lirico di notevole potenza, voce calda, piena e ricca. A proprio agio nel do di petto, Claudio Rocchi è annoverabile nella categoria dei tenori lirici spinti, sa spingersi a tonalità drammatiche. Direzione artistica affidata alla pianista Laura Pasqualetti, Livornese di adozione, talento di caratura internazionale, vanta collaborazioni di prestigio, una fra tutte con il Maestro Riccardo Muti. Il programma conclude l’anno dedicato alla memoria verdiana, comprende arie di Puccini, evergreen internazionali e la canzone napoletana. Brindisi a base di spumante italiano e dolci della tradizione natalizia. La conduzione è affidata a Giancarlo Bertolotti, attore romano, il poliziotto di tante fiction televisive. Ingresso E. 30,00. periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Teatro 23 19 Maestro del Coro Marco Bargagna Maestro del Coro Voci Bianche Marisol Carballo Regia Francesco Esposito Scene Nicola Bruschi Costumi Teatro Alighieri di Ravenna Ideazione costumi Alessandro Lai Luci Bruno Ciulli ORT Orchestra della Toscana Coro Lirico della Toscana Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno. Coproduzione Fondazione teatro Goldoni di Livorno, Fondazione teatro verdi di Pisa, Azienda Teatro del Giglio di Lucca. In collaborazione con Fondazione Teatro della Fortuna di Fano Programma Novembre Giovedì 14 e Venerdì 15, h. 20.30 CARMEN Opèra-comique in quattro atti su libretto di Henry Meillhac e Ludovic Halévy dalla novella omonima di Prosper Mérimée. Musica di Georges Bizet Personaggi e interpreti Carmen Laura Brioli / Annunziata Vestri Don José Dario Di Vietri / Mikael Spadaccini Escamillo Valdis Jansons / Paolo Pecchioli Micaela Valeria Esposito / Ilona Mataradze Zuniga Franco Rossi / Veio Torcigliani Morales Alessandro Calamai / Salvatore Grigoli Il Dancairo Giampiero Cicino / Alberto Zanetti Il Remendado Murat Can Guvem / Andrea Schifaudo Frasquita Michela Antenucci / Alessandra Rossi Trusendi Mercedes Irene Molinari / Lara Rotili Direttore Carlo Goldstein Carmen di Georges Bizet, una dei titoli operistici più rivoluzionari del teatro musicale, (prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique 3 marzo 1875) torna nei cartelloni operistici toscani dopo 11 anni di assenza, risalendo l'ultima edizione al 2002 (al Teatro Goldoni manca da oltre 30 anni: ultima rappresentazione nel 1981). Accolta al suo debutto da reazioni contrastanti, Carmen si è affermata nel corso dell'ultimo Ottocento e nella prima metà del secolo scorso, come una delle opere-cardine del grande repertorio operistico mondiale. Salutata da Friedrich Nietzsche come una sorta di "antidoto" solare e mediterraneo alle brume nordiche del dramma musicale di Richard Wagner, Carmen ha imposto alla cultura europeo ottocentesca un vero e proprio mito, che nasce dallo spirito di libertà coniato da Mozart con il suo Don Giovanni: il tema della femme fatale, ovvero della donna che vive liberamente i suoi istinti, le sue passioni e soprattutto. Come il Don Giovanni mozartiano, la gitana di Bizet e Mérimée seduce e abbandona e corre impassibile verso il proprio destino e un tragico finale che ha il marchio dell'ineluttabilità. La crudezza realistica con cui Bizet tratteggia personaggi, ambienti e situazioni rappresenta uno degli aspetti più innovativi della drammaturgia di Carmen, autentica tragedia ‘mediterranea' che apre le porte al naturalismo in musica. Teatro livornese... anche popolare In occasione del 15° anniversario di Beppe Orlandi: Sabato 16 e domenica 17, h.17.00 Compagnia Beppe Orlandi direzione artistica Lia Orlandi presenta "LA 'HIESTA ovvero Il fidanzamento" Commedia comica in tre atti in vernacolo livornese di Beppe Orlandi e Gigi Benigni regia Beppe Ranucci Coproduzione Compagnia Beppe Orlandi e Fondazione Teatro Goldoni Sabato 16 novembre alle ore 17 nella Sala Mascagni del Teatro Goldoni Convegno su Beppe Orlandi Il Centro è in distribuizione anche presso le seguenti punti: a LIVORNO LIVORNO:: Libreria Nino Belforte, Via della Madonna; Libreria Edizioni Paoline, Via Indipendenza; Libreria Erasmo, Viale Avvalorati; Edicola Cairoli, via Cairoli 18; Edicola Nelli, piazza Cavour .zza Grande, lato Far39; Edicola P P.zza macia Ospedale, Edicola Bianchi, via del Porticciolo, di fronte Camera Commercio; Edicola Attias, corso Amedeo; Edicola piazza Matteotti; Edicola Paolini (Baracchina Bianca, piazza S. Jacopo; Ed. Lo Strillone, viale Italia 113; Edicola c/o Bar Oasi, Ardenza Mare; Edicola Barcellona , via Goito; Edicola Borghi, Corso Amedeo, angolo via dell’Origine; Tintoria Rossi, corso Mazzini; Chico Sas , via C. Puini 9; Ed. Martelli Anna Lisa, via Meucci 5 (Coteto). a CASTIGLIONCELLO CASTIGLIONCELLO:: Ed icola Rossi Edicola Rossi,, Piazza della Vittoria; Edicola T ognotti, Stazione FerroviaTognotti, ria. a ROSIGNANO SOL VAY: SOLV Edicola Giovannoni, via Allende; Edicola V allini, via O. Chiesa. Vallini a ROSIGNANO MARITTIMO MARITTIMO:: Edicola “Il Punto”, via A. Gramsci.