La nonviolenza oggi in Italia Le interviste di “Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta” L'Associazione "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta" , che gestisce uno spazio di informazione e di formazione sulla nonviolenza, ha fatto numerosissime interviste a diverse persone per approfondire le tematiche legate alla nonviolenza. Alcune di queste interviste, realizzate da Paolo Arena e Marco Graziotti, pubblicate nelle newsletter del Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo, sono state inserite anche sul sito dell'Accademia Apuana della Pace, nella sezione dedicata agli approfondimenti sulla nonviolenza. L'elenco "in progress" delle interviste di Paolo Arena e Marco Graziotti pubblicate sul sito dell'Accademia Apuana della Pace Intevistato Nominativo Profilo Uno spunto... Agostino Letardi Ricercatore nel settore dell'ecotossicologia ambientale in un ente pubblico di ricerca e collabora ad associazioni sportive, scientifiche, educative e ricreative. Alberto Camata Sindacalista e ambientalista, legato La nonviolenza è il rispetto del limite. Le sue all'associazione Macondo, di cui dal caratteristiche: l'ascolto, il rispetto, la mitezza e la 2000 cura il sito e i temi della tenacia. nonviolenza presenti Alberto L’Abate Amico e collaboratore di Aldo Capitini, è docente universitario di sociologia dei conflitti e ricerca per la pace, promotore del corso di laurea in "Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti" dell'Università di Firenze, è impegnato nel Movimento Nonviolento, nella Peace Research, nell'attività di addestramento alla nonviolenza, nelle attività della diplomazia non ufficiale per prevenire i conflitti. Alessandro Colocolli Nonviolenza: Trovo essenzialmente interessante il convergere di alcuni presupposti di tale approccio esperienziale ed alcuni aspetti delle scienze naturali di cui sono più esperto (sono per formazione e per passione un appassionato di scienze naturali), in particolare l'efficacia di un approccio altruistico nell'interazione tra organismi viventi. Nonviolenza: il termine più giusto e che mi corrisponde meglio è la traduzione del termine Satyagraha fatta da don Sirio Politi che l'aveva tradotto, come suona anche il titolo del suo giornaletto, "Lotta come Amore". Questo mostra bene il collegamento tra le due armi della nonviolenza, senza le quali questa è spesso inefficace, e cioè l'azione diretta nonviolenta (lotta) ed il progetto costruttivo (amore). La nonviolenza è la lotta contro la violenza, l'ascolto dell'altro, la responsabilità e l'accudimento. La cognizione della complessità, il fallibilismo, la coerenza tra mezzi e fini, la coscienza del limite, il metodo maieutico. Intevistato Nominativo Profilo Uno spunto... Alessandro Pizzi Fortemente impegnato in campo educativo e nel volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarietà, ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza, tra cui l'azione diretta nonviolenta in Congo con i "Beati i costruttori di pace". È uno dei principali animatori del comitato che si oppone al megaaeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo; su sua iniziativa l'ultimo congresso nazionale del Movimento Nonviolento ha approvato all'unanimità una mozione per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e sui modelli di mobilità in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio. La nonviolenza è il rifiuto della guerra e della violenza, è la lotta per la difesa dei diritti di tutti gli esseri viventi. La nonviolenza si caratterizza per la forza della verità e per la coerenza tra i mezzi usati e i fini che si vogliono raggiungere, che devono essere sempre tesi alla liberazione degli oppressi e alla realizzazione dei diritti umani. Alex Zanotelli Missionario comboniano esponente di primo piano del movimento nonviolento, ha diretto per anni la rivista "Nigrizia" conducendo inchieste sugli aiuti e sulla vendita delle armi del governo italiano. La nonviolenza oggi dovrebbe impegnarsi nel boicottaggio contro la Nestlè, contro i prodotti di Israele, ecc. Nuovi stili di vita. Energie rinnovabili. Obiezione alle spese militari. Andrea Cozzo Docente universitario di cultura greca, studioso e amico della nonviolenza, promotore dell'attività didattica e di ricerca su pace e nonviolenza nell'ateneo palermitano, tiene da anni seminari e laboratori sulla gestione nonviolenta dei conflitti, ha pubblicato molti articoli sulle riviste dei movimenti nonviolenti, fa parte del comitato scientifico dei prestigiosi "Quaderni Satyagraha". Intendo la nonviolenza come una forma di lotta comunicativa, cioè capace di non far sentire l'avversario messo all'angolo o costretto ad aumentare il livello della violenza bensì, al contrario, ad abbassarlo, e, contemporaneamente capace di con-vincerlo anziché di vincerlo. A fondamento di questa lotta ci stanno: la separazione tra azione (contro cui lottare) e persona (da rispettare sempre), la considerazione dell'omologia tra mezzi e fini (non la logica de "il fine giustifica i mezzi", bensì quella secondo cui "quale la natura etica del fine, tale la natura etica del mezzo") Angelo Cavagna Religioso dehoniano, prete operaio e Escludere sempre e in ogni caso l'uso omicida della forza. infaticabile promotore di inizative di Come ha detto Gesù Cristo a S. Pietro che, nel giardino pace e per la nonviolenza degli ulivi, aveva tentato di uccidere uno di coloro che erano venuti per arrestare Gesù. Anzi fece subito il miracolo di riattaccare e guarire l'orecchio, dicendo a Pietro: "Metti via la spada, perché chi di spada ferisce di spada perisce". Anna Bravo Storica e docente universitaria, si occupa di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza armata e resistenza civile. Nonviolenza: Il linguaggio della nonviolenza è a mio avviso quello che giudica i comportamenti e non le persone, e, se si trova a dover giudicare le persone, si rende conto che il giudizio è provvisorio e reversibile. Intevistato Nominativo Profilo Uno spunto... Anna Pascuzzo Docente nel corso per mediatori transculturali promosso dall’Asp di Catanzaro, e referente sulla metodologia di accoglienza presso i centri antiviolenza delle donne abusate; docente e relatrice sulla violenza ai minori e la psicologia infantile nell’ambito del corso per mediatori transculturali; ideatrice e docente del corso di scrittura creativa “Io scrivo” presso gli istituti scolastici superiori della città di Catanzaro e associazioni di aggregazione giovanile, componente della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Catanzaro (dal 6 giugno 2007); fondatrice del movimento antirazzista di Catanzaro (nato il 4 ottobre 2008); autrice e interprete (dal 2007) della lezionespettacolo “Contro i diritti negati” per gli allievi degli istituti scolastici di primo e secondo grado; autrice dei romanzi: “Storia d’amore, di lotta e libertà” e “Le colonne di Emma” pubblicati rispettivamente nel 2006 e nel 2008 dalle case editrici Rubbettino e Altromondoeditore; autrice e interprete del testo teatrale “Contro i diritti negati” premiato da Amnesty International come migliore spettacolo sui diritti umani nell’anno 2008... "Nonviolenza" non significhi "non reagire". Io non aggredirò mai nessuno, ma nella disgraziata ipotesi in cui sia aggredita, o ci sia un tentativo di violenza nei miei confronti, mi difenderò in qualunque modo. È la mia vita e desidero viverla, non permetterò a nessuno, finché avrò forza e fiato per farlo, di violentarmi. Anselmo Palini Docente che ha approfondito soprattutto i temi della pace, dell’obiezione di coscienza, dei diritti umani. La nonviolenza va vista sotto due diversi aspetti: come stile di vita e come tecnica d’azione per opporsi al male. La definizione più bella di nonviolenza è quella che ha dato Thomas Merton: la nonviolenza è un atto di fiducia nell’uomo e di fede in Dio. Antonino Drago Il primo presidente del Comitato ministeriale per la difesa civile non armata e nonviolenta, già docente universitario di Storia della fisica all'Università di Napoli, ha poi insegnato Storia e tecniche della nonviolenza all'Università di Firenze, e Strategie della difesa popolare nonviolenta all'Università di Pisa. La nonviolenza è una doppia negazione senza parola equivalente positiva; come tale essa inizia a far ragionare con una logica diversa da quella classica (nella quale due negazioni affermano): è tutto un nuovo mondo (o modello di pensiero o modello di sviluppo). Intevistato Nominativo Antonio Vigilante Profilo È nato a Foggia. Insegna scienze sociali nei licei e collabora con l'università di Bari. Da circa dieci anni studia con sistematicità la nonviolenza ed i suoi problemi. Ha cominciato scrivendo un libro su Capitini, La realtà liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini (Edizioni del Rosone, Foggia 1999), poi una presentazione d'insieme del pensiero nonviolento (Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004), infine due libri su Gandhi: nel primo, Il Dio di Gandhi. Religione, etica e politica (Levante, Bari 2009), analizzando criticamente le sue convinzioni religiose, mentre nel secondo, La pedagogia di Gandhi (Edizioni del Rosone, Foggia 2010), studiandone le sue convinzioni e le sue pratiche educative. Attualmente è impegnato in uno studio su Danilo Dolci. Ha un blog personale all'indirizzo: http://minimokarma.blogsome.com Aristarco Scardanelli Uno spunto... "Nonviolenza è guardare il mondo dal punto di vista del debole, dello svantaggiato, dell'escluso, dello sconfitto. È assumere quello stesso sguardo, quella stessa sofferenza come propria. È rifiutare strenuamente qualsiasi giustificazione che possa essere addotta per la realtà della sofferenza umana". La nonviolenza è la lotta contro la violenza in tutte le sue forme, e la pratica della misericordia in tutte le sue possibilità. Assunta Signorelli Femminista basagliana, con esperienze prima dei vent'anni nei movimenti dei cattolici del dissenso a Roma e poi del movimento studentesco alla facoltà universitaria di Medicina, impegnata nell'ambito del disagio mentale. La nonviolenza più che assenza di violenza (non mi piace definire le cose in negativo) è presenza di rispetto nelle relazioni con l'umano e la natura; riconoscimento dell'alterità, singolare o multipla, concreta o astratta; ricerca della mediazione nei confronti dei conflitti che nascono da bisogni contrapposti, non attraverso la negazione di uno dei due poli ma attraverso la ricerca di un punto di convergenza Augusto Cavadi Prestigioso intellettuale ed educatore, collaboratore del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo, impegnato nel movimento antimafia e nelle esperienze di risanamento a Palermo. La nonviolenza è rispetto, "ri-guardo": ritorno ammirato e consapevole di sguardo. Quando si recupera questa capacità contemplativa, la si recupera in relazione a tutto ciò che è in quanto è: dunque non solo rispetto ai propri simili, ma anche rispetto ad ogni vivente. E all’intero cosmo. Carla Biavati Diplomata in psicologia sistemica presso l'Associazione di ricerca sulla psicologia sistemica (Arps) di Bologna, si è specializzata al recupero dei giovani in disagio attraverso lo studio della metodologia elaborata dal professor Olivenstein del centro "Marmottan" di Parigi. La nonviolenza smaschera la violenza, lo strumento della nonviolenza attraverso il quale veicolare l'azione diretta nonviolenta sono i corpi civili di pace, la società civile organizzata usa il metodo nonviolento per raggiungere la liberazione dei diritti in senso lato. Intevistato Nominativo Uno spunto... Profilo Carla Mariani Come si dice lei: "un'artigiana della pace, così come i miei compagni e compagne che in Colombia stanno costruendo processi di pace e di resistenza civile nonviolenta." La caratteristica fondamentale della nonviolenza è il rifiuto dell’inazione, è il movimento, la ricerca continua di alternative per dare risposte all’attuale modello dominante di civiltà che porta come conseguenza diretta allo sfruttamento di uomini e donne, bambini e bambine, alla negazione dei diritti umani, alla più efferata forma di terrorismo: la guerra. L’attuale modello di sviluppo, neoliberale capitalistico ed imperialista, riconosce di fatto nell’umanità il suo diretto nemico, come ostacolo alla sua continua, incessante ricerca del maggior profitto Carlo Ruta Storico e giornalista impegnato nelle La nonviolenza è il gesto di resistenza al disordine degli lotte per i diritti e la giustizia. istinti, la sconfessione quindi di una concezione totalitaria della biologia che si risolve nell’immanenza del male, in quell’orizzonte onnicomprensivo che i militaristi chiamano regno della necessità. Costituisce altresì un cammino, un tirocinio faticoso e volontario, recante alla base l’assunzione di un impegno radicale, razionalmente fondato appunto, verso sè e gli altri, atto a testimoniare, in primo luogo, la dignità incondizionata della vita. Carlo Schenone Una delle figure più impegnate nella La nonviolenza è la forza dell'intelligenza. Ridurre il più riflessione sulla nonviolenza e nella possibile il dolore proprio e altrui cercando di evitarlo del pratica di essa nei movimenti e nei tutto. conflitti sociali, particolarmente attivo nella formazione. Catiuscia Barbarossa Persona impegnata per la pace e i La nonviolenza è una pratica di vita, un atteggiamento in diritti umani e nell'educazione alla cui l'altro non è qualcuno da far fuori, da prevaricare, ma pace e alla nonviolenza è come me essere umano su questa terra, altro essere con il quale io devo necessariamente (attraverso la conoscenza e il rispetto) condividere l'esperienza terrena che mi è riservata. Chiara Cavallaro Ricercatrice (http://www.issirfa.cnr.it/4031,2.html) è impegnata anche nell’ambito del Csoa Alice nella Città e ora presso la ciclofficina popolare del Centro sociale Associazione Ex Lavanderia, presso uno degli stabili dell’ex comprensorio psichiatrico Santa Maria della Pieta', a Roma. Altre esperienze importanti sono state nell’ambito della formazione promossa dalla Rete di formazione alla nonviolenza, la partecipazione al Comitato Scienziate e Scienziati contro la Guerra, la promozione della Campagna contro la modifica dei codici militari di pace e di guerra. Christiana Soccini Impegnata nell'ambito volontariato organizzato e partecipazione sociale. Nonviolenza: tensione alla ricerca della comprensione della vita e della storia, dell’altro/a e di se stessi con onesta', amore e desiderio di non nuocere. Capacità di connettere pensiero e azione non contro ma con, anche nei conflitti. del La nonviolenza a mio avviso si riassume nel classico ma della mai troppo adottato motto del non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te, dove per "altri" si debba intendere chiunque abbia una vita indipendente e autonoma Intevistato Nominativo Uno spunto... Profilo Crispino Scotolatori Personalità vicina al Centro Ricerca per la Pace di Viterbo di La nonviolenza è l'ascolto e il rispetto dell'altro; la compresenza dei criteri dell'empatia, della contestualità, del fallibilismo e della reversibilità; la coerenza tra i mezzi e i fini; la responsabilità; la misericordia. Ad ogni dogmatismo e ad ogni astrattezza opporre l'amore per il particolare, il concreto, l'irriducibilmente singolare. Mai accettare la massima totalitaria "Fiat iustitia, pereat mundus". Dacia Maraini Scrittrice, intellettuale femminista, La nonviolenza secondo me si basa su due condizioni una delle figure più prestigiose della essenziali: rispetto per l'altro e sviluppo cultura democratica italiana dell'immaginazione. Non è il cuore ma l'immaginazione che ci fa capire le sofferenze altrui e ci spinge ad agire. Daniela Musumeci Insegnante di filosofia e storia a Palermo, impegnata nel mondo dell'associazionismo ha fatto parte dell’Associazione siciliana delle donne per la lotta contro la mafia. Nonviolenza: tanto è stato detto, scritto e praticato in proposito! Ci provo: non aver paura del conflitto ma nominarlo, riconoscerlo e gestirlo, dando all’altro/a da noi realtà, ossia affrontandolo con pieno rispetto, invece di annientarlo o disprezzarlo; mettersi in gioco per trovare una mediazione equa. Ma soprattutto assumersi tutto il rischio della responsabilità di ogni decisione. Daniele Lugli Presidente nazionale del Movimento Nonviolento; nato a Suzzara (Mn) nel 1941, risiede a Ferrara; laureato in giurisprudenza, opera in associazioni senza fini di lucro e si occupa in particolare di questioni inerenti i diritti umani, la pace, la trasformazione dei conflitti, la partecipazione e l'ambiente; è Difensore civico della Regione Emilia Romagna. Figura storica della nonviolenza. La nonviolenza: Apertura (chi ci riesce puo’ aggiungere appassionata) all’esistenza, alla liberta’, allo sviluppo del vivente. In ogni occasione promuovere questa apertura, individualmente e collettivamente, rappresenta l’aggiunta nonviolenta. E’ caratterizzata dall’attenzione alle conseguenze dell’azione e dell’omissione perche’ consapevole della possibilita’ di sbagliare Daria Dibitonto Ricercatrice si occupa dei rapporti tra filosofia e psichiatria. La malattia mentale è una forma di debolezza, di vulnerabilià' che permette di osservare da vicino le radici di diversi malesseri dell’uomo, ma che lo sollecita altrettanto nel porre rimedio anche all’irrimediabile, come ha già insegnato Franco Basaglia. Stare a contatto dei pazienti, passare del tempo a pensare con loro, è un bellissimo modo per tenere viva l’utopia della comprensione dell’incomprensibile. Nonviolenza come arte di ascoltare se stessi e gli altri, sospendendo il giudizio prima di passare all’azione, anche verbale. Ritengo che la nonviolenza così intesa vada integrata con la capacità di far confluire accoglienza e amore nei propri gesti e nelle proprie parole. Intevistato Nominativo Profilo Uno dei maestri della cultura e Come definire la nonviolenza? Si tratta poi di vederne le dell'impegno di pace e di possibilità positive a attive, anche realizzate nella storia, nonviolenza. più di quanto si crede. È una lotta, è stare nei conflitti dominando gli istinti distruttivi (niente facile) e sviluppando la spiritualità e le tecniche sperimentabili e inventabili di resistenza alla provocazione, la capacità di soffrire senza far soffrire, una risposta alternativa che offra all'avversario una ricerca comune e dialettica di giustizia e di verità. Si può fallire nel momento, ma si semina sempre per un'altra occasione. Enrico Peyretti Franca Bagnoli Uno spunto... Nonviolenza: controinformazione, o - meglio - lo svelamento dell'informazione bugiarda, il boicottaggio e la difesa definita "asimmetrica" perché non usa le stesse armi e strategie dell’avversario ma quelle gandhiane della nonviolenza. Maria Francesca Fabbri Delegata sindacale e Rls per la La nonviolenza come visione della vita e del mondo per Filcams Cgil cui devo rispettare me stessa nel rispettare gli altri. Francesco Comina Coordinatore del Centro per la pace del Comune di Bolzano, è stato uno dei principali punti di riferimento in Italia della campagna di sostegno al sì al referendum brasiliano per proibire il commercio delle armi. Giornalista e saggista, pacifista nonviolento, è impegnato nel movimento di Pax Christi; nato a Bolzano nel 1967, laureatosi con una tesi su Raimon (Raimundo) Panikkar, collabora a varie riviste. Francesco Notaris Francesco Pullia La nonviolenza è un cuore di carne che si accosta ad altri cuori di carne. La nonviolenza è la vita e la vita è la nonviolenza. Liberare la vita equivale ad agire con nonviolenza. Opprimere la vita è fare violenza. De Giornalista e politico, primo La nonviolenza è una lotta senza armi per liberare dalle firmatario della mozione "Controllo e ingiustizie e liberarsi da una cultura che propone sempre uso delle mine anti-uomo" nel 1994 la forza della forza come risolutrice di ogni contraddizione. Studioso ed esperto di nonviolenza, La nonviolenza è il modo più alto con cui manifestare grande conoscitore del pensiero di interesse (inter-essere) per l’altro. Ha il compito di Aldo Capitini. disoccultare l’occulto, di favorire in noi il rispecchiamento dell’altro. È strumento di verità. Le sue caratteristiche fondamentali sono la flessibilità, cioè l’adattabilità ad ogni situazione, la responsabilità nei confronti di ogni essere senziente, vegetale, minerale, fare emergere la consapevolezza dell’interdipendenza tra tutto e tutti. È l’espressione più elevata di un amore profondo e dialogante. Intevistato Nominativo Fredo Olivero Profilo Don Fredo Olivero è in Italia una delle figure più autorevoli dell'impegno di solidarietà, di pace e di nonviolenza; è stato per molti anni responsabile dell’Ufficio “Stranieri e Nomadi” del Comune di Torino, ed è direttore dell’Ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e direttore di Migrantes Piemonte/Valle d’Aosta; coordina stabilmente i centri di ascolto e accoglienza della CaritasMigrantes e le attività della Pastorale. È autore di molte utilissime pubblicazioni Uno spunto... La nonviolenza è la soluzione dei conflitti senza l’uso della forza fisica, repressiva, impositiva della armi, ma attraverso la composizione tra le persone, nella società, tra culture e popoli con forme di dialogo, confronto, nel pieno rispetto dei diritti di tutti, anche dei più deboli. La nonviolenza come non uso della forza fisica e psicologica per imporre un comportamento o un sistema di relazioni. La nonviolenza parte da una convinzione di dignita' e liberta' dell’uomo concreto, che va costruita in una condivisione di valori, costruita attraverso l’azione e le parole in una relazione costante con le persone, uomini e donne. Gaetano Farinelli Giampiero Girardi Ha approfondito le tematiche legate "La nonviolenza è un modo di essere", diceva Gandhi. È all’organizzazione, alla gestione e la ricerca della verità, nel senso di essere umili e disposti valutazione dei servizi, al controllo di all’ascolto. È impegno concreto e quotidiano di pace, gestione, alla qualità nei servizi. In giustizia, amore. particolare si interessa ai Sistemi Qualità, alla certificazione Iso 9000 e alla problematica dell’accreditamento. Si occupa di problematiche sociali, con particolare riferimento al volontariato, alle politiche sociali, all’intervento sociale, ai problemi legati al tema pace, agli aspetti attinenti i rapporti internazionali. Ha svolto attività di formazione del volontariato. È impegnato sulle tematiche dell’immigrazione, con particolare attenzione ai fenomeni dell’interculturalità e dell’integrazione socio-culturale. Gino Buratti Impegnato a curare il sito e il notiziario dell'Accademia Apuana della Pace, è responsabile della Casa di Acoglienza dell'Associazione AVAA. La nonviolenza come capacità vera di ascolto. La nonviolenza come elemento essenziale per forme di democrazia alta e non formali, capaci di crescere partendo proprio dai conflitti. Intevistato Nominativo Profilo Uno spunto... Giorgio Montagnoli Ricercatore del Cnr sulla chimica del La nonviolenza è un principio umano essenziale per lo riconoscimento molecolare e successivamente docente universitario, si è di partecipazione popolare, con impegno nei confronti della cultura dei gruppi non dominanti, oppure soggetti ad esclusione. stabilirsi delle relazioni virtuose; pericoloso, però, con il suo fondarsi su restrizioni all'io, fino alla eventualità di donare la vita per amore. Anche in questo caso un riferimento proponibile rimane il mio libretto su Violenza e nonviolenza. Giovanni Benzoni Amico della nonviolenza, animatore Ridurre la violenza, riconoscere non in astratto le zone di innumerevoli rilevanti iniziative, di critiche dell'azione nonviolenta. vasta esperienza amministrativa, giornalistica ed editoriale, suscitatore di impegno civile e promotore di cultura, è responsabile del "progetto Iride" per la Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace; è in gran parte merito suo la realizzazione dell'annuale "Salone dell'editoria di pace" a Venezia, e dell'Annuario della pace, pubblicazione che dal 2001 costituisce un prezioso e irrinunciabile strumento di riflessione e di lavoro. Giuseppe Anelli Docente all'Università della Tuscia a Tutto ciò che ha a che fare con il senso più profondo e Viterbo vero delle cose è per me la nonviolenza. Questa porzione di storia dell’umanità è in continuo conflitto con il paradosso: abbiamo tutto ma oltraggiamo senza pudore la lealtà verso il prossimo e verso noi stessi. Dicono sia lo scotto da pagare per chiamarsi "civiltà". Gloria Gazzeri Docente e saggista, è impegnata per la nonviolenza e nel volontariato, è fondatrice ed animatrice del gruppo di ricerca degli "Amici di Tolstoi", costituitosi nel 1990 in Italia per far conoscere la figura e l'opera di Tolstoi nella sua integrità e diffonderne gli ideali di pace e fratellanza. Opere di Gloria Gazzeri: Diventare vegetariani, Manca, Genova; (con Sebastiano Magnano), Il segreto di Igea. Guida pratica al digiuno autogestito, Manca, Genova; insieme ad altri ha curato Nonviolenza 2000, Edizioni Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 2000; Tolstoi il profeta, Il segno dei Gabrielli, San Pietro in Cariano (Vr) 2000; ha curato varie edizioni e riedizioni di scritti di Tolstoi Intevistato Nominativo Profilo Uno spunto... Leila d'Angelo Insegnante di matematica, ha fatto parte del "Centro Gandhi" di Pisa dal 2002 al 2006 e da un anno fa parte del "Gruppo Jagerstatter per la nonviolenza" di Pisa. Nonviolenza: un insieme di concetti e pratiche per la risoluzione dei conflitti che rispetti il principio del non uccidere e il principio della reversibilità, cioè della scelta di azioni dalle quali si può tornare indietro nel caso di errore o ripensamento Luisa Mondo Medico epidemiologo, da anni si occupa della tutela della salute degli immigrati; fa parte del gruppo di Epidemiologi contro la guerra. Nonviolenza: È ricordarsi che ogni essere vivente ha diritto di vivere la propria vita, in libertà, senza costrizioni, paura, dolore, mortificazioni. È il rispetto del diverso, qualunque sia la sua differenza. Luisa Morgantini Già parlamentare europea, fa parte delle Donne in nero, dell'Associazione per la pace, ed è coordinatrice della Rete internazionale per la resistenza popolare nonviolenta. Nonviolenza: Un profondo amore per ogni essere vivente, persone, cielo, terra, mare, animali, fiori e tanto altro. Vedere e riconoscere l'altra/o, capacità di agire i conflitti e non rimuoverli, capacità di assumersi la responsabilità dell'agire per la giustizia, contro le guerre, la violenza, la povertà, il razzismo, a partire da sè e con gli altri, per s e per gli altri, con tenerezza e solidarietà. Mao Valpiana Una delle figure più autorevoli della Per definire la nonviolenza mi rifaccio ad una delle nonviolenza in Italia, particolarmente definizioni offerte da Aldo Capitini: "La nonviolenza è attivo nella formazione. apertura all'esistenza, alla libertà, allo sviluppo di ogni essere". Mi sembra che ci sia tutto. Marco Palombo Figura importante dei movimenti Io sono convinto che ci sia una sproporzione gigantesca nonviolenti. tra il valore della cultura nonviolenta e la sua diffusione e pratica. Detto questo, ognuno vive il suo rapporto con la nonviolenza seconda la propria esperienza, la propria personalità e cultura, non mi sento di dare indicazioni ad altri. Maria D'Asaro Insegnante e psicopedagogista di La nonviolenza come rispetto assoluto per l’altro/l’altra. Palermo La nonviolenza è una forma di lotta capace di mirare, metaforicamente, al cuore dell’avversario per convincerlo della bontà del nostro punto di vista. A fondamento di questa lotta sono: la separazione tra azione che vogliamo combattere e persona che incarna l’azione oggetto della nostra lotta (da rispettare sempre), il superamento della logica secondo cui "il fine giustifica i mezzi" e la conseguente analogia tra mezzi e fini. Maria G. Di Rienzo Prestigiosa intellettuale femminista, La nonviolenza è un percorso di liberazione fatto di saggista, giornalista, narratrice, empatia, egualitarismo, cooperazione, democrazia e regista teatrale e commediografa. gioia. Intevistato Nominativo Maria Baldin Uno spunto... Profilo Rosaria Ha pubblicato storie di migranti per La nonviolenza è una continua messa in discussione delle Marilena Salvarezza l'agenzia stampa "Migranews", raccolte in seguito nel libro "Avanti il prossimo" della casa editrice La Meridiana. Sono storie di migranti regolari che ha conosciuto nella sua attività di sportello in provincia di Vicenza. Collabora con la Libera Università dell'autobiografia di Anghiari (Ar) proponendo laboratori di scrittura di sè in vari ambiti. Socia dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (Asgi) che si occupa di tutelare i diritti di migranti, apolidi, richiedenti asilo, Rom e Sinti. proprie idee e di quella che consideriamo la nostra verita', che non è monolitica ("Non dire Ho trovato la verita', ma Ho trovato una verita'", diceva Gibran Khalil Gibran), ma solo un parziale punto di vista. Formatrice che si occupa in particolare di educazione, intercultura, educazione ai diritti e alla pace, sostenibilità La nonviolenza per me è il tentativo costante di misurarsi con gli altri, con le diversità di ogni tipo comprese quelle di opinioni portando il proprio punto di vista e riconoscendo quello altrui, trovando mediazioni, cercando di liberarsi dalle gabbie di pregiudizi e ideologie e visioni rigide del mondo che imprigionano ognuno di noi, pur mantenendo inalterati dei valori di fondo. Marina Martignone Docente di lettere di scuola media e La nonviolenza è la forza dei principi e della docente supervisore presso la Ssis testimonianza. Liguria - Università di Genova (scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario), aderente al Movimento di Cooperazione Educativa. Marta Ghezzi Femminista, ambientalista, di sinistra alternativa e religiosa, un po' eretica... Ha partecipato a molti social forum internazionali. Ha scritto molti articoli e libri, tra cui Il rispetto dell'altro, edito da Carocci, sulla esperienza di lavoro con extracomunitari. La nonviolenza è la gestione dialettica dei conflitti con azioni e pensiero coerenti con la priorità del rispetto dell'altro e della vita in generale su ogni forma di distruzione. Mauro Furlotti Socio di due cooperative di finanza Nonviolenza: "la mia libertà finisce là dove inizia quella etica: Mag6 (Reggio Emilia) e Mag degli altri" Roma. Di recente compartecipe di un progetto di lavoro e convivenza comunitaria nella provincia di Viterbo Nicoletta Crocella Responsabile dell'editoria l'associazione Stelle Cadenti. per La nonviolenza è la volontà di condivisione, di incontro, di confronto senza prevaricazione, è l'impegno a costruire un mondo di relazioni che si intrecciano, di differenze che si arricchiscono reciprocamente. Intevistato Nominativo Uno spunto... Profilo Norma Bertullacelli Importante figura del movimento La nonviolenza è l’unico possibile fondamento della nonviolento. Padre Cavagna democrazia. Infatti prevede l’assunzione da parte di ciascuno/a della responsabilità di ciò che avviene, e lo/la impegna a lottare contro ogni ingiustizia Angelo Religioso dehoniano, prete operaio e Escludere sempre e in ogni caso l’uso omicida della forza. infaticabile promotore di inizative di Come ha detto Gesù Cristo a S. Pietro che, nel giardino pace e per la nonviolenza. degli ulivi, aveva tentato di uccidere uno di coloro che erano venuti per arrestare Gesù. Anzi fece subito il miracolo di riattaccare e guarire l’orecchio, dicendo a Pietro: “Metti via la spada, perché chi di spada ferisce di spada perisce”. Paola Mancinelli Teologa e filosofa, docente al liceo attualmente Nonviolenza: una capacità di accoglienza ed armonia, coscienti che la diversità è l’unità ricca di molti aspetti, una disponibilità al servizio dell’uomo, certi di una sola appartenenza, una nuova logica della condivisione che implica vera giustizia, un farsi carico di ogni azione propria sapendo che si è responsabili dell’universo intero, infine la creazione di una coscienza civile che dica all’uomo l’imprescindibile importanza della dignità. Paolo Bertagnolli Laureato in sociologia, tra l’altro, ho insegnato. Ha scritto, con altri, un libro, Lontani da me, sul lavoro svolto a scuola contro la xenofobia, ho fatto parte del comitato per la ripubblicizzazione dell’acqua, sono vicepresidente del "Centro pace" del Comune di Bolzano. La nonviolenza mi sembra possa essere sinteticamente indicata come: capacità di ascolto, disponibilità a trattare temi quali giustizia, pace, rispetto con chiunque sia disponibile ad affrontare questi temi; caratteristica fondamentale: l’uso della ragione, non dell’insulto o peggio. Paolo Borsoni Insegnante a Padova; ha pubblicato saggi di matematica e di sociologia sulle riviste "L'elaborazione automatica", "Sapere", "La critica sociologica", "Critica del diritto", "Trimestre", "Lineamenti". Tra le opere di Paolo Borsoni: Con passo leggero, Lampi di stampa; Noi che volevamo apprestare il mondo alla gentilezza, Besa; Breve guida per smarrirsi, Campanotto; Ricerca di ecologia della comunicazione, Ianua; Democrazia e potere nelle società complesse, Ila Palma La nonviolenza è dal punto di vista generale è l’opposizione integrale alla violenza, alla guerra, al razzismo con il riconoscimento della fondamentale unità dell’insieme di tutti gli esseri umani. Dal punto di vista individuale è l’assenza di odio, di desiderio di vendicarsi, di uccidere. Spinoza ha scritto: "La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d'animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia". Paolo Cacciari E stato assessore all'Ambiente e al Centro pace del Comune di Venezia dal 2001 al 2005 e animatore del dibattito sulla nonviolenza del P.R.C. La nonviolenza è qualcosa di diverso da una semplice posizione intellettuale generica di pura negazione - la aviolenza, cioè la negazione della violenza. Essa può essere solo l'espressione pratica e il comportamento concreto di una visione positiva e creativa della vita. Intevistato Nominativo Profilo Uno spunto... Paolo Macina Matematico, obiettore di coscienza. Socio del Centro Studi "Sereno Regis" di Torino dall’inizio degli anni ’90, per conto del quale approfondisce i temi relativi all’economia nonviolenta e la finanza etica. Funzionario presso una compagnia assicurativa, per sei anni rappresentante dei soci torinesi di Banca Popolare Etica e per tre membro del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Culturale Etica. La nonviolenza è uno strumento di risoluzione dei conflitti che non prevede l'annientamento dell'avversario, ma la soluzione del conflitto in modo condiviso con l'avversario stesso. Pasquale Pugliese Esperto di tematiche educative, che segue anche nella rivista “Azione nonviolenta” del Movimento Nonviolento, è coordinatore e supervisore dei Gruppi Educativi Territoriali Non è facile dare una definizione sintetica di nonviolenza. Negli incontri di formazione, di solito, chiedo ai partecipanti di proporne dei sinonimi e poi proviamo ad avvicinarci, per approssimazioni successive, ricercando insieme ciò che pare accomunare e distinguere la nonviolenza dalle parole sorelle, ma altre. Il mio contributo di solito è volto a chiarificare i significati delle parole ed infine a spiegare la nonviolenza in quanto dinamica transculturale di “prassi-teoria-prassi”, che evolve attraverso aggiunte successive. Patrizia Caporossi Vive ad Ancona, laureatasi alla La nonviolenza come convivialità relazionale. Sapienza di Roma in Filosofia Teoretica su La donna in Kierkegaard e Nietzsche; dottorato a Macerata sul Pensiero femminile; docente al Liceo classico di Ancona e, fino al 2009, alla Ssis dell’Università di Macerata; già dirigente dell'Udi; già commissaria Pari Opportunità Marche; socia fin dalla fondazione della Società delle Storiche Italiane; promotrice dei Seminari Magistrali di Genere "Joyce Lussu", Ancona. Scrive articoli, tiene incontri pubblici e cura corsi di formazione. Piercarlo Racca Uno dei militanti "storici" dei movimenti nonviolenti in Italia ed ha preso parte a pressoché tutte le esperienze più vive e più nitide di impegno di pace Intevistato Nominativo Pierluigi Consorti Profilo Presidente del Comitato consultivo nazionale per la difesa civile non armata e nonviolenta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio nazionale per il servizio civile; già obiettore di coscienza, è docente presso il Dipartimento di diritto pubblico dell'Università di Pisa, fa parte del Centro interdisciplinare scienze per la pace, è direttore del Master universitario in "Gestione dei conflitti interculturali ed interreligiosi" (www.pace.unipi.it/didattica/master), è docente "garante" del corso di laurea in Scienze per la pace dell'Università di Pisa, dove inoltre dirige lo sportello per i diritti umani. Tra le opere di Pierluigi Consorti: L'avventura senza ritorno. Intervento e ingerenza umanitaria nell'ordinamento giuridico e nel magistero pontificio, Edizioni Plus, Pisa 2002; Senza armi per la pace, Edizioni Plus, Pisa 2003. Pierpaolo Calonaci Giardiniere Uno spunto... Serve uno sforzo teorico del quale non sono capace. Diffido un po’ della teoria. La regola aurea è tuttavia semplice: non fare mai del male a nessuno. Sii disposto a sopportare il peso del male degli altri. Ci ho pensato tanto: in tutti gli ambiti vedo dei nessi con la nonviolenza ogni volta che si attua la relazione fra impegno per la pace e la giustizia... da quattro anni impegnato in alcune scuole superiori di Firenze a diffondere la riflessione intorno alla nonviolenza. Studente al secondo anno di teologia . Collabora con la redazione dei "Quaderni Satyagraha" di Pisa. La nonviolenza è il vento dell'anima, è Spirito che se ci trova degni ci sradica da noi stessi e ci eleva. È fare di tutto per non farsi trovare indegni, condizione nella quale comunque non nasciamo ma che siamo chiamati a fondare. Raffaele Mantegazza Prestigioso pedagogista, docente all'Università di Milano Bicocca, componente del comitato scientifico del Centro Studi "Primo Levi" presso la Fondazione Fossoli. La nonviolenza smaschera allora la pretesa neutralità dei gesti e delle opzioni perché si permea letteralmente di politica: vuole riportare alla politica quel campo che è stato invaso dalla violenza, anche dalla violenza della presunta neutralità, del non prendere posizione, dell’ignavia. Qui sta la forza della promozione di gesti esemplari e concreti, tipica della nonviolenza: l'educazione nonviolenta, in particolare rivolta ai giovani, mostra la radicalità di gesti quali il boicottaggio, il commercio equo e solidale, l'obiezione di coscienza, l'obiezione alle spese militari. Roberto Mazzini Vicepresidente della cooperativa sociale Giolli, centro permanente di ricerca e sperimentazione teatrale sui metodi Boal e Freire. Nonviolenza: un approccio ai conflitti e alla vita, per ridurre la violenza diretta culturale e strutturale, caratterizzata dalla ricerca di strumenti di cambiamento che non distruggano l'oppositore. Intevistato Nominativo Profilo Uno spunto... Silvano Tartarini è stato segretario della Lega per il disarmo unilaterale dal 1984 al 2000; come segretario della Ldu, ha lanciato con altri nel 1990 l'iniziativa "Volontari di pace in Medio Oriente", a cui hanno subito aderito Alberto L'Abate e Francesco Tullio; ha partecipato all'iniziativa di Mir Sada e nel maggio del 1999 era a Belgrado bombardata anche dal governo italiano; è stato in Iraq nel 1990, 1991, 1993 e nel 1998 con l'iniziativa "scudi umani". Ha promosso nel 1999 la fondazione dell'associazione Berretti Bianchi onlus, di cui è segretario. Da alcuni anni coordina il lavoro organizzativo che, recentemente, ha visto la nascita della Rete italiana dei Corpi civili di pace". La nonviolenza si può definire in cento modi diversi. Per me è una maniera di sentirmi "plurale", in comunione con gli altri e, nello stesso tempo, di cercare di non essere violento. Di cercare, perché la via della violenza non si perde mai definitivamente. Tecnicamente, si potrebbe dire che è una scuola di pensiero che si oppone fermamente all'esercizio di qualsiasi violenza. Sonia Giardina Giornalista e regista cinematografica. Per me non si può dissociare la nonviolenza dalla resistenza. Perché se la violenza in un paese pseudodemocratico o meno corrisponde all’indifferenza e al cinismo, alla prevaricazione e all’affermazione degli interessi di una minoranza sui diritti della maggioranza (in primo luogo il diritto ad un tetto, alla libera espressione, all’istruzione, al lavoro e alla sanità), l’unica nostra risposta è la resistenza. Resistere, anche se questo può significare restare fuori posto. Ma non concepisco l’accettazione passiva, l’essere costretti ad una vita o a qualcosa che mai avremmo voluto. Tiziano Cardosi Amico della nonviolenza, fortemente impegnato in varie iniziative di pace e di solidarietà, è stato tra gli organizzatori del convegno su "Nonviolenza e politica" svoltosi a Firenze il 5-7 maggio 2006 e partecipa all'esperienza della "Fucina per la nonviolenza" di Firenze. La nonviolenza come "la risposta possibile agli errori del movimento operaio e socialista del XX secolo" che ha inglobato. La caratteristica peculiare della nonviolenza non è l'assenza di violenza, ma la condivisione del potere, appunto il potere di tutti. Intevistato Nominativo Profilo Uno spunto... Valter Toni Ha fondato nel 1988 insieme a Franz La nonviolenza nasce da una pace interiore che è dono Ramberti lo studio Kaleidon (cultura, famiglia, fede, incontro), ma anche impegno (www.kaleidon.it). È docente di perché la pace interiore va coltivata. Lettering a Roma presso l’Istituto Pantheon, e di Grafica dal 1994 al 1997 presso l’Isia di Faenza. Dal 1997 al 2009 insegna Informatica Design all’Isia di Urbino. È stato membro della Apple Developer Association partecipando alla fase di beta-testing di programmi multimediali. Appassionato di calligrafia e Mac ha scritto nel 1998 Vuota il cestino, manuale di computergrafica. Vincenzo Puggioni Obiettore, partecipa attivamente al Nonviolenza: la voglia di ribellarsi che pero', dicevo consumo critico e a campagne di prima, deve innanzitutto trasformarsi in assoluta coerenza boicottaggio, impegnato nel sociale. di vita e poi, magari inizialmente con uno sforzo, concretizzarsi con forme che rifiutino ogni e qualsiasi forma di "vendetta". L’orrore di quelle organizzazioni che combatterono per la "rivoluzione" era proprio di arrivarci attraverso la violenza, la vendetta, mentre quel che serve è arrivarci tramite il dialogo, la perseveranza, l’azione che espone ma che aborrisce la violenza. Virginia Del Re Insegnante di lingua e letteratura inglese per anni; dagli anni '90 fa parte di associazioni di donne a Pisa. Tra le pubblicazioni sette quaderni su Insegnare i temi dello sviluppo (Provincia di Pisa, 1988-1996); In their own words. Antologia inglese multiculturale, con L. Paggiaro (Loescher, Torino 1994); Persia Mystica. Poeti sufi classici (Ets, Pisa 2004). La nonviolenza deve comunque cominciare dai rapporti tra le persone, secondo me, e dovrebbe implicare anche un uso non violento del linguaggio, del lessico: ci serviamo continuamente di parole e di metafore aggressive, intrinsecamente bellicose. Anche il turpiloquio - specie quello a base fallocentrica - è usato come arma. Non so perché le donne abbiano trovato usarlo una manifestazione di libertà femminista. Intevistato Nominativo Uno spunto... Profilo Wanda Tommasi Wanda Tommasi è docente di storia della filosofia contemporanea all'Università di Verona, fa parte della comunità filosofica di "Diotima". Tra le opere di Wanda Tommasi: La natura e la macchina. Hegel sull'economia e le scienze, Liguori, Napoli 1979; Maurice Blanchot: la parola errante, Bertani, Verona 1984; Simone Weil: segni, idoli e simboli, Franco Angeli, Milano 1993; Simone Weil. Esperienza religiosa, esperienza femminile, Liguori, Napoli 1997; I filosofi e le donne, Tre Lune, Mantova 2001; Etty Hillesum. L'intelligenza del cuore, Edizioni Messaggero, Padova 2002; La scrittura del deserto, Liguori, Napoli 2004; Maria Zambrano. La passione della figlia, Liguori, Napoli 2007 Zenone Sovilla Giornalista, politico impegnato fin da La nonviolenza come strumento e insieme un fine per ragazzo nei movimenti nonviolenti. rifondare o riformare la convivenza nelle società umane ispirandola a criteri spontaneamente non gerarchici, nella quale si assicuri - fra l'altro - pari dignità a ogni persona e si consideri controproducente ogni comportamento che arrechi danno non solo agli umani ma all'ambiente naturale in genere. L'elenco delle interviste di Giselle Dian pubblicate sul sito dell'Accademia Apuana della Pace Intervistata Profilo Anna Bravo Docente di storia sociale all'Università di Torino; si è occupata, tra l'altro, di resistenza, di cultura dei gruppi non omogenei e di storia orale, pubblicando diversi lavori su questi temi AnnaMaria Rivera Antropologa e docente di etnologia all'Università di Bari. Augusto Cavadi Figura importante del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo. Cesare Manara Ricercatore e professore aggregato presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bergamo. Ettore Masina Giornalista, scrittore, fondatore della Rete Radiè Resch, già parlamentare, è una delle figure più vive della cultura e della prassi di pace. Giancarla Codrignani Presidente della Loc (Lega degli obiettori di coscienza al servizio militare) Lidia Menapace Una delle voci più importanti del femminismo italiano e del movimento per la pace. Mao Valpiana Segretario nazionale del Movimento Nonviolento Intervistata Profilo Nanni Salio Figura importante della nonviolenza in Italia e presidente del Centro Sereno Regis di Torino Sergio Paronetto Insegnante presso l'Istituto Tecnico "Luigi Einaudi" di Verona dove coordina alcune attività di educazione alla pace e ai diritti umani. Tiziana Plebani Prestigiosa intellettuale, autrice di saggi di straordinaria finezza, bibliotecaria e storica, è attiva nella Rete di donne per la pace di Mestre e Venezia.