La nonviolenza oggi in Italia
Le interviste di “Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta”
L'Associazione "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta" , che gestisce uno spazio di
informazione e di formazione sulla nonviolenza, ha fatto numerosissime interviste a diverse persone per
approfondire le tematiche legate alla nonviolenza.
Alcune di queste interviste, realizzate da Paolo Arena e Marco Graziotti, pubblicate nelle newsletter del
Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo, sono state inserite anche sul sito dell'Accademia Apuana della
Pace, nella sezione dedicata agli approfondimenti sulla nonviolenza.
L'elenco "in progress" delle interviste di Paolo Arena e Marco Graziotti pubblicate sul sito
dell'Accademia Apuana della Pace
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno spunto...
Agostino Letardi
Ricercatore
nel
settore
dell'ecotossicologia ambientale in un
ente pubblico di ricerca e collabora ad
associazioni sportive, scientifiche,
educative e ricreative.
Alberto Camata
Sindacalista e ambientalista, legato La nonviolenza è il rispetto del limite. Le sue
all'associazione Macondo, di cui dal caratteristiche: l'ascolto, il rispetto, la mitezza e la
2000 cura il sito e i temi della tenacia.
nonviolenza presenti
Alberto L’Abate
Amico e collaboratore di Aldo
Capitini, è docente universitario di
sociologia dei conflitti e ricerca per la
pace, promotore del corso di laurea in
"Operazioni di pace, gestione e
mediazione
dei
conflitti"
dell'Università
di
Firenze,
è
impegnato
nel
Movimento
Nonviolento, nella Peace Research,
nell'attività di addestramento alla
nonviolenza, nelle attività della
diplomazia non ufficiale per prevenire
i conflitti.
Alessandro
Colocolli
Nonviolenza: Trovo essenzialmente interessante il
convergere di alcuni presupposti di tale approccio
esperienziale ed alcuni aspetti delle scienze naturali di cui
sono più esperto (sono per formazione e per passione un
appassionato di scienze naturali), in particolare
l'efficacia di un approccio altruistico nell'interazione tra
organismi viventi.
Nonviolenza: il termine più giusto e che mi corrisponde
meglio è la traduzione del termine Satyagraha fatta da
don Sirio Politi che l'aveva tradotto, come suona anche il
titolo del suo giornaletto, "Lotta come Amore". Questo
mostra bene il collegamento tra le due armi della
nonviolenza, senza le quali questa è spesso inefficace, e
cioè l'azione diretta nonviolenta (lotta) ed il progetto
costruttivo (amore).
La nonviolenza è la lotta contro la violenza, l'ascolto
dell'altro, la responsabilità e l'accudimento. La
cognizione della complessità, il fallibilismo, la coerenza
tra mezzi e fini, la coscienza del limite, il metodo
maieutico.
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno spunto...
Alessandro Pizzi
Fortemente impegnato in campo
educativo e nel volontariato, ha preso
parte a molte iniziative di pace, di
solidarietà, ambientaliste, per i diritti
umani e la nonviolenza, tra cui
l'azione diretta nonviolenta in Congo
con i "Beati i costruttori di pace". È
uno dei principali animatori del
comitato che si oppone al megaaeroporto a Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo; su sua
iniziativa l'ultimo congresso nazionale
del Movimento Nonviolento ha
approvato all'unanimità una mozione
per la riduzione del trasporto aereo.
Sul tema del trasporto aereo, del suo
impatto sugli ecosistemi locali e
sull'ecosistema globale, e sui modelli
di mobilità in relazione ai modelli di
sviluppo e ai diritti umani, ha tenuto
rilevanti relazioni a vari convegni di
studio.
La nonviolenza è il rifiuto della guerra e della violenza, è
la lotta per la difesa dei diritti di tutti gli esseri viventi. La
nonviolenza si caratterizza per la forza della verità e per
la coerenza tra i mezzi usati e i fini che si vogliono
raggiungere, che devono essere sempre tesi alla
liberazione degli oppressi e alla realizzazione dei diritti
umani.
Alex Zanotelli
Missionario comboniano esponente di
primo
piano
del
movimento
nonviolento, ha diretto per anni la
rivista
"Nigrizia"
conducendo
inchieste sugli aiuti e sulla vendita
delle armi del governo italiano.
La nonviolenza oggi dovrebbe impegnarsi nel
boicottaggio contro la Nestlè, contro i prodotti di Israele,
ecc. Nuovi stili di vita. Energie rinnovabili. Obiezione alle
spese militari.
Andrea Cozzo
Docente universitario di cultura greca,
studioso e amico della nonviolenza,
promotore dell'attività didattica e di
ricerca su pace e nonviolenza
nell'ateneo palermitano, tiene da anni
seminari e laboratori sulla gestione
nonviolenta
dei
conflitti,
ha
pubblicato molti articoli sulle riviste
dei movimenti nonviolenti, fa parte
del comitato scientifico dei prestigiosi
"Quaderni Satyagraha".
Intendo la nonviolenza come una forma di lotta
comunicativa, cioè capace di non far sentire l'avversario
messo all'angolo o costretto ad aumentare il livello della
violenza bensì, al contrario, ad abbassarlo, e,
contemporaneamente capace di con-vincerlo anziché di
vincerlo. A fondamento di questa lotta ci stanno: la
separazione tra azione (contro cui lottare) e persona (da
rispettare sempre), la considerazione dell'omologia tra
mezzi e fini (non la logica de "il fine giustifica i mezzi",
bensì quella secondo cui "quale la natura etica del fine,
tale la natura etica del mezzo")
Angelo Cavagna
Religioso dehoniano, prete operaio e Escludere sempre e in ogni caso l'uso omicida della forza.
infaticabile promotore di inizative di Come ha detto Gesù Cristo a S. Pietro che, nel giardino
pace e per la nonviolenza
degli ulivi, aveva tentato di uccidere uno di coloro che
erano venuti per arrestare Gesù. Anzi fece subito il
miracolo di riattaccare e guarire l'orecchio, dicendo a
Pietro: "Metti via la spada, perché chi di spada ferisce di
spada perisce".
Anna Bravo
Storica e docente universitaria, si
occupa di storia delle donne, di
deportazione e genocidio, resistenza
armata e resistenza civile.
Nonviolenza: Il linguaggio della nonviolenza è a mio
avviso quello che giudica i comportamenti e non le
persone, e, se si trova a dover giudicare le persone, si
rende conto che il giudizio è provvisorio e reversibile.
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno spunto...
Anna Pascuzzo
Docente nel corso per mediatori
transculturali promosso dall’Asp di
Catanzaro,
e
referente
sulla
metodologia di accoglienza presso i
centri antiviolenza delle donne
abusate; docente e relatrice sulla
violenza ai minori e la psicologia
infantile nell’ambito del corso per
mediatori transculturali; ideatrice e
docente del corso di scrittura creativa
“Io scrivo” presso gli istituti scolastici
superiori della città di Catanzaro e
associazioni
di
aggregazione
giovanile,
componente
della
Commissione per le Pari Opportunità
del Comune di Catanzaro (dal 6
giugno
2007);
fondatrice
del
movimento antirazzista di Catanzaro
(nato il 4 ottobre 2008); autrice e
interprete (dal 2007) della lezionespettacolo “Contro i diritti negati” per
gli allievi degli istituti scolastici di
primo e secondo grado; autrice dei
romanzi: “Storia d’amore, di lotta e
libertà” e “Le colonne di Emma”
pubblicati rispettivamente nel 2006 e
nel 2008 dalle case editrici
Rubbettino e Altromondoeditore;
autrice e interprete del testo teatrale
“Contro i diritti negati” premiato da
Amnesty International come migliore
spettacolo sui diritti umani nell’anno
2008...
"Nonviolenza" non significhi "non reagire". Io non
aggredirò mai nessuno, ma nella disgraziata ipotesi in cui
sia aggredita, o ci sia un tentativo di violenza nei miei
confronti, mi difenderò in qualunque modo. È la mia vita
e desidero viverla, non permetterò a nessuno, finché avrò
forza e fiato per farlo, di violentarmi.
Anselmo Palini
Docente
che
ha
approfondito
soprattutto i temi della pace,
dell’obiezione di coscienza, dei diritti
umani.
La nonviolenza va vista sotto due diversi aspetti: come
stile di vita e come tecnica d’azione per opporsi al male.
La definizione più bella di nonviolenza è quella che ha
dato Thomas Merton: la nonviolenza è un atto di fiducia
nell’uomo e di fede in Dio.
Antonino Drago
Il primo presidente del Comitato
ministeriale per la difesa civile non
armata e nonviolenta, già docente
universitario di Storia della fisica
all'Università di Napoli, ha poi
insegnato Storia e tecniche della
nonviolenza all'Università di Firenze,
e Strategie della difesa popolare
nonviolenta all'Università di Pisa.
La nonviolenza è una doppia negazione senza parola
equivalente positiva; come tale essa inizia a far ragionare
con una logica diversa da quella classica (nella quale due
negazioni affermano): è tutto un nuovo mondo (o modello
di pensiero o modello di sviluppo).
Intevistato
Nominativo
Antonio Vigilante
Profilo
È nato a Foggia. Insegna scienze
sociali nei licei e collabora con
l'università di Bari. Da circa dieci
anni studia con sistematicità la
nonviolenza ed i suoi problemi. Ha
cominciato scrivendo un libro su
Capitini,
La
realtà
liberata.
Escatologia e nonviolenza in Capitini
(Edizioni del Rosone, Foggia 1999),
poi una presentazione d'insieme del
pensiero nonviolento (Il pensiero
nonviolento.
Una
introduzione,
Edizioni del Rosone, Foggia 2004),
infine due libri su Gandhi: nel primo,
Il Dio di Gandhi. Religione, etica e
politica (Levante, Bari 2009),
analizzando criticamente le sue
convinzioni religiose, mentre nel
secondo, La pedagogia di Gandhi
(Edizioni del Rosone, Foggia 2010),
studiandone le sue convinzioni e le
sue pratiche educative. Attualmente è
impegnato in uno studio su Danilo
Dolci. Ha un blog personale
all'indirizzo:
http://minimokarma.blogsome.com
Aristarco
Scardanelli
Uno spunto...
"Nonviolenza è guardare il mondo dal punto di vista del
debole, dello svantaggiato, dell'escluso, dello sconfitto. È
assumere quello stesso sguardo, quella stessa sofferenza
come propria. È rifiutare strenuamente qualsiasi
giustificazione che possa essere addotta per la realtà
della sofferenza umana".
La nonviolenza è la lotta contro la violenza in tutte le
sue forme, e la pratica della misericordia in tutte le
sue possibilità.
Assunta Signorelli
Femminista
basagliana,
con
esperienze prima dei vent'anni nei
movimenti dei cattolici del dissenso a
Roma e poi del movimento
studentesco alla facoltà universitaria
di Medicina, impegnata nell'ambito
del disagio mentale.
La nonviolenza più che assenza di violenza (non mi piace
definire le cose in negativo) è presenza di rispetto nelle
relazioni con l'umano e la natura; riconoscimento
dell'alterità, singolare o multipla, concreta o astratta;
ricerca della mediazione nei confronti dei conflitti che
nascono da bisogni contrapposti, non attraverso la
negazione di uno dei due poli ma attraverso la ricerca di
un punto di convergenza
Augusto Cavadi
Prestigioso intellettuale ed educatore,
collaboratore del Centro siciliano di
documentazione
"Giuseppe
Impastato" di Palermo, impegnato nel
movimento
antimafia
e
nelle
esperienze di risanamento a Palermo.
La nonviolenza è rispetto, "ri-guardo": ritorno ammirato
e consapevole di sguardo. Quando si recupera questa
capacità contemplativa, la si recupera in relazione a tutto
ciò che è in quanto è: dunque non solo rispetto ai propri
simili, ma anche rispetto ad ogni vivente. E all’intero
cosmo.
Carla Biavati
Diplomata in psicologia sistemica
presso l'Associazione di ricerca sulla
psicologia sistemica (Arps) di
Bologna, si è specializzata al recupero
dei giovani in disagio attraverso lo
studio della metodologia elaborata dal
professor Olivenstein del centro
"Marmottan" di Parigi.
La nonviolenza smaschera la violenza, lo strumento della
nonviolenza attraverso il quale veicolare l'azione diretta
nonviolenta sono i corpi civili di pace, la società civile
organizzata usa il metodo nonviolento per raggiungere la
liberazione dei diritti in senso lato.
Intevistato
Nominativo
Uno spunto...
Profilo
Carla Mariani
Come si dice lei: "un'artigiana della
pace, così come i miei compagni e
compagne che in Colombia stanno
costruendo processi di pace e di
resistenza civile nonviolenta."
La caratteristica fondamentale della nonviolenza è il
rifiuto dell’inazione, è il movimento, la ricerca continua
di alternative per dare risposte all’attuale modello
dominante di civiltà che porta come conseguenza diretta
allo sfruttamento di uomini e donne, bambini e bambine,
alla negazione dei diritti umani, alla più efferata forma di
terrorismo: la guerra. L’attuale modello di sviluppo,
neoliberale capitalistico ed imperialista, riconosce di
fatto nell’umanità il suo diretto nemico, come ostacolo
alla sua continua, incessante ricerca del maggior profitto
Carlo Ruta
Storico e giornalista impegnato nelle La nonviolenza è il gesto di resistenza al disordine degli
lotte per i diritti e la giustizia.
istinti, la sconfessione quindi di una concezione totalitaria
della biologia che si risolve nell’immanenza del male, in
quell’orizzonte onnicomprensivo che i militaristi
chiamano regno della necessità. Costituisce altresì un
cammino, un tirocinio faticoso e volontario, recante alla
base l’assunzione di un impegno radicale, razionalmente
fondato appunto, verso sè e gli altri, atto a testimoniare,
in primo luogo, la dignità incondizionata della vita.
Carlo Schenone
Una delle figure più impegnate nella La nonviolenza è la forza dell'intelligenza. Ridurre il più
riflessione sulla nonviolenza e nella possibile il dolore proprio e altrui cercando di evitarlo del
pratica di essa nei movimenti e nei tutto.
conflitti sociali, particolarmente attivo
nella formazione.
Catiuscia
Barbarossa
Persona impegnata per la pace e i La nonviolenza è una pratica di vita, un atteggiamento in
diritti umani e nell'educazione alla cui l'altro non è qualcuno da far fuori, da prevaricare, ma
pace e alla nonviolenza
è come me essere umano su questa terra, altro essere con
il quale io devo necessariamente (attraverso la
conoscenza e il rispetto) condividere l'esperienza terrena
che mi è riservata.
Chiara Cavallaro
Ricercatrice
(http://www.issirfa.cnr.it/4031,2.html)
è impegnata anche nell’ambito del
Csoa Alice nella Città e ora presso la
ciclofficina popolare del Centro
sociale Associazione Ex Lavanderia,
presso uno degli stabili dell’ex
comprensorio psichiatrico Santa
Maria della Pieta', a Roma. Altre
esperienze importanti sono state
nell’ambito
della
formazione
promossa dalla Rete di formazione
alla nonviolenza, la partecipazione al
Comitato Scienziate e Scienziati
contro la Guerra, la promozione della
Campagna contro la modifica dei
codici militari di pace e di guerra.
Christiana Soccini
Impegnata
nell'ambito
volontariato organizzato e
partecipazione sociale.
Nonviolenza: tensione alla ricerca della comprensione
della vita e della storia, dell’altro/a e di se stessi con
onesta', amore e desiderio di non nuocere. Capacità di
connettere pensiero e azione non contro ma con, anche
nei conflitti.
del La nonviolenza a mio avviso si riassume nel classico ma
della mai troppo adottato motto del non fare agli altri ciò che
non vorresti fatto a te, dove per "altri" si debba intendere
chiunque abbia una vita indipendente e autonoma
Intevistato
Nominativo
Uno spunto...
Profilo
Crispino
Scotolatori
Personalità vicina al Centro
Ricerca per la Pace di Viterbo
di La nonviolenza è l'ascolto e il rispetto dell'altro; la
compresenza dei criteri dell'empatia, della contestualità,
del fallibilismo e della reversibilità; la coerenza tra i
mezzi e i fini; la responsabilità; la misericordia. Ad ogni
dogmatismo e ad ogni astrattezza opporre l'amore per il
particolare, il concreto, l'irriducibilmente singolare. Mai
accettare la massima totalitaria "Fiat iustitia, pereat
mundus".
Dacia Maraini
Scrittrice, intellettuale femminista, La nonviolenza secondo me si basa su due condizioni
una delle figure più prestigiose della essenziali:
rispetto
per
l'altro
e
sviluppo
cultura democratica italiana
dell'immaginazione. Non è il cuore ma l'immaginazione
che ci fa capire le sofferenze altrui e ci spinge ad agire.
Daniela Musumeci
Insegnante di filosofia e storia a
Palermo, impegnata nel mondo
dell'associazionismo ha fatto parte
dell’Associazione siciliana delle
donne per la lotta contro la mafia.
Nonviolenza: tanto è stato detto, scritto e praticato in
proposito! Ci provo: non aver paura del conflitto ma
nominarlo, riconoscerlo e gestirlo, dando all’altro/a da
noi realtà, ossia affrontandolo con pieno rispetto, invece
di annientarlo o disprezzarlo; mettersi in gioco per
trovare una mediazione equa. Ma soprattutto assumersi
tutto il rischio della responsabilità di ogni decisione.
Daniele Lugli
Presidente nazionale del Movimento
Nonviolento; nato a Suzzara (Mn) nel
1941, risiede a Ferrara; laureato in
giurisprudenza, opera in associazioni
senza fini di lucro e si occupa in
particolare di questioni inerenti i
diritti
umani,
la
pace,
la
trasformazione dei conflitti, la
partecipazione e l'ambiente; è
Difensore civico della Regione Emilia
Romagna. Figura storica della
nonviolenza.
La nonviolenza: Apertura (chi ci riesce puo’ aggiungere
appassionata) all’esistenza, alla liberta’, allo sviluppo del
vivente. In ogni occasione promuovere questa apertura,
individualmente e collettivamente, rappresenta l’aggiunta
nonviolenta. E’ caratterizzata dall’attenzione alle
conseguenze dell’azione e dell’omissione perche’
consapevole della possibilita’ di sbagliare
Daria Dibitonto
Ricercatrice si occupa dei rapporti tra
filosofia e psichiatria. La malattia
mentale è una forma di debolezza, di
vulnerabilià'
che
permette
di
osservare da vicino le radici di diversi
malesseri dell’uomo, ma che lo
sollecita altrettanto nel porre rimedio
anche all’irrimediabile, come ha già
insegnato Franco Basaglia. Stare a
contatto dei pazienti, passare del
tempo a pensare con loro, è un
bellissimo modo per tenere viva
l’utopia
della
comprensione
dell’incomprensibile.
Nonviolenza come arte di ascoltare se stessi e gli altri,
sospendendo il giudizio prima di passare all’azione,
anche verbale. Ritengo che la nonviolenza così intesa
vada integrata con la capacità di far confluire
accoglienza e amore nei propri gesti e nelle proprie
parole.
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno dei maestri della cultura e Come definire la nonviolenza? Si tratta poi di vederne le
dell'impegno
di
pace
e
di possibilità positive a attive, anche realizzate nella storia,
nonviolenza.
più di quanto si crede. È una lotta, è stare nei conflitti
dominando gli istinti distruttivi (niente facile) e
sviluppando la spiritualità e le tecniche sperimentabili e
inventabili di resistenza alla provocazione, la capacità di
soffrire senza far soffrire, una risposta alternativa che
offra all'avversario una ricerca comune e dialettica di
giustizia e di verità. Si può fallire nel momento, ma si
semina sempre per un'altra occasione.
Enrico Peyretti
Franca
Bagnoli
Uno spunto...
Nonviolenza: controinformazione, o - meglio - lo
svelamento dell'informazione bugiarda, il boicottaggio e
la difesa definita "asimmetrica" perché non usa le stesse
armi e strategie dell’avversario ma quelle gandhiane
della nonviolenza.
Maria
Francesca Fabbri
Delegata sindacale e Rls per la La nonviolenza come visione della vita e del mondo per
Filcams Cgil
cui devo rispettare me stessa nel rispettare gli altri.
Francesco Comina
Coordinatore del Centro per la pace
del Comune di Bolzano, è stato uno
dei principali punti di riferimento in
Italia della campagna di sostegno al sì
al referendum brasiliano per proibire
il commercio delle armi. Giornalista e
saggista, pacifista nonviolento, è
impegnato nel movimento di Pax
Christi; nato a Bolzano nel 1967,
laureatosi con una tesi su Raimon
(Raimundo) Panikkar, collabora a
varie riviste.
Francesco
Notaris
Francesco Pullia
La nonviolenza è un cuore di carne che si accosta ad altri
cuori di carne. La nonviolenza è la vita e la vita è la
nonviolenza. Liberare la vita equivale ad agire con
nonviolenza. Opprimere la vita è fare violenza.
De Giornalista
e
politico,
primo La nonviolenza è una lotta senza armi per liberare dalle
firmatario della mozione "Controllo e ingiustizie e liberarsi da una cultura che propone sempre
uso delle mine anti-uomo" nel 1994
la forza della forza come risolutrice di ogni
contraddizione.
Studioso ed esperto di nonviolenza, La nonviolenza è il modo più alto con cui manifestare
grande conoscitore del pensiero di interesse (inter-essere) per l’altro. Ha il compito di
Aldo Capitini.
disoccultare l’occulto, di favorire in noi il
rispecchiamento dell’altro. È strumento di verità. Le sue
caratteristiche fondamentali sono la flessibilità, cioè
l’adattabilità ad ogni situazione, la responsabilità nei
confronti di ogni essere senziente, vegetale, minerale, fare
emergere la consapevolezza dell’interdipendenza tra tutto
e tutti. È l’espressione più elevata di un amore profondo e
dialogante.
Intevistato
Nominativo
Fredo Olivero
Profilo
Don Fredo Olivero è in Italia una
delle
figure
più
autorevoli
dell'impegno di solidarietà, di pace e
di nonviolenza; è stato per molti anni
responsabile dell’Ufficio “Stranieri e
Nomadi” del Comune di Torino, ed è
direttore
dell’Ufficio
Pastorale
Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e
direttore di Migrantes Piemonte/Valle
d’Aosta; coordina stabilmente i centri
di ascolto e accoglienza della CaritasMigrantes e le attività della Pastorale.
È autore di molte utilissime
pubblicazioni
Uno spunto...
La nonviolenza è la soluzione dei conflitti senza l’uso
della forza fisica, repressiva, impositiva della armi, ma
attraverso la composizione tra le persone, nella società,
tra culture e popoli con forme di dialogo, confronto, nel
pieno rispetto dei diritti di tutti, anche dei più deboli.
La nonviolenza come non uso della forza fisica e
psicologica per imporre un comportamento o un sistema
di relazioni. La nonviolenza parte da una convinzione di
dignita' e liberta' dell’uomo concreto, che va costruita in
una condivisione di valori, costruita attraverso l’azione e
le parole in una relazione costante con le persone, uomini
e donne.
Gaetano Farinelli
Giampiero Girardi Ha approfondito le tematiche legate "La nonviolenza è un modo di essere", diceva Gandhi. È
all’organizzazione, alla gestione e la ricerca della verità, nel senso di essere umili e disposti
valutazione dei servizi, al controllo di all’ascolto. È impegno concreto e quotidiano di pace,
gestione, alla qualità nei servizi. In giustizia, amore.
particolare si interessa ai Sistemi
Qualità, alla certificazione Iso 9000 e
alla problematica dell’accreditamento.
Si occupa di problematiche sociali,
con particolare riferimento al
volontariato, alle politiche sociali,
all’intervento sociale, ai problemi
legati al tema pace, agli aspetti
attinenti i rapporti internazionali. Ha
svolto attività di formazione del
volontariato. È impegnato sulle
tematiche dell’immigrazione, con
particolare attenzione ai fenomeni
dell’interculturalità
e
dell’integrazione socio-culturale.
Gino Buratti
Impegnato a curare il sito e il
notiziario dell'Accademia Apuana
della Pace, è responsabile della Casa
di
Acoglienza
dell'Associazione
AVAA.
La nonviolenza come capacità vera di ascolto. La
nonviolenza come elemento essenziale per forme di
democrazia alta e non formali, capaci di crescere
partendo proprio dai conflitti.
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno spunto...
Giorgio Montagnoli Ricercatore del Cnr sulla chimica del La nonviolenza è un principio umano essenziale per lo
riconoscimento
molecolare
e
successivamente
docente
universitario, si è di partecipazione
popolare, con impegno nei confronti
della cultura dei gruppi non
dominanti, oppure soggetti ad
esclusione.
stabilirsi delle relazioni virtuose; pericoloso, però, con il
suo fondarsi su restrizioni all'io, fino alla eventualità di
donare la vita per amore. Anche in questo caso un
riferimento proponibile rimane il mio libretto su Violenza
e nonviolenza.
Giovanni Benzoni
Amico della nonviolenza, animatore Ridurre la violenza, riconoscere non in astratto le zone
di innumerevoli rilevanti iniziative, di critiche dell'azione nonviolenta.
vasta esperienza amministrativa,
giornalistica ed editoriale, suscitatore
di impegno civile e promotore di
cultura, è responsabile del "progetto
Iride" per la Fondazione Venezia per
la ricerca sulla pace; è in gran parte
merito
suo
la
realizzazione
dell'annuale "Salone dell'editoria di
pace" a Venezia, e dell'Annuario della
pace, pubblicazione che dal 2001
costituisce
un
prezioso
e
irrinunciabile strumento di riflessione
e di lavoro.
Giuseppe Anelli
Docente all'Università della Tuscia a Tutto ciò che ha a che fare con il senso più profondo e
Viterbo
vero delle cose è per me la nonviolenza. Questa porzione
di storia dell’umanità è in continuo conflitto con il
paradosso: abbiamo tutto ma oltraggiamo senza pudore
la lealtà verso il prossimo e verso noi stessi. Dicono sia lo
scotto da pagare per chiamarsi "civiltà".
Gloria Gazzeri
Docente e saggista, è impegnata per la
nonviolenza e nel volontariato, è
fondatrice ed animatrice del gruppo di
ricerca degli "Amici di Tolstoi",
costituitosi nel 1990 in Italia per far
conoscere la figura e l'opera di Tolstoi
nella sua integrità e diffonderne gli
ideali di pace e fratellanza. Opere di
Gloria Gazzeri: Diventare vegetariani,
Manca, Genova; (con Sebastiano
Magnano), Il segreto di Igea. Guida
pratica al digiuno autogestito, Manca,
Genova; insieme ad altri ha curato
Nonviolenza
2000,
Edizioni
Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 2000;
Tolstoi il profeta, Il segno dei
Gabrielli, San Pietro in Cariano (Vr)
2000; ha curato varie edizioni e
riedizioni di scritti di Tolstoi
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno spunto...
Leila d'Angelo
Insegnante di matematica, ha fatto
parte del "Centro Gandhi" di Pisa dal
2002 al 2006 e da un anno fa parte del
"Gruppo
Jagerstatter
per
la
nonviolenza" di Pisa.
Nonviolenza: un insieme di concetti e pratiche per la
risoluzione dei conflitti che rispetti il principio del non
uccidere e il principio della reversibilità, cioè della scelta
di azioni dalle quali si può tornare indietro nel caso di
errore o ripensamento
Luisa Mondo
Medico epidemiologo, da anni si
occupa della tutela della salute degli
immigrati; fa parte del gruppo di
Epidemiologi contro la guerra.
Nonviolenza: È ricordarsi che ogni essere vivente ha
diritto di vivere la propria vita, in libertà, senza
costrizioni, paura, dolore, mortificazioni. È il rispetto del
diverso, qualunque sia la sua differenza.
Luisa Morgantini
Già parlamentare europea, fa parte
delle
Donne
in
nero,
dell'Associazione per la pace, ed è
coordinatrice
della
Rete
internazionale per la resistenza
popolare nonviolenta.
Nonviolenza: Un profondo amore per ogni essere vivente,
persone, cielo, terra, mare, animali, fiori e tanto altro.
Vedere e riconoscere l'altra/o, capacità di agire i conflitti
e non rimuoverli, capacità di assumersi la responsabilità
dell'agire per la giustizia, contro le guerre, la violenza, la
povertà, il razzismo, a partire da sè e con gli altri, per s e
per gli altri, con tenerezza e solidarietà.
Mao Valpiana
Una delle figure più autorevoli della Per definire la nonviolenza mi rifaccio ad una delle
nonviolenza in Italia, particolarmente definizioni offerte da Aldo Capitini: "La nonviolenza è
attivo nella formazione.
apertura all'esistenza, alla libertà, allo sviluppo di ogni
essere". Mi sembra che ci sia tutto.
Marco Palombo
Figura importante dei movimenti Io sono convinto che ci sia una sproporzione gigantesca
nonviolenti.
tra il valore della cultura nonviolenta e la sua diffusione e
pratica. Detto questo, ognuno vive il suo rapporto con la
nonviolenza seconda la propria esperienza, la propria
personalità e cultura, non mi sento di dare indicazioni ad
altri.
Maria D'Asaro
Insegnante e psicopedagogista di La nonviolenza come rispetto assoluto per l’altro/l’altra.
Palermo
La nonviolenza è una forma di lotta capace di mirare,
metaforicamente, al cuore dell’avversario per convincerlo
della bontà del nostro punto di vista. A fondamento di
questa lotta sono: la separazione tra azione che vogliamo
combattere e persona che incarna l’azione oggetto della
nostra lotta (da rispettare sempre), il superamento della
logica secondo cui "il fine giustifica i mezzi" e la
conseguente analogia tra mezzi e fini.
Maria G. Di Rienzo Prestigiosa intellettuale femminista, La nonviolenza è un percorso di liberazione fatto di
saggista,
giornalista,
narratrice, empatia, egualitarismo, cooperazione, democrazia e
regista teatrale e commediografa.
gioia.
Intevistato
Nominativo
Maria
Baldin
Uno spunto...
Profilo
Rosaria Ha pubblicato storie di migranti per La nonviolenza è una continua messa in discussione delle
Marilena
Salvarezza
l'agenzia
stampa
"Migranews",
raccolte in seguito nel libro "Avanti il
prossimo" della casa editrice La
Meridiana. Sono storie di migranti
regolari che ha conosciuto nella sua
attività di sportello in provincia di
Vicenza. Collabora con la Libera
Università
dell'autobiografia
di
Anghiari (Ar) proponendo laboratori
di scrittura di sè in vari ambiti. Socia
dell'Associazione per gli Studi
Giuridici sull'Immigrazione (Asgi)
che si occupa di tutelare i diritti di
migranti, apolidi, richiedenti asilo,
Rom e Sinti.
proprie idee e di quella che consideriamo la nostra
verita', che non è monolitica ("Non dire Ho trovato la
verita', ma Ho trovato una verita'", diceva Gibran Khalil
Gibran), ma solo un parziale punto di vista.
Formatrice che si occupa in
particolare
di
educazione,
intercultura, educazione ai diritti e
alla pace, sostenibilità
La nonviolenza per me è il tentativo costante di misurarsi
con gli altri, con le diversità di ogni tipo comprese quelle
di opinioni portando il proprio punto di vista e
riconoscendo quello altrui, trovando mediazioni,
cercando di liberarsi dalle gabbie di pregiudizi e
ideologie e visioni rigide del mondo che imprigionano
ognuno di noi, pur mantenendo inalterati dei valori di
fondo.
Marina Martignone Docente di lettere di scuola media e La nonviolenza è la forza dei principi e della
docente supervisore presso la Ssis testimonianza.
Liguria - Università di Genova
(scuola di specializzazione per
l'insegnamento secondario), aderente
al Movimento di Cooperazione
Educativa.
Marta Ghezzi
Femminista, ambientalista, di sinistra
alternativa e religiosa, un po' eretica...
Ha partecipato a molti social forum
internazionali. Ha scritto molti articoli
e libri, tra cui Il rispetto dell'altro,
edito da Carocci, sulla esperienza di
lavoro con extracomunitari.
La nonviolenza è la gestione dialettica dei conflitti con
azioni e pensiero coerenti con la priorità del rispetto
dell'altro e della vita in generale su ogni forma di
distruzione.
Mauro Furlotti
Socio di due cooperative di finanza Nonviolenza: "la mia libertà finisce là dove inizia quella
etica: Mag6 (Reggio Emilia) e Mag degli altri"
Roma. Di recente compartecipe di un
progetto di lavoro e convivenza
comunitaria nella provincia di Viterbo
Nicoletta Crocella
Responsabile
dell'editoria
l'associazione Stelle Cadenti.
per La nonviolenza è la volontà di condivisione, di incontro,
di confronto senza prevaricazione, è l'impegno a costruire
un mondo di relazioni che si intrecciano, di differenze che
si arricchiscono reciprocamente.
Intevistato
Nominativo
Uno spunto...
Profilo
Norma Bertullacelli Importante figura del movimento La nonviolenza è l’unico possibile fondamento della
nonviolento.
Padre
Cavagna
democrazia. Infatti prevede l’assunzione da parte di
ciascuno/a della responsabilità di ciò che avviene, e lo/la
impegna a lottare contro ogni ingiustizia
Angelo Religioso dehoniano, prete operaio e Escludere sempre e in ogni caso l’uso omicida della forza.
infaticabile promotore di inizative di Come ha detto Gesù Cristo a S. Pietro che, nel giardino
pace e per la nonviolenza.
degli ulivi, aveva tentato di uccidere uno di coloro che
erano venuti per arrestare Gesù. Anzi fece subito il
miracolo di riattaccare e guarire l’orecchio, dicendo a
Pietro: “Metti via la spada, perché chi di spada ferisce di
spada perisce”.
Paola Mancinelli
Teologa e filosofa,
docente al liceo
attualmente Nonviolenza: una capacità di accoglienza ed armonia,
coscienti che la diversità è l’unità ricca di molti aspetti,
una disponibilità al servizio dell’uomo, certi di una sola
appartenenza, una nuova logica della condivisione che
implica vera giustizia, un farsi carico di ogni azione
propria sapendo che si è responsabili dell’universo intero,
infine la creazione di una coscienza civile che dica
all’uomo l’imprescindibile importanza della dignità.
Paolo Bertagnolli
Laureato in sociologia, tra l’altro, ho
insegnato. Ha scritto, con altri, un
libro, Lontani da me, sul lavoro svolto
a scuola contro la xenofobia, ho fatto
parte
del
comitato
per
la
ripubblicizzazione dell’acqua, sono
vicepresidente del "Centro pace" del
Comune di Bolzano.
La nonviolenza mi sembra possa essere sinteticamente
indicata come: capacità di ascolto, disponibilità a trattare
temi quali giustizia, pace, rispetto con chiunque sia
disponibile ad affrontare questi temi; caratteristica
fondamentale: l’uso della ragione, non dell’insulto o
peggio.
Paolo Borsoni
Insegnante a Padova; ha pubblicato
saggi di matematica e di sociologia
sulle
riviste
"L'elaborazione
automatica", "Sapere", "La critica
sociologica", "Critica del diritto",
"Trimestre", "Lineamenti". Tra le
opere di Paolo Borsoni: Con passo
leggero, Lampi di stampa; Noi che
volevamo apprestare il mondo alla
gentilezza, Besa; Breve guida per
smarrirsi, Campanotto; Ricerca di
ecologia della comunicazione, Ianua;
Democrazia e potere nelle società
complesse, Ila Palma
La nonviolenza è dal punto di vista generale è
l’opposizione integrale alla violenza, alla guerra, al
razzismo con il riconoscimento della fondamentale unità
dell’insieme di tutti gli esseri umani. Dal punto di vista
individuale è l’assenza di odio, di desiderio di vendicarsi,
di uccidere. Spinoza ha scritto: "La pace non è assenza di
guerra: è una virtù, uno stato d'animo, una disposizione
alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia".
Paolo Cacciari
E stato assessore all'Ambiente e al
Centro pace del Comune di Venezia
dal 2001 al 2005 e animatore del
dibattito sulla nonviolenza del P.R.C.
La nonviolenza è qualcosa di diverso da una semplice
posizione intellettuale generica di pura negazione - la aviolenza, cioè la negazione della violenza. Essa può
essere solo l'espressione pratica e il comportamento
concreto di una visione positiva e creativa della vita.
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno spunto...
Paolo Macina
Matematico, obiettore di coscienza.
Socio del Centro Studi "Sereno
Regis" di Torino dall’inizio degli anni
’90,
per
conto
del
quale
approfondisce
i
temi
relativi
all’economia nonviolenta e la finanza
etica. Funzionario presso una
compagnia assicurativa, per sei anni
rappresentante dei soci torinesi di
Banca Popolare Etica e per tre
membro del Consiglio di Indirizzo
della Fondazione Culturale Etica.
La nonviolenza è uno strumento di risoluzione dei conflitti
che non prevede l'annientamento dell'avversario, ma la
soluzione del conflitto in modo condiviso con l'avversario
stesso.
Pasquale Pugliese
Esperto di tematiche educative, che
segue anche nella rivista “Azione
nonviolenta”
del
Movimento
Nonviolento, è coordinatore e
supervisore dei Gruppi Educativi
Territoriali
Non è facile dare una definizione sintetica di nonviolenza.
Negli incontri di formazione, di solito, chiedo ai
partecipanti di proporne dei sinonimi e poi proviamo ad
avvicinarci, per approssimazioni successive, ricercando
insieme ciò che pare accomunare e distinguere la
nonviolenza dalle parole sorelle, ma altre. Il mio
contributo di solito è volto a chiarificare i significati delle
parole ed infine a spiegare la nonviolenza in quanto
dinamica transculturale di “prassi-teoria-prassi”, che
evolve attraverso aggiunte successive.
Patrizia Caporossi
Vive ad Ancona, laureatasi alla La nonviolenza come convivialità relazionale.
Sapienza di Roma in Filosofia
Teoretica su La donna in Kierkegaard
e Nietzsche; dottorato a Macerata sul
Pensiero femminile; docente al Liceo
classico di Ancona e, fino al 2009,
alla Ssis dell’Università di Macerata;
già
dirigente
dell'Udi;
già
commissaria
Pari
Opportunità
Marche; socia fin dalla fondazione
della Società delle Storiche Italiane;
promotrice dei Seminari Magistrali di
Genere "Joyce Lussu", Ancona.
Scrive articoli, tiene incontri pubblici
e cura corsi di formazione.
Piercarlo Racca
Uno dei militanti "storici" dei
movimenti nonviolenti in Italia ed ha
preso parte a pressoché tutte le
esperienze più vive e più nitide di
impegno di pace
Intevistato
Nominativo
Pierluigi Consorti
Profilo
Presidente del Comitato consultivo
nazionale per la difesa civile non
armata e nonviolenta presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Ufficio nazionale per il servizio
civile; già obiettore di coscienza, è
docente presso il Dipartimento di
diritto pubblico dell'Università di
Pisa,
fa
parte
del
Centro
interdisciplinare scienze per la pace, è
direttore del Master universitario in
"Gestione dei conflitti interculturali
ed
interreligiosi"
(www.pace.unipi.it/didattica/master),
è docente "garante" del corso di
laurea in Scienze per la pace
dell'Università di Pisa, dove inoltre
dirige lo sportello per i diritti umani.
Tra le opere di Pierluigi Consorti:
L'avventura senza ritorno. Intervento
e
ingerenza
umanitaria
nell'ordinamento giuridico e nel
magistero pontificio, Edizioni Plus,
Pisa 2002; Senza armi per la pace,
Edizioni Plus, Pisa 2003.
Pierpaolo Calonaci Giardiniere
Uno spunto...
Serve uno sforzo teorico del quale non sono capace.
Diffido un po’ della teoria. La regola aurea è tuttavia
semplice: non fare mai del male a nessuno. Sii disposto a
sopportare il peso del male degli altri. Ci ho pensato
tanto: in tutti gli ambiti vedo dei nessi con la nonviolenza
ogni volta che si attua la relazione fra impegno per la
pace e la giustizia...
da
quattro
anni
impegnato in alcune scuole superiori
di Firenze a diffondere la riflessione
intorno alla nonviolenza. Studente al
secondo anno di teologia . Collabora
con la redazione dei "Quaderni
Satyagraha" di Pisa.
La nonviolenza è il vento dell'anima, è Spirito che se ci
trova degni ci sradica da noi stessi e ci eleva. È fare di
tutto per non farsi trovare indegni, condizione nella quale
comunque non nasciamo ma che siamo chiamati a
fondare.
Raffaele
Mantegazza
Prestigioso pedagogista, docente
all'Università di Milano Bicocca,
componente del comitato scientifico
del Centro Studi "Primo Levi" presso
la Fondazione Fossoli.
La nonviolenza smaschera allora la pretesa neutralità dei
gesti e delle opzioni perché si permea letteralmente di
politica: vuole riportare alla politica quel campo che è
stato invaso dalla violenza, anche dalla violenza della
presunta neutralità, del non prendere posizione,
dell’ignavia. Qui sta la forza della promozione di gesti
esemplari e concreti, tipica della nonviolenza:
l'educazione nonviolenta, in particolare rivolta ai giovani,
mostra la radicalità di gesti quali il boicottaggio, il
commercio equo e solidale, l'obiezione di coscienza,
l'obiezione alle spese militari.
Roberto Mazzini
Vicepresidente della cooperativa
sociale Giolli, centro permanente di
ricerca e sperimentazione teatrale sui
metodi Boal e Freire.
Nonviolenza: un approccio ai conflitti e alla vita, per
ridurre la violenza diretta culturale e strutturale,
caratterizzata dalla ricerca di strumenti di cambiamento
che non distruggano l'oppositore.
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno spunto...
Silvano Tartarini
è stato segretario della Lega per il
disarmo unilaterale dal 1984 al 2000;
come segretario della Ldu, ha lanciato
con altri nel 1990 l'iniziativa
"Volontari di pace in Medio Oriente",
a cui hanno subito aderito Alberto
L'Abate e Francesco Tullio; ha
partecipato all'iniziativa di Mir Sada e
nel maggio del 1999 era a Belgrado
bombardata anche dal governo
italiano; è stato in Iraq nel 1990,
1991, 1993 e nel 1998 con l'iniziativa
"scudi umani". Ha promosso nel 1999
la
fondazione
dell'associazione
Berretti Bianchi onlus, di cui è
segretario. Da alcuni anni coordina il
lavoro
organizzativo
che,
recentemente, ha visto la nascita della
Rete italiana dei Corpi civili di pace".
La nonviolenza si può definire in cento modi diversi. Per
me è una maniera di sentirmi "plurale", in comunione con
gli altri e, nello stesso tempo, di cercare di non essere
violento. Di cercare, perché la via della violenza non si
perde mai definitivamente. Tecnicamente, si potrebbe dire
che è una scuola di pensiero che si oppone fermamente
all'esercizio di qualsiasi violenza.
Sonia Giardina
Giornalista e regista cinematografica. Per me non si può dissociare la nonviolenza dalla
resistenza. Perché se la violenza in un paese pseudodemocratico o meno corrisponde all’indifferenza e al
cinismo, alla prevaricazione e all’affermazione degli
interessi di una minoranza sui diritti della maggioranza
(in primo luogo il diritto ad un tetto, alla libera
espressione, all’istruzione, al lavoro e alla sanità), l’unica
nostra risposta è la resistenza. Resistere, anche se questo
può significare restare fuori posto. Ma non concepisco
l’accettazione passiva, l’essere costretti ad una vita o a
qualcosa che mai avremmo voluto.
Tiziano Cardosi
Amico della nonviolenza, fortemente
impegnato in varie iniziative di pace e
di solidarietà, è stato tra gli
organizzatori del convegno su
"Nonviolenza e politica" svoltosi a
Firenze il 5-7 maggio 2006 e
partecipa all'esperienza della "Fucina
per la nonviolenza" di Firenze.
La nonviolenza come "la risposta possibile agli errori del
movimento operaio e socialista del XX secolo" che ha
inglobato. La caratteristica peculiare della nonviolenza
non è l'assenza di violenza, ma la condivisione del potere,
appunto il potere di tutti.
Intevistato
Nominativo
Profilo
Uno spunto...
Valter Toni
Ha fondato nel 1988 insieme a Franz La nonviolenza nasce da una pace interiore che è dono
Ramberti
lo
studio
Kaleidon (cultura, famiglia, fede, incontro), ma anche impegno
(www.kaleidon.it). È docente di perché la pace interiore va coltivata.
Lettering a Roma presso l’Istituto
Pantheon, e di Grafica dal 1994 al
1997 presso l’Isia di Faenza. Dal
1997 al 2009 insegna Informatica
Design all’Isia di Urbino. È stato
membro della Apple Developer
Association partecipando alla fase di
beta-testing
di
programmi
multimediali.
Appassionato
di
calligrafia e Mac ha scritto nel 1998
Vuota il cestino, manuale di
computergrafica.
Vincenzo Puggioni
Obiettore, partecipa attivamente al Nonviolenza: la voglia di ribellarsi che pero', dicevo
consumo critico e a campagne di prima, deve innanzitutto trasformarsi in assoluta coerenza
boicottaggio, impegnato nel sociale. di vita e poi, magari inizialmente con uno sforzo,
concretizzarsi con forme che rifiutino ogni e qualsiasi
forma di "vendetta". L’orrore di quelle organizzazioni che
combatterono per la "rivoluzione" era proprio di arrivarci
attraverso la violenza, la vendetta, mentre quel che serve
è arrivarci tramite il dialogo, la perseveranza, l’azione
che espone ma che aborrisce la violenza.
Virginia Del Re
Insegnante di lingua e letteratura
inglese per anni; dagli anni '90 fa
parte di associazioni di donne a Pisa.
Tra le pubblicazioni sette quaderni su
Insegnare i temi dello sviluppo
(Provincia di Pisa, 1988-1996); In
their own words. Antologia inglese
multiculturale, con L. Paggiaro
(Loescher, Torino 1994); Persia
Mystica. Poeti sufi classici (Ets, Pisa
2004).
La nonviolenza deve comunque cominciare dai rapporti
tra le persone, secondo me, e dovrebbe implicare anche
un uso non violento del linguaggio, del lessico: ci
serviamo continuamente di parole e di metafore
aggressive, intrinsecamente bellicose. Anche il turpiloquio
- specie quello a base fallocentrica - è usato come arma.
Non so perché le donne abbiano trovato usarlo una
manifestazione di libertà femminista.
Intevistato
Nominativo
Uno spunto...
Profilo
Wanda Tommasi
Wanda Tommasi è docente di storia
della
filosofia
contemporanea
all'Università di Verona, fa parte della
comunità filosofica di "Diotima". Tra
le opere di Wanda Tommasi: La
natura e la macchina. Hegel
sull'economia e le scienze, Liguori,
Napoli 1979; Maurice Blanchot: la
parola errante, Bertani, Verona 1984;
Simone Weil: segni, idoli e simboli,
Franco Angeli, Milano 1993; Simone
Weil. Esperienza religiosa, esperienza
femminile, Liguori, Napoli 1997; I
filosofi e le donne, Tre Lune,
Mantova 2001; Etty Hillesum.
L'intelligenza del cuore, Edizioni
Messaggero, Padova 2002; La
scrittura del deserto, Liguori, Napoli
2004; Maria Zambrano. La passione
della figlia, Liguori, Napoli 2007
Zenone Sovilla
Giornalista, politico impegnato fin da La nonviolenza come strumento e insieme un fine per
ragazzo nei movimenti nonviolenti.
rifondare o riformare la convivenza nelle società umane
ispirandola a criteri spontaneamente non gerarchici,
nella quale si assicuri - fra l'altro - pari dignità a ogni
persona e si consideri controproducente ogni
comportamento che arrechi danno non solo agli umani
ma all'ambiente naturale in genere.
L'elenco delle interviste di Giselle Dian pubblicate sul sito dell'Accademia Apuana della Pace
Intervistata
Profilo
Anna Bravo
Docente di storia sociale all'Università di Torino; si è occupata, tra l'altro, di resistenza,
di cultura dei gruppi non omogenei e di storia orale, pubblicando diversi lavori su
questi temi
AnnaMaria Rivera
Antropologa e docente di etnologia all'Università di Bari.
Augusto Cavadi
Figura importante del Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di
Palermo.
Cesare Manara
Ricercatore e professore aggregato presso la Facoltà di Scienze della Formazione
dell'Università di Bergamo.
Ettore Masina
Giornalista, scrittore, fondatore della Rete Radiè Resch, già parlamentare, è una delle
figure più vive della cultura e della prassi di pace.
Giancarla Codrignani
Presidente della Loc (Lega degli obiettori di coscienza al servizio militare)
Lidia Menapace
Una delle voci più importanti del femminismo italiano e del movimento per la pace.
Mao Valpiana
Segretario nazionale del Movimento Nonviolento
Intervistata
Profilo
Nanni Salio
Figura importante della nonviolenza in Italia e presidente del Centro Sereno Regis di
Torino
Sergio Paronetto
Insegnante presso l'Istituto Tecnico "Luigi Einaudi" di Verona dove coordina alcune
attività di educazione alla pace e ai diritti umani.
Tiziana Plebani
Prestigiosa intellettuale, autrice di saggi di straordinaria finezza, bibliotecaria e storica,
è attiva nella Rete di donne per la pace di Mestre e Venezia.
Scarica

Le interviste di Paolo Arena e Marco Graziotti