Spedizione in abbonamento postale 50% - comma 27 art. 2 Legge 549/95 Semestrale - Anno XXV n. 2 - Luglio/Dicembre 2011 - In copertina: Cascata dello Scalandrone (Foto di Sandro Giannattasio) notiziario della Sezione Cai di Salerno 2/ 2011 ELEZIONI Intervista al neo Presidente Antonello Sica GRANDI EVENTI Sui nostri monti ad ottobre la XIII Settimana Nazionale dell’Escursionismo 150° UNITÀ D’ITALIA In seicento in Sardegna per l’inaugurazione del 18° Sentiero Frassati CAI elezioni Intervista ad Antonello Sica, neo Presidente della Sezione di Vincenzo Paolo Toraldo L’elezione del nuovo Consiglio Direttivo e quella conseguente del nostro Presidente di Sezione sembrano ormai eventi già temporalmente distanti e consumati che può apparire quasi inutile dedicare a loro una piccola riflessione sul nostro giornale. Per qualcuno non c’è tempo di guardarsi alle spalle, senza sosta si consumano gli eventi consumabili e poi via, di corsa, come fanno quasi tutti quando non si trovano nell’andatura lenta dei lunghi percorsi che siamo abituati a fare in montagna. Suggerisco così ad Antonello questa intervista rassicurandolo che non sarà un’intervista autoreferenziale. Partiamo dal nostro primo Consiglio Direttivo del 4 aprile: due candidati Presidente; dopo le dichiarazioni di voto tu hai ottenuto 5 voti, Myriam Caputo 4: che significato dai a questa mancanza di unanimità? I Past Presidenti hanno subito sottolineato che ciò non aveva precedenti nella storia della Sezione. www.caisalerno.it Direttore responsabile: Sabato Leo Comitato di redazione: Maria Luce Cioffi, Camillo Gallo, Maria Teresa Loffredo, Anna Palumbo, Antonello Sica e-mail: [email protected] Stampa: Grafica Metelliana - Cava de’ T. Referenze fotografiche: Camillo Gallo pp. 2, 3, 13 in basso; Sandro Giannattasio p. 5; Antonio Ippolito pp. 4, 14; Sergio Mastroberardino pp. 12, 13; Ciro Nobile pp. 6, 7; Attilio Piegari p. 11. La foto nel riquadro della testata è di Sandro Giannattasio. Articoli: quelli non firmati sono a cura della Redazione. Pubblicazione semestrale - spedizione in abbonamento postale 50% - comma 27, art. 2, Legge 549/95 Aut. Trib. di Salerno n° 667 del 08/05/87 Proprietà e amministrazione: Sezione Cai di Salerno, Via Porta di Mare 26, Salerno tel./fax 089.252788 c/c postale n° 12779849 DONA IL CINQUE PER MILLE alla Sezione Cai di Salerno codice fiscale 02360400655 pagina 2, n° 2/2011 Come nasce la tua candidatura? Cominciamo da quella che tu definisci la mia candidatura e che io ho sempre preferito definire una messa a disposizione per la Sezione. In verità in più occasioni mi era stato richiesto, da vari soci, di allargare la mia disponibilità a rendere un “servizio istituzionale” alla Sezione fino a comprendere anche la possibilità che ne divenissi il Presidente. A questa evenienza io mi sono sempre tirato indietro per vari motivi, non ultimi quelli legati alla famiglia e al lavoro, ma quando il pressing è stato infine motivato con anche il fatto che non si trovavano disponibilità di largo consenso per assumere, eventualmente, anche questo incarico, allora mi son detto che dopo ventidue anni di iscrizione ad una Sezione dalla quale ho ricevuto tantissimo, forse era giunto il momento di fare un passo avanti e di comprendere, tra le mie disponibilità, anche quella dell’assunzione di un maggior incarico, come appunto anche quello di un’eventuale presidenza, e di questo m’è sembrato giusto renderne edotta l’Assemblea dei soci al momento in cui ciascuno dei Consiglieri “candidati” ha avuto modo di presentarsi. Nella riunione del primo Consiglio Direttivo a questa mia disponibilità si è aggiunta anche quella di Myriam e questo, per me, è indice di ricchezza e vivacità per una Sezione che così non si è appiattita su una “scelta obbligata”. Ma quel che ancor di più è stato arricchente è stato il fatto che ciascuno dei Consiglieri, ancor prima di passare alla fase di votazione [a scrutinio segreto, ndr] si è pronunciato con molta chiarezza sui punti di forza e di debolezza che intravvedeva in me e in Miryam e questo è stato e sarà sicuramente di grande aiuto per entrambi nel rendere al meglio il nostro servizio, pur nella diversità dei ruoli. Se, al termine degli interventi di ciascun Consigliere , sulla mia persona non ci fosse stata una maggioranza di consensi, non avrei avuto alcuna esitazione a sostenere Myriam nella disponibilità dichiarata, così come non ho avuto alcuna esitazione a raccogliere doverosamente il consenso manifestatomi già a chiare lettere dalla maggioranza dei Consi- glieri. La trasparenza e ponderazione con cui tutto ciò è avvenuto credo che valgano, per tutti, molto più di una unanimità che di per sé non sarebbe stata indicativa di alcunché. Quel che deve essere unanime, e mi pare che lo sia senza alcun dubbio, è il voler dare tutti il massimo di se stessi per la crescita della nostra Sezione, sotto ogni aspetto, a cominciare dai Consiglieri eletti e senza trascurare la disponibilità offerta dai tanti che, pur non essendo stati eletti, con la propria “candidatura” ci hanno fatto capire che la Sezione può contare sull’impegno diffuso di molti. Pensi che sia ancora preferibile l’elezione del Presidente effettuata dal Consiglio Direttivo rispetto a quella diretta dell’Assemblea dei soci? Non vedo particolari problematicità di una modalità rispetto all’altra. Entrambe sono valide nella misura in cui vengono viste e vissute con trasparenza, lealtà e, consentimi di aggiungere, quella sportività che deve portarci a ben relativizzare questo momento, senza particolari esaltazioni o sconforti che, in altri contesti, un evento del genere può provocare tra le varie “cordate”. Ti sei ripromesso di traghettare questa sezione impegnandoti solo per questo triennio, per poi passare il testimone al successore che emergerà strada facendo; è una convinzione tassativa? Il mio riferimento al triennio voleva solo essere da un lato un doveroso atto di richiamo alle norme statutarie, per cui nessuno può pensare ad un “automatismo di fatto” nel rinnovo del mandato, e dall’altro, proprio in conseguenza di questa prima considerazione, un richiamo a me stesso per ben pianificare con l’intero Consiglio Direttivo le tante cose da realizzare affinché tutto possa trovare compimento nell’arco appunto di questo triennio. Decidere a chi spetterà raccogliere il mandato successivo resta nelle mani dell’Assemblea dei soci, per quanto attiene il Consiglio Direttivo e di quest’ultimo per quanto concerne il prossimo Presidente. Lo spazio c’è per tutti e l’auspicio sottostante al mio primo intervento in Consiglio da Presidente era e rimane quello che si possa sempre avere una grande ricchezza di disponibilità al servizio da parte dei soci e di capacità nel far crescere e valorizzare i talenti di ciascuno da parte di chi è al momento chiamato a reggere la Sezione. Vorresti che i Consiglieri fossero tutti Vicepresidenti. Cosa intendi con questo: ti aspetti dei “sudditi” o anche dei collaboratori “critici”? Cosa vuol dire per te lavoro di squadra? Hai dei tuoi obiettivi? Una Sezione del Cai è guidata non già dal solo Presidente, che ne ha la rappresentanza, ma da un intero Consiglio, che per l’appunto si definisce Direttivo. Dire, ad effetto, che tutti i Consiglieri debbono sentirsi Vicepresidenti vuole appunto essere un richiamo a sentirsi pienamente e contemporaneamente coinvolti nella direzione della Sezione, pur nella necessaria diversità dei ruoli e nella comprensibile diversità di vedute che talvolta può emergere (e questo, molto semplicemente, è il vero gioco di squadra), evitando, laddove se ne presentasse lontanamente la tentazione, di scaricarne il compito sul solo Presidente o tutt’al più anche sui due soli Vicepresidenti. Per far ciò occorre una piena condivisione degli obiettivi e questo, nel caso di una Sezione ben avviata come la nostra, è a mio avviso possibile solo se si lavora nel solco della continuità. Ecco perché non ho indicato nuovi obiettivi, ma mi sono limitato a chiedere di lavorare con passione per rafforzare tre fondamentali valori che già fanno parte del DNA della nostra Sezione: l’armonia tra i soci, l’eccellenza nelle varie attività organizzate e l’apertura alla società civile. Il Presidente di una Sezione come la nostra quando si può ritenere soddisfatto? Quando tutto procede nella direzione e nei modi di cui ho finora parlato. Ho chiesto ai soci di partecipare a questa mia intervista e ne sono venute ulteriori domande che ti trascrivo fedelmente. Dopo la gestione di un Presidente quarantenne quali spazi ci saranno per i giovani, i giovanissimi e i “vecchi”? La storia della nostra Sezione ci dice che si è sempre dato spazio a tutti, prescindendo dalla data anagrafica dei soci … e dei Presidenti. Ed anche la capacità di un Presidente di saper Da sinistra: Piegari, De Chiara, Latorre, Toraldo, Sica, Lazzaro, Caputo, Monetti, D’Amato, Giannattasio, Tisi. stare con i giovani e i meno giovani non è certo dettata dalla propria età anagrafica, ma dallo spirito col quale egli riesce a comprendere e condividere le esigenze e, sottolineo, le attività degli uni e degli altri. In questo mi pare che siano state preziosissime le indicazioni che il nostro Presidente uscente, Ugo Lazzaro, ci ha dato in Assemblea nella relazione di fine mandato, raccomandandoci di dare un particolare impulso di ripresa all’Alpinismo Giovanile e alla Sentieristica, che hanno battuto un po’ il passo negli ultimi tempi e su cui pure si son fatte attività eccellenti nel passato. Ecco, io credo che bisogna partire proprio da qui e di questo ne è convinto l’intero Consiglio Direttivo. Stiamo così valutando, ad esempio, alcune modalità di comunicazione e di realizzazione di attività più coinvolgenti per i ragazzi e i giovanissimi, così come potrebbe su altro fronte essere di svolta la costituzione anche nella nostra Sezione di un gruppo di lavoro dei “Seniores”, che è già nelle aspettative di alcuni soci. Ma sono solo degli esempi per dire, semplicemente, che si ha la massima intenzione di soddisfare le esigenze di tutti, purché rientrino negli scopi statutari del nostro Sodalizio, e che da tutti ci aspettiamo concretezza e ricchezza propositiva. Ed è proprio per favorire tutto ciò che una delle prime decisioni del nuovo Consiglio è stata quella di riprendere da subito l’apertura serale della sede anche al martedì, momento e luogo per dare appunto maggior concretezza ed efficacia all’ascolto e alla programmazione. Tu cosa ti aspetti da questa esperienza? Di riuscire a comunicare ancor di più a tutti, all’interno e all’esterno, quanto sia bello far parte del Club Alpino Italiano e di quanto si possa essere orgogliosi e soddisfatti di vivere questa appartenenza all’interno della Sezione di Salerno. Cosa ne pensi della prestazione sportiva e agonistica in montagna? Quando ci si incammina verso le altezze dei monti credo che ci sia sempre, alla base, una più o meno chiara motivazione sportiva, volendo con ciò intendere quell’elemento di curiosità di capire fin dove possono arrivare le prestazioni fisiche del nostro corpo. Nel cercare poi di migliorare queste prestazioni ci affidiamo, ancora una volta in maniera più o meno consapevole, alla sana molla dell’agonismo che è prima di tutto istanza di gareggiare con noi stessi, migliorando le nostre prestazioni fisiche in montagna. Tutto ciò deve essere, a mio avviso, improntato al massimo rispetto per il proprio corpo nella accettazione chiara che la ricerca di nuovi limiti dovrebbe sempre essere affiancata dalla capacità di saper riconoscere quei gesti, quegli spazi, quelle situazioni in cui fermarsi non vuol dire ritornare sconfitti bensì pienamente consapevoli dell’esatto “perimetro” della nostra fisicità in quel momento. E ciò vale sia nel confronto con noi stessi che in quello con gli altri. Detto questo, vorrei però aggiungere che quella “fisica” è solo una delle dimensioni di approccio alla montagna, che a mio avviso si affianca a quella “culturale” e a quella “spirituale”, per come la storia dell’umanità, e quindi anche la storia di ciascuno di noi, ben ci racconta. Un approccio allora “tridimensionale” alla montagna credo che sia quello alla fine più appagante ed in grado di guidare e al tempo stesso relativizzare quello prettamente sportivo e agonistico di cui mi hai chiesto. n° 2/2011, pagina 3 Consiglio Direttivo e Collegio dei Revisori dei Conti 2011-2013 Antonello con la moglie Angela. Intendi promuovere uno scambio culturale con altre associazioni ambientaliste del nostro territorio? Sicuramente sì, per come già si è talvolta fatto in passato e per come ci raccomanda lo stesso Cai Centrale, sia con quel che organizza a livello nazionale, sia con i protocolli d’intesa che spesso è andato a stipulare. Ma credo che l’apertura debba estendersi anche alle associazioni non strettamente ambientaliste, affinché la conoscenza e difesa del territorio possano davvero diventare patrimonio comune della intera società civile in cui viviamo il nostro quotidiano. Intendi canonizzarci tutti? Che speranza abbiamo di rimanere una sezione laica? Questa è una domanda birichina, ma al tempo stesso molto seria e quindi importante. Birichina perché allude chiaramente alla mia notoria passione per le gesta, non solo alpinistiche, di Pier Giorgio Frassati, beatificato nel 1990 dal “papa alpinista” Giovanni Paolo II, sulle quali trovo spesso (troppo spesso?) il modo di intrattenermi a parlare. Seria perché pone la questione della laicità del Cai, che è questione non sezionale, evidentemente, ma nazionale. Ecco perché vorrei proporre a te e ai nostri soci e lettori, la risposta molto chiara ed autorevole che a tal riguardo ha dato l’allora nostro Presidente generale Annibale Salsa proprio nell’intervento pubblicato nella guida ai “Sentieri Frassati” da me curata: “La laicità, se coerentemente praticata ed espressa, è sempre rispettosa del rapporto di autonomia fra ragione e fede. Una coabitazione possibile che nobilita l’uomo nella sua profonda costituzione ontologica. Il carattere di aconfessionalità del Club Alpino Italiano si traduce, quindi, nell’impegno etico – prima ancora che morale – di non “sposare” pagina 4, n° 2/2011 alcuna visione del mondo particolare, alcuna fede (sia essa religiosa o laicista), alcuna ideologia politica. Nessun amico delle alte terre deve, perciò, sentirsi escluso dall’aderire ad un’Associazione che ha per scopo quello di far conoscere le montagne e di promuovere la loro frequentazione alpinistica da declinarsi in ogni sua manifestazione. Troppo spesso l’equivoco generato dall’assonanza terminologica fra laicità e laicismo suscita malintesi e ferite nelle coscienze. Ecco perché la figura di Pier Giorgio Frassati, a prescindere dal riconoscimento canonico di Beato in seno alla Chiesa Cattolica, può essere percepita come quella di un compagno di cordata e di sentiero sia da credenti che da non credenti, trovando una degna collocazione nel “Pantheon” del Cai accanto a uomini del clero come Papa Ratti e l’Abbé Gorret o della cultura “laicista” come Massimo Mila. Pensi che il tuo percorso come Presidente si presenti facile considerando le varie contraddizioni nella vita della Sezione? Sinceramente non capisco a quali presunte contraddizioni ci si riferisca, ma ciò non significa che il percorso di un Presidente, chiunque esso sia, possa presentarsi facile, ed anche se qualcuno me lo avesse prospettato come tale, con il nostro cantore e primo Presidente Francescopaolo Ferrara gli avrei risposto: “Abbiamo scritto facile, facile nun sarrà”. Si tratta dell’ennesimo nuovo sentiero da percorrere, che comporterà la dovuta fatica, ma che spero pure che, come dice il già citato nostro inno, alla fine me “facci’ arricrià” e … ve “facci’ arricrià”! Presidente, buon lavoro e auguri per il tuo cammino che speriamo sempre di affrontare con lealtà per dare un senso armonico al filo che unisce un socio ad un altro. L’Assemblea dei Soci – che, ricordiamo, è l’organo sovrano della Sezione costituito da tutti i Soci ordinari e familiari di età maggiore di anni diciotto - nella convocazione del 25 marzo 2011 ha eletto con voto segreto il nuovo Consiglio Direttivo formato, come da Statuto, da nove membri, nonché il Collegio dei tre Revisori dei Conti, scegliendo tra Soci maggiorenni ordinari e familiari, iscritti da almeno due anni alla Sezione Cai di Salerno. I 184 voti espressi dai 139 Soci presenti, sommati alle 45 deleghe hanno determinato la seguente graduatoria fra i Candidati al Consiglio Direttivo: 1) voti121 Lazzaro Ugo 2) “ 116 D’Amato Antonella 3) “ 110 Giannattasio Sandro 4) “ 105 Caputo Myriam 5) “ 104 Sica Antonello 6) “ 100 Monetti Luigi 7) “ 90 Piegari Attilio 8) “ 79Latorre Tina 9) “ 73Toraldo Vincenzo Paolo 10) “ 67 Martinelli Donato 11) “ 67 Gallo Camillo 12) “ 56 Petrosino Mario 13) “ 52 Nobile Ciro 14) “ 40 Villani Giuseppe 15) “ 21 Varallo Giovanni I Candidati al Collegio dei Revisori dei Conti hanno ricevuto, rispettivamente, voti: 1) voti 111 De Chiara Antonio 2) “ 110 Ricciardi Carlo 3) “ 86 Tisi Aldo 4) “ 54 Concilio Giuseppe Nella riunione del 4 aprile 2011 il Consiglio Direttivo ha eletto fra i suoi componenti: Presidente: Antonello Sica Vice Presidenti: Sandro Giannattasio e Luigi Monetti Tesoriere: Tina Latorre Segretaria: Antonella D’Amato A tutti i nuovi eletti gli auguri di buon lavoro da parte di tutti i Soci. Cultura Alpina Serata d’autore, con Luigi Ferranti di Maria Teresa Loffredo Una serata importante, quella del 15 Aprile 2011 nella sede del Cai Salerno, per tanti motivi: è la prima occasione di lavoro per il nuovo Consiglio e il nuovo Presidente della Sezione di Salerno; sono presenti ospiti graditissimi i consoli Felice Bottiglieri ed Enrico Andria del Touring Club Italiano; c’è un’eccellenza della nostra regione, Luigi Ferranti, accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna; ma soprattutto lo stesso Ferranti presenta come autore la guida CAI-TCI “Appennino Meridionale: Campania, Basilicata, Calabria”. Il benvenuto agli ospiti è ineccepibile,come sempre, da parte di Antonello Sica, il neo Presidente, che, dopo presentazioni, ringraziamenti e saluti, cede la parola ai rappresentanti del TCI che salutano con compiaciuto orgoglio il nuovo testo della prestigiosa collana e si augurano di avere una successiva proficua collaborazione con la Sezione Cai di Salerno (in primis per il progetto delle “greenways”, le piste ciclabili e/o escursionistiche sui tracciati dei binari dismessi). L’atteso e prezioso testo, dalla tradizionale copertina telata grigia, e il suo autore, elegantissimo in gilet grigio, sono oramai al centro della serata; un occhio malizioso potrebbe cogliere una singolare perfetta analogia tra l’uno (il libro) e l’altro (l’uomo): ambedue in grigio hanno accurate proporzioni, piccole dimensioni, validi contenuti, classica eleganza che non esclude un tocco di civetteria. Francesco del Franco, socio e alpinista del Cai Napoli, autore di un testo “prezioso” sull’alpinismo a Capri, nonché editore e proprietario di una pregiata biblioteca, è il primo ad intervenire e a presentare l’autore come uno scrittore che “è riuscito ad amalgamare tutte le notizie, così il libro appare opera di una sola penna”e ancora offre dell’uomo un ritratto non convenzionale: “Preciso ma non pignolo, audace ma non spericolato, libero ma non trasgressivo, e … compagno di bevute, perché la montagna è una gran dama, che va servita con allegria”. Luigi Ferranti, a questo punto, prende la parola, definisce il suo “un lavoro pionieristico”, e infatti, ora, dopo l’autore, è il turno del libro ad essere analizzato: vengono ricordati i dati, che sono conformi alla linea editoriale delle “Guide dei Monti d’Italia”, le pagine, le sezioni, i capitoli, i collaboratori, ma soprattutto l’idea iniziale dopo un colloquio con Gino Buscaini, al quale il volume è dedicato, e naturalmente la faticosa nascita che ha richiesto una dettagliata verifica sul campo attraverso colloqui con alpinisti ed escursionisti (ben pochi in un territorio così vasto per la scarsità della pratica dell’andar per monti), consultazioni di documenti stampati, siti internet relativi ad un territorio che comprende 24 gruppi montuosi e si estende dal confine campanomolisano fino allo Stretto di Messina per una lunghezza di circa 500 km. L’impegno è notevole, ma Luigi Ferranti incanta tutti con la competenza del suo discorso scorrevole e chiaro, ricordando anche le testimonianze di viaggi nel ’700 e ‘800 attraverso le alture del Sud, le vicende delle prime ascensioni a scopo escursionistico, i personaggi del meridionalismo storico come Giustino Fortunato, l’esplorazione alpinistica, la documentazione delle prime salite, delle prime vie … e qui i soci hanno l’occasione di vedere nelle foto d’archivio e di collezioni private i grandi dell’alpinismo meridionale, e napoletano in particolare, riconoscendo nelle immagini anche chi come Onofrio Di Gennaro, presente in sala, mostra solo qualche anno in più. Naturalmente Ferranti ricorda che la guida descrive itinerari essenzialmente escursionistici, ma propone anche salite di taglio alpinistico “ingiustamente dimenticate” per riscoprire una genuina e tradizionale soddisfazione . L’autore lascia spazio anche alle nuove tendenze, alla crescita delle Sezioni del Cai in Campania e nel Meridione, al Camminaitalia di Teresio Valsesia; poi seguono tanti dettagli tecnici, illustrati con videate e bellissime foto. La serata si concede anche un breve dibattito e poi si conclude con un applauso scrosciante per i due protagonisti “in grigio”. Gaetano Troisi tra gli accademici del GISM Dopo il nostro Presidente Antonello Sica (accademico dal 2009), anche il nostro carissimo socio Gaetano Troisi è stato accolto, nello scorso maggio, fra i soci accademici del GISM, Gruppo Italiano Scrittori di Montagna - Accademia di Arte e Cultura Alpina. A Gaetano, autore tra l’altro dell’apprezzatissimo Sotto le stelle della Galizia. Diario di un laico a Santiago di Compostela (vedi Il Varco del Paradiso, n. 2/2010 p. 10), vanno ora, attraverso il notiziario, le felicitazioni di tutta la Sezione … dopo i festeggiamenti a caldo e a sorpresa tributatigli durante il viaggio in Sardegna, non appena giunta la notizia. Il GISM, fondato nel 1929 ed attualmente presieduto da Spiro Dalla Porta Xydias, è una libera associazione apolitica ed apartitica che si articola in due sezioni: a) letteratura alpina; b) cultura, arti, scienze e attività intellettuali e tecniche attinenti la montagna e l’alpinismo. Lo scopo del Gruppo è quello di esaltare e di diffondere i valori ideali dell’alpinismo, di ispirare l’amore per la montagna e di promuovere ogni iniziativa atta a favorirne la conoscenza e la salvaguardia, nel rispetto dei valori naturali dell’ambiente e delle genti montanare (www.gruppogism.it). n° 2/2011, pagina 5 Alpinismo Giovanile Il progetto educativo dell’Alpinismo Giovanile di Ciro Nobile L’Alpinismo Giovanile ha lo scopo di aiutare il giovane nella propria crescita umana, proponendogli l’ambiente montano per vivere con gioia esperienze di formazione. Il giovane è il protagonista delle attività di Alpinismo Giovanile e pertanto non si può prescindere da una dimensione educativa. Tutti gli interventi degli adulti devono essere finalizzati ad essa nella consapevolezza di instaurare un rapporto dialettico tramite il quale il giovane possa trovare elementi di maturazione nel confronto costruttivo e sereno con l’adulto, visto come modello positivo di vita. Un costante rapporto di collaborazione con la famiglia e con gli altri educatori o strutture educative (scuole, comunità locali,) è indispensabile per una migliore conoscenza del giovane e per creare attorno a lui un clima di uniformità e collaborazione che rafforzi la sua fiducia e sicurezza. L’accompagnatore è lo strumento tramite il quale si realizza il progetto educativo dell’Alpinismo Giovanile, e deve possedere: - capacità tecnico-alpinistiche tali da garantire la massima sicurezza in montagna anche in situazioni di emergenza; - conoscenze generali di base per poter frequentare responsabilmente la montagna nel pieno ed attivo rispetto dell’ambiente; - attitudini organizzative, didattiche ed educative tali da consentire un corretto e proficuo rapporto con i giovani. Deve porsi come obiettivo la crescita umana del giovane tramite il contatto con l’ambiente montano e l’esperienza di gruppo e la sua conoscenza delle tecniche di base per pagina 6, n° 2/2011 la sicurezza e deve inoltre creare delle opportunità formative per aiutare il giovane nella propria ricerca dell’autonomia sia come uomo che come alpinista. Il gruppo è il campo d’azione per l’attività educativa; è altresì fondamentale che il gruppo si rinsaldi e si arricchisca attraverso esperienze comuni, gratificanti e continuative. L’attività con cui si realizzano questi intendimenti è essenzialmente l’escursionismo di montagna finalizzato verso obiettivi didattici programmati e inteso come recupero della dimensione del camminare. L’escursionismo deve però essere affiancato da esperienze nelle altre attività, comprese quelle contemplate negli scopi sociali, ludiche ricreative, ginnico-sportive, orientamento, speleologia, sci, ricerche naturalistiche ed etnografiche supportate anche attraverso l’utilizzo della Sezione quale struttura e luogo di incontro. Il metodo si basa sul coinvolgimento del giovane in attività divertenti, stabilendo con lui un rapporto costruttivo secondo le regole dell’imparare facendo. L’intervento nell’ambito dell’alpinismo giovanile si basa sui moderni criteri educativi del coinvolgimento ed impone un responsabile ed attivo rapporto col giovane mediante la ricerca del dialogo, il contatto costruttivo, l’instaurazione di un clima sereno, dinamico, creativo e gioioso. La vita nell’ambiente montano offre le più stimolanti occasioni di coinvolgimento ed è l’ideale per svolgere in libertà attività motorie nello spirito dell’avventura, col fascino dell’esplorazione e lo sviluppo delle capacità manuali e di osservazione. Speleologia In grotta con gli scout di Mario Petrosino A lezione nella sede del Cai Salerno. Nella Grotta dello Scalandrone. Il Gruppo Speleologico della nostra Sezione vanta una collaborazione ventennale con le varie associazioni scoutistiche della provincia; in diverse occasioni piccoli lupetti e “più temprati” scout sono stati accompagnati in varie grotte di facile percorribilità come la Grotta di San Michele Arcangelo di Olevano sul Tusciano, la Grotta del Dragone di Scala e la Grotta dello Scalandrone di Giffoni Valle Piana. Quest’ultima è stata la meta di un’esplorazione avvenuta lo scorso maggio, quando due squadriglie di Salerno (“Volpi” e “Puma”) si sono cimentate nella loro prima vera escursione sotterranea. Gli 11 ragazzi, di età compresa tra gli 11 e i 16 anni, hanno prima di tutto partecipato ad una piccola lezione, tenutasi nella nostra sede, sulla geologia e la biologia del mondo ipogeo, e qualche giorno dopo, sempre sotto la nostra attenta guida, sono partiti per … l’avventurosa impresa. Non senza qualche piccola difficoltà hanno raggiunto il famoso laghetto di accesso alla grotta, superando le rocce iniziali con l’ausilio di un corrimano allestito per l’occasione dagli speleo del gruppo presenti; qui hanno potuto ammirare la sorprendente spiaggetta e la roboante cascata che alimenta una delle sorgenti del Fiume Picentino. Un po’ di pausa per le foto di rito e poi un tour sempre tra le rocce che delimitano il lago, per risalire quindi al corrimano iniziale. Si è rivelata, purtroppo, scarsa la fauna presente, per cui i nostri piccoli eroi non hanno potuto “familiarizzare” col tanto temuto ed innocuo pipistrello, né con gli strani insetti visti qualche giorno prima alla lezione: peccato … ma ci rifaremo sicuramente molto presto! Programma alpinismo giovanile - 2° semestre 18 settembre Escursione Culturale in Penisola Sorrentina Direttori: Bepi Ceccarelli, Patrizia Bacco 9 ottobre Escursione Regionale alla Badia di Cava in occasione del Millennio della fondazione Direttore: Raffaele Lambiase 6 novembre Escursione Regionale sugli Alburni Direttori: Anna Maria Martorano, Loredana Lupo 13 novembre Escursione al Monte Raistulo e sosta al Rifugio del Brigante Angiolillo (gruppo Marzano-Eremita) Direttori: Ciro Nobile, Antonella Di Motta, Massimo Galderisi Per aggiornamenti su eventuali variazioni consultare il sito internet della Sezione: www.caisalerno.it Programma alpinismo e arrampicata - 2° semestre 11 settembre Alpinismo su roccia Gallo Matese (CE), Monte Preucia Via “Picchia sulla chigia, Romagnini” Sviluppo: 180 m — Difficoltà: V 16 ottobre Arrampicata sportiva Falesie di San Liberatore Responsabili di settore Alpinismo - Arrampicata: Loredana Lupo (339 4883217) Referente Coordinamento Regionale di Alpinismo: Agnese Mastromarino (338.9858686) Per aggiornamenti su eventuali variazioni consultare il sito internet della Sezione: www.caisalerno.it n° 2/2011, pagina 7 Programma escursionistico luglio-dicembre 2011 Club Alpino Italiano Sezione di Salerno Per aggiornamenti su eventuali variazioni consultare il sito internet della sezione: www.caisalerno.it 2-3 luglio “Camicia per due” - (Parco Nazionale del Gran Sasso) Percorso A: Sentiero del Centenario, M. Camicia (2564) Dislivello: 1500 m — Durata: 10 ore — Difficoltà: EEA Percorso B: Fonte Vetica (1632), M. Tremogia (2331), M. Camicia (2564) Dislivello: 930 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E Direttori: Sandro Giannattasio (339.4875688); Vincenzo Apicella (089.9952770, 333.4741788) Partenza: ore 14:30 di sabato 2 14 agosto Dal Vallone Scorzella al Calore - (Monti Picentini) Percorso: Km 40+700 Strada Acerno-Montella (600), Vallone Scorzella, 10 luglio I Sei Valichi della Valle del Sabato – (Monti Picentini) Percorso: Casa Cantoniera ANAS (1050), Barrizzulo (1111), Varco Colla Finestra (1060), Casa Rocchi (785), Varco della Rena (840), Varco del Pistone (836), Acqua delle Radiche, Porta di Monte Diavolo (941), Varco di Cerasole (954), Miniere di Ittiolo, Piano di Cerasole (586) Dislivello: 400 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E Direttori: Michele e Gaetana Cirino (089.239405, 347.5482264) Partenza: ore 7:30 20-21 agosto Escursione notturna sull’Accellica - (Monti Picentini) Sabato 20 Percorso: Acerno (720), Bosco dei Pellegrino, Acqua Fredda (1123), Timpone (1444), Bivacco “S. Raione” (1400) Dislivello: 850 m — Durata: 3 ore — Difficoltà: EE Domenica 21 Percorso: Bivacco “S. Raione” (1400), Bivacco “Valsavin”, Accellica Nord (1660), Acerno Dislivello: 300 m in salita, 1000 m in discesa — Durata: 8 ore — Difficoltà: EE Direttore: Sandro Giannattasio (339.4875688) Partenza: ore 19:00 da Salerno e 20:00 da Acerno di sabato 20 agosto 14-22 luglio Sentieri e villaggi della Cornovaglia - (Gran Bretagna) Programma dettagliato in sede Direttore: Anna Maria Martorano (089.227696, 338.9498941) 17 luglio Monte Terminio - (Monti Picentini) Percorso: Piano d’Ischia (1220), Rifugio degli Uccelli (1400), Collelungo, M. Terminio (1806) Dislivello: 600 m — Durata: 5 ore — Difficoltà: E Direttori: Antonella D’Amato (328.9550471); Myriam Caputo (339.2571600) Partenza: ore 8:00 23-24 luglio Traversata da Guado S. Antonio a Campo di Giove (Parco Nazionale della Majella) 23 luglio Percorso: Guado S. Antonio (1250), M. Rapina (2027), Pescofalcone (2646), Rifugio Manzini (2523) Dislivello: 1400 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: EE 24 luglio Percorso: Rifugio Manzini (2523), M. Amaro (2793), Grotta Canosa, M. Macellaro (2631), Tavola Rotonda (2400), Guado di Coccia (1674), Campo di Giove (1064) Dislivello: 400 m in salita, 1800 m in discesa — Durata: 5 ore — Difficoltà: EE Direttori: Sandro Giannattasio (339.4875688); Paolo Sarni (339.2132116) Partenza: ore 8:00 di sabato 23 31 luglio Circuito della Conca di Marco - (Monti Picentini) Percorso: Prato del Leone (1200), Fontana di Don Giovanni (1050), Conca di Marco, Vallone d’Acera, Valle d’Acera (1300), Colle del Leone (1200) Dislivello: 400 m — Durata: 4 ore — Difficoltà: E Direttori: Francescopaolo Ferrara (339.5877118); Giuseppe De Tullio (089.220659) Partenza: ore 7:30 da Salerno; 8:30 da Acerno 7 agosto Raia della Licina - (Monti Picentini) Percorso: Croce del Magnone (1184), Varco di Vallebona, versante nord Raia della Licina, Raia della Licina (1472), Varco di Vallebona, Costa S. Donato (1351), Croce del Magnone Dislivello: 500 m — Durata: 5 ore — Difficoltà: E Direttori: Francescopaolo Ferrara (089.231855, 339.5877118); Giuseppe De Tullio (089.220659) Partenza: ore 7:30 da Salerno; 8:30 da Acerno pagina 8, n° 2/2011 Barrizzulo (1088), Varco Colla Finestra (1060), Casa Marinari (741), Km 38 Strada Acerno-Montella (680) Dislivello: 500 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E Direttori: Diana De Nicola (329.3077848); Salvatore De Nicola Partenza: ore 7:30 da Salerno; 8:30 da Acerno 28 agosto Raia della Scannella - (Monti Picentini) Percorso: Porcile Varallo (820), Vallebona, Raia della Scannella (1527), Valle d’Acera, Strada Acerno-Bagnoli (790) Dislivello: 750 m — Durata: 5 ore — Difficoltà: E Direttori: Diana De Nicola (329.3077848); Salvatore De Nicola Partenza: ore 7:30 da Salerno; 8:30 da Acerno 3-4 settembre Inaugurazione del Sentiero Frassati della Puglia - (Subappennino Dauno) Escursione intersezionale con il CAI di Avellino, Benevento, Caserta, Cava de’ Tirreni e Napoli Percorso: Roseto Valfortore (680), M. Cornacchia (1151) Dislivello: 500 m — Durata: 3,30 ore — Difficoltà: E Direttori: Antonello Sica (331.3599053); Anna Maria Martorano (338.9498941) Partenza: ore 15:00 di sabato 3 11 settembre Monte Viglio - (Monti Cantari) Percorso: Serra S. Antonio (1608), Fonte della Moscosa (1619), M. Piano (1818), I Cantari (2050), Il Gendarme, M. Viglio (2156) Dislivello: 600 m — Durata: 5 ore — Difficoltà: E+ Direttori: Vincenzo Apicella (089.9952770, 333.4741788); Mario Petrosino (320.8086000) Partenza: ore 7:00 17-18 settembre Radura degli alberi serpente e Serra delle Ciavole (Parco Nazionale del Pollino) Escursione intersezionale con il CAI di Potenza Percorso: Colle dell’Impiso (1513), Piano Toscano (1770), Sella Dolcedorme (1870), Piano di Acquafredda (1760), Serra delle Ciavole (2177), Grande Porta del Pollino (1946), Piano Toscano (1770), Colle dell’Impiso Dislivello: 1000 m — Durata: 7 ore — Difficoltà: E+ Direttori: Myriam Caputo (339.2571600); Ugo Lazzaro (349.3627515) Partenza: ore 8:30 di sabato 17 25 settembre Le Creste nord-ovest dei Monti Alburni Percorso: Postiglione (750), Grotta di S. Elia (845), Passo Marola (1470), M. Pizzuto (1403), Chiamunno (1383), Postiglione Programma escursionistico luglio-dicembre 2011 Club Alpino Italiano Sezione di Salerno La partenza avviene (in genere) da Salerno - Piazza della Concordia, salvo diversa programmazione. Dislivello: 750 m — Durata: 7 ore — Difficoltà: EE Direttori: Enrico La Rocca (089.751960); Michele Loguercio (089.722308) Partenza: ore 7:30 1-9 ottobre XIII Settimana Nazionale dell’Escursionismo A cura della Commissione Regionale Escursionismo della Campania Programma dettagliato in sede 13 novembre Circuito di Monte Castello - (Gruppo Marzano-Eremita) Percorso: Colliano (560), Fontana Canale (900), M. Castello (1202), Piano delle Fonti (1169), Fontana Mauriello (1135), Fontana Cerasole (1100), Colliano Dislivello: 650 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E Direttori: Alberto Sparano (0828.364127, 328.9052912); Francesco Restaino (339.5202694); Paola Cavaliere Partenza: ore 7:30 8 ottobre Escursione corale della XIII Settimana Nazionale dell’Escursionismo (Monti Lattari). Escursione intersezionale Campana: Monte dell’Avvocata (1014) dalla Badia di Cava de’ Tirreni e ritorno - A cura della sezione di Cava de’ Tirreni Dislivello: 650 m — Durata: 5 ore — Difficoltà: E Referente per Salerno: AE Attilio Piegari (389.2415000) 20 novembre Monte Monna - (Monti Picentini) Percorso: Strada Castiglione del Genovesi-Calvanico (765), M. Monna (1195) Dislivello: 430 m — Durata: 4 ore — Difficoltà: E Direttore: Clemente Ultimo (328.4550937) Partenza: ore 8:00 9 ottobre Escursione conclusiva della XIII Settimana Nazionale dell’Escursionismo (Monti Lattari) - Monte Falerio da Albori A cura delle Sezioni CAI di Cava de’ Tirreni e Salerno Dislivello: 610 m — Durata: ore 4.30 — Difficoltà: E Referente per Salerno: AE Attilio Piegari (389.2415000) 27 novembre Traversata da Salerno a Mercato S. Severino – (Colline Salernitane) Percorso: Castello di Arechi (230), Croce, Le Creste (697), Varco della Foce (506), Diecimare, Varco Ceraso (720), Spiano (250) Dislivello: 750 m — Durata: 7 ore — Difficoltà: E Direttori: Luigi Monetti (089.2588255); Mimmo Negro (320.0636537) Partenza: ore 7:30 16 ottobre Monte Cervialto - (Monti Picentini). Escursione intersezionale con il CAI di Napoli Percorso: Laceno (1090), Valico di Giamberardino (1500), M. Cervialto (1808), Filicecchio, Piano l’Acernese (1150) Dislivello: 800 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E Direttori: Ugo Lazzaro (349.3627515), Giuliana Alessio (339.6545655) Partenza: ore 7:30 23 ottobre Le Sette Torri Costiere: dal Mingardo a Marina di Camerota (Parco Nazionale del Cilento) Percorso: Torre del Mingardo (31), Iazzo S. Cono (344), Cappella di S. Antonio (432), Torre Muzza (120), Torre Fenosa (74), Cala d’Arconte, Cala di Capo Grosso, Torre dell’Isola (21), Spiaggia della Calanca, Porto di Marina di Camerota Dislivello: 550 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E Direttori: Giovanni Guerra (0828.301513, 328.6319760); Salvatore Calicchio (0974.935023, 333.5953513) Partenza: ore 7:30 29 ottobre - 1 novembre Itinerari medievali - (Parco Nazionale del Gran Sasso) Programma dettagliato in sede Direttori: Camillo Gallo (333.1486384); Anna Maria Martorano (338.9498941) 30 ottobre Monte Urto - (Monti Alburni) Percorso: Valico Carità (1300), Varroncelli, Vuccolo dell’Arena (1420), Secchitiello, Valico del Tirone (1452), M. Urto (1661), Pozzo Secchitiello (1400), Casone Farina (1340), Valico Carità Dislivello: 700 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E Direttori: Mimmo Aiello (334.9120480); Peppe Mazza (327.4928221) Partenza: ore 7:30 6 novembre Monte Somma-(Parco Nazionale del Vesuvio). A cura della Commissione TAM Percorso: Strada del Vesuvio (689), Cognoli di Giacca (703), Cognoli di Trocchia (961), Cognoli di S. Anastasia (1086), Punta Nasone (1131) Dislivello: 450 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E+ Direttori: Paola Daniele (388.1693901); Myriam Caputo (339.2571600); Ciro Teodonno Partenza: ore 7:30 3-4 dicembre Monte delle Fate - (Monti Ausoni) Percorso: S. Vito (100), M. delle Fate (1090) Dislivello: 1000 m — Durata: 6 ore — Difficoltà: E Direttori: Anna Maria Martorano (089.227696, 338.9498941); Tonia Molinari (089.631733) Partenza: ore 15:00 di sabato 3 11 dicembre Da Ricigliano al Ponte Annibale - (Gruppo Marzano-Eremita) Percorso: Cappella di S. Vito in Ricigliano (590), Vassiciarda (450), S.P. 34 (380), Torrente Platano, Ponte del Diavolo o di Annibale (240), Difesa Ripa Rossa (510), Fonte Santo Ianni (380) Dislivello: 360 m in salita, 570 m in discesa — Durata: 4 ore — Difficoltà: E Direttori: Attilio Piegari (089.241500, 389.2415000); Giovanni Matula (333.4846571) Partenza: ore 7:30 18 dicembre Campo Summa e i monti di Enzo Albano – (Monti di Sarno) Percorso: Valico Bracigliano-Forino (600), Campo Summa (820), Il Piesco (973), M. Faitaldo (1072), M. Torrenone (1069), Valico Bracigliano-Forino Dislivello: 500 m — Durata: 4 ore — Difficoltà: E Direttori: Michele e Gaetana Cirino (089.239405, 347.5482264) Partenza: ore 8:00 26 dicembre Escursione Intersezionale Campana Brindisi di fine anno a Monte S. Angelo di Cava - (Monti Lattari) A cura della Sezione di Cava de’ Tirreni Percorso: Contrapone (340), M. S. Angelo (1130) Dislivello: 790 m — Durata: 5 ore — Difficoltà: E Direttori: Lucia Avigliano (089.463024); Giovanni Trezza (338.7401798) Partenza: ore 7:30 31 dicembre Accellica Sud - (Monti Picentini) Brindisi di fine anno per “ferrati” caini Programma dettagliato in sede Direttore: Sandro Giannattasio (339.4875688) n° 2/2011, pagina 9 Eventi Nazionali Gli eventi escursionistici, in Campania, della XIII Settimana Nazionale dell’Escursionismo domenica 2 ottobre Mercoledi 5 ottobre E La Gallinola: ventose creste (P.M.) E Il Miletto tra i due mari (P.M.) T Le Ciampate del diavolo (CE) E Monte Epomeo di Ischia (NA) Lunedi 3 ottobre E Monte Somma Vesuvio da Ottaviano (NA) T L’orto della Regina (CE) E TrenoTrekking: 1° giorno (CE) Maddaloni - Caserta Vecchia Venerdi 7 ottobre Martedi 4 ottobre TREKKING E TrenoTrekking: 2° giorno (CE) Caserta Vecchia - S. Angelo in Formis EE Monte Taburno (BN) E Monte Taburno (BN) Mercoledi 5 ottobre EE Monte Terminio (AV) EE Montevergine (AV) Giovedi 6 ottobre E Le grotte dei Monti Alburni (SA) E Monte Cervati (SA) Venerdi 7 ottobre EE Monte Faito Molare (C.S.) E Sorrento - Massa Lubrense (C.S.) Sabato 8 ottobre E+ dalla Badia di Cava de’ Tirreni (C.T.) all’Avvocata e discesa a Maiori E dalla Badia di Cava de’ Tirreni (C.T.) all’Avvocata e ritorno a Cava domenica 9 ottobre E Monte Falerio (C.T.) Giovedi 6 ottobre E Il Sentiero degli Dei (C.T.) E Monti del Matese (P.M.) Domenica 2 ottobre dal Lago Matese al Rifugio dell’Orso Lunedi 3 ottobre al Rifugio dell’Orso a Bocca della Selva E+ Monti Alburni (SA) Martedi 4 ottobre da Postiglione al Rifugio Panormo Mercoledi 5 ottobre dal Rifugio Panormo a Petina EE Monti Lattari (C.T. e C.S.) Giovedi 6 ottobre dal Valico di Chiunzi ad Agerola Venerdi 7 ottobre da Agerola a Colle S. Pietro Sabato 8 ottobre da Colle S. Pietro a Termini CICLOESCURSIONISMO Lunedi 3 ottobre ESCURSIONISMO tra MARE e MONTI BC Parco Nazionale del Vesuvio (AV) Lunedi 3 ottobre Mercoledi 5 ottobre E Gran Cono del Vesuvio da Ercolano (NA) MC Parco Regionale Taburno Camposauro (BN) Martedi 4 ottobre Venerdi 7 ottobre E Il Sentiero degli Dei (C.S.) BC Parco Regionale del Partenio (AV) pagina 10, n° 2/2011 Eventi Nazionali All’Assemblea dei Delegati a Spoleto presentati la XIII Settimana Nazionale dell'Escursionismo e il XIII Meeting Nazionale della Sentieristica di Anna Maria Martorano e Attilio Piegari Il chiostro e la sala del centro monumentale di San Nicolò L’inizio ufficiale della “nove giorni” sarà affidato, sabato in Spoleto hanno ospitato il 21 e il 22 maggio i 500 de- 1 ottobre, al Convegno sulla “Sicurezza e responsabilità legati di tutta Italia convenuti per l’annuale appuntamento nei lavori sui sentieri” ed alla Mostra, anche fotografica, dei vertici del Club Alpino: il più importante motivo di nel contesto del Meeting Nazionale della Sentieristica; la incontro e di scambio di informazioni, di programmi e cena di benvenuto e la visita guidata al centro storico di forse di dubbi, con “caini” di Sezioni lontane con molti Benevento concluderanno la prima giornata. dei quali si è condiviso un’escursione, un’emozione, un Domenica 2 ottobre, di buon mattino, pullman privabrindisi. La relazione morale del PG Umberto Martini ha ti condurranno i partecipanti sulle rive del Lago Matese, sottolineato sia la responsabilità e l’impegno del Cai in punto di attacco dei primi quattro eventi: il sentiero diambito di tutela ambientale in rapporto alle esigenze del dattico a conclusione del meeting, l’escursione sul Monte territorio, che la formazione degli operatori atti a svolgere Miletto, l’ascesa a La Gallinola, il trekking di due giorni un ruolo attivo soprattutto nel coinvolgimento delle Istitu- sul Matese. zioni, chiedendo l’impegno degli uomini del Club Alpino Lunedì 3 ottobre sarà di turno il territorio casertano a produrre proposte culturali e tecniche altamente aggior- con le proposte riguardanti il Parco di Roccamonfina e il nate in termini di sicurezza e di contenuti. Con queste pre- Trenotrekking. messe il Cai, approssimandosi il 150° anniversario della Martedì 4 ottobre la cima beneventana del Taburno sua fondazione (1863 sarà raggiunta scegliendo 2013), pone in essere la fra due sentieri di diversa trasformazione dei suoi difficoltà lungo opposti crimezzi di comunicazione, nali. in particolare della stampa Mercoledì 5 sarà la volta sociale, per la diffusione del Partenio e dei Picentini dei suoi obiettivi con vadel versante avellinese, a rie proposte sempre più cui seguirà il trasferimento incisive e in linea con gli dei partecipanti ad Atena attuali media. Tale progetLucana per le escursioni sato ha trovato tutti coinvolti lernitane, già descritte, del nell’offrire impegno e sogiovedì. prattutto idee affinché queSempre giovedì 6 iniziesto importante traguardo rà il trekking di tre giorni possa essere determinante sui Monti Lattari, dal Valico nelle scelte future del sodi Chiunzi a Termini. dalizio. In tale occasione, Venerdì 7 saranno il il Gruppo Regionale della Monte Faito e la Penisola Campania e la CommisSorrentina ad attendere gli sione Regionale di Escurescursionisti, che nei giorni sionismo hanno ufficialprecedenti avranno potuto mente presentato la XIII anche percorrere il SentieDelegati campani col PG Martini e la PR Martorano. Settimana Nazionale ro degli Dei, salire sul Vedell'Escursionismo e il suvio dai due versanti ed XIII Meeting Nazionale della Sentieristica, e con- ascendere al Monte Epomeo di Ischia. testualmente distribuito a dirigenti e delegati circa 1.200 Per sabato 8 ottobre è invece in programma una copie del libretto descrittivo realizzato dal Gruppo di la- corale escursione che da Cava de’ Tirreni raggiungerà voro intersezionale campano. Rimandando alle pagine l’Avvocata, per poi discendere a Maiori o, in alternativa, dei siti www.caicampania.it, www.caisalerno.it tornare alla Badia di Cava. e www.AE-CMI.it per i dettagli e gli aggiornamenti di Ultima fatica, domenica 9 ottobre, per l’ascesa al tutti gli eventi, riteniamo opportuno proporre una breve Monte Falerio, a conclusione della XIII edizione della nota sulle escursioni organizzate dalla Sezione di SNE. Previste anche tre uscite di cicloescursionismo: sul Salerno: martedì 4 e mercoledì 5 ottobre verrà Vesuvio, sul Taburno-Camposauro e sul Partenio. effettuato il trekking sui Monti Alburni, con partenza da Auspicando una significativa partecipazione dei soci Postiglione, tappa al rifugio Panormo ed arrivo a Petina; salernitani che si troveranno, come tutti, nell’imbarazzo mentre giovedì 6 sono programmate due escursioni: un della scelta, concludiamo ricordando che sono inoltre interessante circuito sugli Alburni, con visita ad alcune programmate otto serate a tema, viste guidate a siti mogrotte con la fattiva collaborazione del Gruppo Speleo, numentali, occasioni di interesse eno-gastronomico e una ed un’ascesa ai 1899 metri del Monte Cervati. serata di gala. n° 2/2011, pagina 11 Viaggi ed Escursioni Nel 150° dell’Unità d’Italia in Sardegna per l’inaugurazione del diciottesimo “Sentiero Frassati” regionale di Ennio Capone Quando Antonella Sica Cicalò, del Presidente delpropose, durante la mia la Sottosezione nazionale presidenza, di intitolare un “Pier Giorgio Frassati” della sentiero della Sezione del Giovane Montagna Luciano Cai di Salerno al beato Pier Caprile, della Past PresiGiorgio Frassati, non ebbi dente dell’Azione Cattolica alcun dubbio di proporre diocesana di Nuoro Anna e far approvare, prima dal Cicalò e, naturalmente, del Consiglio Direttivo della nostro Presidente in veste di Sezione, poi dalla DelegaCoordinatore nazionale del zione Regionale Campaprogetto, si inaugura il conna, l’idea di far nascere un vegno dedicato ai Sentieri “sentiero regionale” espresFrassati. Prendono la parosione di tutte le Sezioni del la anche Sindaci e AssesCai campano. sori dei quattro paesi inteSicuramente non avevo imressati al sentiero (Arzana, maginato gli sviluppi futuri Desulo, Fonni e Villagrande dell’iniziativa, ma ero conStrisaili), che sottolineano vinto che bisognasse allarla vocazione “politica” di gare sempre gli orizzonti questo particolare cammino sezionali ed incoraggiare le che tende ad unire le idee, iniziative e le idee dei soci. i progetti e le forze delle coGrazie allo straordinario munità civiche che gravitasuccesso del primo Sentiero no intorno al Gennargentu, Frassati della Campania ed la grande montagna della all’attivismo del nostro atSardegna. tuale Presidente, nel volgere La Sezione di Nuoro ha idedi pochi anni quasi tutta l’inato un sentiero “stellare”, nel tera Italia è stata dotata dei senso che dai quattro paesi La nostra bandiera sale verso la vetta del Gennargentu. “Sentieri Frassati” regionali, che circondano il Gennarcon pieno riconoscimento gentu si diramano quattro di fatto da parte del Cai Centrale. Lungo la strada, al Cai si sentieri che vanno ad unirsi in cima alla montagna, costiaffiancano l’Azione Cattolica e la Giovane Montagna, as- tuendo, di fatto, un’area protetta territoriale a vocazione tusociazioni di cui pure il giovane Frassati fu socio. La diciot- ristico-escursionistica. La sala del convegno è affollatissima tesima regione che ha inaugurato il proprio Sentiero Fras- con oltre duecento presenze, fra cui i rappresentanti di tutti sati è la Sardegna, con un’eccezionale organizzazione di i “Sentieri Frassati” già inaugurati e quelli di varie Sezioni mezzi e di uomini che rende onore alla Sezione di Salerno della “Giovane Montagna” e dell’Azione Cattolica. ed al suo Presidente. L’idea-guida che anima il convegno è che tramite l’iniziativa Siamo oltre sessanta soci delle Sezioni Cai di Salerno, dei “Sentieri Frassati” e l’amore per la montagna si è costiAvellino, Isernia, Colleferro, Bari e Penne (e qualcuno so- tuita una forza multi-regionale che anticipa, e nel migliore cio anche della Giovane Montagna) che ci imbarchiamo dei modi, la imminente autonomia regionale, dando un la sera del 6 Maggio 2011 sul traghetto da Civitavecchia esempio di come le regioni, unite, possono poi contribuire per Olbia; con noi a bordo anche venticinque soci della allo sviluppo economico e morale della nazione; nel 150° Sezione di Roma della Giovane Montagna. Ovviamente dell’Unità d’Italia tale manifestazione si inserisce, perciò, a non poteva mancare, oltre al Presidente Sica, la nostra Past pieno titolo nella celebrazione dell’unità delle regioni, nel Presidente Anna Maria Martorano, attuale Presidente del rispetto delle loro autonomie. Cai Campania. Chiude il convegno il discorso del Presidente generale del Dopo una breve sosta presso la villa di Mimmo Bove, fratel- Cai Umberto Martini, il quale esalta i valori di fratellanza e lo del Presidente del Cai Isernia, che di mattina presto mette di amore per la montagna che i “Sentieri Frassati” rapprea disposizione dei frugali ospiti una tavola piena di ogni sentano e consolidano. ben di Dio, con prodotti tipici della Sardegna, giungiamo Ma è solo l’inizio. La mattina dell’otto maggio il nostro grupinfine all’albergo di Villagrande Strisaili, nuovissima struttu- po parte dal sentiero n. 702 di Fonni (1570 m) insieme ra a quattro stelle che ospiterà il convegno inaugurale. a circa trecento altri escursionisti. Sulla Punta Lamarmora Il pomeriggio, con la presenza del Presidente generale (1834 m), un po’ dopo mezzogiorno, dai sentieri provedel Cai, Umberto Martini, del Presidente del Cai di Nuoro nienti da Arzana, Desulo e Villagrande Strisaili arrivano, Giacomo Attardi, del Presidente del Cai Sardegna Peppino ed ivi a noi si congiungono, altri trecento escursionisti e più, pagina 12, n° 2/2011 per un totale di oltre seicento escursionisti che, nel massimo rispetto dell’ambiente, senza clamori o atteggiamenti aggressivi, circondano la cima del Gennargentu con il decoro e l’onore che si addice a questa maestosa montagna, madre di tutte le acque della terra sarda. Inizia la cerimonia di unione delle acque portate dai rappresentanti delle altre regioni, inserita, come sempre, in una suggestiva e bellissima funzione religiosa. Chi scrive ha avuto il privilegio e l’onore di portare con sé e versare in apposito recipiente l’acqua sorgiva della Sicilia, all’uopo delegato dai soci siciliani, impossibilitati a presenziare. La cima del Gennargentu è stata muta testimone e protagonista di un gesto di riconciliazione nazionale essendo rap- presentate praticamente tutte le regioni d’Italia che si sono strette in un grande abbraccio, segno non solo di rispetto per l’ambiente, ma anche, sul piano sociale, di bisogno di uguaglianza e solidarietà fra le stesse. Va detto che la manifestazione, per l’organizzazione ed i numeri proposti, ha rappresentato un evento di portata nazionale sia per il Club Alpino Italiano, che per le Associazioni aderenti all’iniziativa ed ha, ancora una volta, esaltato il ruolo della Sezione di Salerno, che, grazie alle precedenti gestioni e, da ultimo, a quella di Ugo Lazzaro, già godeva di prestigio e considerazione in campo nazionale, ora sicuramente accresciuti grazie al grande evento sardo. Nell’incanto dei Sibillini di Camillo Gallo Si è svolta dal 17 al 19 giugno l’attesa escursione ai monti Sibillini sotto la guida della collaudata coppia Myriam e Mariateresa (Labella). In particolare ci si è diretti verso il Piano Grande (1270 m circa), grandioso anfiteatro dominato a oriente dalla catena dei monti sopradetti con il sovrastante monte Vettore (2476 m), una delle quattro conche che formano il sistema degli altipiani di Castelluccio, di origine tettonica, considerati il più grande (lunghezza 18 km) bacino carsico chiuso d’Italia dopo quello del Fùcino, occupati nel periodo glaciale da un lago. L’ambito, tra i più interessanti del Parco Nazionale dei monti Sibillini, è di eccezionale qualità paesistica, ambientale e naturalistica per la grandiosità degli scenari, la ricchezza della vegetazione nonché per le aree palustri diffuse nelle zone depresse. Spettacolare è stata a tal proposito la vista del pianoro dei Pantani popolato da una miriade di animali al pascolo; la natura prevalentemente calcarea di questi rilievi fa sì che essi siano grandi immagazzinatori d’acqua, che affiora in numerose sorgenti con la presenza di doline, canali e inghiottitoi. Rinomate sono poi le coltivazioni di lenticchie che si stendono a ridosso dell’abitato di Castelluccio, in posizione di straordinaria bellezza tra il Pian Grande e il Piano Perduto, antico castello nell’orbita di Norcia, costruito a difesa del confine orientale e dei pascoli. Ma il motivo principale che giustificava un tal viaggio nel Centro Italia in questo periodo è la straordinaria fioritura alpina primaverile che rende questi prati una tavolozza di colori con prevalenti distese di giallo intervallate dal rosso dei papaveri e delle peonie sullo sfondo del verde intenso del manto collinare e del blu del cielo: un bel cimento per i fotografi che si sono sbizzarriti a oltranza; il bel tempo, con una piacevole brezza che ha rinfrescato i caini nelle due giornate, ha contribuito al successo della spedizione. Anche l’aspetto logistico è stato perfetto con adeguata sistemazione in un agriturismo e ottime cene in un ristorante nell’abitato del borgo. L’escursione ha avuto anche un interesse storico-artistico col rinvenimento degli antichi cippi di confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio lungo il crinale percorso e la sosta finale a Norcia, interessante borgo medioevale. Oltre a caini “storici” - quali l’evergreen Benito, Giovanni il vivandiere e Felice che col suo monopattino si è esibito in un exploit di oltre 20 km precedendo il nostro pullman tra Castelluccio e Norcia – il gruppo ha annoverato anche, graditissime ospiti, Adriana della Sezione di Castellammare di Stabia e Ornella della Sezione di Guardiagrele, entrambe simpaticamente coinvolte dall’allegria dei caini nostrani e dal generale compiacimento per le belle ore trascorse tra scenari da favola. n° 2/2011, pagina 13 Viaggi ed Escursioni Echi della nostra accoglienza di Myriam Caputo, Paola Pisani, Anna Maria Martorano e Maria Teresa Loffredo CAI Viterbo È con grande piacere che, dal 5 all’8 maggio, il Cai Salerno ha dato il suo “Benvenuti al Sud” a (niente di meno che!) novanta soci della Sezione Cai di Viterbo, che hanno trascorso uno splendido fine settimana nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed, in particolar modo, nei territori di Castellabate, Agropoli e Paestum. Gli organizzatori laziali, Ilo Berni e Pino Lupattelli, hanno contattato il nostro Past Presidente, Ugo Lazzaro, Myriam Caputo e Salvatore Calicchio, i quali hanno dato subito la loro disponibilità organizzando piacevoli giornate dedicate sia all’aspetto culturale, con visita degli scavi archeologici di Velia e di Paestum, che a quello naturalistico con escursioni al Monte Gelbison ed a Punta Licosa. Quest’ultima escursione è stata arricchita dalla partecipazione di diversi altri soci della nostra Sezione. ni, già nel prossimo anno: i noti organizzatori dei “grandi viaggi” della nostra Sezione sono avvisati! CAI Cesena Dal 28 maggio al 2 giugno una decina di soci della Sezione Cai di Cesena sono stati sui monti Lattari, soggiornando in un camping a Sorrento. Domenica 29 maggio sono stati accompagnati da Giovanni Guerra a Capri, mentre tutti gli altri giorni sono stati condotti da Anna Maria Martorano a Punta Campanella e alla Baia di Ieranto, sul Sentiero degli Dei con visita a Positano, e alla Valle delle Ferriere con visita al Museo della Carta di Amalfi. Tutti i partecipanti hanno mostrato ammirazione per gli splendidi luoghi visitati e nel lasciarci hanno invitato la nostra Sezione ad effettuare escursioni sui loro monti. CAI Fiume CAI UGET Ciriè Dal 4 all’11 GiuDall’11 al 18 maggno un gruppo di gio, ventuno soci venticinque soci della Sezione Cai della storica e atiUGET di Ciriè (Toripica Sezione Cai no) sono stati nostri di Fiume, guidato graditissimi ospiti. dal Presidente SanLi abbiamo accomdro Silvano e dalla pagnati ogni giorSegretaria Bianca no sui sentieri più Guarneri, ha traspettacolari e, a scorso una settimaloro dire, mozzafiana nel Parco Nato della nostra Cozionale del Cilento stiera, grazie alla e Vallo di Diano, sempre pronta dialloggiando – grasponibilità dei nostri zie all’interessasoci Ennio Capone, A Nocelle di Positano il CAI Ciriè incontra soci di tutta la Campania. mento della nostra Donato Di Matteo, Sezione – presso Sandro Giannattasio, Giovanni Guerra, Ugo Lazzaro, Ciro Nobile e Paola il centro turistico “L’amico”(in località Santa Barbara di Pisani; il tutto incorniciato dai trekking urbani per Napoli Ceraso), dove ha potuto apprezzare una garbata acco(con il Past Presidente del Cai Napoli Enzo Di Gironimo) glienza e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Le escursioni programmate da Umberto Marletta e dal Presidente e Salerno (con il nostro Franco Campolongo). Dei cari Piemontesi abbiamo subito apprezzato la spon- Onorario della Sezione Cai di Salerno Sabatino Landi taneità e la sincera amicizia, che non poco hanno contri- con la consorte Emilia (tutti soci anche del Cai Fiume) hanno spaziato dalla Costa degli Infreschi agli Alburni, dal buito a rendere piacevole lo stare insieme. Il soggiorno all’Ostello “Ave Gratia Plaena” di Salerno si Cervati a Punta Tresino e al monte di Novi, senza peraltro è rivelato una scelta vincente sia per la centralità, che ha trascurare il contatto con la storia del territorio attraverso ridotto al minimo il disagio per i continui spostamenti … la visita alla zona archeologica di Paestum, per la quale che per l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Per la grande si sono a diverso titolo prodigate le socie Maria Teresa sintonia che ha animato le “giornate caine” salernitane Loffredo e Laura D’Aniello. gli amici di Ciriè hanno trovato del tutto naturale fare un Gli amici sono partiti ringraziandoci per l’ottima organiz“perentorio” invito al Cai Salerno di trascorrere al pari zazione ed ampiamente soddisfatti per la bella esperienun’intera settimana al Nord, tra le Valli di Lanzo e dintor- za vissuta. pagina 14, n° 2/2011 Vademecum per l’Escursionista Norme di partecipazione alle escursioni ed eventi sociali Approvate dall’Assemblea dei Soci del Cai Salerno il 26 novembre 2010 ed immediatamente operative. Alla buona riuscita delle attività escursionistiche contribuisce l’osservanza di alcune norme comportamentali, da parte di tutti i partecipanti. 1 - Partecipazione alle escursioni sociali Possono partecipare alle escursioni sociali: - i soci che, in regola con il tesseramento Cai godono delle necessarie coperture assicurative (già incluse nella quota associativa annuale); - i soci che, non avendo rinnovato l’iscrizione alla data ultima del 31 marzo, sono - a norma di Statuto - morosi nonché privi di contratti assicurativi in quanto le polizze Cai sono scadute; - i simpatizzanti che, non essendo soci Cai, risultano privi di copertura assicurativa; si precisa che la loro partecipazione sarà limitata ad un massimo di tre escursioni con difficoltà T o E, al solo fine di verificare la propria attitudine all’escursionismo di gruppo. 2 - Partecipanti non coperti dalle assicurazioni cai I soci morosi ed i simpatizzanti non soci possono attivare le polizze giornaliere di assicurazione che, ricordiamo, si limitano soltanto al Soccorso Alpino ed agli infortuni. È facoltà del Direttore di Escursione escludere dall’attività sociale in programma coloro che sono privi di copertura assicurativa. La richiesta di partecipazione, insieme alla quota prevista, sarà accolta dal Direttore di Escursione non oltre la sera del venerdì precedente (o del giorno prefissato nel rispettivo programma), per consentire l’invio della modulistica. 3 - Partecipazione alle escursioni da parte dei minori I minori di 18 anni saranno ammessi a partecipare alle escursioni sociali soltanto se in possesso della assicurazione annuale (già inclusa nella quota associativa al Cai) o quella giornaliera per il Soccorso Alpino e per gli infortuni. In particolare: - i ragazzi di età inferiore a 14 anni debbono essere accompagnati da un genitore che partecipa all’escursione, assumendosi tutte le responsabilità; - da 14 anni e fino al compimento della maggiore età, i giovani possono partecipare - previo consenso del Direttore di Escursione - se accompagnati da un genitore o da un socio maggiorenne autorizzato per iscritto da chi esercita la patria potestà; - si ribadisce che il genitore assume la responsabilità civile per i danni a terzi eventualmente causati dal minore. 4 - Pagamento della quota di partecipazione ad escursioni e ad attività sociali Nel caso sia richiesto il pagamento di una quota di partecipazione ad una escursione o ad una attività sociale, la cifra - differente fra socio e non socio - andrà versata al Responsabile non oltre la sera del venerdì precedente (o del giorno previsto in programma). La richiesta di partecipazione sarà accolta solo se accompagnata dalla cifra prevista. Tale quota verrà restituita solo in caso di annullamento dell’escursione o dell’attività sociale. 5 - Numero massimo di partecipanti Nei casi in cui è previsto un numero massimo di partecipanti alla escursione o alla attività sociale, saranno accettate prioritariamente le richieste dei soci della Sezione organizzatrice. Gli eventuali posti ancora liberi saranno assegnati agli altri richiedenti, seguendo l’ordine cronologico risultante dalla lista di attesa. Tutto quello che l’escursionista deve sapere Obblighi dei partecipanti È obbligatorio per tutti - soci e non soci - prenotarsi accedendo alla sede sociale il venerdì sera dalle ore 20:00 alle ore 22:00; in tale occasione viene illustrata l’escursione per ben specificare il livello di difficoltà e l’attrezzatura necessaria. Chi partecipa alle escursioni si impegna a dotarsi di attrezzatura ed abbigliamento adeguati e soprattutto deve essere consapevole delle proprie condizioni di idoneità fisica, in rapporto alle difficoltà, al dislivello, alla durata della escursione proposta ed alle condizioni climatiche previste; deve pertanto: - essere fisicamente preparato ed in possesso di abbigliamento ed attrezzature adeguate alle esigenze della escursione (in primis scarponi da trekking); - attenersi esclusivamente alle disposizioni impartite dal Direttore e dai Responsabili della escursione; - seguire gli itinerari prestabiliti, non precedendo né allontanandosi dal gruppo, salvo autorizzazione del Direttore di escursione; - collaborare con il Direttore per la buona riuscita della escursione; Ogni partecipante deve inoltre essere solidale con le decisioni del Direttore soprattutto a fronte di insorte difficoltà. Il direttore di escursione Il Direttore di Escursione cura la programmazione, l’organizzazione e la conduzione dell’escursione sociale nel rispetto delle opportune norme di comportamento. Le escursioni sono condotte dal Direttore, coadiuvato da uno o più Responsabili. Il Direttore ha la facoltà: - di modificare il programma, l’orario, l’itinerario per sopravvenute necessità; - di escludere i soci non ritenuti idonei o insufficientemente equipaggiati; - di spostare o annullare le escursioni in programma per ragioni di sicurezza e di organizzazione, anche senza preavviso. Rischi e responsabilità Le escursioni sociali del Cai, coerentemente alla loro natura, pongono i partecipanti di fronte ai rischi e ai pericoli inerenti la pratica dell’alpinismo. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni sociali, consci di tali rischi, danno il più ampio discarico delle responsabilità alla Sezione di Salerno del Club Alpino Italiano, al Direttore ed ai Responsabili di Escursione per incidenti ed infortuni che dovessero verificarsi durante l’escursione. Classificazione delle responsabilità Le difficoltà vengono valutate anche tenendo conto delle condizioni atmosferiche ottimali ipotizzabili nel periodo previsto della effettuazione dell’escursione. Condizioni meteorologiche peggiori accentuano notevolmente il grado di difficoltà. n° 2/2011, pagina 15 Vademecum Classificazione per l’escursionista Consigli Lettura delle difficoltà escursionistiche T – Turistico Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e preparazione fisica alla camminata. E – Escursionistico Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Possono anche svilupparsi su terreni aperti senza sentieri, ma non problematici per la presenza di adeguate segnalazioni. Richiedono un discreto senso di orientamento, come pure una buona esperienza e conoscenza del territorio montano, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Nel caso in cui siano presenti caratteristiche che rendano l’itinerario sconsigliabile ai principianti oppure difficoltà concentrate in un singolo tratto si utilizza la sigla E+. Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua ove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericolo. Gli itinerari possono svolgersi su pendii ripidi. I tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). I passaggi su roccia, non esposti, sono superabili senza l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, cordini, ecc.). EE – Escursionistico per Esperti Itinerari generalmente segnalati che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente montano; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati. La storia di San Michele di Axel Munthe Ed. Garzanti, Euro 12,00 EAI – Escursionistico per Esperti con E disse di Erri De Luca Ed. Feltrinelli, Euro 10,00 Una scalata leggendaria, una discesa difficile, un esito sacro: tutto questo è raccontato in una prosa poetica, fluida, raffinata. L’autore, da esperto scalatore, descrive l’emozione dell’ascesa … “il piede umano è una macchina che vuole spingere in su” e … “una cima raggiunta è un bordo di confine tra il finito e l’immenso”; e ci avverte che “in montagna si è degli intrusi e si passa grazie a un’indulgenza della natura”. _______________________________________________ Attrezzatura adatta ad ambienti innevati Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve (= ciaspole), con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. Sono necessari equipaggiamento ed abbigliamento consoni alla stagione invernale. “La storia di San Michele” non è certo un libro di montagna: per quanti, però, si recano a Capri e ad Anacapri, questo romanzo autobiografico, a volte visionario, ricco di mille episodi, può ben raccontare il mondo lontano di un’isola di sogno e i suoi abitanti, ritratti con la semplicità di un uomo di un altro secolo che ci dice: “La sapienza possiamo apprenderla da altri, ma la saggezza dobbiamo trovarla in noi stessi”. _______________________________________________ EEA – Escursionistico per Esperti con Attrezzatura Itinerari escursionistici che presentano particolari difficoltà e per i quali è pertanto richiesto l’utilizzo di dispositivi di autoassicurazione diversi a seconda dei tipi di terreno da attraversare: imbragatura, kit da ferrata, cordini, moschettoni. pagina 16, n° 2/2011 di Spiagge, cale e borghi della Costa del Cilento di Roberto Pellecchia Ed. cart&guide, Euro 20,00 Nel Parco del Cilento si va, attraverso sentieri e accessi nascosti, alla scoperta di tantissime spiagge piccole e grandi, note e meno note. L’autore con dovizia di particolari ci svela nomi, curiosità, storie locali di una terra ancora lontana dai grandi flussi turistici, con potenzialità sicuramente inespresse dove “il mare diviene subito montagna” e che dal 1997 ha avuto dall’Unesco il prestigioso riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità”.