Presentata la proposta di legge Pd firmata Miranda Castelgrande, Robortella e Spada IU H Ili pigi li C ure (on gli animali, Regione asintoto avanti da pioniera La conferenza stampa di feri mattina POTENZA - Riconoscere la validità e la possibilità delle tecniche terapeutiche che prevedono l'impiego di animali nelle attività di recupero e sostegno di alcune categorie di pazienti come minori, portatori di handicap e anziani: questo l'obiettivo della proposta di legge "Promozione delle terapie, dell'Educazione e delle Attività assistite con gli animali" presentata ieri mattina a Potenza dagli estensori, i consiglieri regionali del Pd, Carmine Miranda Castelgrande, primo firmatario, Vincenzo Robortella e Achille Spada. "Si vuole riconoscere -ha precisato Miranda Castelgrande a riguardo- la va- lidità e l'importanza delle attività e delle terapie assistite con gli animali finalizzate al miglioramento della qualità della vita di varie categorie di utenti (minori, soggetti portatori di handicap, pazienti ospedalizzati, pazienti con problematiche psichiatriche e/o psicosociali) e dall'altra stabilire gli ambiti applicativi, le modalità di intervento ed i parametri strutturali e professionali da adottare per regolamentare gli interventi e garantire la sicurezza dei fruitori ed il benessere e la salute degli animali coinvolti. Importante è seguire con attenzione l'iter della pdl, sperando che il suo cammino prima nelle Commissioni consiliari permanenti per poi giungere in Consiglio regionale, avvenga nel più breve tempo possibile. Negli ultimi anni - ha affermato Miranda Castelgrande - si è rafforzata la consapevolezza che la relazione animale - uomo, in particolare bambini, anziani e coloro che soffrono di disagi fisici e psichici, se correttamente impostata, può rappresentare di per sé u n notevole giovamento nei processi educativi e terapeu- tico- riabilitativi. Non a caso, su tutto il territorio nazionale, ma anche in regione, si è registrata la diffusione in diversi ambiti, sia pubblici che privati, di progetti di interventi assistiti con gli animali". H consigliere Robortella ha ricordato che "la Regione Basilicata per prima ha recepito le linee guida della Conferenza Stato-Regioni, predisponendo u n pdl entro 12 mesi e si propone quale prima regione ad adottare una legge in materia". Ha poi sostenuto che "questa proposta di legge nasce dall'esigenza di fare il punto su una serie di attività, meglio note con il termine improprio di 'Pet Therapy'. Le terapie e attività assistite dagli animali rappresentano un metodo terapeutico, che attraverso attività ludico-ricreative e la relazione con gli animali, stimolano i livelli motori, psichici e relazionali della persona rendendola protagonista del proprio processo evolutivo e riabilitativo, hi Italia, tali terapie sono state riconosciute come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003 recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e Pet Therapy, su proposta del Ministro della Salute", n consigliere Spada, ha rilevato, a tal proposito "che nello Statuto regionale è stato previsto un articolo sui diritti degli animali. Lo stesso Papa Francesco se ne è fatto portavoce, senza abbandonare l'altro tema scottante che è quello dell'abbandono. La proposta di legge composta da 16 articoli - ha specificato Spada - rappresenta non solo i principi generali che richiamano le Linee Guida sancite in Conferenza unificata permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regione e le Province autonome di Trento e Bolzano con l'obiettivo di garantire le corrette modalità di svolgimento degli interventi assistiti con gli animali, ma defini- sce i concetti di interventi assistiti con gli animali (IAA), di Terapia assistita con gli animali (Taa), e di educazione assistita con gli animali (Eaa) e le attività assistite con gli animali (IAA)". Previsto pure il coinvolgimento di una equipe multidisciplinare in grado di gestire la complessità della relazione uomo- animale. La norma finanziaria dovrà essere perfezionata in relazione al bilancio di previsione pluriennale 20152017 della Regione Basilicata. Per gli anni successivi si provvedere con apposito stanziamento determinato con legge. Inviate ai ministeri competenti e alla Regione le osservazioni contro il progetto che tocca diversi comuni del Potentino Permesso di ricerca "La Cerasa", i NoTriv chiedono l'inchiesta pubblica Meiia foto la mappa relativa al p e r m e s s o di ricerca "La Cerasa" ricadente in diversi Comuni del Potentino. S No Triv chiedono l'inchiestat pubblica ai Ministeri competenti MASSICO NUOVO - Med i t e r r a n o no triv h a inviato al Ministero dell'Ambiente, al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione Basilicata le proprie osservazioni contro il progetto "La Cerasa". "Si tratta di u n progetto di ricerca di i d r o c a r b u r i presentato dal Shell e che interessa u n a vasta area e n u merosi comuni della Basilicata e t r a questi Brienza, Marsico Nuovo, Sasso di Castalda, Satrian o di Lucania, Tito. Mediterraneo no triv h a evidenziato le n u m e r o s e criticità del territorio che lo rendono incompatibile con attività industriali potenzialmente impattanti ricordando la necessità di applicare il principio di precauzione. Il fatto di invocare o no il principio di precauzion e è u n a decisione esercitata in condizioni in c u i le i n f o r m a z i o n i scientifiche sono insufficienti, n o n conclusive o incerte e vi siano indi- cazioni che i possibili effetti sull'ambiente e sulla salute degli esseri u m a n i possono essere potenzialmente pericolosi e incompatibili con il livello di protezione prescelto. Da tale principio discende l'obbligo delle autorità dei singoli Stati di adottare, nell'ambito preciso dell'esercizio delle competenze che s o n o loro a t t r i b u i t e , provvedimenti a p p r o priati al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la salute pubblica, per la sicurezza e per l'ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici. Meditar- raneo no triv ha chiesto anche disporsi la consultazione del progetto con la modalità dell'inchiesta pubblica per l'esame dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni dei cittadini. L'in- chiesta pubblica della Via-Valutazione Impatto Ambientale, così come prevista e consentita dall'art. 24 del Codice dell'Ambiente, non è stata mai attuata in Basilicata. Tuttavia è giun- to il momento di dare una concreta possibilità ai cittadini di partecipare attivamente al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale di un progetto così rilevante per il territorio". Il porno-ricatto ha anche risvolti politici. De Luca sulla candidatura dell'editore: "Mi dissero che era tutto risolto..." "Trattative con Postiglione? A mia totale insaputa Ora i Popolari "imbarazzano" l'Amministrazione di CKI.KSTI.NO BK.NKDKTTO litica specie dopo le tor- del riuscire a mettere &T\ Lo strano caso dei Popolari per l'Italia con Postiglione: da jolly utile in campagna elettorale a "male assoluto" La politica che prima corteggia e poi scarica E che è disposta a mettere pace barattando poltrone e dimissioni POTENZA - Da jolly in campagna elettorale al «male assoluto». La pe- nate elettorali diventa materia umorale. Dove persino i rapporti personali vengono azzerati per far posto a raffinati strateghi. Non fa eccezione - ovviamente - il Comune di Potenza dove, dalla «velenosa» campagna elettorale al dissesto, fino alle presunte trame segrete per il default pilotato e alla composizione della giunta, il clima che si respira pare avvolto da veleni e ripicche. O - peggio - da campagne di delegittimazione che sfociano poi nell'alveo giudiziario. Basta leggere l'ordinanza del gip Spina per rendersi conto dello stato comatoso della politica del capoluogo. Quella delle stanze e dei «caminetti», «tutto a posto». Sempre e comunque. Che si tratti di un assessore, di un portavoce. Roba da raffinatissimi strateghi o da dilettanti allo sbaraglio che svettano nel nanismo politico generale. Un esempio viene dal vero e proprio caso politico che ruota attorno all'inchiesta sulla presunta «porno-trappola» che sarebbe stata tesa dall'editore di Radio Potenza Centrale e Le Cronache Lucane, Giuseppe Postiglione all'ex asses- sore allo Sport del comune capoluogo, Giovanni Salvia. Un teatrino che - al netto delle posizioni giudiziarie e delle responsabilità che saranno accertate - si fa beffe delle istituzioni e che, per regolare i conti all'interno di un partito (o per rimediare ad errori), non esita a t r a t t a r e scranni e poltrone. Mentalità predatoria? Forse no. O comunque con intenti diversi. Ma l'impressione di utilizzare la cosa pubblica per risolvere il presunto ricatto c'è ed è tutto ancora da chiarire. Perchè se la verità giudiziaria e i profili di colpevolezza, tutti da accertare dopo aver incrociato le tesi dell'accusa e della difesa, restano da stabilire, non si può tacere la condotta politica che emerge dall'ordinanza del gip. Quella non imputabile dai giudici, ma che può aiutare a comprendere il contesto in cui sarebbe maturato il porno-ricatto. E così si scopre ad esempio dell'incontro negli uffici del Consiglio regionale tra il consigliere Aurelio Pace, i fratelli Postiglione e l'allora assessore Salvia al- l'indomani della chat incriminata. Di come l'esponente di spicco dei Popolari per l'Italia •> (uno dei partiti che ha consentito a De Luca di arrivare a Palazzo di Città e che ha un ruolo chiave nella vicenda politica potentina) arrivi a tirare fuori il libretto dell'assegno per «silenziare» Postiglione e mettere pace. O ancora che il consigliere comunale Franco Morlino in uno dei colloqui tra i vertici dei Ppl metta sul tavolo le sue dimissioni per favorire l'ingresso del primo dei non eletti tra i banchi consiliari. Trattative? Piani alternativi? Tentativi messi in atto con il solo scopo di prendere tempo? Chi dice di non essere a conoscenza di alcuna di queste situazioni è il sindaco Dario De Luca. «Non ho letto l'ordinanza - premette al telefono Dunque tutto quanto mi riferisce sulle condotte del consigliere Pace e degli esponenti dei Popolari per l'Italia si sono svolte a mia totale insaputa. Ciò che posso dire è che una volta a conoscenza del tentativo di estorsione non ho esitato un minuto a rivolgermi alla Polizia e denunciare tutto. Invitando a fare altrettanto l'assessore Salvia. Altri aspetti non li conoscevo, certo, alcuni letti dai giornali li trovo inquietanti. Penso ad esempio al tentativo di dirottare il contratto del trasporto pubblico locale ad un'impresa "amica" di Postiglione. Quel che posso dire è che da parte dell'assessore Salvia non ho mai avuto alcuna pressione». Un De Luca accorto e perentorio. Forse un pò più dei Popolari per l'Italia che oggi «rinnegano» Postiglione additandolo come «mela marcia», ma che durante la campagna elettorale delle ultime Amministrative del 2014, hanno candidato l'ex presidente del Potenza calcio nella lista a sostegno di De Luca (dove ha ottenuto solo pochi voti in meno del primo degli eletti, Franco Morlino e due in più del futuro assessore Salvia) ed hanno avuto il sostegno dell'editore e della sua radio. «Ricordo di aver chiesto spiegazioni spiega De Luca - sulle vi- cende giudiziarie ancora pendenti di Postiglione non avendo precise competenze sul mondo dello sport e del calcio. Mi dissero che era tutto risolto. Si immagini se u n candidato sindaco può controllare i casellari giudiziari di tutti i candidati, penso all'avvocato Petrone che aveva più liste a sostegno di me. Quel che è successo dopo, intendo dire la storia di Postiglione dopo la mia elezione, - aggiunge il sindaco - è noto. Ha iniziato a chiedere, ma di fronte ai miei rifiuti ha preso a darci addosso. E devo dire ha avuto anche dei compagni di peso nella lotta all'Amministrazione. Penso ad esempio a quella vicenda del presunto dissesto pilotato e a quella ricostruzione falsa fatta in radio per la quale ho querelato». Il resto è storia recente. Del rapporto incrinato con Aurelio Pace e della «guerra mediatica» a distanza. E di una politica che prima corteggia e poi scarica. Prima pure delle verità giudiziarie. Spiegate le principali linee di intervento. Filo conduttore: "Più prodotto, meno consumo dell'ambiente" Psr 2014-2020, a marzo i bandi Ieri l'audkbne dell'assessore all'Agricoltura Braia in Term Commissione regionale . .ij;";:?.''^.; 1 * • ' t ' " i •? ' ; -h::..ip- ^^'Alhi.'flSggiptfit L'audizione di Brasa in C o m m i s s i o n e consiliare settore agricolo dopo l'approvazione, avvenuIl Psr avrà ta il 20 novembre scoruna dotazione so, del Piano di sviluppo rurale da parte delfinanziaria di 680 l'Unione europea. Braia, milioni di euro insieme ad dirigente dell'Autorità di gestione POTENZA -1 primi ban- del Psr Vittorio Restaidi del Piano di sviluppo no, ha inoltre risposto ad rurale 2014/2020 sa- alcuni quesiti posti dai ranno emanati nelle pri- consiglieri Mollica, Came settimane di marzo. stelluccio, Rosa, MiranLo ha confermato l'asses- da Castelgrande e Romasore alle Politiche agri- niello. Il Psr, che avrà cole e forestali Luca una dotazione finanziaBraia nel corso dell'au- ria di 680 milioni di eudizione svolta oggi in ter- ro, "recupera le indicaza Commissione per illu- zioni dell'Europa - ha strare le linee di inter- detto l'assessore - e punvento della Regione nel ta sul coinvolgimento del partenariato, sull'innovazione e sulla qualità dei progetti per recuperare competitività e intercettare i mercati e le opportunità che offrono". Sostenere il trasferimento delle conoscenze e dell'innovazione; potenziare la competitività dell'agricoltura e la redditività dell'azienda, anche attraverso la diversificazione delle attività attraverso la produzione di energia per l'autoconsumo, il turismo, l'agricoltura sociale; puntare sui ncaniDio generazionale, attraverso le iniziative per il primo insediamento, con u n a valutazione più oggettiva dei progetti legata alla qualità e all'inno vasi one; promuovere le filiere e le organizzazioni produttive, premiando il percorso di investimento collettivo; p u n t a r e sulla gestione del rischio (cambiamenti climatici e temperature) guidando la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio; valorizzare l'agricoltura biologica e conservativa; utilizzare la foresta e l'acqua in u n a logica produttiva: queste in sintesi le priorità del Psr 2014/2020 illustrate da Braia, che h a indicato nello slogan "più prodotto, meno consumo dell'ambiente" la linea da perseguire per lo sviluppo dell'agricoltura e delle aree rurali. "Serve inoltre u n a strategia h a detto ancora l'assessore - che permetta di integrare le risorse del Psr con altri investimenti per i n f r a s t r u t t u r e che possono essere messe anche a servizio dell'agricoltura: condotte idriche, turismo, strade. Occorre infine ricrualifica- re i g r u p p i di a z i o n e locale, riducendone il n u m e r o e promuovendo u n a progettualità di qualità che sia gar a n t i t a nei tempi di applicazione, con strategie complementari e coordinate fra di loro". Ai lavori della Commissione, oltre al presidente Piet r a n t u o n o (Psi), h a n n o partecipato i consiglieri Cifarelli, Miranda Castelgrande e RoborteUa (Pd), Bradascio (Pp), Mollica (Udo), Romani elio e Pace (Gin), Rosa (Lb-Fdi) e Castelluccio (Pdl-Fi). ^ 4 l'articolo *&•*/** tr* t'<\ "f z--'-ctmdà£-2rWrs% della Ni». R£* •>ftA"V ' '% ? '"" " ? '" " ^ W ^ I * L* 1 vacanza in Argentina risposta* l "Non c'è nessuno GESS I gfigg J | * - |&J»r ? £ § » 3|&yag* * ° ^ ; À£Ì^^4sfS!S& 5''" a destra ^* s w sembSeadeé lucani nel mondo tenutasi a Matera ^^^^ BSSf, tV * $VW B* ì » ' _ j t É ^; Li^lllIflIB fi Ticchio: "Organizzarla in altre parti del mondo significa allontanarci dalle nostre radici". Duro attacco a Benedetto "E' una presa per i fondelli" La Fedendone éì lucani in Smera tuona contro la decisene ditenerel'assemblea annuale in Argenim di DARIO CENNAMO POTENZA- Che sia la prima e l'ultima volta. La decisione di tenere l'ann u a l e assemblea dei ' lucani nel mondo lont a n o dalla Basilicata, a Buenos Aires per la precisione (la sei giorni inizierà oggi, ndr), continua a creare polemiche. E ad a n d a r e all'attacco, anche dopo la replica del presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza alle critiche mosse dal nostro giornale circa lo s n a t u r a m e n t o dell'evento, è la Federazione delle Associazioni lucane in Svizzera il cui direttivo, nelle ultime ore, ha ap- provato u n d u r o documento (che pubblicheremo integralmente nell'edizione di domani). La lettera, inviata al presidente della Commissione dei lucani nel mondo, Nicola Benedetto, e ai vicepresidenti Franco Mollica e Vito Giuzio, è molto chiara. E inizia con u n a p r i m a critica che non fa sconti a Benedetto. Perché «le ricordo - scrive in rappresentanza del direttivo Giuseppe Ticchio -, che come Federazione Lucana in Svizzera le ho scritto 15 volte, senza mai avere una sua risposta» e «questo esempio non è proprio u n a buona carta da visita per il primo rappresentante dei Lucani nel mondo». Chiusa «l'introduzione» , Ticchio passa a varie proposte di legge che spera vengano portate in aula dai tre consiglieri regionali componenti la Ctommissione. Tra cui, appunto, la modifica della n o r m a da poco introdotta che prevede che la Commissione possa essere «convocata a rotazione nei vari Continenti con maggiore presenza di emigrati lucani». Aver votato in Consiglio regionale questa «anomala» norma, scrive Ticchio, «ha proprio il sapore della presa per i fondelli». E questo perché «la Commissione si deve riunire in Basilicata per lavorare fianco a fianco con i lucani residenti, istituzioni ed imprenditori». «Organizzarla in altre parti del mondo, con tutto il rispetto in questo caso per i cor- regionali in Argentina aggiunge Ticchio -, significa allontanarci dalla n o s t r a regione, ancora di più, far di tutto per allontanarci dalle nostre radici». D u n que, la richiesta è quella di «cancellare» questo nuovo comma 2 e ritornare a quello precedente. Ma gli affondi, t r a gli altri, r i g u a r d a n o anche gli Sportelli dei lucani nel mondo così come il coinvolgimento del For u m dei giovani, E quindi l'attacco nei confronti di Benedetto è frontale. «Signor presidente - scrive Ticchio -, credo che non è difficile tirare da soli le dovute conclusioni. Ritorno a ripetere u n a delle frasi iniziali. E cioè: se è veramente interessato a venirci incontro, questa è l'occasione, a l t r i m e n t i crediamo che auesta Commissione, non fa per lei. Questa è u n a Commissione che h a bisogno di u n presidente a tempo pieno, non abbiamo bisogno di presidenti che si interessano a noi solo in occasione della riunione della Commissione». Organizzata p u r e in Argentina. L i 1 \ 1 A % § a tavola e solo per vegetariani S iamo posti di fronte dei "maitres" chiamati ad alla notizia: è pron- u n impegno professionato il bando per u n le). Ma il paradosso è che, nuovo Logo per Matera chi pone legittimamente 2019. Si naviga verso Ma- una, questione come quetera-Basilieata-2019. Non sta, non si chiede come mai vi sono ancora le risorse la "Politica" non abbia asper la fantastica avventu- sunto il tema del "governo ra e già si arroventano i fer- del futuro" al tempo della ri nella cosidetta guerra del vicenda elettorale. Forse Logo: una guerra sul nul- perché allora la perfetta (ed la. Parliamone, ma senza anomala) identità fra Sinesagerare ed evitando di ca- daco e Presidente della Fondere in uno spartito bana- dazione abrogava, tutti i dubbi sull'illuminazione le. Pasquale Doria scrive co- che quella coincidenza se assennate. Un Logo è un "assicurava?". Ma quella espediente simbolico. Può della distinzione fra profiidentificare o disperdere. li e responsabilità del SinMeglio identificare, natu- daco e del Presidente delralmente, puntando a, in- la Fondazione, posta fra le cludere e a totalizzare se vi condizioni per assicurare è una qualche ambizione. u n impegno unitario del Ma quel che conta è la fi- Pd nella vicenda elettoralosofia, il progetto, se ve n'è le, non era una delle queuno. Di questo sarebbe giu- stioni dirimenti? Non presto parlare. Ma parlarne tendeva già da allora una con costrutto e senza diva- riflessione adeguata, magare, senza nascondersi gari preventiva,? La stessa oggi dietro il Logo o sotto il Lo- che go, a seconda dei punti di emerge tarvista. Colpisce la finezza divamente e (ma è solo tale? Non na- capziosasconde una furbesca retro- mente nelle marcia?) con cui si defini- polemiche scono le fondamentali dif- farloecfae ferenze fra "nuovo Logo" sul Logo: se e "restyling". Segno che Lo- da, restaurago o non Logo la sostanza re o da innoè altra. Ed è sostanza che vare? Sapennessuno potrebbe nascon- do che un dere. Il tema è se la "Poli- Logo non tica" (cioè un'idea di città potrebbe mai "coprire" o fafutura che meriti il titolo vorire le supposte stratedi Capitale della Cultura) gie di sopraffazione che saprà porsi nella condizio- emergono nelle polemine di governare la Fonda- che di campanile (retaggio zione utilizzando beninte- di arcaici pregiudizi che si so la qualità dei tecnici (cioè affacciano a giorni alterni e che sarebbe ora di superare nella disperazione della crisi ohe affligge il Sud e la regione)? Quindi il tema vero è la "Politica". Tema misterioso e inquietante. Perché esige che vengano chiarite questioni non peregrine che non possono essere lasciate nelle mani dei grotteschi dichiaratori di crociate etiche e di espulsioni etniche. Aggiungiamo che il tema vero si pone a proposito della "governance'\ Se la Fondazione è istituzione chiamata ad esprimere lo spirito unitario e civile della città, è necessario che essa si doti delle qualità di una struttura orizzontale (la governance tecnica, e professionale che va depurata da conflitti di interesse) sia di una guida politico-intellettuale di assoluto livello se non unica, almeno per mezzo di un elevato vertice rappresentativo, compendio e garanzia di un'effettiva e riconosciuta capacità direzionale. Soluzione che sposa appieno poi la prospettiva del Forum, che il Sindaco peraltro accoglie, nel quale i sodalizi e i mondi vitali che animano l'associazionismo civico della città manifestino canacità di interlocuzione e di controllo. H Consiglio comunale di Matera torni quindi ad essere centrale, soprattutto trovi le necessarie convergenze politiche, possibilmente unitarie, nella formulazione degli indirizzi statutari della Fondazione, concorra a recuperare serenità critica e a definire le linee dell'unico vero impegno cui dovrebbe appassionarsi: la definizione del Piano Strategico, insieme con la conclusione degli itinerari dell'urbanistica cit- tadina, dal Piano strutturale al Regolamento edilizio. Tutti temi non astratti ma legati alle dinamiche che la città saprà darsi nei crossimi anni. Nelle mie re- sponsabilità di Amministratore della Svimez ho promosso insieme con il Sindaco una interlocuzione preliminare con l'Istituto che, fra l'altro, nel recente Rapporto, ha fatto riferimento ad u n Focus specifico su Matera, Capitale. Ognuno perciò faccia il suo. Non vi è una tavola apparecchiata ma una tavola da apparecchiare: solo per vegetariani. VINCENZO VITI Matera Nessuna ipotesi dal cda di ieri ma un mandato esplorativo a De Ruggieri per confrontarsi con la città. Ma un alto profilo c'è già Matera2019, per la presidenza il nome giusto potrebbe essere quello di Amerigo Restu«i scegliere il presidente del- sidente onorario, ma so- di ROSSANO CI:RVI;LLI:RA -^ • fif*.-. ii «L^.&'-tfS "il* • ** «» ^ g •"im3 \ SS-' • oc w MATERA- Servirebbe un altro De Ruggieri, uno con il suo profilo ma non compromesso dalle battaglie politiche degli ultimi mesi. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019 cerca un presidente super partes, possibilmente materano, con uno spiccato amore per l'arte e la cultura ma soprattutto che abbia la stima e la fiducia dei suoi concittadini e che nel contempo sia riconoscibile all'esterno. La ricerca, non semplice, sarà affidata proprio al sindaco Raffaello De Ruggieri. Il Cda, che si è riunito ieri a Potenza nella sede della Regione, gli ha infatti conferito u n mandato esplorativo perché ascolti la città, incontri le parti sociali, il mondo dell'associazionismo culturale e indichi uno o più nomi da cui ^ A sinistra if professor Amerigo Restucci e a destra IS sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri l'ente. Un compito che De Ruggieri dovrà portare a termine entro lunedì quando dovrebbe tenersi, salvo imprevisti, una nuova seduta del Cda della Fondazione, probabilmente a Policoro, dove il presidente della Regione terrà una serie di appuntamenti che si protrarranno fino a tarda sera. Nel corso della seduta del Cda a cui hanno partecipato oltre a Pittella e a De Ruggieri anche il presidente della Provincia, Francesco De Giacomo, il presidente della Camera di commercio, Angelo Tbrtorelli, e la Rettrice dell'Unibas, Aurelia Sole, si è discusso delle modifiche allo Statuto della Fondazione e della necessità di accelerare le tappe del percorso di avvicinamento al 2019. Oltre al presidente ci sarà da individuare un pre- *mr prattutto occorrerà completare l'organigramma della Fondazione con la compagine tecnica che sarà la vera e propria macchina dell'intera operazione Matera Capitale. Quattro manager (Paolo Verri, Giampiero Ferri, Antonio Calbi e Elio Manti) di eguale rango, con competenze diverse, dovranno collaborare tra di loro per la riuscita dell'evento. Non sarà cosa facilissima, ed è proprio per questo motivo che una figura di alto profilo nel ruolo di presidente potrebbe rendere meno accidentato questo percorso. Un'ipotesi potrebbe essere quella del materano Amerigo Restucci, architetto, urbanista e Rettore dell'Università di Venezia fino a qualche mese fa, tra i lucani insigni premiati soltanto il giù- * gno scorso nel Castello di Lagopesole. Un'occasione nella quale inevitabili furono anche le domande sul Matera capitale europea della cultura. "Spero - disse - rappresenti un'opportunità per la regione, ma questo può accadere se saprà fare sistema, se si saprà spiegare che c'è il Bradano e c'è il Rasento, che c'è un territorio fatto di tanti paesi, che c'è un legame con la Puglia: la Basilicata ha sempre colloquiato con i territori limitrofi". "Se Matera vuol avere il ruolo di capitale europea ed essere punto di approdo di una cultura europea - aggiunse - deve superare le strettoie del regionalismo, soprattutto oggi, che si cerca di aprire anche le porte all'oriente". "D'altronde continuò -, la storia di questo territorio è fatta anche di un forte legame col mondo bizantino, e porta ancora i segni di una presenza araba. Dunque è il momento di aprirsi all'esterno: la situazione, pur in un momento di crisi, è favorevole per far scoprire un territorio ricchissimo, forti tra l'altro dei valori che ci contraddistinguono e che facevano dire a Salvemini che lui i lucani lui li riconosceva dall'etica del lavoro". Parole da presidente.