arsenale militare messina Cert. N° 10171/04/S DISCIPLINARE TECNICO AMMINISTRATIVO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI, DELLE OFFICINE E AREE SCOPERTE PRESSO L’ARSENALE MILITARE DI MESSINA ART. 1 OGGETTO L'appalto ha per oggetto il servizio di pulizia da svolgersi presso le strutture indicate in Allegato “A” Il servizio sarà effettuato alle condizioni e con le modalità indicate nel presente Disciplinare ed in conformità alle prescrizioni contenute nell’Allegato Tecnico “A” e “B”). ART. 2 DISCIPLINA DELL’APPALTO Il presente appalto è regolato: 1. dalle clausole del presente Disciplinare 2. dalle disposizioni del vigente “Nuovo Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’A.I.D.” 3. da ogni altra norma di legge, decreto e regolamento vigenti, in tema di assicurazioni sociali e contratti collettivi di lavoro, applicabili al servizio di pulizia 4. dal Capitolato generale d’Oneri per i contratti stipulati dall’Amministrazione della Difesa (D.M. n°200 del 14.4.2000). ART. 3 DURATA CONTRATTUALE Il contratto avrà la durata di anni uno. Nei primi tre mesi di svolgimento del servizio, l'Amministrazione si riserva la facoltà, qualora il servizio di pulizia non sia reso in modo soddisfacente, di recedere dal contratto dandone comunicazione alla ditta almeno 30 giorni prima, anche via fax. ART. 4 INIZIO LAVORI L’inizio del servizio coinciderà con la formale consegna dei locali. La consegna dei locali, ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione, potrà avvenire anche per singole parti, applicandosi per la determinazione del corrispettivo da erogare, quanto previsto dall'art. 5 del presente disciplinare. ART. 5 VARIAZIONI DI SUPERFICI L’Amministrazione si riserva la facoltà, nel caso si renda necessario, di estendere o ridurre le superfici coperte e/o scoperte oggetto dell’appalto, entro il limite del quinto dell’importo di aggiudicazione, senza che la ditta possa opporre eccezioni di sorta. Nel caso si renda necessario ridurre le superfici affidate in appalto, anche solo temporaneamente, l’Amministrazione opererà le conseguenti riduzioni di superfici. L’Amministrazione si riserva, inoltre, la facoltà, per sopravvenute esigenze, di far eseguire il servizio in locali diversi da quelli indicati nelle planimetrie. 1 Il compenso per le eventuali estensioni, o, l’importo da detrarre per le eventuali riduzioni di superficie, si calcolerà applicando gli importi al mq indicati in sede di offerta. ART. 6 MATERIALE D’USO ATTREZZATURE E PRODOTTI Sono a carico della ditta appaltatrice gli oneri relativi alle attrezzature ed ai materiali di consumo inerenti al servizio di pulizia, ivi compresi i sacchi ed i contenitori occorrenti per la raccolta differenziata dei rifiuti. La ditta, per l’espletamento del servizio dovrà impiegare esclusivamente attrezzature conformi alle norme europee in materia di sicurezza, carrelli, carrettini per la raccolta e trasporto della spazzatura, lucidatrici ed aspirapolvere di tipo normale ed industriale, lava pavimenti di tipo normale ed industriale, lava vetri, scale a libretto, guanti neoprene, mascherine antipolvere, cinture di sicurezza, cartelli di “ATTENZIONE - PAVIMENTO BAGNATO” ecc. e quanto altro sia utile al servizio in argomento. Inoltre la ditta dovrà provvedere, a propria cura e spese, all’eventuale installazione temporanea di ponteggi e mezzi idonei di sollevamento, o sospese tutti consentiti dalla legge per il lavaggio dei vetri esterni. Inoltre la ditta dovrà utilizzare materiale di consumo (detersivi, abrasivi, cere, scope, stracci, ecc..) di ottima qualità ed impiegarli e tenerli sul posto in quantità sufficiente a garantire il perfetto svolgimento dei cicli di lavoro. La ditta aggiudicataria dovrà fornire a richiesta del Consegnatario, la dimostrazione dell’idoneità per numero e caratteristiche di tutte le attrezzature ed i materiali che mette a disposizione del servizio. L’impresa dovrà inoltre provvedere, per l’area amministrativa dello Stabilimento, alla distribuzione del materiale igienico sanitario: sapone per le mani, carta igienica e quant’altro, fornito dall’Arsenale. L'acqua e l'energia elettrica necessari per l'espletamento del servizio sono a carico dell'Amministrazione. Per le attività di lavaggio e sanificazione è obbligatorio l’utilizzo di idonee macchine per idrolavaggio a vapore. L’impresa dovrà assicurare all’interno dello Stabilimento, per tutte le prestazioni richieste, la presenza costante dei sottonotati macchinari: n° 1 aspirapolvere / aspira liquidi n° 1 lavasciuga industriale per pavimenti n° 1 monospazzola industriale a bassa/alta velocità n° 1 idropulitrice n° 1 macchina generatrice di vapore ART. 7 ORARIO DI SERVIZIO Il servizio oggetto del presente appalto dovrà essere svolto, con cadenza giornaliera, dal lunedì al venerdì. I servizi dovranno essere espletati negli orari che saranno indicati dal referente dell’Amministrazione. Si richiedono pertanto, per tutta la durata dell’appalto, viste le prestazioni richieste, almeno n° 10 unità lavorative nel 2° livello retributivo, così come previsto dalle norme vigenti in materia di salvaguardia dell’occupazione ed assicurare un numero minimo di 600 ore mensili. ART. 8 PERSONALE ADDETTO ALLE PULIZIE La ditta appaltatrice dovrà provvedere all'espletamento del servizio con personale idoneo ed adeguato alle necessità, al fine di eseguire un servizio a regola d’arte. In nessun caso la Ditta appaltatrice potrà addurre a giustificazione di un servizio non efficiente, l’esiguo numero di unità di personale disponibile. Il personale impiegato nel servizio oggetto dell'appalto dovrà firmare, all'inizio ed al termine del lavoro, su un apposito registro della ditta che questa dovrà far visionare al Consegnatario, a semplice richiesta e ciò sin dall'inizio dell'appalto. L'Amministrazione assegnerà alla Ditta assuntrice un locale da adibire a spogliatoio del personale, che sarà utilizzato anche per deposito di attrezzi e di materiale d'uso. La ditta risponde dell'idoneità di tutto il personale addetto al servizio medesimo, personale che per efficienza e civile comportamento dovrà essere di gradimento dell'Amministrazione, la quale si riserva il diritto insindacabile di ottenere a semplice richiesta scritta, la sostituzione di qualunque addetto al servizio e ciò fin dall'inizio dell'appalto. 2 La ditta aggiudicataria è obbligata ad applicare al proprio personale la disciplina del vigente C.C.N.L. per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati multiservizi restando esclusa ogni e qualsiasi responsabilità da parte dell’Amministrazione, conseguente la mancata applicazione. La ditta si impegna a documentare quanto sopra ogni qualvolta l'Amministrazione lo richieda. Si precisa che nessun vincolo o rapporto potrà sorgere nei confronti dell'Amministrazione con il personale che opera in nome e per conto della ditta appaltatrice. In caso di cessazione dell'appalto, la ditta uscente e quella subentrante dovranno osservare quanto espressamente previsto dal C.C.N.L. attualmente in vigore, che così recita: “Le parti tenuto conto delle caratteristiche strutturali del settore e delle attività delle imprese regolate nella generalità dei casi da contratti di appalto per lo più di breve durata e considerando le conseguenti e specifiche problematiche occupazionali si impegnano a realizzare a livello territoriale e/o aziendale il seguente sistema di procedure: a) in caso di cessazione dell'appalto l'azienda cessante ne darà preventiva comunicazione, ove possibile nei 15 giorni precedenti, alle strutture sindacali aziendali e/o territoriali, fornendo altresì informazioni sulla consistenza numerica dei lavoratori interessati, sul rispettivo orario di lavoro settimanale indicando i lavoratori impiegati nell'appalto in questione da almeno quattro mesi; b) l'azienda subentrante, con la massima tempestività, preventivamente all'inizio della nuova gestione e, ove oggettivamente ciò non sia possibile in tempi utili, e comunque su richiesta, darà comunicazione alle Organizzazioni Territorialmente competenti del subentro nell'appalto. Il successivo incontro va finalizzato alla ricerca di soluzioni idonee a garantire possibilmente l'occupazione dei lavoratori interessati, anche facendo ricorso, a tale scopo a tutti gli strumenti previsti dal vigente C.C.N.L.. Dichiarazione a verbale Le parti si danno reciproco atto che la normativa di cui sopra in caso di assunzione per passaggio diretto ed immediato, non intende modificare il regime connesso alla cessazione di appalto che prevede la risoluzione del rapporto di lavoro con l'impresa cessante e la costituzione ex novo del rapporto di lavoro con l'impresa subentrante". ART. 9 DIVISE DA LAVORO Tutto il personale, sia maschile che femminile, dovrà indossare decorose divise da lavoro con il contrassegno della ditta ed essere muniti di tesserino di riconoscimento. ART. 10 CONTINUITÀ NEL SERVIZIO La ditta appaltatrice si obbliga a provvedere al servizio senza interruzione per qualsiasi circostanza. In nessun caso potrà, quindi, sospendere od interrompere il servizio, che dovrà essere assicurato anche in caso di eventi eccezionali. In caso di mancata erogazione del servizio dovuta a sciopero del personale addetto, l'Amministrazione provvederà ad applicare una decurtazione del corrispettivo mensile pari ad 1/22 (un ventiduesimo) dello stesso, per ogni giorno di mancata effettuazione del servizio. ART. 11 CONTROLLO E COLLAUDO Il controllo dell'esecuzione dell'appalto sarà effettuato da apposite commissioni nominate dal Direttore Dell’Arsenale. Le commissioni dovranno redigere, verbalizzando rispettivamente il controllo ed il collaudo delle attività oggetto dell’appalto. Entro 10 giorni precedenti l’inizio dell’appalto, la ditta dovrà concordare con la predetta commissione di collaudo all’uopo nominata il calendario relativo alle prestazioni periodiche. La Ditta dovrà inoltre comunicare alla Direzione Arsenale i nominativi delle persone impiegato, le rispettive qualifiche. In caso di sostituzione del personale, la ditta dovrà comunicare la variazione, entro e non oltre dieci giorni dalla stessa. 3 Al fine di assicurare il mantenimento di un elevato standard di qualità del servizio nei locali oggetto dell’appalto sarà effettuata con cadenza mensile, la verifica sullo stato dei luoghi dall’Arsenale dalla commissione di controllo contestualmente alla Ditta. Qualora dalle predette verifiche emerga la scarsa pulizia, dovuta a casualità non imputabili all’impresa, anche solo di alcune parti a titolo esemplificativo e non esaustivo: porte, vetri, battiscopa, corpi illuminanti sporchi o macchiati, la Società dovrà, nei 5 giorni lavorativi successivi, intervenire per ripristinare la pulizia dell’edificio, senza che ciò comporti alcun aggravio di spesa per l’Amministrazione. Le eventuali osservazioni sullo stato dei luoghi dovranno risultare dal verbale sottoscritto dal referente dell’Amministrazione e dal responsabile del servizio. Qualora la Società non esegua gli interventi conseguenti alla verifica sopra citata, l’Amministrazione procederà all’applicazione delle penali per inadempimento, con la metodologia prevista all’art. 14 del presente disciplinare. ART. 12 RESPONSABILE DEL SERVIZIO La ditta appaltatrice dovrà individuare un Responsabile del Servizio che sarà l’unico referente per l’Amministrazione in ordine a tutte le problematiche e contestazioni inerenti al servizio in argomento. Tale Responsabile dovrà garantire la sua reperibilità fornendo all’uopo un recapito telefonico e di fax per eventuali comunicazioni relative al servizio in argomento. ART. 13 INADEMPIMENTO E PENALI Nel caso di gravi e comprovate infrazioni e inadempimenti contestate dall'Amministrazione senza che la ditta affidataria si adegui a quanto richiesto ovvero al reiterato manifestarsi della fattispecie innanzi ipotizzata, dovendosi ritenere tale comportamento assolutamente lesivo e pregiudizievole al buon andamento del rapporto negoziale, l'Amministrazione si riserva il diritto di dichiarare risoluto il contratto con la riserva dei danni a carico dell'affidatario, mediante comunicazione con lettera raccomandata con avviso di ricevimento o con atto stragiudiziale notificato con l'osservanza delle norme di legge. Rientra nei casi di gravi inadempimenti anche la mancata indicazione da parte della ditta del nominativo del proprio responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nonché del responsabile della sicurezza e ove occorrente, del medico competente di cui al D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 e successive modifiche ed integrazioni con D.Lgs. n° 106/2009 e la mancata esibizione del documento di cui all’art. 17 del D.Lgs. 81/08. Qualora si verifichino inadempimenti senza che ricorra l'ipotesi di cui ai precedenti commi del presente articolo, saranno applicate le sanzioni previste all’art. 26 dello schema di contratto. ART. 14 PAGAMENTI I pagamenti saranno effettuati secondo quanto stabilito all’art. 11 dello schema di contratto Il pagamento è in ogni caso subordinato all'assolvimento degli obblighi da parte della ditta in ordine al versamento dei contributi previdenziali, assistenziali ed assicurativi a favore dei propri dipendenti. ART. 15 QUALITA’ La Ditta dovrà essere in possesso delle certificazioni di Assicurazione Qualità rilasciate da ente accreditato ACCREDIA: ISO 9001 : 2008 relativa a servizi di pulizia. La Ditta, prima dell’inizio delle attività, dovrà predisporre e presentare all’Ufficio S.Q.A. dell’Arsenale Militare di Messina, per la successiva validazione, un Piano della Qualità sul quale dovrà essere riportato: la descrizione delle procedure di lavoro e quant’altro abbia rilevanza sulla qualità finale delle prestazioni l’elenco dei mezzi ed attrezzature che la Ditta utilizzerà per effettuare i lavori 4 la descrizione, mediante schede specifiche (test memoranda, per ogni singolo edificio), di tutti i controlli che la Ditta effettuerà per garantire l’efficienza del servizio, tipo e quantità di materiali e prodotti dei quali prevede l’utilizzo, con le relative schede di sicurezza. i sistemi di valutazione oggettive per constatare la conformità delle prestazioni effettuate alle norme contrattuali ART. 16 SICUREZZA Prima dell’affidamento dei lavori, in armonia all’art. 26, comma 3 e 5 del D.Lgs. 9 Aprile 2008 n° 81, la Ditta dovrà restituire copia firmata del “Documento Unico di Valutazione dei Rischi” (DUVRI), come da Allegato “C”, in cui sono contenute le principali informazioni e prescrizioni in materia di sicurezza dell’ambiente di lavoro cui la Ditta verrà chiamata ad operare, promuovendo la cooperazione ed il coordinamento degli interventi allo scopo di eliminare e/o ridurre i rischi interferenziali. Verrà quindi concordato un sopralluogo fra il Responsabile della Ditta ed i Rappresentanti dell’Amministrazione (Responsabile Tecnico di Commessa) del quale dovrà essere redatto apposito verbale (Allegato “D”). Dopo la visione dei rischi esistenti, la Ditta dovrà procedere alla stesura del “PIANO OPERATIVO di SICUREZZA”, firmata dal “Datore di Lavoro” o dal Direttore Tecnico, specifico delle proprie attività lavorative commissionate, da presentare alla Direzione Arsenale Militare di Messina per la relativa validazione. Detto Piano deve anche contenere un “Piano di Lavoro e di servizio” che evidenzi, sia le procedure organizzative che tecniche, che la Ditta utilizza per lo svolgimento del servizio ed una dichiarazione dalla quale si evince che tutto il personale è stato informato e formato sui “Rischi Specifici” rilevati, nonché sulle disposizioni inerenti la “lotta antincendio”. L’Appaltatore, dovrà prendere nota di tutte le esistenti disposizioni in materia di “lotta antincendio”. Nell'esecuzione del servizio, l'assuntore dovrà adottare di propria iniziativa tutte quelle cautele che valgano a prevenire la possibilità di danni in genere e specialmente di infortuni. Incombe a carico della Ditta qualunque responsabilità per danni provocati dai propri dipendenti nel corso del servizio alle persone, alle apparecchiature, alle opere, alle suppellettili dell’Amministrazione e alle apparecchiature dei laboratori e dei servizi dell'Amministrazione. Nel P.O.S. la ditta dovrà indicare: 1. il nominativo del responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione; 2. il nominativo del medico competente; 3. i nominativi dei dipendenti che svolgeranno il ruolo di preposto o di coordinatore delle attività lavorative svolte nei locali oggetto del presente appalto; 4. l’elenco delle attrezzature che verranno utilizzate per l’espletamento del servizio in argomento con le corrispondenti notizie sulla certificazione CE ovvero di conformità alla normativa italiana e sulle relative potenziali pericolosità residue; 5. l’elenco delle sostanze e composti chimici che verranno adoperati nei locali oggetto del presente appalto corredato dalle copie delle schede di sicurezza rilasciate dai produttori. Qualora l’Amministrazione dovesse riscontrare che alcune attrezzature o alcuni materiali non possiedono idonee caratteristiche tecniche la ditta è obbligata a sostituirle. ART. 17 CAUZIONE DEFINITIVA La ditta appaltatrice dovrà, alla stipula del contratto ed a garanzia degli obblighi assunti, prestare cauzione definitiva secondo le modalità di cui all’ art. 113 del D.lgs n. 163 /06. La mancata costituzione della garanzia determina la revoca dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria di cui al punto 14 del bando da parte dell’ Amministrazione Universitaria che procederà ad aggiudicare l'appalto al concorrente che segue nella graduatoria. La garanzia dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione Universitaria. 5 ART. 18 COPERTURA ASSICURATIVA La Ditta appaltatrice prima della stipula del contratto, dovrà provvedere alla copertura assicurativa a garanzia dei rischi di responsabilità civile per sinistri che possano derivare dall'esecuzione del servizio, con un massimale non inferiore ad € 1.000.000,00. ART. 19 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO Fatte salve le cause di risoluzione previste dalla legislazione vigente l’Università potrà procedere alla risoluzione del contratto ex art. 1456 c.c. (clausola risolutiva espressa) nei seguenti casi: - nel caso di gravi e comprovate infrazioni come specificati al precedente art.13; - violazione del divieto di cessione del contratto di cui al successivo art. 19; - determinazione negativa dell’Amministrazione in ordine allo svolgimento del servizio nel primo trimestre di attività di cui al precedente art. 3. ART. 20 CESSIONE DEL CONTRATTO E SUBAPPALTO La ditta aggiudicataria dell'appalto non potrà a qualsiasi titolo, cedere in tutto o in parte il contratto ad altra impresa. Nel caso di contravvenzione al divieto, la cessione si intenderà nulla e di nessun effetto nei rapporti con l'Amministrazione. Il subappalto è ammesso ai sensi dell’art. 118 del D.Lgs. 163/06. ART. 21 FORO COMPETENTE Foro competente, per eventuali controversie è, in via esclusiva, quello di Roma la sede legale dell’Agenzia Industrie Difesa. ART. 22 ADEMPIMENTI PER STIPULA CONTRATTO Prima della stipula del contratto la ditta è tenuta ad esibire all’Amministrazione gli atti di seguito indicati: - dichiarazione attestante la regolarità dei versamenti contributivi ed assicurativi a favore dei dipendenti; - dichiarazione rilasciata dalla Associazione di categoria o dall'Organizzazione Sindacale attestante che l'azienda applica integralmente il C.C.N.L. in vigore, sia nella parte salariale che in quella normativa; - dichiarazione attestante la nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Responsabile per la sicurezza e, ove occorrente, del medico competente; - eventuale altra documentazione prevista dal D.Lgs. n° 163/06. Le spese di copia, di bollo e quanto altro inerenti alla stipula del contratto sono a carico della ditta appaltatrice. ART. 23 FORMULAZIONE DELL’ OFFERTA Entro il termine e con le modalità fissate nel bando di gara. ART. 24 CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE L’appalto verrà aggiudicato con il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso mediante offerta a prezzi unitari ai sensi degli artt. 81 comma 1 e 82 comma 2 lett. b) del D.lgs n. 163 /06. 6 ALLEGATO TECNICO “A” DEFINIZIONI DEGLI AMBIENTI UFFICI Locali arredati con mobili in legno e/o metallici, con o senza tappeti e accessori di particolare pregio. Prevedono la presenza di varie attrezzature per ufficio (Stampanti, computer, fax, fotocopiatrici, telefoni) PERTINENZE Locali di transito, quali corridoi, scale, pianerottoli, disimpegni, eventualmente arredati (scrivanie, sedie, quadri, sistemi di illuminazione) SERVIZI IGIENICI Locali di servizio, corredati da wc, lavabi e relativi locali d`accesso, normalmente con muri piastrellati almeno fino ad altezza d'uomo, e forniti di accessori vari (specchi, rubinetteria, asciugamani elettrici, ecc.) SPOGLIATOI Locali adibiti al cambio di indumenti e conservazione temporanea degli stessi, corredati da servizi igienici, docce e lavabi ed arredati con panche ed armadietti (metallici o in legno); nelle strutture sono compresi corridoi, scale, pianerottoli, disimpegni SALE Locali adibiti a riunioni, variamente arredati, prevedono, oltre alla presenza di vari accessori (televisioni, impianti di riproduzione, videoregistratori, etc. ) tavoli, sedie, poltrone, divani, etc. CORPO di GUARDIA Locale utilizzato, per tutto l’arco delle 24 h., dal Personale incaricato del servizio di vigilanza nello Stabilimento nella struttura è compreso un locale igienico INFERMERIA Locale adibito alle visite ed alla temporanea sosta di personale oltre alle sale visita (arredate anche con attrezzature mediche), comprende uffici, servizi igienici e locali di transito (sale d'attesa, spogliatoi, deposito) REPARTI di LAVORAZIONE Locali adibiti alla produzione, prevedono la presenza, in numero variabile, di attrezzature e macchine operatrici e portatili, di presidi antinfortunistici, banchi di lavoro, armadietti, lavabi; I laboratori sono identificati come reparti di lavorazione MAGAZZINI Locali adibiti alla conservazione e distribuzione di materie prime, pezzi di rispetto, apparecchiature elettriche comprendono uffici e locali di transito AREE SCOPERTE Piazzali, cortili, rete viaria, aree verdi, situate all’interno del perimetro dello Stabilimento 7 ALLEGATO TECNICO “B” DESCRIZIONE E FREQUENZA DEGLI INTERVENTI AREE UFFICI DIRIGENZIALI, PERTINENZE, INFERMERIA Frequenza ALTA spazzatura dei pavimenti di tutti gli ambienti con mezzi adeguati GIORNALIERA aspirazione/battitura pavimenti tessili, stuoie, zerbini detersione davanzali esterni (con eventuale raschiatura) senza uso di autoscale e/o ponteggi detersione pavimenti non trattati a cera GIORNALIERA detersione a fondo arredi 2 volte a mese 2 volte a settimana 3 volte a mese detersione porte in materiale lavabile mensile detersione punti luce e lampadari detersione superfici vetrose (interne ed esterne)delle finestre con relativi infissi e cassonetti accessibili dall’interno, nel rispetto delle normative di sicurezza lavaggio pareti lavabili mensile mensile mensile pulizia a fondo pavimenti tessili con eliminazione di macchie 3 volte a mese rimozione macchie di sporco dai pavimenti rimozione macchie ed impronte da porte, porte a vetri e sportellerie GIORNALIERA rimozione macchie ed impronte da verticali operatore sanificazione punti di raccolta rifiuti lavabili ad altezza spazzatura ad umido GIORNALIERA 2 volte a settimana quindicinale GIORNALIERA spolveratura ad umido arredi ad altezza operatore 3 volte a settimana spolveratura ad umido arredi ad altezza operatore 4 volte a settimana spolveratura ad umido arredi parti alte spolveratura ad umido punti di contatto comune (telefoni, interruttori, pulsantiere, maniglie) piani di lavoro di scrivanie e corrimano spolveratura ad umido superfici orizzontali di termosifoni e davanzali interni ad altezza operatore svuotatura cestini e posaceneri, sostituzione sacchetto, sanificazione contenitori porta rifiuti, pulizia posaceneri e trasporto dei rifiuti al punto di raccolta spolveratura porte spolveratura ad umido di tende e/o veneziane, tapparelle e/o persiane spolveratura ad umido di serrande quadrimestrale GIORNALIERA settimanale GIORNALIERA settimanale mensile 3 volte a mese AREE UFFICI NON DIRIGENZIALI, PERTINENZE, SALA CONVEGNO, CORPO di GUARDIA Frequenza MEDIA spazzatura dei pavimenti di tutti gli ambienti con mezzi adeguati aspirazione/battitura pavimenti tessili, stuoie, zerbini detersione davanzali esterni (con eventuale raschiatura) senza uso di autoscale e/o ponteggi detersione pavimenti non trattati a cera detersione a fondo arredi detersione porte in materiale lavabile detersione punti luce e lampadari detersione superfici vetrose (interne ed esterne)delle finestre con relativi infissi e cassonetti accessibili dall’interno, nel rispetto delle normative di sicurezza GIORNALIERA 1 volta a settimana 3 volte a mese 2 volte a settimana trimestrale mensile trimestrale mensile 8 lavaggio pareti lavabili 3 volte a mese rimozione macchie di sporco dai pavimenti rimozione macchie ed impronte da porte, porte a vetri e sportellerie rimozione macchie ed impronte da verticali operatore sanificazione punti di raccolta rifiuti lavabili ad altezza settimanale settimanale settimanale quindicinale spazzatura ad umido 3 volte a settimana spolveratura ad umido arredi ad altezza operatore 2 volte a settimana spolveratura ad umido arredi parti alte spolveratura ad umido punti di contatto comune (telefoni, interruttori, pulsantiere, maniglie) piani di lavoro di scrivanie e corrimano spolveratura ad umido superfici orizzontali di termosifoni e davanzali interni ad altezza operatore svuotatura cestini e posaceneri, sostituzione sacchetto, sanificazione contenitori porta rifiuti, pulizia posaceneri e trasporto dei rifiuti al punto di raccolta spolveratura porte semestrale 2 volte a settimana quindicinale GIORNALIERA settimanale spolveratura ad umido di tende e/o veneziane, tapparelle e/o persiane spolveratura ad umido di serrande mensile 3 volte a mese AREE TECNICHE, MAGAZZINI ed OFFICINE spazzatura dei pavimenti GIORNALIERA detersione pavimenti con apposite macchine industriali per idrolavaggio a vapore ed asciugatura settimanale sanificazione settimanale per tutte le altre attività (spolveratura, svuotatura cestini, detersione superfici vetrose, detersione punti luce, ecc.) compatibili con le strutture in oggetto, si dovrà fare riferimento alla tabella di frequenza MEDIA Frequenza ALTA SPOGLIATOIO, SERVIZI IGIENICI, DOCCE SPOGLIATOIO SPOGLIATOIO - DOCCE detersione pavimenti con idonee macchine per idrolavaggio a vapore ed asciugatura DOCCE detersione / sanificazione pavimenti e pareti lavabili con idonee macchine per idrolavaggio a vapore ed asciugatura detersione porte lavaggio pareti lavabili GIORNALIERA GIORNALIERA 3 volte a mese 2 volte a settimana spolveratura ad umido arredi parti alte trimestrale spolveratura porte svuotatura cestini e posaceneri, sostituzione sacchetto, sanificazione contenitori porta rifiuti, pulizia posaceneri e trasporto dei rifiuti al punto di raccolta detersione punti luce detersione superfici vetrose (interne ed esterne) delle finestre con relativi infissi e cassonetti accessibili dall’interno, nel rispetto delle normative di sicurezza 2 volte a settimana GIORNALIERA mensile 3 volte a mese SERVIZI IGIENICI detersione / sanificazione pavimenti con idonee macchine per idrolavaggio a vapore ed asciugatura lavaggio e disinfezione servizi igienici con idonee macchine per idrolavaggio a vapore ed asciugatura spolveratura porte detersione porte in materiale lavabile 2 volte al GIORNO 2 volte al GIORNO GIORNALIERA 2 volte a settimana 9 lavaggio pareti lavabili con idonee macchine per idrolavaggio a vapore ed asciugatura spolveratura ad umido pareti non lavabili detersione superfici vetrose (interne ed esterne) delle finestre con relativi infissi e cassonetti accessibili dall’interno, nel rispetto delle normative di sicurezza detersione punti luce SUPERFICI SCOPERTE spazzatura delle aree antistanti gli ingressi principali degli edifici, officine, ingresso spazzatura dei cortili, terrazzi ed altre aree scoperte praticabili, incluse quelle retrostanti gli edifici, moli lavaggio con pompa, dei cortili, terrazzi ed altre aree scoperte praticabili scerbatura delle piante infestanti da marciapiedi e muri scerbatura delle aiuole potatura degli alberi (su indicazioni di un delegato dell’Amministrazione ) GIORNALIERA 1 volta a settimana 2 volte a settimana mensile GIORNALIERA 2 volte a settimana mensile 2 volta a mese 1 volta a trimestre 2 volte l’anno ASPORTAZIONE RIFIUTI La ditta appaltatrice, dovrà altresì curare la raccolta giornaliera di rifiuti provenienti dalla pulizia delle varie superfici, ivi compreso i materiali da imballaggio utilizzati in occasione di forniture e, una volta posti in appositi sacchi, depositarli nei contenitori della Nettezza Urbana, messi a disposizione dal Servizio Comunale Raccolta Rifiuti, nei siti dallo stesso indicati; provvedere alla disinfezione quindicinale di detti contenitori; provvedere, a proprie spese, a piccoli lavori di sgorgo dei lavabi e dei water, segnalando tempestivamente all'Amministrazione eventuali guasti. MISURA E TIPOLOGIA DELLE SUPERFICI Le misure indicative delle superfici dei vari Complessi sono le seguenti: Superficie coperta mq 22.650 Superficie scoperta mq. 23.000 10 ALLEGATO “C” D.U.V.R.I. INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (Art. 26, comma 3 e 5, del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n° 81) Società _____________________ SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI, DELLE OFFICINE E AREE SCOPERTE PRESSO L’ARSENALE MILITARE DI MESSINA Premessa Il presente Documento di valutazione, contiene le principali informazioni e prescrizioni in materia di sicurezza, allo scopo di fornire alla ditta appaltatrice, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui dovranno operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza, adottate in relazione alla propria attività, in ottemperanza all’articolo 26, comma 1, lettera b, del D.Lgs. 8 Aprile 2008 n° 81. Secondo tale articolo al comma 3: “Il Datore di Lavoro committente, promuove la cooperazione ed il coordinamento, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare, o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto d’appalto o d’opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi”. I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare: cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente, anche al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. Prima dell’affidamento dei lavori, si provvederà: a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice, attraverso l’acquisizione del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato e dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale; fornire il documento unico di valutazione dei rischi, che sarà costituito dal presente documento preventivo, con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni che la ditta appaltatrice dovrà esplicitare in sede di gara. La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo (POS), sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVR unico definitivo. Sospensione dei lavori In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile Tecnico dei Lavori (nella sua qualità di Delegato del Committente), potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente, il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo alla Ditta appaltatrice. 2. Informazioni sull’Azienda Denominazione Settore Produttivo Indirizzo Direttore dello Stabilimento V.Direttore Responsabile S.P.P. - Ass. Qualità - Ambiente Medico Competente R.L.S. Arsenale Militare di Messina Cantieristica Navale Via San Raineri Zona Falcata * 98121 Messina Ing. Gian Francesco CREMONINI Ing. Mauro SIDOTI Funz..Tecn. Stefano PATTI Dott. Mariano Lorenzo MAZZEO Sig. Pietro Bruno Sig. Francesco Micalizzi Sig. Raffaele D’ambrogio 3. Coordinamento delle fasi lavorative Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione, da parte della Ditta, se non a seguito di avvenuta firma dell’apposito verbale di cooperazione e coordinamento, da parte del Responsabile della Ditta stessa. Si stabilisce che eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno diritto ad entrambe le imprese, di interrompere immediatamente i lavori. Si stabilisce che il Responsabile della Ditta o incaricato per il coordinamento dei lavori affidati, potranno interromperli, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le stesse, anche per sopraggiunte interferenze, non fossero più da considerare sicure per il personale operante. La Ditta è tenuta a segnalare alla Direzione Arsenale, l’eventuale esigenza di utilizzo di nuovo personale. Le lavorazioni di queste ultime potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnico – amministrativa, da eseguirsi da parte dei Responsabili dello Stabilimento. Nell’ambito dello svolgimento delle attività, il personale della Ditta deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento recante le generalità del lavoratore, la denominazione sociale della Ditta e l’indicazione del datore di lavoro e corredata di fotografia (art. 26, comma 8, del D.Lgs. 8 Aprile 2008 n° 81). I lavoratori sono tenuti ad esporre la tessera di riconoscimento. 4. Rischi interferenziali specifici dell’ambiente di lavoro Vista la richiesta nel capitolato tecnico che prevede la pulizia anche dei piazzali scoperti, si ravvisa la necessità di evidenziare il rischio interferenziale di caduta dall’alto in prossimità del bacino di carenaggio in muratura. Lo stesso è circoscritto da apposite protezioni che delimitano la zona di sicurezza. Pertanto è assolutamente vietato oltrepassare le protezioni che delimitano l’area del bacino. 4.1 Bacino in Muratura. dimensioni: lunghezza 150 mt. x larghezza sup. 27,50 mt. x h. 10 mt. Pertanto è assolutamente vietato oltrepa 4.1.a Banchine e pontili Le aree scoperte prevedono anche la pulizia di banchine e pontili di ormeggio Unità Navali. Durante le previste operazioni di pulizia 11 È vietato: - effettuare le stesse qualora sul molo/banchina sono in corso lavorazioni con carichi sospesi Avvicinarsi e non rispettare la distanza di sicurezza dalla zona di ormeggio e quindi dallo specchio d’acqua ( distanza di sicurezza dalle banchine non protette 3 metri ) Interferire con qualsiasi lavorazione. Pertanto è obbligo della Ditta effettuare tutte le operazioni di pulizia di dette aree concordando preventivamente gli interventi col responsabile della commissione di controllo lavori. Resta inteso che comunque deve essere rispettata la cadenza prevista delle attività in oggetto. Rischi interferenziali comuni ai luoghi di lavoro interessati Si elencano di seguito i potenziali rischi da interferenza cui sono esposti i lavoratori impiegati ad eseguire le attività previste. Tutto il personale è obbligato ad ottemperare alle misure di prevenzione. 4.2 Rischio da movimentazione di materiali - area cantiere - ed area di lavoro assegnata La ditta nell’espletamento delle sue funzioni potrà anche provvisoriamente ed occasionalmente movimentare “materiale” che in accordo con i responsabili tecnici dell’Arsenale viene giudicato di intralcio alle attività previste. Per tali operazioni, è obbligatorio espletarle sempre in presenza di un delegato tecnico dello Stabilimento, e dovranno essere eseguite nel rispetto della Legislazione in vigore. Rischio derivante da movimentazione manuale dei carichi Rischio potenziale: Colonna vertebrale - Lesioni dorso lombare. - Ridurre il più possibile la movimentazione manuale dei carichi utilizzando, per quelli maggiori di 15/20 Kg. o di dimensioni ingombranti, appositi carrelli. - Adeguare l’entità dei carichi trasportati in funzione della lunghezza del tragitto. - La struttura esterna del carico non deve comportare rischio di lesione per il lavoratore, in particolare in caso di urto. - Il pavimento non deve presentare rischi di inciampo o di scivolamento. - Gli operatori devono disporre di guanti protettivi. - Gli operatori devono essere sottoposti alle prescritte visite mediche e periodiche. - Il personale deve essere addestrato alla corretta manipolazione dei carichi. Misure di prevenzione e sicurezza: Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: 1 Entità del danno: 3 Valore del rischio: 3 Considerando l’indicazione (art. 28) di tenere conto, nella valutazione del rischio, delle differenze di genere e di età; di alcune incertezze della tabella di ISO 11228-1 nella fascia di valori che riguardano il genere femminile ed i lavoratori giovani ed anziani; tenendo conto anche delle tabelle della Norma EN 1005-2 vengono proposti i seguenti limiti: tipologia del lavoratore peso di riferimento Kg. Caratteristiche della movimentazione maschio 18 – 45 anni 25 femmina 18 – 45 anni 20 maschio <18 e >45 anni 20 femmina <18 e > 45 anni 15 Controindicazioni per il lavoratore Caratteristiche del carico è ingombrante o difficile da afferrare è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco può, a causa della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il Lavoratore, in particolare in caso di urto; caratteristiche che, oltre a poter essere fonte di malattia professionale, aumentano considerevolmente il rischio di infortunio Sforzo fisico richiesto è eccessivo può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco può comportare un movimento brusco del carico è compiuto con il corpo in posizione instabile; tutte condizioni lavorative che possono rendere pericolosa anche la movimentazione di carichi modesti Caratteristiche lavoro dell’ambiente lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell’attività richiesta il pavimento è ineguale, con conseguente rischio di inciampo, o è scivoloso il posto o l’ambiente di lavoro non consentono al Lavoratore la movimentazione manuale dei carichi a un’altezza di sicurezza o in buona posizione il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi il pavimento o il punto di appoggio sono instabili la temperatura, l’umidità o la ventilazione sono inadeguate condizioni che impongono sforzi aggiuntivi e contemporaneamente possono aggravare il rischio di infortunio Esigenze connesse all’attività di sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati pause e periodi di recupero fisiologico insufficienti distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore :2 :2 quindi un eccesso nei tempi di lavoro, nei ritmi, nelle distanze da percorrere con il carico incrementano lo sforzo fisico richiesto Fattori individuali di rischio inidoneità fisica a svolgere il compito in questione, tenuto conto delle differenze di genere ed età indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione o dell’addestramento la prima voce è ormai superata dalla legge, la quale impone l’idoneità al lavoro specifico rilasciata dal medico competente, quindi, in assenza di tale idoneità, nessuna lavoratore può essere destinato 12 ad un lavoro a rischio. Concetto di idoneità fisica che può essere condizionata anche da differenze di genere e di età e che un ulteriore fattore di rischio può essere la carenza dell’addestramento. Rischi derivanti da operazioni di mezzi di sollevamento Traumi e contusioni da oscillazione e ribaltamento dei carichi; Contusioni medio - gravi in varie parti del corpo. Testa - Tutto il corpo. Inciampi e cadute durante la movimentazione del carico; Urti contro parti sporgenti; Tagli, punture, abrasioni, schiacciamento degli arti per caduta di materiali; Traumi da sforzo; Traumi e contusioni da uso di attrezzi di sollevamento privi di verifica periodica. Rischio potenziale: RISPETTARE I PERCORSI CHE DELIMITANO LE VIE OPERATIVE DEI MEZZI PORRE LA MASSIMA ATTENZIONE AD EVENTUALI SEGNALAZIONI VISIVE E /O VOCALI DI AVVISO DI PERICOLO Traumi da urti e/o schiacciamenti Rischio potenziale: Contusioni medio - gravi in varie parti del corpo. Testa - Tutto il corpo. Utilizzare idonei DPI di protezione Porre attenzione alle segnalazioni, con nastri colorati e/o con cartelli di divieto, delle zone pericolose Misure di prevenzione e sicurezza: Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: 2 NON SOSTARE MAI SOTTO O NELLE IMMEDIATE VICINANZE DEI CARICHI SOSPESI Obbligo di utilizzare le calzature di sicurezza in dotazione ed eventuali guanti di protezione. Il personale deve assumere una posizione di sicurezza rispetto all’eventuale caduta o spostamento del carico. Uso obbligatorio del casco. Entità del danno: 2 Valore del rischio: 4 4.3 Rischio da agenti chimici e/o biologici Rischi collegati al contatto con oli minerali e derivati, solventi, sgrassanti, detergenti (rif. artt. 15, 224 D.Lgs. 81/2008 e D.Lgs. 52/97 ) Rischi derivanti da inalazioni vapori Nelle attività che possano comportare il contatto con oli minerali o derivati o uso di solventi o acqua e detergenti, devono essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle degli operatori. Nelle operazioni di pulizia con solventi o con bombolette spray, deve essere disponibile una ventilazione adeguata, qualora si operi su piccole superfici, in relazione al volume dell’ambiente ed alla qualità di prodotto usato. Evitare assolutamente di inalare vapori e polveri di aerosol. Porre massima attenzione al contatto con l’apparato visivo. Attenersi alle prescrizioni previste dalla “Scheda di Sicurezza” del prodotto Durante la pulizia con solvente, nell’ambiente di lavoro non deve sostare personale non addetto a tale lavoro. In prossimità del luogo di lavoro non devono essere presenti fiamme o fonti di calore. I lavoratori, oltre ai normali mezzi di protezione personali, devono essere dotati di semimaschera con filtro per polveri e di tuta a perdere impermeabile Prevenzione: resistenti ai solventi Gli operatori devono essere provvisti di tuta e guanti resistenti ai solventi (PVC o gomma nitrile); maschera con filtro per vapori di solventi (in caso di uso di semimaschera, l’operatore deve indossare anche gli occhiali per solventi. Utilizzare occhiali o schermo di protezione durante l’impiego di sostanze irritanti. Probabilità del danno: 2 Entità del danno: 2 Valore del rischio: 4 Rischi collegati alla presenza di allergeni (rif. tit.X - artt. 28, 268, 271; All. XLVI D.Lgs. 81/2008) Rischio potenziale: Riniti, congiuntiviti, dermatiti da contatto. Tra le sostanze utilizzate per il trattamento delle sagome metalliche (pitture anticorrosive, antivegetative, solventi, oli) possono essercene alcune in grado di esercitare una reazione allergizzante. In caso di sintomi sospetti va attivata la sorveglianza sanitaria, anche in considerazione degli eventuali fattori di predisposizione personale. Occorre evitare, in tali casi, il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosol e con prodotti chimici in genere. Prevenzione: I lavoratori, oltre ai normali mezzi di protezione personali, devono essere dotati di semimaschera con filtro per polveri. Probabilità del danno: 2 Entità del danno: 2 Valore del rischio: 4 Ulteriori precauzioni da osservare per attività con sviluppo di sostanze pericolose Si definiscono lavori con sviluppo di sostanze pericolose quelli che possono dare luogo alla produzione di polveri, gas o vapori infiammabili, esplodenti, tossici o comunque nocivi (es. pitturazione, incollaggio, lavaggio con solventi ecc.). Chi opera in uno spazio angusto e/o angusto ed esegue detti lavori deve essere munito di apparecchi per la respirazione indipendenti dall'atmosfera circostante oppure d'idonea maschera antigas con filtro qualora l'aerazione forzata predisposta nel locale garantisca la presenza di una quantità di ossigeno nell'aria non inferiore al 17%; Le attrezzature e l'abbigliamento devono essere confezionati con materiali antistatici per evitare scintille d'origine meccanica od elettrica. In particolare non si dovranno indossare scarpe chiodate o indumenti in fibra sintetica, non si devono usare attrezzi di ferro e non si deve portare con sé fiammiferi, accendini o quant'altro possa provocare scintille; Nei locali adiacenti non possono essere svolti lavori in contemporanea. 4.4 Rischio incendio ed elettrico E’ vietato intervenire in prossimità di attrezzature, apparecchiature elettriche . La Ditta dovrà sempre rivolgersi ad un responsabile tecnico dell’Arsenale ( Capo rep./Sez.)per poter acceder nei locali dov’è segnalato tale rischio. Rischi collegati a incendi o esplosioni Rischio potenziale: Misure di prevenzione e sicurezza: Probabilità del danno: Ustioni gravi - Prima di permettere l’accesso dei lavoratori in ambienti chiusi o angusti, il Dirigente/Preposto e/o il Responsabile Tecnico di Commessa deve promuovere preventivamente gli opportuni accertamenti - Nei luoghi dove si effettuano lavori di saldatura o di taglio a fiamma, evitare la possibilità di inneschi, tenendo liberi i locali da materiali combustibili e controllando le eventuali scintille (rif. DM 10.03.98 all. II p. 2.4); - Verificare che l'impianto elettrico dei luoghi di lavoro a maggior rischio di incendio sia del tipo antideflagrante e a norma. - Identificare aree a rischio e verificare la mancanza di gas dalla linea. - Accertarsi della presenza dei presidi antincendio. 1 Entità del danno: 3 Valore del rischio: 3 13 Rischi derivanti da elettrocuzione con utensili portatili (rif. art. 70 c.1 DLgs. 81/2008 - art. 2 DPR 459/96 - art 5 Dir 2006/42/CE) Rischio potenziale: Misure di prevenzione e sicurezza: Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: Folgorazioni. Le attrezzature elettriche portatili devono essere conformi alle normative di sicurezza CEI Non utilizzare apparecchiature elettriche con le mani bagnate o con le estremità inferiori su pavimentazioni bagnate Uso guanti, di calzature isolanti, casco ed attrezzature dotate di isolamento. 1 Entità del danno: 3 Valore del rischio: 3 4.5 Rischio di interferenza con i macchinari – attrezzature All’interno dei reparti di lavorazione dovranno essere rispettati i percorsi di sicurezza. Prima dell’inizio delle operazioni di pulizia deve essere sempre avvisato il Capo Rep./Sez. il quale autorizzerà l’accesso al locale provvedendo se necessario alla messa in sicurezza di macchinari ed attrezzature. Pertatnto è vietato avvicinarsi senza specifica autorizzazione a macchinari in movimento e/o a materiali posti all’interno dei locali chiusi. Esposizione ad alte soglie di rumorosità (rif. artt. 181 tit.VIII C.1, 190 c1 C.II DLgs. 81/2008 - Dir 2003/10/CE) Rischio potenziale: Ipoacusie Segnalare le zone con alto livello di rumorosità. Attuare accorgimenti tecnici per limitare le soglie di rumorosità. Utilizzare idonei DPI di protezione (cuffie, inserti auricolari). Sottoporre a visita medica, nei casi previsti, il personale dipendente. Misure di prevenzione e sicurezza: Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: 1 Entità del danno: 3 Valore del rischio: 3 Valore del rischio: 4 Cadute per scivolamento in piano Rischio potenziale: Misure di prevenzione e sicurezza: Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: Traumi medio - gravi in grado di provocare danni permanenti. Inciampi e cadute Lasciare liberi passaggi, vie di transito e camminamenti durante il corso dei lavori. Mantenere la zona di lavoro e di calpestio sempre pulita ed asciutta da residui detergenti. Evitare di percorrere zone appena lavate Obbligo di utilizzare le calzature di sicurezza antiscivolo.in dotazione. Obbligo di apporre gli appositi cartelli di “ATTENZIONE - PAVIMENTO BAGNATO” 2 Entità del danno: 2 Rischio derivante da caduta da scala a mano Rischio potenziale: Misure di prevenzione e sicurezza: Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: Tutto il corpo. - Le scale devono avere le caratteristiche di resistenza e di collaudo. - E’ vietato l’uso di scale che presentino listelli di legno inchiodati al posto dei pioli. - La lunghezza delle scale deve essere tale che i montanti sporgano di almeno un metro oltre il piano di accesso. - Uso di D.P.I. (scarpe antiscivolamento) - Durante l’uso, le scale devono essere vincolate o trattenute al piede da un’altro collega di lavoro. 2 Entità del danno: 2 Valore del rischio: 4 Cadute dall'alto nelle aree di lavoro (rif. art. 111 D.Lgs. 81/2008) Rischio potenziale: Misure di prevenzione e sicurezza: Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: Gravi traumi in grado di provocare danni permanenti. Lasciare liberi passaggi, vie di transito e camminamenti durante il corso dei lavori. Proteggere con barriere e segnaletica le parti rimosse che affacciano verso il vuoto. Sui lati prospicienti il vuoto deve essere sempre presente un parapetto alto almeno 1 metro dal piano di calpestio, costituito da uno o più correnti paralleli all’intavolato e da una tavola fermapiede, alta non meno di 20 cm., in modo tale da non lasciare una luce verticale maggiore di 60 cm. tra i correnti e la tavola fermapiede. L’altezza dei montanti deve superare di almeno 1 metro (1,20 per ponteggi in legno) l’ultimo impalcato o il piano di gronda. (Rif. Art. 126 – 138 All. VIII D.Lgs. 81/2008) Sia i correnti, che il fermapiede, devono essere applicati dalla parte interna dei montanti. Nell’eventuale necessità di dover smontare le protezioni laterali, a causa di manovre di movimentazione di materiali con mezzi di sollevamento o per lavorazioni, si dovrà perimetrare l’area interessata, in modo che non sia accessibile al Personale non interessato ai lavori. Usare calzature antiscivolamento e cinture di sicurezza con bretelle e cosciali con fune di trattenuta scorrevole, su una guida rigida orizzontale, applicata ai montanti interni. Le cinture debbono essere costituite da doppio imbrago, in modo da proteggere anche durante lo sgancio di un morsetto. (Rif. Art. 116 D.Lgs. 81/2008) 1 Entità del danno: 3 Valore del rischio: 3 Rischi trasversali derivanti dall’organizzazione del lavoro Uso improprio per scelta o utilizzo di utensili / attrezzature - Mancanza di pianificazione degli aspetti attinenti la sicurezza - Zone di lavoro con dimensioni ridotte per ingombri di materiale Mancanza di coordinamento durante le manovre di sollevamento e trasporto. Rischio potenziale: Schiacciamenti, contusioni, lesioni - Tutto il corpo - Informazione, formazione e addestramento del personale. Misure di prevenzione e sicurezza: - Uso di idonei D.P.I. - Adeguatezza dei programmi di controllo della sistemazione dei luoghi di lavoro. Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: - Gli operatori devono disporre di guanti protettivi, scarpe antinfortunistiche, elmetti e DPI idonei all’attività da svolgere. - Il personale deve essere addestrato alla corretta manipolazione dei carichi e delle attrezzature. 2 Entità del danno: 3 Valore del rischio: 6 Rischi derivanti dall’esistenza del cantiere di lavoro Rispettare tutte le misure approntate per eliminare le interferenze fra cantiere di lavoro e la strada di transito, valutando la possibilità dei rischi relativi a: • investimento dei lavoratori che prestano l’attività lavorativa nel cantiere o nelle vicinanze • investimento di persone estranee al cantiere e la collisione con i veicoli in transito, da parte delle macchine operatrici • investimento di persone e/o veicoli provenienti da accessi laterali alla zona di lavoro • di proiezione o caduta di materiale dall’alto durante particolari fasi lavorative • di caduta all’interno dello scavo presente ai margini del cantiere Rischio potenziale: Schiacciamenti, contusioni, lesioni - Tutto il corpo 14 Misure di prevenzione e sicurezza; porre attenzione a: Istruzioni per gli addetti: Probabilità del danno: • posa delle reti di protezione e/o di idonee barriere perimetrali • posa della segnaletica • mantenere sempre pulite dai sassi le aree perimetrali del cantiere • utilizzo degli automezzi rispettando i limiti di velocità previsti - Gli operatori devono rispettare le segnalazioni di prevenzione e di attenzione approntate per le attività in corso di svolgimento. - Il personale deve essere addestrato . 2 Entità del danno: 3 Valore del rischio: 6 Valore del rischio: 4 Rischi collegati a prolungata esposizione ad agenti atmosferici Rischio potenziale: Insolazioni o raffreddamenti sure di prevenzione e sicurezza: Utilizzare eventuali apparati e/o idonee coperture di protezione per i lavori esterni. Utilizzare indumenti di protezione adatti al caso. Entità del danno: 2 Probabilità del danno: 2 Percorsi di sicurezza mezzi di lavoro L’impresa esecutrice dei lavori, nell’accedere nello Stabilimento con i propri mezzi (solo se autorizzati), dovrà attenersi al piano di viabilità. (come da mappa allegata) I mezzi dell’impresa non dovranno interferire con i mezzi di lavoro operanti a servizio dell’Unità Navale in Bacino. Nelle zone adiacenti il Bacino in Muratura esiste l’apposita segnaletica, che vieta la circolazione ai mezzi privati e/o estranei ai lavori in Bacino, allo scopo di non creare interferenze con i mezzi di sollevamento e trasporto. Le vie di circolazione interne al cantiere, possono costituire pericolo per i pedoni e mezzi privati, per cui i percorsi dei mezzi di lavoro e della gru elettrica, sono opportunamente segnalati. La velocità massima consentita, per la circolazione in Arsenale, è limitata a 20 km/h. Rischi derivanti da attività svolte nei reparti di lavorazione I rischi collegati alle attività lavorative svolte all'interno delle Unità Produttive, degli Uffici e del Magazzini e delle aree scoperte, le relative misure di prevenzione sono dettate dalle linee guida del Documento di Valutazione dei Rischi dello Stabilimento – ediz. 2009 e relativo Piano dei Rischi, del quale l’Impresa dovrà prendere visione. Rischi derivanti da emergenze per incendi o eventi naturali Il personale dell’Impresa dovrà, in caso di emergenza o evacuazione dello Stabilimento attenersi alle procedure previste dal “Manuale di Prevenzione Incendi e Gestione delle Emergenze Ediz. 2010”, del quale si riporta uno stralcio, ed eventualmente chiederne visione al Servizio di Prevenzione e Protezione. In caso di segnalazione di emergenza, il personale dovrà recarsi presso il punto di raccolta più vicino, segnalando la propria presenza al Coordinatore dell’emergenza del P.d.R. interessato. 5. Oneri per la sicurezza Gli oneri per la sicurezza NON SOGGETTI a ribasso, connessi alla specificità dell’affidamento dell’opera, calcolati in esito alle richieste di DPI o opere provvisionali, specifiche per i rischi di interferenza o necessari per la cooperazione ed il coordinamento. Valutazione a corpo: € 1.500,00 15 ALLEGATO “D” DATA Arsenale Militare di Messina VERBALE DI CONCORDAMENTO E SOPRALLUOGO (Art. 26, comma 2, 3 e 5, del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n° 81) Visto il Contratto n° ____________ di Repertorio in data ___________________ In data odierna questa Stazione appaltante ed il Committente hanno effettuato un sopralluogo sui luoghi oggetto delle attività relative all’ordine citato, pertanto la Ditta dichiara: - di aver preso visione del piano dei rischi dell’Arsenale di Messina e relativi protocolli di sicurezza - di aver preso visione del manuale gestione emergenze dello stabilimento - di aver verificato l’ubicazione dei dispositivi di emergenza e di pronto soccorso - di aver ricevuto dal committente l’informazione sulla propria organizzazione della prevenzione e protezione rischi, sulla gestione dell’emergenza, sui rischi specifici e sui divieti ed obblighi in materia di sicurezza - di aver preso visione del documento interno n° 12 del 16.02.2009 “Gestione rifiuti all’interno dello Stabilimento” - di non aver riscontrato nel corso del sopralluogo preventivo, l’esistenza di ulteriori rischi specifici o interferenziali oltre già quelli citati nel DUVRI - qualora durante l’attività lavorativa si dovessero verificare situazioni di rischio non previste da detti documenti la Ditta è tenuta ad informare i responsabili tecnici dello stabilimento al fine di adottare e concordare le misure di sicurezza necessarie. Si allega al presente documento stralcio “ manuale gestione emergenze” planimetrie e numeri di emergenza per facilità di consultazione mappa relativa al piano di viabilità planimetria “A” indicazione punti di raccolta Arsenale e le principali vie di fuga, manicotti antincendio, posizionamento estintori planimetria “ B” indicazione dell’ubicazione cassette di pronto soccorso norme comportamentali in caso di emergenza per accettazione: per l’Arsenale di Messina: per l’Arsenale di Messina: RSPP Responsabile della Società IL DIRETTORE - CAPO U.O. 16