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VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
RIUNIONE DEL GIORNO 5 DICEMBRE 2008
N. 57
In data 5.12.2008 alle ore 18.00 presso la Sala Civica al piano terra della Rocca di Riva del
Garda si è riunito il Consiglio comunale, in seduta pubblica.
All’appello iniziale, effettuato dal Segretario su invito del Presidente, risultano presenti i signori:
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MOLINARI Claudio - Sindaco
ZUCCHELLI Mario - Presidente
SANTONI Giovanni
ZAMBOTTI Pier Giorgio
BENAMATI Tomaso
DAVES Carlo
CALZA' Luigi
BRUNELLI Maria Flavia
MIRANTE MARINI Girolamo
ZANONI Alessio
LORENZI Patrick
CALZA' Mario
VALANDRO Salvador
GRASSO Valeria
DALPONTE Andrea
GATTI Franco
MUNARI Emilio
PEDERZOLLI Mauro
MORANDI Giorgio
LORENZI Emanuela
SERAFINI Mirella
MODENA Carlo
BENAGLIO Umberto
Risultano assenti i Consiglieri signori:
– ACCORSI Massimo
– GRAZIOLI Luca
– TRINCHIERI BENATTI Cristian
– BOMBARDELLI Ivo
– DETONI Maurizio
– CIVETTINI Giancarlo
A seguito delle dimissioni presentate in data 12.11.2008 il seggio del signor Frizzi Rocco risulta
vacante.
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Partecipa il Segretario Generale Reggente del Comune, dott.ssa Anna Cattoi.
Partecipano alla riunione gli Assessori Pierluigi Bagozzi, Rosanna Giordani, Luigi Marino, Paolo
Matteotti, Adalberto Mosaner, Giancarlo Tonelli.
Ai sensi dell’art. 1 - 3° comma del Regolamento Interno per le adunanze del Consiglio comunale
è stato chiamato ad assistere all’adunanza, per i relativi punti di competenza, il dipendente
Responsabile dell’Area Programmazione, Bilancio e Contabilità – Rag. Capo Paolo Frnzinelli.
Riconosciuto il numero legale degli intervenuti, essendo presenti n. 23 Consiglieri comunali, il
signor Mario Zucchelli, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la
riunione per la trattazione dei seguenti argomenti, indicati nell’ordine del giorno emanato con
avviso dd. 27.11.2008, regolarmente notificato ed allegato sub lettera A), come segue:
1. SURROGA DEL CONSIGLIERE DIMISSIONARIO SIGNOR ROCCO FRIZZI CON IL 3°
CANDIDATO TRA I NON ELETTI DELLA LISTA N. 12 “L’ORA E RIFONDAZIONE
COMUNISTA” – SIG. ERNESTO GIOVANAZZI (relatore il Presidente)
2. CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI RIVA DEL GARDA:
APPROVAZIONE VARIAZIONE N. 2 AL BILANCIO DELL’ESERCIZIO FINANZIARIO
2008 (relatore Ass. Bagozzi)
3. CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI RIVA DEL
APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2009 (relatore Ass. Bagozzi)
GARDA:
4. RICOGNIZIONE DELLE RISULTANZE DEI RENDICONTI E DEI BILANCI
DELL’ESERCIZIO 2007 DEI CONSORZI AI QUALI IL COMUNE ADERISCE E DELLE
SOCIETA’ PARTECIPATE – PRESA D’ATTO (relatore Ass. Bagozzi)
5. TARIFFA IGIENE AMBIENTALE (TIA): APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO PER
L’ANNO 2009 (relatore Ass. Bagozzi)
6. APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE PER L'APPLICAZIONE
DELL’IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ E PER L’EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO
DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI (relatore Ass. Bagozzi)
7. IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (ICI): MODIFICA DELL'ART. 4
(ESENZIONI) DEL REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELL'IMPOSTA
COMUNALE SUGLI IMMOBILI CON L'INTRODUZIONE DI UN ULTERIORE COMMA
3, RISERVATO AI SOGGETTI PASSIVI DI CUI ALLA CONVENZIONE STIPULATA
CON ITEA SPA PER LA GESTIONE DEGLI ALLOGGI IN DISPONIBILITA' SUL
MERCATO, ED IL RECEPIMENTO, CON L’INSERIMENTO DEI COMMI 4 E 5, DI
QUANTO PREVISTO DAL D.L. 93/2008 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI NELLA
LEGGE 126/2008 (relatore Ass. Bagozzi)
8. APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL COMUNE DI RIVA DEL
GARDA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2009, DELLA RELAZIONE PREVISIONALE
E PROGRAMMATICA E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2009/2011 E ALTRI
ALLEGATI (relatore Ass. Bagozzi)
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Presidente
Propongo alla nomina di scrutatori per la riunione odierna, con immediata esecutività, i
consiglieri Serafini e Benamati.
Sottoposta a votazione la proposta
con voti favorevoli : n. 21 (Sindaco, Presidente, Santoni, Zambotti, Daves, Calzà Luigi, Brunelli,
Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro,
Grasso, Dalponte, Gatti, Munari, Pederzolli, Morandi, Lorenzi
Emanuela, Modena, Benaglio)
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contrari : n. 0
−
astenuti : n. 2 (Serafini, Benamati)
IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 1
dell’ordine del giorno, di cui all’allegato B) al presente verbale.
PUNTO N. 1: SURROGA DEL CONSIGLIERE DIMISSIONARIO SIGNOR ROCCO
FRIZZI CON IL 3° CANDIDATO TRA I NON ELETTI DELLA LISTA N.
12 “L’ORA E RIFONDAZIONE COMUNISTA” – SIG. ERNESTO
GIOVANAZZI
Presidente:
Prima di leggere la delibera devo dire che sono pienamente d’accordo con il Sindaco e
sono rammaricato perché Rocco Frizzi ha lasciato il Consiglio comunale. Io credo che la voce,
quello che proponeva in Consiglio comunale – anche se io non ero d’accordo – era sempre
valido, in quanto era un contributo per il bene della nostra città. A me dispiace moltissimo del
suo abbandono. Mi permetto di leggere esclusivamente il dispositivo di delibera.
In questi giorni abbiamo un po’ di problemi, perché dopo il Consigliere Frizzi c’era un
altro Consigliere, il signor Villi e poi la signora Germana Frizzi che non hanno accettato, perciò,
con l’aiuto del Consigliere Frizzi abbiamo dovuto trovare il terzo dei non eletti.
Il relatore dà lettura del dispositivo della predisposta deliberazione.
Presidente:
Non dobbiamo mettere in votazione le dimissioni del signor Rocco Frizzi ma solamente
la surroga del Consigliere Giovanazzi Ernesto.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Non si possono respingere, perché sono irrevocabili. Pertanto metto in votazione la surroga del
signor Rocco Frizzi con il signor Giovanazzi Ernesto.
(VOCI FUORI MICROFONO)
Consigliere Zambotti, prego.
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^^^ Entra il Consigliere Civettini: il numero dei presenti sale a 24. ^^^
Consigliere Zambotti:
Non sono una meraviglia le dimissioni di Rocco Frizzi per me, perché effettivamente,
dopo il ritiro che aveva fatto rispetto alla polemica sul PUP, mi è sembrato effettivamente molto
provato da quella cosa.
Vorrei dire però un’altra cosa: Rocco Frizzi non era un Consigliere “normale”, ma era un
candidato Sindaco. Mi pare che alle ultime elezioni ci fossero tre candidati sindaci, che sono stati
eletti, e questo è il punto che mi lascia perplesso. Cioè, la funzione dei candidati sindaci eletti,
però non vincenti, secondo me è molto importante, perché sono quelli che poi dovrebbero
giustamente favorire un’alternativa, in una logica bipolare o comunque di alternanza – che
oramai stiamo accettando ed è giusto che sia così – chi perde le elezioni, soprattutto nel ruolo di
candidato Sindaco, sarebbe importante… infatti in questo Consiglio comunale si avverte, a mio
avviso, proprio la mancanza del candidato Sindaco che è stato battuto e che, giustamente, porta
avanti una possibilità alternativa. Secondo me questo è anche uno stimolo per la maggioranza.
Effettivamente qui questo si nota e a me dispiace.
Il primo candidato Sindaco, diciamo quello più grosso, si è defilato abbastanza presto e
adesso perdiamo anche Rocco Frizzi, quindi di fatto nel Consiglio comunale attuale non abbiamo
la presenza di candidati sindaci eletti… no, è vero, l’unico è Benaglio. Speriamo allora in lui,
perché porti quel vigore affinché effettivamente ci sia qualcuno che sviluppi una possibilità
alternativa, proprio nel gioco della democrazia e dell’alternanza questo è il punto secondo me da
mettere a fuoco. È un peccato che non ci sia un gioco delle parti, con un’ipotesi di alternanza.
Io sono sincero, non sto a fare discorsi retorici, per quanto riguarda Rocco Frizzi non mi
dispiace. Lui aveva chiesto le mie dimissioni e vedo che si è dimesso prima di me, quindi io sono
ancora presente. Ultimamente i suoi discorsi erano anche difficili da capire, avevano un inizio ma
poi andavano per la loro strada. Si è dimesso, ne prendo atto e basta.
Presidente:
Grazie Consigliere Zambotti. Ha chiesto la parola il Consigliere Modena.
Consigliere Modena:
Fortunatamente il Consigliere Frizzi è vivo e vegeto e non parliamo di lui come colui che
fu. Devo dire che nonostante io dovessi dire il contrario per posizione politica – e l’ho esternato
anche a lui – mi dispiace moltissimo che lui abbia lasciato. Ho apprezzato tantissimo peraltro le
motivazioni che ha addotto per le sue dimissioni, a conferma di una linearità di comportamento
che ha cercato di tenere. Vi dico la verità: per ignoranza io questa sera avrei proposto di
respingere le dimissioni, quanto meno come segnale. Non si può, non lo facciamo, allora dico
solo che abbiamo perso un compagno di cordata che sicuramente alcune volte ha messo buona
volontà, ha messo cuore nelle battaglie che ha fatto. A questo punto non possiamo fare altro che
ricordarlo con piacere e salutarlo.
Presidente:
Grazie Consigliere Modena. Ha chiesto la parola la Consigliera Lorenzi.
Consigliera Lorenzi Emanuela:
Anch’io sono dispiaciuta per queste dimissioni, anche perché ormai sono tre i Consiglieri
che se sono andati in questa legislatura e non è sicuramente un buon segnale. Un po’ di colpa
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sicuramente l’ha questa legge provinciale che, dando questo potere al Sindaco e alla sua Giunta,
in pratica ha indebolito il valore dei Consiglieri comunali. Sicuramente ha ridotto il confronto e
ha demotivato parecchie persone.
Di Rocco posso dire sicuramente che si è impegnato molto. Ha lavorato molto per la sua
città. Mi dispiace – l’ha già accennato il Consigliere Zambotti – perché si è impegnato molto sul
lavoro del PUP e non è stato minimamente considerato. Per conto mio qualche ragione ce
l’aveva. Adesso avremo le varianti e vedremo se il tempo gli darà qualche piccola soddisfazione.
Sicuramente i suoi principi sul senso del fare politica, sul problema dell’etica in politica,
non possiamo non condividerli. Io sono molto dispiaciuta perché sicuramente mancherà un
ulteriore confronto in quest’aula. Speriamo che qualcosa cambi, sicuramente con la legge. In
questi giorni vedremo se si riuscirà ad avere un buon confronto, perché dobbiamo ricordarci –
spesso ce lo dimentichiamo per le varie ideologie, per i vari modi di affrontare la politica – che
noi siamo qui perché siamo stati eletti dai cittadini e perché dobbiamo portare i loro problemi,
aiutare a risolverli, collaborare nel migliore dei modi. Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliera Lorenzi Emanuela. Ha chiesto la parola il Consigliere Valandro. Prego
Consigliere.
Consigliere Valandro:
Grazie Presidente. Vorrei soltanto aggiungere qualcosa all’espressione che ha ricordato
lei, ricordando le parole del Sindaco e quindi esprimere rammarico per le dimissioni del
Consigliere Frizzi, le cui motivazioni personalmente non condivido – come fa il Consigliere
Modena – ma non le condivido proprio per le motivazioni che diceva il Consigliere Zambotti
poc’anzi. Però diamo atto dell’impegno con cui il Consigliere Frizzi ha portato avanti le proprie
battaglie, sia quelle portate a termine che quelle magari lasciate un po’ in sospeso. Battaglie non
sempre condivisibili, però gli diamo atto dell’impegno con cui le ha portate avanti. In questo
senso sicuramente il Consiglio comunale perde un buon protagonista.
Non ci rimane altro, tanto per non dilungarci, che augurare le migliori cose al signor
Rocco Frizzi.
Presidente:
Grazie Consigliere Valandro. Ha chiesto la parola il Consigliere Gatti.
Consigliere Gatti:
Anch’io intervengo per unirmi alle altre voci ed esprimere stima e considerazione al
Consigliere Frizzi, che in questi anni ho imparato ad apprezzare per il suo impegno e per il suo
ruolo, direi, di coscienza critica e anche di memoria storica, assolutamente vitale per questo
Consiglio comunale. Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliere Gatti. Prego Consigliere Benaglio.
Consigliere Benaglio:
Anch’io sono molto rammaricato per la perdita del Consigliere Rocco Frizzi, non perché
è morto, ma perché se n’è andato. Io non me ne sarei andato per i motivi che ha dichiarato lui,
per aver perso dei voti, lui qui avrebbe potuto fare un’opera buona. Pur essendo io agli antipodi
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della politica rispetto a lui, in tanti momenti ci siamo trovati d’accordo su alcuni argomenti
discussi in questo Consiglio comunale.
Mi dispiace, io non mi sarei dimesso, come ha fatto lui. Comunque gli faccio i miei
auguri per l’avvenire. Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliere Benaglio. Ha chiesto la parola il Consigliere Pederzolli.
Consigliere Pederzolli:
Grazie Presidente. Se me lo avesse comunicato prima gli avrei chiesto di non farlo, e mi
fa piacere che sia arrivato da un Consigliere di maggioranza il riconoscimento del fatto che fosse
anche una memoria politica all’interno di quest’aula. Io l’ho avuto vicino per questo periodo,
dall’inizio di questa legislatura fino alle sue dimissioni, e devo ammettere che ho avuto
possibilità di scambiare numerose opinioni con Rocco Frizzi, magari non condividendole, magari
discutendole e magari facendogli cambiare qualche opinione. Ma lui era fermo sulla sua
ideologia e forse questo lo ha contraddistinto all’interno di quest’aula, però con una certa
coerenza che io ritengo doveroso riconoscergli. Quindi sono veramente dispiaciuto, perché
arrivare a una scelta così forte è comunque qualcosa che fa riflettere e credo che in un prosieguo
di questa fine legislatura tutti quanti possiamo riflettere sulle sue dimissioni. Ritengo infatti che
avesse una sua correttezza e a me è dispiaciuto, pur non potendo, logicamente, che accettare le
sue dimissioni, che tra l’altro sono irrevocabili, e augurare buon lavoro al Consigliere che gli
subentrerà.
Presidente:
Grazie Consigliere Pederzolli. Prego signor Sindaco.
Sindaco:
Grazie. Vorrei semplicemente confermare anche all’interno di quest’aula il mio pensiero
appena sono giunte in Municipio le dimissioni di Rocco Frizzi e lo faccio anche a nome dei
colleghi di Giunta, nella consapevolezza che la voce di Rocco Frizzi all’interno di quest’aula
rappresentava un elemento dialogico di criticità, giustamente, nei confronti della maggioranza e
secondo una logica di rappresentanza di una parte significativa, sia ideologicamente sia
contenutisticamente, del pensiero politico presente nella nostra città. Proprio per questo motivo
anche io mi trovo a pensare che se avessimo avuto un momento di dialogo precedente al deposito
della sua lettera di dimissioni, mi sarei permesso di significargli l’inopportunità delle medesime,
per la parte in cui egli le ha connesse al risultato elettorale delle elezioni provinciali, proprio
perché credo che quella componente politico-ideologica e quella componente di contenuti
dell’azione politica e amministrativa sia tuttora presente nella nostra città e che avesse trovato in
lui un rappresentante coerente con quelle promesse.
Ciò non è stato. Evidentemente è una scelta per certi versi traumatica, sia nei confronti
del suo personale percorso sia del percorso di questo nostro organo istituzionale ed è quindi un
doppio motivo per rammaricarsene. Gli faccio comunque gli auguri di essere ancora un attore
sulla scena politica locale e do il benvenuto al nuovo Consigliere comunale subentrante.
Presidente:
Grazie Sindaco. Nessun altro chiede la parola, dunque metto in votazione la surroga del
Consigliere Frizzi con il Consigliere Giovanazzi Ernesto.
(VOCE FUORI MICROFONO)
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Sì, va bene. Scusatemi.
Consigliera Lorenzi Emanuela:
Siccome sono veramente dispiaciuta per quello che ho detto prima, ho cercato di evitare
che queste dimissioni fossero accettate ma mi è stato detto che non è possibile. Comunque io
voto contro questa surroga. Grazie.
Presidente:
Ha chiesto la parola la Consigliera Brunelli. Prego.
Consigliera Brunelli:
Credo che forse sarebbe meglio spiegare che il punto in votazione non sono le dimissioni
del Consigliere Rocco Frizzi, ma è se qualcuno di noi sia a conoscenza di elementi che
impediscano l’entrata in Consiglio del Consigliere Giovanazzi. Quindi un voto favorevole o
contrario su questo punto è rivolto a questo fatto: se noi siamo o meno a conoscenza che il signor
Giovanazzi abbia delle cause di impedimento ad assumere la carica in Consiglio.
Forse lei, Presidente, dovrebbe chiarire questo: il punto in votazione è questo.
Presidente:
È stato letto. Non c’è nessun problema, è stato letto nella delibera.
Consigliera Brunelli:
Ma la dobbiamo ancora votare. Quindi chi vota a favore o contro questo punto non
esprime solidarietà o meno… quella umana io lo posso esprimere in qualsiasi sede, questo punto
in discussione non è relativo alle dimissioni del Consigliere Frizzi, perché non sono neanche
all’ordine del giorno, non sono in discussione perché, come accettate dal protocollo, non
potevano poi essere più rifiutate. Stiamo discutendo se qualcuno di noi sia a conoscenza che il
Consigliere, anzi, il signor Giovanazzi fino a che non alziamo la mano, abbia delle cause di
impedimento – se per esempio sia un prete, un ministro di culto, uno che ha una causa con il
Comune, o affari con il Comune superiori a una certa cifra che non ricordo – qualcuno dovrebbe
alzare la mano e dire che questo signore non può assumere la carica di Consigliere. Credo quindi
che il Consiglio debba votare all’unanimità per questa surroga, a meno che non ci siano dei
motivi per cui si dice che il signor Giovanazzi non può assumere la carica di Consigliere.
La proclamazione degli eletti è fatta infatti in altra sede, ma qui dovremmo fare un altro
vaglio, quello di dire se questa persona non è degna, per questi motivi elencati dalla legge. Forse
si potrebbero leggere i motivi perché… io credo che questa persona possa fare il Consigliere, se
qualcuno sa che per caso questa persona è un ministro di culto invece che essere un normale
cittadino, potrebbe dirlo e allora forse voteremmo tutti contro. Ma se votiamo contro è per dire
che Giovanazzi non può entrare in Consiglio.
Presidente:
Grazie Consigliera Brunelli. Prego signor Sindaco.
Sindaco:
A conforto di quanto appena detto dalla Consigliera Brunelli, vi ricordo che il Presidente,
che è titolare di questo punto, ha appena letto il dispositivo di delibera che va esattamente nel
senso che ci ha ricordato adesso la Consigliera Brunelli. Grazie.
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Presidente:
Ha chiesto la parola il Consigliere Modena. Prego Consigliere.
Consigliere Modena:
Non sarebbe compito mio e nemmeno voglio fare il verso alla Consigliera Brunelli, ma
vorrei rivolgermi alla Consigliera Lorenzi per dire che, pur avendo tutti espresso delle
motivazioni per cui saremmo stati contenti che Rocco Frizzi fosse qui, nel momento in cui
passiamo oltre noi adesso mancheremmo di riguardo nei confronti del nuovo potenziale
Consigliere, al quale nessuno di noi può chiudere la porta.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Sì, non so di quali culti potrebbe essere ministro.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Presidente:
Scusatemi Consiglieri, mi sembra che la Consigliera Brunelli abbia spiegato in modo
eccezionale il discorso. Perciò è inutile votare contro una delibera che è la surroga di un
Consigliere. Faremmo un atto poco educato nei confronti del nuovo Consigliere. Comunque
metto in votazione il punto 1 all’ordine del giorno.
Non partecipa al voto la Consigliera Lorenzi, va bene?
(VOCE FUORI MICROFONO)
Ma le ho spiegato più volte che non valeva la pena, Consigliera Lorenzi. Se lei insiste, cosa vuole
che faccia io?
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera B).
Dato atto che è stato acquisito il parere stabilito dall’art. 81 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espresso e inserito in calce alla proposta di
deliberazione, di cui forma parte integrante;
Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al
proposta di delibera allegata;
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 24
- Consiglieri votanti n. 23 (non partecipa alla votazione la consigliera Lorenzi Emanuela)
- voti favorevoli
contrari
astenuti
n. 23 (Sindaco, Presidente, Santoni, Zambotti, Benamati, Daves, Calzà Luigi,
Brunelli, Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario,
Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti, Munari, Pederzolli, Morandi,
Serafini, Civettini, Modena e Benaglio)
n. 0
n. 0
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IL CONSIGLIO COMUNALE
delibera
DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Presidente, allegata al presente
verbale sub lettera B).
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 2
dell’ordine del giorno, di cui all’allegato C) al presente verbale.
PUNTO N. 2: CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI RIVA DEL GARDA:
APPROVAZIONE VARIAZIONE N. 2 AL BILANCIO DELL’ESERCIZIO
FINANZIARIO 2008
Assessore Bagozzi:
Grazie Presidente. Si tratta della variazione (interruzione audio) 2008 dei Vigili del fuoco
volontari di Riva del Garda. Queste variazioni sono state approvate dall’assemblea del Corpo il 7
novembre scorso e riguardano le entrate ordinarie, per cui abbiamo una variazione di € 25.000,
principalmente dovuta al servizio di assistenza e prevenzione per le riprese del film di 007,
abbastanza famoso, altri € 2.000 per l’entrata da parte di un’assicurazione per la copertura dei
danni del fulmine alla centralina telefonica; per le entrate straordinarie invece abbiamo il
contributo del BIM di € 20.000 per l’acquisto dell’auto-piattaforma aerea a ragno; per entrate in
partite di giro, 1.500 per ritenute fiscali e altri 4.500 per altre partite di giro.
Conseguentemente abbiamo le uscite ordinarie: + € 4000 per riscaldamento, luce, acqua e
gas; + € 8000 per lubrificanti e carburanti; € 15.000 per i compensi al pagamento di cui abbiamo
già detto prima, sempre le riprese del film; e come uscite straordinarie i € 20.000 presi dal
contributo del BIM come quota parte del pagamento della piattaforma aerea. Le stesse partite di
giro di cui abbiamo detto prima: 1.500 di ritenuta d’acconto e 4.500 di altre partite di giro.
Con questa seconda variazione il totale delle entrate e, conseguentemente, il totale delle
uscite nel Bilancio dei Vigili del fuoco si assesta su 390.263,79. Chiediamo quindi:
Il relatore dà lettura della predisposta deliberazione.
Presidente:
Grazie Assessore Bagozzi. È aperta la discussione. Ha chiesto la parola la Consigliera
Lorenzi. Prego Consigliere.
Consigliera Lorenzi Emanuela:
Sono sempre delle variazioni abbastanza consistenti e io dico la solita cosa che ho detto
più volte. Vedo queste spese fisse, sempre consistenti, parecchio alte. Io sono sempre più
convinta che una sede unificata della protezione civile farebbe risparmiare anche qualcosa in
questo senso.
Ho visto che per l’assistenza le riprese del film di 007 c’è anche qui una variazione
piuttosto consistente. Ho visto che gran parte è stata data alle persone che effettivamente hanno
svolto quest’assistenza e qualcosa avanza. Così sfruttiamo anche un piccolo incasso per i Vigili
del Fuoco, dopo tutta la promozione che questo film ha fatto per la nostra località.
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Riguardo i risparmi, in generale, siccome in questo periodo siamo chiamati tutti quanti,
vista la crisi economica, a un risparmio personale e a un risparmio familiare, auspico che
qualsiasi società – visto che abbiamo avuto i bilanci – e qualsiasi associazione o simili, che
abbiano dei contributi pubblici, risparmino come fanno le famiglie, perché è troppo comodo che
enti pubblici o similari, anche in un periodo di crisi, non cerchino di risparmiare come tutti gli
altri e abbiano la possibilità, a differenza dei privati eccetera, di aumentare in continuazione il
proprio Bilancio. Grazie.
Presidente:
Nessun altro Consigliere chiede la parola? Per il secondo intervento? Consigliere
Zambotti.
Consigliere Zambotti:
È solo una questione formale. Sia su questo punto che sul prossimo anticipo la mia
dichiarazione di voto. Mi astengo perché, siccome si approva il Bilancio, almeno la presenza di
qualcuno dei Vigili del fuoco – visto che devo dare loro il voto – avrei preferito ci fosse,
altrimenti questa è una ratifica. Ratificare un Bilancio senza neanche la presenza di qualcuno che
rappresenti i Vigili del Fuoco… È vero che c’è l’Assessore, ma… l’ho detto l’anno scorso, ma
quest’anno non lo voto per questo motivo, sarebbe meglio che il capo dei Vigili del fuoco ci
facesse un excursus, ci facesse conoscere un po’ meglio. Potremmo andare a fare una visita
guidata alla sede, ma visto che si tratta del loro Bilancio… io, onestamente, non approvo bilanci
senza che ci sia un minimo di cortesia reciproca, nel senso che sarebbe stato importante ci fosse
stato un rappresentante a cui, almeno in termini informali, poter fare delle domande. Le posso
fare all’Assessore, ma a mio avviso sarebbe stato importante che ci fosse qui la presenza di
qualcuno dei Vigili del fuoco. L’avevo già chiesto l’anno scorso e vedo che quest’anno la
situazione è la stessa, per cui mi asterrò. Volevo solo chiarire questo.
Presidente:
Grazie Consigliere Zambotti. Ha chiesto la parola il Sindaco. Prego signor Sindaco.
Sindaco:
Sì Presidente, per completezza, io credo che nei due interventi siano state sollevate due
questioni che meritano comunque di essere focalizzate: le modalità con le quali si accede alla
variazione e poi rispettivamente alla previsione e alla consuntivazione dei bilanci dei Vigili del
fuoco sono peculiari della loro organizzazione volontaria. Voi sapete che si tratta di un gruppo di
volontari all’interno del quale, com’è noto, sono presenti anche tre nostri dipendenti comunali e
le tipologie delle approvazioni che vi ho detto prevedono in assemblea la presenza del Sindaco o
di un suo delegato. Normalmente o sono presente io o è presente l’Assessore Bagozzi. Perlomeno
questo è accaduto in questi anni. Da questo punto di vista il raccordo con l’Amministrazione
comunale viene garantito attraverso la figura dell’Amministratore, Sindaco o Assessore, in
ragione anche dal fatto che le modalità organizzative del Bilancio dei Vigili del Fuoco
sostanzialmente sono standardizzate.
Da un lato con la cassa provinciale e il servizio provinciale competente, che dispone la
modulistica, dall’altro con il nostro ufficio di Ragioneria del Comune che segue, dal suo punto di
vista, l’elaborazione dei dati medesimi. Tant’è che lo stesso Bilancio di previsione, in quanto
strumento adottato dall’assemblea del Corpo dei Vigili del Fuoco volontari, ha una caratteristica,
come vi ho detto, ma è stato previamente valutato dall’Amministrazione comunale nel senso che
da un punto di vista tecnico è elaborato dal Ragioniere Capo, e da un punto di vista sostanziale è
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messo all’attenzione del Consiglio comunale, perché così richiede la normativa di riferimento,
trasferito né più né meno all’interno del Bilancio del Comune, per cui in realtà le poste di
Bilancio dei Vigili del Fuoco che noi andiamo ad approvare, sia sotto forma di variazione al
punto 2, sia sotto forma di Bilancio di previsione al punto 3, sono in realtà coperte dalla
variazione di Bilancio del Comune di fine anno e, rispettivamente, dal Bilancio di previsione del
Comune per il 2009.
Da questo punto di vista quindi mi sento di suggerire, semmai, una tipologia di presenza
presso i Vigili del fuoco che preveda, questo sì, anche così, de visu, comprendendo le poste del
loro specifico Bilancio, una visita che potremmo organizzare con la Segreteria, in un momento
adeguato dell’anno, presso la caserma, in modo da incontrare il direttivo dei Vigili del Fuoco e
vedere sul campo, in caserma, come funziona il Corpo medesimo.
Dal punto di vista poi del divenire – perché in questi termini vorrei leggere la seconda
parte del ragionamento della Consigliera Lorenzi – diciamo che ormai non passa giorno che il
Presidente della Provincia ci dica in tutte le salse che vuole che la prima legge approvata dal
nuovo Consiglio provinciale sia la legge di riforma che, in senso ampio, chiameremo della
protezione civile. È una legge che viene fortissimamente voluta – al di là delle contestazioni che
abbiamo letto, un anno da parte del Corpo permanente, un altro anno da parte del Corpo dei
Vigili del fuoco volontari del Comune di Rovereto – per riportare a livello provinciale soprattutto
l’elemento giuridico, perché la legge base dei Vigili del fuoco è ancora un’antichissima legge
regionale del 1954. Quindi dobbiamo anche renderci conto che è un aggiornamento in divenire,
quello che il Presidente della Provincia ha in animo di proporre a livello provinciale.
Avremo qualche perplessità e qualche problema in quel disegno di legge, non foss’altro
per il rischio che prendano un’altra strada i dipendenti del Comune che sono adibiti al servizio
antincendio e che costituiscono indubbiamente l’elemento imprescindibile del Corpo, perché
sono quelli che garantiscono in assoluto una continuità all’interno di un Corpo piuttosto giovane
come età media e quindi anche in perenne formazione.
Per quanto riguarda le variazioni, è proprio delle dinamiche che ho cercato di spiegare
l’arrivo di una serie di contributi da parte della Cassa provinciale antincendio un certo punto
dell’anno che, pur essendo criticabile finché si vuole, di fatto non impedisce che si possano
liberare risorse in un’altra maniera. Ormai siamo abituati ad avere due variazioni annue del
Corpo dei Vigili del Fuoco volontari, perché questa è la modalità con la quale la Cassa
provinciale, per esempio, fa arrivare le risorse. Dopodiché la seconda ha anche la caratteristica di
verificare dove possono essere stati fatti alcuni risparmi di gestione, dove possono essere state
proiettate somme per rimborso servizi non previsti nel corso dell’anno e quindi ricollocarle,
spesso e volentieri, in dimensioni di miglioramento delle dotazioni, che non possono che far bene
ai futuri esercizi del corpo medesimo.
Presidente:
Grazie signor Sindaco. Altri Consiglieri chiedono la parola? Per il secondo intervento,
prego Consigliera Lorenzi.
Consigliera Lorenzi Emanuela:
Per fortuna in questo periodo c’erano i Vigili del Fuoco, altrimenti tutto il Trentino
sarebbe andato in crisi. In parte ci è andato, ma non possiamo non mettere in evidenza il ruolo
importante che hanno avuto.
Nonostante la sindachessa – posso dire così – di Rabbi, la signora Penasa…
(VOCE FUORI MICROFONO)
No, lei ha detto che è ancora Sindaco per un pochino, non avrà dato le dimissioni, deduco.
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(VOCE FUORI MICROFONO)
Ho visto che lei si è data molto da fare per il suo paese, con la calamità naturale, perché il paese è
rimasto isolato per più di tre giorni e ha avuto parecchie difficoltà. Parlava anche del ruolo di
questi Vigili del fuoco e diceva che proprio in questa occasione forse sono stati mandati a
compiere degli interventi anche pericolosi. Una situazione così di crisi erano anni che non
accadeva e hanno dovuto lavorare in situazioni abbastanza disagiate. In queste situazioni non
mettere in sicurezza l’attività di queste persone lo riteneva molto negativo.
Riguardo alla promozione di questa variazione e poi del Bilancio, dico sempre qualche
cosa perché anche il mio Presidente, Dellai, deve sapere che i Consigli comunali non devono
solamente ratificare, perché se siamo qui solo per quello, riprende il discorso del senso del fare il
Consigliere comunale: siamo qui per niente, siamo inutili, perché, se continuiamo a ratificare
tutto, che ruolo abbiamo? Dobbiamo avere la possibilità di dire qualcosa, altrimenti siamo inutili.
Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliera Lorenzi. Prego signor Sindaco.
Sindaco:
Questo è uno dei motivi per i quali io ho anche un’ulteriore perplessità sul disegno di
legge, perché diventa un Corpo unico provinciale alla fine, non formalmente. Siccome il futuro
però si costruisce pietra su pietra, mattone su mattone, oggi io inviterei i Consiglieri provinciali a
leggersi bene quel disegno di legge.
Presidente:
Grazie signor Sindaco. Ha chiesto la parola il Consigliere Pederzolli. Prego Consigliere.
Consigliere Pederzolli:
Grazie Presidente. Sinceramente io non avrei neanche voluto intervenire, perché dico
anticipatamente che il mio voto sarebbe sicuramente stato favorevole alla variazione e lo sarà
anche per il Bilancio, ma per un semplice motivo: forse per me è più facile, in quanto persona
che veste una divisa anche nella professione lavorativa, spendere una parola positiva nei
confronti di persone o colleghi che a loro volta vestono una divisa.
Intendo fornire solo un apporto contributivo anch’io alla discussione, rappresentando
l’attività del Corpo dei Vigili del fuoco, che forse non tutti possono conoscere direttamente. Io la
vivo perché mio figlio è un Vigile del Fuoco allievo e so quali attività pongono in campo le
persone che dirigono e comunque tutti i volontari. Vorrei fare presente che nel punto successivo
c’è l’elenco di tutti i nominativi, siano essi vigili, capo-plotoni, comandanti, ispettori, sono 59
elementi, di cui 46 Vigili del Fuoco effettivi e 13 allievi. Questi ultimi sono ragazzini di età
compresa tra i 10 e i 18 anni che stanno imparando l’attività e i 43 volontari si spendono per
insegnare a questi giovani, anche con un apporto educativo.
Consideriamo le spese, per la sicurezza, i costi, o comunque la preparazione che queste
persone devono avere per saper affrontare ogni circostanza, ogni evento, qualsiasi situazione che
per noi può essere un’emergenza. La delicatezza del loro operato riporta a dover essere sempre
maggiormente preparati e professionali per garantire a tutti noi, tutti i residenti della città se non
– estendendosi, quando ci sono degli interventi congiunti – a tutto il Comprensorio, per garantire
una sicurezza e una prontezza di intervento.
Sono persone che danno la propria disponibilità, fanno alcuni sacrifici anche in seno alla
famiglia e quindi ritengo che questi almeno debbano essere riconosciuti.
verbale 5. 12. 08 /
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In merito alla concentrazione, io esprimo il mio personale parere: non voglio stare né da
una parte né dall’altra, ma dico solo che il Consigliere Marini nel presentare una sua mozione, un
anno o due fa, faceva presente l’importanza della tempistica d’intervento. Lo stesso discorso vale
per l’emergenza del 118 e altrettanto può essere per quelle dei Vigili del Fuoco. I minuti, in
determinate circostanze, sono fondamentali, lo sono per le emergenze mediche e possono esserlo
anche per emergenze di diversa natura. Considerando tutto questo, concentrare a volte può recare
un danno in questa direzione e credo questo debba essere valutato. Sulla base di queste mie
considerazioni io sicuramente esprimerò un voto favorevole alla variazione e anche al Bilancio
dei Vigili del Fuoco. Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliere Pederzolli. Prego Assessore Bagozzi.
Assessore Bagozzi:
Solo una precisazione: purtroppo nella relazione ci sono alcuni errori di battitura che
comunque è opportuno correggere. Laddove si declinano le maggiori entrate ordinarie si dice che
siano pari a € 27.000, costituite per € 20.000 di entrate dai proventi di servizio di Bilancio,
questo è da leggere € 25.000, altrimenti la somma non torna, naturalmente.
Al secondo paragrafo si intende “maggiori entrate straordinarie” e non ordinarie come è
scritto. Infine manca la spiegazione degli € 8000 per le maggiori uscite ordinarie, che sono riferiti
ad acquisti carburante. Grazie Presidente.
Presidente:
Grazie Assessore. Metto in votazione il punto 2 all’ordine del giorno.
^^^ Esce il Consigliere Munari: il numero dei presenti scende a 23. ^^^
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera C).
Dato atto che sono stati acquisiti i pareri stabiliti dall’art. 81 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espressi e inseriti in calce alla proposta di
deliberazione, di cui formano parte integrante;
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 23
- Consiglieri votanti n. 23
- voti favorevoli
contrari
astenuti
n. 22 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli,
Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro,
Grasso, Dalponte, Gatti, Pederzolli, Morandi, Lorenzi Emanuela,
Serafini, Civettini, Modena e Benaglio)
n. 0
n. 1 (Zambotti)
verbale 5. 12. 08 /
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IL CONSIGLIO COMUNALE
delibera
DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Bagozzi, allegata al
presente verbale sub lettera C).
^^^^^
Accertata inoltre l’opportunità di dichiarare immediatamente esecutivo il presente
provvedimento, al fine dell’assunzione degli atti conseguenti alla presente variazione, il
Presidente invita il Consiglio comunale a votare in merito.
IL CONSIGLIO COMUNALE
con voti favorevoli n. 22 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli,
Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti,
Pederzolli, Morandi, Lorenzi Emanuela, Serafini, Civettini, Modena e Benaglio), contrari n. 0 ed
astenuti n. 1 (Zambotti), palesemente espressi per alzata di mano:
delibera
di dichiarare la presente deliberazione, per l’urgenza, immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.
79 – 4° comma del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L.
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 3
dell’ordine del giorno, di cui all’allegato D) al presente verbale.
PUNTO N. 3: CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI RIVA DEL GARDA:
APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2009
Assessore Bagozzi:
Grazie Presidente. Bilancio preventivo dei Vigili del fuoco per l’anno 2009. Naturalmente
segue l’ordinamento previsto dalla legge e lo riassumiamo nelle poste principali, che sono le
entrate ordinarie per servizi retribuiti, previste per € 44.000, abbiamo vigilanza, ispezione e
prevenzione incendi, soccorsi tecnici eccetera. Il titolo 2 sono entrate derivate da contributi di
parte corrente e assegnazioni di enti, in totale € 79.000 di cui la fetta maggiore è l’assegnazione
ordinaria del Comune, € 62.000 – che voi troverete anche nel Bilancio preventivo del nostro ente
– e l’assegnazione della Cassa provinciale antincendio, previsti € 17.000. Le entrate derivanti da
alienazioni e contributi in conto capitale da assegnazioni di enti privati, il titolo 3, prevedono
l’assegnazione da parte del Comune di € 89.000, come contributo in conto capitale e poi, dalla
Cassa antincendio € 30.541, per un totale di 119.541 euro. Poi ci sono le consuete partite di giro
per ritenute fiscali e altro per € 6.100.
Totale delle entrate 248.641 euro.
verbale 5. 12. 08 /
14
Spese correnti: abbiamo € 46.200 a ruolo, di cui manutenzione ordinaria € 24.000 e
riscaldamento, luce e acqua, quindi spese vive, € 20.000, e poi fondo di riserva € 2.000. Totale
46.200, come già detto. Per attrezzatura ed equipaggiamento invece € 29.500, dove ci sono
manutenzione ordinaria di macchine, lubrificante, carburante, manutenzione estintori eccetera,
per l’amministrazione € 41.000, dove ci sono dei compensi per servizio pagamento, la cifre più
elevata, € 24.000, e poi le spese varie, € 10.000. Le spese diverse ammontano a € 6.300, dove ci
sono spese di vario genere. Totale spese correnti: € 123.000.
Le spese in conto capitale invece sono € 123.530, dove gli automezzi fanno la parte del
leone, con € 48.000 per mezzi veri e propri, € 50.348 per carrelli e altre attrezzature di servizio.
Le consuete spese per partite del giro: € 6.100, per un totale di 252.630,53, che è pari alle entrate.
La delibera prevede di approvare il Bilancio di previsione con le cifre che abbiamo
poc’anzi detto e di dare evidenza al fatto che anche in questo caso sono ammesse le opposizioni
consuete, prevista dalla normativa. Grazie Presidente.
Presidente:
Grazie Assessore. È aperta la discussione. Nessuno chiede la parola? Per il secondo
intervento. Per dichiarazione di voto.
Metto allora in votazione il punto 3 all’ordine del giorno.
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera D).
Dato atto che sono stati acquisiti i pareri stabiliti dall’art. 81 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espressi e inseriti in calce alla proposta di
deliberazione, di cui formano parte integrante;
Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al
proposta di delibera allegata;
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 23
- Consiglieri votanti n. 23
- voti favorevoli
contrari
astenuti
n. 22 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli,
Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro,
Grasso, Dalponte, Gatti, Pederzolli, Morandi, Lorenzi Emanuela,
Serafini, Civettini, Modena e Benaglio)
n. 0
n. 1 (Zambotti)
IL CONSIGLIO COMUNALE
delibera
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DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Bagozzi, allegata al
presente verbale sub lettera D).
^^^^^
Accertata inoltre l’opportunità di dichiarare immediatamente esecutivo il presente
provvedimento, al fine di consentire il regolare svolgimento del servizio, nel pubblico interesse,
il Presidente invita il Consiglio comunale a votare in merito.
IL CONSIGLIO COMUNALE
con voti favorevoli n. 22 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli,
Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti,
Pederzolli, Morandi, Lorenzi Emanuela, Serafini, Civettini, Modena e Benaglio), contrari n. 0 ed
astenuti n. 1 (Zambotti), palesemente espressi per alzata di mano:
delibera
di dichiarare la presente deliberazione, per l’urgenza, immediatamente eseguibile ai sensi
dell’art. 79 – 4° comma del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L.
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 4
dell’ordine del giorno, di cui all’allegato E) al presente verbale.
PUNTO N. 4: RICOGNIZIONE DELLE RISULTANZE DEI RENDICONTI E DEI
BILANCI DELL’ESERCIZIO 2007 DEI CONSORZI AI QUALI IL
COMUNE ADERISCE E DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE – PRESA
D’ATTO
Assessore Bagozzi:
Grazie Presidente. È il consueto adempimento previsto dall’articolo 14 del regolamento
di contabilità del nostro Comune, laddove chiede una presa d’atto sulla rendicontazione dei
bilanci delle società partecipate oppure dei consorzi a cui il Comune aderisce. Voi sapete che,
come al solito, il nostro Comune da qualche anno consegna, quasi in concomitanza con il
rendiconto del Comune, un fascicolo in cui sono esposti tutti i bilanci delle società partecipate e
quindi in questa fase noi non facciamo altro che ribadire l’attualità di quel fascicolo per il
Bilancio. Si tratta sostanzialmente quindi di una presa d’atto dell’aver compiuto questa
ricognizione. Grazie.
Presidente:
Grazie Assessore Bagozzi.
Consigliere Modena:
Se mi consentite vorrei chiedere innanzitutto cosa vuol dire presa d’atto, perché nel
momento in cui io prendo atto di qualcosa, temo che possa significare che condivido cosa c’è
verbale 5. 12. 08 /
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scritto in quello che vedo. Anche se così non fosse mi permetterei – sembrano consentite, e credo
possa esserlo – di fare alcune domande o comunque di sottolineare alcuni elementi che
potrebbero essere sfuggiti alla lettura dei colleghi.
A dire la verità a suo tempo non avevo neanche preso il libretto in mano, poi in questi
giorni ho guardato negli atti del Consiglio e mi si sono imbiancati i capelli che già erano bianchi.
Seppur a volo d’uccello, vorrei mi consentiste di fare alcune osservazioni. Ovviamente non si
vota, perché è una presa d’atto.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Posso parlarne anche durante il Bilancio. Ieri sera ho guardato due dizionari per capire
esattamente cosa significa presa d’atto e qualche dubbio mi è rimasto. Se voi dite che posso fare
qualche piccola sottolineatura, che resta lì e se volete la leggiamo in altra occasione, votiamo poi
una presa d’atto, altrimenti...
Sindaco:
Se mi permette un elemento colloquiale… io ho cominciato questa esperienza di Sindaco
con una mega-contestazione da parte di tutto il Consiglio, perché non arrivava mai questa
condizione. Mi sembra di essere stato in grado, dopo tre mesi dalla mia entrata in carica, di
averla addirittura portata da dicembre, o da gennaio-febbraio dell’anno successivo, a giugno
dell’anno stesso, in modo da farla avere ai Consiglieri comunali addirittura in sede di consuntivo
del Comune. La lettera con cui si è comunicata ai Consiglieri comunali dice infatti che questo
strumento è stato depositato alla fine di giugno.
Mi parrebbe allora un po’ sbilanciato arrivare alla fine del mio mandato con la controcontestazione. Mi permetto allora di precisare – e le dico poi perché in positivo – che l’anno
scorso abbiamo esaurito il punto, quel verbale di seduta, semplicemente con l’attestazione che
l’anno scorso facemmo prima io e poi l’Assessore Bagozzi – quest’anno è stato sintetizzato in
poche parole dall’Assessore – che si tratta di un adempimento previo alla sessione di Bilancio,
così come previsto dall’articolo 14 del nostro regolamento che dice che è finalizzata, nell’ordine,
alla ricognizione delle risultanze dei rendiconti dei bilanci dei presenti esercizi eccetera.
Questo è il punto che in qualche modo ci apre – in questo senso è presa d’atto – al grande
dibattito del Bilancio. Ciò premesso, evidentemente non mi permetterei di sottrarre alcuno spazio
a nessuno, siccome anche nella mia relazione di questa sera, introduttiva della discussione
generale, avrò modo di esprimere parecchie considerazioni, proprio sulle società, avendo io
interpretato, per la mia parte, che questa ricognizione, questa presa d’atto, tale è, per cui non ho
previsto a questo punto le mie riflessioni come Amministrazione sulle società, ma le ho rinviate
alla discussione generale, mi permettevo di segnalare questa come un’opportunità operativa che
potremmo cogliere tutti e mi fermo lì.
Presidente:
Prego Consigliere Modena.
Consigliere Modena:
Ribadisco che non era mia intenzione contestare né l’iter né il fatto che non si voti.
Semplicemente mi sono detto che ci sono all’interno dei documenti presentati che io per mia
colpa non ho letto suo tempo. Non ho dato colpa a nessuno, li ho letti in questi giorni e ci sono
delle cose che a me non paiono corrette o comunque non mi pare siano così come le vedo io.
Vorrei sottoporla al Consiglio comunale. Se voi mi dite che non lo facciamo e lo facciamo in
sessione di Bilancio, faremo così. Però io allora non prendo atto questa sera.
verbale 5. 12. 08 /
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Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 5
dell’ordine del giorno, di cui all’allegato F) al presente verbale.
PUNTO N. 5: TARIFFA IGIENE AMBIENTALE (TIA): APPROVAZIONE PIANO
FINANZIARIO PER L’ANNO 2009
Assessore Bagozzi:
Grazie Presidente. Chiamo al tavolo il responsabile dell’ufficio per eventuali domande
che possono venire dai Consiglieri dopo la mia esposizione.
Anche in questo caso prima della fine dell’anno la legge ci obbliga all’esposizione dei
costi del servizio di raccolta rifiuti e quindi la contestuale approvazione del Piano finanziario per
l’anno 2009. Era tutto conseguente al decreto Ronchi che introduce la TIA al posto della TARSU
e obbliga alla copertura di tutti i costi e tutti i decreti, conseguente.
In pratica il Piano finanziario può essere riassunto, oltre dalla relazione che spero abbiate
letto, anche per capire la formazione del Piano, dalla tabellina finale che espone i costi e quindi il
fabbisogno finanziario per il prossimo anno per quanto riguarda il servizio.
È divisa in macrocategorie: i costi di gestione del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani
prevedono i costi dello spazzamento e lavaggio strade per € 435.777,28. Questi sono i costi per
lo spazzamento meccanico e manuale delle strade, delle aree pubbliche, lo svuotamento dei
cestini, il taglio dell’erba dei cigli stradali, lo sgombero neve, lo spargimento di sale e ghiaia e gli
oneri aggiuntivi, di tutte le strade asfaltate o pavimentate del territorio di Riva del Garda.
Abbiamo poi 561.054,50 euro, che sono i costi di raccolta del trasporto RSU – rifiuti
solidi urbani, appunto. I costi di trattamento e di smaltimento rifiuti solidi urbani riguardano il
conferimento in discarica, la triturazione e la bio-stabilizzazione, 244.922,40. Gli altri costi
invece, 187.699,20, sono il tributo speciale, il contributo spese di localizzazione, il contributo
post-mortem e le spese varie. Poi abbiamo, per quota discarica, € 127.488, queste sono cifre che
sono valutate a tonnellate e sono stabilite nella Provincia.
Abbiamo invece una differenza recupero degli anni precedenti, degli ultimi tre anni, in
cui dobbiamo ripianare dei costi che erano previsti oppure non erano previsti, uno dei costi
previsti in più soprattutto per l’anno scorso, il 2008, e quindi abbiamo meno 38.949,21. Il totale
di questi costi di gestione, servizi RSU indifferenziata, sostanzialmente il secco indifferenziato, è
di 1.547.992,17.
Per quanto riguarda, invece, la raccolta differenziata, abbiamo € 57.520 per costi della
raccolta e smaltimento carta e cartone. 104.599,52 per multi-materiale, che non è esattamente
quello che siamo abituati a vedere nelle nostre campane ma riguarda un po’ tutto, multimateriale, vetro, lattine ecc. ma anche metalli e legno. Sostanzialmente tutto quello che non è
considerato carta oppure le voci successive.
I beni durevoli, invece, che sono zero, si riferiscono agli elettrodomestici. Sono zero,
contrariamente agli altri anni, perché è nata una cooperativa e praticamente il contributo che
viene pagato all’atto dell’acquisto degli elettrodomestici finanzia questa cooperativa e il costo
finale è zero.
I RUP – che sono rifiuti urbani pericolosi – € 26.697,31 e la frazione umida, 271.933,50.
Questi sono costi che derivano dall’appalto che il Comprensorio ha fatto con l’ATI, il consorzio
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di aziende che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento, e sono dei costi a tonnellata previsti
anche secondo la tipologia di raccolta, per ogni tipologia di rifiuto.
Poi abbiamo ulteriori 460.750,33 come costi per la raccolta differenziata e poi ancora, dove c’è
scritto piattaforme ecologiche 41.291,57, costi relativi al CRM, cassoni, trasporti eccetera.
Quindi il costo della gestione della raccolta differenziata totale equivale a 500.041,90.
I costi di gestione invece sono 166.937,93, i costi di amministrazione, accertamento e
riscossione, contenzioso – sostanzialmente sono le persone impiegate, le spese di vario genere
per stendere la tariffa di igiene ambientale e poi per la successiva riscossione eventuali
contenziosi.
Altri costi di gestione per 5195,16, per un totale di 172.133.09.
Il totale porta a 2.232.167,16. Non abbiamo costi per investimenti perché gli investimenti
previsti per il prossimo anno, che modificheranno anche il sistema di raccolta, di cui magari
abbiamo già parlato in quest’aula, cioè campane interrate messe in tutto il territorio del
Comprensorio, sono acquistate tramite l’avanzo di amministrazione del Comprensorio stesso. Il
totale di tutti i costi quindi è pari a 1.232.167,16. Questo porta a un aumento medio dei costi di
circa il 5% rispetto ai costi dell’anno scorso ed è dovuto a un aumento dei costi del trattamento
legato all’impresa, del 3,7%, un aumento medio dell’inflazione. Sono dovuti anche e soprattutto
a un aumento degli oneri della discarica, che passa dai 74.000 a € 127.500 circa, e poi al fatto
che, come il posizionamento della faglia all’interno della discarica, quello che fa la triturazione e
la bio-stabilizzazione, si è dovuta modificare la percentuale che si pensa possa essere biostabilizzata, cioè sostanzialmente trasformata in un compost non particolarmente raffinato, che
serve a coprire i rifiuti in discarica. Questo è pari circa al 20% di ciò che viene conferito e su
questo 20% non vengono pagati i costi di cui si diceva prima. Questo purtroppo è un po’
inferiore rispetto al 50% che si pensava e diventa un altro motivo dell’aumento dei costi.
Naturalmente per effetto dell’aumento della raccolta differenziata – che è aumentata di
almeno cinque punti – abbiamo 30.808 euro, che è compensato parzialmente dai minori costi per
quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, ma siccome purtroppo ogni anno i rifiuti, nella loro
globalità, aumentano, abbiamo questo disavanzo. Ogni anno poi c’è una rivisitazione dei costi
operativi e quindi abbiamo avuto un aumento anche di questi costi perché ogni anno si valutano
in maniera più ponderata i costi effettivi.
Dicevo appunto che c’è un aumento del 5% circa, che poi sarà separato tra utenze
domestiche e utenze non domestiche e, attraverso quello che è previsto dalla normativa, sarà
separato sulle varie categorie quindi trasformato nella tariffa di igiene ambientale che, come voi
sapete, ha due componenti: una fissa, che dipende dai mq, e un’altra variabile che dipende anche
dal numero dei componenti del nucleo familiare.
Sostanzialmente il deliberato prevede:
Il relatore dà lettura del dispositivo della predisposta deliberazione.
Presidente:
Grazie Assessore Bagozzi, ha chiesto la parola il Consigliere Zambotti. Prego
Consigliere.
Consigliere Zambotti:
Mi pare di capire che siamo ancora di fronte ad un aumento, se non enorme, comunque un
aumento ulteriore che va a gravare anche sulle famiglie, poi bisognerà quantificare bene, però
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sicuramente non c’è una diminuzione ma c’è un aumento, in un momento così difficile. A fronte,
però, di servizi che sostanzialmente, e in quest’ultimo anno almeno, non sono cambiati di molto.
Devo essere sincero: ci sono molte lamentele. Io per il mio lavoro ho a che fare con tante
famiglie e, da quello che mi dicono rispetto a questo argomento, le lamentele sono tante. Per una
famiglia normale la tassa sui rifiuti – la chiamo ancora così – incide ancora, soprattutto dove il
reddito è medio-basso. Non è una tassa piccola, a fronte di servizi che sono un po’ strani. Mi
viene fatto notare – ma poi l’ho visto anch’io – che negli ex canguri ci sono quattro bocche di
accesso che portano dei dati di differenziazione, però poi quando arriva il camion li tira su e li
mette tutti nello stesso camion: questo è ciò che vedono i cittadini.
E allora si pongono delle domande un po’ strane: c’è effettivamente questa
differenziazione oppure no? Fino a che punto c’è, vero anche è che torniamo sempre sul vecchio
discorso: si paga in base ai mq e in base ai componenti della famiglia, mi pare però che siamo
ancora lontani, forse non ci sono i parametri legislativi, non lo so, per arrivare a pagare
finalmente rispetto alla quantità e alla qualità del materiale che viene scartato. Questo sarebbe il
punto finale. A dire il vero mi pare che anche a livello provinciale non ci sia stata una grossa
iniziativa politica in questo senso. In merito alle attività che sono presenti in altre province, in cui
dai rifiuti si ricava energia, si ricavano materiali che poi vengono reimmessi nell’industria per
fare altre cose, non mi sembra siamo molto all’avanguardia nella nostra provincia, su questa
tematica. Basta pensare alla discarica della Masa che è stato utilizzato da Trento, e che doveva
essere cotta già dieci anni fa e invece l’hanno utilizzato. Mi sembra insomma che tutta la politica
di trasformazione dei rifiuti solidi urbani, organici e inorganici, non sia all’avanguardia in questa
provincia. Naturalmente quindi c’è una ricaduta anche sui Comuni.
Dispiace che ci sia questo ulteriore aumento. L’Assessore l’ha motivato, ma le famiglie in
linea di massima mi pare non lo accolgano bene – è vero che nessun aumento è accolto con
entusiasmo – ma dove c’è una percezione di un’effettiva grossa attività sul riciclaggio, sulla
spartizione dei rifiuti eccetera, sicuramente questo potrebbe addolcire l’aumento. Invece la
percezione che ho io, attraverso quello che mi dicono le persone che vedono, è che non ci sia
dietro una grossa tecnologia o comunque una buona capacità di smaltimento dei rifiuti. Si ha
l’impressione che alla fine solo una piccola parte venga effettivamente differenziata e, purtroppo,
una grossa parte venga ammassata. Diventa allora anche difficile pagare l’aumento.
Se l’Assessore riuscirà a sfatare questa cosa, ben venga, così anch’io potrò avere gli
strumenti per controbattere, perché finora onestamente grossi strumenti non ne ho avuti, anche io
vedo quello che vedono gli altri. Mi pare di non aver visto grossi cambiamenti, almeno
quest’anno, a fronte di un aumento del servizio.
Presidente:
Grazie Consigliere Zambotti. Ha chiesto la parola la Consigliera Lorenzi Emanuela.
Prego Consigliere.
Consigliera Lorenzi Emanuela:
Cerco di aggiornarmi il più possibile su questa raccolta differenziata, questa raccolta di
rifiuti. Quando posso ascolto la televisione e leggo i giornali. Penso che anche a Riva del Garda
ormai non si possa più sperimentare. Ormai sperimentiamo da troppi anni e siccome il problema
è il costo, io penso che adesso dovremmo prendere delle decisioni abbastanza sicure – le chiamo
così. Ho una certa documentazione, che vi leggerò, perché voglio confrontarmi e capire come
mai invece che ad un aumento non siamo riusciti ad arrivare a una diminuzione.
L’esito del Comune il primo febbraio 2008: si parlava di un 5% in più della raccolta
differenziata. Si diceva: “L’unica modalità per contenere i costi è ridurre la quantità di rifiuto.
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20
Un’operazione possibile sia in fase di acquisto, privilegiando i prodotti con poco imballaggio,
sia differenziando in modo corretto”. Si parlava del nuovo investimento dei cassonetti: “Saranno
collocati contenitori più grandi interrati o seminterrati per ridurre il numero di svuotamenti e, di
conseguenza, i costi. Inoltre verrà raccolto il tetrapak e, appena possibile, si farà anche la
differenziata in spiaggia”.
In un articolo del primo febbraio 2008 si parla di questo aumento di rifiuti a Riva del
Garda: 135 tonnellate in più. È aumentata anche la differenziata, al 44%. Non ho ben capito, mi
direte voi se ho capito quello che c’è scritto su questo articolo, come motivazione si diceva che
questo aumento che c’è stato, in modo particolare a Riva del Garda e non negli altri Comuni, è
dovuto alle presenze turistiche. È interessante capire in che modo i turisti incidano sullo
smaltimento dei nostri rifiuti.
Il 10 marzo 2008 si parlava dell’umido, sempre a Riva del Garda. Il problema, si diceva, è
che gli stoccaggi dell’umido sono fuori regione, pertanto i costi aumentano e incidono
esattamente per il 15% sulla tariffa rifiuti. A me risulta che uno stoccaggio di umido sia presente
nel Comune di Rovereto o in un comune limitrofo. So che anche il Consigliere Trinchieri era a
conoscenza di un problema di questo stoccaggio dell’umido e vorrei sapere se è vero oppure no.
Il 27 novembre, su L’Adige, si parlava ancora di questa tariffa rifiuti dicendo che sul
Garda è cresciuta del 60%, negli altri comuni ha una media del 30%. Poi si parlava in dettaglio
dei vari comuni e a Riva del Garda tra il 2003 e il 2006 la crescita è stata del 50%.
Il 25 novembre 2008, c’è una cosa interessante che riguarda il Comune di Trento. C’è un
sistema per coprire la tariffa rifiuti: il Comune di Trento usa i dividendi energetici delle sue
società. Interessante, ho detto, anche noi abbiamo una società energetica. Non è la stessa cosa
però…
(VOCE FUORI MICROFONO)
Assessore Bagozzi, le scelte politiche si possono fare sa? Comunque vediamo.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Qui c’è scritto così, della Dolomiti Energia e coprono la tassa rifiuti con gli utili della Dolomiti
Energia.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Senta, signor Sindaco, io sono convinta che bisogna confrontarsi con questo problema dei rifiuti.
Lei può arrabbiarsi, e va bene, ma siccome ne parlano tanto tutti quanti e visto che non si
riesce… come diceva il Consigliere Zambotti c’è la sensazione che la cosa non funzioni, ma non
è che possiamo avere le sensazioni avendo a che fare con 2 milioni di spese, non possono essere
sensazioni. Per conto mio bisogna organizzarle in un’altra maniera, probabilmente fare qualcosa
di diverso.
Le faccio alcuni esempi signor Sindaco. Io mi informo però non sono competente su
queste cose. Devo confrontarmi. Questa mi sembra la sede giusta e mi confronto. Abbiamo
appena istituito i multi-materiali. Bene, alla televisione, in un programma sui rifiuti, una
giornalista che ritengo anche abbastanza seria – visto che è riuscita a far dimettere un Assessore
del Comune di Napoli per le stupidaggini che ha detto – diceva che il multi-materiale non va
bene perché quando il vetro si rompe non si riesce più a riciclare il resto, la plastica eccetera.
L’hanno detto lì, vediamo di verificare perché se il Comune di Riva del Garda, che è
piccolissimo, si mette a fare un investimento diverso… è vero che le campane le abbiamo
riutilizzate, però per sensibilizzare la gente prima abbiamo detto loro di fare una certa cosa, poi
dobbiamo sensibilizzarla per farne un’altra e mettere tutto insieme, come dice il Consigliere
Zambotti bisogna essere sicuri, perché si ha questa sensazione che le cose non vadano bene.
Ho trovato un articolo che riguarda la Svizzera: c’è un emigrato di Borgo, che ha una casa
a Borgo, a cui hanno chiesto i rifiuti per 100 metri quadrati per tutto l’anno, anche se viene un
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paio di mesi. Mi sembra che questo problema ci sia anche a Riva, quando uno ha la casa per le
ferie deve pagare ugualmente tutto l’anno. Non sono sicura di questo, alcuni me l’hanno detto, lo
chiedo a voi. Vi dico, per conoscenza, cosa pagano in Svizzera, visto che c’era scritto: 13 euro a
persona e in più ci sono questi sacchetti da 35 litri dove pagano circa 1 euro e mezzo al sacchetto
e basta, hanno finito di pagare i rifiuti. La Svizzera non è proprio l’ultimo stato d’Europa e qui
hanno organizzato così. Addirittura questo signore diceva che a Borgo considerano tutta l’area
dell’appartamento, mentre in Svizzera considerano solo quella calpestabile. Io l’ho fatto presente
anche al funzionario ogni tanto, andando a metro o andando persona è un sistema che a volte crea
delle incongruenze. Siccome è una cosa da studiare confrontiamoci con più gente possibile.
Il nuovo appalto europeo che farà il Comprensorio sarà fatto nel 2010, mi sono informata
presso il Comprensorio e mi hanno detto che è ancora in fase di bozza, nel 2010 faranno il bando
europeo. Intanto c’è un altro bando, quello a cui accennava l’Assessore prima, di questi nuovi
cassonetti. Anche se, come diceva, la spesa è a carico del Comprensorio, è comunque una cifra
considerevole per questi cassonetti. Sono € 1.595.000 più IVA. Fare un investimento del
genere… io capisco, però i cassonetti li abbiamo comprati da poco, li dobbiamo ammortizzare,
abbiamo sempre problemi nel coprire tutti questi costi, coprirli come Comprensorio, coprirli
come Comune, sono sempre costi da coprire.
Riguardo al Piano finanziario io ho rilevato questo: per le previsioni 2009 c’è stato un
aumento degli abitanti, ma non sono abitanti reali, perché sono considerati i turisti eccetera, però
c’è stato un aumento rispetto agli altri anni. Allora chiedo come mai: con l’aumento del
dividendo, i costi dovrebbero diminuire. Come divisione dovremmo esserci.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Ho capito, ma è aumentato anche il parametro degli abitanti. Prima erano 18.000…
(VOCE FUORI MICROFONO)
I costi di tutti i rifiuti, divisi per un divisore maggiore dovrebbero dare un importo minore, se la
matematica non è un’opinione. Spiegatemi come mai non è così.
A pag. 8, si era già detto anche l’anno scorso che abbiamo un problema con i comuni
vicini, perché effettivamente il Comune di Arco fa il porta a porta e noi facciamo una raccolta
diversa, pertanto quelli di Arco portano i rifiuti a noi perché abbiamo i cassonetti aperti. È in
prospettiva la chiusura. Penso sia come la prova che abbiamo fatto a Varone, con i cassonetti a
chiave, non so se sia questo che volete mettere nel 2010.
Riguardo alla determinazione dei costi, l’aumento reale era del 7%, perché sì, c’è stato un
risparmio perché un dipendente non è stato assunto, ma se c’è carenza di organico prima o poi
penso dovrà essere assunto. Poi ci sono stati questi risparmi, in pratica ho visto che sono stati
detratti € 38.900, differenza per recuperi di anni precedenti, diciamo quindi che questo ha
permesso di abbassare un po’ l’aumento.
Riguardo al discorso dell’aumento della Maza, della discarica, ho visto anche io che la
Provincia l’ha aumentato di qualcosa, però ho fatto un conteggio e l’aggiornamento incide per €
5.300, non di più. Non è stato buon segnale da parte della Provincia, sicuramente, perché se
doveva ridurre i costi avrebbe dovuto lasciar perdere almeno quello, anche perché visto che porta
tutti questi rifiuti differenziati alla Maza, forse avrebbe dovuto lasciar perdere.
Vorrei un chiarimento poi su questo bio-stabilizzabile. Questo ha a che vedere con
l’indifferenziato, però l’indifferenziato in quest’anno è calato, perché da 6.600 è andato a 6.300
tonnellate. Ho capito che la percentuale di ciò che rimane si è ridotta quanto si pensava, per cui si
riempe di più la discarica. Non so se e giusto quello che ho capito.
Mi dispiace, come c’è scritto a pag. 11, che con una nuova società abbiate trovato nuovi
costi. Ho capito che dovete sistemare al centesimo, però mettere ancora dei costi... io anni fa ho
detto: “Perché mettiamo tutto questo spazzamento nel costo dei rifiuti? È una cifra talmente
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alta... cerchiamo di caricare un po’ di questa tariffa sulla tassazione generale”. A pag. 11 mi
ritrovo che non abbiamo ancora messo tutti i costi riferiti ai rifiuti, perché facendo la nuova
società avete trovato altre voci, riscaldamento, luce, cancelleria eccetera.
Il 27 novembre c’era scritto che il Comune prevede sconti per famiglie e per fasce deboli.
Vorrei sapere se è previsto qualche cosa o se è stato messo solo così sulla stampa dal giornalista.
Per adesso ho finito, aspetta le risposte e poi eventualmente faccio un altro intervento.
Presidente:
Grazie Consigliera Lorenzi. Consigliere Pederzolli, prego.
Consigliere Pederzolli:
Grazie Presidente. Io non ho fatto uno studio approfondito come la Consigliera Lorenzi,
mi sono solo limitato a leggere il Piano finanziario che è stato allegato alla delibera che viene
proposta questa sera in votazione. Al di là della situazione del triennio, mi sono principalmente
soffermato sugli obiettivi del 2009 e sul modello gestionale, sistema di raccolta e smaltimento.
Sono i punti 2.2 e a seguire del Piano finanziario.
Gli obiettivi 2009, leggendoli, sono interessanti, anche se leggendo poi quello che viene
dopo sembrano più, mi si consenta una battuta, un miraggio. Spiego la mia affermazione: la terza
riga parte dicendo che “in termini essenziali gli obiettivi che il piano si fissa sono: un
quantitativo massimo di rifiuti da avviare al termovalorizzatore pro capite, pari a 175 kg per
abitante equivalente anno; una produzione massima di rifiuti ingombranti pari a 10 chili per
abitante annui, una media che nel triennio 2006-2008 si attesta sui circa 60 chili.
Conseguentemente alla previsione di produzione massima di rifiuto di cui al punto precedente,
la raccolta differenziata dovrebbe raggiungere il 65%” - quindi un incremento del 20% rispetto
all’attuale raccolta differenziata, sentendo bene quello che si vuole dire con questo passaggio.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Ho letto male. Sto leggendo, non l’ho fatto approfonditamente, grazie della correzione.
La percentuale raggiunta nell’anno 2008 si aggira intorno al 47%. Con il 2009 l’obiettivo
è quello di raggiungere il 55. Questo 55%, guardando poi la previsione annua della pagina
seguente, si attesta al 47,42. C’è quindi una discrasia tra quello che si dice nella pagina
precedente rispetto a quella successiva. Il 55%, che è l’obiettivo, verrebbe in parte smentito da
quello che si dice dopo nel totale rifiuti differenziati: 47,42, nel prospetto della pagina seguente,
pag. 7 del Piano finanziario.
Arrivando al sistema di raccolta e smaltimento, punto 4, come anche rappresentato prima
dalla Consigliera Lorenzi, c’è questa possibilità di chiusura dei cassonetti per la raccolta. Io
credo che questo sia un sistema che potrebbe rendere ancora più difficile il conferimento dei
cassonetti. È pur vero che c’è un problema di conferimento transcomunale con i comuni vicini,
che trovano agevole portarci i rifiuti e quindi gravare sui nostri costi, però forse, più che optare
per una chiusura, bisognerebbe valutare eventualmente quali potrebbero essere i costi per il porta
a porta o, a questo punto, condividere un progetto con Arco che abbia più o meno le stesse
modalità di smaltimento, di modo che il residente di Arco non abbia alcun vantaggio a portare il
rifiuto a Riva, insomma, che trovi le medesime difficoltà che trova nel proprio Comune. Non
tutti i cassonetti sono vicini, quindi magari bisogna allontanarsi dalla propria abitazione con i
famosi tre o quattro bidoncini, se ne dimentica uno, se ne sbaglia un’altro… questo se sono tutti
chiusi, se invece è solo uno, come oggi per l’umido, il discorso cambia. Mi piacerebbe
comprendere meglio cos’è questo intendimento della chiusura dei cassonetti, che è messo lì non
proprio totalmente in modo esplicativo.
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Un altro aspetto che forse può disincentivare un po’ la raccolta differenziata nel nostro
Comune può essere anche il posizionamento dei cassonetti. In alcune zone della nostra città è
difficoltoso o pericoloso, perché sono ubicati in zone difficili da raggiungere oppure al centro
della via. Le vie sono strette, quindi avvicinarsi con i bidoncini può essere problematico, se
addirittura sono più di uno. Credo quindi che migliorare la collocazione del posizionamento dei
cassonetti possa dare maggiore volontà nel conferimento.
Io personalmente ho fatto una scelta, cerco di ammassare alcuni rifiuti in un contenitore
grande per fare un conferimento spostandomi con la macchina. Si parla di possibili incentivi, se
ci fosse un incentivo a conferire direttamente nel centro di raccolta multi-materiali, magari il giro
con il mezzo lo si farebbe più volentieri. Questa è la mia proposta per arrivare magari a un
maggior attaccamento a questa raccolta differenziata che, guardando il piano dei costi, porta a un
ulteriore esborso di denaro nel trasporto e nella raccolta dei rifiuti.
Partendo da questo presupposto, il costo maggiore è quello; magari cerchiamo di far fare
meno giri ai mezzi o magari di abbattere il costo di raccolta incentivando questa virtuosità nel
conferimento diretto, e se in un secondo tempo può portare dei benefici, ben vengano.
Proprio oggi attraverso la stampa il Sindaco di Arco preannuncia la possibilità di evitare
aumenti in quel Comune. So che potrebbe essere una boutade politica o qualcosa di simile, certo
che può avere effetto sui nostri cittadini che dicono: "Noi il 5% e di là niente?”, anche se poi
vedremo alla fine come si concluderà. Grazie.
Presidente:
Ha chiesto la parola il Consigliere Modena. Prego.
Consigliere Modena:
Io vorrei tirare fuori le fotocopie dei verbali dei Consigli comunali su questo argomento,
di almeno tre precedenti anni. La Consigliera Lorenzi è la più virtuosa perché va a cercarsi tutte
queste esperienze, gli altri lo sono meno, ma in realtà ci diciamo sempre esattamente le stesse
cose. Ci si chiede perché ci diciamo sempre le stesse cose, se questo significa che non è cambiato
niente o se significa che non può cambiare niente. Può esserci l’eventualità che non sia cambiato
niente perché non si vuole o possono esserci delle difficoltà, o le due cose messe insieme.
Oppure ancora ci possono essere altre componenti che non si conoscono.
Sinceramente la cosa che mi preoccupa di più non è tanto l’ulteriore aumento del quale
prendiamo atto, ma è il futuro. Noi abbiamo in essere un servizio di raccolta, con tutti i servizi
collaterali, frutto di un appalto ormai arcaico, o se non arcaico comunque molto vecchio, quando
probabilmente i costi di allora, sui quali era stato calcolato l’appalto, erano molto diversi da
quelli di oggi. È vero che adesso il gasolio è calato, ma viene da ridere perché è calato rispetto
alla crescita che aveva avuto. Quindi la mia grossa preoccupazione è il fatto che noi adesso
abbiamo dei calcoli ovviamente dosati sulla legislazione attuale e probabilmente poi andremo
fare un salto che sarà probabilmente quello peggiore rispetto ad adesso.
Secondo me tutto l’impegno, tutta l’organizzazione, tutta la programmazione sono rivolti
adesso a quel momento, perché ormai e inutile che andiamo a vedere i buoi che durante questi
anni sono già usciti dalla stalla. Ci sono dei costi che vanno divisi, la realtà è quella. O riusciamo
a fare sì che questi costi non crescano o calino, altrimenti rendiamoci conto che andiamo avanti a
dividerci dei costi che sono ancora maggiori.
Si dice poi che noi abbiamo, rispetto agli altri comuni, dei costi superiori perché qui c’è
anche il discorso della spazzatura delle strade e il resto, allora bisogna in qualche modo
ottimizzare inventandosi qualcosa, che non è solo ed esclusivamente essere virtuosi, perché per
essere più virtuosi bisogna che succeda qualcosa: in primo luogo, a lungo andare c’è un cambio
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di generazione, cioè quelli che crescono si abituano a lavorare in modo diverso, in secondo luogo
tutte quelle comodità, quelle agevolazioni, quelle possibilità, come diceva prima il Consigliere
Pederzolli, che uno sia più portato a essere virtuoso invece di…
Poi c’è l’altro aspetto del dire: se uno è bravo, perché non gli si da un premio? Ma non è
facile inventarsi il modo di dare un premio a chi è più bravo. Però probabilmente, andando avanti
così, pensando che per molte famiglie anche € 10 sono importanti – e se si va avanti così lo
saranno ancora di più – bisogna inventarsi il modo di dare un premio, risparmiando qualcosa,
cosa che sicuramente potrebbe aiutare.
Poi mi chiedo, sicuramente è scritto da qualche parte ma mi è sfuggito, se tutta
l’immondizia che è arrivata da Trento ci abbia dato qualche premio particolare, di modo che il
nostro ospitare…
(VOCI FUORI MICROFONO)
… andrebbe nel montepremi anche questo, per questo periodo.
Quindi ripeto, tutte queste delle cose che ci siamo detti e ci diciamo, mi riferisco anche
all’informazione, le riunioni, io ogni volta che sento parole nuove che non conosco, non sono il
più furbo degli altri, ma solo uno che cerca di ascoltare e aggiornarsi, quindi forse lo sforzo fatto
in passato di dar notizia non è stato sufficiente o, meglio, forse è stato il cittadino a non essersi
sforzato per informarsi perché, anche in quel caso, non c’era volontà o forse non c’era uno
stimolo.
In un paio di occasioni io ho osservato che con un po’ di buona volontà, con un po’ di
rapporto con gli addetti, si può cercare di migliorare. Certo è che le cose non ti vengono in testa
da sole, devi anche tu andarle a cercare. Anche su questo io vorrei ci fosse uno sforzo di fantasia
per cercare di coinvolgere di più. Penso anche ai grossi produttori di rifiuti. Questo è il mio
invito.
Inoltre bisogna pensare a questa prossima scadenza, che è quella che mi preoccupa di più.
Presidente:
Grazie Consigliere Modena. Prego Assessore Bagozzi.
^^^ Esce il Consigliere Zambotti: il numero dei presenti scende a 22. ^^^
Assessore Bagozzi:
Sono state dette tantissime cose, molte anche interessanti. L’argomento è molto
complicato e io auspicherei, se il Consiglio è d’accordo, che il prossimo anno si possa trovare un
momento in Consiglio comunale per trattare l’argomento in maniera più esaustiva, magari anche
con l’intervento di qualche esperto della Provincia e sicuramente del Comprensorio, che è quello
che comunque gestisce la raccolta dei rifiuti.
Oltre a questo vorrei dire alcune cose che riguardano tutti i temi che sono stati trattati.
Innanzitutto, la prima cosa riguarda i costi, quelli che sono stati comunicati dal Comprensorio
che riguardano il servizio generale, sono costi che per noi ammontano a circa 2 milioni. Sono
costi che comunque, rispetto al resto d’Italia, ma anche al resto della Provincia, sono inferiori.
Traducendo, di modo che sia anche più facile paragonarli, di solito quello che si fa a livello
nazionale – a tale proposito chi lo desidera può andare sul sito di Cittadinanza attiva, ogni anno
c’è un dossier che riguarda i costi dei rifiuti, paragonando tutte le città italiane – ma l’analisi l’ho
fatta anch’io e di solito si fa riferimento a un appartamento di 100 metri quadrati con tre
componenti. 100 metri quadrati ovviamente sono intesi come metri quadrati soggetti a tariffa di
igiene ambientale oppure a TARSU, laddove c’è ancora, quindi comprendenti cantina, garage
eccetera.
verbale 5. 12. 08 /
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Prendendo questo come sistema di paragone, e naturalmente verificando quanto riguarda
il 2008, il costo di un appartamento di tal genere, esclusa l’IVA, era € 118,73, contro valori che
vanno dai 127,41 di Tione, 136 o 140 di Dro, 138 di Pergine, 160 di Ala, 162 di Rovereto, 164 di
Trento e 162 di Lavis, addirittura 205 di Cles. Questi sono i valori del 2008 ma sono comunque
ancora bassi rispetto al resto d’Italia, se si pensa per esempio che a Roma, della quale conoscete
la percentuale di raccolta differenziata, siamo a 293,30. Nel 2007, non voglio tediarvi con troppi
dati, ma a Siracusa, che è l’elemento più alto, laddove non c’è ancora la TIA ma c’è ancora la
vecchia TARSU, quindi senza la copertura completa dei costi, siamo a € 400. Questo per dirvi
quali sono i costi che girano.
In merito alle realtà più virtuose invece io sono andato a verificare la realtà di Verbania,
che è capoluogo di provincia ma è una città abbastanza analoga a Riva, perché è sul lago,
immagino quindi che le realtà siano abbastanza simili: loro sono arrivati a una percentuale di
raccolta differenziata vicino all’80% e quest’anno per la prima volta sono riusciti ad avere una
riduzione dei costi, del 7,3%. Naturalmente però partivano da costi più elevati, nel 2007 il loro
costo era di € 240. Quindi pur avendo delle riduzioni, anche dovute al comportamento virtuoso,
hanno dei costi che sono sicuramente più elevati di quelli che abbiamo noi.
Questo tanto per avere una panoramica, che secondo me è anche interessante, per quanto
riguarda i costi. Per quanto riguarda gli aumenti percentuali a cui faceva riferimento la
Consigliera Lorenzi, che erano riportati sul giornale, intanto sul giornale si mettono insieme due
tipologie diverse di considerare i rifiuti, la TARSU e la TIA. La TIA è entrata in vigore nel 2005,
quindi fare un paragone tra TARSU e TIA non è corretto, perché la TARSU veniva calcolata
esclusivamente sui metri quadrati mentre la TIA viene quantificata anche sul numero dei
componenti, la TARSU non copriva completamente i costi, arrivava al massimo a 95%, e la TIA
copre tutti i costi.
Inoltre nella TIA c’è l’IVA, che per gli utenti è un costo mentre per le
aziende magari no. Se facciamo riferimento alla TIA, l’aumento che abbiamo avuto dal 2005,
quindi dal momento di entrata in vigore della tariffa, al 2009, è di 9,71%, che equivale circa un
2% annuo. Quindi in pratica è l’inflazione, poi magari non è ponderato alla stessa maniera, ma
non si tratta di aumenti così rilevanti. In ogni caso i valori assoluti sono diversi. Cles per
esempio, che su quell’articolo di giornale a cui faceva riferimento la Consigliera Lorenzi, è
quello che percentualmente è cresciuto di meno, però è anche quello che ha la tariffa più elevata.
È vero che percentualmente è cresciuto di meno, ma voi sapete benissimo che la percentuale
dipende dalla cifra, il 5% non è sempre uguale, dipende su cosa si è calcolato.
Per quanto riguarda, invece, la raccolta in generale, è chiaro che non si fa mai abbastanza,
bisogna sempre fare di più. Secondo me abbiamo fatto e anche parecchio, perché comunque Riva
negli ultimi due anni come raccolta differenziata è cresciuta regolarmente del 5%. Naturalmente
non abbiamo fatto stravolgimenti e questo però ci ha consentito di non avere costi rilevanti. Sui
vari articoli comparsi sui giornali, per esempio, avete visto che l’introduzione della raccolta
differenziata a Trento porta a un aumento del 15%. Si può fare tutto ma bisogna anche tenere
presente che ogni tipo di scelta comporta degli aumenti di costi.
Quanto poi al fatto che a Trento si pensi di utilizzare gli utili della società per
l’abbattimento della TIA, intanto io non sono particolarmente convinto che sia lecita questa
operazione, però c’è da specificare che a Trento, contrariamente a quello che succede a Riva, la
Trentino servizi è la società che gestisce il servizio di trasporti, quindi sostanzialmente fa uno
sconto al Comune di Trento. È praticamente come se il nostro Comprensorio, che gestisce la
raccolta e lo smaltimento, adoperasse una quota parte dell’avanzo di amministrazione per
abbassare le tariffe: questo è il sistema, che poi di fatto è quello che succede già, perché gli
investimenti vengono fatti direttamente dal Comprensorio. Questa è l’operazione che io posso
avere intuito, naturalmente potrò sbagliarmi perché anche io l’ho letta sul giornale.
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In merito all’aumento dei costi, voi tutti sapete sicuramente che i tributi sono fissi per
legge, la TIA invece non è un tributo, non è una tassa, non è una tariffa e oltretutto, per legge,
deve coprire completamente i costi, quindi in qualsiasi comune, con molta probabilità, ci saranno
degli aumenti, un po’ più bassi o un po’ più alti a seconda di come vengono fatti i piani
finanziari, ma comunque degli aumenti ci saranno.
Consigliere Pederzolli:
Assessore, mi scusi se la interrompo. Presidente, solo per mozione d’ordine: vorrei fosse
fatta una verifica dei Consiglieri di maggioranza, perché attualmente, contando il Consigliere
Marini che rientra e la Consigliera Brunelli che è seduta nella platea, il numero dei presenti
sarebbe 15. Quindi in questo momento è la minoranza a reggere l’attuale seduta.
Presidente:
Spero che la Consigliera Brunelli rientri… possiamo proseguire. Grazie Consigliere
Pederzolli.
Assessore Bagozzi:
Per quanto riguarda il nuovo sistema di raccolta differenziata, io condivido quello che ha
detto il Consigliere Modena, ciò che bisogna fare soprattutto è cercare…
(VOCE FUORI MICROFONO)
Presidente:
16 adesso, proseguiamo con il Consiglio comunale o le opposizioni abbandonano l’aula?
Io spero che questo non succeda, vedete un po’ voi. Prego Assessore.
Assessore Bagozzi:
Dicevo che il piano che ha predisposto il Comprensorio per cercare di migliorare la
raccolta differenziata e che oltretutto ha consentito di derogare agli obiettivi della Provincia, cioè
alla verifica puntuale di chi conferisce, prevede anche l’installazione di una serie di campane
interrate o seminterrate nelle varie zone della città e dei paesi. Questo però ovviamente non
coprirà tutto il fabbisogno di conferimento da parte dei cittadini e quindi ci saranno quote parte
gestite, come viene fatto adesso, con un porta a porta, oppure attraverso cassonetti condominiali.
Quindi ci saranno tipologie di raccolta diverse. Questo dovrebbe anche consentire – pur con degli
aumenti di costi che ci dovranno essere, perché i costi del trasporto e del personale sono
comunque aumentati – di far partire il nuovo appalto nel 2010. Per inciso dico che partirà nel
2010 perché nel 2009 sarà testato questo nuovo sistema di conferimento e quindi sarà fatto un
appalto ad hoc per tenere conto di questa nuova tipologia di raccolta. Questo sistema dovrebbe
consentire anche di avere degli isolamenti delle campane più ridotti, con più rifiuto all’interno
della stessa campana e quindi con meno conferimenti. In questo caso l’appalto non sarà fatto
come viene fatto adesso, con una quantificazione a tonnellata del rifiuto conferito, ma una quota
parte a tonnellata e una quota parte a seconda del numero di svuotamento delle campane stesse.
Il discorso del multi-materiale, che abbiamo introdotto già da quest’anno, è fatto anche in
questa direzione, perché mettere insieme plastica, vetro e barattoli, consente di avere dei
contenitori maggiormente riempiti, di sicuro. Anche il tetrapak, che ora non ha una quota
sicuramente sostanziale, fa parte del rifiuto di ogni cittadino e dovrebbe consentire di avere un
maggiore riempimento, da questo punto di vista contenendo i costi.
La trasmissione poi a cui faceva riferimento la Consigliera Lorenzi, parlava soprattutto
della tipologia di raccolta che viene fatta a Roma e anche in altri comuni. Per questioni di spazio
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il multi-materiale viene raccolto con gli auto-compattatori, che sono i classici mezzi di raccolta,
da noi raccolgono il rifiuto solido urbano. Questi naturalmente compattano tutto il rifiuto, lo
sbriciolano e poi ci sono le problematiche a cui si faceva riferimento prima. Il nostro sistema di
raccolta invece è fatto attraverso dei camion scoperti, quindi non viene compattato alcunché,
viene riservato direttamente nello stesso cassone. Per carità, ci sarà una minima parte di rifiuto
minuto che non sarà possibile differenziare, però la gran parte sicuramente verrà differenziata.
Oltretutto questa tipologia di differenziazione avviene su un’unica piattaforma a Trento che,
attraverso dei sistemi meccanici, ottici e manuali, consente di separare le varie tipologie di
rifiuto.
In quanto all’umido, all’altra domanda che mi è stata posta: è vero che esiste a Rovereto
un centro di raccolta per il conferimento per l’umido, ma è abbastanza piccolo e sicuramente
consente di accogliere il rifiuto organico solo in quantitativi minimali. Addirittura mi sembra che
l’anno scorso il nostro umido non potesse essere conferito a Rovereto perché conferivano già da
altri Comprensori e quindi il nostro rifiuto andava verso Verona o Vicenza. L’altro punto di
raccolta è in Valsugana, e voi conoscete le problematiche che ha avuto, con molta probabilità
anche per la tipologia di centro che è stato costruito, che non era chiuso e aveva altre
problematiche. Sembra ne debba essere costruito un altro in Valle dei Laghi e questo sicuramente
dovrebbe aiutare.
Il piano di smaltimento dei rifiuti provinciali prevede degli obiettivi molto virtuosi, di
gran lunga superiori a quelli che prevede la legge nazionale. Noi ci stiamo lavorando
direttamente. Le problematiche maggiori sono sul nostro territorio, piuttosto che su altri, però
cerchiamo di impegnarci verso questo obiettivo. Oltretutto questo obiettivo porterà anche a una
tipologia diversa di tariffa. Voi sapete che adesso la TIA è virtuale, perché si basa sulla
suddivisione in base ai metri quadrati e al numero degli abitanti. In futuro ci dovrà
obbligatoriamente essere l’identificazione puntuale di chi conferisce attraverso una città o
qualcos’altro e quindi perlomeno la parte variabile verrà quantificata in funzione del reale
conferimento. Questo è un altro degli obiettivi, che in alcuni comuni è già stato attuato: in Val di
Non, in Valsugana e a Pergine questa tipologia è già stato attuata.
Ogni comprensorio, ogni ATO, l’Area territoriale omogenea, quella che gestisce il
sistema di smaltimento, adotta una diversa tipologia. Naturalmente questo comporta anche delle
problematiche.
Un’altra cosa che mi premeva dire è che con l’anno prossimo sicuramente ci saranno
delle novità a livello comprensoriale, perché dovrebbe esserci il vincitore alla fine di quest’anno
e si cominceranno a installare le campane interrate di cui si diceva prima. Dovrà esserci anche
una Polizia municipale intracomunale e questo consentirà di avere persone che puntualmente
andranno a verificare il corretto smaltimento. Prima o poi inoltre dovrà esserci anche la
Comunità di Valle tra i cui compiti ci sarà anche la gestione unitaria, oltre che del servizio, anche
della tariffazione. Pian piano quindi si arriverà anche a una tipologia di tariffazione omogenea.
Se voi andate a verificare, ci sono tutte le tariffe dei nostri comuni e le scelte fatte sono anche
diametralmente opposte, se si vuole. Tra Riva e Torbole, tra Riva e Arco, le differenze ci sono
perché i parametri previsti dalla legge prevedono una forbice e quindi, a seconda del parametro,
pur a parità di costi – anche se questo non succede mai – si possono scegliere dei parametri e dei
coefficienti diversi e dunque avere delle tariffe diverse.
Altro discorso: in base alla raccolta differenziata e in base alla tipologia di raccolta noi
possiamo avere dei risparmi per come è il nostro sistema di raccolta adesso. Facendo due conti,
con un aumento di differenziata di 1 punto circa potremo avere un risparmio di € 60.000. Fate
conto che quanto è stato raggiunto in percentuale, come raccolta differenziata, è quanto abbiamo
risparmiato, sostanzialmente, quindi quanta riduzione di costi possiamo avere avuto.
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28
Non so se ho risposto a tutto, perché ci sono state tante domande e piuttosto variegate, ma
credo di aver risposto sicuramente ad alcuni punti. Poi se c’è qualcos’altro sicuramente potrò
tornarci dopo.
Come qualcuno ha accennato prima, gli incentivi sicuramente saranno attivati. Ci
pensavamo da molto: è una questione di organizzazione anche del centro raccolta materiali,
perché naturalmente per fare degli incentivi bisogna sapere esattamente chi conferisce e trovare
quindi un sistema di identificazione della persona che conferisce in maniera adeguata. Poi
bisogna capire come fare, è una cosa che stiamo studiando assieme al Comprensorio e che
speriamo di riuscire ad attivare il prima possibile.
Presidente:
Grazie Assessore Bagozzi. Ha chiesto la parola per il secondo intervento la Consigliera
Lorenzi.
Consigliera Lorenzi Emanuela:
Mi spiace, signor Sindaco, perché non riusciamo ad avere questo confronto. È un
confronto misero, questo. Apprezzo la buona volontà dell’Assessore per trovarci in un ulteriore
incontro, ma questa sarebbe la sede per confrontarci realmente. Pazienza.
Sindaco:
Scusi…
(INTERRUZIONE AUDIO)
Consigliera Lorenzi Emanuela:
No, lei interpreta male. Io all’Assessore ho fatto delle domande, lui mi ha risposto…
(VOCE FUORI MICROFONO)
Da quanti anni parliamo di queste cose, Sindaco? Si ricorda cosa mi è successo con queste cose?
Io non volevo ricordarlo, però... siamo un pochino esagerati. Sindaco, su!
Riguardo agli eco-volontari, Assessore, dei quali aveva parlato, quando si sono incontrati
sono state delle serate molto interessanti, perché lì c’era un confronto e così si capivano le
problematiche delle varie zone. Non so però se poi sia riuscito effettivamente a rimetterli
insieme.
Io non sono molto soddisfatta della raccolta, di come viene fatta. Mi sono lamentata
anche con lei più volte di tante cose. Le puntualizzo ancora alcune cose: i controlli, soprattutto
delle grandi utenze e la sensibilizzazione di chi lavora nelle grandi utenze. Parliamo degli enti
pubblici, delle scuole, delle mense, lì, signor Assessore, hanno una quantità di rifiuti decisamente
maggiore della semplice famiglia, per cui lì bisogna puntare in particolar modo.
Poi riguardo alla pulizia, perché la pulizia delle aree, la pulizia di questo benedetto
umido, io l’ho detto più volte ma non viene fatto.
Riguardo allo spazzamento delle strade io ho qualche dubbio su questi aumenti perché
quest’anno, con tutti i lavori che sono stati fatti, con le strade che sono rimaste chiuse per
parecchi giorni, che aumentino ancora, che non ci sia stata una diminuzione rispetto all’anno
scorso io ho qualche dubbio, Assessore. Poi non so, forse hanno ripartito così, ma a me sembra
un po’ strano.
Vorrei ricordare che il bando europeo si baserà su questa tariffa puntuale, però mi hanno
detto che la tariffa puntuale sarà solo per il secco, sarà misurato solo il secco che produciamo.
Riguardo alla sensibilizzazione nei supermercati, non ricordo se il Consigliere Pederzolli
avesse fatto qualcosa per gli imballaggi. Siamo piccoli ma bisogna che ci muoviamo, per me non
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ci si muove abbastanza. Anche l’incentivo per andare al CRM sono tre anni che dite che lo
mettete, per cui mi sembra strano che non si riesca, con la tecnologia attuale, a pensare a
qualcosa. Per me sicuramente sarebbe un incentivo eccezionale, perché uno si arrangia, lo porta
al CRM e avrebbe uno sconto. Per me quindi ci sarebbe più raccolta e sicuramente più
sensibilizzazione.
Nella trasmissione che ho visto in televisione dicevano che un sistema per far calare i
costi è la standardizzazione. Non ci sono alternative, per esempio qui in Comprensorio noi
facciamo in una maniera, Arco fa il porta a porta, ma, come c’è scritto nella relazione, ci sono dei
problemi. Se tutti facciamo la stessa cosa magari qualche problema lo risolviamo.
Anche in quella trasmissione in televisione dicevano che il porta a porta è la cosa
migliore, quella più controllata, perché il cassonetto è personale. Queste sono cose che hanno
detto e conviene pensarci sopra, studiarle. Se l’incontro lo fa io ci vengo molto volentieri perché
a me queste cose interessano. Spero che non ci troveremo io e lei. Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliera Lorenzi. Ha chiesto la parola il Consigliere Zanoni
Consiglie Zanoni:
Questa voglia di confronto della Consigliera Lorenzi ogni tanto stimola la risposta…
(VOCE FUORI MICROFONO)
Però sarebbe opportuno che ci fosse anche della carne al fuoco per poter fare un confronto,
perché credo che comunque l’amministrazione comunale abbia fatto una proposta condivisa dalla
maggioranza. C’è stato il decreto Ronchi, mi corregga l’Assessore se sbaglio, il quale prevede
che la TIA debba coprire i costi. Cioè, non è una tassa per la quale il Comune raccoglie quello
che crede sia opportuno, devono essere coperti i costi. Se così è, o arrivano delle proposte… e io
una rassegna stampa, pur differita nel tempo, per tutto l’impegno che ci ha messo la Consigliera,
non la ritengo una proposta. Fra l’altro pensare che sia la maggioranza a dover dire se quelle cose
sul giornale sono vere, sono attuabili o no, mi sembra un po’ troppo. Pensare che l’onere della
prova sia dell’accusato e non di chi accusa mi sembra sia un po’ ridicolo.
Io non credo si possa fare un confronto se non c’è sostanza e non credo che il confronto
possa essere chiesto da chi si permette di non votare la surroga di un Consigliere. Mi scusi, ma
questo glielo dovevo dire.
Presidente:
Grazie Consigliere Zanoni. Ha chiesto la parola il Consigliere Benaglio. Prego
Consigliere.
Consigliere Benaglio:
Grazie Presidente. Per quanto riguarda il discorso di coprire i costi, d’accordo, ma si
possono anche eliminare gli sprechi. Non è che il servizio di nettezza urbana a Riva sia di
eccellenza, fa acqua da tutte le parti. L’ha detto il Consigliere Zambotti, che fa parte della
maggioranza, non lo dico io. L’ha detto la maggioranza.
Si potrebbero eliminare gli sprechi e, invece di aumentare, potrà anche diminuire. Allora
facciamo un discorso politico: siamo in un periodo di crisi senza precedenti, dicono. Dicono che
le persone non arrivano più neanche alla terza settimana, quando prima si diceva che non
arrivavano alla quarta. Fra poco non arriveranno neanche alla seconda. Tutti fanno sacrifici e il
Comune, cosa fa? Aumenta. Cerchiamo di andare incontro a questa gente, perché qui ci sono
degli sprechi.
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Se guardate i conti – l’Assessore continua a dare delle cifre – vedrete che ci sono dentro
degli sprechi che fanno paura. Si potrebbe non aumentare del 5 ma diminuire del 10%, se si
eliminassero gli sprechi che ci sono e con i controlli. Le strade infatti sono sempre sporche, i
cassonetti non funzionano, non funziona niente, o poco. Cerchiamo allora di andare incontro a
questa gente. Siamo in crisi economica e cerchiamo di non aumentare, manteniamo perlomeno
com’era prima, non dico di diminuire – anche se forse si potrebbe farlo – ma almeno lasciarlo
com’era prima è una cosa giusta e sacrosanta. Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliere Benaglio. Consigliera Brunelli.
^^^ Entra il Consigliere Accorsi: il numero dei presenti sale a 23. ^^^
Consigliera Brunelli:
Grazie Presidente, anch’io colgo volentieri l’invito, perché spesso non si interviene non
perché non si abbia qualcosa di interessante da dire, ma perché in questo momento cavalcare
l’onda della pressione fiscale nei confronti dei cittadini, fare affermazioni che potrebbero essere
condivise all’unanimità dal Consiglio comunale ma non solo, da tutti i cittadini di Riva e del
mondo, di meno tasse per tutti, non mi trova consenziente.
Anche a me ha dato dispiacere, su questo siamo accomunati, parlando di rifiuti, anni fa
abbiamo avuto dei dispiaceri che hanno avuto un esito, per fortuna per me, positivo. Mi ero
ripromessa di non tornare sull’argomento, ma non è quello che mi preme dire. Penso sia molto
più sensato il discorso che fa il Consigliere Zanoni, che pure non è un funzionario pubblico,
quindi in un ragionamento modesto e lineare dice che qui ci sono dei funzionari, c’è una legge
che va rispettata. Innanzitutto io ho profondo rispetto per il lavoro dei funzionari e dell’Assessore
che, supportato dai funzionari, arriva a gestire una partita così importante come quella del Piano
finanziario per la gestione della tariffa di igiene ambientale.
Tra l’altro, ricordiamolo, a livello di Comprensorio, quindi già facendo dei passi in ordine
all’uniformità della lettura, non poi dell’esito finale, perché ad Arco hanno fatto delle scelte e a
Riva un’altra. Però nel momento in cui so che, si può agire sulle tariffe, perché c’è anche
l’impegno a livello nazionale di contenere le tariffe, per il momento grave che stanno vivendo le
famiglie, qui stiamo parlando di una norma di legge, che dice che chi più consuma più paga e
comunque i costi vanno coperti interamente con i proventi della tariffa. Allora secondo me non si
tratta più di agire su una leva che è quanto di questo si tiene in carico l’amministrazione, ma di
agire sulla consapevolezza – e credo che le serate di informazione degli anni scorsi vadano in
questo senso. Io non volevo fare una difesa d’ufficio dell’Assessore Bagozzi, non mi interessa, lo
sa fare benissimo da solo, però bisogna agire sulla cittadinanza non “cavalcando la pancia”,
ascoltando soltanto i malumori della gente che dice: “Ci state tartassando”, ma agendo sulla
consapevolezza. È ora di finirla di dire: “Che cosa l’amministrazione fa per me?”, io, che sono
l’amministrazione, ma l’amministrazione non come Consigliere comunale, bensì come cittadino,
vado responsabilizzato su quello che posso fare per migliorare queste condizioni, della raccolta
dei rifiuti ma come per mille altri esempi su altrettanti campi. Quello che mi aspetterei dai tecnici
è avere una risposta alle mie domande, da un punto di vista tecnico.
La stampa, con tutto il rispetto, non è un tecnico, quindi io privilegio assolutamente ciò
che mi dice il funzionario responsabile e quello che, in subordine, da un punto di vista politico,
avvalendosi di ciò che dice il funzionario, mi dice l’Assessore. Posso arricchirmi da trasmissioni
televisive, da informazioni giornalistiche, ma il mio ruolo qui non è di difendermi, come diceva
l’Assessore Bagozzi, da quello che dice la stampa. Qui il mio ruolo, in quanto Consigliere, è
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quello di condividere o non condividere una politica sulla raccolta del rifiuto. Io posso non
condividere le politiche messe in campo dall’Assessore Bagozzi e per questo garantirò il mio
voto positivo o negativo al Piano finanziario perché credo che sia un piano – siccome stiamo
parlando di questo – che mi porterà bene o mi porterà dei danni. Su questo posso agire. Poi,
come cittadino e come Consigliere che è anche residente a Riva e quindi è anche cittadino di
questa realtà, mi impegnerò a pensare a cosa io posso fare, non attaccando le politiche sbagliate
dell’amministrazione, ma chiedendomi cosa può fare la cittadinanza a fronte delle azioni poste in
campo dall’amministrazione per ridurre i rifiuti, per incentivare la riciclata. È facile lamentarsi
che l’amministrazione non fa e noi non facciamo la differenziata, oppure portarla nel cassonetto
del vicino perché io non ho un certo tipo di rifiuti, oppure ancora buttare in giro i rifiuti nei
cassonetti indifferenziati.
Il fatto che non si intervenga non è accettazione prona, essere craniolesi, io non è che non
intervengo perché non ho niente da dire, io non intervengo perché mi fido dei dati che mi hanno
fornito i funzionari, che sono stati elaborati dagli Assessori e che mi dicono che la proposta
ritenuta migliore in questo campo è questa. Siccome non sono un tecnico del settore mi devo
fidare. Eventualmente ci rivedremo in sede di applicazione di queste misure per vedere se sono
sbagliate. Io adesso non ho il potere di intervenire sulla Giunta provinciale che aumenta le tariffe
sullo smaltimento. Non ho il potere di intervenire sui costi di bio-stabilizzazione dei rifiuti, però
so da tecnico, e se non sono tecnico mi fido di quello che dice Bonisolli, che i rifiuti aumentano
per dei costi che sono indipendenti dalla nostra volontà. La leva sulla quale possiamo agire noi
non è quella dei costi determinati da altri, ma è quella del modo di vivere, su ciò che possiamo
cambiare, sulla consapevolezza di ciò che possiamo fare per rispettare questo ambiente, per
limitare la produzione di rifiuti inutili. Quindi sappiatelo, se non si interviene non è perché non
abbiamo niente da dire, lo dico anche ai colleghi Consiglieri, ma è perché mi va bene quello che
è stato posto in essere.
Presidente:
Grazie Consigliera Brunelli. Ha chiesto la parola il signor Sindaco.
Sindaco:
Grazie Presidente. Io non voglio altro che riassumere una posizione, perché mi sembra
utile anche rispetto al dibattito che ha cominciato a svilupparsi.
All’ordine del giorno noi abbiamo un tema preciso, che è quello della TIA per l’anno
2009. Dietro questo tema, che naturalmente richiama una riflessione sulle modalità di gestione
del servizio, abbiamo la consapevolezza – che è emersa a diverso titolo, ma io mi rifaccio
soprattutto all’intervento dell’Assessore – che una struttura, alla quale questa Amministrazione
comunale originariamente ha delegato la gestione del servizio raccolta smaltimento rifiuti – che è
quella del Comprensorio – ha operato determinate scelte.
Noi abbiamo sicuramente presente che i destini del Comprensorio sono legati all’entrata
in vigore della legge di riforma di quel livello di autonomia, quindi delle autonomie locali, con la
costituzione della Comunità di valle. Abbiamo la consapevolezza che il Comprensorio si trova ad
affrontare, rispetto al servizio raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani, un percorso
particolarmente impegnativo rispetto alla gara d’appalto del servizio medesimo. Tant’è che
siamo ormai alla seconda proroga del servizio, per cui, anche a parziale correzione, non so cosa
possano avere detto di diverso: la proroga è congegnata – da quello che si evince dai dati che
abbiamo in nostro possesso – di modo che il 2009 sia l’anno in cui il Comprensorio farà la gara
d’appalto, in modo che con il primo gennaio 2010 entri in vigore il servizio.
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In questo contesto il Comprensorio ha fatto una scelta assolutamente impegnativa, che è
quella di utilizzare larga parte dell’avanzo di amministrazione esattamente per impostare una
rilocalizzazione di tutte le isole ecologiche.
Apro una parentesi e lo faccio più che volentieri per ricordare che questo, tra l’altro, è
stato l’ultimo sostanziale impegno che ha gestito direttamente il Presidente Oliari prima di dover
cedere le armi di fronte all’aggravarsi della sua malattia. Però so – e questo lo dico con il
conforto di un impianto di ragionamento che la Consigliera Lorenzi ci ha riproposto più volte in
questa serata – che per fare questo e per addivenire alla scelta della nuova tipologia di isole
ecologiche, il gruppo di lavoro interno al Comprensorio si è mosso sul territorio provinciale,
regionale ed extra-regionale, per andare a cercare forme di esperienza in atto che fossero
particolarmente convincenti.
Nello stesso tempo il Comprensorio si è impegnato con le singole amministrazioni
comunali a studiare dettagliatamente un piano di rilocalizzazione, comune per comune, delle
isole medesime. Ha anche pensato di dare il via a un secondo o un terzo centro di raccolta
materiali. Il nostro Comune a sua volta ha volentieri ospitato le operazioni di riordino e di
riorganizzazione e riqualificazione del medesimo centro raccolta materiali. Sono state poste in
essere delle adeguate modalità di confronto fra le diverse tipologie di raccolta perché è vero che
in linea di massima una raccolta, per sua natura omogenea, come tipologie su un territorio più
vasto del singolo Comune, dovrebbe creare economia di scala. Ma è altrettanto vero che una
tipologia di raccolta come quella, forse in tempi troppo celeri, impostata come porta a porta da
parte del vicino Comune di Arco, ha in prima battuta comportato quella complicazione ben nota
a molti di voi, soprattutto a chi di voi abita nelle aree periferiche del Comune, di avere
incentivato il cosiddetto turismo dei rifiuti nei confronti del nostro territorio. Ricorderete infatti
che in anni passati siamo stati qui a dire: “Attenzione, perché non è certamente un caso se a un
certo punto il conferimento di indifferenziata alla Maza per quanto riguarda il Comune di Riva
del Garda oppure del Comune di Dro sia incrementato, nonostante l’avvio di una serie di
processi anche al nostro interno”.
Questi sono discorsi che abbiamo già fatto e quindi non ritengo necessario reimpostarli.
Quello che io vorrei focalizzassimo è che nel contesto dell’approvazione di questo nuovo
piano finanziario si è operato, da parte del Comprensorio, secondo questa complessiva politica in
materia di rifiuti. Tutto, da questo punto di vista, è perfettibile, io sono tra coloro – perché credo
che il Consigliere Modena abbia centrato il tema – che ritengono – e credo e spero che questo sia
anche un impegno con cui daremo conforto fino da stasera all’Assessore Bagozzi, che è
competente in materia – sono tra coloro i quali ritengono che debba essere studiato puntualmente
il nuovo capitolato d’appalto, per quanto riguarda l’appalto che il Comprensorio medesimo andrà
a impostare nel corso del 2009, perché c’è una serie di dettagli che, forse con troppa enfasi, ma
comunque sicuramente con cognizione di causa - per esempio il Consigliere Benaglio o la
Consigliera Lorenzi - hanno voluto sottolineare. Sono dettagli che vanno dalla localizzazione,
che spero sia risolta con le scelte fatte dall’Amministrazione comunale di intesa con il
Comprensorio, come ho detto prima – intendo la localizzazione delle isole ecologiche – ma
anche alla pulizia delle medesime, alla celerità nello svuotamento, taluni ritardi nella pulizia
delle strade o la metodologia della pulizia delle strade, che possono esser non confacenti, o
sembrarlo. Ebbene, io credo siano questi alcuni degli elementi che dovranno essere inseriti con
particolare cautela, con particolare intenzione, all’interno del nuovo capitolato d’appalto.
Dopodiché io non posso non ricordare, anche in ragione dell’equivoco, in prima lettura,
da parte del Consigliere Pederzolli, che il piano provinciale iterato ormai per la terza volta dalla
Giunta provinciale ha un obiettivo il cui scopo – la somma dei tre obiettivi, che io chiamo
obiettivo unico, ma se vuole citiamo il 65%, che è quello più eclatante – è quello di ottenere il
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via libera definitivo da parte del Comune di Trento per la localizzazione dell’inceneritore sul suo
territorio.
È un obiettivo condivisibile? In linea di massima direi di sì, perché credo che sia
necessario che anche la nostra Provincia si doti di una tecnologia di quel tipo. Più passa il tempo,
meno si costruisce, e più si affina anche la qualità del mezzo, per la verità. Io credo che
dobbiamo riconoscere questo grande sforzo, che in questi anni è stato compiuto, perché se siamo
ormai vicini al 50% di raccolta differenziata sul territorio del nostro Comune, non posso
dimenticare che partimmo attorno al 36, se non vado errato. Quindi sicuramente devo esprimere
un elemento di plauso alla cittadinanza, perlomeno alla parte di cittadinanza che ha saputo
cogliere in positivo la provocazione della differenziazione.
Devo anche sottolineare in maniera positiva che per stare all’interno di quei grandi
obiettivi di piano, strategici per il sistema provinciale, la formazione, l’educazione alla
differenziazione, sono tattiche che stanno dando dei buoni frutti, soprattutto là dove coinvolgono
le giovani generazioni. Si può fare di più? Sì, si può fare di più in tutti i sensi, in quanto a
educazione e in quanto a differenziazione. Peraltro segnalo che da questo punto di vista la
progressiva identificazione dei conferimenti sarà favorita anche dal nuovo sistema delle isole
ecologiche, ma si accompagnerà molto bene anche ad un modello di raccolta che non sia il porta
a porta. Si può fare di più per quanto riguarda la qualità degli strumenti a disposizione, e mi
riferisco soprattutto ai mezzi, ma vi segnalo come anche questo sia un elemento assolutamente
interessante, se applicato in sede di predisposizione del capitolato d’appalto.
Il grande sforzo che, a mio avviso, le Amministrazioni comunali che hanno scelto di
delegare al Comprensorio la gestione – cioè praticamente tutte, perché tra l’altro vi ricordo che
da quando è diventata obbligatoria la tariffa di igiene ambientale, anche comuni che fino a quel
momento facevano per conto proprio hanno optato per cedere al Comprensorio in delega la
gestione di questo servizio – credo sia opportuno che tutti i comuni del Comprensorio si
applichino, nelle prossime settimane, per supportare i competenti servizi comprensoriali, nel
senso di raccogliere e allineare, sistematizzare, tutte le richieste che possono dare qualità al
nuovo capitolato d’appalto. Grazie.
^^^ Entra il Consigliere Zambotti: il numero dei presenti sale a 24. ^^^
Presidente:
Grazie signor Sindaco. Per dichiarazione di voto? Ha chiesto la parola la Consigliera
Lorenzi.
Consigliera Lorenzi Emanuela:
Grazie Presidente. Io non sono soddisfatta di come è stata organizzata la raccolta in questi
anni. Io pretendevo molto di più. Per conto mio le cose che non vanno sono troppe. Si sarebbe
potuto fare molto di più. Io ho paura che la raccolta dei rifiuti diventi un business, però a
svantaggio dei cittadini. Sono anni che mi occupo della cosa e sono anni che mi impegno, però
per conto mio non è sufficiente. Questa volta io voto contro questa delibera.
Presidente:
Grazie Consigliera Lorenzi. Ha chiesto la parola il Consigliere Pederzolli.
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Consigliere Pederzolli:
Grazie Presidente. Io mi asterrò dalla votazione per questo punto all’ordine del giorno.
Non condivido alcuni aspetti del Piano finanziario che è stato posto in votazione questa sera e
quindi ecco la motivazione della mia astensione.
Mi si permetta un accenno: io sono uscito dall’aula prima ravvisando la mancanza del
numero legale. Può essere irresponsabile un gesto simile, ma credo vada letto anche nel senso di
responsabilità per il quale la maggioranza debba garantire il numero legale in una seduta
importante quale è la prima del Bilancio. Siamo andati avanti per circa quaranta minuti con
membri di minoranza, non dovrei essere io a fare questo intervento, perché sono uscito, ma
lasciatemi evidenziare questo aspetto.
Sindaco, la ringrazio per la precisazione del 65%, mi ero scusato già nell’intervento con
l’Assessore per la mia non precisa lettura della bozza. Grazie.
Presidente:
Grazie Consigliere Pederzolli. Ha chiesto la parola il Consigliere Benaglio.
Consigliere Benaglio:
Grazie Presidente. Io ribadisco quello che ho detto prima. È un servizio che è un
disservizio, ci sono degli sprechi enormi. Ci sono dei Consiglieri, come la Consigliera Brunelli,
che si fidano dell’Assessore: io mi fido dell’Assessore, ma chi è andato a controllare tutta questa
gente che gira, che va a raccogliere? Per ore la gente sta a chiacchierare o va al bar e quelle sono
ore che noi paghiamo. Il disservizio è enorme ed è vergognoso. Io dico: fate dei controlli, e
quando verrete con il controllo allora si potrà dire di aumentare perché i costi sono realmente
aumentati. Lì non è aumentato il costo, è aumentato il disservizio e tutto ciò che gli va dietro.
Comunque io voterò contro.
Presidente:
Grazie Consigliere Benaglio. Ha chiesto la parola il Consigliere Zambotti.
Consigliere Zambotti:
Ero molto scettico, perché se mi attengo – e devo per forza attenermi – alla gente che mi
ha contattato su questo argomento, e per gente intendo cittadini rivani, c’è molto scetticismo
rispetto a come avviene la raccolta differenziata e soprattutto in merito ai costi. Per molti
cittadini c’è una sproporzione tra quanto pagano e quanto ricevono. Questo è un dato di fatto.
Naturalmente prendo atto e spero che ci sia un forte impegno da parte di chi deve fare
qualcosa. In merito a questo prendo come auspicio le parole importanti della Consigliera Lorenzi
che ha approfondito bene l’argomento. È chiaro che ci vuole anche una politica provinciale
diversa. Senza una politica provinciale sostanzialmente diversa i comprensori – e poi i comuni –
più di tanto non possono fare. Consigliere Benaglio, io sono d’accordo con te, ma davanti al
responso dei votanti, il voto è sempre sacro. Noi dobbiamo prenderne atto, non possiamo non
prendere atto del voto. Possiamo essere d’accordo o non d’accordo, ma il voto è sacro.
Non trovandomi sostanzialmente molto in linea con quanto finora è stato fatto, l’unica
cosa che posso fare è un auspicio, del resto abbiamo valutato anche questa sera le funzioni dei
Consiglieri comunali, che sono effettivamente minimali. Laddove però possiamo dire qualcosa,
dobbiamo fare il possibile e credo che questa sera tutto il senso di ciò che è emerso sia in questo
senso: fare il possibile per spingere affinché si faccia di più, ma molto di più, in questo campo.
Chiedere degli aumenti per dei servizi forniti dal Comprensorio può essere giustificabile solo se
si dimostra che il Comprensorio – o il Comune – è in grado di dare dei servizi efficienti. Ma non
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dobbiamo dimenticarci che il cittadino si aspetta giustamente, là dove paga, efficienza, qualità,
puntualità.
Tengo conto anche di ciò che ha detto il Consigliere Benaglio: la gente osserva e laddove
vede che si fa qualcos’altro invece di ciò che si dovrebbe fare… ognuno ha i suoi punti di vista,
però è importante. Abbiamo visto recentemente anche la polemica di questo Comprensorio del
Trentino, con le dinamiche dell’assenteismo eccetera. Finalmente sta valutando la coscienza
civile maggiore: qualcosa che anni fa non veniva neanche considerata, adesso diventa una
richiesta precisa. Oggi giustamente la gente chiede di più a chi dà il servizio. Io me ne accorgo
anche della mia professione; giustamente la gente è più informata, sa di più, e chiede di più.
Questo è giusto, è giusto che la società vada avanti, che progredisca, che abbia maggiori
strumenti di informazione, di maturazione e di qualificazione delle proprie idee.
Sempre di più la gente chiederà, a ragion veduta, che i servizi siano più efficienti, più
trasparenti, che ci sia effettivamente una risposta chiara rispetto a quanto viene pagato. È giusto
che sia così. La Consigliera prima portava l’esempio della Svizzera, ma noi non siamo la
Svizzera, magari lo fossimo, sotto certi aspetti. Ricordo che molti anni fa andai in Svizzera e per
caso buttai un pezzo di carta in strada: la gente intorno mi fulminò. Parlo di 15-20 anni fa, adesso
forse anche lì… non so, perché non ci sono più andato. È chiaro che deve maturare la coscienza
della gente, perché se noi andiamo a vedere le isole ecologiche, come diceva prima il Consigliere
Benamati, a volte fanno pietà. Ma è colpa di quelli che vanno a pulire o forse c’è qualche
cittadino che non ha colto fino in fondo il valore e l’essenzialità della differenziata?
Certo, ci sono i cassonetti vecchi, rotti, che fanno schifo, che gli anziani fanno fatica a
sollevare, sono d’accordo con te, fanno fatica ad aprire con le chiavette, allora a questo punto
prendono l’organico e lo buttano: per carità, diciamo che i due processi devono andare insieme,
però c’è anche tanta maleducazione. È un processo che deve andare avanti su diversi fronti. Mi
pare che dal punto di vista dei cittadini, come chiedono maggiori servizi, debbano anche piano
piano imparare a rispettare determinate regole.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Ognuno ha i propri punti di vista, per carità.
L’auspicio che facevo è quello di impegnarsi in fondo per fare di più, soprattutto là dove
si vanno a chiedere degli aumenti. Il mio obiettivo finale è arrivare, una volta per tutte, a che si
paghi per quanto e come si buttano via i rifiuti: qualità e quantità. Questo è l’auspicio. Capisco
che il processo sia ancora molto lungo, ma sperare non costa niente. Per disciplina di situazione
voterò a favore, solo per quello però.
Presidente:
Grazie Consigliere Zambotti. Prego Consigliere Modena.
Consigliere Modena:
Mi ha fatto sorridere l’intervento del Consigliere Zambotti. Io potrei rispondere, come ha
detto lui qualche sera fa: quando ero all’opposizione, per sicurezza, quando non sapevo cosa fare,
votavo sempre contro.
(VOCE FUORI MICROFONO)
Siccome io questa sera sono stato propositivo, ma ho spirito di opposizione, voterò contro.
Presidente:
Grazie Consigliere Modena. Metto in votazione il punto 5 all’ordine del giorno.
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Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera F).
Dato atto che sono stati acquisiti i pareri stabiliti dall’art. 81 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espressi e inseriti in calce alla proposta di
deliberazione, di cui formano parte integrante;
Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al
proposta di delibera allegata;
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 24
- Consiglieri votanti n. 24
- voti favorevoli
contrari
astenuti
n. 17 (Sindaco, Presidente, Zambotti, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi,
Brunelli, Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario,
Valandro, Grasso, Dalponte, Gatti e Accorsi)
n. 6 (Lorenzi Emanuela, Benaglio, Modena, Civettini, Serafini e Morandi)
n. 1 (Pederzolli)
IL CONSIGLIO COMUNALE
delibera
DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Bagozzi, allegata al
presente verbale sub lettera F).
^^^^^
Accertata inoltre l’opportunità di dichiarare immediatamente esecutivo il presente
provvedimento, al fine di svolgere i conseguenti adempimenti come previsti dalla normativa, il
Presidente invita il Consiglio comunale a votare in merito.
IL CONSIGLIO COMUNALE
con voti favorevoli n. 17 (Sindaco, Presidente, Zambotti, Santoni, Benamati, Daves, Calzà
Luigi, Brunelli, Mirante Marini, Zanoni, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro, Grasso,
Dalponte, Gatti e Accorsi), contrari n. 6 (Lorenzi Emanuela, Benaglio, Modena, Civettini,
Serafini e Morandi) ed astenuti n. 1 (Pederzolli), palesemente espressi per alzata di mano:
delibera
di dichiarare la presente deliberazione, per l’urgenza, immediatamente eseguibile ai sensi
dell’art. 79 – 4° comma del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L.
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^^^ Escono i Consiglieri Zambotti, Gatti, Lorenzi Patrick: il numero dei presenti scende a 21.
^^^
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 6
dell’ordine del giorno, di cui all’allegato G) al presente verbale.
PUNTO N. 6: APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE PER
L'APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ E PER
L’EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO DELLE PUBBLICHE
AFFISSIONI
Assessore Bagozzi:
Grazie Presidente.
“Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta di pubblicità e per
l’effettuazione del servizio di pubbliche affissioni”. Si tratta sostanzialmente di una revisione
generale di tutto il regolamento, perché il nostro era piuttosto antiquato, era del 1995, e quindi
c’era necessità di rivisitarlo, soprattutto con riferimento alla normativa in vigore.
È stata presa una bozza di regolamento predisposto dal Consorzio dei comuni Trentino e,
sulla base di quello, è stato redatto il regolamento sull’imposta della pubblicità. Insomma, non
c’è niente di particolare, anche perché la legge non è che consenta proprio di sbizzarrirsi. Tutti
gli articoli e i capoversi che ci sono nel regolamento sono parzialmente discrezionali, specifici
dei comuni. Si fa presente oltretutto che il regolamento non tocca in alcun modo le tariffe, che
rimangono esattamente le stesse del 2008, anche perché questo è previsto per legge.
Il relatore dà lettura del dispositivo della predisposta deliberazione.
Presidente:
Grazie Assessore Bagozzi. È aperta la discussione. Nessuno chiede la parola? Per il
secondo intervento. Per dichiarazione di voto.
Nessuno chiede la parola, dunque metto in votazione l’approvazione del nuovo
regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità, punto 6 all’ordine del
giorno.
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera G).
Dato atto che è stato acquisito il parere stabilito dall’art. 81 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espresso e inserito in calce alla proposta di
deliberazione, di cui forma parte integrante;
Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al
proposta di delibera allegata;
verbale 5. 12. 08 /
38
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 21
- Consiglieri votanti n. 21
- voti favorevoli n. 14 (Sindaco, Presidente, Santoni, Benamati, Daves, Calzà Luigi, Brunelli,
Mirante Marini, Zanoni, Calzà Mario, Valandro, Grasso, Dalponte e
Accorsi)
contrari n. 0
astenuti n. 7 (Benaglio, Modena, Civettini, Serafini, Morandi, Lorenzi Emanuela e
Pederzolli)
IL CONSIGLIO COMUNALE
delibera
DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Bagozzi, allegata al
presente verbale sub lettera G).
^^^ Entrano i Consiglieri Zambotti, Gatti, Lorenzi Patrick. Escono i Consiglieri Lorenzi
Emanuela, Pederzolli, Zanoni: il numero dei presenti rimane a 21. ^^^
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 7
dell’ordine del giorno, di cui all’allegato H) al presente verbale.
PUNTO N. 7: IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI (ICI): MODIFICA
DELL'ART. 4 (ESENZIONI) DEL REGOLAMENTO PER
L'APPLICAZIONE
DELL'IMPOSTA
COMUNALE
SUGLI
IMMOBILI CON L'INTRODUZIONE DI UN ULTERIORE COMMA
3, RISERVATO AI SOGGETTI PASSIVI DI CUI ALLA
CONVENZIONE STIPULATA CON ITEA SPA PER LA GESTIONE
DEGLI ALLOGGI IN DISPONIBILITA' SUL MERCATO, ED IL
RECEPIMENTO, CON L’INSERIMENTO DEI COMMI 4 E 5, DI
QUANTO PREVISTO DAL D.L. 93/2008 CONVERTITO CON
MODIFICAZIONI NELLA LEGGE 126/2008
Assessore Bagozzi:
Grazie Presidente. Andiamo a fare una piccola modifica per quanto riguarda il
regolamento sull’Imposta comunale sugli immobili. Questo in conseguenza anche
dell’approvazione di una convenzione stipulata con ITEA per la gestione degli alloggi in
disponibilità sul mercato.
Questa è la prima motivazione, voi sapete che il 22 settembre 2008 è stata firmata la
convenzione fra ITEA s.p.a. e il Comune di Riva del Garda per la gestione degli alloggi in
disponibilità al mercato privato e quindi è prevista dalla legge un’esenzione, l’introduzione di un
verbale 5. 12. 08 /
39
nuovo comma che preveda l’esenzione per gli immobili oggetto della suddetta convenzione. Se i
privati potranno dare in disponibilità all’ITEA gli alloggi, per questi ci sarà l’esenzione dell’ICI.
Ne abbiamo approfittato anche per introdurre nel regolamento quelle esenzioni previste
per quanto riguarda la prima casa, che esentano quindi tutte le prime case, a eccezione da quelle
individuate dalle categorie catastali A1, A8 e A9.
Il relatore dà lettura del dispositivo della predisposta deliberazione.
Presidente:
Grazie Assessore Bagozzi. È aperta la discussione. Nessuno chiede la parola? Per il
secondo intervento. Per dichiarazione di voto.
Metto in votazione il punto 7 all’ordine del giorno.
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la proposta di delibera allegata sub lettera H).
Dato atto che sono stati acquisiti i pareri stabiliti dall’art. 81 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, 1° comma, come favorevolmente espressi e inseriti in calce alla proposta di
deliberazione, di cui formano parte integrante;
Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al
proposta di delibera allegata;
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 21
- Consiglieri votanti n. 21
- voti favorevoli n. 16 (Sindaco, Presidente, Santoni, Zambotti, Benamati, Daves, Calzà Luigi,
Brunelli, Mirante Marini, Lorenzi Patrick, Calzà Mario, Valandro,
Grasso, Dalponte, Gatti e Accorsi)
contrari
n. 0
astenuti
n. 5 (Benaglio, Modena, Civettini, Serafini, Morandi)
IL CONSIGLIO COMUNALE
delibera
DI APPROVARE la proposta di deliberazione del relatore Assessore Bagozzi, allegata al
presente verbale sub lettera H).
(VOCI FUORI MICROFONO)
Sindaco:
Nel frattempo, sempre per trasparenza e correttezza, e perché sono abituato a dire le cose
come stanno, notifico alle colleghe e ai colleghi Consiglieri che, per la mancanza della
verbale 5. 12. 08 /
40
maggioranza in sede di votazione del punto 6 dell’ordine del giorno, siccome in base al
regolamento del Consiglio comunale i nuovi regolamenti richiedono il voto favorevole della
maggioranza assoluta dei membri del Consiglio, il punto 6 verrà riproposto in una prossima
seduta consiliare, perché la votazione non risulta valida ai fini dell’obiettivo che si voleva
conseguire. Grazie.
Sempre per trasparenza e per commento – tutto questo non va a verbale – mi sarei
aspettato, al di là delle contrapposizioni, un voto unanime sull’ultima delibera che abbiamo fatto,
perché è un recepimento di una norma nazionale da un lato ed è una delle poche cose buone che
abbiamo fatto, credo, in questi anni, dall’altro.
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 8
dell’ordine del giorno, di cui all’allegato I) al presente verbale.
PUNTO N. 8: APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DEL COMUNE DI
RIVA DEL GARDA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2009, DELLA
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E DEL
BILANCIO PLURIENNALE 2009/2011 E ALTRI ALLEGATI
Assessore Bagozzi:
Cominciamo a vedere il Bilancio, come consuetudine lo facciamo attraverso delle slide.
Ogni anno cerchiamo di approfondire per specificare meglio e poi alla fine le slide saranno
consegnate, in fotocopia, a tutti i Consiglieri comunali. Io penso che questo delle slide possa
anche essere un agile strumento di lettura del Bilancio, anche poi durante l’anno.
Qui abbiamo le solite slide iniziali che spiegano un po’ il funzionamento del Comune, il
funzionamento del Bilancio, dove si spiega cos’è un Comune e come deve essere organizzato il
Bilancio. Qual è il significato del Bilancio? È il soddisfacimento dei bisogni attraverso decisioni.
Quindi le decisioni scelte comportano di dover programmare quante e quali risorse reperire e
come impiegarle e spenderle.
La programmazione, il programma del Sindaco. Il Sindaco stila il programma, il quale
viene recepito attraverso il Bilancio di previsione, viene approvato dal Consiglio comunale e poi
la Giunta approva il Piano esecutivo di gestione. Il programma del Sindaco è presentato all’atto
delle elezioni amministrative e viene votato dagli elettori: contiene gli indirizzi per l’azione di
governo durante il mandato amministrativo.
Il Bilancio di previsione è redatto dalla Giunta e presentato al Consiglio comunale. Viene
approvato dal Consiglio comunale. La mancata approvazione comporta lo scioglimento del
Consiglio comunale, il commissariamento e nuove elezioni.
Le caratteristiche contabili: si tratta di un Bilancio finanziario, riporta tutte le entrate e le
spese del Comune previste nell’anno. Le entrate e le spese devono pareggiare. Entrate e spese
sono articolate sulla base di una struttura stabilita dalla normativa regionale. È divisa, per
consuetudine, in una parte corrente, dove ci sono le entrate e le spese ricorrenti, e in parte
straordinaria o conto capitale, entrate straordinarie e spese di investimento.
I vincoli del Bilancio di previsione, il nostro: il totale di tutte le entrate deve pareggiare
con il totale di tutte le spese. L’ammontare complessivo delle spese correnti non può essere
superiore all’ammontare complessivo delle entrate correnti. Se una spesa non è prevista in
Bilancio non può essere eseguita. I fondi stanziati per una determinata spesa non possono essere
verbale 5. 12. 08 /
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utilizzati per spese diverse. Le spese non posso eccedere gli stanziamenti di Bilancio previsti per
quella determinata spesa.
Veniamo ai dati: qui c’è il riassunto globale del Bilancio. Bilancio di previsione 2009:
entrate tributarie 4.500.300, entrate derivanti da contributi e trasferimenti 8.263.247, entrate
extratributarie 4.048.600, per un totale di entrate correnti di 16.817.147. Entrate derivanti
dall’alienazione trasferimenti capitali e dalla riscossione di crediti 8.977.000, entrate derivanti
dalla cessione di prestiti 5 milioni, entrate da servizi per conto terzi 2.785.000, avanzo di
amministrazione 2 milioni: totale delle entrate 35.579.147.
Dall’altra parte della slide abbiamo le spese: spese correnti 16.575.000 e rotti, spese in
conto capitale 11.997.500, totale 28.573.147. Spese per rimborso di prestiti 4.221.000, spese per
servizi per conto terzi 2.785.000. Il totale pareggia le entrate: 35.579.147.
Abbiamo le entrate, che abbiamo visto anche prima, affrontate con gli anni precedenti e
con gli anni 2010 e 2011, che fanno parte del Bilancio pluriennale diviso sui tre anni, 2009, 2010
e 2011.
Spese. Come per le entrate i dati delle previsioni dal 2009 al 2011, in giallo vedete le
spese previste per quanto riguarda il 2009. Bilancio di previsione, anche in questo caso una
specifica delle entrate correnti, divisa nelle tre macrocategorie: entrate tributarie, trasferimenti ed
entrate extratributarie. Più in chiaro ci sono le poste, che non sono presenti nel nostro Bilancio,
quindi vedete le entrate tributarie (imposte-tasse, imposta comunale, l’ICI, l’addizionale energia
elettrica e l’imposta sulla pubblicità, i trasferimenti e i contributi dalla Provincia e contributi da
altri enti pubblici), le entrate extratributarie (asili nido, cimiteri, museo, mensa scuola materna,
impianti sportivi, legna, depurazione servizi igienici, sanzioni stradali e diritti vari, proventi da
beni, affitti di fabbricati e terreni, affitto di azienda, occupazione solo pubblico, canone in
concessione servizi, interessi attivi, utili e dividendi, proventi rimborsi diversi).
Abbiamo voluto qui raggiungere una spiegazione delle differenze che ci sono tra
contributo, imposta e tassa e poi tra tariffa e canone. Sono delle definizioni classiche per spiegare
un po’ meglio le varie tipologie di tributo.
Entrate correnti. Qui abbiamo le entrate divise, come normalmente si fa, in tributarie,
4.500.000, contributo trasferimenti correnti ed extratributarie. Il totale sono 16.817.147, di cui
368.000 possono essere considerate una tantum. In fondo c’è anche la percentuale di incremento
rispetto all’anno precedente.
I diagrammi fanno capire la suddivisione delle entrate correnti: sostanzialmente si può
vedere che circa la metà e dovuta ai trasferimenti e l’altra metà ha entrate proprie anche del
Comune.
La specifica delle entrate tributarie: noi abbiamo un’entrata da ICI di 4 milioni e mezzo,
di arretrati ICI 100.000, di imposta sulla pubblicità 119.000, l’addizionale sul consumo
dell’energia elettrica è 160.000 e altre imposte € 200.
Le tasse: abbiamo gli arretrati della tassa dei rifiuti e le tasse del concorso, per un totale di
400.000 euro e i tributi speciali, diritti sulle pubbliche affissioni, € 22.000.
Questa è la composizione del gettito ICI, una slide parzialmente modificata rispetto
all’anno scorso, perché, come vedete, l’entrata derivante dalla prima casa è diminuita di circa €
65.000, un dato non riportabile però perché è entrata in vigore nel 2008. Abbiamo quindi
un’entrata di 4.100.000, dei quali sono € 20.000 sono della prima casa. I dati si riferiscono alle
tre categorie escluse dall’esenzione. In sostanza quindi la maggior parte deriva dalle seconde case
e dai fabbricati produttivi.
Questa invece è la slide a cui facevo riferimento prima, il gettito potenziale non è molto
distante. Proprio il fatto che la legge nazionale ha esentato le prime case dall’ICI fa sì che il
gettito ICI previsto e quello potenziale differenzino di poco. Il margine che abbiamo ancora noi si
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riferisce in pratica solo ai fabbricati produttivi, l’aliquota ferma al 6 per 1000 contro un massimo
del 7 per 1000.
Entrate extratributarie: sono state divise in proventi da servizi e sono declinate tutte le
varie tipologie, dalla situazione della Polizia municipale agli asili nido, al museo eccetera, per un
totale di 1.687.300, gli interessi attivi per 354.500; i proventi da beni che sono divisi in questo
modo, affitti e concessioni di terreni e fabbricati, affitti di aziende commerciali, sostanzialmente i
poli spiaggia, canoni per occupazione suolo pubblico, la concessione di servizi pubblici, 150.000
euro, la concessione di aree di sosta, le concessioni cimiteriali per un totale di 1.536.700.
I dividendi da partecipazione di società: 100.000 euro; i rimborsi partecipazioni per
servizi con altri enti e altri rimborsi, 370.100. Nella prossima slide c’è una specifica di questi
529.200, i proventi da beni, che si riferiscono ad affitti da fondi rustici, affitti da alloggi
dell’edilizia abitativa, affitti e locazioni fabbricati adibiti ad attività commerciale, affitti e
locazioni di fabbricati ad enti e associazioni, proventi da concessioni, proventi da concessioni per
siti per la telefonia e così via, il totale è appunto 529.200.
Qui abbiamo la composizione degli anni delle entrate correnti, vedete che la differenza è
più o meno sempre stabile, attorno al 50% di trasferimenti e 50% in somma delle entrate proprie
del Comune, entrate tributare ed extratributarie.
La struttura della spesa viene divisa per legge in funzioni e servizi. È stata adottata la
stessa tipologia, quelle più in chiaro sono quelle non attivate nel nostro Comune, le funzioni
quindi sono: amministrazione e gestione controllo, giustizia, polizia locale e altri; e questi sono i
servizi, non sto a leggerli tutti, lo terrete presente poi, istruzione pubblica, cultura e beni
culturali, settore sportivo-ricreativo, che si suddividono nei vari servizi, campo turistico, viabilità
e trasporti, gestione del territorio e dell’ambiente e i servizi conseguenti, settore sociale, sviluppo
economico, servizi produttivi.
Le spese. Anche in questo caso le spese si dividono in correnti vere e proprie e spese per
rimborso quota capitale dei mutui: 16.575.647 sono le spese correnti e le spese per rimborso
quota capitale mutui sono molto basse, come vedete, 221.000 euro. Il totale è di 16.796.000, di
queste le spese una tantum sono 347.500, con un aumento dell’1,35% rispetto all’anno
precedente.
La divisione che è stata fatta in questa slide, invece, riguarda le varie funzioni, settori.
Vediamo anche qua le differenze delle spese correnti per varie funzioni: amministrazione
generale, quella più preponderante, e così via tutte le altre. Il totale è lo stesso e lo stesso discorso
riguarda le spese una tantum.
Si capisce bene dalle quote del diagramma quali sono i campi preponderanti:
l’amministrazione generale, 37% e via, via, tutti gli altri che sostanzialmente si dividono in
istruzione, settore sociale e territorio e ambiente, le fette più grosse. Qui invece abbiamo un
diagramma a barre che riporta i servizi, la suddivisione ulteriore rispetto alle funzioni.
Qui invece abbiamo le tipologie. Quali sono le tipologie delle spese correnti? La parte più
grossa è il personale, poi l’acquisto di beni (materiale di consumo, cancelleria, carburante
eccetera), le prestazioni servizio (energia elettrica, riscaldamento, acqua, telefono e così via), i
trasferimenti, le quote associative, i contributi in campo culturale, sportivo, turistico, sociale
eccetera, fitti passivi, imposte e oneri straordinari, interessi passivi.
Qua sono divise per tipologia. Abbiamo i dati, le cifre: 6.654.000 per il personale, 7
milioni per prestazioni servizi, che sono la quota preponderante, e poi tutto il resto. Qui c’è il
confronto con i diagrammi tra il 2008 e il 2009. Le differenze non sono rilevanti.
Un dettaglio: le spese correnti per trasferimento, un dettaglio che può anche essere
interessante, oltretutto è un dettaglio del 2009, anche confrontato con le previsioni iniziali e
definitive del 2008 e le previsioni del 2010-2011, dove vediamo che la cifra più grossa si
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riferisce ai trasferimenti nell’ambito socio-assistenziale, poi abbiamo l’ambito sportivo e
ricreativo, l’ambito culturale e l’ambito turistico, di seguito tutti gli altri. Poi abbiamo ulteriori
trasferimenti che sono compartecipazioni, istituti comprensivi e le scuole, per le spese di
funzionamento.
Bilancio di previsione: entrate straordinarie e spese di investimento. Qui vediamo invece
la parte in conto capitale. Le spese di investimento sono finanziate da oneri di urbanizzazione,
alienazione di beni, contributi in conto capitale della Provincia, avanzo di amministrazione,
mutui. Le spese sono acquisizione e manutenzione di beni immobili, opere pubbliche, espropri,
servitù eccetera.
Le fonti di finanziamento della spesa in conto capitale. Ci sono le tipologie che abbiamo
visto prima e i relativi dati. L’avanzo di amministrazione, che è stato previsto nel Bilancio del
2009, è di 2 milioni. Poi abbiamo una cifra che si riferisce all’alienazione di beni diritti, di
40.000 euro. Il contributo PAT sono investimenti, budget triennale, 2 milioni, 855.000 euro per
contributi PAT ex Fondi investimenti minori, sulle specifiche leggi di settore non è stato previsto
niente, oneri di urbanizzazione per un milione ed è previsto un milione di euro di mutui per
finanziamento delle opere pubbliche, altro 102.500. Totale 6.997.500.
Le fonti di finanziamento qui sono diagrammate, si vede quello che si diceva prima:
l’avanzo di amministrazione e i contributi PAT. L’avanzo di amministrazione consente di
finanziare notevoli spese in conto capitale.
Questa è una slide nuova che mostra la quota parte dei fondi di investimento della PAT
che viene utilizzata come parte corrente. La cifra è questa, abbiamo una quota destinata alle spese
in conto capitale di 2.955.000, solo 100.000 euro sono destinati alle spese correnti, per un totale
di 2.955.000 euro. Vedete qui in fondo che sarebbe possibile destinare le spese correnti fino a
955.129 euro. Questo naturalmente sarebbe un dato più negativo perché più cifre io tolgo dalle
spese in conto capitale, meno possibilità ho di fare opere pubbliche oppure devo comunque
utilizzare dei mutui. Se utilizzo mutui però ovviamente avrò degli interessi che andranno a
gravare ulteriormente sulle spese correnti.
Fonti di finanziamento: stato di indebitamento dei mutui relativi a oneri. Qui ci si
riallaccia a prima, è anch’essa una nuova slide che dimostra lo stato del debito residuo all’inizio
dell’anno. Vedete che all’inizio del 2009 abbiamo un debito residuo di 854.886 euro che, se
aumentato del milione che si prevede, porta, con il rimborso delle quote capitali del mutuo, a
1.434.043. Altrimenti avremo un totale debito residuo, alla fine dell’anno, sicuramente molto
ridotto. È un utilizzo di mutui molto limitato, vedete le percentuali sotto, sufficientemente
esplicative.
Spese di investimento per settore, funzione. Anche in questo caso, come per le spese in
conto corrente, viene diviso in funzioni. Avremo quindi la cifra più grossa per viabilità e
trasporti, poi istruzione, cultura e via via agli altri. Totale spese di investimento, 6.997.500.
Questo è il solito diagramma che fa vedere la preponderanza del settore viabilità e trasporti.
Qui invece abbiamo le tipologie: il 2009 sono previsti, per acquisizione di beni immobili,
5.728.500. 20.000 per acquisto beni specifici, per opere in economia, beni di terzi 10.000,
910.000 euro per beni mobili (macchine e attrezzature), 80.000 euro per incarichi professionali
esterni, 249.000 euro per trasferimenti di capitali. La somma ovviamente è la stessa di prima.
Un dettaglio: le spese per trasferimenti in conto capitale. Qui abbiamo i contributi ai vari
ambiti: 70.000 euro per le parrocchie, 1.000 euro per le scuole materne equiparate, 30.000 euro
in ambito culturale, 89.000 euro dei Vigili del fuoco volontari di cui abbiamo visto il Bilancio in
precedenza, 17.000 mila euro a enti e consorzi, 30.000 euro a locatari e comodatari di beni
comunali, 12.000 mila euro per fondo migliorie boschive, per interventi in conto capitale. Il
totale sono 249.000 euro di trasferimenti.
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Spese di investimento per categorie. Per quanto riguarda gli interventi del Piano generale
opere pubbliche abbiamo 3.890.000 euro, per le manutenzioni straordinarie 1.630.500, per gli
incarichi esterni di progettazione 178.000 euro, per incarichi preliminari 30.000 euro, per acquisti
di beni mobili 910.000 euro, 30.000 euro per acquisizione terreni e altre attrezzature, contributi
249.000 euro, 80.000 euro altre spese. Totale, lo stesso.
Qui abbiamo introdotto una serie di slide per le specifiche del programma generale delle
opere pubbliche che, come sapete, è una parte della relazione previsionale e programmatica.
I contenuti. Solita divisione: opere con finanziamenti, si tratta di interventi che trovano
corrispondente collocazione in Bilancio, in quanto esistono le risorse finanziarie per la loro
realizzazione, le opere in area di inseribilità sono interventi attualmente privi di finanziamento e
quindi non inseriti a Bilancio. Potranno esserlo nel corso dell’anno, previa variazione di
Bilancio, spesso si tratta di opere per le quali è stato chiesto – o si prevede di chiedere – specifico
contributo alla Provincia, a sostegno anche parziale della spesa.
Per gli interventi inseriti nel primo anno del triennio e per i quali l’importo dei lavori
previsto è superiore a 300.000 euro, deve esservi l’approvazione del progetto preliminare prima
dell’approvazione del Bilancio. Per gli altri interventi, del secondo e terzo anno, per i quali
l’importo dei lavori previsto risulta anch’esso superiore ai 300.000 euro, viene allegata
un’apposita scheda inerente l’analisi di fattibilità.
Iter degli interventi. Per gli interventi previsti nella prima parte del programma delle
opere pubbliche, che quindi trovano corrispondenza nel Bilancio, all’atto dell’approvazione del
progetto definitivo viene impegnata la spesa sull’esercizio corrispondente. Per gli anni seguenti
l’opera non risulterà più a Bilancio di previsione ma rientrerà fra i residui passivi fino alla sua
conclusione. L’impegno della spesa può esser assunto anche automaticamente quale residuo di
stanziamento pure in assenza dell’approvazione al progetto dell’opera. In questo caso l’impegno
viene mantenuto a residuo al massimo per un anno, periodo entro il quale deve esser approvato il
progetto. Se il progetto non viene approvato, l’impegno viene stralciato dai residui.
Programma delle opere pubbliche: opere con finanziamento 3.220.000 euro, opere minori
670.000 euro, manutenzione straordinaria 1.630.500. Il totale inserito a Bilancio è di 5.520.500.
Poi abbiamo, in area di inseribilità, altri 4.680.000, per un totale di 10.200.500. Ci sono anche i
riferimenti agli anni successivi e il confronto con gli anni precedenti.
Sono state riportate delle slide per quel che riguarda le opere a Bilancio, quindi è
abbastanza facile capire le previsioni per i lavori pubblici per il 2009, il 2010 e il 2011.
Leggiamo solo le principali: nel 2009 è previsto il rifacimento del manto di copertura
della Scuola media Scipio Sighele. Qui poi ci sono le classiche definizioni: sistemazione e
pavimentazione strade 250.000 euro, il rifacimento di viale Pilati, il rifacimento di via Rosmini,
rifacimento muri in località varie, è la solita cifra che si mette per avere a disposizioni fondi per
sistemazioni varie, 300.000 euro per sistemazione e organizzazione viaria su viale Trento, tra il
campo sportivo e via Virgilio e fra il torrente e largo Marconi, 60.000 euro è un rifacimento di
muri antichi in via Monte S. Martino. Poi abbiamo un milione per la parte nord di arredo urbano
di piazza Garibaldi, il rifacimento sul ponte sul torrente Albole in via Grez.
Ancora, per il 2009, un nuovo locale tecnico alla Piscina comunale, riorganizzazione
spazi per il museo attività culturali, un rifacimento di parte del manto di copertura della sede
municipale e interventi sulla scuola Scipio Sighele, l’impianto fotovoltaico che è stato fatto sulla
Scuola media Damiano Chiesa viene riproposto per le Sighele, e poi interventi di riqualificazione
delle aree verdi e ricreative 100.000 euro.
Per quanto riguarda le opere minori, quelle sotto i 100.000 euro, abbiamo una serie di
interventi.
(VOCE FUORI MICROFONO)
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A dire la verità riusciamo a farlo poco, perché è stato tenuto piccolo per tenerlo tutto all’interno.
Magari cercherò di leggerlo, faccio anche io fatica a leggerlo sul monitor.
Abbiamo comunque la realizzazione strada di servizio alla sorgente Comi 80.000 euro,
raccolta acque meteoriche per località Guei 40.000, finitura Brione - S. Alessandro, un ramale,
100.000 euro, campo di bocce pensionati, scuola elementare S. Alessandro 50.000 euro, incrocio
sulla Strada 421, ingresso dell’istituto Floriani ragioneri o geometri 100.000 euro, rifacimento
del tratto di marciapiede di via Guella, quello davanti alla scuola, via Grez e poi ancora 15.000
euro per restauro capitelli, e poi ancora il completamento della copertura delle Terme romane, il
restauro delle facciate della sede municipale, l’illuminazione dei monumenti cittadini,
manutenzione dell’arenile delle spiagge e la sistemazione muri perimetrali in pietra arenaria del
parco dell’Inviolata.
Qui invece ci sono le voci accorpate nella voce manutenzioni straordinarie. È molto
indicativo perché concorrono a fare una voce più ampia e questi sono gli interventi previsti, poi
potrebbero anche essere parzialmente modificati a seguito delle necessità che interverranno
durante l’anno. Siccome tutte le voci si riferiscono a interventi inferiori ai 25.000 euro, qui
alcune sono superiori perché sono state accorpate alcune voci per facilità di lettura. Per citarne
alcune: interventi sulle scuole elementari, di vario genere, 147.500, e sulle scuole medie 186.000
euro, così via tutti gli altri. Qua ce ne sono altrettanti perché gli interventi di manutenzione
previsti sono molteplici e sicuramente, come dicevo prima, sono abbastanza indicativi.
Questa invece è la slide delle opere in area di inseribilità. C’è il potenziamento
dell’acquedotto in località Deva 650.000 euro, l’arredo urbano a campi 600.000 euro, quello a S.
Tommaso 500.000 euro, l’arredo urbano della via e di piazza Marocco 130.000 euro, il nuovo
marciapiede che va da S. Tommaso alla Pasina 200.000 euro. Poi ancora l’impianto di
riscaldamento, la centrale termica del Municipio, la pista ciclabile sul torrente Varone,
l’illuminazione di piazza 3 Novembre, lungolago Marinai e piazza Catena, malga Grassi, il polo
spiaggia Sabbioni in completo rifacimento – la cifra più grossa.
Qui 320.000 euro si riferiscono all’acquisto e ristrutturazione di parte dell’ex oratorio di
Campi per la realizzazione del punto vendita commerciale, e invece per l’edificio Sacro monte,
vicino all’ex Ospedale di Riva, vi è un intervento su 2 anni, 900.000 euro su 2009 e 2010,
sempre in area di inseribilità.
Altre spese significative in conto capitale. Anche qua sono divise in macrocategorie: una
serie di attrezzature 56.000 euro, software, automezzi e altri veicoli, mobili, attrezzature tecnicoscientifiche, alberature, strutture per il museo, restauro beni archivistici del museo, acquisto di
opere d’arte, campagna fotografica, libri per la biblioteca, incarichi professionali vari, per un
totale di 1.168.000 euro.
La spiegazione della relazione previsionale e programmatica: ha la funzione di esplicitare
in modo descrittivo, oltre che contabile, la programmazione contenuta nel Bilancio pluriennale,
triennale. La struttura ha una prima parte che è descrittiva, che dice le caratteristiche della
popolazione, del territorio, dei servizi del Comune. Poi c’è l’analisi delle risorse e la
suddivisione della spesa in programmi, con la finalità, le motivazioni e le quantità economiche
del Bilancio destinate agli stessi. Il programma generale di opere pubbliche: opere previste nel
Bilancio e altre per le quali non esiste ancora il finanziamento. Il programma generale per le
opere pubbliche, quello previsto dalla normativa, è quello legato alla relazione previsionale e
programmatica. Oltre a quello esiste un altro fascicoletto, che poi sarà distribuito, che è lo stesso
programma generale delle opere pubbliche ma con descritte anche le opere in corso e con le
schede di tutte le opere, sia quelle con finanziamento, sia quelle in area di inseribilità, le opere
minori e poi una serie di Libro dei sogni, di tutte le cose che potrebbero essere fatte in futuro.
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Qui abbiamo la spesa complessiva per i programmi: di tutti i programmi che sono
riportati nella relazione previsionale e programmatica qui viene riportata la percentuale
d’incidenza sul totale della spesa.
Le variazioni al Bilancio di previsione sono competenza del Consiglio comunale, che può
variare il Bilancio quando e quanto vuole, entro il 30 novembre di ogni anno. Vanno sempre
rispettati i vincoli di Bilancio. La Giunta invece può variare il Bilancio utilizzando il fondo di
riserva, spostando somme nell’ambito delle stesso servizio – i cosiddetti storni – oppure in caso
di urgenza, però salvo ratifica da parte del Consiglio comunale. L’ammontare del fondo di
riserva previsto a Bilancio per il 2009 è pari a 236.282.
Piano esecutivo di gestione. È obbligatorio per i Comuni superiori a 10.000 abitanti.
Viene approvato dalla Giunta municipale successivamente all’approvazione del Bilancio di
previsione da parte del Consiglio comunale. Le sue caratteristiche: le risorse delle entrate e gli
interventi alla spesa possono essere articolati in capitoli di entrata e capitoli di spesa, e gli stessi
sono affidati ai responsabili delle strutture comunali. Vengono definiti gli obiettivi di gestione,
gli stessi vengono assegnati ai responsabili delle strutture comunali.
Qui abbiamo voluto riportare la spesa corrente suddivisa per strutture di assegnazione.
Naturalmente questa è un’ipotesi perché la formalizzazione dello stesso tipo di struttura viene
fatta con l’approvazione del PEG da parte della Giunta. Questo era riportato anche per avere
un’idea di come è strutturato il nostro Comune, in aree e unità operative. Qui sono riportate le
varie cifre di competenza: naturalmente la cifra maggiore verrà attribuita all’unità operativa
“personale” e così via tutto il resto, il Bilancio, queste sono le cifre più grosse, il cantiere per
1.260.600.
Il confronto è fatto con il 2009, con le previsioni per il 2010 e 2011. Stesso discorso
riguarda anche le spese in conto capitale. Naturalmente qui le aree e le unità operative sono
molto ridotte, perché non tutte hanno delle cifre in conto capitale assegnate.
Abbiamo concluso, sostanzialmente abbiamo il dispositivo della deliberazione, e quindi
dopo aver esposto il Bilancio, magari con qualche notizia in più rispetto a quelle previste negli
elaborati consegnati, agli atti, chiediamo di approvare il Bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2009 del Comune di Riva del Garda, le cui risultanti finali sono riportate nel seguente
quadro generale riassuntivo, Bilancio corredato dagli allegati previsti dalla normativa vigente, in
particolare dal Bilancio pluriennale 2009-2011, dal quadro di sintesi della spesa, dalla relazione
previsionale e programmatica 2009-2011, alla quale risulta a sua volta allegato il programma
generale delle opere pubbliche 2009-2011.
Anche qua si vede abbastanza poco, ma è lo stesso quadro che abbiamo visto all’inizio,
con un totale per le entrate di 35.579.147 e la stessa cifra per quanto riguarda le uscite, secondo i
titoli, in entrate e spese correnti, in entrate e spese in conto capitale.
Il relatore dà lettura del dispositivo della predisposta deliberazione.
Grazie, e grazie anche al ragioniere capo che ha predisposto le slide.
Presidente:
Grazie Assessore Bagozzi. La parola al Sindaco per la relazione al Bilancio 2009. Prego
signor Sindaco.
Sindaco:
Preliminarmente, Presidente, vorrei chiedere questa cortesia, siccome al termine della
relazione è prevista la sospensione della seduta, chiederei se i capigruppo avessero, al termine,
un minuto per una comunicazione. Ringrazio l’Assessore Bagozzi e il ragioniere capo.
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Signor Presidente, colleghe e colleghi consiglieri.
Nel presentarvi queste riflessioni intorno alla nostra Riva del Garda, al suo oggi e al suo
domani, e nel sottoporre alla vostra valutazione il bilancio 2009 del nostro Comune ho la
consapevolezza che esso è l’ultimo –in senso pieno- della Amministrazione, che porta il mio
nome, dovendo prefigurarsi di natura eminentemente tecnica quello per l’anno 2010, che verrà
presentato dalla Giunta municipale -nell’autunno del prossimo anno- alla attenzione del
Consiglio comunale.
Poiché le elezioni per il rinnovo degli organi istituzionali della nostra Amministrazione sono
previste per la primavera dell’anno 2010, sarà logico che la successiva Amministrazione operi
le scelte più significative in occasione della prima variazione di bilancio di quell’anno, come si
ebbe a fare nella primavera del 2005, all’inizio di questa esperienza amministrativa.
In qualche modo, quindi, queste riflessioni sono anche le ultime, che in questa veste e nella
circostanza peculiare del bilancio di previsione mi è dato di rivolgere a voi tutte e a voi tutti, che
condividete con me e con la Giunta municipale l’oneroso impegno di gestire, servendolo, il
nostro Comune.
Sessant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, sessant’anni dalla
approvazione del primo Statuto di Autonomia della Regione Trentino Alto Adige, sessant’anni
dalla promulgazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: queste coordinate
generali possono ben fare corona anche alla nostra doverosa attività amministrativa locale.
--Il mio grato saluto va ancora una volta a Lei, signor Presidente, per la costanza che nell’assolvimento del Suo specifico ruolo istituzionale- pone alla continua ricerca del migliore
rapporto possibile fra le consigliere e i consiglieri e al rispetto, del quale Le dò volentieri atto,
delle competenze e dei ruoli del Sindaco e della Giunta municipale. La ringrazio anche, se mi
consente, per la Sua disponibilità a presiedere i matrimoni civili in mia vece, in modo da rendere
efficacemente presente la Civica Amministrazione in un momento così importante della vita di
tante persone.
Colleghe e colleghi consiglieri,
mi sono reso conto, in questi anni, della difficoltà di lavoro dell’organo consiliare, soprattutto
per l’incerto confine della utilità dei suoi dibattiti a fronte della non sufficiente ampiezza di
competenze riconosciute dall’Ordinamento: pertanto, spero che nel quinquennio avvenire il
Consiglio regionale intervenga legislativamente a correggere l’Ordinamento dei Comuni della
Regione, migliorando il quadro complessivo delle competenze e dei rapporti funzionali fra i
diversi organi degli Enti locali.
Si è appena avviata la nuova legislatura provinciale, in esito alle recenti, tribolate elezioni:
auspico che essa esprima prospettive rilevanti ed ampie. Di tutto ha bisogno ora il Trentino,
salvo che di richiudersi politicamente, istituzionalmente e culturalmente.
Nei prossimi giorni invierò lettere gratulatorie al signor Presidente della Provincia e alle
componenti e ai componenti della Giunta provinciale: in esse proverò a sintetizzare le attese
della Civica Amministrazione rivana, per il periodo avvenire, focalizzando il ruolo che –nella
loro realizzazione- si ritiene possa assolvere la Provincia autonoma.
VIABILITA’: io sono convinto che avremmo dovuto dire tutti, dall’Alto Garda, che l’ultima
proposta pervenuta circa il collegamento fra Mori ed Arco era una buona proposta e che si
sarebbe dovuto procedere con il progetto esecutivo e con l’appalto dei lavori, riservando ad una
variante in corso d’opera il peraltro auspicabile miglioramento dello sbocco finale (per il quale
taluni non condividevano la localizzazione). Invece, come spesso accade, ci si è incaponiti a
chiederlo in anticipo, con il risultato effettivo di un ennesimo rinvio: per paura di qualche voto
o di qualche sostegno avvenire in meno, si è ancora una volta –ma accade da decenni- preferito
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fermare le procedure. Non so se questo modo di fare sia intelligente: personalmente non lo
credo. Rivendico di avere tenuto la nostra Amministrazione fuori da questi giochetti al ribasso,
sulla falsariga di una mia precisa (e ormai antica) posizione, espressa all’inizio del decennio,
quando era in ipotesi un progetto analogo, regolarmente bloccato. E’ evidente che questa
Amministrazione è ancora una volta seriamente impegnata a chiedere, piuttosto, alla Provincia
di avviare senza indugi l’opera.
Circa la Variante Ovest della città: abbiamo sempre evitato, con grande ragionevolezza,
atteggiamenti di contestazione o di inutile forzatura, cercando di comprendere le difficoltà
dell’appalto e del cantiere. E in tal senso tante e tante volte mi sono espresso a voce sia con il
Presidente, sia con l’assessore di volta in volta competente, sia con il dirigente generale del
settore: ho recentemente appreso, come voi tutti, dai giornali che la strada sarà aperta nel 2010.
Non è male, considerato che almeno un tratto doveva essere inaugurato prima delle recenti
elezioni novembrine: restiamo in attesa, ma chiediamo certezze. Pare quasi che, ancora una
volta, la nostra zona sia stata trattata con un peso ed un impegno diversi da altre, dove non
sembrano esserci stati ostacoli di sorta a costruire strade, viadotti e ad aprire gallerie,
nonostante ogni tipo di problema.
Prendo atto, infine, dell’annunciata disponibilità provinciale a progettare, valutandolo
opportunamente, il futuro prolungamento di tale Variante Ovest, in tunnel, verso sud, oltre la
centrale idroelettrica: si tratta di una proposta considerata plausibile in una audizione
consiliare da un pregresso assessore provinciale alle opere pubbliche e recentemente rilanciata
direttamente dal Presidente della Provincia. Spero solo che tale disponibilità non diventi la
scusa per fermare ancora i lavori della stessa Variante Ovest.
STRUTTURE SCOLASTICHE: è indilazionabile l’impegno della Provincia a chiudere la
questione circa l’ampliamento del Liceo ‘Andrea Maffei’ sui sedimi individuati dalla
Amministrazione comunale con apposita variante urbanistica tanti anni fa. Se occorre trattare
con il privato proprietario ed addivenire ad un accordo, credo lo si possa fare con generale
soddisfazione, anche in pendenza del giudizio in sede di Consiglio di Stato: poi si chiuda il
progetto esecutivo e si appalti l’opera. Alla fine dei lavori, si consentirà, tra l’altro, il rientro in
sede delle sezioni attualmente ospitate presso la succursale nel primo padiglione dell’ex
ospedale civile: quell’edificio potrà entrare, così, a pieno titolo nella disponibilità del
proprietario (la Azienda pubblica di servizi alla persona ‘Città di Riva’), che lo integrerà nel
nuovo compendio –ora progettato e finanziato e che, all’epoca, auspico sarà già realizzatopensato quale polo di servizi sociali per anziani e giovani.
E’ prevista la necessità di finanziamento al Comune per le nuove scuole a Rione Degasperi, in
ampliamento sull’area già urbanisticamente individuata. Sappiamo che tale struttura si renderà
necessaria (anche con la dotazione di una adeguata palestra) per ampliare la scuola materna e
la scuola elementare e aggiungendo, se del caso, un nuovo asilo nido- in ragione della
progressiva costruzione dei diversi edifici ITEA previsti nell’area a Ovest di via Grez. La
Amministrazione, come è noto, è da tempo in contatto con ITEA spa per verificarne la
disponibilità a fornire il progetto preliminare di tali strutture scolastiche: se non fosse possibile,
la nostra Amministrazione provvederà direttamente.
STRUTTURE FIERISTICHE E CONGRESSUALI: non posso avere dubbi, circa la volontà
politica della Amministrazione provinciale a continuare lungo il percorso definito e condiviso,
verso l’ampliamento e la riqualificazione dei padiglioni fieristici alla Baltera, integrati con la
struttura sportiva, e verso la ristrutturazione del Palazzo dei congressi con l’accorpamento del
Palameeting e la realizzazione del nuovo Teatro comunale, al Lido. Percepisco un affaticamento
di Garda Trentino Fiere spa, dalla quale arrivano segnali di calo di tensione realizzativa,
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nonostante la Provincia –socio di larga maggioranza- abbia espresso in tante occasioni indirizzi
precisi e (per come sono abituato a pensare) non discutibili.
Tramite la Lido di Riva del Garda srl, socio di minoranza in Garda Trentino Fiere spa, la
Amministrazione comunale, anche nel corso del 2009, rinnoverà l’attenzione e riconfermerà
l’interesse prioritario ed assoluto al compimento di tali opere: è sfida grande per la città, per
l’Alto Garda e Ledro e per la stessa Provincia. Non ci si può attardare per malumori,
personalismi, tatticismi o inettitudine ad affrontare problemi, errori, difficoltà.
Confido in un atteggiamento più attivo e consapevole –in tale straordinaria partita- proprio da
parte di Lido di Riva del Garda srl, che negli ultimi mesi sembra quasi avere perduto presenza
ed efficacia di azione. Confido, soprattutto, in una energica e definitiva indicazione provinciale
sui percorsi progettuali e finanziari, peraltro già tracciati e garantiti.
Per l’Amministrazione significa, tra l’altro, vedere valorizzato un elemento importante del Piano
attuativo della fascia lago, licenziato proprio da questo Consiglio comunale.
A questo proposito, ricordo anche il positivo, recentissimo avvio dei lavori del primo dei tre
lotti del progetto per il raddoppio della pista ciclabile sul lungolago, pure previsto nel Piano
fascia lago, finanziato e realizzato dalla Provincia autonoma, con contestuale cessione al
Comune anche di una parte del prezioso parco della MIRALAGO.
Sappiamo che tale compendio è in proprietà a Patrimonio del Trentino spa e pure che tale spa
ha sempre assicurato alla Amministrazione comunale la massima disponibilità a confrontarsi
sulle ipotesi concretizzabili di valorizzazione del medesimo: la ‘Miralago’ è inserita nella
previsione urbanistica del Piano attuativo della fascia lago e costituisce un fondamentale
polmone per la città. Tale dovrà essere mantenuta, anche in una progettazione coerente con il
Piano di riferimento.
POLITICHE INDUSTRIALI: sono convinto che la Provincia debba assumersi la responsabilità,
che corrisponde ad una sua specifica riconosciuta competenza, di valutare a trecentosessanta
gradi la situazione occupazionale del settore industriale locale. A nessuno sfugge la difficoltà
del momento: occorrono prudenza, saggezza e determinazione. In questi ultimi cinque anni la
Provincia ha sempre affrontato le situazioni di difficoltà industriale intervenendo con l’acquisto
degli immobili, per diecine e diecine di milioni di euro.
La Cartiera Fedrigoni (un accenno ai problemi della quale avevo fatto nella relazione dello
scorso anno), dopo alcuni anni nei quali ha fatto credere di essere effettivamente interessata,
anzi, impegnata a ristrutturare il depuratore e i servizi annessi, per la qual cosa era ‘nel mirino’
delle competenti autorità, ha negli ultimi mesi manifestato le sue vere intenzioni, che sono,
sostanzialmente, riassumibili nella chiusura dello stabilimento di Varone, con una ipotesi di
accorpamento aziendale ad Arco.
Chiedo formalmente che la Provincia valuti il piano industriale proposto dal gruppo Fedrigoni
per lo spostamento ad Arco della realtà di Varone, anzitutto nell’ottica della congruità del
medesimo sul fronte (l’unico, credo, che possa interessare) del mantenimento, se non del
potenziamento, e duraturo nel tempo, dei posti di lavoro.
Propongo, quindi, che la Provincia faccia ‘il conto’ di quanto valgono tali posti di lavoro in
termini di capitale umano e sociale da salvaguardare in assoluto; ed integri con tale valore il
valore immobiliare delle strutture dismettende di Varone: faccia, poi, acquisire tali strutture
dalla Trentino sviluppo spa o dalla Patrimonio del Trentino spa –a seconda delle circostanze.
Chiusa la partita con la azienda e data la necessaria garanzia agli occupati, la Provincia potrà
così rivolgersi all’Amministrazione comunale, per discutere la eventuale questione della
destinazione urbanistica di quell’area industrialmente dismessa: a chi non piacerebbe avere una
rinaturalizzazione dell’alveo del torrente? Anzi, perché non pensare a un enorme parco urbano
su tutta l’area delle attuali Cartiere, a destinazione di tutti e a salvaguardia dell’abitato di
verbale 5. 12. 08 /
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Varone? Ma credo possibile anche pensare ad una sua parziale riutilizzazione per attività
artigianali o per un BIC gardesano, sempre mantenendo un’ampia funzione di verde urbano.
Sono tutti temi che (tenuto conto che se l’obiettivo aziendale fosse davvero il trasferimento ad
Arco, ci vorrebbero alcuni anni per concretizzarlo) potranno essere oggetto del prossimo
strumento urbanistico. Non sfugge a nessuno dei presenti la estrema delicatezza della questione,
considerando -in positivo- che alle condizioni che ho accennato la eventuale valutazione
urbanistica potrà essere fatta dal Comune di Riva del Garda avendo come referente l’Ente
pubblico provinciale e non un privato. Sapete bene, invece, che la vulgata -riproposta spesso
‘sine glossa’ dai giornali ed asseverata inopinatamente anche da qualche politico provincialeha fatto un ‘salto’ logico drammatico e ha collegato immediatamente il trasferimento di quella
azienda fuori dal territorio comunale (senza particolari verifiche di congruità sociale) ad una
generica disponibilità a rendere edificabile l’area ora industriale, onde consentire all’azienda di
lucrare la differenza di valore fra industriale e residenziale, formalmente per pagare i lavori in
quel di Arco. Tali esternazioni giornalistiche, pubbliche o private che siano, mi paiono piuttosto
discutibili. Con l’aggravante –sempre a mio avviso- di vedere giocata spudoratamente la carta
dei posti di lavoro.
In questa sede invito, piuttosto, la Famiglia Fedrigoni, se ancora può qualcosa nel gruppo che
porta il suo nome, ad un serio esame di coscienza e a chiedersi se può trattare così la città e la
Amministrazione comunale di Riva del Garda. E’ evidente come una simile scelta (quella della
chiusura, che ritengo sia l’obbiettivo vero, intorno al quale si sono creati drammatizzazione e
fumo, per evitare una assunzione di responsabilità imprenditoriale) non sia facilmente
comprensibile, se si pone mente all’impegno delle Amministrazioni succedutesi negli anni sia
per garantire spazi vitali alla Cartiera; sia per realizzare la variante stradale al Varone, con
successiva integrazione del vecchio sedime stradale nella proprietà aziendale; sia per
omogeneizzare a livello industriale la destinazione dei terreni sui territori, adiacenti, dei due
Comuni di Tenno e Riva del Garda; sia per favorire in tutti i modi la realizzazione del nuovo,
ipotetico depuratore, fino a spingersi a tollerare la provvisoria realizzazione del tubo di scarico
lungo il torrente Varone lo scorso anno e ad accettare –obtorto collo- le proroghe concesse ai
lavori principali, dei quali pongo ora in dubbio la volontà stessa che fossero compiuti.
Quanto alle sigle sindacali sono rimasto molto colpito di fronte alla immediata, acritica
adesione di taluni loro livelli locali alle istanze padronali, senza alcuno sforzo di discernimento
della realtà delle cose. Alla Provincia chiedo di farsi carico, nel caso specifico, di politiche
industriali prima che di politiche urbanistiche, utilizzando criteri di valutazione congrui con le
necessità contingenti, come ha fatto tante e tante volte in questi anni. Anche la nostra zona è
figlia dello stesso dio.
Quando fosse ripristinato il corretto senso delle cose, la Amministrazione comunale sarà
immediatamente disponibile, come del resto ha sempre fatto, senza tema di smentite, ad ogni
confronto costruttivo nell’interesse pubblico.
--Altre questioni sono da approfondire con i nuovi o confermati vertici provinciali:
-il contributo –già richiesto- sulla LP 1 per l’ultimo lotto del PALAZZO LUTTI SALVADORI,
polo culturale centrato sulla Biblioteca, chiamato ad accogliere –a regime- una pluralità di
associazioni culturali supportate dall’Ufficio cultura del Comune e da una serie di servizi da
utilizzare collettivamente (per esempio sale riunioni) e chiamato a logico collegamento con il
palazzo dell’Archivio comunale, che verrà appaltato nelle prossime settimane (è l’immobile
lungo via Mazzini);
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-una soluzione definitiva alla questione del DEPOSITO automezzi della Trentino trasporti spa,
resa vana la possibilità di allocarlo in zona S.Cassiano dagli imponenti ritrovamenti
archeologici ivi effettuati;
-la conferma dell’interesse alla realizzazione del giardino botanico al MASO RONC, che
volentieri la Amministrazione comunale metterebbe a disposizione a tale scopo;
-la concessione al Comune delle GALLERIE e del restante sedime della ex Gardesana
occidentale, come logica prosecuzione del lungolago, in una prospettiva di integrazione con
percorsi ambientali e storici di grande rilevanza in zona Ponale;
-la prosecuzione del pregevole impegno provinciale, già in atto, per il completamento del
sistema delle PISTE CICLABILI (più volte citata, in questo Consiglio, quella verso Varone –
lungo il tomo del torrente omonimo- per la quale sappiamo essere già finanziato un ulteriore
lotto e che dovrà affrontare le difficoltà riguardanti i ponti canale di S.Nazzaro e del Grez);
-la possibilità di acquisizione della P.ED.790, l’edificio a lato della centrale idroelettrica, che
potrebbe diventare sede dell’Ufficio dell’Ispettore di porto (che torneremo a chiedere venga
trasferito a Riva del Garda, per ovvietà di merito), nonché degli uffici e servizi locali di
Navigarda, nonché delle società pubbliche e miste di ambito turistico, nonché –perché no?- del
Circolo Marinai, nonché di altre Entità di riferimento alle acque o connesse (un tempo si era
pensato ad una sezione di modelli navali del Museo della guerra di Rovereto). Comunque un
edificio in posizione splendida, attualmente quasi dismesso, di progettazione maroniana, di
sicuro effetto e qualità per servizi pubblici e per attività aperte al pubblico;
- il sostegno ufficiale al grande CONVEGNO internazionale di archeologia dell’autunno 2009,
che qualificherà la proposta culturale della nostra città in concomitanza con il completamento
della organizzazione ostensiva e della strumentazione divulgativa della sezione archeologica del
nostro Museo;
- la disponibilità anche della Provincia ad aderire alla Fondazione MUSICA RIVA, che
dovrebbe consolidare il patrimonio culturale e formativo costruito in questi anni attorno al
Festival e alla associazione omonimi, per guardare avanti con maggiore tranquillità e solidità
(segnalo qui, a questo proposito, che la Amministrazione comunale potrà intervenire, nel corso
dell’anno 2009, alla costituzione di tale Fondazione anche attraverso la messa a disposizione di
alcuni locali per la Fondazione medesima; ed altresì segnalo fin d’ora la opportunità che privati
interessati possano aderire a tale proposta);
- la disponibilità a supportare l’iniziativa che dovrebbe presentare il nome della nostra città alla
Esposizione universale di SHANGHAI 2010, proprio attraverso un progetto che Musica Riva
Festival sta predisponendo d’intesa con il Commissario governativo per la partecipazione
italiana a tale straordinario evento;
- la conferma, anche attraverso apposito rifinanziamento, del PROGETTO GARDA, così
decisamente voluto dalla Provincia autonoma con le Regioni Lombardia e Veneto, ma
costantemente da presidiare, per mantenerne gli obiettivi e la qualità;
- il rinnovo dell’ACCORDO di PROGRAMMA per il lago di Garda, strumento basilare per la
qualità ambientale e per il benessere complessivo della nostra zona;
- la conferma progettuale e finanziaria dell’importante e pregiato intervento di restauro
architettonico e pittorico sull’edificio del CONVENTO annesso al Santuario della
B.M.V.Inviolata: questo anche quale apporto della Provincia stessa alla definizione della
pratica riguardante quella struttura e pendente con la Arcidiocesi di Trento circa i cosiddetti
‘oneri missari’.
In questa prospettiva, confermo la intenzione della Amministrazione comunale di provare a
chiudere la vicenda attraverso un protocollo sottoscrivibile dalla Parrocchia di S.Maria
Assunta, dal Comune di Riva del Garda, dalla Arcidiocesi e dalla Provincia autonoma di Trento,
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che preveda: la cessione in proprietà, da parte della Parrocchia, al Comune dell’abside e
annesssi della chiesa di S.Rocco sulla piazza omonima, nonché del capitello di S.Giacomo; la
realizzazione, da parte della Provincia (direttamente o con delega al Comune), dei lavori di
restauro della precitata abside di S.Rocco e dell’edificio del convento dell’Inviolata, nonché il
completamento, sempre da parte della Provincia, dei lavori di restauro del santuario
dell’Inviolata e dell’annesso capitello della Via Crucis; la realizzazione, da parte del Comune,
dei lavori di restauro del capitello di S.Giacomo, nonché dell’illuminazione esterna del
santuario dell’Inviolata; la messa a disposizione della Parrocchia e dell’Arcidiocesi, da parte
del Comune, per un congruo numero di anni e per attività ecclesiali e culturali anche di livello
provinciale/diocesano dei locali del restaurato convento dell’Inviolata (con l’esclusione delle
sale a piano terra sul lato est, da destinarsi direttamente dal Comune ad iniziative culturali e
musicali coerenti con la complessiva destinazione del compendio); l’annullamento, da parte
dell’Arcidiocesi, dei pretesi oneri missari a suo tempo rivendicati. Su queste basi la
Amministrazione comunale proverà –nelle prossime settimane- a incontrare anche ufficialmente
gli interlocutori necessari.
--Tutti quelli citati sin qui sono impegni politico-amministrativi conseguenti a riflessioni note, a
percorsi già intrapresi, a iniziative già in atto, a relazioni correnti sia fra persone, sia fra
Istituzioni. Segnalo quanto sia importante ‘fare il punto’ sullo stato delle tante pratiche aperte
fra Provincia e Comune, all’inizio della nuova legislatura. Nello stesso tempo, mi pare doveroso
ricordare che il rapporto fra i due Enti non subisce soluzioni di continuità, giacché –oltre ai
temi finora trattati in questo mio dire- innumerevoli sono le questioni di vario valore e
contenuto, che quotidianamente costituiscono oggetto di comunicazione e confronto.
E’ del tutto evidente che questa programmazione di rapporti con la Provincia
e,conseguentemente, questa programmazione di impegni ed attività per l’anno 2009 per la
nostra Amministrazione, esprimono tutto un ottimismo di prospettiva, che spero non sfugga alla
vostra attenzione.
Mancherei, infatti, gravemente al mio compito, se non condividessi con voi le grandi difficoltà,
che si appalesano all’orizzonte e che potranno in modo tentacolare interferire con le migliori
intenzioni e con le più coerenti prospettive di azione, anche al nostro livello. Ma occorre
coraggio e occorre, soprattutto, rendersi conto TUTTI che il futuro, anche quello immediato,
non potrà essere gestito con il troppo facile giudizio del ‘ve lo avevo detto’ o con l’accidioso
‘vediamo come se la cavano’: il coinvolgimento nella crisi economica e sociale, che ormai
imperversa, sarà generale ; e generale, corale, dovrà essere la risposta. (E questo non solo a
livello locale, a mio avviso).
Questa è, in effetti, la situazione, nella quale ci troviamo a valutare ed approvare il bilancio
2009: lo presentiamo oggi a voi nella consapevolezza che è esso stesso un atto di ponderato
coraggio, perché riassume impegni già presi negli anni con la nostra comunità cittadina, sia in
termini di opere, sia in termini di servizi. A nessuno di questi impegni intendiamo rinunciare, ma
invitiamo tutte e tutti a cogliere il senso della azione della Amministrazione comunale, sia nei
dati puntuali, sia nel complesso, come una azione convinta nel senso della ricerca e del possibile
conseguimento di una adeguata, nuova ‘misura’ per la nostra comunità cittadina.
Con attenzione ad una serie di problematicità e di opportunità; con uno sforzo di adeguamento
strutturale ed organizzativo della ‘macchina’ comunale; con adeguata assunzione di
responsabilità; con allocazione possibilmente sobria delle risorse in un bilancio ancora
sufficientemente autonomo e, per così dire, autoorganizzato.
Ricordo che anche in altri momenti storici la nostra città si trovò ad affrontare situazioni di
difficoltà endogene ed esogene: ma mai i Sindaci e i loro collaboratori rinunciarono –salvo
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forse in un caso - ad assumere decisioni conseguenti alle circostanze. Intorno ad essi una classe
dirigente, spesso molto dialettica, ha contribuito nel tempo a reggere le sorti del nostro Comune
sotto ogni procella.
Esprimo gratitudine a tutte le collaboratrici e a tutti i collaboratori, che negli stessi anni hanno
accompagnato la classe dirigente cittadina dall’interno della ‘macchina’ comunale: per tutti,
ovviamente, ringrazio qui oggi Alfredo Righi, che nel corso di quest’anno ha raggiunto la
pensione, dopo avere brillantemente percorso tutta la sua carriera all’interno del nostro
Comune, fino a diventarne segretario generale. Consentitemi anche un non rituale, vivissimo
ringraziamento alla dottoressa Anna Cattoi, che sta per concludere il lungo periodo di reggenza
della segreteria generale con un impegno ed una dedizione esemplari. Saluto la dottoressa
Lorenza Moresco, che dall’inizio del prossimo mese di febbraio assumerà la titolarità di
segretario generale del nostro Comune: confido molto nella sua riconosciuta capacità
organizzativa e nel suo acuto consiglio.
--In effetti, il tema della classe dirigente rivana è di attualità e di prospettiva.
Sul Palazzo Giuratorio di Caltagirone un’iscrizione riporta questa evocativa perorazione:
‘O cittadini, provvedete alla patria, vigilate sulla cosa pubblica e accrescete il patrimonio della
nostra città,conservandolo con somma fedeltà’.
E in una sala del Palazzo municipale di Cremona si elencano queste virtù del buon governo:
‘Giustizia, fortezza, magnanimità, sapienza, moderazione, prudenza, autorità’.
Sulla bandiera a poppa del veliero, di cui è carica la corona di città del nostro stemma
comunale, è scritto il motto ‘liberaliter’, che dovrebbe essere sinonimo della migliore rivanità,
quella della magnanimità dell’animo e dell’azione, quella dell’accoglienza e della diversità
rispettata.
Abilitare classe dirigente, non per giustificare il passato, ma per costruire avvenire: è questo un
imperativo morale e civile, che urge alla nostra generazione.
A questo proposito ho tentato, negli anni della mia responsabilità di Sindaco, di offrire spazi e
ruoli a diverse persone –giovani o meno giovani- in commissioni, in enti e in società (sia nei
consigli di amministrazione, sia nei collegi sindacali), così come ruotando gli incarichi
professionali di progettazioni e consulenze, pensando a quel processo di abilitazione.
Non sono pervenuto ad un giudizio univoco: ho riscontrato infatti in qualche caso personalismi,
poca sensibilità a sentirsi parte di un sistema complesso quale è quello di Riva del Garda,
talvolta comportamenti decisamente esuberanti rispetto al ruolo, poca attenzione verso lo
specifico della pubblica amministrazione locale. Ho riscontrato, viceversa, in altri casi, la
capacità di comprendere che tali incarichi non possono essere ‘a vita’, proprio perché
professionalmente impegnativi e possono essere a tutti gli effetti occasioni di prestigio per fare
bene le cose, assolvendo né più né meno ai propri compiti, con positivi risvolti per le singole
entità di riferimento e per tutta la collettività.
In generale, la scarsa partecipazione alle solennità civili, non tanto vanifica lo sforzo di
proporre riflessioni possibilmente adeguate ed aggiornate, che pure ho sempre sentito la
responsabilità di redigere, ma rende dubbio il senso primo del nostro essere di comunità locale,
vale a dire una memoria condivisa.
Talvolta ho l’impressione che per gruppi di età l’essere rivani si limiti alle esperienze di quello o
di quell’altro decennio, a quello o a quell’altro ambiente, con assoluta impermeabilità. Ciò che
mi pare peggio è che passi per assodato solo il pensiero, il ricordo di chi abbia un più ampio
accesso alla comunicazione, senza alcuno sforzo di sintesi.
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Nel 2009 avremo occasione di condividere due ricorrenze peculiari, nelle quali verificare se ci
sappiamo riconoscere: il sessantacinquesimo anniversario dei Martiri del XXVIII giugno e il
sessantacinquesimo anniversario del voto della città alla Madonna Assunta.
Due sensibilità che si incrociano a formare coscienza civile: anelito alla libertà stroncato dalla
vile mano nazifascista quello dei nostri Martiri, che commemoreremo proprio domenica 28
giugno prossimo e proprio qui a Riva del Garda, giacché nel 2009 toccherà a noi ospitare la
annuale cerimonia itinerante fra Riva del Garda, Arco e Nago Torbole.
Voi sapete che è desiderio ed auspicio di questa Amministrazione che l’area dell’ex cimitero di
Piazza d’Armi, una volta esaurito il provvisorio (e parziale) compito di parcheggio, sia adibita a
parco pubblico (per me: con tanto verde e poche infrastrutture e arredi): giudicherà chi verrà se
sotto tale parco potrà essere realizzato un parcheggio interrato; ad oggi non se ne intravvede la
necessità, comunque l’area è lì. Ciò che conta è che, sopra –appunto- ci sia il parco.
Sia pure lievemente riorientando una precedente ipotesi, proporrei che tale parco fosse dedicato
alla libertà, così come l’altro grande parco di quella fascia della città è dedicato alla pace.
Libertà e pace: due profondissime aspirazioni delle donne e degli uomini di ogni tempo.
Nel ‘ Parco della libertà’ dovrà trovare posto l’elemento verticale dell’originario monumento
funebre di Franchetti, Impera e Meroni (che abbiamo prudenzialmente, per ora, ricollocato
presso il cimitero del Grez), integrato, come ci hanno proposto i superstiti, con ulteriore scritta
commemorativa. Sarei lieto se tale indicazione ricevesse l’avallo del Consiglio comunale, perché
completerebbe un itinerario civile e morale, già arricchito dalla importante deliberazione di
pochi anni orsono, che impegna la Amministrazione a suonare alle ore otto del mattino di ogni
ventotto giugno la Renga , per ricordare e per ammonire.
La seconda ricorrenza è, per tanti motivi, conseguente alla prima: il prossimo 15 agosto 2009,
molto probabilmente alla presenza dell’Arcivescovo di Trento, che è stato invitato, la città
vecchia sarà percorsa dalla tradizionale processione votiva, in ricordo della solenne promessa,
sottoscritta dalle autorità civili e religiose e da oltre mille concittadini nell’agosto di quello
stesso drammatico 1944. E’ una manifestazione alla quale la partecipazione ufficiale del
Comune con il gonfalone cittadino assicura un elemento civico, che si connette a quello
devozionale, recuperando una dimensione vasta e popolare alle ansie e alle attese di quel tempo
di guerra, dopo il quale sorse una stagione impegnativa per la democrazia italiana.
Vedremo se quelle due occasioni sapranno catalizzare un interesse diffuso della cittadinanza.
--Per favorire la memoria e il senso di appartenenza è essenziale il ruolo degli anziani della
nostra comunità: essi hanno una grande responsabilità e devono vincere la tentazione di una
chiusura in casa o in circoli ristretti, disegnando per sé e poi concretizzando una funzione di
stimolo per noi generazione di mezzo e per le nuove generazioni.
Il Museo, la Biblioteca, l’Archivio, i monumenti civili e religiosi, le lapidi commemorative, i
capitelli sono risorse ineludibili in questo sforzo di condivisione di identità, di memoria, di
comunità. Tanto più necessario, se consideriamo che la popolazione residente è frutto di una
sedimentazione di successive ondate immigratorie, che negli ultimi novant’anni hanno
profondamente cambiato Riva del Garda.
Ricordo, poi, che circa il dieci per cento della popolazione residente è di origine straniera: per
questo, è necessario anche quel percorso, che ho chiamato ‘Festa dell’incontro’, al quale stanno
collaborando istituti scolastici, enti ed associazioni e che avrà, appunto, un primo appuntamento
nel corso del 2009.
E questa composizione progressivamente modificata ed integrata nel tempo è un elemento di
straordinaria peculiarità del nostro essere comunità locale in questo specifico ambiente
territoriale ed istituzionale.
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Se tendenzialmente i rivani ricordano diversi periodi come migliori di oggi e, comunque, come
riferimento, io personalmente credo che la nostra valle sarà più verde nel 2020, nel 2030, nel
2040 e mi piacerebbe veramente riuscire ad arrivare sin lì per vederla.
Memoria e identità hanno, infatti, significato e valore solo se guardiamo tutti avanti, se non ci
fermiamo, se non ci attardiamo su inezie, se decidiamo insieme di pensare ed agire su
prospettive ‘grandi’, ariose.
Riva del Garda è una cittadina con una proiezione nazionale ed internazionale: perché il
richiamo turistico, anche veicolato da iniziative culturali, sportive e di animazione sempre più
cospicue e da accoglienze fieristiche e congressuali di sempre maggiore impatto, ha reso il
nostro territorio e il nostro nome una garanzia.
E noi sappiamo che ciò ha tanto più valore, quanto più sappiamo gestire la cosa pubblica, nel
senso che le qualità ambientali, strutturali e di servizi che l’ospite può progressivamente meglio
godere, siano a tutti gli effetti già patrimonio della collettività locale, che è la prima destinataria
di ogni miglioramento.
Per questo dobbiamo porre ogni attenzione a capire se ‘la misura’ della nostra città è
compatibile, nel prosieguo, con la sua capacità di generare risorse umane, prima ed oltre che
economiche, capaci di reggere la sfida e sintetizzare le opportunità.
Ecco perché insisto sul tema della classe dirigente: forse dovremmo trattenere qualche giovane
in partenza; forse dovremmo interrogarci se non ci sia qualche grettezza di troppo in giro, se
non occorra qualche maggiore stimolo ad essere attivi e competitivi in tanti settori, che hanno a
che fare con la dimensione della accoglienza, della ospitalità, dell’offerta di animazione, anche
culturale. Troppi circoli chiusi, troppo riferimento al proprio solo spazio vitale, troppa
indifferenza alle programmazioni generali (mi ha molto colpito che per tante manifestazioni
autunnali da Motorissima alla Maratona a congressi vari la città si sia presentata ‘chiusa’; del
resto il tema della chiusura serale degli esercizi commerciali anche durante la stagione estiva in
senso stretto dovrà pur essere affrontato; ma non cessa di stupirmi il fatto che l’offerta culturale
del Museo non sia utilizzata da tanti operatori turistici: andiamo almeno a visitarlo una volta e
parliamo con i responsabili, usiamolo). In generale, troppo far finta di niente, troppo dover
ricominciare daccapo a spiegare ogni volta i termini di questioni anche semplici, come se la
vita, la cronaca, ci scorressero addosso, senza mai coinvolgerci.
C’è, forse, bisogno di un cammino sinodale di questa città: tale era la intuizione degli stati
generali, che mi ero permesso di proporre all’inizio di questo mandato e che non abbiamo
attivato per troppo manifesta complessità; soprattutto, perché si era palesato il rischio che
potesse diventare un percorso autoreferenziale, anziché produttivo di obbiettivi condivisi. Non
che non siano stati fatti passi significativi e, in certo senso, analoghi: il rapporto, finora
fecondo, con la associazione dei commercianti del centro storico può essere un piccolo, ma utile
esempio. Maggiormente lo è stato il percorso compiuto con i Comuni vicini e i numerosi accordi
operativi intercorsi con gli stessi, che non enumero perché ben noti.
Anche se in controtendenza rispetto ad autorevoli pareri, confermo qui la mia convinzione che
Arco e Riva del Garda dovranno trovare la forza di costituirsi in Comune unico, in un tempo
non lontano: lo hanno appena deciso, viceversa, con atto quanto mai opportuno e che dimostra
grande lungimiranza democraticamente condivisa, i sei Comuni della Valle di Ledro.
Attendo ora con qualche dubbio in più l’avvio della esperienza della Comunità di valle, perché
non c’è chiarezza sui tempi di devoluzione di competenze, personale e risorse dalla Provincia a
tale nuovo ente intermedio: ciononostante ritengo che il percorso verso la adozione dello Statuto
possa essere compiuto, magari con un supplemento di riflessione da parte della conferenza dei
Sindaci con il nuovo assessore provinciale agli Enti locali, che -detenendo anche la delega
all’Urbanistica- potrà meglio coniugare struttura e competenze innovative della Comunità
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medesima, assicurandoci che la Provincia non si stia muovendo verso un ancora più accentuato
centralismo.
Peraltro, la novità del ‘via libera’ popolare al Comune unico della Valle di Ledro imporrà,
credo, una riflessione sui tempi di avvio della nostra Comunità di valle, essendo ipotizzabile una
sorta di moratoria, per evitare inutili sovrapposizioni con i tempi necessari alla concretizzazione
dell’unico Comune di Ledro.
---------In effetti, ciò che una realtà locale chiede oggi alla Provincia autonoma è di essere riconosciuta
e valorizzata come parte attrice di un processo di sviluppo condiviso: chiede che la necessaria
lealtà a tale progetto non sia tradotta in fedeltà feudale. In tal senso le recenti elezioni hanno
costituito un preciso messaggio.
E il modello di presenza della nostra città in questo percorso provinciale è, appunto, descritto
nel nostro bilancio. In questo modo e con queste risorse e con queste prospettive di azione
riteniamo di poter essere parte di un tutto che si muove positivamente.
Giochiamo la nostra specificità, con le sue luci e le sue ombre, con le sue istanze espresse e con
quelle inespresse, con le sue preoccupazioni e le sue certezze: dicevamo lo scorso anno che la
città ‘cambia’ e ci interrogavamo sulla percezione che di questo cambiamento abbiamo come
cittadine e cittadini. Quest’anno, guardando avanti secondo alcune linee di riflessione che vi ho
anticipato, insisto a chiedere quale sia la ‘misura’ esatta di Riva del Garda.
Le positività vengono:
-dall’ambiente (che Dio ci ha dato e che le diverse generazioni hanno preservato e stanno
preservando e alla cui cura sono destinate plurime risorse);
-dalla cultura (anche se non lo riconosciamo facilmente: quante iniziative belle e interessanti,
quanto impegno!);
-dallo sport (che in buona parte svolge una importante funzione sociale e di prevenzione);
-dal lavoro (nonostante si addensino ombre inquietanti, il tessuto produttivo è –sinora- molto
positivo e connota anche –di massima- intraprendenza);
-dall’attitudine ad accettare sfide importanti (penso alla nuova centrale di cogenerazione ad alto
rendimento di AGPower spa e alla rete del teleriscaldamento, ma penso anche al tentativo di
un disegno uniforme sulle piazze del centro, operato dando continuità pluriennale alle
progettazioni del prof. Winkler);
-dallo sforzo della Amministrazione di riorganizzarsi:
sia –per esempio- operando quella verifica della soddisfazione dei cittadini utenti, della quale
tra poco pubblicheremo i risultati,
sia –sempre per esempio- impostando una ragionata rilocalizzazione di spazi (con lo
spostamento di Catasto e Tavolare in via M.Teresa d’Austria, gli uffici del Giudice di pace si
trasferiranno in via Bastione; si potrà così procedere –in successione- alla ristrutturazione del
primo e del secondo piano di palazzo S.Francesco, dove troveranno posto, oltre all’Agenzia
delle Entrate, anche fondamentali Uffici comunali; mentre altri spazi vi si libereranno per il
trasferimento della CGIL in altra sede propria e per il trasferimento dell’Archivio di
conservazione e di quello corrente nel ristrutturando Palazzo dell’Archivio comunale lungo via
Mazzini, dove troverà posto anche l’Archivio storico).
Ancora –fra le positività della Amministrazione comunale- cito la informatizzazione avanzata di
tanti settori, che consente integrazione di dati e di pratiche ed un efficace colloquio con la
utenza più attrezzata; siamo inoltre in dirittura d’arrivo per la apertura, al piano terra del
Municipio, con recupero di funzione alla storica porta principale sotto la Loggia pretoria, dello
sportello unico polifunzionale, per agevolare il rapporto con la cittadinanza.
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Un accenno, fra le positività, meritano le politiche sociali: interventi a sostegno della famiglia e
della genitorialità; interventi per la casa; interventi per il lavoro (azione 10, azione 7 e azione 9:
complessivamente quasi 400.000 mila euro); azioni per i giovani; interventi per gli anziani e gli
adulti; accordo pluriennale con la Caritas per le emergenze; il progetto di mobilità integrata; le
collaborazioni con Enti, cooperative e associazioni: sono solo i titoli di un complesso di attività,
che dispiegano una azione consapevole della Amministrazione comunale in un comparto sempre
delicato e in costante movimento, nel quale il Comune non ha titolarità specifiche, ma nel quale
deve e vuole interagire con una pluralità di altri soggetti istituzionali e non istituzionali, per la
sua stessa identità di ‘casa’ propria di tutte le cittadine e i cittadini.
Ancora, segnalo come positivo l’impianto del Piano delle opere pubbliche, ma –soprattutto- la
sua logica sia operativa, sia finanziaria, che mi pare abbia effettivamente dato soddisfazione di
risultato in questi anni e ci consenta di affrontare coerentemente anche il 2009 e i successivi.
Infine, assegno al paragrafo delle positività la prossima conclusione dell’iter per la prima
adozione della Variante di assestamento del nostro Piano regolatore generale: avremo tempo e
luogo per un approfondito confronto in merito.
Oggi mi limito a confermare piena fiducia all’estensore, a ringraziare i membri della
Commissione urbanistica per le diverse (e tutte utili, credo) sensibilità di apporto al lavoro del
progettista della Variante. La Commissione urbanistica sarà convocata immediatamente dopo la
sessione di bilancio, per il suo conclusivo confronto proprio con il progettista.
Poi, finalmente, la proposta arriverà alla nostra attenzione. Sento di poter chiedere un forte e
finale impegno a voi tutte e a voi tutti, perché la delibera –che verrà qui proposta- sia oggetto di
una valutazione intellettualmente approfondita e libera, orientata all’interesse pubblico e
generale.
--Elementi negativi, certo, non mancano. Ne cito alcuni, disordinatamente. Problemi sociali,
anzitutto, e come tali condizionanti –ovviamente- l’Ente Comune, benché in taluni casi
sprovvisto di competenze di merito, ma comunque coinvolto quasi sempre come prima istanza: la
crisi delle famiglie, con separazioni e divorzi che rendono totalmente instabile tale fondamentale
entità sociale e mettono in gravi difficoltà i figli; il disagio giovanile e adulto (al quale fa fronte
con grande impegno il servizio sociale comprensoriale con tutta la rete); la droga trafficata e
consumata; gli sfratti e –in generale- la richiesta di alloggi (anche connessa alla crisi
dell’istituto familiare). Qui notiamo con amarezza che l’indicatore neointrodotto per ridefinire
le graduatorie Itea non sembra avere ottenuto quello scopo di correttezza e, infine, di ‘giustizia’
che doveva in effetti perseguire (ne auspichiamo la correzione); del resto, l’avere tolto allo
sfratto per morosità il titolo per accedere ad un alloggio pubblico può avere costituito un
segnale per chi abusava del sistema, ma non ha modificato l’emergenza sociale conseguente,
alla quale resta difficile, ora, far fronte.
Negativo è anche l’invecchiamento del volontariato, che metterà progressivamente a rischio il
protagonismo di tante benemerite associazioni e la loro capacità di programmazione integrata;
ed anche la mancanza di imprenditori disposti ad investire sul divertimento dei giovani e
giovanissimi (avevo lanciato la sfida di aprire una discoteca nelle gallerie dismesse della
Gardesana occidentale, per dire che la nostra zona meriterebbe si aprisse un locale discoteca),
per il quale segnalo, invece, le encomiabili iniziative delle associazioni di giovanissimi, come
Warning, che in questi ultimi anni ed anche per il prossimo organizza alcuni frequentatissimi
concerti; con il passare del tempo corre il rischio di una qualche negatività anche il sistema
delle animazioni, del quale dovrà essere affinato il coordinamento e il modello di relazioni.
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Nella Amministrazione alcune problematicità sono purtroppo presenti, come è noto alle colleghe
e ai colleghi consiglieri, per averne trattato almeno un caso in seduta segreta: mi sento di
esprimere la previsione di una loro, almeno parziale, risoluzione.
---------Nel metterci in gioco, vorrei potessimo confermare il concetto di ‘sistema’ applicabile a Riva del
Garda. Consapevole come sono che esso non può essere, né è, statico: sicuramente andrà rivisto
nei prossimi anni, perché espressione e frutto di circostanze non ripetibili e non continuative ,
perché necessariamente orientato a cogliere spunti di nuove prospettive, perché vincolato a
norme anche legislative in fase di cambiamento.
Le stesse società, alle quali il nostro Comune fa riferimento diretto o indiretto, non costituiscono
una granitica struttura indiscutibile e immodificabile: al contrario, come è ben noto, esse hanno
una storia e una motivazione; sono sorte cogliendo, di volta in volta, opportunità iniziali; stanno
accompagnando in modo peculiare la esperienza amministrativa del nostro Comune.
Ora siamo prossimi, credo, ad una necessaria ed anche profonda rivisitazione, alla quale
aiuteranno e un poco costringeranno anche riforme ordinamentali provinciali e statali in arrivo
nei prossimi anni.
Di queste società credo possiamo indicare alcuni percorsi per l’anno 2009, in evoluzione dagli
indirizzi dati per il 2008 e in ragione della loro realizzazione totale, parziale o mancata.
A - Per quanto riguarda le società controllate, controllate indirettamente e partecipate
indirettamente:
- La LIDO DI RIVA DEL GARDA srl dovrà assolvere con maggiore impegno, nel corso del
2009, anzitutto il suo ruolo di controllo sulla attività delle partecipate Garda Trentino Fiere spa,
Riva del Garda Fierecongressi spa, Ingarda spa: questa Amministrazione ritiene imprescindibile
che la società comunale di riferimento dell’intero comparto turistico debba e possa intervenire
nella vita delle tre società citate, allo scopo di coordinarne –nell’ottica locale- le specifiche e
peculiari intraprese, relazionandone trimestralmente alla Amministrazione comunale, in modo
che la stessa possa eventualmente assumere iniziative di propria competenza nei delicati settori
presidiati dalle tre società medesime.
La srl vorrà completare le attività connesse al restauro dell’edificio della Spiaggia degli Olivi,
riprendendo la procedura per l’affidamento della futura gestione –andata in prima battuta
deserta- con una più attenta ponderazione delle prospettive effettive di valorizzazione
complessiva del bene, nel pubblico interesse.
Viene confermata la cessione al Comune dell’immobile attualmente ospitante la galleria civica
‘Giuseppe Graffonara’, anche in permuta con l’edificio denominato ‘Casina delle Magnolie’ (e
salvo conguaglio), precisando ancora una volta che –al termine dei lavori di restauro di Palazzo
Lutti- la galleria civica tornerà in quella prestigiosa sede e il manufatto che attualmente la
ospita sarà demolito, per una maggiore valorizzazione del compendio ‘Spiaggia degli Olivi’ e
‘Fraglia della vela’ e per un completamento dei giardini di Porta orientale secondo il progetto
approvato dal Consiglio comunale. Questa impostazione è frutto di serena ponderazione per un
beneficio futuro: chi era scettico, poi entusiasta, oggi contrario (o viceversa) rappresenta
proprio il modello dell’incontentabile, di chi non sa ‘guardare avanti’, preferendo il meno di
oggi al più di domani. Comunque, ripeto, il problema si porrà all’avverarsi delle condizioni.
La srl vorrà procedere per la ristrutturazione della casa colonica annessa al campeggio Monte
Brione (obbiettivo pure esso già assegnato nel 2007 per il 2008).
La srl vorrà procedere, come già indicato lo scorso anno, anche per quanto attiene all’edificio
della dependance e agli spazi attualmente occupati dai campi da tennis: ’in relazione alle
previsioni del piano attuativo della fascia lago e d’intesa con la Amministrazione per quanto
riguarda la necessaria delocalizzazione dei campi da tennis stessi’. Quest’ultima precisazione
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era ed è necessaria, in considerazione delle problematiche urbanistiche e finanziarie, connesse
alle relative scelte.
Resta inoltre confermato l’indirizzo di poter procedere, da parte della srl, alla stipula di un
accordo anche di mutua partecipazione con Amsa spa di Arco.
La srl potrà essere chiamata dall’Amministrazione comunale a partecipare, in forma da
definirsi, al capitale e alle attività di APM spa, secondo originaria previsione.
Nel contesto del rinnovo della concessione delle aree portuali, la srl vorrà disporre la concretizzazione del progetto di ampliamento del porto S.Nicolò, in connessione con la previsione del
Piano attuativo della fascia lago.
Nelle iniziative propriamente immobiliari la srl potrà procedere tramite la LIDO
IMMOBILIARE spa. A proposito della quale la Amministrazione comunale ha appreso solo dai
giornali del suo ingresso in una srl riferita al golf. Sarà cura della LIDO DI RIVA DEL GARDA
srl (per la sua peculiare funzione di raccordo di sistema) informare dettagliatamente la
Amministrazione comunale di questa e di ogni altra iniziativa simile, giacché le scelte compiute
senza preventivo confronto con la proprietà e, come nel caso specifico (se confermato),
configuranti scenari non precedentemente valutati dalla proprietà medesima nell’unica sede
politica propria e possibile (che è quella del Comune), sono quantomeno inopportune.
Con riferimento alla HOTEL LIDO PALACE spa, la Lido srl vorrà garantire la celere
prosecuzione dei lavori, valutando la congruità e la sostenibilità, da parte sua, delle partite
finanziarie connesse, interagendo con i soci privati per il migliore esito dell’impresa ed
assumendo, in tal senso, tutte le possibili iniziative, compatibili con il raggiungimento
dell’obbiettivo.
---Alto Garda Servizi-AGS spa muoverà nel 2009 in un contesto in continua evoluzione sia
legislativa, sia di mercato, sia organizzativa, nazionale e locale. Occorrerà quindi attenzione
particolare, per cogliere ogni opportunità di posizionamento, considerato anche il prevedibile
consolidamento del sistema energetico trentino.
Le partecipazioni e le alleanze societarie in corso dovranno, pertanto, essere costantemente
monitorate: AGS spa dovrà, inoltre, accompagnare, per quanto di competenza, le singole società
partecipate al conseguimento dei loro specifici obbiettivi e programmi.
Mi riferisco in generale a tutte le significative partecipazioni di AGS, ma in particolare a:
-SHEEN spa (centrale di Maleo);
-AGScom spa, sino alla sua completa cessione a Trentino Servizi spa, in cambio della
partecipazione in Trenta spa, secondo il noto programma;
-AGA spa (comparto rifiuti e produzione energia).
Mi riferisco inoltre a:
-AG POWER spa e la costituenda società dedicata AGST(teleriscaldamento) spa, aperta anche a
nuovi soci;
-DOLOMITI ENERGIA spa e sue evoluzioni, compresa la fusione con Trentino Servizi spa
(questa fusione permetterà di costituire una delle più consistenti aziende italiane del settore, al
sesto o settimo posto, con 700 milioni di fatturato);
-Società Elettrica Trentina-SET spa (distribuzione su reti ex Enel), fermo restando che AGS e le
altre società ‘minori’ del territorio sono in attesa del nuovo piano provinciale della
distribuzione elettrica;
-PRIMIERO ENERGIA spa (produzione idroelettrica).
Nel corso del 2009 sarà probabilmente ridefinita, in base alle norme nazionali, la partita
relativa al gas, con il ricorso ad apposita gara per l’appalto del servizio.
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L’Amministrazione comunale si riserva di affrontare con AGS spa il tema della liquidazione del
risarcimento dei danni connessi alla vicenda dell’acquedotto di Sperone, a seguito della recente
sentenza definitiva e favorevole, al fine di assicurare il pieno rispetto delle normative vigenti e
delle reciproche posizioni, in riferimento alla originaria attività di Amsea.
--- Altogarda Parcheggi e Mobilità-APM spa, conclusi i lavori ed inaugurato il parcheggio
‘Terme romane’, completerà prossimamente la relativa contabilità finale.
Le notizie provenienti dalla società prefigurano una chiusura passiva del bilancio 2008. Se tale
informazione corrisponderà all’esito finale effettivo, la Amministrazione comunale si troverà ad
assumere, fin dall’inizio del 2009, decisioni impegnative, sia che fosse necessario provvedere ad
un aumento del capitale sociale (eventualmente anche con intervento di Lido di Riva del Garda
srl, come già ipotizzato), sia che fosse più opportuno o necessario provvedere alla messa in
liquidazione della società stessa.
I primi contatti avuti, su indicazione del Consiglio comunale, con il maggiore socio privato non
consentono ancora di apprezzare una possibile soluzione concordata. E’ evidente che, in
ossequio al recente ordine del giorno del Consiglio comunale medesimo, la Giunta municipale si
terrà in costante contatto con i capigruppo, per informare immediatamente della evoluzione del
caso e per addivenire alle opportune deliberazioni consiliari.
Rinnovo anche in questa occasione l’apprezzamento della Amministrazione comunale per gli
impegnativi lavori compiuti e per la realizzazione dell’opera, che garantisce la conclusione di
un iter lunghissimo e complesso e che garantisce, altresì, un importante patrimonio ad una
società a controllo pubblico.
Esprimo, però, anche preoccupazione per la situazione della gestione del parcheggio interrato
in questi primi mesi, che non soddisfa, fra l’altro, per modalità talvolta improvvide (cito, ad
esempio, la non utilizzabilità immediata della tessera, già in uso ai residenti nei parcheggi di
superficie) e per l’altalenante criterio tariffario adottato. Paiono, inoltre, alla Amministrazione
comunale piuttosto improvvisate talune iniziative di propaganda e immotivate talune scelte,
come la sostanziale riduzione del controllo della sosta a mezzo degli appositi addetti.
In generale, mi pare si connoti quella, che chiamerei una complessiva negligenza rispetto a
metodo, obbiettivi ed esiti nella gestione del parcamento pubblico. Di essa e delle sue
conseguenze sul bilancio sociale, la Amministrazione comunale si riserva di chiedere,
ovviamente, conto. Così come si riserva, naturalmente,una attenta verifica della contabilità
finale dei lavori ed ogni conseguente azione a tutela del pubblico interesse.
--B- Quanto alle società partecipate dal Comune di Riva del Garda:
- GestEL srl, da poco avviata, procederà nel 2009 nel suo programma di consolidamento, per un
servizio (gestione entrate locali) essenziale per i quattro soci pubblici;
- AGI srl sta procedendo alla valutazione del patrimonio idrico dei diversi Comuni soci, allo
scopo di costituire la spa pubblica locale del settore. L’auspicio e l’impegno sono quelli di una
accelerazione, affinché tutti gli Enti interessati possano consegnare elaborati e dati necessari in
breve tempo. Ove ciò non accadesse, non escludo la possibilità di una evoluzione in spa con i
soli Enti, che si saranno attivati in modo positivo e convinto.
– Aeroporto V.CATULLO spa,
- FARMACIE COMUNALI spa,
- PRIMIERO ENERGIA spa:
per tutte tre le società la Amministrazione comunale condivide gli specifici programmi e ne
seguirà la evoluzione, anche per cogliere eventuali opportunità.
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– INGARDA Trentino Azienda per il turismo spa: la società ha compiuto taluni dei passi
richiesti nelle assemblee elettiva e programmatica. Permangono sicuramente perplessità in
ordine alla natura stessa della società e al rapporto –in essa- fra pubblico e privato. Dovranno
senz’altro essere ridiscussi gli oneri del Comune rispetto al funzionamento e alle attività di
Ingarda.
E’ probabile, è anzi auspicabile, che nel 2009 la Provincia si attivi per una rivisitazione del
sistema della promozione turistica.
Per quanto ci riguarda, attesa la specificità della nostra zona, la Amministrazione comunale è
orientata ad una riduzione, anche completa fino all’azzeramento, della propria quota di
partecipazione, a favore degli operatori privati del settore turistico, che possano esprimere al
meglio competenze e capacità promozionali per tutto l’ambito.
-Sul complesso delle partecipazioni societarie del Comune verrà predisposta, entro il primo
semestre del 2009, una delibera consiliare ricognitoria, in ossequio alle previsioni della legge
244 del 24 dicembre 2007 (legge finanziaria 2008), per una valutazione della funzionalità delle
medesime agli interessi pubblici istituzionali locali.
Signor Presidente,
colleghe e colleghi consiglieri,
mi scuso per la lunga carrellata, ma –come voi ben sapete- questa relazione, che integra la
relazione programmatica al bilancio (alla quale rinvio integralmente per una disamina completa
delle prospettive di lavoro per il 2009), rappresenta una riflessione sulla evoluzione dei compiti
della Amministrazione comunale, che ho l’onore di presiedere, lungo il cammino che mi avvicina
alla conclusione del mio mandato.
Incontrando nei prossimi giorni le ragazze e i ragazzi nati nel 1990, quindi gli splendidi
diciottenni di questa nostra città, sento di dovere proiettare per loro, verso il futuro, nuova
speranza, pensando che sia positiva l’immagine che di Riva del Garda possiamo comunque
presentare: certo è una responsabilità grande quella che abbiamo come amministratori, ma
prima come cittadini e prima ancora come genitori.
Ho personalmente acuto il senso del limite, anche quando sembro aspro ed eccessivo nel dire:
vi assicuro che in questo ruolo cerco soprattutto di fare il mio dovere, sapendo che per
governare occorre ascoltare, capire, interpretare e cambiare e ciò rende questa esperienza
sempre più faticosa.
A tutte le persone che si impegnano per dare prospettiva alla esperienza politico amministrativa
in sede locale, mi permetto di esprimere un vivo ringraziamento, dando credito alla serietà e
alla sincerità di ciascuno, al di là di ogni eventuale appartenenza: chiedo solo di non anteporre
la (giusta dose di) ambizione personale ai destini della città. Riva del Garda non ha bisogno di
essere usata: dovremmo coltivare il gusto politico di esprimere una classe dirigente libera da
frustrazioni, libera da ‘servo encomio’, libera da condizionamenti esterni.
Sentiamo l’eco delle recenti parole del Presidente della Repubblica, che ci ha ammoniti circa un
‘impoverimento culturale e morale della politica’ , anche a livello delle classi di governo locali.
Dovremmo, quindi, tentare di formare alla politica con sostanza di contenuti, con rigore morale
reverenza istituzionale, anche nel nostro piccolo, per il bene comune.
C’è tanto da fare per la nostra città.
Stiamo provando a dare e a fare ciò, di cui siamo capaci.
Per questo, guardando ad un domani per me ormai vicino, formulo con serena consapevolezza e
vera cordialità l’augurio: faciant meliora sequentes.
Grazie per la vostra attenzione.
verbale 5. 12. 08 /
62
Presidente:
Grazie, signor Sindaco, a nome mio e di tutti i Consiglieri.
Sindaco:
Vi sarà consegnata, adesso, copia della relazione. Se la nostra addetta stampa vuole
ritirare le copie per i giornali, grazie. Chi volesse ritirare copie delle altre relazioni, sono qui. C’è
poi l’invito che vi verrà consegnato, se avete tempo un attimo, ai tre momenti in ricordo di
Giacomo Floriani, nel 40°, che saranno rispettivamente il 13 e il 14, sabato e domenica prossimi.
Il 13 presso l’istituto Floriani una lettura di poesie, e il 14, alle 11, alla Galleria
Craffonara, l’inaugurazione della mostra di quadri dipinti dagli artisti locali su poesie del
Floriani, e il 14 stesso alle 21, all’auditorium del Conservatorio, il concerto del Coro Anzolim de
la Tor con i canti musicati dal professor Gravina, su poesie di Giacomo Floriani.
Prima di concludere, signor Presidente, chiederei se dopo la sua dichiarazione di
conclusione della seduta potessimo vederci un attimo con i Capigruppo. Grazie.
Presidente:
Grazie Sindaco. Pertanto l’invito del Sindaco è se si possono fermare un attimo i
Capigruppo. Noi ci ritroviamo il 12 dicembre. Grazie.
^^^^^^^^^^
Sono le ore 22.55. Essendo stata raggiunta l’ora indicata nel programma dei lavori, la seduta
viene sospesa dal Presidente e i lavori riprenderanno alle ore 18.00 di venerdì 12.12.2008, come
da avviso di convocazione.
^^^^^^^^^^
IL PRESIDENTE
f.to Mario Zucchelli
IL SEGRETARIO GENERALE REGGENTE
f.to Anna Cattoi
sr.
Il Segretario Generale del Comune di Riva del Garda
certifica
che il presente verbale è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 274 dd.
27.03.2009 senza rettifiche.
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to dott.ssa Lorenza Moresco
verbale 5. 12. 08 /
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verbale 5. 12. 08 /
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verbale 5. 12. 08 /
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