Istituti Professionali Perugia CAVOUR-MARCONI - PASCAL Documento del Consiglio di classe 5^ D as 2014-2015 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 SOMMARIO Modello di figura professionale ............................................................................................................... 3 Quadro orario .......................................................................................................................................... 5 Obiettivi .................................................................................................................................................. 6 Profilo della classe ................................................................................................................................... 7 Attività di recupero .................................................................................................................................. 8 Attività extra-curricolari ........................................................................................................................... 8 Storia della classe .................................................................................................................................... 9 Alternanza Scuola-Lavoro: stage in azienda di 80 ore ............................................................................. 10 Modalità di lavoro del Consiglio di Classe .............................................................................................. 11 Strumenti di verifica utilizzati dal Consiglio di Classe ............................................................................. 11 Griglia di valutazione delle competenze................................................................................................. 12 Schede delle singole discipline ............................................................................................................... 13 Lingua e Letteratura Italiana .............................................................................................................. 13 Lingua Inglese .................................................................................................................................... 15 Storia ................................................................................................................................................. 17 Matematica........................................................................................................................................ 19 Scienza motorie e sportive ................................................................................................................. 21 Laboratori tecnologici ed esercitazioni ............................................................................................... 23 Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni ............................................................................................. 25 Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni ............................................................................... 29 Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione ..................................................................... 31 Religione ............................................................................................................................................ 34 Tipologia delle due simulazioni svolte sulla terza prova scritta .............................................................. 36 Consiglio di Classe ................................................................................................................................. 37 Documenti a disposizione della Commissione ........................................................................................ 38 Simulazione di I° prova scritta del 15/ 04/ 2015 ...................................................................................... 40 Testo .................................................................................................................................................. 40 Griglia di correzione Tipologia A: Analisi-comprensione di un testo ..................................................... 48 Griglia di Valutazione Tipologia B-C-D ................................................................................................. 49 Simulazione di 2° prova scritta del 16/ 04/ 2015 ..................................................................................... 50 Testo .................................................................................................................................................. 50 Griglia di Valutazione .......................................................................................................................... 53 Simulazione di 3° prova scritta del 14/ 03/ 2015 ..................................................................................... 54 Simulazione di 3° prova scritta del 20/ 04/ 2015 ..................................................................................... 61 Griglia di valutazione della prova orale ................................................................................................... 68 Programmi finali delle singole discipline ................................................................................................. 69 2 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 MODELLO DI FIGURA PROFESSIONALE Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccolo sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: • controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente; • osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; • organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; • utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; • gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; • reperire e interpretare documentazione tecnica; • assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; • agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; • segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; • operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’allegato A, di seguito descritti in termini di competenze. 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti . 6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione . 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. L’opzione della classe 5°D è “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”. L’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” afferisce all’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”. 3 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettromeccanici, termici, industriali e civili, e relativi servizi tecnici. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze. 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili. 2. Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione, nel contesto industriale e civile. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni degli apparati e impianti industriali e civili di interesse. 6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte degli apparati e impianti industriali e civili, collaborando alle fasi di installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi servizi tecnici. 7. Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficienti ed efficaci. L’area professionalizzante nelle quarte e quinte classi viene attuata attraverso un progetto di attività in alternanza scuola-lavoro. Tale progetto della durata minima di 132 ore viene sviluppato all’interno dell’orario curriculare. Nel corso di studio quinquennale sono integrati diversi percorsi di istruzione e formazione professionale, in modo da fornire agli studenti, oltre alle competenze generali di un tecnico manutentore generico anche delle conoscenze e abilità di un particolare settore tecnologico. Così al termine del terzo anno, dopo il superamento di un esame le cui modalità sono stabilite dagli organi regionali preposti, è previsto il rilascio di una qualifica regionale valida a livello nazionale ed europeo. La classe 5°D ha sostenuto al termine del terzo anno l’esame per il conseguimento della qualifica regionale di Operatore Elettronico le cui competenze permettono: • possibilità di impiego nell'industria e nelle aziende del settore elettrico o elettronico • svolgere attività in proprio nel settore dell'artigianato • possibilità di impiego nell'industria e nelle aziende del settore e nel commercio 4 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 QUADRO ORARIO 1° Biennio 1° 2° DISCIPLINE 2° Biennio 3° 4° 5° Anno 5° ORE SETTIMANALI AREA COMUNE Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Geografia generale ed economica 1 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto Ed Economia 2 2 - - - Scienze Della Terra E Biologia 2 2 - - - Scienze Motorie E Sportive 2 2 2 2 2 Religione O Attività Alternative 1 1 1 1 1 Tecnologie E Tecniche Di Rappresentazione Grafica 3 3 - - - Scienze Integrate: Fisica (1 Ora Di Laboratorio*) 2 2 - - - Scienze Integrate: Chimica (1 Ora Di Laboratorio*) 2 2 - - - Tecnologia Dell’informazione E Della Comunicazione 3 3 - - - Laboratori Tecnologici Ed Esercitazioni 1 3 3 4 3 3 - - 5 4 4 - - 5 5 3 3 5 7 32 32 32 AREA DI INDIRIZZO Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni 2 Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione TOTALE ORE SETTIMANALI 1 2 33 32 Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico 5 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 OBIETTIVI GENERALE Saper percepire le innovazioni culturali con particolare riferimento alla dinamica aziendale ed al collegamento con il mondo del lavoro SAPER ESSERE autocontrollo continuità nell’impegno e nell’attenzione Trasversali a tutte le discipline senso di responsabilità nei confronti di sé e degli altri spirito di tolleranza , di dialogo e di collaborazione SAPER FARE Conoscenze Competenze Capacità Possiede un metodo di Possiede capacità di lavoro autonomo analisi e di sintesi Trasversali a tutte le discipline Specifici Conoscere i contenuti Sa rispettare tempi e consegne delle varie discipline Conosce i linguaggi relativi alle varie discipline Possiede capacità critiche e di valutazione Trasmette il proprio messaggio con Possiede capacità di chiarezza e con un collegamento delle linguaggio appropriato varie tematiche sia in forma scritta che disciplinari orale Gli obiettivi specifici sono riportati in allegato alle singole programmazioni 6 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da 19 alunni, tre dei quali lo scorso anno scolastico non sono stati ammessi all’Esame di Stato. Un alunno possiede certificazione di disabilità 104/92, segue una programmazione differenziata, è supportato da sostegno per un totale di otto ore settimanali ed ha svolto nella seconda metà dell’anno scolastico una attività di alternanza scuola-lavoro per due giorni alla settimana, mattina e pomeriggio, presso una struttura commerciale della zona. Un altro alunno possiede una certificazione DSA e si è provveduto a seguire la normativa vigente in merito ai disturbi specifici dell’apprendimento adottando misure dispensative e strumenti compensativi adeguati. Tutti gli alunni si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica. La classe mostra poco interesse alle attività scolastiche, spesso limitato a conseguire un risultato di stretta sufficienza, soprattutto nelle discipline dell’area tecnica. L’impegno in aula e lo studio a casa non sono stati sempre adeguati, la partecipazione spesso passiva ed il dialogo educativo con i docenti faticoso. Alcuni alunni si sono distinti nello svolgimento delle attività extra-scolastiche, sia per l’impegno che per i risultati. La condotta della classe è stata corretta, in alcune occasioni hanno mostrato atteggiamenti superficiali ma non sono mai stati presi provvedimenti per motivi disciplinari. Due degli alunni ripetenti hanno smesso di frequentare le lezioni, uno dopo solo un mese e l’altro all’inizio del secondo pentamestre. Altri alunni hanno frequentato in modo discontinuo e un paio di loro sono giunti a sommare un numero di assenze vicino al limite massimo consentito per l’ammissione all’esame di stato. Lo svolgimento del programma della maggior parte delle discipline ha rispettato quanto previsto all’inizio dell’anno scolastico, anche se ha volte i contenuti sono stati semplificati. Da segnalare la mancanza di indicazioni chiare da parte del Ministero dell’Istruzione sui contenuti della seconda prova scritta dell’Esame di Stato fino al 17 aprile 2015. Se a questo aggiungiamo anche l’assenza di libri di testo in linea con gli insegnamenti del nuovo corso di studi, ne risulta che la preparazione allo svolgimento di detta seconda prova scritta si è concentrata nella seconda parte dell’anno scolastico e non è stata approfondita come avrebbe dovuto. Diversificati per capacità ed attitudini, gli alunni hanno mostrato un profitto mediamente sufficiente nell’area umanistica e matematica mentre è appena sufficiente nell’area tecnico professionale, dove il poco impegno non gli permette di recuperare pienamente le diverse lacune nella preparazione di base. 7 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 ATTIVITÀ DI RECUPERO In conformità con quanto stabilito dal Collegio dei docenti, sono state attuate le seguenti attività: Accertamento iniziale, laddove necessario, del livello di apprendimento attraverso prove specifiche delle singole discipline in cui sono state rilevate carenze e difficoltà; Interventi mirati di recupero in itinere, in tutte le discipline. Fermo didattico di due settimana, in tutte le discipline. ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI Le seguenti attività sono state svolte da tutta la classe: Adesione al progetto “Il quotidiano in classe” Adesione al progetto Orient@Giovani Uscita al cinema per vedere il film “Torneranno i prati” (I guerra mondiale) Uscita al cinema per vedere il film “The Imitation Game” (II guerra mondiale) Proiezione in aula del film “Hannah Arendt” ” (processo ad un criminale nazista) Uscita al cinema per vedere il film “Selma, la strada per la libertà” ( Incontro presso la Sala dei Notari per la “Giornata della memoria” del 24 gennaio 2015 Le seguenti attività sono state svolte da parte della classe: 3 Adesione al progetto “In.J.Awa.Ra” 3 Adesione al progetto “Expo” Adesione al progetto “Aiutiamo il centro trasfusionale AVIS” INJAWARA (Intercultural Joint Awareness Raising)è un progetto co-finanziato dall'Unione Europea che intende promuovere l'educazione allo sviluppo tra i giovani di 6 paesi europei (Italia, Bulgaria, Cipro, Francia, Lituania, Spagna). I partecipanti sono stati coinvolti in una serie di workshop sui temi dello Sviluppo Sostenibile e dell'Eradicazione della Povertà, hanno contribuito a creare un gioco da tavola sulla cooperazione internazionale ed hanno partecipato ai campionati ed alla finale in Lituania. 8 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 STORIA DELLA CLASSE Qualificati a.s.2012/2013 19 Iscritti a.s.2013/2014 22 Iscritti a.s. 2014/2015 19 Frequentanti a. s. 2014/2015 18 Area Urbana 9 Area fuori comune 10 ALUNNI PROVENIENZA CURRICULUM Corso di qualifica frequentato: Operatore Elettronico Docenti che si sono alternati nel triennio 20 Discipline soggette all’alternanza dei docenti: Italiano Matematica Tecn.Tecniche Install. e Manut. Scienze Motorie Discipline dove il debito formativo è statisticamente più elevato: Lab.Tecnologico Tecn.Tecniche Install. e Manut. Tecn.Elett.Elettroniche a Appl. Alunni con lingua inglese nel curriculum scolastico precedente: Alunni con lingua francese nel curriculum scolastico precedente: 19 0 9 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: STAGE IN AZIENDA DI 80 ORE ALUNNO PERIODO DITTA INDIRIZZO CASODI BARRANCO NICOLAS dal 2/4/2015 al 8/4/2015 (m+p) e dal 9/4/2015 al 20/4/2015 (solo pom) F.LLI ALUNNO ROSSI SNC VIA P.CESTELLINI 21 06135 P.S.GIOVANNI (PG) CESARINI FRANCESCO dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “GENERAL ELETTRIC” S.N.C. VIA DELLE MARCHE N.162/A3 -06134 COLOMBELLA (PG) CHUQUIPUL ROMERO CESAR ANGEL a.s. 2013-14 DISMEP S.ANDREA DELLE FRATTE VIA SORIANO, 51/ 53 06100 – PERUGIA EMELIFE MAGRET UCHECHUKWU dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “BEST METAL” DI NDULUE PATRICIA VIA DELL’ACQUE N.08P.FELCINO 06134 (PG) GALMACCI SIMONE dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) GIULIANELLI DANIELE a.s. 2013-14 “EUREKA” DI BATTA FIORONI M.& BROCCUCCI M. VIA FIRENZE, 100 FERRO DI CAVALLO 06110 - PG INTALAN ROLAND JOSEPH dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “VERSIGLIONI &PAGANA” VIA A.DIAZ N.40-06100 PERUGIA (PG) LARE LANTONE FREDERIC OMER a.s. 2013-14 CAT – RADIO TV HI-FI DAEWOO DIEGO BRUFANI VIA DEI NARCISI 6 – CASAGLIA (PG) MEMED FAIK dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “PC SERVICE”S.R.L. STR.SETTEVALLI N.425/A 06100 PERUGIA (PG) MERCADANTE ALESSIO dal 30/06/2014 al 26/07/2014 “E.F.” S.R.L. DI ERCOLI FRANCESCO VIA VAL DI ROCCO 56 -06134 P.FELCINO PERUGIA MERLI MATTEO dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “IDROTERMICA PONTE” DI MERLI OTELLO VIA DOMENICO BARILETTI N.62-P.FELCINO 06100 PERUGIA (PG) MUSTAFI ERSIN dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “AD MOTOR”S.P.A. VIA SORIANO N.01-06132 S.SISTO (PG) NIGNAN MIKE ALEXANDRE dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “M&M”SERVIZI ELETTROTECNICI DI RICCI &C. S.N.C. VIA DELLA GHISA N.01-06134 P.FELCINO (PG) ORCH ANAS dal 09/06/2014 al 05/07/2014 “ADALAB” S.N.C. DI ANDREA E LORENZO CARNEVALE VIA DELLE MARCHE N.0306134 COLOMBELLA (PG) ORELLI ALESSANDRO dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “DEPOI”S.R.L. VIA GRAMSCI N.161/1-06074 ELLERA DI CORCIANO (PG) PLAKU MEDI dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “ELETTRAUTO ARIA CONDIZIONATA” DI FAUSTO CARDINALI DI DOTTORI M. E L. VIA DEI LOGGI N.7B/2 06135 P.S. GIOVANNI (PG) PRIORELLI MICHELE dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) “ELETTRICA MARCONI” DI MARCONI STEFANO VIA DIRUTA N.94-06132 S.SISTO PERUGIA (PG) SIANCAS HUAMAN RENZO dal 12/5/2015 al 12/6/2015 (solo pom) ELETTRODOMESTICI RIPARAZIONE “ANTOGNONI ASSUERO” VIA DELLA CONCORDIA PERUGIA (PG) TEMPERINI DAVIDE dal 1/9/2014 al 13/9/2014 (m+p) GOLF PERUGIA LOCALITÀ SANTA SABINA 06132 PERUGIA (PG) “ASSEMBLAGGI E CABLAGGI VIA DELLA GHISA N.01-06134 ELETTRICI” DI ZANETTI EMANUELA P.FELCINO (PG) 10 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE MODALITÀ' Italiano Storia MateInglese TEEA matica Lezione frontale X X X X X X X X X X Lezione Partecipata X X X X X X X X X X Problem solving X X X X X X X Metodo induttivo X Lavoro di gruppo Discussione guidata X Simulazioni X X X X X X X X X X Ed. Religio Fisica ne X X X Altro Tec. LabTec TTIM Mecc X X X X X X X X X X STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE STRUMENTI UTILIZZATI Italiano Storia Interrogazione X X MateInglese TEEA matica X X Prova di laboratorio X Questionario X X X X Altro X X X X X X X X X Ed. Religio Fisica ne X X X X X Relazione Esercizi X X Problema Discussione Guidata X Tec. LabTec TTIM Mecc X X X X X X X X X X X X test motori 11 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Voto 1 Conoscenze Nessuna 2 Non riesce ad orientarsi 3 Frammentarie e gravemente lacunose 4 Lacunose e parziali 5 Limitate e superficiali 6 Complete ma non approfondite 7 Complete; se guidato sa approfondire 8 Complete con qualche approfondimento autonomo 9 Complete, organiche ed articolate 10 Organiche, approfondite ed ampliate Abilità/Capacità Nessuna Applica le conoscenze minime ma con gravi errori; compie analisi errate; si esprime in modo scorretto ed improprio applica le conoscenze minime ma con gravi errori; compie analisi errate; si esprime in modo scorretto ed improprio Applica le conoscenze minime ma con errori; compie analisi lacunose e con errori; si esprime in modo scorretto ed improprio Applica le conoscenze con alcuni errori; compie analisi parziali; si esprime in modo impreciso Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Sa individuare elementi e relazioni con sufficiente correttezza. Si esprime in modo semplice e corretto Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni. Compie analisi corrette. Espone in modo corretto ed appropriato Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi. Compie analisi complete. Espone in modo corretto Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi. Compie analisi complete. Espone in modo fluido. Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi. Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco Competenze Nessuna Nessuna Compie sintesi scorrette Gestisce con difficoltà situazioni nuove e semplici Rielabora sufficientemente le informazioni e gestisce situazioni nuove e semplici Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce situazioni nuove in modo accettabile Rielabora in modo completo Rielabora in modo corretto, completo ed autonomo Sa rielaborare correttamente, ed approfondire in modo autonomo 12 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 SCHEDE DELLE SINGOLE DISCIPLINE Lingua e Letteratura Italiana Docente Pettirossi Marisa COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO ABILITA’/CAPACITA’ Saper valutare criticamente e rielaborare in modo personale Riconoscere gli elementi caratteristici del testo letterario, narrativo e poetico. Condurre un’analisi del testo nei suoi aspetti contenutistici, formali e stilistici Comprendere l’intreccio tra la biografia di un autore, le fasi della sua poetica e la stesura delle opere Essere consapevoli della specificità e complessità del fenomeno letterario come espressione e rappresentazione del reale Conoscere direttamente i testi più rappresentativi del patrimonio letterario italiano ed europeo Essere consapevole dello Operare confronti con autori spessore storico e culturale e/o movimenti diversi, tra opere della lingua italiana dello stesso autore o di autori Saper padroneggiare il mezzo diversi ma di analoga tematica linguistico nella ricezione e nella Riconoscere lo stile di un autore produzione orale e scritta Saper contestualizzare CONOSCENZE Contesto storico-culturale di un autore, di un movimento, di una corrente letteraria UNITA’ DI APPRENDIMENTO Simbolismo Decadentismo Le Avanguardie storiche: Futurismo Gli avvenimenti della biografia di Pascoli Giovanni Pascoli Le più importanti opere dell’autore I fondamenti filosofici ed estetici del suo pensiero e della sua poetica Conoscenza diretta dei testi più rappresentativi del patrimonio letterario italiano ed europeo La vita Le opere Il pensiero I fondamenti culturali del pensiero dell’autore G. D’Annunzio: “Il piacere”. Andrea Sperelli,l'eroe dell'estetismo Luigi Pirandello OBIETTIVI RAGGIUNTI Mediamente sufficienti Mediamente sufficienti Mediamente sufficienti Mediamente sufficienti Zeno Cosini: " un malato sano" Giuseppe Ungaretti Umberto Saba Percorsi poetici fra le due guerre Salvatore Quasimodo Fondamenti del pensiero e della Eugenio Montale: poetica dell’autore poeta fisico e metafisico Mediamente sufficienti Mediamente sufficienti 13 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal TESTI E MATERIALI Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Pietro Cataldi - Elena Angioloni - Sara Panichi, La letteratura e i saperi- Dal Secondo Ottocento a oggi, vol 3, G.B. PALUMBO EDITORE Nell'ambito disciplinare linguistico: italiano - inglese, si è proceduto a sviluppare e approfondire tematiche comuni. COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE Estetismo: - Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray - Gabriele D'Annunzio - Il piacere METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale - lezione interattiva – discussione- metodo induttivo e deduttivo- lettura personale lettura di brani degli autori analizzati Prove: soggettive, oggettive strutturate e semi- strutturate. STRUMENTI DI VERIFICA Prove scritte: le diverse tipologie di prove scritte . Prove orali: colloqui individuali, discussioni guidate. RECUPERI / APPROFONDIMENTI Al termine della presentazione delle singole unità didattiche. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 14 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Lingua Inglese Docente Latini Lucilla COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO Esprimere e capire, in modo essenzialmente corretto, le varie comunicazioni linguistiche in diversi campi ed ambiti comunicativi. Comprendere ed utilizzare il lessico relativo alla microlingua di indirizzo. Individuare ed analizzare i termini tecnicoscientifici e comprendere il senso generale dei testi proposti. Esprimere e capire, in modo essenzialmente corretto, le varie comunicazioni nell’ambito della cultura anglofona. ABILITA’/CAPACITA’ Gli studenti sono in grado di individuare ed utilizzare il lessico e le strutture pertinenti alla comunicazione linguistica: -saper comprendere e produrre strutture morfo-sintattiche corrette in relazione alle situazioni richieste -saper riflettere sulle medesime e saper produrre frasi e paragrafi corretti -saper attivare modalità di apprendimento autonome Saper comprendere e rielaborare, oralmente ed in forma scritta, i concetti chiave proposti utilizzando strutture e lessico appropriati. CONOSCENZE UNITA’ DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI Principali strutture della lingua inglese: presente, passato, futuro,condizionale e passivo dei verbi: forme affermative, negative ed interrogative. Principali forme lessicali relative alla vita quotidiana e alla cultura italiana e anglofona. Varie Unità di Evolution 2 Mediamente sufficienti Unità 1-2-3-6 di English for new technology Mediamente sufficienti Fotocopie tratte da vari testi Mediamente sufficienti Globalisation, computer networks and the internet, electric energy, electric circuits, electronic components, electronic systems, microprocessors, computer hardware, computer software, applications (where computers are used). Saper operare collegamenti Alcuni aspetti culturali della interdisciplinari con le materie di civiltà inglese ed americana. indirizzo. 15 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 TESTI E MATERIALI Kiaran O’Malley, English for new technology, Pearson Longman COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE Grammatica italiana, Elettrotecnica, Letteratura italiana METODOLOGIE DIDATTICHE Approccio comunicativo e student-centered. Problem solving. Cooperative learning. STRUMENTI DI VERIFICA Comprensione e produzione scritta (vero o falso, scelte multiple, domande aperte e chiuse); completamento di griglie; esercizi grammaticali di riempimento e trasformazione; close readings; reading and listening comprehensions; elaborazioni di analisi e sintesi semplici e più articolate. RECUPERI / APPROFONDIMENTI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 16 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Storia Docente Pettirossi Marisa COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE Nazioni e potenze all’inizio del Novecento. L’età giolittiana. Lo scoppio della I guerra mondiale. Sviluppare la consapevolezza dei Dalla guerra alla pace. Sviluppare la consapevolezza dei nessi molteplici tra storia Inquadramento storico dalla I^ nessi molteplici tra storia settoriale e storia generale alla II^ guerra mondiale. settoriale e storia generale Totalitarismi (fascismo, nazismo Padroneggiare gli strumenti e stalinismo). Propaganda Usare cronologie, tavole concettuali per organizzare ideologica di massa. sinottiche e atlanti temporalmente le conoscenze storiche: congiuntura, ciclo, La seconda guerra mondiale. I Padroneggiare gli strumenti periodizzazione, lunga durata, primi anni di guerra. concettuali per organizzare breve periodo, lungo periodo. La svolta della guerra. temporalmente le conoscenze L' 8 settembre; l'Italia allo storiche. Padroneggiare gli strumenti sbando. La guerra di liberazione concettuali interpretativi per Padroneggiare gli strumenti individuare e descrivere La guerra fredda. concettuali interpretativi per persistenze e mutamenti Il blocco occidentale. individuare e descrivere Avvio del " disgelo" e nuovi persistenze e mutamenti. Saper formulare problemi focolai di crisi. Il processo di rispetto a fenomeni storici decolonizzazione UNITA’ DI APPRENDIMENTO Modulo 1. Le grandi potenze dell'inizio del Novecento. La Prima guerra mondiale La rivoluzione russa OBIETTIVI RAGGIUNTI Mediamente sufficienti Modulo 2. Totalitarismi. Mediamente sufficienti Modulo 3. Guerra totale: la guerra in Europa e in Oriente Mediamente sufficienti Modulo 4. Tra guerra e distensione. Modulo 5. L'età dell'oro Mediamente sufficienti Mediamente sufficienti Lo stato del benessere. Il miracolo economico italiano 17 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal TESTI E MATERIALI Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Giorgio De Vecchi - Giorgio Giovannetti, Storia in corso, Il Novecento e la globalizzazione, PEARSON COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale dell’insegnante. Lezione dialogata, integrata da discussioni e confronti collettivi con gli alunni. - Lettura individuale e collettiva di testi scelti. - Esposizioni e interventi orali.- Lavori, ricerche e studio di gruppo. STRUMENTI DI VERIFICA Prove orali e scritte (saggi brevi, temi storici., prove strutturate e semi-strutturate) RECUPERI / APPROFONDIMENTI Al termine della presentazione delle singole unità didattiche. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 18 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Matematica Docente Strona Daniela COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO Conoscere il concetto di disequazione Conoscere il concetto di soluzione di una disequazione Conoscere la definizione di funzione e relativa terminologia Conoscere la definizione di dominio Saper classificare le funzioni Conoscere il concetto di limite di una funzione Conoscere il concetto di continuità e discontinuità Conoscere il concetto di asintoto ed i tipi di asintoto Conoscere il concetto algebrico e geometrico di derivate Conoscere le regole di derivazione Conoscere gli elementi necessari per lo studio di funzione Saper tracciare il grafico di una funzione e saper interpretare il grafico di una funzione razionale fratta ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE Sapere risolvere disequazioni di I e di II grado Disequazioni di I grado intere Disequazioni di II grado intere Disequazioni fratte Saper calcolare il dominio di una funzione algebrica Saper utilizzare il segno di una funzione Funzioni razionali intere Funzioni fratte Funzioni irrazionali Saper operare con i limiti Saper calcolare gli asintoti di una funzione Limiti di funzioni reali razionali intere e fratte Asintoti di funzioni razionali intere e fratte Saper calcolare la derivata di una funzione Saper determinare massimi e minimi di una funzione Saper trovare l’equazione della retta tangente alla curva in un suo punto Saper disegnare il grafico di una funzione nel piano cartesiano Derivate di funzioni reali razionali intere e fratte Studio di funzioni razionali intere e fratte UNITA’ DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI RECUPERO E APPROFONDIMENTO DISEQUAZIONI ALGEBRICHE Mediamente sufficienti FUNZIONI REALI Mediamente sufficienti I LIMITI Mediamente sufficienti LE DERIVATE Mediamente sufficienti 19 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 TESTI E MATERIALI Libro di testo - Appunti- Fotocopie - Calcolatrice METODOLOGIE DIDATTICHE Lezioni frontali - Lavoro di gruppo - Lezioni partecipate STRUMENTI DI VERIFICA Verifiche formative in itinere - Verifiche sommatorie scritte e orali - Prove strutturate - Controllo e discussione lavoro domestico RECUPERI / APPROFONDIMENTI In itinere RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 20 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Scienza motorie e sportive Docente Renga Claudio COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO Correre per un tempo prolungato : Correre in modo veloce. Saltare con rincorsa. Produrre movimenti di massima ampiezza. Essere in grado di produrre tensioni muscolari massimali . ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE UNITA’ DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI Saper applicare le conoscenze e le abilità gestendo l’attività motoria e sportiva in modo autonomo . Conoscere le esercitazioni e i meccanismi fisiologici per lo sviluppo delle capacità motorie . Conoscere il concetto di allenamento e la sua piu semplice metodologia . Potenziamento fisiologico : miglioramento delle capacità coordinative e condizionali . Mediamente discreti Sapersi muovere in modo coordinato e cosciente alla luce delle mutate condizioni somatofunzionali . Aver acquisito una giusta rappresentazione mentale del corpo in movimento . Conoscere le attività di base del movimento umano e le basi della teoria del movimento. Conoscere le tappe dello sviluppo psico-fisico. Il movimento : esercizi a corpo libero , a coppie e in gruppo con piccoli e grandi attrezzi . Mediamente discreti Eseguire in modo tecnicamente corretto i fondamentali individuali del gioco . Saper arbitrare . Aver acquisito abitudini allo sport come costume di vita. Essere capace di costruire relazioni positive con gli altri e saper collaborare con gli altri . Conoscere i fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi . Conoscere le regole di gioco . Attività sportive di squadra : pallavolo, pallacanestro e calcio a cinque . Attività di arbitraggio. Mediamente buoni Dimostrare di aver acquisito i metodi e i mezzi per la gestione autonoma di una attività motoria finalizzata al miglioramento ed alla conservazione dello stato di salute . Saper trasferire le conoscenze teoriche in un ambito pratico e quotidiano . Conoscere l’influenza benefica del movimento sull’organismo . Conoscere sommariamente la struttura degli organi ed apparati . Anatomia , fisiologia e cinesiologia del corpo umano. Benefici dell’attività fisica sui vari organi ed apparati. Concetto di salute . Doping. Mediamente discreti 21 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal TESTI E MATERIALI Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 In perfetto equilibrio – Attrezzi di palestra COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE METODOLOGIE DIDATTICHE Globale , analitico , globale-analitico-globale ; problem-solving; STRUMENTI DI VERIFICA Tests motori , osservazione sistematica. RECUPERI / APPROFONDIMENTI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 22 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Laboratori tecnologici ed esercitazioni Docente Paolo Marsiglietti COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO Interpretare la struttura di un impianto elettrico industriale dalla lettura degli schemi. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo d’intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. Utilizzare correttamente strumenti di misura , controllo e diagnosi,eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. Realizzare automatismi in logica cablata e logica programmabile (PLC), per la gestione dei processi e dei motori. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire sul montaggio e nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. ABILITA’/CAPACITA’ Analizzare e realizzare schemi elettrici ed elettronici. Descrivere le funzionalità dei componenti di un impianto industriale. Conoscere le interazioni tra i diversi apparati di un impianto. Saper descrivere un automatismo industriale. CONOSCENZE UNITA’ DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI Procedure operative di sostituzione e installazione di apparecchiature e impianti elettrici industriali. Appena sufficiente Teoria delle reti elettriche. Teoria dei circuiti elettronici. Sistemi trifasi. Funzionalità e caratteristiche degli apparati degli impianti industriali. Utilizzare anche con supporti informatici metodi e strumenti di diagnostica tipici dell’attività di manutenzione del settore. Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature, applicando procedure di scurezza. Schemi comuni dell’impiantistica elettrica industriale in logica cablata e logica programmabile (PLC). Dispositivi ausiliari per la misura delle grandezze principali, taratura, azzeramento. Analizzare malfunzionamenti e guasti ed esaminare i costi. Smontare, sostituire e rimontare apparati e apparecchiature di varia tecnologia, applicando procedure di sicurezza. Saper valutare la probabilità che un guasto si verifichi nelle condizioni operative. Le tecniche di analisi dei guasti e le topologie dei costi. I parametri caratteristi dell’affidabilità. I metodi per la valutazione dell’affidabilità. Procedure operative di smontaggio, sostituzione e montaggio di apparecchiature e impianti. Valutazione, ricerca prevenzione guasti. Appena sufficiente 23 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 TESTI E MATERIALI Dispense, Fotocopie, Laboratori, Software COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE TEEA, TTIM, Tecn.Meccaniche METODOLOGIE DIDATTICHE Lezione frontale, Lezione partecipata, Scoperta guidata, Esercitazioni pratiche di laboratorio STRUMENTI DI VERIFICA Interrogazione breve, Relazione, Simulazioni di casi, Lavori di gruppo, Esercizi RECUPERI / APPROFONDIMENTI Fermi didattici, recuperi in itinere RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 24 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Docente Chiappavento Patrizio COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO ABILITA’/CAPACITA’ descrivere il funzionamento dei trasduttori utilizzati nelle macchine CNC conoscere la tecnologia e il funzionamento della macchina a Controllo Numerico associare le lettere di identificazione alla direzione di movimento degli assi determinare lo zero macchina e lo zero pezzo i principi di funzionamento delle macchine utensili e Controllo Numerico le funzioni svolte dall’unità di governo il significato del comando ad anello chiuso utilizzato nelle macchine a Controllo Numerico il significato delle principali lettere di indirizzo L, delle funzioni preparatorie G ausiliarie M gli elementi fondamentali di programmazione manuale per macchine a coordinate e per torni le caratteristiche della programmazione CNC avanzata: sottoprogrammi e programmazione parametrica interpretare le istruzioni contenute in un programma redigere una scheda utensili con parametri di taglio elaborare manualmente programmi con il linguaggio ISO Standard verificare la correttezza di lavorazioni eseguite con il CNC CONOSCENZE i principi di funzionamento delle macchine utensili a Controllo Numerico i compiti svolti dall’unità di governo UNITA’ DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI STRUTTURA DELLE MACCHINE UTENSILI A CONTROLLO NUMERICO Mediamente sufficienti PROGRAMMAZIONE DELLE MACCHINE UTENSILI A CNC Mediamente sufficienti il comando ad anello chiuso utilizzato nelle macchine CNC il significato delle principali lettere di indirizzo, delle funzioni preparatorie e ausiliari gli elementi fondamentali di programmazione manuale la programmazione CNC avanzata: sottoprogrammi e programmazione parametrica 25 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D rilevare dati analizzare dati ed effettuare previsioni interpretare il diagramma di GAUS determinare e correggere un trend effettuare previsioni senza e con destagionalizzazione a.s.2014-2015 i principali termini utilizzati nella Statistica i metodi di raccolta delle informazioni le distribuzioni delle statistiche ANALISI STATISTICA E PREVISIONALE Mediamente sufficienti RICERCA OPERATIVA E PROJECT MANAGEMENT Mediamente sufficienti CICLO DI VITA DI UN PRODOTTO Mediamente sufficienti i più semplici metodi di previsione la ricerca operativa individuare ed analizzare gli obiettivi e gli elementi distintivi di un progetto gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per servire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste pianificare un progetto gestire relazioni e lavori di gruppo elaborare programmazioni con il PERT rappresentare le attività di un progetto con i diagrammi di Gantt applicare le tecniche di problem solving individuare le varie fasi del ciclo di vita di un prodotto individuare le varie le varie fasi del ciclo di vita di un prodotto valutare un ciclo di vita valutare le risorse necessarie per le varie fasi valutare numericamente l’affidabilità applicare i metodi per la misura dell’affidabilità determinare i costi del ciclo di vita identificare i carichi ambientali relativi al ciclo di vita di un prodotto il ciclo di vita di un progetto la Work Breakdown Structure (WBS) e la Organization Breakdown Structure (OBS) la matrice di assegnazione delle responsabilità gli strumenti e i metodi di pianificazione, monitoraggio e coordinamento di un progetto le tecniche di problem solving le tecniche reticolari e i diagrammi Gantt il ciclo di vita di un prodotto i costi del ciclo di vita l’impatto ambientale nel ciclo di vita 26 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D utilizzare calcolare i tassi di guasto analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio rappresentazione grafica di una distinta base fasi di sviluppo di un prodotto e problematiche relative elaborare il layout di officina, la scheda tecnica e la distinta base individuare i vari tipi di guasto e valutarne la pericolosità valutare la probabilità che un guasto si verifichi nelle condizioni operative il linguaggio tecnico relativo all’argomento i parametri caratteristici dell’affidabilità le varie tipologie di guasto utilizzare metodi per la valutazione dell’affidabiltà i metodi per la valutazione dell’affidabilità Effettuare la presentazione grafica di una distinta base la distinta di base Conoscere le condizioni che rendono conveniente l’uso della distinta base modulare Elencare le varie fasi dello sviluppo del nuovo prodotto Acquisire l’esperienza per la formalizzazione del processo produttivo di una lampada da tavolo a.s.2014-2015 PIANIFICAZIONE DEL PROGETTO IN FUNZIONE DELLA MANUTENZIONE Mediamente sufficienti GENERALITA’ SULLA DISTINTA BASE Mediamente sufficienti APPLICAZIONI DELLA DISTINTA BASE Mediamente sufficienti i livelli,i legami e i coefficienti d’impiego i ruoli di padre e di figlio della distinta base il processo operativo la distinta base di progettazione e di produzione Ricostruire la distinta del disegno complessivo del prodotto finito Individuare i componenti che costituiscono il sistema, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti Progettare il layout di officina, la scheda tecnica e la distinta base del prodotto “bicicletta Organizzare il libretto di istruzioni per il montaggio di una contropunta rotante Organizzare il libretto di istruzioni per il montaggio e il corretto utilizzo di un barbecue I livelli,i legami e i coefficienti d’impiego I ruoli di padre e di figlio all’interno di una distinta Il processo operativo La distinta base di progettazione 27 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 TESTI E MATERIALI LIBRO DI TESTO “TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI”, CALIGARIS-FAVA-TOMASELLO-PIVETTA, ED. HOEPLI LAVAGNA TRADIZIONALE ATTREZZATURE DI LABORATORIO ATTREZZATURE DI LABORATORIO INFORMATICO COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE MATEMATICA, TTIM, TEEA METODOLOGIE DIDATTICHE LEZIONE FRONTALE, RICERCA, LEZIONE INTERATTIVA, METODO INDUTTIVO, METODO DEDUTTIVO, LAVORO DI GRUPPO, SIMULAZIONE STRUMENTI DI VERIFICA VERIFICHE ORALI, VERIFICHE SCRITTE, SIMULAZIONI PROVE DI ESAMI SCRITTE RECUPERI / APPROFONDIMENTI FERMI DIDATTICI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 28 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni Docente Bronzo Fabio, Paolo Marsiglietti COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO ABILITA’/CAPACITA’ Interpretare ed eseguire disegni e schemi di impianti elettrici individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione Individuare gli elementi per la protezione dell’equipaggiamento elettrico delle macchine e degli impianti. Individuare le modalità di alimentazione elettrica e le relative protezioni previste Individuare le caratteristiche elettriche di macchine, impianti e dispositivi elettrici Eseguire prove e misurazioni, in laboratorio e in situazione Valutare affidabilità, disponibilità, manutenibilità e sicurezza di un sistema in momenti diversi del suo ciclo di vita CONOSCENZE Principi di elettrotecnica e di elettronica nello studio degli impianti e delle macchine elettrico-elettroniche Principi di funzionamento, costituzione e caratteristiche tecniche di componenti e apparati elettrici Documentazione tecnica, manuale e data-sheet Tipologia di guasti e modalità di segnalazioni, ricerca e diagnosi Sensore Pt100. Segnali analogici e digitali Normative e tecniche per la dismissione, riciclo e smaltimento di apparati e residui di lavorazione UNITA’ DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI Principi di funzionamento, costituzione e caratteristiche tecniche di componenti e apparati elettrici dei componenti elettrico-elettronici di macchine automatiche programmabili: cavo elettrico pulsanti, lampade di segnalazione, relè e teleruttori, fusibili, interruttori termico, trasformatori, motore asincrono trifase, sensore Pt100 e relativo controllore, PLC Mediamente sufficiente 29 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti usare consapevolmente le tecniche e le applicazioni specifiche di tipo informatico per la presentazione multimediale Documento del Consiglio della classe 5^D Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di misura propri delle attività di manutenzione elettrica ed elettronica. Strumentazione elettrica ed elettronica di base a.s.2014-2015 Utilizzo del multimetro nella manutenzione degli impianti e delle macchine elettriche Appena sufficiente Eseguire prove e misurazioni, in laboratorio e in situazione. Raccogliere, organizzare e rappresentare informazioni. Applicare tecniche di comunicazione efficace. Utilizzare il linguaggio appropriato alla situazione comunicativa. Forme di comunicazione commerciale e pubblicità. Raccogliere informazioni Tecniche di comunicazione e di presentazione. Creare una presentazione con MS PowerPoint Disegnare le diapositive Mediamente sufficiente TESTI E MATERIALI Testi e materiali: “Tecnologie elettrico elettroniche e applicazioni/3” edizioni Calderini di Vittorio Savi e Luigi Vacondio METODOLOGIE DIDATTICHE Lezioni frontali e partecipate, scoperta guidata, esercitazioni di laboratorio, presentazioni multimediali COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE MATEMATICA, TTIM, TEEA STRUMENTI DI VERIFICA Strumenti di verifica: Interrogazione breve, prove strutturate, presentazioni multimediali RECUPERI / APPROFONDIMENTI Recuperi in itinere RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 30 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Docente Bronzo Fabio, Paolo Marsiglietti COMPETENZE DI BASE / DI INDIRIZZO Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche della manutenzione Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio ABILITA’/CAPACITA’ Ricercare e individuare guasti. Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di diagnostica tipici delle attività manutentive di interesse. Osservare le norme di tutela della salute e dell’ambiente nelle operazioni di collaudo, esercizio e manutenzione. Adottare i dispositivi di prevenzione e protezione prescritti dalle norme per la sicurezza nell’ambiente di lavoro. CONOSCENZE Metodi tradizionali e innovativi di manutenzione. Analisi di Affidabilità, Disponibilità, Manutenibilità e Sicurezza. Metodiche di ricerca e diagnostica dei guasti. Norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla tutela ambientale. Luoghi con pericolo di esplosione Sicurezza nei lavori elettrici Cantieri edili UNITA’ DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI RAGGIUNTI Guasti e manutenzione casistica e cause del guasto, sistematici e non, guasto potenziale. Tasso di guasto, curva a “vasca da bagno”, vita utile. Affidabilità e MTTF. Manutenzione ordinaria e straordinaria, a guasto, preventiva, migliorativa, produttiva, autonoma. Appena sufficiente Ricerca guasti: tabella sintomo-causarimedio, diagramma Ishikawa, metodo generale in più passi. DGL 81/2008 e norme CEI. Rischio e pericolo, valutazione dei rischi e DVR, misure preventive, protettive e DPI. Rischio elettrico, lavoro sotto tensione ed in prossimità, codice IP, impianto di terra ed interruttore differenziale. Datore di lavoro, RLS, RSPP, PES, PAV, PEC, RI e PL. Segnaletica di sicurezza. Mediamente sufficiente Luoghi con rischio di esplosione, marchio εx. Cantieri. Piano di sicurezza, POS, DUVRI e certificazione degli impianti. 31 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Gestione dei rifiuti, rifiuti pericolosi e SISTRI, direttive RAEE e RoHS. Intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; Riconoscere e designare i principali componenti di apparati e impianti. Interpretarne dati e caratteristiche tecniche. Assemblare e installare impianti, dispositivi e apparati. Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature di varia tecnologia applicando procedure di sicurezza. Procedure operative di smontaggio, sostituzione e rimontaggio di apparecchiature e impianti. Tecniche e procedure di assemblaggio e di installazione di impianti e di apparati o dispositivi meccanici, elettrici ed elettronici, oleodinamici e pneumatici Azioni di prevenzione nei lavori elettrici ed utilizzo DPI. Misura della resistenza di terra. Zona di intervento. Sostituzione sotto tensione di un interruttore, montaggio di un quadro elettrico di un sistema industriale, sostituzione dei condensatori elettrolitici. Appena sufficiente Modalità di compilazione dei documenti di collaudo. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione Redigere preventivi e compilare un capitolato di manutenzione. Modalità di compilazione di documenti relativi alle normative nazionali ed europee di settore. Documentazione per la certificazione della qualità. Linee guida del progetto di manutenzione. Cenni sulla qualità del prodotto e della organizzazione. Marchio CE. Principi generali per la stesura della documentazione di manutenzione, relazione tecnica, preventivo, rapporto di intervento, certificazione di collaudo e di conformità, contratto e progetto di manutenzione. Mediamente sufficiente Contratto di manutenzione e assistenza tecnica. 32 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 TESTI E MATERIALI Testi e materiali: “Tecnologie e Tecniche di Installazione e manutenzione/3” edizioni Calderini METODOLOGIE DIDATTICHE Lezioni frontali e partecipate, scoperta guidata, esercitazioni di laboratorio STRUMENTI DI VERIFICA Interrogazione breve, prove strutturate, verifiche scritte RECUPERI / APPROFONDIMENTI Recuperi in itinere RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. di Savi, Nasutti e Vacondio 33 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Religione Docente Ricci Maria Teresa COMPETENZE DI BASE/DI INDIRIZZO ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE Individuare il senso del “dono di sé” Sa individuare il calore cristiano del modello di dono Cogliere il concetto di “progetto” Essere consapevole di avere un progetto per la propria vita a individuare quali sono le condizioni per attuarlo Conosce per sommi capi l’evoluzione storica dei Diritti Umani” Cogliere il valore dell’identità Comprende il concetto di “Cultura” Comprende il concetto di “Dialogo” Sa individuare il valore cristiano del modello di fratellanza Comprende il concetto di “Persona” Sa il valore del modello cristiano dell’accoglienza Comprendere il concetto di “fratellanza Comprende il concetto di “Diritti Umani” Sa cogliere il valore dell’identità Definire il concetto di “relazione” Discriminare il valore dell’identità 1. Cogliere il concetto di scelta Sa sviluppare la consapevolezza di come si possa costruire il progetto per propria la vita- Comprende il concetto di “Accoglienza” UNITÀ DI APPRENDIMENTO Conoscere il concetto di “pari dignità nella diversità” 2. Conoscere il concetto di “altro da sé” Comprendere il concetto di “accoglienza” Definire il concetto di “cultura” Sa cogliere il valore della cultura come strumento per rivolgersi al Attribuire significato al dialogo/relazione mondo e per non chiudersi ad esso Comprendere che l’identità può essere valorizzata e non compromessa dal dialogo/relazione 3. 4. 5. Incontrare se stessi in un progetto • Chi sei ? La domanda di ogni uomo • “The Blattle of the year” • “Colpa delle Stelle” OBIETTIVI RAGGIUNTI Ottimo Incontri, confronti e progetti Pregiudizi culturali e dialogo “Il cacciatore di aquiloni Ottimo Diversi insieme Diritti umani e principio di uguaglianza La violenza è una risposta? “12 anni schiavo” Ottimo Io e gli altri: l’accoglienza I cristiani nella società “Arrivederci ragazzi” Ottimo Dialogo come strumento di confronto nelle crisi L’essere umano e la sua identità/dignità nella storia “Miracolo a Sant’Anna” Ottimo 34 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal TESTI E MATERIALI Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 70 SCHEDE TEMATICHE per l’IRC nella secondaria superiore- EDB Libri di testo, fotocopie, strumenti informatici, audiovisivi COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE METODOLOGIE DIDATTICHE Attivazione conoscenze pregresse, lezione frontale, lezione interattiva, analisi dei testi, elaborati scritti, visione film. STRUMENTI DI VERIFICA Verifiche orali, tema argomentativo. RECUPERI / APPROFONDIMENTI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Colloqui mattutini, colloqui pomeridiani programmati nel piano delle attività. 35 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Tecn.Mecc. 3 3 Ed.Fisica TEEA 3 Ed.Fisica Matematica 3 LabTec Tecn.Mecc. 3 LabTec TEEA 3 TTIM Matematica 3 TTIM Inglese 3 Inglese Storia Simulazione del 14 marzo 2015 Italiano TIPOLOGIA DELLE DUE SIMULAZIONI SVOLTE SULLA TERZA PROVA SCRITTA a. trattazione sintetica di argomenti b. quesiti a risposta singola c. quesiti a risposta multipla d. problemi a soluzione rapida e. analisi di casi pratici e professionali Storia Simulazione del 20 aprile 2015 Italiano f. sviluppo di progetti g. trattazione sintetica di argomenti h. quesiti a risposta singola i. quesiti a risposta multipla j. problemi a soluzione rapida k. analisi di casi pratici e professionali l. sviluppo di progetti 36 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 CONSIGLIO DI CLASSE Continuità didattica Docente Rapporto di lavoro Disciplina insegnata 3 4 5 --- --- --- Prof. Giuseppe Materia Dirigente Scolastico ------------------------------------- Prof.ssa Pettirossi Marisa Ins. Ruolo ITALIANO/ STORIA X Prof.ssa Strona Daniela Ins. Ruolo MATEMATICA X Prof. Bronzo Fabio Ins. Ruolo TTIM E TEEA X Prof. Chiappavento Patrizio Ins. Ruolo TEC. MECCANICHE X Prof. Renga Claudio Ins. Ruolo EDUCAZIONE FISICA Prof.ssa Latini Lucilla Ins. Ruolo INGLESE Prof. Marsiglietti Paolo Ins. Ruolo Prof.ssa Ricci Maria Teresa Prof.ssa Castellani Elisa X X X X X X X X COOP SISTEMI ELETTRONICA X X X Ins. Ruolo RELIGIONE X X X Ins. Ruolo SOSTEGNO X X X 37 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE Verbali dei Consigli di Classe Pagelle degli studenti Registri degli insegnanti della Classe Piani di lavoro annuali dei docenti PEI dell’alunno certificato PDP dell’alunno certificato Certificazione dei crediti formativi degli alunni Verifiche scritte, grafiche e relazioni di laboratorio Simulazioni prima, seconda e terza prova Griglie di valutazione prima, seconda, terza prova e colloquio Libri di testo adottati nella classe Documentazione degli Stage, per il Progetto Alternanza scuola lavoro Valutazioni degli stage Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai docenti del Consiglio di Classe Cognome e nome Firma Prof.ssa Pettirossi Marisa ………………………………………………………………………………………….. Prof.ssa Strona Daniela ………………………………………………………………………………………….. Prof. Bronzo Fabio ………………………………………………………………………………………….. Prof. Chiappavento Patrizio ………………………………………………………………………………………….. Prof. Renga Claudio ………………………………………………………………………………………….. Prof.ssa Latini Lucilla ………………………………………………………………………………………….. Prof. Marsiglietti Paolo ………………………………………………………………………………………….. Prof.ssa Ricci Maria Teresa ………………………………………………………………………………………….. Prof.ssa Castellani Elisa …………………………………………………………………………………………… Perugia, lì 15.05.2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Giuseppe Materia ………………………………………………………………………………………….. 38 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Istituti Professionali Perugia CAVOUR-MARCONI - PASCAL Allegati al Documento del Consiglio di classe 5^ D as 2014-2015 39 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 SIMULAZIONE DI I° PROVA SCRITTA DEL 15/ 04/ 2015 Testo Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera. Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996 1 Forse è un segno vero della vita: 2 intorno a me fanciulli con leggeri 3 moti del capo danzano in un gioco 4 di cadenze e di voci lungo il prato 5 della chiesa. Pietà della sera, ombre 6 riaccese sopra l‟erba così verde, 7 bellissime nel fuoco della luna! 8 Memoria vi concede breve sonno; 9 ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo 10 per la prima marea. Questa è l‟ora: 11 non più mia, arsi, remoti simulacri. 12 E tu vento del sud forte di zàgare, 13 spingi la luna dove nudi dormono 14 fanciulli, forza il puledro sui campi 15 umidi d‟orme di cavalle, apri 16 il mare, alza le nuvole dagli alberi: 17 già l‟airone s‟avanza verso l‟acqua 18 e fiuta lento il fango tra le spine, 19 ride la gazza, nera sugli aranci. Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura nel 1959. L‟evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall‟Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue traduzioni dei poeti greci dell‟antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966) si avverte l‟esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini. Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell‟infanzia e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita. 1. Comprensione del testo 2. Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. Analisi del testo 2.1 Chiarisci il primo verso della poesia. 2.2 Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5). 2.3 Qual è il significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)? 2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8). 2.5 Spiega l‟espressione arsi, remoti simulacri (v. 11). 2.6 In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni? 2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia, accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell‟insieme il testo dal punto di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l‟interpretazione complessiva della poesia con opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento. 40 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il dono. DOCUMENTI ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma Donazione di Costantino, 1248 Jacques-Louis DAVID Antioco e Stratonice, 1774 PARMIGIANINO Adorazione dei Magi, 1529 circa «La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l‟uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012 41 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 «Gli uomini disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell‟altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell‟immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c‟è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l‟atto del dono per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell‟indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell‟altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell‟uomo, un‟azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un‟arte che è sempre stata difficile: l‟essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l‟altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo 42 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell‟altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c‟è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-profit/volontariato 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Le nuove responsabilità. DOCUMENTI «Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell‟ambiente ha acquistato un‟importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.» Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007) «Crescita demografica e scelta coercitiva. Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un‟espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?» Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999) «L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all‟altro, a un mondo differente dal nostro, all‟interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un‟infedeltà a noi stessi. […] Finché l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com‟è, prima, il caso per l‟altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l‟universale non sarà considerato essere due, 43 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 e l‟umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori all‟altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.» Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008) «Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”. Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d‟origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L‟umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.» Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011) 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un‟accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell‟istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa. L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni dell‟immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo all‟altro dell‟Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l‟attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell‟aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall‟élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. 44 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell‟immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all‟America l‟urgenza appassionata dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell‟anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/ 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva. DOCUMENTI «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica 45 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014 «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po‟ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014 «Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014 «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell‟ordine del proprio potenziamento. Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L‟orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO L‟Europa del 1914 e l‟Europa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l‟Europa e il resto del mondo. 46 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE «Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l‟energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C‟è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?» Renzo P IANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014 Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e convinzioni al riguardo. 47 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Griglia di correzione Tipologia A: Analisi-comprensione di un testo Indicatori Comprensione complessiva Descrittori Punteggi Comprende il Testo in modo: Articolato Approfondito Essenziale Superficiale Marginale 4,5 3,5 3 1,8 0,9 Analizza il testo in modo: Approfondito Esauriente Essenziale Superficiale Confuso 4,5 3,5 3 1,8 0,9 Esprime giudizi in modo: Approfondito Personale Esauriente Superficiale Incoerente 3 2,5 2 1 0,5 Coerente e corretto Corretto Adeguato Con errori Incoerente e con molti errori 3 2,5 2 1 Max. 4,5 Analisi Max. 4,5 Riflessione e Giudizi Max. 3 Proprietà morfosintattiche e lessicali Si esprime In modo: Max. 3 0,5 TOTALE 48 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Griglia di Valutazione Tipologia B-C-D Indicatori A. Aderenza alla traccia Descrittori Aderisce alla traccia Max 3 punti B. Informazioni e conoscenze Max 4,5 punti C. Capacità critiche e creative Fornisce informazioni e conoscenze in modo: Sviluppa giudizi: Max 1,5 punti D. Capacità elaborative Max 3 punti E. Competenze linguistiche Max 1,5 punti ►In modo esauriente e completo ►In modo quasi esauriente ►In modo adeguato ►In modo incompleto ►In modo gravemente incompleto e fuori tema 3 2,4 2 1,2 0,5 ►Approfondito ed esauriente ►Approfondito con qualche discontinuità ►Corretto con qualche imprecisione ►Spesso superficiale con molte imprecisioni ►Superficiale e scorretto 4,5 3,6 ►Con chiarezza e in modo originale ►In modo personale ►In modo semplice ►Poco riconoscibili o appena accennati ►Non esprime una tesi interpretativa 1,5 1,2 1 0,7 ►Ricco e articolato ►Non molto articolato, ma Argomenta il proprio soddisfacente elaborato in modo: ►Semplice, ma adeguato ►Molto schematico, spesso assente ►Non sviluppa argomentazioni 3 1,8 0,5 0,5 3 2,4 2 1,2 0,5 Organizza il discorso in modo: ►Coerente e coeso ►Coerente ►Ordinato ►Spesso disordinato e incoerente ►Molto disordinato e incoerente 1,5 1,2 1 0,7 0,4 Si esprime in modo: ►Corretto ed efficace ►Corretto ►Con qualche lieve scorrettezza ►Con frequenti errori ►Molto scorrettamente 1,5 1,2 1 0,7 0,4 Max 1,5 punti F. Competenze linguistiche Punteggi TOTALE 49 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 SIMULAZIONE DI 2° PROVA SCRITTA DEL 16/ 04/ 2015 Testo Parte prima Una ditta termoidraulica ha installato presso una abitazione privata, circa cinque anni fa, una caldaia murale a gas per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, effettuando poi tutte le manutenzioni periodiche previste. Questa mattina la ditta riceve una telefonata dal cliente che segnala il mancato riscaldamento dell’acqua sanitaria dopo l’apertura del rubinetto mentre i termosifoni sono caldi. L’azienda si trova così a dover organizzare una procedura operativa di manutenzione correttiva del guasto della caldaia. Il candidato, basandosi sull’estratto del libretto di manutenzione allegato e fatte le ipotesi aggiuntive che ritiene più opportune: 1. elenchi le informazioni più significative da chiedere al cliente durante la telefonata di segnalazione del guasto spiegando i motivi per cui tale informazione è necessaria; 2. estragga dal libretto di manutenzione della macchina i sintomi di guasto più significativi e descriva una procedura di indagine sulla macchina che il manutentore andrà ad eseguire per individuare tali sintomi di guasto; 3. individui una o più cause ai sintomo di guasto estratti al punto precedente motivandole dal punto di vista tecnico e scelga quella che sembra essere la causa più probabile del guasto; 4. ipotizzi alcune possibili rimedi al guasto e scelga quello che sembra essere il rimedio più opportuno descrivendone la procedura operativa per l’esecuzione in sicurezza delle lavorazioni; 5. elenchi le operazioni da svolgere e le informazioni da registrare al termine dell’intervento manutentivo. Parte seconda: Il candidato risponda solo a due dei seguenti quesiti: 1. disegni una scheda di segnalazione guasti per aiutare l’operatore che riceve la chiamata di segnalazione del guasto; 2. disegni una scheda 5W+1H da utilizzare nella ricerca dei sintomi o delle cause. 3. stili una check-list operativa della procedura di indagine dei sintomi di guasto; 4. disegni il diagramma causa-effetto di un guasto; 5. disegni una tabella sintomo-causa-rimedio; 6. stili una scheda di rapporto intervento manutentivo descrivendo anche tutte le ulteriori operazioni da eseguire a manutenzione conclusa. 50 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Estratto dal Libretto di manutenzione della Caldaia murale a gas …. 1. VALVOLA A TRE VIE smista l’acqua proveniente dallo scambiatore primario (detto serpentina) verso i radiatori del circuito di riscaldamento oppure lo scambiatore secondario dove l’acqua della serpentina scalda l’acqua sanitaria. Viene gestita dalla scheda elettronica tramite un apposito relè e mossa da un motore elettrico alimentato a 230V AC. 2. POMPA non modulante a velocità fissa alimentata a 230V AC. 3. FILTRO circuito di riscaldamento è una rete con maglie di 1,5 mm che blocca le impurità presenti nell’acqua. Va controllato alla prima accensione e le operazioni di manutenzione. 4. RUBINETTO RIEMPIMENTO 5. FLUSSIMETRO SANITARIO: composto da una turbina, un filtro e un corpo. La TURBINA gira quando l’acqua sanitaria scorre e produce un segnale elettrico, proporzionale alla sua velocità, che invia ad un circuito elettronico. Se il flusso dell’acqua sanitaria supera 1,6 litri al minuto, il circuito elettronico chiude il contatto di un relè per attivare la sequenza di accensione. Il FILTRO protegge la turbina e lo scambiatore secondario contro le particelle di sporco che vengono bloccate nella rete per l’acqua. Deve essere controllato durante la prima accensione e durante le operazioni di manutenzione. 6. VALVOLA DI SICUREZZA 7. SCAMBIATORE di calore a piastre o secondario, scalda l’acqua sanitaria. 51 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 FUNZIONAMENTO RISCALDAMENTO ACQUA SANITARIA Non appena il flussimetro individua una richiesta di acqua calda sanitaria (mandata > 1,6 l/minuto) il circuito elettronico chiude il contatto del relè che ordina la valvola a tre vie di smistare l’acqua proveniente dallo scambiatore primario verso lo scambiatore secondario. Come il flussimetro individua la cessazione della richiesta di acqua sanitaria il circuito elettronico apre il contatto del relè e la valvola a tre vie ritorna a smistare l’acqua della serpentina verso i radiatori del circuito di riscaldamento. …. GUASTI E ANOMALIE CALDAIA Una delle situazioni più diffuse è la mancata accensione del bruciatore della caldaia, può essere dovuto ad una mancanza di gas o ad una bassa pressione dell’acqua in entrata. La pressione dell'acqua nell'impianto di riscaldamento non deve essere inferiore a 0,8 bar; quando la pressione è inferiore a 0,4 bar il pressostato di sicurezza non dà il consenso elettrico per la partenza del bruciatore. In mancanza di acqua, agire sul rubinetto di carico di cui la caldaia è dotata; l'operazione va effettuata ad impianto freddo. Il manometro inserito in caldaia, consente la lettura della pressione dell’acqua nel circuito. La mancata accensione del bruciatore potrebbe anche dipendere dal malfunzionamento dell'elettrodo che alimenta la fiamma di accensione, quindi lo stesso va analizzato e ripulito da incrostazioni. Se la caldaia funziona correttamente in riscaldamento ma produce poca acqua calda potrebbe esserci una pressione eccessiva sulla rete idrica ed è bene quindi installare un riduttore di pressione, o controllare inoltre l’eventuale presenza di calcare nello scambiatore e che la caldaia sia regolata in modo ottimale. Se il problema è il calcare nello scambiatore, pulire lo scambiatore o, se l’incrostazione non è risolvibile o ha intaccato l’integrità dello scambiatore, sostituire lo scambiatore stesso. Quando la caldaia non produce per niente acqua calda in sanitario assicurarsi che il flussimetro (turbina, relè, scheda elettronica) funzioni correttamente. Un altro sintomo di malfunzionamento è l'accensione dell’indicatore luminoso “sovratemperatura”, che potrebbe derivare da un malfunzionamento della sonda di temperatura, o dall’arresto della circolazione di acqua dell'impianto per una rottura della pompa di circolazione, o dalla presenza di aria nell'impianto che deve essere spurgato. Per evitare la sovratemperatura nel circuito primario è stata applicata una protezione sull’uscita dello scambiatore di calore principale. Quando la temperatura è di circa 102±4°C, la caldaia passa in modalità sicurezza. Per riavviare la caldaia, l’utente deve premere il tasto “Reset” quando la temperatura letta dalla protezione da sovratemperatura è di circa 87°C. La fiamma nel bruciatore potrebbe essere “instabile” e spegnersi ripetutamente. Le cause potrebbero essere le seguenti: un'anomalia dell'elettrodo di ionizzazione che può essere sostituito dal Tecnico, il bruciatore che potrebbe essere sporco, un problema di taratura della pressione del gas verso il bruciatore, un occlusione delle tubazioni di sfiato dei fumi di combustione oppure un'occlusione del condotto dell'aria in entrata. La fiamma viene rilevata dall’elettrodo di ionizzazione. Se durante l’accensione (8s max.) ciò non avviene la caldaia fa tre tentativi di accensione, dopo di che se la fiamma non viene rilevata va in blocco per mancanza fiamma. Quando invece si illumina l’indicatore “Temperatura fumi di scarico elevata”. Si consiglia di eseguire controlli in maniera diretta sullo scambiatore caldaia che potrebbe star generando una temperatura di combustione troppo elevata con conseguenti incrementi dei consumi. 52 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Griglia di Valutazione Indicatore Conoscenza degli argomenti Aderenza alla traccia e completezza della soluzione Esposizione dei contenuti e proprietà di linguaggio specifico Descrittori Punteggi Approfondita e dettagliata 7 Completa e dettagliata 6 Sufficiente 5 Parziale 3-4 Limitata 1-2 Completa in ogni dettaglio e pertinente 5 Corretta ma non completa 4 Sufficiente 3 Incompleta e confuse 1-2 Insufficiente 0 Chiara e tecnica 3 Semplice ma corretta 2 Non sempre chiaro 1 Confuso 0 Valutazione Voto Il punteggio complessivo raggiunto, nel caso presenti dei decimali, verrà arrotondato all’intero inferiore, se il decimale è minore di cinque, per un decimale uguale o superiore a cinque, verrà arrotondato all’intero superiore. 53 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 SIMULAZIONE DI 3° PROVA SCRITTA DEL 14/ 03/ 2015 Candidato_____________________________________________________Classe 5°D DISCIPLINE OGGETTO DELLA PROVA Lingua inglese Matematica Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni Tecnologie meccaniche ed applicazioni TIPOLOGIA DELLA PROVA C , 12 quesiti a domande aperte, 3 per disciplina, con risposta di estensione massima di 8 RIGHE DURATA DELLA PROVA 180 minuti STRUMENTI CONSENTITI Dizionario non enciclopedico ITALIANO-INGLESE Calcolatrice non programmabile. Non è consentito l’uso del bianchetto GRIGLIA DI VALUTAZIONE per ogni quesito PUNTEGGIO VALUTAZIONE LEGENDA-DESCRITTORI 1.1/1.25 Ottima Conosce gli argomenti proposti in modo esauriente ed approfondito e/o li espone con linguaggio appropriato. 0.9/1.0 Discreta Conosce gli argomenti proposti in modo preciso e/o li espone con linguaggio corretto. 0.85 Sufficiente Conosce i contenuti di base e/o li espone con linguaggio sufficientemente appropriato. 0.6/0.7 Mediocre Conosce i contenuti in modo frammentario e superficiale e/o li espone con linguaggio non sempre corretto. 0.2/0.5 Scarsa Non evidenzia conoscenze significative degli argomenti proposti e/o li espone con linguaggio scorretto. 0.1 Omessa Non risponde Il punteggio complessivo raggiunto, nel caso presenti dei decimali, verra’ arrotondato all’intero inferiore, se il decimale e’ minore di cinque, per un decimale uguale o superiore a cinque, verra’ arrotondato all’intero superiore. INGLESE MATEMATICA TEEA T.MECC. TOTALE ____ / 3.75 ___ / 3.75 ___ / 3.75 ____ / 3.75 _____ / 15 54 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Hypertext, in computer science, is a method of presenting information in which text, images, sounds and actions become linked together in a complex, non-sequential web of associations that permit the user to browse through related topics, regardless of the presented order of the topics. These links are often established both by the author of a hypertext document and by the user, depending on the intent of the hypertext document. The term “hypertext” was coined in 1965 by Ted Nelson to describe documents, as presented by a computer, that express the non-linear structure of ideas, as opposed to the linear format of books, films and speech. The term “hypermedia”, more recently introduced, is nearly synonymous but emphasizes the non-textual components of hypertext, such as animation, recorded sound, and video. 1. Explain what is a hypertext. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………….. 2. Describe the differences between a book and a hypertext. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………..… 3. Is “hypermedia” synonymous of “hypertext” ? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………….……… 55 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 4. Determina e classifica i punti di discontinuità della funzione 5. Determina le equazioni degli asintoti della funzione: 56 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 6. Determina i massimi e minimi della funzione: 57 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal 7. Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Spiegare brevemente costituzione e principio di funzionamento di un trasformatore elettrico …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………… …………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………… 8. Descrivi i principali parametri che specificano un relè termico ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….…………. 58 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal 9. Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Dato un circuito di comando alimentato con una tensione alternata a 24V, descrivere il metodo di dimensionamento della potenza del trasformatore ausiliario …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………… ………………………………………………………….……………..………………………………………………………………………………… ……………………………………………….…………….. 10. Descrivi il seguente Blocco di un programma per macchina utensile a CNC: N16 G1 X30 Y25 F200 S1200 T3 M13 …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………… ………………………………………………………….…………….. 59 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal 11. Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 In relazione al Ciclo di vita di un prodotto, descrivi quali sono le attività da svolgere nella fase di “Produzione” ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………….…………………………….………………………………………………………………………… ………………………………………………………….………………… 12. Descrivi schematicamente quali sono le fasi da seguire per la progettazione di un piano di manutenzione utilizzando la Tecnica di valutazione FMECA ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………… ………………………………………….……………………….. 60 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 SIMULAZIONE DI 3° PROVA SCRITTA DEL 20/ 04/ 2015 Candidato_____________________________________________________Classe 5°D DISCIPLINE OGGETTO DELLA PROVA Lingua inglese Matematica Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni Tecnologie meccaniche ed applicazioni TIPOLOGIA DELLA PROVA C , 12 quesiti a domande aperte, 3 per disciplina, con risposta di estensione massima di 8 RIGHE DURATA DELLA PROVA 180 minuti STRUMENTI CONSENTITI Dizionario non enciclopedico ITALIANO-INGLESE Calcolatrice non programmabile. Non è consentito l’uso del bianchetto GRIGLIA DI VALUTAZIONE per ogni quesito PUNTEGGIO VALUTAZIONE LEGENDA-DESCRITTORI 1.1/1.25 Ottima Conosce gli argomenti proposti in modo esauriente ed approfondito e/o li espone con linguaggio appropriato. 0.9/1.0 Discreta Conosce gli argomenti proposti in modo preciso e/o li espone con linguaggio corretto. 0.85 Sufficiente Conosce i contenuti di base e/o li espone con linguaggio sufficientemente appropriato. 0.6/0.7 Mediocre Conosce i contenuti in modo frammentario e superficiale e/o li espone con linguaggio non sempre corretto. 0.2/0.5 Scarsa Non evidenzia conoscenze significative degli argomenti proposti e/o li espone con linguaggio scorretto. 0.1 Omessa Non risponde Il punteggio complessivo raggiunto, nel caso presenti dei decimali, verrà arrotondato all’intero inferiore, se il decimale è minore di cinque, per un decimale uguale o superiore a cinque, verrà arrotondato all’intero superiore. INGLESE MATEMATICA TEEA T.MECC. TOTALE ____ / 3.75 ___ / 3.75 ___ / 3.75 ____ / 3.75 _____ / 15 61 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 A database is a collection of data, or information, specially organized for rapid search and retrieval by a computer. It consists of a file or a set of files; the information in these files may be broken down into records, each of which consists of one or more fields. Fields are the basic units of data storage. Using keywords and various sorting commands, users can rapidly search, rearrange, group, and select the fields in many records to retrieve or create reports on particular aggregates of data. Small databases can be maintained on personal computer systems and may be used by individuals at home. Typical commercial applications include airline reservations, production management functions, medical records in hospitals, and legal records of insurance companies. 1. Explain what is a database. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………….. 2. Say how users can work on a database. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………..… 3. What are databases used for? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………….……… 62 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D 4. Determina e classifica i punti di discontinuità della funzione 𝑦 = 5. Determina le equazioni degli asintoti della funzione: 𝑦 = a.s.2014-2015 4(4𝑥+8)(3−𝑥) −3(𝑥+2)(6−2𝑥) 5𝑥 2 −3𝑥+2 3𝑥−2 63 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D 6. Determina l’equazione della retta tangente alla funzione 𝑦 = 7. 2𝑥 2 −6 𝑥 2 +3𝑥 a.s.2014-2015 nel suo punto 𝑃 di ascissa x = -1. Descriva il principio di funzionamento di un teleruttore, anche detto contattore …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………….………………………………………………………………………………… …………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………… 64 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal 8. Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Indichi i guasti più comuni di un motore elettrico trifase e ne descriva uno in particolare soffermandosi anche sui possibili rimedi. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ….……………………………………………………………………………………………………..………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 9. Di che cosa si occupa la direttiva 2012/19/UE, nota come “nuova direttiva RAEE”, convertita il 14 marzo 2014 nel Decreto Legislativo 49/2014 ? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ….……………………………………………………………………………………………………..………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 65 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal 10. Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Disegna una Distinta Base ad Albero, evidenziando i diversi livelli, di un prodotto finito “bicicletta” formato dai seguenti componenti: telaio, forcella, manubrio, sellino, freno anteriore, freno posteriore, ruota anteriore, ruota posteriore, cerchione posteriore, perno posteriore, raggi posteriori, camera d’aria posteriore, copertone posteriore, cerchione anteriore, perno anteriore, raggi anteriori, camera d’aria anteriore, copertone anteriore. 66 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal 11. Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 Schematizza una Tabella che rappresenti la Distinta Base del disegno complessivo del prodotto finito “bicicletta”, per ogni particolare sopra riportato. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ….……………………………………………………………………………………………………..………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 12. Supponendo di voler realizzare un “barbecue” descrivi come definiresti un layout di officina in reparti …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ….……………………………………………………………………………………………………..………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 67 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE PARAMETRI ED INDICATORI 1Padronanza della lingua a)Chiarezza b)Correttezza c)Fluidità 2-Contenuto ed Organizzazio ne a)Conoscenze b)Comprensione c)Applicazione d)Coerenza e)Organicità f)Collegamenti 3-Elementi di merito a)Criticità b)Originalità c)Problematiz zazione LIVELLI DI PRESTAZIONE VALUTAZIONE MISURA ZIONE A Esposizione fluida, chiara, corretta; lessico ricco, appropriato, personale B Esposizione articolata, precisa, corretta, varia C Esposizione abbastanza articolata, precisa corretta D Esposizione semplice, comprensibile, generalmente corretta E Esposizione incerta, lessico impreciso e generico F Esposizione piuttosto incerta, lessico impreciso e generico G Esposizione confusa, lessico completamente impreciso e generico Eccell.Ottimo Buono Discreto Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravem. Insuff. 8 7 6 5 4 3 1-2 A Conoscenze complete ed approfondite. Ottima capacità di comprensione ed applicazione B Conoscenze complete. Buona capacità di comprensione ed applicazione C Conoscenze adeguate all’argomento D Conoscenze e comprensione essenziali E Conoscenze generiche e superficiali F Conoscenze limitate, frammentarie e superficiali G Conoscenze del tutto inadeguate o prressochè nulle Eccell.Ottimo Buono Discreto Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravem. Insuff. 13 12 11 10 7-9 5-6 1-4 A Argomentazioni coerenti e consequenziali. Collegamenti efficaci e significativi B Argomentazioni organiche e consequenziali C Argomentazioni fondamentalmente organiche e consequenziali D Articolazione semplice e collegamenti elementarii E Articolazione poco organica degli argomenti, effettua con difficoltà i collegamenti F Articolazione non organica degli argomenti, opera sintesi parziali e confuse G Argomentazione incoerente e priva di nessi logici Eccell.Ottimo Buono Discreto Sufficiente Non sufficiente Insufficiente Gravem. Insuff. 7 6 5 4 3 2 1 Giudizi, idee, soluzioni adeguati e fondati. Consapevolezza dei problemi 1 4) Capacità di autocorrezione e/o argomentazione 1 TOTALE 68 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 PROGRAMMI FINALI DELLE SINGOLE DISCIPLINE 69 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 70 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 71 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 72 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 73 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 74 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 75 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 76 IIS “ Cavour-Marconi-Pascal Documento del Consiglio della classe 5^D a.s.2014-2015 77