VERBALE DELLA CONFERENZA DELLE SUPERIORE MAGGIORI 29‐30 NOVEMBRE 2011 Prima giornata — 29 novembre 2011 Introduzione: Suor Teresina ha dato il benvenuto al gruppo Preghiera di apertura: La preghiera di apertura è stata guidata da Suor Dorothy Ann Dirkx Introduzioni: Suor Judith Marie Beck ha presentato Ruby Cribbin, Facilitatrice del 21° Capitolo Generale. Ha competenze come Consulente Organizzativa, Facilitatrice, Progettista e Formatrice. Ruby ha chiesto ad ogni membro della Conferenza delle Superiore Maggiori di presentarsi con il proprio nome dicendo da dove vengono e quali speranze ripongono in questo incontro. Scopi della riunione: Ruby ha spiegato gli scopi dell’incontro che il gruppo aveva già ricevuto per iscritto ed ha accentuato l’importanza di ricordarsi di pensare alla congregazione nel suo complesso, pur con la consapevolezza “delle varie parti.” Ci siamo riunite, ha sottolineato, per concentrarci sulla vita e sulla missione della congregazione nel suo insieme. Visione della congregazione: Il gruppo si è diviso in aree (Italia/Brasile, US/Caraibi, Germania/Austria e Generalato) affinché ogni suora potesse identificare e percepire le debolezze della congregazione, i punti di forza, le aree dove siamo bloccate e le possibilità di portare vita piena agli altri. 1. Debolezze della congregazione: Germania/Austria: Mettiamo tanto sulla carta ma questo poi non viene approfondito nella realtà Spesso parliamo di missione ma ci concentriamo troppo su di noi e sulle questioni interne della comunità Stiamo invecchiando e quindi le nostre possibilità sono limitate US/Caraibi: Individualismo Mancanza di collaborazione Campanilismo: concentrazione su una regione/aree e non su tutta la congregazione Italia/Tanzania: Troppa concentrazione su noi stesse e sul programma della Regione Non condividiamo abbastanza le nostre risorse all’interno della congregazione Divario generazionale Generalato: Incapacità di apprezzarsi e di affermarsi reciprocamente Barriere linguistiche Parliamo di unità ma non siamo davvero unite nella condivisione di personale e risorse 1 2. Punti di forza della congregazione Germania/Austria: La nostra internazionalità: ci sfida ad essere flessibili e alla condivisione Coraggio di affrontare temi/problemi del nostro tempo (ma soltanto nelle riunioni) US/Caraibi: Preghiera/contemplazione Profondo senso del servizio e della missione Etica del lavoro Italia/Tanzania/Brasile: Internazionalità e senso della famiglia Impegno per un ritorno alle nostre radici ed uno sforzo significativo di vivere il nostro carisma Capacità di rischiare Consiglio Generale: Carisma e missione; un ricco patrimonio di assunzione del rischio Rapporto con le Associate/i e con i sostenitori dei nostri ministeri Generosità e condivisione delle risorse con i poveri 3. Dove siamo bloccate come congregazione Germania/Austria: Si parla di unità e si desidera l’unità ma spesso quando ci concentriamo su questo campo siamo impotenti. US/Caraibi: Compiacenza (Bloccate nella situazione attuale) Mancanza di pianificazione congregazionale Vivere nell’ “io” e non nel “noi” Brasile/Italia/Tanzania: Troppo concentrate su dei problemi (come ad esempio pochi membri, invecchiamento e divario generazionale) Consiglio Generale: Atteggiamento di “non possiamo”, “siamo troppo vecchie”, “siamo troppo occupate” Individualismo 4. Possibilità di dare vita piena agli altri Germania/Austria: Consapevoli della nostra spiritualità e della Parola di Dio Reciproco sviluppo dei nostri rapporti 2 US/Caraibi: Apertura di ministeri al di fuori delle nostre aree Discernimento comunitario di collaborazione Suore che si assumono una maggiore responsabilità personale Brasile/Italia: Formazione continua e conversione continua Pastorale con i giovani e pastorale vocazionale Evangelizzazione — trasmettere i nostri valori alle persone a cui diamo un servizio e con cui lavoriamo Consiglio Generale: Pastorale vocazionale e lavoro con i giovani Collaborazione al nostro interno e fuori Essere aperte al futuro Commenti: • Le possibilità espresse come punti forti e blocchi sono in contraddizione e anche nei punti di forza c’è del negativo • L’apertura di ministeri fuori dei nostri confini comincia con la direzione di governo e si collega alla mancanza di una pianificazione congregazionale (condivisione di risorse umane, finanziarie, materiali) • La condivisione di personale e di risorse non sarà d’aiuto senza un cambiamento nei nostri cuori. Mandare una persona in un’altra parte della congregazione causerà molta sofferenza se non è la benvenuta • Essendo un sistema molto complesso, una congregazione internazionale non può da niente pianificare tutto. C’è bisogno di iniziare “da qualche parte”. Una parte deve fare in modo di riuscirci. Se una suora non va bene in un’area, non ci si può aspettare che vada bene quando viene mandata a formare un gruppo internazionale o multiculturale. Le suore devono essere preparate nel corpo, nella mente e nello spirito. • Impossibile parlare di missione senza uscire fuori da noi stesse. La vita religiosa già di per sé riguarda la missione. Non riguarda solo “se stessi”, va oltre se stessi. Questo è il tipo di preparazione necessaria. Si tratta di dare nuovo stimolo al nostro carisma e alla possibilità di rischiare, come aveva fatto la nostra fondatrice, ma che dire del giorno d’oggi! Domanda: Dopo ciò che avete appena ascoltato, punti di forza, debolezze, cosa è che ci tiene ferme, quali sono le possibilità che ci riserva il futuro e quali sono le vostre speranze per il 21° Capitolo Generale? • Che non creiamo soltanto belle parole sulla carta ma che attuiamo un piano d’azione per portare vita piena agli altri in tutta la congregazione (Concentrazione sulla Missione/Ministero) • Che oltre alle parole ascoltiamo davvero il messaggio, che ci prendiamo il rischio di fare ciò che ci appassiona • Che la conversione arriva, ad iniziare da ogni persona • Che è l’autenticità ad arrivare: i giovani interessati alla vita religiosa saranno attratti da una nostra autentica sequela di Cristo • Che ci concentriamo su una o poche cose, come la pastorale con i giovani e vocazionale. (sotto questa speranza c’è il timore di rimanere bloccate nelle nostre paure) 3 •
•
Che arriviamo ad identificare il nostro carisma e la nostra missione — a vivere in modo da portare vita piena agli altri; che capiamo meglio questo affinché diventi la nostra realtà. Che il Lunedì mattina vediamo all’opera il motto “portare vita piena agli altri” Che la carità di Cristo, tema del nostro ultimo Capitolo, ci spinga ad una visione che si manifesti il Lunedì mattina. Se questa visione viene incorporata nel Vangelo è più probabile che ce ne appassioniamo. Evangelizzazione— portare nuova vita alla fede in Gesù •
La conversione di una persona o di una congregazione contiene quattro elementi 1. Intenzione/desiderio/il volerlo 2. Attenzione: una consapevolezza che ci tiene aperte a vivere ogni possibilità nella vita come un’opportunità di conversione/trasformazione 3. Pratica: ogni religione ed ogni movimento psicologico ha una sua pratica e con ognuna ci si apre alla possibilità che avvenga una conversione/trasformazione. 4. Guide: insieme cerchiamo la volontà di Dio SECONDA GIORNATA — 30 NOVEMBRE 2011 Preghiera di apertura: Suor Dorothy Ann Dirkx ha preparato la preghiera d’apertura con una riflessione sul nostro logo. Revisione di tutti i materiali Albero: (Ved. allegato) Le foglie: Le foglie dell’albero (la parte razionale della nostra vita) sono le nostre attività, comportamenti, programmi, strutture, ordinamenti, risorse, norme, sistemi e procedure. Questo è il “come” della nostra vita. Alcune foglie sono concime (sono morte); altre sono appese, altre ancora vengono raccolte e riattaccate all’albero dalle suore, perché non vogliono lasciarle andare o passare oltre. Le radici: Le radici dell’albero— la parte cioè non razionale della nostra vita—quella più importante – comprende tre radici più grandi: 1) la nostra memoria e miti (la nostra storia), la memoria cioè che non è legata a dei ricordi e alla nostalgia ma al significato più profondo della nostra esistenza che sgorga dalle nostre radici; 2) il nostro impegno affettivo – le nostre esperienze, cioè quello che ci stimola a fare ciò che facciamo, i valori che ispirano le nostre scelte per il bene comune e 3) la nostra immaginazione simbolica— cioè i sogni per il futuro. Impegno affettivo: ciò che mi stimola, che al mattino mi fa alzare. Questo significa conoscere le nostre suore con il cuore, non solo condividendo dei fatti ma anche per esempio ciò che motiva una suora a lavorare con gli immigrati, con i Nativi Americani o nella pastorale con i giovani ecc. “A questo livello quante suore conosco?” Se alla radice dell’impegno affettivo c’è debolezza e/o trascuratezza, se non ci parliamo l’un l’altra a questo livello, se ci concentriamo soltanto sul lavoro, sul tempo, su temi che 4 escono fuori da noi stesse e non arriviamo a questo livello di comunicazione e motivazioni, a questo livello di esperienze, non potremo mai arrivare a sognare insieme un futuro come lo vorremmo. La nostra energia deve essere a questo livello d’impegno affettivo per poter sognare insieme. Se le suore non riescono a ridere e a piangere insieme, a svolgere dei riti, a creare dei simboli, ad arrivare a parecchie suore su questo livello comunicativo, non riusciremo a sognare insieme, a far parlare il nostro cuore (non c’è collegamento). Questo è un livello non razionale (del cuore). Per poter stabilire la nostra futura direzione, il Capitolo Generale deve esaminare le radici non le foglie. Si noti anche che la nostra esistenza si colloca in un contesto più ampio che comprende la tradizione francescana, la Chiesa di oggi ed il mondo di oggi. Anche questi aspetti della nostra vita devono essere presi in considerazione al Capitolo Generale.
Senza una forte memoria mitica (la nostra storia) ed un forte impegno affettivo Domande/commenti sul concetto dell’albero: ™ Internazionalità: Ieri è emersa la questione dell’internazionalità intenzionale o casuale. Sono stati chiesti commenti in merito. Dobbiamo lavorare alle radici dell’albero per chiarire questo argomento. Desideriamo l’internazionalità ma in realtà questo aspetto della nostra congregazione non è stato approfondito. Dobbiamo decidere se vogliamo davvero essere internazionali e, in caso affermativo, quali sono le implicazioni di esserlo. Per esempio: Quante suore conosciamo nella congregazione ‐ in Brasile, Austria, Germania, USA, Caraibi, Repubblica Domenicana, Italia e Africa? Leggiamo pubblicazioni scritte da teologi, da scrittori che parlano di spiritualità dei vari paesi in cui lavorano le nostre suore? Si parla soltanto delle novizie della nostra area o di tutta la congregazione? Non succederà dalla sera alla mattina che diventiamo una congregazione che è intenzionalmente internazionale. Si richiede un cambiamento del cuore, una conversione/trasformazione. Qualsiasi cosa facciamo in ogni parte della congregazione deve includere la domanda: Cosa significa questo aspetto per noi, non solo per il Brasile o per l’Italia, per la Germania o per l’Africa, per il Brasile o per i Caraibi o per gli USA. ™ La mancanza di impegno affettivo — non collegarsi a livello di intenzioni, valori, motivazioni, ecc: Quando abbiamo identificato la debolezza per una mancanza di impegno affettivo, avremo riempito un bisogno umano di altre cose. Non possiamo semplicemente andare da qualcuno e dire: “Ti sono simpatica?” Non possiamo neanche essere amiche con ogni suora—alcune si approcceranno a noi nel modo sbagliato; possiamo comunque collegarci ancora a livello di propositi. Le componenti relazionali sono importanti. Come congregazione non sono volumi di carte a tenerci insieme. La 5 costruzione di relazioni a livello di intenzioni è essenziale per costruire un futuro, per sognare insieme, per abbracciare una visione comune. ™ Un impegno affettivo non è un’amicizia. Siamo collegate ed attaccate l’una all’altra perché abbiamo una comune missione, perché condividiamo uno scopo. Questo richiede una conoscenza delle persone a tu per tu, cuore a cuore; richiede di conoscere la passione di una suora. Si comincia così a conoscersi, a partire dal nostro gruppo! ™ L’albero nel suo insieme: una suora ha commentato che è rimasta colpita da questo albero, dal percorso/viaggio che dobbiamo fare e dal fatto che dobbiamo lavorare su tutte e tre le radici (memoria/mito o storia, impegno affettivo o esperienze, e sull’espressione/immaginazione simbolica dei nostri sogni per il futuro. Abbiamo lavorato sulla nostra storia ma non siamo andate alla seconda radice (l’impegno affettivo), alla nostra passione. Senza passione non possiamo sognare. È molto importante, ha detto la suora, che trasmettiamo la nostra passione ai giovani; i giovani sono attratti dalla nostra passione perché desiderano dare tutto se stessi. ™ Il ruolo delle Leader: Ruby ha detto che come leader possiamo dare un aiuto e un collegamento alla congregazione con il modo in cui prepariamo una presentazione Powerpoint. ™ L’internazionalità— Una suora ha detto che quando le suore venivano mandate in missione in altre paesi c’è stata internazionalità. Questo non succede più, quindi come possiamo ora fare in modo che la nostra internazionalità sia una realtà? In merito a questo Ruby ha detto che stiamo affrontando una sfida nuova. Non si tratta soltanto di volerlo. Il semplice gesto di mandare una scatola di cioccolatini è un modo per unirsi cuore a cuore, usando cose di ogni giorno, che ci toccano e ci collegano l’un l’altra. Il gesto di chiamare una suora il giorno del suo compleanno (intenzione espressa). Avere l’intenzione di essere una congregazione internazionale significa lavorare per una reciproca comunione con piccoli gesti. Ruby ha chiesto al gruppo: quante di voi ricevono o mandano dei biglietti d’auguri per il compleanno delle suore in altre parti della congregazione? Ha parlato di “campi morfogenetici di risonanza”: campo di struttura nello spazio: se le leader si attivano in modo più internazionale, questo si propagherà ai membri (come modello). C’è collegamento quando, tornando a casa dopo una riunione di direzione si condivide quello che è successo in questo incontro. Dobbiamo recuperare la nostra internazionalità. Ruby ha chiesto se ascoltiamo le notizie: cosa sta succedendo in Italia, Brasile, Germania, Austria, Caraibi, Africa e negli Stati Uniti? Il gruppo direttivo è uno specchio della congregazione: cosa facciamo per essere un modello di leader? C’è una differenza tra lo stare insieme come leader e come invece un gruppo di governo che coglie la ragione per cui si è unito, quella cioè di preparare un modello direttivo. 6 ™ Uno dei membri ha detto che la sua impressione è che come congregazione stiamo già cercando di prestare attenzione a ciò che accade in altre aree della congregazione. Ci devono comunque essere altri profondi cambiamenti, come per esempio un gruppo intimidito da un altro gruppo (territorio e lotte di potere—lottare per il potere). Ruby ha commentato che dobbiamo dire i problemi e non soltanto spazzarli via sotto il tappeto. Possiamo, ha chiesto, essere diverse da altri gruppi internazionali che sono in lizza per il potere e il controllo sulle altre nazioni? Possiamo lavorare per lo stesso scopo in varie culture/paesi? In risposta a questo una suora ha detto che abbiamo lavorato insieme per 30 anni con le suore nei comitati internazionali ecc. Ruby ha suggerito che i consigli provinciale e regionali facciano una lista di suore delle loro zone che hanno avuto un’esperienza internazionale. Ha detto che l’albero deve essere internazionale ad ogni livello. Da qualsiasi parte si possa cominciare ci deve essere un collegamento internazionale. Le radici di un albero di melo non possono dare pere come frutto per esempio. Ci deve essere integrazione ed integrità: tutti i “come”— cioè la parte più in alto della pianta, deve collegarsi al “cosa”, al “perché” e al “chi” dell’albero. Tutto deve rientrare nell’internazionalità ed essere presente in tutte le nostre espressioni. ™ Collegare l’albero al Capitolo Generale (Articolo 108): Ruby ha sottolineato che l’Articolo 108 descrive il Capitolo Generale sia come un organo legislativo e nostra massima autorità con lo scopo di proteggere le radici dell’albero (il nostro patrimonio, il nostro carisma e la nostra missione) sia come un organo che imposti la nostra direzione futura. Speranze per il Capitolo Generale – Ruby ha ripercorso le Speranze della Commissione per il Capitolo Generale e per ognuna di esse ha sviluppato quanto segue: 1. Speriamo che ogni suora sia coinvolta e partecipi con speranza, gioia ed entusiasmo nel processo di preparazione. Ricordatevi, ha detto, che “Suor Aspra” potrebbe essere stata così per tutta la vita ma che può ancora essere invitata. Per “Suor Normale,” ci auguriamo che abbracci la sfida di impegnarsi nella preparazione e di vederla come un’opportunità da cogliere. 2. Speriamo che ogni suora sia aperta a ricevere nuova vita nello Spirito e a condividere questa “vita piena con altri.” Ricordarsi della “vita piena” anche al Capitolo e che abbiamo bisogno di essere aperte le une con le altre. 3. Ci auguriamo che ogni suora sia disposta ad immergersi nelle profondità di ciò che significa essere una SSM nella Chiesa e nel mondo di oggi, cercando la volontà di Dio per la congregazione. Ruby ha detto che dobbiamo essere disponibili ad andare più in profondità. Se la vostra vita è veramente completa ha commentato, e se al Capitolo siete andate abbastanza a fondo anche su solo una parte ne sarà beneficiata tutta la congregazione. Andare più in profondità è la parte contemplativa. È a questa profondità che incontriamo il nostro vero io e non ci vogliamo andare. È difficile andare oltre i “personalismi” ed i campanilismi ed avere una visione comune secondo la volontà di Dio. 7 4.
Ci auguriamo che ogni suora si impegni con passione nel processo di riflessione allo scopo di trovare la nostra futura e comune direzione. Tempistica: Ampio arco di tempo: È importante ricordare alle suore di riflettere sulle risorse, di discuterle. Chiedere inoltre alle suore di cercare le risorse nella propria area, di darle a un membro della Commissione incaricato di condividerle con l’intera congregazione. Abbiamo cercato di cogliere l’essenza del materiale invece che di pubblicarlo per intero. Una delle suore ha chiesto che sia mandato tutto ad ogni casa locale perché le piacerebbe davvero averne accesso. È stato spiegato che si può andare sul sito web di UISG – dove si può trovare l’intera pubblicazione. Febbraio/Marzo ‐ Riflessione I ‐ Lo scopo del libretto Riflessione I è che le suore guardino il presente e si chiedano: Dove siamo state dopo il nostro ultimo Capitolo? Quali sono i doni lasciati dall’ultimo Capitolo? (identificarne non più di tre) Quali sono le sfide lanciate dall’ultimo Capitolo? (identificare non più di 3 sfide che abbiamo affrontato) In che modo l’ultimo Capitolo ci ha portato dove siamo ora? In che modo il Capitolo Generale ha fatto la differenza per la tua vita? In quali campi lo Spirito ci chiama ora a rispondere mentre andiamo verso il nostro futuro? Quali sono i cambiamenti che potremmo apportare per poterci dedicare a tali campi (non più di tre) Febbraio/Marzo 2011—Riunione della Provincia per completare la Riflessione I (le suore hanno fatto le proprie riflessioni personali) e l’elezione delle delegate Riflessione I — In gruppi di 8 le suore risponderanno alle stesse domande che hanno preparato per questo incontro provinciale/regionale/delegazione: 1) Quali sono i doni che Dio ci ha lasciato come provincia/regione/delegazione dopo il 20° Capitolo Generale? 2) Quali sono state le sfide affrontate? 3) In quali ambiti lo Spirito ci chiama ora a rispondere mentre andiamo verso il nostro futuro? e 4) Quali sono i cambiamenti che potremmo apportare per poterci dedicare a tali ambiti? Le risposte del gruppo saranno raccolte dal Membro della Commissione incaricato che a sua volta le porterà alla prossima riunione della Commissione del Capitolo Generale (fine Aprile 2012). La risposta di tutta la congregazione sarà compilata e rimandata alle suore per discuterla nelle comunità locali, nelle case locali e/o in un’altra riunione della provincia/regione/delegazione a Giugno 2012. I risultati delle discussioni saranno mandati ai membri della Commissione non più 8 tardi del 1° agosto e saranno compilati dalla Commissione alla riunione di Agosto 2012 per la preparazione del Capitolo Generale. Delegate: Il 21° Capitolo Generale non deve presentarsi come il precedente Capitolo. Devono essere presenti i membri più giovani della congregazione. Il futuro della congregazione appartiene a loro. Hanno bisogno di fare esperienza di questo Capitolo. I membri presenti a questa riunione hanno espresso la convinzione che abbiamo bisogno sia delle suore più giovani che di quelle più anziane. È stata espressa anche una forte convinzione sul fatto che dobbiamo istruire le nostre suore, poiché ad ogni Capitolo Generale continuiamo a mandare le stesse persone e tendiamo a non scegliere i nostri membri più giovani. Ruby ci ha ricordato che l’elezione delle delegate non riguarda un’amicizia o un’approvazione, ma che riguarda il nostro futuro. Ci ha incoraggiato a consultarci l’un l’altra su quale suora sarebbe una buona delegata. Ci ha inoltre ricordato che i membri più nuovi devono essere istruiti sul fatto che saranno futuri leader. Procedura: Le riflessioni che ci sono state durante la riunione della provincia/regione/delegazione (Marzo/Aprile) saranno raccolte dai membri della Commissione, compilate e rimandate ai membri per la Riflessione II che ci sarà nelle riunioni a livello di comunità locale, nelle discussioni a livello di case locali e/o nelle riunioni della provincia/regione/delegazione. Le risposte a questo secondo processo di riflessione vengono mandate ad un membro della Commissione incaricato entro il 1° agosto. Una compilazione con le risposte e la Relazione quinquennale della Provincia/Regione/Delegazione deve arrivare al Generalato entro il 1° settembre 2012 per la preparazione del Capitolo Generale di Ottobre 2012. Revisione di altri materiali e procedure: Ottobre‐Novembre 2011: Ogni casa della congregazione ha ricevuto il materiale per la riflessione personale. Nella lettera di accompagnamento sono stati presentati dei semplici punti per la riflessione personale. Per una maggiore consapevolezza, le suore sono state incoraggiate a parlare con altre suore al di fuori della propria comunità locale e zona. Suor Teresina ha chiesto alle leader di incoraggiare le suore della loro zona a raggiungere un pubblico più vasto. Risorse: La Commissione ha fatto una sintesi di una serie di risorse internazionali. Le suore sono state incoraggiate ad andare sul sito web UISG per le copie dell’articolo completo su cui è basata questa sintesi. Questo materiale può contenere un vocabolario che in campi specifici non ci sarà familiare. È stato suggerito che la sintesi degli articoli venga messa in bacheca, nelle stanze dove si prega, in ogni posto in cui le suore potranno prendere familiarità con questo materiale, studiarlo, riflettere e pregare.
9 Domande: Suor Teresina ha chiesto se qualcuna avesse domande sul materiale. Una suora ha chiesto che ad ogni casa venisse mandato l’articolo intero. Questa richiesta non è stata incoraggiata; le suore invece potranno cogliere questa opportunità per imparare ad usare Internet. Materiali 6 gennaio 2012: Ad ogni leader è stata consegnata la busta con il materiale che sarà a disposizione delle suore il 6 gennaio 2012: ™ Due libretti (Riflessione I e il Fascicolo per la Preparazione) ed una lettera con la spiegazione del contenuto di ogni libretto. Le leader e i membri della Commissione insieme al pacchetto riceveranno un’altra lettera. ™ Il Modulo con la Risposta del Gruppo, su cui il gruppo indica 1) quali sono i doni che sono stati mandate dal Signore in relazione al vissuto del 20° Capitolo Generale; 2) Le sfide che abbiamo affrontato. Guardando al futuro: 1) gli ambiti in cui lo Spirito ci chiama a rispondere e 2) i cambiamenti necessari da apportare nei diversi ambiti. Il Modulo con la Risposta del Gruppo viene dato al Membro della Commissione incaricato dopo la riunione della provincia/regione/delegazione di Febbraio/Marzo 2012. È stato suggerito che se una suora viene alla riunione provinciale/regionale/della delegazione di Febbraio/Marzo/Aprile e non ha fatto la sua riflessione personale (il libretto Riflessione I non completato ma vuoto), il procedimento deve essere fermato e deve essere chiesto ad ogni suora di completare questo compito prima di entrare nel processo di gruppo. ™ Il Fascicolo per la Preparazione: Anche questo libretto deve essere letto dalle suore prima dell’incontro. Contiene le Speranze per il 21° Capitolo Generale, il tema ed il logo, le fasi del procedimento, il calendario e la guida per l’elezione delle candidate. Per quanto riguarda le fasi del procedimento, le suore devono collegarsi con le suore di tutta la congregazione. Alle leader è stato chiesto di preparare delle modalità per mettersi in comunicazione! Relazione quinquennale delle Leader: Ad ogni leader è stato chiesto di rispondere alla seguente domanda relativa agli obiettivi del 20° Capitolo Generale ed un rapporto finanziario delle loro aree congregazionali: 1. Quali sono gli eventi della vostra provincia/regione/delegazione collegati agli obiettivi del 20° Capitolo Generale che ti hanno dato forza; quale impatto hanno avuto gli obiettivi del 20° Capitolo Generale sui membri? 2. In quale senso le suore sono impegnate negli obiettivi del 20° Capitolo Generale? 3. Quali sono i ministeri in cui le suore sono coinvolte che realizzano gli scopi del 20° Capitolo Generale? E in quale modo questi ministeri danno espressione agli obiettivi del 20° Capitolo Generale? 10 Presentazione Powerpoint (7‐10 minuti di presentazione per i membri del 21° Capitolo Generale: per i membri del 21° Capitolo, che cosa sarebbe interessante sapere sulla propria provincia? Date un’idea di chi siete nella vostra chiesa, zona, cultura. Un documento scritto (fronte‐retro): che dia informazioni sulla vostra regione/provincia/delegazione Nota: La Presentazione powerpoint ed il documento scritto può essere fatto dalle delegate, dalle altre suore. Riuscire ad avere delle idee dalle suore quando a Febbraio/Marzo/Aprile partecipano alla riunione della provincia/regione/delegazione. Rispettosamente presentato da Suor Dorothy Ann Dirkx, SSM 11 
Scarica

29 novembre 2011 Introduzione: Suor