DNA L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche necessarie alla biosintesi di RNA e proteine, molecole indispensabili per lo sviluppo ed il corretto funzionamento della maggior parte degli organismi viventi. Dal punto di vista chimico, il DNA è un polimero organico costituito da monomeri chiamati nucleotidi. Tutti i nucleotidi sono costituiti da tre componenti fondamentali: 1) un gruppo fosfato 2) il deossiribosio (zucchero pentoso) 3) base azotata che si lega al 1C’ dello zucchero deossiribosio con legame N-glicosidico. Quattro sono le basi azotate che possono essere utilizzate nella formazione dei nucleotidi da incorporare nella molecola di DNA: le purine (adenina, guanina) e le pirimidine ( citosina, timina e uracile). DNA DNA Negli organismi viventi, il DNA non è quasi mai presente sotto forma di singolo filamento, ma come una coppia di filamenti saldamente associati tra loro. Essi si intrecciano tra loro a formare una struttura definita doppia elica. Ogni nucleotide è costituito da uno scheletro laterale, che ne permette il legame covalente con i nucleotidi adiacenti, e da una base azotata, che instaura legami idrogeno con la corrispondente base azotata presente sul filamento opposto. DNA Ogni tipo di base presente su un filamento forma un legame con la base posta sul filamento opposto. Tale evento è noto come appaiamento complementare. Le basi puriniche formano legami idrogeno con le basi pirimidiniche: A può legare solo T e G può legare solo C. L'associazione di due basi viene comunemente chiamata paio di basi ed è l'unità di misura maggiormente utilizzata per definire la lunghezza di una molecola di DNA. DNA La struttura laterale del DNA è composta da unità ripetute ed alternate di gruppi fosfato e di 2-deossiribosio, uno zucchero pentoso (a cinque atomi di carbonio) che si lega ai fosfati adiacenti attraverso legami fosfodiesterici presso il terzo ed il quinto carbonio; in pratica, ogni molecola di fosfato forma un ponte molecolare collegando, attraverso legami fosfodiesterici, il carbonio in posizione 3′ di una molecola di deossiribosio con quello in posizione 5′ dello zucchero successivo. Conseguenza di questi legami asimmetrici è che ogni filamento di DNA ha un senso, determinato dalla direzione dei legami fosfodiesterici. In una doppia elica, il senso di un filamento è opposto a quello del filamento complementare DNA Per tale motivo, i due filamenti che costituiscono una doppia elica sono detti antiparalleli. Le estremità asimmetriche di un filamento di DNA sono definite estremità 5′ (cinque primo) ed estremità 3′ (tre primo). La principale differenza tra il DNA e l'RNA è lo zucchero pentoso utilizzato: l'RNA utilizza, infatti, il ribosio. MALATTIE GENETICHE GENE: porzione di materiale genetico (DNA) che codifica per una proteina. Nel contesto dello stesso gene vi sono sequenze codificanti (esoni) e sequenze non codificanti (introni). Ciascun gene è presente in coppia cioe’ in due copie presenti su cromosomi omologhi dei quali uno è di origine materna e uno paterna ALLELI: Sono le due copie di un gene presenti negli stessi loci di due cromosomi omologi (cioè nella stessa coppia). Se i geni della coppia allelica sono identici l’individuo è omozigote per il carattere controllato da quell’allele, mentre se essi sono differenti sara’ etrozigote CROMOSOMI: strutture a forma di bastoncino che si formano nel nucleo al momento della mitosi. Contengono i geni . GENOMA: Il genoma, o patrimonio genetico, è l'insieme dei geni di un organismo vivente. PROTEINE Una proteina è costituita da una o piu’ subunità dette polipeptidi, che sono a loro volta composte da subunità piu’ piccole gli aminoacidi. Gli aminoacidi di un polipeptide sono uniti tra loro da legami peptidici. RNA Gli RNA sono molto simili al DNA. Sono polimeri di nucleotidi a singola catena Differiscono dal DNA perché hanno : 1. Contengono lo zucchero ribosio anzche’ il desossiribosio 2. Una delle basi, la timina è sostituita dall’uracile a legarsi con l’adenina, mentre la guanina si lega sempre con la citosina 3. Sono di solito a singolo filamento anziché a filamento doppio Le molecole di RNA vengono sintetizzate attraverso un processo, conosciuto come trascrizione del DNA dove un filamento di DNA viene ricopiato nel corrispondente filamento di RNA. RNA La TRASCRIZIONE E’ una reazione di polimerizzazione in cui singoli nucleotidi sono legati in modo sequenziale a costituire un filamento polinucleotidico (RNA). Tale reazione è catalizzato da un enzima RNA polimerasi e richiede un DNA a stampo e quattro nucleotidi trifosfato (ATP) , guanosina trifosfato (GTP), citidina trifosfato (CTP) e uridina trifosfato (UTP). RNA La trascrizione, il processo attraverso il quale sono sintetizzate copie di RNA da geni presenti nel DNA, produce tre tipi di RNA: 1. mRNA (messaggero) che contiene l’informazione per la sintesi delle proteine, codifica e porta informazioni durante la trascrizione dal DNA ai siti della sintesi proteica per essere sottoposto alla traduzione . 2. rRNA (ribosomiale) che entra nella struttura dei ribosomi utilizza l’informazione codificata dall’mRNA per assemblare gli aminoacidi in proteine. tRNA (RNA transfer) necessario per la traduzione nei ribosomi, lega gli aminoacidi e li accoppia alla corrispondente sequenza sull’mRNA. In un certo senso il tRNA funziona come un dizionario molecolare che traduce il codice degli acidi nucleici nelle sequenze aminoacidiche delle proteine. 3. TRASCRIZIONE RNA Ogni tipo principale di RNAè trascritto inizialmente in una forma preliminare nota come precursore. Il precursore , che è tipicamente una molecole più grande della molecola di RNA funzionale, viene poi modificato attraverso una serie di reazioni biochimiche, chiamate nel loro insieme maturazione (processing). Una di queste modificazioni include operazioni di taglio e ricucitura (splicing) che rimuovono le parti eccedenti della sequenza nucleotidica dal precursore. Processi addizionali possono aggiungere nucleotidi ad una o entrambe le estremità del precursore e modificare chimicamente singole basi. Il prodotto finale, una molecola RNA complessato con proteine a costituire una particella ribonucleoproteica, è trasportato attraverso la membrana nucleare ai siti di sintesi proteica nelle citoplasma RNA Traduzione del RNA . Il meccanismo utilizzato per la conversione dell’informazione da sequenze di nucleotidi in sequenze di amminoacidi è conosciuto come codice genetico; il processo di trasferimento di informazioni dagli mRNA alle proteine costituisce la cosiddetta traduzione dell’informazione genetica. Il codice genetico consiste nell’esistenza di una corrispondenza tra unità di messaggio, costituite a sequenze di tre nucleotidi (triplette o codoni) contenute negli mRNA, e uno dei venti amminoacidi che costituiscono le proteine SINTESI PROTEICA La sintesi proteica (nota anche come traduzione genica) costituisce la seconda fase del processo di espressione genica, ovvero il processo in cui l'informazione contenuta nel DNA dei geni viene convertita in proteine che svolgono nella cellula un'ampia gamma di funzioni. Nella sintesi proteica un filamento di RNA messaggero, prodotto a partire da un gene sul DNA attraverso il processo di trascrizione, è usato come stampo per la produzione di una specifica proteina. La relazione tra triplette di basi dell'RNA e gli amminoacidi delle proteine è definito codice genetico. CODICE GENETICO Il patrimonio genetico strutturale è scritto nella catena del DNA con un codice detto Codice genetico che mette in corrispondenza le quattro basi azotate che entrano nella composizione del DNA stesso con gli amminoacidi. Ciascuna parola del codice è costituita da una serie di tre basi detta tripletta o codoner. Ognuna di esse indica agli organi effettori (RNA e ribosomi) che deve essere preso un determinato amminoacido e legato alla catena polipeptidica che si sta costruendo. Da ciò si coglie che il fenomeno genetico fondamentale, a livello cellulare, è la sintesi delle proteine. CODICE GENETICO Il codice genetico è un codice a triplette in cui ogni codone di tre nucleotidi in un mRNA codifica per un aminoacido. Alcuni aminoacidi sono rappresentati da piu’ di un codone. TRADUZIONE La traduzione dell’mRNA in una catena polipeptidica avviene sui ribosomi. Gli aminoacidi vengono portati al ribosoma dalle molecole di tRNA. La sequenza corretta di aminoacidi si ottiene mediante legame specifico tra il codone dell’mRNA e l’anticodone del tRNA e mediante il legame specifico di ogni aminoacido al proprio tRNA. SINTESI PROTEICA Componenti coinvolti Il ribosoma, composto da RNA ribosomiale (rRNA) e proteine ribosomiali. Il ribosoma presenta una subunità ribosomiale 30 S minore ed una maggiore 50 S. L'RNA messaggero (mRNA). L'RNA transfer (tRNA), una corta catena di RNA (74-93 nucleotidi) che è legata covalentemente ad un dato amminoacido, costituendo un amminoacil-t-Rna. Le Amminoacil tRNA sintetasi, enzimi che catalizzano la formazione del legame ad alta energia tra un dato amminoacido e l'RNA transfer corrispondente. Il ribosoma contiene due siti di legame per gli aminoacil tRNA, il sito peptidilico P e il sito aminoacilico A. Diverse altre proteine. SINTESI PROTEICA SINTESI PROTEICA La sintesi procede in tre fasi: inizio, crescita e termine del polipeptide. L'inizio della sintesi vede i ribosomi legarsi al codone di avvio dell'mRNA, che indica il punto in cui l'mRNA comincia a codificare la proteina. Questo codone è generalmente AUG (adenina-uracile-guanina), SINTESI PROTEICA Il tRNA iniziatore, sia che rechi metionina o N-formil-metionina, accoppia le sue basi con quelle del codone di avvio coadiuvato da dei fattori di inizio (IF) e si lega al sito P del ribosoma formando un ponte tra la subunità minore e la subunità maggiore. La sub-unità maggiore forma quindi un complesso con quella minore e i fattori di inizio vengono liberati. A questo punto avviene l'allungamento. Un nuovo aminoacil-tRNA complessato con il fattore di allungamento TU entra sul sito A del ribosoma ed accoppia le sue basi con quelle dell'mRNA. La subunità ribosomiale maggiore possiede azione peptidil-transferasica, grazie al quale crea un legame peptidico tra gli amminoacidi vicini. Appena questo accade, l'amminoacido sul sito P si stacca dal suo tRNA e la catena peptidica in crescita si lega al tRNA sul sito A. Il ribosoma quindi si muove lungo l'mRNA spostando il peptidiltRNA dal sito A al sito P liberando nel contempo il tRNA vuoto. Questo processo è noto come traslocazione. SINTESI PROTEICA Questo processo continua finché il ribosoma non incontra uno dei tre possibili codoni di arresto (stop), che sono UAG, UAA, UGA. Questa è la fase di terminazione. La crescita della proteina si interrompe ed i fattori di rilascio, proteine che simulano l'azione del tRNA, fenomeno conosciuto come mimetismo molecolare si legano al sito A e liberano la proteina nel citoplasma. La sintesi delle proteine può avvenire molto rapidamente. Questo avviene perché più ribosomi possono legarsi ad un filamento di mRNA consentendo quindi la costruzione simultanea di più proteine. Un filamento di mRNA con più ribosomi è chiamata polisoma. Infine, dato che i procarioti non hanno nucleo, un filamento di mRNA può essere tradotto in proteina mentre viene creato per trascrizione dal DNA. Questo non è possibile negli eucarioti, in cui la traduzione avviene nel citoplasma mentre la trascrizione avviene nel nucleo cellulare. MALATTIE GENETICHE GENE: porzione di materiale genetico (DNA) che codifica per una proteina. Nel contesto dello stesso gene vi sono sequenze codificanti (esoni) e sequenze non codificanti (introni). Ciascun gene è presente in coppia cioe’ in due copie presenti su cromosomi omologhi dei quali uno è di origine materna e uno paterna ALLELI: Sono le due copie di un gene presenti negli stessi loci di due cromosomi omologi (cioè nella stessa coppia). Se i geni della coppia allelica sono identici l’individuo è omozigote per il carattere controllato da quell’allele, mentre se essi sono differenti sara’ etrozigote CROMOSOMI: strutture a forma di bastoncino che si formano nel nucleo al momento della mitosi. Contengono i geni . GENOMA: Il genoma, o patrimonio genetico, è l'insieme dei geni di un organismo vivente. GENOMA MALATTIE GENETICHE CROMOSOMA Ciascun cromosoma è formato da due cromatidi uniti per il centromero. Ogni cromatidio è costituito a sua volta da una singola catena di DNA e dalle proteine cromosomiche ad esse associate. Gli istoni sono un gruppo di proteine cromosomiche basiche a funzione strutturale. Il genoma umano è costituito da 23 paia di cromosomi di cui 22 paia di autosomi o cromosomi somatici e due gonosomi o etrocromosomi o cromosomi sessuali. L’insieme dei 46 cromosomi di una mitosi è detta CARIOTIPO cellulare. MALATTIE GENETICHE TECNICA PER LA DETERMINAZIONE DEL CARIOTIPO L’analisi citogenetica viene eseguita di routine a partire da una piccola quantità di sangue periferico eparinato. Le cellule in divisione (linfociti T ) vengono bloccati in metafase. I cromosomi sono contati e suddivisi in sette gruppi in base alle loro dimensioni e alla posizione del centromero. Gruppo A, B, C, D, E, F, G MALATTIE GENETICHE CARIOTIPO UMANO Il numero dei cromosomi della specie umana è di 22 coppie di autosomi piu’ una coppia di eterocromosomi XX nella femmina, XY nel maschio. I cromosomi sono contati e suddivisi in sette gruppi in base alle loro dimensioni (grandi, medi e piccoli) e alla posizione del centromero (metacentrici se il centromero è al centro, submetacentrici se il centroemro è vicino al centro, acrocentrici se posto ad una estremità e telocentrici se del tutto terminale) Sette gruppi con le lettere dell’alfabeto A, B, C, D, E, F, G Vedi lucido MALATTIE GENETICHE Le malattie genetiche sono dovute ad alterazioni quantitative o qualitative (mutazioni) del patrimonio genetico (genoma). Le malattie genetiche in quanto legate ad alterazioni del genoma sono malattie congenite cioe’ presenti alla nascita. Se le mutazioni interessano le cellule germinali la malattia puo’ essere trasmessa alla prole (malattie ereditarie) Se la lesione interessa solo le cellule somatiche la malattia non viene trasmessa alla generazione successiva. Le malattie genetiche che presentano mutazioni su uno dei 22 cromosomi somatici o autosomi sono dette autosomiche, o gonosomiche se il gene mutato si trova sul cromosoma X (eredità X-linked) o sul cromosoma Y (Y-linked). MALATTIE GENETICHE Le malattie genetiche possono riguardare singoli geni o parti di essi (mutazioni puntiformi) oppure interi cromosomi o frammenti piu’ o meno lunghi di cromosomi . Il primo tipo di alterazione da’ origine alle malattie monogeniche o mendeliane che sono malattie ereditarie classiche che possono essere autosomiche o gonosomiche. Il secondo tipo di alterazioni da’ origine alle malattie da aberrazione cromosomica o cromosomopatie anch’esse distinguibili in autosomiche o gonosomiche Le monogeniche vengono considerate come anomalie qualitative mentre le cromosomopatie come anomalie quantitative. MALATTIE GENETICHE Un terzo gruppo di malattie genetiche dette multifattoriali cosi’ chiamate per il concorso di causale di piu’ fattori genetici e/o ambientali. Quando poi perche’ si manifesti la malattia è necessario l’intervento di piu’ geni mutati si parlera’ di malattie poligeniche. Esempi di malattie poligeniche e multifattoriali : diabete mellito, ipertensione arteriosa, gotta. Malattie congenite non ereditarie sono causate da agenti infettivi che hanno colpito la madre prima o durante la gravidanza come ad es. la sifilide, la rosolia, citomegalovirus, AIDS, alcuni farmaci come la talidomide,o agenti tossici come la diossina che determinano embriopatie o fetopatie. MALATTIE GENETICHE GENE: porzione di materiale genetico (DNA) che codifica per una proteina. Nel contesto dello stesso gene vi sono sequenze codificanti (esoni) e sequenze non codificanti (introni). Ciascun gene è presente in coppia cioe’ in due copie presenti su cromosomi omologhi dei quali uno è di origine materna e uno paterna ALLELI: Sono le due copie di un gene presenti negli stessi loci di due cromosomi omologi (cioè nella stessa coppia). Se i geni della coppia allelica sono identici l’individuo è omozigote per il carattere controllato da quell’allele, mentre se essi sono differenti sara’ etrozigote CROMOSOMI: strutture a forma di bastoncino che si formano nel nucleo al momento della mitosi. Contengono i geni . GENOMA: Il genoma, o patrimonio genetico, è l'insieme dei geni di un organismo vivente. MALATTIE GENETICHE DOMINANZA E RECESSIVITA’ Un individuo puo’ essere eterozigote od omozigote per il gene mutato a seconda se questo si trovi su uno solo o su entrambi i cromosomi omologhi. In altre parole l’individuo è etrozigote se ha ereditato il gene mutato da uno solo dei genitori ed omozigote se invece l’ ha ereditato da entrambi i genitori. OMOZIGOSI: condizione in cui i due alleli esprimono un carattere identico. Si definisce dominante la malattia ereditaria che si manifesta nel fenotipo anche se il gene mutato si trova allo stato di eterozigote. Si definisce invece recessiva la malattia che si manifesta solo nei soggetti omozigoti per il gene mutato MALATTIE GENETICHE Nell’eredità dominante sono ammalati sia l’omozigote che l’eterozigote ( e in genere il primo ha una malattia piu’ grave del secondo) Nell’eredità recessiva è ammalato solo l’omozigote e l’eterozigote viene detto “portatore sano” Es. Portatore di microcitemia è il soggetto eterozigote di b talassemia riconoscibile per alcune caratteristiche aumento di emoglob A2 alterazioni della morfologia eritrocitaria, ma non è ammalato. MALATTIE GENETICHE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI Poliposi intestinale , rene policistico, retinoblastoma MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE Mucoviscidosi o fibrosi cistica Talassemia Anemia depranocitica Glicogenosi Emoglobinopatie Vedi lucido MALATTIE GENETICHE Le malattie genetiche sono causate da alterazioni (mutazioni) del patrimonio genetico. MUTAZIONI Sono variazioni della sequenza delle basi del DNA (quantitative o qualitative), che possono essere trasmesse ereditariamente o intervenire spontaneamente in seguito ad errori di replicazione e danni spontanei al DNA ad opera di agenti mutageni. La conseguenza sarà la sintesi di una proteina mutata o quantitativamente (sintesi in eccesso o in difetto) o qualitativamente (alterazioni strutturali). Esistono dei sistemi di riparazione biologica che eliminano molte alterazione del DNA potenzialemente mutagene. Le cellule che perdono la capacità di far funzionare tali sistemi riparativi hanno maggior rischio di insorgenza di mutazioni. MALATTIE GENETICHE MUTAZIONI Le mutazioni possono interessare : Una singola base nucleotidica Alcune centinaia o migliaia di basi del DNA Le mutazioni che interessano un solo nucleotide sono le mutazioni puntiformi e originano per: Transizione (sostituzione purina-purina) Transversione (sostituzione purina-pirimidina) Inserzione cioe’ inserimento di una coppia di basi nel DNA Delezione perdita di una coppia di basi MALATTIE GENETICHE MUTAZIONI Le mutazioni che interessano numerosi nucleotidi hanno origine per: inserzione (1,2,3,4 basi) delezione duplicazione (sul cromosoma) inversione (su cromosomi) MALATTIE GENETICHE Sotto l’aspetto delle conseguenze a carico dei prodotti genici, cioe’ delle proteine codificate le mutazioni sono distinte in: MUTAZIONI DI SENSO: che induce la sostituzione di una base in corrispondenza di un gene, determinando la sostituzione di un aminoacido nella proteina da esso codificata. MUTAZIONE FRAMESHIFT: che induce lo slittamento di uno o di qualche nucleotide nella lettura del codice genetico. MUTAZIONE NON SENSO: che induce in un gene la sostituzione di una base con formazione di un codone di stop con la conseguenza che la proteina codificata risulta troncata nella sua porzione terminale e priva della sua funzione. MALATTIE GENETICHE TIPI DI DANNO DEL DNA: CAUSE ESOGENE: Radiazioni ionizzanti (raggi X, rompono il legame zucchero-fosfato) Radiazioni UV su molecole di pirimidina-timina del DNA. Agenti alchilanti : es mostarde azotate , nitrosuree , alcansulfonati, aziridine (farmaci antineoplastici) che interagiscono direttamente con il DNA formando un legame covalente grazie ad una reazione di alchilazione tra la forma attivata del farmaco (un carbocatione , elettrofilo) e le basi azotate del DNA. Carcinogeni (idrocarburi policiclici come il benzene e il benzopirene (cancerogeno per il polmone e la pelle), il 4-amino-bifenile (cancerogeno per la vescica) e l'acrinonitrile (cancerogeno per il fegato) MALATTIE GENETICHE TIPI DI DANNO DEL DNA: CAUSE ENDOGENE: (derivati reattivi dell’ossigeno ROS) ERRORI DELL’ENZIMA DNA POLIMERASI durante l’appaiamento delle basi nel processo di duplicazione del DNA SCIVOLAMENTO (SLIPPAGE) DELL’ENZIMA DNA POLIMERASI DANNI SPONTANEI (malfunzionamento della DNA ligasi) MALATTIE GENETICHE Le cellule sono in grado di ricostituire l’integrità del proprio DNA grazie a diversi meccanismi preposti alla riparazione del danno da esso subito. La riparazione deve avvenire prima della divisione cellulare; in caso contrario le mutazioni sono trasmesse alla progenie cellulare. MALATTIE GENETICHE Anomalie quantitative Qualitative X linked Y linked MALATTIE GENETICHE MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE FIBROSI CISTICA O MUCOVISCIDOSI E’ trasmessa con carattere autosomico recessivo è la piu’ frquente tra le malattie ereditarie gravi dell’uomo. La fibrosi cistica deve il suo nome alle tipiche alterazioni istologiche è caratterizzata da una disfunzione delle ghiandole esocrine che si manifesta soprattutto a carico del polmone, del pancreas, e delle ghiandole salivari e sudoripare. L’apparato piu’ gravemente colpito è quello respiratorio dove la produzione di secrezioni dense e vischiose determina fenomeni ostruttivi bronchiali con conseguenti gravi infezioni ricorrenti da Pseudomonas aeruginosa con esiti in enfisema, fibrosi e insufficienza respiratoria. MALATTIE GENETICHE FIBROSI CISTICA A livello pancreatico: riduzione della secrezione di enzimi e conseguenti disturbi digestivi e malassorbimento. La secrezione delle ghiandole salivari e sudoripare è caratterizzata da un contenuto abnormemente elevato di cloruri di sodio e di potassio La determinazione della concentrazione dei cloruri nel sudore ottenuto con stimolo pilocarpinico (test del sudore) ha un importante significato diagnostico . Infertilità nel maschio per atresia o ostruzione dei deferenti, nella femmina per ostruzione del canale cervicale da muco denso. La fibrosi cistica ha tuttora un elevata mortalità per infezioni e insufficienza respiratoria meno degli individui affetti sopravvive fino a 25 anni. MALATTIE GENETICHE FIBROSI CISTICA La proteina CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator è un canale dei cloruri attivato dall’AMP ciclico posto in corrispondenza della membrana apicale delle cellule delle ghiandole sierose. La mutazione responsabile della malattia è la delezione di un codone CTT codificante per la fenilalanina in posizione 508. Questa mutazione comporta la perdita della fenilalanina in posizione 508 . La proteina non sarà piu’ in grado di trasportare acqua e cloro nelle ghiandole salivari, pancreatiche, sudoripare, nel polmone. MALATTIE GENETICHE 1. 2. 3. EREDITA’ RECESSIVA LEGATA AL CROMOSOMA X Si conoscono una settantina di malattie con questo tipo di trasmissione, nelle quali il gene patologico recessivo si trova sul cromosoma X. Queste malattie sono dette “diaginiche”perché trasmesse dalle femmine ai maschi. la malattia si manifesta solo nei maschi (il maschio è omozigote anzi emizigote per quel carattere codificato dal cromosoma X) Le femmine che trasmettono il carattere sono sane mentre i maschi o sono malati o sono sani ma non saranno mai portatori. I maschi malati se capaci di procreare possono trasmettere la malattia solo alle figli femmine (il maschio trasmette al proprio figlio maschio solo il cromosoma Y) LUCIDO MALATTIE GENETICHE EREDITARIETA’ LEGATA AL CROMOSOMA Y Detta anche oloandrica è caratterizzata dal fatto che risultano colpiti solo i maschi. Se ne conoscono rari casi : l’ittiosi istrice (cute fortemente ipercheratosica con formazione di grosse squame rilevate), la malattia degli alluci palmati (presenza di una plica cutanea tra alluce e 2° dito) e l’ipertricosi dell’orecchio. MALATTIE GENETICHE ANOMALIE DEL CARIOTIPO CARIOTIPO UMANO Il numero dei cromosomi della specie umana è di 22 coppie di autosomi piu’una coppia di eterocromosomi XX nella femmina, XY nel maschio. I cromosomi sono contati e suddivisi in sette gruppi in base alle loro dimensioni (grandi, medi e piccoli) e alla posizione del centromero (metacentrici se il centromero è al centro, submetacentrici se il centroemro è vicino al centro, acrocentrici se posto ad una estremità e telocentrici se del tutto terminale) Sette gruppi con le lettere dell’alfabeto A, B, C, D, E, F, G Vedi lucido MALATTIE GENETICHE Le alterazioni del cariotipo sono essenzialmente di due tipi: Quantitative quando il numero dei cromosomi varia in eccesso o in difetto Qualitative o strutturali quando uno o piu’ cromosomi presentano alterazioni senza che il numero totale di essi risulti alterato. lucidi MALATTIE GENETICHE ANOMALIE NUMERICHE O QUANTITATIVE DEI CROMOSOMI POLIPLOIDIA: E’ la presenza di un numero di cromosomi superiore al corredo diploide (che nelle cellule somatiche della maggior parte degli eucarioti è diploide, cioè comprende due cromosomi per ogni tipo, con la stessa forma e dimensione), tale che ciascun cromosoma sia presente in numero superiore a due. La poliploidia è incompatibile con la vita e si trova solo nei prodotti abortivi precoci. ANEUPLOIDIA: E’ un anomalia numerica che interessa singole coppie di cromosomi, per la quale il loro numero totale è di poco superiore o inferiore a quello diploide. I casi piu’ frequenti la monosomia 45 per assenza di un cromosoma di una coppia, o la trisomia 47 con un cromosoma soprannumerario. Es. trisomia 21 o sindrome di Down e la monosomia 45 o Sindrome di Turner. MALATTIE GENETICHE ANOMALIE QUANTITATIVE AUTOSOMICHE SINDROME DI DOWN o TRISOMIA 21 (47 XY, 47 XX) E’ la piu’ frequente delle trisomie autosomiche con un incidenza di 1 caso ogni 600-700 nascite. Il quadro fenotipico della sindrome di Down mostra grave ritardo mentale associato a carattere mansueto e socievole e ad una serie di malformazioni: bassa statura, rima palpebrale obliqua, naso appiattito, bocca semiaperta con lingua grossa e solcata, orecchie prominenti con lobuli assenti, occipite piatto, collo corto e tozz, mani tozze con mignoli arcuate, anomalie delle pliche plantari. Frequenti malformazioni di organi interni a carico dell’apparato cardiovascolare e renale. Vanno piu’ facilmente incontro a processi neoplastici (Leucemia acuta linfoide con frequenza 20 volte superiore alla popolazione generale). Il 90% dei casi la sindrome di Down è dovuta ad una nondisgiunzione meiotica del cromosoma 21 della gametogenesi per lo piu’ materna. MALATTIE GENETICHE ANOMALIE QUANTITATIVE DEGLI ETEROCROMOSOMI SINDROME DI KLINEFELTER (47 XXY disgenesia tubulare , disgenesia testicolare) Relativamente frequente (2 su 1000 nati vivi) nella forma classica è caratterizzata da un fenotipo per lo piu’ normale fino alla pubertà in cui i testicoli rimangono piccoli, assenza di spermatogenesi, non vi è secrezione di testosterone, manca lo sviluppo pilifero maschile, ginecomastia, osteoporosi, lieve ritardo mentale. MALATTIE GENETICHE ANOMALIE QUANTITATIVE ETEROCROMOSOMI DEGLI SINDROME DI TURNER (45 X) Caratteristico di questa sindrome è la disgenesia gonadica o disgenesia ovarica con ovaie preive di follicoli costituite da tessuto stromale (ovaie a benderella). Correlati alla disgenesia ovarica sono il nanismo, sterilità , assenza di estrogeni, torace a scudo, metacorpi corti. MALATTIE GENETICHE 1. 2. ANOMALIE STRUTTURALI O QUALITATIVE DEI CROMOSOMI Esse implicano la rottura unica o multipla di uno o piu’ cromosomi con successivi riarrangiamenti. DELEZIONE: Terminale: perdita di una regione terminale di un braccio cromosomico a seguito di una rottura singola Interstiziale: quando il frammento intermedio derivante da due rotture viene perduto e ricongiunti i due frammenti terminali dello stesso cromosoma. MALATTIE GENETICHE ANOMALIE STRUTTURALI DEI CROMOSOMI DUPLICAZIONI PARZIALI (TRISOMIE PARZIALI) Caratterizzati dalla presenza in un cromosoma di frammenti soprannumerari, corrispondenti a regioni o interi bracci cromosomici. INVERSIONE: e’ causata da due rotture in un singolo cromosoma, il frammento intermedio viene ricongiunto ai due terminali dopo una rotazione di 180°; TRASLOCAZIONE : con questo termine si indica il trasferimento di materiale cromosomico da un cromosoma ad un altro omologo. MALATTIE GENETICHE Origine delle anomalie cromosomiche Le piu’ comuni forme di aneuploidia (trisomie e monosomie) derivano in genere da un processo denominato di “non disgiunzione”. Sia nell’anafase meiotica che in quella mitotica puo’ accadere che i due cromosomi figli non si separino e migrino insieme nelle due cellule figlie, derivandone due linee cellulari, una monosomica ed una trisomica. (sindrome di Down) ETIOLOGIA Familiarità, età avanzata del padre e della madre, radiazioni, sostanze chimiche, farmaci, virus.