IC003 ISTITUTO COMPRENSIVO SCOLASTICO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona REGOLAMENTO D’ISTITUTO IL CONSIGLIO D’ISTITUTO VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/04/1994, n. 297; VISTI gli artt. 8 e9 del DPR 08/03/1999, n. 275; VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44; VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a sostituire integralmente quello attualmente in vigore, ritenuto non più in linea coerente con i principi che connotano l’autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere dal 1/09/2000; EMANA Il seguente regolamento: CAPO I ORGANI COLLEGIALI Art. 1 Convocazione L’iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell’Organo Collegiale stesso e in sua assenza o impedimento, da chi esercita la funzione vicaria, o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L’atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta, fatta eccezione per i casi di particolare urgenza in cui è ammessa la convocazione per telefono anche 24 ore prima del giorno stabilito per la riunione. Le convocazioni, firmate dal Presidente, o da chi lo sostituisce, diramate a cura della segreteria dell’Istituto, devono essere effettuate mediante avviso scritto diretto ai singoli membri degli organi collegiali e indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l’ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all’albo. Gli avvisi possono essere fatti pervenire ai genitori eletti membri dell’Organo Collegiale mediante gli insegnanti di classe, che li consegneranno ai figli degli interessati. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Art. 2 Validità delle sedute La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione presso la sede centrale dell’Istituto e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione. Il Presidente trascorsi venti minuti dall’ora fissata per la convocazione per l’inizio della seduta, senza che sia stato raggiunto il numero legale, aggiorna la seduta. Art. 3 Discussione ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell’Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge. E’ compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all’ O.d.G. nella successione in cui compaiono nell’avviso di convocazione. Non si può discutere e deliberare su argomenti che non siano all’ordine del giorno. Gli argomenti che compaiono nell’O.d.G. sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del Consiglio d’Istituto che devono essere adottate su proposta della Giunta Esecutiva. L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. Il Presidente può disporre, all’inizio della seduta, lo stralcio dall’O.d.G. di uno o più argomenti ove motivi particolari, da indicarsi espressamente, lo rendano opportuno e qualora la maggioranza dei presenti approvi tale risoluzione. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso O.d.G. Art. 4 Mozione d’ordine Prima della discussione di un argomento all’O.d.G., ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d’ordine per il non svolgimento della predetta discussione (“questione pregiudiziale”) oppure perché la discussione dell’argomento stesso sia rinviata (“questione sospensiva”). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d’ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Sull’accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese. L’accoglimento della mozione d’ordine determina la sospensione immediata della discussione dell’argomento all’ O.d.G. al quale si riferisce. Art. 5 Diritto di intervento Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l’ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. In caso di più richieste ad ogni membro è concesso di intervenire una sola volta per ogni punto all’O.d.G. e per non più di 5 minuti. Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del, presente Regolamento. Il Presidente ha il compito di assicurare l’ordinato svolgimento della seduta. Art. 6 Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d’ordine. Art. 7 Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. Il voto per alzata di mano è soggetto a controprova, se richiesto, anche da uno solo dei presenti, prima della comunicazione dell’esito della votazione. 2 Iniziata la votazione, non è più concessa la parola fino alla comunicazione dell’esito della votazione stessa. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete. La votazione non può validamente aver luogo, se i membri dell’Organo Collegiale non si trovano in numero legale. I membri dell’Organo Collegiale che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validi espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità. Art. 8 Risoluzioni I componenti gli Organi Collegiali possono proporre soluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell’organo su specifici argomenti. Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all’art. 4. Art. 9 Processo verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell’adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge funzione di segretario, l’avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l’O.d.G.). Per ogni punto all’O.d.G. si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell’esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli. Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I membri dell’Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali della seduta degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell’ambito dello stesso anno scolastico. I verbali delle sedute degli Organi collegiali possono: • essere redatti direttamente sul registro; • se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina; Il processo verbale è sottoposto all’approvazione del Consiglio nella seduta successiva e si intende approvato senza votazione quando sul testo non siano formulate osservazioni. In sede di approvazione del verbale non si può riaprire la discussione sugli argomenti che ne formano l’oggetto. Eventuali rilievi debbono limitarsi alla conformità del verbale, ai fatti avvenuti ed al significato delle parole pronunciate. Degli eventuali chiarimenti e precisazioni sarà dato atto nel verbale di approvazione; tali chiarimenti e precisazioni saranno riportati nel verbale originario ovvero richiamati in calce al verbale stesso che diverrà solo allora definitivo. Art. 10 Surroga dei membri cessati I membri del Consiglio di Istituto, a qualunque titolo decaduti dalla carica, sono surrogati con il primo dei non eletti appartenenti alla stessa lista. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. I membri subentrati cessano anch’essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio. 3 Art. 11 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Ciascuno degli Organi Collegiali opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. Art. 12 Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l’eleggibilità o non intervengono per 3 sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. Art. 13 Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E’ ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale. L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste diventano definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo. Art. 14 Norme di funzionamento del Consiglio dell’Istituzione Scolastica 1. La prima convocazione del Consiglio d’Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il Consiglio d’Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio d’Istituto. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio d’Istituto (D.P.R. 416/74). 3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti nella seduta la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa. 4. Il Consiglio d’Istituto può deliberare di eleggere anche un vice-presidente, da eleggersi tra i genitori componenti il Consiglio stesso, con le stesse modalità previste per le elezioni del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. 5. Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art.1. 6. Il Presidente del Consiglio d’Istituto è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. 7. L’ordine del giorno è formulato dal Presidente del Consiglio d’Istituto su proposta del Presidente delle Giunta Esecutiva. 8. A conclusione di ogni seduta del Consiglio d’Istituto, singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell’ordine del giorno della riunione successiva. 9. Il Consiglio d’Istituto può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni. 10. Il Consiglio d’Istituto, al fine di rendere più agevole e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio, composti di norma da non più di 5 persone. 4 11. Delle commissioni nominate dal Consiglio d’Istituto, su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva, possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. 12. Le commissioni svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall’Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto e alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale. 13. Le sedute del Consiglio d’Istituto, ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l’idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. 14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. 15. La pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto avviene mediante affissione in apposito albo dell’istituto,, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio. 16. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni. 17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro 2 giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale ATA e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi. 18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. 19. I membri che si trovino nell’impossibilità di partecipare alle riunioni, devono comunicare, per tempo, e comunque, prima della riunione, i motivi della propria assenza al Presidente o al Dirigente Scolastico. 20. Il consigliere assente per 3 volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell’assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal Consiglio d’istituto con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Art. 15 Norme di funzionamento del Consiglio dell’Istituzione Scolastica 1. 2. 3. Il Consiglio d’Istituto nella prima seduta, dopo l’elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da 1 docente, 1 componente ATA, 1 genitore, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell’Istituto, ed DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. La Giunta Esecutiva prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri. Art. 16 Norme di funzionamento del Collegio Docenti 1. 2. 3. 4. Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano annuale delle Riunioni concordato, approvato e pubblicato all’albo all’inizio dell’anno scolastico, ma che potrebbe subire modifiche in corso d’anno per sopravvenute esigenze o per motivi di migliore funzionalità. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno 1/3 dei suoi componenti ne fa richiesta. Il Collegio dei Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal Collegio dei Docenti possono far parte i membri del collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all’oggetto per il quale sono state nominate; delle sedute della commissione viene redatto sintetico processo verbale. 5 Art. 17 Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico: • in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell’art. 448 del D.L.vo n.297/94, per un periodo non superiore all’ultimo triennio; • alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n.297/94; • ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Art. 18 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione 1. 2. Il Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti. Il Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato, approvato e pubblicato all’albo all’inizio dell’anno scolastico, ma che potrebbe subire modifiche in corso d’anno per sopravvenute esigenze o per motivi di migliore funzionalità. ۞ ۞ ۞ CAPO II DOCENTI Art. 19 Indicazioni sui doveri dei Docenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Il Collegio dei Docenti predisporrà annualmente il P.O.F. I docenti devono informare alunni e genitori del contenuto del P.O.F. I docenti devono informare alunni e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti in ingresso, in itinere e finale. I docenti devono informare gli alunni degli obbiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione. I docenti devono informare gli alunni (sc. secondaria di 1 grado) eletti nelle singole classi dei loro diritti e favorire le assemblee. I docenti devono realizzare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto I docenti devono favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità degli alunni. I docenti devono incoraggiare gli alunni ad apprezzare e valorizzare le diversità. I docenti devono lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, dei Consigli di Classe,interclasse e intersezione e con l’intero corpo docente dell’Istituto. I docenti devono pianificare il proprio lavoro in modo da prevedere anche attività di recupero personalizzato. Tutto il Personale Docente dell’Istituto è tenuto a rispettare l’orario di servizio e ad assolvere alle proprie mansioni. In caso di inadempienza saranno applicate le sanzioni previste dallo Stato Giuridico. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione, se l’assenza è superiore ai 5 giorni, deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo 3 giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare sul diario di classe l’orario di entrata, la giustificazione e ammetterlo in classe. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre richiedere l’autorizzazione in Presidenza o dal docente delegato e annotare sul registro di classe l’ora in cui l’alunno è uscito e la persona che è venuta a prelevarlo. 6 16. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. 17. I docenti devono esplicitare agli alunni e ai genitori i criteri per la valutazione delle verifiche scritte, orali e di laboratorio. 18. I docenti devono correggere e consegnare le verifiche corrette entro 5 giorni. 19. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. 20. Il docente, al cambio dell’ora e/o del turno, è responsabile degli alunni fino all’arrivo del collega. a 21. Durante l’intervallo i docenti della 2 ora vigilano sull’intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi. 22. Durante le ore di lezione non è consentito far uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati. 23. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. 24. I docenti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad un corretto comportamento. 25. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell’aula senza creare problemi. 26. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi. 27. I docenti accompagnano la classe in fila all’uscita: per la scuola dell’infanzia e primaria vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati. 28. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 29. E’ assolutamente vietato, per qualunque attività, l’utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi ecc… Prima di proporre agli alunni attività che richiedano l’uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, ecc…) verificare tramite comunicazione scritta alla famiglia che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti. E’ altresì vietato far consumare agli alunni alimenti che non siano stati forniti dai rispettivi genitori, fatta eccezione per gli alimenti del servizio mensa. 30. E’ assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. 31. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell’edificio scolastico accessibile agli alunni. 32. I docenti, ove accertino situazione di pericolo, devono prontamente comunicarlo per iscritto in Presidenza. 33. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà collettivo. 34. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo. 35. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi inseriti nell’apposito registro si intendono regolarmente notificati. 36. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro. 37. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull’apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata. 38. I docenti, con avviso scritto, devono informare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte. 39. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell’ufficio di presidenza, dall’altro provoca nell’alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà. 40. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto a disposizione della presidenza. 41. Tutti quei docenti che non raggiungono l’orario di cattedra sono tenuti a completare l’orario di servizio fino a 18 ore settimanali, resteranno quindi a disposizione della scuola per tutte le attività programmate, per l’eventuale ora di insegnamento alternativo alla Religione Cattolica e per eventuali supplenze. 42. Per una più proficua collaborazione, onde evitare che le classi rimangano incustodite per improvvisa o breve assenza dei docenti, in base alla normativa vigente, i docenti daranno la propria disponibilità per quelle ore settimanali, oltre l’orario di servizio da utilizzare per eventuali supplenze che saranno regolarmente retribuite. 43. Se non è possibile sostituire i docenti, dopo aver preso tutti gli accorgimenti necessari, gli alunni saranno smistati nelle altre classi. 7 44. I docenti che debbono assentarsi dalla scuola per motivi di salute o personali, debbono presentare domanda scritta su apposito modulo, unitamente alla relativa documentazione, con la motivazione e la specificazione dei giorni richiesti, in modo che la scuola possa preventivamente provvedere alla sostituzione. 45. In caso di improvviso impedimento, i docenti dovranno avvertire la segreteria della scuola e il plesso di appartenenza entro le ore 7,50 e avviare al più presto la domanda scritta e la documentazione anche per un solo giorno. 46. I permessi per motivi personali, vanno concordati preventivamente con il Dirigente Scolastico. 47. Tutti i Docenti devono firmare il registro delle presenze. 48. Quantificazione delle ore mensili: tali ore saranno impegnate con riunioni ordinarie e straordinarie, come previsto dalla normativa vigente. Si intendono riunioni ordinarie gli incontri didattici tra insegnanti di classe, di interclasse e intersezione, tra insegnanti delle stesse materie o aree affini, le riunioni collegiali e gli incontri con i genitori. Le riunioni straordinarie si terranno su richiesta dei Docenti e dei Genitori degli alunni iscritti. ۞ ۞ ۞ CAPO III PERSONALE AMMINISTRATIVO Art. 20 Doveri del Personale Amministrativo 1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze, è decisivo per l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. 2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell’Istituzione Scolastica ed il loro nome. 3. Il personale amministrativo cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista per legge. 4. Il personale amministrativo deve conoscere l’Offerta Formativa dell’Istituto. 5. Il personale amministrativo collabora con i docenti , garantendo il necessario supporto alle attività didattiche. 6. La qualità del rapporto con il pubblico e con il personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro e attorno alla scuola si muovono. 7. Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico tutti i giorni in orari stabiliti. 8. Il rilascio dei certificati avviene entro 5 giorni dalla richiesta scritta, ma sempre compatibilmente con le particolari esigenze di funzionamento dei servizi di segreteria. 9. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale. 10. Il DSGA è tenuto ad affliggere all’albo l’orario di servizio, nonché le consegne particolari per tutto il personale ausiliario dell’Istituto. 11. Il Presidente del Consiglio d’Istituto si avvale dei servizi della segreteria per predisporre le sedute del Consiglio stesso e per ogni altro compito attinente alle sue funzioni. ۞ ۞ ۞ CAPO IV COLLABORATORI SCOLASTICI Art. 21 Norme di comportamento e Doveri dei Collaboratori Scolastici 1. I collaboratori scolastici, sotto la responsabilità del DSGA, collaborano efficacemente con il Dirigente Scolastico, il personale docente ed il personale amministrativo per facilitare il miglioramento della vita scolastica. 8 2. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale. 3. I collaboratori scolastici, in ogni turno di lavoro, devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi e la possibilità di utilizzarli con facilità. 4. I collaboratori scolastici devono conoscere l’Offerta Formativa dell’Istituto e collaborare a realizzarla. 5. I collaboratori scolastici devono: • indossare, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro; • favorire un clima di collaborazione e rispetto fra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (docenti, non docenti, alunni e genitori); • vigilare l’ingresso e l’uscita degli alunni; • durante l’orario delle lezioni rimanere nel plesso, o nel piano o nel corridoio, loro assegnato per essere facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza; • garantire il necessario supporto alle attività didattiche; • comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l’eventuale assenza dell’insegnante dall’aula, per evitare che la classe resti incustodita; • collaborare con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa; • favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili; • vigilare sulla sicurezza e incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; • riaccompagnare nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell’intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi; • sorvegliare gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell’insegnante; • impedire, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi; • essere sempre disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno; • evitare di parlare ad alta voce; • tenere i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; • provvedere all’inizio e/o al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate; negli altri locali la pulizia va effettuata possibilmente prima dell’inizio del lavoro; • non allontanarsi dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico; • impedire l’ingresso in aula a persone estranee e/o genitori non autorizzati; • invitare tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei docenti, collocati sempre in ore libere dall’insegnamento; • far rispettare l’orario di ricevimento della segreteria a tutta l’utenza (docenti, genitori, etc.) • prendere visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, interclasse e intersezione, dei collegi dei docenti o dei consigli d’istituto, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del necessario servizio; • registrare sull’apposito registro le persone autorizzate ad entrare; • sorvegliare l’uscita dalle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie. 6. I collaboratori scolastici ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo ai Docenti e/o al Dirigente Scolastico e/o in Segreteria. 7. I collaboratori scolastici segnalano per iscritto, sempre in segreteria, l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. 8. I collaboratori scolastici accolgono il genitore dell’alunno minore, che vuol richiedere l’autorizzazione all’uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell’alunno, dove il docente dell’ora provvederà ad annotarlo sul registro di classe. Dopodiché l’alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola. 9. I collaboratori scolastici possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d’istruzione. 10. Tutti i collaboratori scolastici al termine del servizio a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: • che tutte le luci siano spente; • che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; • che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola; 9 • che ogni cosa sia al proprio posto ed in ordine; • che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola • gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. 11. I collaboratori scolastici devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati a tutto il personale. 12. E’ fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di evacuazione dei locali e di controllare quotidianamente la praticità e l’efficienza delle vie di esodo. 13. I collaboratori scolastici durante il periodo estivo provvederanno al servizio di pulizia generale dei plessi, compresa la lavatura dei banchi, degli arredi e del materiale vario. ۞ ۞ ۞ CAPO V ALUNNI Art. 22 Norme di comportamento 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto consono alla convivenza civile. 2. Gli alunni sono tenuti a conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto. 3. Gli alunni sono tenuti a conoscere l’Offerta Formativa presentata dall’insegnante. 4. Gli alunni sono tenuti a essere puntuali e a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe. 5. Gli alunni entrano alle ore 8:00. All’ingresso e per i corridoi gli alunni saranno sorvegliati dal personale ausiliario. Agli alunni della scuola media è consentito, prima dell’ingresso in scuola, di accedere al cortile interno dove devono mantenere un comportamento corretto. La scuola, in ogni caso, non si assume alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso. 6. Alle ore 8:10 (per la scuola primaria e secondaria) e 8:30 (per la scuola dell’infanzia) il cancello verrà chiuso. I ritardatari saranno ammessi in classe a condizione che siano accompagnati da un genitore (scuola primaria e dell’infanzia) o che portino motivata giustificazione scritta (scuola secondaria). I ritardi verranno annotati dal docente sul registro di classe. 7. Gli alunni, per favorire la comunicazione scuola/famiglia devono portare quotidianamente il diario scolastico e/o il libretto personale dell’alunno che è il mezzo di comunicazione costante. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. 8. Le assenze degli alunni devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto e devono essere presentate al rientro in classe, all’inizio della prima ora di lezione all’insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro di classe. Di fronte a perplessità di ogni genere sulla validità della giustificazione, devono essere prontamente avvisati e/o convocati i genitori dell’alunno. Se l’assenza dovuta a malattia supera i 5 giorni, occorre presentare una certificazione medica. L’alunno che non giustifichi la sua assenza entro i 3 giorni dovrà essere accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. Le assenze ingiustificate costituiscono grave mancanza disciplinare e, se prolungate o frequentemente saltuarie, inadempienza all’obbligo scolastico che va notificata alle famiglie ed alle autorità competenti. 9. Prima del termine delle lezione nessun alunno potrà uscire dall’edificio scolastico. In caso di necessità i genitori dovranno fare una richiesta scritta sull’apposito libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto un’altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento). L’autorizzazione del Dirigente Scolastico è indispensabile nel caso l’uscita anticipata debba protrarsi a lungo o per più giorni. 10. In caso di necessità immediata, determinata da gravi malesseri improvvisi riguardanti gli alunni, il personale docente e/o non docente può prendere tutte le iniziative tendenti a salvaguardare la salute dell’alunno e avvertirà tempestivamente la famiglia. 11. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il C.d.C. informa per iscritto la famiglia. 10 12. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule ecc… 13. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca in palestra, nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un’insegnante e/o di un collaboratore scolastico che se ne assuma la responsabilità. 14. Gli alunni possono lasciare l’aula solo se autorizzati da un docente. 15. Durante gli intervalli, sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. giocare a calcio, spingersi, salire e scendere le scale, ecc…): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. Ove per angustia dei locali, non sia possibile disporre diversamente, gli alunni durante l’intervallo resteranno nelle loro aule sempre sotto la sorveglianza dei docenti ai quali non è permesso di lasciare le classi incustodite. 16. I servizi igienici vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. Gli alunni usciranno dalle aule per recarsi ai servizi igienici a turno sotto la sorveglianza dei Docenti e dei collaboratori scolastici. 17. Gli alunni devono evitare offese, molestie e atteggiamenti aggressivi con i compagni questi comportamenti saranno puniti con severità. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri. 18. Gli alunni devono rispettare le diversità personali e culturali e la sensibilità altrui. 19. Gli alunni sono tenuti a intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente. 20. Gli alunni sono tenuti a partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo. 21. Gli alunni sono tenuti a svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e/o a casa. 22. Gli alunni sono tenuti a sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti. 23. Gli alunni sono tenuti a conoscere diritti e doveri come rappresentanti di classe (sc. secondaria) per l’acquisizione del senso civico. 24. Gli alunni sono tenuti a vestire in modo decoroso e consono all’ambiente scolastico. 25. Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. 26. Gli insegnanti e i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole. 27. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi. 28. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico. Per la pratica dell’attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi e per l’iscrizione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute. 29. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’occorrente per i compiti e le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro, oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti. 30. Gli alunni non devono esibire né accendere il cellulare durante la loro permanenza all’interno della scuola. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali perdite, danneggiamenti o furti. 31. Ogni studente è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida; coloro che provocheranno danni al materiale e/o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni. 32. Gli alunni debbono altresì astenersi dal produrre disegni, scritte o figurazioni varie su pareti ed arredi. 33. In caso di indisciplina, l’alunno è ammonito dall’insegnante, prima verbalmente, poi per iscritto sul diario di classe con relativa comunicazione scritta alla famiglia e al Dirigente Scolastico. Dopo la constatata inefficienza scritta, l’alunno viene inviato al Dirigente Scolastico per i provvedimenti disciplinari di sua competenza. 34. L’eventuale sospensione va comunicata tempestivamente alla famiglia che prenderà atto dei giorni di sospensione e delle relative motivazioni; terminato il periodo di sospensione dalle lezioni, l’alunno potrà essere riammesso a scuola solo se accompagnato da un genitore. 35. Al termine delle lezioni: a. gli alunni di scuola elementare e materna saranno accompagnati dagli insegnanti fino al cancello d’ingresso dove verranno affidati ai genitori o agli adulti delegati; b. gli alunni della scuola media, in ordine, sotto la guida dell’insegnante, lasceranno l’aula, attraverseranno i corridoi e scenderanno silenziosamente le scale. 36. L’alunno che non fosse ritirato in tempo al termine dell’orario scolastico rimane affidato al docente, successivamente, per gravi ritardi non preventivamente avvisati, ai Vigili Urbani o ai Carabinieri. 11 ۞ ۞ ۞ CAPO VI TRASPORTO Art. 23 Trasporto alunni 1. 2. L’organizzazione del servizio di trasporto è competenza dell’Ente Locale. Il Consiglio d’Istituto, gli uffici della presidenza ed i singoli docenti collaborano attivamente con il Comune per la buona riuscita del servizio. La sorveglianza degli alunni, durante il servizio di trasporto, compete al personale del Comune addetto al trasporto. ۞ ۞ ۞ CAPO VII MENSA Art. 24 Norme sul servizio mensa 1. 2. 3. Gli alunni del T.P. che non usufruiscono del servizio mensa debbono rientrare all’orario stabilito. L’Istituzione Scolastica consente agli alunni in anticipo di sostare nel cortile della scuola ma non potrà assicurare alcuna vigilanza quindi la responsabilità resta dei genitori fino all’inizio delle lezioni pomeridiane. Anche l’attività di Mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità formativa. Per l’intervallo del dopo mensa sono valide le stesse regole della ricreazione. Gli iscritti alla mensa, che per eccezionali motivi non intendono più usufruire del servizio, devono giustificare l’assenza-rinuncia mediante giustificazione scritta da presentare in segreteria. ۞ ۞ ۞ CAPO VIII GENITORI Art. 25 1. 2. I genitori sono i responsabili dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. Sarebbe opportuno che i genitori si impegnassero a: • trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; • conoscere l’Offerta Formativa dell’Istituto; • collaborare al progetto formativo partecipando con proposte e osservazioni migliorative a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; • stabilire rapporti corretti con i docenti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; • rivolgersi ai Docenti e/o al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici e/o personali; • fornire informazioni utili a migliorare la conoscenza degli alunni da parte della scuola; • controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni scuola/famiglia sul libretto personale e/o sul diario, contattando anche la scuola per accertamenti; 12 • • • • • • • 3. 4. partecipare con regolarità alle riunioni previste; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; fornire il proprio figlio di materiale didattico; sostenere gli Insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa; fare in modo che il proprio figlio ogni mattina entri puntuale a scuola; giustificare i ritardi del proprio figlio e comunque non più di 5 all’anno scolastico; evitare frequenti richieste di uscita anticipata e/o entrata posticipata (non superiore ad 1 ora) e comunque non più di 5 all’anno scolastico; • giustificare l’assenza del proprio figlio il giorno del rientro del ragazzo a scuola; • riparare a proprie spese i danni causati dal proprio figlio al patrimonio della scuola. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda tramite libretto, l’orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E’ possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti non scioperanti. Art. 26 Diritto di Assemblea 1. 2. 3. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo unico del 16 aprile 1994, n. 297. Le assemblee si svolgono fuori dell’orario delle lezioni. L’Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso e dell’Istituzione Scolastica. Art. 27 Assemblea di classe, sezione 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. L’Assemblea di classe è presieduta da un genitore che funge da Presidente eletto dal Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione. L’Assemblea è convocata dal presidente con preavviso di almeno 5 giorni. La convocazione può essere richiesta: a) dagli insegnanti; b) da un quinto delle famiglie degli alunni della classe. Il Presidente richiede per iscritto al Dirigente Scolastico l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli Insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie. L’assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto un succinto verbale, a cura di uno dei componenti. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli Insegnanti di classe. Art. 28 Assemblea di plesso 1. 2. 3. 4. 5. 6. L’Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori che funge da Presidente, componenti il Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione, eletto dall’assemblea. L’Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno 5 giorni. La convocazione può essere richiesta: a) dagli insegnanti; b) da un terzo dei genitori componenti i Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione; c) da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso. Il Presidente richiede per iscritto al Dirigente Scolastico l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli Insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie. L’assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto un succinto verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell’Assemblea. 13 7. 8. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli Insegnanti del Plesso. Art. 29 Assemblea dell’Istituzione Scolastica 1. L’Assemblea di Istituto è presieduta da uno dei genitori che funge da Presidente, componenti il Consiglio di Istituto, di Classe, Interclasse, Intersezione, eletto dall’assemblea. 2. L’Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno 7 giorni. 3. La convocazione dell’Assemblea può essere richiesta: a) da 50 genitori; b) da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione; c) dal Consiglio d’Istituto; d) dal Dirigente Scolastico. 4. Il Presidente richiede per iscritto al Dirigente Scolastico l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli Insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno, alle famiglie. 5. L’assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 6. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto un verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente dell’Assemblea. 7. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza. 8. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i Docenti. Art. 30 Accesso dei genitori nei locali scolastici 1. 2. 3. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all’inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola Materna. L’ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti. ۞ ۞ ۞ CAPO IX LABORATORI Art. 31 Uso dei laboratori e aule speciali 1. 2. 3. 4. 5. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di sub consegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario di accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc…. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati l’utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità e i criteri per l’utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti a interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al limite di individuare eventuali responsabili. L’orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili. Le responsabilità inerenti all’uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni. 14 6. 7. 8. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l’insegnante prenderà nota della postazioni e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo degli studenti. L’insegnante avrà cura, all’inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L’insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse. All.I (Cap. IX art.31) Direttive sull’uso del laboratorio informatico Art. 32 Sussidi didattici La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e consultabile presso ogni plesso scolastico. I docenti, i non docenti e gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi. Art. 33 Diritti di autore Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. Art. 34 Strutture audiovisive La prenotazione per l’utilizzo delle strutture audiovisive dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza alla classe che ne ha usufruito un numero minore di volte. Art. 35 Uso esterno della strumentazione tecnica (videoproiettore, lavagna luminosa, sussidi vari, ecc….) L’utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato in un apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell’attrezzatura, l’incaricato, prima di deporli, provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti. Si riporterà inoltre sull’apposito registro la data dell’avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno. Art. 36 Mediateca 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori,personale ATA… Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico appartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di alunni e docenti. Il Docente, con funzione di bibliotecario, ha il compito di sovrintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l’aggiornamento della schedatura e del catalogo. Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario prestabilito e opportunamente pubblicizzato. Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo e informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell’Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l’acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc… 15 8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di 2 giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. 9. Il materiale concesso in prestito viene annotato in un apposito registro cartaceo e/o elettronico. 10. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di 6 mesi. I costi relativi ai libri, o altri materiali, smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno. Art. 37 Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’Istituto 1. Il Dirigente Scolastico nomina all’inizio dell’anno scolastico un docente responsabile dell’area sportiva dell’Istituzione Scolastica che provvederà alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolari e al coordinamento delle iniziative extracurricolari. 2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. All.II (Cap. IX art.37) Regolamento uso palestra Art. 38 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. 2. 3. 4. 5. Le attrezzature dell’Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrici, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. E’ escluso l’utilizzo degli strumenti della scuola per uso personale. L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno 3 giorni il materiale da riprodurre. L’uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. Il personale incaricato terrà appositi registri sui quali annoterà la data, la classe, il richiedente e il numero di fotocopie eseguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti di autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. ۞ ۞ ۞ CAPO X COMUNICAZIONI Art. 39 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario 1. 2. 3. 4. 5. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell’area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, riviste scientifiche, ecc.) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalini, mostre, ricerche, ecc.) E’ garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc. La Scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale. Art. 40 Comunicazioni docenti-genitori 1. Nell’orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un’ora che sarà comunicata all’inizio dell’anno scolastico agli alunni, per i colloqui, su appuntamento, con i genitori, che potranno parlare soltanto con il docente interessato. 16 2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell’alunno: saranno comunque comunicate alle famiglie la valutazioni quadrimestrali e quelle interperiodali. Art. 41 Informazione sul piano dell’offerta formativa 1. All’inizio dell’anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal P.O.F., comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali. 2. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte con circolari scritte inviate nelle classi. ۞ ۞ ۞ CAPO XI ACCESSO DEL PUBBLICO Art. 42 Accesso di estranei nei locali scolastici 1. 2. 3. 4. 5. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di “esperti” a supporto dell’attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli “esperti” permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta al docente. Nessun’altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nei locali dove si svolgono le attività didattiche. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l’albo d’Istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all’Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi. I tecnici che operano alle dipendenze dell’amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l’espletamento delle loro funzioni. I signori rappresentanti devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento. Art. 43 Disponibilità dei locali dell’istituto I locali scolastici possono essere chiesti in uso, in orario non coincidente con quello delle lezioni, per usi previsti dalla legislazione vigente e dal presente regolamento. Per quanto riguarda il personale dell’Istituto ed i genitori degli alunni, le richieste concernenti comunicazioni di tali riunioni devono contenere l’indicazione del giorno, dell’ora e dei motivi per i quali viene effettuata la riunione. Sulla base delle disposizioni vigenti, la facoltà di disporre la temporanea concessione in uso, fuori dall’orario di servizio scolastico, spetta all’Ente proprietario dell’edificio al quale, di conseguenza, vanno rivolte le istanze di concessione; su tali istanze l’Ente proprietario dell’edificio è tenuto ad acquisire l’assenso del Consiglio d’Istituto che, per quanto di competenza,deve dare priorità agli Enti o Istituzioni, che hanno, come fine, la promozione culturale, sociale e civile, in una visione di educazione permanente, con esclusione di attività che abbiano carattere meramente ricreativo, o che non siano potenzialmente aperte a tutte le comunità. Chi ottiene la concessione dei locali, o attrezzature scolastiche, si impegna a risarcire eventuali danni arrecati all’immobile, o alle attrezzature e a riconsegnare puliti i locali; la concessione in uso potrà essere revocata dall’autorità che l’ha disposta, in qualsiasi momento soprattutto, a seguito di inosservanza delle condizioni al cui presente regolamento. E’ demandato al Dirigente Scolastico il compito di far vigilare sul rispetto delle condizioni richiamate con il presente regolamento. 17 ۞ ۞ ۞ CAPO XII SICUREZZA Art. 44 Norme di comportamento • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza e di igiene richiamati da specifici cartelli o indicate dai propri superiori. Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate utilizzare le apposite scale. E’ opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono persone. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc…), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione. Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevato. In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell’evento. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro. Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune. Adoperare gli attrezzi solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l’uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o ad apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere. In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc.) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide facendo sopportare lo sforzo principalmente ai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia. Manipolare vetri e materiale pungente con i guanti. Negli armadi e negli scaffali riporre in basso i materiali più pesanti. Non dare in uso la scala, utensili e attrezzi a personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche dopo l’uso. L’apertura di tutte le uscite di sicurezza debbono avvenire prima dell’inizio delle lezioni. 18 ۞ ۞ ۞ CAPO XIII ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Art. 45 FORMAZIONE DELLE SEZIONI DI SCUOLA MATERNA CRITERI DI AMMISSIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Per ciascun plesso e per ciascuna tipologia di orario esistente saranno compilate apposite graduatorie. Nel caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili, verranno considerate le seguenti condizioni e verranno redatte specifiche graduatorie per: A : Alunni che compiono 3 anni entro il 31 Dicembre dell’anno d’iscrizione, completamente autonomi (controllo sfinterico): Precedenza assoluta alunni diversamente abili e/o grave disagio socio-familiare certificato Residenza: - Residenti nel Comune di Albano Laziale nell’ambito del territorio di appartenenza dei singoli plessi Pavona e Cancelliera di Albano Laziale) punti 25 - Residenti nel Comune di Albano Laziale (Centro-Cecchina) punti 15 - Residenti fuori Comune punti 5 Situazione familiare a) b) c) d) e) Orfano di entrambi i genitori Famiglia monoparentale Genitore o convivente in condizioni di infermità con bisogno di assistenza Fratelli o sorelle diversamente abili Fratelli o sorelle frequentanti l’I.C. “Antonio Gramsci” punti 10 punti 5 punti 5 punti 2 punti 2 Condizione lavorativa f) Entrambi i genitori lavorano ( o solo il genitore presente nella famiglia) g) Un solo genitore lavora e l’altro è disoccupato ed iscritto presso la banca dati di un’agenzia per l’impiego o in mobilità o in tirocinio obbligatorio o in corso di studi con frequenza obbligatoria h) Entrambi i genitori sono disoccupati ed iscritti presso la banca dati di un’agenzia per l’impiego o in mobilità o in tirocinio obbligatorio o in corso di studi con frequenza obbligatoria i) Un genitore che lavora e l’altro/a casalingo/a punti punti 5 3 punti 2 punti 0 A parità di punteggio ha precedenza il più anziano d’età B Anticipatari: alunni che compiono i 3 anni di età dal 1 Gennaio al 30 Aprile dell’anno successivo all’iscrizione Stessi criteri e punteggi sopraelencati A parità di punteggio ha precedenza il più anziano d’età N.B. Gli anticipatari verranno ammessi alla frequenza solo in caso di esaurimento della graduatoria formata dagli alunni di cui alla lettera A I bambini in lista di attesa, chiamati per l’ammissione, devono presentarsi entro 3 giorni dall’avvenuta notifica, pena l’esclusione dall’immissione, a meno che entro il termine suddetto non venga presentata opportuna documentazione comprovante l’impossibilità dell’immediata frequenza. I criteri sono stati approvati dal Consiglio d’istituto nella seduta del 20/01/2011 delibera n. 65 19 Art. 46 Iscrizioni e formazione delle prime classi Le iscrizioni alle classi prime avverranno nel rispetto delle disposizioni ministeriali e degli altri organi competenti a livello provinciale specie per quanto concerne i tempi e le modalità annualmente prescritte. Al momento dell’iscrizione il genitore deve specificare quale tipologia oraria intende far frequentare al figlio. Prima dell’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico, cui spetta il compito della formazione delle classi, come previsto dal D.P.R. n°417/74, art.4, coordina i lavori delle commissioni costituite nell’ambito del Collegio dei Docenti per la formazione delle classi prime della scuola primaria e secondaria di 1 grado allo scopo di garantire equilibrio ed equità rispettando i seguenti criteri: a) numero massimo di alunni per classe e compatibili con la superficie delle aule, come disposto dalla normativa vigente; b) classi miste ed omogenee; c) eterogeneità di provenienza ambientale, sociale e culturale. Avvenute le iscrizioni e formulati gli elenchi nessuna variazione è possibile se non disposta dal Dirigente Scolastico. E’ facoltà del Dirigente Scolastico operare, eccezionalmente in qualunque momento e in qualunque plesso, in qualunque classe, variazioni e assegnazioni di alunni per motivi contingenti da lui ritenuti validi. SCUOLA PRIMARIA Per una più equa ed obbiettiva formazione delle classi prime della scuola primaria la Commissione prenderà in esame la scheda informativa compilata dalle docenti della scuola materna riguardante il comportamento personale e sociale e la rilevazione di alcune capacità riguardanti le aree dell’ascolto, della comprensione, dell’espressività e della psicomotricità. CRITERI DI AMMISSIONE ALLA SCUOLA PRIMARIA TEMPO PIENO A Nel caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili, verranno attribuiti i seguenti punteggi agli alunni che compiono 6 anni entro il 31 Dicembre : Precedenza assoluta alunni diversamente abili e/o con grave disagio socio-familiare certificato; Precedenza assoluta agli alunni interni all’Istituto Comprensivo. Residenza - Residenti nel comune di Albano Laziale - Residenti fuori comune punti punti 25 5 punti punti punti punti punti punti 10 5 5 3 2 1 g) Entrambi i genitori lavorano (o il solo genitore presente nella famiglia) punti 5 h) Un solo genitore lavora e l’altro è disoccupato ed iscritto presso la banca dati di un’agenzia per l’impiego o in mobilità o in tirocinio obbligatorio o in corso di studi con frequenza obbligatoria punti 3 Situazione familiare a) b) c) d) e) f) Orfano di entrambi i genitori Famiglia monoparentale Genitore o convivente in condizioni di infermità con bisogno di assistenza Fratelli già frequentanti il tempo pieno nel Ns. Istituto Fratelli o sorelle diversamente abili Fratelli o sorelle frequentanti l’I.C. “A. Gramsci” (per ogni fratello) Condizione lavorativa i) Entrambi i genitori sono disoccupati ed iscritti presso la banca dati di un’agenzia per l’impiego o in mobilità o in tirocinio obbligatorio o in 20 corso di studi con frequenza obbligatoria punti 2 j) punti 0 Un genitore che lavora e l’altro casalingo/a A parità di punteggio ha precedenza il più anziano di età. B Anticipatari: alunni che compiono il 6° anno di età dal 1 Gennaio al 30 Aprile. - Verranno ammessi alla frequenza solo in caso di esaurimento della graduatoria formata dai bambini nati entro il 31 Dicembre (a pari età verranno attribuiti i punteggi sopraelencati). I criteri sono stati approvati dal Consiglio d’istituto nella seduta del 20/01/2011 delibera n. 65. SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Per una più equa ed obbiettiva formazione delle classi prime della scuola secondaria di 1 grado la Commissione prenderà in esame le schede di valutazione di licenza elementare e terrà conto delle risultanze dell’incontro con le insegnanti elementari ed ogni altro elemento utile. Gli alunni delle classi prime che desiderano essere iscritti nella stessa classe per gruppi (o perché provenienti dalla medesima classe elementare o per altri motivi) dietro richiesta sottoscritta dai genitori, potranno essere accontentati, ma sempre rispettando i criteri stabiliti dai punti a), b) e c) dell’art. 45. I fratelli e le sorelle di alunni frequentanti, potranno essere assegnati, se ne fanno richiesta, alla stessa sezione. Gli alunni della scuola secondaria di 1 grado frequentanti e non ammessi alla classe successiva saranno generalmente assegnati alla stessa sezione, tranne quelle eccezioni segnalate dal Consiglio di Classe: sarà il Dirigente Scolastico a decidere sulla base in primo luogo del numero di alunni delle classi parallele e in secondo luogo della presenza di altri alunni ripetenti. Art. 47 Orario L’orario delle lezioni viene deliberato annualmente dal Consiglio d’Istituto: ed è riportato in modo dettagliato nel P.O.F. L’orario settimanale delle lezioni viene formulato, all’inizio dell’anno, dal Dirigente Scolastico, coadiuvato, se lo ritiene necessario, da una commissione presieduta da lui stesso o da un suo Collaboratore; nella formulazione dell’orario si terrà conto essenzialmente delle esigenze didattiche dell’Istituto secondo i criteri indicati sia dal Consiglio d’Istituto che dal Collegio dei Docenti. Le richieste dei Docenti possono essere accolte solo se in armonia con le esigenze didattiche. Art. 48 Attivita’ extrascolastiche Gli insegnanti sono tenuti a programmare entro il mese di novembre di ogni anno scolastico e a comunicare al Consiglio d’Istituto l’eventuale piano di visite guidate, viaggi d’istruzione e campi scuola, precisando il valore e le finalità educative. Il Consiglio d’Istituto delega il Dirigente Scolastico a decidere della partecipazione degli alunni ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse, che dovessero essere proposte in tempi troppo brevi per consultare l’organo collegiale preposto. le attività e le gare sportive interne all’Istituto possano essere organizzate dagli Insegnanti di Educazione Fisica e Educazione Motoria durante le ore di lezione e gli stessi possono usufruire sia della palestra che degli spazi esterni all’Istituto. L’organizzazione di dette attività va curata esclusivamente dal personale docente dell’Istituto, unico responsabile, mentre i genitori possono dare la loro collaborazione. Le indennità per i Docenti saranno erogate a norma di Legge. All.III (Cap. XIII art.48) Regolamento viaggi e visite d’istruzione 21 Art. 49 Collaboratori del dirigente scolastico Il Dirigente Scolastico, all’inizio dell’anno scolastico, nominerà i responsabili di plesso che siano: a. responsabili del prestigio e del buon andamento dell’Istituto, della presa visione e conservazione dei documenti, circolari, verbali, sussidi e materiale vario; b. attenti nel controllo dell’igiene di cose e persone. I responsabili di plesso sono tenuti a segnalare tempestivamente al Dirigente Scolastico le classi che eventualmente restano scoperte ed i casi di inosservanza. Art. 50 Festività del santo patrono Il 12 maggio, festa del San Pancrazio, patrono di Albano, la scuola rimane chiusa, così come previsto dalla normativa vigente. Art. 51 Per quanto previsto dal presente regolamento si applicano le disposizioni di legge. 22