2013/2014
MONREALE:
VIA BENEDETTO D'ACQUISTO 33 • 90046 • MONREALE
TEL.: 091 –6401837/ 6404489 • FAX: 091 – 6404489
SALITA SAN GAETANO N.2•90046• MONREALE
TEL.: 091 –6404992
SALITA SAN GAETANO N.6•90046• MONREALE
TEL.: 091 –6405608
S. MARTINO DELLE SCALE:
VIA CARDINALE DUSMET N.6 TEL.:091-418140
PIAZZA PLATANI N.2
TEL. :091-418360 / 091-418194
CODICE FISCALE 97165530821
e-mail – [email protected]
www.icsguglielmo.it
1
Premessa
Il P.O.F d’istituto esplicita l’ispirazioneculturalepedagogica, i collegamenti con gli enti territoriali
e l’unità anche didattico-organizzativa dei piani
di studio personalizzati organizzati dai gruppi
docenti.
La riforma della scuola prevede un primo ciclo di
istruzione dai 6 ai 14 anni, che fornisce le basi
che permetteranno ad ogni ragazzo di affrontare i
problemi del vivere quotidiano e di inserirsi nella vita sociale e civile, per
diventare l’uomo e il cittadino di domani.
Con la scuola dell’autonomia tramonta la logica dei programmi ministeriali e si
consolida la filosofia della programmazione, nella sua versione più aggiornata che
è quella della progettazione.
Nasce l’esigenza
di adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche
esigenze delle Nuove Indicazioni per il Curricolo del 18 Aprile 2012 e si impone
con forza l’impegno di gestire la flessibilità,
che riguarda sia gli obiettivi
formativi che l’organizzazione educativa e didattica. In quest'ottica, si inserisce il
Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto, strumento fondamentale in cui si
esplicitano le scelte formative della scuola autonoma sul territorio. La nostra
scuola, infatti, mirerà alla realizzazione di interventi educativi e formativi che
promuovano lo sviluppo della persona umana sulla base degli obiettivi specifici
d’apprendimento fissati dai documenti nazionali, ma tenendo conto della realtà
personale ( attitudini, contesto socio-familiare ) di ciascun allievo e delle scelte
educative della famiglia.
I percorsi formativi, inoltre, veicoleranno, tenendo conto della ricchezza culturale e
scientifica del territorio locale ed europeo, oltre al rispetto dei valori fondamentali,
la preparazione al mondo del lavoro.
Pertanto, l'obiettivo, a partire sia dai temi della motivazione e dell'orientamento sia
dagli stili e tempi di apprendimento dei singoli alunni, è quello di un innalzamento
della qualità complessiva del processo formativo, volto anche a valorizzare le
eccellenze, a recuperare tempestivamente le carenze e a prevenire i disagi.
2
Analisi del contesto
Nato il 1° settembre del 2000,
l’Istituto Comprensivo”Guglielmo
II” è il risultato di una politica
scolastica
tesa
alla
razionalizzazione del servizio e al
progressivo
miglioramento
dell’offerta formativa.
A
Monreale
la
scuola
dell’infanzia opera presso il Plesso
“Badiella”, ubicato in Salita San
Gaetano n. 2; la scuola primaria
opera presso il Plesso “Mattarella” ubicato in Salita San Gaetano n.6; e la scuola
secondaria secondaria di I grado opera presso il plesso del S. Cuore, ubicato in
via B. D'Acquisto.
A San Martino delle Scale la scuola dell’infanzia è ubicata in via Cardinale
Dusmet n. 6, la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado operano presso
il Plesso “Don Ettore Tedeschi” ubicato in Piazza Platani n.2.
L'Istituto Comprensivo ”Guglielmo II” è frequentato da alunni che provengono da
ambienti socio-culturali eterogenei sia da ambienti ricchi di stimoli culturali sia da
famiglie il cui bagaglio culturale è a volte modesto.
Il paese non offre molte strutture ricreative, centri sportivi e di aggregazione
giovanile per cui i ragazzi in genere trascorrono il tempo libero a casa, impegnati in
attività che non sempre stimolano la creatività e la socializzazione. Ciò condiziona a
volte negativamente lo sviluppo intellettivo e determina una disaffezione alla lettura
e al lavoro personale (studio, compiti…).
Quasi sempre le uniche alternative all’ipnosi della televisione e dei video giochi sono
il gioco del calcio, praticato spesso nella strada e le sale giochi.
Solo convenzioni del Comune con palestre di Istituti presenti nel territorio
potrebbero offrire alla comunità percorsi di avviamento allo sport.
3
Inoltre per ampliare conoscenze e gli orizzonti culturali dei ragazzi, il nostro istituto
intende promuovere visite guidate e viaggi di istruzione, anche per stimolare contatti
con realtà diverse dalle proprie.
Per coinvolgere le famiglie nell’azione educativo-didattica, i genitori sono chiamati a
firmare un “Patto di Corresponsabilità” che, ispirandosi al Regolamento d’Istituto, li
impegna, assieme al personale della scuola, a condividere e a sostenere il progetto
educativo dei loro figli.
Già da alcuni anni il nostro istituto aderisce al Progetto Faro, un progetto
interprovinciale di valutazione del servizio scolastico, il cui rapporto finale mette in
evidenza i punti deboli da superare e i punti di forza da mantenere e da potenziare.
4
Problemi e bisogni
Dall’analisi
della
situazione
ambientale,
dall’osservazione del comportamento degli utenti,
dall’analisi dei test d’ingresso somministrati agli
alunni all’inizio dell’anno scolastico emergono:
1)
carenze
formative,
alcune
delle
quali
riconducibili all’odierna condizione giovanile,
caratterizzata da un profondo senso di disagio che
si esprime attraverso disimpegno, elaborazione di
culture “alternative” superficiali e banalizzanti,
rifiuto di valori “forti”, irresponsabilità;
2) carenze relative alle abilità di base e al metodo di studio.
Pertanto il Collegio dei docenti ha individuato i sotto elencati bisogni formativi in
relazione all’area comportamentale e all’area culturale :
•bisogno di strutturare una personalità autonoma ed integrata;
•bisogno di consolidare comportamenti di decisionalità, previsionalità e progettualità
rispetto a sé e al fare;
•bisogno di acquisire competenze riferibili alla comunicazione e comportamenti
regolativi finalizzati allo stare insieme nel rispetto delle convenzioni sociali;
•bisogno di sviluppare un abito sociale e critico attraverso un
allargamento delle
esperienze e delle occasioni di conoscenza;
•bisogno di avere validi modelli di riferimento;
•bisogno di ricevere un’istruzione di base integrata, solida e verificabile;
•bisogno di acquisire adeguate competenze linguistico-espressive e logico-matematiche
Il P.O.F. dell'I.C.S. “Guglielmo II”, deliberato dagli OO.CC. basandosi sui suddetti
presupposti, verrà corredato dal Piano Integrato degli Interventi FSE- 2013-1920 ( PON
2007/2013 “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave”), che permetterà di
attivare 10 moduli, tanto per la scuola primaria che secondaria (Azione C1), finalizzati
al miglioramento dei livelli di conoscenza e competenza dei giovani: “English OK”,
“Matematica dappertutto”, “Sport in musica”, “Sperimental…mente”, “Parole in gioco”,
5
“ Alleniamoci”, “ I like English”, “1,2,3…English”, “La mia amica lingua italiana”,
“Numeri e forme”.
L’Istituto Comprensivo “Guglielmo II” è anche beneficiario di un A-1-FESR06 POR
SICILIA- 2012-1210 “Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole
del primo ciclo”.
La nostra scuola, avvalendosi delle possibilità offerte dalla normativa vigente in materia
di autonomia scolastica (art.21 L. n° 55/97 e successivo regolamento emanato con
D.P.R. 275/99) e dei documenti nazionali della riforma intende utilizzare le risorse
disponibili al fine di migliorare e potenziare l'offerta formativa nel territorio in cui
opera. Pertanto nella scuola primaria
e secondaria di primo grado, al percorso
obbligatorio previsto dalle indicazioni nazionali, affianca un percorso di attività
laboratoriali anche con l’uso delle nuove tecnologie e delle LIM di cui la scuola
dispone.
6
La Scuola dell’Infanzia
La Scuola dell’Infanzia è il primo livello
scolastico che accompagna il bambino verso
traguardi di competenza, attraverso apprendimenti
progettati in team, al fine di favorire il percorso
educativo di ciascuno, aiutandolo a orientarsi nella
molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle
attività.
“Per ogni bambino o bambina, la scuola
dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo
sviluppo
dell’identità,
dell’autonomia,
della
competenza, della cittadinanza”. Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene con gli altri e a
sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Sviluppare
l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo,
partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, esplorare la realtà
e comprendere le regole della vita quotidiana. Sviluppare la competenza significa imparare a
riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto.
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e gestire i contrasti
attraverso le regole condivise, significa porre le fondamenta per una convivenza democratica e
costruttiva. Le insegnanti, consapevoli del loro ruolo di educatrici lavoreranno per accogliere,
valorizzare ed ampliare le curiosità e gli interrogativi dei bambini creando occasioni e progetti per
poterli aiutare a trovare risposte e per aiutarli a costruire un personale percorso di crescita unitario e
globale. Inoltre l’integrazione di bambini disabili e con svantaggi socio-culturali rappresenta motivo
di crescita e arricchimento per l’intera comunità scolastica.
Al fine di giungere a tali obiettivi le insegnanti hanno strutturato il percorso scolastico dell’alunno
riferendosi alle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione (anno 2012) tenendo conto dei campi d’esperienza in esse menzionate quali:
IL SE’ E
L’ALTRO
•Acquisisce coscienza della propria identità e
capacità.
•Sviluppa una positiva immagine di sé.
•Esprime le proprie emozioni.
•Riconosce la diversità.
•Collabora per una meta comune.
•Rispetta gli altri come proiezione di sè.
•Assume comportamenti adeguati nei confronti delle
cose e degli altri.
•Individua e condivide semplici regole di vita
comunitaria.
• Conosce il proprio corpo denominandone
le varie parti
• Coordina la motricità fine e globale.
• Percepisce il proprio corpo in relazione
allo spazio.
• Acquisisce le prime conoscenze utili per la
corretta gestione del proprio corpo e per
l’assunzione di positive abitudini igienicosanitarie ed alimentari.
.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
•Segue con attenzione spettacoli di vario
tipo.
•Sviluppa interesse per l’ascolto della
musica.
•Comunica, esprime emozioni, racconta
Attraverso il linguaggio del corpo.
•Sa esprimersi col disegno, la pittura e altre
attività manipolative.
•Riesce a mettere in sequenza le diverse fasi
di un progetto.
•
Si esprime con semplici frasi in inglese
IMMAGINI , SUONI, COLORI
•
•
I DISCORSI E
LE PAROLE
•
.
•
•
•
•
•
LA CONOSCENZA DEL MONDO
•
•
•
•
•
Sviluppa la padronanza d’uso della lingua
italiana e arricchisce e precisa il lessico.
Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e
comunicare agli altri emozioni, domande e
pensieri mediante il linguaggio verbale.
Racconta, inventa, ascolta e comprende
narrazioni e storie.
Dialoga e discute.
E’ consapevole della propria lingua moderna.
Conosce i primi elementi di lingua inglese
Raggruppa ed ordina secondo criteri diversi,
confronta e valuta quantità.
Colloca correttamente nello spazio se stesso,
oggetti, persone.
Si orienta nel tempo della vita quotidiana.
Coglie le trasformazioni temporali.
Osserva i fenomeni naturali e gli organismi
viventi sulla base di criteri o ipotesi.
Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere
le osservazioni e le esperienze.
Conosce ed apprezza culture diverse
La Scuola del Primo Ciclo
La scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado fanno parte del primo ciclo
d’istruzione. In questa fase l’alunno apprende e
costruisce la sua identità ponendo le basi e
sviluppando le competenze per apprendere a
scuola e nella vita. Il primo ciclo d’istruzione ha
la finalità di far acquisirle conoscenze e le
abilità
fondamentali
per
sviluppare
le
competenze culturali di base nella prospettiva
del pieno sviluppo della persona .
Per realizzare tale finalità la scuola: rimuove ogni ostacolo alla frequenza, cura l’accesso facilitato
per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione;
valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue il miglioramento della qualità
dell’istruzione. La scuola guida gli alunni nell’apprendimento, li accompagna nell’elaborare il senso
della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. La scuola primaria
mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali;
cura lo sviluppo delle dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose;
favorisce lo sviluppo di differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del
pensiero riflessivo e critico. La scuola secondaria di primo grado è il momento in cui le discipline
vengono considerate come diversi modi di guardare la realtà e come mezzo per l’interpretazione, la
simbolizzazione e la rappresentazione del mondo. Le discipline, assumono particolare importanza
quando, dal punto di vista culturale, non si frammentano i saperi confinandoli in rigide strutture. Per
questo la scuola secondaria di primo grado richiede un approfondimento delle discipline ed
un’organizzazione delle conoscenze per la realizzazione di un sapere integrato in cui le competenze
relative alle singole discipline sviluppano competenze più approfondite e trasversali, necessarie per
diventare cittadini attivi. La scuola del primo ciclo raggiunge le sue finalità quando riesce a
garantire il successo formativo e promuove apprendimenti significativi. Per raggiungere tali
obiettivi è importante utilizzare un approccio metodologico fondato sulla valorizzazione
dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni . Considerate le numerose diversità delle classi,
dovute a differenti modi di apprendere, a personali interessi e specifiche inclinazioni, a particolari
stati affettivi ed emotivi ed a condizioni particolari, la scuola deve realizzare percorsi specifici
consoni ai bisogni degli alunni, prestando particolare attenzione agli alunni con disabilità.
La scuola del primo ciclo deve insomma:
•
favorire l’esplorazione e la scoperta;
•
valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni;
•
attivare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;
•
incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
•
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere per “ far imparare agli
alunni ad apprendere”;
•
realizzare percorsi in forma di laboratorio per sollecitare il dialogo, la riflessione e
l’operatività.
Per quanto riguarda il curricolo e i traguardi da raggiungere in questo primo ciclo di istruzione si
rimanda alle Indicazioni Nazionali elaborate ai sensi dell’art. 1, comma 4, del decreto del Presidente
della Repubblica 20 Marzo 2009 n. 89, secondo i criteri indicati nella C.M. n. 31 del 18 Aprile
2012. ( www.indicazioninazionali.it)
.
OFFERTA FORMATIVA
Tenendo conto dell’analisi ambientale e dei nuovi documenti nazionali,
il P.O.F. del nostro
Istituto, per garantire il successo formativo a tutti propone la seguente offerta formativa
Successo Formativo
Scelte organizzative
•Classi aperte orizzontali per il
curricolo integrato
•Classi aperte orizzontali
(laboratori)
•Gruppi omogenei e temporanei di
livello (recupero e potenziamento)
•Adattamento dell’orario
scolastico alle esigenze didattiche
•Attivazione di percorsi didattici
personalizzati nel rispetto del
principio dell’integrazione nella
classe e nel gruppo
•Visite guidate
•Viaggi d’istruzione
Risorse umane e finanziarie
•Ore curricolari
•Ore aggiuntive
I
N
T
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A
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L
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A’
Curricolo trasversale
Recupero-rinforzo-potenziamento
Sviluppo delle competenze di base
Personalizzazione degli insegnamenti
Intercultura
Progett
Proget
Scelte didattiche
•Recupero, rinforzo,
potenziamento
•Didattica modulare per alcune
attività
•Potenziamento della lingua
inglese
•Utilizzo dell’informatica come
strumento trasversale
•Integrazione dei diversi linguaggi
per una comunicazione funzionale
•Utilizzo della lavagna interattiva
per l’innovazione della didattica
Strategie
•Individualizzazione
•Operatività
•Laboratori
Progetti e
Laboratori
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
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
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
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


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


Accoglienza e Orientamento
Scientifico
Laboratori pomeridiani di:
Recupero, Approfondimento
e Potenziamento
Ed. alla salute
Ed. alla legalità
Ed. alla sicurezza
Attività sportive
Recupero disciplinare
Progetto contro la dispersione scolastica
Integrazione di alunni in situazione di handicap e di disagio
Progetto Biblioteca
Progetto Lingua Inglese finalizzato alla certificazione Trinity
(scuola secondaria I grado)
Progetto “Parlamento dei giovani ( classi terze)
Progetto Establish
Palermo Scienza
Giochi Matematici
Progetto laboratorio scientifico
Recupero, San Martino delle Scale
Ri-percorriamo la nostra storia tra arte-musica-natura
"Ta cuntu",scuola infanzia,Badiella
"Recupero tradizioni popolari",scuola primaria ,plesso Mattarella
Tutti gli alunni della Scuola Primaria sono impegnati per 24 ore di lezione settimanali, invece gli
alunni della Scuola Secondaria di I Grado sono impegnati per 30 ore di lezione settimanali,
distribuite in 5 giorni, in quanto la scuola ha scelto il modulo organizzativo della settimana corta.
Le attività didattiche si svolgeranno dal Lunedì al Venerdì, secondo il seguente schema orario:
SEDE
•
Scuola dell’Infanzia
•
Scuola Primaria
dalle 8.00 alle 13.00
dalle 8.00 alle 13.00 (lunedì, martedì, mercoledì e giovedì)
dalle 8.00 alle 12.00 (venerdì)
•
Scuola Secondaria di I Grado
dalle 8.10 alle 14.00
SEZIONE SAN MARTINO
•
Scuola dell’Infanzia
dalle 8.15 alle 13.15
•
Scuola Primaria
dalle 8.00 alle 13.00 (lunedì, martedì, mercoledì e giovedì)
dalle 8.00 alle 12.00 (venerdì)
•
Scuola Secondaria di I Grado
dalle 8. 20 alle 14.10
Metodi
Saranno sempre i gruppi docenti a selezionare le metodologie più idonee per le varie attività
educative, in funzione sia degli obiettivi finali sia di quelli intermedi e specifici.
In seno ad ogni singola classe si cercheranno di individuare delle fasce di livello allo scopo di
attuare un insegnamento individualizzato con metodologie differenziate in relazione ai bisogni e
alle esigenze dei singoli alunni.
Le diverse discipline saranno presentate non solo, come conoscenza di contenuti, ma anche come
linguaggi privilegiati della conoscenza razionale della realtà; pertanto esse saranno gli strumenti
che permetteranno agli alunni di acquisire coscienza di sé e del proprio ruolo nella società, anche
ai fini dell’orientamento.
Si adotteranno sia i metodi empirici, basati sulla logica induttiva, sia quelli della ricerca, basati
sulla problematizzazione delle ipotesi e la deduzione delle soluzioni.
Si cercherà di fare acquisire agli alunni un metodo di lavoro, attraverso attività di ricerca
individuali e di gruppo.
Si proporranno colloqui individuali e collettivi, dibattiti, libere comunicazioni di esperienze e di
argomenti particolarmente interessanti, esercitazioni in classe, che permetteranno al docente di
accertarsi immediatamente dell’ acquisizione di conoscenze e competenze, quindi di intervenire
là dove occorre.
Sarà inoltre attivato uno sportello di ascolto a cura della F.S. dell’area “Servizio sociopedagogico di scuola”, per favorire l’integrazione degli alunni che mostrano difficoltà nella
socializzazione.
Al fine di colmare le lacune della preparazione di base degli alunni più carenti, in tutte le materie
saranno promosse iniziative di recupero, senza le quali risulterebbe problematica l’attività
didattica.
Accanto agli interventi di recupero, ovviamente, non saranno trascurate iniziative di sviluppo,
per non demotivare i più capaci, che potranno essere impegnati in lavori di potenziamento.
HANDICAP E INTEGRAZIONE
I docenti del nostro istituto sono sensibili al problema dell’ handicap e attuano tutte le strategie
che mirano all'integrazione degli alunni diversamente abili..
Una fitta rete di scambi comunicativi tra scuola-famiglia -territorio-A.S.P., ha
consentito d’ istaurare rapporti proficui a realizzare una effettiva integrazione.
Ogni alunno diversamente abile seguirà una programmazione personalizzata strettamente
correlata a quella della classe e condivisa dal GLIS.
La valutazione degli alunni diversamente abili dovrà tener conto:
•
della situazione di partenza (livello in ingresso)
•
del ritmo di apprendimento personale
•
dell’autonomia nel metodo di lavoro
•
delle abilità acquisite spendibili nella vita quotidiana
•
del livello di integrazione raggiunto
Mezzi, strumenti e sussidi
I docenti utilizzano i materiali e i sussidi in dotazione nella scuola: televisori, computer con
software multimediali, stampante, scanner, masterizzatore, videocamera, video registratore, lettore
DVD, macchina fotografica, diaproiettore, registratore e lavagne interattive (LIM).
La scuola si è attrezzata in sede di un laboratorio musicale e di un laboratorio scientifico. Inoltre la
partecipazione al Progetto LIM-Scuola Digitale ha dotato la scuola di lavagne interattive in sede e a
San Martino delle Scale.
Scelte culturali
Ogni equipe pedagogica, sulla base di quanto concordato nelle riunioni per aree disciplinari,
programma le scelte culturali delle varie discipline tenendo presente che :
a)i contenuti delle singole materie non sono il fine, ma anche lo strumento dell’insegnamento,
indispensabile per il perseguimento delle finalità generali dell’azione educativa e didattica;
b)la programmazione disciplinare deve essere considerata uno strumento flessibile e
integrabile in itinere;
c)anche le visite guidate e i viaggi di istruzione fanno parte della
progettazione curricolare e contribuiscono a costruire una scuola che
realizzi il pieno sviluppo della persona umana.
Valutazione
L’Istituto Comprensivo “Guglielmo II” già da diversi anni ha aderito al progetto FARO che
coinvolge oltre 100 scuole del territorio italiano e che si propone di valutare sistematicamente il
contesto in cui la scuola opera, i processi che attiva, le risorse di cui dispone e il successo
formativo dei propri studenti.
La nostra scuola intende offrire un servizio di qualità che sarà puntualmente verificato, sia a
livello interno che esterno, nella prospettiva di modificare ciò che è stato progettato per attuare la
politica del miglioramento e del cambiamento.
La valutazione interna prevede la verifica dell’attività svolta dalla scuola nel ciclo scolastico
annuale e nel ciclo della formazione scolastica completa di ogni studente,
l’analisi delle
condizioni organizzative e gestionali e le modalità del processo di apprendimento/insegnamento
a livello di classe.
Per l’asse alunni sarà effettuato il monitoraggio dell’evasione, dell’abbandono, delle frequenze
irregolari, delle bocciature e dei ritardi.
Il corpo docente sarà chiamato alla valutazione della propria azione professionale come
momento di confronto, al fine di assicurare e confermare la condivisione dei criteri di giudizio,
delle forme di comunicazione e degli impegni assunti.
Il processo valutativo riguarderà anche le famiglie: da un lato si realizzerà il monitoraggio del
loro coinvolgimento e della loro partecipazione alla vita scolastica in determinati momenti
(ricevimento genitori, organi collegiali, manifestazioni, incontri mirati con l’A.S.P); dall’altro si
rileverà il livello di gradimento del servizio scolastico, raccogliendo i punti di vista sul
funzionamento , sulle relazioni alunni/docenti/genitori e sulla qualità dell’offerta formativa.
VALUTAZIONE DIDATTICA
I docenti, tenendo conto delle diverse componenti che entrano in gioco nel processo di
insegnamento-apprendimento (modalità e ritmo di apprendimento, situazione di partenza,
capacità, presenza di difficoltà o carenze particolari, …) attuano rilevazioni in modo sistematico
attraverso osservazioni, esperienze e prove che forniscono la documentazione necessaria per
un’informazione esterna (ai genitori) e interna (ai docenti e agli alunni).
Le verifiche sono:
- iniziali, per rilevare i livelli di competenza in ingresso
- in itinere, al fine di verificare la gradualità del processo di apprendimento ed eventualmente
organizzare attività di recupero immediato e contestualizzato;
- finali, per verificare il risultato del processo in rapporto alla situazione iniziale, al fine di
misurare l’efficacia del percorso, il grado di sviluppo delle competenze e le tecniche acquisite
dall'alunno.
La valutazione:
- documenta gli obiettivi conseguiti sul piano cognitivo
- evidenzia i traguardi formativi raggiunti sul piano della maturazione globale
- permette agli alunni di riflettere sul proprio modo di porsi di fronte al compito, sulle strategie
utilizzate nella esecuzione dello stesso e sui risultati raggiunti (metacognizione).
Con l’introduzione della valutazione in decimi, il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno
definire gli obiettivi comportamentali e disciplinari da perseguire associando ad ogni livello
raggiunto un voto.
Livello Eccellente: 9-10/10
Conosce in modo completo i contenuti e li rielabora in chiave personale.
Le abilità sono pienamente acquisite.
Mostra un atteggiamento collaborativo e propositivo con i compagni e con i docenti.
Livello Intermedio: 7-8/10
Ha una buona conoscenza dei contenuti e li rielabora in modo autonomo.
Le abilità sono acquisite in modo soddisfacente.
Mostra un comportamento corretto e collaborativo con i compagni e con i docenti.
Livello Sufficiente: 6/10
Conosce i contenuti in modo essenziale e li rielabora in maniera accettabile.
Le abilità sono sufficientemente sviluppate.
Ha un comportamento essenzialmente corretto, ma è superficiale nella collaborazione con i
compagni e con i docenti.
Livello di Insufficienza: 5/10
Ha una conoscenza incompleta dei contenuti e li rielabora con mediocrità.
Le abilità risultano sviluppate soltanto in parte.
Ha un comportamento scorretto e collabora poco con i compagni e con i docenti.
Livello di Grave Insufficienza: 4/10
Ha superficiali conoscenze dei contenuti e li rielabora in modo frammentario e poco coerente.
Le abilità sono scarsamente sviluppate.
Ha un comportamento scorretto e collabora poco con i compagni e con i docenti.
TABELLA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Per la valutazione del comportamento degli studenti, i Consigli di classe hanno adottato i
seguenti indicatori:
_ Condotta: rispetto delle regole, del Regolamento d’Istituto e delle strutture
_ Partecipazione al dialogo didattico – educativo
_ Applicazione nelle attività didattiche e nello studio personale
_ Assiduità della frequenza scolastica
CONDOTTA
PARTECIPAZIONE
APPLICAZIONE
FREQUENZA
10
Condotta esemplare per
responsabilità
e correttezza
Studio personale costante e metodico.
Rispetto puntuale delle consegne.
Frequenza assidua e puntuale alle attività scolastiche
9
Condotta ordinariamente
corretta e disciplinata.
Partecipazione attiva e continuaal dialogo didattico –
educativo.
Contributo positivo al
percorso umano e culturale
della classe.
Partecipazione disponibile e
collaborativa al dialogo didattico – educativo.
Frequenza costante alle
attività scolastiche.
8
Presenza di richiami da
parte di uno o più docenti.
Generale disponibilità al dialogo didattico – educativo.
Studio personale costante. Rispetto
delle consegne ordinariamente
puntuale.
Studio personale e rispetto delle consegne
non sempre puntuali.
7
Disturbo delle attività didattiche. Presenza di ripetuti richiami da
parte di uno o più docenti. Episodi di carente rispetto delle persone e
delle regole.
Frequente disturbo delle
lezioni.
Richiami verbali e scritti
da parte di uno o più docenti. Carente rispetto
per i docenti ed i compagni.
Reiterato disturbo delle
lezioni. Danni al patrimonio. Significativa
responsabilità per gravi e
ripetute mancanze comportamentali. Offese
ripetute e dirette a persone. Atti di violenza. Bugie abituali. Più richiami
scritti.
Partecipazione discontinua
al dialogo didattico – educativo.
Studio personale discontinuo.
Carente rispetto alle
consegne.
Atteggiamento a volte passivo nei confronti delle sollecitazioni
didattico – educative. Mancanza ripetuta dei materiali
didattici.
Studio personale deficitario e
spesso inadempiente
nel rispetto
delle consegne.
Assenze e ritardi ripetuti
a evitare verifiche o ad
ostacolare il regolare
percorso didattico.
Atteggiamento passivo nei
confronti delle sollecitazioni
didattico – educative. Mancanza abituale dei materiali
didattici
Mancanza abituale
agli impegni scolastici.
Assenze continue in
coincidenza con gli impegni scolastici.
VOTO
6
5
Frequenza discontinua
alle attività
scolastiche e ritardi ripetuti.
Assenze e ritardi ripetuti
e immotivati
Per la realizzazione delle attività previste dal POF vengono
individuate le seguenti funzioni strumentali:
 Autovalutazione e analisi d’istituto. (Progetto Faro) Progetti di qualità: Gambino Laura
 Interventi e servizi per gli studenti scuola secondaria I grado: Nobile Maria Ausilia
 Servizio socio pedagogico di scuola: Badagliacca Anna
 Interventi e servizi per gli studenti scuola Infanzia e Primaria: Vinciguerra e Castelli
 Centro IDA: Bonanno Giada
Gestione rapporti scuola-enti esterni
La scuola si è sempre attivata per il coordinamento con gli EE. LL., con le istituzioni presenti nel
territorio e con le associazioni di volontariato al fine di migliorare l’offerta formativa attraverso
l’attivazione di progetti relativi alla dispersione scolastica , alla legalità, alla salute, all’ambiente, ad
attività di recupero disciplinare, ad attività ludiche, culturali.
Saranno definiti successivamente protocolli d’intesa per stabilire più dettagliatamente le linee
metodologiche per una efficace interazione tra le parti.
Per rendere la scuola più trasparente al territorio, nel sito web www.icsguglielmosecondo.it,
accessibile a tutti, è possibile prendere visione dell’organizzazione e dell’offerta formativa della
scuola.
INFORMAZIONI UTILI
IL SERVIZIO DI SEGRETERIA E DIREZIONE
L’ufficio di segreteria è composto da:
•un
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, Sigra. Provvidenza Zanna;
• n.4 assistenti amministrativi;
L’ufficio è attivo dal lunedì al venerdì.
APERTURA AL PUBBLICO
Lunedì – mercoledì – venerdì
dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Martedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00
STAFF ORGANIZZATIVO
E’ formato dai docenti incaricati di funzione strumentale e dai docenti collaboratori del dirigente
scolastico; predispone materiali di analisi e discussione per consentire agli Organi Collegiali di
operare il monitoraggio e la revisione in itinere del Piano dell’Offerta Formativa.
Lo staff organizzativo è composto da:
Dirigente Scolastico
: Profre. Leto Claudio
Collaboratore Vicario:
Collaboratore scelto
Prof.ssa La Rocca Liliana
dal Dirigente Scolastico: Prof.ssa Badagliacca Anna
Coordinatore della Scuola dell’Infanzia e Primaria di S.Martino : Ins. Patellaro Maria Grazia
Coordinatore della
Scuola Secondaria di S. Martino : Prof.ssa La Mantia Caterina
Coordinatore della scuola dell’infanzia del Plesso Badiella: Ins. Riolo Enza
 Coordinatore della scuola Primaria del Plesso Mattarella: Ins. Castelli Giuliana
Coordinatore del Centro
IDA : Prof.re La Scala Giovanni
Funzioni strumentali : Badagliacca Anna,
Nobile Maria Ausilia, Gambino Laura, Castelli
Giuliana, Vinciguerra Antonella, Bonanno Giada
COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
Per potere realizzare in modo adeguato la propria offerta formativa, l’I.C.S “Guglielmo II”, si è
data una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro. I gruppi di lavoro hanno il
compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici e verificarne l’efficacia, realizzare momenti
di coordinamento anche con il territorio. In questo contesto vengono maggiormente valorizzate le
risorse umane presenti nella scuola e privilegiati processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti.
Essi hanno il compito di redigere piani di interventi, raccogliere e diffondere i materiali, gestire le
attività connesse all’incarico e documentarle
L’organigramma d’istituto per il corrente anno scolastico è il seguente:
Referenti/ Coordinatori
CRISANTINO AMELIA
AREA/ CLASSE
AREA STORICO-GEOGRAFICA
CUSIMANO CINZIA
AREA STORICO-GEOGRAFICA
EDUCAZIONE LEGALITA’
SCUOLA PRIMARIA
SCIORTINO FRANCESCA
EDUCAZIONE LEGALITA’
BELLOMONTE DANIELA
AREA MATEMATICA
AREA SCIENTIFICA
BRUSCA PROVVIDENZA
AREA MAT.-SCIENT.-TEC . ED. ALLA
SALUTE
SCUOLA PRIMARIA
AREA LING-ART-ESPRESSIVA
SCUOLA PRIMARIA
MARCECA CROCIFISSA
PANDOLFO MARIA ELENA
AREA LINGUISTICA
SANTANGELO PROVVIDENZA
AREA LINGUE COMUNITARIE
MARCHESE GIUSEPPE
AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA
BRUNO GIUSEPPA
DI RAIMONDO ERNESTA
MARCHESE GIUSEPPE
DI RAIMONDO ERNESTA
SCIORTINO FRANCESCA
SOSTEGNO
ED. ALIMENTARE
AREA TECNOLOGICA
COLLABORATORI PER LA SICUREZZA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – I A –
Sede
GIARDINA MARIA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – II A –
Referenti/ Coordinatori
AREA/ CLASSE
Sede
LA MANNA PATRIZIA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – III A –
Sede
NOBILE MARIA AUSILIA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe –I B –
Sede
LI MANNI MARIA LUISA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – II B –
Sede
CURATOLO MATTEO
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – III B –
Sede
BELLOMONTE DANIELA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe –IIIC –
Sede
MINEO LETIZIA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – I D –
Sede
VARVARO GIULIANA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – II D –
Sede
BADAGLIACCA ANNA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – III D –
Sede
MAZZOLA ANTONELLA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – IE –
Sede
GAMBINO LAURA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – II E –
Sede
DI LEGAMI CONCETTA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – III E –
Sede
BONOMO CINZIA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – II F – S.
Martino
CRISANTINO AMELIA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – III F –
S. Martino
SANTANGELO PROVVIDENZA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe - I G –S.
Martino
LA MANTIA CATERINA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – II G –
S. Martino
PANDOLFO ELENA
COORDINATORE DEL
Consiglio di classe – III G –
S. Martino
COMITATO DI VALUTAZIONE
LA SCALA GIOVANNI
NOBILE MARIA AUSILIA
CITARDA MARIA GRAZIA
LUPO CARMELO
COCCHIARA ROSALIA
SUPPLENTI:
Referenti/ Coordinatori
CURATOLO FABIO
AREA/ CLASSE
RABITO MARINELLA
ZERILLI ANTONELLA
COMMISSIONE ORARIO
(per la scuola primaria)
GIARDINA MARIA
LA ROCCA LILIANA
LA MANTIA CATERINA
COMMISSIONE ORARIO
( per la scuola secondaria)
BADAGLIACCA ANNA
PANDOLFO MARIA ELENA
NOBILE MARIA AUSILIA
MARCECA CROCIFISSA
DE LUCA GIOVANNA
LUPO MARCELLO
MARTORANA MARGHERITA
SCIORTINO FRANCESCA
COMMISSIONE P.O.F.
SCIORTINO FRANCESCA
RESPONSABILE BIBLIOTECA
BELLOMONTE DANIELA
RESPONSABILE LAB. SCIENTIFICO
SCIORTINO FRANCESCA
SANTANGELO PROVVIDENZA
MARCHESE GIUSEPPE
GAMBINO LAURA
VARVARO GIULIANA
BELLOMONTE DANIELA
GIARDINA MARIA
CUTI NATALINO
LA MANTIA CATERINA
BADAGLIACCA ANNA
SCIORTINO FRANCESCA
MINEO LETIZIA
CURATOLO FABIO
COMMISSIONE ELETTORALE
ORGANO DI GARANZIA
FORMAZIONE CLASSI
ACCOGLIENZA
RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie del programma annuale provengono fondamentalmente:
•dall’Unione Europea ( Progetti PON e POR);
•dallo Stato (contributo ordinario, fondo autonomia, fondo d’istituto);
•dagli Enti Locali (fondo per integrazione alunni portatori di handicap, finanziamento progetti ai
sensi della L.R. 26/ 01,stanziamento per funzioni miste);
•dai contributi volontari di genitori ed eventuali altri.
Al presente POF si allegano il Regolamento d’Istituto e il Patto di Corresponsabilità, approvati dal
Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, che regolano i rapporti tra scuola, alunni e famiglie.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
"GUGLIELMO II"
Via Benedetto D’acquisto, 33 - 90046 Monreale (PA)
Tel. fax 091/6404489 – E-Mail [email protected]
Regolamento d'istituto
IL CONSIGLIO D'ISTITUTO
VISTOl'art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;
VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;
VISTO il D.1.01/02/2001, n. 44;
VALUTATA l'opportunità di adottare un nuovo regolamento d'istituto, che va a sostituire integralmente quello attualmente in vigore, ritenuto non più in linea e coerente con i principi che
connotano l'autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere
dall'1/9/2000;
EMANA
il seguente regolamento
CAPO I
ORGANI COLLEGIALI
Art.l
Convocazione
L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei
suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.
L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la
seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d'urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo
più rapido.
La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affìssa all'albo.
Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.
Art.2
Validità sedute
La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più
uno dei componenti in carica.
Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i mèmbri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.
Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.
Art.3
Discussione ordine del giorno
II Presidente individua tra i mèmbri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è
individuato per legge.
E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in cui compaiono nell'avviso di
convocazione.
Gli argomenti indicati nell'odg sono tassativi. Se l'Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri
argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.
Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono essere adottate su proposta della GÈ.
L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l'Organo Collegiale, previa approvazione
a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg.
Art.4
Mozione d'ordine
Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non
svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata
("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione.
Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.
Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l'Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese.
L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si
riferisce.
Art.5
Diritto di intervento
Tutti i mèmbri dell'Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per
il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.
Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si
contravvenga alle norme del presente Regolamento.
Art.6
Dichiarazione di voto
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono,
brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La
dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.
Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni
d'ordine.
Art.7
Votazioni
Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il
Presidente o uno dei componenti.
La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.
Le sole votazioni concementi persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete.
La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.
I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l'adunanza, ma non nel
numero dei votanti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano
diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.
La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri mèmbri e non può nemmeno essere ripetuta, a
meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.
Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul
provvedimento stesso nella sua globalità.
Art.8
Risoluzioni
I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su
specifici argomenti.
Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4.
Art.9
Processo verbale
Nella prima parte del verbale si da conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la
funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti,
questi ultimi se giustificati o no, l'odg).
Per ogni punto all' OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si da conto dell'esito
della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).
Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.
Un membro dell'Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia
oggetto della deliberazione.
I mèmbri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul
verbale.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente
Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:
• essere redatti direttamente sul registro;
• se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati dal segretario e
Presidente in ogni pagina;
• se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine
dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico.
Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell'Organo Collegiale con la convocazione della seduta
successiva. Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo si
approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva.
Art. 10
Surroga di mèmbri cessati
Per la sostituzione dei mèmbri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R.
416/74.
Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di
durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.
I mèmbri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.
Art. 11
Programmazione
Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di
realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento del
le attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con
certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
Art. 12
Decadenza
I mèmbri dell'Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per
tré sedute successive senza giustificati motivi.
Spetta all'Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.
Art. 13
Dimissioni
I componenti eletti dell'Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa
la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all'Organo Collegiale.
L'Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.
In prima istanza, l'Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito
Una volta che l'Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili.
Il membro dimissionario, fino al momento della presa d'atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell'Organo Collegiale e, quindi,
va computato nel numero dei componenti l'Organo Collegiale medesimo.
Art. 14
Norme di funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica
1. La prima convocazione del C.I.S, immediatamente successiva alla nomina dei relativi mèmbri risultati eletti, è disposta dal
Dirigente Scolastico.
2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori mèmbri del Consiglio
stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori mèmbri del C.I.S. E' considerato
eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I.S.
3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti,
sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si
determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).
4. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse
modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice
presidente o,in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.
5. Il C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art. 1.
6. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva.
7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I.S. su proposta del Presidente dellaGiunta Esecutiva.
8. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della
riunione successiva.
9. Il C.I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni.
10. Il C.I.S., al fine di rendere più agile e profìcua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o
di studio.
11. Delle commissioni nominate dal C.I.S. possono far parte i mèmbri del Consiglio stesso,altri rappresentanti delle varie componenti
scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.
12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I.S.; svolgono la propria attività secondo le direttive e
le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro
svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene
redatto sintetico processo verbale.
13. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche.
Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli
altri previsti per legge.
14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre
la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.
15. La pubblicità degli atti del C.I.S. avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale, sottoscritta dal
segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.
16. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della
deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni.
17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono consultabili da chiunque
ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è
orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi.
18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.
19. Il consigliere assente per tré volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni
dell'assenza.
Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.I.S. con votazione a maggioranza relativa. Le
giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta
del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al
Presidente del C.I.S.
Art. 15
Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione Scolastica
1. Il C.I.S. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una
Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo modalità stabilite dal
Consiglio stesso e con voto segreto.
2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che
svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.
3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei
consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.
Art. 16
Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato
prima dell'inizio delle lezioni.
2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta
il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
3. Il CD, al fine di rendere più agile e profìcua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di
studio.
4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i mèmbri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti
scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono
avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate.
Art. 17
Norme di funzionamento del Comitato
per la valutazione del servizio degli insegnanti
1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal DS :
• in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'ari
448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;
• alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438,439 e
440 del D.L.vo n. 297/94;
• ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 18
Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione
1. Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle
materie sulle quali deve deliberare, con la pre-senza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti.
2. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed
approvato prima dell'inizio delle lezioni.
<^> <^> <^>
CAPO II
DOCENTI
Art. 19
Indicazioni sui doveri dei docenti
1.1 docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni.
2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare
sul registro di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione, se l'assenza è superiore a cinque giorni, deve accertare la presenza del
certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tré giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione,
segnalerà in Presidenza il nominativo.
3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in
classe.
4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l'autorizzazione in
Presidenza o al docente delegato. Dopo l'autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l'ora in cui l'alunno è
uscito e, se minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo. Dopo 5 uscite anticipate e/o 5 entrate posticipate il genitore
dell’alunno dovrà comunicare col Dirigente Scolastico per un altro eventuale permesso.
5.I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico: una copia da inserire nel
registro di classe ed una in segreteria.
6.I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti
7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.
8. Durante l'intervallo che si svolge in classe, i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi.
9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente
motivati.
10. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega
affinchè vigili sulla classe.
11. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico
chiuso nelle borse affinchè altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell'aula senza creare
problemi.
12. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli
appositi spazi.
13. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita e vigilano affinchè gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti
delegati.
14. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle
tematiche della sicurezza.
15. E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali:
colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc... Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l'uso di
sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc...) verifìcare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di
allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.
16. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.
17. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra
zona dell'edifìcio scolastico accessibile agli alunni.
18. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Presidenza.
19. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora
questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il
risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.
20.1 docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto
scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
21. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi
affìssi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati.
22.I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
23.I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata
sull'apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e
sinteticamente l'oggetto della telefonata.
24.1 docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte tramite diario.
25. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto se da un lato ostacola il
complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza
educativa da parte dei docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di
difficoltà.
26.1 registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione della presidenza.
27. Qualora gli alunni siano coinvolti in attività pomeridiane e consumare il pranzo a scuola, gli insegnanti presenti alla mensa
abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li
educheranno ad un corretto comportamento.
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CAPO III
PERSONALE AMMINISTRATIVO
Art. 20
Doveri del personale amministrativo
1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro
competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.
2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro ed al telefono
risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il loro nome.
3. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
4. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione
amministrativa prevista dalla legge.
5. Collabora con i docenti.
6. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il
clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si
muovono.
7. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell'orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del
personale.
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CAPO IV
COLLABORATORI SCOLASTICI
Art. 21
Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici
1.I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni
loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale.
2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e
la possibilità di utilizzarli con facilità.
3.1 collaboratori scolastici:
• indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;
• devono essere sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;
• sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;
• collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
• comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per
evitare che la classe resti incustodita;
• collaborano con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa e nella predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio;
• favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;
• vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli
alunni per recarsi ai servizi o in altri locali ;
• possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d'istruzione;
• riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi;
• sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;
• impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria
pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;
• sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare
specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
• evitano di parlare ad alta voce;
• tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
• provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di
pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;
• non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;
• invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale
proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento;
• prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi
aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;
• sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.
4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente
comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere
alla sostituzione.
5. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuoi richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di uscita,
firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente
dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopo di ché l'alunno che ha richiesto di uscire
anticipatamente potrà lasciare la scuola.
6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo
aver fatto le pulizie, quanto segue:
• che tutte le luci siano spente;
• che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
• che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;
• che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
• che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
• gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.
7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi
all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.
8. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare
quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.
CAPOV
ALUNNI
Art. 22
Norme di comportamento
1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche
formale, consono ad una convivenza civile.
2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di
studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di
classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla autogiustifìcazione delle assenze; i minori devono presentare la giustificazione
firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.
3. Gli alunni entrano alle ore 8:10 nella sede centrale e alle ore 8,20 nella sede di San Martino delle Scale; la scuola, in ogni caso, non
si assume alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso.
4.1 ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo tramite il libretto.
5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I
genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della
scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.
6. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e devono essere presentate al rientro in classe, all'inizio
della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. Se l'assenza dovuta a
malattia supera i cinque giorni occorre presentare una certificazione medica. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3
giorni, se minore, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci; se maggiorenne dovrà giustificare
direttamente al Dirigente Scolastico. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate
tempestive comunicazioni scritte alle famiglie anche degli alunni maggiorenni.
7. Non è consentito agli alunni di uscire dall' edifìcio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori
dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o
delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento).
8. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il CdC informerà per iscritto la famiglia.
9. In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli alunni devono presentare regolare giustificazione, fatte salve le competenze del
Dirigente Scolastico e degli organi collegiali previste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni presenti comunque non devono
essere privati del diritto a regolari lezioni, nè devono in alcun modo risentire della particolare circostanza
10. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento
corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...
11. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il
controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
12. Gli intervalli si svolgeranno nei seguenti orari:
sede centrale: dalle ore 11,05 alle ore 11,15;
scuola secondaria di San Martino delle Scale: dalle ore 11,10 alle ore 11,20;
scuola primaria e infanzia della Sede dalle ore 10,30 alle ore 10,40;
scuola primaria di San Martino delle Scale: dalle ore 10,00 alle ore 10,10.
Durante gli intervalli, sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi,
salire e scendere le scale, ecc...): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.
13.1 servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia.
14. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola che
fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.
15. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.
16. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano
queste regole.
17. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il
buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di
alunni; durante le ore di lezione i collaboratore scolastici sorvegliano corridoi e servizi.
18. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la
domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la pratica dell'attività
sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.
19. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale merenda. Non è consigliabile
portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti.
20. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno
guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.
21. È fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.
22. Agli alunni è vietato usare o tenere il telefono cellulare.
Art. 23. Diritto di trasparenza nella didattica
L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Il coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti
all'analisi e alla discussione del consiglio di classe.
I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione.
La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che
consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.
CAPO VI
GENITORI
Art. 24
Indicazioni
1.1 genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere
con la scuola tale importante compito.
2. I genitori devono:
• trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;
• stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;
• controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;
• partecipare con regolarità alle riunioni previste;
• favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
• osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;
• sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa;
• educare ad un comportamento corretto durante la ricreazione.
3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita
richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in
casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.
4. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congrue anticipo. Non sempre sarà
possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in
gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno
comunque impartite opportune disposizioni.
5. Allo scopo di mantenere vivo e profìcuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le
occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono
gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi
Art. 25
Diritto di Assemblea
1.I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e
15 del Testo Unico del 16 aprile 1994,n.297.
2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.
3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione Scolastica.
Art. 26
Assemblea di classe, sezione
1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse,Intersezione, Classe.
2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può
essere richiesta:
a) dagli insegnanti;
b) da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.
3. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi
di convocazione, contenenti l'ordine del giorno,alle famiglie.
4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti.
6. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.
7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di classe.
Art. 27
Assemblea di plesso, scuola
1. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Interclasse, Intersezione, Classe, eletto
dall'assemblea.
2. L'Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque giorni.
3. La convocazione può essere richiesta:
a) da un terzo dei genitori componenti i Cons. di Interclasse, Intersezione, Classe;
b) dalla metà degli insegnanti di plesso/scuola;
e) da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso/scuola.
4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi
di convocazione, contenenti l'ordine del giorno,alle famiglie.
5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
6. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore
designato dal Presidente dell'Assemblea.
7. Copia del verbale viene inviata alla Scuola.
8. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d'Istituto e gli insegnanti del plesso.
Art. 28
Assemblea dell'Istituzione Scolastica
1. L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio dell'Istituzione, Interclasse, Intersezione, Classe,
eletto dall'assemblea.
2. L'Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.
3. La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta:
a) da 50 genitori;
b) da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Interclasse, Intersezione, Classe;
e) dal Consiglio d'Istituto;
d) dal Dirigente Scolastico.
4. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi
di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.
5. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori della Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei
partecipanti incaricato dal Presidente.
6. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza.
7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti.
Art. 29
Accesso dei genitori nei locali scolastici
1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche, fatte
salve le esigenze di accoglienza della Scuola Materna.
2. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio.
Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali
riguardanti l'alunno.
3.1 genitori degli alunni possono accedere agli edifìci scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti.
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CAPO VII
LABORATORI
Art. 30
Uso dei laboratori e aule speciali
1.I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che
svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del
laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostitu-zione di attrezzature,
ecc...
2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico
le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.
3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad
interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per
l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.
4. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.
5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia
per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed
assistenza agli alunni.
6.1 laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante
prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.
7. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo
strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a
darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.
8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni
evento inerente alle stesse.
Art. 31
Sussidi didattici
1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e consultabile presso ogni
plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare
il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi.
Art. 32
Diritto d'autore
1. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni
responsabilità sulla riproduzione e/o duplica-zione dello stesso.
Art. 33
Sala e strutture audiovisive
1. La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di
più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella
attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine,alla classe che ne ha
usufruito in data anteriore.
Art. 34
Uso esterno della strumentazione tecnica
(macchine fotografìche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc...)
1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato
nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura,
l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporili. Si riporterà inoltre sull'apposito
registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
Art. 35
Mediateca
1. La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le
componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A..
2. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in
qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l'uso da parte di alunni e docenti.
3. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Mediateca con il compito di sovrintendere al suo funzionamento e verificare
periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo.
4. Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato.
5. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le
esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti
scolastiche per quanto di loro competenza.
6. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario,audiovisivo e/o informatico.
7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc...
8.1 libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso
materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione
dei docenti.
9. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro .
10. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi
ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.
Art. 36
Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto
1. Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area sportiva dell'Istituzione
Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario
curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari.
2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà
entrare solamente con le scarpe da ginnastica.
Art. 37
Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al
primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo
interesse della scuola. È escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali.
2. Nella scuola è ubicato un centro stampa dove sono presenti operatori addetti al servizio duplicazione e fascicolatura. Le modalità
di utilizzo e l'orario del centro stampa sono resi pubblici all'inizio di ogni anno scolastico.
3. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato.
4. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno un giorno il materiale da riprodurre.
5. L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti
di bilancio fissati annualmente.
6.1 collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie
seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità
sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
Art. 38
Servizio bar
L'accesso al bar è consentito agli alunni solo durante gli intervalli, le pause prima e dopo l'attività didattica e comunque non durante
le lezioni o i cambi d'ora.
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CAPO VIII
SICUREZZA
Art. 39
Norme di comportamento
• Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai
compagni di lavoro;
• Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;
• Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri
superiori;
• Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
• Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre
rivolgersi al proprio superiore;
• Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E' opportuno, per le scale doppie, assicurarsi,
prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro ne
spostarle quando su di esse vi sono delle persone;
• Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;
• Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo
parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di
mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione;
• Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto;
• Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, ne abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro;
• Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata;
• In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell'evento;
• Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;
• Non circolare ne sostare nei sottopiani, cavedi, ecc., degli edifìci salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei
superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;
• Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;
• Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;
• Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi
diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;
• Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica.
Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;
• In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide,
facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo
sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.
• Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
• Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;
• Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola;
• Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;
• Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso;
• L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.
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CAPO IX
COMUNICAZIONI
Art. 40
Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica,
senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc....) e
di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).
3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali,ecc....
4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.
5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
6. Per gli alunni si prevede di:
a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l'organizzazione della scuola;
b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da
Enti istituzionali;
e) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società,
Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di
lucro.
Art. 41
Comunicazioni docenti - genitori
1. Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un'ora per i colloqui, su appuntamento, con i genitori e con gli alunni
2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne
ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al
profìtto, al comportamento dell'alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e,
interperiodali, accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l'alunno deve sostenere e
l'esito di tali interventi.
Art. 42
Informazione sul Piano dell'offerta formativa
1. All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal
piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.
2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di
apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi. In forma
ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti.
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CAPO X
ACCESSO DEL PUBBLICO
Art. 43
Accesso di estranei ai locali scolastici
1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica
chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarrano nei locali scolastici per il tempo
strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della
classe resta del docente.
2. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può
entrare nell'edifìcio scolastico dove si svolgono le atti vita didattiche.
3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore
scolastico addetto.
4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo d'istituto per prendere visione
degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi.
5.1 tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento
delle loro funzioni.
6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Il PATTO di CORRESPONSABILITA’ fra Scuola e Famiglia dello Studente si ispira ai principi generali sui quali è
fondato il Regolamento di Istituto ed ogni altra forma di regolamentazione della vita all’interno dello stesso, nell’osservanza del
complesso di leggi e norme alle quali è comunque soggetta tutta l’attività didattica ed educativa in generale della scuola statale
italiana.
Esso è finalizzato a definire in modo trasparente e condiviso diritti e doveri nel rapporto fra istituzione scolastica autonoma
e utenza; il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, atto a rafforzare
le finalità educative del Piano dell’Offerta Formativa e il successo scolastico degli studenti. I destinatari naturali del patto
educativo di cui alla disposizione in questione sono i genitori, ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli
(art.30 Cost.,artt.147, 155, 317 bis c.c.)
Esso stabilisce che
A) la Scuola
•
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•
•
•
•
•
•
si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze
e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal «patto formativo»; attraverso esso si
realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della
partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto;
garantisce la libertà d’apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente e della
libertà d’insegnamento. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente attraverso la realizzazione dei curricola
disciplinari nazionali e dei percorsi individualizzati tesi a promuovere il successo formativo;
intende creare un clima sereno e corretto, atto a favorire nello studente lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze, la maturazione dei comportamenti responsabili e corretti e dei valori di una cittadinanza europea;
è aperta ai contributi creativi responsabilmente espressi dalle sue componenti: gli studenti, i genitori, il personale ATA e i
docenti;
s’impegna, compatibilmente con le risorse disponibili, ad acquisire una strumentazione tecnologica adeguata e a
promuoverne un utilizzo consapevole;
garantisce ambienti e strutture adeguate agli studenti portatori di handicap nei limiti consentiti dalle disponibilità
finanziarie e strutturali di sua diretta competenza.
promuove iniziative atte a favorire il superamento di eventuali svantaggi linguistici.
promuove nell’ambito degli scambi culturali iniziative di accoglienza e attività finalizzate allo scambio fra le diverse
culture.
B) Tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le
proprie competenze,
•
sono costantemente impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della
Repubblica italiana;
•
hanno diritto di esprimere la propria opinione, purché correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui dignità e
personalità;
•
hanno il diritto di diffondere le proprie idee con le modalità ed i mezzi consentiti dai regolamenti interni e, comunque, nel
rispetto della vigente normativa nazionale ed europea;
•
hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale;
•
si assumono le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo, giuridicamente definiti per il personale docente e non
docente della scuola dal «Contratto Nazionale di Lavoro», dai codici di comportamento e da altre norme, e per gli studenti
sanciti dal regolamento e dal patto di corresponsabilità che sottoscrivono congiuntamente, nel rispetto della normativa
vigente
C) tutte le componenti che sottoscrivono questo patto si impegnano a
•
far sì che i rapporti interni alla comunità scolastica si conformino al principio di solidarietà;
•
conoscere nei dettagli il regolamento di istituto, aggiornarne la conoscenza in caso di variazioni o integrazioni successive e
osservarne scrupolosamente prescrizioni e indicazioni.
D) In particolare studenti e genitori si impegnano a
STUDENTI
•
frequentare regolarmente i corsi, assolvere assiduamente agli impegni di studio, anche sottoponendosi puntualmente alle
verifiche previste dai docenti, e mantenere un comportamento corretto e un atteggiamento propositivo;
•
avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale non docente, lo stesso rispetto che questi ultimi devono
loro, riconoscendo ed accettando comunque l’autorevolezza educativa dell’adulto;
•
rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
•
favorire la comunicazione scuola-famiglia;
•
utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, osservando le norme sulla sicurezza e comportandosi
in modo da non arrecare danni a terzi o al patrimonio della scuola;
•
avere la massima cura nell’uso delle strutture e degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente
l’ambiente scolastico;
•
usare un linguaggio e curare un abbigliamento consoni al contesto educativo che connota la scuola.
GENITORI DEGLI STUDENTI
•
instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa;
•
tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto personale dello
studente e le comunicazioni scuola-famiglia (sia in formato cartaceo sia sul web), partecipando con regolarità alle riunioni
previste;
•
adoperarsi affinché i figli rispettino il regolamento di istituto, in particolar modo per ciò che riguarda la puntualità e la
giustificazione di assenze o ritardi;
•
segnalare al Dirigente scolastico o al docente coordinatore di classe le situazioni che possano comportare particolari forme
di assistenza verso i propri figli;
•
intervenire responsabilmente rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio/a a persone o cose della scuola, anche
attraverso il risarcimento dei danni, nelle forme e nelle modalità previste dal regolamento di istituto.
E) I doveri tendono a garantire nella quotidianità della vita scolastica l’esistenza di un contesto consono all’attuazione del «patto
formativo» e all’equilibrato esercizio dei diritti-doveri da parte di ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà e come
espressione del senso di appartenenza ad un contesto comune di vita.
F) Il Regolamento d’istituto diviene un’occasione per ripensare i processi decisionali e il sistema dei rapporti tra le varie componenti
della comunità scolastica.
G) Sono considerati assolutamente incompatibili con i criteri sopra enunciati, e quindi in ogni modo vietati, atti di intimidazione della
libera e democratica espressione o partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola, manifestazioni di intolleranza,
qualsiasi forma di violenza e discriminazione.
H) Tutti coloro (studenti e non) che non dimostrino rispetto delle norme di sicurezza e di tutela della salute o del patrimonio della
scuola, sono tenuti a un risarcimento del danno materiale provocato, il quale verrà accertato, tenendo in considerazione il nesso di
causalità e le relative responsabilità, e quantificato dall’organo competente. (D.S e/o con l’ufficio tecnico) Nello spirito del «patto
formativo», ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare i principi sopra esposti attraverso il rispetto dei regolamenti
attuativi e sottoscrivendo il presente
patto di corresponsabilità.
Per quanto riguarda tutto quello che non è specificatamente indicato si demanda al Regolamento di Istituto, di cui il Patto di
Corresponsabilità è parta integrante.
Letto, approvato e sottoscritto in Monreale, il giorno 10 del mese di Ottobre 2013
Il Dirigente Scolastico
Prof.re Claudio Leto
Il Genitore (o chi ne fa le veci)
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MONREALE - Istituto Comprensivo Statale `Guglielmo II`