A.A.2015/2016 PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE “SAN PAOLO” - AVERSA GUIDA DELLO STUDENTE 1 2 NOTA STORICA L'Istituto di Scienze religiose di Aversa nasce, nel 1979, come Scuola di Teologia per laici e, con la revisione del Concordato, diviene un Istituto di Scienze Religiose (1986). Dall’anno accademico 1989/90, l’Istituto conclude una Convenzione con l’ISSR “Apollinare” di Roma, espressione del Pontificio Ateneo “Santa Croce”; convenzione che viene ulteriormente aggiornata nel 1997. Nel settembre 2005, l’Arcivescovo- Vescovo diocesano, Mario Milano, chiede al Gran Cancelliere della P.F.T.I.M. (Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), Sua Em.za Rev.ma il Card. Michele Giordano, l’erezione canonica dell’Istituto “San Paolo”, quale Istituto Superiore di Scienze Religiose di Aversa. Il riconoscimento da parte della Congregazione per l’Educazione Cattolica avviene il 9 ottobre 2007 (Prot. N. 1310/2007). Da quel momento l’Istituto diventa espressione diretta della P.F.T.I.M. di Napoli e per i titoli accademici può autonomamente conferire solo la Laurea in Scienze Religiose, mentre per il conseguimento del Magistero in Scienze Religiose, deve far riferimento all’ISSR “S. Matteo” di Salerno (2006/2010). Il primo giugno 2010 la Santa Sede, con un nuovo Decreto di Erezione Canonica, concede all’Istituto “San Paolo” di poter conferire i gradi accademici di Laurea in Scienze Religiose (equivalente al Baccalaureato in Scienze Religiose secondo la denominazione ecclesiastica), il Magistero in Scienze Religiose e la Laurea Magistrale in Scienze Religiose (equivalente alla Licenza in Scienze Religiose secondo la denominazione ecclesiastica). Tale status consente all’Istituto di formare e di preparare scientificamente i docenti, che insegnano Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, come pure tutti coloro che nelle varie comunità di appartenenza offrono la propria disponibilità nella Catechesi e nella formazione dei fedeli. Infine, ricevono la formazione necessaria coloro che intraprendono il cammino per il 3 conseguimento dei ministeri laicali (ministri straordinari dell’eucaristia, lettori e accoliti) e per il Diaconato permanente. Oggi, l’Istituto può offrire feconda risposta alle esigenze e alla domanda di formazione e cultura religiosa che la diocesi presenta, orientando lo studio teologico come un momento fondamentale per l’approfondimento e la riflessione, condivisa nel dialogo con i fratelli per generare e accrescere la comunione nella fede. L’istituzione di nuovi corsi formativi, attenti all’innovazione pedagogico-didattica, hanno raggiunto lungo questi anni ottimi risultati sia dal punto di vista della qualità, sia dal punto di vista degli iscritti. Per tale scopo si è predisposta una biblioteca con sala di lettura continuamente aggiornata e a disposizione di studenti, ricercatori e di tutti coloro che coltivano la passione per le scienze teologiche e quelle ad esse affini. L’Istituto inoltre presenta un corpo docente specializzato e molto disponibile per il servizio alla formazione teologica e aperto al dialogo culturale ed interculturale. Attualmente l’Istituto ha come sede un’ala nel Pontificio Istituto Missioni Estere (P.I.M.E.), una fondazione esclusivamente missionaria sita in Trentola-Ducenta, ma la Diocesi, nella figura del Vescovo, sta vagliando la possibilità di collocarlo in una nuova sede ad uso esclusivo delle finalità educative ed universitarie che l'Istituto si prefigge. 4 STATUTO Emendato secondo l’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica del 28 giugno 2008 e la Nota di ricezione della Conferenza Episcopale Italiana del 23 settembre 2009 5 6 Titolo I Nome, finalità e sede dell’Istituto Art. 1 - Nome e finalità 1. L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) “San Paolo” della Diocesi di Aversa è un’istituzione accademica ecclesiastica, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica in data 9 ottobre 2007, prevista dal Codice di Diritto canonico (can. 821), regolata dall’Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educazione Cattolica del 28 giugno 2008 e collegata accademicamente alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (PFTIM). La PFTM è garante presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica del livello accademico-scientifico dell’Istituto e della idoneità del medesimo al raggiungimento delle sue finalità. Essa rilascia, tramite l’ISSR, i titoli accademici di Baccalaureato in Scienze Religiose e di Licenza in Scienze Religiose (corrispondenti, rispettivamente, alla Laurea e alla Laurea Magistrale nell’ordinamento civile). 2. In quanto istituzione accademica, l’ISSR intende offrire la conoscenza degli elementi principali della Teologia e dei suoi necessari presupposti filosofici e complementari delle scienze umane e persegue le seguenti finalità: a) formare i fedeli, laici e religiosi, in ordine all’arricchimento della propria vita cristiana, alla capacità di dare ragione della propria fede, all’esercizio dell’apostolato loro proprio, ed in particolare alla loro partecipazione all’evangelizzazione, e preparare figure professionali inserite nelle dinamiche culturali e operative della società contemporanea, in grado di collaborare con i ministri sacri nella loro specifica missione; b) promuovere ed approfondire con metodo scientifico la conoscenza e lo studio della dottrina cattolica, attinta dalla Rivelazione interpretata autenticamente dal Magistero vivo della Chiesa, nonché promuovere la ricerca delle risposte agli interrogativi umani, in prospettiva teologica e con l’aiuto delle 7 c) d) e) scienze filosofiche, delle scienze umane e degli disciplinari che si occupano di studi religiosi; contribuire all’evangelizzazione nel contesto pastorale della Chiesa locale; curare la formazione teologica e la qualificazione degli operatori di pastorale, con particolare riferimento ai candidati al Diaconato permanente e alla ministerialità istituita, nonché ai formatori impegnati in vari servizi ecclesiali; qualificare professionalmente gli insegnanti di religione cattolica nelle scuole pre-universitarie di ogni ordine e grado; cooperare al loro aggiornamento mediante corsi, seminari, studi, ricerche e progetti mirati; Art. 2 – Sede L’Istituto ha sede nella città di Trentola-Ducenta, presso il Pontificio Istituto Missioni Estere, in via Roma n. 59. Titolo II La comunità accademica e il suo governo Art. 3 – La comunità accademica Tutte le persone che a titolo diverso partecipano alla vita dell’Istituto sono, ciascuno secondo la propria condizione e funzione, corresponsabili del bene dell’intera comunità accademica e contribuiscono al raggiungimento delle sue finalità. Art. 4 – Le Autorità Accademiche L’ISSR è governato da autorità comuni con la PFTIM, a cui esso è collegato, e da autorità proprie del medesimo Istituto: a) autorità comuni con la Facoltà sono: il Gran Cancelliere, il Preside ed il Consiglio di Facoltà. b) autorità proprie dell’Istituto sono: il Moderatore, il Direttore, il Vice-Direttore (se nominato) ed il Consiglio d’Istituto. 8 Art. 5 – Il Gran Cancelliere della PFTIM Il Gran Cancelliere della PFTIM è l’Arcivescovo di Napoli pro tempore existens. A lui spetta: 1. promuovere l’impegno scientifico e procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita; 2. chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica dell’ISSR dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale Italiana; 3. presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il piano di studi e lo Statuto dell’ISSR per la debita approvazione; 4. informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una relazione particolareggiata riguardante la vita e l’attività dell’ISSR; 5. nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati dal Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio di Facoltà e con il nulla osta del Moderatore. Art. 6 – Il Preside della PFTIM Per ciò che concerne la vita dell’ISSR, spetta al Preside della PFTIM: 1. convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti della Facoltà, per questioni riguardanti l’ISSR; 2. regolare, insieme ai Direttori degli ISSR, le questioni comuni; 3. presiedere personalmente, o per mezzo di un suo delegato, le sessioni per gli esami di Baccalaureato e di Licenza in scienze religiose; 4. presentare al Consiglio di Facoltà ogni cinque anni la relazione sulla vita e l’attività dell’Istituto, preparata dal Direttore, per l’approvazione e inoltrarla al Gran Cancelliere che la trasmetterà alla Congregazione per l’Educazione Cattolica; 5. firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR. Art. 7 – Il Consiglio di Facoltà della PFTIM Spetta al Consiglio di Facoltà della PFTIM, in quanto 9 determina le linee generali dell’attività accademica di tutta la Facoltà: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. all’atto dell’erezione dell’Istituto, esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto e il Regolamento dell’Istituto, esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti in vista della loro cooptazione e della loro promozione a stabili, verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi dell’ISSR, in particolare della biblioteca; dare il benestare per la nomina del Direttore dell’ISSR; approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR preparata dal Direttore; esaminare ed approvare le informazioni che il Preside deve annualmente fornire sull’andamento dell’ISSR; esaminare i ricorsi dei docenti e degli studenti e definire i casi non risolti dal Consiglio d’Istituto; promuovere incontri periodici su tematiche di comune interesse al fine di stimolare la qualità degli studi nell’Istituto; proporre al Gran Cancelliere che venga richiesta alla Congregazione per l’Educazione Cattolica la sospensione o la chiusura dell’ISSR qualora esso risultasse gravemente inadempiente. organizzare il coordinamento nella regione ecclesiastica, degli indirizzi di specializzazione già approvati e degli eventuali nuovi indirizzi da istituire in base alle esigenze delle Diocesi, da proporre poi alla valutazione del Comitato per gli studi superiori di Teologia e di Scienze Religiose della CEI. Art. 8 – Il Moderatore dell’ISSR Il Moderatore dell’ISSR è il Vescovo di Aversa pro tempore existens. Egli ha la responsabilità dell’Istituto, ne promuove lo sviluppo e ne garantisce la comunione con la Chiesa locale con le altre Chiese particolari della Metropolia e con la Chiesa universale. Spetta al Moderatore: 1. vigilare, in quanto responsabile della salvaguardia e della promozione della fede cattolica, sull’andamento dottrinale e 10 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. disciplinare dell’Istituto, riferendone al Gran Cancelliere; nominare i docenti stabili – acquisito il parere favorevole della PFTIM – e gli altri docenti dell’ISSR, concedendo la missio canonica a coloro che insegnano discipline concernenti la fede e la morale, dopo aver emesso la professione di fede, nonché la venia docendi a coloro che insegnano altre discipline; revocare la missio canonica e la venia docendi per i casi previsti dallo Statuto; dare il nulla osta per la nomina del Direttore; significare alla PFTIM le maggiori difficoltà di cui venisse a conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure; nominare il Vice Direttore, se le circostanze lo suggeriscono, l’Economo, il Segretario e il Bibliotecario dopo aver sentito in merito il parere del Direttore; provvedere alla ricerca e alla qualificazione scientifica del corpo docente; assicurare il sostegno economico all’Istituto ed approvare i bilanci annuali consuntivi e preventivi e gli atti di straordinaria amministrazione dell’ISSR; a) controfirmare i gradi accademici; b) inoltrare alle autorità competenti le richieste di modifica del presente Statuto. Art. 9 – Il Direttore dell’Istituto 1. Il Direttore dell’ISSR è un docente stabile dell’Istituto, nominato dal Gran Cancelliere, che lo sceglie tra una terna di docenti stabili eletta dal Consiglio d’Istituto, avuto il benestare del Consiglio di Facoltà della PFTIM e il nulla osta del Moderatore. 2. In vista della sua nomina, il Consiglio d’Istituto, nella sola componente docente, elegge con votazioni distinte, a maggioranza dei due terzi per le prime tre votazioni e assoluta dalla quarta, una terna di docenti stabili per la nomina del Direttore. 3. Il Direttore dura in carica cinque anni e può essere confermato nel suo incarico una sola volta consecutivamente. Dopo la 11 nomina il Direttore emette la professione di fede nelle mani del Moderatore. 4. Spetta al Direttore: a) dirigere e coordinare l’attività dell’Istituto, sotto l’aspetto dottrinale, disciplinare ed economico; b) convocare e presiedere le varie sessioni del Consiglio d’Istituto, il Collegio plenario dei docenti, il Consiglio per gli Affari economici, il Consiglio di Biblioteca, le Commissioni di Studio e di lavoro costituite dal Consiglio d’Istituto; c) intervenire alle sedute per l’esame comprensivo finale presieduto dal Preside della PFTIM, o suo delegato, per il conferimento dei gradi accademici; d) nominare i controrelatori delle dissertazioni scritte conclusive degli studi; e) firmare i diplomi dei gradi accademici, insieme con il Preside della PFTIM e con il Moderatore e gli atti ufficiali dell’Istituto; f) rappresentare l’Istituto davanti al Moderatore, alla autorità accademiche della PFTIM e alle autorità civili; g) esprimere il parere per la nomina, ove se ne ravvisi l’opportunità, quale Vice-Direttore dell’ISSR di un docente dell’Istituto per un periodo definito, nonché esprimere parere per la nomina dell’Economo, del Segretario e del Bibliotecario; h) redigere la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR da sottoporre all’approvazione del Consiglio d’Istituto, per poi presentarla alla PFTIM ed approvare la relazione annuale preparata dalla Commissione d’Istituto apposita da presentare alla PFTIM; i) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando la soluzione dei casi più gravi, non risolti dal Consiglio d’Istituto, al giudizio della PFTIM; 12 l) presenziare alle Assemblee degli studenti, personalmente o mediante un suo delegato; promuovere il collegamento dell’Istituto con le altre istituzioni culturali universitarie, civili ed ecclesiastiche, del territorio. Art. 10 – Il Vice-Direttore 1. Il Moderatore, sentito il parere del Direttore, può nominare un Vice-Direttore, da scegliere tra i docenti dell’Istituto. 2. Il Vice-Direttore, se nominato, affianca il Direttore e lo sostituisce nell’ordinaria amministrazione, quando questi fosse temporaneamente assente o impedito. 3. In caso di sede vacante, il Vice-Direttore, è tenuto a convocare, entro un mese, il Consiglio d’Istituto per la designazione del Direttore. 4. Il Vice-Direttore, se nominato, dura in carica per un tempo determinato, in ogni caso non superiore a quello del Direttore. Art. 11 – Composizione del Consiglio d’Istituto 1. Il Consiglio d’Istituto è composto: dal Direttore dell’ISSR che lo presiede, dal Vice-Direttore, se nominato, da tutti i docenti stabili, da due rappresentanti dei docenti non stabili, dal Preside della PFTIM o suo delegato, da un delegato del Moderatore, da due studenti ordinari eletti dall’assemblea degli studenti, secondo i criteri definiti nel Regolamento e dal Segretario con compiti di attuario. 2. I rappresentanti al Consiglio d’Istituto sono eletti in assemblee distinte di docenti e studenti, indette dal Direttore mediante votazione a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta nelle prime due votazioni e a ballottaggio nella terza. 3. I rappresentanti dei docenti non stabili e degli studenti ordinari possono essere rieletti. 4. Quando durante il mandato un componente eletto venisse a mancare, per qualsiasi motivo, subentra il primo dei non eletti. 5. Su invito del Direttore, possono partecipare al Consiglio 13 anche l’Economo e il Bibliotecario, con diritto di voto quando si trattano questioni di loro competenza. Art. 12 – Competenze del Consiglio d’Istituto 1. Il Consiglio d’Istituto ha la responsabilità e specifica dell’ISSR. 2. Spetta al Consiglio: a) regolare nelle sue linee generali l’attività accademica, tenendo conto degli orientamenti della Facoltà e delle proposte del Collegio plenario dei docenti e dell’Assemblea degli studenti; b) stabilire i piani di studio, il testo dello Statuto e del Regolamento da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà della PFTIM; c) designare la terna dei docenti stabili per la nomina del Direttore; d) proporre al Moderatore la cooptazione e le nomine dei docenti e la promozione dei docenti stabili e non stabili; e) trattare con la presenza della sola componente docente gli eventuali casi di sospensione o allontanamento di un docente; f) determinare i provvedimenti disciplinari a carico degli studenti, colpevoli di gravi infrazioni; g) designare i propri rappresentanti al Consiglio per gli Affari Economici e al Consiglio di Biblioteca; h) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’ISSR preparata dal Direttore; i) costituire la Commissione di qualificazione interna e riconoscimento e altre Commissioni di lavoro e di studio; j) l) approvare il Regolamento degli studenti e gli altri Regolamenti interni; k) m) proporre tramite il Consiglio di Facoltà della PFTIM, alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, eventuali modifiche al presente Statuto, per la debita approvazione. l) Art. 13 – Sedute del Consiglio d’Istituto 14 1. 2. 3. 4. Il Consiglio viene convocato in via ordinaria almeno due volte per anno accademico; in via straordinaria ogni volta che se ne presenti l’esigenza o quando venga richiesto dalla maggioranza dei suoi membri; L’ordine del giorno è stabilito dal Direttore e comunicato ai componenti in tempo utile, assieme alla eventuale documentazione necessaria per i lavori; Le sedute hanno valore legale quando sono presenti almeno due terzi dei membri legittimamente convocati. In ogni seduta il Consiglio agisce e decide collegialmente, nell’ambito delle sue competenze, con voto deliberativo. Il Consiglio decide con la maggioranza dei presenti e, per quanto riguarda le questioni relative alle persone, con la maggioranza dei due terzi dei presenti. Quando si tratta di questioni inerenti al corpo docente i rappresentanti degli studenti non partecipano alla discussione e alla relativa votazione. Titolo III I Docenti Art. 14 – Vari ordini di docenti 1. I docenti dell’ISSR, di qualsiasi categoria, devono distinguersi per idoneità scientifico-pedagogica, onestà di vita, integrità di dottrina, dedizione al dovere, in modo tale da poter efficacemente contribuire al raggiungimento del fine proprio dell’Istituto. L’insegnamento deve essere sempre improntato alla adesione alla divina Rivelazione, alla fedeltà al Magistero della Chiesa e al rispetto della verità scientifica. 2. Coloro che insegnano devono ricevere la missio canonica o la venia docendi. 3. I docenti dell’Istituto si dividono in stabili, che si dedicano a tempo pieno allo studio, all’insegnamento e all’assistenza degli studenti, e non stabili, che prestano la loro collaborazione in modo parziale: 15 a) i docenti stabili possono essere ordinari o straordinari; b) i docenti non stabili possono essere incaricati, assistenti o invitati. Art. 15 – Requisiti per la nomina dei Docenti stabili 1. Può essere cooptato al ruolo stabile di docente straordinario colui che, incaricato nell’ISSR da almeno un triennio, si distingua per ricchezza di dottrina, testimonianza di vita, senso di responsabilità ecclesiale ed accademica; abbia conseguito, per le discipline ecclesiastiche, il congruo Dottorato in una Facoltà canonicamente eretta, e, per le discipline non ecclesiastiche, la laurea specialistica o altro titolo equipollente; abbia dimostrato attitudine all’insegnamento accademico e alla ricerca, mediante la pubblicazione di lavori adatti allo scopo dell’ISSR; dimostri di possedere capacità pedagogico- didattiche; abbia il consenso scritto del proprio Ordinario. 2. Può essere promosso al ruolo stabile di docente ordinario lo straordinario che abbia insegnato nell’ISSR almeno per un triennio in modo soddisfacente, abbia pubblicato lavori adatti allo scopo dell’ISSR; abbia il consenso scritto del proprio Ordinario. 3. L’incarico di docente stabile è incompatibile con altri ministeri o attività che ne rendano impossibile l’adeguato svolgimento in rapporto sia alla didattica sia alla ricerca. I docenti stabili presso l’ISSR non possono essere contemporaneamente stabili in altre istituzioni accademiche ecclesiastiche e civili. Art. 16 – Requisiti per la nomina dei Docenti non stabili 1. I Docenti non stabili sono assunti nell’Istituto a tempo determinato. Essi si suddividono in incaricati, assistenti o invitati. 2. Essi devono essere in possesso, per le materie ecclesiastiche, almeno della Licenza canonica conseguita in una Istituzione ecclesiastica o di un titolo equipollente, essere capaci di indagine scientifica ed avere buone attitudini all’insegnamento. 16 3. Gli incaricati sono docenti che ricevono un incarico di docenza semestrale o annuale. Ogni incarico può essere rinnovato. 4. In aiuto ai docenti stabili e degli studenti possono essere assunti come assistenti coloro che, forniti di congruo titolo accademico, operano nell’istituto con mansioni specificate nei relativi accordi. 5. I docenti invitati, sono coloro che, pur insegnando come stabili in altri centri e istituti accademici, vengono chiamati a svolgere un ruolo di docenza presso l’ISSR. Art. 17 – Nomina dei docenti 1. Tutti i docenti sono nominati dal Moderatore. 2. I docenti del clero diocesano, i religiosi e i loro equiparati per insegnare nell’Istituto e per rimanervi devono avere il consenso del proprio Ordinario o Superiore. Art. 18 – Numero dei docenti 1. In ciascun ISSR i docenti stabili devono essere almeno cinque, uno per ogni area disciplinare: Sacra Scrittura, Teologia dogmatica, Teologia morale-pastorale, Filosofia, Scienze Umane. 2. Il numero complessivo dei docenti dell’Istituto deve garantire il normale svolgimento dell’attività accademica. Esso viene determinato dal Direttore, col consenso del Consiglio d’Istituto. Art. 19 - Collegio plenario dei docenti 1. Il Collegio plenario dei docenti è composto da tutti i docenti impegnati, a qualunque titolo, nell’ISSR. 2. Esso si riunisce almeno una volta l’anno per uno scambio di opinioni sull’andamento dell’attività didattica e scientifica dell’Istituto, per un aggiornamento delle prospettive e per il suggerimento di eventuali proposte migliorative. E’ convocato e presieduto dal Direttore. 17 Art. 20 – Compiti dei membri del Corpo Docente 1. Tutti i membri del Corpo Docente, ma in modo particolare i docenti stabili, sono corresponsabili del buon andamento delle attività formative, didattiche e culturali, nella consapevolezza di costituire una comunità accademica. 2. I docenti guidano gli studenti nel loro studio personale, sia mediante lezioni magistrali e seminari, sia mediante incontri, esercitazioni e colloqui. Art. 21 – Diritti del Corpo Docente 1. Tutti i docenti stabili sono membri di diritto del Consiglio d’Istituto ed hanno voce passiva per la elezione del Direttore e la nomina del Vice-Direttore. 2. I docenti stabili ogni sette anni possono chiedere un periodo sabbatico libero dall’insegnamento e da altri impegni istituzionali da dedicare alla ricerca scientifica e alle pubblicazioni a beneficio dell’Istituto. La domanda, presentata al Direttore, sarà sottoposta al parere del Consiglio d’Istituto e all’approvazione del Moderatore. Nel periodo sabbatico i docenti conservano i diritti inerenti alla loro condizione. Dell’interruzione sabbatica viene data comunicazione ufficiale al Preside della Facoltà. 3. Tutti i membri del Collegio plenario dei docenti hanno voce passiva per la costituzione di particolari Commissioni di studio e di lavoro. 4. I docenti non stabili, fatta eccezione per gli invitati, eleggono ogni due anni tra i loro colleghi due rappresentanti al Consiglio d’Istituto. Art. 22 – Libertà accademica 1. A tutti i membri del Corpo docente è riconosciuta una giusta libertà di ricercare, nonché di insegnare esprimendo con umiltà e coraggio la propria opinione nel campo in cui sono competenti, 18 fatte salve le esigenze di istituzionalità e sistematicità che caratterizzano gli studi nell’ISSR. 2. Coloro che insegnano materie concernenti la fede e la morale sono consapevoli che tale compito va svolto in piena comunione con il Magistero della Chiesa e, in particolare, del Romano Pontefice. 3. Al fine di armonizzare meglio le esigenze scientifiche con le necessità formative e pastorali, i docenti promuovano tra loro incontri di studio nei quali comunicare e confrontare le proprie ricerche e le proprie esperienze didattiche. 4. I docenti si rendano disponibili al confronto e alla collaborazione con i docenti della Facoltà e degli altri Istituti ad essa collegati. Art. 23 – Durata delle funzioni accademiche 1. I docenti non stabili e gli assistenti mantengono il loro incarico per il periodo di tempo per il quale sono stati assunti. 2. I docenti stabili al termine dell’anno accademico nel quale hanno compiuto il settantesimo anno di età cessano dall’ufficio. 3. Ai docenti stabili che hanno raggiunto tale età è conferito il titolo di docenti emeriti. Gli altri docenti possono essere annoverati fra gli emeriti dal Consiglio d’Istituto, se hanno insegnato nell’ISSR per almeno dieci anni. 4. I docenti emeriti e i docenti già incaricati possono essere invitati, di anno in anno, dal Direttore per l’insegnamento di singoli corsi fino al settantacinquesimo anno di età. Art. 24 – Procedure di sospensione dall’attività accademica 1. I docenti dell’Istituto risultano sospesi da ogni attività e funzione, o privati dall’ufficio, nei seguenti casi: a) per sopravvenuta inabilità permanente, chiara e riconosciuta; b) per gravi motivi di ordine dottrinale, morale o disciplinare; c) se viene loro revocata dal Moderatore la missio canonica 22 2. 3. 4. e l’autorizzazione ad insegnare e, peri membri del clero diocesano, religiosi e loro equiparati, se viene ritirato il consenso scritto del proprio Ordinario o Superiore. Nei provvedimenti di sospensione per motivi di inabilità il Consiglio di Istituto in seduta straordinaria, nella sola componente docente, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta, esprimerà un giudizio. Questo sarà comunicato per iscritto al Moderatore il quale agisce a norma del presente Statuto. Del provvedimento viene data comunicazione ufficiale al Preside della Facoltà. Nei provvedimenti di sospensione per motivi dottrinali, morali o disciplinari, il Consiglio d’Istituto in seduta straordinaria nella sola componente docente a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta esprimerà un giudizio. Questo sarà comunicato per iscritto al Moderatore il quale agisce a norma del presente Statuto. Del provvedimento viene data comunicazione ufficiale al Preside della Facoltà. Nei provvedimenti di privazione dell’ufficio di un docente, per motivi dottrinali, morali o disciplinari si procederà nel modo seguente: a) il Consiglio d’Istituto, in seduta straordinaria e con la presenza della sola componente docente, assumerà le dovute informazioni dal Direttore e, tenuto conto del bene dell’Istituto, di tutta la comunità ecclesiale e dello stesso interessato, potrà dare eventualmente mandato al Direttore di regolare la questione personalmente, secondo la mente del Consiglio; b) qualora non si giungesse a una composizione, la questione sarà ancora trattata dal Consiglio d’Istituto in seduta straordinaria che, a scrutinio segreto e a maggioranza dei due terzi nelle prime tre votazioni e assoluta dalla quarta, esprimerà un proprio giudizio, che sarà comunicato per iscritto al Moderatore, il quale provvederà a norma del diritto del presente Statuto. 23 Del provvedimento verrà data comunicazione ufficiale al Preside della Facoltà; c) nei casi più gravi o urgenti, al fine di provvedere al bene degli studenti e dei fedeli, il Moderatore procedendo d’intesa con il Direttore e con il Preside della Facoltà, può sospendere ad tempus il docente, finché non sia concluso il procedimento ordinario. 5. In tutti i provvedimenti di sospensione e di privazione dell’ufficio sarà sempre assicurato al Docente il diritto di esporre e difendere la propria causa, anche con la designazione di esperti in qualità di consulenti, e di appellarsi alla Facoltà e, in seconda istanza, alla Santa Sede per un definitiva soluzione della vertenza. 6. La sospensione e la privazione dell’attività didattica non comportano la perdita dei diritti economici acquisiti dal docente per il lavoro svolto nell’Istituto. Titolo IV Gli Studenti Art. 25 – Vari ordini di studenti 1. L’ISSR è aperto a tutti i fedeli cattolici – laici e religiosi che, forniti di regolare attestato, idonei per condotta morale e per gli studi precedenti, desiderino avere una qualificata preparazione nelle Scienze Religiose. 2. Gli studenti si dividono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti. 3. Ordinari sono gli studenti che, in possesso del prescritto titolo di studio per l’iscrizione all’Università, frequentano tutti i corsi e le esercitazioni prescritte, e superano i relativi esami, per il conseguimento dei titoli di Baccalaureato in Scienze Religiose e di Licenza in Scienze Religiose. Il numero congruo degli studenti ordinari richiesto per l’approvazione dell’ISSR deve essere non inferiore a settantacinque (75) studenti. Tale numero si calcola sommando gli studenti 24 ordinari all’atto dell’iscrizione. 4. Straordinari sono gli studenti che frequentano tutti i corsi o una buona parte di essi con relativo esame, ma mancano del prescritto titolo di studio per il conseguimento del grado accademico. 5. Uditori sono coloro che, non volendo conseguire il grado accademico nell’Istituto, desiderano frequentare qualche corso, in vista del rilascio del relativo Attestato di frequenza. 6. Ospiti sono coloro che, non volendo conseguire il grado accademico nell’Istituto, desiderano frequentare qualche corso e sostenere il relativo esame, per un eventuale riconoscimento in un’altra Istituzione accademica. Art. 26 – Condizioni per l’ammissione degli studenti ordinari 1. Possono essere iscritti come studenti ordinari al ciclo per il conseguimento del Baccalaureato in Scienze Religiose coloro che: a) hanno conseguito il titolo di studio valido per l’iscrizione alle Università statali; b) risultano idonei per condotta morale attestata per le persone di Vita Consacrata dal Competente superiore, per i Laici dal proprio parroco o da altro presbitero. 2. Possono essere iscritti come studenti ordinari al ciclo per il conseguimento della Licenza in Scienze Religiose coloro che risultano in possesso del Baccalaureato in Scienze Religiose. 3. Gli studenti iscritti come ordinari presso l’ISSR non possono contemporaneamente iscriversi ad altre Università statali o private, o ad altri istituti accademici ecclesiastici. Art. 27 – Condizioni per l’ammissione degli studenti straordinari 1. Possono essere iscritti come studenti straordinari coloro che: 25 a) pur privi di titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università statali o perché non aspiranti al grado accademico, a giudizio del Direttore, dimostrino l’idoneità a frequentare i corsi dell’Istituto, senza peraltro poter conseguire i gradi accademici ma solo avendo diritto a semplici attestati di frequenza; b) risultano idonei per condotta morale attestata per le persone di Vita Consacrata dal Competente superiore, per i Laici dal proprio parroco o da altro presbitero. 2. Gli studenti straordinari che, in itinere, entrino in possesso del titolo richiesto per l’iscrizione come studenti ordinari, possono inoltrare istanza per il passaggio a studente ordinario, richiedendo l’omologazione dei corsi frequentati e degli esami sostenuti. 3. Il passaggio da studente straordinario ad ordinario viene deliberato dal Direttore una volta acquisiti: a) il parere favorevole e motivato della Commissione di riconoscimento e omologazione, composta da due docenti e quella del Consiglio di Istituto riunito nella sola componente docente; b) la specifica approvazione da parte della PFTIM. Art. 28 – Condizioni per l’ammissione degli studenti uditori o ospiti 1. Possono essere iscritti a seguire alcuni corsi come uditori o ospiti coloro che: a) dimostrino di possedere almeno una formazione adeguata a tale scopo; b) risultano idonei per condotta morale attestata per le persone di Vita Consacrata dal Competente superiore, per i Laici dal proprio parroco o da altro presbitero; c) abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. 2. Gli studenti uditori o ospiti che, in possesso del titolo prescritto, chiedono di iscriversi come ordinari o straordinari, 26 3. possono ottenere la convalida dei corsi già frequentati e degli eventuali esami sostenuti. Il passaggio da uditore o ospite a straordinario o ordinario viene deliberato dal Direttore una volta acquisiti: a) il parere favorevole e motivato della Commissione di riconoscimento e omologazione, composta da due docenti e quella del Consiglio di Istituto riunito nella sola componente docente; b) la specifica approvazione da parte della PFTIM. Art. 29 – Riconoscimento degli studi compiuti 1. Gli studenti provenienti da ISSR, eretti accademicamente dalla CEC, o da Istituti universitari ecclesiastici o statali, possono chiedere presentando la relativa documentazione, il riconoscimento degli studi compiuti presso i predetti istituti e la convalida degli esami sostenuti. 2. Le istanze per la omologazione dei corsi e la convalida degli esami dovranno essere indirizzate al Direttore secondo le modalità previste nel regolamento. 3. Le richieste di riconoscimento saranno valutate dall’apposita Commissione di riconoscimento e omologazione eletta dal Consiglio d’Istituto e presieduta dal Direttore, attenendosi ai criteri indicati dalla Facoltà in conformità alle normative emanate dalla CEC. 4. Il riconoscimento viene concesso secondo le modalità previste dal Regolamento. 5. Lo studente in possesso del Baccalaureato o della Licenza in Scienze Religiose, che volesse ottenere il riconoscimento degli studi compiuti e conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia, potrà essere ammesso dal Preside di una Facoltà di Teologia, dopo attenta valutazione delle singole discipline del curriculum percorso e con un “apposito programma integrativo della durata di almeno due anni, con i relativi esami”. 27 Art. 30 – Partecipazione degli studenti alla vita dell’Istituto 1. Gli studenti partecipano attivamente alla vita dell’Istituto ed alle attività che mirano a stimolare e far crescere il senso dell’appartenenza ecclesiale e del servizio alla Chiesa locale. Essi possono associarsi per promuovere il dialogo con le Autorità e i docenti dell’Istituto, secondo le modalità previste dai presenti Statuti e da un Regolamento approvato dal Consiglio d’Istituto. 2. L’assemblea degli studenti, composta da tutti gli studenti ordinari e straordinari, regolarmente iscritti all’Istituto, si riunisce almeno una volta all’anno per offrire indicazioni circa la vita e il governo dell’ISSR. All’assemblea partecipa il Direttore personalmente o tramite un suo delegato. 3. Ogni due anni l’Assemblea degli Studenti elegge tra gli studenti ordinari due rappresentanti al Consiglio d’Istituto. Questi ultimi possono essere rieletti una sola volta consecutivamente. 4. Ogni anno l’Assemblea degli Studenti elegge tra gli studenti ordinari un rappresentante al Consiglio per gli Affari Economici, uno al Consiglio di Biblioteca, e un rappresentante con funzioni di coordinamento per ogni anno di corso. Tutti i rappresentanti possono essere rieletti. 5. Tutti gli studenti ordinari e straordinari possono essere chiamati a partecipare alle Commissioni costituite dal Consiglio d’Istituto. Art. 31 – Provvedimenti disciplinari 1. Gli studenti devono osservare fedelmente le norme dell’Istituto circa l’ordinamento generale, la disciplina e le altre disposizioni concernenti la vita dell’Istituto. 2. Il Direttore e, per gravi infrazioni il Consiglio d’Istituto, determinano eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli studenti sempre tutelando il diritto alla difesa e la possibilità di ricorso alla Facoltà e al Moderatore. 28 Titolo V L’ordinamento degli studi Art. 32 – Principi generali 1. L’ISSR mira ad offrire agli studenti una adeguata conoscenza della Teologia, dei suoi necessari presupposti in filosofia e complementi nelle scienze umane e della religione. Il curricolo degli studi si caratterizza per scientificità e organicità dei contenuti teologici. 2. L’insegnamento delle discipline filosofiche e delle scienze umane tende a promuovere un’autentica conoscenza dell’uomo, della sua dignità, delle sue radici religiose, dei suoi problemi e delle sue speranze. 3. L’insegnamento teologico introduce lo studente ad una progressiva conoscenza del mistero di Cristo. Esso ha come anima lo studio della Sacra Scrittura, letta alla luce della Tradizione viva della Chiesa. 4. Nell’insegnamento teologico si ha cura di armonizzare le conoscenze sistematiche con le necessità pastorali, soprattutto della Chiesa particolare, e di ricercare le forme più adeguate per l’inculturazione del messaggio cristiano. 5. Gli studenti sono introdotti all’uso degli strumenti, dei criteri e metodi del lavoro teologico e delle scienze religiose, e al confronto con gli altri saperi. Art. 33 – Il curricolo degli studi 1. L’ISSR offre un curricolo di studi della durata di cinque anni: a) il primo triennio per il conseguimento del Baccalaureato in Scienze Religiose; b) il biennio successivo per il conseguimento della Licenza in Scienze Religiose. 2. Nel triennio sono trattate tutte le fondamentali discipline teologiche e filosofiche, in modo tale che al titolo conclusivo di Baccalaureato in Scienze Religiose corrisponda il carattere di una introduzione pensata e critica della fede cristiana nella sua integralità. 29 3 4 Il biennio si articola in due indirizzi specialistici: pedagogicodidattico e pastorale-catechetico-liturgico. Possono essere attivati ulteriori indirizzi di specializzazione, previa approvazione da parte della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Nel biennio vengono trattate soprattutto le discipline caratterizzanti l’indirizzo specialistico in modo tale che al titolo conclusivo di Licenza in Scienze Religiose corrisponda la completezza del percorso. Art. 34 – Il curricolo accademico 1. Il piano di studi triennale per il conseguimento del grado di Baccalaureato in Scienze Religiose prevede, secondo il metodo in ECTS-CFU, prevede 180 CFU (60 per anno). Ogni CFU corrisponde a circa 25 ore di impegno dello studente (78 ore di frequenza a lezioni frontali; 14-16 ore di lavoro personale; 2-3 ore di impegno nel contesto degli esami). 2. Il piano di studi del triennio prevede per tutti lo studio delle discipline filosofiche, teologiche, delle scienze umane, di una lingua straniera e la partecipazione a tre seminari. Le discipline si dividono in fondamentali, opzionali, seminari, così come descritte nel Piano di studi. 3. Le discipline concernono principalmente le aree della storia della filosofia, della filosofia sistematica, della sacra scrittura, della teologia fondamentale, dogmatica e morale, della teologia spirituale e liturgica, della patrologia e storia della Chiesa e del diritto canonico. 4. Ogni studente deve obbligatoriamente maturare i crediti del corso di lingua e di tre seminari. 5. Lo studente è tenuto a maturare i crediti delle discipline complementari ed integrative, nonché delle altre attività formative previste dal piano di studi. 6. Il ciclo di studi si conclude con l’esame di grado, al quale corrisponde un appropriato numero di crediti formativi. 7. Il piano di studi biennale per il conseguimento della Licenza in Scienze Religiose prevede, secondo il metodo di calcolo in ECTS-CFU, 120 crediti (60 per anno) pari a 960 ore. Ogni 30 credito formativo corrisponde a circa 25 ore di impegno dello studente (7-8 ore di frequenza a lezioni frontali; 14-16 ore di lavoro personale; 2-3 ore di impegno nel contesto degli esami). 8. Il programma di studi del biennio prevede l’attivazione di corsi di approfondimento, soprattutto delle discipline teologiche, dei corsi delle discipline specifiche dell’indirizzo specialistico, nonché di discipline complementari ed opzionali, di una seconda lingua straniera e di due seminari, laboratori e tirocini. In particolare, per l’indirizzo pedagogico-didattico, prevede i corsi di didattica della religione, metodologia dell’insegnamento della religione cattolica, teoria della scuola e legislazione scolastica, sociologia della religione; per l’indirizzo pastorale-catecheticoministeriale prevede i corsi di: catechetica, teologia dei ministeri, teologia liturgica e teologia pastorale. Art. 35 – Gli esami 1. L’impegno personale degli studenti e il loro progresso nella formazione sono valutati per mezzo di esami orali e scritti e con altre prove, quale la partecipazione attiva alle lezioni e ai seminari, ai laboratori e ai tirocini, la discussione della tesi, l’esame comprensivo orale. 2. Tutti gli insegnamenti impartiti presso l’Istituto, sia fondamentali che di indirizzo o opzionali, seminari, laboratori, tirocini, si concludono con una prova d’esame. Tale prova intende verificare le conoscenze, la capacità espositiva e critica e la competenza acquisita dal candidato nella disciplina studiata. 3. Le prove d’esame nelle singole discipline possono essere orali o scritte a discrezione del docente, tenuto anche conto dell’interesse degli studenti. 4. L’esaminatore competente per ogni disciplina è il docente della stessa o il suo assistente. In caso di legittimo impedimento il Direttore può designare un altro docente dell’Istituto o una Commissione. In casi eccezionali il Direttore può nominare una Commissione esaminatrice con o senza il titolare del corso. Possono essere invitati a far parte di Commissioni esaminatrici membri esterni particolarmente 30 qualificati. 5. Sono ammessi a sostenere la prova d’esame soltanto gli studenti che risultano ad essa regolarmente iscritti ed abbiamo partecipato ad almeno due terzi delle ore di lezione assegnate alla relativa disciplina, seminario, laboratorio o tirocinio. 6. Le prove d’esame sono pubbliche e si sostengono esclusivamente nelle aule o nei locali dell’Istituto, indicati dal Direttore. 7. Le modalità di valutazione e le procedure per lo svolgimento degli esami e le verifiche, e per le prove finali richieste per il conseguimento del grado accademico, sono specificate nel Regolamento. Titolo VI Gradi accademici Art. 36 - Gradi accademici I gradi accademici conferiti dalla PFTIM tramite l’Istituto sono: a) la laurea in Scienze Religiose, corrispondente al Baccalaureato in Scienze Religiose secondo la denominazione ecclesiastica; b) la laurea magistrale, corrispondente alla Licenza in Scienze Religiose secondo la denominazione ecclesiastica Art. 37 – Baccalaureato in Scienze Religiose I requisiti per conseguire il Baccalaureato in Scienze religiose sono: a) frequenza al ciclo triennale e superamento delle prove ed esami prescritti; b) attestato di conoscenza di una lingua moderna, rilasciato da strutture competenti e conforme agli standard europei; c) superamento di un esame comprensivo orale nelle 30 discipline teologiche; d) composizione di un elaborato scritto, predisposto sotto la guida di un docente dell’Istituto e in conformità alle norme del Regolamento, che dimostri la capacità di impostazione dell’argomento prescelto e di ricerca scientifica. Art. 38 – Licenza in Scienze Religiose 1. I requisiti per conseguire la Licenza in Scienze religiose sono: a) frequenza al ciclo biennale e superamento delle prove ed esami prescritti; b) attestato di conoscenza di due lingue moderne, rilasciato da strutture competenti e conforme agli standard europei; c) composizione e pubblica discussione di una dissertazione scritta, predisposta sotto la guida di un docente dell’Istituto e in conformità alle norme del Regolamento, che dimostri la competenza acquisita nel campo di specializzazione prescelto. 2. Col conferimento della Licenza in Scienze Religiose, la Facoltà dichiara che: a) per l’indirizzo pastorale-catechetico-liturgico, il candidato è idoneo ad assumere servizi ministeriali o a svolgere particolari compiti di animazione pastorale nell’ambito della Comunità ecclesiale; b) per l’indirizzo pedagogico-didattico, il candidato è in possesso del titolo professionale per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pre-unversitarie di ogni ordine e grado. 3. Lo studente in possesso di titolo di Baccalaureato o Licenza in Scienze Religiose potrà ottenere il riconoscimento degli studi compiuti e, alle condizioni prescritte, potrà proseguire gli studi in una Facoltà di teologia per il conseguimento del Baccalaureato in Sacra Teologia. 30 Titolo VII Gli Officiali e il personale ausiliario Art. 39 – Gli Officiali e il personale ausiliario 1. Nel governo dell’ISSR le Autorità Accademiche sono coadiuvate da alcuni Officiali: il Segretario, l’Economo, il Bibliotecario e dal personale ausiliario addetto. 2. Spetta al Moderatore la nomina degli officiali sentito il Direttore dell’Istituto. 3. Gli officiali durano in carica tre anni e possono essere riconfermati. 4. I diritti e i doveri degli officiali sono precisati nel Regolamento. Art. 40 – Il Segretario 1. Presso l’ISSR opera una segreteria dei docenti e degli studenti, diretta da un Segretario, il quale può essere coadiuvato da personale di segreteria, assunto dal Direttore. 2. Il Segretario è nominato dal Moderatore, sentito il Direttore; dura in carica tre anni e può essere riconfermato. 3. I diritti, i doveri e le competenze del Segretario sono precisati dal Regolamento. 4. Art. 41 – L’Economo 1. La gestione dell’amministrazione economica dell’Istituto è affidata ad un Economo, sotto la sorveglianza di un Consiglio per gli Affari Economici, secondo quanto determinato nel Regolamento. 2. L’Economo è nominato dal Moderatore, sentito il Direttore; dura in carica tre anni e può essere riconfermato. 3. L’Economo partecipa in qualità di Segretario al Consiglio per gli Affari Economici e, su invito del Direttore, al Consiglio d’Istituto, con voto deliberativo nelle questioni di sua pertinenza. 4. L’Economo può essere coadiuvato da personale ausiliario, assunto dal Direttore. 30 5. I diritti, i doveri e le competenze dell’Economo sono precisati nel Regolamento. Art. 42 – Il Bibliotecario 1. La Biblioteca dell’ISSR è retta da un Bibliotecario, coadiuvato nella gestione da un Consiglio di Biblioteca, da lui presieduto, secondo quanto determinato nel Regolamento. 2. Il Bibliotecario è nominato dal Moderatore, sentito il Direttore; dura in carica tre anni e può essere riconfermato. 3. Il Bibliotecario partecipa, su invito del Direttore, al Consiglio per gli Affari Economici e al Consiglio d’Istituto, con voto deliberativo nelle questioni di sua pertinenza. 4. Il Bibliotecario può essere coadiuvato da personale ausiliario, assunto dal Direttore. 5. I diritti, i doveri e le competenze del Bibliotecario sono precisati nel Regolamento. Art. 43 – Il personale ausiliario 1. Il personale non docente è parte integrante della comunità accademica dell’Istituto e viene assunto sulla base di precisi criteri normativi e retributivi, dal Direttore. 2. Le specifiche attribuzioni e responsabilità del personale non docente sono desunte dal CCNL di riferimento e precisate da un Regolamento interno approvato dal Moderatore. Titolo VIII I Sussidi didattici Art. 44– La sede dell’Istituto 1. L’Istituto ha sede propria con aule addette e sufficienti per lo svolgimento dei corsi, ambienti per gruppi di lavoro, seminari ed esercitazioni, aula informatica e linguistica, aula magna, biblioteca e sala lettura/consultazione, aula per i docenti, uffici di direzione, segreteria e amministrazione, archivi. 32 2. La Direzione dell’ISSR garantisce l’agibilità delle aule e degli ambienti e la loro funzionalità rispetto alle esigenze didattiche e di gestione. Art. 45 – La Biblioteca 1. L’Istituto usufruisce di una sua Biblioteca che ha la sua sala di consultazione nello stesso Istituto. 2. L’ISSR si impegna al costante incremento del patrimonio librario e delle riviste della Biblioteca, specie nei settori riguardanti le discipline di insegnamento e negli ambiti nei quali viene svolta l’attività di ricerca e di produzione scientifica; inoltre, s’impegna alla fornitura di adeguati supporti multimediali per la rapida consultazione del catalogo, incluso il collegamento a rete con la Facoltà. 3. La Biblioteca è aperta a docenti e studenti dell’ISSR, nonché al pubblico esterno. 4. L’uso della Biblioteca è regolato da apposito Regolamento. Art. 46 – Sussidi economici 1. L’Istituto provvede alla copertura economica delle spese per lo svolgimento delle sue attività, la retribuzione del personale docente e non docente, l’incremento della Biblioteca e i sussidi didattici, mediante: a. diritti amministrativi, esigiti secondo tabelle stabilite dal Consiglio degli Affari Economici e approvate dal Moderatore; b. congrui contributi finanziari della Diocesi di Aversa, secondo le esigenze di bilancio; c. elargizioni e donazioni finalizzate all’Istituto o a sue specifiche attività. 2. L’amministrazione dell’ISSR è autonoma. Art. 47 – Il Consiglio per gli Affari Economici dell’ISSR 1. Il Consiglio per gli Affari Economici è l’organismo che vigila sulla retta gestione economica dell’Istituto. 33 2. 3. Il Consiglio composto da quattro membri, oltre al Direttore che lo presiede e l’Economo, agisce secondo quanto stabilito dal Regolamento. Le competenze del Consiglio, l’elezione dei suoi membri, il suo finanziamento, sono determinati nel Regolamento. Titolo IX Rapporti con altri centri di studi Art. 48 – Collaborazioni con altre istituzioni accademiche e centri di ricerca 1. L’ISSR collabora in primo luogo con la PFTIM, con gli Istituti accademici ad essa collegati e con gli altri ISSR italiani ed europei. 2. L’Istituto è aperto a collaborazioni e riconoscimenti – secondo le disposizioni emanate dalla Facoltà - con Università e Facoltà ecclesiastiche, con altri Istituti Superiori di Scienze Religiose approvati dalla Conferenza Episcopale Italiana ed eretti accademicamente dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica. 3. L’istituto è inoltre aperto a collaborazioni e riconoscimenti con Istituti accademici e centri di ricerca civili, seguendo le indicazioni offerte dalla Facoltà. Titolo X Disposizioni finali Art. 49 – Criteri per l’interpretazione dello Statuto 1. L’ISSR è retto dalle norme generali emanate dalla Santa Sede, in particolare dalla Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica del 28 giugno 2008, e dalla Nota di ricezione da parte della CEI del 23 settembre 2009, dalle disposizioni della PFTIM e dal presente Statuto e Regolamento applicativo. 2. Per tutto ciò che non è specificato dal presente Statuto si fa riferimento al diritto universale e al diritto proprio. 34 Art. 50 – Modifica dello Statuto Eventuali modifiche da parte dell’Istituto al presente Statuto devono essere: a) deliberate dal Consiglio d’Istituto con la maggioranza dei due terzi; b) ratificate dal Moderatore; c) sottoposte al parere favorevole della PFTIM; d) sottoposte dal Gran Cancelliere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica per la debita approvazione. Art. 51 – Convenzione con la PFTIM 1. I rapporti tra l’Istituto e la PFTIM sono regolati da una specifica convenzione della durata di cinque anni, rinnovabile. 2. Il mancato rinnovo della Convenzione da parte della Facoltà comporta la sospensione del riconoscimento ad tempus da parte della Congregazione per l’Educazione Cattolica e, se il caso, la revoca da parte della Congregazione. Art. 52- Facoltà Teologica di collegamento Al fine di favorire il corretto coordinamento degli ISSR nel territorio regionale, nel formulare la proposta di erezione di un ISSR il Vescovo del luogo dove ha sede l’Istituto dovrà necessariamente rivolgersi alla Facoltà di Teologia più vicina, la quale ne dovrà assumere la responsabilità accademica. Art. 53 – Norme transitorie Il passaggio degli studenti dal vecchio al nuovo ordinamento avverrà su parere della Commissione appositamente costituita dal Consiglio di Istituto e presieduta dal Direttore, secondo le disposizioni della PFTIM, dopo attenta valutazione del curricolo svolto e degli esami superati da ogni studente che chieda il passaggio. 35 REGOLAMENTO Art. 1 – L’anno accademico 1. L’anno accademico consta di due semestri, inizia ad ottobre e termina a giugno. 2. Ciascun semestre consta di 12 settimane di insegnamento. Il primo semestre inizia in ottobre e termina in gennaio; il secondo semestre inizia in febbraio e termina in giugno. 3. Il calendario accademico è annualmente predisposto dal Segretario in conformità con quello della PFTIM. 4. Le lezioni istituzionali vengono sospese durante le sessioni ordinarie d’esame e in occasione di iniziative spirituali e culturali promosse dalle autorità accademiche. Art. 2 – I Corsi 1. I corsi dell’ISSR per il conseguimento dei gradi accademici di Baccalaureato e Licenza in Scienze Religiose hanno durata semestrale o annuale e comportano un minimo di 12 settimane accademiche effettive per semestre. 2. Il curriculum di studi si articola in un quinquennio così ripartito: • un triennio finalizzato al conseguimento del grado di “Baccalaureato in Scienze Religiose”, • un biennio finalizzato al conseguimento del grado di “Licenza in Scienze Religiose”. 3. Le lezioni si svolgono in orario pomeridiano per un totale di 20 ore settimanali. Ogni ora è composta da 45 minuti effettivi di lezione. 4. La consistenza dei corsi sarà computata in ECTS. Art. 3 – Propedeuticità del primo anno Il primo anno ha carattere propedeutico. Pertanto non possono essere sostenuti altri esami del triennio senza aver superato quelli previsti per il primo anno. 36 Art. 4 – Immatricolazioni e iscrizioni 1. Immatricolazioni e iscrizioni si effettuano presso l’Ufficio di segreteria dal lº settembre al 10 ottobre, o al giorno non festivo immediatamente successivo. In casi particolari, il Direttore può autorizzare la ricezione di domande entro e non oltre i dieci giorni lavorativi successivi al termine di scadenza. 2. Per l’immatricolazione come studente ordinario si richiede: -‐ domanda di immatricolazione su modulo scaricabile dal sito dell’ISSR; -‐ diploma originale di studi medio-superiori; nel caso in cui il documento giaccia altrove, bisognerà consegnare la copia autenticata dello stesso insieme alla dichiarazione redatta dall’Ente presso cui è depositato l’atto originale. -‐ certificato di nascita e residenza in carta semplice; -‐ lettera di presentazione del Parroco o del Superiore, se religiosi/e; -‐ tre foto formato tessera; -‐ dichiarazione personale di non essere iscritto ad altri Istituti ecclesiastici o Facoltà teologiche o civili; - ricevuta di versamento dei diritti amministrativi richiesti; -‐ colloquio con il Direttore o un docente da lui incaricato, in cui lo studente dimostri di avere idoneità a frequentare l’Istituto. 3. Per l’immatricolazione come studente straordinario, vale quanto sopra a eccezione di quanto segue: - certificato di titolo di studio posseduto 4. Per gli studenti uditori o ospiti è richiesto: -‐ domanda di iscrizione su modulo scaricabile dal sito dell’ISSR; -‐ elenco dei corsi che si desidera seguire; -‐ lettera di presentazione del Parroco o del Superiore, se religiosi/e; -‐ versamento dei relativi diritti amministrativi; -‐ nulla osta del Direttore, controfirmato dallo studente, per frequentare i corsi prescelti e, se previsto, sostenere i relativi esami. 5. Una volta immatricolato, lo studente ha diritto a ricevere l’annuario, il libretto personale e il tesserino personale, e a 37 frequentare i corsi previsti dal piano di studi. Quanto al libretto personale, esso va custodito a cura dello studente e, in caso di smarrimento o furto, l’ufficio di segreteria rilascia un duplicato a richiesta dello studente, che contestualmente presenterà una foto formato tessera e pagherà i relativi diritti amministrativi. 6. L’iscrizione va rinnovata entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno. L’iscrizione con pagamento dei relativi diritti amministrativi di mora è consentita entro e non oltre il 28 febbraio. 7. Per essere ammessi come studenti ordinari al ciclo che conduce alla Licenza in Scienze Religiose è necessario essere in possesso del Baccalaureato in Scienze Religiose e presentare: -‐ domanda di immatricolazione su modulo scaricabile dal sito dell’ISSR; -‐ ricevuta di versamento dei diritti amministrativi richiesti. Art. 5 – Passaggi da studente straordinario ad ordinario 1. Lo studente straordinario, qualora entrasse in possesso, in itinere, delle condizioni previste per l’iscrizione come studente ordinario, deve farne richiesta con domanda scritta al Consiglio d’Istituto che, verificata l’esistenza delle condizioni necessarie, ne darà comunicazione ufficiale allo studente. Lo stesso dovrà procedere alla nuova immatricolazione secondo quanto previsto dall’art. 4 2. In ogni caso sarà richiesta la frequenza di almeno 1 anno di corso come studente ordinario. Art. 6 – Decadenza dagli studi -‐ Chi non rinnova l’iscrizione annualmente è considerato decaduto dagli studi. Per riprendere gli studi è necessario rinnovare l’iscrizione e pagare le relative tasse per ogni anno trascorso. Trascorsi sei anni dall’ultima iscrizione al triennio per il Baccalaureato in Scienze Religiose e quattro anni per la iscrizione al biennio per Licenza in Scienze Religiose, viene considerato scaduto il periodo di validità degli esami sostenuti. 38 Art. 7– Esami 1. Per ogni anno accademico sono previste tre sessioni di esame nei mesi di febbraio, giugno/luglio e settembre. Per ciascuna sessione sono previsti due appelli distanziati di almeno una settimana l’uno dall’altro. Le sessioni di esame sono pubbliche e si svolgono presso la sede dell’ISSR. 2. Per sostenere gli esami, lo studente dovrà prenotarsi presso l’Ufficio di segreteria, consegnando gli statini debitamente compilati secondo le modalità stabilite dall’ufficio e scaricabili dal sito dell’ISSR ed effettuando il versamento richiesto. L’assenza ingiustificata all’appello d’esame comporta la perdita del diritto a sostenere l’esame nella stessa sessione e un’ammenda definita dal Consiglio per gli Affari Economici. 3. Non sono ammessi spostamenti da un appello all’altro senza autorizzazione del Direttore. 4. Esami in materie correlate a corsi propedeutici potranno essere sostenuti solo se sono stati già superati gli esami dei relativi corsi propedeutici. 5. Per essere ammesso agli esami, lo studente deve aver seguito le lezioni con una frequenza non inferiore ai due terzi delle ore delle singole discipline. 6. Appelli straordinari di esame sono deliberati per giusta causa dal Consiglio d’Istituto e vanno collocati in orari che non interferiscano con lo svolgimento delle lezioni. 7. Il Direttore può concedere, d’intesa col docente interessato, esami fuori sessione per singoli studenti, in casi del tutto eccezionali. Art. 8 – Valutazione degli esami 1. La valutazione degli studenti si effettua tramite verifiche di profitto da parte del docente titolare del corso. 2. La valutazione degli esami e delle altre prove viene espressa con un voto in trentesimi e verbalizzata sull’apposita camicia firmata all’inizio della prova dallo studente. 3. L’esame si ritiene superato con la votazione di 18/30. 4. Nel caso di prove particolarmente meritevoli. al voto massimo di 30/30 può essere aggiunta la lode. 5. Qualora lo studente, pur avendo superato la prova d’esame, chiede di poterla ripetere per migliorare la propria 40 preparazione, viene verbalizzata la dizione ritirato che non comporta penalizzazione per la media finale, né oneri amministrativi aggiunti. 6. L’esame non è superato se lo studente non dimostra una preparazione sufficiente. In tal caso viene verbalizzata la dizione respinto. 7. In ogni caso la prova non potrà essere ripetuta durante la medesima sessione d’esame. Art. 9 – Seduta d’esame 1. All’inizio di ogni seduta d’esame, nell’ora stabilita, il docente e/o la commissione verificano attraverso appello nominale la presenza degli alunni prenotati. 2. All’inizio di ogni esame lo studente presenta il libretto personale, firma il verbale d’esame e risponde alle domande del docente e/o commissione. 3. Al termine di ogni esame il docente e/o commissione appongono sul verbale d’esame, sullo statino e sul libretto personale il voto con cui l’esame è stato superato o quanto è previsto dalle norme dello Statuto. 4. Al termine della seduta, il docente e/o la Commissione firmano il verbale, annotando l’eventuale assenza di studenti e lo consegnano alla segreteria. 5. La segreteria verifica ulteriormente la documentazione, timbra e firma il verbale d’esame, appone sulla scheda personale di ogni studente e nell’archivio informatico il voto di ogni studente e dà corso alla sanzione amministrativa prevista per l’assenza di studenti prenotati. Art. 10 – Conseguimento dei Gradi Accademici e relativo punteggio 1. Per conseguire i Gradi Accademici conferiti dalla PFTIM tramite l’ISSR, occorre essere studenti ordinari e aver superato le prove previste dal piano di studi. 2. Per il Baccalaureato in Scienze Religiose il curricolo si conclude con un esame finale comprendente: a. la discussione e difesa di una dissertazione scritta; b. un colloquio interdisciplinare 40 Le due parti avranno luogo contestualmente. 3. Per la Licenza in Scienze religiose, il curricolo si conclude con la sola discussione e difesa di una dissertazione scritta, che dimostri la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto. 2. Per il Baccalaureato in Scienze Religiose, il punteggio si struttura come segue: a. Media dei voti ottenuti negli esami di profitto, seminari, esercitazioni, tirocini, incidente per 80 punti su 110. b. Media dei voti espressi sulla dissertazione scritta del relatore e del correlatore, incedente per 20 punti su 110. c. Media dei voti espressi dai membri della commissione per la prova finale incidente di 10 punti su 110. d. A integrazione del voto finale, il Preside o suo delegato, sentita la Commissione, può attribuire a sua discrezione un massimo di tre punti aggiuntivi per particolari meriti dello studente. 3. Per la Licenza in Scienze Religiose, il punteggio si struttura come segue: a. Media dei voti ottenuti negli esami di profitto, seminari, esercitazioni, tirocini, incidente per 70 punti su 110. b. Media dei voti espressi sulla dissertazione scritta del relatore e del correlatore, incidente per 20 punti su 110. c. Media dei voti ottenuti nell’esame finale (comprensivo della difesa e della discussione della dissertazione scritta) espressa dalla Commissione d’esame presieduta dal Preside o da un suo delegato, incidente per 20 punti su 110. d. A integrazione del voto finale, il Preside o suo delegato, sentita la Commissione, può attribuire, a sua discrezione, un massimo di tre punti aggiuntivi per particolari meriti dello studente. Art. 11 – Elaborato finale – tesi 1. A decorrere dal II semestre del secondo anno di studi, per il curricolo di Baccalaureato in Scienze religiose, e dal I semestre del secondo anno per il curricolo della Licenza in Scienze Religiose, lo studente può concordare con un docente dell’ISSR le linee essenziali ed il titolo del lavoro di tesi. 40 2. Il titolo e le linee principali della ricerca vengono concordati con un docente dell’Istituto e depositato in segreteria mediante modulo prestampato scaricabile dal sito dell’ISSR, firmato dallo studente e controfirmato dal docente relatore per l’approvazione. Il titolo non può essere cambiato se non per gravi motivi da sottoporre al Direttore dell’Istituto e rimane riservato per due anni solari dalla data della consegna. 3. Per ognuna delle tesi depositate, il Direttore nomina un docente correlatore, che interverrà opportunamente nella discussione finale, soprattutto per quanto concerne i contenuti e la metodologia. La nomina del correlatore avverrà almeno trenta giorni prima della discussione. 4. La discussione della tesi non può aver luogo prima di sei mesi decorrenti dalla data di presentazione della domanda in segreteria. 5. La domanda di discussione e difesa della tesi va presentata dallo studente dopo aver ottenuto l’approvazione scritta del docente relatore. 6. La segreteria, prima di ammettere all’esame finale, e alla discussione della dissertazione scritta: a) prende visione dell’istanza per l’esame finale e la discussione della dissertazione scritta; b) verifica: 1. i titoli di studio; 2. la documentazione relativa al curricolo; 3. la data di consegna e le firme di approvazione del docente e del Direttore del titolo definitivo e dello schema della dissertazione scritta; 4. la data di consegna e l’approvazione scritta del docente delle quattro copie della dissertazione; 5. la conformità della stessa al n.7 del presente articolo; 6. la conformità tra il titolo e schema della dissertazione presentata e dissertazione depositata; 7. la regolarità della carriera dal punto di vista amministrativo. c) timbra e firma unitamente al Direttore l’atto di ammissione alla seduta finale. 7. Per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi lo studente deve: 42 a) presentare in segreteria almeno trenta giorni dalla data fissata per la discussione, quattro copie dell’elaborato (per il Triennio) e la dissertazione (per il Biennio), di cui la prima in originale con firma di approvazione del docente relatore; b) assicurare che il lavoro scritto abbia le seguenti caratteristiche: 8. per il Baccalaureato in Scienze Religiose: almeno 60 pagine dattiloscritte di testo (spazio 2 per il testo e 1 per le note; 22 righe - comprese le note - di 60 battute per pagina – minimo 79.200 battute); 9. per la Licenza in Scienze Religiose: almeno 100 pagine dattiloscritte di testo (spazio 2 per il testo e 1 per le note; 22 righe -comprese le note di 60 battute per pagina – minimo 132.000 battute); Art. 12 – Esame comprensivo finale per il Baccalaureato in Scienze Religiose 1. L’esame finale per il conseguimento del titolo di Baccalaureato in Scienze Religiose si svolge in un’unica seduta alla presenza di una commissione presieduta dal Preside della PFTIM o suo delegato, e composta dal Direttore o suo delegato, e da almeno tre docenti dell’ISSR. Il tempo massimo a disposizione è di 50 minuti per studente. La seduta comprende due momenti della stessa durata: 1. presentazione e discussione della tesi. Lo studente dopo aver firmato l’apposita camicia, presenta nelle linee essenziali i contenuti e il metodo di lavoro. Relatore e correlatore leggono e depositano agli atti il proprio giudizio scritto sul lavoro. Infine lo studente risponde ai quesiti posti dalla Commissione in riferimento alla tesi. 2. Colloquio interdisciplinare finale. Il candidato presenta alla commissione, scelte nell’ambito del “tesario per il colloquio interdisciplinare finale”, quattro tesi, di cui una scelta dal candidato e tre dalla commissione. Le tesi scelte dalla commissione vengono comunicate dieci giorni prima della seduta dell’esame finale e devono riguardare 43 aree tematiche diverse. 2. I gradi accademici sono conseguiti con un punteggio non inferiore a 66/110. Le indicazioni dei voti dei gradi vengono espresse in latino con la seguente dizione: probatus da 66 a 71,5/110 bene probatus da 71,6 a 82,5/110 cum laude probatus da 82,6 a 93,5/110 magna cum laude probatus da 93,6 a 104,5/110 summa cum laude probatus da 104,6 a 110/110 3. Il “tesario per il colloquio interdisciplinare finale” è predisposto dal Consiglio d’Istituto, approvato dalla Facoltà e pubblicato all’inizio dell’anno accademico conclusivo del curricolo. Il tesario presenta tesi raccolte per aree tematiche. Gli argomenti possono essere, in base alle esigenze, aggiornati dalle competenti autorità. Art. 13 – Riconoscimento degli studi compiuti altrove 1. Lo studente proveniente da altri Istituti universitari, statali e/o ecclesiastici, contestualmente all’immatricolazione o iscrizione può chiedere il riconoscimento degli studi e la convalida degli esami già superati. 2. La richiesta di convalida va inoltrata in carta semplice al Direttore dell’ISSR. Per ciascun esame va inoltre allegato: 1. programma del corso seguito risultante dai programmi ufficiali dell’Istituto di provenienza; 2. certificato rilasciato dalla segreteria dell’Istituto di provenienza in data non anteriore a tre mesi dalla presentazione, indicante il numero di crediti assegnati al corso, la data e la votazione della prova d’esame, nome del docente e testi utilizzati. 3. Le decisioni in merito sono assunte in maniera inappellabile dalla Competente commissione omologazione dell’Istituto, secondo gli orientamenti della PFTIM. 4. L’esito della richiesta di convalida è comunicato a mezzo avviso posto all’albo dell’ISSR entro il mese di novembre. Agli esami convalidati è attribuita una valutazione in ECTS. 5. La richiesta di convalida non esime dall’obbligo di frequenza del corso per il quale viene chiesta fino a quando non 44 interviene la decisione definitiva della competente commissione. Art. 14 – Consiglio d’Istituto 1. Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Direttore con preavviso scritto di almeno otto giorni e si riunisce secondo le modalità previste dallo Statuto. 2. Qualunque docente o utente dell’ISSR può fare richiesta di copia del verbale della riunioni del Consiglio d’Istituto a proprie spese, fatta eccezione per quelle parti in cui il Consiglio si fosse riunito nella sola componente docente. 3. Il segretario notifica per iscritto a mezzo di stralcio-verbale le delibere del Consiglio alle persone o agli organi interessati alla loro esecuzione. Art. 15 – Commissioni di studio e lavoro 1. Spetta al Consiglio d’Istituto istituire le Commissioni di studio e lavoro necessarie alla vita dell’Istituto e al corretto funzionamento delle attività didattiche. Tutte le commissioni sono presiedute dal Direttore o delegato e, ove sia presente, in caso di impedimento del Direttore dal Vice-Direttore. 2. All’inizio di ogni anno accademico viene istituita la Commissione per il riconoscimento e l’omologazione degli studi già compiuti presso Facoltà ecclesiastiche e/o civili, secondo i disposti normativi emanati dalla PFTIM, è costituita dal Direttore e da almeno tre docenti nominati dal Consiglio d’Istituto che coprano le competenze necessarie per l’espletamento del compito. 3. La Commissione di qualificazione per la cooptazione e le successive promozioni dei docenti dell’ISSR, è costituita ed opera secondo quanto previsto dallo Statuto. 4. Il Consiglio d’Istituto nomina il Consiglio di redazione della rivista dell’Istituto, ove prevista, che avrà durata triennale. 5. La Commissione di valutazione interna è formata da tre docenti nominati dal Consiglio d’Istituto per predisporre la relazione annuale da inviare alla PFTIM. Art. 16 – Il Docente 1. Il docente fissa i programmi di studio annualmente nell’ambito delle direttive del Consiglio d’Istituto, tenendo 45 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. conto delle specifiche esigenze del territorio. Il docente controlla l’assiduità delle lezioni da parte degli studenti impegnandosi a rilevare l’osservanza dell’obbligo di presenza. Al termine di ciascun corso apporrà sul libretto personale dello studente la firma di attestazione della presenza. Il docente farà pervenire alla segreteria entro e non oltre il 1° settembre il programma di studio, i testi da adottare e la bibliografia consigliata. Entro lo stesso termine il docente concorda con la segreteria il proprio calendario delle lezioni. Entro il mese precedente ciascuna sessione di esame il docente comunica alla segreteria il calendario degli esami. A conclusione del corso/seminario ogni docente è tenuto a stendere una relazione circa i criteri e i contenuti del corso/seminario, la partecipazione degli studenti e l’interesse mostrato, formulando eventuali richieste e consigli all’autorità accademica. Alla relazione va allegato il registro di presenza degli studenti. Nel caso in cui il docente, per causa sopraggiunte, è impedito a svolgere l’incarico ricevuto, è tenuto a comunicare la circostanza tempestivamente alla segreteria dell’Istituto. Il Direttore dovrà provvedere alla sostituzione temporanea. Il numero massimo di tesi e dissertazioni di cui un docente dell’Istituto può essere relatore è fissato in dieci per anno accademico. Il superamento di questo numero deve essere autorizzato dal Direttore. I docenti impegnati come relatori e correlatori per le tesi finali saranno presenti alla discussione delle stesse entrando a far parte del numero dei membri della commissione finale. Consegneranno la propria relazione firmata da allegare agli atti. I docenti, in particolar modo i docenti stabili, dovranno garantire tempi congrui per l’assistenza degli studenti. Per il passaggio a docente straordinario è richiesto un numero adeguato di pubblicazioni di lavori adatti allo scopo dell’ISSR, almeno un volume o tre articoli. Per il passaggio a docente ordinario si richiede almeno la pubblicazione di un volume che abbia segnato progressi scientifici nella disciplina insegnata. 46 Art. 17 – Ufficio di segreteria e compiti del segretario 1. L’ufficio di segreteria ha sede presso l’ISSR stesso ed è composto dal Segretario nominato secondo le modalità previste dallo Statuto. 2. L’ufficio è aperto al pubblico nei giorni e nelle ore stabilite. Di giorni e ore ulteriori di apertura ne viene dato avviso pubblico per affissione dall’ufficio stesso. 3. Al Segretario in particolare spetta: a. curare e conservare in archivio cartaceo ed informatico gli atti concernenti il governo dell’Istituto, i registri scolastici e le cartelle degli Studenti; b. predisporre e controllare la documentazione relativa alle immatricolazioni e iscrizioni, ai piani di studio, alle prove d’esame; c. preparare e rilasciare attestati ufficiali, autenticati con il timbro dell’Istituto, la propria firma e, nei casi previsti, quella del Direttore o di altre autorità competenti; d. coadiuvare il Direttore in tutte le mansioni attinenti il buon andamento dell’Istituto, specie per quanto riguarda la pubblicazione dell’annuario, il calendario accademico, l’orario delle lezioni e degli esami; e. predisporre gli atti preparatori per le riunioni collegiali e i lavori di Commissioni; f. partecipare al Consiglio d’Istituto con funzioni di attuario, redigendone gli atti; g. notificare, a mezzo di stralcio-verbale, le delibere del Consiglio di Istituto alle persone e agli organi interessati alla loro esecuzione; h. predisporre i dati sull’attività dell’Istituto, per la opportuna documentazione, la relazione annuale e la relazione triennale; i. curare la corrispondenza d’ufficio e il protocollo e l’opera di diffusione per la conoscenza dell’Istituto e delle sue attività; Art. 18 – Economo 1. All’Economo in particolare spetta: a. attendere alla gestione economica dell’Istituto e, d’intesa con il Direttore provvedere alle sue necessità, 47 b. c. d. e. specie per quanto riguarda la funzionalità della Sede, della Biblioteca e degli altri sussidi didattici; redigere i bilanci annuali, preventivo e consuntivo e presentarli dopo la discussione in Consiglio per gli Affari economici, al Consiglio d’Istituto per il parere e al Moderatore per l’approvazione; procedere all’esazione dei diritti amministrativi e all’equa retribuzione del personale docente e non docente, secondo le indicazioni del Consiglio per gli Affari Economici approvate dal Moderatore dirigere, d’intesa con il Direttore, il personale ausiliare dell’Istituto; curare l’attuazione delle decisioni del Consiglio per gli Affari Economici e redigere i verbali delle sue sedute. Art. 19 – Consiglio per gli Affari Economici 1. Il Consiglio per gli Affari Economici è composto dal Direttore dell’ISSR, che lo convoca e lo presiede, dall’Economo con funzioni di segretario, da due docenti stabili ed uno non stabile eletti dal Consiglio d’Istituto e da uno studente ordinario, eletto dall’Assemblea degli studenti. 2. I docenti restano in carica due anni, lo studente un anno. Tutti possono essere confermati. 3. Esso è convocato almeno due volte l’anno, per l’approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, da presentare al Consiglio d’Istituto e, per l’approvazione, al Moderatore. In via straordinaria il Consiglio per gli Affari economici è convocato ogni volta che l’Economo, d’intesa con il Direttore, lo ritenga opportuno o quando sia richiesto per iscritto da almeno tre membri. 4. Gli atti di straordinaria amministrazione proposti dal Consiglio per gli Affari Economici sono di competenza del Moderatore. 5. Quando si trattano questioni relative alla Biblioteca, il Direttore dell’ISSR invita al Consiglio per gli Affari Economici anche il Bibliotecario con diritto di voto nelle questioni di sua pertinenza. 6. Il Consiglio degli Affari Economici determina annualmente la tabella dei diritti amministrativi, e i parametri delle retribuzioni del personale docente e non docente, in 48 relazione al costo della vita e alle esigenze del bilancio, seguendo le indicazioni del Consiglio d’Istituto approvate dal Moderatore. 7. Il Consiglio per gli Affari Economici delibera eventuali provvidenze e sussidi in favore di studenti, in base a criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Art. 20 – Biblioteca 1. La biblioteca dell’ISSR ha la sede principale presso il Seminario Vescovile, sito in piazza Normanna, ad Aversa. Nei locali dell’Istituto è aperta una sala di consultazione, con circa duemila volumi relativi a tutte le discipline insegnate. 2. Il patrimonio bibliografico viene incrementato mediante acquisti semestrali di nuovi testi, su indicazione dei docenti; non mancano le riviste inerenti le specifiche branche delle scienze teologiche, filosofiche ed umanistiche. 3. La sala di consultazione è aperta al pubblico nei giorni e nelle ore di lezione; orari ulteriori di apertura vengono comunicati mediante affissione del Direttore della Biblioteca. 4. Gli studenti si atterranno alle disposizioni rese note dal Bibliotecario attraverso comunicazione pubblica sia in materia di consultazione in sede che di prestito. 5. La Biblioteca dell’ISSR è retta da un Bibliotecario coadiuvato nella gestione da un Consiglio di Biblioteca. Spetta al Bibliotecario: a. le gestione e la cura ordinaria della Biblioteca; b. la vigilanza sui locali della Biblioteca e sulla giusta conservazione del patrimonio librario c. il compito di promuovere e coordinare lo sviluppo della Biblioteca nelle diverse discipline insegnate nell’Istituto; d. la redazione del Regolamento per l’uso della Biblioteca, per il prestito dei libri ed altro, da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Biblioteca; e. promuovere l’informatizzazione dei cataloghi e del collegamento in rete della Biblioteca con altre Biblioteche ecclesiastiche e civili. 6. Il Bibliotecario può essere coadiuvato da personale ausiliario, assunto dal Direttore dell’ISSR. 49 Art. 21 – Consiglio di Biblioteca 1. Il Consiglio di Biblioteca è composto dal Direttore, che lo convoca e lo presiede, dal Bibliotecario, da due docenti stabili ed uno non stabile, eletti dal Consiglio d’Istituto e da uno studente ordinario eletto dall’Assemblea degli studenti. 2. I docenti restano in carica due anni, lo studente uno. Tutti possono essere confermati. 3. Il Consiglio della Biblioteca è convocato due volte l’anno dal Bibliotecario per deliberare sull’incremento del patrimonio librario e delle riviste, e di eventuali supporti informatici per la rapida consultazione dei cataloghi o di opere in versione cd-rom, per approvare un bilancio economico di previsione da sottoporre all’approvazione del Consiglio per gli Affari Economici e d’Istituto. In via straordinaria il Consiglio è convocato ogni volta che il Bibliotecario, d’intesa con il Direttore, lo ritenga opportuno o quando sia richiesto per iscritto da almeno tre membri. 4. Il Consiglio approva il Regolamento d’uso della Biblioteca Art. 22 – Disposizioni finali 1. Il Regolamento entra in vigore all’atto della sua approvazione da parte della PFTIM. 2 Eventuali modifiche al presente regolamento dovranno essere deliberate dal Consiglio d’Istituto con la maggioranza del due terzi degli aventi diritto al voto, sottoposte al parere della PFTIM e ratificate dal Moderatore. 50 ORGANI DIRETTIVI E SERVIZI GRAN CANCELLIERE Sig. Card. CRESCENZIO SEPE, Arcivescovo di Napoli PRESIDE DI FACOLTÀ Prof. DOMENICO MARAFIOTI S.J. MODERATORE ISSR S. E. Mons. ANGELO SPINILLO DIRETTORE ISSR Prof. EMILIO NAPPA DIRETTORE AMMINISTRATIVO Prof. ALESSANDRO VERGARA CONSIGLIO D’ISTITUTO MEMBRI DI DIRITTO Prof. DOMENICO MARAFIOTI (Preside) S.E. MONS. ANGELO SPINILLO (Moderatore) Prof. EMILIO NAPPA ( D i r e t t o r e ) Prof. EUGENIO CAPEZZUTO Prof. GUIDO CUMERLATO Prof. COSIMO PAGLIARA Prof. CARLO VILLANO Prof. ANTONIO BEATOLUI (segretario) 50 MEMBRI ELETTI Prof. GIANPAOLO BORTONE Prof. ARMANDO NUGNES RAPPRESENTANTI STUDENTI RITA CASTIELLO PACO GIOIA UFFICIO DI SEGRETERIA Segretario Prof. ANTONIO BEATOLUI Collaboratori Prof.ssa FILOMENA NANI; Prof. PASQUALE RUSSO Telefono: 081.812.94.12-081.199.399.74 Fax: 081.812.94.12 Email: [email protected] BIBLIOTECA Responsabile: Prof. DAVIDE SGLAVO Collaboratore: Prof. GIUSEPPE DEL VECCHIO 52 PUBBLICAZIONI DELL’ISSR RIVISTA DIOCESANA STUDI STORICI E RELIGIOSI Organo di Ricerca, Documentazione e Aggiornamento culturale 53 NORME PER LE ISCRIZIONI Documenti necessari per l’iscrizione al I anno 1. Certificato di nascita; 2. Certificato di residenza; 3. Titolo di studio originale; 4. Due fotografie; 5. Relazione del parroco. 54 PIANO DI STUDI BACCALAUREATO (LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE RELIGIOSE) I ANNO I Sem Psicologia x Metodologia della ricerca Ebraico x Pedagogia II Sem ECTS 3 x 3 x 3 x 5 Antropologia filosofica x 3 Introduzione Sacra Scrittura x 6 Teologia fondamentale x x 6 S.S. AT/Pentateuco x x 6 Teol. morale fondamentale x x 6 Storia Filosofia ant. e med. x Storia Fil. mod. e cont Seminar Letterat. e Cristianesimo Filosofia morale TOTALE ECTS 5 x x 5 3 x 3 57 55 II ANNO I Sem II Sem ECTS Introduzione alla Metafisica x 3 Teologia spirituale x 3 Teologia liturgica x 3 S.S. AT/Profeti x 5 Greco biblico x x 3 Sinottici x x 6 Latino x 3 Patrologia x 3 Teologia morale sociale x Teologia trinitaria x x 6 Cristologia x x 6 Storia della Chiesa antica e medievale x Lingua Inglese x Seminario: Storia della Chiesa locale (2) TOTALE ECTS 5 5 x 6 x 3 60 56 III ANNO I Sem Seminario: Sintesi biblica (3) II Sem ECTS x 3 Ecclesiologia x 3 S.S./NT Paolo e Lettere x 5 Mariologia x 3 Antropologia teologica x 3 Teologia sacramentale x x 6 Diritto canonico x 3 Dottrina sociale della Chiesa x 3 Teologia morale personale x 5 S.S./NT Giovanni e l’Apocalisse x 5 Escatologia x 3 S.S./AT Sapienziali x 3 Storia Chiesa moderna e contemporanea x 5 Filosofia teoretica x 3 Ermeneutica x 3 Elaborato finale 8 TOTALE ECTS 64 57 LICENZA (LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE) I ANNO I Sem II Sem ECTS Etica matrimoniale x x 5 Seminario: Teologia della Rivelazione, Fides et i Filologia ed Esegesi: AT x x 6 x Filologia ed Esegesi: NT 6 x Teologia sacramentaria spec. x Filosofia della Religione x 6 3 x 6 x Scienze della Religione Rivelazione cristiana e laicità. Teologia delle Religioni 3 x 5 Bioetica teologica generale x 6 Teologia e Scienza x 5 Teoria della scuolalegislazione dell’I.R.C. Bioetica speciale 1 Bioetica speciale 2 TOTALE ECTS x x 3 3 x 3 60 58 II ANNO I Sem II Sem ECTS Storia e Teol. del Conc. Vat. II x 3 Sem. di Teologia pastorale spec. x 5 Teologia ecumenica x 3 Teologia morale: Mor. contest. x 5 Metod. e didattica dell’I.R.C. x 3 Pedagogia speciale: Educazione e Vangelo, “sfida” sociale ed ecclesiale x 3 Pedagogia e Didattica dell’IRC x 3 Lingua moderna: Spagnolo x Psicologia scolastica x 6 x 3 Sociologia della religione x x 5 Tirocinio x x 12 Attività formative elettive Tesi finale 10 TOTALE ECTS 61 59 CORSI PROPRI PER LA LAUREA SPECIALISTICA (Indirizzo didattico) Cred. (C.F.U.- ECTS) Teoria della scuola-Legislazione dell’IRC 2 3 Rivel. cristiana e Laicità. Sc. della Relig. 2 3 Bioetica spec. 1 2 3 Bioetica spec. 2 2 3 Teolog. morale: Mor. contestuale 3 5 Teologia ecumenica 2 3 Metodologie e didattica dell’I.R.C 2 3 Pedagogia speciale 2 3 Bioetica teologica generale 4 6 Metodologia e Didattica dell’I.R.C. 2 3 Tirocinio pedagogico-didatt. 8 12 CORSI PROPRI PER LA LAUREA SPECIALISTICA (Indirizzo Pastorale) Liturgia speciale Teologia pastorale Pastorale ed Etica matrimoniale Catechetica Teologia Ministeriale Spiritualità del Ministro ordinato Pastorale ed etica del territorio Arte Sacra Missiologia Tirocinio Pastorale Ministeriale 60 2 2 3 2 2 4 3 2 2 8 3 3 5 3 3 6 5 3 3 12 COLLEGIO DEI DOCENTI Prof. ABBATE GIAMMICHELE – incaricato Via san Leucio – 4 traversa, n 4 – 81046 Grazzanise (CE) 3384626020 [email protected] Prof. ALCANTARA ARCOS ARTURO – incaricato Via Chiesa, 2 – 81036 Casapesenna (CE) 3207441046 [email protected] Prof. ALFIERI FRANCO - invitato Viale Margherita, 177 – 81187 Mondragone (CE) 3392715735 [email protected] Prof. A RCIPRETE P ASQUALE - incaricato Via Leonardo da Vinci, 4 - 80028 Grumo Nevano (NA) 0813958690 – 0818339718 3488539371 [email protected] Prof.ssa BIANCO CARMELA - incaricata Via Egiziaca a Pizzo Falcone, 41 – 80132 Napoli 3470148761 [email protected] 61 Prof. B ORTONE G IAN P AOLO – incaricato Via gen. Iannone, 16/A – 81039 Villa Literno (CE) 3331135520 [email protected] Prof. C APASSO S ALVATORE - incaricato Via Col. Pil P. Barbato, 11 – 80020 Frattaminore (NA) 3335867048 [email protected] Prof. CAPEZZUTO EUGENIO - stabile Via F. Giordano, 21 – 80147 Napoli (NA) 3472244366 [email protected] Prof. CICCARELLI MICHELE - invitato Via Galatina - 81030 San Marcelino (CE) 3492241981 [email protected] Prof.ssa COPPOLA MARIA LUISA - incaricata Via Vito Di Jasi, 91 - 81031 Aversa (CE) 0818902725 3332856751 [email protected] Prof. C RISPINO A NGELO – invitato Via Vergara, 2 - 80027 Frattamaggiore (NA) 0818804704 3473087486 [email protected] 62 Prof. CUMERLATO GUIDO - stabile Via Chiesa, 2 - 81036 Casapesenna (CE) 081816.42.23 3385672074 [email protected] Prof.ssa CUMERLATO LAETITIA - incaricata C/o Casa San Pietro, via Montevergine - 80018 Mugnano del Cardinale (AV) 3341657584 [email protected] Prof. CUMERLATO VITTORIO - incaricato Via Chiesa, 2 - 81036 Casapesenna (CE) 0818164223 3883441903 [email protected] Prof. D’ALIA UMBERTO - incaricato Via D’Anna, 6 - 81030 Sant’Arpino (CE) 0815012271 – 0818918072 3478332757 umbertod’[email protected] Prof.ssa DELL’AVERSANA SANTA - incaricata Via S. Maria delle Grazie ,1- 81030 Sant’Arpino (CE) 3478627564 [email protected] Prof. DEL PRETE GIORGIO - assistente Via P. Mario Vergara, 192 - 80027 Frattamaggiore (NA) 0818307793 63 3471818360 [email protected] Prof. DEL PRETE VITO - invitato PIME - Roma 065839151 33894112877 Prof. DI GIROLAMO GIULIANO – incaricato via Gioberti, 55 – 80014 Giugliano in Campania (NA) 0815044721 3307798764 Prof.ssa ESPOSITO CONCETTA – incaricata via G. Leopardi, 45 – 81030 Frignano 0818909066 3346319843 [email protected] Prof. ESPOSITO GIUSEPPE - incaricato via Parini n. 6 - 81033 Casal di Principe (CE) 0818925661 – 0818308233 3388805264 [email protected] Prof.ssa ESPOSITO IOLANDA - incaricata Via Adige, 15 – 81038 Trentola Ducenta (CE) 081.811.22.32 3478243487 [email protected] 64 Prof. FORMOLA ARTURO – incaricato via Fiume, 8 – 81032 Carinaro (CE) 3484210733 [email protected] Prof. GIUSTINIANI P ASQUALE - invitato Piazza della Repubblica 143 – 80078 Pozzuoli (NA) 0813032485 3385299802 [email protected] Prof. GRAZIANO PAOLO – incaricato Via Nunziale S. Antonio, P.co Affinito –81038 Trentola Ducenta 3493937955 [email protected] Prof.ssa LUPOLI ALESSANDRA – assistente Via G. Boccaccio, 5 – 81031 Aversa (CE) 3333832193 [email protected] Prof. MARFISA VINCENZO - incaricato via V. Alfieri, 1 – 80014 Giugliano in Campania (NA) 0818301345 3394509725 [email protected] Prof. MARRANDINO VINCENZO - invitato Via Roma n. 282 - 81031 Aversa (CE) 0818904803 3381526893 – 3409312677 65 [email protected] Prof.ssa MAZZARELLA MARIA - incaricata Via Appia n. 106 - 81020 San Nicola La Strada (CE) 0823451507 3406074214 [email protected] Prof. MICILLO VINCENZO - incaricato Via Corigliano n. 57 - 80010 Villaricca (NA) 3336119785 [email protected] Prof. NAPPA EMILIO - stabile Via dell’Archeologia n. 54 - 81031 Aversa (CE) 3478329894 [email protected] Prof. NUGNES ARMANDO - incaricato Via De Filippo n. 18 - 81031 Aversa (CE) 0812466039 3392250896 [email protected] Prof. PAGLIARA COSIMO - stabile c/o Sant. di Campiglione,via Colantonio Fiore n. 1- 80023 Caivano (NA) 0818354124 3358289643 [email protected] - [email protected] Prof. PETRILLO CLEMENTE - incaricato 66 P.za A. Petrillo n. 72 - 81036 Casapesenna (CE) 0818921279 – 0818111510 3384471672 [email protected] Prof. PICONE F RANCO – incaricato Via Giovanni XXIII, 2 – 80014 Giugliano in Campania (NA) 0818941157 – 0818163422 3356651923 [email protected] Prof. PIROZZI GENOVEFFO – incaricato Via Epitaffio, 56/3 – 80014 Giugliano in Campania (NA) 0815068494 339.284.93.93 [email protected] Prof. ssa PRIMICERIO CARLA – incaricata Via S. Allende, 1 trav 15 - 80014 Giugliano in Campania (NA) 3396851293 [email protected] Prof. PUCA BARTOLOMEO - incaricato Via delle Palme 13 – 80014 Melito (NA) 0817116386 3394219907 [email protected] Prof. RASCATO E RNESTO - incaricato Via S. Lorenzo n. 1 - 81031 Aversa (CE) 0818142045 – 0815037665 3381029523 67 [email protected] Prof.ssa ROMANO MARIA ROSARIA - incaricata Via L. Sturzo, 9 – 81031 Aversa (CE) 3319848441 [email protected] Prof. SANGIOVANNI G ERARDO – incaricato Via della Concordia - 81031 Aversa (CE) 3396239734 [email protected] Prof. SCHIAVONE GIUSEPPE- stabile P.zza De Michele - 81030 Cesa (CE) 0818925049 – 0818901191 3319848441 [email protected] Prof. SGLAVO DAVIDE - Incaricato Via M. Polo, III trav., 1- 81030 Teverola (CE) 3335997579 [email protected] Prof. TAGLIAFIERRO PIETRO - incaricato Viale Europa n. 7 - 81031 Aversa (CE) 0818903263 3334735633 [email protected] 68 Prof. VERDE SALVATORE - incaricato Viale L. D’Angelo, 7 – 80025 Casandrino (NA) 0818334710 3391714442 [email protected] Prof. VILLANO CARLO - stabile Viale Libertà, 34 – 81031 Aversa (CE) 0818112430 3384874717 [email protected] 69 I ANNO TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE Prof. Capezzuto Eugenio Descrizione del corso Il corso propone un percorso di riflessione intorno alla nozione di “vita morale” che sappia coniugare la ricezione delle istanze teologiche con l’ascolto dell’esperienza cristiana dei nostri giorni, secondo il dettato conciliare di cercare ‘sub luce Evangelii et humanae experientiae’. Significativi, in merito, sono i numerosi richiami al cammino, sempre più dinamico, delle scienze dell’uomo e della natura. Infatti, la comprensione che l’uomo ha di se stesso, nonché le crescenti possibilità tecniche di espressione e di relazione fra esseri umani, suggeriscono un quadro rinnovato dell’annuncio morale. Bibliografia E. Chiavacci, Teologia morale fondamentale, Cittadella Editrice – Assisi, 2007. S. Majorano, La coscienza. Per una lettura cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi), 1994. Dispense del Professore. EBRAICO BIBLICO Prof. Ciccarelli Michele Descrizione del corso Il corso si propone di introdurre lo studente ai basilari elementi grammaticali indispensabili per un primo approccio ai testi biblici, fornendo una basilare conoscenza della morfologia ebraica, di un vocabolario basico e di elementi essenziali di sintassi ebraica. 70 Bibliografia A. SPREAFICO – G. DEIANA, Guida allo studio dell’ebraico biblico, Società Biblica Britannica e Forestiera, Roma 31992. LABORATORIO METODOLOGIA DELLA RICERCA Profssa Alessandra Lupoli Descrizione del corso Il laboratorio seminariale ha l’obiettivo di presentare le principali norme redazionali, indispensabili per comprendere e produrre un testo scientifico. A tal fine si proporrà l’utilizzo delle norme tipografiche in uso presso la Pontificia Università Gregoriana. Gli studenti saranno introdotti, inoltre, al metodo da usare per la scelta dell’argomento, alla distinzione degli strumenti, alla consultazione presso le biblioteche, alla schedatura dei testi e/o articoli. Si provvederà a mostrare laboratorialmente il formato delle pagine, i caratteri, le testatine, il testo, le citazioni, i titoli con i vari gradi di divisione, le note con i riferimenti bibliografici, la bibliografia finale, gli indici. Testi R. MEYNET, Norme tipografiche, per la composizione dei testi con il computer, Roma 20005. PEDAGOGIA Prof.ssa Dell’Aversana Santa Descrizione del corso La pedagogia generale descrive, in chiave storica e sistematica, un percorso continuo di crescita del soggetto e di ascesa socio70 culturale. Attraverso la storia della pedagogia, lo studente potrà analizzare gli aspetti della cultura e della scuola che, nel corso dei secoli, sono stati decostruiti e ricostruiti, mutando forma e assumendo nuove dimensioni. In ogni campo, il pensiero pedagogico è andato via via emancipandosi dalla filosofia, aprendosi verso la sperimentazione, e così, i saperi, le società, i soggetti, le agenzie educative hanno assunto nuovi volti, identità e paradigmi-guida. Bibliografia G. Balduzzi, Storia della Pedagogia e dei modelli educativi, Ed.Guerini e Associati. P. Freire, La pedagogia come pratica della libertà, Ed. Gruppo Abele. P. Freire, La pedagogia degli oppressi, Ed. Gruppo Abele 2011. TEOLOGIA FONDAMENTALE Prof. Emilio Nappa Descrizione del corso In un momento iniziale si farà un breve percorso della storia della disciplina. Seguirà il lavoro d’individuazione di quelli che sono detti i fondamenti per la Teologia e per la Fede: fasi storico-bibliche della Rivelazione. Si ‘guarderanno’ poi gli eventi rivelativi e la Rivelazione del Figlio di Dio con tutte le sue implicanze veritative, alla luce di una ragione contemporanea, che interroga il dato di fede. Il Concilio Vat. II con Dei Verbum farà da sfondo a tutte le tematiche trattate; in particolare poi si tratterà la Divina Tradizione e l’Ispirazione. Bibliografia 1) C. Greco, Rivelazione di Dio e ragioni della fede, 72 Edizioni San Paolo, 2000. 2) D. Hercsik, Elementi di Teologia fondamentale. Concetti, contenuti, Metodi, Edizioni Devoniane Bologna, 2006. 3) R. Fisichella, La Rivelazione: evento e credibilità. Saggio di Teologia Fondamentale, EDB. 4) L. Mazzinghi, Storia d’Israele dalle origini al periodo romano, Edizioni Dehoniane, Bologna 2007. Documenti del Concilio vaticano II, Dei Verbum in particolare. INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA Prof. Pagliara Cosimo Descrizione del corso Il corso si articolerà in quattro moduli: dopo un’introduzione dedicata allo statuto epistemologico della disciplina, il corso si concentrerà sulla nozione di ispirazione e sui modelli interpretativi dell’esperienza profetica. Quindi si passerà ad un’analisi delle forme e della trasmissione del testo sacro. Il terzo modulo sarà dedicato alla definizione di «canone» e dei criteri di canonicità. Infine, si soffermerà sulla questione ermeneutica della verità della Bibbia. Bibliografia ARTOLA, A.M. – SANCHEZ Caro, J.M., Bibbia e parola di Dio, Introduzione allo Studio della Bibbia 2, Brescia 1994, 53- 115; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa¸ Città del Vaticano, 1993. ESEGESI AT: PENTATEUCO Prof. Pagliara Cosimo 73 Descrizione del corso Nel corso si mettono a fuoco le idee teologiche maestre del grande progetto dell’opera sacerdotale, esposto nel primo racconto della creazione e nella complessa pericope sinaitica. Allo studente viene presentato il metodo di ricerca e di lettura di brani cultuali, legislativi e narrativi all’interno del loro ambito storico attraverso applicazioni pratiche di analisi sui testi. Bibliografia Dispense del professore GARCÍA LÓPEZ F., Il Pentateuco. Introduzione alla lettura dei primi cinque libri della Bibbia, Paideia, Brescia 2004; ROFÉ A., Introduzione alla letteratura della Bibbia ebraica. Vol 1: Pentateuco e libri storici, Paideia, Brescia 2011. STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA E MEDIOEVALE Prof. Mazzarella Maria Descrizione del corso Il corso, in ottica storico-critica, si propone di fornire agli studenti delle figure e dei problemi della storia della filosofia dal suo sorgere in Grecia fino al pensiero medievale. Saranno approfondite le seguenti problematiche nel loro sviluppo storico dalle origini alle soglie della filosofia umanistica: rapporto tra la natura e la cultura, l’essere umano, la questione della verità. Il percorso antico affronterà: La scuola ionica di Mileto, Pitagora, Eraclito, Parmenide e il problema dell’essere, Zenone, I fisici pluralisti, L’atomismo di Democrito, I sofisti, Socrate, Platone, Aristotele, La scuola stoica, L’epicureismo, Lo scetticismo, Plotino e il neoplatonismo. Il percorso medievale affronterà almeno i seguenti 74 pensatori: Mario Vittorino e Agostino, Anselmo d’Aosta Avicenna, Averroè, Mosè Maimonide, Tommaso d’Aquino, Guglielmo di Ockham, Bonaventura di Bagnoregio, Giovanni Duns Scoto, Giovanni Pico della Mirandola, Pietro Pomponazzi. Le lezioni frontali approfondiranno ontologicamente i passi delle principali opere degli autori. Bibliografia G. REALE e D. ANTISERI, Storia della filosofia – Vol. I – Dall’Antichità al Medioevo, Editrice La Scuola, Brescia, 2004. N. ABBAGNANO e G. FORNERO, Il “Nuovo” Protagonisti e testi della filosofia, a cura di G. Fornero, Volumi 1/A ed 1/B, Edizioni Paravia. Torino, 2006. AGOSTINO, Confessioni, a cura di Perrini, Editrice La Scuola, Brescia, 2004 (consigliato). STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA E CONTEM PORANEA Prof. Giuseppe Schiavone Descrizione del corso Il corso vuole fornire un quadro sistematico delle linee di sviluppo del pensiero occidentale dal 1500 ai nostri giorni per favorire negli studenti/esse una riflessione radicale e critica sui problemi fondamentali che l’essere umano si pone e per sviluppare la crescita di una ragione autonoma, flessibile, aperta al confronto e capace di affrontare le problematiche teologiche. Bibliografia C. ESPOSITO – P. PORRO, Filosofia,vol. II e III, Editori Laterza, Bari 2010. REALE – ANTISERI, Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, vol. II e III, Le Slides e 75 appunti delle lezioni curati dal professore. 76 PSICOLOGIA Prof. Giuseppe Schiavone Descrizione del corso Il corso fornisce un quadro sistematico delle conoscenze relative ai processi di base delle strutture della personalità nel loro sviluppo e nel loro rapporto con la problematica religiosa. Il corso si propone di illustrare l’organizzazione, la dinamica e lo sviluppo della personalità; i processi emotivi, affettivi, percettivi, attentivi, mnestici, poetici e comunicativi dell’individuo; il ritardo mentale, i disturbi della comunicazione e i disturbi generalizzati dello sviluppo; i disturbi di personalità, i disturbi d’ansia, i disturbi dissociativi dell’umore, la schizofrenia e i disturbi psicotici; la psicologia del sacro, del simbolo, del mito e del rito, della preghiera e dell’atto di fede; lo sviluppo della religiosità; la maturità religiosa; la psicologia del comportamento religioso. Bibliografia Lo studente può scegliere tra i seguenti testi: R.S. FELDMAN, Psicologia generale, McGraw-Hill (2008), a cura di M. ZORZI – V. GIROTTI, Fondamenti di psicologia generale, il Mulino Bologna 2004. L. ANOLLI – P. LEGRENZI, Psicologia generale, il Mulino Bologna 2001. B. FIZZOTTI, Psicologia del comportamento religioso, Percorsi e prospettive, Erickson. G. SCHIAVONE, Introduzione critica alla psicopedagogia, estratto da: “Acta Medica Normanna”, Anno X n. 3 - 1993; G. SCHIAVONE, Introduzione critica alla psicologia del comportamento religioso, estratto da: “Acta Medica Normanna”, Anno X n. 3 - 1993; a cura di V. ANDREOLI – G. B. CASSANO – R. ROSSI, Mini DSM-IV-TR. Criteri diagnostici, Masson 2002. Slides e appunti delle lezioni curati dal professore. 77 SEMINARIO “LETTERATURA E CRISTIANESIMO” Prof. Paolo Graziano Descrizione del corso Argomento: LE “DOMANDE RADICALI” E IL PROBLEMA DEL MALE. Attraverso un percorso laboratoriale, che privilegia la lettura e l’analisi dei testi, il seminario si propone di individuare i tratti specifici di una sensibilità cristiana e di una riflessione sulle problematiche della fede che emergono dal confronto con la parola letteraria. Nel corso di quest’anno, partendo dalla figura di Giobbe, ci concentreremo sull’interrogazione radicale circa la natura e il senso del male, allo scopo di rintracciare le caratteristiche di un topos che, dal testo biblico, si trasferisce nella tradizione letteraria occidentale, incrociando infine le inquietudini della sensibilità moderna che affiorano nel testo narrativo (Roth), poetico (De Luca) e finanche nei prodotti della cultura pop (Bob Dylan, U2). Letture − Il libro di Giobbe (edizione CEI) − Joseph Roth, Giobbe. Romanzo di un uomo semplice, Adelphi, Milano 1977. − Erri De Luca, Yvan Goll, Giorgio Bertelli, La rivolta di Giobbe, Edizioni L’Obliquo, Brescia 1998. Bibliografia NARO A., Sorprendersi dell’uomo. Domande radicali ed ermeneutica cristiana della letteratura, Assisi 2012; VENTRONE G., Il paradosso del male e l’inquietudine letteraria, Napoli 1999; CASTELLI F., Se ci fosse un Dio. Scrittori alla ricerca del senso della vita, Roma 2008; IMBACH J., Dio nella letteratura contemporanea, Roma 1981; IMBACH J., Gesù nella letteratura contemporanea, Roma 1983; PIFANO P., Tra teologia e letteratura. 78 Inquietudine e ricerca del sacro negli scrittori contemporanei, Cinisello Balsamo 1990; POZZOLI L., Immagini di Dio nel Novecento: Gesù, lo Spirito e il Padre nella letteratura contemporanea, Cinisello Balsamo 1999; SPADARO A. (S.J.), A che cosa serve la letteratura?, Leumann-Roma 2002; TODOROV T., La letteratura in pericolo, Milano 2008. 79 II ANNO TEOLOGIA SPIRITUALE Prof. Alcantara Arturo Arcos Descrizione del corso Il corso si propone di introdurre gli alunni alla conoscenza della Teologia Spirituale e consiste in due sezione. La prima riguarda la storia della Teologia Spirituale e quindi i suoi sviluppi dalla patristica fino ad oggi. La seconda sezione invece riguarda il vissuto spirituale ovvero delle tematiche specifiche della vita cristiana lette attraverso un’ottica sistematica. Bibliografia PATROLOGIA Prof. Micillo Vincenzo Descrizione del corso Il corso si propone di introdurre gli alunni alla conoscenza della vita e le opere dei principali Padri della Chiesa dall’età apostolica fino a sant’Agostino. Per questo scopo, vengono presentati agli studenti dei brani delle loro opere principali e delle sintesi biografiche e del loro contesto storico. Bibliografia INTRODUZIONE ALLA METAFISICA Prof.ssa Bianco Carmela Descrizione del corso La metafisica, in quanto branca della filosofia che oltrepassa la conoscenza scientifica, si sottrae alle forme di controllo che sono solite nei procedimenti scientificoempirici, facendo credito alle possibilità della “teohrìa” e 80 del “logos”. Lo studio, a livello introduttivo, intende descrivere sinteticamente il percorso storico-speculativo della metafisica occidentale, dall’epistemologia del termine e sua origine ai diversi tipi di metafisica elaborati nel corso della storia del pensiero, nonché le critiche che a essa sono state rivolte. Viene prospettato il tema proprio della metafisica, attraverso la nozione di essere e delle varie categorie in cui esso articola le sue proprietà trascendentali. Bibliografia REALE G., Guida alla lettura della “Metafisica” di Aristotele, Editori Laterza, Bari 20074. BERTI E., Introduzione alla Metafisica, UTET, Torino 2011. GRECO BIBLICO Prof. Ciccarelli Michele Descrizione del corso Il corso si propone di avviare gli studenti ad una basilare conoscenza del greco biblico, analizzandone gli aspetti morfologici, fonetici e sintattici. Bibliografia M. CICCARELLI, Guida al Greco del Nuovo Testamento (pro manuscripto), Aversa 2010; F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo 2003. 81 FILOSOFIA MORALE Prof. Paolo Graziano Descrizione del corso Argomento: ETICHE CON DIO ED ETICHE SENZA DIO. Adottando un approccio problematico piuttosto che storico, il corso affronta la questione della fondazione della morale, confrontando in particolare le posizioni e i metodi dei sistemi etici costruiti sul dato di fede e delle morali cosiddette “laiche”. Delle due tradizioni di pensiero si individueranno i presupposti, le articolazioni e le conseguenze, interrogandoci precipuamente sulla presenza di un principio divino nel nostro universo morale e sullo spessore che acquista la persona umana in tale orizzonte. Il corso proporrà agli studenti una serie di esercizi filosofici utili a problematizzare concetti e acquisizioni della filosofia morale. Saranno organizzate, inoltre, alcune attività in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Bibliografia LECALDANO E. – SALMANN E., Etica con Dio, etica senza Dio, Udine 2009; LECALDANO E., Prima lezione di filosofia morale, Roma-Bari 2010; VENTIMIGLIA G., Vizi. Esercizi per casa, Milano 2007; DA RE A., Filosofia morale. Storia, teoria, argomenti, Milano 2008; SPAEMANN R., Persone. Sulla differenza tra “qualcosa” e qualcuno”, Roma-Bari 2007; SPAEMANN R., La diceria immortale. La questione di Dio o l’inganno della modernità, Siena 2008; BASTIANEL S. – DI PINTO L., Per una fondazione biblica dell’etica, in GOFFI T. - PIANA G. (edd)., Corso di Morale, vol. I Brescia 1989. 80 TEOLOGIA MORALE SOCIALE Prof. D’Alia Umberto Descrizione del corso Il corso intende sviluppare una riflessione teologico – morale sui principali ambiti della vita dell’uomo e sui problemi etici che lo riguardano più da vicino, secondo lo schema del Decalogo, così come lo troviamo in Esodo 20,1-17. Teologia Morale Sociale si suddividerà in tre parti: nella prima parte del corso ci intratterremo insieme a recuperare e a riscoprire le tradizioni etiche dell’AT e del NT, per “fondare biblicamente” tutto ciò che diremo nella nostra riflessione teologico – morale, rispetto ai problemi etici che riguardano la vita dell’uomo; nella seconda parte del corso inizieremo a visionare il Decalogo e ci soffermeremo sulla responsabilità etica di aver cura della nostra personale relazione con Dio attraverso una vita morale impegnata e di vera preghiera; infine, nella terza parte del corso rifletteremo sulla nostra responsabilità etica di avere la giusta cura delle nostre relazioni familiari e delle relazioni interpersonali. Bibliografia Bastianel S. – Di Pinto L., «Per una fondazione biblica dell’etica», in T. Goffi, G. Piana (edd.), Corso di Morale, I vol., Vita nuova in Cristo. Morale fondamentale e generale, Queriniana, Brescia 1989, 75-173; Bastianel S., Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; Bastianel S., Moralità personale nella storia, appunti (ad uso degli studenti) PUG, Roma 1973. 80 LATINO BIBLICO Prof.ssa Coppola Maria Luisa Descrizione del corso Il corso intende fornire agli studenti gli elementi basilari per la lettura e conoscenza della lingua latina. Per questo motivo il corso affronterà la fonetica, la grammatica, il lessico e la sintassi sia del latino classico che del latino adottato come lingua della Chiesa. Bibliografia A. DOTTI, Lectio facilior, vol 1- 2, ed. Bruno Mondadori. Passi evangelici tratti da testi a scelta dello studente. TEOLOGIA TRINITARIA Prof. Nugnes Armando Descrizione del corso. La Trinitaria è lo studio del dogma trinitario per il quale Dio è uno (un solo Dio …) e trino (… in tre Persone). La prima parte del corso, dopo un’introduzione sul metodo e sull’oggetto della Teologia trinitaria, proseguirà secondo la tradizionale ripartizione della dogmatica in Scrittura, Tradizione e Magistero. La parte biblica, sarà attenta a far emergere la Teologia trinitaria del NT, facendo attenzione a quei brani significativi rispetto alla relazione affermata tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Durante questa prima parte si noterà che il Concilio di Nicea del 325 va considerato come l’inizio della Teologia trinitaria speculativa, in virtù della definizione di consustanzialità del Figlio nei confronti del Padre. Saranno studiati tutti gli altri Concili della Chiesa antica di interesse trinitario, visti nel loro inscindibile rapporto con il Simbolo di Nicea. 82 Nella seconda parte del corso studieremo la Teologia trinitaria di alcuni autori contemporanei per introdurci nell’attuale dibattito trinitario. Durante il corso sarà proposta agli studenti lo studio di autori classici fondamentali per comprendere a fondo la Teologia trinitaria (S. Agostino e San Tommaso d’Aquino). Bibliografia DENZINGER H., Enchiridion Symbolorum et declarationum de rebus fidei et morum (edizione bilingue), EDB, Bologna 19962. SPADA D., Le formule trinitarie. Da Nicea a Costantinopoli, Urbaniana University Press, Città del Vaticano 20032. MÜLLER G. L., Dogmatica Cattolica. Per lo studio e la prassi della teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999. CODA P., Dio uno e trino. Rivelazione, esperienza e teologia del Dio dei cristiani, Paoline, Cinisello Balsamo 1993. SESBOÜÉ B. – WOLINSKI J., Storia dei dogmi. Il Dio della salvezza (Volume I), I-VIII secolo. Dio, la Trinità, il Cristo, l’economia della salvezza, Piemme, Casale Monferrato 1996. AGOSTINO, La Trinità (BESCHIN G. ed.), Città Nuova, Roma 20022. S. TOMMASO D’AQUINO, La Somma Teologica. Vol. III. La SS. Trinità (Traduzione e commento a cura dei Domenicani italiani), ESD, Bologna 1988. CRISTOLOGIA Prof. Cumerlato G. Descrizione del corso. La Cristologia è lo studio della persona di Cristo, in modo particolare del dogma cristologico principale secondo il quale Gesù Cristo è “vero Dio” e “vero uomo”. La prima parte del corso, dopo un’introduzione sul metodo e sull’oggetto della Cristologia, seguirà il percorso dogmatico tradizionale nella sua triplice 83 ripartizione in Scrittura, Tradizione e Magistero. Centro di questa parte del corso sarà la definizione dogmatica del Concilio di Calcedonia (451), punto di arrivo della riflessione cristologia dei primi cinque secoli della Chiesa e punto di partenza della futura ricerca cristologia. Durante questa parte del corso, oltre alla Cristologia del NT – con un’attenzione particolare alla questione dei “titoli” cristologici pre-pasquali e pasquali-, si darà molta attenzione anche alla questione della ricerca del Gesù storico, così come si è articolata nella storia del pensiero cristologico, a partire dalle problematiche sollevate dalla corrente illuminista. Durante lo studio di questa parte del corso, grande attenzione sarà riservata alla comprensione delle eresie cristologiche, per una migliore intelligenza della risposta della Chiesa depositata soprattutto nei documenti dei primi concili ecumenici. La seconda parte del corso sarà dedicata allo studio di alcune posizioni cristologiche di autori contemporanei, con l’attenzione ad inserirsi nell’odierno dibattito intorno alla definizione del Concilio di Calcedonia, che a detta di molti è al centro di un vero e proprio “processo”. Durante le lezioni sarà offerta agli studenti la possibilità di prendere contatto con gli scritti che hanno maggiormente caratterizzato la riflessione cristologia della Chiesa antica. Bibliografia DENZINGER H., Enchiridion Symbolorum et declarationum de rebus fidei et morum (edizione bilingue), EDB, Bologna 19962. MÜLLER G. L., Dogmatica Cattolica. Per lo studio e la prassi della teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999. PECORARA MAGGI M. R., Il processo a Calcedonia. Storia e interpretazione, Glossa, Milano 2006. SESBOÜÉ B. – WOLINSKI J., Storia dei dogmi. Il Dio della salvezza (Volume I), I-VIII secolo. Dio, la Trinità, il Cristo, l’economia della 84 salvezza, Piemme, Casale Monferrato 1996. AMATO A., Gesù il Signore. Saggio di cristologia, EDB, Bologna 20036. GRILLMEIER A., Gesù il Cristo nella fede della Chiesa. Dall’età apostolica al concilio di Calcedonia (451), Vol. 1/1, Paideia, Brescia 1982. ID., Gesù il Cristo nella fede della Chiesa. Dall’età apostolica al concilio di Calcedonia (451), Vol. 1/2, Paideia, Brescia 1982. LINGUA MODERNA: INGLESE Prof.ssa Esposito Concetta STORIA DELLA CHIESA ANTICA E MEDIEVALE Prof. Davide Sglavo Descrizione del corso Il corso si propone di introdurre alla conoscenza di alcuni temi particolari della storia della Chiesa e del cristianesimo relativi all’epoca compresa tra il I e il XIII secolo, fornendo, nel contempo, le componenti basilari della metodologia della ricerca storica. Pertanto, si mira a orientare gli studenti all’acquisizione delle competenze fondamentali e di un’adeguata dimestichezza degli strumenti propri delle scienze storiche per il reperimento e l’utilizzo critico delle fonti. Bibliografia. G. JOSSA, Il Cristianesimo antico, dalle origini al Concilio di Nicea, Carocci, Roma 2006; N. BROX, Storia della Chiesa, 1. Epoca antica, Queriniana, Brescia 1988; I.W. FRANK, Storia della Chiesa, 2. Epoca moderna, Queriniana, Brescia 1989; L. ORABONA, La cristianità medievale, LER, Marigliano 2005; G. FILORAMO - E. LUPIERI - S. PRICOCO, Storia del cristianesimo, I. L’antichità, G. FILORAMO - D. MENOZZI (edd.), Laterza, Roma- Bari 2006; P. SINISCALCO, Il cammino di Cristo nell’impero romano, Laterza, Roma-Bari 85 2004. SEMINARIO: STORIA DELLA CHIESA LOCALE (2) Prof. Marrandino Vincenzo Descrizione del corso Il corso affronterà l’incidenza della Chiesa locale sul territorio attraverso i vescovi pro-tempore in particolare dal 1860 al Concordato del 1929. a) Mons. Carlo Caputo, la riforma degli studi nel seminario; b) “Il Corriere Diocesano”; c) Il progetto educativo vescovile: dalle “Constitutiones” di Innico Caracciolo alle proposte di Mons. Luigi Ronca. Bibliografia G. PARENTE, Origini e vicende ecclesiastiche della città di Aversa, 1-2, Ristampa anastatica a cura del di Aversa, 1986. F. DI VIRGILIO, La cattedra aversana, Curti 1987. AA.VV., La cultura europea e la riforma gregoriana del mezzogiorno, a cura di L. Orabona, ESI, Napoli 2000. L. ORABONA, Religiosità meridionale del ‘500 e ‘600. Vescovi e società in Aversa tra Riforma e controriforma, ESI, Napoli 2003. ESEGESI AT: I PROFETI Prof. Pagliara Cosimo Descrizione del corso Il corso si compone di due moduli: una prima parte generale è incentrata sul fenomeno del profetismo, la sua origine e il suo linguaggio. La seconda parte del corso verte sullo studio strutturale dei testi profetici e 86 sull’analisi esegetica di brani scelti. Bibliografia Dispense del Professore A.SPREAFICO, La voce di Dio per capire i profeti, Studi Biblici 33, Dehoniane, Bologna 2003. ESEGESI DEL NT: SINOTTICI Prof. Bartolomeo Puca Descrizione del corso Il corso verterà sui tre Vangeli sinottici. Dopo un breve cenno ai problemi introduttori propri di ciascuno (caratteristiche letterario-teologiche e struttura), si farà esegesi secondo un procedimento basato sull’analisi retorica. In particolare si procederà all’analisi esegetica della guarigione a Gerico e della chiamata di un ricco. Bibliografia R. Meynet, Una nuova introduzione ai vangeli sinottici. Retorica Biblica 9, EDB, Bologna2 2006; edizione francese, Une nouvelle introduction aux évangiles synoptiques, RhSem 6, Lethielleux, Paris 2009; traduzioni spagnola e inglese di prossima pubblicazione; V. Fusco, «Introduzione generale ai Sinottici», in Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli ed. M. Laconi et al., Logos 5, Leumann [TO] 1994. Altra bibliografia specifica (commenti e monografie) verrà indicata di volta in volta durante l’esame dei singoli Vangeli. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA Prof. Petrillo Clemente Descrizione del corso 87 Il corso ha l’obiettivo di introdurre lo studente nella complessa tematica antropologica, crocevia della riflessione filosofica, scientifica, culturale e teologica. Dopo una panoramica storica, il corso si concentrerà sia sulle più importanti ed attuali problematiche antropologiche, sia sul decisivo problema della libertà. Bibliografia J. A. Lombo – F. Russo, Antropologia filosofica: una Introduzione, ed. Università Santa Croce. F. Rivetti Barbò, Lineamenti di Antropologia Filosofica, Jaka Book, Milano 1994. B. Mondin, L’uomo chi è? Elementi di antropologia filosofica, ed. Massimo 2004. G. Basti, Filosofia dell’uomo, Studio Domenicano, Bologna 1995. Qualsiasi buon manuale di Storia della Filosofia per le scuole superiori. TEOLOGIA LITURGICA Prof. Tagliafierro Pietro Descrizione del corso Il corso, dopo un breve approccio ai fondamenti antropologici della Liturgia, passerà all’etimologia del termine “liturgia” (nel mondo greco, nella Sacra Scrittura, ecc.), passando poi ad esaminare i fondamenti biblici della medesima disciplina. Dopo un breve excursus storico che culminerà nello studio della Costituzione liturgica Sacrosactum Concilium, verranno evidenziati lo scopo e i contenuti della riforma liturgica del Concilio Vaticano II. La seconda parte del corso affronterà i temi del mistero e della ministerialità dell’assemblea liturgica, della dinamica dell’anno liturgico e della liturgia dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana. Bibliografia 88 Dispense del docente; M. Auge, Liturgia. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 20106. AA.VV., Anamnesis, Vol. 6, Marietti, Milano; A. Adam, Corso di Liturgia, Ed. Queriniana, Brescia 2006; L. Della Torre – F. Sottocornola – S. Sartore (edd.), Nelle vostre assemblee, Vol. 2, Ed. Queriniana, Brescia 1986; A.G. Martimort, La Chiesa in preghiera, 4 Vol., Ed. Queriniana, Brescia 2003; Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo, Scientia Liturgica. Manuale di liturgia, sotto la direzione di A.J. Chupungco, voll. 5, Ed. Piemme, Casale Monferrato, 1998-1999; S. Rosso, Un popolo di sacerdoti – Introduzione alla liturgia, Ed. Elledici, Leumann, 2007; D. Sartore A.M. Triacca – C. Cibien, Dizionario di liturgia, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; A. Sorrentino, Celebriamo con gioia, Ed. Dottrinari, Salerno 20042. 89 III ANNO STORIA DELLA CHIESA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. Alfieri Franco Descrizione del corso Il corso ripercorrerà le principali tappe della storia della Chiesa a partire dalla nuova temperie culturale e politica del mondo del Rinascimento, passando per il complesso periodo della Riforma protestante e del Rinnovamento della Chiesa Cattolica fino al Concilio Vaticano II e l’analisi della fisionomia della Chiesa nel mondo contemporaneo. Bibliografia G. MARTINA, Storia della Chiesa” Da Lutero ai nostri giorni”, Morcelliana, Brescia 2006. F. ALFIERI, “Alcuni temi di storia contemporanea”. ERMENEUTICA Prof. Carlo Villano Descrizione del corso Il corso si prefigge una trattazione dei principali interrogativi e problemi dell’ermeneutica, uno stile filosofico che ha caratterizzato la cultura e la filosofia stessa contemporanea. L’Ermeneutica mette al centro della sua riflessione l’importanza dell’interpretazione e del comprendere. Proprio per queste sue caratteristiche essa si propone tra quelle discipline che, interessando il vissuto quotidiano, favorisce il dialogo tra soggetti. 90 Particolare attenzione sarà dedicata ai risvolti che l’ermeneutica riveste nei campi del sapere teologico, biblico e morale. Bibliografia Jung M., L’ermeneutica, Il Mulino, Bologna 2002; Ferraris M., Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano 2008; ID., L’ermeneutica, Laterza, Roma-Bari 2004; Gadamer H.G., Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983; ID., Il problema della coscienza storica, Guida, Napoli 2004, ID., La responsabilità del pensare. Saggi ermeneutici, Vita e pensiero, Milano 2002; Donadio F., La religione come pensiero e come azione, Rubbettino, Soveria Mannelli 2010; Villano C., Il percorso della verità. Donald Davidson: interpretare nel principio di carità, Luciano, Napoli 2011; Molari C., «Alcuni principi per un’ermeneutica del Magistero», in De Vos A., ed., Magistero e morale, Atti del 3° congresso nazionale dei moralisti (Padova 1970), Dehoniane, Bologna 1970, pp. 5798. FILOSOFIA TEORETICA Prof. Gian Paolo Bortone Descrizione del corso Argomento: Dio, mondo e uomo Il corso affronterà la questione di Dio all’interno della filosofia, secondo uno schema tematico fornito dalla prima parte della Stella della Redenzione di F. Rosenzweig sulla cui base si procederà al confronto con altre prospettive e ad incursioni su temi quali la secolarizzazione, la crisi della metafisica innescata dalla modernità, la possibilità di pensare alla salvezza al di fuori di un contesto di fede, il pensiero «debole» e la conseguente fede «debole», la riformulazione nella cultura 100 popolare (in alcune serie tv americane) delle principali questioni. Bibliografia G. AGAMBEN, Il mistero del male. Benedetto XVI e la fine dei tempi, Roma – Bari 2013; J. HABERMAS, Il discorso filosofico della modernità, Bari - Roma 1987; K. LÖWITH, Dio, uomo e mondo nella metafisica da Cartesio a Nietzsche, Roma 2000; ID., Significato e fine della storia, Milano 1989; S. NATOLI, La salvezza senza fede, Milano 2007; S. REGUZZONI, La filosofia di Lost, Milano 2009; F. ROSENZWEIG, La stella della redenzione, Milano 2005, 392; G. VATTIMO, Credere di credere, Milano 1999; ID., Dopo la cristianità. Per un cristianesimo non religioso, Milano 2002. DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA Prof. Pasquale Arciprete Descrizione del corso Il programma del corso si articola in 2 Parti (generale e speciale) e si sviluppa intorno a 4 principali nuclei tematici: la definizione della DSC (la sua origine e natura, le fonti e fini, gli strumenti e metodi, i soggetti e contenuti); le fasi e modelli storici dell’azione sociale della Chiesa; i principali documenti della DSC in epoca contemporanea; infine, la DSC e Mezzogiorno (parte speciale). Bibliografia Parte generale: CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONECATTOLICA, Orientamenti per lo studio e l’insegnamento della DSC nella formazione sacerdotale, Città del Vaticano 1989; PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2004 ; I Documenti 100 sociali della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 1991 (o raccolta analoga). Parte speciale: CEI, Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno (18 ottobre 1989); CEI, Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno (21 febbraio 2010); P. ARCIPRETE, «Chiesa italiana e Mezzogiorno: per una fede civilmente impegnata», in Studi storici e religiosi, XIX/1 (2010). CORPUS IOANNEUM Prof. Ciccarelli Michele Descrizione del corso Il corso riguarderà l’insieme dell’intero corpus Ioanneum, ma, in classe le lezioni si concentreranno, soprattutto, sul vangelo di Giovanni e sull’Apocalisse. Bibliografia A. CANNIZZO, Vangelo secondo Giovanni. Parte Prima: Il vangelo come «anamnesi», (stampa ad opera della Pontificia facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sez. S. Luigi) Napoli 1985; A. CANNIZZO, Apocalisse ieri e oggi, D’Auria Editore, Napoli 1984; U. VANNI, L’Apocalisse. Ermeneutica, esegesi, teologia, Dehoniane, Bologna 1988; A. GIRLANDA, Nuovo Testamento. Iniziazione biblica, (Universo Teologia 6; San Paolo) Cinisello Balsamo (MI) 3 2006; Dispense ad uso degli studenti. NT: LETTERE DI PAOLO/FILOLOGIA ED ESEGESI Prof. Ciccarelli Michele Descrizione del corso Il corso vuole presentare in modo succinto la persona e 100 la personalità di Paolo, cercando di inquadrarlo nel contesto culturale ellenistico-giudaico in cui è vissuto. In seguito, verrà trattato, in modo generale, l’epistolario paolino autentico e pseudepigrafico, studiando più approfonditamente solo alcune lettere. Bibliografia G. BARBAGLIO, Paolo di Tarso e le origini cristiane, Cittadella Editrice, Assisi 21989; M. HENGEL, Il Paolo precristiano, Paideia, Brescia 1992; A. SACCHI et Alii (edd.), Lettere Paoline e altre lettere, (Logos: Corso di Studi biblici 6; LDC) Leumann (Torino) 1996; J. MURPHYO’CONNOR, Paolo. Un uomo inquieto, un apostolo insuperabile, San Paolo, Cinisello Basamo 2007; A. PITTA, Paolo, la Scrittura e la Legge, EDB, Bologna 2008; A. GIRLANDA, Nuovo Testamento. Iniziazione biblica, (Universo Teologia 6; San Paolo) Cinisello Balsamo (MI) 32006. Dispense ad uso degli studenti. MARIOLOGIA Prof. Guido Cumerlato Descrizione del corso Il corso si prefigge di esaminare la figura, la persona, il ruolo di colei che è la Madre di Dio, Maria. Il cammino di riflessione si presenterà strutturato nel seguente modo: 1) inizialmente, Maria verrà compresa alla luce della Parola di Dio; è in essa che la si capirà come persona “storica”, donna concreta tra le donne, creatura incamminata nella fede del Figlio di Dio; 2) seguirà un approfondimento teologico - sistematico: in ascolto di quanto i Concili e il Magistero hanno detto e confessano sulla Theotokos, la si indicherà come “dato essenziale della fede cristiana”; 3) la terza parte del corso affronterà la questione del culto 100 riconosciutole: la fanciulla di Nazareth è, ancora oggi, venerata dal popolo di Dio. Bibliografia R. LAURENTIN, Un anno di grazia con Maria. La sua storia, il dogma, la sua presenza, Queriniana, Brescia 1987; ID., Breve mariologia, Queriniana, Brescia 1999; C.I. GONZÁLEZ, Mariologia. Maria Madre e Discepola, Piemme, Casale Monferrato (AL) 1989; S. DE FIORES, Maria Madre di Gesù. Sintesi storico-salvifica, Dehoniane, Bologna 1992; C. MILITELLO, Mariologia, Casale Monferrato (AL) 1993; A.M. CALERO, La Vergine Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. Saggio di mariologia, Leumann, Torino 1995; J. RATZINGER, La Figlia di Sion. La devozione a Maria nella Chiesa, Jaca Book, Milano 1995; G. DAMIGELLA, Il mistero di Maria. Teologia, storia, devozione, Città Nuova, Roma 2005; S. DE FIORES, Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2005; S.M. PERRELLA, Ecco tua Madre, San Paolo, Cinisello Balsamo 2007; M. HAUKE, Introduzione alla mariologia, Eupress, Lugano 2008. TEOLOGIA DEI SACRAMENTI Prof. Vittorio Cumerlato Descrizione del corso Il corso di prefigge di dare allo studente gli strumenti sufficienti per introdursi nella nodosa problematica sacramentale e del linguaggio simbolico, attraverso due momenti: uno antropologico e l’altro prettamente teologico. Nel primo, allo studente sono proposti gli elementi fondamentali della struttura sacramentale e simbolica dell’uomo. Nel secondo, dopo uno studio generale della nozione di sacramento nella Scrittura, vengono 100 analizzati in maniera breve ma esaustiva i sacramenti della Chiesa, sul piano biblico, storico, teologico e canonico. Il corso è annuale. La modalità di svolgimento prevede lezioni frontali, intervallate da momenti di riepilogo e da brevi verifiche al termine di ogni sezione del corso. La modalità di esame è orale e singola, divisa in due sessioni: a) Prima sessione che verterà su: Dottrina generale dei sacramenti e sacramenti della iniziazione cristiana (cf. Nocke, 13-154); b) Seconda sessione che verterà su: Sacramenti della guarigione e della missione (Nocke, 156-242) e Fondamento antropologico – inquadramento sistematico della teologia sacramentaria (Rocchetta, 3188.391-514). Bibliografia F.-J. NOCKE, Dottrina dei sacramenti, Queriniana, Brescia 20073; C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal Mysterion al Sacramentum, EDB, Bologna 1999 (RC99); M. FLORIO – C. ROCCHETTA, Sacramentaria speciale I. Battesimo, confermazione, eucaristia, EDB, Bologna 2004 (FR04); M. FLORIO – S. R. NKINDJI – G. CAVALLI – R. GERARDI, Sacramentaria speciale II. Penitenza, unzione degli infermi, ordine, matrimonio, EDB, Bologna 2003; E. MALNATI, I sacramenti. Segni della prossimità di Dio, Paoline, Milano 2004; A. GRILLO – M. PERRONI – P.-R. TRAGAN (edd.), Corso di teologia sacramentaria, voll. 1-2, Queriniana, Brescia, 2000. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA Prof.ssa Cumerlato Laetitiae Descrizione del corso “Che cos’è l’uomo?” è la domanda guida che compone il 100 corso; esso, di fatto, si prefigge di analizzare l’uomo come “simbolo” della Trinità, vivo, nella grazia del Figlio di Dio, in un modo chiamato a realizzare l’unica e comune vocazione: formare, già qui in terra, il Regno di Dio. La struttura del corso si presenterà così suddivisa in tre parti: 1) l’uomo e il mondo come creature di Dio; 2) l’uomo chiamato all’amicizia con Dio e peccatore; 3) l’uomo nella grazia di Dio. Bibliografia LADARIA L., Antropologia teologica, PIEMME, Casale Monferrato 1995; DE LA PENA R., Immagine di Dio. Antropologia teologica fondamentale, Borla, Roma 1988. ESCATOLOGIA Prof.ssa Cumerlato Laetitia Descrizione del corso “Qual è il destino dell’uomo?” è la domanda di senso che guida il corso; esso mira a rivolgere “profeticamente” lo sguardo a ciò che saremo in prospettiva “proto-genetica”. Parlare, difatti, di escatologia comporta un cammino di ricerca teologica di chi “da sempre” si è: saremo definitivamente tutti in Cristo. La struttura del corso prevederà un cammino a tre “capitoli”: 1) l’escatologia nel mondo biblico nelle tradizioni canoniche e in quelle extracanoniche; 2) l’escatologia cristiana nel suo sviluppo storico-teologico post-biblico; 3) l’escatologia cristiana. Proposta sistematica. Bibliografia G. ANCONA, Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 2003; J. MOLTMANN, L’avvento di Dio. Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 1998. 100 ECCLESIOLOGIA Prof. Guido Cumerlato Descrizione del corso Il periodo post-conciliare ha visto molti teologi addentrarsi nei diversi aspetti della Chiesa. Uno studio realistico impone al docente e ai discenti di impostare le linee fondamentali dell’ecclesiologia su una metodologia piana, ma basata sui dati della S. Scrittura – della Tradizione – del Magistero, capace di mostrare una visione sistematica e al tempo stesso sintetica. Bibliografia S. DIANICH - D. HARRINGTON, La Chiesa. Una realtà complessa tra istituzione e mistero, ed. S. Paolo, Cinisello Balsamo 2010. COSTITUZIONE CONCILIARE, Lumen Gentium, EV 1, ed. Dehoniane, Bologna. ESEGESI AT: SAPIENZIALI Prof. Pagliara Cosimo Descrizione del corso Nel corso si affrontano tematiche rilevanti in ambito testuale, letterario e teologico di parti della letteratura sapienziale, di alcuni Salmi e di brani sapienziali dell’AT. Attraverso esempi concreti di esegesi ci si propone l’obiettivo didattico di creare negli studenti la capacità di apprendere e di applicare un metodo di indagine per lo studio della Sacra Scrittura. Bibliografia V.MORLA ASENSIO, Libri sapienziali e altri scritti. Introduzione allo studio della Bibbia 5, Paideia, Brescia1997; AA.VV., Libri sapienziali e altri scritti, a 100 cura di A.Bonora, M.Priotto e coll., Logos 4, Leumann [TO] 1997. SEMINARIO: SINTESI BIBLICA (3) Prof. Bartolomeo Puca Descrizione del corso Il Seminario si propone l’analisi di alcuni testi scelti dell’epistolario paolino. Per ragioni di tempo, lo studio sarà circoscritto soltanto ad alcuni temi dell’epistolario paolino, avvicinati mediante l’esegesi di alcuni testi dell’apostolo. In tal modo si vuole aiutare lo studente a maturare un personale metodo di lettura ai testi di Paolo, che ne rispetti la sua natura e il suo stile. Il corso alternerà lezioni frontali introduttive e sintetiche con una parte seminariale, in cui gli studenti saranno invitati a mettere in atto il metodo appreso, per presentare altri temi teologici centrali nelle suddette lettere. Imprescindibile per questo itinerario è l’analisi esegetica che permetterà agli studenti di entrare nei testi dell’apostolo. L’esegesi, partendo dalla lettura diacronica del testo, giungerà ad visione d’insieme mediante le tecniche retoriche. Durante il corso saranno fornite delle dispense per il corso. L’esame, si compone di due momenti: il primo consiste nello svolgere un breve lavoro scritto, il secondo in un breve colloquio orale. Bibliografia ALETTI J.-N., Gesù Cristo: unità del Nuovo Testamento, Borla, Roma 1995. BARBAGLIO G., La Teologia di Paolo. Abbozzi in Forma Epistolare, Bologna 1999. BECKER J., Paolo l’Apostolo dei popoli, Brescia 1996. CARENA C., San 100 Paolo. Le Lettere, Einaudi, Torino 1990. CIPRIANI S., Il messaggio Spirituale di San Paolo, Ancora, Milano 2001 . FABRIS, Rinaldo – ROMANELLO, Stefano, Introduzione alla lettura di Paolo, Roma 2006. FABRIS, Rinaldo, Paolo. L’apostolo delle genti, Milano 1997. FITZMAYER J. A., Paolo. Vita, Viaggi e teologia, Brescia 2008. GARAVELLI, B. M., Manuale di retorica, Milano 1994. MURPHY O’CONNOR J., Vita di Paolo, Paidea Brescia 2003. PENNA R., L’apostolo Paolo. Studi di Esegesi e Teologia, Cinisello Balsamo 1991. PENNA, R, Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile, Cinisello Balsamo (MI) 1992, 2000 . PITTA A., il Paradosso della Croce. Saggi di Teologia Paolina, Piemme, Casale Monferrato 1998. PITTA, A., Paolo. La vita, le lettere, il suo vangelo, Cinisello Balsamo (Mi) 1997. 2 2 3 DIRITTO CANONICO Prof. Rascato Ernesto Descrizione del corso Il corso approfondisce la natura e l’essenza della giuridicità della Chiesa cattolica, esamina il ruolo della persona all’interno degli ordinamenti religiosi, nella permanente dialettica tra coscienza dell’uomo e istituzione, tra libertà e corresponsabilità nella Chiesa. Bibliografia Codex Juris Canonici, Città del Vaticano 1983. AA.VV., Perché un Codice nella Chiesa, EDB, Bologna 1984, p.173. REDAELLI C.M., Il concetto di diritto della Chiesa: nella riflessione canonistica tra concilio e codice, Glossa ed., Milano 1991, pp. 325. BEYER J.B. sj., Dal concilio al codice, EDB, Boilogna 1984, pp. 140. AA.VV., Corso istituzionale di Diritto Canonico, Ancora, Milano 2005. 100 TEOLOGIA MORALE PERSONALE Prof. Umberto D’Alia Descrizione del corso Il corso si propone come una riflessione sistematica sulla persona e le sue dimensioni (l’importanza dell’ amore umano nel disegno divino della salvezza dell’uomo e della donna; il senso del peccato; la dimensione della sessualità e corporeità; elementi di morale coniugale e familiare). Bibliografia J. S. BOTERO, Etica coniugale, per un rinnovamento della morale matrimoniale, Edizioni Paoline, Alba 1994. G. COTTIER, Scritti di etica, Piemme, Casale Monferrato, 1994. G. GATTI, I contenuti morali della catechesi / 2, LDC, Torino 1998. J. RATZINGER, «Uno sguardo teologico sulla procreazione umana», in AA. VV., Bioetica, un’opzione per l’uomo, 1° Corso internazionale di bioetica, Atti, Jaca Book, Milano 1989, 197-213. F. GIUNCHEDI, Eros e Norma, Saggi di sessualità e bioetica, Dehoniane, Roma 1994. RODRIGUEZ IUŇO – RAMŎ LOPEZ MONDEJAR, La fecondazione in “vitro” aspetti etici e morali, Città Nuova Editrice Roma, 1986. GIOVANNI PAOLO II, Uomo e donna lo creò, catechesi sull’amore umano, Città uova editrice – Libreria Editrice Vaticana, Roma 1985. L. LIGIER, Il Matrimonio questioni teologiche e pastorali, Città Nuova editrice, Roma 1988. D. TETTAMANZI, La famiglia via della Chiesa, Ed. Massimo – Milano 1987. Ulteriore bibliografia verrà fornita durante le lezioni. 100 I ANNO LAUREA MAGISTRALE RIVELAZIONE CRISTIANA E LAICITÀ Prof. Pasquale Arciprete Descrizione del corso Di fronte a processi di inculturazione della fede che a volte sembrano proporre insegnamenti ‘astratti’ e aventi debole incidenza sulla vita quotidiana, oppure a un mondo ‘secolare’ che pare voler seguire traiettorie evolutive proprie piuttosto che avanzare secondo il progetto salvifico del suo Signore e Creatore, il Corso prova a mettere una di fronte all’altra le due sfere complementari che danno vita al reale e che costituiscono i limiti dell’orizzonte di senso da cui ogni uomo ricava riferimenti per la sua coscienza, i valori relazionali e i comportamenti pratici, intercettando e approfondendo alcuni tra i temi principali – sia classici che emergenti – del loro costante riferirsi, e invitando gli studenti a sviluppare nei loro confronti un interesse attualistico e un atteggiamento concretamente operativo, stimolandoli altresì alla ricerca e all’approfondimento personali. Bibliografia F. COMPAGNONI, I diritti dell’uomo. Genesi, storia e impegno cristiano, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA – SERVIZIO PER L’IRC (Ed.), L’insegnamento della religione risorsa per l’Europa, Elledici, Leumann (TO), 2008; CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA – SERVIZIO PER L’IRC (Ed.), Nella scuola a servizio della persona, Elledici, Leumann (TO), 2009; G. HOLE, Il Fanatismo. La propensione all’estremismo e le sue radici psichiche, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; E. PACE / E. GUOLO, I fondamentalismi, Laterza, Roma-Bari 1998; M. 102 ELIADE, Il sacro e il profano, Bollati Boringhieri, Torino 1984³; W. KERBER, Etica sociale. Verso una morale rinnovata dei comportamenti sociali, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo, 2002; M. VIDAL, Etica civile e società democratica, SEI, Torino 1992. Ulteriore bibliografia e sitografia saranno segnalate durante il corso. ETICA MATRIMONIALE Prof. Eugenio Capezzuto Descrizione del corso Il corso propone un percorso di teologia matrimoniale che, a partire dal dato fondamentale dell’Alleanza e della centralità di Cristo, analizza l’esperienza del matrimonio alla luce del dato biblico e dei documenti del Magistero. La scelta coniugale si configura come una risposta ad una chiamata al servizio della vita. Proprio questa prospettiva permetterà l’analisi delle posizioni della Chiesa di fronte ai legami spezzati (i divorziati risposati). Bibliografia A. MARIANI, Matrimonio e famiglia alla luce di Cristo, Libreria Editrice Vaticana, 2006. GIOVANNI PAOLO II, Familiaris Consortio CEI, Direttorio di pastorale familiare. Per la Chiesa in Italia; PAOLO VI, Humanae vitae. ANTICO TESTAMENTO/FILOLOGIA ED ESEGESI Prof. Michele Ciccarelli Descrizione del corso Partendo dalla concezione del sacrificio, soprattutto umano, nelle antiche civiltà e nel mondo greco-romano, il corso si concentrerà sulla funzione espiatoria del sacrificio all’interno 103 dell’AT e nella letteratura giudaico-ellenistica. Inoltre, passando attraverso la concezione espiatoria del martirio dei Maccabei, si evidenzierà un processo di spiritualizzazione del sacrificio attestato negli scritti di Qumran e sviluppato dal pensiero rabbinico successivo. Un ultimo sguardo interesserà la concezione filosofica di R. Girard, secondo il quale il sacrificio di Cristo avrebbe rivelato il meccanismo vittimario che la società utilizza per liberarsi della violenza al suo interno. Bibliografia R. J. THOMPSON, «Sacrificio», in Grande Enciclopedia illustrata della Bibbia, III, Piemme, Torino 1997, 235-243; V. NIKIPROWETZKY, «La spiritualisation des sacrifices et le culte sacrificiel au temple de Jérusalem chez Philon d’Alexandrie», in Semitica 17 (1967), 97-116; M. HENGEL, Crocifissione ed espiazione, Paideia, Brescia 1988; M. CICCARELLI, «Il rapporto sacrificio - misericordia nell’A.T., nel Giudaismo e nella letteratura rabbinica», in F. VATTIONI (ed.), Sangue e antropologia nel Medioevo I (Centro Studi Sanguis Christi 8), Roma 1993, 305-325. R. GIRARD, Il capro espiatorio, Adelphi Edizioni, Milano 1987 (cap. 9: «Le parole chiave delle passione evangelica). Dispense ad uso degli studenti. Ulteriore bibliografia sarà indicata durante il corso. TEOLOGIA SACRAMENTARIA SPECIALE Prof. Gian Paolo Bortone – Vittorio Cumerlato – Carlo Villano Descrizione del corso Il corso di sacramentaria assume un profilo interdisciplinare e sarà strutturato in quattro moduli. Il modulo filosofico – politico affronterà la nozione filosofica 104 di sacramento all’interno di una teoria del potere verificandone la derivazione religiosa e verificando la stretta connessione tra legislazioni arcaiche, maledizione, nomi degli dei e bestemmia (secondo uno schema presente anche in alcuni testi fondamentali della alleanza biblica) e la sfida tra umanizzazione – disumanizzazione che la nozione implica. Il modulo di teologia formale affronterà la teoria informazionale (nozione di forma aristotelico-tomista e di informazione scientificocomputazionale) applicata ai sacramenti. Il modulo di storia della filosofia e della teologia si concentrerà sulla teologia dei sacramenti in Tommaso. Infine il modulo di Mariologia che analizzerà la dimensione ecclesiologica e mariologica all’interno della dinamica di un sacramento. Bibliografia G. BASTI, Filosofia della natura e della scienza. I: I fondamenti, Roma 2002; ID., «Dall’informazione allo spirito: abbozzo di una nuova antropologia», in: V. POSSENTI, ed., L’anima, Milano 2004; ID., «Logica della scoperta e paradigma intenzionale nelle scienze cognitive», in T. CARERE – COMES FLORENSE ART, edd., Quale scienza per la psicoterapia? Atti del III congresso nazionale della SEPI, Firenze 2009; ID., «Mente-corpo», Documentazione interdisciplinare di Scienza e Fede, www.disf.org; ID., La relazione mente-corpo nella filosofia e nella scienza, Roma 1991; ID., «Dal mente-corpo al persona-corpo: il paradigma intenzionale nelle scienze cognitive», in A. ALES-BELLO –P. MANGANARO, edd., E la coscienza? Fenomenologia, psico-patologia e neuroscienze, Bari 2012; ID., «Dualità, epigenesi, intenzionalità: dalla mente-corpo al persona-corpo», in: www.stoqatpul.org; S. LLOYD, Il programma dell’universo, Torino 2006; B. MONDIN, Dizionario Enciclopedico del pensiero di san Tommaso d’Aquino, Bologna 2000; ID., Il sistema filosofico di Tommaso d’Aquino. Per una lettura attuale della 105 filosofia tomista, Milano 19922;TERRIN A. N., Religione e neuroscienze. Una sfida per l’antropologia culturale, Brescia 2004. G. AGAMBEN, Il sacramento del linguaggio. Archeologia del giuramento. Homo sacer II, 3, RomaBari 2008. Si consiglia, inoltre, la lettura del capitolo dedicato alla teologia di Tommaso all’interno di un manuale di filosofia in uso nei licei. NUOVO TESTAMENTO/FILOLOGIA ED ESEGESI Prof. Michele Ciccarelli Descrizione del corso In alcuni passi del NT il gruppo ὁµοίωµα/ὁµοιότηϛ/ὁµοιόω, che contiene la stessa radice semantica, serve a descrivere un legame speciale di Cristo con gli uomini. Il seminario si propone di introdurre ad un metodo esegetico rigoroso, mediante l’analisi letteraria di alcuni brani del NT, nei quali compare la prospettiva incarnazionale di Cristo che, proprio nella carne che assume (cf. Eb 2,14), sconfigge il peccato (cf. Rm 8,3) e ci permette di essere “nello Spirito” (cf. Rm 8,9). Per seguire il seminario è necessaria una conoscenza, almeno basilare, del greco del NT. Bibliografia Testi critici del NT: Novum Testamentum graece, ed. NESTLE – ALAND, a cura di K. Aland - M. Blackl - C.M. Martini B.M. Metzger - A. Wikgren, Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 1999; Nuovo Testamento Greco-Italiano, a cura di B. CORSANI - C. BUZZETTI, Società Biblica 27 106 Britannica & Foresteria, Roma 1996; H. SCHLIER, La lettera ai Romani, CTNT 6, Paideia, Brescia 1982; A. VANHOYE, Structure littéraire de l’Épître eux Hébreux, Desclée de Brouwer 1976 ; A. VANHOYE, Sacerdoti antichi e nuovo sacerdote secondo il NT, LDC, Leumann (Torino) 1980; M. CICCARELLI, «La solidarietà e la misericordia di Cristo sommo sacerdote in 2 Eb 2,10-18», in G. MANCA (ed.), La redenzione nella morte di Gesù, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 2001, 117-140. Dispense ad uso degli studenti. TEOLOGIA E SCIENZA Prof. Vittorio Cumerlato Descrizione del corso Il corso si prefigge di affrontare alcune piste di riflessione su tematiche a cavallo tra scienza e teologia, quali: relazione corpo-anima; la creazione; l’evoluzione. In particolare, viene valorizzata la posizione tommasiana, legata alla metafisica aristotelica. Il corso è semestrale e prevede lezioni frontali e dibattito in classe, con l’ausilio di slides. L’esame è orale e prevede: la lettura di uno dei testi consigliati (altri testi saranno consigliati durante il corso), con la presentazione di una scheda di sintesi; il dibattito sugli argomenti del corso. Bibliografia BASTI G., “Dall’informazione allo spirito: abbozzo di una nuova antropologia”, in: V. Possenti (ed.), L’anima, Mondadori, Milano 2004; ID., “Logica della scoperta e paradigma intenzionale nelle scienze cognitive”, in: Quale scienza per la psicoterapia? Atti del III congresso nazionale della SEPI (T. Carere – Comes Florenxe Art edd.), Firenze 2009; ID., “Mente-corpo”, in: Documentazione interdisciplinare di Scienza e Fede, in: 107 www.disf.org; ID., La relazione mente-corpo nella filosofia e nella scienza, Roma 1991; ID:, “Dal mentecorpo al persona-corpo: il paradigma intenzionale nelle scienze cognitive”, in: A. Ales-Bello –P. Manganaro (edd.), E la coscienza? Fenomenologia, psico- patologia e neurosceinze; G. laternza, Bari 2012; ID., “Dualità, epigenesi, intenzionalità: dalla mente-corpo al personacorpo”, in: www.stoqatpul.org; GALLESE V, “Corpo vivo, simulazione incarnata, intersoggettività. Una prospettiva neuro- fenomenologica”, in: Neuroscienze e fenomenologia, www.unipr.it; GALLESE V. – FERRI F. – SINIGAGLIA C., “Corpo, azione e coscienza corporea di sé: una prospettiva neuro fenomenologica, in: stoqatpul.org; D’ONGHIA R. D., il cocnetto di anima tra neuroscienze e teologia, PUL, Roma 2011; MANGANARO P., “Problema mente-corpo, intenzionalità, empatia”, in: www.edithstein.org; RAVASI G., Breve storia dell’anima; Mondadori, Milano 2007; RUSSEL R. J., “Dialogo scienze-teologia, metodo e modelli”, in: www.disf.org. TEOLOGIA DELLE RELIGIONI Prof. Vittorio Cumerlato Descrizione del corso Il corso si prefigge di affrontare le principali problematiche della Teologia delle Religioni sul versante preminentemente speculativo, senza mancare, tuttavia, di un risvolto pratico. Il corso si sviluppa attraverso un duplice approccio: -‐ lo studio accurato dei principali documenti magisteriali inerenti il problema; -‐ il confronto diretto con un Autore, analizzato con meticolosità e criticamente messo a confronto con il pensiero autorevole della Chiesa. 108 Lo scopo del corso è di garantire agli studenti una conoscenza generale del problema e fornire loro gli strumenti per un dibattito aperto o un approfondimento personale. Il corso è semestrale, la metodologia di svolgimento prevede lezioni frontali con dibattito e verifica in classe al termine di ogni sezione dei testi analizzati. La modalità di esame è orale e singolo, e verterà su: -‐ una conoscenza puntuale e critica del magistero conciliare e post-conciliare in materia di teologia delle religioni; -‐ l’approfondimento di uno dei testi consigliati. Bibliografia Lettura attenta dei principali documenti e/o riferimenti conciliari e dei più consistenti pronunciamenti ecclesiali del dopo-concilio, fino alla Dominus Jesus (2000). In particolare: Dialogo e annuncio del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso (1991); Il cristianesimo e le religioni della Commissione Teologica Internazionale (1997). Studio critico di uno dei testi: Jacques Dupuis, Il cristianesimo e le religioni. Dallo scontro all’incontro, Queriniana 2001; Paul F. Knitter, Introduzione alle teologie delle religioni, Queriniana, Brescia 2005; Gaetano Favaro, Il dialogo interreligioso, Queriniana, Brescia 2002. Testi per una lettura: John Hick, The fifth dimension. An Exploration of the Spiritual Realm, Oneworld, 2013; Adolfo Russo, Dio a colori. Pensare dio nell’orizzonte del pluralismo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; 109 Anthony De Mello, The way to love, Gujarat Sahitya Prakash, 1991. TEORIA DELLA SCUOLA – LEGISLAZIONE SCOLASTICA Prof. Giammichele Abbate Descrizione del corso Il corso sarà incentrato sull’analisi della legislazione dell’insegnamento di religione cattolica, dai fondamenti costituzionali della Scuola Italiana ai decreti delegati della scuola. Il corso, inoltre. Ripercorrerà le principali tappe della legislazione scolastica italiana fino all’ultima riforma Gelmini. Infine, cercherà di analizzare la figura del docente dell’IRC. Bibliografia S. CICATELLI, Conoscere la scuola, ed. La Scuola, Brescia; S. CICATELLI, Prontuario giuridico IRC, Ed. Queriniana. Per le correlazioni tra aspetti normativi e didattici: Insegnamento della Religione Cattolica, il nuovo profilo, a cura del Servizio Nazionale per l’IRC, ed. La Scuola, Brescia. BIOETICA SPECIALE 1 Prof.ssa Maria Rosaria Romano Descrizione del corso Il corso si incentrerà principalmente sulle questioni morali che riguardano i “temi scottanti” dell’inizio e della fine della vita umana, sviluppando una riflessione teologico – morale sulle sfide della Bioetica e sulle nuove conoscenze scientifiche che non solo interpellano, ma mettono seriamente in discussione la moralità dei nostri comportamenti e le scelte della nostra vita. 110 Bibliografia CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Donum Vitae (Istruzione) Città del Vaticano 1987. GIOVANNI PAOLO II, Evangelium Vitae (Enciclica) Città del Vaticano 1995. HÄRING B., Liberi e fedeli in Cristo, Paoline, Roma 1981, Vol. 3. LEONE S. – PRIVITERA S. (ed.), Dizionario di bioetica, EDB – ISB, Acireale – Bologna 1994. PERICO G., Problemi di etica sanitaria, Ancora, Milano 1992. PIO XII, Discorsi ai medici, Orizzonte Medico, Roma 1960 (6° edizione). SGRECCIA E., Manuale di bioetica, Vita e Pensiero, Milano 1988. TETTAMANZI D., Chiesa e bioetica, (discorsi dei papi, documenti) Massimo, Milano 1988 BIOETICA SPECIALE 2 Prof.ssa Maria Rosaria Romano Descrizione del corso Il corso intende affrontare sotto il profilo biomedico ed etico la morte della persona con tutto ciò che la precede e la significa: aspetti medici, filosofici teologici. Il corso così si articolerà: - La malattia e la cura del dolore; -La morte della persona: aspetti medici, filosofici e tecnologici; -Il problema dell'accertamento della morte; -Trapianti di organo e morte encefalica: storia e prospettive internazionali; principi etici; gli anaencefalici come donatori; -Il corpo umano e la sua commercializzazione; -Riproduzione umana asessuata: clonazione. Problemi etici e conoscenze genetiche; -Genetica e ingegneria genetica; Etica del comportamento medico nella fase terminale; -I testamenti di vita e le dichiarazioni di volontà dei pazienti; Cure e terapie palliative; -La umanizzazione della medicina nella fase terminale della vita; -Eutanasia e sua legalizzazione? 111 Tutta la riflessione muoverà da dati medico-scientifici di alcuni casi clinici disponibili in letteratura, per passare successivamente all'indagine razionale sui principi etici e filosofici di riferimento, alla luce del Magistero, tenendo conto delle principali applicazioni legislative. Bibliografia Numeri monografici di riviste: Medicina e Morale,5/1993. Bioetica e cultura, 1-2/2000. Articoli e monografie: Bompiani, Bioetica in medicina, CIC Edizioni internazionali, Roma 1996. pp. 312-355. Miranda G., Riflessioni etiche intorno al fine della vita, in A. Mazzoni (ED.), Asua immagine e somiglianza?, Città Nuova Editrice, Roma 1997, pp. 180-202, Morcavallo B., Morte e persona: un dialogo fra etica medica, bioetica e filosofia morale, Alfredo Guida, Napoli 2001., PONTIFICIA ACCADEMIA PRO VITA, The dignity of the dying person: procedings of the fifth assembly of the pontifical accademy for life (Vatican City, 24-25-February 1999), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2000. PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA PASTORALE PER GLI OPERATORI SANITARI, della Chiesa Cattolica, 1992, nn.1005-1019, 1500-1510, 2279. Documenti normativi: PARLAMENTO ITALIANO, Legge 8 febbraio 2001, n. 12: norme per agevolare l'impiego di farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore, "Gazzetta Ufficiale", n. 41 del 19 febbraio 2001. CONSIGLIO D'EUROPA. COMITATO DEI MINISTRI, "Protection of the human rights and dignity of the terminally ill and the dying", Medicina e Morale , 3. Sgreccia E., Manuale di Bioetica, Vol. I-II, Vita e Pensiero, Milano 2009. 112 BIOETICA TEOLOGICA GENERALE Prof. Pasquale Giustiniani Descrizione del corso Il corso, dopo aver esaminato le possibili definizioni di bioetica ed aver contestato l’attuale tendenza a contrapporre una bioetica laica ed una bioetica cattolica, esamina la convergenza dei vari saperi contemporanei (sia scientifici e medici che filosofici, giuridici e teologici) nella delineazione di una teoria bioetica. Si esaminano i principali problemi di bioetica della biosfera, di bioetica animale e di bioetica antropica, nella prospettiva della comunicazione scolastica e catechetica. Le principali domande di tenore pedagogico-didattico sono le seguenti: qual è il modo corretto di “argomentare” in bioetica? Come propongono la bioetica le principali forme di comunicazione tecnologica e massmediale? Bibliografia P. GIUSTINIANI (a cura di), Discussione di bioetica, RCSPontificia facoltà teologica san Tommaso d’Aquino, Napoli 2009; P. Becchi-P. Giustiniani (a cura di), La vita tra invenzione e senso. Per una teoresi della bioetica, Edizioni Graf, Napoli 2007; per la parte seminariale e didattica: F. FIORENTINO, Principi di bioetica secondo il pensiero di Tommaso d’Aquino, Verbum ferens, Napoli 2013. FILOSOFIA DELLA RELIGIONE prof. Carlo Villano Descrizione del corso La pluralità delle esperienze religiose che ormai caratterizzano il tempo e la società che oggi viviamo, rendono il corso di filosofia della religione uno studio 113 interessante per poter comprendere i fenomeni che caratterizzano l’esperienza del vissuto religioso stesso. L’itinerario seguito in questo corso ha lo scopo non solo di approfondire l’accertamento dell’essenza e del significato della religione come fatto storico e come fenomeno universalmente riconosciuto, ma mette in evidenza la giustificazione speculativa del senso dell’esperienza religiosa e del carattere realistico del divino. 114 Bibliografia Greco C., L’Esperienza religiosa. Essenza, valore, verità. Un itinerario di Filosofia della Religione, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; Fabris A., Filosofia delle Religioni, Carocci, Roma 2012; Colonnello P. – Giustiniani P., Ragione e Rivelazione. Introduzione alla filosofia della religione, Borla, Roma 2003; Donadio F., La storicità e l’originario. Religione e arte in Paul Yorck von Wartenburg, Rubbettino, Soveria Mannelli 1998. TEOLOGIA DELLA RIVELAZIONE/ FIDES ET RATIO Prof. Emilio Nappa Descrizione del corso In questo corso/seminario si prende primariamente in esame l’Enciclica “Fide set Ratio” con la consapevolezza ed il desiderio della ricerca della Verità: La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità (FR). Si vedranno sul tema anche i contenuti presenti nell’Enciclica “Lumen Fidei”, la quale riprende il tema della ricerca della Verità con la luce emanata dalla Fede. Lo studio dei contenuti delle due Encicliche avrà momenti di discussione di gruppo. Inoltre non mancheranno approfondimenti su modelli teologici che propongono un rapporto tra fede e ragione, come pure su temi propri del rapporto fede-ragione: modernità-postmodernità; atto di fede; indifferenza religiosa, ateismo. Bibliografia G. Paolo II, Fide set Ratio, Editrice Vaticana, 1998; Papa Francesco, Lumen Fidei, Edizione Vaticana 2013; F. Ardusso, 115 Imparare a credere. Le ragioni della fede cristiana, San Paolo, 1992; R. Guardini, La fine dell’epoca moderna. Il potere, Morcelliana 1999; S. Natoli, Stare al mondo. Escursioni nel tempo presente, Feltrinelli 2002; S. Natoli, Il cristianesimo di un non credente, Qiqajon 2002; J. M. Tillard, Siamo gli ultimi cristiani? Lettera ai cristiani del 2000, Queriniana 1999; Jean- Luc Marion, Credere per vedere. Riflessioni sulla razionalità della Rivelazione e l’irrazionalità di alcuni credenti, Lindau 2012, Torino; Mancuso, Io e Dio. Una guida dei perplessi, Garzanti, 2011 (3 studenti); Id, La Vita Autentica, Cortina Raffaello ed., 2009; Id, Rifondazione della fede, Mondadori, 2008; R.G.T. Mossi, Decidere di credere, San Paolo 2012. 116 II ANNO LAUREA MAGISTRALE SEMINARIO DI TEOLOGIA PASTORALE SPECIALE E LABORATORIO MASS MEDIA Prof. Gianpaolo Bortone Descrizione del corso Il corso intende introdurre gli studenti allo studio della Bibbia quale fonte principale della catechesi. In primo luogo, si analizzerà la dimensione biblica di ogni catechesi attraverso la lettura e il commento dei principali documenti magisteriali. Particolare attenzione sarà prestata, inoltre, alla rilevanza biblica del progetto catechetico italiano. In un secondo momento, il corso affronterà le principali problematiche ermeneutiche legate alla lettura e all’utilizzo pastorale - catechetico della Sacra Scrittura. Infine, saranno esaminati concretamente alcuni modelli di approccio catechetico al testo sacro (il modello patristico - la lectio divina - la retorica biblica - l’analisi narrativa), attraverso lo studio di alcuni passi scelti. All’inizio del corso sarà somministrato un test di ingresso. Bibliografia CONCILIO VATICANO II, Costituzione dogmatica sulla divina Rivelazione «Dei Verbum»; CONCILIO VATICANO II, Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo «Gaudium et Spes»; PAOLO VI, Esortazione apostolica «Evangelii Nuntiandi», LEV, Città del Vaticano 1975; GIOVANNI PAOLO II, Esortazione apostolica «Catechesi Tradendae», LEV, Città del Vaticano 1979; CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio generale per la 117 catechesi, LEV, Città del Vaticano 1998; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, LEV, Città del Vaticano 1993; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana, LEV, Città del Vaticano 2001; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Bibbia e morale. Radici TEOLOGIA MORALE CONTESTUALE Prof. Eugenio Capezzuto Descrizione del corso In prospettiva di teologia morale sociale, il corso intende analizzare e contestualizzare i principali dinamismi della società e delle chiese meridionali alla luce della dottrina sociale cristiana, con particolare attenzione ai temi dell’etica dell’ecosistema, all’etica della prassi sanitaria, all’etica della comunicazione sociale, all’etica economica e politica. Oltre alla dottrina sociale consolidata nella riflessione ecclesiale, viene dedicato un particolare approfondimento ai Documenti dei Vescovi italiani e meridionali sui principali temi di volta in volta già affrontati in ottica sistematica. Bibliografia CEI, Chiesa italiana e mezzogiorno: sviluppo nella solidarietà. Documento dei Vescovi del 1989. CEI, Per un paese solidale. Chiesa italiana e mezzogiorno. Documento dei Vescovi del 2010. D. PIZZUTI, Un documento ecclesiale per il mezzogiorno alla prova, in «Rivista di Teologia» 51 (2010) 473-486. A. RUSSO (a cura di), Chiesa nel Sud. Chiese del Sud. Nel futuro dei credenti responsabili, EDB, Bologna 2009. G. SOLINO, Ragazzi della terra di nessuno, La Meridiana, Molfetta, Bari 2008. Dispense del professore sulla storia antica, sulla storia contemporanea 118 sociale ed economica dei comuni del comprensorio dell’Agro Aversano. 119 PEDAGOGIA E DIDATTICA DELL’IRC Prof. Angelo Crispino Descrizione del corso 1) L’idoneità : un valore irrinunciabile. 2) Aspetti della professionalità docente: programmi, programmazione, curricolo e suoi elementi costitutivi. 3) La funzione docente : natura,diritti e doveri, competenza pedagogico-didattica, formazione e aggiornamento, responsabilità e sanzioni disciplinari. 4) Modelli di insegnamento e strumenti didattici. 5) L’autonomia delle istituzioni scolastiche (legge 59/97): organizzativa, didattica, ricerca, sperimentazione e sviluppo, riforma degli organi collegiali. 6) Il nuovo sistema scolastico-formativo (legge 53/03): sua evoluzione e aspetti qualificanti. 7) Dalla “Moratti” alla “Gelmini”. 8) L’integrazione dei disabili e l’immigrazione extracomunitaria. 9) I rapporti con le famiglie e il territorio. 10) La parità scolastica Bibliografia S. CICATELLI, Conoscere la scuola, (ordinamentodidattica- legislazione), Ed.La scuola, 2004. BISSOLI – TRENTI, Insegnamento della religione e professionalità docente, LDC, 1988. J. GEVAERT – R. GIANNATELLI, Didattica dell’insegnamento della religioneOrientamenti generali,LDC,1989. M.CORCIONE – A. CRISPINO, Scuola oggi - Passato e presente nella scuola italiana, A.N.S.I., 1994. BENEDETTO XVI, Catechismo della Chiesa Cattolica- Compendio, Ed. Vaticana. C.E.I., Educare ala vita buona del Vangelo, Orientamenti 120 pastorali per il decennio 2010-2020. 121 SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE Prof. Giuseppe Esposito Descrizione del corso Il corso di occuperà dei temi fondamentali della sociologia religiosa (Il sacro, la morte, il tempo) e indagherà la riflessione della sociologia sulle tematiche del rapporto Cristianesimo e società, Cristianesimo e realtà giovanile, Cristianesimo e politica, la religiosità popolare, il cristianesimo e le altre religioni monoteistiche. Bibliografia Dizionario di Sociologia (a cura di) UTET, Torino 1980. D. FERRARROTTI, Guida alla nuova Sociologia, Ed Newton Copton, Roma 2003. M. POLLO, Sacro e società moderna, Ellenici, Torino 2010. N. BARMAN, La società sotto assedio, Editori Laterza, Bari 2007. N. BARMAN, L’etica in un mondo di consumatori, Editori Laterza, Bari 2010. BERGER- BERGER, Sociologia, Il mulino, Torino 1971. F. ALBERONI, Movimenti e istituzioni, Il Mulino, Bologna1977. S. NATOLI, Stare nel mondo, Feltrinelli, Milano 2002. R. CIPRIANI, Manuale di sociologia della Religione; G. MILANESI – J. BAIZEK, Sociologia della religione, Elledici, Torino 1990 (testo base); J. WACH, Sociologia della religione, EDB, Bologna 1985. JEAN-PAUL WILLAIME, Sociologia delle religioni, Il Mulino, Milano 1996. J. SUDBRACK, La nuova religiosità, Queriniana, Brescia 1988. C. CLIMATI, Il popolo della notte, E.P., Milano 2002. M. INTROVIGNE, Fondamentalismi, Edizione Piemme , Casale Monferrato 2004. CHRISTIAN ALBINI, Quale cristianesimo in una società globalizzata?, E.P., Milano 2003. S. ALLEVI, Pluralismo, EMI, Bologna 2006; M. DHAVAMONOI, Pluralismo religioso e missione della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2001. M. NEVA, 122 Disagio giovanile e suicidio, E.P., Milano 2003. F. FERRAROTTI, Guida alla nuova sociologia, Newton & Compton Editori, Roma 2003. O. DI GRAZIA - C. PIZZO, (edd.), Mosaico Mediterraneo. Storia delle Religioni Abramiche, Gruppo editoriale Esselibri – Simone Napoli 2005. TEOLOGIA ECUMENICA Assist. Giorgio Del Prete Iorio Descrizione del corso Il Corso intende presentare ed approfondire i fondamenti teologici dell’ecumenismo. La prima parte, prenderà in esame i presupposti ecclesiologici del dialogo con le altre confessioni cristiane, con particolare attenzione ai fondamentali documenti conciliari Lumen Gentium e Unitatis Redintegratio. Seguirà un breve excursus sulla storia del movimento ecumenico, con attenzione allo sviluppo che la questione ecumenica dal Concilio Vat. II ad oggi, attraverso l’esame di significativi interventi del Magistero, tra i quali assume un rilievo particolare l’enciclica Ut unum sint di Giovanni Paolo II. La seconda parte prevederà una serie di incontri in cui, saranno affrontati alcuni tra i temi teologici che sono oggetto di discussione all’interno del dialogo con le Chiese Orientali, la Comunione Anglicana e le diverse comunità riformate, quali: il Filioque, il ministero petrino, la dottrina sulla giustificazione, l’ordinazione sacerdotale delle donne, l’unicità di Cristo Salvatore e i vari modelli soteriologici. Bibliografia Per la prima parte: Concilio Ecumenico Vaticano II, Lumen Gentium; Unitatis redintegratio, in Enchiridion 123 vaticanum, I, Bologna, 1981; Giovanni Paolo II, Ut unum sint, in Enchiridion vaticanum, XIV, Bologna, 1997, p. 1556-1693; Cereti G., Molte Chiese cristiane un’unica Chiesa di Cristo: corso di ecumenismo, Queriniana, Brescia, 1992; Id., Per un’ecclesiologia ecumenica, EDB, Bologna, 1996; Neuner P., Teologia ecumenica: la ricerca dell’unità tra le Chiese cristiane, Queriniana, Brescia, 2006; Vercruysse J., Introduzione alla teologia ecumenica, Piemme, Casale Monferrato, 1992. Per la seconda parte, durante il corso saranno indicate letture specifiche per i singoli argomenti. METODOLOGIA E DIDATTICA DELL’IRC Prof. Franco Picone Descrizione del corso 1. L’Irc e il nuovo gergo linguistico di una scuola in continua trasformazione. La collocazione dell’IRC nell’attuale quadro normativo della scuola. Le nuove categorie pedagogiche di conoscenze, abilità, competenze, traguardi di sviluppo delle competenze: loro significato e rapporto Insegnare per competenze: implicazioni didattiche e approcci favorevoli agli alunni. 2. Il processo di elaborazione della programmazione dell’IRC Elaborazione delle Unità di Apprendimento (UA): fasi di lavoro e utilizzo dei mediatori didattici Indicazioni per il piano di lavoro annuale del dipartimento degli Idr Indicazioni per la programmazione annuale per classi Indicazioni per le relazioni finali 3. Lettura guidata dei TSC ( traguardi di sviluppo delle competenze) e degli OA ( obiettivi di 124 apprendimento) dell’IRC per ogni ordine e grado di scuola. Sguardo complessivo e sviluppo dei nuclei tematici 4. Fondamenti della valutazione formativa degli apprendimenti. Normativa sulla valutazione Dalla valutazione delle conoscenze a quelle delle competenze Le competenze religiose Criteri e modalità della valutazione delle competenze Un valido strumento: il compito autentico in situazione La certificazione delle competenze La questione della privacy Vincoli normativi per la valutazione dell’IRC: divieto di voto numerico, documento di valutazione separato, scrutinio finale ed esami di stato 5. Presentazione sintetica dello scaffale multimediale: siti internet specifici dell’Irc. Bibliografia Cicatelli Sergio, Conoscere la scuola,Ed. La Scuola, 2004 Cicatelli Sergio, Alla ricerca delle competenze religiose,Marietti-Scuola, 2012 Incampo Nicola, L’insegnante di religione cattolica in campo, Ed. La Scuola, 2012 Servizio nazionale IRC, Insegnamento della religione cattolica. Il nuovo profilo, Ed La Scuola, 2006; Servizio nazionale IRC, Nella scuola al servizio della persona, Elledici, 2009; Panero D. – Bocchini S., Didattica creattiva. EDB 2008; Materiali offerti dal docente 125 PEDAGOGIA SPECIALE. EDUCAZIONE E VANGELO: “SFIDA” SOCIALE ED ECCLESIALE Prof. Abbate Giammichele Descrizione del corso In ottica storico-critica, il corso indaga il problema della definizione e della natura della persona umana nel processo educativo umano e cristiano, con particolare attenzione alle filosofie ed alle teologie del Novecento, compresi taluni apporti del Magistero pontificio e del Magistero episcopale italiano. Non mancheranno accenni alla liquidità come concetto dell’autopercezione dell’individuo. Bibliografia C.E.I. Educare alla buona vita del Vangelo. Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020. C.E.I., Comitato Progetto Culturale, La sfida educativa, Editore Laterza, 2009. C.E.I., Rinnovamento della catechesi, Città del Vaticano 1970. Benedetto XVI, Lettera alla Diocesi e città di Roma sul compito urgente dell’educazione, Libreria Editrice Vaticana, 2008. A.A.V.V., Il Vaticano II e l’educazione, a cura di V. SINISTRERO, EllediciLeuman, Torino 1970.A.A.V.V., L’arte di educare alla fede, le sfide culturali del presente, A cura di Triani e Valentini, edizioni E.M.P., Padova 2008. L. Violoni, La sfida educativa di Gesu’, S.Paolo, 2011. R. BONDON, Declino della morale? Declino dei valori?, Il Mulino, Bologna 2003. BRIGUGLIA–SAVAGNONE, Il Coraggio di educare. Costruire il dialogo educativo con le nuove generazioni, Elledici, Torino 2009. N. POSTMAN, La fine dell’educazione, Armando, Roma 2009. G. ANGELINI, Educare si deve ma si può, Vita e pensiero, Milano 2002.D. Demetrio, L’educazione non è finita. Idee per difenderla, Cortina, Milano 2009. L. GIUSSANI, Il rischio 126 educativo, Come creazioni di personalità e storia, SEI, Torino CORSO DI TEOLOGIA MINISTERIALE Prof. Vincenzo Marfisa Descrizione del corso Il corso si propone di esaminare, in modo specifico, i ministeri laicali in riferimento all’agire della Chiesa integrando la dimensione liturgica con quella pastorale. Partendo dalla Chiesa come soggetto dell’agire pastorale il corso si sviluppa esaminando la dignità dei fedeli laici nella Chiesa che si manifesta attraverso la loro corresponsabilità missionaria e la partecipazione alla vita della Chiesa. Nucleo centrale del corso è la triplice ripartizione dell’agire pastorale dei tria munera, profetico, sacerdotale e regale, quale luogo dove si esercitano i ministeri laicali. Chiude il corso la riflessione sulla collaborazione dei laici al ministero dei sacerdoti e la loro formazione permanente. Bibliografia V. GROLLA, L’agire della Chiesa, Edizioni Messaggero, Padova, 2003 E. MALNATi, I ministeri nella Chiesa, Ed. Paoline, Milano 2008 GIOVANI PAOLO II, Christifideles laici, Esortazione Apostolica, LEV, Roma 1988 PAOLO VI, Ministria Quaedam, LEV, Roma 1972 CAL (ed.) Identità e missione del diacono, Edizione CLV, Roma 2008 127 STORIA E TEOLOGIA DEL CONCILIO VATICANO II Prof. Gerardo Sangiovanni Descrizione del corso Il corso all’inizio svilupperà una breve panoramica del legame storico tra Gesù e la Chiesa. Farà seguito uno sguardo sul “mistero” e “ministero” della Chiesa nella storia, fino ad arrivare alla Chiesa del ‘900, con le due figure di Pio XII e Giovanni XXIII e con l’approssimarsi delle speranze e attese che accese il Concilio Ecumenico Vaticano II: 11 ottobre 1962. Seguiranno considerazioni su Papa Paolo VI e la ripresa dei lavori conciliari, fino alla lettura dei “Messaggi all’Umanità”, 8 dicembre 1965. Da qui in poi si considereranno i seguenti argomenti: La Chiesa in Italia, la recezione del Concilio nell’Episcopato, nel Clero Secolare e Religioso, nell’Associazionismo Cattolico e nella Società italiana; i referendum sul divorzio e sull’aborto; il nuovo Concordato del 1984; una Chiesa di frontiera: il volontariato che lotta contro l’usura, la prostituzione, le mafie; che s’impegna per il recupero dei tossicodipendenti. Bibliografia G. LOHFINK, «Gesù e la Chiesa», in W. KERN – H. J. di Teologia POTTMEYER – M. SEKLER, Corso Fondamentale, III, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 1990, pagg. 49- 105; G. ALBERIGO, Breve Storia del Concilio Vaticano II, il Mulino, Bologna 2005; F. GARELLI, La Chiesa in Italia, struttura ecclesiale e mondi cattolici, il Mulino, Bologna 2007; XERES S.- CAMPANINI G., Manca il respiro. Un prete e un laico riflettono sulla chiesa italiana, Ancora 2011. 128 PSICOLOGIA SCOLASTICA Prof. Giuseppe Schiavone Descrizione del corso Il corso offre strumenti per acquisire competenze di psicologia scolastica attraverso l’assimilazione di capacità pratiche, utili a migliorare la gestione dei comportamenti, delle dinamiche affettive, relazionali e sociali dello studente, del gruppo-classe, degli insegnanti, delle famiglie degli studenti e della scuola in generale; consente inoltre di prevenire le difficoltà di bambini ed adolescenti, i comportamenti a rischio e le forme di disagio giovanile (disturbi dell’apprendimento, dispersione scolastica, anoressia, bulimia, stati depressivi, dipendenze da alcol, fumo, droghe, bullismo). Bibliografia A scelta, due tra i seguenti: ROBERT J. STERNBER, Stili di pensiero. Differenze individuali nell’apprendimento e nella soluzione di problemi, Edizioni Erickson, Trento, 2003. PETRUCCELLI F, Psicologia del disagio scolastico, Franco Angel, Milano, 2005. PETTER G., Il mestiere di insegnante. Aspetti psicologici di una delle professioni più interessanti e impegnativ, Giunti Editor, Firenze, 2006. TUFFANELLI L. - IANES D., La gestione della classe. Autorappresentazione, autocontrollo, comunicazione e progettualità, Edizioni Erickson, Trento, 2011. TRESSOLD P. E. - VI C., Diagnosi dei disturbi dell’apprendimento scolastico. Valutazione per l’apprendimento nella scuola, Edizioni Erickson, Trento, 1999. ID., Il trattamento dei disturbi dell’apprendimento scolastico, Edizioni Erickson, Trento, 2000. SCHIAVONE G., Introduzione critica alla psicopedagogia, estratto da: “Acta Medica Normanna”, Anno X n. 3 - 1993. Slides e appunti delle lezioni curati 129 dal professore. 130 BACCALAUREATO IN SCIENZE RELIGIOSE (Laurea) CHIARA MENALE, con la dissertazione: Una emanazione dell'Annunziata di Aversa: la Chiesa Santa Maria di Costantinopoli – Relatori: V. Marrandino, C. Petrillo (2402- 2012) LIBERA CUCINIELLO, con la dissertazione: Maria Santissima e la devozione mariana, - Relatori: G. Cumerlato, C. Petrillo (24- 02-2012) GIUSEPPINA GAROFALO, con la dissertazione: Proposta di lettura dell'apparizione di Fatima: racconto dei fatti, sociologia dell'apparizione, interpretazione – Relatori: G. Cumerlato, S. Verde (24-02-2012) TIZIANA DE MICCO, con la dissertazione: Un profeta ribella: Giona – Relatori: C. Pagliara, G. P. Bortone (24-022012) ANTONIA MINAUDO, con la dissertazione: La sessualità umana nella riflessione della Teologia morale contemporanea – Relatori: U D’Alia, M. R. Romano (24-022012) PASQUALE SANTORO, con la dissertazione: Il corpo e l'amore nel Cantico dei Cantici – Relatori: C. Pagliara, G. P. Bortone (24-02-2012) MARIA FRANCA FALCO, con la dissertazione: Etica, finanza e "Caritas in veritate" – Relatori: P. Arciprete, U. D’Alia (24-02- 2012) 131 SALVATORE PERNA, con la dissertazione: La questione della proprietà privata nella dottrina sociale – Relatori: P. Arciprete, E. Capezzuto (24-02-2012) ROSALIA VEROLLA, con la dissertazione: La famiglia come nucleo naturale e fondamentale della società – Relatori: P. Arciprete, E. Capezzuto (24-02-2012) IMMA CECERE, La Chiesa, corpo crismato dinanzi all’Assunta – Relatori G. Cumerlato, G. Sangiovanni (24-02-2012) ROSA GAROFALO, con la dissertazione: Proposta di lettura dell’apparizione mariofonica di Lourdes – Relatori: G. Cumerlato, G. Sangiovanni (24-02-2012) PUCA ASSUNTA, con la dissertazione: La devozione mariana nella religiosità dell'Annunziata di Aversa – Relatori: V. Marrandino, P, Tagliafierro (30-06-2012) DELLA ALFONSINA CAPOLUONGO, con la dissertazione: La maternità verginale di Maria di Nazareth - Relatori: G. Cumerlato, C. Petrillo (30-06-2012) FELICIELLO MARIA TERESA, con la dissertazione: La presenza di Maria nel Mistero di Cristo e della Chiesa – Relatori: G. Cumerlato, C. Petrillo (30-06-2012) GIUSEPPINA SMARRAZZO, con la dissertazione: Il principio di solidarietà: un asse portante della dottrina sociale della Chiesa – Relatori: P. Arciprete, V. Marrandino (30-062012) 132 CATERINA MARINO, con la dissertazione: Il cristiano tra cura del creato, solidarietà e bene comune – Relatori: P. Arciprete, G. P. Bortone (30-06-2012) ANGELA IAVAZZO, con la dissertazione: L'Assunzione gloriosa della Beata Vergine Maria speranza per noi cristiani – Relatori: G. Cumerlato, M. Ciccarelli (30-062012) FLORA NAPPI, con la dissertazione: "Vedrai cose maggiori di queste" (Gv 1,50). Indagine biblico - fondamentale sui miracoli: funzione rivelativa e dimensione simbolica – Relatori: G. P. Bortone, M. Ciccarelli (30-06-2012) LETIZIA DI MARTINO, con la dissertazione: Maria di Nazareth. Il racconto di una vita – Relatori: G. Cumerlato, A. Nugnes (30-06-2012) LUCIANO NUGNES, con la dissertazione: Il concilio di Nicea. La risposta della Chiesa all'eresia di Ario – Relatori: G. Cumerlato, A. Nugnes (30-06-2012) ANNA CASALE, con la dissertazione: Il Nichilismo e i giovani. Problematiche e superamento – Relatori: E. Nappa, C. Villano (30-06-2012) ANNA MARGHERITA DIANA, Il Gesù storico e il Cristo della Resurrezione. Le tappe della ricerca storica, la posizione di Benedetto XVI. Excursus biblico – Relatori: G. P. Bortone, V. Cumerlato (30-06-2012) GIOVANNA GAGLIARDINI, con la dissertazione: La vita di sant'Agostino e la sua teologia – Relatori: E. Nappa, V. Cumerlato (30-06-2012) 133 ANTONIO PONTICIELLO, con la dissertazione: La figura di Elia nelle tradizioni veterotestamentarie – Relatori: C. Pagliara, G. P. Bortone (22-02-2013) VALERIA FALCO, con la dissertazione: La parabola del ricco e del povero Lazzaro – Relatori: C. Pagliara, G. P. Bortone (22- 02-2013) LUIGI DI TULLIO, con la dissertazione: Dignità della persona umana nella dimensione del lavoro secondo l'enciclica Laborem Exersens di Giovanni Paolo II – Relatori: G. Esposito, U. D’Alia (22-02-2013) ERNESTA DI FRAIA, con la dissertazione: La responsabilità morale del credente nell'aver cura della propria relazione con Dio – Relatori: U. D’Alia, C. Villano (22-02-2013) STEFANIA PANETTA, con la dissertazione: Famiglia piccola Chiesa domestica – Relatori: G. Cumerlato, U. D’Alia (2202- 2013) MARIA CONTE, con la dissertazione: La relazione di aiuto come tecnica per la conduzione di gruppo: i modelli di Roger e Carkuff a confronto – Relatori: G, Schiavone, C. Villano (22- 02-2013) ANTONIO SCHIATTARELLA, con la dissertazione: La questione della schiavitù mariana in p. Massimiliano Kolbe – Relatori: G. Cumerlato, V. Cumerlato (22-02-2013) VINCENZO PAGLIUCA, con la dissertazione: Adamo dove sei? La frantumazione dell'io nel pensiero di Dietrich Bonhoeffer – Relatori: C. Villano, P. Arciprete (28-06-2013) 130 RAFFAELLA VEROLLA, con la dissertazione: L'importanza dell'ermeneutica per il dato cristiano – Relatori: C. Villano, V. Cumerlato (28-06-2013) ANGELA PAGANO, con la dissertazione: Dio e gli scrittori: Fede e memoria dopo Auschwitz – Relatori: A Lupoli, P. Graziano (28-06-2013) SABINA LOMBARDO, con la dissertazione: La domanda religiosa degli adolescenti – Relatori: G. Schiavone, S. Verde (28-06-2013) ANTONELLA PERFETTO, con la dissertazione: L'apporto dell'analisi del confessore – Relatori: G. Schiavone, G. P. Bortone (28-06-2013) ANNA RUSSO, con la dissertazione: Mangiare e bere. La dimensione conviviale nella Bibbia e l'incidente di Antiochia – Relatori: G. P. Bortone, C. Villano (28-06-2013) LICENZA IN SCIENZE RELIGIOSE FILOMENA NANI, con la dissertazione: La madre di Gesù secondo l'Evangelista Giovanni e nel Mistero della Chiesa – Relatori: G. Cumerlato, V. Cumerlato (22-02-2013) CARMELA DI SANTO, con la dissertazione: Siete uno in Gesù. Il Battesimo, prospettive liturgico - pastorali a partire da un brano paolino del rito del Battesimo dei bambini – Relatori: G. P. Bortone, C. Pagliara (22-02-2013) 130 PASQUALINA MUROLO, con la dissertazione: Per un'etica cristiana coniugale – Relatori: E. Capezzuto, C. Villano (28- 06-2013) MAGISTERO IN SCIENZE RELIGIOSE ROSA CASANOVA, con la dissertazione: Rivelazione e comunicazione in era digitale. Problematiche generali e nuovi indirizzi pastorali – Relatori: P. Arciprete, C. Villano (24-02- 2012) DEL MONACO CLAUDIA GRAZIA, con la dissertazione: Tra fede e smarrimento: la ricerca del senso di Dio – Relatori: E. Nappa, C. Villano (30-06-2012) IMMACOLATA GIANINI, con la dissertazione: Verginità incarnata. Una proposta antropologica - Relatori: V. Cumerlato, C. Villano (22-02-2013) CINQUEGRANA FORTUNA, con la dissertazione: P. Pasquale Ziello del P.I.M.E, missionario apostolo in Birmania Relatori: V. Marrandino, S. Verde (28-06-2013) 132 Punteggi che attualmente l’Ufficio IRC attribuisce ai titoli che consentono l’insegnamento della Religione Cattolica (come titoli di accesso e non come titoli aggiuntivi) MAGISTERO IN SCIENZE RELIGIOSE Con voto 90/110 Punti: 11.50 da 91 a 95/110 Punti: 12.00 da 96 a 100/110 Punti: 12.50 da 101 a 105/110 Punti: 13.00 da 106 a 110/110 Punti: 14.50 Con voto 110/110 e lode Punti: 15.50 VECCHIO BACCALAUREATO IN TEOLOGIA Con voto 90/110 Punti: 17.50 da 91 a 95/110 Punti: 18.00 da 96 a 100/110 Punti: 18.50 da 101 a 105/110 Punti: 19.00 da 106 a 110/110 Punti: 19.50 Con voto 110/110 e lode Punti: 20.50 133 NUOVO BACCALAUREATO IN TEOLOGIA* E LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE Con voto da 66.0 – 71.5 probatus Punti : 16.80 // da 71.6 – 82.5 bene probatus Punti : 17.50 // da 82.6 -‐93.5 cum laude probatus Punti :18.20 // da 93.6 – 104.5 magna cum laude probatus Punti :20.30 // da 104.6 -‐ 110 maxima cum laude probatus Punti :21.70 * Il nuovo Baccalaureato in Teologia rispetto al precedente prevede l’espletamento dei tre corsi abilitanti/qualificanti per l’insegnamento RC. Essi sono: Pedagogia e didattica Generale; Metodologia e didattica dell’IRC; Teoria della scuola e legislazione scolastica. 134 CALENDARIO ACCADEMICO 2015–2016 SETTEMBRE OTTOBRE 1 M - Termine prenotazione esami 2M 1G 2V 5S 5 L Lezione Inizio Anno Accademico 3G 4V 6D 7 L Esami Sessione autunnale 8 M Esami 9 M Esami 10 G Esami 11 V 12 S 13 D 14 L Esami 15 M Esami 16 M Esami 17 G Esami - Apertura iscrizioni 18 V 19 S 20 D 21 L Esami 22 M Esami 23 M Esami 24 G Esami 25 V 26 S 27 D 28 L 29 M 30 M 3S 4D 6 M Lezione 7 M Lezione 8 G Lezione 9V 10 S 11 D 12 L Lezione 13 M Lezione 14 M Lezione 15 G Lezione – Termine iscrizioni 16 V 17 S 18 D 19 L Lezione 20 M Lezione 21 M Lezione 22 G Lezione 23 V 24 S 25 D 26 L Lezione 27 M Lezione 28 M Lezione 29 G Lezione 30 V 31 S 135 NOVEMBRE DICEMBRE 1 D Tutti i santi 1 M Lezione – Inizio prenotazione esami 4 M Lezione 4 V Lezione 2 L Commemorazione Defunti 3 M Lezione 5 G Lezione 6V 7S 8D 9 L Lezione 10 M Lezione 11 M Lezione 12 G Lezione 13 V 14 S 15 D 16 L Lezione 17 M Lezione 18 M Lezione 19 G Lezione 20 V 21 S 22 D 23 L Lezione 24 M Lezione 25 M Lezione 26 G Lezione 27 V 28 S 29 D I di Avvento 30 L Lezione 2 M Lezione 3 G Lezione 5 S Lezione 6 D II di Avvento 7L* 8 M Immacolata 9 M Lezione 10 G Lezione 11 V 12 S 13 D III di Avvento 14 L Lezione 15 M Lezione 16 M Lezione 17 G Lezione 18 V 19 S 20 D IV di Avvento 21 L 22 M 23 M 24 G 25 V Natale 26 S 27 D Sacra Famiglia 28 L 29 M 30 M 31 G 136 GENNAIO FEBBRAIO 1 V Maria SS.ma Madre di Dio 1 L Esami 6 M Epifania 7G 6S 7D 2S 3D 4L 5M 8V 9S 10 D 11 L Lezione Apertura iscrizioni 2° semestre 12 M Lezione 13 M Lezione 14 G Lezione 15 V 16 S 17 D 18 L Esami - Sessione invernale 19 M Esami 20 M Esami 21 G Esami 22 V 23 S 24 D 25 L San Paolo 26 M Esami 27 M Esami 28 G Esami 29 V 30 S 31 D 2 M Esami 3 M Esami 4 G Esami 5V 8L 9M 10 M 11 G 12 V 13 S 14 D I di Quaresima 15 L Lezione - Inizio 2° semestre 16 M Lezione 17 M Lezione 18 G Lezione – Iscrizioni 2° semestre 19 V 20 S 21 D II di Quaresima 22 L Lezione 23 M Lezione 24 M Lezione 25 G Lezione 26 V 27 S 28 D III di Quaresima 29 L Lezione 137 MARZO APRILE 1 M Lezione 1V 4 V Seduta Tesi 4 L Lezione 2 M Lezione 3 G Lezione 5S 6 D IV di Quaresima 7 L Lezione 8 M Lezione 9 M Lezione 10 G Lezione 11 V 12 S 13 D V di Quaresima 14 L Lezione 15 M Lezione 16 M Lezione 17 G Lezione 18 V 19 S 20 D Le Palme 21 L 22 M 23 M 24 G 25 V 26 S 27 D Pasqua 28 L del’Angelo 29 M 30 M 31 G 2S 3 D II di Pasqua 5 M Lezione 6 M Lezione 7 G Lezione 8V 9S 10 D III di Pasqua 11 L Lezione 12 M Lezione 13 M Lezione 14 G Lezione 15 V 16 S 17 D IV di Pasqua 18 L Lezione 19 M Lezione 20 M Lezione 21 G Lezione 22 V 23 S 24 D V di Pasqua 25 L Ann. Liberazione 26 M Lezione 27 M Lezione 28 G Lezione 29 V 30 S 138 MAGGIO 1 D S. Giuseppe lavoratore 1 M Esami 5 G Lezione 5D 2 L – Inizio prenotazione esami 3 M Lezione 4 M Lezione 6V 7S 8 D Ascensione 9 L Lezione 10 M Lezione 11 M Lezione 12 G Lezione 13 V 14 S 15 D Pentecoste 16 L Lezione 17 M Lezione 18 M Lezione 19 G Lezione 20 V 21 S 22 D S. S. Trinità 23 L Lezione 24 M Lezione 25 M Lezione 26 G Lezione 27 V 28 S 29 D Corpus Domini 30 L Esami – Sessione estiva 31 M Esami GIUGNO 2 G Festa della Repubblica 3V 4S 6 L Esami 7 M Esami 8 M Esami 9 G Esami 10 V 11 S 12 D 13 L Esami 14 M Esami 15 M Esami 16 G Esami 17 V 18 S 19 D 20 L Esami 21 M Esami 22 M Esami 23 G Esami 24 V Seduta tesi 25 S 26 D 27 L 28 M 29 M SS. Pietro e Paolo 30 G 139 SETTEMBRE 1 G – Inizio prenotazione esami autunnali 2 V Apertura iscrizioni A.A. 2016-2017 3S 4D 5L 6M 7M 8G 9V 10 S 11 D 12 L Esami - Sessione autunnale 13 M Esami 14 M Esami 15 G Esami 16 V 17 S 18 D 19 L Esami 20 M Esami 21 M Esami 22 G Esami 23 V 24 S 25 D 26 L 27 M 28 M 29 G 30 V 140 140