N. 28 · Agosto 2012
CIRCOLARE
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Fondata nel 1997 e pubblicata semestralmente dalla Commissione Internazionale per gli
Studi Salesiani (ICSS) degli Oblati di S. Francesco di Sales
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LA BEATIFICAZIONE DI P. LOUIS BRISSON IL 22 SETTEMBRE 2012
Come riferito nella Circolare ICSS n. 27 (luglio 2011), il 19
dicembre 2009 Papa Benedetto XVI, assumendo le indicazioni della Congregazione per le Cause dei Santi, ha dichiarato che Padre
Louis Brisson (1817-1908), fondatore degli Oblati e delle Suore
Oblate di s. Francesco di Sales, “ha praticato in grado eroico le virtù teologali della Fede, Speranza e Carità verso Dio e il prossimo,
come pure le virtù cardinali della Prudenza, Giustizia, Temperanza,
Fortezza e le virtù collegate”. Necessario quanto lo sono i miracoli
per far avanzare la Causa di beatificazione e di canonizzazione, stabilire la pratica eroica delle virtù del Servo di Dio può rivelarsi una sfida non meno impegnativa1. Superata
questa soglia, la causa di padre Brisson ha potuto procedere in modo tempestivo. L’autorizzazione del 19 dicembre 2011 di Papa Benedetto XVI per la promulgazione del decreto riguardo alla validità del miracolo attribuito alla intercessione di padre Brisson ha aperto la strada alla sua beatificazione.
Il miracolo in questione è la guarigione, nel 1953, di un ragazzo ecuadoriano di otto anni il cui piede
era stato così gravemente fratturato dalla ruota di un trattore che i medici specialisti erano convinti che non
avrebbe mai più camminato normalmente. In seguito a una novena di preghiere delle Suore Oblate a padre
Brisson, la lesione del ragazzo guarì senza alcuna fisioterapia o apparecchio ortopedico. In seguito, egli si
trasferì negli Stati Uniti, dove infine si arruolò nell’Aeronautica statunitense. L’equipe di medici che hanno
studiato la documentazione medica ha affermato che la guarigione non può essere attribuita a cause naturali
o a specifici interventi medici. In seguito a questa consultazione medica, una commissione di teologi della
Congregazione per le Cause dei Santi ha esaminato il materiale completo e il 7 giugno 2011 ha unanimemente dichiarato che questa guarigione miracolosa è stata ottenuta per la sola intercessione di padre Brisson.
Il decreto del Papa del 19 dicembre 2011 significa che padre Brisson sarà formalmente “beatificato”,
dopodichè sarà noto come “Beato” Louis Brisson. A differenza della canonizzazione, secondo la quale una
persona è solennemente elevata agli onori degli altari per essere riconosciuta dalla Chiesa universale, la beatificazione è un atto che permette il culto pubblico del Servo di Dio, ma limitatamente a territori specifici,
quali la diocesi di Troyes, luogo di nascita di padre Brisson, e a gruppi particolari come le comunità religiose
da lui fondate.
La beatificazione di padre Brisson è stabilita per sabato 22 settembre 2012 nella cattedrale di Troyes.
Sua Eminenza il Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, è stato
designato da Papa Benedetto XVI a presiedere alla cerimonia. È prevista anche una serie di eventi e di iniziative prima e dopo la beatificazione, compresa la prima di un DVD su padre Brisson, preparato dalla Famiglia
Salesiana olandese. La sera di venerdì 21 settembre si terrà una veglia di preghiera in preparazione alla beatificazione. Domenica 23 settembre si celebrerà una Messa di ringraziamento a Plancy, luogo di nascita e di
morte di padre Brisson. Lunedì 24 settembre un’altra Messa di ringraziamento sarà celebrata al Monastero
della Visitazione di Troyes, dove padre Brisson ricoprì la carica di cappellano e confessore per oltre quarant’anni, e dove incontrò Madre Maria de Sales Chappuis, la “Buona Madre” (1793 -1875), che svolse un ruolo
fondamentale nella fondazione degli Oblati e delle Suore Oblate.
1
Vedi, ad es., Joseph F. Chorpenning, OSFS, “The 200th Anniversary of Saint John Neumann’s Birth [Il duecentesimo
anniversario della nascita di s. Giovanni Neumann] (1811 – 2011)”, American Catholic Studies 122/3 (Autunno 2011),
pp. 89 -94, spec. 92 -93.
A partire dal pomeriggio di lunedì 24 settembre fino alla mattina del successivo 25 settembre, la Commissione Internazionale per gli Studi Salesiani (ICSS) sponsorizzerà un simposio sul ministero sacerdotale e
la spiritualità del nuovo beato. L’iniziativa è aperta a chiunque desideri parteciparvi. La sede sarà la Casa
Madre delle Suore Oblate di Troyes e inaugurerà il simposio e darà il benvenuto ai partecipanti la Madre Generale Françoise-Bernadette Beuzelin, OSFS. La Dottoressa Wendy M. Wright, docente di Teologia e titolare della cattedra di discipline umanistiche intitolata a John C. Kenefick presso la Creighton University di
Omaha, NE (Nuova Inghilterra), studiosa salesiana nota a livello internazionale, terrà la conferenza principale. Il tema sarà la Pentecoste salesiana del 19° secolo come contesto della vita, del ministero e della spiritualità di padre Brisson. Suor Anne Elizabeth Eder, OSFS, Presidente del Consiglio di amministrazione della
Mount Aviat Academy di Childs, MD, terrà la seconda conferenza, che prenderà in considerazione padre
Brisson e la fondazione e il carisma Oblato-salesiano delle Suore Oblate.
Martedì mattina il simposio si aprirà con una Messa nella cripta della Casa Madre delle Suore Oblate,
dove p. Brisson è sepolto. Seguiranno due interventi: di p. Joseph F. Chorpenning, OSFS, Presidente dell’ICSS, su p. Brisson e la fondazione e il carisma degli Oblati e delle Suore Oblate di SFS, e di sr Madeleine
Thérèse Dechambre, OSFS, postulatrice della causa di p. Brisson, sulla storia e sullo sviluppo della causa
stessa. Le conclusioni del simposio sono affidate a p. Aldino Kiesel, OSFS, Superiore Generale degli Oblati.
Gli atti del simposio saranno pubblicati sulla Circolare dell’ICSS, probabilmente in due numeri o più se necessario, in modo da renderli disponibili all’intera famiglia salesiana.
Il logo ufficiale per la beatificazione (figura 1.1) è frutto della collaborazione delle Suore Oblate della
Casa Madre di Troyes con p. Herbert Winklehner, OSFS, (membro e webmaster dell’ICSS). La “Croce di p.
Brisson” abbina la fede profonda di p. Brisson con la sua passione di costruire orologi (figura 1.2) – un simbolo del kairos, che nel Nuovo Testamento indica “la pienezza del tempo stabilito da Dio” (cf. Mc 1,15), il
tempo in cui Dio opera. Il diciannovesimo secolo vide un’esplosione di creatività nello sviluppo industriale e
nel progresso tecnologico. Ci fu una miriade di nuove invenzioni, e vennero richiesti e rilasciati centinaia di
brevetti. P. Brisson si trovava pienamente a suo agio in questo mondo, ma per lui scienza e tecnologia non
dovevano mai essere isolate o separate dalla fede in Dio. Perciò, p. Brisson
commenta così l’invenzione del suo primo orologio:
Sapete perché ho fatto questo orologio? Perché dà un’idea di ciò che
Dio ha creato. Quanto migliore è l’orologio, tanto meglio riflette la
creazione di Dio. Il movimento della terra e delle stelle regola e conduce le nostre esistenze. L’orologio continua a scandire il tempo finché
scocca l’ora della nostra partenza da questa terra. Allora noi saremo
immersi in Dio, dove non c’è più tempo. Lavoro a questo orologio molto
lietamente. È una specie di distensione per me e nello stesso tempo mi
avvicina a Dio2.
Da p. Winklehner e da p. Thomas Dailey, OSFS, Direttore del Centro
Salesiano per la Fede e la Cultura dell’Università De Sales University, Center
Valley, PA, è stato anche creato un sito web dedicato alla beatificazione di p. Figura 1.2 Questo grosso orologio astronomico richiese
Brisson. Vi si può accedere all’inidirizzo: www.louisbrisson.org.
La beatificazione di p. Brisson segna la penultima tappa della sua causa, quasi vent’anni a p. Brisson
iniziata a Troyes nel 1938 e introdotta a Roma nel 1964. Quando fu emesso il per la costruzione. Ora si trova
decreto per la validità del processo, il 6 ottobre 1995, p. Brisson ricevette il ti- nella Casa Madre delle Oblate
tolo di “Servo di Dio”. L’impresa monumentale di compilazione, redazione e di SFS a Troyes (Foto: H.
Winklehner, OSFS)
classificazione della documentazione necessaria per dimostrare la pratica eroica delle virtù di p. Brisson fu intrapresa e conclusa con successo da p. Roger
Balducelli, OSFS, ex Superiore Generale degli Oblati di SFS. Il lavoro di p. Balducelli rese possibile a p.
Yvon Beaudoin, OMI, ex consultore della Congregazione per le Cause dei Santi, di scrivere la biografia documentata di p. Brisson (Aloisii Brisson, Sacerdotis et Fundatoris Oblatorum et Oblatarum S. Francisci Salesii [1817 - 1908]: Positio super virtutibus [Roma, 1998]; una versione abbreviata di questo lavoro è stata
pubblicata in inglese col titolo: Father Louis Brisson [1817 - 1908]: A Documented Biography [Provincia
degli Oblati di SFS di Wilmington – Philadelphia, 2008]). La biografia di p. Beaudoin è stata il punto di partenza per l’esame, la verifica e la segnalazione dell’eroicità delle virtù di p. Brisson da parte della Congregazione per le Cause dei Santi. La tappa finale della causa dovrebbe essere la canonizzazione, che richiede la
2
2
Citato in Dirk Koster, OSFS, Louis Brisson (Noorden: Bert Post, 2008), 81.
documentazione e il riconoscimento di un altro miracolo avvenuto
dopo la beatificazione3.
Saggio di arte salesiana
I primi ritratti di s. Francesco di Sales
(Questo articolo si basa su due importanti studi dell’iconografia di s. Francesco di Sales: Jules Chambelland, OSFS, “S. Francesco
di Sales e i suoi ritratti”, pubblicato per la prima volta negli Annales
salésiennes nel 1937, disponibile ora nella traduzione inglese di Alexander T. Pocetto, OSFS [che ha fatto la tesi di dottorato sulla letteratura francese del XVII secolo, Università di Laval], sul sito del Salesian Center of Faith & Culture (Centro salesiano di fede e cultura),
De Sales University (www4.desales.edu/SCFC/SalStudies.htm); e
dottoressa Josette Curtil, “Saint François de Sales et ses images” [S.
Francesco di Sales e le sue immagini], Annales salésiennes, nuova
Figura 2.1 Fr. Martellange, sj, S. Franceserie n. 3, I semestre (2011), pp. 37-50, spec. 37-39.
sco di Sales, 1606. Secondo s. Giovanna
Francesca di Chantal questo piccolo ritratto (17cm x 13), oggi conservato alla Visitazione di Annecy, era una immagine fedele di Francesco. Martellange dipinge il
Santo su uno sfondo marrone scuro. Egli
ha una barba che si va assottigliando e che
è più evidente che in altri ritratti. Gli occhi
blu di Francesco guardano a sinistra. Le
sue palpebre abbassate e i pronunciati cerchi attorno agli occhi fanno apparire Francesco affaticato. (Foto: Herbert Winklehner, OSFS)
È ben documentato che le prime immagini conosciute di s.
Francesco di Sales (1567-1622) sono dei ritratti. Fare il ritratto di
qualcuno è rappresentare le sembianze della persona su tela o su carta in modo da catturare la sua essenza, la sua anima. Un ritratto intende rendere visibile l’interiorità della persona attraverso la postura,
l’espressione facciale, il linguaggio del corpo, ecc.
Dipingere un ritratto presuppone la presenza fisica del modello. All’epoca di Francesco, però, molti ritenevano che posare per un
ritratto fosse un segno di vanità e contrario all’umiltà. Tuttavia santi
della levatura di Teresa d’Avila (1515-82) e Giovanni della Croce
(1542-91) “non hanno mai rigettato le immagini. Essi non le consideravano piaceri inutili, ma un aiuto per la vita spirituale”4.
Alla luce di queste idee, allora, i ritratti di Francesco cercavano di rendere visibili le sue virtù attraverso un’attenta rappresentazione dei suoi attributi fisici. Jean-Pierre Camus (1584-1652), vescovo di Belley e
grande amico di Francesco, nota che, se i grandi servi di Dio per niente al mondo si sarebbero fatti fare dei
ritratti, Francesco lo avrebbe fatto per essere “tutto a tutti”: “Se la legge dell’amore ci obbliga a donare al nostro prossimo il ritratto del nostro spirito […] condividendo[lo] senza gelosia, ancor meno dovremmo tirarci
indietro dall’offrire ai nostri amici consolazione attraverso il nostro ritratto esteriore”5.
Prima di passare ai ritratti più antichi di Francesco, è utile considerare la descrizione che fa del nostro
Santo Charles-Auguste de Sales (1606-60), suo nipote, biografo e successore come vescovo di Ginevra:
Francesco era un uomo grande, da tanti punti di vista, ma ai propri occhi era piccolo e umile. Il suo
corpo era diritto e robusto; la figura piena, con spalle larghe; la carnagione chiara; la testa era larga
e ben formata e quasi completamente calva; i suoi capelli castano chiaro con riflessi ramati; la fronte
ampia; aveva sopracciglia ben inarcate, occhi blu, naso ben delineato, ma non sporgente, guance rossastre, bocca rotonda, barba folta di media lunghezza, aveva una voce profonda e parlava in modo
ponderato; le mani erano ben formate e forti; aveva un passo lento e pesante, una gestualità nobile e
non affettata e un abito che era sempre pulito6.
Un’altra fonte di informazioni circa l’aspetto fisico di Francesco viene dallo studio anatomico del suo
cranio da parte di Louis Revon, conservatore del museo di Annecy, quando nel 1865 fu autorizzato dal ve3
Le abbondanti notizie fornite da p. Winklehner e da p. Dailey sul sito web, www.louisbrisson.org, sono state particolarmente di aiuto nella stesura di questo articolo.
4
L’art du XVIIe siècle dans les Carmels de France (L’arte del XVII secolo nei carmeli di Francia), ed. Yves Rocher,
fuori cat. (Parigi: Musée du Petit Palais, 1982), 11.
5
Citato da Canon Bosseoeuf, Un portrait inconnu et original de saint François de Sales (Un ritratto sconosciuto e
originale di s. Francesco di Sales), (Tours, 1932).
6
Histoire du bien-heureux François de Sales (Storia del beato Francesco di Sales), 2 vol. (Parigi: Louis Vivès, 1857), 2,
282-83. La biografia dello zio scritta da Charles-Auguste fu pubblicata la prima volta nel 1634. Scritta originariamente
in latino, fu tradotta in francese dall’autore stesso.
3
scovo locale a fare un inventario delle reliquie del santo. I medici dell’epoca notarono l’ampio sviluppo del
cranio – con un diametro anteriore-posteriore di 19 cm e quello laterale di 16 cm – e avendo nello stesso
tempo una certa irregolarità con il parietale destro più sporgente del sinistro. “Ma ciò che colpì coloro a cui
fu permesso di esaminare la testa del santo fu il fatto che l’ampia fronte non era così mostruosamente alta
come la mostravano molti ritratti. Al contrario essa declinava abbastanza rapidamente. La parte alta della testa aveva una marcata prominenza che molti artisti non hanno preso in considerazione”7.
Si dovrebbe anche notare che in tutti i ritratti l’occhio sinistro è affetto da strabismo e che questo difetto è evidente a volte in entrambi gli occhi. Non disse il santo stesso: “Il mio cuore vede meglio che i miei occhi”?
Qual è la data del primo ritratto? Secondo gli archivi della Visitazione di Annecy il primo e più antico
ritratto di Francesco fu dipinto di nascosto nel 1606 dall’allora segretario del santo, Martellange, nativo di
Lione, che più tardi diventerà “fratello laico” gesuita. Martellange fece una piccola apertura in una delle pareti della camera da letto del vescovo attraverso la quale osservava il suo soggetto. Secondo s. Giovanna
Francesca di Chantal (1572-1641) questo piccolo ritratto (17cm x 13), oggi conservato alla Visitazione di
Annecy, era una fedele immagine del santo (figura 2.1). Martellange dipinge Francesco su uno sfondo marrone scuro. Egli ha una barba che si va assottigliando e che è più evidente che in altri ritratti. Gli occhi blu di
Francesco guardano a sinistra. Le sue palpebre abbassate e i pronunciati cerchi attorno agli occhi fanno apparire Francesco affaticato.
Successivamente ci furono diversi altri ritratti: uno su tela, con il suo stemma, donato da Francesco nel
1611 al nobiluomo Jean de Ville, signore di Salins, e altri tre ritratti datati 1613, due dei quali il vescovo
donò ad amici intimi (Guillaume-Philippe de Foras e il sig. de Blonay, padre della Madre Marie-Aimée de
Blonay). Ma, indubbiamente, il successivo ritratto che ebbe maggior importanza e influenza fu quello conosciuto come il “ritratto di Torino” (figura 2.2). È verosimile che
questo ritratto fu commissionato a Jean-Baptiste Costaz nel 1618 da
madre di Chantal. Porta l’iscrizione “aetatus suae” 52. 1618”.
Il ritratto di Torino corrisponde probabilmente all’immagine
di Francesco che madre di Chantal desiderava lasciare alla posterità.
La sua mozzetta e la croce pettorale pendente da un nastro indicano
il suo ufficio episcopale. L’espressione di Francesco è calma e nobile, mostra un uomo il cui carisma affascina e misteriosamente attrae
l’osservatore. La figura a mezzo busto di Francesco si staglia su uno
sfondo scuro. Il viso allungato mostra linee fortemente marcate dall’ombra. Il capo è calvo e ha un’alta e ampia fronte. Il naso è sottile
e abbastanza lungo. Baffi e barba circondano una bocca piccola ben
disegnata.
L’occhio sinistro, rappresentato in alcuni dipinti con una leggera divergenza dell’iride ci rimanda a quanto detto da Charles-Auguste che Francesco “aveva occhi luminosi, ma con un leggero strabismo”. Questo elemento sottolineato da alcuni artisti divenne sino- Figura 2.2 Jean-Baptiste Costaz, S. Francesco di Sales, il “Ritratto di Torino”,
nimo di antichità della tela conferendogli maggior valore economi- 1618. (Foto: Herbert Winklehner).
co. Notiamo anche che un’aureola circonda il capo, sebbene Francesco sia stato canonizzato solo nel 1665. Indubbiamente essa fu aggiunta in seguito, come era prassi quando i
beati diventavano santi.
Allo stesso tempo il ritratto di Torino tradisce un certo riserbo che non riflette la semplicità e bontà del
nostro Santo. Forse è inevitabile, anche quando si fanno fotografie: facendo posare una persona, questa perde
il suo aspetto naturale.
Un ultimo ritratto che merita di essere menzionato è il “ritratto di Thurnfeld” (figura 2.3), così chiamato perché in possesso delle visitandine di Thurnfeld (Tirolo). Per quello che ne sappiamo, è il solo ritratto fatto nell’anno della morte di Francesco (1622). È indicata l’età di Francesco (un 5, con il secondo numero non
leggibile, ma deve essere 54 o 55) e la data appare nell’angolo destro del ritratto “AN. 1622”. Che il ritratto
sia autentico, in quanto risale agli inizi del diciassettesimo secolo, è stato verificato dall’esame specialistico
dei colori, dello stile del dipinto e del modo con cui la tela è tesa e attaccata alla cornice. Inoltre non risulta
da meno dei migliori ritratti del Santo. La faccia esprime fatica; la barba comincia già ad ingrigire. Questo ritratto fa ricordare quanto detto da Francesco al vescovo di Belley alcuni mesi prima della sua morte: “Sono
così pesante e così sfinito che le mie gambe fanno fatica a portarmi”.
7
Revue Savoisienne, 15 aprile 1863.
4
Tra i primi ritratti, quello più copiato e che ebbe maggior diffusione e influsso fu indubbiamente il ritratto di Torino. Piuttosto che il
ritratto fin troppo umano di Martellange, il ritratto di Torino servì più
o meno come prototipo per la maggior parte delle successive immagini del Santo. Da quel ritratto in poi non fu più ammissibile che un
artista desse libero corso all’immaginazione e rappresentasse il Santo
con tratti diversi da quelli tradizionali. Questo è confermato dal caso
di un incisore di Lione che nel 1626 fece un’incisione su legno dell’immagine di Francesco sostanzialmente differente dai ritratti fatti
durante la vita del Santo. Fu considerato un atto di intollerabile insolenza. Fu inoltrata una denuncia formale all’autorità penale della città
dai responsabili dei commercianti e dai membri del Consiglio della
città “al fine di mettere (l’incisore) sotto processo una volta accertati i
fatti e perché l’incisore sia richiamato per la sua azione criminosa”.
Fu specialmente in occasione della beatificazione (1661) e della canonizzazione (1665) di Francesco che le immagini del santo ve- Figura 2.3 S. Francesco di Sales, il “riscovo sii moltiplicarono. Ma perfino con l’apertura della causa di tratto di Thurnfeld”. (Foto di Herbert
Francesco ci fu già una richiesta di sue immagini. Come indicano gli Winklenher, OSFS)
archivi della Visitazione di Annecy, “artisti e incisori fecero subito ritratti del santo vescovo un ampio numero dei quali dovevano essere distribuite con cornici riccamente decorate a seconda della posizione sociale del destinatario”, in altre parole, cardinali e altre persone facoltose che
potevano finanziare la causa. Una volta beatificato e canonizzato, la fisionomia di Francesco fu onnipresente
in dipinti, affreschi decorativi, vetrate, incisioni, statue, medaglie e ricami su casule, stendardi e paramenti
d’altare.
Incontrare s. Francesco di Sales nella vita
“Egli riceveva tutti coloro che si presentavano con la stessa espressione di tranquilla affabilità e mai
mandava via qualcuno, qualunque fosse il suo rango; ascoltava sempre con calma assoluta e per tutto il
tempo in cui la gente sentiva di aver bisogno di parlare. Era così paziente e attento che si sarebbe detto che
quella fosse la sola cosa che avesse da fare e tutti si sentivano felici e soddisfatti quando se ne andavano….
Essi desideravano gustare un po’ della grande amabilità e serenità di cuore che egli invariabilmente trasmetteva loro e che aiutava la gente ad aprirsi a lui con grande confidenza …
--Tutto il suo comportamento e il suo modo di parlare mostravano grande dignità e riserbo, ma allo
stesso tempo era umile, calmo e franco; non era mai in posa, era del tutto naturale e gli era estraneo ogni
formalismo. Non lo si sentì mai dire nulla di inopportuno o di sfacciato o parlare in modo che potesse essere offensivo. Non alzava la voce senza motivo e parlava con serietà, scegliendo le parole in modo pacato e
senza fretta, trasmettendo sempre ciò che voleva dire in modo efficace, ma senza espressioni ricercate o
qualsiasi altra ostentazione retorica – egli era assolutamente per la franchezza e la semplicità. Io stessa notai spesso, e altri ebbero la mia stessa impressione, che egli non diceva né troppo né troppo poco, ma solo
ciò che era necessario e usava i termini in modo così appropriato che non avrebbe potuto essere
migliore.…
--Erano tutti magniloquenti nell’elogiare la sua capacità di conversare e tutti coloro che conoscevano
questo grande servo di Dio apprezzavano e gradivano straordinariamente il suo modo di parlare… Mio fratello, l’arcivescovo di Bourges, e anche il mio defunto padre, e altre persone di rango che lo conobbero e
furono suoi compagni di viaggio non erano mai sazi di elogiarlo per la sua conversazione santa, istruttiva e
molto piacevole…”
Da St. Francis de Sales: A Testimony by St. Chantal [S. Francesco di Sales: una testimonianza di s. Chantal], nuova traduzione, con una introduzione di Elisabeth Stopp (Londra: Faber & Faber, 1967), 138-139.
5
STUDI SALESIANI NEL MONDO
Africa
BÉNIN
La fondazione in Bénin, iniziata da p. André Brix, OSFS, e portata avanti da p. Maurice Riguet, OSFS, che
furono uno dopo l’altro Superiori della Provincia Francese, celebra quest’anno il suo 25° anniversario. Fin
dall’inizio questa impresa si collocò nella scia della tradizione missionaria dei primi Oblati e del loro Fondatore, p. Brisson, che alla fine del XIX sec. fondarono missioni in Sud Africa e in Brasile.
La missione degli Oblati in Bénin è a sostegno dell’impegno per l’evangelizzazione in Africa che tiene intimamente collegati tra loro sviluppo ed evangelizzazione nella prospettiva di costruire un mondo di giustizia
e di pace. I primi missionari furono i padri Stephan Raux, OSFS, Jean-Luc Leroux, OSFS, e Henri Malidin,
OSFS. Attualmente ci sono quattro sacerdoti Oblati nativi del Bénin e sei seminaristi, che stanno intraprendendo i loro studi all’Università Cattolica di Lione in Francia. Ci sono anche due fratelli Oblati e diversi postulanti che entreranno in noviziato in settembre. L’ICSS esprime le sue congratulazioni a tutti gli Oblati della fondazione del Bénin in questa felice ricorrenza che costituisce una pietra miliare nella sua storia!
Le “Journées Salésiennes” del Bénin si sono svolte dal 29 agosto al 2 settembre 2011. I quaranta partecipanti
sono venuti per riflettere, pregare e apprendere qualcosa in più sul tema “La Vergine Maria e S. Francesco di
Sales”. Ci sono stati due interventi: p. Bernard Baussand, OSFS, ha collocato il Fiat di Maria nel contesto
della visione salesiana dell’Incarnazione, mentre p. Charles Whannou, Prete di S. Francesco di Sales, ha presentato la Visitazione come mistero di amore dinamico.
Asia
MISSIONE DELL’INDIA
Il 21 marzo 2011 è stata posata la prima pietra della De Sales Academy da parte di p. Bernard O’Connor,
OSFS, Rettore della De Sales University. Il Consiglio di Amministrazione di quest’ultima ha promesso di
contribuire con 100.000 $ annui per cinque anni per sostenere i costi di costruzione dell’Academy, che quando sarà completata con i suoi cinque piani ospiterà circa 2000 studenti a partire dai 12 anni di età. Una presentazione Power Point dell’Academy si può vedere sul sito:
http://www.desalesoblatesindia.com/academy.html.
Mar George Punnakotill, vescovo di Kothamangalom, ha dato il suo permesso per l’inizio di una comunità di
Oblati e una casa per ragazzi nella sua diocesi. Questa iniziativa è stata di p. John Sankarathil, OSFS, con il
consenso del Superiore Delegato, p. Baiju Puthussery, OSFS.
L’aumento degli Oblati indiani è costante e notevole. Attualmente ci sono sedici sacerdoti, dodici scolastici
con i voti temporanei e quattro novizi.
6
Europa
FRANCIA
Si sono tenute a Troyes le annuali “Journées Salésiennes 2011”. Il tema era : « Évangeliser aujourd’hui avec
François de Sales » [Evangelizzare oggi con Francesco di Sales]. Questi i relatori e il titolo dei loro interventi: François-Xavier Amherdt, “Avenir de la mission et l’évangelisation: Vers une pastorale d’engendrement”
[Il futuro della missione e l’evangelizzazione: verso una pastorale che generi alla fede]; Corneille Kimmakon, “Mission et Inculturation en Afrique”; Philippe Legros, “La Harangue pour la Prévôté” [Il discorso programmatico come Prevosto]. Questi interventi sono stati pubblicati sugli Annales Salésiennes, nuova serie, n.
4, 2° semestre 2011. Gli altri contributi saranno pubblicati nel prossimo numero del periodico.
L’ultimo numero degli Annales Salésiennes annuncia che le “Journées Salésiennes 2012” si terranno a
Troyes dal 20 al 24 agosto. Il tema delle giornate è “De la Croix jaillit la Vie” [Dalla croce scaturisce la vita].
Gli interventi punteranno sul significato della malattia e della sofferenza nella prospettiva del mistero pasquale e secondo S. Francesco di Sales. Interverranno con i seguenti contributi: Benoît Gobau, PSFS,
“L’espérance chrétienne” [La speranza cristiana]; Sr. Geneviève-Agnès, OSFS, “Les sept paroles de Jésus en
croix” [Le sette parole di Gesù in croce]; Valerie Vasseur, CSV, “Témoignage en unité de soins
palliatifs”[Testimonianza nel reparto di cure palliative]; Philippe Legros, “Images de la Croix et du Crucifié
dans l’œuvre de François de Sales » [Immagini della croce e di Gesù crocifisso nelle opere di Francesco di
Sales]; Jean-Luc Leroux, OSFS, « La Croix et l’espérance dans les lettres de saint François de Sales » [La
croce e la speranza nelle lettere di S. Francesco di Sales] ; Blandine Delahaye, « Le regard de François de
Sales sur la maladie : Maître de l’art de souffrir » [Come Francesco di Sales guarda la malattia : maestro
nell’arte di soffrire].
GERMANIA
PROVINCIA DI LINGUA TEDESCA (GERMANIA-AUSTRIA–SVIZZERA)
Il signor Christian Deppisch ha terminato la digitalizzazione delle opere di p. Brisson in tedesco. Tutti i ritiri,
i capitoli e le istruzioni di p. Brisson sono ora disponibili on line sia in tedesco che in francese all’indirizzo:
www.louisbrisson.org.
La beatificazione di p. Brisson ha reso opportuno il rilancio e l’aggiornamento del sito www.louisbrisson.org. Questo sito in lingua tedesca è ora una fonte di informazioni su p. Brisson e di notizie sulla celebrazione della sua beatificazione. Di particolare interesse è il logo, la “Croce di p. Brisson”, una croce dorata
con le ruote di un orologio, combinando così la profonda fede di p. Brisson con la sua passione di costruire
orologi. Il sito presenta anche materiale su p. Brisson da usare nella liturgia e nelle scuole.
Per la beatificazione sarà pubblicato e inviato a 300 punti di vendita di mezzi di informazione in Germania,
Austria e Svizzera del materiale informativo sulla vita e sull’opera di Louis Brisson, sulle Suore Oblate e sugli Oblati di SFS, come sulle diverse iniziative a Troyes e nei paesi di lingua tedesca per la beatificazione.
Andreas Kehr (compositore) e p. Herbert Winklehner, OSFS, (autore del testo) hanno composto una nuova
canzone su Louis Brisson intitolata “Tutto di cuore”. Canzone e testo sono disponibili sul sito: www.louisbrisson.org.
Il musical “Die Baronin [La baronessa]” sulla vita di S. Giovanna di Chantal, che ha visto la prima nel maggio 2011 ad Eichstätt in Baviera, è stato un grande successo: tutte le rappresentazioni hanno venduto tutti i
biglietti. Il pubblico è stato di ca. 2500 persone e l’incasso per la vendita dei biglietti ha ammontato a ca.
Euro 34.000 ed è stato donato al Fondo Chablais per le Missioni degli Oblati di SFS. Questo è stato possibile
perché le 130 persone (dagli 8 agli 80 anni) che hanno realizzato il musical hanno lavorato gratuitamente.
Come segno di gratitudine per lo splendido lavoro e per la generosità è stato loro offerto un viaggio ad Annecy per visitare alcuni dei luoghi originari rappresentati nel musical. Verso la fine del 2011 la Franz Sales
Verlag ha pubblicato un DVD di questo musical e nel giugno 2012 la raccolta di tutti i testi e gli spartiti delle
canzoni del musical oltre a un doppio CD con tutte le canzoni del musical registrate in studio. Il musical ha
contribuito in modo significativo a diffondere la spiritualità salesiana nel mondo di lingua tedesca: ha permesso a molte persone, soprattutto giovani, che non avevano familiarità con s. Francesco di Sales e s. Giovanna di Chantal, di conoscere la loro spiritualità. Per ulteriori informazioni sul musical consultare il sito:
www.musical-diebaronin.de.
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L’incontro annuale dell’Arbeitsgemeinschaft für Salesianische Studien [Gruppo di lavoro per gli Studi Salesiani] ha avuto luogo al Salesianum Rosental, di Eichstätt in Baviera, il 26-27 novembre 2011. L’argomento
era: “La Chiesa in prospettiva salesiana”. Hanno parlato il Dott. Thomas Günther, la cui tesi di dottorato era
sulla concezione che S. Francesco di Sales aveva della Chiesa, e il Rev. Dott. Stefan Hauptmann, parroco di
Markt Indersdorf (Arcidiocesi di Monaco di Baviera), che ha parlato dell’importanza pratica e pastorale della
spiritualità salesiana nel ministero svolto in parrocchia. Il prossimo incontro è programmato per il 16-17 novembre 2012 ad Eichstätt. Per commemorare la beatificazione di p. Brisson, il tema dell’incontro sarà “Don
Bosco e p. Brisson: due fondatori di spiritualità salesiana”.
Verso la fine del marzo 2012 per la seconda volta un gruppo di laici si è ritrovato al monastero della Visitazione di Zangberg, in Baviera, per discutere la costituzione di un Gruppo Associato salesiano. L’incontro è
sfociato nella creazione degli “Amici di s. Francesco di Sales”, la cui missione è di cooperare con gli Oblati
di SFS nel diffondere la spiritualità salesiana. P. Sebastian Leitner, OSFS, è stato designato coordinatore del
gruppo e a tenere i contatti con gli Oblati di SFS.
La sezione di lingua tedesca della Radio Vaticana nel gennaio 2012, in occasione della solennità di s. Francesco di Sales, ha tenuto una trasmissione sul ruolo del Santo come patrono dei giornalisti. La trasmissione è
ancora disponibile all’indirizzo: http://www.vaticanradio.org/ted/articolo.asp?c=552737.
MONACHE DELLA VISITAZIONE
Il 18 marzo 2012 il monastero della Visitazione di Zangberg ha celebrato i 150 anni di fondazione con una S.
Messa solenne, presieduta da S.E. Mons. Bernard Haßberger, vescovo ausiliare di Monaco. La sua omelia ha
sottolineato come tutti siano amati e benedetti da Dio in modo unico e perciò tutti i cristiani, tutta la Chiesa
sono chiamati a condividere questo amore con le persone e con il mondo, come fanno le visitandine di Zangberg da 150 anni.
ASSOCIAZIONE DI SAN FRANCESCO DI SALES
Il 28 gennaio 2012 il Gruppo della Svizzera di lingua tedesca dell’Associazione di s. Francesco di Sales ha
celebrato il suo 50° anniversario. Per la partecipata liturgia eucaristica hanno concelebrato il Vescovo ausiliare di Basilea Martin Gächter e p. Konrad Haußner, OSFS, e p. Johannes Föhne, OSFS. Tra gli ospiti era
venuta da Parigi Anni Trabichet, Responsabile Generale dell’Associazione. Il Vescovo Gächter ha parlato di
s. Francesco di Sales con trasporto.
ISTITUTO SECOLARE DI S. FRANCESCO DI SALES
L’Istituto ha tenuto la sua Assemblea Generale dal 22 al 25 luglio a Passau, in Germania, e ha discusso sul seguente ordine del giorno: la direzione spirituale dell’Istituto, il Direttorio spirituale, la
riorganizzazione dei gruppi di Germania e Austria, resoconto economico dell’Istituto, ecc. Hanno
partecipato le delegate di Namibia, Brasile, Stati Uniti, Germania e Austria. Tre le lingue utilizzate:
tedesco, inglese e portoghese. Come Direttrice Generale è stata rieletta Angela Rauche per un quarto mandato. Queste le consigliere elette: Vreni Riedacher (Baviera), Christa Rose (Vienna), Ottilie
Kutenda (Namibia), Margarina Hanauer e Iria Urnau (Porto Alegre, Brasile).
PROVINCIA OLANDESE
Nel dolore per la morte di due dei suoi membri – p. Jos van de Broek, OSFS, che è morto il 2 dicembre 2011 all’età di 86 anni, e p. Jan van Duijnhoven, OSFS, morto il 19 gennaio 2012 all’età di
83 anni – la Provincia diviene sempre più consapevole del bisogno urgente di pensare al futuro. attualmente è composta di sedici membri, la cui età media è di 81 anni. Non si può ignorare questa situazione demografica, che fornisce il motivo per una profonda discussione sul presente e sul futuro
della Provincia con particolare attenzione ai seguenti ambiti: “reclutamento” di membri più giovani;
passi da intraprendere per trasmettere il patrimonio spirituale salesiano degli Oblati al futuro, soprattutto attraverso i circoli salesiani e la rete dei laici della Provincia. Il provinciale, p. Kees Jongeneelen, e il suo Consiglio, alla presenza del Dott. A. Leijs, che è un membro del Consiglio dell’Associazione Olandese dei Religiosi (KNR), hanno stilato un elenco di desideri e un piano possibile per affrontare questi punti importanti.
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La beatificazione di p. Brisson include la preparazione di un DVD che sarà presentato a Troyes per
l’occasione e in ottobre uno speciale incontro della Famiglia Salesiana Olandese al Salesianum. Il
pellegrinaggio annuale della Provincia per i laici ad Annecy avrà luogo dall’8 al 14 settembre 2012
e nel viaggio di ritorno il gruppo parteciperà alla cerimonia di beatificazione a Troyes.
Stati Uniti
COOPERAZIONE INTERCONGREGAZIONALE
Il Centro De Sales Resources and Ministries e il De Sales Spirituality Services hanno promosso un incontro
designato come “Iniziativa salesiana” al Centro per ritiri “S. Paolo della Croce” dei Passionisti a Detroit (Michigan) il 10-12 aprile 2012. Vi hanno partecipato i responsabili di dodici organizzazioni salesiane – le Suore
Oblate, gli Oblati di SFS di entrambe le Province del Nord America, i Salesiani di don Bosco, l’Associazione
di s. Francesco di Sales, le Suore della Visitazione delle due federazioni, i Missionari di s. Francesco di Sales
e il Network salesiano. Tutti sono stati invitati a condividere la loro missione e a prendere in considerazione
modalità per meglio promuovere la nostra comune tradizione e le nostre tradizioni. Tra gli argomenti discussi la possibilità di diffondere la spiritualità salesiana nella cultura di oggi, le opportunità di collaborazione, il
condividere la spiritualità con la fascia di età dei trentenni/quarantenni, le vocazioni, l’educazione dei giovani e l’impiego della tecnologia. Sono state prese in considerazione anche una pagina web di spiritualità salesiana in collaborazione e la prossima Convenzione Salesiana di novembre. I presenti sono stati d’accordo di
continuare il cammino intrapreso nell’incontro, che hanno giudicato un contributo positivo alla diffusione
della spiritualità salesiana.
PROVINCIA DI TOLEDO-DETROIT
Il Centro De Sales Resources and Ministries (DR&M) sta preparando la prossima Convenzione Salesiana del
2012 che si terrà il 2-4 novembre al Lakeside Chalet a Sheraton Westport Plaza, St. Louis, MO. Il tema, “LA
SPIRITUALITÀ DI OGNI GIORNO PER TE: vivere santamente con occhi salesiani”, sarà proposto da Allen Hunt, predicatore, scrittore e presentatore alla radio noto a livello nazionale. La sua attenzione sarà rivolta soprattutto al bisogno di spiritualità nella nostra vita. altri contributi saranno dati da Geoff Rose, OSFS, su
come vivere una vita santa nella cultura di oggi, da Jeanne Hunt e John Graden, OSFS, sulla preghiera, e da
Mary Sellars Malloy su come vivere con gioia. Oltre ad offrire contributi di riflessione, musica, preghiera, liturgia e esperienza di comunione, si spera che la Convezione raduni insieme tanto coloro che sono immersi
nella vita salesiana quanto coloro che sono in ricerca e non hanno ancora familiarità con la spiritualità salesiana ma cercano il sacro nella loro vita. Per ulteriori dettagli e/o per iscriversi consultare il sito: www.desalesresource.org, o telefonare a DM&R (1-800-782-2270).
Il numero della rivista Bondings della primavera 2012 contiene la recensione di p. David Whalen, OSFS, sul
libro di Françoise Bouchard Padre Louis Brisson: un cuore che batte all’unisono con Dio. Rileva che la traduzione è molto agevole e afferma che “La biografia di F. Bouchard presenta [p. Brisson] come uno [che] ha
impegnato tutta la propria vita in una forma iniziale di riflessione teologica prima che il termine e la metodologia fossero chiaramente definiti”. Nel numero dell’inverno 2012 compare un breve articolo su “P. Louis
Brisson e la formazione salesiana” tratto da un articolo di p. William Guerin, OSFS, che ha sottolineato tre
importanti aspetti della filosofia dell’educazione di p. Brisson: “il rispetto per il bambino, il buon esempio e
la preghiera per i propri studenti”.
Il Salesian Scholars Seminar che si tiene ogni due anni è in programma per il 18-21 ottobre 2012
con sede presso il DR&M a Stella Niagara, NY. Il tema del seminario è: “La Pentecoste della tradizione salesiana”, intesa nel senso più ampio includendo così un’ampia gamma di argomenti, tra cui
la fondazione dell’Ordine della Visitazione, il mistero della Visitazione, l’Eucaristia, il Sacro Cuore, la cosiddetta Pentecoste salesiana del XIX secolo, ecc.
PROVINCIA DI WILMINGTON-PHILADELPHIA
Nel gennaio 2012 il Capitolo Provinciale ha votato lo scioglimento della Conferenza Provinciale e ha deciso
di sostituirla con una struttura più fedele allo spirito delle Costituzioni che assicuri ai membri della Provincia
l’opportunità di dialogare e di far conoscere il loro pensiero su vari argomenti relativi alla Provincia e alla
Congregazione. Si è pensato che degli incontri regionali su temi specifici costituiscano una modalità con cui
i membri possano esprimere maggiormente la loro opinione e le loro preoccupazioni. Nella prima metà del
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2012, in un arco di tempo di oltre tre mesi sono stati tenuti undici incontri regionali sulla “visione” e l’eredità
di p. Brisson, con particolare attenzione al ruolo del Direttorio spirituale nella nostra attuale situazione. Gli
scambi avevano il fine di trarre le implicazioni per la Provincia in termini di carisma, Chiesa e comunità (le
tre priorità della Provincia) e per la Congregazione in termini di cammino nella stessa direzione da parte delle Province in preparazione al Capitolo Generale del 2012.
L’articolo di p. Alexander Pocetto, OSFS, “Il Direttorio spirituale nella tradizione degli Oblati americani” e
quello di p. Lewis Fiorelli sul Direttorio spirituale sono stati usati come testi per la riflessione e per preparare i momenti di discussione. Gli incontri prevedevano un tempo di 75-90 minuti con la presenza di una persona incaricata di guidare il momento di accoglienza, di una che ha moderato la discussione e di un’altra che
ha registrato i vari contributi. Questa la struttura degli incontri: preghiera (5 minuti); presentazioni (ogni partecipante ha avuto la possibilità di condividere ciò che sta vivendo a livello personale e di apostolato, 20-30
minuti); conversazione strutturata (45 minuti) e altri argomenti (10 minuti). Dopo ogni incontro è stata stilata
una relazione e p. Barry Strong, OSFS, Direttore Amministrativo della Provincia, ha trasmesso a tutti i membri della Provincia le varie relazioni via e-mail. Ciò che è emerso in queste relazioni aiuterà ulteriormente a
definire le priorità della Provincia e fornirà informazioni necessarie ai delegati provinciali al Capitolo Generale.
P. Joseph Chorpenning, OSFS, presidente e membro di lingua inglese della ICSS, ha presentato un suo contributo al Lovis Corinth Colloquium 2012 alla Emory University. Il tema del Colloquio era “Ab historia proprie figurativa: le immagini come strumenti di esegesi, 1400-1700” e il titolo della conferenza di p. Chorpenning, “La lectio divina e la rappresentazione del rapporto tra cuore umano e cuore divino in Francesco di Sales”. In aprile la stessa conferenza è stata tenuta al Dipartimento di Teologia e Studi religiosi dell’Università
di Scranton. P. Chorpenning ha anche presentato un contributo su “Il sole e gli spechi: l’immagine emblematica della santificazione di s. Giuseppe in Francesco di Sales” all’incontro annuale della Renaissance Society
of America a Washington, D.C., tenuto il 21-24 marzo 2012. questo contributo faceva parte di una sessione
sul tema “Nuova luce sulla devozione a s. Giuseppe nei testi e nell’arte agli inizi dell’età moderna”.
The Dialog [Il dialogo], il giornale della Diocesi di Wilmington, DE, ha reso omaggio a p. Roberto Balducelli, OSFS, con un servizio speciale in prima pagina sui suoi settantacinque anni di sacerdozio e sul suo intenso
ministero al servizio dei fedeli della parrocchia di s. Antonio da Padova, tenuta dagli Oblati, e dell’intera diocesi. Il 12 agosto 2012 si è tenuta una celebrazione per il suo 100° compleanno. In tutto ciò che ha fatto p.
Roberto ha incarnato lo spirito e il carisma salesiano degli Oblati. Ad multos annos!
Nel gennaio 2012, p. John Crossin, OSFS, è diventato Direttore Esecutivo del Segretariato per gli Affari ecumenici e interreligiosi della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB). Mons. Ronny E.
Jenkins, Segretario Generale dell’USCCB, ha affermato: “P. Crossin ha un’esperienza e una conoscenza
straordinarie nel mondo delle relazioni ecumeniche e interreligiose. Ha anche una notevole esperienza amministrativa affinata nel servizio alla sua congregazione religiosa. Sono felice di dargli il benvenuto nella
USCCB”. Il Segretariato sostiene l’opera dei vescovi nell’ambito del dialogo ecumenico, interreligioso e con
gli Ebrei e lavora con teologi ed altri esperti in questi ambiti; ha competenza sia a livello nazionale che internazionale. I gruppi religiosi attualmente in dialogo ufficiale con i vescovi includono gli Ortodossi, gli Anglicani, i Cattolici nazionali polacchi, i Luterani, i Riformati, i Metodisti, gli Ebrei, i Musulmani e i Sikh.
Pubblicazioni
LIBRI
INGLESE
Françoise Bouchard, Father Louis Brisson: A Heart That Beats in Rhythm with God [Louis Brisson: un
cuore che batte all’unisono con Dio], trad. dalle Suore Oblate di SFS, Troyes, (Paris: Salvator, 2011).
Thomas A. Donlan, The Reform of Zeal: François de Sales and Militant Catholicism during the French
Wars of Religion [Zelo di riforma: Francesco di Sales e il cattolicismo militante durante le guerre di religione
in Francia] (Tesi di dottorato, Università dell’Arizona, 2011).
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Encountering Anew the Familiar: Francis de Sales’s „Introduction to a Devout Life” at 400 Years
[Incontrare di nuovo un intimo amico: i 400 anni dell’“Introduzione alla vita devota”], a cura di Joseph
Chorpenning OSFS (Roma: ICSS, 2012). Per saperne di più vedere a p. 15.
Joseph of Nazareth through the Centuries [Giuseppe di Nazaret attraverso i secoli], a cura di Joseph F.
Chorpenning, OSFS (Philadelphia: Saint Joseph’s University Press, 2011). Un’intervista con p. Chorpenning
sul libro e sull’importanza di s. Giuseppe nell’Anno della fede 2012-2013 proclamato da Papa Benedetto
XVI per i 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II si può trovare all’indirizzo:
http://www.catholicnewsagency.com/news/st.-joseph-hailed-as-model-for-upcoming-year-of-faith/.
Matthew Levering, Predestination: Biblical and Theological Paths [Predestinazione: percorsi biblici e
teologici] (New York: Oxford University Press, 2011). Francesco di Sales è una delle sedici figure di cui è
indagata la concezione della predestinazione. Il capitolo finale offre un approccio costruttivo all’argomento,
che ha le sue radici nella metafisica teocentrica di s. Tomaso d’Aquino e nella sua dottrina della permissione
di Dio nei confronti del peccato e sull’accento posto da Caterina da Siena e da Francesco sul sovrabbondante
amore di Dio per tutte le creature. Il libro è disponibile anche in format Kindle.
FRANCESE
Françoise Bouchard, Á la source de la Visitation [Alle fonti della Visitazione] (Paris: Salvator, 2011).
Pour Annecy et pour le monde: L’ordre de la Visitation (1610-2010), Actes du colloque international
d’Annecy, 1er – 3 juin 2010 (Per Annecy e per il mondo : L’Ordine della Visitazione (1610-2010), Atti del
colloquio internazionale di Annecy, 1-3 Giugno 2010), a cura di Marie-Élisabeth Henneau et al. (Milano:
Silvana Editoriale/Archives départamentales de la Haute-Savoie, 2011).
Sacrées Soieries: Étoffes précieuses à la Visitation [Sete sacre : stoffe preziose alla Visitazione], a cura di
Géraud Picaud e Jean Foisselon, catalogo della mostra (Paris: Somogy éditions d’art/Moulins: Musée de la
Visitation, 2012). Catalogo della mostra al Musée de la Visitation di Moulins (12. Maggio – 24. Dicembre
2012).
Soeur Marie-Christophe, St. François de Sales: Une pensée par jour [S. Francesco di Sales: Un pensiero al
giorno] (Montreal: MediasPaul, 2007).
TEDESCO
Françoise Bouchard, Pater Louis Brisson. Ein Herz im Gleichklang mit Gott [Louis Brisson: un cuore che
batte all’unisono con Dio] (Paris: Salvator Verlag, 2011). Versione tedesca della nuova biografia del
fondatore delle Suore Oblate e degli Oblati di SFS.
Francis Care / Herbert Winklehner (a cura di), Die Baronin – Songbook. Musical über das Leben der
heiligen Johanna Franziska von Chantal [La baronessa. Raccolta delle canzoni del musical sulla vita di s.
Giovanna Francesca di Chantal], Eichstätt: Franz Sales Verlag, 2012. Contiene tutti i testi, le note e un
Playback-CD.
Hermann-Josef Frisch, Geht mutig neue Wege! Briefe von Heiligen an Christen von heute [Seguite nuove
strade con coraggio! Lettere di santi ai cristiani di oggi], Ostfildern: Patmos Verlag, 2011. L’idea non è
nuova, ma è sempre buona. L’autore prende in considerazione la vita di un santo e si chiede che cosa lui o lei
direbbe ai cristiani di oggi e quindi inventa una lettera scritta dal cielo da questo santo/a. Tra questi santi
considerati c’è anche Francesco di Sales. Non sorprende che nella sua lettera dal cielo egli voglia aiutare la
gente a vivere la fede in mezzo al mondo.
Florian Joußen, Biographisches Lernen als religiösdidaktisches Prinzip anhand der Person des Franz von
Sales [Lo studio biografico come principio di didattica della religione dimostrato dalla persona di Francesco
di Sales]. Elaborato per l’esame di stato per l’abilitazione all’insegnamento, Aachen 2011.
Martha Kindermann, Der Weg der „Baronin“. Die Entstehung eines Musicals vom Libretto bis zur Edition
[Il cammino della “Baronessa”. La storia di un musical: dal libretto alla pubblicazione], studio per la Laurea
in musica, Eichstätt-Ingolstadt 2011. L’autrice descrive la genesi del musical “La baronessa” sulla vita di
Giovanna Francesca di Chantal.
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Klaus Koziol, Gottvertrauen und Menschenliebe. Johannes XXIII. - seine Spiritualität für heute [Fiducia in
Dio e amore per la gente. Giovanni XXIII: la sua spiritualità per l’oggi], Ostfildern: Patmos Verlag, 2012. La
spiritualità del beato Papa Giovanni XXIII, descritta in questo libro, non è altro che quella di s. Francesco di
Sales. Questo è perciò un libro sulla spiritualità salesiana, anche se il Dottore della Chiesa viene viene citato
solo una volta.
Elke Pahud de Mortanges, Unheilige Paare? Liebesgeschichten, die keine sein durften [Coppie assurde?
Storie d’amore impossibili], München: Kösel Verlag, 2011. Questo libro presenta le storie (d’amore) tra otto
uomini e donne di Chiesa. Tra queste “coppie assurde” (fortunatamente il titolo è seguito da un punto di
domanda) ci sono Francesco di Sales e Giovanna Francesca di Chantal. L’autrice parla in modo esteso dei
due santi sottolineando l’unicità della loro amicizia.
Albert Raffelt / Peter Reifenberg, Universalgenie Blaise Pascal. Eine Einführung in sein Denken [Il genio
universale Blaise Pascal. Introduzione al suo pensiero], Würzburg: Echter Verlag, 2011. Il libro offre
un’introduzione scientificamente fondata al pensiero di Blaise Pascals (1623-1662). Descrive anche
l’influsso di s. Francesco di Sales su Pascal. Gli scritti di Francesco insegnarono a Pascal a far sfociare il suo
pensiero teologico in una theologia cordis.
André Ravier, Johanna Franziska von Chantal. Ihr Wesen und ihre Gnade [Giovanna Francesca di Chantal.
La sua figura e la sua grazia], Eichstätt: Franz Sales Verlag 2012. Nuova edizione di una biografia che è un
classico.
Jörg Zink, Das Vaterunser [La preghiera del Padre nostro], Stuttgart: Katholisches Bibelwerk, 2011. Il
teologo evangelico cita nel suo libro anche una frase di s. Giovanna di Chantal: “Che cos’è la preghiera? È
un respirare nell’amore senza parole all’immediata presenza di Dio”.
ITALIANO
Mariagrazia Franceschini, Breve guida spirituale secondo S. Francesco di Sales (Editrice Elledici, 2009).
Pier Giordano Cabra, Senza l’amore sarei nulla: L’inno alla carità di 1 Corinizi 13 (Brescia: Editrice
Queriniana, 2010). L’inno alla carità di 1Cor 13 è meditato nella forma tradizionale della lectio divina. Gli
spunti per l’oratio e la contemplatio sono tratti dagli scritti di s. Francesco di Sales. Questo libro è stato
pubblicato in collaborazione con le Visitandine di Salò.
Pier Giordano Cabra, Si può essere felici con Dio? Alla ricerca della gioia (Brescia: Editrice Queriniana,
2011). Il libro ha la stessa struttura del precedente e ha visto invece la collaborazione delle Visitandine del
monastero di Brescia.
Elisabeth Stopp, Madame de Chantal: Ritratto di una Santa (Brescia: Editrice Morcelliana, 2010). È la
traduzione italiana a cura delle monache della Visitazione di Salò della biografia di Giovanna di Chantal che
è già un classico. La prefazione è dello studioso italiano Massimo Marcocchi. Si può ordinare presso la Casa
editrice: www.morcelliana.com.
Articoli
Papa Benedetto XVI, “S. Francesco di Sales”, in Doctors of the Church [Dottori della Chiesa] (Huntington,
IN: Our Sunday Visitor Publishing Division, 2011), 251-57. Testo del Papa sul Santo durante l’udienza
generale del 2 Marzo 2011.
Joseph F. Chorpenning, OSFS, “The 200th Anniversary of Saint John Neumann’s Birth (1811-2011), [Il
200° anniversario della nascita di s. Giovanni Neumann]” American Catholic Studies 122/3 (2011): 89-94.
Questo articolo accosta l’insegnamento di Papa Benedetto XV, secondo cui la norma per le virtù eroiche è la
fedeltà ai doveri del proprio stato, elemento che ha costituito un punto di svolta nella causa di
canonizzazione di s. Giovanni Neumann, il successivo inserimento di questa dottrina nella Lumen gentium e
l’anticipazione che ne ha fatto s. Francesco di Sales “con il profondo intuito della sua sagacia”, secondo le
parole di Papa Paolo VI.
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Joseph F. Chorpenning, OSFS, “Visual, Verbal, Mental, and Living Images in Early Modern Catholicism:
Francis de Sales and Adrien Gambart,” [Immagini visive, verbali, mentali e vive nel cattolicesimo all’inizio
dell’età moderna: Francesco di Sales e Adrien Gambart] Journal of Religion and Society: Supplement 8,
Religion and the Visual (2012): 55-71.
Benny Koottanal, MSFS, „Salesian Understanding of the Eucharist,” [La visione salesiana dell’Eucaristia)
Indian Journal of Spirituality, 24/ 2 (Giugno 2011): 130-39.
William May, „In Memoriam of Father John Harvey, OSFS,” (In mamoria di p. John Harvey OSFS)
Fellowship of Catholic Scholars Quarterly, Nr. 1 (Primavera 2011): 12-14.
Daniel P. Wisniewski OSFS, „‘I Shall Always Take the Side of Divine Providence’: How the Spirituality of
St. Francis de Sales Supports Human Resilience during Bereavement,” [“Starò sempre dalla parte della
divina Provvidenza”: Come la spiritualità di s. Francesco di Sales può aiutare in caso di lutto] in Handbook
on Spirituality, a cura di Cleveland A. Stark und Dylan C. Bonner (Hauppauge, N.Y.: Nova Science
Publishers, Inc., 2012), 227-39.
Il periodico Dix-septième siècle, no. 235, 2007/2 presenta i seguenti articoli su s. Francesco di Sales:
Emmanuel Bury, “Relire saint François de Sales” [Rileggere s. Francesco di Sales]; Hélèn Michon,
“François de Sales: De l’anthropologie à la mystique” [Francesco di Sales: dall’antropologia alla mistica);
Laurence Devillairs, “La supposition impossible” [La supposizione impossibile]; Benedetta Papasogli,
“L’abeille et la colombe: La méditation chez François de Sales” [L’ape e la colomba: la meditazione secondo
Francesco di Sales]; Christian Belin, “La naïveté amoureuse dans le Traité de l’amour de Dieu” [La
semplicità dell’amore nel Trattato dell’amor di Dio]. Tutti gli articoli si possono trovare all’indirizzo:
http://www.cairn.info/revue-dix-septieme-siecle-2007-2.htm .
DVD
Andreas Kehr, Herbert Winklehner, Nicola Bamberger, Die Baronin - eine wahre Geschichte. Musical über
Johanna Franziska von Chantal, [La Baronessa: una storia vera. Musical su Giovanna Francesca di Chantal],
DVD, ca. 110 minuti, Eichstätt: Franz Sales Verlag, 2011. DVD della rappresentazione del musical ad
Eichstätt nel maggio 2011.
Audio CD
Die Baronin—eine wahre Geschichte. Musical über Johanna Franziska von Chantal [La Baronessa: una
storia vera. Musical su Giovanna Francesca di Chantal], di Francis Care, Herbert Winklehner OSFS, Nicola
Bamberger, 2 Audio-CD, Eichstätt: Franz Sales Verlag, 2012. Registrazione in studio di tutte le canzoni del
musical.
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Simposio internazionale sul ministero e la spiritualità di p. Louis Brisson
Organizzato, in occasione della sua beatificazione, dalla Commissione Internazionale per gli Studi
salesiani (ICSS)
24.-25. Settembre 2012,
Casa Madre delle Suore Oblate di s. Francesco di Sales, Troyes, Francia
Lunedì, 24. Settembre
14:30 – 17:00
Saluto: Superiora Generale Françoise-Bernadette Beuzelin OSFS
Interventi:
“Il contesto di P. Brisson: La Pentecoste salesiana del XIX secolo”,
Wendy M. Wright, Ph.D.
Docente di Teologia, Creighton University, Omaha, USA
“P. Brisson: la fondazione delle Suore Oblate di s. Francesco di Sales e il loro carisma”,
Sr. Ann Elizabeth Eder OSFS, Presidente del C.d.A. di Mount Aviat Academy, Childs, MD
Martedì, 25. Settembre
9:00 - 12:00
S. Messa nella cripta della Casa Madre delle Suore Oblate
“P. Brisson: la fondazione degli Oblati di s. Francesco di Sales e il loro carisma”
P. Joseph F. Chorpenning OSFS, Ph.D.
Presidente della ICSS e Direttore della Saint Joseph’s University Press, Philadelphia, USA
“Il processo di beatificazione di p. Brisson: storia e sviluppo”
Sr. Madeleine-Thérèse Dechambre OSFS, Postulatrice della causa di p. Louis Brisson
Conclusioni:
P. Aldino Diesel, OSFS, Superiore Generale degli Oblati di s. Francesco di Sales
La Circolare della ICSS è stata fondata nel 1997 ed è pubblicata semestralmente dalla Commissione Internazionale per gli Studi Salesiani (ICSS) degli Oblati di S. Francesco di Sales (Joseph F. Chorpenning,
OSFS, Presidente; Valdir Formentini, OSFS; Dirk Koster, OSFS; Herbert Winklehner, OSFS). Il suo
obiettivo principale è diffondere su scala mondiale le informazioni relative agli Studi Salesiani (S. Francesco di Sales; S. Giovanna di Chantal; P. Louis Brisson, fondatore degli Oblati di S. Francesco di Sales; gli
Oblati di S. Francesco di Sales; le Oblate di S. Francesco di Sales; la Visitazione di S. Maria; Istituti Laicali e Religiosi, membri della famiglia salesiana).
Direttore: Joseph F. Chorpenning, OSFS (Saint Joseph’s University Press, 5600 City Avenue, Philadelphia, PA 19131-1395, USA; e-mail: [email protected])
Capocronista: Alexander T. Pocetto, OSFS. Le notizie per i numeri futuri devono essere spedite a P. Pocetto via e-mail ([email protected]), fax (610/282-2059), o per posta (De Sales University, 2755
Station Avenue, Center Valley, PA 18034-9568, USA).
Correttore delle bozze: Charles J. Norman, OSFS
Grafica, composizione: Carol McLaughlin
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ICSS – Novità editoriali
Encountering Anew the Familiar. Francis de Sales’s Introduction to the Devout Life at
400 Years [Incontrare di nuovo un intimo amico: i 400 anni dell’Introduzione alla
vita devota di Francesco di Sales]
Nel 2009 è caduto il 400° anniversario della pubblicazione dell’Introduzione alla vita devota – il libro più popolare e di successo di s. Francesco di Sales, che in quattrocento anni
non si è mai smesso di ristampare. Per ricordare questa occasione storica, gli Oblati di
SFS, sotto gli auspici della Commissione Internazionale per gli Studi Salesiani (ICSS),
hanno sponsorizzato il simposio: “Incontrare di nuovo un intimo amico: i 400 anni dell’Introduzione alla vita devota”, che ha avuto luogo ad Annecy (vedi Circolare dell’ICSS
n. 24 - ottobre 2009, pp.1-2).
Gli interventi al simposio hanno rivisitato alcuni degli elementi e dei temi più conosciuti dell’Introduzione in
modo da scoprirne qualche aspetto trascurato o ignorato, e magari in modo da fornire anche nuove intuizioni:
un classico spirituale (Wendy M. Wright); il ministero della direzione spirituale di Francesco come contesto
dell’Introduzione, e le intuizioni del nostro Santo su questo argomento in questa opera e la loro applicabilità
alla direzione spirituale nella formazione degli Oblati (Lewis S. Fiorelli, OSFS); la formazione spirituale vista nell’Introduzione come un processo di sviluppo di immagini (Joseph F. Chorpenning, OSFS); e l’insegnamento di Francesco nell’Introduzione secondo cui le amicizie radicate in Dio sono eterne e continuano
nella vita futura (Daniel P. Wisniewski, OSFS). Tutto questo è stato completato da una vivace presentazione
Power Point di Michel Tournade, OSFS, autore dell’adattamento per giovani dell’Introduzione, Une monde
à aimer (1998), applaudito dalla critica; presentazione che spiega ciò che ha portato l’autore a intraprendere
questo adattamento, il suo scopo e la sua metodologia.
Il libro Encountering Anew the Familiar: Francis de Sales’s “Introduction to the Devout Life” at 400 Years,
contiene le versioni rivedute e ampliate degli interventi presentati ad Annecy, e le informazioni per l’accesso
alla presentazione Power Point di p. Tournade. Il tutto è introdotto e integrato da uno studio sulle varie edizioni dell’Introduzione preparato da Viviane Mellinghoff-Bourgerie, che mostra come questo classico della
spiritualità sia stato recepito e interpretato lungo la sua storia editoriale.
Encountering Anew the Familiar mette ora a disposizione il contenuto del simposio di Annecy come risorsa
per l’intera famiglia salesiana, il mondo degli studiosi e di quelli che sono impegnati nella diffusione del carisma salesiano a livello pastorale e divulgativo.
2012/ Copertina cartonata/ 118 pagine / 6 illustrazioni
$ 29.95 più spese di spedizione
Pubblicato dalla Commissione Internazionale per gli Studi Salesiani (ICSS), e distribuito per l’ICSS da De
Sales Resources and Ministries.
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