UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
FACOLTÀ DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DELLA FACOLTA’ DI LINGUE E
LETTERATURE STRANIERE
Verbale n. 3/2006
Il giorno 28 marzo 2006, alle ore 14.15, presso la sede universitaria di Piazza
Rosate (Sala riunioni) si è riunito, previa regolare convocazione prot. n. 5175/XII/009 del
17 marzo 2006 – il CONSIGLIO DELLA FACOLTA’ DI LINGUE E LETTERATURE
STRANIERE dell’Università degli Studi di Bergamo, per la trattazione del seguente
ORDINE DEL GIORNO
-
-
-
nella composizione integrale:
1. Approvazione verbale n. 1/2006 del 31.01.2006 (dal par. 1 al par. 10)
2. Comunicazioni del Preside
3. Comunicazioni dei Coordinatori dei Corsi di Laurea
4. Commissione del Corso di laurea triennale in Lingue e culture orientali
5. Approvazione rendiconto della gestione esercizio 2005
6. Ripartizione avanzo di amministrazione 2005
7. Commissione Didattica e pratiche studenti
8. Commissione Rapporti Internazionali e pratiche studenti
9. Nomina referente di Facoltà Commissione disabili per il quadriennio 2005/2009
10. Costituzione Comitato scientifico di Biblioteca di Lingue e Lettere a.a. 2005/2009
11. Ridefinizione composizione Commissione didattica per il quadriennio accademico
2004/2008
12. Ridefinizione composizione Commissione orientamento per il quadriennio
2004/2008
13. Assegni per la collaborazione ad attività di ricerca
14. Variazioni di bilancio
15. Presa in carico beni del Centro di italiano per stranieri
16. Varie ed eventuali
nella composizione dei professori di ruolo e dei rappresentanti dei ricercatori
17. Approvazione verbale n. 1/2006 del 31.01.2006 (dal par. 11 al par. 16)
18. Linee di programmazione triennale 2007-2009
19. Contributo per convegno “Il tradimento del bello: le trans-figurazioni tra avanguardia
e postmodernità”
20. Integrazione albo dei cultori della materia per l’a.a. 2005/2006
21. Scambi con l’Università Agadir - Marocco
22. Varie ed eventuali
nella composizione dei professori di I fascia
23. Congedo per motivi di studio – art. 10 Legge 311/1958 Prof. Gabriele Morelli
24. Varie ed eventuali.
2
Qualifica
Presente
Assente
Nome
Cognome
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Manfred
Elena
Giuliano
Bruno
Rosanna
Emanuela
Mario
Pierluigi
Matilde
Marina
Maurizio
Angela
Alessandra
Francesca
Giorgio
Maria Vittoria
Gabriele
Fabio
Beller
X
Agazzi
X
Bernini
X
Cartosio
X
Casari
X
Casti
X
Corona
Cuzzolin
X
Dillon-Wanke
X
Dossena
X
Gotti
X
Entra al p.to 4
Locatelli
Marzola
X
Entra
al p.to 4
Melzi d’Eril
Mirandola
X
Molinari
Morelli
Rodríguez Amaya
Professori II fascia Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Eva
Mario
Margherita
Elisabetta
Rossana
Margherita
Luisa
Rocco
Dorothee
Marco
Bernadette
Maria Grazia
Marco
Piera
Ugo
Maria Chiara
Gustav-Adolf
Stefano
Marco
Federica
Banchelli
Bensi
Bernard
Bolla
Bonadei
Botto
Chierichetti
De Biasi
Heller
Lorandi
Majorana
Meriggi
Marzano
Molinelli
Persi
Pesenti
Pogatschnigg
Rosso
Tizzoni
Venier
Rappresentanti dei Prof
Maria Grazia
Cammarota
X
Ricercatori
Fabio
Cleto
X
Flaminia
Nicora
X
Ada
Valentini
Professore f.r.
Professori I fascia
confermati
aggr.
Prof
aggr.
Prof
aggr.
Prof
aggr
Assente
Giustificato
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
X
X
X
X
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Entra al p.to 4
X
Entra al p.to 4
X
X
X
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X
X
X
3
Qualifica
Rappresentanti
ricercatori
universitari
non confermati
Presente
Assente
Assente
Giustificato
Nome
Cognome
Prof
aggr.
Prof
aggr.
Stefano
Ghislotti
X
Alessandro
Mengozzi
X
Prof
aggr.
Prof
aggr.
Ivana
Rota
X
Duccio
Tongiorgi
X
Rappresentanti del Dott. Luisa
Personale tecnico Rag. Nicoletta
amministrativo
Bonicelli
Foresti
X
Rappresentante
degli studenti
Margaret
X
Sig.
Dragone
X
Presiede la riunione il Prof. Giuliano Bernini, funge da Segretario verbalizzante la
Prof. Marina Dossena coadiuvata dalla Rag. Nicoletta Foresti e dalla Rag. Luisa
Marangoni.
Constatata la presenza del numero legale il Prof. Bernini dichiara aperta la seduta e
si passa all’esame dei punti all’o.d.g.
1.
APPROVAZIONE VERBALE N. 1/2006 DEL 31.01.2006 (DAL PAR. 1 AL PAR. 10)
I par. dal 1 al 10 del verbale n. 1/2006 sono approvati.
2.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDE
Il Preside comunica:
a) è pervenuta nota (doc 19/05) del Comitato nazionale per la valutazione del
sistema universitario su “I requisiti minimi per i corsi di studio universitari”; copia
della nota è stata inviata ai Coordinatori dei collegi didattici in vista della
programmazione del prossimo anno accademico.
b) nei giorni giovedì 6, lunedì 10 e martedì 11 aprile dalle ore 9 alle ore 16 verranno
insediati i seggi per le votazioni delle Commissioni giudicatrici delle valutazioni
comparative della IV tornata 2006, per i quali si rende necessaria la presenza di
docenti o ricercatori. Verificata la disponibilità dei presenti vengono incaricati i
seguenti docenti:
giovedì 6 aprile
lunedì 10 aprile
Prof.aggr. Maci
martedì 11 aprile
Prof. agg. Desoutter, Prof. Molinelli, Prof. Persi
c) la Dott.ssa Morena Garimberti, Responsabile dei Servizi amministrativi Facoltà e
Dipartimenti, invita le Facoltà ad approvare nell’ambito della programmazione
didattica dell’offerta formativa della propria Facoltà anche i corsi post laurea per
l’a.a. 2006-2007; le proposte di Master Universitari e di Corsi di Perfezionamento
dovranno essere redatte sulla base delle linee di indirizzo e delle disposizioni del
Regolamento dei Master di prossima approvazione, disponibili presso i Servizi
Amministrativi Facoltà e Dipartimenti;
d) con decreto del Rettore prot. n. 8399/V/002 del 9 maggio 2004 il Prof. Manfred
Beller è collocato a riposo d’ufficio a decorrere dal 1.11.2006;
4
e) con decreto del Rettore prot. n. 5459/V/002 del 20 marzo 2006 la Prof.
Maria Vittoria Molinari è collocata fuori ruolo a decorrere dal 1.11.2006 e a riposo
dal 1.11.2009;
f) ai sensi dell’art. 1, comma 11 della Legge 230/2005, per l’a.a. 2005/2006 ai
ricercatori in ruolo presso la Facoltà è stato attribuito con lettera del Preside il
titolo di Professore aggregato;
g) è pervenuto bando di concorso per l’assegnazione del premio di laurea per
l’informazione politico-parlamentare “Ettore Tito”, indetto dal Senato della
Repubblica, rivolto a laureati in Lettere e Filosofia, Giurisprudenza, Scienze della
Comunicazione, Scienze Politiche, Scienze della Formazione o Sociologia e tra i
diplomati delle Scuole di giornalismo. Scadenza presentazione domande: 3 aprile
2006;
h) è pervenuta nota prot. n. 1122 del 14.03.2006 del MIUR – Dipartimento per
l’Università, l’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica e per la Ricerca
Scientifica e Tecnologica – Direzione Generale per l’Università, Ufficio VI, avente
per oggetto: Art. 7, comma 3, del regolamento adottato con D.M. 10 gennaio
2002, n. 38 (G.U. n. 69 del 22.03.2002). Richiesta nominativi docenti e ricercatori
disponibili a far parte delle Commissioni per la prova finale per il conseguimento
del diploma di mediatore linguistico nell’anno accademico 2004-2005;
i) il Senato Accademico del 27.03.2006 ha fissato le linee di indirizzo per la
programmazione dell’attività didattica per l’a.a. 2006/2007. E’ stato definito
l’impegno previsto per la didattica frontale dei professori in 120 ore per il regime a
tempo pieno e in 80 ore per il regime a tempo definito. Si è confermato l’impegno
di 30 ore in attività didattica frontale nei Corsi di laurea e Corsi di laurea
specialistica dei ricercatori. A fronte di tale impegno viene attribuito ai ricercatori il
titolo di professore aggregato.
L’impegno didattico frontale richiesto a docenti e ricercatori potrà essere
espletato:
- prioritariamente
• nei Corsi di laurea triennale e specialistica o a ciclo unico, in ogni caso non
esclusivamente nel biennio specialistico e in almeno due giorni settimanali,
diversi dal giorno destinato al ricevimento;
- in subordine
• nei Corsi di dottorato di ricerca aventi sede amministrativa presso il nostro
Ateneo per un massimo di 30 ore;
• nell’ambito della Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario.
Qualora nell’ambito della programmazione didattica l’impegno didattico frontale
del docente non fosse completato, potranno essere assegnate un massimo di 30
ore per attività didattiche destinate a gruppi ristretti di studenti, compresa l’attività
e-learning.
In ogni caso resta confermato in 180 per anno accademico il numero di ore che i
docenti ed i ricercatori possono impegnare in attività didattica frontale presso la
propria o altre Facoltà.
Le attività didattiche che rientrano nell’offerta formativa del Corso di laurea in
“Altre attività formative”, quali i laboratori, sono attività destinate all’acquisizione di
crediti formativi specifici e non possono essere sostitutive di corsi di
insegnamento.
5
3. COMUNICAZIONI DEI COORDINATORI DEI CORSI DI LAUREA
Il Prof. Maurizio Gotti, Coordinatore del Corso di laurea specialistica in Lingue
Straniere per la Comunicazione Internazionale riferisce dell’ottimo esito dei due
laboratori tenutisi in questi giorni. I laboratori hanno avuto come argomento la
redazione di documenti specialistici per enti e organizzazioni internazionali
multilingui e sono stati diretti dal prof. Martin Nielsen per le lingue tedesca e inglese.
Nei prossimi giorni avrà luogo un altro laboratorio, dedicato alla comunicazione
orale e alle specificità culturali per le lingue inglese e francese, che sarà diretto dal
prof. Frank Lavadoux.
4. COMMISSIONE DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN LINGUE E CULTURE
ORIENTALI
La prof. Emanuela Casti, delegata dal Preside, illustra anche con l’ausilio di
diapositive in “power point” i lavori della Commissione, presentando gli obiettivi
formativi del corso di laurea in progettazione. Gli obiettivi sono stati elaborati dopo
aver esaminato l’offerta formativa di analoghi corsi di laurea attivati presso diverse
sedi universitarie italiane e dopo aver preso in considerazione i piani di studio di
alcuni corsi offerti da sedi all’estero. In una seconda fase, sentite anche le
osservazioni del Consiglio di Facoltà e tenuto conto delle nuove tabelle in fase di
approvazione ministeriale, la Commissione elaborerà l’ordinamento didattico per un
percorso che comprenda un triennio di base nella classe di laurea 11 (Lingue e
culture moderne) e un biennio specialistico nella classe delle lauree specialistiche
42/S (Lingue e letterature afroasiatiche).
La presentazione è seguita da un vivace dibattito con interventi di diversi docenti.
La proposta della Commissione è accolta con favore dal Consiglio di Facoltà, che
prega però la Commissione di tenere conto, nel prosieguo dei suoi lavori, di alcuni
aspetti e precisamente:
- l’eventualità che l’attivazione di detto corso comporti conseguenze per le iscrizioni
al corso di laurea in Lingue e letterature straniere attuale;
- la specificità della preparazione fornita dal corso, con particolare riguardo alla
gamma di possibili sbocchi professionali dei futuri laureati in lingue orientali;
- la posizione delle lingue europee veicolari nell’ordinamento del corso e previste
nell’attuale fase di progettazione e la possibilità di ampliarne la gamma, prendendo
anche in considerazione la lingua russa.
5. APPROVAZIONE RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2005
Il Preside dà lettura della relazione sull’attività svolta nell’anno 2005 dalla
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere (All. A) e, coadiuvato per la parte tecnica
dalla Rag. Foresti, illustra i seguenti allegati:
- Relazione tecnica al Rendiconto della gestione (All. B);
- Conto del Bilancio (All. C);
- Elenco dei Residui passivi (All. D);
- Risultato di amministrazione (All. E);
- Rendiconto contabile dell’Istituto cassiere al 31.12.2005 (All. F);
- Conto del patrimonio al 31.12.2005 (All. G).
Gli allegati sono parte integrante del rendiconto della gestione.
I libri inventari dei beni mobili e del materiale bibliografico dell’esercizio
finanziario 2005 sono agli atti presso i Servizi Amministrativi Facoltà e Dipartimenti.
6
Dopo ampia discussione il Consiglio, ritenuto di condividere il contenuto
dei documenti allegati, approva all’unanimità seduta stante il Rendiconto della
Gestione esercizio 2005, così come allegato alla presente deliberazione.
Il presente punto viene redatto, letto ed approvato seduta stante.
6. RIPARTIZIONE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 2005
A seguito dell’approvazione del risultato di amministrazione dell’esercizio 2005
di cui al punto precedente, si evidenzia l’avanzo di amministrazione pari a €
19.713,78, dovuto prevalentemente alla gestione di competenza, e per un importo
di € 297,74 alla gestione dei residui.
Si rileva inoltre che l’importo di € 1.395,00 risulta essere la quota di avanzo
vincolato ai sensi del D.L. 17.10.2005, n. 211 che prevedeva la riduzione del 10%
degli stanziamenti per l’anno 2005 relativi a spese per consumi intermedi e il
successivo versamento allo Stato.
Pertanto l’avanzo applicabile al bilancio di previsione 2006 è così definito:
-
Spese correnti: € 18.318,78 (somma a disposizione della Facoltà)
Il Consiglio di Facoltà delibera seduta stante di destinare l’avanzo di
amministrazione 2005 (art. 21 AM.FI.CO) pari a € 18.318,78 ai seguenti capitoli del
bilancio di previsione 2006:
-
cap. 1 3 95 “Tutorato”:
€ 7.000,00
cap. 1 8 265 “Fondo di Riserva” : € 11.318,78
Il presente punto viene redatto, letto ed approvato seduta stante.
7. COMMISSIONE DIDATTICA E PRATICHE STUDENTI
Il Consiglio di Facoltà ratifica le pratiche studenti predisposte dalla Commissione
didattica. Il presidente della Commissione didattica, prof. Francesca Melzi d’Eril,
sottopone all’attenzione del Consiglio di Facoltà alcuni dati relativi alla prova di
Didattica della lingua italiana e in particolare il fatto che il 41% dei candidati non
supera la prova del riassunto, mostrando poca dimestichezza con le procedure di
sintesi e di riformulazione alla base degli studi superiori. Non sembra invece
problematica l’ortografia: benché il 10% dei candidati faccia errori di ortografia, si
tratta in sostanza di comuni refusi e non di competenza carente.
8. COMMISSIONE RAPPORTI INTERNAZIONALI E PRATICHE STUDENTI
La Prof.ssa Heller comunica:
•
In data 21 marzo si è riunita la Commissione rapporti Internazionali di Ateneo (verbale agli
atti).
La Commissione ha approvato una nuova scala di conversione dei voti secondo il sistema
ECTS.
È pervenuta, tramite l’Agenzia Nazionale Socrates/Erasmus, la comunicazione da parte
della Commissione Europea relativa al Riconoscimento delle attività svolte in Erasmus (20.12.2005).
L’ufficio affari internazionali ha provveduto a diffonderla anche ai Presidi e ai docenti delegati per il
riconoscimento accademico;
•
È pervenuta, dall’Agenzia Nazionale Socrates/Erasmus, la circolare relativa alla
Partecipazione al Programma comunitario SOCRATES/ERASMUS degli studenti stranieri
7
(24.02.2006, prot. n. 7699/D9ER), che l’ufficio affari internazionali ha provveduto ad
inoltrare ai Coordinatori Erasmus di Facoltà;
•
è stata presentata, dall’Ufficio Affari Internazionali, la candidatura per il marchio ECTS Label
entro la scadenza prevista dalla Commissione Europea del 01.03.2006;
•
nell’ambito del monitoraggio della mobilità TS Socrates/Erasmus per il corrente anno
accademico 2005/2006, l’Ufficio Affari Internazionali comunica che, ad oggi, un solo docente della
Facoltà ha comunicato che effettuerà la mobilità, a fronte dei 12 flussi inizialmente previsti dai
docenti. Nel rammentare che l’assegnazione dei fondi da parte dell’Agenzia Nazionale si basa sulla
take up-rate dell’anno precedente, si invitano i docenti previsti in mobilità a fare previsioni il più
possibile veritiere ed in caso di impedimento a voler nominare un sostituto per la mobilità;
•
a chiusura del bando Socrates/Erasmus 2006/07 sono in fase di svolgimento le selezioni nel
periodo 27 – 31 marzo 2006;
•
I seguenti docenti delle nostre Università partner sono stati in visita, nell’ambito della mobilità
docenti Socrates/Erasmus, all’Università di Bergamo:
la Prof. Fabrice De Poli dell’Università di Mulhouse (F) nei giorni 20 e 21 febbraio, in visita di
monitoraggio;
il Prof. Francesc Nadal dell’Università di Barcellona (E) e il Prof. João Gracia, nella
settimana dal 21 al 25 marzo, hanno tenuto lezioni dell’ambito dei corsi di “Geografia Interculturale”
della Prof.ssa Casti, di Geografia dello sviluppo” della Prof.ssa Burini e del “Laboratorio Cartografico
Web GIS” della Prof.ssa Ghisalberti sui temi della Cartografia coloniale del continente africano, del
ruolo della cartografia nella pianificazione nazionale e delle tecniche redazionali della cartografia
tradizionale;
il Prof. Achim Hölter dell’Università di Münster (D) nella settimana dal 8 al 13 maggio, terrà
lezioni dell’ambito del corso della Prof.ssa Agazzi;
il Prof. Hans Sauer dell’Università di Monaco (D), nella prima settimana di aprile, terrà
lezioni nell’ambito dei corsi dei Professori Dossena, Bolla e Giannoni;
il Prof. Hardarik Blühdorn dell’Università di Mannheim (D) dal 2 al 6 maggio terrà lezioni e
attività seminariale/tutoring dell’ambito dei corsi di “Lingua Tedesca II, IV e V”.
c) Il Consiglio di Facoltà approva la registrazione degli esami sostenuti all’estero
durante gli anni accademici 2004/2005 e 2005/2006 riportati in allegato H.
9. NOMINA REFERENTE DI FACOLTÀ COMMISSIONE DISABILI PER IL
QUADRIENNIO 2005/2009
VISTO il decreto rettorale prot. n. 25380/II/003 del 1.12.2005 con il quale la
Prof.ssa Rosella Giacometti è stata nominata delegata del Rettore per i
Servizi ai disabili per il quadriennio accademico 2005/2009;
VISTA
la richiesta di nomina di un docente, quale referente per la Facoltà di
Lingue e letterature straniere;
IL CONSIGLIO DI FACOLTA’
delibera di nominare la Prof.ssa aggregata Ada Valentini, quale docente referente
della Facoltà di Lingue e letterature straniere e componente la Commissione disabili
per il quadriennio accademico 2005/2009.
Il Consiglio segnala inoltre la Sig.na Margaret Dragone quale rappresentante degli
studenti della Facoltà di Lingue e letterature straniere e componente la
Commissione disabili per il quadriennio accademico 2005/2009.
Riferimenti da pubblicare sul sito:
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Dott.ssa Ada Valentini
8
Tel. 035/2052426 Fax 035/2052407
e-mail: [email protected]
Sig.na Margaret Dragone
Tel. 035 2052 221 (Aula 28 bis Salvecchio), 339 63 58 486 (cell.).
e-mail: [email protected]
10. COSTITUZIONE COMITATO SCIENTIFICO DI BIBLIOTECA DI LINGUE E
LETTERE A.A. 2005/2009
Si comunica che con decreto del Rettore prot. n. 2516/XI/002 del 10.2.2006 è stato
definito il Comitato Scientifico di Biblioteca di Lingue e Lettere per il quadriennio
2006/2009:
Presidente Manfred Beller, Rappresentanti docenti Facoltà di Lettere e Filosofia
Virgilio Bernardoni e Francesco Lo Monaco, Rappresentante docenti Facoltà di
Lingue e Letterature Straniere Mario Bensi, Rappresentante degli studenti Margaret
Dragone, Responsabile dei Servizi Bibliotecari di Ateneo Ennio Ferrante,
Bibliotecario Biblioteca di Lingue e Lettere Monica Ardizzone.
Il predetto Comitato rimarrà in carica fino al 31.12.2009.
11. RIDEFINIZIONE COMPOSIZIONE COMMISSIONE DIDATTICA PER IL
QUADRIENNIO ACCADEMICO 2004/2008
Con deliberazione del 21.06.2005 (verbale n. 5/2005 par. 18/E) il Consiglio di
Facoltà ha ridefinito la Commissione didattica di Facoltà per il quadriennio
2004/2008 così come di seguito indicato:
Prof.ssa Francesca Melzi d’Eril Presidente
Prof. Margherita Bernard
Componente
Sig.ra Artifoni Monica
Rappresentante degli studenti
Sig.ra Dragone Margaret
Rappresentante degli studenti
Il Dott. Alessandro Mengozzi parteciperà inoltre a tutte le sedute in qualità di
invitato del Preside.
Con lettera del 16.2.2006 prot. n. 2958/I/008 la Dott.ssa Silvia Perrucchini,
Responsabile del Servizio studenti, ha comunicato la rinuncia della Sig.ra Artifoni
Monica alla rappresentanza degli studenti in seno al Consiglio della Facoltà di
Lingue e letterature straniere e l’insostituibilità della stessa in quanto non presenti
studenti disponibili eletti per il biennio 2004-2006.
IL CONSIGLIO DI FACOLTA’
VISTO il Regolamento didattico della Facoltà di Lingue e letterature straniere ed in
particolare l’art. 2, comma 4 “La commissione didattica della Facoltà, prevista
dall’art. 28 dello Statuto, è composta dal Preside o da un suo delegato che la
presiede, da Professori e Ricercatori di ruolo designati dal Consiglio di Facoltà su
proposta dei collegi didattici dei corsi di studio e da un egual numero di studenti,
eletti dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Facoltà”;
PROCEDE alla seguente ridefinizione della Commissione didattica per la parte
restante del quadriennio 2004/2008:
Prof.ssa Francesca Melzi d’Eril Presidente
Sig.ra Dragone Margaret
Rappresentante degli studenti
La Prof. Margherita Bernard e il Prof. aggr. Alessandro Mengozzi parteciperanno
inoltre a tutte le sedute in qualità di invitati del Preside.
9
Il Consiglio di Facoltà approva.
12. RIDEFINIZIONE COMPOSIZIONE COMMISSIONE ORIENTAMENTO PER IL
QUADRIENNIO 2004/2008
Con deliberazione del 22.11.2005 (verbale n. 8/2005 par. 5/a) il Consiglio di
Facoltà ha ridefinito la Commissione orientamento di Facoltà per il quadriennio
2004/2008 così come di seguito indicato:
Presidente Prof. Agazzi Elena
Componenti Dott. Burini Federica
Dott. Corti Erminio
Dott. Del Bello Davide
Dott. Desoutter Cécile
Prof. Dillon-Wanke Matilde
Dott. Forno Francesca
Prof. Rosso Stefano
Prof. Venier Federica
Sig.ra Dragone Margaret.
Con comunicazione del 6 febbraio la Prof. Molinelli, Coordinatore del Corso di
laurea in Comunicazione di massa pubblica e istituzionale, ha segnalato la
disponibilità del Prof. aggr. Stefano Ghislotti e della Prof. aggr. Mercedes Gonzalez
de Sande ad assumere l’incarico di delegati del Corso di laurea per l’attività di
orientamento.
Il Consiglio di Facoltà approva quindi la seguente ridefinizione della Commissione
orientamento di Facoltà per la parte restante del quadriennio 2004/2008:
Presidente Prof. Agazzi Elena
Componenti Prof. aggr. Burini Federica
Prof. aggr. Corti Erminio
Prof. aggr. Del Bello Davide
Prof. aggr. Desoutter Cécile
Prof. Dillon-Wanke Matilde
Prof. aggr. Forno Francesca
Prof. aggr. Ghislotti Stefano
Prof. aggr. Gonzalez de Sande Mercedes
Prof. Venier Federica
Sig.ra Dragone Margaret.
13. ASSEGNI PER LA COLLABORAZIONE AD ATTIVITÀ DI RICERCA
Si riportano qui di seguito le proposte di assegni di ricerca deliberate dal Consiglio
di Dipartimento di Lingue, letterature e culture comparate del 2 marzo 2006 e dal
Consiglio di Dipartimento di Scienze dei linguaggi, della comunicazione e degli studi
culturali del 7 marzo 2006:
Proposte del Dipartimento di Lingue, letterature e culture comparate
1)
Area scientifico disciplinare
10: Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore disciplinare
L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese
10
Responsabile scientifico dell’Unità di ricerca
Maurizio Gotti - Professore Ordinario
Titolo specifico del progetto di ricerca
Aspetti identitari e culturali nella comunicazione in inglese in ambito accademico
Parole chiave
Identità; Cultura; Comunicazione; Inglese; Linguaggio Accademico;
Base di partenza scientifica
Nell’ambito della linguistica applicata è ormai consolidato – al punto di essere ritenuto una disciplina a sé
stante – lo studio sistematico degli aspetti inter/intralinguistici nei linguaggi specialistici. Questo
progetto si prefigge di indagare il rapporto tra fattori identitari di matrice socioculturale e variazione
testuale con particolare riferimento al linguaggio accademico (Becher 1989; Adams et al. 1991; Mauranen
1993; Jordan 1997; Flowerdew 2002). Il progetto prende le mosse dal processo di internazionalizzazione
dei linguaggi specialistici che investe la lingua inglese (Ventola / Mauranen 1996; Hyland 2000), non solo
nei Paesi anglofoni ma ovunque il mondo istituzionale e delle professioni si configuri in modo tale da
trascendere i riferimenti linguistici, culturali e concettuali del gruppo di appartenenza (Smith 1987;
Cotterill / Ife 2001; Candlin 2002). In questo senso è possibile parlare di graduale “globalizzazione” o
“ibridizzazione” di pratiche discorsive sorte in ambito inglese ma con significative ricadute anche sulle
lingue minori (Cortese / Riley 2002; Gotti et al. 2002), esposte a pressioni omologanti sul piano
semantico, testuale, sociopragmatico e persino nella loro strutturazione morfosintattica e lessicale. Il
progetto si propone dunque di dare un contributo proprio in questa direzione, verificando i casi di
variazione linguistica riconducibili all’incontro/scontro tra diverse matrici culturali all’interno del
linguaggio accademico inglese, a partire dalle indagini già condotte su questo argomento (vedi Ivanic
1998; Giannoni 1998, 2001, 2002a, 2002b; Flowerdew / Peacock 2001; Zamel / Spack 2001; Benesch
2001; Candlin / Gotti 2004a, 2004b; Gotti 2005a, 2005b). In particolare, l’approccio scientifico
dell’indagine prenderà spunto dagli studi sulla variazione linguistica sul piano della macrostruttura come
descritta, tra gli altri, da Swales (1990), Berkenkotter / Huckin (1995) e Bhatia (2004); dell’evoluzione
semantico-lessicale del linguaggio scientifico-disciplinare (Gotti 2002, 2003); delle strategie retoriche e
pragmatiche caratterizzanti tali testi (Blum-Gulka et al. 1989; Hunston / Thompson 2000; Kertész
2001); e di fenomeni testuali quali la modalità verbale (Gotti / Dossena 2001) e l’attenuazione degli
enunciati (Markkanen / Schroeder 1997; Hyland 1998). L’obiettivo è di comprendere meglio, anche in
chiave contrastiva, in quale modo e in che misura esiste una correlazione diretta tra forme/funzioni
linguistiche e globalizzazione del discorso accademico inglese.
Descrizione del progetto
Per un’analisi approfondita della variazione nella comunicazione interculturale, il progetto prenderà in
considerazione una serie di documenti prodotti da studiosi e istituzioni accademiche in varie parti del
mondo, al fine di identificare le varianti testuali dovute all’uso dell’inglese quale: prima lingua, seconda
lingua, oppure lingua franca della comunità scientifica.
Nello specifico verranno evidenziati i seguenti tratti:
a. genere testuale e macrostruttura, con le relative realizzazioni sul piano lessico-grammaticale;
b. eventuali tendenze divulgative e/o promozionali del linguaggio;
c. la correlazione con variabili quali genere dell’autore e suo status accademico
L’indagine verrà condotta su corpora costituiti da testi inglesi – e in parte italiani – della comunicazione
accademica. Questi saranno poi classificati e descritti in base al genere testuale di appartenenza, secondo
la tassonomia proposta da Swales (1990): generi primari (monografie, saggi all’interno di volumi, articoli
e recensioni apparsi su riviste scientifiche); generi pedagogici (programmi dei corsi, informazioni per
studenti); generi privati e semiprivati (lettere, email di colleghi e altri studiosi). L’osservazione non si
limiterà al dato linguistico ma sarà arricchita, laddove è possibile, da informazioni tratte direttamente
dagli attori coinvolti.
Compiti del titolare di assegno di ricerca
In accordo con gli obiettivi del progetto, il titolare di assegno di ricerca dovrà compiere, in particolare, le
seguenti operazioni:
¾
reperimento di testi accademici, sia in forma cartacea sia in forma digitale, rientranti nelle
11
¾
¾
¾
¾
¾
tipologie sovraelencate
registrazione di testi parlati/multimediali e loro trascrizione
classificazione del corpus raccolto in base al genere, alla lingua e alla cultura di riferimento
trasformazione dei relativi file in formati compatibili con gli strumenti di analisi testuale più
diffusi
catalogazione e archiviazione su supporto digitale (CD-ROM)
creazione di pagine ipertestuali per la presentazione del corpus sul relativo sito web.
Durata del progetto
Un anno.
Prodotti previsti
Il progetto si concluderà con la costituzione di un corpus di testi accademici, sia in forma cartaceo sia in
forma digitale (su supporto digitale, CD-ROM), rientranti nelle tipologie sopraelencate, classificati in
base al genere, alla lingua e alla cultura di riferimento. E’ prevista inoltre la creazione di pagine
ipertestuali per la presentazione del corpus sul relativo sito web.
Materie su cui verterà il colloquio:
- Lingua e Linguistica inglese
- Linguistica dei Corpora
- L’inglese in ambito accademico
E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese
Riferimenti bibliografici
Adams P. / Heaton B. / Howarth P. (eds.) 1991. Socio-Cultural Issues in English for Academic Purposes.
London: Macmillan.
Belcher D. / Braine G. (eds.) 1995. Academic Writing in a Second Language: Essays on Research and Pedagogy.
Norwood, NJ: Ablex.
Benesch S. 2001. Critical English for Academic Purposes. Malwah, NJ: Lawrence Erlbaum Associates.
Berkenkotter C. / Huckin T.N. 1995. Genre Knowledge in Disciplinary Communities: Cognition, Culture, Power.
Hillsdale, NJ: Lawrence Erlbaum.
Bhatia V.K. 2004. Worlds of Written Discourse. A Genre-based Approach. London: Continuum.
Blum-Gulka S. / House J. / Kasper G. (eds). 1989. Cross-Cultural Pragmatics. Ablex: Norwood, NJ.
Candlin C.N. (ed.) 2002. Research and Practice in Professional Discourse. Hong Kong: City University of Hong
Kong Press.
Candlin C.N. / Gotti M. (eds.) 2004a. Intercultural Aspects of Specialized Communication. Bern: Peter Lang.
Candlin C.N. / Gotti M. (eds.) 2004b. Intercultural Discourse in Domain-Specific English. Special issue of
“Textus”. 17/1.
Cortese G. / Riley P. (eds.) 2002. Domain-Specific English: Textual Practices across Communities and Classrooms.
Bern: Peter Lang.
Cotterill J. & Ife A. (eds.) 2001. Language across Boundaries. London: BAAL/Continuum.
Flowerdew J. (ed.) 2002. Academic Discourse. Cambridge: Cambridge University Press.
Flowerdew J. / Peacock M. (eds.) 2001. Research Perspectives on English for Academic Purposes.
Fortanet I. / Posteguillo S. / Palmer J.C. / Coll J.F. (eds.) 1998. Genre Studies in English for Academic
Purposes. Castelló de la Plana: Universitat Jaume I.
Giannoni D.S. 1998. The genre of journal acknowledgements: findings of a cross-disciplinary
investigation. Linguistica e Filologia. 6, 61-84.
Giannoni D.S. 2001. The disciplined scholar: deontic modality in editors’ instructions to contributors. In
Gotti M. / Dossena M. (eds). Modality in Specialized Texts. Bern: Peter Lang, 311-340.
Giannoni D.S. 2002a. Worlds of gratitude: a contrastive study of acknowledgement texts in English and
Italian research articles. Applied Linguistics. 23/1, 1-31.
Giannoni D.S. 2002b. Hard words, soft technology. Criticism and endorsement in the software review
genre. In Gotti M. / Heller D. / Dossena M. (eds.) Conflict and Negotiation in Specialized Texts. Bern: Peter
Lang, 335-363.
Gotti M. 2002. The linguistic contribution to the analysis of professional discourse. In Candlin C.N. (ed.)
Research and Practice in Professional Discourse. Hong Kong: City University of Hong Kong Press, 421-440.
Gotti M. 2003. Specialized Discourse. Linguistic Features and Changing Conventions. Bern: Peter Lang.
12
Gotti M. 2005a. English in intercultural settings: globalising trends and local resistance. In
Cortese G. / Duszak A. (eds.) Identity, Community, Discourse: English in Intercultural Settings. Bern: Peter
Lang.
Gotti M. 2005b. English across communities and domains: globalising trends and intercultural conflicts.
In Bondi M. et al. (eds.) Cross-Cultural Encounters. Rome: Officina Edizioni.
Gotti M. / Dossena M. (eds.) 2001. Modality in Specialized Texts. Bern: Peter Lang.
Gotti M. / Heller D. / Dossena M. (eds) 2002. Conflict and Negotiation in Specialized Texts. Bern: Peter
Lang.
Hunston S. / Thompson G. (eds). 2000. Evaluation in Text. Authorial Stance and the Construction of Discourse.
Oxford: Oxford University Press.
Hyland K. 1998. Hedging in Scientific Research Articles. Amsterdam: John Benjamins.
Hyland K. 2000. Disciplinary Discourses. Social Interaction in Academic Writing. London: Longman.
Ivanic R. 1998. Writing and Identity: The Discoursal Construction of Identity in Academic Writing. Amsterdam:
John Benjamins.
Jordan R.R. 1997. English for Academic Purposes. Cambridge: Cambridge University Press.
Kertész A. (ed.) 2001. Approaches to the Pragmatics of Scientific Discourse. Frankfurt am Main: Peter Lang.
Markkanen R. / Schroeder H. (eds). 1997. Hedging and Discourse. Berlin: Walter De Gruyter.
Mauranen A. 1993. Cultural Differences in Academic Rhetoric. Frankfurt am Main: Peter Lang.
Smith L.E. (ed.) 1987. Discourse across Cultures: Strategies in World Englishes. London: Prentice Hall.
Swales J.M. 1990. Genre Analysis. English in Academic Research Settings. Cambridge: Cambridge University
Press.
Ventola E. / Mauranen A. (eds). 1996. Academic Writing. Intercultural and Textual Issues. Amsterdam:
Benjamins.
Zamel V. / Spack R. (eds.) 2001. Negotiating Academic Literacies. Mahwa, NJ: Lawrence Erlbaum.
2)
Area scientifico disciplinare
10: Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore disciplinare
L-FIL-LET/10 Letteratura Italiana
Responsabile scientifico
Prof.ssa Matilde Dillon Wanke
Titolo del Progetto di Ricerca
I poeti per musica e il Romanticismo italiano in Europa.
Obiettivi
Gli studi storico-critici condotti nell’ultimo ventennio del Novecento attorno alla librettistica romantica
hanno contribuito in maniera determinante ma parziale a riplasmare la storia di un genere al cuore della
vita culturale europea. I librettisti italiani condividono ancora la sfortuna critica dei loro predecessori
settecenteschi, poeti per musica relegati nelle zone periferiche della produzione di consumo. Senza contare
la marginalità ancor oggi sopportata dalla tradizione librettistica nelle storie letterarie istituzionali, a
riconferma della condizione di «gamba zoppa della letteratura italiana» già lamentata da Massimo Mila.
Le indagini linguistiche compiute da Gianfranco Folena sulla presenza dell’italiano melodrammatico
nell’Europa del diciottesimo secolo suggeriscono di verificare se tale funzione mediatrice venga esercitata
senza soluzione di continuità anche dalla produzione librettistica di primo Ottocento, genere che
intrattiene rapporti stretti sia con la tradizione letteraria nazionale, sia con i capisaldi della letteratura
romantica d’oltralpe.
Molto resta da fare sui meccanismi di transcodificazione al cuore di una cultura di primo
Ottocento che, nel caso italiano, assume dimensione europea grazie alla mediazione melodrammatica. I
librettisti metabolizzano i testi-cardine della letteratura romantica per restituirli a una fruizione europea
sull’onda dei successi internazionali goduti da musicisti maggiori (Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi) e
minori (Mercadante, Morlacchi, Pavesi, Pacini, Generali, ecc.). Si tratta, ovviamente, di una sorta di
13
romanticismo di ritorno, che non invade e contagia solo l’universo letterario nazionale. Si
pensi al caso emblematico di Gaetano Donizetti, compositore restituito alla statura di artista europeo in
seguito agli ultimi importanti convegni internazionali dedicati al compositore, tra i quali si segnalano le
giornate di studio bergamasche (L’opera teatrale di Gaetano Donizetti, Convegno Internazionale di Studi:
Bergamo, 17-29 settembre 1992; Il teatro di Donizetti, Convegno delle Celebrazioni 1797-1997: Bergamo,
22-24 maggio e 25-27 settembre 1997).
Oggetto privilegiato della presente ricerca saranno i processi di transcodificazione sottesi al
lavoro di importazione di testi e autori cari alla cultura romantica, con particolare attenzione alle delicate
operazioni di metabolizzazione dei generi (novella in versi, romanzo storico, ecc.) e alla mediazione dei
prototipi del teatro romantico (Shakespeare).
Saranno, in particolare, perseguiti gli obiettivi seguenti:
1) dimostrare la centralità della letteratura melodrammatica nel quadro dell’evoluzione della poesia
romantica italiana tra le derive del classicismo d’impronta montiana di inizio secolo e le
suggestioni d’oltralpe;
2) avvalorare la tesi di una continuità della funzione mediatrice dell’italiano melodrammatico in
Europa durante i primi quarant’anni dell’Ottocento;
3) confermare il ruolo decisivo della produzione librettistica nel contesto del complesso iter
transcodificatorio, cui sono sottoposti i testi fondamentali della cultura romantica europea; la
mediazione melodrammatica costituisce il principale anello di raccordo tra la letteratura alta, le
forme labili della produzione di consumo e la cultura popolare: laddove possibile si terranno in
considerazione anche i fenomeni terminali di transcodificazione per il teatro di figura (copioni
per il teatro delle marionette).
Base di partenza scientifica
Gli studi recenti sul melodramma (Barilli, Bianconi, Lavagetto, Portinari, Sanguineti)
suggeriscono di evidenziare la funzione esercitata dal teatro d’opera di primo Ottocento come mezzo di
divulgazione della cultura romantica in Europa: la librettistica rimedia al vuoto lasciato dalla narrativa e
dalla poesia nazionali e alla mancata produzione italiana dei nuovi generi letterari cari al pubblico
borghese. La poesia per musica, con linguaggio rinnovato, accoglierebbe le suggestioni culturali
d’oltralpe esaltandole fino a un convenzionalismo esasperato, che è nondimeno garanzia di forte e felice
impatto su una vasta platea in trasformazione. Si può infatti considerare ormai certa la funzione
esercitata dal melodramma romantico quale «romanzo popolare musicato» (Gramsci), che, «sulle
superfici, nella struttura interna, nell’organizzazione stessa del prodotto» porta iscritta «l’immagine del
pubblico, della comunità semiotica da cui nasce e a cui si rivolge» (Lavagetto). Il libretto diventa mezzo
privilegiato di appropriazione della letteratura di recente importazione, non solo in quanto risultato dei
processi di traduzione e transcodificazione; costituisce altresì un complesso sistema citazionale, una
forma ibrida di intertestualità e ipertestualità.
Genere di mediazione, il libretto romantico mostra in primo luogo caratteri strutturali e un
sistema rappresentativo comuni al romanzo coevo (Portinari). A partire dall’importazione delle tipologie
testuali sottoposte più di frequente alla schematizzazione melodrammatica (i romanzi di Scott e il
dramma storico shakespeariano), i poeti per musica italiani dimostrano una straordinaria tempestività
nell’appropriazione e mediazione dei testi fondativi del romanticismo europeo. I librettisti operano una
«traduzione multipla»: letteraria, linguistica, interculturale (Goldin). Nella seconda metà del secolo i
libretti d’opera, soprattutto tratti dal romanzo storico e d’appendice, vengono inoltre a costituire testibase per le versioni del teatro di figura che invadono le piazze popolari italiane ed europee.
Le indagini finora condotte sul sistema delle fonti e sui meccanismi della transcodificazione
melodrammatica lasciano aperto il campo a una ricognizione sistematica della sconfinata produzione
minore, che è luogo privilegiato di rielaborazione dei miti e dei testi della cultura romantica italiana e
europea. Gli studi musicologici si sono inevitabilmente assiepati intorno ai libretti musicati dai
compositori maggiori, trascurando anche testi melodrammatici fondamentali usciti dalla penna degli
esponenti di spicco della scuola librettistica di primo Ottocento.
Si pensi al caso emblematico del poeta per musica maggiormente coinvolto nel fenomeno: Felice
Romani (1788-1865). Il librettista ligure è un autore meritorio di un posto di primo piano nella storia
letteraria italiana e europea non soltanto per l’imponenza del corpus melodrammatico. Il suo assiduo
lavoro di transcodificazione di drammi e romanzi stranieri, ne fa uno dei principali diffusori della cultura
romantica in Italia. Di formazione squisitamente neoclassica, Romani rilegge le pagine degli autori
europei maggiori a lui contemporanei (George Byron, Walter Scott, Victor Hugo) o cari alla generazione
romantica (Shakespeare) e tenta un’appropriazione dei testi della cultura d’oltralpe attraverso le maglie di
un tessuto linguistico e stilistico saldamente ancorato alla tradizione poetica nazionale. Questo non toglie
che, al di là dei rigori della versificazione romaniana, sia avvertibile la ricerca assidua di una musicalità
14
nuova, che ben si accorda alle tonalità patetiche della musica belliniana e donizettiana.
Friedrich Lippman ha insistito sulla qualità poetica dei suoi testi per musica, che, nel caso del capolavoro
di Bellini (Norma) reggerebbero all’ascolto senza intonazione. Romani rinnova radicalmente anche
l’impianto scenografico, ancora debitore del melodramma metastasiano, per imporre un gusto paesistico
squisitamente neogotico. Le riduzioni da Shakespeare (Rodrigo di Valenza, Amleto, I Capuleti e i Montecchi),
condotte con l’intermediazione della tradizione novellistica (Matteo Bandello e Gerolamo Della Corte) o
attraverso le fonti francesi, producono testi intrisi di un romanticismo di conio italiano, che, grazie al
genio di compositori della portata di Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi, conquistano le platee europee.
Felice Romani costituisce un caso esemplare nel processo di mediazione letteraria anche in virtù della sua
consapevolezza critica, che emerge dalle pagine dedicate ai Promessi Sposi e allo statuto del romanzo
storico, temi sui quali è intervenuto anche in un divertito sviluppo librettistico (Donna Aurora o sia il
romanzo all’improvviso, 1821).
Durata del progetto
La ricerca è strutturata in tre fasi progettuali corrispondenti ad una annualità.
Descrizione del progetto
Si prevedono tre fasi di ricerca:
1) Definizione del corpus e censimento dei testi.
La fase preparatoria della ricerca consisterà nella consultazione dei principali cataloghi virtuali e
a stampa dedicati alla letteratura melodrammatica di primo Ottocento, tra i quali segnaliamo: A.
CASELLI, Catalogo delle opere liriche pubblicate in Italia, Firenze, Olschki, 1969; A. GIOVINE, Bibliografia dei
teatri musicali italiani, Bari, Laterza, 1982; La raccolta Rolandi di libretti d’opera. Catalogo e indici, Roma, Istituto
della Enciclopedia Italiana, 1986; M. L. DORSI, I libretti d’opera dal 1800 al 1824 nella biblioteca del
conservatorio “G. Verdi” di Milano, in «Musica e teatro», a. III, nn. 4-5 (febbraio 1987), pp. 3-334. Catalogo dei
libretti per musica dell’Ottocento (1800-1860), a c. di F. Melisi, Napoli, Biblioteca del Conservatorio di musica
San Pietro a Maiella di Napoli, Libreria Musicale Italiana, 1990; L. CIANCIO, Libretti per musica manoscritti e
a stampa del fondo Shapiro nella collezione Giorgio Fanan. Catalogo e indici, Lucca, Libreria musicale italiana,
1992; Libretti di melodrammi e balli nella biblioteca Palatina di Caserta, a c. di M. R. Massa, Lucca, Libreria
Musicale Italiana, 1992; Libretti per musica della biblioteca del Burcardo, a c. di G. Aloisi, S. Cuffaro, M. T.
Iovinelli, Roma, S.I.A.E., 1993; Catalogo dei libretti del Conservatorio Benedetto Marcello, a c. di E. Negri, S.
Carboni, F. Gatta, L. Aragona, Firenze, Olschki, 1994-1995.
La consultazione di cataloghi e repertori verrà finalizzata all’individuazione di un nucleo testuale
che permetta:
- di tracciare un quadro significativo sui processi di metabolizzazione melodrammatica
cui viene sottoposta la cultura romantica europea;
- di definire i principali meccanismi di transcodificazione dei generi letterari romantici
per il teatro musicale di primo Ottocento.
L’indagine comparativa trarrà beneficio da un confronto tra i casi eccellenti di trascodificazione
registrabili nella produzione “alta” o di repertorio e il fitto sottobosco della librettistica minore già
parzialmente passata al setaccio da Corrado Ambiveri (Operisti minori dell’Ottocento, Roma, Gremese
Editore, 1998). I testi verrano censiti e analizzati presso gli istituti bibliotecari nazionali e stranieri in
possesso dei principali fondi librettistici ottocenteschi. La fase di ricognizione e definizione del corpus
verrà condotta in particolare a partire dalle seguenti raccolte:
- Fondo musicale della Biblioteca Angelo Mai, Bergamo;
- Fondo Algarotti della Biblioteca Nazionale Braidense, Milano;
- Raccolte librettistiche del Conservatorio Giuseppe Verdi, Milano;
- Fondo Rolandi della Fondazione Cini, Venezia;
- Raccolte musicali del Conservatorio e della Biblioteca dell’Archiginnasio, Bologna;
- Raccolte di libretti della Biblioteca del Burcardo, Roma;
- Fondi librettistici del Conservatorio di S. Pietro a Majella, Napoli.
Laddove necessario saranno condotte ricerche anche presso gli archivi dei principali teatri
d’opera italiani e europei.
2) Analisi testuale e comparativa. Il corpus verrà esaminato nei suoi aspetti stilistici, linguistici,
retorici, al fine di rilevare gli scarti rispetto alla tradizione poetica nazionale, ma soprattutto per verificare
il grado di mediazione o neutralizzazione subito dai testi sottoposti a transcodificazione. In particolare si
dovranno affrontare le seguenti questioni metodologiche:
15
- Analisi del racconto. Nell’affrontare le dinamiche della transcodificazione
melodrammatica un problema centrale sarà rappresentato dall’applicazione delle categorie
narratologiche, tenuto conto che in teatro la narrazione ricorre all’istanza discorsiva (per convenzione
tacita il dialogo teatrale è “azione parlata”), laddove la descrizione trova soluzione negli avvenimenti
visivi. Come indicato da Cesare Segre (Teatro e romanzo, Torino, Einaudi, 1984) la fabula diviene intreccio
attraverso «infrazioni alla linearità e per aggiunta di particolari» (p. VIII): nel romanzo l’autore può
abbandonare la diegesi pura per «simulare i percorsi e le inflessioni attraverso cui immagina che i fatti
narrati gli siano giunti»; nel teatro è la «serie di ellissi e di concentrazioni topo-cronologiche» a conferire
ritmo all’azione. Il teatro, nella coscienza critica, rimane più associato alla mimesi più che alla diegesi,
secondo il noto principio di ascendenza aristotelica. Ogni rappresentazione scenica è definibile come
imitazione di un’azione: non viene raccontata una vicenda dal punto di vista di un narratore che unifica i
fatti, ma gli accadimenti sono trasmessi in una situazione di comunicazione che dipende dall’hic et nunc
della rappresentazione. La storia racchiusa nel testo teatrale dovrà pertanto essere ricondotta a un
modello narrativo teorico; solo a questo punto sarà possibile rintracciare nel testo la sua struttura narrativa
profonda (lo schema attanziale) e quella discorsiva superficiale (le manifestazioni concrete dei personaggi
nell’intreccio). In breve, nel caso di una trasposizione per il teatro d’opera si dovrà registrare il passaggio:
- dall’attante all’attore (al cantante);
- dal narrativo al discorsivo;
- dalla storia raccontata al discorso narrante.
- Ragioni della teatrologia. Ogni trasposizione teatrale realizza il passaggio da un sistema
monosemiologico (il romanzo) a uno polisemiologico (il teatro d’opera): l’analisi del racconto non è che
una disciplina parziale della teatrologia. Nel corso della ricerca lo studio dei libretti romantici produrrà
risultati confortati, ove possibile, da un’analisi degli elementi della rappresentazione scenica.
- Sistema dei personaggi. Nel passaggio dal romanzo al teatro il sistema dei personaggi subisce una
radicale revisione funzionale (riduzione delle figure secondari, introduzione di personaggi necessari alla
teatralizzazione del racconto); anche alcune sue figure-cardine possono scomparire sia per ragioni di
efficacia drammaturgica sia per motivi estetici, ideologici, ecc. Viene complicato anche il quarto livello
del quadrato logico di A. J. Greimas (La semantica strutturale. Ricerca di metodo, Milano, Rizzoli, 1968),
livello della messa in scena, degli attori che interpretano il sistema attanziale.
- Genere. Sarà opportuno verificare quale slittamento di genere si produce qualora un testo letterario subisca
una transcodificazione, tenuto conto che nel teatro d’opera i testi tendono ad iscriversi all’interno del rapporto
bipolare opera buffa/opera seria.
- Ricezione. Parte dell’indagine si incentrerà sulla possibile identificazione del pubblico d’elezione del teatro d’opera
romantico. A partire dall’analisi testuale il libretto verrà interpretato come risultato di un’elaborazione del testo letterario
di partenza che, nella trasposizione, viene adeguato all’orizzonte di attesa del pubblico (definizione del ricevente implicito e
sua coincidenza con/ o distanza dal / pubblico reale). Si dovrà tenere conto delle specificità della ricezione teatrale
(compresenza fisica dell’emittente e del ricevente; concomitanza degli atti di produzione e comunicazione).
- Immedesimazione. Se è vero, come sostiene FREUD (Personaggi psicopatici sulla scena, 1905), che un fenomeno
drammatico fondamentale consiste nel piacere dell’immedesimazione nel personaggio, ovvero nel riconoscimento catarchico
dell’io nell’altro per desiderio di appropriarsi di quell’io e di distaccarnese (denegazione), è da appurare quale tipo di
immedesimazione (associativa, simpatetica, ammirativa, catarchica, ironica) sia propria del teatro d’opera, considerate le
convenzioni del melodramma ottocentesco.
- Descrizione. Una fase delicata della ricerca consisterà nel verificare quale sorte subiscano i
segmenti descrittivi nella rielaborazione teatrale. Se, in via teorica, sulla scena non si dà descrizione, o
meglio, l’impianto descrittivo prende forma nel corpo dell’attore, negli elementi scenografici, nell’intera
componente visiva dello spettacolo, il problema è complicato dal valore funzionale che la descrizione
può assumere nel testo narrativo di partenza. Occorre infatti accantonare un’idea della descrizione come
«supplemento» (Derrida) o «frontiera» del racconto (Genette), un arresto intollerabile nel flusso della
narrazione. Se è più che legittimo tenere conto dei diritti reclamati da lettori annoiati dalle lunghe tirate
descrittive (secondo P. Brook si legge solo «per la trama», i lettori accetterebbero solo le dilazioni
necessarie alla progressione degli eventi), appare riduttivo procedere soltanto sulla scorta di facili luoghi
comuni fondati su presunte dinamiche ricettive: occorre tener conto anche di alcuni elementi
apparentemente extradiegetici. Seguiremo, pertanto, la proposta di Mieke Bal (Descrizione, costruzione di
mondi e tempo della narrazione, in Il romanzo, a c. di F. Moretti, Einaudi, 2002, vol. II, pp. 217-84), che ha
suggerito di affiancare agli strumenti consueti di analisi del racconto, una «narratologia fondata sulla
descrizione». In alcuni casi i personaggi sembrerebbero «generati descrittivamente», l’ekphrasis
interverrebbe con funzione epidittica e deittica. Varrà la pena innanzitutto di sottoporre a verifica (e
confutare) l’assunto critico secondo il quale ogni forma di letteratura di consumo tende ad abolire ogni
16
pausa descrittiva in quanto luogo privilegiato di fruizione squisitamente estetica, per
constatare in che modo passi descrittivi portatori di forti spinte diegetiche trovino riformulazione negli
adattamenti per il teatro d’opera.
- Lingua. Le trasposizioni di opere narrative pensate per un pubblico borghese, “non letterato, né
illetterato”, sono realizzate a ridosso dei dibattiti che animano i teorici del romanzo storico. Questione
centrale è l’assenza di una lingua italiana parlata, con la conseguenza drammatica che «bien écrire un
roman en italien est une des choses les plus difficiles» (Manzoni). Uno studio dei fenomeni
transcodificatori dovrà tener conto delle strategie di adeguamento del linguaggio (repertorio lessicale,
logico e sintattico) alle competenze linguistiche medie dei fruitori del teatro d’opera e, soprattutto, alle
strutture linguistiche della convenzione melodrammatica.
3) Cura dei testi. Si procederà alla cura filologica di alcuni libretti esemplari appartenenti al corpus
sottoposto ad analisi critica. L’apparato dovrà riportare le varianti dei libretti stampati per le diverse
messe in scena e, laddove possibile, quelle testimoniate dalle partiture autografe o a stampa (cfr. AAVV,
L’edizione critica tra testo musicale e testo letterario, Atti del Convegno, Cremona, 4-8- ottobre 1992, a c. di R.
Borghi e P. Zappalà, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 1995; M. G. ACCORSI, Problemi testuali dei libretti
d’opera fra Sei e Settecento, in «Giornale storico della letteratura italiana», a. CVI, vol. CLXVI, fasc. 534, 2°
trimestre 1989, pp. 212-225; L. BIANCONI, Hors-d’œuvre alla filologia dei libretti, in «Il saggiatore musicale»,
a. II, 1995, n. 1, pp. 143-154; L. RICCÒ, Testo per la scena - testo per la stampa. Problemi di edizione, in «Giornale
storico della letteratura italiana», a. CXIII, vol. CLXXIII, fasc. 562, 2° trimestre 1996, pp. 210-266).
L’approccio metodologico seguirà le tracce di importanti e recenti edizioni critiche di libretti. In
particolare: L. A. BELLINA, B. BRIZI, M. G. PENSA, I libretti vivaldiani. Recensione e collazione dei testimoni a
stampa, Firenze, Olschki, 1982; A. PALOMBA e G. COCCHI, La maestra. Partitura dell’opera in facsimile.
Edizione del libretto, saggio introduttivo a c. di A. L. Bellina, Milano, Ricordi, 1987.
Prodotti previsti
1) Pubblicazione di un saggio monografico sui fenomeni transcodificatori testimoniati dal
melodramma italiano romantico a partire dall’analisi di un nucleo esemplare del cospicuo corpus
librettistico preso in esame. Verrà dato risalto alle zone ancora tralasciate dagli studi recenti, incentrati
sulla produzione librettistica frequentata dai musicisti maggiori (Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi) e senza
attenzione ai risvolti della Rezeptiongeschichte. Una particolare cura verrà riservata, da una parte, ai rapporti
tra la poesia per musica e la tradizione poetica nazionale; dall’altra, ai processi di mediazione delle fonti e
di transcodificazione dei testi di partenza.
2) A corredo del saggio storico-critico saranno pubblicati alcuni libretti esemplari appartenenti al
corpus sottoposto ad analisi critica. Verranno presentati in edizione critica, con apparato delle varianti
testimoniate dai libretti e dalle partiture manoscritte o a stampa.
Materie su cui verterà la prova
- Letteratura italiana
- Letteratura di consumo
- Storia del teatro romanicoz
E’ richiesta la conoscenza della Lingua inglese.
Riferimenti bibliografici
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AAVV, L’edizione critica tra testo musicale e testo letterario, Atti del Convegno (Cremona, 4-8 ottobre
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Proposta del Dipartimento di Scienze dei linguaggi, della comunicazione e
degli studi culturali
1)
Area scientifico disciplinare
10: Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche
Settore disciplinare
L-FIL.LET/14 Critica letteraria e Letterature comparate
Responsabile scientifico
Prof. Rossana Bonadei
Titolo del Progetto di Ricerca:
Verso una nuova estetica del viaggio: stili e forme del discorso sull’arte nella scrittura delle donne tra
Ottocento e Novecento.
Parole chiave: formazioni identitarie; scrittura delle donne, generi letterari, viaggio, culture mediterranee
Ambito: studi culturali comparati, letterature comparate, scrittura delle donne, studi di genere
Base di partenza scientifica
Questo progetto trova i suoi presupposti scientifici nell’attività che si colloca nell’ambito delle letterature
e degli studi culturali comparati, che rientrano negli interessi scientifici del Dipartimento di Scienze dei
Linguaggi, della Comunicazione e degli Studi Culturali.
Gli ambiti del progetto riguardano in particolare le tematiche del viaggio e della scrittura delle donne,
riconducendosi ai seguenti filoni tematici e critici:
Storia del viaggio e teorie del turismo
(Leed, Amirou, Urry, Urbain, Clifford, Brilli).
Storia delle donne, con particolare riferimento alla mobilità fra ‘800 e’900
(Duby ePerrot)
La relazione fra viaggio e genere
(Blunt, Foster, Lawrence, Low, Mills, Morris, Opperman, Robinson, Tinglin, Leed, Pemble)
Studi sulla Feminist Aesthetiscs
(Bolhs, Woolf, Goldman)
Il lavoro già svolto e il progetto a venire hanno come presupposto teorico un approccio comparatistico e
transdisciplinare, che individua temi, figure, immagini, inseguendo corrispondenze, analogie e varianti
non solo fra testi letterari di lingue diverse ma anche fra letteratura e mito, arte, cinema. La pratica della
traduzione - nel caso di testi inediti in italiano - e l’analisi delle traduzioni disponibili costituisce uno
degli strumenti del processo di interpretazione e attualizzazione dei testi. Fanno parte dei presupposti di
questo discorso l’analisi di alcune rappresentazioni letterarie che hanno contribuito a costruire e
tramandare il paradigma oppositivo e binario che destina gli uomini al viaggio e confina le donne a casa
(partire dall’Odissea omerica).
Sullo sfondo della vicenda storica che riguarda la mobilità fra ‘800 e ‘900 e le diverse motivazioni del
viaggio delle donne, si delinea lo spazio di una scrittura incentrata sulle rappresentazioni dell’Altrove e
19
dell’Alterità veicolate dallo “sguardo scritto” di viaggiatrici europee dirette a Sud, dove le
proiezioni dell’Altro investono anche il discorso dell’autore su di sé e sui processi di formazione
identitaria. In tal senso l’analisi sulle scritture di viaggio delle donne riporta al tema più generale del loro
accesso alla scrittura e alla letteratura (Braidotti, Cixous, Kristeva, Irigaray, De Lauretis), incluse anche le
questioni dell’autorità e dell’autorialità e quelle del confronto con un canone letterario ed estetico
tradizionalmente pensato in termini patriarcali e di eredità patrilineare (Bloom, Gilbert e Gubar).
Descrizione del progetto
L'obiettivo principale di questo progetto è analizzare la scrittura e la saggistica di alcune autrici di area
anglofona e francofona che, a partire dall’Ottocento, soggiornarono in diverse regioni del Mediterraneo,
confrontandosi con la realtà e l’immaginario di un patrimonio d’arte e di cultura che da secoli costituisce
per scrittori, intellettuali e artisti un oggetto privilegiato di osservazione e rappresentazione.
La passione per il Mediterraneo da un lato continua la tradizione del Grand Tour, pur nel contesto delle
trasformazioni peculiari dell’Europa post-napoleonica, da un altro inaugura una nuova stagione del
viaggio in Italia come luogo di inscrizioni culturali ed estetiche frutto di un discorso stratificato e
tramandato dalla scrittura e dalla letteratura di viaggio nelle sue espressioni canoniche. È con questo
corpus di tradizioni e di immagini consolidate che le viaggiatrici ottocentesche devono confrontarsi sia per
quanto riguarda le arene discorsive (temi, luoghi, caratteri) che il sistema letterario (stili, stilemi e generi).
Nel vasto panorama delle presenze, verranno privilegiate alcune scrittrici che nelle loro scelte di vita e
per le loro appartenenze di classe hanno vissuto l’esperienza del viaggio da prospettive di atipicità: non
tanto un viaggio in realtà, ma piuttosto lunghi soggiorni che hanno consentito loro l’incontro con
l’Altrove e l’Alterità da un punto di vista non ‘turistico’, generando una tipologia di sguardo che ha trovato
poi espressione in scritture dal carattere innovativo.
Le scrittrici a cui si fa riferimento sono: Jane Dieulafoy (1851-1916), Isabelle Eberhardt (1873-1904),
Vernon Lee (1856-1935), Caroline Hamilton Gray (1800-1887), Freya Stark (1839-1993), Virginia Woolf
(1882-1941).
Le scritture a cui si fa riferimento, molto delle quali poco conosciute o poco riconosciute nei percorsi di
critica e di storia della letteratura, sono generalmente assegnate alla categoria ibrida della scrittura
autobiografica e di testimonianza svolta nel contesto del viaggio e del soggiorno all’estero, ma è proprio
a partire da un discorso di omissioni e di oscillazioni di genere che intendiamo analizzare queste
scritture, riflettendo sui modi in cui si pongono in relazione con il contesto discorsivo esistente e
dominante.
Il viaggio di queste donne, che la tradizione assegnava alle categorie del viaggio di formazione o
dell’evasione, si configura piuttosto come un modo per affrontare questioni identitarie, di ruolo sociale e
di sguardo estetico, che si traduce, tra l’altro, in un approdo allo spazio della scrittura come professione.
La scrittura come luogo della rappresentazione e della riflessione identitaria diventa strumento di
innovazione letteraria, laddove una certa saggistica fonda un nuovo soggetto intellettuale ed estetico che
guarda all’arte- nelle sue varie espressioni disciplinari- e parla un linguaggio non più riconoscibile da una
prospettiva canonica segnata dalla domination masculine. Si considererà l’ipotesi di rileggere queste
esperienze/scritture alla luce del discorso critico sviluppatosi sotto le insegne della Feminist Aesthetics.
Se l’individuazione di un luogo domestico ‘proprio’- distinto dagli spazi della vita famigliare- consente
alle donne una nuova privacy reale e metaforica, che legittima la lettura, lo studio, la scrittura (la ‘stanza
tutta per sé’ di Virginia Woolf ), ‘uscire di casa’ equivale a rivendicare uno spazio di parola pubblica e il
diritto a esprimerla pubblicamente, a ‘scriverla’. L’acquisizione di questo spazio corrisponde anche alla
conquista di una
indipendenza morale ed economica che coincide per le donne con la
professionalizzazione della letteratura, occasione per incidere sulla sfera pubblica, o strumento di lavoro
professionale (come nel caso delle recensioni per giornali e riviste, dei resoconti scientifici, della
trattatistica). Da qui anche un possibile discorso di storia materiale su “Donne e Professioni”, da
rintracciare a livello di dibattito epocale (saggi, interventi sui giornali, conferenze) e da verificare con
lavoro di archivio storico.
La ricerca intende render conto, attraverso puntuali indagini storiche e con scelte testuali meditate,
questo processo comunque lento e graduale che riguarda la ridefinizione di spazi intellettuali e culturali,
nonchè la costruzione di “un’autorevolezza autoriale” poco riconosciuta alle studiose e alle scrittrici
ottocentesche, alle quali era ancora riservato uno spazio marginale che comportava statuti di
emarginazione (identità mascherate, pseudonimi, strategie di travestimento).
Fasi, attività, prodotti
Prima fase (1° anno):
20
a) Ricerche di archivio; inquadramento storico e ricostruzione della storia materiale relativa
alla mobilità delle donne tra ‘800 e ‘900. Si prevede un’attività di approfondimenti bibliografici con visite
a biblioteche e centri specializzati (British Library, Bibliothèque Nationale de France, Centro studi sul
viaggio Brilli) la partecipazione a seminari e convegni.
b) Letture di approfondimento del quadro teorico.
Seconda fase (2° anno):
a) analisi dei testi delle scrittrici oggetto della ricerca. Si prevedono visite a biblioteche e centri
specializzati (Fondo Vernon Lee- British Institute di Firenze)
b) preparazione di saggi monografici.
Prodotti
1) Si prevede, in fase di chiusura della prima annualità di lavoro, la preparazione di un saggio di
introduzione ai temi della ricerca.
2) Mappatura di testi, ricollegabile a un progetto di antologia dedicata al viaggio ottocentesco e
novecentesco (cfr. ricerca 60%, titolare Prof. Rossana Bonadei).
3) Saggi monografici (da pubblicare anche individualmente).
4)Un volume che raccolga il risultato finale della ricerca.
Durata del progetto: 24 mesi
Materie su cui verterà la prova d’ingresso:
•
•
•
Viaggio in Italia
Letteratura di viaggio nelle donne
Le rappresentazioni del Mediterraneo tra letteratura e pittura
E’ richiesta la conoscenza della Lingua Francese
Riferimenti bibliografici
La ricerca si muoverà su due versanti: l’analisi testuale e l’approfondimento critico-bibliografico, che
proponiamo suddiviso in quattro principali sezioni.
Fonti primarie
Jane Dieulafoy
Une amazon en Orient (1881-1882)
L’Orient sous le voile (1881-1882)
En mission chez les immortales: Journal de fouille de Suze (1884-1886)
Isabelle Eberhardt
Notes de route (1908, postumo)
Mes Journaliers (1923, postumo)
Contes et paysages (1925, postumo)
Caroline Hamilton Gray
Tour to the Sepulchres of Etruria (1840)
Vernon Lee
Euphorion,(1884)
Art and Life
The Spirit of Rome (1906)
Genius Loci (1908)
Freya Stark
A Winter in Arabia (1940)
East is West (1945)
Virginia Woolf
The Letters (1975-1980, postume)
21
Testi critici
Storia del viaggio e Teorie del turismo
Aa.Vv., Les représentations de la Méditerranée, Thierry Fabre et Robert Ilbert (a cura di), Maisonneuve
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M. Boyer, Il Turismo dal Grand Tour ai viaggi organizzati, Electa Gallimard, Milano 1997.
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A. Brilli, Quando viaggiare era un’arte, Il Mulino, Bologna 1995.
A. Brilli, Il viaggiatore immaginario. L’Italia degli itinerari, Il Mulino, Bologna 1997
J. Clifford, Routes, Harvard University Press, Cambridge 1997; Strade, Bollati Boringhieri, Torino 1999.
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sé, Mondadori, Milano 1995.
RICHIAMATA la delibera del Senato Accademico del 28.11.2005, (cfr. par. 9
verbale n. 7/2005) con la quale è stato assegnato alla Facoltà di Lingue e
Letterature Straniere uno stanziamento per l’attivazione di quattro assegni di
ricerca;
PRESO ATTO della delibera del Dipartimento di Lingue, letterature e culture
comparate del 2.3.2006, p.to 9 (cfr. verbale n. 2/2006) che esprime parere
favorevole all’attribuzione di due progetti annuali per il SSD L-LIN/12 Lingua e
traduzione - lingua inglese e per il SSD L-FIL-LET/10 Letteratura italiana qui sopra
riportati;
PRESO ATTO della delibera del Dipartimento di Scienze dei linguaggi, della
comunicazione e degli studi culturali del 7.3.2006, p.to 10 (cfr. verbale n. 2/2006)
che esprime parere favorevole all’attribuzione di un progetto biennale per il SSD LFIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate qui sopra riportato;
il Consiglio di Facoltà
VISTO il regolamento per il conferimento di assegni di ricerca per la collaborazione
ad attività di ricerca di cui al D.R. n. 2686/V/005 del 27.2.2002, e condivisi
i due progetti annuali proposti dal Consiglio di Dipartimento di Lingue,
letterature e culture comparate del 2.3.2006;
23
-
il progetto biennale proposto dal Consiglio di Dipartimento di Scienze
dei linguaggi, della comunicazione e degli studi culturali del 7.3.2006;
delibera
-
di approvare le proposte avanzate dai Dipartimenti ai fini dell’emanazione del
bando di selezione per titoli e colloquio per il conferimento dei seguenti
assegni di ricerca:
• n. 1 assegno annuale per la collaborazione ad attività di ricerca
nell’ambito del SSD L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese
presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Comparate;
• n. 1 assegno annuale per la collaborazione ad attività di ricerca
nell’ambito del SSD L-FIL-LET/10 Letteratura italiana presso il
Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Comparate;
• n. 1 assegno biennale per la collaborazione ad attività di ricerca
nell’ambito del SSD L-FIL-LET/14 Critica Letteraria e letterature
comparate presso il Dipartimento di Scienze dei Linguaggi, della
comunicazione e degli studi culturali.
-
di inoltrare la richiesta di attivazione della procedura all’Ufficio competente.
14. VARIAZIONI DI BILANCIO
Visto il punto 5 del presente verbale, il Consiglio di Facoltà delibera all’unanimità
seduta stante di approvare le seguenti variazioni al bilancio di previsione 2006,
relative all’applicazione dell’avanzo di amministrazione:
ENTRATA
F.E. 0 “Avanzo di amministrazione esercizio precedente”
Da € 0 a € 19.713,78
Variazione in + di € 19.713,78
USCITA
Cap.01 03 95 “Servizi di tutorato studentesco”
Da € 65.400,00 a € 72.400,00
Variazione in + di € 7.000,00
Cap. 1.8.265 “Fondo di riserva”
Da € 4.000,00 a € 15.318,78
Variazione in + di € 11.318,78
Cap. 1.08.268 “Oneri da applicazione decreti tagliaspese”
Da € 0,00 a € 1.395,00
Variazione in + di € 1.395,00.
15. PRESA IN CARICO BENI DEL CENTRO DI ITALIANO PER STRANIERI
Il Consiglio di Facoltà, considerato che con decreto del Rettore prot. n. 2495/II/018
del 9.12.2003 è stato istituito il Centro di ricerca e di servizio di Facoltà, denominato
Centro di Italiano per Stranieri – Ricerca, Formazione e didattica, tenuto conto di
quanto disposto dall’art. 38 “Inventario delle immobilizzazioni materiali: beni mobili”
del Regolamento AM.FI.CO., presa visione dell’elenco dei beni acquisiti dal CIS (agli
atti) delibera la presa in carico sull’inventario di Facoltà dei predetti beni.
24
16. VARIE ED EVENTUALI
a) Nulla osta per viaggio di studio
Il Prof. Macchiavelli ha presentato in data odierna richiesta di autorizzazione a
condurre studenti frequentanti i corsi di Economia del turismo A e B, di cui è
titolare, a Venezia il giorno 11 aprile 2006. Scopo della visita è la partecipazione
alla VII Conferenza Ciset “L’Italia e il turismo Internazionale nel 2005”.
Il Consiglio di Facoltà esprime, per quanto di competenza, parere favorevole e
dispone di segnalare all’Ufficio competente i nominativi degli studenti
partecipanti ai fini dell’estensione della prevista copertura assicurativa.
Il Consiglio, nella composizione dei professori di ruolo e dei rappresentanti dei
ricercatori, prosegue i lavori per
17. APPROVAZIONE VERBALE N. 1/2006 DEL 31.01.2006 (DAL PAR. 11 AL PAR.
16)
I par. dal 11 al 16 del verbale n. 1/2006 del 31.01.2006 sono approvati.
18. LINEE DI PROGRAMMAZIONE TRIENNALE 2007-2009
Con deliberazione del Senato Accademico del 28 novembre 2005 è stata istituita la
Commissione per la programmazione dell’attività dell’Università per il triennio
2006/2008. Ciascuna Facoltà è chiamata a predisporre una relazione contenente le
linee di programmazione triennale 2007-2009 da presentare al Rettorato entro il
31.3.2006 in vista della prossima riunione della Commissione fissata per
l’11.4.2006.
A seguito di riunione del Consiglio di Presidenza e dei Coordinatori dei Corsi di
laurea e dei Direttori dei Dipartimenti del 28.2.2006 e della successiva riunione dei
docenti di I fascia della Facoltà è stata definita una proposta di programmazione di
cui il Preside dà lettura.
Dopo ampia discussione, il Consiglio di Facoltà approva la relazione (agli atti), ed
incarica il Preside di procedere con l’inoltro all’Ufficio Rettorato, Programmazione,
Sistema informativo Direzionale.
19. CONTRIBUTO PER CONVEGNO “IL TRADIMENTO DEL BELLO: LE TRANSFIGURAZIONI TRA AVANGUARDIA E POSTMODERNITÀ”
Con nota del mese di marzo 2006 la Prof. Elena Agazzi, nell’ambito dell’attività
programmatica del CISAM – Centro di Ricerca internazionale studi sulle
avanguardie e sulla modernità del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture
Comparate, ha presentato richiesta di un contributo di € 2.000,00 per
l’organizzazione del convegno “Il tradimento del bello: le trans-figurazioni tra
avanguardia e postmodernità” che si terrà presso l’Università degli Studi di
Bergamo dal 25 al 27 ottobre 2006.
Accertata la copertura finanziaria al cap. 1.3.101 “Scambi culturali, convegni e
cerimonie” il Consiglio di Facoltà, ritenuto di approvare e condividere l’iniziativa del
Centro di Ricerca CISAM , delibera:
- la concessione del contributo di € 2.000,00;
- di impegnare la spesa di € 2.000,00 sul cap. 1.3.101 “Scambi culturali, convegni e
cerimonie” del bilancio di previsione 2006.
20. INTEGRAZIONE ALBO DEI CULTORI DELLA MATERIA PER L’A.A. 2005/2006
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VISTA
la deliberazione del Consiglio di Facoltà del 4.10.2005 in cui
è stato approvato l’Albo dei cultori della materia per l’a.a. 2005/2006;
VISTA
la richiesta di iscrizione inoltrata dal Prof. Fabio Rodríguez Amaya;
ESAMINATO il curriculum presentato e ritenuto idoneo;
delibera all’unanimità
per l’a.a. 2005/2006 l’integrazione dell’Albo dei cultori della materia con la nomina
della Dott. Francesca Camurati per gli insegnamenti di Lingua e letterature ispano
americane.
21. SCAMBI CON L’UNIVERSITÀ AGADIR – MAROCCO
Il Preside illustra il progetto di attivazione di scambi tra la Facoltà di Lingue e
letterature straniere e l’Università di Agadir nel campo dell’insegnamento della
lingua araba e dell’italiano per stranieri. Il progetto comporta anche aspetti
finanziari, relativi all’ospitalità di studenti marocchini a Bergamo per la frequenza di
corsi organizzati dal CIS (Centro di italiano per stranieri) nonché per la parziale
copertura delle spese di studenti iscritti a corsi della Facoltà che perfezionano
l’apprendimento della lingua araba in quella sede.
Dopo ampia discussione il Consiglio di Facoltà nomina la seguente commissione,
incaricata di studiare le procedure per l’attuazione degli scambi di docenti e studenti
non solo con l’Università di Agadir, ma anche con Università appartenenti a paesi al
di fuori dell’Unione Europea, in modo da far fronte alle necessità che emergono con
l’insegnamento delle lingue orientali. La Commissione è composta da:
Prof. Dorothee Heller, delegato della Facoltà agli Affari internazionali
Prof. Ugo Persi
Prof. aggr. Alessandro Mengozzi.
Il Prof. aggr. Alessandro Mengozzi riferisce che, nel quadro dell’accordo generale
sottoscritto tra la nostra Università e l’Università di Ibnu Zohr di Agadir (Marocco)
(deliberazione del Consiglio di Facoltà del 21.6.2005, verbale n. 5 par. 26) e in
linea con i programmi di internazionalizzazione delle attività didattiche e di ricerca,
12 nostri studenti che hanno frequentato corsi di lingua araba saranno ospitati ad
Agadir tra il 6 e il 23 aprile p.v. per frequentare un corso intensivo di lingua araba.
Si tratta di un’attività concordata allo scopo di offrire un’esperienza di
apprendimento sul campo in un Paese non appartenente all’Unione Europea, per il
quale non sono previsti specifici programmi di scambio.
Il Consiglio di Facoltà esprime, per quanto di competenza, parere favorevole e
dispone di segnalare all’Ufficio competente i nominativi degli studenti partecipanti
(elenco agli atti) ai fini dell’estensione della copertura assicurativa.
22. VARIE ED EVENTUALI
La Prof. Piera Molinelli chiede ai colleghi quali sedi aderenti agli Scambi Erasmus
hanno insegnamenti di lingua italiana per elaborare un progetto di verifica del
programma di e-learning predisposto dal CIS. La Prof. Melzi segnala l’Università di
Cannes.
Il Consiglio, nella composizione dei professori di I fascia, prosegue i lavori
per
26
23. CONGEDO PER MOTIVI DI STUDIO – ART. 10 LEGGE 311/1958 PROF.
GABRIELE MORELLI
In considerazione del fatto che sono state annunciate nuove richieste di congedo di
altri docenti, il Consiglio di Facoltà decide di procedere alla trattazione del presente
punto nella prossima seduta.
24. VARIE ED EVENTUALI
Nessun argomento è stato trattato.
La riunione termina alle ore 17.
IL PRESIDENTE
(Prof. Giuliano Bernini)
IL SEGRETARIO
(Prof. Marina Dossena)
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