ccr news Proprietario: Credito Cooperativo Reggiano - società cooperativa - San Giovanni di Querciola (RE) Direttore editoriale Piergiorgio Munarini - Progetto grafico: Gold Studio di Michele Campani Stampa: Tipolitografia Moderna snc - Rivalta (RE) - Distribuzione gratuita POSTA TARGET IN VIA EMILIA OSPIZIO ECCO REGGIO EST La seconda sede cittadina GLI AUGURI DEL PRESIDENTE CANELLI 2010 il ritorno della fiducia Carissimi Soci e Clienti, siamo ormai giunti alla fine di questo anno, che è stato senza dubbio uno dei più impegnativi degli ultimi tempi. Un anno caratterizzato dalle difficoltà determinate dalla crisi economico-finanziaria mondiale che ha inevitabilmente colpito, anche se in misura minore, il tessuto economico e le comunità del nostro territorio. Pur nelle difficoltà che hanno investito il sistema finanziario italiano, la nostra Banca ha continuato a mantenere e ad aumentare il proprio sostegno attraverso la concessione di credito alle famiglie e alle piccole e medie imprese presenti sul nostro territorio. A testimonianza di ciò, gli impieghi al 31 ottobre sono aumentati del 7,6% pari a 17 milioni di euro di nuovo credito, portando così il totale degli impieghi alla clientela ad oltre 241 milioni di euro. La raccolta diretta si è attestata sui 264,5 milioni di euro con un incremento dell’1,2% pari a circa 3 milioni di euro di nuova raccolta. I risultati ottenuti, oltreché alla conferma della Vostra fiducia e continua partecipazione alla crescita del nostro Istituto, ci permettono di guardare al futuro con più ottimismo e ci danno la forza di continuare non solo nell’attività quotidiana ma ci sono di stimolo ad effettuare nuovi investimenti attraverso l’apertura di nuove Filiali. A tal proposito sono orgoglioso di comunicarvi che il 21 dicembre prossimo verrà inaugurata una nuova filiale a Reggio Emilia in via Emilia Ospizio, che andrà ad aumentare la nostra presenza nel capoluogo affiancando la filiale del Volo, già operativa da alcuni anni. Non solo: sono anche iniziati i lavori di ristrutturazione dell’immobile in Scandiano destinato a diventare la sede amministrativa della Banca, a testimonianza del nostro impegno ad investire nel territorio. Certo che non verranno meno il Vostro appoggio e la Vostra fattiva collaborazione, auguro a Voi tutti e alle Vostre famiglie i più cari auguri di Buon Natale e sereno Anno Nuovo. Emmore Canelli Presidente CCR DICEMBRE 2009 La recente crisi economica non ha colpito la nostra volontà di espansione e di affermazione in campo economico finanziario, spronandoci, invece, a mettere in atto una serie di iniziative competitive per operare con efficienza e rapidità a sostegno delle famiglie e delle imprese. In un’Italia affetta dalla crisi, Reggio Emilia, con le sue 58.150 imprese, può essere considerata una mosca bianca per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, stimato al 2,3 %, uno dei più bassi della Penisola e un reddito medio annuo pro-capite di 33.518,22 euro. La nostra Banca, specializzata nel credito alle piccole e medie imprese, si muove da sempre per soddisfare appieno le esigenze finanziarie del tessuto economico del territorio e per venire incontro e sentirsi più vicina alla comunità locale. Cosa che avverrà anche materialmente con l’apertura, il 21 dicembre prossimo, della nuova sede cittadina in via Emilia Ospizio. L’ubicazione della filiale è frutto di un’attenta valutazione delle esigenze degli utenti e degli operatori della zona. Un nuovo passo che consentirà di proporre anche nell’area est della città una serie di servizi bancari diversi dall’offerta tradizionale. Il 2010 sarà un anno di ulteriore crescita delle attuali posizioni e ci vedrà ancora fortemente impegnati nel confermare il nostro ruolo di Banca Locale e Cooperativa e nel praticare le condizioni favorevoli che ci hanno sempre contraddistinto e che danno valore al nostro operato. Luciano Aguzzoli Direttore Generale CCR IL PROGRAMMA INAUGURALE 21 dicembre 2009 DALLE ORE 17.00 - Inaugurazione ufficiale con taglio del nastro - Benedizione dei locali - Intervento delle autorità - Rinfresco a buffet INVITIAMO TUTTI I SOCI ALLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE OMAGGIO FESTIVITÀ PER TUTTI I SOCI Una bottiglia speciale da ritirare presso la propria sede o filiale della Banca. Per un brindisi genuino e con tanti auguri! sco Lambru no Reggia Editoriale Giorgio Munarini Tra i primi impegni del consiglio d’amministrazione eletto dall’assemblea dei soci del 24 maggio 2009 c’è stato il varo del piano strategico aziendale, in cui si è indicato il programma che guiderà la banca sino al 2012. Il periodo si prospetta di difficile interpretazione per gli effetti della grave recessione che ancora oggi pesa sull’economia nazionale, con un calo generalizzato dei consumi e degli investimenti di famiglie e imprese. L’intenzione della nostra Banca è affrontare e superare questo periodo di crisi grazie a valide scelte imprenditoriali. A tal fine sono in fase di attuazione due importanti investimenti: a Reggio Emilia, in zona Ospizio, è in fase di ultimazione la ristrutturazione di un immobile, acquistato quest’anno, che a partire dall’inaugurazione ufficiale del 21 dicembre ospiterà la seconda filiale della città. Il secondo investimento ha riguardato l’acquisizione di una palazzina a Scandiano sulla Strada Statale 467, che diventerà la nuova sede amministrativa della banca entro fine 2010. In questo periodo è allo studio l’acquisizione di un altro immobile vicino a Rivalta da destinare all’apertura di un terzo sportello nel capoluogo di provincia. Queste operazioni sono state oggetto di decisioni ben ponderate, senza ricorrere a prestiti subordinati, e con l ’a p p r o v a z i o n e della Banca d’Italia. LA CHIESA E LE BANCHE Nei secoli l’uso e il commercio del denaro sono stati riservati alle classi più agiate della società. I poveri erano sovente costretti a ricorrere al prestito d’usura e all’elemosina. Alla fine del 14° secolo furono i francescani ad affermare che “l’elemosina aiuta a sopravvivere, ma non a vivere. Perché vivere significa produrre e l’elemosina non aiuta a produrre”. Si avvertì la necessità di trovare nuove vie di sviluppo. Il 15 maggio 1891 Papa Leone XIII, con l’enciclica “Rerum Novarum” propugnò la solidarietà sociale. Don Luigi Cerutti (1864-1934), fu un sacerdote veneziano che per primo ne trasse ispirazione per dare vita alle Casse Rurali nelle parrocchie. Tutti i papi che si sono succeduti hanno sempre avuto grande attenzione per le Banche di Credito Cooperativo. Nel recente convegno di Sorrento, monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone, ha sottolineato come anche nell’enciclica “Caritas in Veritae” di papa Benedetto XVI vi sia esplicito riferimento alle nostre banche. La nostra Bcc ha fatto propri tali insegnamenti. Lo scopo di produrre reddito deve essere accompagnato dall’attenzione alla sfera della solidarietà sociale. L’economia di comunione, la cooperazione di consumo e le Banche di Credito Cooperativo svolgono un ruolo alternativo ed equilibratore rispetto alla finanza speculativa. Noi del Credito Cooperativo Reggiano ci ispiriamo a questo modo di fare banca, e ci impegneremo sempre per la tutela dei nostri clienti. Fare banca con amore 32° CONVEGNO DELLA COOPERAZIONE Diploma di benemerenza e medaglia d’oro: prestigiosa onorificenza a Sergio Aldini Dal 23 al 25 ottobre, a Sorrento, si è svolto il 32° Convegno regionale della Cooperazione di Credito dell’Emilia Romagna. Alla manifestazione hanno partecipato relatori di fama internazionale, le più alte cariche del mondo cooperativo e gli amministratori e dirigenti di tutte le 24 banche cooperative della nostra regione. Nel corso della manifestazione il presidente Giulio Magagni, in rappresentanza della Federazione, ha consegnato un diploma e una medaglia d’oro al nostro presidente onorario Sergio Aldini per l’attività svolta a favore del Credito Cooperativo Reggiano sin dalla sua fondazione. L’importante riconoscimento è motivo di grande soddisfazione e intende premiare anche tutti i consiglieri, dirigenti, sindaci e dipendenti che hanno contribuito alla nostra crescita in questi 25 anni. Al nostro Presidente Onorario le più sentite congratulazioni. Da sinistra: Cesare Campani, Dino Bertolini, Emmore Canelli, Sergio Aldini, Giulio Magagni, Giorgio Munarini e Giuseppe Casolari (foto Studio Immaginopoli Bologna). CRISI NON PER TUTTI In un mondo che cambia difendiamo i valori Luciano Aguzzoli La parola “crisi” ormai è davvero inflazionata. Non passa giorno, ora o minuto che questa parola non venga pronunciata. La crisi viene oggi associata a tutte le attività economiche e non solo. Tutto quello che non funziona è colpa della crisi. L’ipocrisia di questi tempi è molto diffusa e per tanti è molto più facile scaricare le colpe dei propri insuccessi sulla crisi piuttosto che fare autocritica e affrontare i veri problemi quotidiani. La capacità di affrontare le difficoltà della vita si è andata via via ad affievolire nel tempo. Il benessere diffuso portato dalla crescita economica degli ultimi decenni ha ridotto le “difese immunitarie” della società. Lo spirito di sacrificio, la tenacia, la fatica e il sudore per le conquiste sociali non sono più caratteristiche comuni alle persone. Va di moda l’avere tutto, subito e gratis. La vera crisi sta, a mio avviso, in questa breve disamina. Fortunatamente, però, non tutto è in crisi. Se ci immergiamo nel contesto sociale scopriamo che tante componenti della nostra comunità non sono state colpite o deteriorate da questa “malattia”. Se parliamo con la gente comune scopriamo con piacere che la maggioranza delle persone ha sani principi e sa ancora riconoscere il bene dal male e il giusto dallo sbagliato. Principi, questi, che vorremmo riscontrare tutti i giorni anche nelle nostre Istituzioni, che dovrebbero assicurare ordine, giustizia e libertà. Ma non dobbiamo nemmeno commettere l’errore di scaricare sulle Istituzioni il compito di riportare alla normalità l’attuale situazione. Ognuno di noi, nel proprio raggio di azione, deve fare la propria parte nel rispetto delle regole basilari della società. Dobbiamo essere convinti che il bicchiere è mezzo pieno. Quello che resta di buono, che a mio avviso è ancora tanto, deve essere messo in campo per rimuovere la spazzatura e per bonificare la nostra bella società. Alle belle parole di incitamento – “Yes we can!” – pronunciate dal Presidente Obama nel suo discorso di insediamento vorrei aggiungere per quanto ci riguarda l’esclamazione “We must go on!”. Dobbiamo andare avanti per difendere il mondo e i valori della vita. Luciano Aguzzoli, direttore generale del CCR. Abbiamo le carte in regola per migliorare l’attuale situazione. Le regole da utilizzare sono molto semplici. Dobbiamo innanzitutto recuperare il senso della realtà. Non possiamo vivere pensando alle chimere ma dobbiamo vivere facendo i conti con i problemi quotidiani. I problemi vanno affrontati di petto e mai rinviati al giorno dopo. Il tenore di vita deve essere adeguato alle effettive capacità economiche delle persone. Gli imprenditori, poi, debbono fare autocritica. Se dispongono di capitali propri, di professionalità e di idee possono andare avanti; al contrario debbono fermarsi e cedere il passo. Non è possibile fare impresa senza questi ingredienti. Chi non rischia capitale proprio nelle attività imprenditoriali non può pretendere credito dalle banche. E’ comodo fare impresa rischiando capitali di terzi ed è facile intraprendere percorsi azzardati quando quello che si rischia non ti appartiene. Il flop di tante aziende spesso è riconducibile anche a questa causa. I lavoratori dipendenti debbono recuperare il senso di appartenenza all’azienda. Il loro contributo ai risultati aziendali, in particolar modo nei momenti difficili dell’economia, è fondamentale. Il vero patrimonio delle imprese sono le risorse umane. Il successo delle imprese è direttamente proporzionale al valore aggiunto apportato dal personale. Anche la nostra Banca è fortemente impegnata a migliorare l’economia del nostro territorio. Da sempre abbiamo riservato massima attenzione alla crescita sociale ed economica della nostra Comunità. Il nostro slogan è “Tutti i servizi di Banca più uno”. “Tutti i servizi”, perché riteniamo indispensabile offrire un ampio ventaglio di opportunità ed una consulenza completa e professionale. “Più uno” perché il nostro stile è da sempre improntato al dialogo, in un clima di cordialità ed attenzione alla persona. In questi anni abbiamo superato con successo tutte le bufere finanziarie. Anche questo esercizio, in controtendenza con i dati di mercato, si concluderà con ottimi risultati sia economici che patrimoniali. La rischiosità si mantiene fra le più basse del sistema creditizio nazionale con un livello di crediti in sofferenza inferiore all’1%. Con orgoglio possiamo anche affermare che non abbiamo cause aperte e nessun reclamo in essere con la clientela. Il segreto di tutto ciò è, molto probabilmente, dovuto al fatto di aver sempre utilizzato le ricette giuste. Tra queste la raccolta e la gestione oculata del risparmio, l’assicurazione di stabili relazioni con la clientela, il disincentivamento delle operazioni speculative, la trasparenza delle condizioni e la concessione del credito a chi lo merita. Ma queste ricette sono quelle che poi, carissimi Soci e Clienti, ci avete sempre consigliato anche Voi, attraverso la Vostra partecipazione attiva, il rispetto delle regole sociali e la fiducia nel nostro operato. E’ un piacere lavorare assieme a Voi per sviluppare e diffondere la cultura dei valori e costruire il bene sociale. UNA RAGIONE DEL NOSTRO SUCCESSO L’efficacia dell’ascoltare E’ bello constatare che la nostra Banca ha raggiunto tanti risultati in questi anni: è cresciuto il numero dei clienti, quello dei soci e dei dipendenti. Gli obiettivi economici conquistati, poi, sono un’ulteriore testimonianza degli sforzi compiuti. Viene allora spontaneo chiedersi come ciò sia stato possibile. Il tempo galantuomo ci dirà in futuro qual è stata la “ricetta vincente”. E’ anche vero, però, che un piccolo ma fondamentale “ingrediente” balza subito all’occhio: la nostra capacità di ascoltare i clienti, le persone. E’ da tanti anni che il personale del Credito Cooperativo Reggiano si adopera in tal senso, già da quando i libri di testo ne accennavano appena. L’attenzione riposta nell’ascoltare le persone è sempre stata una caratteristica comune a ogni collega. Certo c’è stata anche un po’ di fortuna, ma è l’ultima cosa che si nota. Tutti i collaboratori hanno fatto sì che una vocazione personale divenisse la loro professione. E’ importante aprirsi al cliente per stabilire un rapporto amichevole, capirne le esigenze finanziarie e cercare di soddisfarle. I tempi cambiano velocemente e quindi bisogna aggiornarsi. Ciò che resta immutato è l’importanza di intuire che gli obiettivi si raggiungono con infiniti tentativi per migliorarsi, puntando alla massima soddisfazione del cliente. Fabio Berselli Siamo 3.922 Soci: porta un nuovo amico anche tu! PREMIO A SORPRESA PER IL SOCIO N. 4.000 I NOSTRI PIANI DI SVILUPPO SULLA CITTA’ Raddoppiamo le sedi per servirvi meglio La sede di Reggio Emilia Ovest al direzionale “Il Volo” di Largo Giambellino e lo staff. Da sinistra, in piedi: Gianluca Ferri, Matteo Benelli, Marco Mercati e il direttore Ariano Vacondio; seduti: Chiara Vaccari, Luca Fontanesi e Cristina Benassi. PRESTO OPERATIVA LA NUOVA SEDE DI REGGIO EMILIA EST Un progetto moderno, ma rispettoso dell’architettura originaria Una posizione strategica no ggio c el P arti gia entro -Sassu Reggio ia olo le d Via Em Ferrov Re Via Il rendering definitivo della nuova sede cittadina. Nella foto sotto, la commissione che, su incarico del CdA della Banca, ha seguito i lavori dalla progettazione alla fase esecutiva. Da sinistra: Giovanni Raffaele Bonini, Roberto Venturelli, Emmore Canelli e il progettista ing. Emanuele Guidetti. Il progetto è stato sviluppato con l’obiettivo di mantenere l’architettura originaria di un edificio importante per la storia della nostra città, riordinando il prospetto principale e completandolo con un corpo servizi necessario per l’installazione di un ascensore per l’agevole accesso allo sportello bancario da parte di persone disabili e anziani. All’interno del corpo servizi hanno trovato alloggiamento anche la scala di accesso ai futuri uffici del piano superiore ed in particolar modo un Bancomat con cassa continua fruibile direttamente dall’autovettura in sicurezza a qualsiasi ora del giorno e della notte, peculiarità unica nella provincia. Internamente si è ricavato uno sportello bancario con ricercato design e funzionalità ottimale. Partendo da un consolidamento strutturale necessario per la diversa distribuzione degli spazi interni, si è progredito con l’iter progettuale cercando di creare un ambiente moderno mediante un’accurata ricerca di materali ed elementi di arredo alternativi quali vetrate tonde, pavimenti in resina, soffitti con teli illuminati e schermi LCD. Distributivamente si è creata una zona casse molto ampia e luminosa, uno spazio informale di confronto in cui è possibile prendere un caffè parlando di affari e una zona uffici con sala riunioni annessa. Particolare attenzione è stata rivolta al risparmio energetico dell’edificio conseguito mediante un’accurata coibentazione dei muri esterni, l’installazione di serramenti con elevato isolamento termico e la scelta della tecnologia LED per le insegne e l’illuminazione esterna. Il buon risultato conseguito, nei tempi ristretti concessi, è il frutto di un continuo dialogo con i consiglieri responsabili del progetto, i dirigenti della Banca e le maestranze con precedenti esperienze in Filiali della Banca. Ing. Emanuele Guidetti Progettista e Direttore dei lavori ilia all ’Ospiz io Mode na LA STORIA REGGIANA DELLE BANCHE Dal Monte di Pietà al Credito Cooperativo Giardo Bertolini Dal decreto del duca Ercole I sull’istituzione, a Reggio Emilia, nel 1494, del Monte di Pietà: “Et si alcuno ni tolesse per guadagnare on per mercadare on per fare altra spesa superflua et non condecente se intenda havere perduto il suo pegno” (tradotto liberamente significa: il denaro recato al Monte non poteva essere utilizzato per cause “indecenti” e neppure per giocare o “mercationis causa”). Art. 2 dello Statuto sociale del Credito Cooperativo Reggiano: “Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa Il Monte di Pietà agli albori del secolo scorso (foto R. Sevardi). ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune”. Abbiamo confrontato, spingendoci indietro di qualche secolo, lo spirito che aveva animato la creazione del Monte di Pietà e il più articolato disegno che ha permesso la nascita della nostra banca di Credito Cooperativo. Distanti secoli e generazioni, ma si può affermare che la radice delle due istituzioni sia la stessa. “Il Monte – scrive Maria Giuseppina Muzzarelli affrontando in un prezioso volume il primo secolo di attività della benefica istituzione cittadina – era stato concepito come servizio sociale, oggi diremmo, e tale doveva rimanere, non doveva cioè servire ad aumentare le risorse di chi poteva intraprendere negozi economici, bensì doveva sottrarre alla rovina chi rischiava di essere confinato ai margini della società pur non essendo un vero e proprio marginale”. Dal Monte di Pietà alle banche odierne ne è trascorso del tempo, soprattutto sono intervenuti cambiamenti epocali che hanno inciso profondamente sulle dinamiche finanziarie, a volte però trascurando l’obiettivo del bene comune. Lo si è visto nella crisi che recentemente, ma anche in un passato non molto lontano, ha devastato alcuni istituti di credito. “La finanza – sottolinea in un articolo su “Vita e Pensiero” Simona Beretta, professore ordinario nella facoltà di scienze politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – è destinata al fallimento se non ha un “senso”, se gli uomini che ci lavorano non puntano nella direzione di avanzare il bene comune di chi presta, di chi riceve e di chi lavora”. La strada intrapresa dal nostro Credito Cooperativo appare, quindi, quella giusta e non deve apparire estemporaneo il confronto con l’antico Monte di Pietà, anche se quest’ultimo presentava un carattere prettamente benefico. Nei prossimi giorni in città il Credito Cooperativo Reggiano aprirà un secondo sportello: la volontà è quella di inserirsi nel tessuto economico cittadino facendosi portavoce di quel “senso” che aveva animato l’antico Monte di Pietà, volto a favorire, sì, il risparmio, ma anche a creare nuove occasioni di lavoro e di coesione sociale. Bot: rendimenti ai minimi Le cronache finanziarie identificano con il termine “Bot People” quei risparmiatori che investono la loro liquidità in titoli di Stato italiani (Buoni Ordinari del Tesoro, appunto). Negli ultimi decenni, a ondate, a seconda delle condizioni di mercato, gli Italiani hanno preso d’assalto le aste dei titoli di Stato. E’ successo anche negli ultimi mesi. In periodo di forti incertezze e di possibili ribaltamenti a causa di una realtà economico-finanziaria molto esasperata i “Bot People” sono tornati alla carica per accaparrarsi – nella logica dei “pochi guadagni ma sicuri” – i vecchi cari Bot. Sicurezza significa in primo luogo mettere da parte l’ipotesi di realizzare alti rendimenti. I redditi finanziari da investimenti tranquilli sono normalmente molto bassi; la ricerca di alternative e di elevati rendimenti può portare l’Investitore in meandri di prodotti finanziari molto complessi che spesso nascondono insidie e forti rischi. I default finanziari dell’ultimo decennio non vanno dimenticati e debbono indurre prudenza nella gestione dei risparmi. Nelle attuali condizioni di mercato, pur in presenza di un rendimento vicino allo zero, i piccoli risparmiatori aspettano, “stanno alla finestra”, poiché parcheggiando il denaro negli amati Bot pur non percependo elevata remunerazione vedono conservato il proprio capitale. OBBLIGAZIONI CCR RENDICREDIT Soluzioni vantaggiose per la protezione dei vostri risparmi Le nostre Obbligazioni Rendicredit a capitale garantito, come i titoli di Stato, permettono di soddisfare i bisogni essenziali di bassa rischiosità e di incassare un rendimento certo nel tempo. Le principali caratteristiche delle Obbligazioni Rendicredit a tasso variabile sono le seguenti: • • • • Cedola interessi: trimestrale Rendimento: pari alla quotazione Euribor a tre mesi Nessuna spesa per sottoscrizione e custodia Denaro sempre disponibile Per investimenti a tasso fisso segnaliamo l’ultima emissione Rendicredit a tassi crescenti. • • • 1° anno: tasso lordo del 2,10% 2° anno: tasso lordo del 2,30% 3° anno: tasso lordo del 3,30% Una ottima opportunità per un investimento a rendimenti garantiti. Prima dell’investimento consultate i prospetti informativi presso le nostre Filiali dove con massima trasparenza sono riportate tutte le caratteristiche degli investimenti. LE CIFRE AL 30 SETTEMBRE SONO MOLTO INCORAGGIANTI Risultati superiori alle aspettative In un quadro economico generale ancora gravato dalla crisi, l’andamento degli aggregati patrimoniali aziendali ha mostrato una significativa tenuta. La nostra Banca non ha rallentato la propria funzione di servizio e supporto creditizio ai soci e cittadini. In particolare gli impieghi sono cresciuti al 30/09/2009 del 6,92% rispetto al 31/12/2008, un aumento importante considerando il contesto in cui ci troviamo ad operare. Le famiglie, gli artigiani, la piccola impresa sono i principali interlocutori della Banca ed è nei loro confronti che viene destinata la gran parte degli affidamenti. La raccolta è rimasta stabile permettendo comunque una espansione del credito erogato. In particolare la raccolta globale al 30/09/2009 è aumentata del 4,46% rispetto al valore registrato al 31/12/2008. Significativo il dato relativo al patrimonio della Banca che registra un aumento rispetto al 31/12/2008 dell’11,24%, a testimonianza dell’attenzione che viene riservata al consolidamento ed al rafforzamento della solidità dell’Istituto. Il rafforzamento patrimoniale si è reso possibile anche grazie all’ampliamento della base sociale che a settembre 2009 è aumentata del 5,16% rispetto al 31/12/2008. Il conto economico registra una positiva tenuta dei livelli di redditività nonostante il non favorevole contesto generale nel quale ci troviamo ad operare. LE NOSTRE CIFRE AL 30-09-2009 ➣ 7 SPORTELLI ➣ 3.849 SOCI (+ 5,16% rispetto a inizio anno) ➣ 63 DIPENDENTI ➣ RACCOLTA DIRETTA: 268,5/milioni (+1,78% rispetto a inizio anno) ➣ RACCOLTA INDIRETTA: 57,2/milioni (+19,17% rispetto a inizio anno) ➣ RACCOLTA GLOBALE: 325,7/milioni (+4,46% rispetto a inizio anno) ➣ IMPIEGHI: 237,8/milioni (+6,92% rispetto a inizio anno) ➣ PATRIMONIO GLOBALE: 28,7/milioni (+11,24% rispetto a inizio anno) La nuova direttiva europea sui servizi di pagamento Dal 1° gennaio 2010 entrerà probabilmente in vigore la nuova Direttiva Europea sui servizi di pagamento (è in dirittura d’arrivo l’iter legislativo di approvazione della direttiva), un ulteriore passo verso la creazione di un unico mercato dei servizi bancari e finanziari nell’Unione Europea, con l’obiettivo di facilitare la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. La nuova Direttiva si applica a tutti i servizi di pagamento in euro e nelle altre valute degli Stati Membri dell’UE, esclusi i servizi che si basano su titolo cartaceo (assegni, effetti cambiari, ecc.). Le principali novità che verranno introdotte a partire dal prossimo gennaio 2010 e che faranno riferimento a condizioni più favorevoli per la clientela sono le seguenti: • Tempi di esecuzione: i bonifici nazionali e all’interno degli altri Paesi dell’Unione Europea avranno tempi certi di esecuzione; in particolare - se denominati in euro - saranno eseguiti entro un giorno lavorativo quando disposti su canali a distanza ed entro due giorni lavorativi quando disposti su un ordine cartaceo. • Disponibilità dei fondi e data valuta: per i fondi ricevuti da un’altra banca la data di disponibilità giuridica e la data valuta applicata al Suo conto corrente coincideranno sempre con la data in cui è avvenuto l’accredito dei fondi sul conto della nostra Banca; in altre parole non saranno più applicati gli “stacchi valuta” sugli importi ricevuti attraverso i servizi di pagamento rientranti nell’ambito della Direttiva (Bonifici, RID, RiBa, ecc.). • Aumento dei tempi per richiedere il rimborso dei pagamenti domiciliati: i debitori che appartengono alla categoria dei “consumatori” avranno fino a 8 settimane dalla data di addebito per richiedere alla propria Banca lo storno di un singolo pagamento RID. Inoltre, saranno modificate alcune regole attualmente in uso, tra cui segnaliamo: • Abolizione delle vecchie coordinate bancarie (ABI-CAB-CC): il codice IBAN sarà l’unico identificativo per l’esecuzione dei bonifici nazionali. Quindi, non sarà più possibile eseguire bonifici sulla base delle “vecchie” coordinate bancarie. Sarà necessario farsi comunicare l’IBAN dal destinatario di un bonifico prima di disporre l’operazione, e aggiornare anche gli eventuali bonifici permanenti. • Abolizione della data valuta antergata: non sarà più possibile chiedere l’accredito dei fondi sul conto di un beneficiario con una data valuta retrodatata rispetto alla data di disposizione dell’ordine (prassi della cosiddetta valuta “antergata”). Limitatamente alle Aziende si segnala: • Modifica della gestione degli incassi commerciali interbancari: le disposizioni di incasso attraverso i prodotti interbancari denominati incassi commerciali (RID, RiBa, MAV e bollettini bancari) non potranno mantenere il trattamento attuale. In particolare, non sarà più possibile effettuare le aggregazioni per lotti di disposizioni aventi diverse scadenze, e, in alcuni casi, si renderà necessario modificare l’attuale gestione delle modalità di incasso (dopo incasso, salvo buon fine, ecc.) La nostra Banca sta effettuando tutte le attività necessarie per garantire il rispetto delle nuove norme, cercando di minimizzare gli impatti sull’operatività. Siamo a Sua disposizione per fornirLe ogni ulteriore informazione presso le Filiali. Giovanni Mazzi SCEGLI IL CONTO P R O F E S S I ON I S T I IL CREDITO COOPERATIVO REGGIANO E IL TERRITORIO Un anno di incontri e avvenimenti Gennaio - Al 31/12/2008 il Credito Cooperativo Reggiano presenta gli ottimi risultati del 2008 con una raccolta diretta di 263.754.000 euro, e impieghi di 222.401.000 euro. - Scandiano ospita alcuni appuntamenti di successo: - Il 16-17-18 la “Fiera del Mercato Immobiliare e Impresa Edile” . - Il 24-25 la manifestazione “Funny – Scandiano la città dei bambini” Febbraio - il 28 febbraio presso la sala polivalente di Viano si è tenuto il musical sulla vita di San Francesco d’Assisi, gli incassi sono stati devoluti a favore della missione di padre Marco Canovi. - sponsorizzazione a favore dell’Università del tempo libero di Casalgrande per l’organizzazione di diverse serate con temi vari. Marzo - dal 14 al 22 marzo, la tradizionale Fiera di San Giuseppe di Scandiano e con essa la "Centenaria" Mostra agricola, commer- ciale, industriale, artigianale. - sponsorizzazione a favore del Teatro “De Andrè” di Casalgrande per la pubblicazione del calendario stagionale degli spettacoli Aprile - dal 25 aprile al 3 maggio si è tenuta a San Giovanni di Querciola la mostra di pittura “Querciolarte”. - la ns. Bcc contribuisce insieme all’Associazione dei Boscaioli di Carpineti all’organizzazione della manifestazione Triathlon del Boscaiolo in programma il 3 maggio. - beneficenza della ns. Bcc a favore di “Casina dei Bimbi” per la realizzazione del progetto “L’Ospedale che vorrei”. Maggio - Inaugurata il 9 maggio la mostra dedicata all’artista modenese Nicolò dell’Abate che ha richiamato appassionati e curiosi da tutta Italia; la Bcc ha offerto mille biglietti d’ingresso omaggio. - la ns. Bcc contribuisce insieme all’Associazione dei Boscaioli di Carpineti all’organizzazione della manifestazione Triathlon del Bo- Il reparto di pediatria dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti è stato trasformato dopo il successo dell’iniziativa “L’ospedale che vorrei” ideata dall’associazione “Casina dei Bimbi”. scaiolo tenutasi il 3 maggio. - la ns. Bcc sponsorizza sabato 16 maggio presso il Teatro “Fabrizio De Andrè” di Casalgrande un concerto lirico tenuto dal coro dell’opera di Bologna in memoria di “Claudio Barbieri” . - domenica 24 maggio si è svolta c/o il ristorante “Belvedere” di San Giovanni di Querciola l’assemblea straordinaria e ordinaria dei soci. Eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione del Credito Coop. Reggiano con pranzo offerto a tutti i soci presenti. - il 31 maggio la ns. Bcc ha sponsorizzato la festa di fine anno della scuola elementare di Roteglia. Giugno Lo spettacolo dlla compagnia teatrale “I granelli di Sabbia” incentrato sulla figura di San Francesco d’Assisi. - in data 5 giugno la ns. Bcc ha contribuito alla realizzazione del musical “Forza venite gente” realizzato dalla compagnia teatrale amatoriale “I Termosifoni”; all’evento, tenutosi in centro a Roteglia, hanno partecipato quasi 5.000 persone. - il 13 e 14 giugno presso il centro sportivo di Casina si è tenuto, con l’aiuto della ns sponsorizzazione, il motoraduno del Motoclub Tingavert. La totale tranquillità di sentirsi sicuri Un affresco di Nicolò dell’Abate in Rocca a Scandiano. Luglio - dati del Credito Cooperativo Reggiano al 30/06/2009: raccolta diretta 267.006.000 euro, impieghi 230.176.000 euro. - partecipazione al trofeo di golf Credito Cooperativo Reggiano tenutosi durante questo mese presso il Golf Club Matilde di Canossa. - il 4 luglio la ns Banca ha contribuito insieme all’Associazione turistica Pro loco di Cortogno alla pubblicazione del libro “Lettere ai giovani” di don Luciano Iori - il 5 luglio la ns Banca ha sponsorizzato la 24ª edizione della corsa podistica “Camineda di so e zo” organizzata della Polisportiva Regnanese. - 10-19 luglio sponsorizzazione dei “Giochi d’estate” organizzati dalla Pro loco di Roteglia. - l’11 luglio l’ Avis di Casina ha ottenuto dalla ns Bcc un buono acquisto a favore di giovani musicisti vincitori di un concorso tenutosi presso la Casa Cantoniera. dedicate alla commedia dialettale presso l’Azienda Agricola Cavazzone di Regnano. Settembre Grande partecipazione alla 24ª edizione della “Camineda di so e zo” sulle colline di Regnano. - 10-11-12 luglio Festa dei volontari del soccorso di Baiso, il CCR ha partecipato all’evento. - il 19 luglio si è svolta presso la Parrocchia di San Valentino la quinta edizione della prova di aratura; i premi sono stati offerti dalla ns Bcc. – nella stessa giornata il CCR era presente anche al “Concerto sotto le stelle” organizzato dal Corpo bandistico di Viano. - il 22 luglio nell’ambito delle serate di “Casina delle Meraviglie” organizzate dal Comune e dai commercianti del paese la ns Bcc ha contribuito alla “serata danzante” con l’orchestra di Maurizio Leonardi. dall’ Associazione della Valorizzazione di Viano (A.V.V.). - dal 26 al 30 agosto la polisportiva di Regnano ha organizzato la mostra di pittura con serate - in data 11 settembre si è svolta la prima gara podistica del comune di Casalgrande; alla gara hanno partecipato oltre 700 persone tra cui il ns direttore generale Luciano Aguzzoli e il direttore della filiale di Casalgrande Alessandro Franzoni. - il 12 settembre la Polisportiva Casina festeggia 40 anni di attività con l’inaugurazione del nuovo campo sportivo. - domenica 20 settembre a Padova e Chioggia si è svolta la tradizionale gita sociale offerta dalla ns BCC a tutti i Soci. - dal 9 al 15 novembre si è tenuta la Settimana Unesco per l'educazione. - il 14 novembre presso la Cattedrale di Reggio si è tenuto l’evento “Maria con noi” realizzato dalla Parrocchia di Villalunga. - il 15 novembre il Moto Club Galaxy Team A.s.d. ha organizzato con la ns partecipazione il 1° torneo non agonistico della gara di Quad “Tartufo Quad 2009” a Viano. - a Salvaterra successo per la 5ª edizione della Festa dell’Agricoltura sostenuta dalla ns Banca. Ottobre - il 25 ottobre si è svolta a Viano la 10ª edizione della Corsa del Tartufo organizzata dalla polisportiva Regnanese, tra i partecipanti anche il ns direttore generale Luciano Aguzzali. Ammy Marrano, giocatrice della Volley Gramsci Reggio Emilia. Dicembre Agosto - dal 31 luglio al 3 agosto a Casina si è svolta la sagra del Parmigiano-Reggiano con la presenza della ns. BCC presso lo stand gastronomico gestito dall’Associazione Alpini e Protezione Civile. - il 23 agosto si è svolta la tradizionale festa di “Santa Maria di Castello Querciola” organizzata Novembre La Sala degli Stemmi di Santa Maria di Castello con i preziosi affreschi di Lelio Orsi. INVITO ALL’INAUGURAZIONE SEDE REGGIO EMILIA EST Lunedì 21 Dicembre 2009 ore 17.00 Via Emilia Ospizio, 102 La Banca della tua città - Il CCR ha sponsorizzato l’associazione Cultura Musicale Hirmos di Reggio Emilia per la realizzazione di un cd natalizio, il ricavato verrà devoluto all’Associazione “Augusto per la vita” a sostegno della ricerca sul cancro. - in data 21 dicembre inaugurazione della seconda filiale di Reggio Emilia del Credito Cooperativo Reggiano in zona Ospizio. 896 PARTECIPANTI, 18 PULLMAN E TANTA ALLEGRIA Abbiamo invaso il Veneto! La foto di gruppo all’arrivo a Padova e alcuni momenti della gita sociale (Studio Paola Morini). PRIMOCONTO SOCI Guardando al futuro, il Credito Cooperativo Reggiano ha ritenuto di ricercare nuove opportunità da dedicare ai Soci di domani. In questa direzione è stato creato il libretto senza spese PRIMOCONTO SOCI, un prodotto speciale, riservato ai figli dei Soci in età compresa da 0 a 18 anni, che prevede una elevata remunerazione sulle somme depositate, oltre a numerosi servizi gratuiti. Per accedere alle agevolazioni e per le relative informazioni, i nostri Sportelli sono a Vostra completa disposizione. Il direttore generale Luciano Aguzzoli al via della 10ª Corsa del Tartufo di Viano. L’inaugurazione del nuovo campo sportivo in occasione del 40° della Polisportiva Casina. LA BELLE EPOQUE A CA’ DEL VENTO SULLE COLLINE VIANESI Ricordi di una bellissima contessina Michela Dall’Aglio Scrivendo i ricordi degli anni passati nel mondo dell’alta diplomazia accanto al marito, ambasciatore Alberto Pansa, la contessa Maria Pansa desiderava lasciare al figlio Mario, giovane e promettente diplomatico, assieme al ricordo del padre un esempio di rettitudine e di onestà che lo accompagnasse nella difficile carriera intrapresa1. In realtà quello che ha lasciato è molto di più: è il quadro di un mondo, di una società «il cui ricordo impallidisce sempre di più». Affidato dalla stessa contessa al professor Enrico Serra, profondo conoscitore del mondo diplomatico e docente all’Università di Bologna, e pubblicato a cura dello stesso Serra alcuni anni fa, il diario raccoglie i ricordi di Maria Pansa dal 1884, anno del matrimonio con Alberto e dell’inizio della vita diplomatica per la giovanissima donna, al 1913, anno del ritiro del marito dalla diplomazia. Le tappe di questi 30 anni sono segnate dai diversi luoghi nei quali, di volta in volta, Pansa fu consigliere d’ambasciata (Costantinopoli e Budapest), ministro plenipotenziario (Cina) ed ambasciatore (di nuovo a Costantinopoli, a Londra, a Berlino). Se il giudizio sull’ambasciatore Pansa, che durante tutta la sua carriera godette la fiducia di tre re e di numerosi governi, il rispetto e la stima di colleghi italiani e stranieri, fu sempre positivo ed assai lunsinghiero, l’impressione che la moglie suscitò negli ambienti diplomatici e nelle corti europee fu veramente entusiastica. Le attestazioni di ammirazione e di stima di uomini che rappresentano per noi, oggi, i grandi simboli di un’epoca (il conte Nigra, l’imperatore Guglielmo II, i re Edoardo VII e Giorgio V e moltissimi altri) sono testimonianze dell’interesse che la contessa Gigli-Pansa suscitava non soltanto per la sua bellezza e la grazia del portamento, ma anche e soprattutto per l’intelligenza vivace, per la simpatia e la piacevolezza del comportamento. Enrico Serra riporta una Donna Maria Pansa Gigli-Cervi (1867-1960). lettera del Conte Maffei nella quale così si parla della contessa Pansa: «Lady O’Connor (moglie dell’ambasciatore inglese a Costantinopoli) mi fece leggere una lettera della Signora Pansa, che discuteva la questione d’Oriente in generale e quella armena in particolare, con una maestria da recar invidia a più di un diplomatico. Anche il principe di Bulgaria mi parlò con entusiasmo della Signora Pansa ». Anche nella rivista inglese Boudoir del 1904, Maria Pansa è descritta in termini assai lusinghieri e, tra le diverse doti che le vengono riconosciute, si rilevano «... il senso dell’umorismo e, soprattutto, il dono più divino che una donna possa avere, quello della simpatia »2. Leggendo le pagine del suo diario, ci si accorge che, poco per volta, nel lettore si compone l’immagine dell’autrice, un’immagine che non nasce da riferimenti precisi della Pansa a se stessa, ma dal linguaggio usato, dalle scene descritte, dalla scelta degli episodi narrati. E, insieme a quella della signora Pansa, l’immagine di tutta un’epoca si forma davanti ai nostri occhi. «... Donna Maria ebbe tra gli altri il dono dell’osservare. Godette del privilegio, non comune, di vivere gli avvenimenti e di poterne fotografare la sostanza. Se sembra indulgere qualche volta sul lato sociale e mondano, ciò lo si deve... al carattere stesso ed alla ben nota moda di quel fin de siècle. Attenta osservatrice, Donna Maria riferisce anche con proprietà ed efficacia. La sua prosa è asciutta e dritta: una apprezzabile eccezione alla voga del tempo suo ». Questo il preciso giudizio di Enrico Serra su Maria Pansa scrittrice e non se ne potrebbe esprimere più efficacemente l’impressione che trasmette la lettura del diario: non scritto per la pubblicazione, ma per essere lasciato al figlio Mario, morto invece tragicamente nel 1946 durante una gita nel mar Tirreno. I ricordi della signora Pansa iniziano nel 1884, poco dopo il matrimonio della diciassettenne contessa Maria Gigli-Cervi, figlia del ciambellano del Duca di Parma, con il cavaliere Alberto Pansa, consigliere all’ambasciata italiana di Costantinopoli: «Sbalzata dalla nostra pìccola Par- ma (dove mia madre attendeva compissi 18 anni per condurmi in società) a Costantinopoli in pieno mondo diplomatico, lontana dai miei mi sentivo un po’ spersa, ma presto, grazie alla bontà che mi circondava, finii per sentirmi a mon aise e godere di quella nuova vita, in cui tutto mi interessava, persone, paese, costumi». Dai primi passi a Costantinopoli, si susseguono nelle diverse ambasciate gli incontri con i protagonisti della politica internazionale del tempo: il conte Nigra, ambasciatore a Vienna, che resterà amico dei coniugi Pansa per tutta la vita; il Kaiser Guglielmo II, che dimostrava alla contessa Pansa la sua grande ammirazione con frequenti visite improvvisate di prima mattina che la mettevano in grande imbarazzo «perché — come dice lei stessa — per quanto l’Ambasciata sia più o meno in ordine a quell’ora non lo è abbastanza per ricevere un Imperatore!»; e Paul Cambon, un altro amico di tutta la vita, ed innumerevoli altri. Insieme a tanti protagonisti della storia, Maria Pansa descrive con vera maestria gli ambienti di corte, le stupende coreografìe dei balli e dei ricevimenti ufficiali, non tralasciando di inserire quei piccoli episodi metà buffi e metà tragici che sempre accadono in tali situazioni trasformando i personaggi illustri da attori di una scena studiata sin nei minimi particolari, di nuovo in essere umani. Nelle pagine del diario appaiono momenti familiari della vita in ambasciata, e accanto al lusso, allo splendore delle feste troviamo le difficoltà della vita nella misera Cina del tempo, le condizioni pietose degli Italiani poveri emigrati nell’industriale Inghilterra e le terribili scene del massacro degli Armeni a Costantinopoli: «Tutti i giorni gli ambasciatori si recano presso la Sublime Porta per i massacri che continuano; la città è deserta, salvo gli armeni che corrono attraverso le strade per rifugiarsi nelle ambasciate. Anche noi ne abbiamo delle centinaia protette dai marinai». A Berlino, ultima sede del l’Ambasciatore Pansa, si conclude la carriera diplomatica dei coniugi. L’ambasciatore italiano, poco propenso alla politica imperialista iniziata dall’Italia, viene bruscamente allontanato da Londra nel 1907 ed assegnato all’ambasciata di Berlino. Questo episodio creò una grande amarezza in Pansa e lo stesso sentimento si percepisce dalle parole con le quali la moglie descrive l’arrivo a Berlino e l’inizio della nuova missione. In tutte le pagine di questo periodo la naturale brillantezza e vivacità di Maria Pansa ci pare quasi coperta da un velo. Lentamente inizia per i Pansa il distacco dal mondo diplomatico che, deciso nel 1911, avvenne poi nel 1913 con la partenza per la tenuta di Cà del Vento. La contessa li ricorda nel diario con la consueta semplicità di linguaggio che, nella sua misurata essenzialità, ci trasmette con grande efficacia i sentimenti dell’autrice e quasi ce li fa condividere: «Poi ultimo ballo di Corte nel quale io e figliole prendiamo congedo definitivo; io ceno per l’ultima volta accanto all’Imperatore e così è la chiusura del soggiorno a Berlino e della carriera di 50 anni per Alberto e di 30 per me». La malinconia sembra poi percorsa da un lampo di orgoglio nelle parole con le quali si chiude il diario, orgoglio giustificato dai risultati di tanti anni di brillante carriera diplomatica e, forse, da un briciolo di giusto risentimento, non ancora sopito, al ricordo del modo deplorevole con cui Pansa fu allontanato da Londra e progressivamente isolato: «Per Alberto c’è il meritato riposo dopo cinquant’anni al servizio del Re (tre Re: Vittorio Emanuele II, Umberto I, Vittorio Emanuele III) e della Patria. Egli si dice incantato di potersi finalmente occupare delle sue terre e di fare, come ha detto a S.M. il Re “ il contadino “». Da: “Reggio Storia” n. 16 (apr.-giu. 1982, pp. 28-31) 1. Maria Pansa, Ricordi di vita diplomatica (1884-1914), a cura di Enrico Serra, La Nuova Antologia, Roma, 1961. 2. Wilson Pignagnoli, La «Belle Epoque» tramonta a Cà del Vento, Atti del Convegno di Studi Storici, Viano, 24-25 maggio 1980, ne «II Querciolese», vol. II. Una Banca di valore per una Città di valori INVITIAMO TUTTI I SOCI ALLA INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DI REGGIO EMILIA EST Via Emilia Ospizio, 102 Lunedì 21 Dicembre 2009 ore 17 www.ccr.bcc.it