AGOSTO 1985
di Jlz,zo.no.. X
BOl,l ETTINO PARROCCHIALE
di AZZANO, DECIMO (Pordenone) Italia
L'Eutanasia ·
è, un 'crimine c.ontro ,la vita
lourdes
Terra di Maria, terra della lede
Ho avuto la gioia di partecipare al
pellegrinaggio diocesano dal 2 all'8
Agostp con un ~n.til1a di Azzanes'
e con 'i 'miei fratelli : Per me il pellegrinaggio è stata una felice occasione
di rendimemodi grazie per l'aiuto
'che mi hi!. donato la Madonna nel
tempo ' della malattia dello ' scorso
anno.
Come ebbi a riferire in chiesa la
domenicall Agosto, Lourdes è un
,1~og<;>J?Hvilegi~to dalla Div~na ,Provvlden~, perche a Lourdes SI trova la
Chiesa 'con i Vescovi, i sacerdoti; i
religiosi eil popolo santo di Dio, ag:giungevoch~ non andrei in un luogo
'dove ,so che mancano i Vescovi, i
Pastori 'della Chiesa in unione con
'il Papa; Lourdes è un luogo di privilegio perchè l'Eucaristia ha il ruolo
princip,ale nelle quotidiane funzioni
'religiose; ''Lourdes è un luogo provvidenziale perchè le moltitudini di
'genti di ogni razza e colore professano umilmente e gioiosamente la pro-'
'pria fede, lontane ' da forme bigotte
:e-scomposte; Lourdes è un luogo benedetto perchè ivi si -avverte davvero
la spirituale presenza di Maria, che
apparsa più di cento anni fa a S. Bernardetta, continua la sua materna as-
sistenza verso tutti, specialmente
verso gli ammalati e qualunque sofJ.erenza;.Lourdes è la terra_destinata
ad accogliere migliaia e migliaia di
sofferenti, i pellegrini più importanti di qualunque pellegrinaggio, assistiti con amorevole cura da tanti amici di qualunque regione; Lourdes
:è luogo santo di spiritualiascensioni per tanti giovani e signorine, che
-Il accanto alla Vergine e agli ammaIati, in generoso servizio di carità
che non conosce limite di tempo, ritemprano la loro fede e partono decisi a restare fedeli a Dio, alla Chiesa e ai fratelli più umili.
A Lourdes ho pregato per tutti,
come avevo promesso, specialmente
per gli ammalati della Parrocchia, le
persone anziane e sole, per le famiglie, per i fanciulli e i giovani, per
le famiglie che non si amano, che sono sul punto di dividersi, perchè possano ritornare nella unità, alla fedeltà dell'amore coniugale santificato
dal sacramento del Matrimonio.
,Auguro a tutti di poter godere,
almeno una volta in vita, la benefica
esperienza di fede e di carità, che si
vive a Lourdes.
L'ARCIPRETE
Pellegrinaggio Parrocchiale a Motta
La domenica r Settembre saremo in pellegrinaggio al Santuario di
.Madonna di Motta di Livenza. Abbiamo fiducia che anche questa volta siano numerosi i pellegrini e non
manchino i sofferenti e gli anziani.
Pregheremo specialmente perchè: la
[)oménica sia per tutti il giorno del
Signore e il~ giorno della Chiesa, ' il
giorno dell'Eucaristia, -il vero gioÌ'-
no di Festa, il giorno del servizio
e della carità. Avremo anche particolari preghiere perchè il Signore
faccia sorgere in Parrocchia vocazioni sacerdotali e religiose. Acqui'ste'remo l'inditlgenza di un giubileo
speciale 'nel ricordo dei 475 anni
dell'Apparizione -della Madonna al
vecchietto -Giovanni Cigana. "
, Nessuno può attentare alla vita 'di
un uomo innocènte senza opporsi all'amore di Dio per 'lui, senza violare
un ' diritto fondamentale, inammissibile e inalienabile, senza commettere,
perciò, un crimine di estrema gravità.
* *
*
Per trattare in maniera adeguata
il problema dell'eutanasia, conviene
innanzi tutto, precisare il vocabolario.
Etimologicamente la parola EUTANASIA significava, nell'antichità,
'una MORTE DOLCE senza soffe' re~ze atroci. Oggi non ci si riferisce
più al signific.ato eriginariQ del ter
mine, ' ma piuttosto all'intervento
della medicina diretto ad attenuare
i dolori della malattia e dell'agonia,
'talvolta anche con il rischio di sop'primere prematuramente la vita. Inoltre, il termine viene usato in senso più stretto, con il significato di
«procurare la morte per' pietà », allo
'scopo di eliminare radicalmente le
ultime sofferenze o di evitare a bambini anormali, ai malati mentali o
agli incurabili il prolungarsi di una
vita infelice" forse per molti anni,
che potrebbe imporre degli oneri
,troppo pesanti alle famiglie o alla
'società.
, " E' quindi necessario dire chiaramente in quale senso venga preso
il termine di questo Documento.
, Per eutanasia s'intende un'azione
un'omissione che di natura sua, o
nelle intenzioni, procura la morte,
allo scopo di eliminare ogni dolore.
'L'eutanasia si situa, dunque, allivello delle intenzioni e dei metodi usati.
Ora, è necessario ribadire con tut-
o
ta fermezza che niente e nessuno può
autorizzare l'uccisione di un essere
umano innocente, feto o embrione
che sia, bambino o adulto, vecchio,
'ammalato incurabile o agonizzante.
Nessuno, inoltre, può richiedere questo gesto omicida per se stesso o per
un altro affidato alla sua responsabilità, né può consentirvi esplicitamente o implicitamente. Nessuna autorità può ..legittimamente imporlo
né permetterlo. Si tratta, infatti, di
una violàzione della legge divina, di
un'offesa alla dignità della persona
umana, di un crimine contro la vita,
di un ' attentato contro l'um:;nita.
Potrebbe anche verificarsi che' il
olo.te-.prolungatO-e-insopportabile,
ragioni di ordine affettivo o diversi
altri motivi inducano qualcuno a ritenere di poter legittimamente chiedere la morte o procurarla ad altri.
Bencbç in casi del genere la responsabilità personale ' possa essere diminuita o perfino non sussistere, tuttavia l'errore di giudizio della coscienza :..-.- fòsse pure in ' buona fede 'non modifica la natura dell'atto omidda, che in sé rimane sempre
inammissibile. Le suppliche dei malati molto gravi, che talvolta invocano la morte, non devono essere intese come espressione di una vera volontà di eutanasia; esse infatti sono
quasi sempre richieste angosciate di
aiuto e di affetto. Oltre alle cure
mediche, ciò di cui l'ammalato ha
bisògno è l'amore, il calore umano e
soprannaturale, col quale possono e
-debbono circondarlo tutti coloro che
gli sono vicini, genitori e figli, medici e infermieri.
(Sacra Congregazione per la Dottrina
della Fede, 5 maggio 1980)
LA S: VINCENZO
La S. Vincenzo locale ha compiuto vent'anni. Fu infatti istituita da
Mons. Cadore nella primavera del
1965. L'avvenimento' fu ricordato
con una certa solennità il 28 Aprile
corrente anno. Erano presenti per
l'occasione il Presidente Regionale
Generale Michele Varutti, Mons.
Vittorio Mauro e quasi un centinaio di iscritti alla S. Vincenzo dei
.dintorni. Mons. Mauro commosse i
presenti con una toccanta meditazio-
ne ,sul modo di esercitare la carità
versb i bisognosi. La .s. Messa fu
celebrata dal Reverendo Arciprete
Mons. Domenico Cadore e da Monsignor Mauro. Nel 1965 la prima
'attività promossa a pro dei sofferenti fu la celebrazione pomeridiana della ' festa del Corpus Domini,
quella volta tutta la celebrazione si
,svolse nel cortile dell'Asilo. La festa continua ad essere fedelmente
celebrata 'o gnianp.o. Quest'anno il
Pag.2
BOLLETTINO PARROCCHIALE
profondo del cuore a tutti voi che
avete aderito al nostro invito per
far festa insieme e per tracciare il
cammino del nostro impegno futuro.
Ma sento la necessità di esprimere il pensiero più profondamente
grato al nostro Arciprete Mons. Domenico Cadore, che vent'anni fa ha
dato vita alla Associazione della
« SAN VINCENZO » della nostra
Parrocchia e che ha dimostrato in
tutti questi anni una particolare e
paterna predilezione e attenzione
per i sofferenti e per i più deboli.
E grazie ancora alla prima PresiPER IL VENTENNIO
dente Lucilla Pascotto che ha sostenuto
e guidato la nostra opera di
A tutti voi che siete qui riuniti
per celebrare in un clima di frater- carità fino dall'inizio e sostenuta
nità e di famiglia il ventennio della e coadiuvata da alcune Signore,
fondazione della S. Vincenzo di qualcuna di esse è già in Paradiso,
Azzano Decimo rivolgo il più affet- ha potuto assicurare all'associazione continuità e vita. Grazie a tutti
tuoso e grato benvenuto.
Oggi in questo clima che ravviva coloro che hanno messo a disposiziola comune volontà di operare al ne con squisita sensibilità, cuore
servizo dei più bisognosi, sentiamo energie e denaro a favore dei bisola forza del ben che ci unisce e ci gnosi. Questo momento di festa e
affratella, del bene che ci apre il di .gioia comune ci sia di stimolo a
cuore ad ogni appello della soffe- . proseguire con rinnovato impegno
renza, del bene che si traduce nel sulla strada della carità.
LA PRESIDENTE
calore di una mano tesa.
Nina Ceschin
. Desidero esprimere un grazie dal
9 Giugno alle ore 16.30 l'Arciprete
celebrò la Messa in chiesa. Alla fine della Messa ci fu la benedizione
degli infermi e degli anziani con il
SantIssimo. I partecipanti furono
come sempre numerosi. Poi nel cortile dell'Asilo la S. Vincenzo offrì
ai partecipanti un piccolo rinfresco.
Ad aiutare la S. Vincenzo nel servizio c'erano anche alcuni giovani
del Gruppo della Carità ed alcuni
membri della nuova Associazione
del Volontariato per l'assistenza
dell'anziano e dei non sufficenti.
IL CEDIS
I
~
Pubblichiamo una relazione circa le finalità e attività del Centro
di Solidarietà Diocesano.
Il l° settembre 1984, nella sede
di Borgomeduna, Via Tiepolo 1
(Pordenone) ha iniziato la sua attività il Centro di Solidarietà Diocesano, libera associazione di volontariato che opera nell'ambito della Diocesi di Concordia-Pordenone.
Il Ce.Di.S. partito dalla condizione che l'impegno nel sociale è un diJ'itto-dovere di tutti, non si propone
di fare del facile assistenzialismo,
ma vuole mettersi a servizio degli
ultimi, condividendo la vita, operando con loro e non per loro.
Vuole evidenziare che i problemi
connessi all'emarginazione non appartengono solamente a coloro che li
vivono in prima persona, ma sono
problemi di tutta la Comunità, che
deve darsi uno stile di vita diverso,
deve rompere le barriere dell'individualismo e dell'egoismo per approdare ad una solidarietà concretamente attuata.
Si adopera perchè le persone maturino una mentalità partecipativa
che le aiuti ad uscire da sterili schemi ideol@gici per operare nel sociale.
Il programma del Ce.Di.S. prevede l'apertura di un Centro Studi che
favorisca una sempre più ampia informazione sui problemi della marginalità e la creazione, in ogni comunità, di gruppi di solidarietà che
si sforzino nel territorio, di migliorare la qualità della vita.
Il Ce.Di.S. opera in collaborazione con l'Ente Pubblico, al quale richiede con forza di intervenire per
fare opera di prevenzione e per una
sempre migliore gestione dei servizi
·socio-sanitari.
Uno dei principi ispira tori del
Ce.Di.S. è quello di educare le famiglie e le persone a rendersi dispo-
nibili facendo capire che nell'attuale
momento storico il volontariato è
una promessa sicura di cambiamento e . mlg roramento dèllavita, otre che esperienza positiva di maturazione personale.
Attualmente presso la sede del
Ce.Di.S. di Pordenone, operano i seguenti gruppi:
Gruppo CARCERE-COMUNITA'
Mediante i rapporti tra i detenuti
e le loro famiglie, collabora con
l'Ente Pubblico per il reinserimento
sociale degli ex-carcerati.
Il gruppo si incontra ogni lunedl
alle ore 18,00.
Gruppo PROMOZIONE
VOLONTARIATO
E' formato da persone che vedono
l'esperienza del volontariato come
risposta positiva ai bisogni della società. Valorizza le motivazioni ideali del Volontariato, indirizza i volontari a trovare modalità di impegno in gruppi già esistenti nel territorio.
Il gruppo si incontra ogni primo
martedl del mese alle ore 20,30.
Gruppo ALCOLISTI
Durante le ore di terapia familiare gli alcolisti e le loro famiglie condividono i loro problemi con tutti
gli altri componenti del club.
Il club si incontra ogni giovedl
alle ore 18,30.
PUNTO DI ASCOLTO
Qui una persona è disponibile, durante le ore del giorno, ad ascoltare
chi si sente solo o desidera, in qualche modo, chiedere aiuto.
Per quanto riguarda il problema
dell'emarginazione, del disagio giovanile ed in particolare della tossicodipendenza, opera invece il gruppo Emmaus che sta attualmente
portando avanti, per il recupero dei
tossicodipendenti, il programma rieducativo:
Progetto-Uomo, suddiviso in 3 fasi, l'Accoglienza, la Comunità Terapeutica, il Reinserimento.
Nella prima fase, l'Accoglienza, i
ragazzi si trovano ogni giorno nella
sede di Borgomeduna ed iniziano un
cammino di recupero con l'aiuto degli operatori e con il coinvolgimento
delle loro famiglie.
Nella seconda fase, la Comunità
Terapeutica, che si aprirà durante
l'estate nella provincia di Pordenone, continua il processo di crescita
iniziato durante l'accoglienza. Per
Agosto 1985
ora i ragazzi che hanno superato la
prima fase, sono ospiti della comunità terapeutica di Lucca e rientreranno prossimamente. .
Durante la terza ed ultima fase,
il Reinserimento, i ragazzi riprendono gradualmente il contatto con la
società e si reinseriscono nel mondo
del lavoro e dello studio.
Chi desidera maggiori informazioni può telefonare al 21110 e può
rivolgersi direttamente al Ce.Di.S.
via Tiepolo l Borgomeduna (Pordenone).
La Prima Comunione.
L'attività .dell'oratorio
Con la Sagra di Luglio ed il
campo estivo degli scouts si è
conclusa l'attività annuale del
nostro Oratorio. Un impegno che
ci ha visti ragazzi e adulti tesi
nella crescita umana e cristiana
nella comunità. Anche quest'anno abbiamo cercato di far partecipare in modo responsabile ed
attivo quanti più adulti pOSSibile
nelle tre branche nelle quali si esplica ormai tradizionalmente la
attività oratoriana : la Catechesi,
l'associazionismo . e lo sport.
Questi tre settori hanno potuto
vivere e far ottenere risultati
buoni ed in qualche caso anche
eccellenti grazie all'abnegazione
ed all'impegno disinteressato di
alcune persone che hanno messo tempo, disponibilità e possibilità a servizio della crescita dei
ragazzi. Ora si tratta di proiettare l'Oratorio nella promozione
anche culturale, strettamente intesa, e sociale a favore dei giovani. A questo scopo verrà costituito un Circolo culturale di
ispirazione cristiana che raccolga le istanze e le idee di quanti
hanno sincero interesse di impegnarsi in questo campo. Tutti
dobbiamo incamminarci per questa strada se vogliamo far sì che
l'Oratorio continui ad essere
punto di riferimento della nostra
gioventù.
Si ha l'impressione, talvolta,
che l'Oratorio sia scarsamente
conosciuto dal paese o apprezzato solamente per i bellissimi
impianti sportivi o per l'imponenza della sua struttura, cosa
del resto innegabile, ma il nome
stesso o il programma provoca-
no disinteresse o, alte volte, ripulsa anche in persone che pur
si sentono legate alla Chiesa:
questo lo si nota dallo scàrso
numero di gente che vi si impegna attivamente. Dobbiamo convincerci che l'opera dell'Oratorio
è destinata all'emarginazione ed
all'influsso solo superficiale sulla gioventù se non è accettata
con entusiasmo da tutte le componenti della comunità cristiana
di Azzano. Occorre superare la
pigrizia mentale e .Ia tendenza
moderna al chiudersi nel proprio individualismo e nel proprio
quieto vivere se si vuole far sl
che le istituzioni abbiano a continuare nello scopo per il quale
sono state create. Occorre riscoprire il valore della Diaconia
(servizo) che oggi viene ripropo··
sto caldamente nella Chiesa e
che ancora può essere un mezzo
di maturazione della comunità
cristiana. Questa diaconia o volontariato siano l'impegno concreto che ci assumiamo all'inizio di questo nuovo anno sociale.
Don MAURIZIO
mostra d'arte
Si è tenuta. durante il periodo
della Sagra, in Giatorio una mostra intitolata «Espressione d'arte figurativa dei circoli artistici
del nostro territorio». E' la terza
rassegna che è stata promossa
nell' ambito dell' Oratorio. Due
anni fa è stata la volta del vecchio mondo ' aqricolo azzanese,
l'anno scorso l'Artigianato loca-
Agosto 1985
le, quest'anno l'arte figurativa.
All'esposizione delle opere hanno partecipato i tre circoli:
Gruppo scultori Marcello Mascherini di Azzano, Luigi Nono di
Sacile e Circolo arti figurative
di Pordenone. L'iniziativa promossa quest'anno dal gruppo di
Azzano vuoi essere l'inizio di una serie di manifestazioni annuali o biennali tendenti a promuovere la conoscenza da parte del grosso pubblico della presenza nel nostro territorio di pittori e scultori che operano con
serietà professionale ed artisti·
ca e sottoponendosi ad un lavo·
ro estenuante, alle volte, anche
perchè congiunto con altra attività lavorativa. E' il caso di auspicare insieme con il relatore
Prof. Pau letto di Portogruaro,
che ha magistralmente inaugurato la mostra di fronte a un
pubblico scelto, che tornino i
BOLLETTINO PARROCCHIALE
tempi in cui il popolo scendeva
negli stadi e nelle piazze non
solo per la passione sportiva ma
anche per dibattere pacificamente l'espressione artistica di questo o quell'autore, quasi a dar
vita ad un rinascimento spiritua·
le ed estetico che superi la de·
cadenza del tempo presente.
L'afflusso massiccio, calcolato
in qualche migliaio di persone,
alla mostra durante giorni di cal ·
do torrido e di ferie oltre che
testimoniare l'alto livello dell'esposizione lascia a ben sperare
sul futuro di queste iniziative.
Grazie all'interessamento della
Cassa Rurale e Artigiana di Azzano Decimo è stato possibile
un grazioso e prezioso libretto
che mette in evidenza alcune
delle migliori opere esposte e le
tecniche figurative degli espositori.
tare l'accesso a persone portatrici di
handicap.
Questo primo intervento - ha
sottolineato ancora il sindaco - consentirà di chiarire i bisogni della popolazione e di individuare le modalita per realizzazioni future.
Le strutture - ha osservato con
il suo intervento l'assessore Lovisa
- sono nate per dare una risposta
ai bisogni delle persone sole, ma costituiscono soltanto un aspetto della soluzione di tale problema; ciò
che conta sono i rapporti umani. Ed
è soprattutto in questo ambito che
il volontariato assumerà un ruolo insostituibile anche all'interno delle
strutture nascenti. Le varie iniziative pubbliche in atto, quali l'assistenza abitativa e domiciliare, non possono risolvere il problema della so·
litudine : ciò che l'intervento pubbli-
Pago 3
co non può realizzare, deve essere
integrato dal contributo dei volontari in un clima di costante costruttiva
collaborazione.
E' necessario lavorare insieme:
questa esigenza, ripetutamente espressa e riconosciuta anche lunedl
sera come presupposto fondamentale, impronterà tutta l'opera del volontariato. In questa prospettiva formuliamo un augurio al neoeletto
presidente dell'associazione volontari del nostro comune Sergio Boz, alla segretaria Gianna Francescutti e
a tutti i membri del consiglio ai quali spetta l'impegno di individuare richieste e attese e di coordinare le
energie e la disponibilità di tante
persone desiderose di dedicare un
po' del loro tempo a chi attende il
calore di una mano tesa.
Flavia Sacilotto
Il Direttore dell'Oratorio
Volontarialo
cattolico
,
..
un associazione sorta
per aiutare bisognosi
Ottantacinque iscritti alla neocostituita associazione inter - parrocchiale del volontariato cattolico costituiscono una forza carica di speranza e di promesse, in particolare
se si pensa all'adesione di una quin. dicina..di adol0S€enti (autorizzat~-da'
genitori) che tonificano il gruppo
con la loro carica di giovanile entusiasmo. Lunedl sera, alla prima assemblea generale per l'elezione dei
responsabili, ognuno dei presenti ha
potuto cogliere la realtà di una comunione di forze che non trae consistenza soltanto dal fatto numerico,
ma dalla consapevolezza di una attenta disponibilità ai problemi della
vecchiaia e di ogni emarginazione,
T obia Del Bel Belluz e le sorelle,
dopo più di trent'anni che si ritrovano, posano accanto alla Grotta
. dell'Asilo e salutano parenti e amici.
Due anni fa - come ha sottolineato Natale Francescutti che ha
coordinato i vari momenti della serata - si è configurata nell'ambito
dei consigli pastorali delle parrocchie del comune la pressante urgenza di rivolgere particolare attenzione
al mondo degli anziani. Da questa
esigenza è scaturita la necessità di
dare vita a un comitato per lo stu'6-di-tale problema.
Fin dai primi contatti con gli amministratori comunali è stata individuata l'opportunità di effettuare una
indagine conoscitiva sul territorio
per coglier i problemi e le attese della terza età. E' stato possibile cosl
presentare ai rappresentanti delle
forze politiche presenti in consiglio
un circostanziato quadro globale:
nella varietà delle situazioni e delle
richieste emergeva la priorità di dare una soluzione al problema della
precarietà di prospettive per il futuro di numerosi anziani soli o privi
di assistenza.
L'amministrazione comunale come ha fatto osservare il smdaco
Bortolin presente all'assemblea ha colto la proposta e le indicazioni
del volontariato che hanno fornito
importanti orientamenti per alcune
scelte. Sono attualmente in fase di
graduale realizzazione alcune strutture decentrate: cinque minialloggi
(già completati) alle Fratte e due a
Tiezzo; per il capoluogo è prevista
la costruzione di un centro sociale
dotato di strutture comunitarie con
un primo intervento per una spesa
di 650 milioni. Si tratta di un complesso architettonico variamente articolato: esso infatti.:...... come ha anche precisato l'ing. Francesconi che
ne ha redatto il progetto - prevede un polo centrale con ambulatorio, cucina, mensa, sala riunioni e
cappella al primo piano e 14 camere
a due letti al secondo; tale nucleo
sarà çollegato attraverso un porticato ad alcune villette a schiera i cui
ospiti potranno essere indipendenti,
oppure fare capo ai vari servizi centralizzati. Sono state eliminate le
barriere architettoniche per facili-
il buon cuore
(APRILE - AGOSTO)
I figli in morte di Lovisa Evaristo
50.000, fam. in morte di Manias Luigi
10.000, fam. in morte di Marini Anna
15.000, fam . in morte di Pigat iGovanni
15.000, fam. in morte di Aeginato Aiecardo 15.000, fam. in morte di Stefanutto Carlo 10.000, sposi Liut Gianni e
Sforzin Barbara 15.000, battesimi di
Marzo 165.000, in morte di Danelon Luigi la moglie 20.000 e fam. Batistella
Luigino 20.000, 25<' di Pescarollo Enrico
e Lidia 100.000, battesimi di Aprile 150
mila, fam. parenti e amici in morte di
Del Bel Belluz Angela 210.000, fam.
in morte di Vaccher Marcella 15.000,
fam. in morte di Bellomo Oliva 60.000,
fam. in morte di Santin Luigi 20.000,
Chiarot Paolo in morte della moglie
Susy 60.000, sposi Cusin Luciano e
Maddalena 10.000, moglie in morte di
Dolcetti Auggero 100.000, dipendenti
INPS in memoria di Dolcetti Ruggero
170.000, fam. in ricordo del Dott. Puyatti 200.000, moglie in ricordo di Mascarin Ivo 100.000, sposi Luvisotto Norino
e Masutti Marta 40.000, battesimi di
Maggio 80.000, fam. in morte di Pin
Pia 50000, amici per la fame in Etiopia
50.000, fam . in morte di Ceciliot Umberto 15.000, sposi Bovone Abramo e
Facca Maria Teresa 60.000, fam. in
morte diZadro Archimede 15.000, sposi
Badin Luciano e Marsoni Antonietta 65
mila, sposi Dalla Torre Valter e Pascot
Lucia 45.000, fam . a ricordo di Mercante Mario 15.000, Brunetta Gianfranco
a ricordo mamma Silvia 100.000, battesimi di Giugno 170.000, fam. Serafin
a ricordo di Liut Onofrio 50.000, Gobbo Adriano 100.000, battesimi di Luglio
150.000, Santarossa Narcisa 15.000, moglie a ricordo di Del Bel Belluz Lino
25.000 .. Ainaldi Antonio 50.000, fam. in
morte di Coral Angelo 15.000, fam. in
morte di Pigat Achille 15.000, Cassa
Rurale e Artigiana 1.300.000, battesimi
di Agosto 75.000, prima Co'munione
327.500, Cresima 1.243.000, in morte di
Moretton Celestino fam. 110.000, zii
Moretto 50.000, fratello 50.000, fam. In
morte di Valeriatti-Breda Teresa 100
mila, moglie a ricordo di Gasparotto
Guerrino 30.000, Daniele in morte di
Bianchini Maria 20.000, Manias Onelio
in morte del fratello 20.000, fam. a ricordo di Massarut Giacinto 20.000.
AZZANESI RESIDENTI ALL'ESTERO
Mascarin Alfonso 30.000, Longo Aino
80.000, Del Rizzo Bruno 70.000, fratelli
Favot Luciano, Giglio e Onorino 210
mila, Andreatta Flavio 28.000, Scampi erisi Jole 20.000, Bot Rinaldo 30.000,
Schincariol Severino 20.000, Schincariol Antonio 25.000, Facca Maria 27.600,
Biasotto Marino 30.000, Battiston Fernando 28.400, Valeri Cesira 30.000, Minus Rosalia 38.500, Sala Carmelo e fratelli 28.000, Stolf Aldo 50.000, Infanti
Aldo 30.000, Coiazzetto Teresa 50.000,
Semproni Giovanna e Canteri Elena 10
mila, Suor Eugenia 10.000, Ci nello Umberto 15.000, Marson Mirella 30.000,
Sellan Dante 30.000, Del Bel Belluz
Tobia 50.000, Santin Remigio 30.000,
Battiston Luigia 13.500, Dolcetti Giovanni 75.000, Mascarin Delfino 15.000.
PER L'ASILO
N.N. 50.000, Banca del Friuli 60.000,
Tombola di Natale 400.000, Giornata
della Scuola Materna 2.000.000, Marcuz
Attilio 50.000, familiari in morte di Del
Bel Belluz Angela 205.000, Chiarot Paolo in morte della moglie Susy 60.000.
In data 2 Giugno 1985 il Presiden.te della Repubblica, capo dell'Ordine, al merito della Repubblica Italiana, ha conferito 'onorificenza di Cavaliere al Signor Gino
Furlan.
Ci congratuliamo con il neo Cavaliere.
, Pago ,4
BOLLETTINO PARROCCHIALE
Agostp :1985
---------------------------------------------------------------------------------------------~~~~----
agli azzanesi residenti all'estero
Qualcuno si lamenta, mandando referenze attraverso amici o
scrivendo anche in modo non
corretto, perchè il Bollettino non
arriva. Qualcuno addirittura scrive, offendendo la verità, che il
Bollettino è spedito solo a chi è
ricco e può mandare forti e generose offerte. 'Per rispetto delle persone, non voglio segnare
,qui i nomi. Voglio ricordare a
tutti che qui in ,Parrocchia c'è
una persona da me incaricata a
,curare gli indirizzi e a disporre
per la spedizione al momento
occorrente. So io, dietro il mio
,diuturno controllo, quanto è de·
licata e premurosa questa per.sona. Certo quando un Bollettino torna indietro e tutti quelli
che si lagnano hanno avuto il
Bollettino che è ritornato ad Azzano, si cancella quell'indirizzo
e non lo si spedisce più. Scusate, chi deve verificare perchè il
Bollettino è tornato indietro?
'C erto non tocca all'Arciprete.
Allora quando si vede che il
Bollettino non arriva più, si fa
tanto presto, si prende una busta e una carta e si scrive il nuo·
vo indirizzo, perché se il precedente è tornato indietro vuoi di·
re che c'è qualche variazione
nell'indirizzo. Alcuni già lo fan-
no. Vi prego, nessuno scriva in·
soienze, perchè fanno male e
poi, credo, che tutti abbiano prove della stima e l'affetto che
l'Arciprete ha sempre dimostrato e dimostra per gli Emigranti.
Basta ricordare che nessun mio
predecessore l'ha potuto fare,
io invece per due volte sono sta·
to a visitare gli Azzanesi in Ca·
nada e una volta in Argentina.
Sappiate tutti che si continua a
spedire il Bollettino a centinaia
e centinaia di famiglie, che mai
si sono fatte vive con un cenno
né con la spedizione di una pur
piccola offerta. Mi scusino dl
questa nota i fedelissimi, che
sono molti e che mi scrivono
spesso dicendo la loro soddisfazione nel ricevere notizie del
paese di origine. Poi esorto tutti
a non fare inutili lamentele se
qualche offerta, sbadatamente,
specialmente in qualche emergenza non è stata sempre pubblicata; le offerte che arrivano
sono sempre per la chiesa, per
il Bollettino e per la celebrazione di Messe, mai uno spicciolo
va in tasca al Sacerdote.
Ora saluto tutti ed auguro a
tutte le famiglie prosperità e
pace.
BIANCO STENO
VIGNANDEL BRUNO
m.3-8·79
m. 9·9·79
SANDRE EVARISTO
CHIAROT EMILIO
m. 12·10·84
m. 1·3-85
BORTOLIN LUIGI
PEZZUTTI ALESSANDRO
m. 12-7·82
m.10-7·85 .
ANAGRAFE
(Aprile. Agosto)
BATTESIMI
Martin Eliana di Giovanni, Peressin Barbara di Olivo, Mattiuzzi Alessio di Domenico, Zennaro Marco di Roberto, 'Facca Alberto di Dario, Taiariol Marco di
Giuseppe, Pittoni Elena di Luigi,
Fregonese Cheti di Renzo, De!
Rizzo Matteo di Mario, rMiot Antonella di Ernesto, Varasso Elisa
di Bruno, Toffolon Christopher di
Tiziano, Burola Marco di Loris,
Perosa Angelica di Secondo, Miniussi Elisa di Giorgio, Longo
Barbara di Vincenzo, Milanese
Martina di Tullio, Facca Stefano
di Renato, Filippo Andrea di Alessandro, Moret David di Vittorino, Morettin Stefano di Dome,
nico, Barbesin Desiré di Gelindo,
Nerlati Catya di Bruno, Guerra
Federico di Pierluigi, Maratin
Aaron di Giosué, Bassetto Antonio di Claudio, Di Tomaso An·
dreadi Daniele, Cigana Paola di
Romano, Mio Bertolo Alessia di
Renzo, Del Bel Belluz Lisa di
Giorgio, Smith Daniela di Ivan,
Boz Flavio di Franco, Taiariol M i·
chele di Mauro, Mascarin Marco
di Paolo.
MATRIMONI
'liut Gianni e Sforzin Barbara,
Luvisotto Norino e Masutti Marta, Bovone Abramo e Facca Maria Teresa, Badin Luciano e Marsoni Maria Antonietta, Dalla TorreValter e Pascot Lucia, Faccioli
Alessio e Sassaro Marilena.
FUNERALI
Pigat Giovanni di anni 88 vedovo di Longo Maria, Manfron
:Caterina di anni 77 moglie di
Canal Giovanni, Stefanutto Car-lo di anni 79 màrito di Piccinin
Maria, Reginato Riccardo di anni
80 marito di Facchin Leonilda,
Danelon Luigi di anni 79 marito
di Campaner -Regina, Liut Onofrio di anni ,69 vedovo di Di Filippo Ulma, Mascherin Angela di
anni95 vedova di Del Bel Belluz
Antonio, Santi n Luigi di anni 72
vedovo di Bottos Lina, Gasparotto Susanna di anni 23 moglie
di Chiarot Paolo, Dolcetti Ruggero di anni 80 marito di Mio
Erminia, Biasotto Lino di anni
57 celibe, Bertolo Marcellina di
anni 65 moglie di Vaccher Mario, Mozzon Oliva di anni 62 vedova di Bellomo Antonio, Moretton Lucia di anni 91 nubile, Zadro Archimede di anni 60 marito
di Morassut Adele, Rotter Pia
di anni 36 moglie di Pin Eugenio,
Ceciliot Umberto di anni 84 marito di Manias Veronica, Coral
Angelo di anni 77 marito di Sut
Angela, Pezzutti Alessandro di
anni 39 marito di Buset Elena,
Pigat Achille ,di anni 61 vedovo
di Bon Olga, Mores Pietro di anni 95 vedovo di Campagnolo Florinda, Valeriatti Breda Teresa di
anni75 nubile, Moretton Celestino di anni 67 marito di Facca
Giuseppina.
•
I
"
"
ZANETTE LUIGI
MATIlUZ VIRGINIA
m.29·8-77
m.24-8·75
coniugi
TREVISAN FIORAVANTE
FACCA SEVERINO
m.30·2·82
m.21·6·80
TAIARIOL LUIGI
VALERIATTI BREDA TERESA
m. 1-7-65
m. 9·8-85
•••
A Toronto nei primi giorni di
Giugno, per un grave incidente
stradale, è morto Mascarin Antony di Tiberio di anni 16. Avrebbe compiuto 17 anni in Agosto.
Assieme ai parenti e conoscenti
è rimasto addolorato anche l'Arciprete, perchè lo aveva battezzato lui a Toronto nell'Agosto
del '68, levandolo al sacro fonte, come padrino, il Dott. Giovanni Puiatti. Condoqlianze vive
e cordiali agli afflitti genitori e
'fratelli.
I famigliari li ricordano a parenti
e amici con affetto.
TIP, AZZANESE
L'ARCIPRETE ,
Mons. Domenico Cadore
1.
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anno 1985 agosto - Parrocchia San Pietro Apostolo