ANAGRAFICA
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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LAVORO
(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:
Natura dell'Opera:
OGGETTO:
Opera Edile
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI
IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
Importo presunto dei Lavori:
Numero imprese in cantiere:
Numero massimo di lavoratori:
Entità presunta del lavoro:
88´800,00 euro
2 (previsto)
7 (massimo presunto)
180 uomini/giorno
Data inizio lavori:
Data fine lavori (presunta):
Durata in giorni (presunta):
01/07/2015
28/10/2015
120
Dati del CANTIERE:
Indirizzo
Città:
Piazza Castello
Taranto (TA)
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COMMITTENTI
DATI COMMITTENTE:
Ragione sociale:
Indirizzo:
Città:
Comune di Taranto
Piazza Castello
Taranto (TA)
nella Persona di:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
Telefono / Fax:
Partita IVA:
Codice Fiscale:
Giuseppe GHIONNA
Geometra - Responsabile Unico del Procedimento
Via Plinio, 75
Taranto (TA)
3601072733
00850530734
80008750731
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RESPONSABILI
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Progettista:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
CAP:
Vincenzo LA GIOIA
Architetto - Funzionario
Via Plinio, 75
Taranto (TA)
74121
Progettista:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
CAP:
Telefono / Fax:
Indirizzo e-mail:
Cisberto ZACCHEO
Geometra
Via Plinio, 75
Taranto (TA)
74121
3387127078
[email protected]
Coordinatore della Sicurezza in Fase di Progettazione - :
Nome e Cognome:
Cisberto ZACCHEO
Qualifica:
Geometra
Indirizzo:
Via Plinio, 75
Città:
Taranto (TA)
CAP:
74121
Telefono / Fax:
3387127078
Indirizzo e-mail:
[email protected]
Responsabile dei Lavori:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Indirizzo:
Città:
CAP:
Telefono / Fax:
Indirizzo e-mail:
Giuseppe GHIONNA
Geometra - Responsabile Unico del Procedimento
Via Plinio, 75
Taranto (TA)
74121
3601072733
[email protected]
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IMPRESE
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
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DOCUMENTAZIONE
Telefoni ed indirizzi utili
EMERGENZA SANITARIA
118
Carabinieri
Pronto Intervento: 112
Polizia di Stato
Pronto Intervento: 113
VV.F.
Pronto Intervento: 115
Documentazione da custodire in cantiere
Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di
cantiere la seguente documentazione:
1. Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice
che la deve affiggere in cantiere - art. 90, D.Lgs. n. 81/2008);
2. Piano di Sicurezza e di Coordinamento;
3. Fascicolo dell'Opera;
4. Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi
aggiornamenti;
5. Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori (denuncia di inizio attività, concessione edilizia);
6. Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle
imprese operanti in cantiere;
7. Documento unico di regolarità contributiva (DURC)
8. Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
9. Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
10. Copia del libro matricola dei dipendenti per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
11. Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di
ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, I.S.P.E.S.L., Vigili del fuoco, ecc.);
12. Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione;
13. Certificati di idoneità per lavoratori minorenni;
14. Tesserini di vaccinazione antitetanica.
Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione:
1. Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice);
2. Autorizzazione per eventuale occupazione di suolo pubblico;
3. Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali);
4. Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e
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Ambientali, Soprintendenza archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.);
Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati a meno di 5 metri dalle linee elettriche
stesse.
Denuncia di installazione all'I.S.P.E.S.L. nel caso di portata superiore a 200 kg, con dichiarazione di
conformità marchio CE;
Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di portata superiore
a 200 kg;
Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali
di portata superiore a 200 kg;
Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di
verbali di verifica periodica;
Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata
sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti;
Piano di coordinamento delle gru in caso di interferenza;
Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere;
Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature;
Dichiarazione di conformità delle macchine CE;
Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica;
Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante
per i ponteggi metallici fissi;
Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi;
Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo
riportato in autorizzazione ministeriale;
Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore;
Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore;
Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della
messa in esercizio;
Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta
abilitata;
Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi
del D.P.R. 462/2001);
Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità " dell'impianto di protezione
dalle scariche atmosferiche.
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DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È
COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE
(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Le aree di intervento ricadono nel Comune di Taranto.
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DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA
(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Le opere che formano l’oggetto dell’appalto possono riassumersi come di seguito indicato, salvo più precise
indicazioni che, all’atto esecutivo, potranno essere impartite dalla Direzione Lavori nell’ambito dei propri
poteri discrezionali e di dettaglio (elenco solo indicativo, di massima e non esaustivo):
- Opere di demolizione, di movimentazione;
- Opere di trasporto sul sito di carico ed a rifiuto presso discarica autorizzata;
- Intonaci;
- Tinteggiature compreso le opere preparatorie;
- Massetti di pendenza, di rettifica, di livellazione, ecc.;
- Impermeabilizzazioni;
- Opere da marmista;
- Opere da lattoniere;
- Segnaletica generale e di sicurezza.
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AREA DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Il cantiere è sito in Piazza Castello nel centro storico di Taranto. L'area è completamente urbanizzata.
CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE
(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
L'area di cantiere rientra all'interno dell'edificio oggetto d'intervento.
Recinzione del cantiere
Al termine della recinzione del cantiere dovrà provvedersi alla definizione dei percorsi
carrabili e pedonali, limitando, per quanto consentito dalle specifiche lavorazioni da
eseguire, il numero di intersezioni tra i due livelli di viabilità. Nel tracciamento dei percorsi
carrabili, si dovrà considerare una larghezza tale da consentire un franco non minore di 70
centimetri almeno da un lato, oltre la sagoma di ingombro del veicolo; qualora il franco
venga limitato ad un solo lato per tratti lunghi, devono essere realizzate piazzole o nicchie
di rifugio ad intervalli non superiori a m 20 lungo l'altro lato. Inoltre dovranno tenersi
presenti tutti i vincoli derivanti dalla presenza di condutture e/o di linee aeree presenti
nell'area di cantiere.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Manufatti: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Per i lavori in prossimità di manufatti, ma che non interessano direttamente queste ultimo, il possibile rischio d'urto da parte di
mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc), deve essere evitato mediante opportune segnalazioni o opere provvisionali e di protezione.
Le misure si possono differenziare sostanzialmente per quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto dei vincoli
specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore ambientale.
Prescrizioni Esecutive:
2)
Strade: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate
procedure previste dal codice della strada.
Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della
tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso
di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere.
Riferimenti Normativi:
D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9
aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1.
3)
Rumore e polveri: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o
ridurre al minimo l'emissione di rumore e polveri.
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Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti
più rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità
devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati
sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il
materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per
il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.
4)
Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioni: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
L'accesso alle zone corrispondenti al cantiere deve essere impedito mediante recinzione robusta e duratura, munita di
segnaletica ricordante i divieti e i pericoli.
Quando per la natura dell'ambiente o per l'estensione del cantiere non sia praticamente realizzabile la recinzione completa, è
necessario provvedere almeno ad apporre sbarramenti e segnalazioni in corrispondenza delle eventuali vie di accesso alla
zona proibita e recinzioni in corrispondenza dei luoghi di lavoro fissi, degli impianti e dei depositi che possono costituire
pericolo.
Per i cantieri e luoghi di lavoro che hanno una estensione progressiva i cantieri stradali devono essere adottati provvedimenti
che seguono l'andamento dei lavori e comprendenti, a seconda dei casi, mezzi materiali di segregazione e segnalazione,
oppure, uomini con funzione di segnalatori o sorveglianti.
Recinzioni, sbarramenti, cartelli segnaletici, segnali e protezioni devono essere di natura tale da risultare costantemente ben
visibili. Ove non risulti sufficiente l'illuminazione naturale , gli stessi devono essere illuminati artificialmente; l'illuminazione
deve comunque essere prevista per le ore notturne.
Rischi specifici:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Caduta di materiali dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello presenti nell'area di insediamento del cantiere.
Fumi;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di fumi rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del
cantiere.
Gas;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di gas rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del cantiere.
Polveri;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di polveri rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del
cantiere.
Vapori;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di vapori rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del
cantiere.
Rumore;
Danni all'apparato uditivo, causati da prolungata esposizione al rumore prodotto da fonti presenti nell'area di insediamento del
cantiere.
FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER
IL CANTIERE
(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Si prescrive, prima dell'inizio dei lavori, di effettuare un sopralluogo congiunto con le figure responsabili per
la verifica delle aree soggette a lavori, in modo da stabilire anticipatamente le misure di protezione da
attuare e ridurre al minino le situazioni di pericolo durante l'esecuzione delle lavorazioni. Ogni operazione
dovrà comunque essere espressamente autorizzata esclusivamente dal Responsabile di cantiere.
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
Dovranno essere predisposte le necessarie protezioni temporanee, di adeguato dimensionamento, per
impedire la caduta di materialenelle zone di lavoro all'interno del cantiere e nelle aree adiacenti. L'area a
rischio dovrà essere isolata dal traffico veicolare epedonale interno al cantiere e qualora si rendesse
necessaria una sua praticabilità per motivi connessi all'andamento dei lavori, si dovranno predisporre delle
opportune protezioni adeguatamente realizzate. Si dispone che siano disposte barriere e avvisi per evitare
interferenza e contatti accidentali con le linee elettriche aeree; si impone altresì all’Appaltatore ed ai datori di
lavoro di provvedere ad una capillare informazione dei lavoratori al riguardo, sempre al fine dievitare
interferenza e contatti accidentali con le stesse; dovranno essere attentamente informati anche i lavoratori
che accedano anche solo occasionalmente al cantiere, in particolare gli operatori di mezzi provvisti di gru con
braccio idraulico o con altri dispositiviaffini, più facilmente esposti al contatto occasionale. Per quanto
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riguarda la movimentazione di carichi, oltre all'opportuna segnaletica di avvertimento dovrà essere recintata
un'area all'interno del cantiere in modo da impedire l'accesso delle persone in quella zona. L'area a rischio
dovrà essere isolata dal traffico veicolare e pedonale interno al cantiere e qualora si rendesse necessaria una
sua praticabilità per motivi connessi all'andamento dei lavori, si dovranno predisporre delle opportune
protezioni adeguatamente realizzate.
RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE
Sono stati individuati i fattori propri del cantiere che comportano rischi per l'ambiente ciecostante,
sommariamente li elenchiamo di seguito:
- danni strutturali indotti;
- rumorosità delle macchine utilizzate;
- caduta di materiale dall'alto;
- rifiuti.
Danni strutturali indotti
Durante le operazioni di scavo non è da escludere che le lavorazioni causino danni strutturali agli edifici stessi
pertanto l'impresa appaltatrice dovrà provvedere, prima dell'inizio dei lavori, a constatare lo stato degli edifici
in modo da poter innanzitutto scegliere le metodologie operative meno invasive e comunque far fronte alle
eventuali richieste di risarcimento. L'esecuzione degli scavi in queste zone dovrà essere preventivamente
autorizzata dal Responsabile di cantiere e verrà eseguita esclusivamente alla presenza di una persona
espressamente designata a tale incarico.
Rumorosità delle macchine utilizzate
Talune lavorazioni richiederanno l'utilizzazione di macchine con emissioni sonore rilevanti: martello
demolitore, pala meccanica, pompa per calcestruzzi, ecc.: pertanto nell'impiego di tali attrezzature dovranno
essere osservate le ore di silenzio secondo la stagione ed i regolamenti locali. Qualora vi fosse la necessità di
impiego delle suddette attrezzature superando i limiti e/o in orari non consentiti, si dovrà fare apposita
richiesta al Comune ed avere l'idonea autorizzazione in deroga.
Il POS delle imprese esecutrici dovrà contenere le indicazioni relative alla "rumorosità" delle proprie
macchine.
Il CSE verificherà che vi sia l'eventuale autorizzazione rilasciata dal Comune.
Tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico. Alcune lavorazioni costituiranno fonte di rumore,
ed innalzeranno conseguentemente il livello medio normalmente presente in zona.
Il D.P.C.M. 14/11/1997 stabilisce i seguenti valori di emissione:
Qualora i livelli di rumore fossero superiori ai limiti imposti dal D.P.C.M. 14/11/1997, si dovrà fare apposita
richiesta al Comune ed avere l'idonea autorizzazione in deroga.
DPCM 14/11/1997 Tabella B Tabella C Tabella D
Classificazione comunale
Lim. dì
notte
Aree prevalentemente protette
45
37
Aree a destinazione prev. residenziale
50
42
Aree di tipo misto
55
47
Aree di intense attività umana
60
52
Aree prevalentemente industriali
65
57
Aree esclusivamente industriali
65
70
Lim. notte Lim. dì
35
40
50
55
Lim. notte
40
45
Lim. dì
Lim.
47
52
45
60
50
57
50
65
55
62
55
70
60
67
65
70
70
70
Caduta di materiale dall'alto
Essendo previsti carichi e scarichi di materiale con l'ausilio di apparecchi di sollevamento e con l'impegno
della viabilità pedonale e stradale esterna all'area del cantiere, al fine di evitare il coinvolgimento di estranei
per caduta di materiale dall'alto, le imprese esecutrici dovranno, in ogni situazione che determini tale
esigenza, delimitare e/o sbarrare con idonei apprestamenti (nastro - cavalletti - barriere - birilli - ecc.) l'area
di possibile caduta di gravi.
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Le misure di delimitazione dovranno essere evidenziate nel POS anche con una tavola grafica esplicativa; il
POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine e le modalità operative di intervento.
L'addetto all'utilizzo dell'autogrù, durante le operazioni di scarico, dovrà prestare particolare attenzione a non
passare con i carichi sopra aree con passaggio di persone e mezzi; Per le operazioni suddette l'operatore
dell'autogrù dovrà essere coadiuvato da un operatore a terra che dia indicazioni e controlli il traffico di
persone e mezzi estranei. Si ricorda che l'addetto all'utilizzo della gru dovrà essere adeguatamente
addestrato a svolgere tale mansione
Rifiuti
Il decreto legislativo n, 152 del 2006 e ss.mm.ii, che adegua alle indicazioni europee la disciplina dei rifiuti e
degli imballaggi, classifica i rifiuti in base alla provenienza e alla loro pericolosità. In relazione alla
provenienza, i rifiuti sono classificati in:
• urbani;
• speciali;
mentre, in base alla pericolosità, sono classificati in:
• non pericolosi;
• pericolosi.
In sostanza i rifiuti possono essere suddivisi in: urbani pericolosi e urbani non pericolosi; speciali pericolosi e
speciali non pericolosi.
Come speciali il decreto classifica i rifiuti derivanti dalle attività di costruzione e demolizione:
17 01 Cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche
17 01 01 cemento
17 01 02 mattoni
17 01 03 mattonelle e ceramiche
17 01 06* miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze pericolose
17 01 07 miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17
01 06
17 02 Legno, vetro e plastica
17 02 01 legno
17 02 02 vetro
17 02 03 plastica
17 02 04* vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati
17 03 Miscele bituminose, catrame di carbone e prodotti contenenti catrame
17 03 01* miscele bituminose contenenti catrame di carbone
17 03 02 miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01
17 03 03* catrame di carbone e prodotti contenenti catrame
17 04 Metalli (incluse le loro leghe)
17 04 01 rame, bronzo, ottone
17 04 02 alluminio
17 04 03 piombo
17 04 04 zinco
17 04 05 ferro e acciaio
17 04 06 stagno
17 04 07 metalli misti
17 04 09* rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose
17 04 10* cavi, impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze pericolose
17 04 11 cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10
17 05 Terra (compreso il terreno proveniente da siti contaminati), rocce e fanghi di dragaggio
17 05 03* terra e rocce, contenenti sostanze pericolose
17 05 04 terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03
17 05 05* fanghi di dragaggio, contenente sostanze pericolose
17 05 06 fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce 17 05 05
17 05 07* pietrisco per massicciate ferroviarie, contenente sostanze pericolose
17 05 08 pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 17 05 07
17 06 Materiali isolanti e materiali da costruzione contenenti amianto
17 06 01* materiali isolanti contenenti amianto
17 06 03* altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose
17 06 04 materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 17 06 01 e 17 06 03
17 06 05* materiali da costruzione contenenti amianto (<M^>1)
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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17 08 Materiali da costruzione a base di gesso
17 08 01* materiali da costruzione a base di gesso contaminati da sostanze pericolose
17 08 02 materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 17 08 01
17 09 Altri rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione
17 09 01* rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione, contenenti mercurio
17 09 02* rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione, contenenti PCB (ad esempio sigillanti contenenti
PCB, pavimentazioni a base
di resina contenenti PCB, elementi stagni in vetro contenenti PCB, condensatori contenenti PCB)
17 09 03* altri rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze
pericolose
17 09 04 rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09
02 e 17 09 03
Sono pericolosi i rifiuti non domestici indicati con apposito asterisco nell'allegato D di cui alla parte quinta del
152/2006, sulla base degli
allegati G, H e I.
Tra questi troviamo i materiali isolanti contenente amianto che sono dunque classificati come rifiuti
pericolosi.
I rifiuti speciali devono essere trattati da parte del produttore in uno dei seguenti modi riportati in ordine di
priorità:
• riutilizzo, riciclo o altre forme di recupero;
• utilizzo e dei rifiuti come combustibile;
• autosmaltimento • dei rifiuti;
• conferimento dei rifiuti a terzi autorizzati ai sensi delle disposizioni contenute nel 152/06
• conferimento dei rifiuti ai soggetti che gestiscono il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani, con i quali
sia stata stipulata apposita convenzione.
Le imprese che producono rifiuti pericolosi, ad eccezione dei piccoli imprenditori artigiani di cui all' articolo
2083 del codice civile, hanno l'obbligo di tenere un registro di carico e scarico, su cui devono annotare, con
cadenza almeno settimanale, le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti, dati da
comunicare annualmente al catasto dei rifiuti.
Nel settore delle costruzioni questo obbligo è a carico delle imprese che svolgono attività di bonifica dall'
amianto.
Ciò premesso, la costituzione di deposito temporaneo di rifiuti derivanti dalle attività di demolizione,
costruzione e scavi può essere fatto alle seguenti condizioni:
• i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle
seguenti modalità alternative, a scelta del produttore, con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente
dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 10 metri
cubi nel caso di rifiuti pericolosi o i 20 metri cubi nel caso di rifiuti non pericolosi.
In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti pericolosi non superi i 10 metri cubi l'anno e il quantitativo di
rifiuti non pericolosi non superi i 20 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore
ad un anno;
• il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative
nonne tecniche,
nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in
essi contenute.
In conclusione, in cantiere possiamo costituire depositi temporanei di materiali di risulta o provenienti da
scavi in quantità non eccedenti i 20 metri cubi (10 metri cubi per i materiali pericolosi) e suddivisi secondo la
loro natura.
Questi dati condizionano la dimensione massima dell'area da destinare alla costituzione ditali depositi.
Ipotizzando per grandi linee un ricoprimento medio di 1,5 m dell' intera area di deposito, occorrerà una
superficie di 20 mq da destinare allo stoccaggio provvisorio di rifiuti speciali non pericolosi o di 7 mq per i
rifiuti speciali pericolosi.
A tal proposito l'impresa appaltatrice dovrà inserire nel POS la procedura aziendale di smaltimento e
recupero rifiuti.
Le terre e rocce da scavo
Le terre e rocce da scavo anche di gallerie, ottenute quali sottoprodotti, possono essere utilizzate per
reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati purché:
a) siano impiegate direttamente nell'ambito di opere o interventi preventivamente individuati e definiti;
b) sin dalla fase della produzione vi sia certezza dell'integrale utilizzo;
c) l'utilizzo integrale della parte destinata a riutilizzo sia tecnicamente possibile senza necessità di preventivo
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trattamento o di trasformazioni preliminari per soddisfare i requisiti merceologici e di qualità ambientale
idonei a garantire che il loro impiego non dia luogo ad emissioni e, più in generale, ad impatti ambientali
qualitativamente e quantitativamente diversi da quelli ordinariamente consentiti ed autorizzati per il sito dove
sono destinate ad essere utilizzate;
d) sia garantito un elevato livello di tutela ambientale;
e) sia accertato che non provengono da siti contaminati o sottoposti ad interventi di bonifica ai sensi del
titolo V della parte quarta del presente decreto;
f) le loro caratteristiche chimiche e chimico-fisiche siano tali che il loro impiego nel sito prescelto non
determini rischi per la salute e per la qualità delle matrici ambientali interessate ed avvenga nel rispetto delle
norme di tutela delle acque superficiali e sotterranee, della flora, della fauna, degli habitat e delle aree
naturali protette. In particolare deve essere dimostrato che il materiale da utilizzare non è contaminato con
riferimento alla destinazione d'uso del medesimo, nonché la compatibilità di detto materiale con il sito di
destinazione;
g) la certezza del loro integrale utilizzo sia dimostrata.
L'impiego di terre da scavo nei processi industriali come sottoprodotti, in sostituzione dei materiali di cava, è
consentito nel rispetto delle condizioni fissate all'articolo 183, comma 1, lettera p) del 152/06.
Strade
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Strade: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate
procedure previste dal codice della strada.
Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della
tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso
di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere.
Riferimenti Normativi:
D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9
aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1.
Rischi specifici:
1)
Investimento;
RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE
COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE
(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Particolare informazione sarà data agli autisti dei mezzi entranti/uscenti dal cantiere al fine di evitare
incidenti nell'immissione sulle arterie di traffico presenti. In particolare saranno predisposti opportuni
accorgimenti durante le manovre di carico e scarico di materiali in cantiere e durante le manovre di
ingresso/uscita dei mezzi pesanti.
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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE
IDROGEOLOGICHE
(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Gli aspetti idrogeologici salienti del territorio sono costituiti dalla presenza di una falda profonda che circola
nel basamento carbonatico mesozoico (calcari d’Altamura) e nelle sovrastanti calcareniti plioceniche
(calcareniti di Gravina), e di modeste falde superficiali circolanti in terreni sostenuti da orizzonti impermeabili
sovrastanti i calcari mesozoici. La falda profonda, ovunque poggiante sull’acqua marina di invasione
continentale, fa parte del sistema idrico sotterraneo delle Murge e del Salento. Essa viene alimentata
essenzialmente per l’infiltrazione delle acque meteoriche attraverso rocce permeabili per porosità o
fessurazione non interrotte da barriere idrogeologiche tra la superficie topografica e quella freatica. Nell’area
in esame tali rocce sono rappresentate dai calcari di Altamura e dalle calcareniti di Gravina, presenti nelle
Murge e nelle zone pedemontane. La presenza di una coltre impermeabile nella zona meridionale dell’area fa
si che la falda profonda, dapprima a pelo libero, entri in pressione e mantenga ancora un carico piezometrico
elevato in prossimità dei punti di emergenza, quali ad esempio le sorgenti sottomarine del Mar Piccolo
(“citri”) o anche sorgenti superficiali come ad esempio la sorgente del Tara o la sorgente del Gallese. L’acqua
della falda profonda presenta un contenuto salino variabile con la profondità e la distanza dalla costa, a
seguito dell’intrusione continentale delle acque marine. Le falde superficiali sono sostenute dai sedimenti
impermeabili delle argille del calabriano e impregnano calcareniti, sabbie, ghiaie e conglomerati quaternari
aventi porosità e permeabilità primarie. La distribuzione di queste falde è legata alla presenza della coltre
impermeabile che si frappone fra il basamento calcareo ed il terreno; esse sono assenti dove affiorano calcari
di Altamura e le calcareniti di Gravina in quanto l’acqua qui assorbita va ad alimentare direttamente la falda
profonda di base. Le falde superficiali, alimentate generalmente da scarse precipitazioni, sono in genere
modeste a causa dello spessore di acquifero ridotto; esse vengono a giorno tramite alcune piccole sorgenti
superficiali la cui portata durante l’estate si riduce spesso sino ad annullarsi, e tramite deflusso a mare che
costituisce il livello di base della circolazione idrica sotterranea.
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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Modalità da seguire per la recinzione del cantiere
L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non inferiore a quella richiesta dal
locale regolamento edilizio (generalmente m. 2), in grado di impedire l’accesso di estranei all’area delle lavorazioni. Il
sistema di confinamento scelto dovrà offrire adeguate garanzie di resistenza sia ai tentativi di superamento sia alle
intemperie. Le vie di accesso pedonali al cantiere saranno differenziate da quelle carrabili, allo scopo di ridurre i rischi
derivanti dalla sovrapposizione delle due differenti viabilità, proprio in una zona a particolare pericolosità, qual è quella di
accesso al cantiere. Gli angoli sporgenti della recinzione o di altre strutture di cantiere dovranno essere adeguatamente
evidenziati, ad esempio, a mezzo a strisce bianche e rosse trasversali dipinte a tutta altezza. Nelle ore notturne
l'ingombro della recinzione sarà evidenziato apposite luci di colore rosso, alimentate in bassa tensione.
Rischi specifici:
1)
Caduta di materiali dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello presenti nell'area di insediamento del cantiere.
Misure di sicurezza contro i rischi provenienti dall'esterno
L'analisi delle condizioni ambientali in cui si collocherà il cantiere è uno dei passaggi fondamentali per giungere alla
progettazione del cantiere stesso. E' possibile, infatti, individuare rischi che non derivano dalle attività che si svolgeranno
all'interno del cantiere ma che, per così dire, sono "trasferiti" ai lavoratori ivi presenti.La presenza di edifici nelle
vicinanze, comporta problemi legati alla rumorosità (per la mutua amplificazione delle emissioni sonore). Si provvederà,
pertanto, ad introdurre macchine a limitata emissione sonora e a approntare un piano di lavorazione tale da non
sovrapporre le lavorazioni più rumorose del cantiere (rischio esposizione al rumore). Per quanto concerne gli effetti
derivanti dalla presenza di viabilità ad elevato flusso veicolare, risulta evidente come i rischi conseguenti siano da
individuarsi nella possibilità di incidenti o investimenti. Per minimizzare tali rischi, si provvederà a posizionare opportuna
segnaletica agli accessi del cantiere e a destinare alcuni operai a facilitare l'immissione nella viabilità ordinaria delle auto e
degli automezzi provenienti dal cantiere (rischio investimento).
Rischi specifici:
1)
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Servizi igienico - assistenziali
I servizi igienico saranno disposti tramite strutture prefabbricate o baraccamenti, nei quali le maestranze possono
usufruire di refettori, servizi igienici, locali per riposare, per lavarsi, per ricambio vestiti.
I servizi igienico - assistenziali dovranno fornire ai lavoratori ciò che serve ad una normale vita sociale al di là della
giornata lavorativa, ed in particolare un refettorio nel quale essi possano trovare anche un angolo cottura qualora il cibo
non venga fornito dall'esterno. I lavoratori dovranno trovare, poi, i servizi igienici e le docce, i locali per il riposo durante
le pause di lavoro e, se necessari, i locali destinati a dormitorio.
I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere: cassetta di
pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione.
La presenza di attrezzature, di locali e di personale sanitario nel cantiere sono indispensabili per prestare le prime
immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso.
Rischi specifici:
1)
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
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Misure di sicurezza per la presenza nel cantiere di linee aeree e
condutture
La presenza di linee elettriche aeree e/o di condutture interrate nell'area del cantiere rappresenta uno dei vicoli più
importanti da rispettare nello sviluppo del cantiere stesso.
Pertanto, preliminarmente all'installazione del cantiere, occorrerà acquisire tutte le informazioni (dagli Enti Pubblici, dai
gestori dei servizi di acquedotto, fognatura, telefono, energia elettrica, ecc.) circa l'esatta posizione dei sottoservizi
eventualmente presenti. In ogni caso sarà opportuno effettuare delle verifiche, anche mediante l'esecuzione di sondaggi
pilota. Per quanto riguarda l'eventuale presenza di linee elettriche aeree, dovranno evitarsi lavorazioni a distanza inferiore
a m 5 e, qualora non evitabili, si dovrà provvedere ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o
pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche. Per quanto
riguarda, inoltre, la presenza nell'area del cantiere di condutture e sottoservizi, dovranno opportunamente prevedersi la
viabilità sia pedonale che carrabile o provvedersi, previo accordo con l'ente gestore, alla relativa delocalizzazione.
Rischi specifici:
1)
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di
fulmini in prossimità del lavoratore.
Viabilità principale di cantiere
Al termine della recinzione del cantiere dovrà provvedersi alla definizione dei percorsi carrabili e pedonali, limitando, per
quanto consentito dalle specifiche lavorazioni da eseguire, il numero di intersezioni tra i due livelli di viabilità. Nel
tracciamento dei percorsi carrabili, si dovrà considerare una larghezza tale da consentire un franco non minore di 70
centimetri almeno da un lato, oltre la sagoma di ingombro del veicolo; qualora il franco venga limitato ad un solo lato per
tratti lunghi, devono essere realizzate piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a m 20 lungo l'altro lato.
Inoltre dovranno tenersi presenti tutti i vincoli derivanti dalla presenza di condutture e/o di linee aeree presenti nell'area
di cantiere.
Rischi specifici:
1)
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Impianti elettrico, dell'acqua, del gas, ecc.
Nel cantiere sarà necessaria la presenza di alcuni tipi di impianti, essenziali per il funzionamento del cantiere stesso. A tal
riguardo andranno eseguiti secondo la corretta regola dell'arte e nel rispetto delle leggi vigenti l'impianto elettrico per
l'alimentazione delle macchine e/o attrezzature presenti in cantiere, l'impianto di messa a terra, l'impianto di protezione
contro le scariche atmosferiche, l'impianto idrico, quello di smaltimento delle acque reflue, ecc.
Tutti i componenti dell'impianto elettrico del cantiere (macchinari, attrezzature, cavi, quadri elettrici, ecc.) dovranno
essere stati costruiti a regola d'arte e, pertanto, dovranno recare i marchi dei relativi Enti Certificatori. Inoltre
l'assemblaggio di tali componenti dovrà essere anch'esso realizzato secondo la corretta regola dell'arte: le installazioni e
gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a
regola d'arte. In particolare, il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi di tutte le
apparecchiature e componenti elettrici presenti sul cantiere, dovrà essere:
non inferiore a IP 44, se l'utilizzazione avviene in ambiente chiuso (CEI 70.1);
non inferiore a IP 55, ogni qual volta l'utilizzazione avviene all'aperto con la possibilità di investimenti da parte di getti
d'acqua.
Inoltre, tutte le prese a spina presenti sul cantiere dovranno essere conformi alle specifiche CEE Euronorm (CEI 23-12),
con il seguente grado di protezione minimo:
IP 44, contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi, IP 67, quando vengono utilizzate all'esterno.
Rischi specifici:
1)
2)
3)
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di
fulmini in prossimità del lavoratore.
Punture, tagli, abrasioni;
Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore con elementi taglienti o pungenti
o comunque capaci di procurare lesioni.
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi di tipo
manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.
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- Pag. 20
Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche
Appena ultimati i lavori di movimento terra, dovrà iniziarsi la realizzazione dell'impianto di messa a terra per il cantiere,
che dovrà essere unico.
L'impianto di terra dovrà essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti indiretti: a tale scopo si
costruirà l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti (interruttori e/o dispositivi differenziali) realizzando, in
questo modo, il sistema in grado di offrire il maggior grado di sicurezza possibile. L'impianto di messa a terra, inoltre,
dovrà essere realizzato ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialità delle masse, anche in caso di taglio accidentale
di un conduttore di terra.
Qualora sul cantiere si renda necessario la presenza anche di un impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, allora
l'impianto di messa a terra dovrà, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, anche essere collegato al dispersore delle
scariche atmosferiche.
Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegate all'impianto di
protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrà riferire ad un apposito calcolo di
verifica, eseguito secondo le vigenti norme CEI.
Rischi specifici:
1)
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di
fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento negli
scavi
In ogni attività di scavo da eseguirsi nel cantiere (a sezione obbligata, di sbancamento, manuali) dovranno rispettarsi le
seguenti indicazioni generali: a) profilare le pareti dello scavo secondo l'angolo di natural declivio; b) evitare
tassativamente di costituire depositi sul ciglio degli scavi; c) qualora ciò si rivelasse indispensabile, provvedere a
puntellare adeguatamente il fronte dello scavo; d) per scavi a sezione obbligata di profondità superiore a 1,5 m.,
posizionare adeguate sbadacchiature, sporgenti almeno 30 cm. al di sopra il ciglio dello scavo.
Rischi specifici:
1)
2)
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Seppellimento, sprofondamento;
Seppellimento e sprofondamento a seguito di slittamenti, frane, crolli o cedimenti nelle operazioni di scavi all'aperto o in
sotterraneo, di demolizione, di manutenzione o pulizia all'interno di silos, serbatoi o depositi, di disarmo delle opere in c.a., di
stoccaggio dei materiali, e altre.
Misure generali da adottare contro il rischio di annegamento
Quando in prossimità della zona dello scavo, siano stati accertati forti accumuli di acqua con possibilità di irruzioni
violente nel sotterraneo, oppure detti accumuli siano da presumere in base ai preventivi rilievi geologici o alla vicinanza e
ubicazione di corsi o bacini d'acqua o di vecchi lavori sotterranei abbandonati oppure in base ad indizi manifestatisi
durante la esecuzione dei lavori, si dovranno adottare le seguenti misure: a) esecuzione di trivellazioni preventive di
spia, la cui direzione, disposizione, profondità e numero devono essere stabiliti dal dirigente dei lavori in relazione alle
circostanze contingenti; b) sospensione del lavoro in caso di pericolo nei luoghi del sotterraneo sprovvisti di vie di
scampo, sino a quando non si sia provveduto a garantire le condizioni di sicurezza; c) limitazione al minimo del numero
delle mine per volata; brillamento elettrico delle mine tra un turno e l'altro; uscita all'esterno o ricovero in luogo sicuro
dei lavoratori prima del brillamento; d) impiego di mezzi di illuminazione elettrica di sicurezza; e) tenuta sul posto del
materiale necessario per chiudere immediatamente i fori di spia e di mina in caso di bisogno.
Misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall'alto
Per le lavorazioni che verranno eseguite ad altezze superiori a m 2 e che comportino la possibilità di cadute dall'alto,
dovranno essere introdotte adeguate protezioni collettive, in primo luogo i parapetti. Il parapetto, realizzato a norma,
dovrà avere le seguenti caratteristiche: a) il materiale con cui sarà realizzato dovrà essere rigido, resistente ed in buono
stato di conservazione; b) la sua altezza utile dovrà essere di almeno un metro; c) dovrà essere realizzato con almeno
due correnti, di cui quello intermedio posto a circa metà distanza fra quello superiore ed il calpestio; d) dovrà essere
dotato di "tavola fermapiede", vale a dire di una fascia continua poggiata sul calpestio e di altezza pari almeno a 15 cm;
e) dovrà essere costruito e fissato in modo da poter resistere, nell'insieme ed in ogni sua parte, al massimo sforzo cui
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- Pag. 21
può essere assoggettato, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione.
Quando non sia possibile realizzare forme di protezione collettiva, dovranno obbligatoriamente utilizzarsi cinture di
sicurezza.
Rischi specifici:
1)
Caduta di materiali dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello presenti nell'area di insediamento del cantiere.
Misure per assicurare la salubrità dell'aria in galleria
L'aria ambiente degli scavi sotterranei deve essere mantenuta respirabile e, quanto più possibile, esente da inquinamenti,
mediante sistemi o impianti di ventilazione atti ad eliminare o a diluire, entro i limiti di tollerabilità, i gas, le polveri e i
vapori pericolosi o nocivi.
Ad ogni lavoratore deve essere assicurato un minimo di metri cubi 3 di aria fresca al minuto primo, salvo che gli organi di
controllo preposti non prescrivano un più elevato limite, in rapporto alla presenza in sotterraneo di particolari cause di
inquinamento dell'atmosfera.
L'aria da immettersi in sotterraneo a mezzo di impianti di ventilazione artificiale deve essere prelevata in posti
sufficientemente distanziati da possibili fonti di inquinamento.
La velocità dell'aria di ventilazione ai posti di lavoro deve essere tale che, in rapporto alla temperatura dell'aria stessa,
non risulti pregiudizievole per la salute del lavoratore.
Rischi specifici:
1)
2)
3)
4)
Gas;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di gas rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del cantiere.
Fumi;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di fumi rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del
cantiere.
Rumore;
Danni all'apparato uditivo, causati da prolungata esposizione al rumore prodotto da fonti presenti nell'area di insediamento del
cantiere.
Polveri;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di polveri rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del
cantiere.
Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per la
sicurezza
Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significative modifiche apportate, il datore
di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali
chiarimenti sul contenuto del piano e raccogliere le eventuali proposte che il rappresentante per la sicurezza potrà
formulare.
Disposizioni per il coordinamento dei Piani Operativi con il Piano di
Sicurezza
I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmette il proprio Piano Operativo al coordinatore per la sicurezza in
fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio dei rispettivi lavori, al fine di consentirgli la verifica della
congruità degli stessi con il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.
Il coordinatore dovrà valutare l'idoneità dei Piani Operativi disponendo, se lo riterrà necessario, che essi vengano resi
coerenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento; ove i suggerimenti dei datori di lavoro garantiscano una migliore
sicurezza del cantiere, potrà, altresì, decidere di adottarli modificando il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.
Modalità di accesso dei mezzi di fornitura materiali
Allo scopo di ridurre i rischi derivanti dalla presenza occasionale di mezzi per la fornitura di materiali, la cui frequenza e
quantità è peraltro variabile anche secondo lo stato di evoluzione della costruzione, si procederà a redigere un
programma degli accessi, correlato al programma dei lavori.
In funzione di tale programma, al cui aggiornamento saranno chiamati a collaborare con tempestività i datori di lavoro
delle varie imprese presenti in cantiere, si prevederanno adeguate aree di carico e scarico nel cantiere, e personale a
terra per guidare i mezzi all'interno del cantiere stesso.
Rischi specifici:
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- Pag. 22
1)
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Dislocazione delle zone di carico e scarico
Le zone di carico e scarico saranno posizionate nell'area nord del cantiere, in prossimità dell'accesso carrabile.
L'ubicazione di tali aree, inoltre, consentirà alla gru, di trasportare i materiali, attraversando aree dove non sono state
collocate postazioni fisse di lavoro (ad esempio, piegaferri, sega circolare, betoniera a bicchiere, ecc.).
Rischi specifici:
1)
2)
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Zone di deposito attrezzature
Le zone di deposito attrezzature, sono state individuate in modo da non creare sovrapposizioni tra lavorazioni
contemporanee.
Inoltre, si è provveduto a tenere separati, in aree distinte, i mezzi d'opera da attrezzature di altro tipo (compressori,
molazze, betoniere a bicchiere, ecc.)
Rischi specifici:
1)
2)
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Zone stoccaggio materiali
Le zone di stoccaggio dei materiali, sono state individuate e dimensionate in funzione delle quantità da collocare. Tali
quantità sono state calcolate tenendo conto delle esigenze di lavorazioni contemporanee.
Le superfici destinate allo stoccaggio di materiali, sono state dimensionate considerando la tipologia dei materiali da
stoccare, e opportunamente valutando il rischio seppellimento legato al ribaltamento dei materiali sovrapposti.
Rischi specifici:
1)
2)
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Movimentazione manuale dei carichi;
Lesioni a carico della zona dorso lombare causate, per la caratteristica o le condizioni ergonomiche sfavorevoli, a seguito di
operazioni di trasporto o sostegno di un carico.
Zone stoccaggio dei rifiuti
Le zone di stoccaggio dei rifiuti sono state posizionate in aree periferiche del cantiere, in prossimità degli accessi carrabili.
Inoltre, nel posizionamento di tali aree si è tenuto conto della necessità di preservare da polveri, esalazioni maleodoranti,
ecc. sia i lavoratori presenti in cantiere, che gli insediamenti attigui al cantiere stesso.
Rischi specifici:
1)
2)
3)
4)
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Altri inquinanti aerodispersi;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di altri inquinanti aerodispersi rilasciati da fonti presenti nell'area di
insediamento del cantiere.
Odori;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di odori rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del
cantiere.
Polveri;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di polveri rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del
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cantiere.
Ponteggi
Rischi specifici:
1)
2)
3)
Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure di
prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli
stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati
proiettati a distanza.
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Parapetti
Rischi specifici:
1)
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Armature delle pareti degli scavi
Rischi specifici:
1)
2)
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi di tipo
manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.
Punture, tagli, abrasioni;
Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore con elementi taglienti o pungenti
o comunque capaci di procurare lesioni.
Gabinetti
Rischi specifici:
1)
2)
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Gas;
Danni all'apparato respiratorio derivanti dall'inalazione di gas rilasciate da fonti presenti nell'area di insediamento del cantiere.
Recinzioni di cantiere
Rischi specifici:
1)
Punture, tagli, abrasioni;
Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore con elementi taglienti o pungenti
o comunque capaci di procurare lesioni.
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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Uffici
Rischi specifici:
1)
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Autogrù
Rischi specifici:
1)
2)
3)
Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure di
prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli
stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati
proiettati a distanza.
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi di tipo
manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.
Macchine movimento terra
Rischi specifici:
1)
2)
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Lesioni per colpi, impatti, compressioni a tutto il corpo o alle mani per contatto con utensili, attrezzi o apparecchi di tipo
manuale o a seguito di urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti nel cantiere.
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Piegaferri
Rischi specifici:
1)
2)
Punture, tagli, abrasioni;
Lesioni per punture, tagli, abrasioni di parte del corpo per contatto accidentale dell'operatore con elementi taglienti o pungenti
o comunque capaci di procurare lesioni.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di
fulmini in prossimità del lavoratore.
Mezzi d'opera
Rischi specifici:
1)
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici
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Rischi specifici:
1)
Investimento, ribaltamento;
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Percorsi pedonali
Rischi specifici:
1)
Scivolamenti, cadute a livello;
Lesioni a causa di scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio e/o
da cattive condizioni del posto di lavoro o della viabilità pedonale e/o dalla cattiva luminosità degli ambienti di lavoro.
Segnaletica di sicurezza
Illuminazione di emergenza
Mezzi estinguenti
Servizi di gestione delle emergenze
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SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE
Vietato fumare.
Pericolo generico.
Carichi sospesi.
Carrelli di movimentazione.
Pericolo di inciampo.
Protezione obbligatoria per gli occhi.
Casco di protezione obbligatoria.
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Guanti di protezione obbligatoria.
Obbligo generico (con eventuale cartello supplementare)
Pronto soccorso.
Estintore.
Acqua non potabile
Divieto di accesso
E' severamente proibito avvicinarsi agli scavi
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Vietato ai pedoni
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LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
ALLESTIMENTO DEL CANTIERE
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
Allestimento di servizi sanitari del cantiere
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
Realizzazione della viabilità del cantiere
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
Allestimento di cantiere temporaneo su strada (fase)
Allestimento di un cantiere temporaneo
A)lungo una strada carrabile senza interruzione del servizio.
B) per la parte allestita all'interno del parco merci ferroviario attenersi scrupolosamente alle prescrizioni delle IPC ed. RFI.
Misure Preventive e Protettive specifiche della Lavorazione:
1)
segnale:
2)
segnale:
Cartello;
Direzione parcheggio;
Macchine utilizzate:
1)
Dumper.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada;
Addetto all'allestimento di un cantiere temporaneo lungo una strada carrabile senza interruzione del servizio.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a
tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
Investimento, ribaltamento;
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
Attrezzi manuali;
Scala semplice;
Sega circolare;
Smerigliatrice angolare (flessibile);
Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni.
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Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per
gli impianti fissi (fase)
Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'istallazione di impianti
fissi di cantiere (betoniera , silos, sebatoi).
Misure Preventive e Protettive specifiche della Lavorazione:
1)
segnale:
Deposito attrezzature;
Macchine utilizzate:
1)
2)
Autocarro;
Carriola a motore.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;
Addetto all'allestimento delle zone del cantiere per lo stocaggio di materiali, di deposito di materiali e delle attrezzatura e per
l'istallazione di impianti fissi quali betoniera , silos, banco dei ferraioli, ecc..
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Andatoie e Passerelle;
Attrezzi manuali;
Ponte su cavalletti;
Ponteggio mobile o trabattello;
Scala doppia;
Scala semplice;
Sega circolare;
Smerigliatrice angolare (flessibile);
Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;
Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre; Ustioni.
Allestimento di servizi sanitari del cantiere
(fase)
Allestimento di servizi sanitari costituiti dai presidi (cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione) e
dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o
colpiti da malore improvvisio.
Misure Preventive e Protettive specifiche della Lavorazione:
1)
segnale:
Pronto soccorso;
Macchine utilizzate:
1)
2)
Autocarro;
Carriola a motore.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere;
addetto all'allestimento di servizi sanitari costituiti dai presidi (cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera
di medicazione) e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere indispensabili per prestare le prime immediate
cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvvisio.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
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Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Andatoie e Passerelle;
Attrezzi manuali;
Ponte su cavalletti;
Ponteggio mobile o trabattello;
Scala doppia;
Scala semplice;
Sega circolare;
Smerigliatrice angolare (flessibile);
Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;
Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre; Ustioni.
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase)
Realizzazione della recinzione, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al cantiere, per
mezzi e lavoratori. La recinzione dovrà essere di altezza non minore a quella richiesta dal vigente regolamento edilizio, realizzata con
lamiere grecate, reti o altro efficace sistema di confinamento, adeguatamente sostenute da paletti in legno, metallo, o altro infissi nel
terreno.
Misure Preventive e Protettive specifiche della Lavorazione:
1)
segnale:
Divieto di accesso alle persone non autorizzate;
Macchine utilizzate:
1)
Dumper.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;
Addetto alla realizzazione della recinzione, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al
cantiere, per mezzi e lavoratori.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a
tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Andatoie e Passerelle;
Attrezzi manuali;
Scala doppia;
Scala semplice;
Sega circolare;
Smerigliatrice angolare (flessibile);
Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;
Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre;
Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni.
Realizzazione della viabilità del cantiere (fase)
Realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli preferibilmente mediante percorsi separati. A questo scopo,
all'interno del cantiere dovranno essere approntate adeguate vie di circolazione carrabile e pedonale, corredate di appropriata
segnaletica.
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Misure Preventive e Protettive specifiche della Lavorazione:
1)
segnale:
Vietato ai pedoni;
Macchine utilizzate:
1)
2)
Autocarro;
Pala meccanica.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;
Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli preferibilmente mediante percorsi separati.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a
tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
Andatoie e Passerelle;
Attrezzi manuali;
Sega circolare;
Smerigliatrice angolare (flessibile);
Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni.
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere (fase)
Realizzazione dell'impianto di messa a terra, unico per l'intera area di cantiere e composto, essenzialmente, da elementi di
dispersione (puntazze), dai conduttori di terra e dai conduttori di protezione. A questi si aggiungono i conduttori equipotenziali
destinati alla messa a terra delle masse e delle eventuali masse estranee.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;
Elettricista addetto alla realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere ed all'individuazione e collegamento ad esso di
tutte le masse metalliche che ne necessitano.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c)
calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
Elettrocuzione;
Rumore;
Vibrazioni;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Attrezzi manuali;
Ponte su cavalletti;
Ponteggio mobile o trabattello;
Scala doppia;
Scala semplice;
Scanalatrice per muri ed intonaci;
Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta di
materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni.
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Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (fase)
Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere, per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche, mediante la posa in opera
quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;
Elettricista addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere, per l'alimentazione di tutte le apparecchiature
elettriche, mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c)
calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
Elettrocuzione;
Rumore;
Vibrazioni;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Attrezzi manuali;
Ponte su cavalletti;
Ponteggio mobile o trabattello;
Scala doppia;
Scala semplice;
Scanalatrice per muri ed intonaci;
Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta di
materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni.
OPERE IN FACCIATA
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Formazione intonaci esterni (tradizionali)
Posa di rivestimenti esterni
Tinteggiatura di superfici esterne
Realizzazione di opere di lattoneria
Formazione intonaci esterni (tradizionali) (fase)
Formazione di intonaci esterni eseguita a mano.
Macchine utilizzate:
1)
2)
Gru a torre;
Autocarro con cestello.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla formazione intonaci esterni (tradizionali);
Addetto alla formazione di intonaci esterni eseguita a mano.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione intonaci esterni (tradizionali);
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) maschera respiratoria a filtri; e) occhiali.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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c)
d)
e)
Rumore;
Chimico;
M.M.C. (elevata frequenza);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
Attrezzi manuali;
Impastatrice;
Ponteggio metallico fisso;
Ponteggio mobile o trabattello;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre; Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; nuovo....
Posa di rivestimenti esterni (fase)
Posa di rivestimenti esterni, realizzata con elementi ceramici ed adesivi speciali.
Macchine utilizzate:
1)
Gru a torre.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla posa di rivestimenti esterni;
Addetto alla posa di rivestimenti esterni, realizzata con piastrelle in clinker, cotto, gres, ecc. ed adesivi speciali.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di rivestimenti esterni;
Prescrizioni Organizzative:
a)
Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale:
casco; b) guanti; c) occhiali
protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Vibrazioni;
Chimico;
M.M.C. (elevata frequenza);
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
Attrezzi manuali;
Ponteggio metallico fisso;
Ponteggio mobile o trabattello;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Scivolamenti, cadute a livello.
Tinteggiatura di superfici esterne (fase)
Tinteggiatura di pareti esterne.
Macchine utilizzate:
1)
2)
Gru a torre;
Autocarro con cestello.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla tinteggiatura di superfici esterne;
Addetto alla tinteggiatura di pareti esterne, eseguita a pennello, rullo o a spruzzo.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla tinteggiatura di superfici esterne;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute);
f) cintura di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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c)
d)
e)
Chimico;
M.M.C. (elevata frequenza);
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
Attrezzi manuali;
Ponteggio metallico fisso;
Ponte su cavalletti;
Ponteggio mobile o trabattello;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Scivolamenti, cadute a livello.
Realizzazione di opere di lattoneria (fase)
Realizzazione di opere di lattoneria (scossaline, canali di gronda e pluviali).
Macchine utilizzate:
1)
Carriola a motore.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;
Addetto alla realizzazione di opere di lattoneria (scossaline, canali di gronda e pluviali).
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di opere di lattoneria;
Prescrizioni Organizzative:
a)
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale:
casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute);
f) cintura di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
Caduta dall'alto;
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
Attrezzi manuali;
Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Scivolamenti, cadute a livello.
DISFACIMENTI E RIMOZIONI
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e
architravi finestre (fase)
Rimozione del calcestruzzo ammalorato del cornicione, cornice marcapiano ed architrave finestre fino allo scoprimento dei ferri di
armatura e loro pulizia da ossidi. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta.
Macchine utilizzate:
1)
Dumper.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla rimozione di cls ammalorato di balconi e logge;
Addetto alla rimozione del calcestruzzo ammalorato dei balconi e logge fino allo scoprimento dei ferri di armatura e loro
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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pulizia da ossidi, eseguita mediante l'utilizzo del martello demolitore elettrico e attrezzi manuali.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla rimozione di cls ammalorato di balconi e logge;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di
sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
d)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Inalazione polveri, fibre;
Rumore;
Vibrazioni;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
Argano a bandiera;
Attrezzi manuali;
Martello demolitore elettrico;
Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni (fase)
Rimozione intonaci e rivestimenti esterni. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e
l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili.
Macchine utilizzate:
1)
Dumper.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni;
Addetto alla rimozione intonaci e rivestimenti esterni, con l'ausilio dei attrezzi manuali e meccanici, eseguita mediante l'utilizzo
del martello demolitore elettrico e attrezzi manuali.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla rimozione di intonaci e rivestimenti esterni;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di
sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
d)
e)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Inalazione polveri, fibre;
Rumore;
Vibrazioni;
M.M.C. (sollevamento e trasporto);
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
d)
Argano a bandiera;
Attrezzi manuali;
Martello demolitore elettrico;
Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;
Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello.
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali (fase)
Rimozione di scossaline, canali di gronda e pluviali. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la
cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili.
Macchine utilizzate:
1)
Dumper.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali;
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Addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali, ecc., eseguita mediante l'utilizzo di attrezzi manuali.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute);
f) cintura di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
Caduta dall'alto;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
Argano a bandiera;
Attrezzi manuali;
Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni;
Scivolamenti, cadute a livello.
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne (fase)
Sverniciatura e pulizia di pareti esterne realizzata mediante raschiatura o sverniciatura della pittura o del rivestimento esistente.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne;
Addetto alla sverniciatura e pulizia di pareti esterne realizzata mediante raschiatura o sverniciatura (eseguita con mezzi
meccanici e/o con solventi chimici) della pittura o del rivestimento esistente.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla sverniciatura e pulizia di superfici esterne;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) maschera antipolvere; e) occhiali.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
d)
Caduta dall'alto;
Rumore;
Vibrazioni;
Chimico;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
Attrezzi manuali;
Ponteggio metallico fisso;
Sabbiatrice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Scivolamenti, cadute a livello; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre.
OPERE IN COPERTURA
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Applicazione di vernice protettiva su copertura
Formazione di massetto per coperture
Impermeabilizzazione di coperture
Posa di pavimenti su coperture piane
Applicazione di vernice protettiva su copertura (fase)
Verniciatura di una copertura continua, realizzata a pennello, a rullo o a spruzzo, eseguita previo adeguato lavaggio del sottofondo.
Macchine utilizzate:
1)
Carriola a motore.
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Lavoratori impegnati:
1)
Addetto all'applicazione di vernice protettiva su copertura;
Addetto alla verniciatura di una copertura continua, realizzata a pennello, a rullo o a spruzzo, eseguita previo adeguato
lavaggio del sottofondo.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'applicazione di vernice protettiva su copertura;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro antipolvere; e) indumenti protettivi (tute);
f) cintura di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
Caduta dall'alto;
Chimico;
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
Attrezzi manuali;
Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Scivolamenti, cadute a livello.
Formazione di massetto per coperture (fase)
Formazione del massetto per le pendenze per coperture comunque eseguito.
Macchine utilizzate:
1)
Carriola a motore.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla formazione di massetto per coperture;
Addetto alla formazione del massetto per le pendenze per coperture comunque eseguito (in calcestruzzo, in calcestruzzo
alleggerito con argilla espansa, con vermiculite, con perline di polistirolo espanso, in malta bastarda, ecc.).
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione di massetto per coperture;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di
sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
Caduta dall'alto;
Rumore;
Chimico;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
Attrezzi manuali;
Impastatrice;
Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre; Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello.
Impermeabilizzazione di coperture (fase)
Realizzazione di impermeabilizzazione di coperture eseguita con guaina bituminosa posata a caldo.
Macchine utilizzate:
1)
Carriola a motore.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto all'impermeabilizzazione di coperture;
Addetto alla realizzazione di impermeabilizzazione di coperture eseguita con guaina bituminosa posata a caldo.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'impermeabilizzazione di coperture;
Prescrizioni Organizzative:
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Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di
sicurezza a sfilamento rapido con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro specifico; e) occhiali di
protezione; f) indumenti protettivi (tute).
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
Caduta dall'alto;
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
c)
Attrezzi manuali;
Cannello a gas;
Ponteggio metallico fisso;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Caduta
dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello.
Posa di pavimenti su coperture piane (fase)
Posa di pavimentazione per copertura realizzata con elementi ceramici in genere.
Macchine utilizzate:
1)
Carriola a motore.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla posa di pavimenti su coperture piane;
Addetto alla posa di pavimentazione per copertura realizzata con piastrelle di gres, cotto, clinker, ceramici in genere.
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla posa di pavimenti su coperture piane;
Prescrizioni Organizzative:
a)
Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale:
casco; b) guanti; c) occhiali
protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a)
b)
c)
d)
Caduta dall'alto;
Chimico;
M.M.C. (elevata frequenza);
Rumore;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a)
b)
Attrezzi manuali;
Taglierina elettrica;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
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RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.
Elenco dei rischi:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Chimico;
Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre;
Investimento, ribaltamento;
M.M.C. (elevata frequenza);
M.M.C. (sollevamento e trasporto);
Rumore;
Vibrazioni.
RISCHIO: "Caduta dall'alto"
Descrizione del Rischio:
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure di prevenzione,
da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Formazione intonaci esterni (tradizionali); Posa di rivestimenti esterni; Tinteggiatura di superfici
esterne; Realizzazione di opere di lattoneria; Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali; Sverniciatura e
pulizia di superfici esterne; Applicazione di vernice protettiva su copertura; Formazione di massetto per coperture;
Impermeabilizzazione di coperture; Posa di pavimenti su coperture piane;
Prescrizioni Esecutive:
Nei lavori in quota, ogni qualvolta non siano attuabili le misure di prevenzione e protezione collettiva, si devono utilizzare
dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. In particolare sono da prendere in considerazione specifici
sistemi di sicurezza che consentono una maggior mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di
trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi.
RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"
Descrizione del Rischio:
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi da
opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a
distanza.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento
di servizi sanitari del cantiere ;
Prescrizioni Esecutive:
Addetti all'imbracatura: verifica imbraco. Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento devono
verificare che il carico sia stato imbracato correttamente.
Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico. Durante il sollevamento del carico, gli addetti devono
accompagnarlo fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per lo stretto
necessario.
Addetti all'imbracatura: allontanamento. Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al più presto
dalla sua traiettoria durante la fase di sollevamento.
Addetti all'imbracatura: attesa del carico. E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico.
Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo. E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori
dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti, solo quando questo è giunto quasi al suo piano di destinazione.
Addetti all'imbracatura: sgancio del carico. Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisognerà
accertarsi preventivamente della stabilità del carico stesso.
Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio. Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte
dell'apparecchio di sollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona impegnata da
attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali.
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b)
Nelle lavorazioni: Formazione intonaci esterni (tradizionali); Posa di rivestimenti esterni; Tinteggiatura di superfici
esterne;
Prescrizioni Esecutive:
Gli addetti all'imbracatura devono seguire le seguenti indicazioni: a) verificare che il carico sia stato imbracato correttamente;
b) accompagnare inizialmente il carico fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente
presenti; c) allontanarsi dalla traiettoria del carico durante la fase di sollevamento; d) non sostare in attesa sotto la traiettoria
del carico; e) avvicinarsi al carico in arrivo per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti; f)
accertarsi della stabilità del carico prima di sgancioarlo; g) accompagnare il gancio fuori dalla zona impegnata da attrezzature
o materiali durante la manovra di richiamo.
c)
Nelle lavorazioni: Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre;
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni;
Prescrizioni Organizzative:
Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il
cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 153; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Art. 152.
RISCHIO: Chimico
Descrizione del Rischio:
Attività in cui sono impiegati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la
manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa.
Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Formazione intonaci esterni (tradizionali); Posa di rivestimenti esterni; Tinteggiatura di superfici
esterne; Sverniciatura e pulizia di superfici esterne; Applicazione di vernice protettiva su copertura; Formazione di
massetto per coperture; Posa di pavimenti su coperture piane;
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. A seguito di valutazione dei rischi, al fine di eliminare o, comunque ridurre al minimo, i rischi derivanti da
agenti chimici pericolosi, devono essere adottate adeguate misure generali di protezione e prevenzione: a) la progettazione e
l'organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro deve essere effettuata nel rispetto delle condizioni di salute e
sicurezza dei lavoratori; b) le attrezzature di lavoro fornite devono essere idonee per l'attività specifica e mantenute
adeguatamente; c) il numero di lavoratori presenti durante l'attività specifica deve essere quello minimo in funzione della
necessità della lavorazione; d) la durata e l'intensità dell’esposizione ad agenti chimici pericolosi deve essere ridotta al
minimo; e) devono essere fornite indicazioni in merito alle misure igieniche da rispettare per il mantenimento delle condizioni
di salute e sicurezza dei lavoratori; f) le quantità di agenti presenti sul posto di lavoro, devono essere ridotte al minimo, in
funzione delle necessità di lavorazione; g) devono essere adottati metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che
garantiscono la sicurezza nella manipolazione, nell'immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici
pericolosi e dei rifiuti che contengono detti agenti.
RISCHIO: "Elettrocuzione"
Descrizione del Rischio:
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in
prossimità del lavoratore.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Impianto di messa a terra: denuncia. La messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di
protezione contro le scariche atmosferiche non può essere effettuata prima della verifica eseguita dall'installatore che rilascia la
dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente. La dichiarazione di conformità equivale a tutti gli effetti ad
omologazione dell'impianto. Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione
di conformità all'ISPESL ed all'ASL o all'ARPA territorialmente competenti. Nei comuni singoli o associati ove e' stato attivato
lo sportello unico per le attività produttive la dichiarazione di conformità è presentata allo stesso.
Impianto di messa a terra: verifiche periodiche. Gli impianti di messa a terra devono essere verificati periodicamente ad
intervalli non superiori a due anni, allo scopo di accertarne lo stato di efficienza, da parte dell'ASL competente per territorio. I
relativi verbali, rilasciati dai tecnici dell'ASL, dovranno essere tenuti sul cantiere a disposizione degli organi di vigilanza.
Impianto di messa a terra: inizio lavori. Appena ultimati i lavori di movimento terra, deve iniziarsi la realizzazione
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dell'impianto di messa a terra per il cantiere.
Impianto di messa a terra: generalità. L'impianto di terra deve essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i
contatti indiretti: a tale scopo la forma di protezione che offre il maggior grado di sicurezza, è il coordinamento fra l'impianto
di terra stesso e le protezioni attive (interruttori o dispositivi differenziali). La sicurezza verrà garantita se la resistenza di terra
(RT) del dispersore e la corrente nominale (IDn) differenziale del dispositivo di protezione saranno coordinate secondo la
relazione RT x IDn £ 25 V, nel caso di corrente alternata. Nel caso di corrente continua il valore della tensione di contatto non
dovrà essere superiore a 60 V.
Impianto di messa a terra: componenti. L'impianto di messa a terra è composto dagli elementi di dispersione, dai conduttori
di terra, dai conduttori di protezione e dai conduttori equipotenziali, destinati, questi ultimi, alla messa a terra delle masse e
delle eventuali masse estranee.
Impianto di messa a terra: unicità impianto. L'impianto di messa a terra dovrà essere unico per l'intero cantiere e dovrà
essere collegato al dispersore delle cariche atmosferiche se esiste.
Impianto di messa a terra: realizzazione ad anello. L'impianto di messa a terra dovrà essere realizzato ad anello chiuso, per
conservare l'equipotenzialità delle masse, anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra.
Impianto di messa a terra: caratteristiche e dimensioni degli elementi dispersori. Il dispersore per la presa di terra deve
essere, per materiale di costruzione, forma, dimensione e collocazione, appropriato alla natura ed alle condizioni del terreno, in
modo da garantire, per il complesso delle derivazioni a terra, una resistenza non superiore a 20 Ohm per gli impianti utilizzatori
a tensione sino a 1000 Volt. Per tensioni superiori e per le cabine ed officine elettriche il dispersore deve presentare quella
minor resistenza di sicurezza adeguata alle caratteristiche e alle particolarità degli impianti. Gli elementi dispersori intenzionali
interrati, dovranno essere realizzati con materiale il più possibile resistente alla corrosione (rame o ferro zincato) ed andranno
posizionati ad una profondità maggiore di 70 cm, profondità alla quale non risentiranno dei fenomeni di essiccamento o
congelamento del terreno. E' vietato utilizzare come dispersore per le prese di terra le tubazioni di gas, di aria compressa e
simili. I ferri di armatura del calcestruzzo interrato devono essere considerati ottimi elementi di dispersione, in quanto la loro
velocità di corrosione è notevolmente inferiore a quella che si avrebbe sullo stesso materiale se fosse direttamente a contatto
con il terreno. Il calcestruzzo, inoltre, grazie alla sua composizione alcalina ed alla sua natura fortemente igroscopica è un buon
conduttore di corrente, e tende a drenare ed a trattenere l'umidità del terreno, mantenendo la sua conducibilità anche in zone
molto asciutte. Le norme CEI 11-8 forniscono le dimensioni minime dei conduttori utilizzabili come dispersori, in funzione
della loro morfologia e del materiale con cui sono realizzati: a) per la tipologia a piastra, la dimensione minima consentita è di
3 mm, sia se si realizzi in acciaio zincato che in rame; b) per la tipologia a nastro la dimensione e la sezione minima devono
essere rispettivamente di 3 mm e 100 mm2, se realizzato in acciaio zincato, e di 3 mm e 50 mm2 se in rame; c) se si utilizza un
tondino o conduttore massicci, la sezione minima consentita sarà di 50 mm2, se realizzato in acciaio zincato, o di 35 mm2 se in
rame; d) se si utilizza un conduttore cordato, il diametro dei fili dovrà risultare non minore di 1.8 mm, sia che sia realizzato in
acciaio zincato che in rame, ma la sua sezione dovrà essere non inferiore a 50 mm2 nel primo caso, o a 35 mm2 nel secondo; e)
qualora si adoperi un picchetto a tubo, il suo diametro esterno ed il suo spessore dovrà essere di 40 mm e 2 mm2, se costituito
di acciaio zincato, oppure di 30 mm e 3 mm2 se costituito in rame; f) se si utilizza un picchetto massiccio, il diametro esterno
dovrà essere non inferiore a 20 mm, se realizzato in acciaio zincato, o 15 mm se in rame; g) infine, se si decide di utilizzare un
picchetto in profilato, lo spessore ed il diametro trasversale dovranno risultare, rispettivamente, di 5 mm e 50 mm , sia se
costituito di acciaio zincato che in rame. In tutti i casi suddetti, può utilizzarsi anche acciaio privo di rivestimento protettivo,
purché con spessore aumentato del 50 % e con sezione minima 100 mm2.
Impianto di messa a terra: conduttori. Il nodo principale dell'impianto di messa a terra dovrà essere realizzato mediante un
morsetto od una sbarra, cui andranno collegati i conduttori di terra, quelli equipotenziali e quelli di protezione, che uniscono
all'impianto di terra le masse dei quadri e degli utilizzatori elettrici. Gli alveoli di terra delle prese, così come le masse dei
quadri metallici, andranno collegati al nodo principale per mezzo di un conduttore di protezione di sezione pari a quello del
conduttore di fase, con un minimo di 2,5 mm2 (oppure 4 mm2 nel caso non fosse prevista alcuna protezione meccanica del
conduttore). Le strutture metalliche quali ponteggi, cancellate, travature, canali, ecc. e tutte quelle interessate dal passaggio di
cavi elettrici, dovranno essere dotate di messa a terra mediante conduttori equipotenziali di sezione non inferiore a metà di
quella del conduttore principale dell'impianto, con un minimo di 6 mm2 al fine di garantire alla connessione una sufficiente
tenuta alle sollecitazioni meccaniche. Se il conduttore equipotenziale è in rame la sua sezione può essere anche inferiore a 25
mm2. I conduttori elettrici dell'impianto di messa a terra devono rispettare la codifica dei colori (giallo-verde per i conduttori di
terra, di protezione e equipotenziali, mentre nel caso che il cavo sia nudo deve portare fascette giallo verdi con il simbolo della
terra). I morsetti destinati al collegamento di conduttori di terra, equipotenziali e di protezione, devono essere contraddistinti
con lo stesso segno grafico. Le connessioni tra le varie parti dell'impianto e tra queste e i dispersori devono essere realizzate in
modo idoneo (art.325/547). I conduttori di protezione e di terra collegati ai picchetti devono esser di sezioni adeguate e
comunque non inferiore a quelle di seguito riportate: a) per conduttori di fase dell'impianto di sezione S £ 16 mm2, la sezione
del conduttore di protezione dovrà essere Sp = S; b) per conduttori di fase dell'impianto di sezione S compresa tra 16 e 35
mm2, la sezione del conduttore di protezione dovrà essere Sp = 16 mm2; c) per conduttori di fase dell'impianto di sezione S ³
35 mm2, la sezione del conduttore di protezione dovrà essere Sp = S/2 mm2.
Impianto di messa a terra: collegamenti a macchine e apparecchiature. Tutte le apparecchiature elettriche di classe I e le
grandi masse metalliche devono essere collegate all'impianto di terra: questi collegamenti dovranno essere effettuati in
corrispondenza delle masse elettriche, cioè di quelle parti che possono andare in tensione per cedimento dell'isolamento
funzionale. Il cavo di protezione delle utenze elettriche deve essere compreso nel cavo di alimentazione: si evita, in questo
modo, l'alimentazione di utenze non collegate a terra. Le apparecchiature di classe II non vanno collegate a terra.
Riferimenti Normativi:
D.M. 12 settembre 1959; D.I. 15 ottobre 1993 n.519, Art. 3; D.P.R. 22 ottobre 2001 n.462, Art. 2; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81,
Art. 86; CEI 11-1; CEI 64-8.
b)
Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto elettrico del cantiere;
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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Prescrizioni Organizzative:
Impianto elettrico: requisiti fondamentali. Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti
elettrici ed elettronici devono essere realizzati e posti in opera secondo la regola d'arte. I materiali, le apparecchiature, i
macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano
si considerano costruiti a regola d'arte.
Componenti elettrici: marchi e certificazioni. Tutti i componenti elettrici dell'impianto devono essere conformi alle norme
CEI ed essere corredati dai seguenti marchi: a) costruttore; b) grado di protezione; c) organismo di certificazione
riconosciuto dalla CEE. In caso di assenza del marchio relativo ad un organismo di certificazione riconosciuto dalla CEE, il
prodotto dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità alle norme redatta dal costruttore, da tenere in cantiere a
disposizione degli ispettori.
Componenti elettrici: grado di protezione. Il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi di tutte le
apparecchiature e componenti elettrici presenti sul cantiere, deve essere: a) non inferiore a IP 44, se l'utilizzazione avviene in
ambiente chiuso (CEI 70-1); b) non inferiore a IP 55, ogni qual volta l'utilizzazione avviene all'aperto con la possibilità di
investimenti da parte di getti d'acqua. In particolare, tutte le prese a spina presenti sul cantiere dovranno essere conformi alle
specifiche CEE Euronorm (CEI 23-12), con il seguente grado di protezione minimo: a) IP 44, contro la penetrazione di corpi
solidi e liquidi; b) IP 67, quando vengono utilizzate all'esterno. E' da ricordare che tutte le prese a norma sono dotate di un
sistema di ritenuta che eviti il contatto accidentale della spina. Le prese a spina con corrente nominale maggiore di 16 A
devono essere di tipo interbloccato, con interblocco perfettamente funzionante.
Impianto elettrico: schema unifilare. Nei cantieri alimentati in bassa tensione ed in particolare nei grossi complessi, dove la
molteplicità delle linee e dei condotti ne richiede una conoscenza dimensionale e topografica, si consiglia di disporre lo schema
elettrico unifilare di distribuzione e quello dei circuiti ausiliari.
Illuminazione di sicurezza del cantiere. Tutte le zone del cantiere particolarmente buie (zone destinate a parcheggi
sotterranei, zone interne di edifici con notevole estensione planimetrica, ecc.), dovranno essere dotate di adeguata
illuminazione di sicurezza, sufficiente ad indicare con chiarezza le vie di uscita qualora venga a mancare l'illuminazione
ordinaria.
Interruttore differenziale. Immediatamente a valle del punto di consegna dell'ente distributore deve essere installato, in un
contenitore di materiale isolante con chiusura a chiave, un interruttore automatico e differenziale di tipo selettivo; ove ciò non
risultasse possibile, si dovrà provvedere a realizzare la parte di impianto posta a monte di esso in classe II (doppio isolamento).
La corrente nominale (IDn) di detto interruttore, deve essere coordinata con la resistenza di terra (RT) del dispersore in modo che
sia RT x IDn £ 25 V. L'efficienza di tutti gli interruttori differenziali presenti sul cantiere deve essere frequentemente verificata
agendo sul tasto di sganciamento manuale presente su ciascun interruttore.
Differenti tipi di alimentazione del circuito. Qualora fossero presenti più tipi di alimentazione, il collegamento all'impianto
dovrà avvenire mediante dispositivi che ne impediscano l'interconnessione.
Fornitura di energia ad altre imprese. Devono essere assolutamente vietati allacci di fortuna per la fornitura di energia
elettrica ad eventuali altre imprese. Nel caso che altre imprese utilizzino l'impianto elettrico, si dovrà pretendere che il
materiale elettrico utilizzato sia conforme alle norme nonché in perfetto stato di conservazione.
Luoghi conduttori ristretti. Sono da considerarsi "luoghi conduttori ristretti" tutti quei luoghi ove il lavoratore possa venire a
contatto con superfici in tensione con un'ampia parte del corpo diversa da mani e piedi (ad esempio i serbatoi metallici o le
cavità entro strutture non isolanti), i lavori svolti su tralicci e quelli eseguiti in presenza di acqua o fango. Per assicurare
adeguata protezione nei confronti dei "contatti diretti", si dovrà realizzare l'impianto con barriere ed involucri, che offrano
garanzie di una elevata tenuta, e che presentino un grado di protezione pari almeno a IP XX B, oppure un grado di isolamento,
anche degli isolatori, in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V per un minuto. Sono tassativamente vietate misure
di protezione realizzate tramite ostacoli o distanziatori. Per quanto riguarda i "contatti indiretti", le misure di protezione vanno
distinte fra quelle per componenti fissi e mobili dell'impianto. Quattro sono le possibili soluzioni di isolamento per quanto
riguarda i componenti fissi: a) alimentazione in bassissima tensione di sicurezza (SELV) max 50 V (25 V nei cantieri) in c.a. e
120 V in c.c.; b) separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento; c) impiego di componenti di classe II (compresi i
cavi), con utenze protette da un differenziale con corrente di intervento non superiore a 0,05 A e dotate di un adeguato IP; d)
interruzione automatica, mediante un dispositivo differenziale, con corrente di intervento non superiore a 0,05 A ed
installazione di un collegamento equipotenziale supplementare fra le masse degli apparecchi fissi e le parti conduttrici (in
genere masse estranee) del luogo conduttore ristretto. Le lampade elettriche, ad esempio, vanno in genere alimentate da sistemi
a bassissima tensione di sicurezza (SELV). Per quanto riguarda gli utensili elettrici portatili, essi possono essere o alimentati da
sistemi a bassissima tensione (SELV), oppure da trasformatori di isolamento se a ciascun avvolgimento secondario venga
collegato un solo componente. La soluzione, però, da preferire è quella di utilizzare utensili aventi grado di isolamento di
classe II. In ogni caso, se si sceglie di utilizzare sistemi di alimentazione a bassissima tensione o trasformatori di isolamento, le
sorgenti di alimentazione e i trasformatori devono essere tenuti all'esterno del luogo conduttore ristretto.
Realizzazione di varchi protetti. La realizzazione dei varchi protetti deve avvenire in assenza di energia elettrica nel tratto
interessato, che pur se privo di energia, deve essere ugualmente collegato a terra. I varchi protetti in metallo devono essere
tassativamente collegati a terra.
Verifiche a cura dell'elettricista. Al termine della realizzazione dell'impianto elettrico di cantiere (ed a intervalli di tempo
regolari durante il suo esercizio) dovrà essere eseguita da parte di un elettricista abilitato, una verifica visiva generale e le
seguenti prove strumentali, i cui esiti andranno obbligatoriamente riportati in un rapporto da tenersi in cantiere, per essere
mostrato al personale ispettivo. Prove strumentali: 1) verifica della continuità dei conduttori; 2) prova di polarità; 3) prove
di funzionamento; 4) verifica circuiti SELV; 5) prove interruttori differenziali; 6) verifica protezione per
separazione elettrica; 7) misura della resistenza di terra di un dispersore; 8) misura della resistività del terreno; 9) misura
della resistenza totale (sistema TT); 10) misura dell'impedenza Zg del circuito di guasto (sistema TN); 11) misura della
resistenza dell'anello di guasto (TT) senza neutro distribuito; 12) ricerca di masse estranee; 13) misura della resistenza di terra
di un picchetto o di un dispersore in fase di installazione; 14) misura della corrente di guasto a terra (TT); 15) misura della
corrente di guasto a terra (TN); 16) misura della corrente minima di cortocircuito prevista (TN); 18) misura della corrente
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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minima di cortocircuito prevista (TT).
Soggetti abilitati ad eseguire i lavori. I lavori su impianti o apparecchiature elettriche devono essere effettuati solo da imprese
singole o associate (elettricisti) abilitate che dovranno rilasciare, prima della messa in esercizio dell'impianto, la "dichiarazione
di conformità".
Riferimenti Normativi:
Legge 1 marzo 1968 n.186, Art.1; Legge 1 marzo 1968 n.186, Art.2; Legge 18 ottobre 1977 n.791; Legge 5 marzo 1990 n.46;
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 81; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 9; CEI 23-12; CEI 70-1; CEI 64-8/7; D.Lgs. 9 aprile 2008
n. 81, Art. 82.
RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre"
Descrizione del Rischio:
Lesioni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore derivanti dall'esposizione per l'impiego diretto di materiali in
grana minuta, in polvere o in fibrosi e/o derivanti da lavorazioni o operazioni che ne comportano l'emissione.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre;
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni;
Prescrizioni Organizzative:
Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i
materiali di risulta e curando che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 96; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 153.
RISCHIO: "Investimento, ribaltamento"
Descrizione del Rischio:
Lesioni causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Allestimento di cantiere temporaneo su strada;
Prescrizioni Esecutive:
Indumenti da lavoro ad alta visibilità, per tutti gli operatori impegnati nei lavori stradali o che operano in zone con forte flusso
di mezzi d'opera.
RISCHIO: M.M.C. (elevata frequenza)
Descrizione del Rischio:
Attività comportante movimentazione manuale di carichi leggeri mediante movimenti ripetitivi ad elevata frequenza degli arti
superiori (mani, polsi, braccia, spalle). Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al
documento di valutazione specifico.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Formazione intonaci esterni (tradizionali); Posa di rivestimenti esterni; Tinteggiatura di superfici
esterne; Posa di pavimenti su coperture piane;
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: i compiti
dovranno essere tali da evitare prolungate sequenze di movimenti ripetitivi degli arti superiori (spalle, braccia, polsi e mani).
RISCHIO: M.M.C. (sollevamento e trasporto)
Descrizione del Rischio:
Attività comportante movimentazione manuale di carichi con operazioni di trasporto o sostegno comprese le azioni di sollevare e
deporre i carichi. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si rimanda al documento di valutazione
specifico.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
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a)
Nelle lavorazioni: Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni;
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
l'ambiente di lavoro (temperatura, umidità e ventilazione) deve presentare condizioni microclimatiche adeguate; b) gli spazi
dedicati alla movimentazione devono essere adeguati; c) il sollevamento dei carichi deve essere eseguito sempre con due mani
e da una sola persona; d) il carico da sollevare non deve essere estremamente freddo, caldo o contaminato; e) le altre attività
di movimentazione manuale devono essere minimali; f) deve esserci adeguata frizione tra piedi e pavimento; g) i gesti di
sollevamento devono essere eseguiti in modo non brusco.
RISCHIO: Rumore
Descrizione del Rischio:
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, dispositivi di
protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Allestimento di cantiere temporaneo su strada; Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio
dei materiali e per gli impianti fissi; Allestimento di servizi sanitari del cantiere ; Realizzazione della recinzione e degli
accessi al cantiere; Realizzazione della viabilità del cantiere; Posa di rivestimenti esterni; Posa di pavimenti su
coperture piane;
Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Compreso tra i valori inferiori e superiori di azione: 80/85 dB(A) e
135/137 dB(C)".
b)
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Realizzazione di impianto elettrico del
cantiere; Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre; Rimozione di intonaci
e rivestimenti esterni; Sverniciatura e pulizia di superfici esterne; Impermeabilizzazione di coperture;
Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Maggiore dei valori superiori di azione: 85 dB(A) e 137 dB(C)".
c)
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione,
con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;
b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sono
esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.
Nelle lavorazioni: Formazione intonaci esterni (tradizionali); Tinteggiatura di superfici esterne; Realizzazione di
opere di lattoneria; Applicazione di vernice protettiva su copertura; Formazione di massetto per coperture;
Fascia di appartenenza. Il livello di esposizione è "Minore dei valori inferiori di azione: 80 dB(A) e 135 dB(C)".
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Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
RISCHIO: Vibrazioni
Descrizione del Rischio:
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc) si
rimanda al documento di valutazione specifico.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE:
a)
Nelle lavorazioni: Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Realizzazione di impianto elettrico del
cantiere; Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre; Rimozione di intonaci
e rivestimenti esterni;
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Compreso tra 2,5 e 5,0 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".
b)
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al
minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i
metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e
l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze
della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono
essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere
concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da
svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio,
maniglie che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio.
Nelle lavorazioni: Posa di rivestimenti esterni; Sverniciatura e pulizia di superfici esterne;
Fascia di appartenenza. Mano-Braccio (HAV): "Inferiore a 2,5 m/s²"; Corpo Intero (WBV): "Non presente".
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al
minimo.
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ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco degli attrezzi:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
19)
20)
Andatoie e Passerelle;
Argano a bandiera;
Attrezzi manuali;
Attrezzi manuali;
Cannello a gas;
Impastatrice;
Martello demolitore elettrico;
Ponte su cavalletti;
Ponte su cavalletti;
Ponteggio metallico fisso;
Ponteggio mobile o trabattello;
Ponteggio mobile o trabattello;
Sabbiatrice;
Scala doppia;
Scala semplice;
Scanalatrice per muri ed intonaci;
Sega circolare;
Smerigliatrice angolare (flessibile);
Taglierina elettrica;
Trapano elettrico.
Andatoie e Passerelle
Le andatoie e le passerelle sono delle opere provvisionali che vengono predisposte per consentire il collegamento di posti di lavoro
collocati a quote differenti o separati da vuoti, come nel caso di scavi in trincea o ponteggi.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Andatoie e Passerelle: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalità d'utilizzo: 1) Controllare la stabilità, solidità e completezza dell'andatoia o passerella, rivolgendo particolare
attenzione al tavolato di calpestio ed ai parapetti; 2) Evitare di sovraccaricare l'andatoia o passerella; 3) Ogni anomalia o
instabilità dell'andatoia o passerella, andrà tempestivamente segnalata al preposto e/o al datore di lavoro.
Principali modalità di posa in opera: 1) Le andatoie o passerelle devono avere larghezza non inferiore a m 0.60 se destinate
al solo passaggio dei lavoratori, a m 1.20 se destinate anche al trasporto dei materiali; 2) La pendenza non deve essere
superiore al 25%; può raggiungere il 50% per altezze non superiori a più della metà della lunghezza; 3) Per lunghezze
superiori a m 6 e ad andamento inclinato, la passarella dovrà esser interrotta da pianerottoli di riposo; 4) Sul calpestio delle
andatoie e passarelle, andranno fissati listelli trasversali a distanza non superiore a m 0.40 (distanza approssimativamente pari
al passo di un uomo carico); 5) I lati delle andatoie e passerelle prospicienti il vuoto, dovranno essere munite di normali
parapetti e tavole fermapiede; 6) Qualora le andatoie e passerelle costituiscano un passaggio stabile non provvisorio e sussista
la possibilità di caduta di materiali dall'alto, andranno adeguatamente protette a mezzo di un impalcato di sicurezza.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 130.
2)
DPI: utilizzatore andatoie e passarelle;
Prescrizioni Organizzative:
a)
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale:
calzature di sicurezza; b) guanti; c)
indumenti protettivi (tute).
Argano a bandiera
L'argano è un apparecchio di sollevamento utilizzato prevalentemente nei cantieri urbani di recupero e piccola ristrutturazione per il
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sollevamento al piano di lavoro dei materiali e degli attrezzi.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Punture, tagli, abrasioni;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Argano a bandiera: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la presenza dei parapetti completi sul perimetro del posto di manovra; 2) verificare la presenza
degli staffoni e della tavola fermapiede da 30 cm nella parte frontale dell'elevatore; 3) verificare l'integrità della struttura
portante l'argano; 4) con ancoraggio: verificare l'efficienza del puntone di fissaggio; 5) verificare l'efficienza della sicura del
gancio e dei morsetti fermafune con redancia; 6) verificare l'integrità delle parti elettriche visibili; 7) verificare l'efficienza
dell'interruttore di linea presso l'elevatore; 8) verificare la funzionalità della pulsantiera; 9) verificare l'efficienza del fine corsa
superiore e del freno per la discesa del carico; 10) transennare a terra l'area di tiro.
Durante l'uso: 1) mantenere abbassati gli staffoni; 2) usare la cintura di sicurezza in momentanea assenza degli staffoni; 3)
usare i contenitori adatti al materiale da sollevare; 4) verificare la corretta imbracatura dei carichi e la perfetta chiusura della
sicura del gancio; 5) non utilizzare la fune dell'elevatore per imbracare carichi; 6) segnalare eventuali guasti; 7) per
l'operatore a terra: non sostare sotto il carico.
Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'elevatore; 2) ritrarre l'elevatore all'interno del solaio.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore argano a bandiera;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi; e) attrezzatura anticaduta.
Attrezzi manuali
Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.), presenti in tutte le fasi lavorative,
sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente conformata, alla
specifica funzione svolta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Punture, tagli, abrasioni;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Attrezzi manuali: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati del buono stato della parte lavorativa dell'utensile; 2) Assicurati del buono stato del manico e del
suo efficace fissaggio.
Durante l'uso: 1) Utilizza idonei paracolpi quando utilizzi punte e/o scalpelli; 2) Quando si utilizzano attrezzi ad impatto,
provvedi ad allontanare adeguatamente terzi presenti; 3) Assumi una posizione stabile e corretta; 4) Evita di abbandonare gli
attrezzi nei passaggi (in particolare se sopraelevati), provvedendo a riporli negli appositi contenitori.
Dopo l'uso: 1) Riponi correttamente l'utensile, verificandone lo stato di usura.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore attrezzi manuali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) guanti.
Attrezzi manuali
Gli attrezzi manuali, presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura ed
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Punture, tagli, abrasioni;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Attrezzi manuali: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature o
scheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; 5) per punte
e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziare adeguatamente
gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli
da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia.
Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso dell'utensile.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore attrezzi manuali;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) guanti.
Cannello a gas
Il cannello a gas, usato essenzialmente per la posa di membrane bituminose, è alimentato da gas propano.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
Inalazione fumi, gas, vapori;
Incendi, esplosioni;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Cannello a gas: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare l'integrità dei tubi in gomma e le connessioni tra bombola e cannello; 2) verificare la
funzionalità del riduttore di pressione.
Durante l'uso: 1) allontanare eventuali materiali infiammabili; 2) evitare di usare la fiamma libera in corrispondenza del tubo
e della bombola del gas; 3) tenere la bombola nei pressi del posto di lavoro ma lontano da fonti di calore; 4) tenere la bombola
in posizione verticale; 5) nelle pause di lavoro, spegnere la fiamma e chiudere l'afflusso del gas; 6) tenere un estintore sul
posto di lavoro.
Dopo l'uso: 1) spegnere la fiamma chiudendo le valvole d'afflusso del gas; 2) riporre la bombola nel deposito di cantiere; 3)
segnalare malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore cannello a gas;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) calzature di sicurezza; b) guanti; c)
occhiali; d) maschere; e) otoprotettori; f) indumenti protettivi.
Impastatrice
L'impastatrice è un'attrezzatura da cantiere destinata alla preparazione a ciclo continuo di malta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Elettrocuzione;
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3)
4)
Inalazione polveri, fibre;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Impastatrice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare l'integrità delle parti elettriche; 2) verificare la presenza delle protezioni agli organi di
trasmissione (pulegge, cinghie); 3) verificare l'efficienza dell'interruttore di comando e del pulsante di emergenza; 4)
verificare l'efficienza della griglia di protezione dell'organo lavoratore e del dispositivo di blocco del moto per il sollevamento
accidentale della stessa; 5) verificare la presenza della tettoia di protezione del posto di lavoro (dove necessario).
Durante l'uso: 1) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 2) non manomettere il dispositivo di blocco delle
griglie; 3) non rimuovere il carter di protezione della puleggia.
Dopo l 'uso: 1) scollegare elettricamente la macchina; 2) eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al
reimpiego della macchina a motore fermo; 3) curare la pulizia della macchina; 4) segnalare eventuali guasti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore impastatrice;
Prescrizioni Organizzative:
a)
b)
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale:
casco;
calzature di sicurezza; c)
otoprotettori; d) maschere; e) guanti; f) indumenti protettivi.
Martello demolitore elettrico
Il martello demolitore è un'attrezzatura la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevato
numero di colpi ed una battuta potente.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Martello demolitore elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare che l'utensile sia del tipo a doppio isolamento (220 V), o alimentato a bassissima tensione di
sicurezza (50V), comunque non collegato a terra; 2) verificare l'integrità del cavo e della spina di alimentazione; 3) verificare
il funzionamento dell'interruttore; 4) segnalare la zona esposta a livello di rumorosità elevato; 5) utilizzare la punta adeguata
al materiale da demolire.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile con le due mani tramite le apposite maniglie; 2) eseguire il lavoro in
condizioni di stabilità adeguata; 3) non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione; 4) staccare il collegamento elettrico
durante le pause di lavoro.
Dopo l'uso: 1) scollegare elettricamente l'utensile; 2) controllare l'integrità del cavo d'alimentazione; 3) pulire l'utensile; 4)
segnalare eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore martello demolitore elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
a)
b)
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale:
casco;
calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti protettivi.
Ponte su cavalletti
Il ponte su cavalletti è un'opera provvisionale costituita da un impalcato di assi in legno sostenuto da cavalletti.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Scivolamenti, cadute a livello;
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Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Ponte su cavalletti: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare la planarità del ponte. Se il caso, spessorare con zeppe in legno e non con mattoni o
blocchi di cemento; 2) verificare le condizioni generali del ponte, con particolare riguardo all'integrità dei cavalletti ed alla
completezza del piano di lavoro; all'integrità, al blocco ed all'accostamento delle tavole; 3) non modificare la corretta
composizione del ponte rimuovendo cavalletti o tavole né utilizzare le componenti - specie i cavalletti se metallici - in modo
improprio; 4) non sovraccaricare il ponte con carichi non previsti o eccessivi ma caricarli con i soli materiali ed attrezzi
necessari per la lavorazione in corso; 5) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze o mancanza delle
attrezzature per poter operare come indicato.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 124; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 139; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.2.2..
2)
DPI: utilizzatore ponte su cavalletti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti.
Ponte su cavalletti
Il ponte su cavalletti è costituito da un impalcato di assi in legno di dimensioni adeguate, sostenuto da cavalletti solitamente
metallici, poste a distanze prefissate.
La sua utilizzazione riguarda, solitamente, lavori all'interno di edifici, dove a causa delle ridotte altezze e della brevità dei lavori da
eseguire, non è consigliabile il montaggio di un ponteggio metallico fisso.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Scivolamenti, cadute a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Ponte su cavalletti: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalità d'utilizzo: 1) Assicurati dell'integrità e corretta posa in opera del tavolato, dell'accostamento delle tavole e delle
buone condizioni dei cavalletti; 2) Accertati della planarità del ponte: quando necessario, utilizza zeppe di legno per
spessorare il ponte e mai mattoni o blocchi di cemento; 3) Evita assolutamente di realizzare dei ponti su cavalletti su impalcati
dei ponteggi esterni o di realizzare ponti su cavalletti uno in sovrapposizione all'altro; 4) Evita di sovraccaricare il ponte con
carichi non previsti o eccessivi, ma caricarli con i soli materiali ed attrezzi necessari per la lavorazione in corso.
Principali modalità di posa in opera: 1) Possono essere adoperati solo per lavori da effettuarsi all'interno di edifici o, quando
all'esterno, se al piano terra; 2) L''altezza massima dei ponti su cavaletti è di m 2: per altezze superiori, dovranno essere
perimetrati mediante parapetti a norma; 3) I montanti non devono essere realizzati con mezzi di fortuna, del tipo scale a pioli,
pile di mattoni, sacchi di cemento; 4) I piedi dei cavalletti devono poggiare sempre su pavimento solido e compatto; 5) Il
ponte dovrà poggiare su tre cavalletti posti a distanza non superiore di m 1.80: qualora vengano utilizzati tavoloni aventi
sezione 30 cm x 5 cm x 4 m, potranno adoperarsi solo due cavalletti a distanza non superiore a m 3.60; 6) Le tavole
dell'impalcato devono risultare bene accostate fra loro, essere fissate ai cavalletti, non presentare parti a sbalzo superiori a cm
20; 7) La larghezza dell'impalcato non deve essere inferiore a cm 90.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 139; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.2.2.
2)
DPI: utilizzatore ponte su cavalletti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti.
Ponteggio metallico fisso
Il ponteggio metallico fisso è un'opera provvisionale realizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove costruzioni o
ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
nuovo...;
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4)
Scivolamenti, cadute a livello;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Ponteggio metallico fisso: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponteggio venga conservato in buone condizioni di manutenzione, che la
protezione contro gli agenti nocivi esterni sia efficace e che il marchio del costruttore si mantenga rintracciabile e decifrabile;
2) verificare la stabilità e integrità di tutti gli elementi del ponteggio ad intervalli periodici, dopo violente perturbazioni
atmosferiche o prolungate interruzioni delle attività; 3) procedere ad un controllo più accurato quando si interviene in un
cantiere già avviato, con il ponteggio già installato o in fase di completamento; 4) accedere ai vari piani del ponteggio in modo
agevole e sicuro, utilizzando le apposite scale a mano sfalsate ad ogni piano, vincolate e protette verso il lato esterno; 5) non
salire o scendere lungo gli elementi del ponteggio; 6) evitare di correre o saltare sugli intavolati del ponteggio; 7) evitare di
gettare dall'alto materiali di qualsiasi genere o elementi metallici del ponteggio; 8) abbandonare il ponteggio in presenza di
forte vento; 9) controllare che in cantiere siano conservate tutte le documentazioni tecniche necessarie e richieste relative
all'installazione del ponteggio metallico; 10) verificare che gli elementi del ponteggio ancora ritenuti idonei al reimpiego siano
tenuti separati dal materiale non più utilizzabile; 11) segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quanto
indicato.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione IV; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione V; D.Lgs. 9 aprile
2008 n. 81, Allegato 18, Punto 2.; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 18, Punto 3..
2)
DPI: utilizzatore ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) attrezzatura anticaduta.
Ponteggio mobile o trabattello
Il ponte su ruote o trabattello è una piccola impalcatura che può essere facilmente spostata durante il lavoro consentendo rapidità di
intervento. È costituita da una struttura metallica detta castello che può raggiungere anche i 15 metri di altezza. All'interno del
castello possono trovare alloggio a quote differenti diversi impalcati. L'accesso al piano di lavoro avviene all'interno del castello
tramite scale a mano che collegano i diversi impalcati. Trova impiego principalmente per lavori di finitura e di manutenzione, ma che
non comportino grande impegno temporale.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Movimentazione manuale dei carichi;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalità d'utilizzo: 1) Assicurati del buono stato di tutti gli elementi del ponteggio (aste, incastri, collegamenti); 2) Accertati
che il ponte sia stato montato in tutte le sue parti, con tutte le componenti previste dal produttore; 3) Assicurati della perfetta
planarità e verticalità della struttura e, quando necessario, provvedi a ripartire il carico del ponte sul terreno con tavoloni; 4)
Accertati dell'efficacia del blocco ruote; evita assolutamente di utilizzare impalcati di fortuna, ma utilizza solo quelli in
dotazione o indicati dal produttore; 5) Evita assolutamente di installare sul ponte apparecchi di sollevamento; 6) Prima di
effettuare spostamenti del ponteggio, accertati che non vi siano persone sopra di esso; 7) Assicurati che non vi siano linee
elettriche aeree a distanza inferiore a m. 5; 8) Assicurati, nel caso di utilizzo all'esterno e di considerevole sviluppo verticale,
che il ponte risulti ancorato alla costruzione almeno ogni due piani.
Principali modalità di posa in opera: 1) Il trabattello dovrà essere realizzato dell'altezza indicata dal produttore, senza
aggiunte di sovrastrutture; 2) La massima altezza consentita è di m. 15, dal piano di appoggio all'ultimo piano di lavoro; 3) La
base dovrà essere di dimensioni tali da resistere ai carichi e da offrire garanzie al ribaltamento conseguenti alle oscillazioni cui
possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento; 4) I ponti la cui altezza superi m. 6, andranno dotati di
piedi stabilizzatori; il piano di scorrimento delle ruote deve risultare compatto e livellato; il ponte dovrà essere dotato alla base
di dispositivi del controllo dell'orizzontalità; 5) Le ruote del ponte devono essere metalliche, con diametro e larghezza non
inferiore rispettivamente a 20 cm e 5 cm, e dotate di meccanismo per il bloccaggio: col ponte in opera, devono risultare sempre
bloccate dalle due parti con idonei cunei o con stabilizzatori; 6) Sull'elemento di base deve sempre essere presente una targa
riportante i dati e le caratteristiche salienti del ponte, nonché le indicazioni di sicurezza e d'uso di cui tenere conto; 7) Il ponte
deve essere progettato per carichi non inferiori a quelli di norma indicati per i ponteggi metallici destinati ai lavori di
costruzione; 8) Per impedire lo sfilo delle aste, esse devono essere di un sistema di bloccaggio (elementi verticali, correnti,
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diagonali); 9) L'impalcato deve essere completo e ben fissato sugli appoggi; 10) Il parapetto di protezione che perimetra il
piano di lavoro deve essere regolamentare e corredato sui quattro lati di tavola fermapiede alta almeno cm 20; 11) Il piano di
lavoro dovrà essere corredato di un regolare sottoponte a non più di m 2,50; 12) L'accesso ai vari piani di lavoro deve avvenire
attraverso scale a mano regolamentari: qualora esse presentino un'inclinazione superiore a 75° vanno protette con paraschiena,
salvo adottare un dispositivo anticaduta da collegare alla cintura di sicurezza; 13) Per l'accesso ai vari piani di lavoro sono
consentite botole di passaggio, purché richiudibili con coperchio praticabile.
Riferimenti Normativi:
D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione VI.
2)
DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti.
Ponteggio mobile o trabattello
Il ponteggio mobile su ruote o trabattello è un'opera provvisionale utilizzata per eseguire lavori di ingegneria civile, quali nuove
costruzioni o ristrutturazioni e manutenzioni, ad altezze superiori ai 2 metri ma che non comportino grande impegno temporale.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Ponteggio mobile o trabattello: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Istruzioni per gli addetti: 1) verificare che il ponte su ruote sia realmente tale e non rientri nel regime imposto dalla
autorizzazione ministeriale; 2) rispettare con scrupolo le prescrizioni e le indicazioni fornite dal costruttore; 3) verificare il
buon stato di elementi, incastri, collegamenti; 4) montare il ponte in tutte le parti, con tutte le componenti; 5) accertare la
perfetta planarità e verticalità della struttura e, se il caso, ripartire il carico del ponte sul terreno con tavoloni; 6) verificare
l'efficacia del blocco ruote; 7) usare i ripiani in dotazione e non impalcati di fortuna; 8) predisporre sempre sotto il piano di
lavoro un regolare sottoponte a non più di m 2,50; 9) verificare che non si trovino linee elettriche aeree a distanza inferiore alle
distanze di sicurezza consentite (tali distanze di sicurezza variano in base alla tensione della linea elettrica in questione, e sono:
mt 3, per tensioni fino a 1 kV, mt 3.5, per tensioni pari a 10 kV e pari a 15 kV, mt 5, per tensioni pari a 132 kV e mt 7, per
tensioni pari a 220 kV e pari a 380 kV); 10) non installare sul ponte apparecchi di sollevamento; 11) non effettuare
spostamenti con persone sopra.
Riferimenti Normativi:
D.M. 22 maggio 1992 n.466; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo IV, Capo II, Sezione VI.
2)
DPI: utilizzatore ponteggio mobile o trabattello;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti.
Sabbiatrice
La sabbiatrice è un'attrezzatura destinata alla pulitura di superfici mediante proiezione violenta di sabbia quarzosa o graniglia
metallica.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
Elettrocuzione;
Getti, schizzi;
Inalazione polveri, fibre;
Punture, tagli, abrasioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Sabbiatrice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) controllare l'integrità delle parti elettriche visibili (per idrosabbiatrici); 2) verificare la pulizia dell'ugello e
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delle tubazioni; 3) controllare le connessioni dei tubi di alimentazione; 4) controllare l'efficienza della strumentazione; 5)
interdire la zona di lavoro con apposite segnalazioni; 6) proteggere i luoghi di transito.
Durante l'uso: 1) eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata; 2) interrompere l'afflusso dell'aria nelle pause di
lavoro.
Dopo l'uso: 1) spegnere la macchina, chiudere i rubinetti e scaricare l'aria; 2) eseguire le operazioni di revisione e pulizia con
la macchina scollegata elettricamente (per idrosabbiatrici); 3) segnalare eventuali malfunzionamenti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore sabbiatrice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) maschera; e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi.
Scala doppia
La scala doppia deriva dall'unione di due scale semplici incernierate tra loro alla sommità e dotate di un limitatore di apertura. Viene
adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa in scavi
o pozzi, opere di finitura ed impiantistiche, ecc..
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
Caduta dall'alto;
Cesoiamenti, stritolamenti;
Movimentazione manuale dei carichi;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Scala doppia: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalità d'utilizzo: 1) Evita assolutamente di utilizzare scale metalliche per effettuare interventi su elementi in tensione; 2)
Evita assolutamente di utilizzare la scala doppia come supporto per ponti su cavalletto; 3) Evita assolutamente di operare "a
cavalcioni" sulla scala o di utilizzarla su qualsiasi opera provvisionale; 4) Puoi accedere sulla eventuale piattaforma, e/o sul
gradino sottostante, solo qualora i montanti siano stati prolungati di almeno 60 cm al di sopra di essa; 5) Non effettuare
spostamenti laterali della scala se su di essa è presente un lavoratore; 6) Evita di salire sull'ultimo gradino o piolo della scala;
7) Sia nella salita che nella discesa, utilizza la scala sempre rivolgendoti verso di essa; 8) Ricordati che non è consentita la
contemporanea presenza di più lavoratori sulla scala.
Principali modalità di posa in opera: 1) Le scale devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego,
devono essere sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso;
2) Le scale doppie non devono superare l'altezza di m 5 e devono essere provviste di catena di adeguata resistenza o di altro
dispositivo che impedisca la apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza; 3) Le scale posizionate su terreno
cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione; 4) I pioli devono essere privi di nodi ed ben incastrati nei
montanti; 5) Le scale devono possedere dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei montanti così come,
analogamente, anche i pioli devono essere del tipo antisdrucciolevole; 6) E' vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno
chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113.
2)
DPI: utilizzatore scala doppia;
Prescrizioni Organizzative:
a)
b)
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale:
casco;
calzature di sicurezza; c)
guanti.
Scala semplice
La scala semplice è un'attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da una serie di pioli trasversali
incastrati e distanziati in egual misura. Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote
non altrimenti raggiungibili: discesa in scavi o pozzi, salita su opere provvisionali, opere di finitura ed impiantistiche.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
Caduta dall'alto;
Movimentazione manuale dei carichi;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
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Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Scala semplice: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Modalità d'utilizzo: 1) Se utilizzi una scala non vincolata, essa deve essere trattenuta al piede da altro lavoratore; 2) Nel caso
in cui sia possibile agganciare adeguatamente la scala, provvedi ad agganciare la cintura di sicurezza ad un piolo della scala
stessa; 3) Non effettuare spostamenti laterali della scala se su di essa è presente un lavoratore; 4) Evita l'uso di scale
eccessivamente sporgenti oltre il piano di arrivo; 5) Sia nella salita che nella discesa, utilizza la scala sempre rivolgendoti
verso di essa; 6) Ricordati che non è consentita la contemporanea presenza di più lavoratori sulla scala; 7) Se utilizzi scale ad
elementi innestabili per effettuare lavori in quota, assicurati che sia presente una persona a terra che effettui una vigilanza
continua sulla scala stessa.
Principali modalità di posa in opera: 1) La lunghezza della scala in opera non deve superare i m 15; 2) Per lunghezze
superiori agli m 8 devono essere munite di rompitratta; 3) La scala deve superare di almeno m 1 il piano di accesso (è possibile
far proseguire un solo montante efficacemente fissato); 4) Deve essere curata, inoltre, la corrispondenza del piolo con lo
stesso; 5) Le scale usate per l'accesso a piani successivi non devono essere poste una in prosecuzione dell'altra; 6) Le scale
poste sul filo esterno di una costruzione od opere provvisionali (ponteggi) devono essere dotate di corrimano e parapetto; 7)
La scala deve distare dalla verticale di appoggio di una misura pari ad 1/4 della propria lunghezza; 8) E' vietata la riparazione
dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti; 9) Le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su
un'unica tavola di ripartizione; 10) Il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali e lontano
dai passaggi.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 113.
2)
DPI: utilizzatore scala semplice;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti.
Scanalatrice per muri ed intonaci
La scanalatrice per muri ed intonaci è un utensile alimentato elettricamente, utilizzato, anzitutto, per la realizzazione di impianti sotto
traccia, o per la rimozione di strati di intonaco ammalorati.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
5)
Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre;
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
Punture, tagli, abrasioni;
Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Scanalatrice per muri ed intonaci: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V) non collegato a terra; 2) Assicurati del corretto
funzionamento dei dispositivi di comando (pulsanti e dispositivi di arresto) accertandoti, in special modo, dell'efficienza del
dispositivo "a uomo presente" (automatico ritorno alla posizione di arresto, quando si rilascia l'impugnatura); 3) Accertati che
il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi
per eseguire eventuali riparazioni; 4) Assicurati che la zona di taglio non sia in tensione o attraversata da impianti tecnologici
attivi; 5) Accertati che le feritoie di raffreddamento, collocate sull'involucro esterno dell'utensile siano libere da qualsiasi
ostruzione; 6) Assicurati del corretto fissaggio dei dischi o della fresa, e della loro integrità; 7) Accertati dell'integrità e del
corretto posizionamento del carter di protezione; 8) Provvedi a delimitare la zona di lavoro, impedendo a chiunque il transito o
la sosta; 9) Segnala l'area di lavoro esposta a livello di rumorosità elevato.
Durante l'uso: 1) Utilizza entrambe le mani per tenere saldamente l'attrezzo; 2) Durante le pause di lavoro, ricordati di
interrompere l'alimentazione elettrica; 3) Assicurati che terzi non possano inavvertitamente riavviare impianti tecnologici
(elettricità, gas, acqua, ecc) che interessano la zona di lavoro; 4) Posizionati in modo stabile prima di dare inizio alle
lavorazioni; 5) Evita assolutamente di manomettere le protezioni dell'organo lavoratore; 6) Assicurati di utilizzare frese o
dischi idonei alla lavorazione da intraprendere; 7) Evita assolutamente di compiere operazioni di registrazione, manutenzione
o riparazione su organi in movimento; 8) Evita di toccare l'organo lavoratore al termine del lavoro poiché certamente
surriscaldato; 9) Durante la levigatura evita di esercitare forza sull'attrezzo appoggiandoti al materiale; 10) Al termine delle
operazioni di taglio, presta particolare attenzione ai contraccolpi dovuti al cedimento del materiale; 11) Durante le operazioni
di taglio, evita assolutamente di toccare le parti metalliche dell'utensile; informa tempestivamente il preposto e/o il datore di
lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
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Dopo l'uso: 1) Assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione e
manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione
elettrica.
Riferimenti Normativi:
Legge 1 marzo 1968 n.186; D.M. 20 novembre 1968; Circolare Ministero della Sanità 25 novembre 1991 n.23; CEI 23-34; CEI
23-50; CEI 23-57; CEI 64-8; CEI 107-43; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 81; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore scanalatrice per muri ed intonaci;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti
protettivi (tute).
Sega circolare
La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato
nelle diverse lavorazioni. Dal punto di vista tipologico, le seghe circolari si differenziano, anzitutto, per essere fisse o mobili; altri
parametri di diversificazione possono essere il tipo di motore elettrico (mono o trifase), la profondità del taglio della lama, la
possibilità di regolare o meno la sua inclinazione, la trasmissione a cinghia o diretta. Le seghe circolari con postazione fissa sono
costituite da un banco di lavoro al di sotto del quale viene ubicato un motore elettrico cui è vincolata la sega vera e propria con disco
a sega o dentato. Al di sopra della sega è disposta una cuffia di protezione, posteriormente un coltello divisorio in acciaio ed
inferiormente un carter a protezione delle cinghie di trasmissione e della lama. La versione portatile presenta un'impugnatura,
affiancata al corpo motore dell'utensile, grazie alla quale è possibile dirigere il taglio, mentre il coltello divisore è posizionato nella
parte inferiore.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre;
Punture, tagli, abrasioni;
Scivolamenti, cadute a livello;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Sega circolare: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Accertati della presenza e del buon funzionamento della cuffia di protezione registrabile o a caduta libera
sul banco di lavoro, che deve lasciare scoperta la parte del disco strettamente necessaria ad effettuare il taglio; 2) Assicurati
della presenza del coltello divisore collocato posteriormente al disco e della sua corretta posizione (a non più di 3 mm dalle
lame), il cui scopo e tenete aperto il taglio operato sul pezzo in lavorazione; 3) Assicurati della presenza degli schermi
collocati ai due lati del disco (nella parte sottostante il banco di lavoro), di protezione da contatti accidentali; 4) Assicurati
della stabilità della macchina; 5) Controlla la presenza ed il buono stato della protezione sovrastante il posto di manovra
(tettoia); 6) Accertati dell'integrità dei collegamenti e dei conduttori elettrici e di messa a terra visibili; 7) Assicurati
dell'integrità delle protezioni e dei ripari alle morsettiere e del buon funzionamento degli interruttori elettrici di azionamento e
di manovra; 8) Prendi visione della posizione del comando per l'arresto d'emergenza e verificane l'efficienza.
Durante l'uso: 1) Verifica la disposizione dei cavi di alimentazione affinché non intralcino i posti di lavoro e i passaggi, e non
siano soggetti a danneggiamenti meccanici da parte del materiale da lavorare e lavorato; 2) Provvedi a registrare la cuffia di
protezione in modo che l'imbocco sfiori il pezzo in lavorazione o, per quelle basculanti, accertati che sia libera di alzarsi al
passaggio del pezzo in lavorazione e di abbassarsi sul banco di lavoro; 3) Qualora debbano essere eseguite lavorazioni o tagli
su piccoli pezzi, utilizza le apposite attrezzature speciali (spingitoi in legno, ecc.) per trattenere e movimentare il pezzo in
prossimità degli organi lavoratori; 4) Mantieni sgombro da materiali il banco di lavoro e l'area circostante la macchina; 5)
Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che dovessero evidenziarsi durante
il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Verifica di aver aperto tutti i circuiti elettrici della macchina (interrotto ogni operatività) e l'interruttore
generale di alimentazione al quadro; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto
indicato nel libretto e sempre dopo esserti accertato che la macchina sia spenta e non riavviabile da terzi accidentalmente; 3)
Pulisci la macchina da eventuali residui di materiale e, in particolare, verifica che il materiale lavorato o da lavorare non sia
accidentalmente venuto ad interferire sui conduttori di alimentazione e/o messa a terra.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore sega circolare;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) otoprotettori; e) guanti.
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Smerigliatrice angolare (flessibile)
La smerigliatrice angolare a disco o a squadra, più conosciuta come mola a disco o flessibile o flex, è un utensile portatile che reca
un disco ruotante la cui funzione è, a seconda del tipo di disco (abrasivo o diamantato), quella di tagliare, smussare, lisciare superfici
anche estese. Dal punto di vista tipologico le smerigliatrici si differenziano per alimentazione (elettrica o pneumatica), e
funzionamento (le mini smerigliatrici hanno potenza limitata, alto numero di giri e dischi di diametro che va da i 115 mm ai 125 mm
mentre le smerigliatrici hanno potenza maggiore, velocità minore ma montano dischi di diametro da 180 mm a 230 mm).
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre;
Punture, tagli, abrasioni;
Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Smerigliatrice angolare (flessibile): misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uomo: 1) Assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V) non collegato a terra; assicurati del corretto
funzionamento dei dispositivi di comando (pulsanti e dispositivi di arresto) accertandoti, in special modo, dell'efficienza del
dispositivo "a uomo presente" (automatico ritorno alla posizione di arresto, quando si rilascia l'impugnatura); 2) Accertati che
il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti, evitando assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi
per eseguire eventuali riparazioni; 3) Accertati dell'assenza di materiale infiammabile in prossimità del posto di lavoro; 4)
Assicurati che l'elemento su cui operare non sia in tensione o attraversato da impianti tecnologici attivi; 5) Evita assolutamente
di operare tagli e/o smerigliature su contenitori o bombole che contengano o abbiano contenuto gas infiammabili o esplosivi o
altre sostanze in grado di produrre vapori esplosivi; 6) Accertati che le feritoie di raffreddamento, collocate sull'involucro
esterno dell'utensile siano libere da qualsiasi ostruzione; 7) Assicurati del corretto fissaggio del disco, e della sua idoneità al
lavoro da eseguire; 8) Accertati dell'integrità ed efficienza del disco; accertati dell'integrità e del corretto posizionamento delle
protezioni del disco e paraschegge; 9) Provvedi a delimitare la zona di lavoro, impedendo a chiunque il transito o la sosta;
segnala l'area di lavoro esposta a livello di rumorosità elevato.
Durante l'uso: 1) Utilizza entrambe le mani per tenere saldamente l'attrezzo; 2) Provvedi a bloccare pezzi in lavorazione,
mediante l'uso di morsetti ecc., evitando assolutamente qualsiasi soluzione di fortuna (utilizzo dei piedi, ecc.); 3) Durante le
pause di lavoro, ricordati di interrompere l'alimentazione elettrica; 4) Assicurati che terzi non possano inavvertitamente
riavviare impianti tecnologici (elettricità, gas, acqua, ecc) che interessano la zona di lavoro; 5) Posizionati in modo stabile
prima di dare inizio alle lavorazioni; evita assolutamente di manomettere le protezioni del disco; 6) Evita assolutamente di
compiere operazioni di registrazione, manutenzione o riparazione su organi in movimento; 7) Evita di toccare il disco al
termine del lavoro (taglio e/o smerigliatura), poiché certamente surriscaldato; 8) Durante la levigatura evita di esercitare forza
sull'attrezzo appoggiandoti al materiale; 9) Al termine delle operazioni di taglio, presta particolare attenzione ai contraccolpi
dovuti al cedimento del materiale; 10) Durante le operazioni di taglio praticate su muri, pavimenti o altre strutture che possano
nascondere cavi elettrici, evita assolutamente di toccare le parti metalliche dell'utensile; 11) Evita di velocizzare l'arresto del
disco utilizzando il pezzo in lavorazione; 12) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti
o pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione e
manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione
elettrica.
Riferimenti Normativi:
Legge 1 marzo 1968 n.186; D.M. 20 novembre 1968; Circolare Ministero della Sanità 25 novembre 1991 n.23; CEI 23-34; CEI
23-50; CEI 23-57; CEI 64-8; CEI 107-43; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 81.
2)
DPI: utilizzatore smerigliatrice angolare (flessibile);
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); e) otoprotettori; f) guanti antivibrazioni; g) indumenti
protettivi (tute).
Taglierina elettrica
La taglierina elettrica è un elettroutensile per il taglio di taglio di laterizi o piastrelle di ceramica.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Punture, tagli, abrasioni;
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2)
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Taglierina elettrica: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) controllare che l'utensile non sia deteriorato; 2) sostituire i manici che presentino incrinature o
scheggiature; 3) verificare il corretto fissaggio del manico; 4) selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego; 5) per punte
e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature.
Durante l'uso: 1) impugnare saldamente l'utensile; 2) assumere una posizione corretta e stabile; 3) distanziare adeguatamente
gli altri lavoratori; 4) non utilizzare in maniera impropria l'utensile; 5) non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli
da una eventuale caduta dall'alto; 6) utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia.
Dopo l'uso: 1) pulire accuratamente l'utensile; 2) riporre correttamente gli utensili; 3) controllare lo stato d'uso dell'utensile.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2)
DPI: utilizzatore taglierina elettrica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'utilizzatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
occhiali; d) guanti.
Trapano elettrico
Il trapano è un utensile di uso comune, adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale (legno, metallo,
calcestruzzo, ecc.), ad alimentazione prevalentemente elettrica. Esso è costituito essenzialmente da un motore elettrico, da un giunto
meccanico (mandrino) che, accoppiato ad un variatore, produce un moto di rotazione e percussione, e dalla punta vera e propria. Il
moto di percussione può mancare nelle versioni più semplici dell'utensile, così come quelle più sofisticate possono essere corredate
da un dispositivo che permette di invertire il moto della punta.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre;
Punture, tagli, abrasioni;
Ustioni;
Misure Preventive e Protettive relative all'Attrezzo:
1)
Trapano elettrico: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Assicurati che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza
(50V), comunque non collegato a terra; 2) Accertati che il cavo di alimentazione e la spina non presentino danneggiamenti,
evitando assolutamente di utilizzare nastri isolanti adesivi per eseguire eventuali riparazioni; assicurati del corretto
funzionamento dell'interruttore; 3) Accertati del buon funzionamento dell'utensile; 4) Assicurati del corretto fissaggio della
punta; 5) Accertati che le feritoie di raffreddamento, collocate sull'involucro esterno dell'utensile siano libere da qualsiasi
ostruzione; assicurati che l'elemento su cui operare non sia in tensione o attraversato da impianti tecnologici attivi.
Durante l'uso: 1) Durante le pause di lavoro, ricordati di interrompere l'alimentazione elettrica; 2) Posizionati in modo stabile
prima di dare inizio alle lavorazioni; 3) Evita assolutamente di compiere operazioni di registrazione, manutenzione o
riparazione su organi in movimento; 4) Verifica la disposizione dei cavi di alimentazione affinché non intralcino i posti di
lavoro e i passaggi, e non siano soggetti a danneggiamenti meccanici; 5) Assicurati che terzi non possano inavvertitamente
riavviare impianti tecnologici (elettricità, gas, acqua, ecc) che interessano la zona di lavoro; 6) Durante le operazioni di taglio
praticate su muri, pavimenti o altre strutture che possano nascondere cavi elettrici, evita assolutamente di toccare le parti
metalliche dell'utensile; 7) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Assicurati di aver interrotto il collegamento elettrico; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione e
manutenzione dell'attrezzo secondo quanto indicato nel libretto dopo esserti accertato di aver sconnesso l'alimentazione
elettrica.
Riferimenti Normativi:
D.M. 20 novembre 1968; Circolare Ministero della Sanità 25 novembre 1991 n.23; CEI 23-34; CEI 23-50; CEI 23-57; CEI 64-8;
CEI 107-43; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 81.
2)
DPI: utilizzatore trapano elettrico;
Prescrizioni Organizzative:
a)
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale:
calzature di sicurezza; b) maschere (se
presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); c) otoprotettori; d) guanti.
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MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco delle macchine:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
Autocarro;
Autocarro con cestello;
Carriola a motore;
Dumper;
Dumper;
Gru a torre;
Pala meccanica.
Autocarro
L'autocarro è una macchina utilizzata per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione e/o di risulta da demolizioni o scavi, ecc.,
costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un cassone generalmente ribaltabile, a mezzo di un
sistema oleodinamico.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Cesoiamenti, stritolamenti;
Inalazione polveri, fibre;
Incendi, esplosioni;
Investimento, ribaltamento;
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
Movimentazione manuale dei carichi;
Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,
dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
9) Scivolamenti, cadute a livello;
10) Urti, colpi, impatti, compressioni;
11) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)
si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al
minimo.
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1)
Autocarro: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; 2)
Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3) Disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; 4) Controlla i
percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; 5) Nel cantiere procedi a
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velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; 6) In prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 7) Durante
gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; 8) Controlla che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella
zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua,
fognature, linee telefoniche, ecc.); 9) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi
l'intervento di personale a terra; 10) Evita, se non esplicitamente consentito, di transitare o fermarti in prossimità del bordo
degli scavi; 11) Accertati che il mezzo sia posizionato in maniera da consentire il passaggio pedonale e, comunque, provvedi a
delimitare il raggio d'azione del mezzo; 12) Verifica che non vi siano linee elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio dell'azionamento del ribaltabile mediante l'apposito segnalatore acustico; 2) Impedisci a
chiunque di farsi trasportare all'interno del cassone; 3) Evita assolutamente di azionare il ribaltabile se il mezzo è in posizione
inclinata; 4) Nel caricare il cassone poni attenzione a: disporre i carichi in maniera da non squilibrare il mezzo, vincolarli in
modo da impedire spostamenti accidentali durante il trasporto, non superare l'ingombro ed il carico massimo; 5) Evita sempre
di caricare il mezzo oltre le sponde, qualora vengano movimentati materiali sfusi; 6) Accertati sempre, prima del trasporto, che
le sponde siano correttamente agganciate; 7) Durante le operazioni di carico e scarico scendi dal mezzo se la cabina di guida
non è dotata di roll-bar antischiacciamento; 8) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza
di fiamme libere in adiacenza del mezzo; 9) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o
pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina (ponendo particolare attenzione ai freni
ed ai pneumatici) secondo quanto indicato nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e
non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
Legge 1 marzo 1968 n.186; D.P.R. 24 luglio 1996 n.459; CEI 34-34; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2)
DPI: operatore autocarro;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi (tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a)
Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Autocarro con cestello
L'autocarro con cestello è un mezzo d'opera dotato di braccio telescopico con cestello per lavori in elevazione.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Cesoiamenti, stritolamenti;
Elettrocuzione;
Incendi, esplosioni;
Investimento, ribaltamento;
Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,
dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)
si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al
minimo.
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1)
Autocarro con cestello: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la posizione delle linee elettriche che possano interferire con le manovre; 2) verificare l'idoneità
dei percorsi; 3) verificare il funzionamento dei dispositivi di manovra; 4) verificare che il cestello sia munito di parapetto su
tutti i lati verso il vuoto.
Durante l'uso: 1) posizionare il carro su terreno solido ed in posizione orizzontale, controllando con la livella o il pendolino;
2) utilizzare gli appositi stabilizzatori; 3) le manovre devono essere eseguite con i comandi posti nel cestello; 4) salire o
scendere solo con il cestello in posizione di riposo; 5) durante gli spostamenti portare in posizione di riposo ed evacuare il
cestello; 6) non sovraccaricare il cestello; 7) non aggiungere sovrastrutture al cestello; 8) l'area sottostante la zona operativa
del cestello deve essere opportunamente delimitata; 9) utilizzare i dispositivi di protezione individuale anticaduta, da collegare
agli appositi attacchi; 10) segnalare tempestivamente eventuali gravi malfunzionamenti; 11) eseguire il rifornimento di
carburante a motore spento e non fumare.
Dopo l'uso: 1) posizionare correttamente il mezzo portando il cestello in posizione di riposo ed azionando il freno di
stazionamento; 2) lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia e la manutenzione secondo le
indicazioni del costruttore.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2)
DPI: operatore autocarro con cestello;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi; e) attrezzatua anticaduta.
Carriola a motore
La carriola a motore è un mezzo d'opera impiegato per il trasporto di materiali da costruzione o di risulta in luoghi non facilmente
accessibili.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Inalazione fumi, gas, vapori;
Inalazione polveri, fibre;
Incendi, esplosioni;
Punture, tagli, abrasioni;
Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,
dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione,
con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;
b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sono
esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.
Scivolamenti, cadute a livello;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Vibrazioni;
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Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)
si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al
minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i
metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e
l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze
della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono
essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere
concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da
svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al
corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero
(parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1)
Carriola a motore: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare la funzionalità dei comandi; 2) verificare l'integrità dell'impianto oleodinamico; 3) verificare
l'idoneità dei luoghi di transito; 4) verificare l'integrità dei cingoli e della pedana.
Durante l'uso: 1) non usare la macchina in locali insufficientemente areati; 2) non utilizzare la macchina su percorsi con
pendenza eccessiva in relazione alle potenzialità della macchina; 3) tenere pulito il sostegno e i comandi; 4) durante il
rifornimento di carburante spegnere il motore e non fumare;
Dopo l'uso: 1) eseguire gli interventi di manutenzione e revisione a motore spento e attenendosi al libretto di istruzione; 2)
segnalare eventuali malfunzionamenti; 3) posizionare la macchina in posizione stabile.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6.
2)
DPI: operatore carriola a motore;
Prescrizioni Organizzative:
a)
b)
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale:
copricapo;
calzature di sicurezza; c)
maschera; d) otoprotettori; e) guanti; f) indumenti protettivi.
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a)
Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Dumper
Il dumper è un mezzo d'opera utilizzato per il trasporto di materiali incoerenti (sabbia, pietrisco).
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
5)
Cesoiamenti, stritolamenti;
Inalazione polveri, fibre;
Incendi, esplosioni;
Investimento, ribaltamento;
Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,
dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 64
6)
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione,
con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;
b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sono
esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.
Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)
si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al
minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i
metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e
l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze
della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono
essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere
concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da
svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al
corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero
(parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1)
Dumper: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare il funzionamento dei comandi di guida con particolare riguardo per i freni; 2) verificare
l'efficienza dei gruppi ottici per lavorazioni in mancanza di illuminazione; 3) verificare la presenza del carter al volano; 4)
verificare il funzionamento dell'avvisatore acustico e del girofaro; 5) controllare che i percorsi siano adeguati per la stabilità
del mezzo; 6) verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o
robusta cabina).
Durante l'uso: 1) adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro;
2) non percorrere lunghi tragitti in retromarcia; 3) non trasportare altre persone; 4) durante gli spostamenti abbassare il
cassone; 5) eseguire lo scarico in posizione stabile tenendo a distanza di sicurezza il personale addetto ai lavori; 6) mantenere
sgombro il posto di guida; 7) mantenere puliti i comandi da grasso e olio; 8) non rimuovere le protezioni del posto di guida;
9) richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta; 10)
durante i rifornimenti spegnere il motore e non fumare; 11) segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie.
Dopo l'uso: 1) riporre correttamente il mezzo azionando il freno di stazionamento; 2) eseguire le operazioni di revisione e
pulizia necessarie al reimpiego della macchina a motore spento, segnalando eventuali guasti; 3) eseguire la manutenzione
secondo le indicazioni del libretto.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2)
DPI: operatore dumper;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
otoprotettori; d) guanti; e) maschera; f) indumenti protettivi.
Dumper
Il dumper è una macchina utilizzata esclusivamente per il trasporto e lo scarico del materiale, costituita da un corpo semovente su
ruote, munito di un cassone.
Lo scarico del materiale può avvenire posteriormente o lateralmente mediante appositi dispositivi oppure semplicemente a gravità. Il
telaio della macchina può essere rigido o articolato intorno ad un asse verticale. In alcuni tipi di dumper, al fine di facilitare la
manovra di scarico o distribuzione del materiale, il posto di guida ed i relativi comandi possono essere reversibili.
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Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Cesoiamenti, stritolamenti;
Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre;
Incendi, esplosioni;
Investimento, ribaltamento;
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
Movimentazione manuale dei carichi;
Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,
dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Segnalazione e delimitazione dell'ambiente di lavoro. I luoghi di lavoro devono avere i seguenti requisiti: a) indicazione,
con appositi segnali, dei luoghi di lavoro dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione;
b) ove ciò è tecnicamente possibile e giustificato dal rischio, delimitazione e accesso limitato delle aree, dove i lavoratori sono
esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione.
11) Scivolamenti, cadute a livello;
12) Urti, colpi, impatti, compressioni;
13) Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)
si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al
minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i
metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e
l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze
della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono
essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere
concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da
svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al
corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero
(parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1)
Dumper: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; 2)
Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3) Nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti;
in prossimità dei posti di lavoro procedi a passo d'uomo; 4) Controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se
necessario, la predisposizione di adeguati rafforzamenti; 5) Durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; 6) Controlla
che lungo i percorsi carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi,
tubazioni, ecc. per il passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); 7) Se devi effettuare
manovre in spazi ristretti o in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra.
Durante l'uso: 1) Impedisci a chiunque di farsi trasportare all'interno del cassone; 2) Evita di percorrere in retromarcia lunghi
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percorsi; 3) Effettua gli spostamenti con il cassone in posizione di riposo; 4) Evita assolutamente di azionare il ribaltabile se il
mezzo è in posizione inclinata o in condizioni di stabilità precaria; 5) Provvedi a delimitare il raggio d'azione del mezzo; 6)
Cura la strumentazione ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; 7) Evita assolutamente di effettuare
manutenzioni su organi in movimento; 8) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di
fiamme libere in adiacenza del mezzo; 9) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o
pericoli che dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Accertati di aver azionato il freno di stazionamento quando riponi il mezzo; 2) Effettua tutte le operazioni di
revisione e manutenzione della macchina (ponendo particolare attenzione ai freni ed ai pneumatici) secondo quanto indicato
nel libretto del mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
Legge 1 marzo 1968 n.186; D.P.R. 24 luglio 1996 n.459; CEI 34-34; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, Allegato 6.
2)
DPI: operatore dumper;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
otoprotettori; d) guanti; e) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); f) indumenti protettivi (tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a)
Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
Gru a torre
La gru è il principale mezzo di sollevamento e movimentazione dei carichi in cantiere. Le gru possono essere dotate di basamenti
fissi o su rotaie, per consentire un più agevole utilizzo durante lo sviluppo del cantiere senza dover essere costretti a smontarla e
montarla ripetutamente.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
5)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Elettrocuzione;
Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,
dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1)
Gru a torre: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) verificare l'assenza di strutture fisse e/o linee elettriche aeree che possano interferire con la rotazione; 2)
controllare la stabilità della base d'appoggio; 3) verificare l'efficienza della protezione della zavorra (rotazione bassa); 4)
verificare la chiusura dello sportello del quadro; 5) controllare che le vie di corsa della gru siano libere; 6) sbloccare i
tenaglioni di ancoraggio alle rotaie; 7) verificare l'efficienza dei fine corsa elettrici e meccanici, di salita, discesa e traslazioni;
8) verificare la presenza del carter al tamburo; 9) verificare l'efficienza della pulsantiera; 10) verificare il corretto
avvolgimento della fune di sollevamento; 11) verificare l'efficienza della sicura del gancio; 12) verificare l'efficienza del freno
della rotazione; 13) controllare l'ordine di servizio relativo alle manovre ed alle segnalazioni da effettuare nel caso sussista una
situazione di interferenza pianificata con altre gru; 14) verificare la presenza in cabina di un estintore.
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Durante l'uso: 1) manovrare la gru da una postazione sicura o dalla cabina; 2) avvisare l'inizio della manovra col segnalatore
acustico; 3) attenersi alle portate indicate dai cartelli; 4) eseguire con gradualità le manovre; 5) durante lo spostamento dei
carichi evitare le aree di lavoro ed i passaggi; 6) non eseguire tiri di materiale imbracati o contenuti scorrettamente; 7) durante
le pause di lavoro ancorare la gru con i tenaglioni e scollegarla elettricamente; 8) segnalare tempestivamente eventuali
anomalie.
Dopo l'uso: 1) rialzare il gancio ed avvicinarlo alla torre; 2) scollegare elettricamente la gru; 3) ancorare la gru alle rotaie con
i tenaglioni.
Riferimenti Normativi:
D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 1; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Titolo III, Capo 3; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, Allegato 6.
2)
DPI: operatore gru a torre;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti all'operatore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) calzature di sicurezza; c)
guanti; d) indumenti protettivi; e) attrezzatura anticaduta.
Pala meccanica
La pala meccanica è una macchina utilizzata per lo scavo, carico, sollevamento, trasporto e scarico del materiale. La macchina è
costituita da un corpo semovente, su cingoli o su ruote, munita di una benna, nella quale, mediante la spinta della macchina, avviene
il caricamento del terreno. Lo scarico può avvenire mediante il rovesciamento della benna, frontalmente, lateralmente o
posteriormente. I caricatori su ruote possono essere a telaio rigido o articolato intorno ad un asse verticale. Per particolari lavorazioni
la macchina può essere equipaggiata anteriormente con benne speciali e, posteriormente, con attrezzi trainati o portati quali
scarificatori, verricelli, ecc.
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Cesoiamenti, stritolamenti;
Inalazione polveri, fibre;
Incendi, esplosioni;
Investimento, ribaltamento;
Irritazioni cutanee, reazioni allergiche;
Rumore;
Attività con esposizione dei lavoratori a rumore. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione,
dispositivi di protezione individuale, ecc) si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a)
adozione di metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate,
tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile; c) riduzione del rumore mediante una migliore
organizzazione del lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell’intensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo; d) adozione di opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature e
macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; e) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti
di lavoro al fine di ridurre l'esposizione al rumore dei lavoratori; f) adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore
trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti; g) adozione di
misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; h) locali di riposo
messi a disposizione ai lavoratori con rumorosità ridotta a un livello compatibile con il loro scopo e le loro condizioni di
utilizzo.
Scivolamenti, cadute a livello;
Vibrazioni;
Attività con esposizione dei lavoratori a vibrazioni. Per tutti i dettagli inerenti l'analisi del rischio (schede di valutazione, ecc)
si rimanda al documento di valutazione specifico.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. I rischi, derivanti dall'esposizione dei lavoratori a vibrazioni, devono essere eliminati alla fonte o ridotti al
minimo.
Organizzazione del lavoro. Le attività lavorative devono essere organizzate tenuto conto delle seguenti indicazioni: a) i
metodi di lavoro adottati devono essere quelli che richiedono la minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la durata e
l'intensità dell'esposizione a vibrazioni meccaniche deve essere opportunamente limitata al minimo necessario per le esigenze
della lavorazione; c) l'orario di lavoro deve essere organizzato in maniera appropriata al tipo di lavoro da svolgere; d) devono
essere previsti adeguati periodi di riposo in funzione del tipo di lavoro da svolgere.
Attrezzature di lavoro. Le attrezzature di lavoro impiegate devono: a) essere adeguate al lavoro da svolgere; b) essere
concepite nel rispetto dei principi ergonomici; c) produrre il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da
svolgere; d) essere soggette ad adeguati programmi di manutenzione.
Dispositivi di protezione individuale:
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Indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità, dispositivi di smorzamento che attenuano la vibrazione trasmessa al
corpo intero (piedi o parte seduta del lavoratore), sedili ammortizzanti che attenuano la vibrazione trasmessa al corpo intero
(parte seduta del lavoratore).
Misure Preventive e Protettive relative alla Macchina:
1)
Pala meccanica: misure preventive e protettive;
Prescrizioni Esecutive:
Prima dell'uso: 1) Controlla tutti i dispositivi di segnalazione (acustici e luminosi) e i gruppi ottici di illuminazione; 2)
Controlla tutti i comandi e i dispositivi frenanti; 3) Disponi affinché la visibilità del posto di guida sia ottimale; 4) Controlla,
proteggendoti adeguatamente, l'integrità dei componenti dell'impianto oleodinamico, prestando particolare riguardo alle
tubazioni flessibili; 5) Verifica la funzionalità del dispositivo di attacco del martello e le connessioni delle relative tubazioni
dell'impianto oleodinamico; 6) Controlla i percorsi e le aree di manovra richiedendo, se necessario, la predisposizione di
adeguati rafforzamenti; 7) Nel cantiere procedi a velocità moderata, nel rispetto dei limiti ivi stabiliti; in prossimità dei posti di
lavoro procedi a passo d'uomo; 8) Durante gli spostamenti del mezzo, aziona il girofaro; 9) Controlla che lungo i percorsi
carrabili del cantiere e, in particolare, nella zona di lavoro non vi sia la presenza di sottoservizi (cavi, tubazioni, ecc. per il
passaggio di gas, energia elettrica, acqua, fognature, linee telefoniche, ecc.); 10) Se devi effettuare manovre in spazi ristretti o
in condizioni di limitata visibilità, richiedi l'intervento di personale a terra; 11) Evita, se non esplicitamente consentito, di
transitare o fermarti in prossimità del bordo degli scavi; 12) Valuta, con il preposto e/o il datore di lavoro, la distanza cui
collocarsi da strutture pericolanti o da demolire e/o da superfici aventi incerta portanza; 13) Provvedi a delimitare il raggio
d'azione del mezzo; 14) Provvedi a delimitare l'area esposta a livello di rumorosità elevata; 15) Verifica che non vi siano linee
elettriche interferenti l'area di manovra del mezzo.
Durante l'uso: 1) Annuncia l'inizio delle manovre di scavo mediante l'apposito segnalatore acustico; 2) Se il mezzo ne è
dotato, estendi sempre gli stabilizzatori prima di iniziare le operazioni di demolizione; 3) Durante il lavoro notturno utilizza gli
appositi dispositivi di illuminazione; 4) Impedisci a chiunque di farsi trasportare o sollevare all'interno della benna; 5) Evita
di traslare il carico, durante la sua movimentazione, al di sopra di postazioni di lavoro e/o passaggio; 6) Cura la strumentazione
ed i comandi, mantenendoli sempre puliti e privi di grasso, ecc.; 7) Evita di caricare la benna, con materiale sfuso, oltre il suo
bordo; 8) Durante gli spostamenti tenere l'attrezzatura di lavoro ad una altezza dal terreno tale da assicurare una buona
visibilità e stabilità; 9) Durante le interruzioni momentanee del lavoro, abbassa a terra la benna ed aziona il dispositivo di
blocco dei comandi; 10) Durante i rifornimenti, spegni il motore, evita di fumare ed accertati dell'assenza di fiamme libere in
adiacenza del mezzo; 11) Informa tempestivamente il preposto e/o il datore di lavoro, di malfunzionamenti o pericoli che
dovessero evidenziarsi durante il lavoro.
Dopo l'uso: 1) Accertati di aver abbassato a terra la benna e di aver azionato il freno di stazionamento ed inserito il blocco dei
comandi; 2) Effettua tutte le operazioni di revisione e manutenzione della macchina secondo quanto indicato nel libretto del
mezzo e sempre dopo esserti accertato che i motori siano spenti e non riavviabili da terzi accidentalmente.
Riferimenti Normativi:
Legge 1 marzo 1968 n.186; D.P.R. 24 luglio 1996 n.459; CEI 34-34; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Art. 70; D.Lgs. 9 aprile 2008 n.
81, 6.
2)
DPI: operatore pala meccanica;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) copricapo; c) calzature di
sicurezza; d) maschere (se presenti nell'aria polveri o sostanze nocive); e) otoprotettori; f) guanti; g) indumenti protettivi
(tute).
Attrezzi utilizzati dall'operatore:
a)
Attrezzi manuali;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni.
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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EMISSIONE SONORA ATTREZZATURE E MACCHINE
(art 190, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
ATTREZZATURA
Lavorazioni
Emissione
Sonora dB(A)
Argano a bandiera
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e
architravi finestre; Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione
di scossaline, canali di gronda, pluviali.
79.2
Cannello a gas
Impermeabilizzazione di coperture.
86.3
Impastatrice
Formazione intonaci esterni (tradizionali); Formazione di massetto per
coperture.
79.8
Martello demolitore elettrico
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e
architravi finestre; Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni.
95.3
Sabbiatrice
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne.
104.4
Taglierina elettrica
Posa di pavimenti su coperture piane.
89.9
MACCHINA
Autocarro con cestello
Lavorazioni
Emissione
Sonora dB(A)
Formazione intonaci esterni (tradizionali); Tinteggiatura di superfici
esterne.
73.7
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli
impianti fissi; Allestimento di servizi sanitari del cantiere ; Realizzazione di
opere di lattoneria; Applicazione di vernice protettiva su copertura;
Formazione di massetto per coperture; Impermeabilizzazione di coperture;
Posa di pavimenti su coperture piane.
86.0
Dumper
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e
architravi finestre; Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni; Rimozione
di scossaline, canali di gronda, pluviali.
86.0
Gru a torre
Formazione intonaci esterni (tradizionali); Posa di rivestimenti esterni;
Tinteggiatura di superfici esterne.
77.8
Carriola a motore
COORDINAMENTO GENERALE DEL PSC
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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COORDINAMENTO DELLE LAVORAZIONI E FASI
1) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
b) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
2) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di servizi sanitari del cantiere :
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
3) Interferenza nel periodo dal 1° g al 9° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 6 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
4) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della viabilità del cantiere
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Investimento, ribaltamento
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
5) Interferenza nel periodo dal 1° g al 9° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 6 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
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- Pag. 72
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
6) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per 15
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di servizi sanitari del cantiere :
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Getti, schizzi
c) Inalazione polveri, fibre
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
7) Interferenza nel periodo dal 1° g al 9° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 6 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per 15
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Getti, schizzi
c) Inalazione polveri, fibre
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
8) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della viabilità del cantiere
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Investimento, ribaltamento
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
9) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per 15
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
b) Getti, schizzi
Prob: BASSISSIMA
c) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
10) Interferenza nel periodo dal 1° g al 22° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 15 giorni lavorativi. Fasi:
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 23° g per 16 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per
15 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 22° g per 15 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Getti, schizzi
c) Inalazione polveri, fibre
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
11) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 17° g per 12
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
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giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
12) Interferenza nel periodo dal 1° g al 23° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 16 giorni lavorativi. Fasi:
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 23° g per 16 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per
16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 23° g per 16 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
13) Interferenza nel periodo dal 1° g al 22° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 15 giorni lavorativi. Fasi:
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 23° g per 16 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per
15 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 22° g per 15 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
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devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Getti, schizzi
c) Inalazione polveri, fibre
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
14) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 17° g per 12
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di servizi sanitari del cantiere :
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
15) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi:
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
16) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di servizi sanitari del cantiere :
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
17) Interferenza nel periodo dal 1° g al 9° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 6 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi, e dal 1° g al 17° g per 12
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: LIEVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 78
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
18) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della viabilità del cantiere
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 17° g per 12
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
19) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della viabilità del cantiere
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per 15
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Investimento, ribaltamento
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: LIEVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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b) Getti, schizzi
c) Inalazione polveri, fibre
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
20) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo, e dal 1° g al 23° g per
16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
21) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo, e dal 1° g al 22° g per
15 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Getti, schizzi
c) Inalazione polveri, fibre
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
22) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 1° g per 1
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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giorno lavorativo.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
23) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 1° g per 1
giorno lavorativo.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di servizi sanitari del cantiere :
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
24) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 81
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
25) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
26) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per 15
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Getti, schizzi
c) Inalazione polveri, fibre
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
27) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 82
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
28) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di servizi sanitari del cantiere :
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
29) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo, e dal 1° g al 17° g per
12 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 83
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: MEDIA
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
30) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 17° g per 12
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: MEDIA
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
31) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo, e dal 1° g al 23° g per
16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
32) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
33) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
34) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Realizzazione della viabilità del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 85
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
35) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 1° g per 1
giorno lavorativo.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
36) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 86
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Allestimento di servizi sanitari del cantiere :
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
37) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 9° g per 6
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
38) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
- Realizzazione della viabilità del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
39) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di servizi sanitari del cantiere
- Realizzazione della viabilità del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 87
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di servizi sanitari del cantiere :
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
40) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
41) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 17° g per 12
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 88
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
42) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
43) Interferenza nel periodo dal 1° g al 5° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Realizzazione della viabilità del cantiere
- Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 5° g per 4
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 89
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
44) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 9° g per 6 giorni lavorativi, e dal 1° g al 1° g per 1
giorno lavorativo.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
45) Interferenza nel periodo dal 1° g al 1° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Realizzazione della viabilità del cantiere
- Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 5° g per 4 giorni lavorativi, e dal 1° g al 1° g per 1
giorno lavorativo.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 1° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni di scavo, le zone di operazione delle macchine per lo scavo devono essere interdette agli operai delle altre
lavorazioni in svolgimento mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Realizzazione della viabilità del cantiere:
a) Investimento, ribaltamento
b) Investimento, ribaltamento
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere:
a) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
46) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per 16
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
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- Pag. 90
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
47) Interferenza nel periodo dal 1° g al 17° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 12 giorni lavorativi. Fasi:
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 17° g per 12 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per
16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 17° g per 12 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
48) Interferenza nel periodo dal 1° g al 17° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 12 giorni lavorativi. Fasi:
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 17° g per 12 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g per
16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 17° g per 12 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
b) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
49) Interferenza nel periodo dal 1° g al 4° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 3 giorni lavorativi. Fasi:
- Allestimento di cantiere temporaneo su strada
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per 15
giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 4° g per 3 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Allestimento di cantiere temporaneo su strada:
a) Investimento, ribaltamento
b) Rumore per "Operatore dumper"
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Getti, schizzi
c) Inalazione polveri, fibre
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
50) Interferenza nel periodo dal 1° g al 17° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 12 giorni lavorativi. Fasi:
- Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
- Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 1° g al 17° g per 12 giorni lavorativi, e dal 1° g al 22° g per
15 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 1° g al 17° g per 12 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) Nelle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza la sabbiatrice si deve evitare la presenza di altri operai a parte quelli interessati
all’utilizzo dell’attrezzo Nel caso ciò non è attuabile, tali zone devono essere protette mediante l’installazione di schermature
intercettatrici di getti e schizzi e un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se necessario i lavoratori operanti in queste zone
devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale.
Rischi Trasmissibili:
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre:
a) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
Prob: MEDIA
d) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: MEDIA
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
b) Getti, schizzi
Prob: BASSISSIMA
c) Inalazione polveri, fibre
Prob: BASSISSIMA
d) Rumore per "Addetto sabbiatura"
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
51) Interferenza nel periodo dal 23° g al 23° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Posa di rivestimenti esterni
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 23° g al 103° g per 58 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g
per 16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 23° g al 23° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Posa di rivestimenti esterni:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno: LIEVE
danno: LIEVE
danno: SERIO
danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
52) Interferenza nel periodo dal 23° g al 102° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 57 giorni lavorativi.
Fasi:
- Formazione intonaci esterni (tradizionali)
- Posa di rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 23° g al 102° g per 57 giorni lavorativi, e dal 23° g al 103° g
per 58 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 23° g al 102° g per 57 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Formazione intonaci esterni (tradizionali):
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello
f) Investimento, ribaltamento
Posa di rivestimenti esterni:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno: LIEVE
danno: LIEVE
danno: SERIO
danno: GRAVE
53) Interferenza nel periodo dal 23° g al 23° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Posa di rivestimenti esterni
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 23° g al 103° g per 58 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g
per 16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 23° g al 23° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
d) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Posa di rivestimenti esterni:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno: LIEVE
danno: LIEVE
danno: SERIO
danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
54) Interferenza nel periodo dal 23° g al 23° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Formazione intonaci esterni (tradizionali)
- Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 23° g al 102° g per 57 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g
per 16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 23° g al 23° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
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d) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
Rischi Trasmissibili:
Formazione intonaci esterni (tradizionali):
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello
f) Investimento, ribaltamento
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Investimento, ribaltamento
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
55) Interferenza nel periodo dal 23° g al 23° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 1 giorno lavorativo. Fasi:
- Formazione intonaci esterni (tradizionali)
- Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 23° g al 102° g per 57 giorni lavorativi, e dal 1° g al 23° g
per 16 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 23° g al 23° g per 1 giorno lavorativo.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
d) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
e) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Formazione intonaci esterni (tradizionali):
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello
f) Investimento, ribaltamento
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Operaio comune polivalente (demolizioni)"
d) Investimento, ribaltamento
e) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
56) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Formazione intonaci esterni (tradizionali)
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 23° g al 102° g
per 57 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
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b) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per
saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle
operazioni di saldatura e del divieto su detto.
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano
concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza
di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
f) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Impermeabilizzatore"
c) Rumore per "Operatore dumper"
Formazione intonaci esterni (tradizionali):
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello
f) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
57) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Posa di pavimenti su coperture piane
- Formazione intonaci esterni (tradizionali)
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 23° g al 102° g
per 57 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Posa di pavimenti su coperture piane:
a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
b) Rumore per "Operatore dumper"
Formazione intonaci esterni (tradizionali):
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello
f) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSA
Prob: MEDIA
Ent. danno: SERIO
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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58) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Formazione di massetto per coperture
- Formazione intonaci esterni (tradizionali)
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 23° g al 102° g
per 57 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Formazione di massetto per coperture:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Pavimentista preparatore fondo"
d) Rumore per "Operatore dumper"
Formazione intonaci esterni (tradizionali):
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello
f) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
59) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Posa di pavimenti su coperture piane
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 39° g al 89° g
per 36 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per
saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle
operazioni di saldatura e del divieto su detto.
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano
concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza
di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Impermeabilizzatore"
c) Rumore per "Operatore dumper"
Posa di pavimenti su coperture piane:
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
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a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSA
Prob: MEDIA
Ent. danno: SERIO
Ent. danno: GRAVE
60) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Formazione di massetto per coperture
- Impermeabilizzazione di coperture
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 39° g al 89° g
per 36 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per
saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle
operazioni di saldatura e del divieto su detto.
e) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano
concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza
di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale.
Rischi Trasmissibili:
Formazione di massetto per coperture:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Pavimentista preparatore fondo"
d) Rumore per "Operatore dumper"
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Impermeabilizzatore"
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
61) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Posa di pavimenti su coperture piane
- Posa di rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 23° g al 103° g
per 58 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Posa di pavimenti su coperture piane:
a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
b) Rumore per "Operatore dumper"
Posa di rivestimenti esterni:
Prob: BASSA
Prob: MEDIA
Ent. danno: SERIO
Ent. danno: GRAVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 98
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno: LIEVE
danno: LIEVE
danno: SERIO
danno: GRAVE
62) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Formazione di massetto per coperture
- Posa di pavimenti su coperture piane
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 39° g al 89° g
per 36 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Formazione di massetto per coperture:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Pavimentista preparatore fondo"
d) Rumore per "Operatore dumper"
Posa di pavimenti su coperture piane:
a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
Prob: BASSA
Prob: MEDIA
Ent. danno: SERIO
Ent. danno: GRAVE
63) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Posa di rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 23° g al 103° g
per 58 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per
saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle
operazioni di saldatura e del divieto su detto.
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano
concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza
di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Impermeabilizzatore"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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c) Rumore per "Operatore dumper"
Posa di rivestimenti esterni:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: MEDIA
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno: LIEVE
danno: LIEVE
danno: SERIO
danno: GRAVE
64) Interferenza nel periodo dal 39° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 36 giorni lavorativi. Fasi:
- Formazione di massetto per coperture
- Posa di rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 23° g al 103° g
per 58 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Formazione di massetto per coperture:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Pavimentista preparatore fondo"
d) Rumore per "Operatore dumper"
Posa di rivestimenti esterni:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno: LIEVE
danno: LIEVE
danno: SERIO
danno: GRAVE
65) Interferenza nel periodo dal 40° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 35 giorni lavorativi. Fasi:
- Applicazione di vernice protettiva su copertura
- Posa di pavimenti su coperture piane
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi, e dal 39° g al 89° g
per 36 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione di vernice protettiva su copertura:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Operatore dumper"
Posa di pavimenti su coperture piane:
a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
b) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSA
Prob: MEDIA
Ent. danno: SERIO
Ent. danno: GRAVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 100
66) Interferenza nel periodo dal 40° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 35 giorni lavorativi. Fasi:
- Applicazione di vernice protettiva su copertura
- Impermeabilizzazione di coperture
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi, e dal 39° g al 89° g
per 36 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per
saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle
operazioni di saldatura e del divieto su detto.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano
concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza
di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione di vernice protettiva su copertura:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Operatore dumper"
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Impermeabilizzatore"
c) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
67) Interferenza nel periodo dal 40° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 35 giorni lavorativi. Fasi:
- Applicazione di vernice protettiva su copertura
- Formazione di massetto per coperture
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi, e dal 39° g al 89° g
per 36 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione di vernice protettiva su copertura:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Operatore dumper"
Formazione di massetto per coperture:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Pavimentista preparatore fondo"
d) Rumore per "Operatore dumper"
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
68) Interferenza nel periodo dal 40° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 35 giorni lavorativi. Fasi:
- Applicazione di vernice protettiva su copertura
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 101
- Posa di rivestimenti esterni
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi, e dal 23° g al 103° g
per 58 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione di vernice protettiva su copertura:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Operatore dumper"
Posa di rivestimenti esterni:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno: LIEVE
danno: LIEVE
danno: SERIO
danno: GRAVE
69) Interferenza nel periodo dal 40° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 35 giorni lavorativi. Fasi:
- Applicazione di vernice protettiva su copertura
- Formazione intonaci esterni (tradizionali)
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi, e dal 23° g al 102° g
per 57 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
d) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione di vernice protettiva su copertura:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Operatore dumper"
Formazione intonaci esterni (tradizionali):
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello
f) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
70) Interferenza nel periodo dal 86° g al 102° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 13 giorni lavorativi.
Fasi:
- Formazione intonaci esterni (tradizionali)
- Tinteggiatura di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 23° g al 102° g per 57 giorni lavorativi, e dal 86° g al 103° g
per 14 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 86° g al 102° g per 13 giorni lavorativi.
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 102
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
Rischi Trasmissibili:
Formazione intonaci esterni (tradizionali):
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Caduta di materiale dall'alto o a livello
f) Investimento, ribaltamento
Tinteggiatura di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
71) Interferenza nel periodo dal 86° g al 103° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 14 giorni lavorativi.
Fasi:
- Posa di rivestimenti esterni
- Tinteggiatura di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 23° g al 103° g per 58 giorni lavorativi, e dal 86° g al 103° g
per 14 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 86° g al 103° g per 14 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Posa di rivestimenti esterni:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
Tinteggiatura di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno: LIEVE
danno: LIEVE
danno: SERIO
danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
72) Interferenza nel periodo dal 86° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Posa di pavimenti su coperture piane
- Tinteggiatura di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 86° g al 103° g
per 14 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 86° g al 89° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Si deve evitare la presenza d’operai nelle zone dove si presentano elevate concentrazioni di polveri dovute all’utilizzo delle
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 103
attrezzature e macchine. Se ciò non è possibile, in tali zone, si deve installare un adeguato sistema per l’abbattimento delle polveri. Se
necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione individuale contro le polveri.
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
Rischi Trasmissibili:
Posa di pavimenti su coperture piane:
a) Rumore per "Posatore pavimenti e rivestimenti"
b) Rumore per "Operatore dumper"
Tinteggiatura di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSA
Prob: MEDIA
Ent. danno: SERIO
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
73) Interferenza nel periodo dal 86° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Applicazione di vernice protettiva su copertura
- Tinteggiatura di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 40° g al 89° g per 35 giorni lavorativi, e dal 86° g al 103° g
per 14 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 86° g al 89° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
c) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Applicazione di vernice protettiva su copertura:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Operatore dumper"
Tinteggiatura di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
74) Interferenza nel periodo dal 86° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Formazione di massetto per coperture
- Tinteggiatura di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 86° g al 103° g
per 14 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 86° g al 89° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine all’impastatrice non ci siano concentrazioni di
polveri emesse durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di polveri si deve evitare, in tali zone, la presenza di altri
operai a parte quelli interessati alla produzione di malte e calcestruzzi. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento delle polveri e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale contro le polveri.
c) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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d) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Formazione di massetto per coperture:
a) Inalazione polveri, fibre
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Rumore per "Pavimentista preparatore fondo"
d) Rumore per "Operatore dumper"
Tinteggiatura di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
LIEVE
GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
75) Interferenza nel periodo dal 86° g al 89° g dall'inizio dei lavori, per un totale di 4 giorni lavorativi. Fasi:
- Impermeabilizzazione di coperture
- Tinteggiatura di superfici esterne
Le lavorazioni su elencate sono eseguite rispettivamente dal 39° g al 89° g per 36 giorni lavorativi, e dal 86° g al 103° g
per 14 giorni lavorativi.
Dette lavorazioni interferiscono fra loro per i seguenti periodi: dal 86° g al 89° g per 4 giorni lavorativi.
Coordinamento:
a) Le macchine per il trasporto dei materiali devono procedere in prossimità dei posti di lavoro a passo d'uomo. Quando c’è un grosso
affollamento di operai le operazioni di carico e scarico devono essere coadiuvate da personale a terra che in caso di necessità deve
provvedere a interdire le zone di carico e scarico mediante recinzione provvisoria e apposita segnaletica.
b) E’ vietato svolgere attività che utilizzano sostanze infiammabili in prossimità delle zone dove si interviene con le attrezzature per
saldare. Il preposto dell’impresa esecutrice addetta all’utilizzo dell’attrezzatura deve informare le altre imprese dell’inizio e fine delle
operazioni di saldatura e del divieto su detto.
c) I preposti, delle imprese, devono verificare che nell’aria delle zone di lavoro vicine a quelle dove si utilizza il cannello non ci siano
concentrazioni di fumi emessi durante il suo utilizzo. In caso si presentino concentrazioni di fumi si deve evitare, in tali zone, la presenza
di altri operai a parte quelli interessati all’utilizzo dell’attrezzo. Se ciò non è attuabile, si deve installare un adeguato sistema per
l’abbattimento di fumi e se necessario i lavoratori operanti in queste zone devono essere forniti di appositi dispositivi di protezione
individuale.
d) Durante le lavorazioni che si svolgono contemporaneamente sulle opere provvisionali e a terra, i preposti delle rispettive imprese
esecutrici devono coordinare i lavori in modo da impedire che i lavoratori siano posizionati sulla stessa verticale. Nelle zone dove ciò non
è possibile, i preposti devono, prima dell’inizio dei lavori, verificare la presenza e l’efficacia dei sistemi di protezione per l’intercettazioni
dei materiali (parasassi, reti, tettoie).
e) I preposti delle imprese esecutrici devono vigilare e impedire a chiunque di sostare sotto la traiettoria di passaggio dei carichi. Nei
giorni di particolare affollamento si devono recintare le zone interessate dalle operazioni di sollevamento e discesa dei carichi.
Rischi Trasmissibili:
Impermeabilizzazione di coperture:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Rumore per "Impermeabilizzatore"
c) Rumore per "Operatore dumper"
Tinteggiatura di superfici esterne:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello
b) Caduta di materiale dall'alto o a livello
c) Caduta di materiale dall'alto o a livello
d) Caduta di materiale dall'alto o a livello
e) Investimento, ribaltamento
Prob: BASSISSIMA
Prob: MEDIA
Prob: MEDIA
Ent. danno: LIEVE
Ent. danno: GRAVE
Ent. danno: GRAVE
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Prob: BASSISSIMA
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
Ent.
danno:
danno:
danno:
danno:
danno:
LIEVE
LIEVE
GRAVE
GRAVE
GRAVE
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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COORDINAMENTO PER USO COMUNE DI
APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE,
INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI
PROTEZIONE COLLETTIVA
(punto 2.1.2, lettera f, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Nella eventualità che più imprese e/o lavoratori autonomi operino in aree comuni, occorrerà la supervisione
da parte del direttore di cantiere che attuerà tutte le misure di coordinamento necessarie per l'uso comune di
apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Sarà inoltre necessario
che, nella successione temporale e spaziale delle lavorazioni, in ciascuna area strettamente impegnata per
una data fase lavorativa operino esclusivamente lavoratori addetti alla stessa, evitando che i rischi specifici
delle lavorazioni possano cagionare danno a lavoratori non adeguatamente informati sui rischi specifici delle
lavorazioni in atto.
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 106
MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA
COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELLA
RECIPROCA INFORMAZIONE TRA LE
IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI
(punto 2.1.2, lettera g, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Il responsabile di cantiere, nella sua azione di controllo e vigilanza, favorisce la cooperazione e il
coordinamento, nonché la reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi.
Ciò viene attuato attraverso la consultazione quotidiana dei lavoratori circa le situazioni previste in fase
progettuale e la contingenza per un eventuale aggiornamento delle misure di sicurezza che dovessero
derivarne.
In occasione di nuovi insediamenti da parte di lavoratori oppure nel caso di modifiche sopraggiunte in corso
d'opera occorre riunire i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza per stabilire congiuntamente le cautele
da adottare e gli apprestamenti utili alla esecuzione delle opere in maniera sicura e coordinata.
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 107
ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI PRONTO
SOCCORSO, ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE DEI
LAVORATORI
(punto 2.1.2, lettera h, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Premessa
Qualora non venga disposto diversamente dal contratto di affidamento dei lavori, la gestione dell' emergenza
è a carico dei datori di lavoro delle ditte esecutrici dell' opera, i quali dovranno designare preventivamente gli
addetti al pronto soccorso, alla prevenzione incendi e all' evacuazione.
I datori di lavoro delle imprese esecutrici dei lavori devono adottare le misure necessarie ai fini della
prevenzione incendi e dell'evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave ed immediato.
Al fine di porre in essere gli adempimenti di cui sopra i datori di lavoro:
organizzano i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio,
lotta antincendio e gestione dell'emergenza;
designano, tenendo conto delle dimensioni dell'azienda ovvero dell'unità produttiva, lavoratori incaricati di
attuare le misure di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione incendi, lotta antincendio, e gestione
dell'emergenza (il datore di lavoro che non provveda direttamente designa uno o più lavoratori incaricati di
attuare i provvedimenti necessari al pronto soccorso e assistenza medica; programmano gli interventi,
prende i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori possano, in caso di pericolo grave ed · immediato
che non può essere evitato, cessare la loro attività ovvero mettersi al sicuro abbandonando il posto di lavoro;
prendono provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la
propria sicurezza ovvero per quella di altre persone e nell'impossibilità di contattare il competente superiore
gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto
delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili.
Obiettivi del Piano di emergenza
Il presente piano d' emergenza si pone l'obiettivo di indicare le misure di emergenza da attuare nei casi di
pronta evacuazione dei lavoratori, al verificarsi di incendio o di altro pericolo grave ed immediato, e nei casi
in cui è necessario fornire un primo soccorso al personale colpito da infortunio.
In particolare, prescrive:
a) le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso d' incendio;
b) le procedure per l' evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e da altre
persone presenti;
c) le disposizioni per richiedere l' intervento dei Vigili del fuoco e del Servizio di Pronto Soccorso pubblico;
d) gli interventi di primo soccorso da attuare nei confronti di eventuale infortunio.
Presidi antincendio Previsti
I presidi antincendio previsti in cantiere sono:
estintori portatili;
gruppo elettrogeno;
illuminazione e segnaletica luminosa d' emergenza. ·
Azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso d' incendio
Nel caso il cui il lavoratore ravvisi un incendio deve:
non perdere la calma;
valutare l' entità dell' incendio;
telefonare direttamente ai Vigili del Fuoco per la richiesta del pronto intervento; ·
applicare le procedure di evacuazione. ·
Procedure di evacuazione fino al punto di raccolta
Nel caso in cui il lavoratore è avvisato dell' emergenza incendio, o di altra calamità deve porre in atto le
seguenti azioni:
non perdere la calma;
abbandonare il posto di lavoro evitando di lasciare attrezzature che ostacoli il passaggio di altri lavoratori; ·
percorrere la via d' esodo più opportuna in relazione alla localizzazione dell' incendio, evitando, per quanto
possibile, di formare · calca;
raggiungere il luogo sicuro situato ed attendere l' arrivo dei soccorsi. ·
Gli addetti all' emergenza devono applicare le seguenti procedure:
in caso di incendio di modesta entità intervengono con i mezzi estinguenti messi a loro disposizione; ·
in caso di incendio valutato non domabile devono attivare le seguenti procedure di evacuazione rapida: ·
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 108
valutare quale via d'esodo sia più opportuno percorrere e indicarla agli altri lavoratori;
accertarsi che sia stato dato l'allarme emergenza;
servirsi dell' estintore per aprire l'eventuale incendio che ostruisce la via d'esodo; ·
attivare la procedura per segnalare l'incendio o altra emergenza ai Vigili del fuoco e/o ad altri Centri di
coordinamento di · soccorso pubblico e richiedere, se del caso, l'intervento del pronto soccorso sanitario;
raggiungere il luogo sicuro di raccolta dei lavoratori e procedere alla identificazione delle eventuali persone
mancanti servendosi · dell' elenco dei presenti al lavoro;
attendere l' arrivo dei soccorsi pubblici e raccontare l'accaduto.
Modalità di chiamata dei Soccorsi Pubblici
All' interno del cantiere sarà disponibile un telefono per chiamate esterne.
Colui che richiede telefonicamente l'intervento, deve comporre il numero appropriato alla necessità (vigili del
fuoco per l' incendio, Prefettura per altra calamità, croce rossa o altro per richiesta ambulanza) tra quelli
indicati nell' elenco sottostante. Deve comunicare con precisione l'indirizzo e la natura dell'evento,
accertandosi che l' interlocutore abbia capito con precisione quanto
detto.
Numeri esterni da comporre per la richiesta d' intervento dei servizi pubblici sono i seguenti:
Prefettura
Vigili del Fuoco 115
Unita di pronto soccorso (ospedale) 118
Soccorso pubblico d' emergenza (polizia) 113
Copia dell' elenco e delle relative procedure sopra riportate deve essere consegnata ad ogni lavoratore.
Verifiche e Manutenzioni
Il personale addetto all' emergenza deve effettuare i seguenti controlli periodici:
CONTROLLI PERIODICITÀ
Fruibilità dei percorsi d' esodo (assenza di ostacoli) settimanale
Funzionamento illuminazione d' emergenza e segnaletica di sicurezza settimanale
Verifica estintori:
presenza
accessibilità
istruzioni d' uso ben visibili
sigillo del dispositivo di sicurezza non manomesso
indicatore di pressione indichi la corretta pressione
cartellino di controllo periodico sia in sede e correttamente compilato
estintore privo di segni evidenti di deterioramento
Verifica di funzionamento gruppo elettrogeno mensile
Verifica livello d' acqua del serbatoio antincendio mensile
Verifiche periodiche da affidare a Ditte specializzate:
estintori portatili semestrale
gruppo elettrogeno semestrale
illuminazione e segnaletica luminosa d' emergenza semestrale
Esercitazioni
Il personale deve partecipare periodicamente (almeno una volta l' anno) ad una esercitazione antincendio
per mettere in pratica le procedure di evacuazione.
L' esercitazione dovrà consistere nel percorrere la via d'esodo prevista, simulando quanto più possibile una
situazione reale, ma evitando di mettere in pericolo il personale.
Nel caso in cui vi siano più vie d' esodo, è opportuno porsi come obbiettivo che una di essa non sia
percorribile.
L' esercitazione avrà inizio dal momento in cui viene fatto scattare l' allarme e si concluderà una volta
raggiunto il punto di raccolta e fatto l' appello dei partecipanti.
Procedure di Primo Soccorso
Infortuni possibili nell' ambiente di lavoro In cantiere è statisticamente accertato che le tipologie di lesioni
con accadimento più frequente sono le ferite, le fratture e le
lussazioni, distrazioni e contusioni. Inoltre, richiedono particolare attenzione l'elettrocuzione e la
intossicazione.
Per queste lesioni devono essere attuate le seguenti misure.
Norme a carico dei lavoratori
Il lavoratore che dovesse trovarsi nella situazione di essere il primo ad essere interessato da un infortunio
accaduto ad un collega
deve:
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 109
1) valutare sommariamente il tipo d' infortunio;
2) attuare gli accorgimenti sopra descritti;
3) avvisare prontamente l' addetto al pronto soccorso, accertandosi che l'avviso sia ricevuto con chiarezza.
Norme a carico dell' addetto al pronto soccorso
L' addetto al pronto soccorso deve inoltre provvedere alle seguenti misure di primo intervento.
a) Ferite gravi
allontanare i materiali estranei quando possibile
pulire l' area sana circostante la ferita con acqua e sapone antisettico
bagnare la ferita con acqua ossigenata
coprire la ferita con una spessa compressa di garza sterile
bendare bene e richiedere l' intervento di un medico o inviare l' infortunato in ospedale.
b) Emorragie
verificare nel caso di emorragie esterne se siano stati attuati i provvedimenti idonei per fermare la fuoriuscita
di sangue.
in caso di una emorragia controllata con la semplice pressione diretta sulla ferita, effettuare una medicazione
compressiva, sufficientemente stretta da mantenere il blocco dell' emorragia, ma non tanto da impedire la
circolazione locale.
In caso di sospetta emorragia interna mettere in atto le prime misure atte ad evitare l' insorgenza o l'
aggravamento di uno stato di shock (distendere la vittima sul dorso od in posizione laterale con viso reclinato
lateralmente, allentare colletti e cinture, rimuovere un' eventuale dentiera, coprire con una coperta...).
sollecitare il trasporto in ospedale mediante autoambulanza.
c) Fratture
1) Non modificare la posizione dell' infortunato se non dopo avere individuato sede e nature della lesione;
2) evitare di fargli assumere la posizione assisa od eretta, se non dopo aver appurato che le stesse non
comportino pericolo;
3) immobilizzare la frattura il più presto possibile;
4) nelle fratture esposte limitarsi a stendere sopra la ferita, senza toccarla, delle compresse di garza sterile;
5) non cercare mai di accelerare il trasporto del fratturato in ambulatorio e/o in ospedale con mezzi non
idonei o pericolosi, onde evitare l' insorgenza di complicazioni;
6) mantenere disteso il fratturato in attesa di una barella e/o di un' autoambulanza.
d) Ustioni
Risulta necessario un pronto ricovero in ospedale, per un trattamento di rianimazione, quando l'ustione
coinvolge il 20% della superficie corporea, con lesioni che interessano l'epidermide e il derma, con
formazione di bolle ed ulcerazioni (secondo grado) od il 15%, con lesioni comportanti la completa distruzione
della cute ed eventualmente dei tessuti sottostanti (terzo grado).
Si dovrà evitare:
a) di applicare grassi sulla parte ustionata, in quanto possono irritare la lesione, infettandola e
complicandone poi la pulizia;
b) di usare cotone sulle ustioni con perdita dell' integrità della cute, per non contaminarle con frammenti di
tale materiale;
c) di rompere le bolle, per i rischi di infettare la lesione.
Primi trattamenti da praticare:
a) in caso di lesioni molto superficiali (primo grado), applicare compresse di acqua fredda, quindi pomata
antisettica - anestetica, non grassa;
b) nelle ustioni di secondo grado, pulire l' area colpita dalle eventuali impurità presenti, utilizzando garza
sterile e soluzioni antisettiche, immergere, poi, la lesione in una soluzione di bicarbonato di sodio, applicare,
successivamente, pomata antisettica anestetica. Provvedere comunque ad inviare l' infortunato presso
ambulatorio medico.
c) in caso di ustioni molto estese o di terzo grado, con compromissione dello stato generale, provvedere all'
immediato ricovero ospedaliero, richiedendo l' intervento di un' autoambulanza. In attesa, sistemare l'
ustionato in posizione reclinata, con piedi alzati (posizione antishock), allontanare con cautela indumenti,
togliere anelli e braccialetti, somministrare liquidi nella maggior quantità possibile.
Nelle ustioni da agenti chimici:
1) allontanare immediatamente la sostanza con abbondante acqua;
2) se il prodotto chimico è un acido, trattare poi la lesione con una soluzione di bicarbonato di sodio;
3) se è una base, con una miscela di acqua ed aceto, metà e metà.
e) Elettrocuzioni
In caso di apnea, praticare la respirazione bocca - naso. Nel contempo, provvedere all'intervento di un'
autoambulanza per poter effettuare, prima possibile, respirazione assistita con ossigeno e ricovero
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 110
ospedaliero. Qualora mancasse il "polso", eseguire massaggio cardiaco.
Massaggio cardiaco esterno
Indicazione
arresto cardiocircolatorio (azione cardiaca non rilevabile): in caso di incidente da corrente elettrica, trauma
arresto respiratorio primario, infarto cardiaco, ...
Tecnica:
1) far giacere il malato su di un piano rigido;
2) operatore in piedi o in ginocchio accanto al paziente;
3) gomiti estesi;
4) pressione al terzo inferiore dello sterno;
5) mani sovrapposte sopra il punto di pressione;
6) pressione verticale utilizzando il peso del corpo, con il quale lo sterno deve avvicinarsi di circa 5 cm alla
colonna vertebrale;
7) frequenza: 80-100 al minuto;
8) controllare l' efficacia del massaggio mediante palpazione polso femorale;
9) associare ventilazione polmonare: il rapporto tra massaggio cardiaco e ventilazione deve essere di 5 ad 1;
10)non interrompere il massaggio cardiaco durante la respirazione artificiale.
Respirazione artificiale
Indicazione
Arresto respiratorio in caso di:
a) arresto circolatorio;
b) ostruzione delle vie aeree;
c) paralisi respiratoria centrale per emorragia, trauma, intossicazione;
d) paralisi respiratoria periferica, per paralisi neuromuscolare, farmaci.
Tecnica
1) Assicurare la pervietà delle vie aeree (iperestendere il collo del malato e tenere sollevata la mandibola);
per favorire la fuoriuscita di secrezioni, alimenti, ..., dalla bocca porre il paziente su di un fianco, tenendo
sempre la testa iperestesa.
2) Respirazione bocca naso:
a) estendere il capo indietro: una mano sulla fronte, l' altra a piatto sotto il mento;
b) spingere in avanti la mandibola e premere contro il mascellare in modo da chiudere la bocca;
c) la bocca dell' operatore circonda a tenuta l' estremità del naso, in modo da espirarvi dentro;
d) insufflare per tre secondi, lasciare il paziente espira spontaneamente per due secondi; la frequenza che ne
risulta è di 12respiri al minuto;
e) osservare che il torace del paziente si alzi e si abbassi.
Se non è possibile utilizzare il naso (ferite, ...), si può usare nella stessa maniera la bocca (respirazione bocca
a bocca). In quest'ultimo caso è consigliabile l' uso di un tubo a due bocche.
f) Intossicazioni acute
in caso di contatto con la cute verificare se siano stati asportati i vestiti e se è stato provveduto alla pulizia
della cute con acqua saponata. Se il contatto è avvenuto con acidi lavare con una soluzione di bicarbonato di
sodio. Se, invece, il contatto è stato con una sostanza alcalina, lavare con aceto diluito in acqua o con una
soluzione di succo di limone.
se la sostanza chimica lesiva è entrata in contatto con gli occhi lavare abbondantemente con acqua o
soluzione fisiologica, se non si conosce la natura dell' agente chimico; con una soluzione di bicarbonato di
sodio al 2,5% nel caso di sostanze acide, con una soluzione glucosata al 20% e succo di limone nel caso di
sostanze alcaline.
se il lavoratore vomita adagiarlo in posizione di sicurezza con la testa più in basso del corpo, raccogliendo il
materiale emesso in un recipiente togliere indumenti troppo stretti, protesi dentarie ed ogni altro oggetto che
può creare ostacolo alla respirazione in caso di respirazione inadeguata con cianosi labiale praticare
respirazione assistita controllando l' espansione toracica e verificando che non vi siano rigurgiti se vi è edema
polmonare porre il paziente in posizione semieretta.
se il paziente è in stato di incoscienza porlo in posizione di sicurezza.
Richiedere sempre l'immediato intervento di un medico o provvedere al tempestivo ricovero dell' intossicato
in ospedale, fornendo notizie dettagliate circa le sostanze con cui è venuto a contatto.
Procedura in caso di infortunio
In caso di infortunio sul lavoro, il responsabile di cantiere provvederà ad emettere in doppia copia la
"richiesta di visita medica" ed accompagnerà l'infortunato al più vicino punto di Pronto Soccorso; provvederà
quindi a trascrivere sul Registro degli Infortuni l'evento precisando il luogo, l'ora e le cause dell'infortunio,
nonchè i nominativi degli eventuali testimoni presenti. Qualora l'infortunio determini inabilità temporanea al
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 111
lavoro superiore a tre giorni, l'impresa provvederà a trasmettere entro 48 ore dal momento dell'infortunio
stesso la Denuncia di Infortunio sia al Commissario di P.S. competente per territorio sia alla sede INAIL di
pertinenza.
Entrambe le denuncie dovranno essere corredate di una copia del certificato medico che sarà stato rilasciato
dai sanitari del Pronto Soccorso. Al termine dello stato di inabilità temporanea al lavoro, l'infortunato, munito
di certificazione medica attestante l'avvenuta guarigione, rientrerà al lavoro ed il responsabile di cantiere
annoterà sul registro degli Infortuni la data del rientro ed il numero dei giorni di assenza complessivamente
effettuati. In caso di infortunio mortale o previsto tale, la denuncia di infortunio sul lavoro dovrà essere
subito trasmessa al competente Commissariato di P.S. o in alternativa ai Carabinieri. L'impresa inoltre darà
comunicazione telegrafica alla sede INAIL competente entro 24 ore facendo seguire tempestivamente l'invio
della denuncia di infortunio.
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 112
CONCLUSIONI GENERALI
Il rispetto del presente PSC è condizione necessaria, ma non sufficiente, a prevenire incidenti e proteggere i
lavoratori dai rischi cui saranno esposti.
Sarà pertanto opportuno rimandare al POS i dettagli esecutivi delle lavorazioni e degli apprestamenti che
l'impresa adotterà in fase esecutiva alla luce delle proprie capacità organizzative e di dotazioni di svolgere il
proprio incarico.
Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte
integrante del Piano stesso:
Diagramma di Gantt (Cronoprogramma dei lavori).
LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
- Pag. 113
INDICE
Anagrafica
Lavoro
Committenti
Responsabili
Imprese e lavoratori autonomi
Documentazione
Descrizione del contesto in cui si trova l'area del cantiere
Descrizione sintetica dell'opera
Area del cantiere
Caratteristiche area del cantiere
Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere
Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante
Descrizione caratteristiche idrogeologiche
Organizzazione del cantiere
Segnaletica
Lavorazioni e loro interferenze
• Allestimento del cantiere
•
Allestimento di cantiere temporaneo su strada
•
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
•
Allestimento di servizi sanitari del cantiere
•
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere
•
Realizzazione della viabilità del cantiere
•
Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere
•
Realizzazione di impianto elettrico del cantiere
• Opere in facciata
•
Formazione intonaci esterni (tradizionali)
•
Posa di rivestimenti esterni
•
Tinteggiatura di superfici esterne
•
Realizzazione di opere di lattoneria
• Disfacimenti e rimozioni
•
Rimozione di cls ammalorato del cornicione, cornice marcapiano e architravi finestre
•
Rimozione di intonaci e rivestimenti esterni
•
Rimozione di scossaline, canali di gronda, pluviali
•
Sverniciatura e pulizia di superfici esterne
• Opere in copertura
•
Applicazione di vernice protettiva su copertura
•
Formazione di massetto per coperture
•
Impermeabilizzazione di coperture
•
Posa di pavimenti su coperture piane
Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive.
Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni
Macchine utilizzate nelle lavorazioni
Emissione sonora attrezzature e macchine
Coordinamento generale del psc
Coordinamento delle lavorazioni e fasi
Coordinamento utilizzo parti comuni
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LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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Modalità della cooperazione fra le imprese
Organizzazione emergenze
Conclusioni generali
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Firma
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LAVORI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO ALLE FACCIATE PROSPICIENTI IL CORTILE INTERNO DEL PALAZZO DI CITTA'
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