AMMINISTRANDO LA CARITAS: ISTRUZIONI PER L’USO Un breve percorso per individuare alcuni nodi operativi e ottenere alcune indicazioni di massima Percorso di formazione base per Equipe Caritas diocesana 2008-2009: IV tappa – Roma, 21/04/2009 dott. Paolo Nicoletti QUALE PERCORSO? Caritas come organismo pastorale Amministrare sì, ... no, ...nì, ma come? Le entrate fra collette nazionali e offerte per le attività diocesane Gli interlocutori pubblici e privati nel territorio: come rapportarsi La gestione del personale: fra volontariato e lavoro dipendente La privacy e i centri d’ascolto 2 Caritas come organismo pastorale ...leggiamo insieme la Caritas è “un ufficio che appartiene alla struttura della curia diocesana, finalizzato alla promozione e al coordinamento di tutte le attività caritative diocesane” (Istruzione in Materia Amministrativa 2005 della CEI, 89, punto c) 3 Caritas come organismo pastorale La Caritas diocesana è un ufficio pastorale dell’Ente Diocesi (ENTE ECCLESIASTICO CIVILMENTE RICONOSCIUTO, NON COMMERCIALE ex lege) Non ha una autonomia giuridica, contabile ed amministrativa rispetto all’Ente Diocesi Non esiste una “contabilità caritas” distinta da quella dell’Ente Diocesi, così come non ci può essere uno “statuto” né un regolamento! 4 Amministrare sì, ... no, ...nì, ma come? IMA, 90 CARITAS come FONDO PER LA CARITA’, su cui il Direttore della Caritas non ha compiti di amministrazione, ma di promozione e coordinamento Gli oneri afferenti al funzionamento della Caritas, ivi compreso il personale dipendente assegnato all’Ufficio, dovranno trovare copertura all’interno delle diverse voci di costo dell’Ente Diocesi Per la gestione delle attività caritative è utile individuare un ENTE GESTORE 5 Le entrate fra collette nazionali e offerte per le attività diocesane Tulle le offerte per le “attività caritas” confluiscono nel FONDO CARITA’ che il Direttore dovrà distribuire nei limiti della somma “a budget” (NO 5%) Pertanto la ricevuta è rilasciata dall’ente diocesi e NON E’ DEDUCIBILE... Le offerte per le collette nazionali indette da CEI/Caritas Italiana debbono essere trasferite integralmente IMA, 32 Attenzione agli adempimenti connessi al DLGS 460/97 6 Gli interlocutori pubblici e privati nel territorio: come rapportarsi E’ sempre bene verificare la tipologia di attività proposta o da attivare alla luce della prevalente funzione pedagogica della Caritas Attenzione all’uso “commerciale” del LOGO ( il è registrato a livello europeo) Utilizzare lo strumento della CONVENZIONE, in cui disciplinare tutti gli aspetti giuridici, amministrativi e “mediatici”: meglio se attraverso un ENTE GESTORE 7 La gestione del personale: fra volontariato e lavoro dipendente Occorre individuare il giusto mix fra lavoro subordinato e autonomo Attenzione: giuridicamente non è possibile riconoscere la fattispecie del lavoro prestato gratuitamente! Volontariato come scelta autonoma e personale, come stile di presenza e servizio, ma inquadrato SOLAMENTE nelle Organizzazioni di Volontariato SE L’ATTIVITA’ PRESTATA NON E’ DI RELIGIONECULTO 8 Una definizione di Volontariato (art . 2 Legge 266/91) per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà volontariato come azione collettiva e non individuale verificare sempre le attività che occorre gestire: minor problema se le attività sono quelle tipiche dell’Ente Ecclesiastico (es: Catechismo) 9 La definizione di lavoro subordinato: art. 2094 CC è prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore 10 Una definizione di lavoro autonomo: art. 2222 CC siamo in presenza di lavoro autonomo “quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente” Lavoro autonomo professionale (partita IVA) o occasionale o contribuenti minimi Co.Co.Co., Co.Pro, mini co.co.co. 11 La gestione del personale: fra volontariato e lavoro dipendente Attenzione al concreto svolgersi del rapporto fra le parti Per il lavoro subordinato: predisporre un contratto - lettera di assunzione in cui indicare chiaramente le mansioni specificamente affidate al lavoratore, cioè l’attività oggetto del contratto, ed il luogo di prestazione dell’attività lavorativa; fare riferimento o adottare direttamene un CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO (come UNEBA, AGIDAE, ICSC,…) Per il lavoro autonomo: utilizzare sempre la forma dell’atto scritto, anche per incarichi professionali di taglio piccolo; ATTENZIONE all’indicazione del progetto nelle Co.Pro. 12 La normativa sulla sicurezza sul posto di lavoro Visione “estensiva” del datore di lavoro e dei lavoratori (Ente Diocesi v/s Ass. Volontariato) necessità di predisporre valutazione rischi entro 16/05/09 (organigramma, formazioni, nomina del RSPP,…) ruolo rafforzato della sorveglianza sanitaria sanzioni penali 13 La privacy e i centri d’ascolto se l’attività oggetto del trattamento è di religione e di culto e si realizza comunque per finalità di natura esclusivamente religiosa se i dati raccolti non sono comunicati e/o diffusi all’esterno della Chiesa Cattolica si applica il Decreto generale CEI Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza diversamente occorre dare PIENA APPLICAZIONE al Codice della Privacy 14 Gli adempimenti previsti Cadenza annuale (ogni 31 marzo) Sviluppare la “governance” della Privacy, con la filiera TitolareResponsabile-Incaricato del trattamento Formazione agli operatori/volontari Rispettare le disposizioni emanate dal Garante (Autorizzazioni Generali e interventi specifici --> semplificazioni, chiarimenti su amministratori di sistema,...) Predisporre il “kit” (informativa + consenso, clausole contrattuali, psw nei PC, armadi chiusi a chiave) Adottare tutte le MISURE MINIME (DPS); nel dubbio, REGISTRO DELL’ARCHIVIO NOTIFICA al Garante se si trattano con strumenti elettronici dati dati idonei a rivelare la vita sessuale o la sfera psichica o altri dati in ambito sanitario 15 ...GRAZIE ! ! ! 16