SECGQ-07 diocesi Domenica 22 novembre 2009 Fondo oltre i sei milioni. Nuovo contributo Cariplo DI SILVIO MENGOTTO P er ospitare l’incontro tra il cardinale Dionigi Tettamanzi e i volontari del Fondo FamigliaLavoro non è bastata la sala riunioni della Curia arcivescovile. Per accogliere la straordinaria presenza dei volontari la riunione si è spostata nella chiesa di S. Stefano. È trascorso quasi un anno dal «sogno» annunciato dall’Arcivescovo nel Natale 2008: costituire un Fondo per aiutare le famiglie che hanno perso il lavoro. Da quell’annuncio l’ammontare del Fondo è cresciuto di cinque volte, fino a 5.533.255,57 euro. Questo prima che Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, annunciasse nel corso dell’incontro un nuovo contributo di 500 mila euro da parte della Fondazione stessa, precisando che bisogna E’ il momento del gesto di Avvento delle benedizioni natalizie. In diocesi ogni parrocchia o Comunità mantenere viva l’attenzione rilanciando costantemente l’iniziativa. Molto è stato fatto, dunque, e l’Arcivescovo l’ha sottolineato nel suo intervento. Il cardinale Tettamanzi si è congratulato per il clima umano e profondamente religioso che «aiuta ad aprire il cuore». Il suo sentimento di gratitudine si è espresso in cinque direzioni. La prima per i contribuenti, soprattutto per le motivazioni della loro solidarietà, ribadendo che in queste circostanze «i soldi non bastano mai». La seconda per le famiglie che si sono presentate ai distretti, accolte con generosa sensibilità. Un terzo ringraziamento al Consiglio di gestione e a tutti i volontari Caritas e Acli, che hanno lavorato con gratuità, passione interiore e grande disponibilità. La quarta è per Benedetto XVI, che anche con la sua enciclica Caritas in veritate ha ribadito come la dottrina sociale della Chiesa si rifaccia sempre al vissuto dei fedeli. L’ultimo è un grazie al Signore, «il vero ispiratore del Fondo». A tutti gli operatori il Cardinale ha fatto omaggio del volume «Etica e capitale». Anche monsignor Luigi Testore, presidente del Fondo, ha evidenziato il lavoro svolto sul territorio dagli oltre 400 volontari di Acli e Caritas. In 74 decanati della Diocesi sono stati aperti 104 distretti. I maggiori contribuenti sono Fondazione Cariplo, enti e società (200 offerte), privati cittadini (2483 offerte) e parrocchie (621 offerte). Hanno fatto richiesta 4100 famiglie: sono state analizzate 2711 schede (1343 di italiani e 1368 di stranieri), 1985 delle quali hanno avuto una risposta positiva; sono in attesa di essere esaminate cir- pastorale sceglie la formula migliore in base al territorio, al numero di sacerdoti e alle eventuali abitudini BOVE D a qualche settimana sono iniziate in Diocesi le benedizioni di Natale o come si preferisce chiamarle oggi «visite natalizie alle famiglie». Anche il Centro storico di Milano si mobilita con 6 preti e un diacono per girare tutta la Comunità pastorale che comprende le parrocchie di S. Eufemia, S. Maria al Paradiso, S. Calimero e Santi Apostoli e Nazaro Maggiore. La suddivisione del territorio non segue il criterio parrocchiale, ma ognuno visita una parte del quartiere, dice il parroco don Claudio Nora, «per conoscere tutte le diverse realtà». Hanno iniziato i primi di novembre e ne avranno fino alla settimana precedente il Natale, «però abbiamo scelto si andare in tutte le famiglie». Le visite si svolgono nei pomeriggi feriali fino alle 19.30. «Abbiamo preparato un fascicoletto che contiene una lettera augurale, ma anche le notizie sulla vita della Comunità pastorale: numeri di telefono, orari delle Messe, proposte di catechesi per i ragazzi e per gli adulti, iniziative formative per i genitori e i fidanzati». In questo modo ogni famiglia viene informata sulle varie attività, «soprattutto chi non frequenta spesso o non è abituale alla parrocchia». Nonostante quel che si pensa, anche in centro ci sono tante famiglie giovani, alcune vie come S. Sofia e Beatrice d’Este sono infatti molto residenziali, mentre in Porta Romana si trovano soprattutto uffici e studi privati. «Sulla carta gli abitanti del centro sono 13-14 mila», dice il parroco, «ma facciamo fatica anche noi a contarli, perché ci sono anche le abitazioni degli studenti e di chi vive a Milano per lavoro». A questi si aggiungono gli studi e gli uffici, che ricevono anch’essi la visita del sacerdote, come la Torre Velasca con i suoi 18 piani. Invece i negozianti che desiderano la benedizione natalizia devono farne richiesta. In diocesi ogni parrocchia o Comunità pastorale sceglie la formula migliore per le visite in base al territorio, al numero di sacerdoti e alle eventuali abitudini. Per esempio don Norberto Donghi, parroco della Comunità pastorale di Giussano, ha mantenuto la scelta fatta 15 anni fa da don Franco Cardani. Quella cioè di non andare più da tutti i parrocchiani, ma di visitare solo i malati e di convocare i capofamiglia la settimana prima di Natale. «Ancora oggi - dice don Donghi -, i capofamiglia partecipano a una celebrazione e ricevono un kit con l’acqua benedetta, una preghiera e un lumino da accendere la vigilia di Natale alle otto di sera quando suoneranno le campane e daranno la benedizione ai loro cari». Dall’anno scorso l’iniziativa, realizzata finora nella parrocchia centrale Santi Filippo e Giacomo, si è diffusa in tutta la Comunità pastorale di S. Paolo che comprende anche le frazioni di Paina, Robbiano e Birone. Nella visita alle 10 mila famiglie del territorio sono coinvolti 8 preti, di cui 5 con età superiore ai 75 anni e non sempre in salute, «sarebbe quindi impossibile immaginare oggi qualcosa di diverso». Per ricevere il mandato i capofamiglia potranno scegliere la data che preferiscono tra l’11 Catecumenato: gli appuntamenti catecumeni I e I giovani e RIIitirianno. gli adulti che hanno avviato da poco il catecumenato o che stanno compiendo l’anno conclusivo del cammino di preparazione al Battesimo sono attesi oggi, presso la parrocchia S. Michele di Busto Arsizio (piazza Chieppi 1/a) o presso la parrocchia di Belforte di Varese (via Calatafimi 30). Il ritiro, rivolto anche ai catechisti/accompagnatori, si svolge dalle 15 alle 18. Iniziative analoghe avranno luogo sabato 28 novembre presso la parrocchia S. Maria Assunta in Certosa di Milano e do- menica 29 novembre presso il Santuario S. Maria Nascente di Lecco. Per informazioni: Servizio per il Catecumenato (tel. 02.8556227; [email protected]). Corso residenziale sul primo annuncio. Sono aperte le iscrizioni al corso residenziale sugli itinerari di primo annuncio del Vangelo, che don Pino la Rosa terrà sabato 5 e domenica 6 dicembre presso il Collegio degli Oblati Missionari di Rho. Per informazioni e iscrizioni: Servizio per il Catecumenato (tel. 02.8556227; fax 02.8556302; [email protected]). a Milano La preghiera nei luoghi di vita Si raggiungono anche gli stranieri N dicembre, domenica 13, mercoledì 16 e domenica 20. È una liturgia molto semplice, ma ben curata, con letture bibliche, una riflessione sul Natale e l’animazione del coro. In quelle occasioni la chiesa è sempre piena, «però partecipano solo i parrocchiani che vengono a Messa la domenica, meno del 30% delle famiglie secondo una calcolo degli anni passati». Ma il desiderio è di raggiungere anche altri, per questo «ci stiamo il 26 a Seveso Quale direzione spirituale? I ne?». Ilario Sabadini, volontario Acli operante a Lecco, ha raccontato le piccole e grandi crisi non mostrate dai media, ma che gli operatori vedono. A causa dell’esaurirsi degli ammortizzatori sociali, c’è forte preoccupazione per il 2010: occorre non solo alimentare il Fondo, ma anche aprire sportelli di aiuto al lavoro. Don Giorgio Fantoni, presidente della commissione decanale di Vimercate, ha evidenziato l’importanza di «stare vicino a persone a volte disperate». Questa crisi del lavoro mette in discussione «fragili equilibri», ma ha rivelato un’opportunità missionaria, stimolando nuovi percorsi di solidarietà e la conoscenza di un mondo del lavoro ancora troppo sconosciuto. Anche se i percorsi sul tema della «sobrietà» stentano a decollare. Nelle foto, due momenti della visita dei sacerdoti nelle famiglie In visita alle famiglie per conoscere tutti DI LUISA ca 1400 schede. Al momento sono stati impegnati 4.508.105,00 euro, l’83% circa delle risorse raccolte. Il contributo offerto pro capite è stato in media di 2.268 euro. Rosanna Bissi, volontaria Caritas nel decanato Forlanini, ha portato la sua testimonianza sul rapporto degli operatori con le persone incontrate. Intensa la collaborazione sviluppata con il Centro di ascolto e con i Consigli pastorali del decanato. Si è data molta attenzione umana perché non pochi «si vergognavano». Significativa la frase di un lavoratore: «Se trovassi un lavoro restituirei ciò che ho ricevuto». I cinquantenni che perdono il lavoro suscitano riflessioni, perché, data l’età, rischiano una pesante emarginazione e una profonda ferita alla dignità: «Perché non pensare a una forma di collaborazione con queste perso- l Seminario arcivescovile di Milano e la Sezione parallela della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale promuovono una Giornata interdisciplinare, che si terrà giovedì 26 novembre, presso la sede di Seveso, in via S. Carlo 2. «L’azione dello Spirito santo nella direzione spirituale. Mistero o problema?» è il titolo dell’iniziativa che inizierà alle 9.30 con l’intervento di don Giuseppe Como, docente di Teologia spirituale, su «L’esperienza della guida e del diretto. Modelli teorici e libertà dello Spirito»; alle 10 don Stefano Guarinelli, docente di Psicologia, su «Livelli psicologici della comunicazione della fede». Seguirà don Cristiano Passoni, padre spirituale nel Seminario di Severo, su «Armonie dello Spirito. La conversazione spirituale e i "moti del cuore"». Seguirà la discussione, conclusione e pranzo. interrogando per dare qualche segnale l’anno prossimo», dice il parroco. Non è escluso che accanto a questa proposta si introdurrà qualche novità, come «la visita alle famiglie che hanno battezzato il loro figlio, oppure i ragazzi della prima Comunione e della Cresima, oltre ai malati dai quali già andiamo e da coloro che ne fanno richiesta». Altra ipotesi potrebbe essere quella di visitare una parrocchia all’anno coinvolgendo tutti i preti. ella parrocchia di S. Elena in e un quarto» quelli impegnati nelle zona S. Siro (12.500 abitanti), le visite che si svolgono per cinque sere benedizioni natalizie le fanno «due alla settimana dalle 18 alle 20.30. «Il sacerdoti e mezzo»: il parroco, don desiderio», assicura padre Giorgio Matteo Panzeri e un prete residente Tarter, «è di raggiungere tutte le che dà una mano quando può. famiglie (in parrocchia sono 3500, «Abbiamo suddiviso il territorio in tre ndr), per questo dopo Natale le visite settori e ogni anno ne facciamo uno», riprenderanno». dice il coadiutore. Le visite alle Prima dell’incontro con il sacerdote, i famiglie sono dal lunedì al venerdì laici portano una lettera del parroco, dalle 5 alle 8 di sera, «perché la busta per l’offerta e un libretto, cerchiamo di incontrare la gente negli «quest’anno abbiamo scelto la vita del orari in cui è più facile trovarli a casa». santo Curato d’Ars uscita in edizione Ci sono molte famiglie e anziani, ma ridotta». Quindi viene esposto l’avviso non abbiamo tanti stranieri: «Un per gli inquilini dove è indicato il intero caseggiato è abitato giorno e l’ora in cui da magrebini, poi in passerà il sacerdote per la percentuali molto basse benedizione. «La gente ora mediorientali, asiatici e Il territorio della parroccapisce che sudamericani». Sono chia comprende anche soprattutto famiglie via Imbonati e viale Jenè importante giovani, con le quali ner, «che portano con sé pregare nel vivono anche persone le problematiche dell’imanziane. I ragazzi che migrazione di massa». Soluogo della frequentano le scuole del lo per dare un’idea, dice quotidianità quartiere, spiega don il parroco, «abbiamo un Matteo, «vengono da noi caseggiato di circa 60 appiuttosto che per il catechismo». partamenti (e non è l’unil’acqua santa» La maggior parte dei co) in cui gli italiani rimaparrocchiani si dimostra sti sono soltanto 5». Ma «accogliente» e riceve quando padre Tarter vevolentieri il sacerdote, «anche se capita de sulla porta un nome che fa presuogni anno che qualche porta non si mere abiti una famiglia islamica «io apra». I sacerdoti preferiscono usare suono lo stesso, almeno per salutare», l’espressione «visita alla famiglia» dice il religioso, «e se sono cristiani orpiuttosto che «benedizione della casa» todossi mi invitano a entrare a pregaperché «non è un gesto scaramantico». re». Con i filippini e i sudamericani C’è ancora chi apre tutte le porte dei l’integrazione è buona, si inseriscono locali o la mamma che chiede di facilmente nella comunità. «Nel nuovo benedire la stanza del figlio, «ma è per Consiglio pastorale abbiamo una donrendermi partecipe delle proprie ansie na dello Sri Lanka e un africano, menpositive per la crescita del ragazzo», tre nel coro parrocchiale ci sono diverammette don Matteo. «La gente ora va si bambini filippini». Grazie al catechipiù all’essenziale e capisce che è smo, al doposcuola per i ragazzi delle importante la preghiera nel luogo medie e alle stesse visite natalizie si della vita quotidiana piuttosto che lo raggiungono tanti stranieri e «si aproscaccia-spiriti». no nuove strade». Il parroco non fa A S. Giovanni Evangelista, nel «demagogia sulla facile integrazione, decanato Zara, le benedizioni natalizie perché i problemi ci sono, ma anche le sono iniziate il 3 novembre e finiranno risorse. Il mondo va visto con fiducia e a gennaio perché sono solo «due preti con prudenza». (L.B.) Un convegno su don Gnocchi L a Cappellania S. Giovanni di Dio all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, in collaborazione con l’Azienda ospedaliera, promuove mercoledì 25 novembre alle 15 un convegno su «Il dono di Don Gnocchi... al Fatebenefratelli», presso il Teatro Angelicum, in piazza S. Angelo a Milano. «L’ultimo gesto della sua vita fu la donazione delle cornee a due bambini, quando in Italia il trapianto degli organi non era ancora regolato dalla legge - sottolinea don Sandro Villa, cappellano del Fatebenefratelli -. Il trapianto è avvenuto all’Oftalmico, per opera del professor Cesare Galeazzi, che ora fa parte del Fatebenefratelli. Uno dei bambini Silvio Colagrande, sarà presente al convegno con la sua testimonianza. Ricordiamo don Gnocchi perché la sua fantasia della carità, di cui questo ospedale è segno, ci contagi». Apriranno i lavori Luigi Corradini, direttore generale dell’Azienda, e Sergio Vesconi, coordinatore prelievo e trapianto organi e tessuti Regione Lombardia; su «La scienza coniugata con la carità, deve impegnarsi nella lotta per la vita» parlerà mons. Ennio Apeciti; «La Fondazione don Gnocchi», il presidente mons. Angelo Bazzari; seguirà la testimonianza di Silvio Colagrande; «L’oculistica al tempo di don Gnocchi», Riccardo Vozza, primario emerito dell’Oftalmico; «Il trapianto di cornea oggi», Antonio Scialdone, direttore Oculistica I; «Il programma di prelievo e trapianto in Regione Lombardia», Sergio Vescovi; «Il ruolo del Nitp», Mario Scalamogna, direttore Nord Italia Transplant; «Prelievi e trapianti al Fatebenefratelli», Elena Galassini, coordinatore prelievo organi. giovedì 26 A Vedano al Lambro un incontro sull’Enciclica I l Circolo culturale Don Primo Mazzolari e la parrocchia S. Stefano di Vedano al Lambro organizzano giovedì 26 novembre alle ore 21, presso l’Auditorium della Casa del giovane, via S. Stefano 4, una serata nella quale mons. Eros Monti, Vicario episcopale per la Vita sociale, presenterà l’ultima enciclica di Benedetto XVI, «Caritas in veritate». Info: tel. 039.2495596. Scuola di animazione missionaria a Bevera di Castello Brianza L’ Ufficio di Pastorale missionaria promuove la Scuola di animazione missionaria, quest’anno dedicata al tema «Comunicazione e relazione secondo il Vangelo». Sabato 28 novembre si terrà il secondo incontro su «La lotta alla povertà e gli obiettivi del terzo millennio», presso l’Istituto Missionari della Consolata, in via Romitaggio 1 a Bevera di Castello Brianza (Lecco), dalle 15 alle 18. Previste lezioni frontali, testimonianze, animazione e lavori di gruppo. Destinatari della proposta sono gli operatori di pastorale missionaria, giovani e adulti che vogliono impegnarsi in questo ambito, laici che intendono dare continuità a esperienze missionarie o di volontariato internazionale, catechisti e animatori liturgici. La Scuola terminerà il 27 marzo 2010. Info: tel. 02.8556271-232; [email protected].