DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(art. 5 D.P.R. 323/98)
INDICE
1. LA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
pag.3
2. IL PROFILO DI INDIRIZZO
pag. 5
3. LA COMPOSIZIONE DEL C.D.C.
pag. 7
4. IL PROFILO DELLA CLASSE
pag. 8
5. LA CONTINUITA’ DIDATTICA
pag. 9
6. GLI OBIETTIVI COMUNI PROGRAMMATI
pag. 9
7. LE ATTIVITA’ CURRICULARI
pag. 11
8. LE MODALITA’ DI VERIFICA E RECUPERO
pag. 11
9. I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO FORMATIVO
pag. 12
10. SUPPORTI UTILIZZATI NELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
pag. 12
11.LA TIPOLOGIA DELLE LEZIONI
pag. 13
12.LA TIPOLOGIA DELLE PROVE
pag.13
13.LE ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI
pag. 14
14.RELAZIONI
pag. 16
ALLEGATI
A. ESEMPI DI PROVE ASSEGNATE : simulazione terza prova
pag. 30
B. I PROGRAMMI
pag. 35
C. LE GRIGLIE DI CORREZIONE
I.
Griglia di correzione 1 prova
pag. 62
II.
Griglia di correzione 2 prova
pag. 73
III.
Griglia di correzione 3 prova
pag. 74
IV.
Griglia di valutazione del colloquio
pag. 76
D. FIRME DOCENTI CONSIGLIO DI CLASSE
pag. 78
E. simulazione prima prova (del 23 febbraio 2015, traccia assegnata)
pag. 79
F. simulazione seconda prova (del 30 aprile 2015, traccia assegnata)
pag. 88
1
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
ISTITUTO D’ISTR UZIONE SUPERIOR E “LEOPOLDO PIR ELLI”
via Rocca di Papa N.113 00179 - Roma TEL 06/121122305 FAX06/96049553
PEC: [email protected] [email protected] www.leopoldopirelli.it
CLASSE V AMMINISTR AZIONE FINANZA E MAR KETING
SEZIONE E
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
1
2
1.PR
P
RESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L'I.I.S. “Leopoldo Pirelli", denominato “Via Rocca di Papa” fino al 13 novembre 2008,
nasce dalla
aggregazione dell'I.T.G. "E. De Nicola" con l' I.T.C. "C. Levi" avvenuta nell'anno scolastico1997/’98 e con il
nuovo Liceo Linguistico Sperimentale, nato nell’a.s. 2002/2003. L'Istituto, con sede centrale in Roma a via
Rocca di Papa n.113, dispone anche di una sede distaccata in via Assisi, fino al 1997 sede centrale della
sezione commerciale, e ora sede anche del Liceo Linguistico.
I suoi naturali bacini d'utenza sono il distretto XVII (quartieri Appio - Tuscolano ).
Gli indirizzi attualmente attivi sono:
•
Classi prime e seconde settore economico (indirizzo: amministrazione, finanza e marketing) e
settore tecnologico (indirizzo: costruzioni, ambiente e territorio)
•
Classi terze, quarte e quinte settore economico (indirizzo: Amministrazione finanza e marketing articolazione sistemi informativi aziendali);
•
Classi terze, quarte e quinte settore tecnologico (indirizzo: Costruzione, ambiente e territorio)
•
Classi terze settore tecnologico ( indirizzo geotecnico)
•
Classi prime, seconde, terze ,quarte e quinte liceo linguistico
•
Corso serale SIRIO Ragioniere - indirizzo tecnico commerciale.
Il corpo docente, anche per la favorevole ubicazione dell’edificio, è, nella grande maggioranza, stabile.
Le sedi dell’Istituto usufruiscono delle normali aule per le lezioni e dei seguenti spazi didattici:
•
laboratori di informatica anche multimediale attrezzati per attività professionali di Office
Automation
•
laboratori di Chimica, Fisica
•
laboratorio linguistico
•
aula video
•
area museale
•
laboratorio musicale
•
Aula Impresa Formativa Simulata
•
Aula Cl@ssi 2.0
•
Biblioteca, ospitata in locali particolarmente accoglienti e confortevoli, è dotata di un sistema di
consultazione informatizzato e dispone di circa 12.000 volumi
3
Servizi offerti
Attività:
Accoglienza
•
Potenziamento del metodo di studio
•
Sportelli didattici
•
Corsi di recupero
•
Orientamento allo Studio e al Lavoro
•
Stages linguistici e lavorativi
•
Educazione alla Salute
•
Corso di Italiano per Studenti Stranieri
•
Viaggi di Istruzione
•
Visite culturali e Lezioni differite
•
Scambi culturali
•
Attività Sportive ( Calcio, Calcetto, Basket, Pallavolo, Rugby)
Certificazioni
E.C.D.L. (European Computer Driving Licence – Patente europea per l’uso del computer). L’Istituto è sede
d’esame (Test center capofila ECDL RZ01) a cui possono rivolgersi coloro che intendono sostenere le sette
prove che devono essere superate in tempi e modi individualizzabili per ottenere la patente europea. Tale
servizio è offerto anche a utenti estranei all’Istituto. L’Istituto organizza anche corsi di preparazione agli
esami.
LINGUE STRANIERE: nell’ambito del Progetto Lingue 2000 l’Istituto organizza corsi per la certificazione delle
competenze in lingua inglese e francese con esami in sede (in quanto Centro accreditato presso il Trinity
College di Londra, cod. I 651) effettuati dagli Enti Certificatori Ufficiali – Trinity College, Alliance Française e
Istituto Cervantes.
4
Altre attività extrascolastiche:
•
Invito al Cinema
•
Invito alla Lettura
•
Laboratorio Musicale
•
Laboratorio Teatrale
•
Educazione Ambientale
•
Progetto sulla “memoria”
•
Progetto “il quotidiano in classe”
2. IL PROFILO DI INDIRIZZO
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e
processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo),
degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le
competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel
sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e
tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea
con i principi nazionali ed internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e
marketing.
A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e
Marketing” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;
5
- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche
storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle
attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti
tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni
efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i
risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a
specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni
economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti comunicazione integrata d’impresa, per
realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri
sulla responsabilità sociale d’impresa.
6
QUADRO ORARIO
3. LA COMPOSIZIONE DEL CDC
MATERIE
Religione
Italiano
Storia
Inglese
DOCENTI
Bonamigo Tranquilo
Marzano Massimo
Marzano Massimo
Tocci Viviana
Matematica
Francese
Economia Aziendale
Diritto-Economia Politica
Scienze Motorie
Coppola Loredana
Izzo Nunzia
Mannucci Annamaria
Buonpensiere Maria Luisa
Quatrale Donato
7
ALUNNI
01
ALDI NAOMI
02
AURELIO MARTINA
03
BRUNI VALERIA
04
BURESSINIANI CHIARA
05
DE NIGRIS MATTEO
06
DI NATALE RAFFAELLO
07
DURASTANTE GIULIA
08
FELICI SIMONA
09
FLAMINI SABRINA
10
FRACASSI EMANUELE
11
GIRLEANU IOSIF
12
MASSARONI FRANCESCA
13
MAZZA SILVIO
14
MINATI VALERIO
15
PIOMBAROLO GIORDANA
16
PISANO PAOLO
17
VIVINO FEDERICO
18
WANG ANYI
4. IL PROFILO DELLA C LASSE
La classe ,nel corso degli anni, ha perso ed acquisito diversi studenti. Il gruppo classe è coeso ed ha sempre
partecipato attivamente alle attività scolastiche.
Alcuni alunni hanno mostrato interesse, partecipazione e approfondimento a casa del lavoro proposto
ottenendo risultati ottimi; altri , a causa del non sempre ottimale impegno a scuola e a casa, hanno
raggiunto risultati appena sufficienti. I più hanno dimostrato un impegno più che accettabile ed hanno
ottenuto risultati discreti.
I rapporti con i docenti sono stati molto cordiali ed il comportamento degli alunni è stato sempre corretto,
anche nelle attività effettuate fuori dalla scuola.
I programmi sono stati sostanzialmente svolti, seguendo le indicazioni programmatiche preventive.
Sono state effettuate due simulazioni delle prove scritte dell’esame di Stato.
Gli studenti hanno aderito alle numerose attività promosse dall’Istituto (stage aziendali, gruppo sportivo,
varie iniziative culturali e professionali, visite d’istruzione e lezioni differite). Il percorso formativo per la
classe si è pertanto via via arricchito di diverse esperienze extracurricolari che hanno contribuito al
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
8
In particolare è da porre in evidenza la correttezza e l’impegno profusi dagli alunni nelle attività scuola
lavoro .
5 . LA CONTINUITÀ DIDATTICA
Nel triennio vi è stato qualche cambiamento nei docenti così come illustrato nel prospetto.
MATERIA
ANNO DI CORSO
III
IV
V
RELIGIONE
Bonamigo
Bonamigo
Bonamigo
ITALIANO
Marzano
Marzano
Marzano
STORIA
Saccoccia
Marzano
Marzano
INGLESE
Spirito
Tocci
Tocci
Francese
Izzo
Izzo
Izzo
Buonpensiere
Buonpensiere
DIRITTO
ED
ECONOMIA D’Antonio
POLITICA
TIT
Corrado
Fino
================
MATEMATICA
Garritano
Coppola
Coppola
EC. AZIENDALE
Mannucci
Maisano
Mannucci
Scienze motorie
Quatrale
Quatrale
Quatrale
6. OBIETTIVI COMUNI PROGRAMMATI
Il nostro Istituto, interpretando la ratio del riordino dell’istruzione tecnica, individua nel 1° biennio la risorsa
più importante per costruire un "modello di formazione" in cui siano posti in primo piano:
a) il concetto di competenza: lo studente deve "imparare ad imparare";
b) il concetto di personalizzazione del percorso educativo: lo studente può seguire un processo di
apprendimento che tenga conto della sua personalità, delle sue attitudini, dei suoi bisogni;
c) il concetto di certificazione: con la CERTIFICAZIONE di competenze la valutazione si arricchisce di una
nuova dimensione in quanto all’allievo si riconosce la titolarità di un sapere operativo ovunque
spendibile.
d) il concetto di "rapporto di scambio" e di "integrazione" con il mondo della formazione professionale e
del lavoro, che il sistema della certificazione dei crediti facilita.
9
Gli studenti sono di conseguenza spinti a sviluppare una serie di competenze trasversali e di base.
Competenze trasversali:
•
Saper ascoltare le idee altrui e comunicare le proprie
•
Saper partecipare al lavoro organizzato e di gruppo con un contributo personale e
responsabile
•
Saper svolgere attività autonome organizzandosi adeguatamente
•
Saper affrontare con flessibilità i cambiamenti
•
Saper documentare opportunamente il proprio lavoro
•
Saper sviluppare sinergie e ottimizzare le risorse
•
Saper operare per obiettivi e progetti
Competenze di base:
•
Saper contestualizzare fenomeni ed eventi e apprendere dal contesto
• Saper individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione in funzione di obiettivi dati
•
Saper modellizzare e rappresentare situazioni e processi
•
Saper individuare e risolvere problemi
•
Possedere una visione sistemica dei processi in cui si opera
•
Saper utilizzare le tecnologie informatiche e telematiche di base
•
Saper comunicare e argomentare con linguaggi appropriati e con codici diversi
•
Saper comunicare in lingua inglese
Nel corso dell’anno scolastico, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, sono state svolte le seguenti
attività:
ATTIVITÀ COLLEGIALI
Consigli di classe Riunioni dipartimentali:
attività di programmazione;
definizione degli obiettivi disciplinari e trasversali;
10
attività periodiche per l’analisi dell’andamento didattico e disciplinare;
predisposizione criteri di valutazione delle prove d’esame e attività di simulazione
definizione del percorso disciplinare e degli obiettivi minimi disciplinari;
coordinamento dei programmi;
predisposizione delle tipologie e della struttura del modello di terza prova da somministrare alla classe.
7. ATTIVITA’ CURRICOLARI
Le attività curriculari e l'organizzazione della didattica e le strategie adottate hanno fatto riferimento, di
volta in volta, alle esigenze della classe, prevedendo accanto alle lezioni frontali, partecipate , problem
solving , soluzioni di casi, didattica laboratoriale, interventi individualizzati, lavori di recupero e sostegno o
di approfondimento.
La didattica e la valutazione sono così strutturate:
- la programmazione disciplinare riferimento alle competenze in uscita per ciascun anno di corso;
- ogni modulo svolto conduce l’alunno al possesso di competenze specifiche, raggiungibili attraverso
l’acquisizione di conoscenze e abilità misurabili e certificabili;
- qualora si riscontri il mancato possesso di alcune delle competenze richieste, è prevista un’attività di
recupero delle abilità non acquisite
Per l'attribuzione delle votazioni il Consiglio di Classe ha fatto riferimento a quanto predisposto in sede di
Dipartimento e deliberato dal Collegio Docenti in ottemperanza alla normativa vigente.
8. LE MODALITA’ DI VERIFICA E RECUPERO
In riferimento all’art. 4.2 del Regolamento sull’Autonomia delle Istituzioni scolastiche , si prevede :
•
In fase di programmazione modulare della disciplina, sono definite ed esplicitate le competenze in
uscita per ciascun anno di corso,
•
Ogni modulo svolto conduce l’alunno al possesso di competenze specifiche, raggiungibili attraverso
l’acquisizione di conoscenze e abilità misurabili e certificabili.
•
Durante lo svolgimento dei moduli vengono effettuate verifiche formative per controllare in itinere
il processo di apprendimento ed eventualmente operare opportuni riallineamenti
•
Al termine di ogni modulo viene effettuata una prova scritta di verifica sommativa di varia tipologia,
allo scopo di accertare l’acquisizione delle conoscenze e abilità richieste per dimostrare il possesso
delle competenze indicate
11
9. I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO/FORMATIVO
-
Valutazione del grado di preparazione raggiunto, con riguardo al profitto e alla frequenza scolastica
-
Interesse e impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo
-
Partecipazione alle attività complementari integrative
-
Eventuali crediti formativi, debitamente certificati, che denotino competenze coerenti con il tipo di
corso. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel
loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella concreta attuazione (D.P.R. 23 luglio 1998 n°
323 art. 12, comma 1)
10. SUPPORTI UTILIZZATI NELL'ATTIVITÀ DIDATTICA:
Materia
Laboratorio
Attrezzature
di
sportive
Biblioteca
Sala
Audiocassette
video
informatica
Religione
Italiano
X
/
X
Storia
Inglese
Matematica
X
Francese
Diritto ed
X
Economia
politica
Economia
X
Aziendale
Scienze
X
motorie
12
X
11. LA TIPOLOGIA DELLE LEZIONI
Materia
Lezione
Lezione
problem
lavoro di
frontale
Partecipata
solving
gruppo
Italiano
X
X
X
X
Storia
X
X
X
X
Inglese
X
X
Matematica
X
X
Francese
X
X
X
X
X
X
X
X
X
recupero
Altro
X
X
X
X
X
X
X
X
Diritto ed
Economia
politica
Economia
Aziendale
Scienze motorie
X
X
12. LA TIPOLOGIA DELLE PROVE
Materia
Colloqui Colloqu
lunghi
i
Tema o
Prove
Prove
brevi
a
X
X
X
Storia
X
X
Inglese
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Francese
Diritto ed
Economia Politica
Economia
Aziendale
Educazione
fisica
Relazione
Esercizi
X
X
problem strutturate semistrutturate
Italiano
Matematica
Questionario
X
X
X
X
X
X
X
13
X
X
In vista dell'esame di Stato il Consiglio di classe, anche nell’ambito della programmazione di Istituto, ha
predisposto e fatto eseguire le seguenti simulazioni delle prove scritte:
•
Due simulazioni per la prima prova scritta (Italiano)
•
Due simulazione per la seconda prova scritta (Economia Aziendale)
•
Due simulazioni della terza prova scritta:
•
Tipologia B, quesiti a risposta singola comprendente tre domande di diritto, tre di francese , due di
inglese, due di scienze motorie.
13. LE ATTIVITA' EXTRACURRICULARI
Tipologia
Oggetto
Visite guidate
Roma Barocca
(Attività sul territorio) e Visite
Agenzia delle Entrate
aziendali
Azienda Peroni
Palazzi istituzionali (Senato della Repubblica)
Banca d’Italia
Manifestazioni culturali
Spettacoli teatrali e cinematografici
Festa delle eccellenze
Teatro scolastico
Viaggi di istruzione
Napoli e Leopardi
Recanati e Leopardi
Stabilimenti Pirelli Milano (una alunna)
Verona
Orientamento professionale
Incontri all’Università di Tor Vergata
Incontro all’Università La Sapienza
Incontro di formazione finanziaria con esperti
Partecipazione allo Young International Forum
Partecipazione alla prima giornata educational presso Università Luiss
Roma
Nell’arco del Triennio sono state svolte le seguenti attività extracurricolari.
14
La classe è stata coinvolta nel Progetto Alternanza scuola – lavoro, che mira a:
•
sviluppare un rapporto di collaborazione e fiducia tra i giovani (future figure operanti nel settore
amministrativo-contabile o tecnico) e settori amministrativi aziendali
•
diffondere la conoscenza dei principi etici di base del sistema impresa e delle sue dinamiche nel più
ampio rispetto della collettività, fondato sul disposto dell’art. 53 della Costituzione.
Si indicano di seguito gli strumenti operativi che vengono adottati:
•
indagine preliminare sul territorio
•
richieste di collaborazione alle aziende
•
informazione di attività di alternanza scuola lavoro ai genitori e agli allievi
•
convenzione di tirocinio di formazione e di orientamento
•
progetto formativo e di orientamento
•
nomina tutor scolastico su designazione del Dirigente scolastico
•
comunicazione attività di stage alle aziende
•
registro attività di stage (libretto personale)
•
scheda di valutazione di stage (da parte del tutor aziendale)
•
attestato di stage rilasciato dall’azienda
•
relazione finale dello stagista.
La classe ha dunque effettuato le seguenti attività
PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
STAGE FORMATIVI :
A.s. 2012/2013 CLASSE 3 E AFM - Alunni Partecipanti n. 3 (Massaroni , Piombarolo e Girleanu)
Periodo: due settimane giugno 2013
A.s. 2013/2014 CLASSE 4 E AFM – Tutti gli studenti
Periodo: dal gennaio 2014 (2 settimane,)
A.s. 2014/2015 CLASSE 5 E AFM – Tutti gli studenti
15
Periodo: dal novembre/dicembre 2014 (2 settimane,)
14. RELAZIONI
1. Religione
2. Italiano/ Storia
3. Diritto e Economia Politica
4. Matematica
5. Educazione Fisica
6. Economia Aziendale
7. Inglese
8. Francese
16
1. Religione
Roma, 15 Maggio 2015
RELAZIONE FINALE IRC – A.S. 2014-2015
CLASSE 5 E AFM
PROF. BONAMIGO
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe, composta da 13 alunni che si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica, sin
dall’inizio dell’anno scolastico ha dimostrato un comportamento corretto ed un
particolare livello
d’interesse per i contenuti e temi trattati.
Lungo i cinque anni di condivisione della dinamica didattica del IRC trascorsi insieme, la classe ha
dimostrato, interesse e comportamento sostanzialmente corretto. Anche nei momenti meno positivi la
classe ha sempre risposto positivamente agli interventi e ai richiami in materia, in modo tale da arrivare a
quest’ultimo anno con un atteggiamento che ha favorito lo svolgimento della dinamica didattica.
Atteggiamento osservato dalla loro capacità ricettiva degli argomento proposti, ma anche propositiva per
quanto riguarda i percorsi da intraprendere e rielaborativa nella misura in cui sono stati in grado di
collegare concetti già acquisiti a quelli nuovi.
L'anno che si conclude è stato anche spazio di confronto e dialogo anche a livello personale su
temi e problematiche proposte dagli alunni stessi e trattate con dibattito di gruppo oppure con colloquio
personale.
17
2. Italiano/storia
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“ L e o p o l d o
P i r e l l i
“
V E afm
a. s. 2014 / 15
Prof. Massimo Marzano
R
E
L
A
Z
I
O
N
E
F
I
N
A
L
E
LETTERATURA ITALIANA E STORIA
QUADRO DELLA CLASSE.
La V E afm è una classe, formata da 18 studenti (dieci alunne e otto alunni ), che hanno
mostrato un miglioramento nel rendimento nel corso del triennio ed interesse per le
materie.
In generale tutti si sono impegnati, per cui si è potuto avere progressivamente un
miglioramento dell’im pegno, una applicazione più costante e partecipe allo studio ed un
analisi più riflessiva e cosciente dei contenuti culturali.
I giovani hanno mostrato un diverso livello di capacità intellettive e di impegno nello
studio, per cui mentre ci sono alcuni, che sono dotati di discrete capacità e di una
tenace forza di volontà, ce ne sono altri, che hanno bisogno di tempo per comprendere
e mettere a punto un valido metodo di analisi critica dei contenuti culturali e per
applicarsi allo studio in modo più costruttivo e valido, conservando, però,
delle
difficoltà espositive, dovute al loro carattere riservato o emotivo.
Tutti gli studenti hanno avuto un buono comportamento e si sono sempre impegnati nel
superare le difficoltà di comprensione o di esposizione dei contenuti culturali, per cui ci
18
sono sempre stati un buon rapporto interpersonale, un interessante scambio di opinio ni
ed un proficuo lavoro, sia nelle attività scolastiche, che in quelle extrascolastiche.
.
CONTENUTI ED ATTIVITA'.
Si è cercato di analizzare in modo organico lo svolgimento della letteratura italiana da
Verga almeno fino a Svevo, Pirandello, Ungaretti e Montale e gli avvenimenti storici
dagli inizi del ‘900 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, sopr attutto in
riferimento alle vicende italiane.
I contenuti sono quelli già previsti in fase di pro grammazio ne, perché è stata sempre
presente l’intenzio ne di incidere quanto più possibile sull’impostazione globale e su
un’analisi più accurata ed approfo ndita delle tematiche.
METODI E SUSSIDI DIDATTICI .
Gli argomenti sono stati esaminati per sviluppo cronologico, come risulta dai programmi
allegati, tenendo presente e formulando spesso rapporti e confro nti tra gli scrittori e le
correnti artistiche/letterarie.
Si è seguito il metodo tradizionale della lezione espositiva, ma spesso degli argomenti
sono presentati con il metodo della lezio ne euristica, cioè analizzando una serie di brani
antologici e di documenti storici significativi, in cui indiv iduare i termini, i concetti
fondamentali e le strutture compositive per risalire alla poetica di un autore o di una
corrente e al perio do storico, perchè gli studenti potessero così acquisire un accettabile
metodo critico.
Il metodo critico è stato basato sul collegamento tra storia e letteratura, in modo che
gli alunni comprendessero meglio lo sviluppo della corrente letteraria e le sue
problematiche e valutassero meglio i legami, i motivi storici e culturali, che hanno
contribuito alla formazione di un movimento, di una poetica, di una scuola.
Gli alunni sono stati spesso spronati a formulare osservazioni critiche, a prendere
posizione sugli argomenti, sia letterari, che storici, che di attualità.
Alcune
problematiche
contemporanee
sono
state
frequentemente
esaminate
e
dibattute, anche con l’ausilio del “quotidiano in classe”, perchè gli alunni prendessero
coscienza dei problemi della società e perché potessero ampliare, anche attraverso
letture personali, le lo ro conoscenze e le loro osservazioni critiche.
Sono stati proiettati dei film, per sensibilizzare maggiormente gli alunni e per farli
arrivare ad una comprensione più completa e stimolante di alcune problematiche:
 La ques tione meridionale: Paolo e Vittorio Taviani, da “Kaos”, “La giara”;
19
 La vita sotto un regim e dittatoriale: Ettore Scola, “Una giornata particolare”;
 La tragedia delle persecuzioni razziali: Roberto Benigni, “La vita è bella”;
 La violenza sotto l’oppressione straniera, nello s pecifico la situazione dell’Italia dopo
l’8 settembre: Roberto Rossellini, “Roma città aperta”;
 Il dr amma della guerra: Ermanno Olmi, “….torneranno i prati…..;
John Madden, “Il mandolino del Capitano Corelli”;
 Esame della vita di un grande s crittore: Mario Martone, “Il giovane favoloso”, con
viaggio a Recanati e a Torre del Greco-Napoli.
I titoli degli elaborati scritti hanno riguardato argomenti di attualità, di letteratura, di
storia, da sviluppare nelle varie forme, previste dalla normativa sugli esami di maturità
( temi, saggi brevi, articoli di giornali, analisi di testi, quesiti a risposta singola).
In classe lo svolgimento degli elaborati scritti, dei questionari e delle domande è stato
sempre esaminato ed analizzato, per fornire agli alunni co nsigli su come esaminare le
tracce proposte, come individuare le pro blematiche e come affrontare l’analisi culturale
e critica degli argomenti.
Alcuni argomenti di storia, come risulta dai programmi allegati, sono stati selezionati,
schematizzati e precisati in modo dettagliato, per fornire agli studenti delle indicazio ne
di sviluppo.
CRITERI DI VERIFICA.
Nella valutazione si so no tenuti presenti non solo la rispondenza del contenuto a quello
che veniva richiesto, la correttezza ortografica, grammaticale e sintattica e la chiarezza
ed l’organicità dell' esposizione, ma anche l' impegno, l' interesse e la partecipazione
didattica ev idenziata.
Per quanto riguarda la prova scritta di italiano sono state seguite e provate varie
griglie, ma alla fine sono state scelte quelle che vengo no allegate, perché più semplici
nelle voci, che vengono prese in esame.
Il docente
Massimo Marzano
I. I. S. “ LEOPOLDO PIRELLI “
Roma
PROF. MA SSI MO MAR ZANO
ANNO SCOLASTICO 20 14 / 15
20
3. Diritto ed Economia pubblica
RELAZIONE
CLASSE 5E AFM
DIRITTO E ECONOMIA PUBBLICA
Prof. Maria Luisa Buonpensiere
La classe ha sempre tenuto nel corso
dell’anno scolastico un comportamento corretto e
responsabile. Anche la partecipazione all’attività didattica è stata nel complesso adeguata per quanto
riguarda il lavoro svolto in classe; inferiore l’impegno nello svolgimento dei compiti assegnati a casa.
Il livello di preparazione, salvo alcuni alunni che hanno raggiunto risultati buoni, si è attestato mediamente
su livelli pienamente sufficienti.
I programmi sono stati svolti quasi interamente, in linea con la programmazione.
Si è proceduto a verifiche formative orali e a verifiche sommative scritte con domande a risposta aperta .
Nella valutazione si è tenuto conto dei seguenti elementi: 1) comprensione e conoscenza dell’argomento;
2) capacità di sintesi ; 3) competenza linguistica; 4) rielaborazione autonoma
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“LEOPOLDO PIRELLI”
RELAZIONE (Matematica)
Nella classe si evidenzia un discreto livello di coesione del gruppo, retto da relazioni di amicizia e reciprocità
di scambio e di aiuto fra essi E’ indubitabile che tale prassi sia servita di sostegno ai più deboli e nel
contempo va dato atto agli studenti più capaci di aver messo le loro competenze al servizio della classe.
Per ciò che riguarda il profitto si è presenza di una situazione eterogenea a fianco di alcuni profitti medio
alti e di un nutrito gruppo di alunni che, con tenacia e costanza, si sono prodigati per supplire alle
svantaggiate condizioni di partenza, è da segnalare qualche caso in cui tale impegno è risultato carente. Ciò,
assieme ad una mal gestita ansia nell’affrontare le molteplici prove ed ad un metodo di studio più volto alla
riproduzione dei contenuti nella forma in cui si sono presentati che allo loro rielaborazione, ha inciso sul
rendimento conclusivo di alcuni studenti, pur dotati di buone abilità.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Usare le strutture logiche acquisite da applicare in situazioni non standardizzate.
Elaborare strategie per risolvere problemi riguardanti il campo economico-aziendale.
In particolare, la disciplina ha teso a far acquisire agli studenti:
•
capacità di ricercare le fonti delle informazioni, di utilizzare e organizzare le stesse in funzione del
problema da risolvere individuando, rispetto ai tempi e alle modalità di utilizzo, quelle essenziali e
quelle superflue o, ridondanti;
•
abilità linguistiche ed espressive per esporre in forma scritta e orale le proprie conoscenze
utilizzando correttamente e in modo appropriato i termini tecnici.
•
la metodologia logico-deduttiva per individuare i collegamenti tra le varie discipline ed ottimizzare
le procedure risolutive, di verifica e documentazione.
METODI E STRATEGIE
•
Lezione frontale nei momenti introduttivi delle varie unità didattiche;
•
Discussioni e interrogazioni;
•
Correzione con discussione dei compiti assegnati;
•
Lavori di gruppo;
•
Elaborazione individuale di argomenti, utilizzando autonomamente un testo;
•
Attività di recupero in itinere
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VALUTAZIONE
La valutazione ha tenuto conto dell’impegno, della regolarità nella frequenza, della partecipazione al
dialogo educativo, dei progressi fatti rispetto alla situazione iniziale, dell’assiduità nell’esecuzione dei
compiti assegnati, della pertinenza delle risposte alle domande formulate, della chiarezza espositiva, della
competenza linguistica e del livello di conoscenza acquisito, della capacità di rielaborazione, di
collegamento e di applicazione delle conoscenze.
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4. Educazione Fisica
Relazione finale di Educazione Fisica Classe 5° E amf a.s. 2014/2015
Livello di partenza
La classe è formata da elementi molto interessati, partecipi e dotati di ottime capacità.Gli allievi di questa
classe hanno sempre manifestato entusiasmo spontaneo per le diverse attività proposte e, straordinaria è
stata la versatilità di quasi tutti che hanno raggiunto eccellenti risultati.
Obiettivi didattici raggiunti ( capacità, abilità, conoscenze relative alla disciplina)
Notevole miglioramento dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio,affinamento delle capacità
coordinative,consolidamento del carattere,sviluppo della socialità e del senso civico,acquisizione di
informazioni relative ad uno stile di vita corretto e mirato al mantenimento della salute
psicofisica,conoscenze relative alla prevenzione di infortuni e norme di primo soccorso in caso di trauma.
Utilizzo delle qualità fisiche e neuro-muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze ed ai vari
contenuti tecnici ed applicazione delle conoscenze acquisite ai fini del mantenimento della salute dinamica.
Capacità di praticare la pallavolo,il tennis tavolo,il badminton, la pallapugno, il calcio a cinque in modo
congeniale alle proprie attitudini.
Obiettivi didattici ed educativi raggiunti (competenze anche trasversali)
Evoluzione e consolidamento di un’equilibrata coscienza sociale basata sulla conoscenza di sé e sulla
capacità di integrarsi e di differenziarsi nel e dal gruppo tramite l’esperienza concreta di contatti sociorelazionali soddisfacenti.
Acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive come costume di vita e la coscienza e
conoscenza dei diversi significati che lo sport assume nella attuale società.
Formazione di una personalità critica autonoma con capacità di dialogare costruttivamente,sempre nel
rispetto delle regole.
Superamento della competitività fine a se stessa con la capacità di valutare ed apprezzare le proprie e le
altrui attitudini.
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Contenuti
1) Potenziamento fisiologico
A) Resistenza aerobica (corsa, salti, saltelli, andature atletiche, ginnastica aerobica)
B) Resistenza anaerobica (stesse attività del punto A con diversi carichi ed intervalli)
C) Forza (esercizi a coppie, alla spalliera, con sovraccarico)
D) Velocità (esercizi e giochi di reazione motoria a stimoli acustici e visivi, scatti su brevi distanze,
prove cronometrate)
E) Mobilità articolare (esercizi di allungamento e conoscenza teoria del concetto di stretching e delle
sue applicazioni)
2) Rielaborazione schemi motori di base
A) Esercizi di coordinazione generale anche con piccoli attrezzi (funicelle)
B) Esercizi di coordinazione oculo-manuale ed oculo-podalica
C) Esercizi di equilibrio statico e dinamico
3) Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e senso del civico
A) Vari tipi di giochi sportivi anche in forma agonistica
B) Esercizi e lavori di gruppo
C) Partecipazione all’organizzazione di varie attività ed arbitraggio
D) Valutazione autonoma (test motori)
4) Conoscenza e pratica delle attività sportive
Giochi sportivi: - pallavolo
- calcio a cinque
- badminton
- tennis
5) Argomentazioni teoriche
-
Capacità condizionali
-
Benefici dello sport sulla salute
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-
Concetto di salute
-
Traumatologia e primo soccorso;
-
Alimentazione e nutrienti
Metodologie operative, risorse e strumenti
Metodo globale, analitico, apprendimento per livelli di difficoltà, lavoro individuale e di gruppo.
Partecipazione a ai tornei interni di pallavolo e calcio a cinque..
Nello svolgimento delle lezioni si è cercato di coinvolgere sempre tutta la classe e di instaurare un clima tale
da stimolare l’interesse , il coinvolgimento emotivo, la reciproca collaborazione.
Sono stati utilizzati gli spazi operativi di via Boncompagni e della palestra Avila e tutti gli attrezzi disponibili
codificati e non.
Valutazione, criteri, modi di verifica ed autoverifica
La valutazione finale è stata determinata: dai risultati conseguiti nelle varie prove oggettive, dai
miglioramenti conseguiti rispetto ai livelli di partenza, dalla verifica sistematica dell’impegno, dell’interesse,
la costanza nel perseguire gli obiettivi didattici, il rispetto delle regole di convivenza e degli spazi operativi.
L’insegnante
Donato Quatrale
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5. Economia Aziendale
RELAZIONE CLASSE V E AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
ECONOMIA AZIENDALE
PROF.SSA ANNA MARIA MANNUCCI
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Il programma di economia aziendale è particolarmente ricco di tematiche che portano allo sviluppo delle
competenze previste per il quinto anno di corso. In considerazione della numerosità degli argomenti e di
alcune disomogenità nel processo di apprendimento emerse nel primo periodo, si è ritenuto procedere
con:
1) un approfondito riepilogo delle conoscenze di base.
2) Una preferenza spiccata per la didattica laboratoriale al fine di fissare le esperienze sulla casistica
proposta.
3) Sviluppare il lavoro in gruppi (al fine di permettere il passaggio di conoscenze e abilità tra pari)
4) Preferire la lezione partecipata per favorire l’interazione.
Il lavoro si è sviluppato in un ambiente di reciproca fiducia e di serietà nell’applicazione scolastica, qualche
incertezza è da rilevare nell’approfondimento a casa.
Per i risultati ottenuti si può rilevare la presenza di tre livelli medi:
•
Alcuni alunni hanno ottenuto risultati che possono ritenersi di ottima competenza
•
Una fascia intermedia numerosa ha raggiunto risultati discreti
•
Un numero esiguo di alunni può ritenersi sufficiente .
E’ da rilevare il comportamento sempre rispettoso dell’istituzione scolastica e dei docenti
Anna Maria Mannucci
Roma 15/05/2015
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6. Inglese
IIS Pirelli
A.S. 2014-2015
Classe 5E AFM
Lingua e Civiltà Inglese
RELAZIONE SULLA CLASSE 5^ E AFM
La classe è composta da dieci ragazze e otto ragazzi. Ho preso la classe lo scorso anno, in quarto, e sono
stata subito ben accolta, instaurando con i ragazzi un rapporto di reciproca fiducia e condivisione delle
responsabilità. Il gruppo classe è molto unito e collaborativo. Tutti sono educati e rispettosi e dimostrano
grande fiducia e interesse verso l'opinione e l'esperienza degli insegnanti in generale. Si sono sempre
applicati nello studio con serietà e sono sempre stati precisi nelle consegne. Se permangono delle lacune
nella lingua straniera forse ciò è dovuto all'alternanza di docenti che hanno avuto nei primi tre anni.
Nel complesso ho trascorso con loro due anni davvero soddisfacenti e mi auguro che tutti possano
conseguire i risultati che meritano.
Prof.ssa Viviana Tocci
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I.I.S. “LEOPOLDO PIRELLI” - ROMA
7. Francese
Anno scolastico 2014-2015
Classe V E AFM
RELAZIONE FINALE DI LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE
La classe 5^E AFM è composta da 18 alunni, tutti provenienti dallo stesso corso, ad eccezione di 4 alunni
inseriti in questa classe all’inizio del quarto anno. Ho preso questa classe al terzo anno e fin dall’inizio ho
rilevato un grado di preparazione non omogeneo, in quanto una parte della classe presentava carenze
linguistiche che si manifestavano nelle quattro abilità fondamentali o per meglio dire nella comprensione e
produzione orale e scritta. Per tale motivo, prima di iniziare la trattazione degli argomenti tecnicocommerciali, è stato necessario riprendere il programma svolto nel biennio al fine di consentire
l’acquisizione di una maggiore padronanza linguistica. Durante il corso del corrente anno scolastico sono
stati affrontati argomenti inerenti all’aspetto geografico ed istituzionale francese e sono stati proposti
diversi modelli di lettere commerciali, cercando di seguire in modo logico lo svolgersi di una trattativa
commerciale.
Per quanto riguarda la produzione scritta si sono svolte esercitazioni varie: questionari per verificare la
comprensione dei brani, composizioni, esercizi grammaticali e lessicali per migliorare il patrimonio
linguistico e le capacità espressive nonché molte verifiche orali e scritte di tipo collegiale e individuale, che
sono servite a misurare di volta in volta sia l’efficacia dell’azione didattica, sia il grado di apprendimento
raggiunto dai discenti. A questo proposito posso affermare che la maggior parte della classe ha seguito le
lezioni con interesse, continuità e partecipazione dimostrandosi nel complesso interessata agli argomenti
linguistici affrontati ed in particolare ha evidenziato interesse per le tematiche specifiche riguardanti il
settore commerciale e quello concernente la civiltà. Per quanto riguarda il profitto ho riscontrato nella
maggior parte della classe una discreta disposizione all’apprendimento e buona volontà nell’applicazione,
che si è mantenuta costante nel corso di tutto l’anno scolastico. Alcuni alunni, inoltre, si sono distinti per
capacità, interesse, impegno e partecipazione, raggiungendo un livello di preparazione discreto e, in
qualche caso, anche buono sia dal punto di vista morfologico-sintattico che da quello della comunicazione
orale. Il resto della classe, adeguatamente e continuamente stimolato attraverso attività di gruppo inerenti
al programma d’esame, è riuscito grazie ad un impegno costante e alla buona volontà a colmare le lacune
preesistenti, ottenendo risultati pienamente sufficienti, ad eccezione di qualche allievo che, poco incline
alla materia e per discontinuità nell’impegno, non è riuscito ad inserirsi pienamente nel discorso didattico
ottenendo risultati mediocri. Il programma è stato svolto con sistematicità e portato a termine in
conformità con quanto preventivato all’inizio dell’anno scolastico. Il comportamento è stato sempre
corretto.
Roma, 8/05/2015
L’insegnante
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PRIMA SIMULAZIONE III PROVA
31/3/2015
DIRITTO
1) Illustra le caratteristiche del sistema parlamentare
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2) Spiega in che consiste la funzione di giudice delle leggi della Corte Costituzionale
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3) Illustra le principali novità introdotte dalla Legge 3/2001 di riforma del Titolo V della Costituzione
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IIS Pirelli
A.S. 2014-2015
Classe 5 E AFM
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA -
LINGUA INGLESE
MARKETING
Business today is highly competitive because a lot of companies produce similar things and all of them want
the consumer to buy their goods. In order to be successful, a producer has to develop a product that meets
the needs and wants of consumers better than other products. That's why marketing is so important.
Marketing is a planning process that identifies, anticipates and satisfies customers' requirements profitably.
The marketing concept is the philosophy that companies must meet the needs of their customers to
achieve success. The potential customer becomes the centre of all the activities of an organization.
Companies try to find out exactly what the customer needs or wants through market research. They
analyse their findings and then attempt to create and develop a product that fulfills the requirements.
Market research is the study of market characteristics (e.g. age, income, attitudes etc...) to obtain clear
information about what consumers want or need. The analysis of market research data influences the
production, the price, the distribution and the promotion of a product or service.
1) Explain why marketing is customer-focused
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2) What are the aims of market research?
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NOM ……………………………………………. PRÉNOM …………………………………………………..
CONSOMMATION
Le bio décolle en France
Dix millions de foyers, soit 42% de foyers français, ont acheté au moins un produit biologique durant
l’année écoulée, selon une étude de Secodip. Le bio reste cependant marginal : il ne représente que 1,5%
des dépenses globales alimentaires. Il touche une clientèle spécifique : celle des foyers de une ou deux
personnes, plutôt favorisés financièrement. Ce mode de consommation reste occasionnel. On n’achète
bio que six fois par an en moyenne, pour une dépense inférieure à 5 euros. Les consommateurs
s’orientent majoritairement vers la grande distribution pour leurs achats bio : celle-ci détient déjà 77%
du marché. Fuyant le poulet à la dioxine, 3 millions d’acheteurs supplémentaires se sont tournés vers le
poulet bio, désormais le produit phare du label biologique. Grȃce aux scandales alimentaires à répétition,
le bio progresse de 45% sur un an et a conquis 2,8 millions de nouveaux adeptes.
‹‹Alternatives économiques›› N.137
Répondez aux questions suivantes :
1) Combien de fois par an les consommateurs achètent-ils des produits bio?
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2) Qu’est-ce qui a favorisé la progression des ventes des produits bio?
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3) Combien de nouveaux adeptes ont été conquis par les produits bio?
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Scienze motorie
1) Distorsione: cos’è ? Come si presenta e cosa fare?
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2) Elenca e descrivi i fondamentali individuali di pallavolo
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PROGRAMMI SVOLTI
PROGRAMMA SVOLTO IRC – A.S. 2014-2015
CLASSE 5 E AFM
PROF. BONAMIGO
OBIETTIVI E COMPETENZE
a) Descrivere i modelli di vita (valori) e cultura cristiana confrontandoli con i modelli di vita e
cultura contemporanei
b) Identificare alcuni elementi della morale cristiana e della dottrina sociale della Chiesa
CONTENUTI DEL PERCORSO FORMATIVO
a) Elementi di Dottrina sociale della Chiesa: bene comune, giustizia e pace
b) I valori cristiani che compongono la nostra società
c) Valori cristiani e modelli economici attuali: la possibilità di un capitalismo sostenibile
d) Quaresima: la sobrietà come valore fondamentale per uno stile di vita sostenibile
e) Le virtù: l’uomo intelligente capace di compiere il bene; l’atto morale
f)
Il problema del male: origine e concetti fondamentali
g) Ricorrenze: Santi e Defunti, Natale, Quaresima/Pasqua, Giornata della Memoria
h) Temi di attualità
i)
Ricapitolazione di quanto visto negli anni precedenti; schema complessivo
STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli elementi fondamentali per la valutazione degli studenti sono stati la partecipazione al dialogo
educativo, l’interesse manifestato, il comportamento tenuto durante le lezioni, le conoscenze e abilità
previste per il percorso del quinto anno.
Roma, 15 Maggio 2015
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I. I. S. “ LEOPOLDO PIRELLI “
Roma
PROF. MA SSI MO MAR ZANO
ANNO SCOLASTICO 20 14 / 15
V E afm
PROGRAMMA DI LETTERATURA ITALIANA.
TESTI ADOTTATI:
- Marta Sambugar/Gabriella Salà, “Letteratura, vol. 3”
“Dall’Età del Positiv ismo alla letteratura contemporanea”. Ed. L a Nuova Italia
- S. Guglielmino : " Guida al Novecento "
L'ETA' DEL POSITIVISMO E DEL VERISMO
I problemi dell' Italia postrisorgimentale
Il positivismo
La tendenza al reale
Verismo italiano e naturalismo francese
- Testi :
Ippolito Taine : “I tre agenti fondamentali della storia: race, milieu , moment "
Emilio Zola : “ Le caratteristiche del romanzo sperimentale "
G. Verga :
da " L'Amante di Gramigna ": "Propositi e metodi dello scrittore verista"
da " I Malavoglia ": Prefazio ne
Giovanni Verga
La vita e la prima maniera
La fase verista : la poetica
L'ideolo gia
L'arte e la lingua
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- Testi :
da" Vita dei campi " :
" Fantasticheria "
" Rosso Malpelo "
" L'amante di Gramigna "
da" Novelle Rusticane ":
" Cos'è il re "
" La roba "
" La libertà "
da “ I Malavoglia “:
“ La presentazione della famiglia Malavoglia “
“ Ora è tempo d’andarsene “
da" Mastro don Gesualdo":
" La morte di Mastro don Gesualdo"
L'ETA' DEL DECADENTISMO
Il Decadentismo : nuovi indirizzi della prosa e della poesia
I caratteri generali del Decadentismo italiano
La crisi di fine Ottocento.
Il contesto storico: - Il trasformismo;
- Lo sviluppo industriale;
- La Triplice Alleanza;
- Il movimento operaio.
Suggestio ni ed esempi stranieri: - C. Baudelaire
- P. Verlaine
- A. Rimbaud
- Tipologia dell’eroe decadente: Huysmans, O. Wilde
Componenti e aspetti del decadentismo:
-
Il deteriorarsi del positivismo;
- Il superomismo di F. Nietzsche;
- L’intuizionismo di Bergson;
- La scoperta dell’inconscio di Freud.
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-Testi :
Charles Baudelaire : " Spleen "
“ Corrispo ndenze “
" L'Albatros "
Arthur Rimbaud: “ Vocali “
Paul Verlaine : “Canzo ne d’autunno”
“ Languore “
" Arte poetica "
Posizioni del decadentismo italiano:
- Giovanni Pascoli :
La vita e l'ideologia
La poetica
I temi e lo stile
- Testi :
da " Myricae ":
" L’assiuolo”
“ Lavandare "
" X Agosto "
“ Novembre “
“ Temporale “
“ Arano “
da " I canti di Castelvecchio ":
“ La mia sera “
" Il gelsomino notturno "
“ Nebbia “
da “ I Primi Poemetti “:
“ Nella nebbia “
da " I Poemi conviviali "
“ L’ultimo viaggio di Ulisse “
da " Prose e discorsi ":
" Il fanciullino "
“ La grande proletaria si è mossa “
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Le inquietudini del pr imo Novecento:
Il contesto storico: -
Il disegno politico di Giolitti;
-
Lo sviluppo industriale;
-
L’impresa libica;
-
Interventismo e neutralismo.
Suggestio ni ed esempi stranieri:
- F. Kafka
- M. Proust
- J. Joyce
Verso il romanzo .
La figura dell' " inetto ".
- Italo Svev o
Il superamento degli schemi ottocenteschi
La novità strutturale de " La coscienza di Zeno "
La consapevolezza
-Testi :
da " La coscienza di Zeno ":
- " L'adulterio "
- " La vita attuale è inquinata alle radici "
Luigi Pirandell o
-
La vita e l'ideologia
La poetica: " il sentimento del contrario "
La narrativa
Il teatro
- Testi :
" L'umorismo ": “Il sentimento del contrario”;
39
“Novelle per un anno” :
-
" Il treno ha fischiato "
-
" Ciaula sco pre la luna "
-
" La giara "
-
“ Di sera, un geranio”
“ Il fu Mattia Pascal “ : trama e significato
" L' uomo dal fiore in bocca "
“ Enrico IV “: “Enrico IV per sempre”
La poesi a - C aratteristiche della nuova poes ia
- Giuseppe Ung aretti
La scoperta della parola
Scomposizione del verso ed uso dell'analogia
Evoluzio ne ideolo gica nella sua produzione letteraria
- Testi:
da "Vita di un uomo":
“ Il porto sepolto “
" Commiato “
“ Mattina “
" S. Martino del Carso "
" Veglia "
" Sono una creatura "
" Soldati "
" Fratelli "
" I Fiumi "
“ In memoria “
“ Mattina “
" La madre "
“ Per il figlio morto”
“ Non gridare più “
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- Eugenio Montale
Lessico e paesaggio
Emblema e correlativ o oggettivo
Una negatività dialettica
I successivi approfondimenti
- I Testi
da "Ossi di seppia":
" Meriggiare pallido e assorto"
" Spesso il male di vivere ho incontrato"
“ Cigola la carrucola del pozzo “
" I limoni"
" Non chiederci la parola "
" Meriggiare pallido e assorto"
da "Le Occasioni ":
"La casa dei do ganieri"
“ Non recidere, forbice, quel volto “
Da “Satura”:
“ Ho sceso dandoti il braccio “
- Umberto Saba
La celebrazione del quotidiano
L’adozione di parole senza storia
La totale accettazione della vita
I successivi approfondimenti
- I Testi
" A mia moglie “
“ La capra "
" Trieste "
“ Città vecchia”
“ Sera di febbraio “
“ Goal “
" Teatro degli Artigianelli “
“ Ad un giovane comunista”
“ Ulisse”
“ Amai ”
GLI ALUNNI
IL DOCENTE
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I. I. S. “ LEOPOLDO PIRELLI “
Roma
PROF. MA SSI MO MAR ZANO
ANNO SCOLASTICO 20 14 / 15
V E afm
PROGRAMMA DI ST ORIA.
TESTI ADOTTATI:
-
M. Cattaneo-C. Canonici-A. Vittoria, “Manuale di storia, vol. 3”
”Il Novecento e il nuovo millennio”, ed. Zanichelli.
La costr uzione dello Stato e della nazione
- Un difficile inco ntro tra nord e sud
- Il brigantaggio
- La costruzione dello Stato
- La Destra Storica
- La terza Guerra d’Indipendenza
- La liberazione di Roma e la rottura con il pontefice
- La costruzione della nazione
- Il risanamento economico
Da Depretis alla crisi di fine secol o
- La questione meridionale
- La Sinistra Storica e D epretis
- Ascesa e caduta di Crispi
L'età giolitti ana.
- Il programma politico di Gio litti
- L’economia italiana durante il periodo giolittiano
- Mezzogiorno ed emigrazione
- Socialisti e Cattolici
- La crisi del sistema giolittiano
- La guerra di Libia
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La prim a guerr a mondiale: 1914 - 1918:
- I blocchi contrapposti
- La rivalità austro-russa nei Balcani. Lo scoppio del conflitto
- La neutralità italiana. Il paese diviso
- Lo svolgimento delle operazioni militari
- La conferenza di pace di Parigi
La crisi dello Stato liberale e l'avvento del fascismo in Italia:
- Il collasso economico
- Le elezioni politiche del 1919
- Nasce il movimento fascista
- La scissione di Livorno
- La marcia su Roma
- Il primo governo Mussolini
- Il delitto Matteotti. Il discorso del 3 gennaio 1925
- La creazione dello Stato fascista
- L’economia italiana negli anni T renta:
- Gli effetti della crisi del 1929 in Italia
- La politica econo mica del fascismo
- La bo nifica delle paludi Pontine
La Germania dalla Repubblica di Weimar alla costituzione del Terzo Reich.
- La nascita della Repubblica di Weimar
- La crisi economica e politica del 1923
- Hitler conquista il potere
- La dittatura nazionalsocialista
- L’antisemitismo e la persecuzione degli ebrei
La grande crisi: economia e soci età negli anni ’30
- Il crollo di Wall Street
- La teoria di Keynes
- Il New Deal
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Principali avvenimenti della II guerra m ondiale
- Il ritorno della Germania sulla scena internazionale
- La politica estera dell’Italia
- La formazione di un fronte antifascista
- La guerra civ ile spagnola
- 1938: Hitler riprende l’offensiva
- L’inizio del Seco ndo Conflitto Mondiale
- La resa della Francia e l’intervento dell’Italia
- L’attacco alla Grecia e la guerra in Africa
- L’attacco all’Unione Sovietica
- Il Giappone
- L’ultima fase della guerra contro la Germania
- La conclusione della guerra co ntro il Giappo ne
- Le atrocità della guerra
- I processi e il nuovo assetto mondiale
Gli avvenimenti i n Italia dal 25 lugli o 1943 al 25 aprile 1945
- 1942: la svolta della guerra
- La caduta di Mussolini e lo sbarco anglo-am ericano
- L’Italia divisa in due
- La formazione di un fronte antifascista
- Le condizioni di pace imposte all’Italia
Il referendum : Monar chia - R epubblica - La Costituzione r epubbli cana –
Le elezi oni politiche del 1948
- La nascita della Repubblica italiana
- La Costituente
- La rottura dell’unità nazionale
- La vittoria della Democrazia Cristiana
- La crescita economica
44
La divisione dell’ Eur opa
- La nascita dell’O.N.U.
- Gli accordi di Bretton Woods
- La frattura tra Est e Ovest
- Il piano Marshall
- La crisi di Berlino
- L’Europa tra le due superpotenze
GLI ALUNNI
IL DOCENTE
45
PROGRAMMA DI DIRITTO
CLASSE 5E AFM
Prof Maria Luisa Buonpensiere
UNITA’1 COSTITUZIONE E FORMA DI GOVERNO
1. La Costituzione: nascita, caratteri, struttura
1. La nascita della Costituzione
2. La struttura della Costituzione e degli articoli
2. I principi fondamentali della Costituzione
1. La democrazia
2. I diritti di libertà e i doveri
3. Il principio di uguaglianza
4. L’internazionalismo
3. I principi della forma di governo
1. I caratteri della forma di governo
2. La separazione dei poteri
3. La rappresentanza
4. Il sistema parlamentare
5. Il sistema presidenziale
6. Il regime dei partiti
UNITA’ 2 L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE
1. Il Parlamento
1. Il bicameralismo
2. Le norme elettorali per il Parlamento
3. I sistemi elettorali maggioritari e proporzionali
4. La legislatura
5. La posizione dei parlamentari
6. La legislazione ordinaria
7. La legislazione costituzionale
46
2. Il Governo
1. La formazione del Governo
2. Il rapporto di fiducia
3. La struttura e i poteri del Governo
4. I poteri legislativi
5. I poteri regolamentari
3. Il Presidente della Repubblica
1. Caratteri generali
2. La politicità delle funzioni presidenziali
3.Elezione, durata, supplenza
4. I poteri di garanzia e rappresentanza nazionale
5. Amnistia, indulto e grazia
6. Gli atti, le responsabilità e la controfirma ministeriale
4. La Corte Costituzionale
1. La giustizia costituzionale in generale
2. Struttura e funzionamento della Corte Costituzionale
3. Il giudizio sulla costituzionalità delle leggi
4. I conflitti costituzionali
5. Il referendum abrogativo
UNITA’ 3 LO STATO AUTONOMISTICO: LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI
1 AUTONOMIA E DECENTRAMENTO
1. La Repubblica una e indivisibile: breve storia
2. L’art. 5 della Costituzione
3. Progressivo decentramento
4. La riforma del titolo V : i principi
5. Le nuove competenze dello Stato e delle Regioni
6. Il riparto delle competenze
7. Potestà regolamentare e riparto delle funzioni amministrative
47
2. Le Regioni
1. Le Regioni a Statuto speciale e a Statuto ordinario
2. Gli Statuti regionali
3. L’organizzazione delle Regioni
3. I Comuni e le Province
1. I Comuni in generale
2. Le Città metropolitane
3. Il sistema di elezione degli organi comunali
4. La durata degli organi comunali
5. Le funzioni dei Comuni
6. La Provincia
UNITA’ 4 LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
1. PRINCIPI E ORGANIZZAZIONE
1. La funzione amministrativa
2. I compiti amministrati dello Stato
3. La definizione legislativa della Pubblica Amministrazione
4. I principi costituzionali
5. Pubblica Amministrazione e normativa ordinaria
6. L’organizzazione amministrativa
7. Il Governo
8. Le Autorità indipendenti
9. Il Consiglio di Stato
10. La Corte dei Conti
2. GLI ATTI AMMINISTRATIVI
1. Generalità
2. I provvedimenti
3. Diversi tipi di provvedimenti
4. Il procedimento amministrativo
5. Validità ed efficacia degli atti amministrativi
6. La tutela nei confronti degli atti amministrativi illegittimi
48
3. I contratti della Pubblica Amministrazione
1. I contratti della Pubblica Amministrazione e l’interesse pubblico
2. La normativa sui contratti della P.A.
3. Il procedimento ad evidenza pubblica
4. La responsabilità della P.A.
4. Rapporti tra P.A. e imprese
1. La liberalizzazione e la semplificazione
2. Liberalizzazione dell’attività dei privati
3. Come si concretizza la semplificazione: alcuni esempi
UNITA’ 5 L’UNIONE EUROPEA
1. Il processo di integrazione europea
2. Le tappe del processo
3. L’organizzazione dell’Unione Europea
4. Il Parlamento europeo
5. Il Consiglio europeo
6. Il Consiglio dell’Unione
7. La Commissione
8. La Corte di Giustizia
9. La Corte dei Conti
10. La Banca Centrale
11. I principi di diritto dell’Unione Europea
12. Le fonti del diritto comunitario
13 . Le Libertà economiche
49
PROGRAMMA DI ECONOMIA POLITICA
CLASSE 5E AFM
Prof. Maria Luisa Buonpensiere
MODULO 1
L’ATTIVITA’ ECONOMICA PUBBLICA
UNITA’ 1
LA PRESENZA DEL SOGGETTO ECONOMICO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO
1.1 Il problema delle scelte nel sistema economico
1.2 Il ruolo dello Stato e della finanza pubblica
1.3 Il sistema liberista e la finanza neutrale
1.4 La finanza della riforma sociale e il sistema collettivistico
1.5 La crisi del 1929. Finanza congiunturale e finanza funzionale
1.6 Il sistema economico misto
1. 7 L’ampia nozione di soggetto pubblico
UNITA’ 2
LE DIVERSE FUNZIONI SVOLTE DAL SOGGETTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO
2.1 Le ragioni dell’intervento pubblico nell’attività economica
2.3 La correzione dei fallimenti el mercato
2.4 Le altre funzioni dell’intervento pubblico
2.5 Le diverse modalità dell’intervento pubblico nell’economia
UNITA’ 3
LA POLITICA ECONOMICA
3.1 La politica economica
3.2 La politica economica nell’ambito dell’Unione Europea
3.3 La politica fiscale
UNITA’ 4
GLI OBIETTIVI DELLA POLTICA ECONOMICA
4.1 L’obiettivo della stabilità economica
4.2 L’obiettivo dello sviluppo
4.3 L’obiettivo dell’occupazione
50
MODULO 2
LA POLITICA DELLA SPESA PUBBLICA
UNITA’ 1
LA SPESA PUBBLICA
1.1. Il concetto di spesa pubblica e la sua misurazione
1.2 La classificazione della spesa pubblica
1.3 L’espansione della spesa pubblica
1.4 Il problema del controllo della spesa pubbllica
1.5 La politica della spesa pubblica
1.6 Gli effetti negativi di un’eccessiva espansione della spesa pubblica
UNITA’ 2
LA SPESA SOCIALE
2.1 Lo Stato sociale
2.2 La previdenza sociale
2.3 Il sistema pensionistico
2.4 Le prestazioni previdenziali a sostegno del reddito
2.5 L’assistenza sanitaria
2.5 L’assistenza sociale
MODULO 3
LA POLITICA DELLE ENTRATE PUBBLICHE
UNITA’ 1
LE ENTRATE PUBBLICHE
1.1. Le entrate pubbliche in generale
1.2 Classificazione delle entrate pubbliche
1.3 I tributi in particolare
1.4 Le dimensioni delle entrate pubbliche
1.5 Le entrate pubbliche come strumento di politica economica
51
UNITA’ 2
LE IMPOSTE
2.1. L’obbligazione tributaria
2.2. Il presupposto di imposta
2.3 Gli elementi dell’imposta
2.4 I diversi tipi di imposta
2.5 I diversi tipi di progressività dell’imposta
2.6 I principi giuridici dell’imposta
2.7 Il principio di generalità e universalità
2.8 Il principio di uniformità
2.9 Il principio di progressività
2.10 Gli effetti microeconomici dell’imposta: evasione, elusione, rimozione, traslazione, ammortamento e
diffusione
MODULO 4
IL BILANCIO DELLO STATO
1 Le tipologie di bilancio
2 I principi del bilancio preventivo italiano
3 Le fasi del processo di bilancio
MODULO 5
Il SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
1 L’attuale sistema tributario
2. Caratteristiche generali dell’Irpef, dell’Ires e dell’Iva
3. Il finanziamento dei governi locali
Prof. Maria Luisa Buonpensiere
52
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“LEOPOLDO PIRELLI”
PROGRAMMA DI MATEMATICA
CLASSE V SEZIONE Eafm
Prof.ssa Coppola Loredana
anno scolastico 2014/15
Testo: Nuovo Matematica con applicazioni informatiche Casa Editrice Tramontana
ANALISI INFINITESIMALE
 Funzione reale di due variabili
 Dominio
 Derivate parziali prime e seconde
 Massimi e minimi relativi
 Massimi e minimi vincolati
 Massimi e minimi assoluti
 Massimi e minimi assoluti in un insieme chiuso e limitato
 Massimizzazione del profitto di un’impresa
 Massimo dell’utilità del consumatore con il vincolo del bilancio
 Combinazione ottima dei fattori di produzione
 Funzioni marginali
 Elasticità parziali
ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE
 Matrici
 Insiemi di matrici e loro strutture
 Determinante di una matrice quadrata
 Proprietà dei determinanti
 Matrice inversa di una matrice quadrata
 Rango di una matrice
 Sistemi di equazioni lineari
 Risoluzione dei sistemi lineari con il metodo di Cramer
53
RICERCA OPERATIVA
 Scopi e metodi della ricerca operativa
 Problemi di decisione
 Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati
Programmazione Lineare

 Problemi di P. L. in due variabili: metodo grafico
54
Programma di Scienze Motorie
VE AMF
Anno scolastico 2014/2015
Prof. Donato Quatrale
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO
Miglioramento delle grandi funzioni organiche, potenziamento muscolare, allenamento alla forza, alla
velocità, alla resistenza ed alla mobilità articolare; lavoro aerobico, anaerobico ed a sforzo misto; esercizi a
corpo libero e con l’ausilio di attrezzi; test di Cooper, 30 m , lancio della palla 2kg, salto in lungo, salto triplo,
funicella, mobilità anca e busto, attivazione generale con riscaldamenti ed andature specifiche
CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE
Pallavolo
Pallacanestro
Calcetto
Badminton
Tennis
Tecnica dei fondamentali con propedeutici specifici, tecnica e tattica di gioco, tornei tra classi e fair play,
rispetto delle regole.
CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE E DEL SENSO CIVICO
Organizzazione giochi di squadra, tornei, rispetto delle regole e delle strutture, fair play e funzioni di
arbitraggio.
ARGOMENTI TEORICI
Nozioni di pronto soccorso, conoscenza dei traumi da sport prevenzione degli infortuni
Capacità motorie e condizionali ( forza, resistenza, velocità, mobilità articolare, coordinazione neuromotoria )
Concetto di salute, alimentazione, dieta equilibrata, igiene, doping e danni derivanti dall’uso di droghe,
alcol e tabacco e benessere dello sport sulla salute.
Roma, 15 /05/201
55
PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE V F AFM
ECONOMIA AZIENDALE
ANNO SCOLASTICO 2014 2015
PROF.SSA ANNA MARIA MANNUCCI
La contabilità, i bilanci e la fiscalità d’impresa:
1. La contabilità generale: acquisto e dismissione di immobilizzazioni, operazioni di compravendita,
smobilizzo di crediti commerciali, personale dipendente ,scritture di assestamento scritture di
epilogo e chiusura.
2. Il sistema informativo di bilancio: la comunicazione aziendale, il bilancio di esercizio, criteri di
valutazione i principi contabili, il bilancio secondo gli IAS/IFRS, la revisione legale, l’interpretazione
di bilancio.
3. L’analisi di bilancio per indici e per flussi: l’analisi per indici, l’analisi per flussi, il flusso delle risorse
finanziarie della gestione reddituale, i rendiconti finanziari.
4. I bilanci sociali e ambientali: il bilancio socio ambientale, il riparto del valore aggiunto tra gli
stakeholders.
5. Il reddito fiscale di impresa e le imposte dirette : determinazione del reddito fiscale di impresa
norme relative ai beni strumentali, alla svalutazione fiscale dei crediti alle plusvalenze, alle
rimanenze, le imposte dirette sul reddito di impresa, la determinazione dell’IRES le imposte
differite e anticipate, la dichiarazione dei redditi, l’imposta regionale sulle attività produttive
La logistica e la gestione del magazzino: logistica integrata e logistica sostenibile il magazzino, le scorte e la
loro gestione.
La contabilità di magazzino e le scorte: il giornale e le schede di magazzino, la valorizzazione di carichi e
scarichi, la contabilità fiscale di magazzino, le registrazioni contabili delle scorte, la valutazione civilistica
delle rimanenze e il loro inserimento in bilancio.
La contabilità gestionale: i costi e la loro classificazione.
Metodologie di determinazione dei costi: direct costing, full costing, activity based costing, target costing e
lean production.
56
L’analisi dei costi a supporto delle decisioni aziendali: l’utilizzo dei costi per la valutazione delle rimanenze
di magazzino, e per la determinazione del break even point, e per l’analisi differenziale.
La pianificazione strategica e la programmazione aziendale : le strategie aziendali, la pianificazione
strategica, la programmazione aziendale e il controllo di gestione, il budget, l’analisi degli scostamenti, il
reporting aziendale, Il business plan e il marketing plan.
I prodotti bancari per le imprese :
I finanziamenti a breve termine alle imprese: le banche nel sistema finanziario, il rapporto banca impresa
l’istruttoria di fido le diverse forme tecniche di finanziamento l’apertura di credito in conto corrente,
l’anticipazione su pegno, lo smobilizzo di crediti commerciali il factoring il riporto finanziario,
Le operazioni di finanziamento a medio lungo termine: mutuo, leasing finanziario, forfaiting, crediti non
monetari.
L’insegnante
Gli studenti
Anna Maria Mannucci
Roma, 15 maggio 2015
57
A.S. 2014-2015
IIS PIRELLI
5^E AFM
Inglese - Programma svolto
Testo adottato: “ B on the Net” di Zani-Ferranti ed. Minerva Scuola
BUSINESS THEORY
The framework of business p. 188
c) The production process p. 189
d) The factors of production p. 190
e) Commerce and trade p.191-192
f)
Distribution channels p. 193
g) Wholesalers and retailers p. 193
h) The impact of IT on business p. 194
i)
Web pages p. 195
j)
E-commerce p. 196
k) The four categories of e-commerce p. 197
l)
From the New Economy to the Green Economy p.198
Business organizations p. 226
-
Sole traders p.228
-
Partnerships p. 228
1. Limited Companies p. 229
-
Types of company p. 229
2. Cooperatives p.231
3. Multinationalsp. 234
4. Private and public enterprises p. 227
58
Marketing and Advertising p. 244
−
The role of marketing p. 245
−
The marketing mix p. 246
−
Market research p. 247
−
Market segmentation p. 248
−
The electronic marketplace p. 249
−
Advertising p. 250
−
Advertising Media p. 250
−
Trade fairs p. 250
Banking and Finance p. 260
−
Bank services p. 261
−
Borrowing money, lending money, assisting business p. 261
−
E-banking : advantages and risks p. 263
−
- ATMs, debit and credit cards p. 266
−
The Stock Exchange p. 271
−
The dealing system p. 271
Globalization p. 300
−
The globalization process p. 301
−
Leading players in globalization p. 302
−
Main aspects of globalization p. 304
−
Supporters and critics p. 304
−
Outsourcing and offshore outsourcing p. 306
−
Global issues p. 307
L'insegnante Prof.ssa Viviana Tocci
Gli studenti:
59
IIS “Leopoldo Pirelli” ROMA
Anno Scolastico 2014-2015
Classe V - Sezione E AFM
PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE
Textes: Simonelli-Cambria « Commerce en atelier » – SEI
Simonelli-Cambria « Atelier culturel» - SEI
Photocopies tirées du livre de texte “La nouvelle Entreprise”- Petrini
COMMERCE
● L’entreprise
● La diversité des entreprises
● L’entreprise et ses partenaires
● La représentation de l’organisation de l’entreprise
● La communication de l’entreprise
● La communication écrite
● La communication orale
● Présentation de la lettre
● Présentation des zones selon la norme AFNOR
● Présentation du corps de la lettre
L’organisation du commerce
•
Les différentes catégories de commerce
•
Les principales formes de commerce de détail
•
La distribution
•
Les pointes de vente
•
La franchise
Les sociétés
● Les sociétés commerciales
Les professionnels du commerce
● L’installation du commerçant
● Le statut juridique du commerçant
● La faillite du commerçant
● Les intermédiaires du commerce
60
La Vente :
•
Les modalités de ventes
•
Les conditions de ventes
•
Les réductions
•
Le contrat de vente
•
La facturation
•
Le règlement
Les partenaires :
•
La banque et le système bancaire français
•
Les activités bancaires
Civilisation
Le Cadre Naturel
● L’ouverture de l’espace français
● Des divisions naturelles
● Un relief diversifié
● Le climat
● Les cours d’eau
● Les côtes
● Les plaines et les plateaux
Roma, 8 maggio 2015
Gli alunni
L’Insegnante
61
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“L E O P O L D O
P I R E L L I ”
via Rocca di Papa N.113 00179 - Roma TEL 06/121122305 FAX 06/7840071
PEC: [email protected] [email protected] www.leopoldopirelli.it
COMMISSIONE ……………………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA A: Analisi del testo
DATA ____________
ALUNNO/A ______________________________________________ CLASSE __________
1. La comprensione complessiva del testo risulta:
sicura, approfondita
4
corretta
3,5
essenziale
3
non del tutto precisa e/o coerente
2
incoerente e/o imprecisa
1
2. L’analisi (comprensione, pertinenza e coerenza delle risposte) risulta:
corretta e articolata
5
corretta
4
adeguata, anche se qualche risposta risulta non pertinente o incompleta
3
non del tutto corretta
2
frammentaria e/o scorretta
1
3. Gli approfondimenti (capacità di collegamento e di contestualizzazione, riflessioni personali)
risultano:
articolati, ricchi e originali
3
adeguati
2.5
essenziali, ma corretti
2
frammentari e/o limitati
1
4. L’esposizione (ortografia, morfologia, sintassi e lessico) risulta:
corretta e pertinente
3
corretta
2.5
adeguata, anche se con qualche errore
2
scarsamente adeguata/ con errori
1
PUNTEGGIO: _____________ /15
63
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
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PEC: [email protected] [email protected] www.leopoldopirelli.it
COMMISSIONE ……………………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA B: Saggio breve /Articolo di giornale
DATA________
ALUNNO/A ______________________________________________ CLASSE ___________
1. L’elaborato risponde alle consegne:
in modo completo e pertinente
1.5
in modo non del tutto pertinente
1
in modo non pertinente
0
2. Le argomentazioni risultano:
ampie e originali
4
corrette
3
adeguate
2
essenziali
1.5
scarse e superficiali
1
3. La struttura del testo risulta:
coerente e coesa
3
ordinata, ma non pienamente coerente
2
frammentaria
1
4. L’utilizzo dei documenti risulta:
sicuro e approfondito
2
appropriato
1.5
essenziale
1
inadeguato
0.5
5. L’esposizione (ortografia, morfologia, sintassi ) risulta:
corretta e pertinente
3
corretta, ma con qualche imprecisione
2.5
non sempre corretta
2
scarsamente adeguata, con errori
1
fortemente scorretta
0
65
5. Il lessico risulta:
appropriato ed efficace
1.5
essenziale
1
povero
0.5
PUNTEGGIO: _____________ /15
66
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
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PEC: [email protected] [email protected] www.leopoldopirelli.it
COMMISSIONE ……………………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA C: Tema storico
DATA_____________
ALUNNO/A ______________________________________________ CLASSE__________
1. La comprensione e l’aderenza alla traccia sono:
sicure
3
corrette
2.5
adeguate, ma essenziali
2
frammentarie, insicure
1
2. L’esposizione, in rapporto al tema dato, risulta:
sicura e articolata
3
coerente
2.5
sufficientemente coerente
2
frammentaria
1
3. Le conoscenze storiche risultano:
approfondite e articolate
5
adeguate e corrette
4
adeguate, ma non sempre precise
3
imprecise
2
frammentarie
1
4. L’esposizione (ortografia, morfologia, sintassi e lessico) risulta:
corretta e pertinente
4
corretta
3
adeguata, anche se con qualche errore
2
scarsamente adeguata, con errori
1
PUNTEGGIO: _____________ /15
68
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
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PEC: [email protected] [email protected] www.leopoldopirelli.it
COMMISSIONE ……………………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale
DATA_____________
ALUNNO/A ______________________________________________ CLASSE__________
1. L’elaborato risponde alla traccia:
in modo completo e pertinente
3
in modo incompleto, ma pertinente
2
con scarsa pertinenza
1
2. Le richieste sono sviluppate con argomentazioni:
ampie e originali
5
ampie
4
adeguate
3
sufficienti, ma superficiali
2
non sufficienti
1
3. La struttura del testo risulta:
coerente e coesa
1.5
ordinata, ma non pienamente coerente
1
frammentaria
0.5
4. L’esposizione (ortografia, morfologia, sintassi ) risulta:
corretta e pertinente
4
corretta, ma con qualche imprecisione
3
non sempre corretta
2
scarsamente adeguata, con errori
1
5
Il lessico risulta:
appropriato ed efficace
1.5
essenziale
1
povero
0.5
PUNTEGGIO: _____________ /15
70
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
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via Rocca di Papa N.113 00179 - Roma TEL 06/121122305 FAX 06/7840071
PEC: [email protected] [email protected] www.leopoldopirelli.it
COMMISSIONE ……………………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
Corretto, chiar o ed efficace
6
Abbastanza linear e e corretto
5
Presenta qualche im precisione
morfosi ntattica, ma abbastanza chi aro
4
Presenta diffuse im proprietà
morfosi ntattiche e di fficoltà espositive
3
Molto scorretto e confuso
2
Risponde in modo esauriente alle richieste della traccia:
conoscenze complete
5
Risponde alle richieste fondamentali della traccia in modo
abbastanza approfondito; conoscenze essenziali e corrette
4
Risponde alle richieste fondamentali della traccia in maniera
globale; conoscenze superficiali, ma corrette
3
Risponde in modo incompleto alle richieste della traccia;
conoscenze inesatte
2
Risponde in modo non pertinente alle
richieste della traccia; conoscenze lacunose ed errate
1
Organicità ed efficacia arg omentativa
4
Abbastanza organico ed argomentato c orrettamente
3
Struttura nel compl esso or dinata e tr attazi one essenzial e
2
Struttura disor dinata e argom entazioni improprie
1
Roma, ……... / ………………. / 2015
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA : ……………. / 15
N.B: Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori.
La sufficienza corrisponde ad un voto non < a 10 / 15.
72
Il Pr e sid e n te
………………………………………………
I C o m m issa r i
……………………………………………………
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“ Leopoldo Pirelli “ - Roma a.s. 2014/2015
COMMISSIONE ……………………………………….
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
CANDIDATO………………………………………………………………………… CLASSE:……………………………
DESCRITTORI
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
1-5
PIU’ CHE
6-9
10
PERTINENZA DEL
LINGUAGGIO TECNICO
COMPLETEZZA DELLE
INFORMAZIONI
CAPACITA’ DI ANALISI
E DI SINTESI
RISPETTO DEI VINCOLI
DELLA TRACCIA
CORRETTEZZA DELLE
ESEMPLIFICAZIONI
PRATICHE RICHIESTE
VOTO
OTTIMO
13-14
15
SUFFICIENTE
PROPRIETA’ E
TOTALE ......./ 5
BUONO
/15
Roma, ………………………………../2015
I Commissari
Il Presidente
73
11-12
……………………………………………………………
………………………
……………………………………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Tipologia B. QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Candidato/a: …………………..…………………………..…… Classe 5 ………..… data __/__/____
Discipline
Quesiti
1ª
2ª
_______________
________________
I°
II°
III°

Risposta nulla o
palesemente errata
1–5
(non possiede le
conoscenze
essenziali)
Risposta molto
I
parziale o non del
N
tutto adeguata
D
(possiede solo
I
alcune
C
conoscenze
A
essenziali)
T
Risposta parziale,
O
ma sostanzialmente
R
adeguata (possiede
I
almeno le
6–9
10 – 11
conoscenze
essenziali)
Risposta quasi
completa e corretta
12 – 13
(possiede
conoscenze
abbastanza
74
I°
II°
3ª
III°
4ª
__________ ___________
I°
II°
I°
II°
dettagliate)
Risposta completa e
corretta (possiede
14 – 15
conoscenze
complete e
dettagliate)
Totale ciascun quesito in
quindicesimi
Totale
Complessivo
Voto finale in quindicesimi (totale complessivo /10)
75
ISTITUTO
D’ISTRUZIONE
(10/8 righe per quesito; durata
della prova
120 minuti; il voto SUPERIORE
finale viene arrotondato per eccesso)
“Leopoldo Pirelli“ - Roma
a.s. 2014 \ 2015
COMMISSIONE……………………………...
CANDIDATO: ……………………………………………… CLASSE: ……………………………….
Griglia valutazione colloquio
INDICATORI
PUNTEGGIO
LIVELLI DI
PUNTEGGIO
VOTO
MASSIMO
VALORE \
CORRISPONDENTE
ATTRIBUITO
ATTRIBUIBILE
VALUTAZIONE
AI DIVERSI LIVELLI
ALL’INDICATORE
ALL’INDICATORE
PADRONANZA DELLA
LINGUA E
PROPRIETA’ DI
5 PUNTI
SCARSO
1.50
MEDIOCRE
2.50
SUFFICIENTE
3.75
LINGUAGGIO
DISCRETO
DISCIPLINARE
BUONO
4.50
OTTIMO
5
SCARSO
1.50
CONOSCENZA
SPECIFICA
4
MEDIOCRE
3
SUFFICIENTE
4
DISCRETO
5
BUONO
6
OTTIMO
7
CAPACITA’ DI
SCARSO
1.50
UTILIZZARE LE
MEDIOCRE
2.50
DEGLI
7 PUNTI
ARGOMENTI
RICHIESTI
SUFFICIENTE
4
DISCRETO
5
COLLEGARLE ANCHE
BUONO
6
IN FORMA
OTTIMO
7
CONOSCENZE
ACQUISITE O DI
7 PUNTI
PLURIDISCIPLINARE
76
CAPACITA’ DI
DISCUSSIONE E
APPROFONDIMENTO
6 PUNTI
DEI
SCARSO
1.50
MEDIOCRE
2.50
SUFFICIENTE
DISCRETO
4
4.50
DIVERSI
BUONO
5
ARGOMENTI
OTTIMO
6
CAPACITA’ DI
SCARSO
1.50
MEDIOCRE
2.50
SUFFICIENTE
3.75
ELABORAZIONE
CRITICA
5 PUNTI
DISCRETO
4
ORIGINALITA’ E
BUONO
4.50
CREATIVITA’
OTTIMO
5
Roma, ……... / Luglio/ 2015
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA : ……………. / 30
N.B: Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, in
presenza di numeri decimali, viene approssimato in eccesso all’unità superiore.
La sufficienza corrisponde ad un voto non < a 20 \ 30.
Il Pr e sid e n te
……………………………………….
I C o m m issa r i
……………………………………………………………………….
……………………………………………………………………
77
CONSIGLIO DI CLASSE
Materia
Docente
Religione
Bonamigo Tranquillo
Italiano e Storia
Marzano Massimo
Lingua Inglese
Tocci Viviana
Lingua Francese
Izzo Nunzia
Matematica
Coppola Loredana
Economia Aziendale
Mannucci Anna Maria
Diritto e Economia Politica
Educazione Fisica
Buonpensiere Maria
Luisa
Quatrale Donato
78
Firma
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“L E O P O L D O
P I R E L L I ”
SIMULAZIONE PRIMA PROVA –23 FEBBRAIO 2015
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.
Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche,
anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle
tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in
quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza
idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue.
Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel
senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo
sono tante volte.
Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre
pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da
Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene,
scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto
italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno
parzialmente, pure il suo.
Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima,
era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e
Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano
insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di
Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse
dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un
elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato
per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più
o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela
straniero e
indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano
affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene
di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte,
mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da
quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura
del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1. Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.
79
2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.
2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.
2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.
2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o
di
altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o
in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte.
DOCUMENTI
“Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti
ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di
fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai
indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti
benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le
olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non
ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti
ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.”
DEUTERONOMIO, 24, 17-22
«Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità
lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle
spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore
ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto,
Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla,
con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore,
pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le
rivolse la parola:...E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o
malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a
te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»...Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle
belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un
nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la
guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del
mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo.
Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo
è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal
vento.»
OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209
80
Lo straniero
“A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuo
padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?”
“Non ho né padre, né madre, né sorella, né
fratello.”
“Ai tuoi amici?”
“Adoperate una parola di cui fino a oggi ho
ignorato il senso.”
“Alla tua patria?”
“Non so sotto quale latitudine si trovi.”
“Alla bellezza?”
“L’amerei volentieri, ma dea e immortale.”
“All’oro?”
“Lo odio come voi odiate Dio.”
“Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?”
“Amo le nuvole...le nuvole che vanno...laggiù,
laggiù...le meravigliose nuvole!”
A. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869
“L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si
fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti.
Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare,
scapparono via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero
ad
aprire; ma, invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse
ranca ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo
già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un
mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano
su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: - Cleen...Cleen...Ma era il nome, quello, o una
parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella
vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare
angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo
straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva
compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una
borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione
del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più
volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi
irrompenti.”
L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908
Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà,
si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a
quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le strade....S’era scordato dell’uniforme; per un buffo
interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del
Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura
femminile capitata per prima su quel portone...che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui
sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un innamorato,
chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare dall’angolo un’inquilina del
caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava, carica di borse e di
sporte, non esitò a
gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò
davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al vedersi affrontata da
81
lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti all’apparizione propria e riconoscibile
dell’orrore.”
E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974
“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da
casa... Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione
di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;...Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano
cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai
fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il
nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la
vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più
caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un
bianco nauseante, e senza squame.”
F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992
Tempo verrà in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la vita, che hai ignorato...
B. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del
nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità.
DOCUMENTI
«…l’uomo solo, tra gli animali, ha la parola:…la parola è fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è
nocivo e, di conseguenza, il giusto e l’ingiusto: questo è, infatti, proprio dell’uomo rispetto agli altri animali,
di avere, egli solo, la percezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori: il possesso
comune di questi costituisce la famiglia e lo stato…quand’è perfetto, l’uomo è la migliore delle creature,
così pure, quando si stacca dalla legge e dalla giustizia, è la peggiore di tutte…Ora la giustizia è elemento
dello stato; infatti il diritto è il principio ordinatore della comunità statale e la giustizia è determinazione di
ciò che è giusto.»
ARISTOTELE, Politica, I, Cap.1,2
«Osservate che la parola diritto non è contraddittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una
modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero. E per giustizia io non
intendo altro che il vincolo necessario per tenere uniti gl’interessi particolari, che senz’esso si
scioglierebbono nell’antico stato d’insociabilità; tutte le pene che oltrepassano la necessità di conservare
questo vincolo sono ingiuste di lor natura. Bisogna guardarsi di non attaccare a questa parola giustizia l’idea
di qualche cosa di reale, come di una forza fisica, o di un essere esistente; ella è una semplice maniera di
concepire degli uomini, maniera che influisce infinitamente sulla felicità di ciascuno; nemmeno intendo
quell’altra sorta di giustizia che è emanata da Dio e che ha i suoi immediati rapporti colle pene e
ricompense della vita avvenire.»
C. BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Cap. II, 1764
82
«Chi richiede una definizione della giustizia cerca di solito un concetto normativo, ossia un criterio che sia
utile a distinguere il giusto dall’ingiusto. Per definire un tale concetto è possibile innanzi tutto riallacciarsi
alle opinioni correnti. Questo modo di procedere…si trova però dinanzi a una difficoltà: le opinioni su ciò
che è giusto o ingiusto divergono ampiamente…limitandosi ai giudizi di giustizia ben ponderati, si osserva
che sul piano dei fondamenti, sul piano dei principi della giustizia, si danno palesi divergenze di opinione. “A
ognuno secondo le sue prestazioni”, afferma il liberalismo economico; “a ognuno secondo i suoi diritti
legali”, si dice nello stato di diritto; “a ognuno secondo i suoi meriti”, si dice in molte aristocrazie; e il
socialismo esige che si dia “a ognuno secondo i suoi bisogni”.»
O. HÖFFE, Giustizia politica, Bologna, 1995
«La domanda che ora dobbiamo porci è: ci sono principi chiari in base ai quali possiamo stabilire una
distribuzione idealmente giusta dei diritti e dei privilegi, degli oneri e dei dolori, da assegnare agli esseri
umani in quanto tali? C’è una posizione ampiamente diffusa secondo cui per rendere giusta una società si
devono concedere certi diritti naturali a tutti i membri della comunità, e il diritto positivo deve come
minimo incorporare e proteggere questi diritti, indipendentemente da quali altre regole esso possa poi
contenere. Ma è difficile individuare nel senso comune il consenso sull’elenco preciso di questi diritti
naturali, e ancor meno chiari sono quei principi da cui è possibile dedurli in modo sistematico.»
H. SIDGWICK, I Metodi dell’etica, Milano, 1995
«La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una
teoria, per quanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso
modo, leggi e istituzioni, non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o
abolite se sono ingiuste. Ogni persona possiede un’inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il
benessere della società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita
della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri…Di conseguenza, in
una società giusta sono date per scontate eguali libertà di cittadinanza; i diritti garantiti dalla giustizia non
possono essere oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali…un’ingiustizia
è tollerabile solo quando è necessaria per evitarne una ancora maggiore. Poiché la verità e la giustizia sono
le virtù principali delle attività umane, esse non possono essere soggette a compromessi.»
J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, 1982
«Che l’idea di giustizia non si esaurisca nel fatto storico o positivo, ci è dimostrato dal suo perpetuo
rinascere nella coscienza come esigenza assoluta…Senza cotesta vocazione e attività inesausta della
coscienza, neppure si spiegherebbe la vita storica del diritto; poiché appunto da quella attitudine originaria
ed insopprimibile dipende il plasmarsi e riplasmarsi continuo dei rapporti sociali e delle regole che li
dominano…Chi viola leggermente le leggi scuote le basi stesse della vita civile, e vulnera le condizioni dalle
quali dipende la rispettabilità della sua persona. Ma il culto della giustizia non consiste solo nell’osservanza
della legalità, né vuole esser confuso con essa. Non coll’adagiarci supinamente nell’ordine stabilito, né
coll’attendere inerti che la giustizia cada dall’alto, noi rispondiamo veramente alla vocazione della nostra
coscienza giuridica. Questa vocazione c’impone una partecipazione attiva e indefessa all’eterno dramma,
che ha per teatro la storia, e per tema il contrasto tra il bene e il male, tra il diritto e il torto. Noi non
dobbiamo solo obbedire alle leggi, ma anche vivificarle e cooperare al loro rinnovamento…Chi dice
giustizia, dice subordinazione ad una gerarchia di valori; e nulla è più contrario a un tale principio che
l’arbitraria
rimozione dei limiti che separano il lecito dall’illecito, il merito dal demerito…Solo la giustizia risplende,
guida sicura, sul vario tumulto delle passioni…Senza di essa, né la vita sarebbe possibile, né, se anche fosse,
meriterebbe di essere vissuta.»
G. DEL VECCHIO, La Giustizia, Roma, 1959
«...In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica, la funzione fondamentale del
diritto è quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve
esercitare l’uso della forza (non chiunque, ma solo coloro che sono autorizzati ad esercitarla); come (con un
giudizio regolato); quando (non in un qualsiasi momento, ma quando sono state completate le procedure
83
definite dalla legge); quanto (non puoi punire un furtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In
uno Stato di diritto una delle grandi funzioni delle leggi è quella di stabilire come deve essere usato il
monopolio della forza legittima che lo Stato detiene.»
N. BOBBIO e M. VIROLI, Dialogo intorno alla Repubblica, Roma – Bari, 2001
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile.
DOCUMENTI
«Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali
mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi
spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante
strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la
distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale
che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in
blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione
internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della
moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta a
uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale.»
E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997
«La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo
stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad
oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso
conflittuali con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno
profondamente influenzato la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno
esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti
sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative. [...] Le strategie
sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La prima, di marca infantile, è
fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il dolore ed il disagio della crescita. Essa,
quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il benessere nell’ambito della fantasia e dell’illusione.
L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande spazio onirico aperto
dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i luoghi privilegiati in cui si
realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia utilizza la trasgressione e la
provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare le difficoltà dell’adolescenza.
[...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo di guardare al futuro, più carico
d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed artistiche dei giovani, e lascia
intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi espressivi e comunicativi.»
D.MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999
«Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più ribellione,
astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione diretta dei modi di
vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare
l’intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della
società della quale sono parte.»
L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in
L. TOMASI (a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998
84
VESPA
PUNK
JAMES DEAN
PANINARI
MARY QUANT
THE BEATLES
PACIFISTI
RAVE PARTY
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media.
«Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra
Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene,
se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso
saranno le reti ad occuparsi di voi.
Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con la
società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.»
M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 2007
«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i
media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e grammatiche
connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra produzione e
consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide
infatti non solo sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato,
sui processi educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha
consentito di sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di
intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del capitale
sociale.»
G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a
H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale, Milano
2008
«Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo
a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta
gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che
per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo,
85
sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere
scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti
differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di
un’autorità.»
Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org
«Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una
specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha
insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia
il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque,
sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba
l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito
nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo
controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase
della storia dell’uomo.»
D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale
“Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001
«Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di chi
pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono
più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a
finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito
internet [...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini
nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.»
A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008
«Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente adozione di
nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo se riuscirà a diventare un
fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di consumatori prendano una quantità enorme di
piccole decisioni basate su questo genere di informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione
di un singolo consumatore a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio
oppure avviare affari d’oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso
Internet, come non è mai accaduto prima d’ora e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al
contempo, di quelle fonti su cui si basavano le generazioni precedenti. Non appena i consumatori –
specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni
che la trasparenza offre sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie.»
D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò
all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del
numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione
finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del
ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri
e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno
dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i
rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte
concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a
cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era
mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga
inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva
preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava
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uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da
segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al
caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e
bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e –
soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a
Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio
Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei
pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla
“fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria
televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
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ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO Settore ECONOMICO
Indirizzo: “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”
e Articolazione: “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI”
ESEMPIO DI SECONDA PROVA di “ECONOMIA AZIENDALE”
PRIMA PARTE
Stralcio tratto dalla Nota integrativa al bilancio di Alfa spa, impresa industriale operante nel settore
tecnologico, al 31/12/2014.
Nota integrativa al bilancio 31/12/2014 – art. 2427 c.c.
• ……………………
Movimenti intervenuti nel Patrimonio netto
Descrizione
Capitale
Riserva
sociale
legale
Valori all’01/01/2014
3.000.000
112.000
Utile accantonato a riserva
7.940
Dividendi pagati agli azionisti
Utile dell’esercizio 2014
Valori al 31/12/2014
3.000.000
119.940
•
Riserva
straordinaria
220.000
15.860
235.860
Utile
dell’esercizio
158.800
-23.800
-135.000
162.000
162.000
• Movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni immateriali
Costo originario Fondo ammortamento
Costi di ricerca, di sviluppo e
60.000
24.000
pubblicità
Ammortamento
12.000
Valore di bilancio al 31/12/2014
60.000
36.000
• Movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Costo originario Fondo ammortamento
Terreni e fabbricati (*)
2.000.000
1.024.000
Ammortamento
42.000
Valore di bilancio al 31/12/2014
2.000.000
1.066.000
Impianti e macchinari
Acquisto (in data 01/07)
Vendita (in data 01/07)
Ammortamento
Valore di bilancio al 31/12/2014
(*) valore del fabbricato 1.400.000 euro
•
4.258.000
+700.000
-450.000
4.508.000
Totale
3.490.800
-135.000
162.000
3.517.800
Valore di bilancio
36.000
24.000
Valore di bilancio
976.000
934.000
1.916.000
2.342.000
-315.000
657.604
2.258.604
2.249.396
……………………
Il candidato, dopo aver analizzato le tabelle della Nota integrativa, tragga i dati necessari per ricostruire lo
Stato patrimoniale e il Conto economico di Alfa spa e proceda alla redazione dei due documenti secondo
quanto prescritto dal Codice Civile.
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SECONDA PARTE
Il candidato scelga due dei seguenti quesiti e presenti per ognuno le linee operative, le motivazioni delle
soluzioni prospettate e la produzione dei relativi documenti, ove richiesto.
1. L’informazione sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Alfa spa richiede la
determinazione di indicatori utili alla predisposizione di una relazione. Redigere il report dal quale si
evidenzia l’analisi economica del bilancio di Alfa spa al 31/12/2014.
2. L’informazione sulla situazione finanziaria di Alfa spa al 31/12/2014 richiede il ricorso alla elaborazione
del Rendiconto finanziario così come indicato dai Principi contabili. Redigere il report dal quale si
evidenzia l’analisi dei flussi finanziari relativi al bilancio di Alfa spa al 31/12/2014 ricorrendo alla
predisposizione del Rendiconto finanziario delle variazioni del Patrimonio circolante netto.
3. Il passaggio dal reddito di bilancio al reddito fiscale richiede l’applicazione delle disposizioni contenute
nel TUIR in merito ai componenti negativi e positivi di reddito. Individuare i componenti del reddito che
possono originare variazioni fiscali in aumento e in diminuzione. Successivamente determinare il
reddito imponibile IRES di Beta spa per l’esercizio 2014 considerando che l’azienda ha rilevato un utile
lordo di 46.800 euro e che sono realizzate variazioni fiscali originate da:
• plusvalenze
• svalutazione crediti
• ammortamenti
• manutenzioni e riparazioni.
4. Gamma spa, impresa industriale riceve, nell’esercizio 2014, la richiesta di una fornitura di 60.000 unità
del prodotto GFDR65 a un prezzo ridotto rispetto all’attuale prezzo di vendita. La struttura produttiva
interna, attualmente non interamente utilizzata, non consente la realizzazione dell’intera produzione
aggiuntiva. Analizzare la situazione aziendale e redigere il report dal quale emerga la soluzione ritenuta
economicamente più conveniente per soddisfare la richiesta valutando la possibilità di:
- esternalizzare interamente la produzione aggiuntiva
- acquisire impianti e assumere personale per realizzare internamente la maggiore produzione
- realizzare al proprio interno parte della produzione, sfruttando la capacità produttiva residua, ed
esternalizzare la produzione mancante.
Dati mancanti opportunamente scelti.
______________
Durata della prova sei ore.
Sono consentiti la consultazione del Codice Civile non commentato e l’uso di calcolatrici tascabili non
programmabili.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura del tema.
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AFM DOC 5E - Leopoldo Pirelli