2 0 1 2 d i c e m b r e 3 Scuola di Preghiera LaTrasfigurazione (Raffaello Sanzio, Urbino – 1520, Roma) Dal Vangelo secondo Luca cap. 9 La trasfigurazione di Gesù 28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34 Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. 35E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!». 36Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. C’è così tanta bellezza nel mondo! Nella vita di tutti i giorni abbiamo una percezione del mondo e della realtà, compreso noi stessi, parziale. In molti casi vediamo non la realtà delle cose ma ciò che appare, ciò che il peccato ci mostra. L’immagine di Pietro e i suoi compagni oppressi dal sonno esprime bene la situazione nella quale ci si trova ordinariamente. Presi, trascinati, dalle correnti quotidiane, si rimane con gli occhi chiusi verso il mistero di bellezza e verità che si dispiega davanti ai nostri occhi ogni giorno. “Ma quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia»”. C’è forse una icona più bella e vera della preghiera? La preghiera è questo “risvegliarsi” dal torpore quotidiano e lasciarsi stupire dalla meraviglia di un mistero che ha voluto tutto ciò che è, lo sostiene e lo aspetta. Questo non significa che dormiamo e non facciamo nulla, ma che proprio nelle tante cose che riempiono la nostra giornata manca l’attenzione, la profondità, necessarie a cogliere il bello che si cela dietro a ciò che appare. Il mondo è ripieno di Bellezza, la bellezza è ciò che ha spinto Dio a creare l’universo. All’inizio di tutto, se così si può dire quando si è al di fuori del tempo, Dio Padre contemplando la bellezza del Figlio ha concepito l’idea della creazione e dell’intera Storia della salvezza. L’amore che vi era tra di loro, non sarebbe bastato a pensare di diffondere al di fuori di sé ciò che si viveva all’interno (nella teologia si dice “ad intra”). L’amore tende a diffondersi ma per realizzare questo necessita di un’energia che lo spinge al di fuori di sé. Questa energia è la bellezza. L’amore non desidera diffondersi se non si percepisce come “bello”. Già da ragazzi sperimentiamo questa verità. I primi innamoramenti che si vivono, sono l’esperienza che la bellezza ci porta a uscire dal semplice ruotare intorno a noi tipico del bambino. Certo si è ancora goffi e molto autocentrati, ma questo non toglie il fatto che proprio attraverso queste esperienze si cominci ad aprire la nostra mente Impariamo a pregare dal Vangelo 2 Dietro ad ogni poesia d’amore si nasconde qualcosa della Passione di Dio per l’uomo, per noi. Amica mia penso a te di Guillaume Apollinaire e il nostro cuore a ciò che è altro da noi. È la bellezza che eccita il desiderio dell’incontro e rende possibile l’amore. Un amore che non si percepisse all’interno di un ecosistema di bellezza non potrebbe durare nel tempo. Anche quando servi un ammalato che porta nel suo corpo segni terribili di limite e sofferenza, intravedi un’armonia non solo attraverso la compassione, la partecipazione, ma anche cogliendo il mistero di bellezza e unicità che questa persona, nonostante tutto, continua ad essere e ad esprimere. Penso che solo chi è educato dalla preghiera può cogliere questa bellezza può comprendere il valore Jules Massenet Thais - Meditation Gustav Mahler Sinfonia n. 5 in Do diesis minore Samuel Barber Adagio per Archi Op. 11 Jason Mraz I’m Yours - Accademia Orchestrale di Los Angeles e la sovrana dignità di persone che il pensiero comune non reputa più tali e quindi sopprimibili con l’eutanasia. Questi uomini, gli apostoli, hanno vissuto in questo episodio, il cuore della preghiera. In ogni giornata noi abbiamo una realtà che cogliamo in modo immediato ma che nasconde qualcosa di prezioso. Pensiamo al tesoro in un campo di cui ci parla il Vangelo (Mt 13,44). Come cambia il modo di vedere questo terreno per chi ha scoperto che sotto vi è un tesoro. Come cambia il modo di vedere la realtà quotidiana quando la preghiera ci aiuta a cogliere la bellezza che si cela dietro ad essa. In ogni incontro possiamo rivivere il mistero della Trasfigurazione. Il bello di questo episodio del Vangelo è che colloca questa bellezza all’interno di una storia, la storia della salvezza, che è rappresentata da Mosè ed Elia. Tutto ciò ci fa sentire di non esserci per il caso ma perché voluti e preparati da un’intera storia d’amore. Lasciamo che la preghiera ci faccia esclamare: “Maestro è bello per noi essere qui”. Quando si impara a pregare non si vorrebbe più smettere! Sac. Carlo Sacchetti Amica mia penso a te Al tuo color di sole alla tua grazia La casa è vuota da quando il mio raggio di sole È andato a tuffarsi in mare Se vedi i sommergibili Di' loro che t'amo Se le nubi s'addensano Di' loro che t'adoro Se la mareggiata infuria sugli scogli della riva Di' agli scogli che sei la mia pietra preziosa Se qualche granello di sabbia brilla tra i mille granelli di sabbia della spiaggia Digli che sei la sola gemma che amo Quando vedrai il postino Digli con quanta impazienza aspetto le tue lettere Ti mando mille baci mille carezze Che ti raggiungeranno come le parole raggiungono l'antenna del telegrafo senza fili Se vedi dei feriti Digli che la mia sola ferita è quella che hai inferto al mio cuore Se a volte pensi pensa che il mio pensiero è sempre con te E che t'adoro. Afferro le sue mani di Rabindranath Tagore Afferro le sue mani e la stringo al mio petto. Tento di riempire le mie braccia della sua bellezza, di depredare con i baci il suo dolce sorriso, di bere i suoi bruni sguardi con i miei occhi. Ma dov'è? Chi può spremere l'azzurro dal cielo? Cerco di afferrare la bellezza; essa mi elude lasciando soltanto il corpo nelle mie mani. Stanco e frustrato mi ritraggo. Come può il corpo toccare il fiore che soltanto lo spirito riesce a sfiorare? Se una centesima parte dei capitali spesi per la pubblicità fosse investita per riscoprire il valore del silenzio, noi vedremmo comparire in ogni angolo di strada questo slogan: "IL SILENZIO CERCA AMICI" Chissà se qualcuno non sarebbe aiutato a riflettere. In ogni caso è fuori dubbio che anche il mondo d'oggi ha un bisogno estremo di silenzio, quello vero. Viene da pensare che la maggior parte della gente - come è triste questo - sia nemica del silenzio. È penoso vedere giovani che camminano per strada con tanto di cuffie che li rendono estranei da tutto quello che li circonda! Perché non si sa più gustare la semplicità di una camminata in cui si può osservare e riflettere? Perché manca l'amicizia col silenzio! Per troppa gente (non solo giovani) il silenzio è un illustre sconosciuto, perciò non è stimato. A tanti fa persino paura: quel vuoto di rumori è angosciante e si fa di tutto per evitarlo. Perché tanta allergia a questo dono di Dio? Perché il silenzio disturba! Viene infatti a porre gli interrogativi più brucianti per l'uomo: • "Ha senso quello che stai facendo?" • "E poi? Quando sarai arrivato, calpestando i tuoi colleghi, sarai felice?" • "Hai tradito! Ti rendi conto che è una vergognosa ingiustizia?" • "Perché non aiutare quella persona mentre lo puoi?" • "Quel tuo amico è morto. E tu sei pronto a questo passo?". Ecc... Sono domande scomode. In sostanza, il silenzio fa paura, perché dà voce alla coscienza, dà voce al cuore, dà voce a Dio. Tutta la nostra superficialità viene messa sotto giudizio e deve cercare di rispondere. Se accettiamo questo giudizio, allora noi entriamo in un cammino che è vera GRAZIA. Cammino di profondità, di liberazione e di pace, insieme allo sforzo costoso di ogni giorno e di ogni ora. Se non accettiamo il giudizio del silenzio, allora non abbiamo che una via: scegliere il rumore, la superficialità per distrarci. Il rumore: per tanti è un bisogno 3 ossessivo per non essere raggiunti dalla verità di se stessi e dalla verità di Dio. E allora si fugge in una superficialità che diventa sempre più devastante. Avete già notato che il rumore è un espediente per fuggire da noi stessi? Quando stiamo per fare qualcosa di sbagliato, come prima cosa cerchiamo dei "rumori", cioè, facciamo qualcosa per non riflettere. Se infatti pensiamo (= facciamo silenzio), siamo subito richiamati alla saggezza, alla verità. Ma in quel momento noi abbiamo bisogno della superficialità per poter sbagliare... Possiamo affermare che il RUMORE (non quello materiale, in sé) è il clima della superficialità e del peccato, come il silenzio è il clima della verità e di Dio. Chiediamo a Dio di diventare amici del silenzio e di comunicare questa amicizia intorno a noi. Dai Maestri della Preghiera IL SILENZIO CERCA AMICI A cura del Movimento Contemplativo Missionario: Padre De Foucauld fondato da Andrea Gasparino Ascoltiamo una meditazione di P. Andrea Gasparino sulla “Preghiera del cuore”. Guardiamo ai Testimoni 4 S. Alfonso M. De’ Liguori Io ho dato alla luce diverse operette spirituali, ma stimo di non aver fatta opera più utile di questo libretto, in cui parlo della preghiera, per essere ella un mezzo necessario e sicuro, al fine di ottenere la salute, e tutte le grazie che per quella ci bisognano. Io non ho questa possibilità, ma se potessi, vorrei di questo libretto stamparne molte copie, quanti sono tutti i fedeli che vivono sulla terra, e dispensarle ad ognuno, affinché ognuno intendesse la necessità, che abbiamo tutti di pregare per salvarci. Dico ciò, perché vedo da una parte quest’assoluta necessità della preghiera, tanto per altro inculcata da tutte le Sacre Scritture, e da tutti i Santi Padri; ed al contrario vedo, che i cristiani poco attendono a praticare questo gran mezzo della loro salute. E quel che più mi affligge, vedo che i predicatori e confessori poco attendono a parlarne ai loro uditori e penitenti; e vedo che anche i libri spirituali, che oggidì corrono per le mani, neppure ne coloro ai quali dà la luce e la grazia di parlano abbastanza. Mentre invece pregare. Io spero che voi, amato mio tutti i predicatori, confessori e tutti i fratello, dopo aver letta questa breve libri, non dovrebbero insinuare altra operetta, non sarete più trascurato cosa con maggior premura e calore, d’ora innanzi a ricorrere sempre a Dio che questa del pregare. Essi infatti coll’orazione, quando sarete tentato ad inculcano tanti buoni mezzi alle anime offenderlo. Se mai per il passato vi per conservarsi in grazia di Dio: la fuga trovaste aggravata la coscienza di delle occasioni, la frequenza dei molti peccati, intendiate che questa n’è Sacramenti, la resistenza alle stata la cagione: la trascuratezza di tentazioni, il sentir la divina parola, il pregare e di cercare a Dio l’aiuto per meditare le Massime eterne, ed altri resistere alle tentazioni, che vi hanno mezzi (non lo nego) utilissimi: ma a assalito. [...] che servono, io dico, le prediche e Scrisse l’Apostolo a Timoteo: meditazioni e tutti gli altri mezzi che Raccomando adunque prima di tutto, danno i maestri spirituali senza la che si facciano suppliche, orazioni, preghiera, quando il Signore si è voti, ringraziamenti (1 Tm 2,1). [...] dichiarato che non vuol concedere le Per affezionarci poi a questo gran grazie se non a chi prega? Chiedete mezzo della nostra salute quale è la ed otterrete (Gv 16,24). Senza la preghiera, bisogna considerare, preghiera (parlando secondo la quanto sia ella a noi necessaria, e Provvidenza ordinaria) resteranno quanto valga ad ottenerci tutte le inutili tutte le meditazioni fatte, tutti i grazie che da Dio desideriamo, se nostri propositi, e tutte le nostre sappiamo domandarle come si deve. promesse. Se non preghiamo saremo Quindi parleremo prima della necessità sempre infedeli a tutti i lumi ricevuti da e del valore della preghiera, e poi delle Dio, ed a tutte le promesse da noi condizioni della medesima, affinché fatte. La ragione sta qui: che a fare ella riesca efficace appresso Dio. attualmente il bene, a vincere le Del Gran mezzo della Preghiera tentazioni, ad esercitare le virtù, - Introduzione insomma ad osservare i divini precetti Di S. Alfonso M. De’ Liguori non bastano i lumi da noi ricevuti, e le considerazioni e i propositi da noi fatti, ma vi è bisogno di una grazia attuale di Dio; e il Signore questo aiuto attuale (come appresso vedremo) non lo concede, se non a chi prega. Signore, l'amore ti ha reso nostro I lumi ricevuti, le considerazioni ed i buoni fratello, propositi concepiti, servono notte e giorno hai scelto di a stimolarci a pregare nei rimanere con noi. pericoli e nelle tentazioni per Tu resti fra noi nel tabernacolo, ottenere il divino soccorso, tutto occhi per vedere e che ci preservi poi dal provvedere peccato. Ma se allora non preghiamo, saremo perduti. alle necessità di chi viene da Te, e tutto cuore per essere presente Ho voluto, lettore mio, e vicino con amore a ciascuno. premettere questo mio Tu ti nascondi nell'Ostia sentimento a tutto quello che per entrare dentro di noi e abitare appresso scriverò, affinché nella nostra anima. ringraziate il Signore, che, per mezzo di questo mio Tu desideri di essere ricevuto da libretto, vi dona la grazia di noi riflettere maggiormente e godi nello stare unito a noi. sull’importanza di questo Vieni, dunque, o Gesù, e sii il Dio gran mezzo della preghiera; del mio cuore e della mia volontà. poiché tutti quelli che si Tutto lascio per Te, o Dio d'amore, salvano (parlando degli adulti), ordinariamente per distruggi tutto ciò che in me questo unico mezzo si non ti appartiene ancora. salvano. E perciò dico, ringraziatene Dio; perché è Preghiera di S. Alfonso M. De’ Liguori una misericordia troppo grande quella che Egli fa a L’amore ti ha reso nostro fratello