n° 74 / SETTEMBRE 2013
insieme
NotiziE dAlla Banca di Credito Cooperativo di
Vignole E MONTAGNA PISTOIESE
LA PAGINA DEL DIRETTORE
Pubblicazione edita dalla Banca di Credito Cooperativo di Vignole e Montagna Pistoiese: Via IV Novembre 108, Olmi Quarrata (PT).
Registrazione tribunale di Pistoia N° 13/1993. Spedizione in abb. postale 70% filiale di Pistoia. Contiene I.P.
Verso Basilea 3, patrimonio
bancario sempre più
importante
I NOSTRI INTERVENTI
La nostra Banca partner del
progetto Policoro promosso
dalla Diocesi di Pistoia
CLUB GIOVANI SOCI
Concorso T-Socio, la tua
maglietta in vacanza
il territorio
La mortadella di Prato
Alla tavola di Angela con le
ricette di zia Ilde
IL PERSONAGGIO
Valerio Puccianti, podista
di fondo a 91 anni
LA FONDAZIONE
Giuseppe Gavazzi dona
una sua opera alla
Fondazione
IL MONDO DELLE BCC
Il ricordo del Cardinale Ersilio
Tonini. Nel 2000 fu ospite
della nostra Banca
Presente nel tuo futuro dal 1904
in questo numero
1 EDITORIALE
• La nostra maniera di essere una banca diversa
2 PAGINA DEL SOCIO
• I vantaggi di essere socio • Eventi della Banca ottobre-dicembre 2013
4 LA PAGINA DEL DIRETTORE
Insieme
N° 74 - Settembre 2013
Pubblicazione edita dalla Banca di
Credito Cooperativo di Vignole
e della Montagna Pistoiese
Registrazione Tribunale di Pistoia
n. 13/1993 - Spedizione in abbonamento
postale 70% filiale di Pistoia
Direttore Responsabile: Dario Zona
Comitato di Redazione:
Franco Benesperi, Paolo Biancalani,
Tiziano Caporali, Emanuela Ferri,
Sauro Romagnani, Elio Squillantini
HaNNO collaborato
a questo numero:
Andrea Altobelli,
Claudia Ballerini,
Diletta Benesperi,
Marco Benesperi,
Ennio Canigiani,
Alessandra Gabbani,
Silvia Mauro,
Stefano Morini,
Claudia Raffalli,
Veronica Ranocchi.
redazione:
Via IV Novembre, 108 - Vignole (PT)
Tel. 0573 7070215 - Fax 0573 717591
ON LINE SU:
www.bccvignole.it
E-MAIL:
[email protected]
Progetto grafico:
Claim Communication, Firenze
Stampa:
Tipografica Pistoiese srl
Tiratura n° 6.000 copie
Chiuso in tipografia il 09/09/2013
• Verso Basilea 3, patrimonio bancario sempre più importante. La Bcc di Vignole
e Montagna Pistoiese promuove l’aumento di capitale sociale
9 vita della banca
• La visita all’Osservatorio Astronomico di Gavinana
10 I NOSTRI INTERVENTI
• Vergaio di Prato, a Pietro Andreoletti il 33° Trofeo Fiaschi • Bonus bebè
• La nostra Banca partner del progetto Policoro promosso dalla Diocesi di Pistoia
22 club giovani soci
• Concorso T-Socio, la tua maglietta in vacanza • Il bello delle socie
30 il territorio
• La mortadella di Prato • Claudio Bettazzi nuovo presidente di Cna Prato
• Deruta Sfilato, il ricamo ritrovato da Maria Elide Melani
40 L’AZIENDA
• Scatolificio Montagna Pistoiese • Fallani Caramelle
44 il personaggio
• Valerio Puccianti, podista di fondo a 91 anni
46 la fondazione
• Lo scultore Giuseppe Gavazzi dona una sua opera alla Fondazione
• Vanni Melani dona alla Fondazione i dipinti del padre Vasco
50 TURISMO INSIEME
• Meravigliosa Praga
52 LA MOSTRA
• Il gran principe Ferdinando de’ Medici (1663-1713) collezionista e mecenate
• Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee
56 banca e clienti
• Il conto corrente in parole semplici
58 BANCHE CON L’ANIMA
• Il Credito Cooperativo nelle economie locali
59 il mondo delle bcc
• Il ricordo del cardinale Ersilio Tonini. Nel 2000 fu ospite della nostra Banca
63 MERCATI IN CIFRE
• Sintetica panoramica dei principali indici finanziari nazionali e internazionali
insiemeeditoriale
LA NOSTRA MANIERA
DI ESSERE UNA BANCA DIVERSA
di Giancarlo Gori
presidente
BCC Vignole e Montagna Pistoiese
Mi piace sottolineare, ancora una volta, la nostra diversità di cooperatori che interpretano il proprio ruolo di operatori del settore bancario anteponendo l’interesse delle
famiglie e delle piccole e medie imprese nostre clienti,
in sostanza l’interesse generale dei vasti territori su cui
la Banca è insediata, alla ricerca dell’utile a ogni costo,
perseguendo solo un giusto profitto che ci permetta di
redistribuire alle comunità la ricchezza da esse prodotta.
Una diversità che si concretizza nel trasferire i risparmi
delle famiglie a quanti necessitano di risorse finanziarie
per investire in attività produttive, le aziende, cercando
di conciliare, correttamente, le esigenze dei diversi interlocutori.
Una diversità che si sostanzia, quindi, in una politica creditizia che non persegue la ricerca del guadagno sempre
e comunque ma che, al contrario, cerca di dare risposte
positive ai bisogni dei clienti, per favorirne la crescita, sia
essa economica, sociale e culturale.
Un modo diverso di fare banca che oggi è possibile e
necessario. Occorre ricercare l’utilità per l’utilità e non
l’utilità per il lucro, aprendoci al confronto con la realtà
circostante, supportando l’espansione delle aziende e la
conoscenza delle persone che riusciamo a intercettare,
soprattutto in una fase di criticità come quella che stiamo
attraversando.
Una banca, insomma, socialmente responsabile che
orienta le proprie scelte per soddisfare tutte le fasce di
clientela, in un’ottica dove la varietà degli interessi non è
un ostacolo ma, al contrario, contribuisce a creare valore
e coesione sociale.
EDITORIALE | 1
VANTAGGI DI
ESSERE SOCIO
I
di Emanuela Ferri, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Caro Socio, ecco le iniziative a te riservate:
CONTINUA LA CAMPAGNA SCALA IL CARO SCUOLA
Anche per l’anno scolastico 2013/2014 torna la campagna “SCALA IL CARO SCUOLA”. Facendo riferimento alle tabelle ministeriali, si potranno ottenere sconti sull’acquisto dei libri di testo scolastici per le scuole medie inferiori e superiori. Per ottenere il buono sconto basta richiedere presso
la propria filiale l’assegno sconto.
SCADE IL 31 OTTOBRE IL TERMINE PER L’ACCESSO ALLE BORSE DI STUDIO
Il 31 ottobre 2013 scade il termine per la presentazione delle domande per l’accesso alle BORSE
DI STUDIO. Per il 2013 sono 62 per un controvalore di 50.000 euro, riservate a chi ha conseguito il diploma di licenza media inferiore, superiore o la laurea magistrale, con il massimo dei voti
(info: www.bccvignole.it)
SABATO 12 OTTOBRE 2013
ore 15,30
Il Consiglio di Amministrazione della Banca di
Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna
Pistoiese è lieto di invitare TUTTI I SOCI all’inaugurazione del nuovo AUDITORIUM della Banca,
presso la sede centrale di Vignole, via IV Novembre 108, che verrà intitolato alla memoria di
Marcello “Cesare” Fabbri, Presidente della
Banca dal 1975 al 1995.
Programma
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•
ore 15,30 - Cerimonia inaugurale, benedizione dei locali e intitolazione dell’Auditorium
ore 15,45 - Saluto del Presidente Giancarlo Gori
ore 16,00 - Saluto del Direttore Generale Elio Squillantini
ore 16,15 - Intervento delle autorità
ore 17,00 - Rinfresco
Alcuni dati sui soci al 31 AGOSTO 2013
Totale soci n.
5 4 0 6
Di cui:
Persone fisiche/
Ditte individuali
Persone giuridiche
4 2 3 0
1 1 7 6
È a tua disposizione, presso la sede centrale, l’Ufficio Soci, disponibile ogni giorno con personale
qualificato, al quale puoi rivolgerti per richiedere notizie e informazioni. Il personale di riferimento è:
- Emanuela Ferri, tel. 0573 7070227, email [email protected]
- Ennio Canigiani, tel. 0573 7070215, email [email protected]
- Claudia Raffalli, tel. 0573 7070267, email [email protected]
Per tutte le iniziative e le gite troverai informazioni su: www.bccvignole.it
pagina del socio | 2
EVENTI DELLA BANCA OTTOBRE - DICEMBRE 2013
DATA
EVENTO
LUOGO
DETTAGLI
SABATO
12/10/2013
ORE 15,30
INAUGURAZIONE DEL
NUOVO AUDITORIUM
DELLA BANCA
AUDITORIUM
DELLA BANCA
INGRESSO LIBERO
GIOVEDÌ
17/10/2013
ORE 21,00
CONVEGNO
“DONARE LA VITA”
AUDITORIUM
DELLA BANCA
ORGANIZZAZIONE A CURA
DEL CLUB GIOVANI SOCI
INGRESSO LIBERO
VENERDÌ
25/10/2013
ORE 21,00
IL MAGICO MONDO DELLE
ESSENZE AROMATICHE
AUDITORIUM
DELLA BANCA
Una serata alla scoperta delle erbe
aromatiche, per conoscerle meglio
e apprezzarne gli utilizzi, relatore il
Dott. GIORDANO MAZZOLINI del
Corpo Forestale dello Stato
INGRESSO LIBERO
MARTEDÌ
29/10/2013
ORE 21,00
INCONTRO PUBBLICO SULLA
PREVIDENZA INTEGRATIVA
AUDITORIUM
DELLA BANCA
ORGANIZZATO DALLA BANCA,
IN COLLABORAZIONE CON BCC
RISPARMIO E PREVIDENZA
INGRESSO LIBERO
VENERDÌ
08/11/2013
ORE 15,00
I VENERDì
DELL’IMPRENDITORE
“LE AZIENDE SU WEB”
AUDITORIUM
DELLA BANCA
ORGANIZZATO DALLA BANCA,
IN COLLABORAZIONE
CON BROGI & PITTALIS
INGRESSO LIBERO
SABATO
09/11/2013
ORE 15,30
PRESENTAZIONE LIBRO
STRENNA BCC VIGNOLE
E MONTAGNA PISTOIESE
AUDITORIUM
DELLA BANCA
PER I SOCI
DELL’AREA STORICA
SABATO
16/11/2013
ORE 15,30
PRESENTAZIONE LIBRO
STRENNA BCC VIGNOLE
E MONTAGNA PISTOIESE
SALA BACCARINI
SAN MARCELLO
PISTOIESE (PT)
PER I SOCI
DELLA MONTAGNA PISTOIESE
MARTEDÌ
19 E
26/11/2013
ORE 21,00
MINI CORSO
DI EDUCAZIONE FINANZIARIA
AUDITORIUM
DELLA BANCA
ORGANIZZAZIONE A CURA
DEL CLUB GIOVANI SOCI
INGRESSO LIBERO
SABATO
23/11/2013
ORE 15,30
PRESENTAZIONE LIBRO
STRENNA BCC VIGNOLE
E MONTAGNA PISTOIESE
SALA AGOSTINIANI
EMPOLI (FI)
PER I SOCI
DELL’AREA EMPOLESE
SABATO
30/11/2013
ORE 15,30
PRESENTAZIONE PREMIO
LETTERARIO INTITOLATO
A GIANCARLO ZAMPINI
AUDITORIUM
DELLA BANCA
ORGANIZZATO DALLA BANCA, IN
COLLABORAZIONE
CON LA NAZIONE PISTOIA
INGRESSO LIBERO
SABATO
07/12/2013
ORE 15,30
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
DELLE ANNUALI
BORSE DI STUDIO
AUDITORIUM
DELLA BANCA
ORGANIZZATO DALLA BANCA
INGRESSO LIBERO
GITE SOCIALI
… e a GENNAIO 2014, DOVE ANDIAMO?
STIAMO VALUTANDO DIVERSE ALTERNATIVE alla Crociera sul MAR
ROSSO, in quanto Costa Crociere, in considerazione del clima di instabilità politica in
Egitto che condiziona la sicurezza, ha deciso di annullare le crociere nel Mar Rosso per
l’autunno/inverno 2013 -2014.
pagina del socio | 3
VERSO BASILEA 3, PATRIMONIO
BANCARIO SEMPRE PIù IMPORTANTE
La Bcc Vignole e Montagna Pistoiese promuove l’aumento di capitale sociale
di Elio Squillantini, direttore generale Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Il patrimonio è la principale risorsa che le banche destinano alla copertura dei rischi e all’assorbimento di eventi inattesi derivanti dalla gestione. È inoltre necessario a sostenere lo sviluppo e la crescita dei volumi e, quindi, in grado
di garantire la stabilità e l’efficienza del sistema
bancario.
In prima approssimazione, il patrimonio è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, vale a
dire dalle risorse conferite dai soci per lo svolgimento dell’attività d’impresa in via:
1. diretta con la sottoscrizione di quote di capitale;
2. indiretta destinando parte degli utili all’accrescimento delle riserve patrimoniali.
Il patrimonio rappresenta, dunque, una risorsa
finanziaria e determina la capacità dell’impresa
di operare in condizioni di solvibilità.
È costituito da risorse che sono stabilmente a disposizione della banca e che possono
essere utilizzate per far fronte alla copertura di
rischi derivanti dallo svolgimento della propria
attività. In particolare, l’ammontare delle risorse patrimoniali di cui la banca deve dotarsi è
strettamente correlato ai rischi a cui la stessa
è sottoposta al fine di garantire una condizione
di solvibilità.
In passato l’obiettivo della stabilità del sistema
creditizio era prevalentemente perseguito mediante meccanismi esogeni, nell’ottica di un
sistema bancario sottratto alle regole del mercato. Il patrimonio in questo contesto assumeva prevalentemente il ruolo di un requisito indispensabile per l’accesso all’attività bancaria.
A partire dagli anni Settanta, l’Autorità di Vigilanza ha perseguito l’obiettivo di aumentare il
grado di patrimonializzazione delle banche,
stabilendo dei livelli minimi di patrimonio a cui commisurare la capacità operativa.
Solo a partire dagli anni Ottanta si comincia a
delineare un insieme di interventi che porteranno via via a un progressivo abbandono della
Vigilanza di tipo strutturale e al parallelo sviluppo della Vigilanza di tipo prudenziale volta a
incentivare le banche, a perseguire innanzitutto
condizioni di solvibilità e a incrementare il grado
di efficienza (operativa e allocativa).
PATRIMONIO E VIGILANZA BANCARIA
La definizione di patrimonio ha subito nel tempo un’evoluzione radicale legata al differente
ruolo degli istituti di credito nella società e alla
complessità crescente dell’attività d’intermediazione. Tale cambiamento si è riflesso nel
concetto di “vigilanza”, svolta dalla Banca d’Italia nei confronti degli istituti di credito, passato
da strutturale a prudenziale; infatti il livello minimo di capitale non è più commisurato alla sola
capacità operativa della banca ma anche a incentivare condizioni di solvibilità e di efficienza.
La nuova normativa in materia di Vigilanza e
le attuali condizioni avverse del mondo economico-finanziario hanno amplificato il ruolo
centrale del patrimonio quale risorsa preziosa
per lo svolgimento dell’attività d’intermediazione e quale elemento portante per supportare
e favorire la ripresa dell’economia reale. Infatti,
aspettando una regolamentazione che tenda a
rafforzare la dotazione patrimoniale delle imprese non bancarie, coerente con le dimensioni e
l’attività svolta dalle stesse, oggi sulle banche
grava, in parte, anche il rischio d’impresa dei
clienti affidati.
PAGINA DEL DIRETTORE | 4
Palazzo Koch a Roma, sede della Banca d’Italia.
L’importanza del capitale proprio nella gestione
bancaria è stata evidenziata anche dalle autorità di vigilanza che hanno introdotto misure che
impongono alle banche la detenzione di un livello minimo di capitale per fronteggiare i rischi
dell’attività di intermediazione. Nel corso degli
anni Ottanta le autorità di vigilanza, in quasi tutti
i principali paesi, hanno progressivamente abbandonato i tradizionali strumenti “strutturali”
di controllo (separazione fra attività a breve e
a lungo termine, vincoli agli impieghi, sistema
autorizzativo) a favore di quelli di tipo “prudenziale”.
Al capitale proprio è assegnato il compito di
assorbire i rischi assunti dall’attività bancaria e
quindi diminuire la probabilità che gli eventuali eventi inattesi possano ridurre il valore delle
attività al di sotto di quello delle passività. È
proprio a un livello “adeguato” di capitale che
le Autorità di vigilanza hanno indirizzato la loro
azione di controllo per garantire stabilita ed efficienza dell’intero sistema bancario e tale “adeguatezza” è misurata rispetto ai rischi gestiti.
A tal proposito la Banca d’Italia svolge un’attività di vigilanza sulle banche e sugli altri intermediari (Basilea2), con riguardo alla sana e
prudente gestione e alla stabilità delle aziende
vigilate, all’efficienza e alla competitività del
sistema finanziario nel suo complesso, all’osservanza della normativa in materia creditizia e
finanziaria. L’obiettivo cui mira la Banca d’Italia
è quello di fare in modo che le banche si dotino
di tutti gli strumenti necessari ad assicurare una
corretta percezione dei rischi e una conseguente appropriata allocazione del capitale.
Valutazione del rischio
e regolamentazione prudenziale
Prima di proseguire occorre fermare l’attenzione su alcuni concetti chiave:
∗ Patrimonio di Vigilanza: rappresenta il primo
presidio a fronte dei rischi connessi con la
complessiva attività bancaria e costituisce
il principale punto di riferimento per le valutazioni della Banca d’Italia. Il Patrimonio di
Vigilanza è costituito dalla somma del patrimonio di base (capitale, riserve, strumenti
innovativi di capitale, utile di periodo) e del
patrimonio supplementare (riserve di rivalutazione, strumenti ibridi di patrimonializzazione e passività subordinate), che viene
ammesso nel limite massimo del patrimonio
di base.
∗ Assorbimento Patrimoniale: è il requisito patrimoniale che deve essere mantenuto a fronte di ciascun rischio rilevante cui l’intermediario è esposto.
∗ Adeguatezza Patrimoniale: la somma dei singoli assorbimenti patrimoniali determinati a
fronte di ciascun rischio rilevante deve essere
inferiore al patrimonio di vigilanza.
La regolamentazione prudenziale si fonda su
tre pilastri. Il primo pilastro introduce un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici
dell’attività bancaria e finanziaria (ovvero i rischi
di credito, i rischi di controparte, i rischi di mercato e i rischi operativi); a tal fine sono previste
metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di
complessità nella misurazione dei rischi e nei
requisiti organizzativi e di controllo.
PAGINA DEL DIRETTORE | 5
Il secondo richiede alle banche
di dotarsi di una strategia e di un
processo di controllo dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e
prospettica, (denominato ICAAP)
rimettendo all’Autorità di Vigilanza
il compito di verificare l’affidabilità
e la coerenza dei relativi risultati.
Il terzo introduce obblighi di informativa al pubblico riguardanti
l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi
di gestione e controllo. L’obiettivo della normativa è quello di assicurare che le banche valutino
il proprio grado di esposizione
ai singoli rischi e l’adeguatezza
della propria dotazione patrimoniale a fronte di tali rischi.
Da Basilea 1 a Basilea 3
La valutazione dell’adeguatezza patrimoniale
degli istituti di credito è un obbligo formalizzato
per la prima volta nel 1988, anno in cui il Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle
banche centrali dei paesi più industrializzati,
formalizzò il primo sistema di misurazione del
capitale, comunemente chiamato Accordo di
Basilea sul Capitale (Basilea1). Sinteticamente, il vecchio accordo prevedeva l’obbligo delle
banche di accantonare capitale nella misura
dell’8% del valore nominale del credito concesso. L’accordo del 1988 presentava limiti notevoli, primo fra tutti quello di essere scarsamente
sensibile al rischio della controparte.
Con il nuovo Accordo di Basilea del 2006
(Basilea2) si è cercato di superare questo limite, prevedendo una metodologia standard, basata su un sistema di ponderazione dei crediti
variabile in funzione della rischiosità delle singole posizioni, e metodologie più avanzate, fondate su approcci del tipo IRB (ovvero basati sui
rating interni). È stato richiesto inoltre alle banche di stimare l’esposizione al rischio operativo
(prima non contemplato) e ai rischi di secondo
pilastro (concentrazione, tasso, liquidità ecc.).
Uno degli aspetti più controversi di Basilea2
è che l’utilizzo di sistemi di rating per la determinazione del requisito patrimoniale ha come
conseguenza diretta una variazione del rating
associato al singolo cliente affidato, cui corrisponde una variazione del requisito patrimoniale della banca. In altre parole, gli effetti della regolamentazione di vigilanza per le banche che
utilizzano modelli IRB comportano che a un rischio maggiore associato al cliente corrisponda
un maggior capitale accantonato dalla banca.
Questo tema è conosciuto come “pro-ciclicità”
di Basilea2: si tratta dell’effetto della normati-
va di indurre il sistema bancario a restringere
il credito nelle fasi del ciclo economico in cui
cresce il rischio dei clienti affidati. La crisi finanziaria internazionale ha messo in risalto questo
aspetto e altri importanti limiti della normativa
prudenziale, ha manifestato chiaramente la necessità di definire un nuovo sistema di regole,
più stringente di quello in vigore.
Pertanto il Comitato di Basilea per la vigilanza
bancaria ha presentato una serie di proposte
miranti al rafforzamento della regolamentazione
prudenziale.
A seguito di ciò, la proposta legislativa della
Commissione Europea ha portato a introdurre un rafforzamento della regolamentazione
prudenziale per le banche a livello europeo
denominata Basilea3. L’entrata in vigore del
provvedimento è programmata per il 1° gennaio 2014.
Gli obiettivi generali del pacchetto di riforme di
cui abbiamo fatto cenno, sono principalmente
riferiti a:
ürafforzamento del capitale
ücontenimento della pro-ciclicità di Basilea2
ümigliore copertura dei rischi
üriduzione del grado di leva finanziaria degli
intermediari (rapporto tra attività e mezzi
propri)
üregole ben precise per la gestione della liquidità.
Vediamo nel dettaglio i singoli punti previsti da
Basilea 3:
Rafforzamento del capitale
Sono stati definiti alcuni interventi che vanno
da un lato a incrementare il livello qualitativo
degli strumenti che possono essere computati
nel patrimonio a fini di vigilanza (sono stati, per
PAGINA DEL DIRETTORE | 6
esempio, irrigiditi i criteri con cui sono computati i cosiddetti strumenti subordinati, ovvero,
in sostanza, obbligazioni aventi caratteristiche
tali per cui è ammessa la computabilità nel
patrimonio); dall’altro a stabilire livelli minimi di
patrimonializzazione più elevati di quelli attuali
(il rapporto tra Patrimonio di Vigilanza e attività
di rischio ponderate non può essere inferiore
all’8% e il rapporto tra la componente più stabile del patrimonio, il cosiddetto Tier1 e le attività
di rischio ponderate, non può scendere al di
sotto del 6% dal 1° gennaio 2015).
Contenimento prociclicità
Come abbiamo ricordato precedentemente,
uno dei principali limiti di Basilea2 era quello
di accentuare gli effetti negativi nelle fasi di recessione economica. Ciò è dovuto al fatto che,
riducendosi i rating dei clienti affidati, a causa
appunto della recessione, il capitale regolamentare richiesto alle banche è maggiore, con
la conseguenza di una minore offerta di credito
al sistema.
Gli strumenti individuati dal Comitato di Basilea,
del tutto nuovi rispetto al passato, sono il Target
ratio patrimoniale, il Buffer prudenziale anticiclico e la possibilità di effettuare accantonamenti
anticiclici.
Il Target ratio è un requisito di capitale aggiuntivo per fare in modo che le banche, nelle fasi di
espansione economica, conservino maggiore
capitale di quello che sarebbe necessario secondo le soglie minime che abbiamo visto in
precedenza. Il livello stabilito è di 2,5% (che si
va a sommare all’8% minimo regolamentare),
ed entrerà in vigore con gradualità (pienamente
dal 1° gennaio 2019).
Il Buffer anticiclico è un requisito aggiuntivo
sempre in misura di 2,5 punti percentuali, la cui
applicazione sarà prevista nelle sole fasi di surriscaldamento dell’economia e sarà determinata da una o più variabili economiche (esempio:
andamento del PIL), portando il livello minimo
complessivo al 13%.
Indice di leva (Leverage Ratio)
È stato deciso di introdurre un livello massimo
al rapporto tra capitale (Tier1) e volume complessivo delle attività (in bilancio e fuori bilancio). Il limite minimo previsto è pari al 3% con
un impatto, comunque, limitato per le banche
commerciali.
Regole quantitative per il rischio di liquidità
Sono state previste due regole quantitative,
complementari e con orizzonti temporali diversi. E precisamente:
- LCR Liquidity Coverage Ratio: in vigore dal
2015, è il rapporto tra attività altamente liquide e flussi di cassa netti a 30 giorni;
- NSFR Net Stable Funding Ratio: in vigore dal
2018, è il rapporto tra fonti di provvista stabili
(fonti di provvista con vita residua oltre l’anno
e quota stabile dei depositi) e componenti illiquide dell’attivo (crediti verso clientela retail
con scadenza superiore a un anno e altre poste di bilancio), ovvero l’equilibrio finanziario
a un anno. In particolare, il requisito NSFR
è strutturato in modo da assicurare che le
attività a lungo termine siano finanziate con
almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di
liquidità.
Inoltre dovranno essere valutati un set di indicatori riferiti a:
-mismatch contrattuale delle scadenze;
-concentrazione della raccolta;
-livello dei titoli di proprietà liberi.
Un’immagine dell’ultima Assemblea dei soci della nostra Banca.
PAGINA DEL DIRETTORE | 7
Le nuove regole e il credito
cooperativo
Preme evidenziare che la qualità del capitale
nelle Banche di Credito Cooperativo mostra
una situazione generalmente positiva in quanto
composto pressoché esclusivamente da azioni
e riserve.
Visto il nuovo quadro normativo e l’estrema importanza assegnata al capitale, la Banca dovrà
tendere ad accrescere la propria solidità patrimoniale a fronte della crescita dei volumi riferiti
all’attività d’intermediazione, essenzialmente attraverso il rafforzamento e/o il risparmio di patrimonio, mediante fonti patrimoniali permanenti
e stabili quali utili o aumento di capitale sociale.
Grazie all’incremento di tali risorse, infatti, la
Banca potrà garantire ai soci e al proprio territorio di competenza il massimo sostegno finanziario per lo sviluppo delle piccole e medie
imprese, nonché la piena assistenza alle famiglie. A titolo di esempio, un apporto di capitale
di euro 1.000,00 permette di concedere nuovo
credito nell’interesse dei soci fino a 12,5 volte
tale incremento, ovvero euro 12.500,00.
Preme ricordare che, a differenza dei grandi
gruppi bancari, il “core business” della nostra
Banca è rappresentato, anche in questi anni
di crisi, dall’intermediazione creditizia rivolta a
sostegno delle famiglie e delle piccole e medie
imprese, mentre la “finanza” è utilizzata essenzialmente al servizio dell’operatività svolta e delle esigenze della clientela stessa.
La Bcc Vignole e Montagna
Pistoiese promuove l’aumento
di capitale sociale
A tal fine, come preannunciato dal Presidente
durante le riunioni pre-assembleari svoltesi nella scorsa primavera, nonché durante l’assemblea dei soci del 19 maggio 2013, la Banca
ha promosso un aumento del capitale sociale
nei confronti dei soci e con l’allargamento della
compagine sociale per l’importo di euro 4,5 milioni, a partire dal mese di ottobre 2013. Grazie
a tale aumento della dotazione patrimoniale, la
Banca potrà sostenere lo sviluppo delle aziende del territorio e i bisogni della famiglie con la
potenzialità di poter concedere nuovo credito
per oltre 56 milioni di euro.
Infatti, l’incremento del numero dei soci e delle quote di capitale sottoscritto (la cui media è
inferiore a euro 800,00) è ritenuto dal Consiglio
di Amministrazione un obiettivo primario, per aumentare il patrimonio e la visibilità nel territorio di
Bcc Vignole
e Montagna Pistoiese
Total capital ratio
13,98%
Tier 1 capital ratio
12,47%
riferimento, diffondendo il proprio marchio, nonché per offrire i propri servizi alle comunità locali
circostanti.
L’offerta mira al rafforzamento patrimoniale della
Banca ed è finalizzata a sostenerne lo sviluppo,
assicurando e rafforzando ulteriormente gli equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire il
rispetto dei parametri dettati dalla normativa di
vigilanza, nonché a un piano di coinvolgimento e
allargamento della base sociale, per consolidare
l’operatività della Banca nel territorio.
Oltre alle finalità sopra richiamate, preme ricordare che la sottoscrizione di azioni dà diritto alla
eventuale distribuzione di dividendi che, negli
ultimi anni, si sono attestati al tasso legale del
2,50%. Si tratta di uno dei vantaggi più tangibili
previsti per i soci, tra i quali ricordiamo: il ristorno di azioni in base all’operatività svolta con la
Banca, l’assistenza fiscale gratuita, il sostegno
alle famiglie con i bonus per la nascita dei figli, i
contributi per l’acquisto dei libri di testo scolastici e le borse di studio per gli studenti meritevoli.
Essere soci dà accesso anche a varie agevolazioni su servizi e prodotti bancari, a occasioni di
formazione con i convegni e i seminari organizzati dalla Banca e a sconti sui viaggi sociali.
Media Sistema
Bcc / Regione Toscana
13,81%
12,89%
Sistema Bancario
(39 gruppi - Fonte Rapporto Abi 2013)
13,46%
10,56%
PAGINA DEL DIRETTORE | 8
La visita all’Osservatorio Astronomico di Gavinana
È arrivato da Quarrata, poco prima delle 19,
lo scorso 12 luglio, il gruppo di circa 35 persone (nella foto sopra) composto da soci e
consiglieri della Bcc di Vignole e Montagna
Pistoiese, in visita all’Osservatorio Astronomico di Gavinana. Il gruppo, accompagnato dal
presidente Giancarlo Gori, è stato ricevuto
dai componenti del Gamp (Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese) che gestisce e dirige
la struttura di Pian de’ Termini a Gavinana.
Fra questi Samuele Marconi, che è anche
dipendente della Banca, ha presentato agli
ospiti, riuniti nella sala conferenze, il programma della serata e ha spiegato l’ampio lavoro
che l’osservatorio svolge. Terminate le spiegazioni, i visitatori, prima di affrontare il programma serale vero e proprio, hanno potuto
gustare le primizie culinarie della Montagna
Pistoiese preparate dal gruppo locale Slow
Food. I tavoli per l’apericena erano stati collocati all’aperto, davanti alla struttura dell’osservatorio. Il clima molto mite ha permesso
di assaporare, nella luce della sera e in un
paesaggio silenzioso circondato da un verde incomparabile, i diversi piatti e le bevande approntate dal gruppo Slow Food: dalle
minestre di farro, al “pan cotto” tipico piatto dei pastori, ai formaggi a latte crudo, alle
carni genuine, ai dolci al mirtillo, alle grappe
arricchite con aromi delle erbe montane. «È
stata un’ottima occasione per far conoscere a queste persone la struttura e le attività
dell’osservatorio - dice Paolo Gigli, astrofilo
e divulgatore -. Abbiamo fatto delle osservazioni della Luna con il Binoscopio, che è un
grosso binocolo astronomico; una piccola lezione di astronomia e l’osservazione del pianeta Saturno. Inoltre sono state mostrate le
previsioni meteorologiche in diretta attraverso il satellite Meteosat. Infine, i componenti
del gruppo Gamp hanno risposto alle numerose domande che sono state avanzate». A
chiusura della serata il presidente della Bcc
Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori
ha sottolineato: «Questa visita è stata per noi
davvero una novità perché non ci aspettavamo che fosse così interessante. Davvero
una bella cosa. Un’ottima serata e un’ottima
organizzazione e accoglienza da parte di tutti
gli organizzatori che desidero ringraziare».
Sauro Romagnani
VITA DELLA BANCA | 9
i nostri
interventi
QUARRATA, 19 ANNI DI BEACH VOLLEY IN PIAZZA
È andata in archivio la 19ª edizione del torneo di beach volley “Città di Quarrata” tenutosi in piazza Agenore Fabbri a Quarrata, nei
mesi di giugno e luglio. Anche questa edizione, molto seguita dal pubblico, ha visto
il contributo della nostra Banca in qualità di
sponsor ufficiale, con il patrocinio del Comune di Quarrata e del quotidiano La Nazione.
L’evento, unico nel suo genere nella piana
pistoiese, proponeva due distinti tornei: uno
maschile e uno femminile. Nel primo, si è imposta la squadra Fashion Service che in finale ha battuto il Garten 3 con il punteggio di 3
a 1. Miglior realizzatore del torneo maschile
è stato Niccolò Francini mentre il premio di
miglior giocatore è andato a Matteo Marchi.
Nel torneo femminile ha vinto la Revivo Volley
che, in una finale combattuta, ha superato
per 3 a 1 il team di Annarita Parrucchiera. Tra
le migliori atlete hanno avuto riconoscimenti Stefania Pollastrini, Giulia Cheli, Elisa
Storni e Letizia Santini. A consegnare i
premi, per la nostra Banca è stato presente
il dipendente Fabio Sinceri dell’agenzia di
Quarrata.
Ennio Canigiani
RIVISTE DA LEGGERE
CON LO SCONTO
Sei appassionato di motori e di viaggi, stravedi per la moda,
la cucina o l’informatica? Per soddisfare ogni tuo interesse
e passione, la Banca offre ai propri soci e clienti la possibilità di abbonarsi, o di regalare un abbonamento, a oltre
85 riviste, edite da Mondadori e San Paolo, con sconti oltre
l’80% sul prezzo di copertina e, in più, offerte extra per abbonamenti a pacchetti di riviste.
Informazioni e coupon di abbonamento in tutte le agenzie
della Banca.
I NOSTRI INTERVENTI | 10
VERGAIO DI PRATO,
A PIETRO ANDREOLETTI
IL 33° TROFEO FIASCHI
Il bergamasco Pietro Andreoletti (G.S.
Aurea Zanica), superando in volata il sardo
Emanuele Murtas (Polisportiva Monsummanese), al termine di una lunga fuga, si è
aggiudicato con pieno merito il 33° Trofeo
Fiaschi Cav. Alfredo, gara ciclistica nazionale riservata alla categoria juniores, svoltasi a
Vergaio di Prato lo scorso 30 giugno, con la
nostra Banca fra gli sponsor ufficiali della corsa e alla presenza del commissario tecnico
della nazionale juniores, Rino De Candido.
162 i partenti, 120 i chilometri percorsi, con
partenza e arrivo davanti al Circolo L’Unione
di Vergaio e l’asperità della Rocca di Montemurlo, ripetuta per sette volte, a rendere la
gara molto vivace e combattuta sin dai primi
chilometri.
Una piacevole giornata di sport vissuta nello
struggente ricordo dell’indimenticabile amico
Lando Fiaschi (che fu amministratore della
nostra Banca), scomparso nel febbraio 2010
e ideatore di questa gara oltre trenta anni fa.
F.B.
I NOSTRI INTERVENTI | 11
LA SGAMBATA DELLE DUE TORRI PARLA KENIANO
Si è corsa domenica 7 luglio nella frazione di
Lucciano a Quarrata, la 32ª Sgambata delle
due torri, corsa podistica competitiva di 11
km. La gara, che si snoda lungo le strade
della frazione quarratina, si è confermata tra
le più consolidate del panorama podistico
locale, riuscendo anche questa volta a coinvolgere quattrocento atleti con un alto tasso
tecnico. «La nostra manifestazione si distingue rispetto alle altre perché iscrive solo atleti
di valore - spiega Paolo Branchetti, anima
di questa corsa -. Non è un caso che podisti di nazionalità keniana e marocchina siano
nell’albo storico della corsa; spesso vengono
a correre da noi per migliorare la preparazione in vista di impegni nazionali di primo piano
come il Golden Gala a Roma». In una bella
giornata di sole, le telecamere di Rai Tre e
di alcune emittenti locali hanno documentato
le vittorie dei keniani Sugut Paul Kipchumba per gli uomini e Limo Zeddyjerop per le
donne. Si è trattato di un assoluto dominio
keniano considerando che anche il secondo e il terzo assoluto maschile e la seconda
assoluta femminile, rappresentavano lo stato
centro africano. La nostra Banca era presente in qualità di sponsor ufficiale, riconfermando un binomio che la vede impegnata in
questa corsa ormai da molti anni. E. C.
I NOSTRI INTERVENTI | 12
BONUS BEBÈ
In ogni famiglia ci sono eventi speciali e la nascita di un figlio è
sicuramente il più bello di tutti. In un momento di grande gioia,
ma anche di riflessione e di progetti per il futuro, la nostra Banca
vuole essere vicino alle famiglie in modo concreto.
Infatti, se sei socio della BCC di Vignole e della Montagna Pistoiese da almeno sei mesi prima della nascita di tuo figlio, hai diritto al Bonus bebè che consiste in un premio di 500 euro che
sarà versato direttamente su un libretto di deposito a risparmio
intestato al nuovo nato.
«Un piccolo gesto per avvicinare nuovi soci all’interno della Banca - sottolinea il presidente Giancarlo Gori - e dimostrare concretamente la
nostra vicinanza alle famiglie e alle giovani coppie, nello spirito autentico dei
valori della cooperazione».
Si potrà richiedere l’apertura del libretto dedicato al figlio, semplicemente presentando il certificato di nascita rilasciato dal Comune. Il primo versamento di
500 euro lo farà la Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese come dono di
benvenuto. Inoltre, si potrà inviare la foto del neonato alla Banca e sarà pubblicata sul notiziario Insieme come augurio speciale.
Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio Soci (Emanuela Ferri, tel.
0573.7070227), oppure richiedere il dépliant dell’iniziativa in ogni agenzia.
Ed ecco i nuovi nati…
Francesca Balleri
Sofia Tasselli
Alessandro Izzo
Giorgia Giraldi
Vittoria Linda Monni
Alessio Zampini
Brando Tanteri
Iris Pomposi
Maria Vittoria Cosenza
I NOSTRI INTERVENTI | 13
SCALA IL CARO SCUOLA, SCONTI DEL 25%
PER L’ACQUISTO DI LIBRI SCOLASTICI
Torna la promozione della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese per studenti soci,
figli o nipoti di soci. L’anno scorso distribuiti contributi per 30 mila euro
È ripartita anche quest’anno la campagna
sociale “Scala il caro scuola”, promossa dalla Banca di Credito Cooperativo di
Vignole e della Montagna Pistoiese con
l’obiettivo di sostenere le famiglie nell’acquisto dei libri scolastici. L’iniziativa, in
collaborazione con numerose cartolibrerie
dell’area in cui opera la Banca, prevede
uno sconto per l’acquisto di libri per le
scuole medie e superiori, compresi i diDedicato agli STUDENTI
CAMPAGNA 2013
SCALA IL CARO
SCUOLA
GNO
ASSE NTO
SCO
Un aiuto concreto per l’acquisto dei libri
scolastici delle scuole medie inferiori e
superiori.
Riservato ai soci della banca.
zionari e gli atlanti.
Gli sconti saranno
praticati agli studenti
soci, figli o nipoti in linea retta di soci della
Banca.
Per beneficiare dell’iniziativa è sufficiente
presentarsi nella propria filiale dove sarà
possibile ritirare un
buono sconto, intestato all’interessato
e firmato dalla Banca
stessa, da presentare alla cartoleria
di fiducia. L’importo
dello sconto a carico
della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese è
pari al 20% della spesa mediamente sostenuta in base alla classe e istituto frequentati. Così, per esempio, uno studente
di prima media avrà un bonus di 58 euro;
un ragazzo iscritto alla prima liceo (classico, scientifico o linguistico) riceverà una
“dote” di 64 euro, mentre uno studente
del primo anno iscritto a un altro indirizzo
di studi superiori beneficerà di un assegno
di 55 euro. Cifre a cui va aggiunta un’ulteriore riduzione del 5% applicata dalla
cartolibreria.
«Scala il caro scuola è un’iniziativa concreta con cui intendiamo promuovere il
diritto allo studio e aiutare i soci e le famiglie, alle prese con sempre maggiori
sacrifici, per effetto della crisi» - afferma
il presidente della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, Giancarlo Gori. L’anno
scorso la Banca ha erogato 30 mila euro
in contributi alle famiglie per l’acquisto di
libri scolastici, una somma a cui va aggiunto l’impegno per il conferimento delle
borse di studio, giunto alla sedicesima
edizione. Quest’anno la Banca ha stanziato 50 mila euro per l’assegnazione di
62 borse di studio.
Dario Zona
I NOSTRI INTERVENTI | 14
QUESTE, suddivise per comune, le cartolerie
convenzionate per Scala il Caro Scuola 2013
QUARRATA
Arcobaleno, via Statale 104
Elle elle, via Vecchia Fiorentina 278
Il Giornalibro, via Alighieri 15/A
Il Quadrifoglio, via Torino 23
Il Triangolo, via Statale 952
La Coccinella, via C. da Montemagno 27
Linea ufficio srl, via della Repubblica 86/A
Rapezzi di Gori Paola, via Montalbano 124
AGLIANA
Cartomania, via Roma 23
Happy school, via della Libertà 17
MONTALE
Things di Stefanini e Vannucci,
via IV Novembre 72/2
CUTIGLIANO
Giocart, via Roma 33
PRATO
Cartolibreria Maria, via Mannocci 40
Edicola cartolibreria Lidiana,
via Visiana 32/A
MONTEMURLO
Mattei, via Alighieri 2
PISTOIA
Cartolibreria Archimede,
via Fiorentina 576/R
Cartolibreria Gandolfi, corso Gramsci 64
Libreria Laura Pistoia, corso Gramsci 73
SAN MARCELLO PISTOIESE
E.B. sistemi, via Orlando 563
Il copiatutto, via Villa Vittoria 2
LARCIANO
Cartoleria L’erbavoglio,
via Leonardo da Vinci 93
Edicola L’arcobaleno,
via Francesca 1146/1152
SERRAVALLE PISTOIESE
Cappellini Romana, piazza Gramsci 12
EMPOLI
Edicolandia, via dei Cappuccini 14/16
LAMPORECCHIO
Cartolibreria Verdiani Giovanni,
via Martiri del Padule 2
Fabrizio Monti, piazza Berni 16
Presente nel tuo futuro dal 1904
Presente nel tuo futuro dal 1904
I NOSTRI INTERVENTI | 15
UN BANDO PER 62 BORSE DI STUDIO
C’è ancora tempo fino al prossimo 31 ottobre per presentare la domanda di ammissione al bando per l’assegnazione delle
borse di studio, bandito nei mesi scorsi
dalla nostra Banca, e giunto alla sedicesima edizione.
Quest’anno il Consiglio di Amministrazione
ha deciso di stanziare 50 mila euro per il
conferimento di 62 borse di studio a coloro
che si siano distinti nei risultati finali dell’anno scolastico 2012/2013 o abbiano conseguito una laurea universitaria nel periodo
compreso tra il primo ottobre 2012 e il 30
settembre 2013.
Alla presentazione della domanda, i partecipanti al bando dovranno dimostrare di essere titolari di conto corrente ed essere soci
(o aver sottoscritto la domanda a socio) se
maggiorenni; oppure di avere un deposito
a risparmio a loro intestato ed essere figli
di soci (il genitore può anche sottoscrivere
la domanda a socio alla presentazione della
richiesta di borsa di studio) se minorenni.
Le borse di studio, 350 euro, 750 euro,
1250 euro, 1500 euro hanno lo scopo
di premiare gli studenti più meritevoli delle
scuole medie inferiori e superiori di qualsiasi tipo, degli istituti statali parificati o legalmente riconosciuti e gli studenti universita-
ri, che risiedono nelle aree di competenza
della Banca (comuni di Quarrata, Lamporecchio, Agliana, Prato, Larciano, Montale,
Vinci, Empoli, Castelfiorentino, San Miniato,
Montespertoli, Montelupo Fiorentino, Cerreto Guidi, Capraia e Limite, Carmignano,
Vaiano, Poggio a Caiano, Campi Bisenzio,
Calenzano, Montemurlo, Serravalle Pistoiese, Pistoia, Cutigliano, San Marcello Pistoiese, Granaglione, Lizzano in Belvedere,
Porretta Terme, Bagni di Lucca, Fanano,
Fiumalbo, Cantagallo, Abetone, Marliana,
Piteglio e Sambuca Pistoiese).
Le borse di studio poste a concorso sono
62, di cui: 20 da 350 euro per diplomi di licenza media inferiore conseguiti con votazione di “dieci/decimi”; 20 da 750 euro per
diplomi di istruzione secondaria superiore
conseguiti con votazione di “cento/centesimi”; 20 da 1.250 euro per lauree universitarie (specialistica, magistrale o vecchio
ordinamento) conseguite con votazione di
“centodieci/centodecimi” e infine 2 borse
di studio da 1.500 euro per lauree universitarie - specialistica, magistrale o vecchio
ordinamento - conseguite con votazione
di “centodieci/centodecimi”, con tesi sul
tema della Cooperazione o sul Credito Cooperativo.
Nelle foto di queste pagine, alcuni momenti della consegna delle borse di studio dello scorso anno.
I NOSTRI INTERVENTI | 16
«Come ogni anno consegneremo le borse di studio a dicembre nel corso di una
cerimonia presso il nostro auditorium,
alla presenza dei rappresentanti delle
scuole e delle autorità locali - afferma il
presidente Giancarlo Gori -. È questo
un modo per dare visibilità, incentivare il
merito e favorire il cammino dei giovani
più promettenti del nostro territorio, nel
momento in cui si accingono a completare gli studi o a entrare nel mondo del
lavoro».
«La consegna delle borse di studio è
un’iniziativa che la Banca ha intrapreso nel
lontano 1998 - spiega il direttore generale Elio Squillantini -. Soltanto negli ultimi
dieci anni abbiamo erogato riconoscimenti
a qualche centinaio di ragazzi, per un ammontare complessivo di 330 mila euro. In
un periodo di crisi dell’economia locale e
nazionale, investire nella formazione delle
nuove generazioni, rappresenta un valore
aggiunto e un segnale di speranza».
Dario Zona
I NOSTRI INTERVENTI | 17
LA NOSTRA BANCA PARTNER DEL
PROGETTO POLICORO PROMOSSO
DALLA DIOCESI DI PISTOIA
di FRANCO BENESPERI, vicepresidente vicario Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Dopo un periodo di rodaggio, progettazione
e contatti, durato alcuni mesi, il Progetto
Policoro, promosso dalla Diocesi di Pistoia,
ha preso concretamente avvio, nelle scorse
settimane, con la costituzione di due nuove
imprese, di cui una in forma cooperativa, entrambe attive nel comune di Quarrata. Le due
start-up, si tratta di un asilo nido e di un’azienda di consulenza informatica e comunicazione, daranno occupazione a 7 giovani
dall’età media di 29 anni.
Partner del Progetto Policoro, la nostra Banca che, condividendone le finalità, si è impegnata con i promotori della Diocesi di Pistoia
a offrire tutto il supporto tecnico necessario
e la fattiva collaborazione nell’avvio di nuove aziende che nasceranno per iniziativa del
Progetto stesso, che prende il nome dalla
città di Policoro, in provincia di Matera, dove
alcuni anni orsono si svolse il primo incontro
per gettarne le basi.
Tre le idee che stanno alla base di Policoro:
giovani, Vangelo, lavoro. Il Progetto, voluto
dalla Chiesa italiana, e la Diocesi di Pistoia è
la prima ad attuarlo in Toscana, tenta di dare
una risposta concreta al problema della disoccupazione giovanile in Italia, resa ancor
più seria dall’attuale crisi economica.
Un modo della Chiesa di stare dentro un territorio, con un progetto di evangelizzazione
che non sia pura teoria, ma vada incontro
alle esigenze dei giovani, comprese quelle
lavorative, offrendo loro un servizio di orientamento per la costruzione del proprio futuro.
Tre sono anche le direttrici lungo le quali si
muove il Progetto: evangelizzare il lavoro e
la vita dei giovani, proponendo loro la visione
radicalmente alternativa che, come cristiani,
abbiamo del rapporto tra persona e lavoro,
educare e formare le coscienze, aiutando i
giovani a dare un senso e una dignità al lavoro, esprimere gesti concreti, cioè idee im-
I NOSTRI INTERVENTI | 18
prenditoriali e reciprocità, attraverso la costituzione di cooperative e ditte individuali.
A portare avanti il Progetto Policoro è la Chiesa locale, attraverso i propri uffici diocesani
(Pastorale Sociale e del Lavoro, Caritas e Pastorale Giovanile), con Edoardo Baroncelli
nominato tutor e referente diocesano (ma
anche toscano), Alessio Genito, animatore
di comunità e il coordinamento di don Cristiano D’Angelo, vicario episcopale per la
Pastorale.
La figura dell’animatore riveste un’importanza particolare, perché a lui è affidato il ruolo
fondamentale e decisivo di essere di stimolo,
con il supporto del referente, per altri giovani, aiutandoli a guardare oltre l’incertezza, ad
aprirsi al futuro, a dare gambe ai propri sogni, confrontandosi con la realtà del territorio
dove ciascuno vive e opera.
L’intuizione fondamentale del Progetto Policoro è il lavorare insieme di diversi attori
(ecclesiali, associativi, istituzionali), attorno a
un problema, nello specifico quello della disoccupazione giovanile, cercando di rendere i giovani autentici protagonisti del proprio
domani.
Si tratta, in buona sostanza, di promuovere
nelle giovani generazioni una nuova cultura
del lavoro inteso come realizzazione di sé,
come messa a frutto dei propri talenti.
Una scommessa, insomma, da vincere tutti
insieme, Diocesi, associazioni, istituzioni, per
offrire ai giovani opportunità concrete per la
costruzione del loro futuro lavorativo.
A livello nazionale, il Progetto Policoro, promosso dalla CEI Conferenza Episcopale Italiana, in tutte le Diocesi che lo hanno attivato,
conta oggi circa 580 realtà imprenditoriali,
tra cooperative e ditte individuali, che danno
lavoro a oltre 8.000 persone, permettendo
a centinaia di giovani di riscoprire il senso
dell’impegno quotidiano per promuovere
sviluppo e instaurare autentiche relazioni sociali.
QUARRATA, LA CENA NELL’AIA
Si è svolta lo scorso 13 luglio, nell’aia della Casa di Zela, a Quarrata (nella foto sopra), la quarta
edizione della “Cena nell’aia”, promossa dall’Associazione Onlus Amici della Querciola, con il contributo della nostra Banca. Una serata per stare insieme in allegria e tornare indietro di molti anni. Un
modo per fermare il tempo a piacevoli ricordi di quando la vita, anche più dura, ma più allegra, aveva
il gusto delle cose semplici, conquistate con fatica e perciò più belle.
Una sera di luglio con la luna piena, il buio, i lumi sui tavoli, la fisarmonica che accompagna la serata
e un menù che, fra le tante portate, comprendeva anche pane e aringa, pane strusciato, cannelloni
con le briciole, chiocciole al sugo finto, arrosto dell’aia, pane vino e zucchero e, per finire, caffè d’orzo,
come si usa in una perfetta cena contadina! F.B.
I NOSTRI INTERVENTI | 19
Melo di Cutigliano,
la Festa dei Pastori
compie 35 anni
Domenica 21 luglio si è svolta la 35ª edizione
della “Festa dei pastori” al Melo di Cutigliano. La festa, organizzata anche con la collaborazione della Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese, ha avuto un successo di pubblico ragguardevole, con oltre 2 mila visitatori. Erano presenti 15 stand degli espositori
e di allevatori di animali, quest’ultimi iscritti
nel libro genealogico. Invece 25 erano quelli
degli artigiani con prodotti tipici legati alle attività agricole. Dal Monferrato erano presenti
4 interessantissimi stand di produttori, accompagnati dal sindaco di Coniolo di Alessandria, Giovanni Spinoglio. Il programma
prevedeva una mostra mercato, una rassegna promozionale delle risorse territoriali, un
intrattenimento musicale col Gruppo Folk
Gigetto del Bicchiere, un pranzo all’aperto,
al quale hanno partecipato oltre 500 persone, a base di carne di pecora e prodotti della
pastorizia. Il pranzo, cucinato in loco è stato
preparato da esperti cuochi che hanno fatto
un lavoro straordinario per accontentare tutti. Il risultato è stato quello di una bellissima
festa all’aperto in uno scenario montano di
grande suggestione. «Questa grande manifestazione organizzata grazie alla Camera di
Commercio di Pistoia, al nostro Consorzio,
all’Associazione Regionale Allevatori Toscana e con il contributo della Bcc di Vignole e
Montagna Pistoiese registra un dato molto
particolare che è bene sottolineare - afferma
il direttore del Consorzio “Montagne e Valli di
Pistoia” Renzo Malvezzi -: gli artigiani che
I NOSTRI INTERVENTI | 20
partecipano hanno un’età media bassissima
e i corsi che organizziamo ci dimostrano che
questa età si sta abbassando. È un buon segno per il futuro».
Molto soddisfatto anche il sindaco Giovanni Spinoglio: «Questa è la 13ª edizione della
“Festa dei Pastori” a cui partecipiamo e in
questi anni abbiamo notato un incremento
costante del ventaglio dell’offerta degli allevatori e dei produttori. La qualità dei prodotti
esposti dimostra l’enorme lavoro che c’è dietro. Il mio comune, e quelli di Camino e Pontestura sono gemellati col comune di Abetone e Cutigliano, insieme abbiamo portato
i nostri prodotti del Monferrato Casalese. Il
gemellaggio non ha solo un valore simbolico, anzi. Abbiamo un progetto turistico che
potrebbe portare vantaggi a tutti questi comuni. Consiste nella possibilità di mettere a
punto un “pacchetto”, un’offerta di nicchia
contenente parchi marini: col comune di Portovenere; fluviali: con il Po, e montani: con le
vostre stupende montagne. Naturalmente legata ai prodotti tipici delle nostre terre». Una
prospettiva che potrebbe avere un futuro
concreto.
Sauro Romagnani
I NOSTRI INTERVENTI | 21
AQUAFAN e MIRABILANDIA, RELAX E DIVERTIMENTO
di CLAUDIA RAFFALLI, referente Club Giovani Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Alle 6.30 di sabato 29 giugno ci siamo pian
piano ritrovati tutti davanti il parcheggio della nostra Banca: assonnati, infreddoliti, “costumati” (costume già indossato), insomma,
pronti per la partenza!
Arriva il pullman con a bordo gli altri ragazzi
della Montagna pistoiese, si procede con la
sistemazione dei bagagli nel portellone sottostante del bus e iniziamo il nostro viaggio
verso la Riviera Romagnola.
Prima tappa: Aquafan, anzi no, Autogrill per
fare una veloce colazione, riprenderci dalle
prime due ore di viaggio e prepararci al risveglio per una giornata intensa. Dopo il caffè la
nostra mente è già orientata a scivoli, gare,
gommoni, tunnel acquatici, sole e tanto divertimento!
L’estate sembra farsi sentire, come la voglia
di andare in vacanza e in autostrada ne abbiamo la prova, poi finalmente arriviamo al
parco più famoso d’Europa: 90 mila mq di
verde sulla collina di Riccione, con oltre 3
km di scivoli, dal kamikaze, all’Extreme River,
dallo Speedriul al Fiume Rapido e al nuovissimo StrizzaCool e li proviamo tutti, intervallati
da soste rigeneranti a bordo della piscina a
onde dove avevamo creato la nostra zona
relax...
Inevitabili le gare tra “maschi”, potrei nominare tra i più agguerriti Giacomo, Iacopo,
Lorenzo e Pietro ai quali si sono aggiunti,
dopo un po’ di pratica, i fratelli Risaliti. Le
“femmine” non sono state da meno, tanto che nel pomeriggio le gare si sono fatte
“miste” e, a parte negli scivoli, dove per il
maggior peso vincevano quasi sempre gli
uomini, per il resto se la sono cavata alla
grande.
In ogni caso è stato anche un pomeriggio di
relax, soprattutto per chi ha preferito sonnecchiare sotto l’ombrellone, godendo del
sole ancora non così bruciante di fine giugno.
club giovani soci | 22
Nel tardo pomeriggio il ritrovo per il rientro
in hotel, dove ci aspettava una doccia, una
cena e un dopocena: fortuna ha voluto che
nel nostro week end si svolgesse proprio a
Rimini una festa sul lungomare, la Molo Street Parade, dove si sono alternati su 12 pescherecci i migliori dj di fama internazionale.
Siamo a domenica mattina e dopo una ricca
colazione ci incamminiamo verso Mirabilandia. Il parco è veramente grande e decidiamo
di dividerci in gruppi più piccoli dandoci appuntamento all’ora di pranzo e, successivamente, la sera per la partenza.
Tra i vari giochi, quelli d’acqua sono stati i più
gettonati e anche qui non sono mancate le
“gare”, questa volta uomini contro donne sul
Raratonga: piccole imbarcazioni dotate di
3 cannoni ad acqua. Un plauso va ad Anita,
Alessandra, Daniela ed Erika, le più agguerrite.
Per i più temerari, invece, le montagne russe
Katun e l’I Speed e, per gli amanti dell’horror
la nuova attrazione “Phobia”… dove Lorenzo
quasi ci lasciava le penne!
Alle sei di pomeriggio il nostro pullman gran
turismo era fuori dai cancelli del parco, al fresco sotto gli alberi per il viaggio di ritorno.
Dopo l’appello per accertarsi che fossimo
tutti presenti, silenzio assoluto, come dei
bambini che hanno giocato tutto il giorno, ci
siamo assopiti sulle nostre comode poltroncine.
Concludendo, posso dire che il week end è
stato intenso, abbiamo festeggiato due compleanni e un piccolo in arrivo, meglio di così...
Hanno partecipato alla gita: Francesco
Gori, Francesca Rontini, Giacomo
Mungai, Iacopo Raggi, Claudia Raffalli, Alessandra Liuni, Daniela Pelullo, Lorenzo Risaliti, Giacomo Risaliti,
Francesco Palmerini, Miki Palmerini,
Lorenzo Ascalese, Pietro Spinicci,
Francesca Gavazzi, Diletta Signori,
Irene Melani, Anita Korita, Margherita Cecchi, Giulia Tofani, Erica Luchetti.
UNA DONAZIONE PER SOSTENERE LA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA
Il Comitato Direttivo del Club Giovani Soci si è unito a una donazione collettiva per la ricerca sulla
fibrosi cistica. A seguito della repentina e inaspettata perdita della fidanzata di un giovane socio della
Bcc del Garda, venuta a mancare nel mese di maggio a causa della fibrosi cistica, è stato aperto un
conto corrente dedicato sul quale tutte le associazioni nazionali dei giovani soci delle diverse Bcc
hanno potuto far confluire libere donazioni. Il Comitato Direttivo ha proposto di donare parte del proprio
budget a favore di questa causa.
club giovani soci | 23
CONCORSO T-SOCIO,
LA TUA MAGLIETTA
IN VACANZA
Aperitivi di beneficenza, gite sociali, corsi
di cucina o di make up… I giovani soci non
si fermano mai.
Questa volta, però, abbiamo voluto giocare!
Complici l’estate, il sole e la fantasia, il Club
dei Giovani Soci della Banca di Vignole e
della Montagna Pistoiese, per queste vacanze, ha indetto un simpatico concorso,
“T-Socio: la tua maglietta in vacanza”,
che ha visto protagonisti tutti i ragazzi e le
ragazze associati con la nostra Banca.
Questo “gioco” è stato organizzato attraverso il famoso social network Facebook,
sul quale il Club è presente con un profilo
molto attivo.
Abbiamo proposto ai giovani soci di po-
club giovani soci | 24
stare (così si dice in gergo facebookiano!)
una foto, indossando la maglietta che riporta il logo del Club, durante una giornata
di vacanza o in una situazione particolare
e scherzosa, mettendo in palio, come premio, un’altra t-shirt.
I nostri ragazzi si sono dimostrati originali e
partecipativi e ci hanno inviato immagini da
Istanbul, da San Francisco e da ogni dove,
facendoci sorridere e sognare un po’.
Le regole da seguire erano semplici ed essenziali: era sufficiente inviare, entro il 15
settembre, la foto tramite e-mail (al consueto indirizzo [email protected])
o attraverso Facebook, proporre una sola
immagine e affidarsi al gradimento degli
altri utenti, invitati a cliccare “mi piace”.
Attraverso il concorso, abbiamo provato
a creare qualcosa di nuovo e divertente,
che potesse coinvolgere i giovani soci,
grazie a uno strumento tecnologico che,
a oggi, è diventato presente anche nella
vita quotidiana, cercando di far conoscere l’esistenza del nostro Club in ogni parte
d’Italia, d’Europa e… del mondo!
Diletta Benesperi
club giovani soci | 25
IL BELLO DELLE SOCIE
RUBRICA DI CONSIGLI PER LA BELLEZZA E IL BENESSERE
di ALESSANDRA GABBANi, estetista e giovane socia Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Ciao amiche e ben tornate!
Le vacanze regalano un aspetto più salutare e più giovane a tutto il corpo.
Ecco come restare belle anche dopo l’estate.
UNGHIE - il consiglio per il rientro è quello
di indossare i guanti per fare i lavori domestici. Per preservarle dalla disidratazione è
inoltre utile passare ogni giorno sulle unghie
un po’ di olio di germe di grano.
CIGLIA - il consiglio per il rientro è quello di
passare ogni sera un po’ d’olio di ricino o
gel a base di cheratina che serve per nutrirle
e fortificarle.
Pelle - La cute in vacanza è mantenuta
idratata con regolarità e nutrita grazie all’applicazione di solari e doposole.
È importante continuare a mantenerla elastica con prodotti idratanti da usare dopo
ogni bagno o doccia. Inoltre, la pelle appare
più liscia perché ha respirato di più e anche
grazie all’effetto dell’acqua salata del mare.
È buona norma effettuare uno scrub ogni
dieci giorni per eliminare le cellule morte,
aprire i pori ed eliminare le impurità. Si consiglia, inoltre, in sostituzione dell’acqua di
mare (che apporta sali minerali) di fare un
bagno in acqua tiepida e bicarbonato (dalle
proprietà rimineralizzanti) una volta alla settimana.
Viso - Dopo le vacanze e le ore di relax, il
viso appare più luminoso, compatto e giovane.
È bene applicare dopo il rientro una maschera sul viso e usare come crema da
notte un prodotto a base di alfa e beta
idrossiacidi che favoriscono il ricambio cellulare.
Per mantenere l’abbronzatura un po’ più
a lungo l’idratazione è fondamentale. Oltre
a creme per il corpo, è bene idratarsi anche
con la giusta alimentazione, inserendo nella
nostra dieta cibi ricchi di acqua. Ottimi ad
esempio, l’anguria, i ravanelli, i peperoni, i
pomodori e le albicocche. Indispensabile
bere almeno due litri di acqua al giorno da
integrare con succhi, frullati e verdura freschi.
club giovani soci | 26
cosa bolle nel caveau
rubrica di cucina
di andrea altobelli, chef e giovane socio Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Quando il caldo arriva,
la Panzanella risponde!
A fianco della bistecca e della ribollita, il piatto più famoso e conosciuto in Toscana è
senz’altro la Panzanella!
L’origine della Panzanella, così come la ricetta, è da sempre un “derby culinario” tra comuni e province limitrofe. Ci sono però due
principali correnti di pensiero sulla sua nascita: la prima (e la più diffusa!) attribuisce alla
cultura contadina l’usanza di bagnare il pane
raffermo e di mescolarlo al raccolto del giorno; altri collocano la prima panzanella a bordo dei pescherecci dove, durante le battute
di pesca, i marinai bagnavano il pane duro
con l’acqua di mare aggiungendo pomodori.
Per l’origine del nome si spazia da “Pane e
Zanella” (ovvero zuppiera) fino a una sorta di
rielaborazione dell’antico modo di chiamare
la pappa: “Panzana”.
La Panzanella è una zuppa estiva contadina,
povera e umile, ma dal gusto eccellente. Gli
ingredienti fondamentali sono: il pane raffermo, rigorosamente toscano e se possibile
cotto a legna, il basilico fresco, il cetriolo, i
pomodori maturi (c’è chi preferisce i ramati…
io personalmente prediligo i san marzano!),
l’aceto di vino rosso, l’olio extra vergine di
oliva Toscano DOP e, per finire, la cipolla ros-
sa (visto che siamo in
Toscana io sceglierei
quella di Certaldo).
Molto diversa è invece la Panzanella della
Garfagnana, nella quale potete trovare anche
radicchio, finocchio, carote, prosciutto a dadini, acciughe, tonno, formaggio e uova sode!
LA RICETTA
Ingredienti per 4 persone:
- ½ kg di pane toscano, scuro e raffermo, possibilmente
cotto a legna, Aceto di vino rosso
- olio extravergine di oliva Toscano DOP
- 200 g di pomodori ramati o san marzano
- 1 cipolla rossa
- 1 cetriolo
- basilico
- sale
- pepe
Procedimento
Prendete il pane, tagliatelo a fette e mettetelo a bagno
in acqua fresca (di pozzo, recitavano le vecchie ricette!).
Dopo un po’, togliete il pane e strizzatelo con le mani.
Mettetelo poi così lavorato in un’insalatiera, affettateci
sopra i pomodori, la cipolla (se temete che il gusto della
cipolla sia troppo forte, una volta tagliata lasciatela un
po’ a bagno con acqua e aceto), il cetriolo e condite il tutto con olio, aceto rosso a piacere, sale e pepe in abbondanza (macinato col mulinello sarebbe ancora meglio!)
Mescolate e, da ultimo, aggiungete le foglie di basilico
fresco… ma ricordate di spezzare le foglie con le mani
per evitare che anneriscano! Mettete la vostra insalatiera in frigorifero e toglietela al momento del servizio: la
Panzanella si serve freddissima!
La cipolla di Certaldo è una delle eccellenze del nostro territorio ed è per questo
un presidio Slow Food. Ne esistono due
varietà, seminate in periodi diversi dell’anno: la “statina”, di forma tonda e colore
tendente al viola, viene consumata fresca
nei mesi estivi, e la “vernina”, schiacciata
ai poli, di colore rosso intenso e il caratteristico sapore pungente, che si trova da
fine agosto per tutto il periodo invernale.
club giovani soci | 27
A SOVIGLIANA L’HAPPY CLUB AREA EMPOLESE
La serata non si prospettava delle migliori
causa maltempo, e la disposizione dei tavoli riservatici era per l’appunto all’esterno.
Grazie, però, alla nostra “maga del tempo”
Claudia poco prima dell’inizio dell’aperitivo il
cielo si è aperto preludendo a una serata che
a quel punto poteva solo migliorare, come è
stato... L’affluenza allo Scarlett Café di Sovigliana, lo scorso 9 luglio, è stata superiore
alle aspettative. Molti nuovi giovani hanno
partecipato all’evento entusiasti dell’idea,
dell’afflusso, dei gadgets consegnati e anche
dei cartelloni, ciascuno esplicativo dei tanti vantaggi dell’essere “giovane socio” della
nostra Banca, che tappezzavano l’ambiente.
Il locale, che si prestava molto bene all’iniziativa, si è riempito velocemente di tanti giovani con drink alla mano e prelibatezze varie.
Ovunque la presenza di almeno un paio di
“gufi colorati” sorvegliava la situazione, facendo incuriosire e interessare gli intervenuti.
Molte sono state le domande di chiarimenti
di come poter diventare socio della nostra
BCC.
Questa, come le altre precedenti serate, è
stata anche un’occasione per conoscere altri volti nuovi che ogni giorno entrano a far
parte della compagine sociale e ad aumentare il numero, sempre crescente, del club;
un momento di aggregazione vero. Una bella
serata a tema: “Club Giovani Soci”, altro che
“Sangria party”!
Veronica Ranocchi e Stefano Morini
club giovani soci | 28
ED ECCO TUTTE LE INIZIATIVE DI FINE 2013
E per gli ultimi mesi dell’anno cosa ci riserveranno dal Club Giovani Soci della Banca
di Vignole e della Montagna Pistoiese?
Il 17 ottobre, alle 21, nell’auditorium della
Banca, spazio per l’importante convegno
sulla donazione “Offri la vita” promosso
in collaborazione con l’associazione Avis di
Pistoia e altri gruppi attivi nel mondo del volontariato e della solidarietà.
Successivamente, domenica 3 novembre,
l’appuntamento sarà con la “Terza giornata della donazione e della solidarietà” che prevederà due importanti iniziative:
- la donazione del sangue, presso il centro trasfusionale “Il Ceppo” di Pistoia - referente Marco Benesperi 338 6395866;
- la prima raccolta di prodotti alimentari
e di generi di prima necessità a sostegno delle persone che vivono situazioni
di disagio economico e sociale - referente Claudia Ballerini 338 8219013. Grazie
a questo nuovo progetto sarà possibile
devolvere parte della propria spesa a favore delle famiglie in difficoltà assistite dal
Centro di Ascolto Caritas “Don Tonino
Bello” di Agliana.
«Abbiamo di nuovo voluto promuovere tra
i nostri coetanei - spiegano dal direttivo
del Club - valori di grande rilevanza come
la solidarietà e la generosità verso chi ha
bisogno di aiuto. Il nostro club, oltre a promuovere iniziative volte alla socializzazione
e al coinvolgimento dei giovani nella vita
della Banca, è molto attento alle problematiche del territorio locale. Proprio per questo, intendiamo sensibilizzare tutti i ragazzi
e le ragazze anche su temi di carattere sociale che, in un periodo difficile sotto molti
aspetti come quello attuale, sono sempre
più all’ordine del giorno”.
Torna, dopo il buon successo riscosso lo
scorso anno, il mini-corso di educazione
finanziaria, tenuto da apprezzati docenti universitari e organizzato gratuitamente
presso l’auditorium di via IV Novembre nei
giorni 19 e 26 novembre.
Spazio, infine, anche per il corso base di
fotografia analogica-digitale. Il programma è pensato sia per chi si è da poco avvicinato alla fotografia, sia per chi intende
consolidare le proprie conoscenze tecniche
di base. Le lezioni saranno integrate con la
visione del lavoro di alcuni importanti fotografi, in modo da presentare una panoramica sulla fotografia a livello internazionale.
Il corso di fotografia
avanzato è stato invece annullato a causa
dei pochi iscritti ma dal
direttivo del Club già si
sta studiando un rilancio per il 2014.
Per avere informazioni
sulle tante iniziative del
Club è anche possibile iscriversi al nostro
gruppo di Facebook
Club Giovani Soci BCC
Vignole oppure rivolgersi all’Ufficio soci allo
0573-7070267, oppure
alla mail giovanisoci@
bccvignole.it.
Marco Benesperi e
Claudia Ballerini
club giovani soci | 29
LA MORTADELLA
DI PRATO
Dici mortadella e pensi a Bologna. Ma non è
esclusivamente così, perché dici mortadella
e pensi anche a Prato. Sì, avete letto bene,
Prato, dove a partire dai primi del Novecento
si inizia a produrre una gustosa mortadella
ottenuta con le carni scartate dalla produzione della finocchiona e del salame o di seconda scelta, con aggiunta di spezie (coriandolo, cannella, chiodi garofano, pepe nero),
sale, polpa d’aglio pestato e aromatizzate
con l’alkermes (liquore dolciastro di un colore
rosso brillante), non solo per affinarla nel gusto ma anche per renderla più simile all’altra
mortadella, quella di Bologna.
Una produzione che è durata fino agli anni
Cinquanta, quando il salume ‘povero’ pratese andò in disuso, rischiando di perderne la
produzione, a causa del benessere che faceva preferire la mortadella più pregiata di altre
regioni.
Solo a partire dagli anni Novanta si è assistito
alla riscoperta di questo insaccato, grazie alla
passione di maestri salumieri, operanti a Prato ma anche nella vicina Agliana, che hanno
elaborato l’antica ricetta, alleggerendola di
il territorio | 30
spezie e aromi, per ottenere un prodotto dal
gusto più delicato.
Con lo scopo di promuovere questo caratteristico salume, nel settembre del 2000, a
cura di Slow Food, si è costituito il Presidio
della Mortadella di Prato, per tutelare questo prodotto di nicchia con un disciplinare di
produzione, al quale hanno aderito cinque
produttori della zona, non solo per uniformarne il gusto ma anche per garantire un processo di lavorazione omogeneo e dagli elevati standard di qualità. Un disciplinare che
prevede l’uso di carni suine nazionali di prima
qualità, conservanti in quantità limitate, una
concia ottenuta con aglio, macis, sale, pepe,
coriandolo, cannella, garofano e alchermes, il
tutto insaccato in budello naturale.
Nello stesso tempo l’Arsia, Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione del settore
agroalimentare, ha inserito la Mortadella di
Prato nell’elenco ufficiale dei prodotti tipici
toscani da tutelare.
Oggi la Mortadella di Prato fa parte, a pieno
titolo, del variegato patrimonio enogastronomico della provincia, con una produzione che
supera i due quintali a settimana, la stessa
che fino a pochi anni fa era la produzione annuale.
Franco Benesperi
LA RICETTA
Ingredienti
Spalla, rifilatura di prosciutto, capocollo, guanciale, lardone e pancetta, spezie, alchermes.
Preparazione
Dopo aver macinato le carni suine, si impastano con le
spezie e l’alchermes e si insaccano nel budello naturale
di maiale. Si fa asciugare in stanze di stufatura per tre/
sei giorni e si procede alla cottura in caldaie d’acciaio
per circa 12/14 ore, fino a raggiungere una gradazione
al ‘cuore’ tra i 68°C e i 70°C, oppure a vapore tramite
appositi forni, dopodiché la mortadella è pronta per il
consumo.
Abbinamenti
La mortadella di Prato si accompagna molto bene alla
tipica ‘bozza’ pratese (un pane locale), ai fichi di varietà
Dottato (quelli di Carmignano), al pecorino stagionato e
ai carciofini all’olio.
Connubio ideale un bicchiere di rosato doc di Carmignano oppure uno spumante metodo classico.
Nella stagione fresca si può consumare anche leggermente tiepida, cotta alla griglia o alla piastra e accompagnata da verdure e legumi.
il territorio | 31
LA filiera del tessile
Proseguiamo il percorso alla scoperta del
tessile pratese (iniziato con il n. 70 di Insieme) che ci farà conoscere sia informazioni
di carattere generale sulle fasi complessive
del ciclo produttivo, sia definizioni e procedimenti tecnici sulle varie lavorazioni. L’intento
è quello di fornire nozioni di tipo divulgativo
a quanti sono interessati a conoscere più da
vicino l’intero processo produttivo del prodotto tessile pratese. E lo facciamo, come
nelle precedenti puntate, avvalendoci di un
prezioso manuale, pubblicato nel 1999, a
cura della FIL S.p.A. di Prato, una società a
capitale interamente pubblico, che si occupa
di formazione, innovazione e lavoro, soprattutto a favore dei soggetti svantaggiati.
IL CONTROLLO DEI
FILATI E DEI TESSUTI
Le operazioni di analisi e di controllo dei manufatti tessili, svolte con svariati apparecchi
di laboratorio, garantiscono la rilevazione accurata dello standard di qualità, sia nei vari
passaggi della filiera tessile, sia sul capo confezionato.
Dal controllo di regolarità effettuato durante la produzione del filato per maglia o per
tessuti, dipendono i risultati delle operazioni
successive e solo con il controllo sul tessuto
finito si può garantire al confezionista prima e
al consumatore poi, un determinato standard
qualitativo di idoneità all’uso.
Per questi motivi viene posta molta attenzione al controllo chimico e tecnologico dei filati
e dei tessuti, tenendo presente la tipologia
dei vari difetti e avendo sempre ben presenti
sia quelli palesi, cioè che si vedono e si possono apprezzare con la normale diligenza
dell’operatore, sia quelli occulti, che si possono manifestare soltanto dopo l’uso o dopo
un certo periodo di tempo.
I controlli
di carattere chimico
I controlli sui filati e sui tessuti di carattere chimico riguardano il riconoscimento delle fibre
di carattere qualitativo e quantitativo, su filati
e su tessuti, l’uniformità del colore sul tessuto, il grado di solidità (resistenza) del colore
alla luce sia artificiale sia diurna, ai vari tipi di
sudore, ai vari tipi di acqua (piovana, di mare,
ecc.).
Ancora, questi controlli interessano anche la
follatura, lo sfregamento, il grado di impermeabilità, di infiammabilità e di traspirabilità,
la stabilità dimensionale del tessuto ai vari tipi
di lavaggio.
I controlli
di carattere tecnologico
I controlli più significativi di carattere tecnologico riguardano la lunghezza e la finezza
delle fibre, le torsioni e il titolo del filato, la
regolarità della sezione del filato ed eventuali
impurità, la resistenza dinamometrica del filato e del tessuto, il peso a metro quadro o
lineare e l’altezza del tessuto.
Infine, ulteriori controlli vengono effettuati per
valutare la resistenza allo scoppio per i tessuti a maglia, l’intreccio dei tessuti tradizionali e
il territorio | 32
a maglia, la resistenza allo scorrimento delle
cuciture (prima o sul capo confezionato), la
resistenza all’usura e al pilling dei tessuti, il
numero delle bave sui filati sintetici a bava
continua.
Le analisi per le ricerche delle difettosità indicate, sono soltanto alcuni esempi dei più
ricorrenti controlli che vengono effettuati sia
su tessuti classici sia a maglia.
È chiaro che per i tessuti speciali destinati a
usi particolari o per specifiche ricerche di difettosità sono previsti altri tipi di analisi.
(5. Continua)
Red.
CLAUDIO BETTAZZI NUOVO PRESIDENTE DI CNA PRATO
È stato eletto durante i lavori
dell’ultima assemblea, lo scorso
28 giugno, il nuovo presidente provinciale di CNA Prato. Si tratta di
Claudio Bettazzi (nella foto a lato),
classe 1956, socio di CNA dal 1987
e titolare dell’azienda “Claudio
Bettazzi filati” di Montale, specializzata nella lavorazione e produzione di filati per aguglieria.
Finora presidente della sede territoriale di Montemurlo e vicepresidente provinciale, Bettazzi, che sostituisce Anselmo Potenza, guiderà
la CNA pratese per i prossimi quattro anni, coadiuvato da una giunta
composta da sei imprenditori.
il territorio | 33
DERUTA SFILATO, IL RICAMO RITROVATO
DA MARIA ELIDE MELANI
di Silvia Mauro
«Una tradizione dimenticata come un filo interrotto, la casualità nello scoprire un disegno, la
passione nel ritrovare una storia», così Maria
Elide Melani (nella foto della pagina a fianco)
descrive in quarta di copertina l’avventura che,
dopo anni di ricerche, studi e tentativi, l’ha condotta instancabile e caparbia alla pubblicazione
del libro “Deruta sfilato” (Nuova SI, 64 pagine,
15 euro): un manuale di ricamo, ma soprattutto
il racconto di una parte dimenticata e preziosa
della nostra storia, quella di una tecnica antica,
patrimonio pistoiese, perduta e poi fortunatamente ritrovata.
Un intrecciarsi armonioso e delicato, quello
del Deruta, come altrettanto fine e complesso
è stato il lavoro di Maria Elide, che con la sua
paziente ricerca, aiutata dalle amiche e allieve
della sua Associazione di ricamo “Ago, aga e
fantasia”, è riuscita, filo dopo filo, a riannodare
la storia di un’intera comunità.
Il Deruta sfilato nasce infatti a Quarrata, e più
precisamente a Lucciano, nel periodo a cavallo tra le due guerre, quando, dopo la chiusura
della famosa scuola della contessa Spalletti,
era forte e sentita l’esigenza di utilizzare materiali più economici rispetto alla costosa rete a
filet. Usato inizialmente per la realizzazione di
tovaglie, grazie alla sua estrema leggerezza e
raffinatezza arriva tuttavia, in breve tempo, a
conquistare i mercati di Pistoia, Vinci e Firenze,
fino ad arrivare ad impreziosire le ricche case
della lontana America.
«Era una tecnica che coinvolgeva intere famiglie
- ci racconta Maria Elide - non solo le donne
che lavoravano alle commissioni, molto spesso
tovaglie, ma anche i bambini, ai quali spettava
la realizzazione del bordo esterno, la parte più
semplice della lavorazione, e perfino gli uomini che non si limitavano a costruire i telai, ma,
nei periodi di maggiore richiesta, davano una
mano ricamando alcuni semplici punti. La commissione di tovaglie molto grandi, poi, era una
vera e propria festa, perché tutta la comunità
era coinvolta nella realizzazione e questo consentiva loro di stare insieme, passando molte
ore a chiacchierare in compagnia. Era un ricamo così radicato sul territorio, che anche i nomi
dei punti usati avevano spesso il sapore della
tradizione: il “punto tela” era detto “ragnatela”, il “punto spirito” si chiamava “punto spillo”.
Probabilmente un modo per appropriarsi della
tecnica e sentirla come propria. E questo non è
cambiato: con le persone incontrate nel corso
della mia ricerca ho dovuto utilizzare i termini
locali, altrimenti non ci saremmo capiti. Guai a
usare i nomi riportati nei manuali di ricamo!».
In che modo hai riadattato la tecnica del
Deruta sfilato al gusto dei nostri tempi?
Quella del Deruta sfilato è una tecnica nata tardi, in un contesto economico povero e rurale e
in quello che è un po’ considerato il secondo e
ultimo periodo di rivoluzione della storia del ricamo. Era realizzato in modo molto semplice, per
il territorio | 34
eseguire velocemente
le tovaglie che venivano commissionate:
più si lavorava, più si
guadagnava. Quando
l’ho riscoperto e ristudiato ho deciso perciò di realizzare lavori
più elaborati rispetto a
quelli della tradizione,
unendo la leggerezza
del ricamo alla ricchezza del disegno.
Del resto, dovendolo
presentare nelle varie
fiere nazionali e internazionali non potevo
mostrare esecuzioni
troppo semplici, e soprattutto non potevo
riproporre sempre le
stesse cose. E qui
entra in gioco la fantasia, che è un elemento molto importante: nella
nostra Associazione cerchiamo continuamente
di fare qualcosa di nuovo e, dalle tovaglie delle
origini, siamo arrivate a creare borse, stole e paralumi. Dico sempre che, se le vecchie ricamatrici vedessero il vestito da sposa o le bomboniere che abbiamo realizzato, penserebbero che
siamo del tutto impazzite! Cerchiamo anche di
fare disegni che siano più complessi rispetto a
quello che si vede di solito: per evitare che i ricami sembrino piatti e per mettere in rilievo alcune
parti rispetto ad altre, non usiamo un filo unico
come tutti, ma ne mettiamo insieme tre diversi.
Del resto, il segreto del successo del Deruta sta
proprio nel disegno del ricamo.
Se non sbaglio, anche il colore è molto
importante nel Deruta sfilato…
Il colore è un altro elemento fondamentale: i
primi lavori che ho realizzato erano bianchi e
panna, ma subito dopo ho iniziato a utilizzare
altre colorazioni - verde, rosa, celeste e giallo,
gli ultimi lavori - come del resto era anche nella
tradizione del Deruta, realizzato su tele dai toni
anche molto intensi. Molte persone di Santomoro, ad esempio, ancora ricordano il bellissimo spettacolo di queste tovaglie coloratissime
che, una volta finite, venivano bagnate e stese
al sole ad asciugare. In tanti mi hanno raccontato che sembrava quasi di entrare dentro l’arcobaleno. La novità dei nostri lavori di quest’anno,
alla quale ho già cominciato a lavorare, sarà il
rosso natalizio.
Parlaci un po’ di te. Come è nata questa
tua passione per il ricamo?
Ho sempre avuto la passione per il ricamo. Nel
2004 andai a frequentare un corso in provincia
di Firenze: vedendo i miei lavori mi proposero di tenere un corso e di insegnare alle altre.
Io venivo da un’altra realtà - avevo fatto la ragioniera per anni e in quel momento ero una
mamma a tempo pieno con due bambini piccoli - ma alla fine mi lanciai in questa avventura. Nacque così il primo gruppo di ricamo, poche persone che si ritrovavano la sera, finché
finalmente, nel marzo del 2007, arrivammo a
costituire la nostra attuale Associazione, “Ago,
aga e fantasia”. Da allora la nostra attività non
si è mai interrotta: oggi organizziamo corsi di
ricamo - una quindicina in tutto le tecniche
che insegno, compreso il Deruta - sia per principianti che per esperte, e non solo a Pistoia, nella sede dell’Associazione, ma anche a
Montecatini Terme, a Maresca, a Cutigliano e,
da quest’anno, anche a San Marcello. A settembre, come ogni anno, metteremo in mostra tutti i lavori dell’Associazione all’Oratorio
di San Gaetano, accanto alla Chiesa di San
Paolo a Pistoia.
Ci puoi raccontare come è nata questa
tua avventura alla riscoperta del Deruta
sfilato?
È nato tutto per caso: un’allieva di un mio corso
mi portò due vecchi cuscini ingialliti con un ricamo assolutamente sconosciuto, il Deruta sfilato
appunto. Inizialmente, per la raffinatezza della
tecnica, credevo si trattasse di un antico filet
dell’Alta Italia. Il nostro ricamo tradizionale infatti
- il punto di Casalguidi, per intendersi - è molto
più pesante. Da lì, nel 2008, è cominciata la mia
ricerca: un’avventura lunga e difficile, durata in
tutto ben due anni e mezzo. All’inizio, per quasi
un anno, è stato il buio completo: tante persone
mi hanno scoraggiato, alcuni mi hanno addirit-
il territorio | 35
tura ostacolato. Nonostante questo, con l’aiuto
di alcune allieve della mia Associazione e di tante persone generose, pian piano sono riuscita
a ricostruire la tecnica. Molti mi hanno messo
a disposizione gli antichi lavori di Deruta conservati nelle loro case ed è nato subito come
un passaparola tra le persone, che spontaneamente hanno cominciato a cercarmi per offrirmi
il loro aiuto. Dico sempre che era destino che
incontrassi questa tecnica: tutte le volte che si
chiudeva una porta, un’altra immediatamente si
spalancava. Per tutti quelli che mi hanno messo
i bastoni tra le ruote, ce ne sono stati altrettanti
che, senza nemmeno conoscermi, si sono dati
molto da fare per aiutarmi. Certo, ci sono voluti
tanto impegno e determinazione, ma la cosa
più bella di questa mia ricerca è stata proprio
entrare in contatto con tante persone, entrare
nelle loro case e nelle loro famiglie e diventare la
confidente delle loro storie di vita. Un’esperienza umana straordinaria e coinvolgente. Durante
una manifestazione a Cutigliano, ad esempio,
un signore, quasi piangendo, mi ha raccontato i suoi ricordi di bambino, quando la madre
lo incaricava di tagliare i mazzetti per creare la
rete, perché aveva le mani molto piccole. Spesso penso che sia stato molto più emozionante
ricostruire la storia di questo ricamo, che non
arrivare a realizzarlo concretamente.
Non appena lo hai riproposto, il Deruta
sfilato, da tecnica ormai dimenticata, ha
subito riscosso un successo incredibile…
Ho presentato il primo lavoro di Deruta sfilato
a una fiera in Valtopina nel 2009, dove tutti si
incuriosirono moltissimo per questo ricamo mai
visto prima, e da lì in poi è stato un crescendo. Il
manuale è uscito nel maggio 2012 ed è già alla
seconda ristampa.
Anche all’estero piace moltissimo: una
signora, che mi ha
contattato dal Sudafrica tramite Internet,
sta studiando il Deruta sfilato per insegnarlo alle sue allieve,
e durante la Fiera di
Parma ho avuto alunni spagnoli, francesi
e inglesi. Recentemente sono venute
a trovarci, per uno
scambio culturale,
addirittura ventisette
ricamatrici giapponesi, accompagnate
dalla loro insegnante.
Abbiamo allestito una
piccola mostra con
i loro ricami, portati
dal Giappone, e ne è nata una giornata splendida, che ci porteremo sempre nel cuore. Queste
signore, venute appositamente per imparare il
Deruta sfilato, hanno lavorato con un entusiasmo incredibile - avrebbero molto da insegnarci,
quanto a educazione e precisione - e io ho voluto trasmettere loro tutti i segreti di questo ricamo, cosa che del resto faccio quotidianamente
anche con le mie allieve: per insegnare davvero,
bisogna svelare i segreti.
Sei un’insegnante generosa…
Ho cominciato a insegnare perché ero stanca
di frequentare scuole nelle quali le insegnanti non rispondevano alle mie domande. Il mio
scopo, invece, è sempre stato quello di portare
seriamente avanti l’arte del ricamo e la mia soddisfazione più grande è vedere le allieve felici
delle loro creazioni.
Ci tengo molto a dire che ogni allieva nei miei
corsi ha il suo lavoro e i suoi colori, assolutamente differenti da quelli delle altre. Io le seguo
tutte singolarmente e progetto insieme a loro
il disegno. A volte mescoliamo varie tecniche
tra loro e non c’è mai stato, in tutta la storia
dell’Associazione, un lavoro uguale a un altro.
È una grande fatica dal punto di vista dell’insegnamento, ma perché il ricamo possa andare
avanti ed evolversi, deve essere innovativo e
non ripetersi mai.
Una vera e propria missione, la tua?
È un grande impegno ma, come dico sempre,
quello con il ricamo, e con il Deruta in particolare, è stato un incontro voluto dal destino. Una
cosa però è certa: non avrei potuto fare tutto
quello che ho fatto senza l’aiuto della mia famiglia, che mi appoggia e mi sostiene nonostante
abbia spesso la testa tra i fili!
il territorio | 36
ALLA TAVOLA DI ANGELA CON LE RICETTE DI ZIA ILDE
Si intitola “Alla tavola di Angela con le ricette
di Zia Ilde. Un viaggio sulla strada Ximenes
per assaporare la cucina genuina della Montagna Pistoiese”. È l’ultima pubblicazione di
Angela Micaelli Battani (nella foto a destra); un volume di originali ricette di cucina,
corredato da fotografie di Andrea Guerrini.
Non è un semplice ricettario, è «un affascinante e gioiosa camminata dell’anima, dove
il buon mangiare alza il bicchiere alla vita»,
scrive l’autrice che seppe con indicibile sentimenti narrare in un volume ricco di passioni, i colori, i sapori e le vicende dell’isola di
Giannutri. Così ancora una volta la scrittrice
vuol ricordare e difendere le particolarità di
un luogo. In questa occasione quello dove
ha trascorso la propria esistenza «Volete scoprire il tempio eterno? Un luogo privilegiato?
Vi invito a fare un viaggio, su una strada che
ha inciso l’esistenza del quotidiano vivere,
ha creato dal desco misero di ogni giorno, il
sedersi a tavola con sano e genuino mangiare. Il posto e il luogo? I paesi della Montagna
Pistoiese!». A tavola con Angela è dunque il
passaggio della vita attraverso l‘intimità con il
cibo. Ogni ricetta ha una storia, un segreto,
un amore, un abbraccio a un periodo vissuto. «Sediamoci alla mensa quotidiana e i sapori che degusteremo, avranno l’ebrezza di
un canto di serena pace» scrive Angela.
Ma chi è Zia Ilde? Una signora nata all’Abetone nel 1910, cameriera in un albergo,
un lavoro che le ha permesso di conoscere
personaggi famosi frequentatori di Abetone.
Personaggi di cui Angela elenca con rigorosa
precisione la presenza e che il lettore potrà
scoprire leggendo il libro, ricco di numerosissime ricette di una cucina originale della
Montagna Pistoiese, arricchita, ed è il caso
della stessa scrittrice, anche dall’incontro
con la cultura di altre zone. Il volume è stato
presentato al pubblico dalla professoressa
Daniela Fratoni e dall’architetto Roberto
Prioreschi, nella sala consiliare del comune
di San Marcello Pistoiese. Dove dinanzi ad un
pubblico numeroso, attento e interessato ha fatto gli onori di casa
l’assessore comunale alla cultura,
Alice Sobrero. La professoressa
Fratoni, presentando il volume, ha
sintetizzato molto efficacemente:
«Un libro di ricette, ma più propriamente possiamo considerarlo
una scusa per parlare della Montagna, della nostra montagna che
pare proprio attraversare un momento di inarrestabile declino».
L’architetto Prioreschi, storico dei
problemi della montagna, a sua
volta brillante scrittore di due volumi a carattere fotografico sulla
Montagna Pistoiese, ha prosegui-
il territorio | 37
to la presentazione da un
altro punto di vista, incentrando l’esposizione sull’aspetto turistico della Montagna Pistoiese. In particolare
ha parlato dettagliatamente
dei personaggi illustri che
l’hanno frequentata nel recente passato portando la
loro cultura che sicuramente ha inciso sulle popolazioni locali. Risalendo invece
al presente ha sottolineato
«Ci sono persone, che provenienti da ben più famose
località, hanno deciso di
eleggere a loro residenza
questa Montagna e oltre ad
abitarla la illustrano, la raccontano, la onorano, la difendono, la propagandano. Questo è
il caso di Angela Micaelli Battani, una donna
piccola di statura fisica, ma grande di animo,
di sentimenti, battagliera, che nel corso degli anni ha dato lustro, non solo con i suoi
scritti, a questo pezzo di mondo». In pochissimi giorni la prima edizione si è esaurita. La
seconda è in ristampa. Il ricavato del libro
sarà interamente devoluto in beneficenza alla
Caritas.
Sauro Romagnani
POESIA, A SAN MARCELLO PISTOIESE NONA EDIZIONE DI
“UN GIARDINO DI PAROLE”
È una manifestazione di poesia, nata nel
2005, da un’idea dello scrittore e poeta pratese, oggi residente a San Marcello, Giampaolo Merciai, e raccolta dalla S.O.M.S. A.
Baccarini di San Marcello. Oggi è giunta alla
nona edizione. Il nome “Un Giardino di Parole” deriva dal fatto che la prima edizione
doveva svolgersi nel giardino dell’ex Maeba
di San Marcello, un ex locale da ballo e di
ritrovo che negli anni ‘60 era frequentatissimo da persone provenienti da ogni dove, ma
a causa della pioggia di quel pomeriggio, la
manifestazione fu spostata nella vicina sala
Soms A. Baccarini, sempre a San Marcello.
«Questa circostanza ci fece capire che sarebbe stato più intelligente svolgere la serata
al chiuso, così, dalla seconda edizione, pur
lasciando il nome di “Un Giardino di Parole”,
la manifestazione fu spostata nella stupenda
chiesa di Santa Caterina. Chiesa piena di fascino e atmosfera, e adattissima a una serata di poesia» - racconta Giampaolo Merciai.
Successivamente, a causa di problemi legati
alla struttura della chiesa, l’ottava e la nona
il territorio | 38
I poeti partecipanti alla nona edizione di “Un Giardino di Parole”.
edizione si sono svolte nella vicina chiesa
parrocchiale di San Marcello. Nella prefazione all’antologia della terza edizione lo stesso Merciai aveva spiegato il significato della
manifestazione: «È un appuntamento che
vuole unire, in un simbolico luogo d’incontro,
la voglia di stare insieme e di sfogliare una
pagina di cultura, cultura semplice, costruita
attorno alle parole semplici di poeti “dilettanti” i quali, nella maniera che sanno e senza
pretese, esprimono quello che sentono».
Alla nona edizione, svoltasi l’otto agosto di
quest’anno, hanno partecipato 24 poeti, dei
quali 14 provenienti dalle province di Firenze,
Prato, Pistoia, Pisa, Genova e Bologna e 10
della Montagna Pistoiese. Il contenuto delle
poesie lette da Alessandro Tonarelli, Alessia Merciai e Cristina Rizzo, è stato di alto
livello. La serata, come consuetudine, è stata
brillantemente presentata da Roberta Masi.
Nelle nove edizioni hanno partecipato alla
manifestazione oltre 150 poeti provenienti da
moltissime città d’Italia.
Sauro Romagnani
il territorio | 39
SCATOLIFICIO MONTAGNA PISTOIESE
UNA PRODUZIONE INDUSTRIALE CHE DIVENTA ARTE
di SAURO ROMAGNANI
Il core business di questa azienda sta nel nome:
fabbricare scatole. Produrre scatole di cartone
non è semplicemente realizzare dei contenitori:
è design, è progetto e immaginazione, è conoscenza del mercato, dei gusti e delle preferenze
dei consumatori, è una garanzia del prodotto
che contiene, è un segno, una presentazione,
un messaggio di marketing, è un’arte. Insomma non è una semplice operazione meccanica
che si realizza con macchine ultramoderne, ma
prive di fantasia se non guidate dalla mano e
dalla maestria dell’uomo. Quando vedi realizzata una di queste scatole capisci che sei dinanzi a un prodotto di alta classe. Tutto questo
accade nello Scatolificio Montagna Pistoiese,
specializzato nella produzione di packaging per
il settore della pelletteria, articoli da regalo, ma
anche in lavori di cartotecnica quali stampaggio
off-set, a caldo e serigrafico, accoppiatura carta e cartoncino, fustellatura, incollatura astucci
e fasciatura scatole. I macchinari di cui dispone
lo Scatolificio Montagna Pistoiese, azienda
socia dal 1993 della Bcc di Maresca (oggi Bcc
Vignole e Montagna pistoiese), sono specializzati e all’avanguardia, permettono ottimi risultati operativi, tanto che è un giusto motivo d’orgoglio vederne esposti i prodotti nelle lussuose
vetrine di alcune grandi città quali Firenze, Parigi, Londra, New York. «Nonostante la nostra
decentralizzazione, siamo conosciuti da grandi
marche italiane ed estere per la qualità del nostro prodotto e per la nostra serietà professionale» dicono gli amministratori Marco, Paolo e
Nicoletta Zinanni e Raffaele Vignozzi.
In piedi da sinistra: Paolo Zinanni, Marco Zinanni e
Raffaele Vignozzi. Seduta: Nicoletta Zinanni.
Le innovazioni
In questi anni l’azienda
si è costantemente evoluta e ha guardato con
attenzione alle novità sia dei macchinari per la
produzione, sia all’ambiente, sia alle nuove esigenze del mercato. L’ultima specializzazione è
stata raggiunta nella produzione di scatole di
pregio per la confezione di distillati e vini fra i
Vincenzo Zinanni.
più prestigiosi d’Italia, fra cui quelli della tenuta Ornellaia di Bolgheri, in Toscana e della
cantina Roberto Castagner Acquaviti, in Veneto, oppure la produzione di raffinate scatole
per regali d’arte. È ancora in fase di ultimazione
l’impianto fotovoltaico installato sul tetto che oltre a permettere una produzione di 50 kwh, ha
consentito la sostituzione della vecchia copertura realizzata in amianto. I mezzi di trasporto
sono stati rinnovati ed è in corso una trattativa
per l’acquisto di un nuovo macchinario, capace
di produrre mini scatole, che consentirà di far
fronte a nuove richieste di mercato.
La storia
L’ azienda nasce nel 1959 per volontà di Amos
Zinanni e Saul Vignozzi, due persone intraprendenti che si inventarono una professione
per i propri figli. Agli inizi la minuscola azienda
realizzava scatole ruvide e senza colore utilizzate per l’imballaggio di viti, spilli e componenti elettrici prodotti nello stabilimento Smi di
Limestre, sulla Montagna Pistoiese. L’attività
era svolta nello scantinato della casa del signor
Zinanni, impiegava tre operai. Successivamente iniziarono richieste più consistenti di scatole
da cartucce da parte dello stabilimento Smi di
Campo Tizzoro e quindi per motivi di spazio negli anni 1967-1968 nacque la nuova sede, che
L’AZIENDA | 40
portò la vecchia, realizzata dopo lo scantinato,
da 855 mq. agli attuali 1.441 mq. di copertura,
rimasta quasi invariata se si esclude qualche
modesto ampliamento e qualche variazione interna.
A seguito di crisi nel settore avvenne il primo
piccolo cambiamento nella produzione che
portò alla lavorazione del cartone ondulato
e triplo per l’imballaggio esterno dei prodotti.
Siamo agli inizi degli anni ’80. I maggiori clienti
erano Saeco e Metalcastello entrambe di Porretta Terme; la prima è produttrice di macchine
per caffè espresso e la seconda di ingranaggi
per l’industria automobilistica. In quel periodo
arrivò inaspettata, la convocazione da parte di
una grossa griffe della moda fiorentina, rimasta
anche attualmente il maggiore cliente. Il salto fu
dovuto alla fantasia di Vincenzo Zinanni, che
aveva nel frattempo studiato un prototipo di
piccole scatole destinate ad aziende artigiane
di sua conoscenza. Fu un successo e l’inizio di
profonde innovazioni.
Vincenzo Zinanni
Vincenzo Zinanni, riservato e concreto. Un
uomo che ha creduto fino dai primi momenti in
questa azienda, difficile da mettere in campo
e far progredire. Dopo aver “tirato” per questa
attività l’intera vita, ora si è ritirato. Da tempo
ha superato i 70. Quando lo incontro è insieme
ai soci e “allievi”, è molto soddisfatto perché
l’azienda ha superato il cinquantaquattresimo
anno di attività, arrivando ad avere tredici addetti (oltre ai quattro soci) e un fatturato di 1,2
milioni di euro. «Siamo molto soddisfatti soprattutto per aver festeggiato insieme a tutti i
nostri dipendenti, quelli attualmente in servizio
ma anche con quelli che lo sono stati nel corso di questi anni», dice. Questa non è cosa di
poco conto perché testimonia un grande attaccamento a ciò che generalmente si definisce sbrigativamente azienda. Se però andiamo a ben vedere essa è fatta di molte parti fra
cui un core business, una missione, strutture
produttive, relazioni industriali, finanziamenti,
un ambiente interno ed esterno e, soprattutto, maestranze, i dipendenti che sono la parte
più preziosa. «I nostri dipendenti sono preziosi, sono tutti locali
e affezionati al lavoro e al luogo
come noi. Questa azienda è rimasta qui fino dalla nascita, per
affezione alla zona, perché dopo
la cessazione dell’attività dell’Europa Metalli di Campo Tizzoro,
noi avremmo dovuto prendere la
decisione di trasferirci. L’Europa
Metalli, ex SMI, ci forniva il novanta per cento del lavoro e del
fatturato. E vorremmo ricordare e
sottolineare che siamo nati grazie
proprio alla SMI di Campo Tizzoro. Per superare questo ostacolo abbiamo studiato e cercato nuove soluzioni e, nonostante la nostra
decentralizzazione, siamo riusciti, grazie a una
grande specializzazione, a farci conoscere dai
grandi nomi di molte aziende italiane per la
qualità del nostro prodotto e per la nostra serietà professionale».
La terza generazione
Vincenzo Zinanni e Tommaso Vignozzi, soci
e figli dei fondatori, rappresentano la seconda generazione dell’azienda. A loro sono succeduti i figli: Paolo, Marco, Nicoletta Zinanni e
Raffaele Vignozzi. «Ci sono stati momenti molto
difficili, ma la serietà, l’esperienza e la cura del
proprio lavoro anche dei particolari apparentemente insignificanti, ci hanno regalato risultati
concreti e duraturi. Noi nipoti non dimentichiamo alcuni piccoli episodi accaduti ai nostri nonni. Due tra i tanti: il pagamento con un servito
di piatti da parte di una ditta in crisi (conservato
ancora oggi come un cimelio dato che il credito
era di 20 milioni di lire, somma non indifferente
per il 1979); la mancanza completa dei vetri alle
finestre, appena costruita la nuova sede, perché erano finiti i soldi e quella fu ritenuta una
privazione accettabile».
Sauro Romagnani
L’AZIENDA | 41
FALLANI CARAMELLE,
DOLCEZZA DAL 1926
È cambiata la sede, sono passate tre generazioni e oggi non si incartano più a mano come
una volta, ma la ricetta e il gusto delle caramelle Fallani sono rimaste le stesse di quasi
un secolo fa. È proprio la continuità della lavorazione artigianale il segreto dell’azienda, fondata nel 1926 da Lorenzo Fallani, condotta
poi dal figlio Rodrigo, dal nipote Paolo, e oggi
dalla figlia di quest’ultimo: Irene Fallani, assieme al marito Matteo Gigli. La produzione
di oggi segue ancora la tradizione dei laboratori delle farmacie fiorentine, dove a inizio Novecento si fabbricavano i confetti d’orzo. E a
Firenze, all’interno di un’abitazione a Ugnano,
i Fallani, con la passione per i dolci, cominciarono a produrre la prima specialità: i duri di
menta fatti con zucchero cotto, lavorato e tirato in modo da diventare spugnoso e soffice, a
forma di bastoncino o di torciglione, al sapore
della menta, dell’arancio o della fragola.
Con gli anni, l’azienda “fatta in casa” si ingrandì: fu costruito un piccolo capannone, furono
acquistate delle macchine e sperimentata la
produzione di caramelle all’orzo, che allora si
facevano quasi unicamente nel retro delle Farmacie Fiorentine. Le pastiglie venivano confezionate a mano dalle signore del quartiere o
vendute sciolte, nei coni di carta, alle fiere e
alle processioni.
Elena Calzolai e Paolo Fallani con le targhe premio
ricevute a Palazzo Vecchio nell’ambito della 43ª
giornata dell’artigiano.
Il rispetto della tradizione
Dal 1995 il laboratorio ha sede a Empoli e oggi
l’azienda può contare su sette dipendenti, oltre ai due soci amministratori e su una produzione che ha raggiunto i 50 milioni di caramelle
l’anno, con un fatturato in crescita, vicino al
milione di euro.
Alle storiche pastiglie all’orzo, si affiancano altri
gusti classici come rabarbaro, menta, anice, liquirizia, propoli e miele, la caramella balsamica
per fumatori, quella dell’erborista con fruttosio
e tanti aromi diversi, e una caramella a forma
di bastoncino al sesamo, chiamata “croccantino al sesamo”, oltre alle nuove linee biologiche
e senza zucchero.
«Quello che ci contraddistingue è l’attenzione
alla qualità e il rispetto della ricetta tradizionale
con cottura a fuoco diretto, che ci differenzia
rispetto alle produzioni di tipo industriale - spiega Matteo Gigli, socio amministratore assieme
alla moglie Irene Fallani -. È un procedimento molto più lento: noi abbiamo tre caldaie di
cottura da 45 chili, mentre una medio-piccola
industria ha macchine che in un’ora fanno 400
chili di caramelle. La nostra dimensione ci permette anche di personalizzare le ricette e di
eseguire diverse lavorazioni a marchio con volumi ridotti: ad esempio per le banche o per
le concessionarie di auto, ma anche per l’apicoltore che vuole realizzare le caramelle con il
proprio miele».
L’AZIENDA | 42
Artigianato da Fiorino d’oro
Nel 2010 l’azienda, unica in Toscana e tra le
sole cinque in Italia a produrre caramelle artigianali, ha ricevuto il Fiorino d’oro assegnatole nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio di Firenze, nell’ambito della 43ª Giornata
dell’Artigiano. La signora Elena Calzolai, che
assieme al marito Paolo Fallani per tanti anni
ha gestito l’attività, ha inoltre vinto il primo
premio al concorso “L’artigiano in 40 parole”, promosso da Confartigianato e dal quotidiano La Nazione. Si chiedeva di raccontare
con un breve pensiero cosa significhi essere
artigiano. La signora Elena ha risposto così:
“Ieri mestiere, oggi avventura. Entra nel cuore e nel cervello, fa soffrire e gioire, coinvolge
e sconvolge. Per un sogno, un progetto sei
pronto a rischiare tutto perché l’artigiano ha
un modo tutto suo di pensare, di guardare,
di vivere”.
Dario Zona
Il rispetto della tradizione è assoluto anche per
quanto riguarda le confezioni: «Siamo rimasti
tra le pochissime aziende a realizzare l’involucro con le puntine e il sacchettino “con il ciuffo”, perché così le macchine incartano e imbustano più lentamente. Non abbiamo rinunciato
al disegno e alla forma originale - spiega Matteo Gigli - proprio perché le nostre caramelle
sono le stesse di una volta e le persone apprezzano questa continuità». Lo testimoniano
alcuni messaggi inviati al sito internet della Fallani, dove c’è chi racconta di aver scoperto da
piccola le caramelle all’orzo, con i regalini della
mamma, o grazie alla nonna farmacista.
Se le caramelle sono rimaste le stesse, a cambiare nel tempo sono stati i canali di vendita:
«Non si vedono quasi più gli ambulanti di fiere
e mercati, e rimangono pochi grossisti - spiega Matteo Gigli -. I nostri clienti sono principalmente i gruppi della grande distribuzione,
che portano i nostri prodotti nei supermercati
e ipermercati di quasi tutta l’Italia”. Tra le nuove
possibilità commerciali, ci sono i mercati esteri: «Quest’anno abbiamo venduto mezzo container di caramelle in Giappone. Dovremmo
partire con la Cina e abbiamo richieste anche
dalla Croazia e dalla Grecia. Anche all’estero
c’è una riscoperta delle lavorazioni artigianali e
va tanto il biologico».
Tra gli ultimi investimenti della Fallani (socia
da alcuni mesi della Bcc Vignole e Montagna
Pistoiese) oltre all’ampliamento dei locali per il
magazzino, c’è proprio quello nelle certificazioni di qualità dei prodotti, anche in chiave bio.
L’AZIENDA | 43
VALERIO PUCCIANTI, PODISTA DI FONDO A 91 ANNI
È un uomo straordinario,
Valerio Puccianti. È nato
il 3 luglio 1922 nel Comune
di San Marcello Pistoiese,
nella frazione di Bardalone
in località Villa Magra. Dopo
aver compiuto gli studi alla
scuola elementare a Campo Tizzoro e avviamento
professionale aziendale
della SMI (Società Metallurgica Italiana), è successivamente assunto, per quattro
anni, dal 1935 al 1939,
come operaio dalla stessa
SMI. Diventa partigiano nel
1943, nella Brigata Gino
Bozzi. Alla fine del conflitto
emigra prima in Germania,
successivamente in Francia, dove lavora alla Citroën
come metalmeccanico fino
all’età della pensione. Da
sempre dedito alla pratica
sportiva, dallo sci di fondo
al nuoto dove ha praticato anche competizioni, ha
però nel cuore la corsa a
piedi. Campione del mondo nella categoria
degli ottuagenari, Valerio ha vinto centinaia di coppe e medaglie. Anche quest’anno, il 30 giugno 2013, ha partecipato alla
Pistoia-Abetone all’età di 92 anni. Valerio
ha raggiunto la cifra di ben 1550 gare podistiche percorse sia in Francia sia in Italia.
Contando i chilometri che ha corso a piedi
nella vita si fa il giro del mondo per tre volte. Mi scrive spesso, siamo amici da molto
tempo e occasionali compagni di allenamento e corse podistiche. In una lettera del
2012, mi diceva: «Domenica 30 settembre
scorso ho fatto la mia 1546ª gara podistica, la Parigi-Versailles di 16 chilometri e
300 metri. Un percorso bello e difficile che
ho fatto in 2 ore e 39 minuti». La domenica precedente Valerio aveva gareggiato
alla 24 ore di Saint- Maixent, nella quale
ha percorso 100 chilometri e 260 metri,
alla velocità di 4,18 km orari. Così commentava la gara: «sembra che sia uno dei
migliori tempi, nella categoria 90-95 anni.
Molto sono stato incoraggiato, non tanto
per la distanza percorsa ma per averla fatta a 90 anni. Sono molto contento perché
la corsa, lo sport, mi consola anche delle
recenti perdite familiari che mi hanno colpito». Valerio ha perduto la propria moglie
nel gennaio scorso. Alla lettera, scritta di
suo pugno con una calligrafia che pare una
stampa, tanto è precisa e uniforme, Valerio
aveva allegato la pagina del giornale che
ha pubblicato i risultati della gara. Incredibile. Lo conferma e lo testimonia il quotidiano francese “La Nouvelle République”
nella rubrica Sports et loisir, che pubblica
un bell’articolo (nella foto sopra) dedicato
a ‘Le doyen’, Valerio Puccianti, ovvero al
decano che ha passato il traguardo dei
100 chilometri. Questo è Valerio Puccianti
a novantuno anni compiuti.
I premi e i riconoscimenti ottenuti non si
contano. Il 31 luglio di quest’anno il comune di San Marcello, nel corso di una seduta
straordinaria del Consiglio comunale (nella
foto della pagina a fianco), gli ha conferito
per meriti sportivi, il premio Ponte d’Oro
IL personaggio | 44
2013. Il premio è stato istituito dall’amministrazione comunale di San Marcello per
riconoscere a coloro che in vita si sono
distinti nelle arti, nello sport, nelle scienze
o in particolari attività di volontariato e per
questi motivi danno lustro al territorio comunale essendone originari o avendo prodotto con la loro attività risultati positivi per
la comunità locale. Alla commovente cerimonia era presente la figlia Tatiana, venuta a San Marcello da Parigi, accompagnata da numerosi parenti e amici. Per questa
occasione il Comune ha anche avanzato la
richiesta di intitolare a Valerio Puccianti uno
dei numerosi pianetini che gli astrofili ogni
hanno scoprono all’Osservatorio Astronomico di Pian de’ Termini.
Nel 2012 Valerio ha pubblicato un libro
di memorie, curato da Paolo Caporali,
sulla resistenza intitolato “Mille Papaveri
Rossi”. In questi giorni mi ha donato un
libro “riservato”, non in commercio. Lo ha
scritto dopo la recente scomparsa della
moglie Aurora Rita Filoni, conosciuta
col nome di Lola. Un libro intimistico di
ricordi personali pervaso di grande sensibilità e amore verso Lola alla quale Valerio
dedica un ultimo pensiero: «Ho vissuto
con lei sessantacinque anni e avrei voluto
continuare».
Sauro Romagnani
IL personaggio | 45
LO SCULTORE GIUSEPPE GAVAZZI DONA UNA
SUA OPERA ALLA FONDAZIONE
«Come tutte le cose della mia vita, l’amore
per l’arte è nato per caso», sostiene l’artista Giuseppe Gavazzi, così tanto amato
e celebrato da pubblico e critica da aver da
tempo riempito di poesia e colore, grazie alle
sue sculture variopinte, le principali mostre e
musei sia in Italia sia all’estero.
Eppure così davvero non sembrerebbe, vista
la profonda complessità realizzativa e concettuale delle opere dello scultore pistoiese:
una poesia universale, la sua, celata dietro
una semplicità solo apparente, ma in realtà
capace di parlare direttamente al cuore dello
spettatore. Con i loro colori saturi e brillanti,
in un carosello di materiali e tecniche sempre diverse («perché a cambiare ci si rinnova
sempre»), le sculture di Giuseppe Gavazzi
svelano a chi voglia ascoltarle tutta la gioia e
la speranza di cui sono messaggere.
“Guardatemi tutti”, questo il titolo dell’opera,
grida dunque al mondo anche la gioiosa figura femminile - avvolta in un vestito azzurro
dai dettagli color oro, quanto mai luminoso e
splendente - ritratta nella scultura in terracotta policroma, che l’artista, sabato 22 giugno,
ha donato alla Fondazione Banche di Pistoia
e Vignole-Montagna Pistoiese.
Il tema è fra i prediletti del celebre scultore:
un’umanità innocente, malinconica e gioiosa
al tempo stesso, dalle forme morbide e dai
colori intensi, ricavati, come in una bottega
medievale, direttamente dalla terra e dai suoi
pigmenti, quella raffigurata nelle opere di
Giuseppe Gavazzi.
«È nato tutto un giorno, quasi quarant’anni
fa, quando in Svizzera feci fare delle analisi ai colori che stavo usando al tempo. Mi
dissero che, con il tempo, sarebbero svaniti.
No - dissi - le mie sculture non si devono
spengere nel tempo! Allora mi misi alla ricerca di colori buoni e ho imparato poi anche
a farmeli da solo», spiega lo scultore, le cui
brillanti cromie illuminano delicate figure di
madri teneramente abbracciate ai propri figli,
festosi ritratti di bimbi presi da giochi spensierati, ma anche trasfigurazioni fantastiche
Il presidente della Fondazione Franco Benesperi e l’artista Giuseppe Gavazzi con la scultura “Guardatemi tutti”
raffigurata anche nella pagina a fianco.
LA FONDAZIONE | 46
dei tanti animali che affollano i cortili della
nostra campagna (sono i cavalli, i gatti e i
ciuchini, i più amati dallo scultore pistoiese):
questi i protagonisti assoluti di un’arte senza
tempo, carica di pace, di stupore e di infinita
poesia.
«Artisti come Gavazzi, espressioni illustri del
nostro territorio, meritano di essere valorizzati e fatti conoscere ancor di più di quello
che già non sono», aveva dichiarato Franco
Benesperi, presidente della Fondazione il
15 dicembre 2012, durante l’inaugurazione,
al Museo Nazionale di Casa Giusti a Monsummano Terme, della mostra dello scultore
“La maternità, i fanciulli, la poesia”.
«L’attività della Fondazione va proprio in questa direzione e da un simile evento non possiamo che uscirne notevolmente arricchiti»,
aveva ulteriormente spiegato il presidente
della Fondazione, il cui contributo aveva consentito la realizzazione dell’esposizione, prorogata poi fino al 2 giugno per l’alta affluenza
di pubblico.
Nel rispetto delle finalità statutarie e istituzionali della Fondazione, e in favore, quindi, della crescita e dello sviluppo del proprio territorio, l’opera donata verrà ora messa a disposi-
zione della cittadinanza, affinché ne benefici
per mostre, pubblicazioni e altre iniziative di
carattere culturale.
Silvia Mauro
LA FONDAZIONE | 47
VANNI MELANI DONA ALLA FONDAZIONE
I DIPINTI DEL PADRE VASCO
Nove i dipinti del padre Vasco che Vanni
Melani ha donato, lo scorso 17 luglio, alla
Fondazione Banche di Pistoia e VignoleMontagna Pistoiese, come epilogo e coronamento della ricca ed esaustiva esposizione
“Vasco Melani (1910-1976). Un intellettuale
del fare”, inaugurata sabato 22 dicembre
2012 nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale pistoiese. Una mostra antologica di
grande respiro, premiata anche da un’alta
affluenza di pubblico, quella a cura di Anna
Agostini, realizzata grazie al contributo della Fondazione Banche di Pistoia e VignoleMontagna Pistoiese, con la collaborazione
del Museo Civico, del Comune di Pistoia e
della Soprintendenza per i Beni Archeologici
della Toscana.
«Mio padre si sarebbe sentito rappresentato
da questa antologica e ne sarebbe stato feli-
ce», concluse con commozione il figlio Vanni,
durante la presentazione dell’esposizione. «A
lui mi legava ovviamente l’amore filiale, ma
era per me anche un maestro d’arte e soprattutto un amico».
Per tutti i pistoiesi, di ieri e di oggi, invece, fu
soprattutto uno degli indiscussi protagonisti
della vita culturale cittadina del Novecento,
un intellettuale eclettico dai molteplici interessi, la cui attività ha spaziato in un campo di azione quanto mai vasto: dalla pittura
alla scrittura, dalla ricerca archeologica alla
didattica artistica, dall’esperienza militare in
Africa alla partecipazione alla Resistenza,
dalla direzione del Museo Civico alla divulgazione dell’arte contemporanea. Molti furono
i settori toccati dall’intensa attività di Vasco
Melani, scrittore e artista, fiorentino di nascita
ma pistoiese di adozione, capace, grazie a
un senso civico di prim’ordine
e a una intensa passione per
la cultura e per la sua divulgazione - trait d’union delle
sue molteplici attività - di superare, nei molti campi in cui
si è applicato, i limiti imposti
dall’oggettiva scarsezza di
mezzi che affliggeva il dopoguerra italiano. Indubbiamente l’educatore più vitale, versatile e generoso che Pistoia
e i suoi abitanti abbiano mai
avuto.
Un messaggio di impegno e
speranza, quello di Vasco Melani, come sottolineò, durante
la presentazione della mostra,
il presidente della Fondazione
Franco Benesperi: «Una figura che tanto ha contribuito
alla vita culturale pistoiese del
dopoguerra e che meritava di
essere riscoperta e valorizzata».
L’allestimento espositivo, che
si sviluppava nei quattro locali
delle Sale Affrescate, ne analizzava, perciò, la complessa
Il presidente della Fondazione Franco Benesperi e Vanni Melani mostrano e poliedrica figura di artista,
uno dei dipinti donati. Nella pagina a fianco altre opere oggetto della pubblicista, scrittore e archeologo, esibendo ben cindonazione.
LA FONDAZIONE | 48
nente. Grazie alla generosità di Vanni Melani,
del resto, esattamente due anni fa la stessa
Fondazione e l’Istituto di Storia Locale, suo
organo interno, avevano già ricevuto in donazione, affinché fossero resi consultabili al
pubblico, i “Diari di guerra” di Vasco Melani,
preziose testimonianze dell’esperienza coloniale in Etiopia, nel periodo tra la prima e la
seconda guerra mondiale, dell’allora ufficiale
militare.
Anche i quadri donati, come è nelle finalità
istituzionali della Fondazione - che fin dalla
sua costituzione «opera per sostenere e valorizzare il territorio e le sue personalità più
illustri e rappresentative», come ha ricordato il presidente Benesperi - saranno messi a
disposizione della cittadinanza per mostre,
pubblicazioni, ricerche e altre iniziative pubbliche di natura culturale.
Silvia Mauro
quanta opere circa, fra pitture a olio, disegni
e riproduzioni di quadri non reperibili, avvalendosi anche di ulteriore e svariato materiale documentario di approfondimento, come
cataloghi di mostre, articoli di giornale, foto,
lettere e altri scritti.
Un voluminoso e ricco corpus espositivo,
teso a dare conto dei numerosi temi e ambiti
di interesse toccati dall’opera di Vasco Melani, versatile intellettuale, al quale si devono, in
particolare, sia l’adozione del sistema di catalogazione delle collezioni civiche di Pistoia,
tuttora in uso, sia la diffusione in città di un
interesse per l’arte contemporanea del tutto
nuovo e aperto alle influenze europee, sia la
promozione della ricerca e della salvaguardia
dei beni archeologici del territorio.
Ed è dunque a seguito della fortunata esposizione, e ponendosi nel solco dell’amore e
dell’interesse che il padre ha sempre manifestato per la città e per la sua crescita culturale, che il figlio Vanni, a sua volta apprezzato
scultore ed ex-docente di educazione artistica, ha voluto donare alla Fondazione nove
dei dipinti messi in mostra - realizzati dal padre dal ‘29 al ’64 - affinché diventino oggetto
di studio e di esposizione pubblica perma-
LA FONDAZIONE | 49
MERAVIGLIOSA PRAGA
dal 17 al 21 luglio 2013
di Emanuela Ferri,
responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
PRAGA chiamata la città delle 100 torri
(anche se in realtà sono più di 500…)
Città sorprendente e profondamente affascinante, dal glorioso passato e dal luminoso
futuro; centro principale del regno di Boemia,
Praga è culla di artisti e scenario di opere tra
le più importanti: si pensi al Don Giovanni di
Mozart o al Faust di Goethe o ancora alle trame di Franz Kafka.
Arrivati a Praga mercoledì 17 luglio, siamo
stati accolti dalla nostra guida Tereza che
ci ha accompagnato per tutta la durata del
viaggio. Il tempo di lasciare le valigie all’hotel
e subito partenza per la Minicrociera sul fiume Moldava con cena a bordo, assistendo
a uno spettacolo unico e suggestivo, ammirando le bellezze della città.
La mattina dopo, abbiamo iniziato la visita
di Praga: la Cattedrale di San Vito, il cambio della guardia, che avviene allo scoccare di ogni ora, e il Castello di Praga, il più
grande fra gli antichi castelli oggi esistenti.
Non poteva poi mancare la passeggiata sul
ponte Carlo (commissionato da Carlo IV), tra
venditori ambulanti e artisti di strada, sotto
lo sguardo impassibile delle trenta statue barocche allineate lungo i parapetti. Dopo pranzo, passando dalla piazza della città vecchia
accanto al Municipio, abbiamo ammirato l’orologio astronomico che sorge su una torre
gotica: allo scoccare di ogni ora i dodici apostoli sfilano davanti a due finestre sopra l’orologio chinando il capo sulla numerosa folla
che sempre si raduna in attesa dell’evento.
Nel pomeriggio è stata la volta del Quartiere
Ebraico e della Sinagoga. Abbiamo visitato
il Museo e, passando dal vecchio Cimitero
Ebraico, il più antico terreno di sepoltura che
sia conservato in Europa, siamo arrivati alla
Sinagoga, la più vecchia d’Europa ancora in
attività.
La sera abbiamo avuto modo di assistere a
uno degli spettacoli che si tengono alla Fontana Krizikova; un gioco d’acqua e di luci a
suon di musica, abbinato a un balletto. Affascinante e molto emozionante.
Venerdì 19 luglio, siamo ripartiti in bus per la
visita del castello di Konopiste, fondato nel
Medioevo e ricostruito per ordine dell’Arciduca austriaco Francesco d’Este, circondato
da un vasto parco ricco di piante e animali,
fra i quali pavoni e orsi. È una testimonianza
di quelle che furono le due grandi passioni
TURISMO INSIEME | 50
dell’arciduca: la caccia e San Giorgio. Circa
100 mila cimeli adornano le pareti del palazzo, ognuno con la data e il luogo dell’abbattimento (sembra che in 25 anni l’arciduca abbia abbattuto circa 300.000 animali).
Dopo pranzo abbiamo visitato il castello di
Karlsteine, il più importante castello della Boemia, arroccato su uno spuntone di roccia,
fondato durante il regno dell’Imperatore Carlo IV; a tutt’oggi al suo interno si conservano
importanti documenti e gioielli fra i quali anche quelli della Corona e diverse reliquie dei
Re Boemi.
La giornata del sabato è stata interamente
dedicata alla scoperta di angoli nascosti della
città. Dopo una breve sosta a Piazza Venceslao, famosa per la tragica fine di Jan Palach,
siamo andati nel quartiere di Mala Strana che
significa “piccola città”, passando dal giardino di Valencia, dal Muro dei Sospiri o di
John Lennon (dopo l’assassinio divenne un
eroe pacifista per molti giovani cechi) pieno
di graffiti e di scritte, dall’isola Campa definita
“piccola Venezia”. Dopo il pranzo nel famoso
locale della “bodeguita del medio”, nel pomeriggio siamo saliti sulla torre dell’orologio
per ammirare la città dall’altro, terminando
con la visita alla Chiesa del Bambin Gesù.
La domenica mattina, partenza con bus per
Kutna Hora (il cui significato è “montagna
dove si cerca l’argento”), dal 1995 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, dopo una
breve sosta all’ossario di Sedlec, che contiene circa 40.000 scheletri umani, molti dei
quali usati come elementi decorativi.
Ktuna Kora ebbe fama grazie all’industria
estrattiva dell’argento e divenne la seconda
città per importanza del Regno di Boemia,
dopo Praga. Qui abbiamo visitato la Zecca
reale, chiamata Corte Italiana, e la chiesa di
Santa Barbara, protettrice dei minatori. Nel
pomeriggio siamo stati accompagnati all’aeroporto, con rientro in Italia in tarda serata.
Concludendo, si può affermare che siamo
stati conquistati dal fascino di Praga: la sua
bellezza è quasi magica!
Hanno partecipato alla gita: Franco Pratesi Innocenti, Laura Turi, Mauro Meoni, Daniela Rossi, Filippo Carlo Spini,
Rosella Pansolli, Alessandro Grasso,
Annamaria Parretti, Riccardo Pacini,
Emanuela Ferri, Deanna Gavazzi, Marcella Sichi, Paolo Marini, Laura Tesi,
Elio Squillantini, Rosangiola Giabbani,
Ermanno Mazzoni, Carla Pellegrineschi, Mario Venturi, Marilena Corrieri,
Italo Gestri, Francesco Santini, Maria
Elvira Gori.
TURISMO INSIEME | 51
IL GRAN PRINCIPE
FERDINANDO DE’ MEDICI
(1663-1713)
COLLEZIONISTA E MECENATE
Ricorre quest’anno il terzo centenario della morte del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, l’erede al trono toscano, figlio del granduca
Cosimo III e di Margherita Luisa d’Orléans.
Figura di spicco allo scadere del Seicento, Ferdinando si distinse per l’amore per la cultura,
nel senso più pieno del termine. I suoi interessi
collezionistici e mecenatizi si svilupparono in
parallelo a quelli per il teatro, per la musica, per
la scienza, facendo del giovane delfino un vero
e proprio faro nella Firenze del tempo.
La mostra che la Galleria degli Uffizi gli dedica, curata da Riccardo Spinelli, vuole rendere omaggio a questa straordinaria personalità,
eclettica e articolata, presentandone le caratteristiche salienti in merito al collezionismo artistico, ma anche alla passione per lo spettacolo.
Nelle sale al piano nobile della Galleria vengono
presentate opere e documenti significativi della
vicenda biografica del Delfino toscano che, premorendo al padre, il 31 ottobre 1713, non ebbe
pieni doveri di Stato, potendo così sviluppare
quelle passioni che lo accompagnarono nella
pur breve vita.
Le prime sezioni illustrano gli interessi giovanili
per la musica e per il teatro e i luoghi di tale
interesse, soprattutto la villa di Pratolino, palcoscenico ideale per gli ozi e i divertimenti del
principe. Accanto a lui si possono vedere i suoi
musici, i suoi librettisti, gli uomini che si occuparono della sua educazione, affidata ai ‘migliori
ingegni’ della Firenze tardo secentesca.
Evaristo Baschenis
(Bergamo 1617-1677)
Natura morta di strumenti musicali
1650 circa.
Olio su tela
Lugano, Butterfly Institute Fine Art
Giovan Battista Foggini
(Firenze 1652-1725)
Ritratto del Gran Principe Ferdinando de’ Medici
1679-1681 circa.
Marmo scolpito
New York, The Metropolitan Museum of Art, Purchase,
The Annenberg Foundation Gift
Fra queste, una sezione è dedicata alle nozze
del principe con Violante Beatrice di Baviera, alle cerimonie fiorentine del tempo, ai lavori
di adattamento della reggia di Pitti, che subì un
massiccio restauro, documentato in mostra da
disegni e altre memorie.
Nelle sale successive, dedicate alla prima fase
del collezionismo artistico di Ferdinando, vengono presentati quei pittori graditi al giovane
principe, soprattutto fiorentini o naturalizzati tali,
verso i quali l’erede al trono mostrò una preferenza che in alcuni casi, come quello di Anton
Domenico Gabbiani, non venne mai meno e
non subì eclissi, anche quando i gusti di Ferdinando, allo scadere del Seicento, si orientarono
verso le scuole extra-toscane.
Due settori nei quali il principe si distinse con
particolare incisività, nel campo del collezionismo e del mecenatismo, furono la natura morta e la scultura. Nel primo Ferdinando mostrò
un gusto decisamente scelto, individuando in
Bartolomeo Bimbi il grande artista locale, quello
che meglio di altri poteva ben rappresentare la
corrente più moderna, compiutamente barocca, di questo filone artistico. Nel contempo,
grazie a una fitta rete di consulenti, procacciatori, esperti, il principe tenne d’occhio il mercato ‘straniero’, peninsulare come europeo,
facendo arrivare in collezione le opere dei più
LA MOSTRA | 52
Massimiliano Soldani Benzi
(Montevarchi 1656 - Galatrona 1740)
Allegorie delle Stagioni: L’Estate (Trionfo di Cerere)
Ante 1708. Terracotta
Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti
brillanti artefici che per lui produssero sensazionali capolavori, spesso eseguiti a Firenze, tra
questi il napoletano Giuseppe Recco, Munari, Fardella, Crespi, Campidoglio, Tamm e
tanti altri presenti in mostra.
Nel campo della scultura Ferdinando protesse
i maestri locali, privilegiando Giuseppe Piamontini, Giovan Battista Foggini, Balthasar
Permoser e Massimiliano Soldani Benzi,
che produssero per il Delfino alcuni dei loro capolavori, la maggior parte dei quali è visibile, per
la prima volta, nelle sale della mostra.
Un altro aspetto che l’esposizione degli Uffizi
intende evidenziare è quello del collezionismo
di opere antiche da parte del principe. Ferdinando, infatti, non si limitò a raccogliere opere
di artisti contemporanei ma, nella migliore tra-
dizione medicea, si interessò costantemente della pittura cinque-secentesca,
non solo italiana, facendo arrivare a Firenze una mole enorme di dipinti, molti
dei quali capolavori che oggi fanno la
ricchezza dei nostri musei, degli Uffizi
come della Galleria Palatina o del Museo
della Natura Morta di Poggio a Caiano.
In questo settore, l’intraprendenza collezionistica del principe raggiunse livelli
mai visti in famiglia: Ferdinando, pur di
assicurarsi i grandi capolavori sacri ancora conservati nelle chiese di Firenze,
della Toscana ma anche in altre zone
d’Italia, procedette con una frenetica
‘campagna acquisti’ di prestigiose pale,
fornendone le copie, finanziando interi
restauri delle strutture che contenevano
gli originali, comprando e pagando salati alcuni
capolavori dell’arte occidentale.
Allo scadere del Seicento, tuttavia, le preferenze artistiche di Ferdinando variano sensibilmente e si indirizzano verso le grandi scuole che
non siano la toscana: sono gli anni della scoperta di maestri quali Sebastiano Ricci e il nipote Marco, Giuseppe Maria Crespi, Alessandro Magnasco, Anton Francesco Peruzzini, Niccolò Cassana, Rosa da Tivoli,
Francesco Tervisani, molti dei quali presenti
a Firenze, invitati dal principe, attentissimo alle
novità in campo figurativo, nonostante il declino psico-fisico che segna gli ultimi anni di vita,
caratterizzati da un invecchiamento precoce e
inesorabile.
La mostra si conclude con una sezione dedicata a questi anni finali, assieme a ritratti e altre
testimonianze, corollario di una biografia ‘per
oggetti’ che si spera faccia conoscere meglio
questa eccelsa personalità, nodale nell’arricchimento del patrimonio artistico di Firenze.
Red.
Il Gran Principe Ferdinando
de’ Medici (1663-1713)
collezionista e mecenate
Galleria degli Uffizi, Firenze
Fino al 3 novembre 2013
Orario: tutti i giorni 8.15 – 18.50,
chiuso il lunedì
Catalogo: Giunti Editore
Informazioni e prenotazioni:
Firenze Musei tel. 055 294883
Email: [email protected]
www.unannoadarte.it
Giuseppe Maria Crespi
(Bologna 1665-1749)
La fiera di Poggio a Caiano (o La burla dello Scema)
1709.
Olio su tela
Firenze, Galleria degli Uffizi
LA MOSTRA | 53
DIAFANE PASSIONI.
AVORI BAROCCHI
DALLE CORTI EUROPEE
Al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti,
a Firenze, fino al 3 novembre
Dalla metà del Cinquecento, per circa due
secoli, la scultura in avorio fu apprezzata e
ricercata dalle corti europee come una delle
massime e più sofisticate forme di espressione
artistica.
I più importanti scultori del periodo barocco,
sia in Italia sia nei paesi transalpini e addirittura
nelle colonie portoghesi e spagnole, si cimentarono in questa tecnica raffinatissima e difficile, che univa alla perizia dell’artefice la preziosità della materia prima.
In tutta Europa, imperatori e granduchi, papi
e principi, altissimi prelati e ricchi banchieri si
contendevano l’opera degli scultori in avorio,
e spesso formavano collezioni di capolavori
eburnei, che andavano dagli esemplari figurativi veri e propri ai tour de force torniti. Questi
ultimi univano al piacere del capriccio visivo il
rigore scientifico del calcolo matematico.
L’Italia giocava un ruolo chiave per la più grande fioritura della scultura in avorio tra il Cinque
e il Settecento: la seconda dopo quella gotica,
che aveva avuto il suo centro a Parigi. Le zanne
dell’elefante arrivavano in Europa attraverso le
Maestro delle Furie
(attivo intorno al 1625)
Marco Curzio che si getta nella voragine
Avorio
Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti
grandi città portuali, Venezia, Genova e Napoli,
con Roma i centri principali della lavorazione
della preziosa ed esotica materia, ricercata
particolarmente per la sua qualità mimetica
di raffigurare l’incarnato umano.
L’ammirazione per l’avorio nell’Italia del Sei e Settecento favorì inoltre il collezionismo di avori africani
e indiani, oltre a quelli tardo antichi
e medievali. Proprio a Firenze fra il
XVII e XVIII secolo si formarono le
prime collezioni di avori di epoche
passate e proprio qui si pubblicarono i primi studi dedicati agli avori
medievali.
Con Ferdinando I dei Medici (1549-1609) a Firenze ebbe
inizio una delle più spettacolari collezioni di avori in Europa,
che continuò ad arricchirsi fino
al tramonto della dinastia, raggiungendo numerose centinaia
di esemplari. Per quantità, per
qualità e importanza dal punto di
vista storico-artistico, la raccolManifattura francese
Dittico con la Madonna in trono allattante il Bambino tra San Giovanni ta medicea raggiunse livelli pari
solo a quelli della corte imperiale
Battista e San Giacomo il Maggiore e la Crocifissione
di Vienna e di quella principesca
Seconda metà del XIV secolo.
Avorio e metallo
di Dresda e di Monaco.
San Pietroburgo, State Hermitage Museum
LA MOSTRA | 54
Ignaz Elhafen
(Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715)
Il giudizio di Paride
1710-1715 circa.
Avorio
Monaco, Bayerisches Nationalmuseum
Coppe rilievi, composizioni mitologiche e scene di genere, santi e ritratti di principesse, scarabattole e torri tornite: ogni aspetto dell’arte
figurativa e astratta è riflesso nell’arte eburnea
raccolta a Firenze.
La maggior parte degli avori dei Medici si trovano ora nel Museo degli Argenti a Palazzo Pitti,
e costituiscono una delle grandi attrazioni nelle
sale del pianterreno, dove il visitatore entra in
un mondo magico di forme diafane, dalla grazia fiabesca.
Gli avori barocchi, nella loro importanza artistica internazionale, non sono mai stati oggetto,
né in Italia né all’estero, di una grande esposizione, e questa rappresenta la prima occasione per rimediare a questa lacuna. Occasione
che non è un caso venga colta a Firenze, al
Museo degli Argenti, dove si trova la più estesa
e formidabile raccolta storica di avori, compo-
sta da opere dei maggiori
scultori di questa tecnica.
Una mostra di quasi centocinquanta pezzi, ideata
e curata da Eike D. Schmidt e diretta da Maria
Sframeli, che unisce i
tesori fiorentini a pregevoli esemplari provenienti
dai più importanti musei
stranieri e altri avori mai
visti prima, custoditi in
collezioni private, dà vita
a un nuovo e spettacolare capitolo della storia
dell’arte: un capitolo mai
studiato prima, soprattutto nel suo aspetto ‘internazionale’, così peculiare del collezionismo
mediceo.
La mostra si articola in cinque sezioni che
percorrono l’arte dell’avorio dal Quattrocento, quando catturò l’attenzione di Lorenzo il
Magnifico, al maturo Rinascimento, fino all’esplosione del Barocco, con opere degli scultori
fiamminghi e tedeschi più famosi del periodo,
da Leonhard Kern a Francois du Quesnoy,
da Georg Petel a Balthasar Permoser.
Red.
Diafane passioni. Avori
barocchi dalle corti europee
Museo degli Argenti
Palazzo Pitti, Firenze
Fino al 3 novembre 2013
Orario: tutti i giorni 8.15 – 18.30,
nel mese di novembre 8.15 – 16,30
chiuso il primo e l’ultimo lunedì del mese
Catalogo: Sillabe
Informazioni e prenotazioni:
Firenze Musei tel. 055 294883
Email: [email protected]
www.unannoadarte.it
Ignaz Elhafen
(Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715)
e Octavian Cocssel (per le montature d’argento)
(attivo 1692-1716)
Boccale con il ratto delle Sabine, incoronato da Sansone
e il leone
1697.
Avorio e argento dorato
Toronto, Art Gallery of Ontario, The Thomson Collection
LA MOSTRA | 55
IL CONTO CORRENTE IN PAROLE SEMPLICI
Si conclude, con la quinta puntata, la pubblicazione delle nuove guide che gli intermediari
devono rendere disponibili ai clienti (sono in distribuzione in tutte le agenzie, ndr) e che
riguardano il conto corrente e il mutuo per la casa. Un condensato di chiarimenti e di consigli
pratici, tratti dalle nuove pubblicazioni, aggiornate con il provvedimento del 31 luglio 2012,
del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
IL CONTO CORRENTE
DALLA A ALLA Z
Domiciliazione bancaria
È un servizio associato al conto corrente che
consente di fare pagamenti periodici, come le
bollette e le rate del mutuo, in automatico, direttamente dal conto corrente.
Per attivare una domiciliazione, basta richiederla alla propria banca o a chi riceverà il
pagamento. Se si chiude il conto corrente, è
possibile richiedere il trasferimento automatico
delle domiciliazioni alla nuova banca, che gestirà il passaggio.
Estratto conto
È il documento che la banca elabora con una
determinata periodicità e che elenca i movimenti del conto corrente in ordine cronologico.
Di solito si articola in quattro campi: data
dell’operazione, cioè il giorno solare in cui si
compie un’operazione di accredito o addebito,
data valuta, cioè la data dalla quale decorrono
gli interessi a debito o a credito, descrizione
dell’operazione, importo dell’operazione, con
segno positivo o negativo.
Fido o affidamento
È la somma che la banca, su richiesta del
cliente, si impegna a mettere a sua disposizione oltre il saldo disponibile.
Il contratto può prevedere il pagamento di interessi sulle somme utilizzate o altre commissioni.
Firma
Il cliente, quando apre un conto corrente, deve
depositare in banca la sua firma. Servirà per
verificare se le operazioni, in particolare quelle
di pagamento, sono state effettivamente disposte dal correntista. Se il conto corrente è
intestato a due o più persone, ognuna deve
depositare la sua firma.
Il contratto deve specificare quali operazioni richiedono la firma di tutti i correntisti (firma congiunta) e quali soltanto una (firma disgiunta).
Questo significa che un conto corrente può
essere aperto da più persone, che lo possono
usare in modo separato.
Foglio Informativo
È il documento che gli intermediari mettono a
disposizione dei clienti per ciascun prodotto o
servizio offerto; contiene informazioni sull’intermediario, sulle condizioni e sulle principali
caratteristiche dell’operazione o del servizio. I
contenuti del contratto devono essere coerenti
con le informazioni contenute nel Foglio Informativo.
Fondo interbancario di tutela dei depositi
È il sistema di garanzia dei depositi bancari riconosciuto dalla Banca d’Italia: offre copertura
ai depositanti fino a un massimo di 100.000
euro in caso di crisi della banca.
Vi aderiscono tutte le banche italiane, tranne
quelle di credito cooperativo che hanno un
loro specifico Fondo di garanzia che assicura
la stessa copertura.
INVIACI LA TUA MAIL
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in tempo reale sui prodotti, sulle gite, sulle iniziative e le opportunità che la Banca può offrirti? Consulta il sito internet www.bccvignole.it e inviaci
la tua e-mail all’indirizzo [email protected]
Periodicamente riceverai la nostra newsletter e
manterrai così un filo diretto con la tua Banca!
banca e clienti | 56
e il Documento di Sintesi indicano l’ISC per i
profili tipo di operatività.
La metodologia di calcolo dell’ISC e i profili di
operatività sono spiegati sul sito internet della
Banca d’Italia (www.bancaditalia.it/vigilanza/
normativa/norm_bi/disposizioni-vig/trasparenza_operazioni).
ISEE – Indicatore della Situazione
Economica Equivalente
È l’indice che rappresenta la situazione economica di una famiglia, calcolato a partire dal
reddito e da altri elementi del patrimonio.
Il suo attestato è rilasciato dall’INPS e consente di accedere alle prestazioni sociali o ai servizi pubblici a condizioni agevolate.
Phone banking
È il servizio che permette di fare operazioni
bancarie, come bonifici e pagamenti, senza
andare in filiale, chiamando al telefono il call
center della banca. Molte banche mettono a
disposizione dei clienti un numero verde gratuito.
IBAN – International Bank Account
Number
È il codice, formato da lettere e numeri, che
consente di identificare in modo univoco il
conto corrente. Funziona da ‘indirizzo’ del
conto e infatti è indispensabile per trasferire
denaro tra conti.
Anche se il nome del beneficiario è errato o
incompleto, con l’IBAN corretto un bonifico va
comunque a buon fine.
Internet banking
Con l’Internet banking i clienti della banca possono effettuare operazioni bancarie, come bonifici e pagamenti, senza andare in filiale, ma
collegandosi a internet. Si accede ai servizi
con i propri codici. Oltre alla comodità, l’Internet banking spesso offre i servizi bancari a
costi inferiori.
ISC – Indicatore Sintetico di Costo
L’ISC fornisce un’idea del costo complessivo
del conto corrente in base alle spese e alle
commissioni che possono essere addebitate
al cliente nel corso dell’anno, senza considerare gli oneri fiscali e gli interessi.
L’ISC viene calcolato per uno o più ‘profili di
operatività tipo’ (famiglie e pensionati) individuati dalla Banca d’Italia. Il Foglio Informativo
POS – Point of Sale
È l’apparecchiatura automatica che permette
di pagare beni e servizi presso il loro fornitore utilizzando la carta di credito o di debito. Il
POS consente di trasferire le informazioni necessarie per l’autorizzazione e la registrazione
del pagamento in maniera immediata o differita.
Saldo
E’ la differenza tra l’importo complessivo degli accrediti e quello degli addebiti a una certa
data. Se il saldo è positivo, indica la somma disponibile sul conto corrente. Le somme che rimangono inutilizzate fruttano interessi, da calcolare sulla base di un tasso detto ‘creditore’.
Il saldo contabile si riferisce alle operazioni registrate.
Il saldo disponibile si riferisce alla somma che
può essere effettivamente utilizzata.
Il saldo liquido si riferisce alla somma disponibile su cui vengono calcolati gli interessi.
Tasso creditore
È il tasso utilizzato per calcolare periodicamente gli interessi sulle somme depositate (interessi creditori), che sono poi accreditati sul
conto una volta sottratte le ritenute fiscali.
Tasso debitore
È il tasso utilizzato per calcolare periodicamente gli interessi a carico del cliente sulle somme
utilizzate oltre la disponibilità del conto. Gli interessi sono poi addebitati sul conto. (Fine)
Red.
banca e clienti | 57
banche
con
l’anima
IL CREDITO COOPERATIVO NELLE ECONOMIE LOCALI
“...L
a capacità delle BCC e
delle altre banche locali di rispondere alle esigenze di finanziamento delle
famiglie e, soprattutto, delle piccole imprese deriva dalla loro consuetudine a valutare il merito di credito
utilizzando le informazioni raccolte
dal rapporto diretto con i clienti. La
prossimità dei centri decisionali della
banca al cliente riduce la complessità
delle procedure necessarie per erogare il credito, consente di valorizzare
appieno gli aspetti qualitativi delle informazioni relative alle prospettive di
medio lungo termine dei progetti imprenditoriali. Le BCC sono banche a
più alta intensità di lavoro rispetto alle
altre banche proprio perché investono nel capitale umano necessario per
conoscere il territorio di insediamento
e le imprese che vi operano…
,,
Mario Draghi
Governatore della Banca d’Italia
Celebrazione del Cinquantesimo
di CrediUmbria
Città della Pieve, 10 dicembre 2009
BANCHE CON L’ANIMA | 58
IL RICORDO DEL CARDINALE ERSILIO TONINI.
NEL 2000 FU OSPITE DELLA NOSTRA BANCA
Il Credito Cooperativo italiano e la nostra
Banca ricordano con particolare affetto
e gratitudine il Cardinale Emerito Ersilio
Tonini, scomparso lo scorso 28 luglio a
Ravenna.
Il presidente di Federcasse, Alessandro
Azzi, ha ricordato la figura di un autentico testimone del nostro tempo, “che ha
guardato con particolare attenzione alla
esperienza del credito mutualistico rappresentato dalle Banche di Credito Cooperativo italiane. Il Cardinal Tonini ci ha incoraggiato a praticare sempre, nonostante le difficoltà, una ‘finanza che serve’, al
servizio delle persone, delle famiglie, delle
imprese, delle comunità locali, l’unica di
cui c’è bisogno.
È stato per noi - ha proseguito il presidente Azzi - un testimone e per questo un
maestro che, con la forza della semplicità e la lucidità profetica della speranza, ci
ha stimolato ad andare avanti, tornando
sempre alle radici, al cuore dei nostri valori, da attualizzare ogni giorno nella pratica
bancaria. Ne ricorderemo il messaggio,
l’esempio e la determinazione nel cercare
e perseguire il Bene”.
Nella triste circostanza della sua scomparsa, ci piace ricordare che mons. Ersilio
Tonini fu ospite della nostra Banca l’11 dicembre del 2000, quando tenne una conferenza su “Etica e finanza”. In quell’occasione il cardinale offrì ai presenti importanti
spunti di riflessione, senza nascondere i
rischi legati a una finanza e a una scienza
che dimenticano l’uomo, invitando a guardare con ottimismo a un futuro che deve
restare nelle mani degli uomini. «So bene
- affermò Tonini - che il modello su cui nascono le antiche Casse Rurali oggi non è
certo un semplice relitto del passato, anzi
ha ancora molte cose da aggiungere nella
complessa realtà della mondializzazione».
F.B.
IL MONDO DELLE BCC | 59
ICCREA HOLDING, APPROVATO IL BILANCIO 2012
L’utile aziendale è arrivato a 23 milioni, il consolidato a 43. Continua l’attività
del Gruppo Iccrea come partner delle Banche di Credito Cooperativo sul territorio
L’assemblea degli azionisti di Iccrea Holding, la capogruppo del Gruppo bancario
Iccrea, ha approvato, lo scorso 28 giugno, il bilancio 2012, che si è chiuso con
un utile d’esercizio di 23 milioni di euro
(+35%).
A livello consolidato, invece, l’utile si
attesta a 43 milioni, mentre il patrimonio netto di Iccrea Holding, comprensivo dell’utile, ammonta a 1,155 miliardi
di euro.
Nel corso dell’assemblea, sia il presidente Giulio Magagni (nella foto sotto), sia
il direttore generale Roberto Mazzotti
hanno evidenziato la crescita del valore
creato per le Banche di Credito Cooperativo sotto l’aspetto della qualità dei servizi
resi, delle commissioni retrocesse e dei
finanziamenti concessi alle BCC.
«Come Gruppo bancario Iccrea sentiamo
forte la responsabilità di affiancarci alle
Banche di Credito Cooperativo - ha commentato il presidente Magagni - al fine di
sostenerle nella loro mission di supporto
per lo sviluppo dei territori in cui operano, e consapevoli del ruolo che le banche
locali ricoprono a sostegno dell’econo-
mia reale del nostro paese, soprattutto
in una fase congiunturale che continua a
essere negativa. In momenti di difficoltà
come questi è essenziale che il Gruppo
bancario Iccrea e tutte le Banche di Credito Cooperativo
si adoperino per
individuare i meccanismi più efficaci per operare
in modo sinergico, ottimizzando i processi a beneficio dei nostri clienti».
«Il Gruppo bancario Iccrea non è più un
semplice fornitore di prodotti e servizi per
le Banche di Credito Cooperativo - ha
evidenziato il direttore generale Mazzotti
- ma è un insieme di aziende che lavorano ogni giorno al fianco delle BCC per
sviluppare, insieme a loro, attività e strategie adeguate a soddisfare le esigenze
della propria clientela. Alla stesso tempo
il Gruppo bancario Iccrea, di cui le stesse
BCC sono proprietarie, si deve fare carico di offrire al sistema del Credito Cooperativo tutte quelle leve che ormai sono
essenziali per una banca per essere competitiva sul mercato. Penso, ad esempio,
all’internazionalizzazione, alla monetica e
a tutti quei servizi complementari che una
banca locale deve offrire sia alle famiglie,
per la salvaguardia del loro futuro, sia alle
aziende, per continuare a investire e portare valore al territorio».
Red.
ICCREA HOLDING SpA, il cui capitale è partecipato dalle
BCC italiane, è al vertice del Gruppo bancario Iccrea, il
gruppo di aziende che fornisce alle BCC un sistema di
offerta competitivo predisposto per i loro oltre 6 milioni
di clienti e che riunisce le aziende che offrono prodotti
e servizi per l’operatività delle Banche di Credito Cooperativo (segmento Institutional) e la loro clientela di
elezione: piccole e medie imprese (segmento Corporate)
e famiglie (segmento Retail). Iccrea Holding è altresì
membro dell’UNICO Banking Group, l’associazione con
sede a Bruxelles che riunisce le principali banche cooperative europee.
IL MONDO DELLE BCC | 60
AGIRE UNITI, IL DIRETTORE GENERALE SQUILLANTINI ALL’INCONTRO NAZIONALE DEL GRUPPO ICCREA
La Banca di Vignole e della Montagna Pisto- messo a disposizione da Iccrea Banca. La
iese in prima fila all’evento nazionale “Agire tavola rotonda ha avuto un taglio pratico:
Uniti. Una scelta di campo”, il terzo incon- è stato, infatti, simulato ciò che avviene in
tro del Gruppo bancario Iccrea dedicato un istituto di credito quando gli specialisti di
alle Bcc azioniste, svoltosi il 27 e 28 giugno Iccrea Banca vengono a fare consulenza.
te r z o generale
i n c o n t r o dElio
e l g r u p«C’è
p o b aun
n c asistema
r i o i c c r e aesperto denominato ALM
scorsi a Roma. Il direttore
dedicato alle Bcc azioniste
Squillantini è stato,
(Asset Liability Manainfatti, protagonista di
gement), che fornisce
un incontro moderato
tutta una serie di dati
dal giornalista Mario
e simulazioni relativi
Una scelta di campo al posizionamento fiSechi, a cui hanno
partecipato anche
nanziario, patrimonia27-28 giugno 2013
s a Lgenerale
o n e d e L LIce Fon
n eeconomico
- roma
Leonardo Rubattu, direttore
let aed
della banca con indicazioni
crea Banca e Andrea Indigeno, respon- sulle coperture dei rischi - spiega il direttore
sabile ALM e Consulenza di Iccrea Banca. Il generale Bcc Vignole e Montagna Pistoiese,
tema affrontato era “la consulenza a servizio Elio Squillantini -. È un supporto importandelle Bcc”; la nostra Banca è stata scelta tra te che ci consente di verificare tempo per
le circa 400 del movimento cooperativo pro- tempo i risultati di un esercizio e gli effetti
prio perché ha maturato negli anni una pro- di alcune scelte strategiche, anche rispetto
fonda esperienza in questo tipo di supporto all’andamento del mercato».
D. Z.
agireUniti
ZIONE - GIOvEdì 27 GIuGNO 2013
Programma
Marketing congiunto:
una crescita per il GBI e le BCC
Moderatore: Fabio Vasini,
Responsabile Funzione Mercato di Iccrea Holding
Al 31 marzo 2013 operavano
in Italia Coordinatore
391 Banche diAssicurazioni
Credito Cooperativo, con 4.438 sportelli (pari al 13,6% degli
Andrea Umana,
e Redditività
di BCCdiretta
CreditoConsumo
sportelli bancari italiani),
una presenza
in 2.714 Comuni e 101 Province.
Capo Area Centro
I soci erano 1.141.226Maurizio
(+3% inManelli,
ragione d’anno;
+15% nel triennio 2009-2012), i clienti 6,9 milioni, mentre i dipendi BCC Risparmio&Previdenza
ti,
denti
37.000
(+2,8%,
compresi
anche
quelli
delle
societàDirezione
del sistema).
Francesco Gabriotti, Responsabile
Vendite
e di Iccrea Holding
di BCC
Vita e di(da
BCCbanche
Assicurazioni
La raccolta complessiva
di sistema
e clientela, a cui si aggiungono le obbligazioni), alla stessa data,
di
ammontava a 185 miliardi di euro (+4,9%, a fronte di un -1,1% registrato nel resto del sistema bancario), con una
di pagamento
rnalista
quota di mercato dellaCartaBcc
raccoltada
dastrumento
clientela,
comprensiva
di obbligazioni delle BCC, pari al 7,4%.
a piattaforma
relazionale
stavano a 137,5 miliardi di euro,
Gli impieghi economici
si atteIntervento
di Antonio Galiano,
se:
Responsabile
rea BancaImpresa
con una quota di mercato
del 7%; e-Bank di Iccrea Banca
considerando anche i finanziamenNanni, GRIC Gestore Relazioni Istituzionali
ti erogati dalle bancheGabriele
di secondo
livello del Credito Cooperativo, gli
Coordinatore di Iccrea Banca
io Sechi
vamente
a 150,3 miliardi di euro,
impieghi
ammontano
complessiDirettore Generale
con
una
quota
di
mercato
pari
al
7,7%.
Tra questi, gli impieghi
Una scelta di campo: Agire Uniti
mpresa
Magagni, Presidente Iccrea Holding
Direttore Generale
se erano pari a 101 miliardi di euro
economici erogati alleGiulio
sole imprena
(-1,7%, il dato comprende anche
gli impieghi erogati dalle banche
sidente
di
secondo
livello
del
sistema,
contro
il
-3,4%
del
sistema
bancario
complessivo),
con una quota di mercato per
Italiana Ristorazione
questa tipologia di prestito
del 10,7%.
Premiazione
BCC
Performing
Partner
InsCoRe
Il patrimonio (capitaleBest
e riserve)
ammontava
a 19,7
miliardi di euro (+0,8%; +7,5% nel triennio 2009-2012). Il Tier
BCC
1 ratio e il coefficiente patrimoniale delle BCC italiane sono pari, rispettivamente, al 14,1% e al 15%.
io Sechi
Ore 19.00 Termine Lavori
Infine, gli impieghi erogati dalle BCC rappresentano il 22,6% del totale dei crediti alle imprese artigiane, il 18% alle
tu,
imprese agricole, l’8,6%
famiglie consumatrici, il 17,6% alle famiglie produttrici, l’8,6% delle società non finane di Iccrea Banca
Orealle
19.05
o, Responsabile
ALMil 12,6% del totale
Aperitivo
presso
colonnatosenza
del Salone
Fontane
ziarie,
dei crediti
alleilistituzioni
scopo delle
di lucro,
il cosiddetto Terzo Settore. In particolare, la
ccrea Banca quota di clienti affidati nel settore non profit (escluse le cooperative sociali) è del 19%.
Ore 20.00
Red.
e di Banca
Cena a buffet
tagna Pistoiese
presso la Sala Minucci del Salone delle Fontane
IL CREDITO COOPERATIVO ITALIANO IN CIFRE
Partner
InsCoRe
Ore 21.45
Spettacolo delle Fontane Danzanti
IL MONDO DELLE BCC | 61
COSTITUITA LA SCUOLA DI ECONOMIA CIVILE,
FEDERCASSE TRA I SOGGETTI FONDATORI
Si pronuncia SEC ma si legge Scuola di
Economia Civile. È stata costituita ufficialmente lo scorso 19 maggio a Loppiano,
sulle colline di Firenze, all’interno del Polo
di Economia di Comunione “Bonfanti”.
La scuola è anche un progetto di ricerca
che intende promuovere la realizzazione
di un mercato ‘civile’ che ponga al centro
dell’agire economico la persona, i suoi bisogni e le sue aspirazioni e nel quale gli
agenti interagiscono per mutuo vantaggio e nell’interesse del bene comune. Ciò
in contrapposizione con le logiche utilitaristiche e di sola massimizzazione del
profitto che si sono andate affermando
su scala mondiale e che ci hanno condotto a questi tempi di crisi.
Tra i soggetti fondatori della SEC anche
Federcasse insieme ad altri soggetti che si ispirano a questi valori, come
Banca Etica, Acli, Federazione Trentina
della Cooperazione, Istituto universitario
Sophia e Polo “Lionello Bonfanti”.
La squadra dei docenti ha i riferimenti principali in Stefano Zamagni e
Luigino Bruni, i due studiosi che hanno
compiuto le più ampie riflessioni sull’economia civile. Ma la comunità docente
annovera nomi noti delle maggiori università italiane: esperti di economia politica,
economia aziendale, sociologia, storia
delle idee, della cultura, etica, filosofia e
antropologia, che garantiscono l’approccio multidisciplinare che il tema richiede.
La SEC si rivolgerà ai dirigenti di istituzioni, associazioni, imprese, ma anche alle
scuole, pensando a corsi ‘popolari’ che
possano formare dirigenti scolastici e docenti. I corsi partiranno nel prossimo autunno, dopo il lancio ufficiale previsto nel
mese di settembre. Per saperne di più:
www.scuoladieconomiacivile.it.
Red.
IL MONDO DELLE BCC | 62
6 mesi
0,34
0,32
1,67
1,25
1,00
3,37
4,89
3,83
2,63
Fonte dati: http://www.euribor.it/
Tasso Fisso
IRS (rilevato il 27/08/2013)
ago-13
dic-12
dic-11
dic-10
dic-09
dic-08
dic-07
dic-06
dic-05
dic-06
dic-06
3,68
3,50
3,73
5,25
3,83
0,40
dic-05
dic-05
2,44
2,25
2,51
4,25
2,63
0,10
1 anno
0,330
4,600
4,069
2,316
“Mercati
in cifre” offre 0,423
una panoramica
generale1,440
del mondo1,350
finanziario,1,320
con dati 2,690
relativi ai principali
indicatori
di mercato
2 anni
0,600
0,380
1,320
1,510
1,830
2,770
4,500
4,122
2,558
anni
0,827
0,480 pagina è
1,390
4,480 e alle 4,119
2,759
e alcuni3 grafici
esemplificativi.
La prima
dedicata ai1,940
principali 2,240
“tassi”, alle2,980
materie prime
valute. La seconda
5 anni
1,320
0,780
1,760
2,530
2,540
3,240
4,470
4,114
3,078
pagina,10invece,
tratta dei2,135
mercati azionari,
con i due
grafici relativi
agli indici
azionari
del mercato
italiano 4,182
e di quello statunianni
1,580
2,400
3,350
3,600
3,750
4,580
3,630
15 anni
2,537
3,970 Banca 3,910
3,904
tense.
La
rubrica è curata
dal servizio2,020
Marketing e2,680
dal servizio3,680
Finanza della
di Vignole e4,710
Montagna 4,258
Pistoiese. Per
ulte20 anni
2,651
2,180
2,700
3,510
4,070
3,860
4,750
4,058
riori informazioni
e/o richieste:
[email protected]
- 0573
Ennio Canigiani
- 0573
70702704,294
Matteo Ademollo.
30 anni
2,653
2,250
2,570
3,7407070215
3,950
3,550
4,740
4,271
4,153
TASSI INTERBANCARI A BREVE E TASSI A MEDIO-LUNGO PERIODO
TASSI UFFICIALI di RIFERIMENTO
Tasso Variabile
EURIBOR (medie
mensili)
PRINCIPALI
TASSI
DI RIFERIMENTO
ago-13
ago-13
0,13
0,50
Europa 1 mese
3 mesi
0,23
0,25
Stati Uniti
6
mesi
0,34
0,10
Giappone
dic-12
dic-12
0,11
0,75
0,19
0,25
0,32
0,10
FTSE MIB (Italia)
DAX 30 (Germania)
RENDIMENTI LORDI
CAC 40 (Francia)
BOT annuale
FTSE
100 (UK)
BTP decennale
dic-09
dic-09
0,48
1,00
0,72
0,25
1,00
0,30
dic-08
dic-08
2,99
2,50
3,29
0,25
3,37
0,30
dic-07
dic-07
4,83
4,00
4,93
4,25
4,89
0,75
RENDIMENTI TITOLI DI STATO
dic-12
0,330
dic-12
0,380
1,456
0,480
4,48
0,780
1,580
2,020
2,180
2,250
ago-13
16.580,00
dic-12
16.273,00
1,89%
7,84%
PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO
1.630,48
S&P 500 (USA)
ago-13
14,32%
0,50
Europa
3.059,58
0,25
NASDAQ
100 (USA)
Stati Uniti
14,98%
0,10
Giappone
13.338,50
NIKKEI 225 (Jap)
dic-10
dic-10
0,81
1,00
1,02
0,25
1,25
0,30
Fonte dati: http://www.euribor.it/
Tasso Fisso
IRS (rilevato il 27/08/2013)
ago-13
RENDIMENTI LORDI
1 anno
0,423
lug-13
2 anni
0,600
BOT annuale
1,078
3 anni
0,827
BTP decennale
4,460
5 anni
1,320
10 anni
2,135
15 anni
2,537
20 anni
2,651
30
anni
2,653
PRINCIPALI INDICI DI BORSA
dic-11
dic-11
1,14
1,00
1,43
0,25
1,67
0,10
dic-11
dic-10
dic-09
1,440
1,350
1,320
dic-11
dic-10
dic-09
1,320
1,510
1,830
5,95
1,016
0,862
1,390
1,940
2,240
6,98
4,07
4,01
1,760
2,530
2,540
2,400
3,350
3,600
2,680
3,680
3,970
AZIONARI 4,070
2,700 INDICI 3,510
2,570
3,740
3,950
dic-08
2,690
dic-08
2,770
2,63
2,980
4,49
3,240
3,750
3,910
3,860
3,550
dic-07
4,600
dic-07
4,500
4,08
4,480
4,41
4,470
4,580
4,710
4,750
4,740
dic-11
dic-08
dic-07
38.554,00
dic-06
41.434,00
-25,20%
-10,63%
16,00%
-49,53%
-6,95%
16,05%
15,54%
1.426,19
dic-12
1.257,60
dic-11
1.257,64
dic-10
1.109,24
dic-09
903,25
dic-08
1.468,36
dic-07
1.418,30
dic-06
1.248,29
dic-05
2.660,93
2.277,83
2.225,72
1.790,82
1.211,65
2.084,93
1.756,90
1.645,20
10.395,20
8.455,35
10.228,90
9.608,94
8.747,20
15.307,80
17.225,80
16.111,40
-17,34%
6,45%
9,85%
13,41%
0,75
0,25
16,82%
0,10
28,31%
22,94%
8.242,56
7.612,39
dic-10
dic-09
dic-06
dic-05
4,069
2,316
dic-06
dic-05
4,122
2,558
3,08
2,21
4,119
2,759
3,95
3,54
4,114
3,078
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
4,182
3,630
4,258
3,904
4,294
4,058
4,271
4,153
15.090,00
20.173,00
22.573,00
19.460,00
TASSI
UFFICIALI
di RIFERIMENTO
0,00%
1,00
0,25
2,34%
0,10
13,38%
1,00
0,25
24,28%
0,30
22,81%
1,00
0,25
47,80%
0,30
5.898,35
6.914,19
RENDIMENTI
TITOLI DI5.781,68
STATO
-38,49%
2,50
0,25
-41,89%
0,30
3,53%
4,00
4,25
18,67%
0,75
13,62%
3,50
5,25
6,79%
0,40
dic-05
35.704,00
3,00%
2,25
4,25
1,49%
0,10
-42,86%
-11,13%
6,92%
40,24%
4.810,20
8.067,32
6.596,92
5.408,26
8,28%
29,06%
-14,69%
19,59%
20,20%
-40,37%
22,29%
21,98%
27,07%
3.968,73
lug-13
9,00%
1,078
6.440,97
4,460
3.641,07
dic-12
15,23%
1,456
5.897,81
4,48
3.159,81
dic-11
-18,08%
5,95
5.572,28
6,98
3.857,35
dic-10
1,62%
1,016
5.812,95
4,07
3.795,92
dic-09
17,96%
0,862
5.327,39
4,01
3.217,97
dic-08
-42,68%
2,63
4.434,17
4,49
5.614,08
dic-07
1,31%
4,08
6.456,90
4,41
5.541,76
dic-06
17,53%
3,08
6.210,50
3,95
4.715,23
dic-05
23,40%
2,21
5.610,20
3,54
dic-08
dic-08
19.460,00
865,00
-49,53%
41,07
903,25
dic-07
dic-07
38.554,00
836,50
-6,95%
81,95
1.468,36
dic-06
dic-06
41.434,00
635,70
16,05%
53,54
1.418,30
dic-05
dic-05
35.704,00
513,00
15,54%
48,08
1.248,29
9,21%
5,84%
-4,14%
9,11%
20,14%
-31,33%
3,97%
10,70%
16,53%
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
INDICI
AZIONARI
COMMODITIES
PRINCIPALI
INDICI
DI BORSA
MATERIE
PRIME
IN USD
(rilevate il 27 agosto 2013)
ago-13
dic-12
ago-13
dic-12
16.580,00
16.273,00
Oro
1.426,77
1.675,35
FTSE MIB (Italia)
1,89%
7,84%
Crude Oil
110,50
91,82
1.630,48
1.426,19
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
dic-10
dic-10
20.173,00
1.413,00
-10,63%
93,92
1.257,64
dic-09
dic-09
22.573,00
1.204,06
16,00%
75,81
1.109,24
14,32%
13,41%
0,00%
13,38%
22,81%
-38,49%
3,53%
13,62%
3,00%
3.059,58
2.660,93
2.277,83
2.225,72
1.790,82
1.211,65
2.084,93
1.756,90
1.645,20
14,98%
16,82%
VALUTE
24,28%
47,80%
-41,89%
18,67%
6,79%
1,49%
8.455,35
-17,34%
dic-11
5.898,35
1,2941
-14,69%
0,8332
3.159,81
99,61
10.228,90
6,45%
dic-10
6.914,19
1,3370
19,59%
0,8575
3.857,35
108,59
9.608,94
9,85%
dic-09
5.781,68
1,4338
20,20%
0,8876
3.795,92
133,55
8.747,20
-42,86%
dic-08
4.810,20
1,3972
-40,37%
0,9550
3.217,97
126,67
15.307,80
-11,13%
dic-07
8.067,32
1,4587
22,29%
0,7353
5.614,08
162,96
17.225,80
6,92%
dic-06
6.596,92
1,3197
21,98%
0,6738
5.541,76
157,15
16.111,40
40,24%
dic-05
5.408,26
1,1848
27,07%
0,6876
4.715,23
139,52
-18,08%
1,62%
17,96%
-42,68%
1,31%
13.338,50
10.395,20
PRINCIPALI VALUTE (rilevate
il 27 agosto 2013)
NIKKEI 225 (Jap)
28,31%
22,94%
ago-13
dic-12
8.242,56
7.612,39
Euro/Usd
1,3345
1,3202
DAX 30 (Germania)
8,28%
29,06%
Euro/Gbp
0,8636
0,8127
3.968,73
3.641,07
Euro/Yen
130,17
114,48
CAC 40 (Francia)
9,00%
FTSE 100 (UK)
dic-11
dic-11
15.090,00
1.563,70
-25,20%
98,90
1.257,60
15,23%
2,34%
5.572,28
5.812,95
5.327,39
4.434,17
6.456,90
Valore –5.897,81
EUR/USD
spot anno
Min: 1.2745
Max:
1.3711
9,21%
5,84%
-4,14%
9,11%
20,14%
-31,33%
3,97%
6.440,97
17,53%
23,40%
6.210,50
5.610,20
10,70%
16,53%
DISCLAIMER
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti. COMMODITIES
MATERIE PRIME IN USD (rilevate il 27 agosto 2013)
ago-13
dic-12
Oro
1.426,77
1.675,35
Crude Oil
110,50
91,82
dic-11
1.563,70
98,90
dic-10
1.413,00
93,92
dic-09
1.204,06
75,81
dic-08
865,00
41,07
dic-07
836,50
81,95
dic-06
635,70
53,54
dic-05
513,00
48,08
dic-09
1,4338
0,8876
133,55
dic-08
1,3972
0,9550
126,67
dic-07
1,4587
0,7353
162,96
dic-06
1,3197
0,6738
157,15
dic-05
1,1848
0,6876
139,52
VALUTE
PRINCIPALI VALUTE (rilevate il 27 agosto 2013)
ago-13
dic-12
Euro/Usd
1,3345
1,3202
Euro/Gbp
0,8636
0,8127
Euro/Yen
130,17
114,48
dic-11
1,2941
0,8332
99,61
dic-10
1,3370
0,8575
108,59
DISCLAIMER
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
mercati in cifre | 63
BOT annuale
BTP decennale
lug-13
1,078
4,460
dic-12
1,456
4,48
dic-11
5,95
6,98
dic-10
1,016
4,07
dic-09
0,862
4,01
dic-08
2,63
4,49
dic-07
4,08
4,41
dic-06
3,08
3,95
dic-05
2,21
3,54
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
INDICI AZIONARI
PRINCIPALI INDICI DI BORSA
FTSE MIB (Italia)
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
NIKKEI 225 (Jap)
DAX 30 (Germania)
CAC 40 (Francia)
FTSE 100 (UK)
Tasso Variabile
ago-13
16.580,00
dic-12
16.273,00
dic-11
15.090,00
dic-10
20.173,00
dic-09
22.573,00
dic-08
19.460,00
dic-07
38.554,00
dic-06
41.434,00
dic-05
35.704,00
1,89%
7,84%
-25,20%
-10,63%
16,00%
-49,53%
-6,95%
16,05%
15,54%
1.630,48
1.426,19
1.257,60
1.257,64
1.109,24
903,25
1.468,36
1.418,30
1.248,29
14,32%
13,41%
0,00%
13,38%
22,81%
-38,49%
3,53%
13,62%
3,00%
3.059,58
2.660,93
2.277,83
2.225,72
1.790,82
1.211,65
2.084,93
1.756,90
1.645,20
14,98%
16,82%
2,34%
24,28%
47,80%
-41,89%
18,67%
6,79%
1,49%
13.338,50
10.395,20
8.455,35
10.228,90
9.608,94
8.747,20
15.307,80
17.225,80
16.111,40
28,31%
22,94%
-17,34%
6,45%
9,85%
-42,86%
-11,13%
6,92%
40,24%
8.242,56
7.612,39
5.898,35
6.914,19
5.781,68
4.810,20
8.067,32
6.596,92
5.408,26
8,28%
29,06%
-14,69%
19,59%
20,20%
-40,37%
22,29%
21,98%
27,07%
3.968,73
3.641,07
3.159,81
3.857,35
3.795,92
3.217,97
5.614,08
5.541,76
4.715,23
15,23%
-18,08%
1,62%
17,96%
-42,68%
9,00%
6.440,97
9,21%
5.897,81
5.572,28A BREVE
5.812,95
5.327,39
4.434,17
TASSI INTERBANCARI
E TASSI A MEDIO-LUNGO
PERIODO
5,84%
-4,14%
9,11%
20,14%
-31,33%
1,31%
17,53%
23,40%
6.456,90
6.210,50
5.610,20
3,97%
10,70%
16,53%
dic-03
2,16
2,18
2,24
dic-02
3,05
3,00
2,95
dic-01
3,48
3,40
3,30
EURIBOR (medie mensili)
ago-09
dic-08
1 mese
0,51
2,99
3 mesi
0,86
3,29
mesi
1,12 il 27 agosto3,37
MATERIE6 PRIME
IN USD (rilevate
2013)
dic-07
4,83
4,93
4,89
dic-06
dic-05
3,68
2,44
COMMODITIES
3,73
2,51
3,83
2,63
dic-04
2,20
2,21
2,24
Valore – FTSE MIB INDEX anno Min: 14902 Max: 17983
ago-13
1.426,77
IRS
(rilevato
l'ultimo
giorno
del
mese)
Crude Oil
110,50
Tasso
Oro Fisso
dic-12
1.675,35
91,82
ago-09
dic-08
1 anno
1,240
2,690
2 anni
1,780
2,770
3 anni
2,210
2,980
5 anni
2,790
3,240
PRINCIPALI
VALUTE (rilevate3,490
il 27 agosto 2013)
10 anni
3,750
ago-13
dic-12
15 anni
3,840
3,910
20 anni
3,990
3,860
Euro/Usd
1,3345
1,3202
30 anni
3,910
3,550
Euro/Gbp
0,8636
0,8127
Euro/Yen
130,17
114,48
dic-11
1.563,70
98,90
dic-07
4,600
4,500
4,480
4,470
4,580
dic-11
4,710
4,750
1,2941
4,740
0,8332
99,61
dic-10
1.413,00
93,92
dic-06
4,069
4,122
VALUTE
4,119
4,114
4,182
dic-10
4,258
4,294
1,3370
4,271
0,8575
108,59
dic-09
1.204,06
75,81
dic-08
865,00
41,07
dic-07
836,50
81,95
Fonte
dati: http://www.euribor.it/
dic-06
dic-05
635,70
53,54
513,00
48,08
dic-05
2,316
2,558
2,759
3,078
3,630
dic-09
3,904
4,058
1,4338
4,153
0,8876
dic-04
2,386
2,654
2,868
3,202
3,784
dic-08
4,085
4,265
1,3972
4,384
0,9550
dic-03
2,352
2,783
3,156
3,694
4,406
dic-07
4,731
4,906
1,4587
5,026
0,7353
dic-02
2,748
2,927
3,201
3,689
4,415
dic-06
4,735
4,879
1,3197
4,910
0,6738
dic-01
3,385
3,866
4,200
4,657
5,214
dic-05
5,421
5,496
1,1848
5,496
0,6876
133,55
126,67
162,96
157,15
139,52
TASSI UFFICIALI di RIFERIMENTO
PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO
03-09-09
dic-08
dic-07
1,00
2,50
4,00
Europa
DISCLAIMER
0,25
0,25
4,25
Stati
Uniti documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
Il presente
0,30
0,30
0,75
Giappone
dic-06
dic-05
dic-04
3,50
2,25
2,00
dic-03
2,00
dic-02
2,75
dic-01
3,25
5,25
4,25
2,25
1,00
-
-
0,40
0,10
0,10
0,10
-
-
dic-04
2,16
4,29
dic-03
2,22
4,2
dic-02
3,38
5,04
dic-01
4,05
5,13
RENDIMENTI TITOLI DI STATO
RENDIMENTI LORDI
BOT annuale
BTP decennale
mag-09
0,951
4,03
dic-08
2,63
4,49
dic-07
4,08
4,41
dic-06
3,08
3,95
dic-05
2,21
3,54
Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/
COMMODITIES
MATERIE PRIME IN USD
Valore – S&P 500 INDEX anno Min: 1426,19 Max: 1709,67
Oro
Crude Oil
ago-09
988,29
68,00
dic-08
865,00
41,07
dic-07
836,50
81,95
dic-06
635,70
53,54
dic-05
513,00
48,08
dic-04
438,00
35,80
dic-03
417,25
26,62
dic-02
342,75
23,48
dic-01
276,50
15,96
dic-05
1,1848
0,6876
139,52
dic-04
1,3561
0,7060
139,11
dic-03
1,2588
0,7054
135,12
dic-02
1,0500
0,6515
124,67
dic-01
0,8902
0,6121
117,32
dic-01
32.317,00
VALUTE
PRINCIPALI VALUTE
Euro/Usd
Euro/Gbp
Euro/Yen
02-09-09
1,4220
0,8751
131,63
dic-08
1,3972
0,9550
126,67
dic-07
1,4587
0,7353
162,96
dic-06
1,3197
0,6738
157,15
INDICI AZIONARI
PRINCIPALI INDICI DI BORSA
21.774,00
dic-08
19.460,00
dic-07
38.554,00
dic-06
41.434,00
dic-05
35.704,00
dic-04
30.903,00
dic-03
26.887,00
dic-02
23.508,00
11,89%
-49,53%
-6,95%
16,05%
15,54%
14,94%
14,37%
-27,26%
-
994,75
903,25
1.468,36
1.418,30
1.248,29
1.211,92
1.111,92
879,82
1.148,08
02-09-09
FTSE MIB (Italia)
S&P 500 (USA)
NASDAQ 100 (USA)
NIKKEI 225 (Jap)
DAX 30 (Germania)
CAC 40 (Francia)
FTSE 100 (UK)
10,13%
-38,49%
3,53%
13,62%
3,00%
8,99%
26,38%
-23,37%
-
1.594,28
1.211,65
2.084,93
1.756,90
1.645,20
1.621,12
1.467,92
984,36
1.577,06
31,58%
-41,89%
18,67%
6,79%
1,49%
10,44%
49,12%
-37,58%
-
10.241,50
8.747,20
15.307,80
17.225,80
16.111,40
11.488,80
10.676,60
8.578,95
10.542,60
17,08%
-42,86%
-11,13%
6,92%
40,24%
7,61%
24,45%
-18,63%
-
5.319,84
4.810,20
8.067,32
6.596,92
5.408,26
4.256,08
3.965,16
2.892,63
5.160,10
10,59%
-40,37%
22,29%
21,98%
27,07%
7,34%
37,08%
-43,94%
-
3.573,13
3.217,97
5.614,08
5.541,76
4.715,23
3.821,16
3.557,90
3.063,91
4.624,58
11,04%
-42,68%
1,31%
17,53%
23,40%
7,40%
16,12%
-33,75%
-
4.817,55
4.434,17
6.456,90
6.210,50
5.610,20
4.814,30
4.476,90
3.940,40
5.217,40
8,65%
-31,33%
3,97%
10,70%
16,53%
7,54%
13,62%
-24,48%
-
DISCLAIMER
Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti.
mercati in cifre | 64
Servizio a cura dell’Ufficio Marketing & Comunicazione
Presente nel tuo futuro dal 1904
Banca di Credito Cooperativo di Vignole e montagna pistoiese
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Agenzia SPEDALINO AGLIANA
Agenzia San Giusto Prato
Agenzia PIAZZA MARCONI prato
Agenzia San Paolo Prato
Agenzia MARESCA
Agenzia Lamporecchio
Agenzia CUTIGLIANO
Agenzia Quarrata
Agenzia san marcello pistoiese
Agenzia Sovigliana
Agenzia PISTOIA
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Via IV Novembre, 108 - Tel. 0573 70701
Via F. Ferrucci, 1 - Tel. 0574 673190
Via Cava, 106 - Tel. 0574 631295
Via S. Paolo, 249/251 - Tel. 0574 444058
Via Verdi, 9 - Tel. 0573 803436
Via C. da Montemagno, 80 - Tel. 0573 774095
Via Amendola, 9 - Tel. 0571 902869
Via Matteo degli Organi, 211 - Tel. 0574 819171
Agenzia ponte a elsa
Via 2 Giugno, 20 - Tel. 0571 930192
Viale Europa, 359 D/E - Tel. 0573 735301
Via Don L. Milani - Tel. 0574 675458
Viale G. Marconi, 50/17 - Tel. 0574 592846
Piazza Stazione, 148 - Tel. 0573 6261
Piazza Catilina, 3 - Tel. 0573 68174
Via G. Marconi, 61 - Tel. 0573 622487
Via Enrico Fermi, 84/B - Tel. 0573 935211
Via Livorno, 2 - Tel. 0574 689280
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