n° 74 / SETTEMBRE 2013 insieme NotiziE dAlla Banca di Credito Cooperativo di Vignole E MONTAGNA PISTOIESE LA PAGINA DEL DIRETTORE Pubblicazione edita dalla Banca di Credito Cooperativo di Vignole e Montagna Pistoiese: Via IV Novembre 108, Olmi Quarrata (PT). Registrazione tribunale di Pistoia N° 13/1993. Spedizione in abb. postale 70% filiale di Pistoia. Contiene I.P. Verso Basilea 3, patrimonio bancario sempre più importante I NOSTRI INTERVENTI La nostra Banca partner del progetto Policoro promosso dalla Diocesi di Pistoia CLUB GIOVANI SOCI Concorso T-Socio, la tua maglietta in vacanza il territorio La mortadella di Prato Alla tavola di Angela con le ricette di zia Ilde IL PERSONAGGIO Valerio Puccianti, podista di fondo a 91 anni LA FONDAZIONE Giuseppe Gavazzi dona una sua opera alla Fondazione IL MONDO DELLE BCC Il ricordo del Cardinale Ersilio Tonini. Nel 2000 fu ospite della nostra Banca Presente nel tuo futuro dal 1904 in questo numero 1 EDITORIALE • La nostra maniera di essere una banca diversa 2 PAGINA DEL SOCIO • I vantaggi di essere socio • Eventi della Banca ottobre-dicembre 2013 4 LA PAGINA DEL DIRETTORE Insieme N° 74 - Settembre 2013 Pubblicazione edita dalla Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese Registrazione Tribunale di Pistoia n. 13/1993 - Spedizione in abbonamento postale 70% filiale di Pistoia Direttore Responsabile: Dario Zona Comitato di Redazione: Franco Benesperi, Paolo Biancalani, Tiziano Caporali, Emanuela Ferri, Sauro Romagnani, Elio Squillantini HaNNO collaborato a questo numero: Andrea Altobelli, Claudia Ballerini, Diletta Benesperi, Marco Benesperi, Ennio Canigiani, Alessandra Gabbani, Silvia Mauro, Stefano Morini, Claudia Raffalli, Veronica Ranocchi. redazione: Via IV Novembre, 108 - Vignole (PT) Tel. 0573 7070215 - Fax 0573 717591 ON LINE SU: www.bccvignole.it E-MAIL: [email protected] Progetto grafico: Claim Communication, Firenze Stampa: Tipografica Pistoiese srl Tiratura n° 6.000 copie Chiuso in tipografia il 09/09/2013 • Verso Basilea 3, patrimonio bancario sempre più importante. La Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese promuove l’aumento di capitale sociale 9 vita della banca • La visita all’Osservatorio Astronomico di Gavinana 10 I NOSTRI INTERVENTI • Vergaio di Prato, a Pietro Andreoletti il 33° Trofeo Fiaschi • Bonus bebè • La nostra Banca partner del progetto Policoro promosso dalla Diocesi di Pistoia 22 club giovani soci • Concorso T-Socio, la tua maglietta in vacanza • Il bello delle socie 30 il territorio • La mortadella di Prato • Claudio Bettazzi nuovo presidente di Cna Prato • Deruta Sfilato, il ricamo ritrovato da Maria Elide Melani 40 L’AZIENDA • Scatolificio Montagna Pistoiese • Fallani Caramelle 44 il personaggio • Valerio Puccianti, podista di fondo a 91 anni 46 la fondazione • Lo scultore Giuseppe Gavazzi dona una sua opera alla Fondazione • Vanni Melani dona alla Fondazione i dipinti del padre Vasco 50 TURISMO INSIEME • Meravigliosa Praga 52 LA MOSTRA • Il gran principe Ferdinando de’ Medici (1663-1713) collezionista e mecenate • Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee 56 banca e clienti • Il conto corrente in parole semplici 58 BANCHE CON L’ANIMA • Il Credito Cooperativo nelle economie locali 59 il mondo delle bcc • Il ricordo del cardinale Ersilio Tonini. Nel 2000 fu ospite della nostra Banca 63 MERCATI IN CIFRE • Sintetica panoramica dei principali indici finanziari nazionali e internazionali insiemeeditoriale LA NOSTRA MANIERA DI ESSERE UNA BANCA DIVERSA di Giancarlo Gori presidente BCC Vignole e Montagna Pistoiese Mi piace sottolineare, ancora una volta, la nostra diversità di cooperatori che interpretano il proprio ruolo di operatori del settore bancario anteponendo l’interesse delle famiglie e delle piccole e medie imprese nostre clienti, in sostanza l’interesse generale dei vasti territori su cui la Banca è insediata, alla ricerca dell’utile a ogni costo, perseguendo solo un giusto profitto che ci permetta di redistribuire alle comunità la ricchezza da esse prodotta. Una diversità che si concretizza nel trasferire i risparmi delle famiglie a quanti necessitano di risorse finanziarie per investire in attività produttive, le aziende, cercando di conciliare, correttamente, le esigenze dei diversi interlocutori. Una diversità che si sostanzia, quindi, in una politica creditizia che non persegue la ricerca del guadagno sempre e comunque ma che, al contrario, cerca di dare risposte positive ai bisogni dei clienti, per favorirne la crescita, sia essa economica, sociale e culturale. Un modo diverso di fare banca che oggi è possibile e necessario. Occorre ricercare l’utilità per l’utilità e non l’utilità per il lucro, aprendoci al confronto con la realtà circostante, supportando l’espansione delle aziende e la conoscenza delle persone che riusciamo a intercettare, soprattutto in una fase di criticità come quella che stiamo attraversando. Una banca, insomma, socialmente responsabile che orienta le proprie scelte per soddisfare tutte le fasce di clientela, in un’ottica dove la varietà degli interessi non è un ostacolo ma, al contrario, contribuisce a creare valore e coesione sociale. EDITORIALE | 1 VANTAGGI DI ESSERE SOCIO I di Emanuela Ferri, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Caro Socio, ecco le iniziative a te riservate: CONTINUA LA CAMPAGNA SCALA IL CARO SCUOLA Anche per l’anno scolastico 2013/2014 torna la campagna “SCALA IL CARO SCUOLA”. Facendo riferimento alle tabelle ministeriali, si potranno ottenere sconti sull’acquisto dei libri di testo scolastici per le scuole medie inferiori e superiori. Per ottenere il buono sconto basta richiedere presso la propria filiale l’assegno sconto. SCADE IL 31 OTTOBRE IL TERMINE PER L’ACCESSO ALLE BORSE DI STUDIO Il 31 ottobre 2013 scade il termine per la presentazione delle domande per l’accesso alle BORSE DI STUDIO. Per il 2013 sono 62 per un controvalore di 50.000 euro, riservate a chi ha conseguito il diploma di licenza media inferiore, superiore o la laurea magistrale, con il massimo dei voti (info: www.bccvignole.it) SABATO 12 OTTOBRE 2013 ore 15,30 Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese è lieto di invitare TUTTI I SOCI all’inaugurazione del nuovo AUDITORIUM della Banca, presso la sede centrale di Vignole, via IV Novembre 108, che verrà intitolato alla memoria di Marcello “Cesare” Fabbri, Presidente della Banca dal 1975 al 1995. Programma • • • • • ore 15,30 - Cerimonia inaugurale, benedizione dei locali e intitolazione dell’Auditorium ore 15,45 - Saluto del Presidente Giancarlo Gori ore 16,00 - Saluto del Direttore Generale Elio Squillantini ore 16,15 - Intervento delle autorità ore 17,00 - Rinfresco Alcuni dati sui soci al 31 AGOSTO 2013 Totale soci n. 5 4 0 6 Di cui: Persone fisiche/ Ditte individuali Persone giuridiche 4 2 3 0 1 1 7 6 È a tua disposizione, presso la sede centrale, l’Ufficio Soci, disponibile ogni giorno con personale qualificato, al quale puoi rivolgerti per richiedere notizie e informazioni. Il personale di riferimento è: - Emanuela Ferri, tel. 0573 7070227, email [email protected] - Ennio Canigiani, tel. 0573 7070215, email [email protected] - Claudia Raffalli, tel. 0573 7070267, email [email protected] Per tutte le iniziative e le gite troverai informazioni su: www.bccvignole.it pagina del socio | 2 EVENTI DELLA BANCA OTTOBRE - DICEMBRE 2013 DATA EVENTO LUOGO DETTAGLI SABATO 12/10/2013 ORE 15,30 INAUGURAZIONE DEL NUOVO AUDITORIUM DELLA BANCA AUDITORIUM DELLA BANCA INGRESSO LIBERO GIOVEDÌ 17/10/2013 ORE 21,00 CONVEGNO “DONARE LA VITA” AUDITORIUM DELLA BANCA ORGANIZZAZIONE A CURA DEL CLUB GIOVANI SOCI INGRESSO LIBERO VENERDÌ 25/10/2013 ORE 21,00 IL MAGICO MONDO DELLE ESSENZE AROMATICHE AUDITORIUM DELLA BANCA Una serata alla scoperta delle erbe aromatiche, per conoscerle meglio e apprezzarne gli utilizzi, relatore il Dott. GIORDANO MAZZOLINI del Corpo Forestale dello Stato INGRESSO LIBERO MARTEDÌ 29/10/2013 ORE 21,00 INCONTRO PUBBLICO SULLA PREVIDENZA INTEGRATIVA AUDITORIUM DELLA BANCA ORGANIZZATO DALLA BANCA, IN COLLABORAZIONE CON BCC RISPARMIO E PREVIDENZA INGRESSO LIBERO VENERDÌ 08/11/2013 ORE 15,00 I VENERDì DELL’IMPRENDITORE “LE AZIENDE SU WEB” AUDITORIUM DELLA BANCA ORGANIZZATO DALLA BANCA, IN COLLABORAZIONE CON BROGI & PITTALIS INGRESSO LIBERO SABATO 09/11/2013 ORE 15,30 PRESENTAZIONE LIBRO STRENNA BCC VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE AUDITORIUM DELLA BANCA PER I SOCI DELL’AREA STORICA SABATO 16/11/2013 ORE 15,30 PRESENTAZIONE LIBRO STRENNA BCC VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE SALA BACCARINI SAN MARCELLO PISTOIESE (PT) PER I SOCI DELLA MONTAGNA PISTOIESE MARTEDÌ 19 E 26/11/2013 ORE 21,00 MINI CORSO DI EDUCAZIONE FINANZIARIA AUDITORIUM DELLA BANCA ORGANIZZAZIONE A CURA DEL CLUB GIOVANI SOCI INGRESSO LIBERO SABATO 23/11/2013 ORE 15,30 PRESENTAZIONE LIBRO STRENNA BCC VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE SALA AGOSTINIANI EMPOLI (FI) PER I SOCI DELL’AREA EMPOLESE SABATO 30/11/2013 ORE 15,30 PRESENTAZIONE PREMIO LETTERARIO INTITOLATO A GIANCARLO ZAMPINI AUDITORIUM DELLA BANCA ORGANIZZATO DALLA BANCA, IN COLLABORAZIONE CON LA NAZIONE PISTOIA INGRESSO LIBERO SABATO 07/12/2013 ORE 15,30 CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLE ANNUALI BORSE DI STUDIO AUDITORIUM DELLA BANCA ORGANIZZATO DALLA BANCA INGRESSO LIBERO GITE SOCIALI … e a GENNAIO 2014, DOVE ANDIAMO? STIAMO VALUTANDO DIVERSE ALTERNATIVE alla Crociera sul MAR ROSSO, in quanto Costa Crociere, in considerazione del clima di instabilità politica in Egitto che condiziona la sicurezza, ha deciso di annullare le crociere nel Mar Rosso per l’autunno/inverno 2013 -2014. pagina del socio | 3 VERSO BASILEA 3, PATRIMONIO BANCARIO SEMPRE PIù IMPORTANTE La Bcc Vignole e Montagna Pistoiese promuove l’aumento di capitale sociale di Elio Squillantini, direttore generale Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Il patrimonio è la principale risorsa che le banche destinano alla copertura dei rischi e all’assorbimento di eventi inattesi derivanti dalla gestione. È inoltre necessario a sostenere lo sviluppo e la crescita dei volumi e, quindi, in grado di garantire la stabilità e l’efficienza del sistema bancario. In prima approssimazione, il patrimonio è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, vale a dire dalle risorse conferite dai soci per lo svolgimento dell’attività d’impresa in via: 1. diretta con la sottoscrizione di quote di capitale; 2. indiretta destinando parte degli utili all’accrescimento delle riserve patrimoniali. Il patrimonio rappresenta, dunque, una risorsa finanziaria e determina la capacità dell’impresa di operare in condizioni di solvibilità. È costituito da risorse che sono stabilmente a disposizione della banca e che possono essere utilizzate per far fronte alla copertura di rischi derivanti dallo svolgimento della propria attività. In particolare, l’ammontare delle risorse patrimoniali di cui la banca deve dotarsi è strettamente correlato ai rischi a cui la stessa è sottoposta al fine di garantire una condizione di solvibilità. In passato l’obiettivo della stabilità del sistema creditizio era prevalentemente perseguito mediante meccanismi esogeni, nell’ottica di un sistema bancario sottratto alle regole del mercato. Il patrimonio in questo contesto assumeva prevalentemente il ruolo di un requisito indispensabile per l’accesso all’attività bancaria. A partire dagli anni Settanta, l’Autorità di Vigilanza ha perseguito l’obiettivo di aumentare il grado di patrimonializzazione delle banche, stabilendo dei livelli minimi di patrimonio a cui commisurare la capacità operativa. Solo a partire dagli anni Ottanta si comincia a delineare un insieme di interventi che porteranno via via a un progressivo abbandono della Vigilanza di tipo strutturale e al parallelo sviluppo della Vigilanza di tipo prudenziale volta a incentivare le banche, a perseguire innanzitutto condizioni di solvibilità e a incrementare il grado di efficienza (operativa e allocativa). PATRIMONIO E VIGILANZA BANCARIA La definizione di patrimonio ha subito nel tempo un’evoluzione radicale legata al differente ruolo degli istituti di credito nella società e alla complessità crescente dell’attività d’intermediazione. Tale cambiamento si è riflesso nel concetto di “vigilanza”, svolta dalla Banca d’Italia nei confronti degli istituti di credito, passato da strutturale a prudenziale; infatti il livello minimo di capitale non è più commisurato alla sola capacità operativa della banca ma anche a incentivare condizioni di solvibilità e di efficienza. La nuova normativa in materia di Vigilanza e le attuali condizioni avverse del mondo economico-finanziario hanno amplificato il ruolo centrale del patrimonio quale risorsa preziosa per lo svolgimento dell’attività d’intermediazione e quale elemento portante per supportare e favorire la ripresa dell’economia reale. Infatti, aspettando una regolamentazione che tenda a rafforzare la dotazione patrimoniale delle imprese non bancarie, coerente con le dimensioni e l’attività svolta dalle stesse, oggi sulle banche grava, in parte, anche il rischio d’impresa dei clienti affidati. PAGINA DEL DIRETTORE | 4 Palazzo Koch a Roma, sede della Banca d’Italia. L’importanza del capitale proprio nella gestione bancaria è stata evidenziata anche dalle autorità di vigilanza che hanno introdotto misure che impongono alle banche la detenzione di un livello minimo di capitale per fronteggiare i rischi dell’attività di intermediazione. Nel corso degli anni Ottanta le autorità di vigilanza, in quasi tutti i principali paesi, hanno progressivamente abbandonato i tradizionali strumenti “strutturali” di controllo (separazione fra attività a breve e a lungo termine, vincoli agli impieghi, sistema autorizzativo) a favore di quelli di tipo “prudenziale”. Al capitale proprio è assegnato il compito di assorbire i rischi assunti dall’attività bancaria e quindi diminuire la probabilità che gli eventuali eventi inattesi possano ridurre il valore delle attività al di sotto di quello delle passività. È proprio a un livello “adeguato” di capitale che le Autorità di vigilanza hanno indirizzato la loro azione di controllo per garantire stabilita ed efficienza dell’intero sistema bancario e tale “adeguatezza” è misurata rispetto ai rischi gestiti. A tal proposito la Banca d’Italia svolge un’attività di vigilanza sulle banche e sugli altri intermediari (Basilea2), con riguardo alla sana e prudente gestione e alla stabilità delle aziende vigilate, all’efficienza e alla competitività del sistema finanziario nel suo complesso, all’osservanza della normativa in materia creditizia e finanziaria. L’obiettivo cui mira la Banca d’Italia è quello di fare in modo che le banche si dotino di tutti gli strumenti necessari ad assicurare una corretta percezione dei rischi e una conseguente appropriata allocazione del capitale. Valutazione del rischio e regolamentazione prudenziale Prima di proseguire occorre fermare l’attenzione su alcuni concetti chiave: ∗ Patrimonio di Vigilanza: rappresenta il primo presidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività bancaria e costituisce il principale punto di riferimento per le valutazioni della Banca d’Italia. Il Patrimonio di Vigilanza è costituito dalla somma del patrimonio di base (capitale, riserve, strumenti innovativi di capitale, utile di periodo) e del patrimonio supplementare (riserve di rivalutazione, strumenti ibridi di patrimonializzazione e passività subordinate), che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. ∗ Assorbimento Patrimoniale: è il requisito patrimoniale che deve essere mantenuto a fronte di ciascun rischio rilevante cui l’intermediario è esposto. ∗ Adeguatezza Patrimoniale: la somma dei singoli assorbimenti patrimoniali determinati a fronte di ciascun rischio rilevante deve essere inferiore al patrimonio di vigilanza. La regolamentazione prudenziale si fonda su tre pilastri. Il primo pilastro introduce un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell’attività bancaria e finanziaria (ovvero i rischi di credito, i rischi di controparte, i rischi di mercato e i rischi operativi); a tal fine sono previste metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi e di controllo. PAGINA DEL DIRETTORE | 5 Il secondo richiede alle banche di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, (denominato ICAAP) rimettendo all’Autorità di Vigilanza il compito di verificare l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati. Il terzo introduce obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo. L’obiettivo della normativa è quello di assicurare che le banche valutino il proprio grado di esposizione ai singoli rischi e l’adeguatezza della propria dotazione patrimoniale a fronte di tali rischi. Da Basilea 1 a Basilea 3 La valutazione dell’adeguatezza patrimoniale degli istituti di credito è un obbligo formalizzato per la prima volta nel 1988, anno in cui il Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle banche centrali dei paesi più industrializzati, formalizzò il primo sistema di misurazione del capitale, comunemente chiamato Accordo di Basilea sul Capitale (Basilea1). Sinteticamente, il vecchio accordo prevedeva l’obbligo delle banche di accantonare capitale nella misura dell’8% del valore nominale del credito concesso. L’accordo del 1988 presentava limiti notevoli, primo fra tutti quello di essere scarsamente sensibile al rischio della controparte. Con il nuovo Accordo di Basilea del 2006 (Basilea2) si è cercato di superare questo limite, prevedendo una metodologia standard, basata su un sistema di ponderazione dei crediti variabile in funzione della rischiosità delle singole posizioni, e metodologie più avanzate, fondate su approcci del tipo IRB (ovvero basati sui rating interni). È stato richiesto inoltre alle banche di stimare l’esposizione al rischio operativo (prima non contemplato) e ai rischi di secondo pilastro (concentrazione, tasso, liquidità ecc.). Uno degli aspetti più controversi di Basilea2 è che l’utilizzo di sistemi di rating per la determinazione del requisito patrimoniale ha come conseguenza diretta una variazione del rating associato al singolo cliente affidato, cui corrisponde una variazione del requisito patrimoniale della banca. In altre parole, gli effetti della regolamentazione di vigilanza per le banche che utilizzano modelli IRB comportano che a un rischio maggiore associato al cliente corrisponda un maggior capitale accantonato dalla banca. Questo tema è conosciuto come “pro-ciclicità” di Basilea2: si tratta dell’effetto della normati- va di indurre il sistema bancario a restringere il credito nelle fasi del ciclo economico in cui cresce il rischio dei clienti affidati. La crisi finanziaria internazionale ha messo in risalto questo aspetto e altri importanti limiti della normativa prudenziale, ha manifestato chiaramente la necessità di definire un nuovo sistema di regole, più stringente di quello in vigore. Pertanto il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha presentato una serie di proposte miranti al rafforzamento della regolamentazione prudenziale. A seguito di ciò, la proposta legislativa della Commissione Europea ha portato a introdurre un rafforzamento della regolamentazione prudenziale per le banche a livello europeo denominata Basilea3. L’entrata in vigore del provvedimento è programmata per il 1° gennaio 2014. Gli obiettivi generali del pacchetto di riforme di cui abbiamo fatto cenno, sono principalmente riferiti a: ürafforzamento del capitale ücontenimento della pro-ciclicità di Basilea2 ümigliore copertura dei rischi üriduzione del grado di leva finanziaria degli intermediari (rapporto tra attività e mezzi propri) üregole ben precise per la gestione della liquidità. Vediamo nel dettaglio i singoli punti previsti da Basilea 3: Rafforzamento del capitale Sono stati definiti alcuni interventi che vanno da un lato a incrementare il livello qualitativo degli strumenti che possono essere computati nel patrimonio a fini di vigilanza (sono stati, per PAGINA DEL DIRETTORE | 6 esempio, irrigiditi i criteri con cui sono computati i cosiddetti strumenti subordinati, ovvero, in sostanza, obbligazioni aventi caratteristiche tali per cui è ammessa la computabilità nel patrimonio); dall’altro a stabilire livelli minimi di patrimonializzazione più elevati di quelli attuali (il rapporto tra Patrimonio di Vigilanza e attività di rischio ponderate non può essere inferiore all’8% e il rapporto tra la componente più stabile del patrimonio, il cosiddetto Tier1 e le attività di rischio ponderate, non può scendere al di sotto del 6% dal 1° gennaio 2015). Contenimento prociclicità Come abbiamo ricordato precedentemente, uno dei principali limiti di Basilea2 era quello di accentuare gli effetti negativi nelle fasi di recessione economica. Ciò è dovuto al fatto che, riducendosi i rating dei clienti affidati, a causa appunto della recessione, il capitale regolamentare richiesto alle banche è maggiore, con la conseguenza di una minore offerta di credito al sistema. Gli strumenti individuati dal Comitato di Basilea, del tutto nuovi rispetto al passato, sono il Target ratio patrimoniale, il Buffer prudenziale anticiclico e la possibilità di effettuare accantonamenti anticiclici. Il Target ratio è un requisito di capitale aggiuntivo per fare in modo che le banche, nelle fasi di espansione economica, conservino maggiore capitale di quello che sarebbe necessario secondo le soglie minime che abbiamo visto in precedenza. Il livello stabilito è di 2,5% (che si va a sommare all’8% minimo regolamentare), ed entrerà in vigore con gradualità (pienamente dal 1° gennaio 2019). Il Buffer anticiclico è un requisito aggiuntivo sempre in misura di 2,5 punti percentuali, la cui applicazione sarà prevista nelle sole fasi di surriscaldamento dell’economia e sarà determinata da una o più variabili economiche (esempio: andamento del PIL), portando il livello minimo complessivo al 13%. Indice di leva (Leverage Ratio) È stato deciso di introdurre un livello massimo al rapporto tra capitale (Tier1) e volume complessivo delle attività (in bilancio e fuori bilancio). Il limite minimo previsto è pari al 3% con un impatto, comunque, limitato per le banche commerciali. Regole quantitative per il rischio di liquidità Sono state previste due regole quantitative, complementari e con orizzonti temporali diversi. E precisamente: - LCR Liquidity Coverage Ratio: in vigore dal 2015, è il rapporto tra attività altamente liquide e flussi di cassa netti a 30 giorni; - NSFR Net Stable Funding Ratio: in vigore dal 2018, è il rapporto tra fonti di provvista stabili (fonti di provvista con vita residua oltre l’anno e quota stabile dei depositi) e componenti illiquide dell’attivo (crediti verso clientela retail con scadenza superiore a un anno e altre poste di bilancio), ovvero l’equilibrio finanziario a un anno. In particolare, il requisito NSFR è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. Inoltre dovranno essere valutati un set di indicatori riferiti a: -mismatch contrattuale delle scadenze; -concentrazione della raccolta; -livello dei titoli di proprietà liberi. Un’immagine dell’ultima Assemblea dei soci della nostra Banca. PAGINA DEL DIRETTORE | 7 Le nuove regole e il credito cooperativo Preme evidenziare che la qualità del capitale nelle Banche di Credito Cooperativo mostra una situazione generalmente positiva in quanto composto pressoché esclusivamente da azioni e riserve. Visto il nuovo quadro normativo e l’estrema importanza assegnata al capitale, la Banca dovrà tendere ad accrescere la propria solidità patrimoniale a fronte della crescita dei volumi riferiti all’attività d’intermediazione, essenzialmente attraverso il rafforzamento e/o il risparmio di patrimonio, mediante fonti patrimoniali permanenti e stabili quali utili o aumento di capitale sociale. Grazie all’incremento di tali risorse, infatti, la Banca potrà garantire ai soci e al proprio territorio di competenza il massimo sostegno finanziario per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, nonché la piena assistenza alle famiglie. A titolo di esempio, un apporto di capitale di euro 1.000,00 permette di concedere nuovo credito nell’interesse dei soci fino a 12,5 volte tale incremento, ovvero euro 12.500,00. Preme ricordare che, a differenza dei grandi gruppi bancari, il “core business” della nostra Banca è rappresentato, anche in questi anni di crisi, dall’intermediazione creditizia rivolta a sostegno delle famiglie e delle piccole e medie imprese, mentre la “finanza” è utilizzata essenzialmente al servizio dell’operatività svolta e delle esigenze della clientela stessa. La Bcc Vignole e Montagna Pistoiese promuove l’aumento di capitale sociale A tal fine, come preannunciato dal Presidente durante le riunioni pre-assembleari svoltesi nella scorsa primavera, nonché durante l’assemblea dei soci del 19 maggio 2013, la Banca ha promosso un aumento del capitale sociale nei confronti dei soci e con l’allargamento della compagine sociale per l’importo di euro 4,5 milioni, a partire dal mese di ottobre 2013. Grazie a tale aumento della dotazione patrimoniale, la Banca potrà sostenere lo sviluppo delle aziende del territorio e i bisogni della famiglie con la potenzialità di poter concedere nuovo credito per oltre 56 milioni di euro. Infatti, l’incremento del numero dei soci e delle quote di capitale sottoscritto (la cui media è inferiore a euro 800,00) è ritenuto dal Consiglio di Amministrazione un obiettivo primario, per aumentare il patrimonio e la visibilità nel territorio di Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Total capital ratio 13,98% Tier 1 capital ratio 12,47% riferimento, diffondendo il proprio marchio, nonché per offrire i propri servizi alle comunità locali circostanti. L’offerta mira al rafforzamento patrimoniale della Banca ed è finalizzata a sostenerne lo sviluppo, assicurando e rafforzando ulteriormente gli equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza, nonché a un piano di coinvolgimento e allargamento della base sociale, per consolidare l’operatività della Banca nel territorio. Oltre alle finalità sopra richiamate, preme ricordare che la sottoscrizione di azioni dà diritto alla eventuale distribuzione di dividendi che, negli ultimi anni, si sono attestati al tasso legale del 2,50%. Si tratta di uno dei vantaggi più tangibili previsti per i soci, tra i quali ricordiamo: il ristorno di azioni in base all’operatività svolta con la Banca, l’assistenza fiscale gratuita, il sostegno alle famiglie con i bonus per la nascita dei figli, i contributi per l’acquisto dei libri di testo scolastici e le borse di studio per gli studenti meritevoli. Essere soci dà accesso anche a varie agevolazioni su servizi e prodotti bancari, a occasioni di formazione con i convegni e i seminari organizzati dalla Banca e a sconti sui viaggi sociali. Media Sistema Bcc / Regione Toscana 13,81% 12,89% Sistema Bancario (39 gruppi - Fonte Rapporto Abi 2013) 13,46% 10,56% PAGINA DEL DIRETTORE | 8 La visita all’Osservatorio Astronomico di Gavinana È arrivato da Quarrata, poco prima delle 19, lo scorso 12 luglio, il gruppo di circa 35 persone (nella foto sopra) composto da soci e consiglieri della Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese, in visita all’Osservatorio Astronomico di Gavinana. Il gruppo, accompagnato dal presidente Giancarlo Gori, è stato ricevuto dai componenti del Gamp (Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese) che gestisce e dirige la struttura di Pian de’ Termini a Gavinana. Fra questi Samuele Marconi, che è anche dipendente della Banca, ha presentato agli ospiti, riuniti nella sala conferenze, il programma della serata e ha spiegato l’ampio lavoro che l’osservatorio svolge. Terminate le spiegazioni, i visitatori, prima di affrontare il programma serale vero e proprio, hanno potuto gustare le primizie culinarie della Montagna Pistoiese preparate dal gruppo locale Slow Food. I tavoli per l’apericena erano stati collocati all’aperto, davanti alla struttura dell’osservatorio. Il clima molto mite ha permesso di assaporare, nella luce della sera e in un paesaggio silenzioso circondato da un verde incomparabile, i diversi piatti e le bevande approntate dal gruppo Slow Food: dalle minestre di farro, al “pan cotto” tipico piatto dei pastori, ai formaggi a latte crudo, alle carni genuine, ai dolci al mirtillo, alle grappe arricchite con aromi delle erbe montane. «È stata un’ottima occasione per far conoscere a queste persone la struttura e le attività dell’osservatorio - dice Paolo Gigli, astrofilo e divulgatore -. Abbiamo fatto delle osservazioni della Luna con il Binoscopio, che è un grosso binocolo astronomico; una piccola lezione di astronomia e l’osservazione del pianeta Saturno. Inoltre sono state mostrate le previsioni meteorologiche in diretta attraverso il satellite Meteosat. Infine, i componenti del gruppo Gamp hanno risposto alle numerose domande che sono state avanzate». A chiusura della serata il presidente della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori ha sottolineato: «Questa visita è stata per noi davvero una novità perché non ci aspettavamo che fosse così interessante. Davvero una bella cosa. Un’ottima serata e un’ottima organizzazione e accoglienza da parte di tutti gli organizzatori che desidero ringraziare». Sauro Romagnani VITA DELLA BANCA | 9 i nostri interventi QUARRATA, 19 ANNI DI BEACH VOLLEY IN PIAZZA È andata in archivio la 19ª edizione del torneo di beach volley “Città di Quarrata” tenutosi in piazza Agenore Fabbri a Quarrata, nei mesi di giugno e luglio. Anche questa edizione, molto seguita dal pubblico, ha visto il contributo della nostra Banca in qualità di sponsor ufficiale, con il patrocinio del Comune di Quarrata e del quotidiano La Nazione. L’evento, unico nel suo genere nella piana pistoiese, proponeva due distinti tornei: uno maschile e uno femminile. Nel primo, si è imposta la squadra Fashion Service che in finale ha battuto il Garten 3 con il punteggio di 3 a 1. Miglior realizzatore del torneo maschile è stato Niccolò Francini mentre il premio di miglior giocatore è andato a Matteo Marchi. Nel torneo femminile ha vinto la Revivo Volley che, in una finale combattuta, ha superato per 3 a 1 il team di Annarita Parrucchiera. Tra le migliori atlete hanno avuto riconoscimenti Stefania Pollastrini, Giulia Cheli, Elisa Storni e Letizia Santini. A consegnare i premi, per la nostra Banca è stato presente il dipendente Fabio Sinceri dell’agenzia di Quarrata. Ennio Canigiani RIVISTE DA LEGGERE CON LO SCONTO Sei appassionato di motori e di viaggi, stravedi per la moda, la cucina o l’informatica? Per soddisfare ogni tuo interesse e passione, la Banca offre ai propri soci e clienti la possibilità di abbonarsi, o di regalare un abbonamento, a oltre 85 riviste, edite da Mondadori e San Paolo, con sconti oltre l’80% sul prezzo di copertina e, in più, offerte extra per abbonamenti a pacchetti di riviste. Informazioni e coupon di abbonamento in tutte le agenzie della Banca. I NOSTRI INTERVENTI | 10 VERGAIO DI PRATO, A PIETRO ANDREOLETTI IL 33° TROFEO FIASCHI Il bergamasco Pietro Andreoletti (G.S. Aurea Zanica), superando in volata il sardo Emanuele Murtas (Polisportiva Monsummanese), al termine di una lunga fuga, si è aggiudicato con pieno merito il 33° Trofeo Fiaschi Cav. Alfredo, gara ciclistica nazionale riservata alla categoria juniores, svoltasi a Vergaio di Prato lo scorso 30 giugno, con la nostra Banca fra gli sponsor ufficiali della corsa e alla presenza del commissario tecnico della nazionale juniores, Rino De Candido. 162 i partenti, 120 i chilometri percorsi, con partenza e arrivo davanti al Circolo L’Unione di Vergaio e l’asperità della Rocca di Montemurlo, ripetuta per sette volte, a rendere la gara molto vivace e combattuta sin dai primi chilometri. Una piacevole giornata di sport vissuta nello struggente ricordo dell’indimenticabile amico Lando Fiaschi (che fu amministratore della nostra Banca), scomparso nel febbraio 2010 e ideatore di questa gara oltre trenta anni fa. F.B. I NOSTRI INTERVENTI | 11 LA SGAMBATA DELLE DUE TORRI PARLA KENIANO Si è corsa domenica 7 luglio nella frazione di Lucciano a Quarrata, la 32ª Sgambata delle due torri, corsa podistica competitiva di 11 km. La gara, che si snoda lungo le strade della frazione quarratina, si è confermata tra le più consolidate del panorama podistico locale, riuscendo anche questa volta a coinvolgere quattrocento atleti con un alto tasso tecnico. «La nostra manifestazione si distingue rispetto alle altre perché iscrive solo atleti di valore - spiega Paolo Branchetti, anima di questa corsa -. Non è un caso che podisti di nazionalità keniana e marocchina siano nell’albo storico della corsa; spesso vengono a correre da noi per migliorare la preparazione in vista di impegni nazionali di primo piano come il Golden Gala a Roma». In una bella giornata di sole, le telecamere di Rai Tre e di alcune emittenti locali hanno documentato le vittorie dei keniani Sugut Paul Kipchumba per gli uomini e Limo Zeddyjerop per le donne. Si è trattato di un assoluto dominio keniano considerando che anche il secondo e il terzo assoluto maschile e la seconda assoluta femminile, rappresentavano lo stato centro africano. La nostra Banca era presente in qualità di sponsor ufficiale, riconfermando un binomio che la vede impegnata in questa corsa ormai da molti anni. E. C. I NOSTRI INTERVENTI | 12 BONUS BEBÈ In ogni famiglia ci sono eventi speciali e la nascita di un figlio è sicuramente il più bello di tutti. In un momento di grande gioia, ma anche di riflessione e di progetti per il futuro, la nostra Banca vuole essere vicino alle famiglie in modo concreto. Infatti, se sei socio della BCC di Vignole e della Montagna Pistoiese da almeno sei mesi prima della nascita di tuo figlio, hai diritto al Bonus bebè che consiste in un premio di 500 euro che sarà versato direttamente su un libretto di deposito a risparmio intestato al nuovo nato. «Un piccolo gesto per avvicinare nuovi soci all’interno della Banca - sottolinea il presidente Giancarlo Gori - e dimostrare concretamente la nostra vicinanza alle famiglie e alle giovani coppie, nello spirito autentico dei valori della cooperazione». Si potrà richiedere l’apertura del libretto dedicato al figlio, semplicemente presentando il certificato di nascita rilasciato dal Comune. Il primo versamento di 500 euro lo farà la Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese come dono di benvenuto. Inoltre, si potrà inviare la foto del neonato alla Banca e sarà pubblicata sul notiziario Insieme come augurio speciale. Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio Soci (Emanuela Ferri, tel. 0573.7070227), oppure richiedere il dépliant dell’iniziativa in ogni agenzia. Ed ecco i nuovi nati… Francesca Balleri Sofia Tasselli Alessandro Izzo Giorgia Giraldi Vittoria Linda Monni Alessio Zampini Brando Tanteri Iris Pomposi Maria Vittoria Cosenza I NOSTRI INTERVENTI | 13 SCALA IL CARO SCUOLA, SCONTI DEL 25% PER L’ACQUISTO DI LIBRI SCOLASTICI Torna la promozione della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese per studenti soci, figli o nipoti di soci. L’anno scorso distribuiti contributi per 30 mila euro È ripartita anche quest’anno la campagna sociale “Scala il caro scuola”, promossa dalla Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese con l’obiettivo di sostenere le famiglie nell’acquisto dei libri scolastici. L’iniziativa, in collaborazione con numerose cartolibrerie dell’area in cui opera la Banca, prevede uno sconto per l’acquisto di libri per le scuole medie e superiori, compresi i diDedicato agli STUDENTI CAMPAGNA 2013 SCALA IL CARO SCUOLA GNO ASSE NTO SCO Un aiuto concreto per l’acquisto dei libri scolastici delle scuole medie inferiori e superiori. Riservato ai soci della banca. zionari e gli atlanti. Gli sconti saranno praticati agli studenti soci, figli o nipoti in linea retta di soci della Banca. Per beneficiare dell’iniziativa è sufficiente presentarsi nella propria filiale dove sarà possibile ritirare un buono sconto, intestato all’interessato e firmato dalla Banca stessa, da presentare alla cartoleria di fiducia. L’importo dello sconto a carico della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese è pari al 20% della spesa mediamente sostenuta in base alla classe e istituto frequentati. Così, per esempio, uno studente di prima media avrà un bonus di 58 euro; un ragazzo iscritto alla prima liceo (classico, scientifico o linguistico) riceverà una “dote” di 64 euro, mentre uno studente del primo anno iscritto a un altro indirizzo di studi superiori beneficerà di un assegno di 55 euro. Cifre a cui va aggiunta un’ulteriore riduzione del 5% applicata dalla cartolibreria. «Scala il caro scuola è un’iniziativa concreta con cui intendiamo promuovere il diritto allo studio e aiutare i soci e le famiglie, alle prese con sempre maggiori sacrifici, per effetto della crisi» - afferma il presidente della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, Giancarlo Gori. L’anno scorso la Banca ha erogato 30 mila euro in contributi alle famiglie per l’acquisto di libri scolastici, una somma a cui va aggiunto l’impegno per il conferimento delle borse di studio, giunto alla sedicesima edizione. Quest’anno la Banca ha stanziato 50 mila euro per l’assegnazione di 62 borse di studio. Dario Zona I NOSTRI INTERVENTI | 14 QUESTE, suddivise per comune, le cartolerie convenzionate per Scala il Caro Scuola 2013 QUARRATA Arcobaleno, via Statale 104 Elle elle, via Vecchia Fiorentina 278 Il Giornalibro, via Alighieri 15/A Il Quadrifoglio, via Torino 23 Il Triangolo, via Statale 952 La Coccinella, via C. da Montemagno 27 Linea ufficio srl, via della Repubblica 86/A Rapezzi di Gori Paola, via Montalbano 124 AGLIANA Cartomania, via Roma 23 Happy school, via della Libertà 17 MONTALE Things di Stefanini e Vannucci, via IV Novembre 72/2 CUTIGLIANO Giocart, via Roma 33 PRATO Cartolibreria Maria, via Mannocci 40 Edicola cartolibreria Lidiana, via Visiana 32/A MONTEMURLO Mattei, via Alighieri 2 PISTOIA Cartolibreria Archimede, via Fiorentina 576/R Cartolibreria Gandolfi, corso Gramsci 64 Libreria Laura Pistoia, corso Gramsci 73 SAN MARCELLO PISTOIESE E.B. sistemi, via Orlando 563 Il copiatutto, via Villa Vittoria 2 LARCIANO Cartoleria L’erbavoglio, via Leonardo da Vinci 93 Edicola L’arcobaleno, via Francesca 1146/1152 SERRAVALLE PISTOIESE Cappellini Romana, piazza Gramsci 12 EMPOLI Edicolandia, via dei Cappuccini 14/16 LAMPORECCHIO Cartolibreria Verdiani Giovanni, via Martiri del Padule 2 Fabrizio Monti, piazza Berni 16 Presente nel tuo futuro dal 1904 Presente nel tuo futuro dal 1904 I NOSTRI INTERVENTI | 15 UN BANDO PER 62 BORSE DI STUDIO C’è ancora tempo fino al prossimo 31 ottobre per presentare la domanda di ammissione al bando per l’assegnazione delle borse di studio, bandito nei mesi scorsi dalla nostra Banca, e giunto alla sedicesima edizione. Quest’anno il Consiglio di Amministrazione ha deciso di stanziare 50 mila euro per il conferimento di 62 borse di studio a coloro che si siano distinti nei risultati finali dell’anno scolastico 2012/2013 o abbiano conseguito una laurea universitaria nel periodo compreso tra il primo ottobre 2012 e il 30 settembre 2013. Alla presentazione della domanda, i partecipanti al bando dovranno dimostrare di essere titolari di conto corrente ed essere soci (o aver sottoscritto la domanda a socio) se maggiorenni; oppure di avere un deposito a risparmio a loro intestato ed essere figli di soci (il genitore può anche sottoscrivere la domanda a socio alla presentazione della richiesta di borsa di studio) se minorenni. Le borse di studio, 350 euro, 750 euro, 1250 euro, 1500 euro hanno lo scopo di premiare gli studenti più meritevoli delle scuole medie inferiori e superiori di qualsiasi tipo, degli istituti statali parificati o legalmente riconosciuti e gli studenti universita- ri, che risiedono nelle aree di competenza della Banca (comuni di Quarrata, Lamporecchio, Agliana, Prato, Larciano, Montale, Vinci, Empoli, Castelfiorentino, San Miniato, Montespertoli, Montelupo Fiorentino, Cerreto Guidi, Capraia e Limite, Carmignano, Vaiano, Poggio a Caiano, Campi Bisenzio, Calenzano, Montemurlo, Serravalle Pistoiese, Pistoia, Cutigliano, San Marcello Pistoiese, Granaglione, Lizzano in Belvedere, Porretta Terme, Bagni di Lucca, Fanano, Fiumalbo, Cantagallo, Abetone, Marliana, Piteglio e Sambuca Pistoiese). Le borse di studio poste a concorso sono 62, di cui: 20 da 350 euro per diplomi di licenza media inferiore conseguiti con votazione di “dieci/decimi”; 20 da 750 euro per diplomi di istruzione secondaria superiore conseguiti con votazione di “cento/centesimi”; 20 da 1.250 euro per lauree universitarie (specialistica, magistrale o vecchio ordinamento) conseguite con votazione di “centodieci/centodecimi” e infine 2 borse di studio da 1.500 euro per lauree universitarie - specialistica, magistrale o vecchio ordinamento - conseguite con votazione di “centodieci/centodecimi”, con tesi sul tema della Cooperazione o sul Credito Cooperativo. Nelle foto di queste pagine, alcuni momenti della consegna delle borse di studio dello scorso anno. I NOSTRI INTERVENTI | 16 «Come ogni anno consegneremo le borse di studio a dicembre nel corso di una cerimonia presso il nostro auditorium, alla presenza dei rappresentanti delle scuole e delle autorità locali - afferma il presidente Giancarlo Gori -. È questo un modo per dare visibilità, incentivare il merito e favorire il cammino dei giovani più promettenti del nostro territorio, nel momento in cui si accingono a completare gli studi o a entrare nel mondo del lavoro». «La consegna delle borse di studio è un’iniziativa che la Banca ha intrapreso nel lontano 1998 - spiega il direttore generale Elio Squillantini -. Soltanto negli ultimi dieci anni abbiamo erogato riconoscimenti a qualche centinaio di ragazzi, per un ammontare complessivo di 330 mila euro. In un periodo di crisi dell’economia locale e nazionale, investire nella formazione delle nuove generazioni, rappresenta un valore aggiunto e un segnale di speranza». Dario Zona I NOSTRI INTERVENTI | 17 LA NOSTRA BANCA PARTNER DEL PROGETTO POLICORO PROMOSSO DALLA DIOCESI DI PISTOIA di FRANCO BENESPERI, vicepresidente vicario Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Dopo un periodo di rodaggio, progettazione e contatti, durato alcuni mesi, il Progetto Policoro, promosso dalla Diocesi di Pistoia, ha preso concretamente avvio, nelle scorse settimane, con la costituzione di due nuove imprese, di cui una in forma cooperativa, entrambe attive nel comune di Quarrata. Le due start-up, si tratta di un asilo nido e di un’azienda di consulenza informatica e comunicazione, daranno occupazione a 7 giovani dall’età media di 29 anni. Partner del Progetto Policoro, la nostra Banca che, condividendone le finalità, si è impegnata con i promotori della Diocesi di Pistoia a offrire tutto il supporto tecnico necessario e la fattiva collaborazione nell’avvio di nuove aziende che nasceranno per iniziativa del Progetto stesso, che prende il nome dalla città di Policoro, in provincia di Matera, dove alcuni anni orsono si svolse il primo incontro per gettarne le basi. Tre le idee che stanno alla base di Policoro: giovani, Vangelo, lavoro. Il Progetto, voluto dalla Chiesa italiana, e la Diocesi di Pistoia è la prima ad attuarlo in Toscana, tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione giovanile in Italia, resa ancor più seria dall’attuale crisi economica. Un modo della Chiesa di stare dentro un territorio, con un progetto di evangelizzazione che non sia pura teoria, ma vada incontro alle esigenze dei giovani, comprese quelle lavorative, offrendo loro un servizio di orientamento per la costruzione del proprio futuro. Tre sono anche le direttrici lungo le quali si muove il Progetto: evangelizzare il lavoro e la vita dei giovani, proponendo loro la visione radicalmente alternativa che, come cristiani, abbiamo del rapporto tra persona e lavoro, educare e formare le coscienze, aiutando i giovani a dare un senso e una dignità al lavoro, esprimere gesti concreti, cioè idee im- I NOSTRI INTERVENTI | 18 prenditoriali e reciprocità, attraverso la costituzione di cooperative e ditte individuali. A portare avanti il Progetto Policoro è la Chiesa locale, attraverso i propri uffici diocesani (Pastorale Sociale e del Lavoro, Caritas e Pastorale Giovanile), con Edoardo Baroncelli nominato tutor e referente diocesano (ma anche toscano), Alessio Genito, animatore di comunità e il coordinamento di don Cristiano D’Angelo, vicario episcopale per la Pastorale. La figura dell’animatore riveste un’importanza particolare, perché a lui è affidato il ruolo fondamentale e decisivo di essere di stimolo, con il supporto del referente, per altri giovani, aiutandoli a guardare oltre l’incertezza, ad aprirsi al futuro, a dare gambe ai propri sogni, confrontandosi con la realtà del territorio dove ciascuno vive e opera. L’intuizione fondamentale del Progetto Policoro è il lavorare insieme di diversi attori (ecclesiali, associativi, istituzionali), attorno a un problema, nello specifico quello della disoccupazione giovanile, cercando di rendere i giovani autentici protagonisti del proprio domani. Si tratta, in buona sostanza, di promuovere nelle giovani generazioni una nuova cultura del lavoro inteso come realizzazione di sé, come messa a frutto dei propri talenti. Una scommessa, insomma, da vincere tutti insieme, Diocesi, associazioni, istituzioni, per offrire ai giovani opportunità concrete per la costruzione del loro futuro lavorativo. A livello nazionale, il Progetto Policoro, promosso dalla CEI Conferenza Episcopale Italiana, in tutte le Diocesi che lo hanno attivato, conta oggi circa 580 realtà imprenditoriali, tra cooperative e ditte individuali, che danno lavoro a oltre 8.000 persone, permettendo a centinaia di giovani di riscoprire il senso dell’impegno quotidiano per promuovere sviluppo e instaurare autentiche relazioni sociali. QUARRATA, LA CENA NELL’AIA Si è svolta lo scorso 13 luglio, nell’aia della Casa di Zela, a Quarrata (nella foto sopra), la quarta edizione della “Cena nell’aia”, promossa dall’Associazione Onlus Amici della Querciola, con il contributo della nostra Banca. Una serata per stare insieme in allegria e tornare indietro di molti anni. Un modo per fermare il tempo a piacevoli ricordi di quando la vita, anche più dura, ma più allegra, aveva il gusto delle cose semplici, conquistate con fatica e perciò più belle. Una sera di luglio con la luna piena, il buio, i lumi sui tavoli, la fisarmonica che accompagna la serata e un menù che, fra le tante portate, comprendeva anche pane e aringa, pane strusciato, cannelloni con le briciole, chiocciole al sugo finto, arrosto dell’aia, pane vino e zucchero e, per finire, caffè d’orzo, come si usa in una perfetta cena contadina! F.B. I NOSTRI INTERVENTI | 19 Melo di Cutigliano, la Festa dei Pastori compie 35 anni Domenica 21 luglio si è svolta la 35ª edizione della “Festa dei pastori” al Melo di Cutigliano. La festa, organizzata anche con la collaborazione della Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese, ha avuto un successo di pubblico ragguardevole, con oltre 2 mila visitatori. Erano presenti 15 stand degli espositori e di allevatori di animali, quest’ultimi iscritti nel libro genealogico. Invece 25 erano quelli degli artigiani con prodotti tipici legati alle attività agricole. Dal Monferrato erano presenti 4 interessantissimi stand di produttori, accompagnati dal sindaco di Coniolo di Alessandria, Giovanni Spinoglio. Il programma prevedeva una mostra mercato, una rassegna promozionale delle risorse territoriali, un intrattenimento musicale col Gruppo Folk Gigetto del Bicchiere, un pranzo all’aperto, al quale hanno partecipato oltre 500 persone, a base di carne di pecora e prodotti della pastorizia. Il pranzo, cucinato in loco è stato preparato da esperti cuochi che hanno fatto un lavoro straordinario per accontentare tutti. Il risultato è stato quello di una bellissima festa all’aperto in uno scenario montano di grande suggestione. «Questa grande manifestazione organizzata grazie alla Camera di Commercio di Pistoia, al nostro Consorzio, all’Associazione Regionale Allevatori Toscana e con il contributo della Bcc di Vignole e Montagna Pistoiese registra un dato molto particolare che è bene sottolineare - afferma il direttore del Consorzio “Montagne e Valli di Pistoia” Renzo Malvezzi -: gli artigiani che I NOSTRI INTERVENTI | 20 partecipano hanno un’età media bassissima e i corsi che organizziamo ci dimostrano che questa età si sta abbassando. È un buon segno per il futuro». Molto soddisfatto anche il sindaco Giovanni Spinoglio: «Questa è la 13ª edizione della “Festa dei Pastori” a cui partecipiamo e in questi anni abbiamo notato un incremento costante del ventaglio dell’offerta degli allevatori e dei produttori. La qualità dei prodotti esposti dimostra l’enorme lavoro che c’è dietro. Il mio comune, e quelli di Camino e Pontestura sono gemellati col comune di Abetone e Cutigliano, insieme abbiamo portato i nostri prodotti del Monferrato Casalese. Il gemellaggio non ha solo un valore simbolico, anzi. Abbiamo un progetto turistico che potrebbe portare vantaggi a tutti questi comuni. Consiste nella possibilità di mettere a punto un “pacchetto”, un’offerta di nicchia contenente parchi marini: col comune di Portovenere; fluviali: con il Po, e montani: con le vostre stupende montagne. Naturalmente legata ai prodotti tipici delle nostre terre». Una prospettiva che potrebbe avere un futuro concreto. Sauro Romagnani I NOSTRI INTERVENTI | 21 AQUAFAN e MIRABILANDIA, RELAX E DIVERTIMENTO di CLAUDIA RAFFALLI, referente Club Giovani Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Alle 6.30 di sabato 29 giugno ci siamo pian piano ritrovati tutti davanti il parcheggio della nostra Banca: assonnati, infreddoliti, “costumati” (costume già indossato), insomma, pronti per la partenza! Arriva il pullman con a bordo gli altri ragazzi della Montagna pistoiese, si procede con la sistemazione dei bagagli nel portellone sottostante del bus e iniziamo il nostro viaggio verso la Riviera Romagnola. Prima tappa: Aquafan, anzi no, Autogrill per fare una veloce colazione, riprenderci dalle prime due ore di viaggio e prepararci al risveglio per una giornata intensa. Dopo il caffè la nostra mente è già orientata a scivoli, gare, gommoni, tunnel acquatici, sole e tanto divertimento! L’estate sembra farsi sentire, come la voglia di andare in vacanza e in autostrada ne abbiamo la prova, poi finalmente arriviamo al parco più famoso d’Europa: 90 mila mq di verde sulla collina di Riccione, con oltre 3 km di scivoli, dal kamikaze, all’Extreme River, dallo Speedriul al Fiume Rapido e al nuovissimo StrizzaCool e li proviamo tutti, intervallati da soste rigeneranti a bordo della piscina a onde dove avevamo creato la nostra zona relax... Inevitabili le gare tra “maschi”, potrei nominare tra i più agguerriti Giacomo, Iacopo, Lorenzo e Pietro ai quali si sono aggiunti, dopo un po’ di pratica, i fratelli Risaliti. Le “femmine” non sono state da meno, tanto che nel pomeriggio le gare si sono fatte “miste” e, a parte negli scivoli, dove per il maggior peso vincevano quasi sempre gli uomini, per il resto se la sono cavata alla grande. In ogni caso è stato anche un pomeriggio di relax, soprattutto per chi ha preferito sonnecchiare sotto l’ombrellone, godendo del sole ancora non così bruciante di fine giugno. club giovani soci | 22 Nel tardo pomeriggio il ritrovo per il rientro in hotel, dove ci aspettava una doccia, una cena e un dopocena: fortuna ha voluto che nel nostro week end si svolgesse proprio a Rimini una festa sul lungomare, la Molo Street Parade, dove si sono alternati su 12 pescherecci i migliori dj di fama internazionale. Siamo a domenica mattina e dopo una ricca colazione ci incamminiamo verso Mirabilandia. Il parco è veramente grande e decidiamo di dividerci in gruppi più piccoli dandoci appuntamento all’ora di pranzo e, successivamente, la sera per la partenza. Tra i vari giochi, quelli d’acqua sono stati i più gettonati e anche qui non sono mancate le “gare”, questa volta uomini contro donne sul Raratonga: piccole imbarcazioni dotate di 3 cannoni ad acqua. Un plauso va ad Anita, Alessandra, Daniela ed Erika, le più agguerrite. Per i più temerari, invece, le montagne russe Katun e l’I Speed e, per gli amanti dell’horror la nuova attrazione “Phobia”… dove Lorenzo quasi ci lasciava le penne! Alle sei di pomeriggio il nostro pullman gran turismo era fuori dai cancelli del parco, al fresco sotto gli alberi per il viaggio di ritorno. Dopo l’appello per accertarsi che fossimo tutti presenti, silenzio assoluto, come dei bambini che hanno giocato tutto il giorno, ci siamo assopiti sulle nostre comode poltroncine. Concludendo, posso dire che il week end è stato intenso, abbiamo festeggiato due compleanni e un piccolo in arrivo, meglio di così... Hanno partecipato alla gita: Francesco Gori, Francesca Rontini, Giacomo Mungai, Iacopo Raggi, Claudia Raffalli, Alessandra Liuni, Daniela Pelullo, Lorenzo Risaliti, Giacomo Risaliti, Francesco Palmerini, Miki Palmerini, Lorenzo Ascalese, Pietro Spinicci, Francesca Gavazzi, Diletta Signori, Irene Melani, Anita Korita, Margherita Cecchi, Giulia Tofani, Erica Luchetti. UNA DONAZIONE PER SOSTENERE LA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA Il Comitato Direttivo del Club Giovani Soci si è unito a una donazione collettiva per la ricerca sulla fibrosi cistica. A seguito della repentina e inaspettata perdita della fidanzata di un giovane socio della Bcc del Garda, venuta a mancare nel mese di maggio a causa della fibrosi cistica, è stato aperto un conto corrente dedicato sul quale tutte le associazioni nazionali dei giovani soci delle diverse Bcc hanno potuto far confluire libere donazioni. Il Comitato Direttivo ha proposto di donare parte del proprio budget a favore di questa causa. club giovani soci | 23 CONCORSO T-SOCIO, LA TUA MAGLIETTA IN VACANZA Aperitivi di beneficenza, gite sociali, corsi di cucina o di make up… I giovani soci non si fermano mai. Questa volta, però, abbiamo voluto giocare! Complici l’estate, il sole e la fantasia, il Club dei Giovani Soci della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese, per queste vacanze, ha indetto un simpatico concorso, “T-Socio: la tua maglietta in vacanza”, che ha visto protagonisti tutti i ragazzi e le ragazze associati con la nostra Banca. Questo “gioco” è stato organizzato attraverso il famoso social network Facebook, sul quale il Club è presente con un profilo molto attivo. Abbiamo proposto ai giovani soci di po- club giovani soci | 24 stare (così si dice in gergo facebookiano!) una foto, indossando la maglietta che riporta il logo del Club, durante una giornata di vacanza o in una situazione particolare e scherzosa, mettendo in palio, come premio, un’altra t-shirt. I nostri ragazzi si sono dimostrati originali e partecipativi e ci hanno inviato immagini da Istanbul, da San Francisco e da ogni dove, facendoci sorridere e sognare un po’. Le regole da seguire erano semplici ed essenziali: era sufficiente inviare, entro il 15 settembre, la foto tramite e-mail (al consueto indirizzo [email protected]) o attraverso Facebook, proporre una sola immagine e affidarsi al gradimento degli altri utenti, invitati a cliccare “mi piace”. Attraverso il concorso, abbiamo provato a creare qualcosa di nuovo e divertente, che potesse coinvolgere i giovani soci, grazie a uno strumento tecnologico che, a oggi, è diventato presente anche nella vita quotidiana, cercando di far conoscere l’esistenza del nostro Club in ogni parte d’Italia, d’Europa e… del mondo! Diletta Benesperi club giovani soci | 25 IL BELLO DELLE SOCIE RUBRICA DI CONSIGLI PER LA BELLEZZA E IL BENESSERE di ALESSANDRA GABBANi, estetista e giovane socia Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Ciao amiche e ben tornate! Le vacanze regalano un aspetto più salutare e più giovane a tutto il corpo. Ecco come restare belle anche dopo l’estate. UNGHIE - il consiglio per il rientro è quello di indossare i guanti per fare i lavori domestici. Per preservarle dalla disidratazione è inoltre utile passare ogni giorno sulle unghie un po’ di olio di germe di grano. CIGLIA - il consiglio per il rientro è quello di passare ogni sera un po’ d’olio di ricino o gel a base di cheratina che serve per nutrirle e fortificarle. Pelle - La cute in vacanza è mantenuta idratata con regolarità e nutrita grazie all’applicazione di solari e doposole. È importante continuare a mantenerla elastica con prodotti idratanti da usare dopo ogni bagno o doccia. Inoltre, la pelle appare più liscia perché ha respirato di più e anche grazie all’effetto dell’acqua salata del mare. È buona norma effettuare uno scrub ogni dieci giorni per eliminare le cellule morte, aprire i pori ed eliminare le impurità. Si consiglia, inoltre, in sostituzione dell’acqua di mare (che apporta sali minerali) di fare un bagno in acqua tiepida e bicarbonato (dalle proprietà rimineralizzanti) una volta alla settimana. Viso - Dopo le vacanze e le ore di relax, il viso appare più luminoso, compatto e giovane. È bene applicare dopo il rientro una maschera sul viso e usare come crema da notte un prodotto a base di alfa e beta idrossiacidi che favoriscono il ricambio cellulare. Per mantenere l’abbronzatura un po’ più a lungo l’idratazione è fondamentale. Oltre a creme per il corpo, è bene idratarsi anche con la giusta alimentazione, inserendo nella nostra dieta cibi ricchi di acqua. Ottimi ad esempio, l’anguria, i ravanelli, i peperoni, i pomodori e le albicocche. Indispensabile bere almeno due litri di acqua al giorno da integrare con succhi, frullati e verdura freschi. club giovani soci | 26 cosa bolle nel caveau rubrica di cucina di andrea altobelli, chef e giovane socio Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Quando il caldo arriva, la Panzanella risponde! A fianco della bistecca e della ribollita, il piatto più famoso e conosciuto in Toscana è senz’altro la Panzanella! L’origine della Panzanella, così come la ricetta, è da sempre un “derby culinario” tra comuni e province limitrofe. Ci sono però due principali correnti di pensiero sulla sua nascita: la prima (e la più diffusa!) attribuisce alla cultura contadina l’usanza di bagnare il pane raffermo e di mescolarlo al raccolto del giorno; altri collocano la prima panzanella a bordo dei pescherecci dove, durante le battute di pesca, i marinai bagnavano il pane duro con l’acqua di mare aggiungendo pomodori. Per l’origine del nome si spazia da “Pane e Zanella” (ovvero zuppiera) fino a una sorta di rielaborazione dell’antico modo di chiamare la pappa: “Panzana”. La Panzanella è una zuppa estiva contadina, povera e umile, ma dal gusto eccellente. Gli ingredienti fondamentali sono: il pane raffermo, rigorosamente toscano e se possibile cotto a legna, il basilico fresco, il cetriolo, i pomodori maturi (c’è chi preferisce i ramati… io personalmente prediligo i san marzano!), l’aceto di vino rosso, l’olio extra vergine di oliva Toscano DOP e, per finire, la cipolla ros- sa (visto che siamo in Toscana io sceglierei quella di Certaldo). Molto diversa è invece la Panzanella della Garfagnana, nella quale potete trovare anche radicchio, finocchio, carote, prosciutto a dadini, acciughe, tonno, formaggio e uova sode! LA RICETTA Ingredienti per 4 persone: - ½ kg di pane toscano, scuro e raffermo, possibilmente cotto a legna, Aceto di vino rosso - olio extravergine di oliva Toscano DOP - 200 g di pomodori ramati o san marzano - 1 cipolla rossa - 1 cetriolo - basilico - sale - pepe Procedimento Prendete il pane, tagliatelo a fette e mettetelo a bagno in acqua fresca (di pozzo, recitavano le vecchie ricette!). Dopo un po’, togliete il pane e strizzatelo con le mani. Mettetelo poi così lavorato in un’insalatiera, affettateci sopra i pomodori, la cipolla (se temete che il gusto della cipolla sia troppo forte, una volta tagliata lasciatela un po’ a bagno con acqua e aceto), il cetriolo e condite il tutto con olio, aceto rosso a piacere, sale e pepe in abbondanza (macinato col mulinello sarebbe ancora meglio!) Mescolate e, da ultimo, aggiungete le foglie di basilico fresco… ma ricordate di spezzare le foglie con le mani per evitare che anneriscano! Mettete la vostra insalatiera in frigorifero e toglietela al momento del servizio: la Panzanella si serve freddissima! La cipolla di Certaldo è una delle eccellenze del nostro territorio ed è per questo un presidio Slow Food. Ne esistono due varietà, seminate in periodi diversi dell’anno: la “statina”, di forma tonda e colore tendente al viola, viene consumata fresca nei mesi estivi, e la “vernina”, schiacciata ai poli, di colore rosso intenso e il caratteristico sapore pungente, che si trova da fine agosto per tutto il periodo invernale. club giovani soci | 27 A SOVIGLIANA L’HAPPY CLUB AREA EMPOLESE La serata non si prospettava delle migliori causa maltempo, e la disposizione dei tavoli riservatici era per l’appunto all’esterno. Grazie, però, alla nostra “maga del tempo” Claudia poco prima dell’inizio dell’aperitivo il cielo si è aperto preludendo a una serata che a quel punto poteva solo migliorare, come è stato... L’affluenza allo Scarlett Café di Sovigliana, lo scorso 9 luglio, è stata superiore alle aspettative. Molti nuovi giovani hanno partecipato all’evento entusiasti dell’idea, dell’afflusso, dei gadgets consegnati e anche dei cartelloni, ciascuno esplicativo dei tanti vantaggi dell’essere “giovane socio” della nostra Banca, che tappezzavano l’ambiente. Il locale, che si prestava molto bene all’iniziativa, si è riempito velocemente di tanti giovani con drink alla mano e prelibatezze varie. Ovunque la presenza di almeno un paio di “gufi colorati” sorvegliava la situazione, facendo incuriosire e interessare gli intervenuti. Molte sono state le domande di chiarimenti di come poter diventare socio della nostra BCC. Questa, come le altre precedenti serate, è stata anche un’occasione per conoscere altri volti nuovi che ogni giorno entrano a far parte della compagine sociale e ad aumentare il numero, sempre crescente, del club; un momento di aggregazione vero. Una bella serata a tema: “Club Giovani Soci”, altro che “Sangria party”! Veronica Ranocchi e Stefano Morini club giovani soci | 28 ED ECCO TUTTE LE INIZIATIVE DI FINE 2013 E per gli ultimi mesi dell’anno cosa ci riserveranno dal Club Giovani Soci della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese? Il 17 ottobre, alle 21, nell’auditorium della Banca, spazio per l’importante convegno sulla donazione “Offri la vita” promosso in collaborazione con l’associazione Avis di Pistoia e altri gruppi attivi nel mondo del volontariato e della solidarietà. Successivamente, domenica 3 novembre, l’appuntamento sarà con la “Terza giornata della donazione e della solidarietà” che prevederà due importanti iniziative: - la donazione del sangue, presso il centro trasfusionale “Il Ceppo” di Pistoia - referente Marco Benesperi 338 6395866; - la prima raccolta di prodotti alimentari e di generi di prima necessità a sostegno delle persone che vivono situazioni di disagio economico e sociale - referente Claudia Ballerini 338 8219013. Grazie a questo nuovo progetto sarà possibile devolvere parte della propria spesa a favore delle famiglie in difficoltà assistite dal Centro di Ascolto Caritas “Don Tonino Bello” di Agliana. «Abbiamo di nuovo voluto promuovere tra i nostri coetanei - spiegano dal direttivo del Club - valori di grande rilevanza come la solidarietà e la generosità verso chi ha bisogno di aiuto. Il nostro club, oltre a promuovere iniziative volte alla socializzazione e al coinvolgimento dei giovani nella vita della Banca, è molto attento alle problematiche del territorio locale. Proprio per questo, intendiamo sensibilizzare tutti i ragazzi e le ragazze anche su temi di carattere sociale che, in un periodo difficile sotto molti aspetti come quello attuale, sono sempre più all’ordine del giorno”. Torna, dopo il buon successo riscosso lo scorso anno, il mini-corso di educazione finanziaria, tenuto da apprezzati docenti universitari e organizzato gratuitamente presso l’auditorium di via IV Novembre nei giorni 19 e 26 novembre. Spazio, infine, anche per il corso base di fotografia analogica-digitale. Il programma è pensato sia per chi si è da poco avvicinato alla fotografia, sia per chi intende consolidare le proprie conoscenze tecniche di base. Le lezioni saranno integrate con la visione del lavoro di alcuni importanti fotografi, in modo da presentare una panoramica sulla fotografia a livello internazionale. Il corso di fotografia avanzato è stato invece annullato a causa dei pochi iscritti ma dal direttivo del Club già si sta studiando un rilancio per il 2014. Per avere informazioni sulle tante iniziative del Club è anche possibile iscriversi al nostro gruppo di Facebook Club Giovani Soci BCC Vignole oppure rivolgersi all’Ufficio soci allo 0573-7070267, oppure alla mail giovanisoci@ bccvignole.it. Marco Benesperi e Claudia Ballerini club giovani soci | 29 LA MORTADELLA DI PRATO Dici mortadella e pensi a Bologna. Ma non è esclusivamente così, perché dici mortadella e pensi anche a Prato. Sì, avete letto bene, Prato, dove a partire dai primi del Novecento si inizia a produrre una gustosa mortadella ottenuta con le carni scartate dalla produzione della finocchiona e del salame o di seconda scelta, con aggiunta di spezie (coriandolo, cannella, chiodi garofano, pepe nero), sale, polpa d’aglio pestato e aromatizzate con l’alkermes (liquore dolciastro di un colore rosso brillante), non solo per affinarla nel gusto ma anche per renderla più simile all’altra mortadella, quella di Bologna. Una produzione che è durata fino agli anni Cinquanta, quando il salume ‘povero’ pratese andò in disuso, rischiando di perderne la produzione, a causa del benessere che faceva preferire la mortadella più pregiata di altre regioni. Solo a partire dagli anni Novanta si è assistito alla riscoperta di questo insaccato, grazie alla passione di maestri salumieri, operanti a Prato ma anche nella vicina Agliana, che hanno elaborato l’antica ricetta, alleggerendola di il territorio | 30 spezie e aromi, per ottenere un prodotto dal gusto più delicato. Con lo scopo di promuovere questo caratteristico salume, nel settembre del 2000, a cura di Slow Food, si è costituito il Presidio della Mortadella di Prato, per tutelare questo prodotto di nicchia con un disciplinare di produzione, al quale hanno aderito cinque produttori della zona, non solo per uniformarne il gusto ma anche per garantire un processo di lavorazione omogeneo e dagli elevati standard di qualità. Un disciplinare che prevede l’uso di carni suine nazionali di prima qualità, conservanti in quantità limitate, una concia ottenuta con aglio, macis, sale, pepe, coriandolo, cannella, garofano e alchermes, il tutto insaccato in budello naturale. Nello stesso tempo l’Arsia, Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione del settore agroalimentare, ha inserito la Mortadella di Prato nell’elenco ufficiale dei prodotti tipici toscani da tutelare. Oggi la Mortadella di Prato fa parte, a pieno titolo, del variegato patrimonio enogastronomico della provincia, con una produzione che supera i due quintali a settimana, la stessa che fino a pochi anni fa era la produzione annuale. Franco Benesperi LA RICETTA Ingredienti Spalla, rifilatura di prosciutto, capocollo, guanciale, lardone e pancetta, spezie, alchermes. Preparazione Dopo aver macinato le carni suine, si impastano con le spezie e l’alchermes e si insaccano nel budello naturale di maiale. Si fa asciugare in stanze di stufatura per tre/ sei giorni e si procede alla cottura in caldaie d’acciaio per circa 12/14 ore, fino a raggiungere una gradazione al ‘cuore’ tra i 68°C e i 70°C, oppure a vapore tramite appositi forni, dopodiché la mortadella è pronta per il consumo. Abbinamenti La mortadella di Prato si accompagna molto bene alla tipica ‘bozza’ pratese (un pane locale), ai fichi di varietà Dottato (quelli di Carmignano), al pecorino stagionato e ai carciofini all’olio. Connubio ideale un bicchiere di rosato doc di Carmignano oppure uno spumante metodo classico. Nella stagione fresca si può consumare anche leggermente tiepida, cotta alla griglia o alla piastra e accompagnata da verdure e legumi. il territorio | 31 LA filiera del tessile Proseguiamo il percorso alla scoperta del tessile pratese (iniziato con il n. 70 di Insieme) che ci farà conoscere sia informazioni di carattere generale sulle fasi complessive del ciclo produttivo, sia definizioni e procedimenti tecnici sulle varie lavorazioni. L’intento è quello di fornire nozioni di tipo divulgativo a quanti sono interessati a conoscere più da vicino l’intero processo produttivo del prodotto tessile pratese. E lo facciamo, come nelle precedenti puntate, avvalendoci di un prezioso manuale, pubblicato nel 1999, a cura della FIL S.p.A. di Prato, una società a capitale interamente pubblico, che si occupa di formazione, innovazione e lavoro, soprattutto a favore dei soggetti svantaggiati. IL CONTROLLO DEI FILATI E DEI TESSUTI Le operazioni di analisi e di controllo dei manufatti tessili, svolte con svariati apparecchi di laboratorio, garantiscono la rilevazione accurata dello standard di qualità, sia nei vari passaggi della filiera tessile, sia sul capo confezionato. Dal controllo di regolarità effettuato durante la produzione del filato per maglia o per tessuti, dipendono i risultati delle operazioni successive e solo con il controllo sul tessuto finito si può garantire al confezionista prima e al consumatore poi, un determinato standard qualitativo di idoneità all’uso. Per questi motivi viene posta molta attenzione al controllo chimico e tecnologico dei filati e dei tessuti, tenendo presente la tipologia dei vari difetti e avendo sempre ben presenti sia quelli palesi, cioè che si vedono e si possono apprezzare con la normale diligenza dell’operatore, sia quelli occulti, che si possono manifestare soltanto dopo l’uso o dopo un certo periodo di tempo. I controlli di carattere chimico I controlli sui filati e sui tessuti di carattere chimico riguardano il riconoscimento delle fibre di carattere qualitativo e quantitativo, su filati e su tessuti, l’uniformità del colore sul tessuto, il grado di solidità (resistenza) del colore alla luce sia artificiale sia diurna, ai vari tipi di sudore, ai vari tipi di acqua (piovana, di mare, ecc.). Ancora, questi controlli interessano anche la follatura, lo sfregamento, il grado di impermeabilità, di infiammabilità e di traspirabilità, la stabilità dimensionale del tessuto ai vari tipi di lavaggio. I controlli di carattere tecnologico I controlli più significativi di carattere tecnologico riguardano la lunghezza e la finezza delle fibre, le torsioni e il titolo del filato, la regolarità della sezione del filato ed eventuali impurità, la resistenza dinamometrica del filato e del tessuto, il peso a metro quadro o lineare e l’altezza del tessuto. Infine, ulteriori controlli vengono effettuati per valutare la resistenza allo scoppio per i tessuti a maglia, l’intreccio dei tessuti tradizionali e il territorio | 32 a maglia, la resistenza allo scorrimento delle cuciture (prima o sul capo confezionato), la resistenza all’usura e al pilling dei tessuti, il numero delle bave sui filati sintetici a bava continua. Le analisi per le ricerche delle difettosità indicate, sono soltanto alcuni esempi dei più ricorrenti controlli che vengono effettuati sia su tessuti classici sia a maglia. È chiaro che per i tessuti speciali destinati a usi particolari o per specifiche ricerche di difettosità sono previsti altri tipi di analisi. (5. Continua) Red. CLAUDIO BETTAZZI NUOVO PRESIDENTE DI CNA PRATO È stato eletto durante i lavori dell’ultima assemblea, lo scorso 28 giugno, il nuovo presidente provinciale di CNA Prato. Si tratta di Claudio Bettazzi (nella foto a lato), classe 1956, socio di CNA dal 1987 e titolare dell’azienda “Claudio Bettazzi filati” di Montale, specializzata nella lavorazione e produzione di filati per aguglieria. Finora presidente della sede territoriale di Montemurlo e vicepresidente provinciale, Bettazzi, che sostituisce Anselmo Potenza, guiderà la CNA pratese per i prossimi quattro anni, coadiuvato da una giunta composta da sei imprenditori. il territorio | 33 DERUTA SFILATO, IL RICAMO RITROVATO DA MARIA ELIDE MELANI di Silvia Mauro «Una tradizione dimenticata come un filo interrotto, la casualità nello scoprire un disegno, la passione nel ritrovare una storia», così Maria Elide Melani (nella foto della pagina a fianco) descrive in quarta di copertina l’avventura che, dopo anni di ricerche, studi e tentativi, l’ha condotta instancabile e caparbia alla pubblicazione del libro “Deruta sfilato” (Nuova SI, 64 pagine, 15 euro): un manuale di ricamo, ma soprattutto il racconto di una parte dimenticata e preziosa della nostra storia, quella di una tecnica antica, patrimonio pistoiese, perduta e poi fortunatamente ritrovata. Un intrecciarsi armonioso e delicato, quello del Deruta, come altrettanto fine e complesso è stato il lavoro di Maria Elide, che con la sua paziente ricerca, aiutata dalle amiche e allieve della sua Associazione di ricamo “Ago, aga e fantasia”, è riuscita, filo dopo filo, a riannodare la storia di un’intera comunità. Il Deruta sfilato nasce infatti a Quarrata, e più precisamente a Lucciano, nel periodo a cavallo tra le due guerre, quando, dopo la chiusura della famosa scuola della contessa Spalletti, era forte e sentita l’esigenza di utilizzare materiali più economici rispetto alla costosa rete a filet. Usato inizialmente per la realizzazione di tovaglie, grazie alla sua estrema leggerezza e raffinatezza arriva tuttavia, in breve tempo, a conquistare i mercati di Pistoia, Vinci e Firenze, fino ad arrivare ad impreziosire le ricche case della lontana America. «Era una tecnica che coinvolgeva intere famiglie - ci racconta Maria Elide - non solo le donne che lavoravano alle commissioni, molto spesso tovaglie, ma anche i bambini, ai quali spettava la realizzazione del bordo esterno, la parte più semplice della lavorazione, e perfino gli uomini che non si limitavano a costruire i telai, ma, nei periodi di maggiore richiesta, davano una mano ricamando alcuni semplici punti. La commissione di tovaglie molto grandi, poi, era una vera e propria festa, perché tutta la comunità era coinvolta nella realizzazione e questo consentiva loro di stare insieme, passando molte ore a chiacchierare in compagnia. Era un ricamo così radicato sul territorio, che anche i nomi dei punti usati avevano spesso il sapore della tradizione: il “punto tela” era detto “ragnatela”, il “punto spirito” si chiamava “punto spillo”. Probabilmente un modo per appropriarsi della tecnica e sentirla come propria. E questo non è cambiato: con le persone incontrate nel corso della mia ricerca ho dovuto utilizzare i termini locali, altrimenti non ci saremmo capiti. Guai a usare i nomi riportati nei manuali di ricamo!». In che modo hai riadattato la tecnica del Deruta sfilato al gusto dei nostri tempi? Quella del Deruta sfilato è una tecnica nata tardi, in un contesto economico povero e rurale e in quello che è un po’ considerato il secondo e ultimo periodo di rivoluzione della storia del ricamo. Era realizzato in modo molto semplice, per il territorio | 34 eseguire velocemente le tovaglie che venivano commissionate: più si lavorava, più si guadagnava. Quando l’ho riscoperto e ristudiato ho deciso perciò di realizzare lavori più elaborati rispetto a quelli della tradizione, unendo la leggerezza del ricamo alla ricchezza del disegno. Del resto, dovendolo presentare nelle varie fiere nazionali e internazionali non potevo mostrare esecuzioni troppo semplici, e soprattutto non potevo riproporre sempre le stesse cose. E qui entra in gioco la fantasia, che è un elemento molto importante: nella nostra Associazione cerchiamo continuamente di fare qualcosa di nuovo e, dalle tovaglie delle origini, siamo arrivate a creare borse, stole e paralumi. Dico sempre che, se le vecchie ricamatrici vedessero il vestito da sposa o le bomboniere che abbiamo realizzato, penserebbero che siamo del tutto impazzite! Cerchiamo anche di fare disegni che siano più complessi rispetto a quello che si vede di solito: per evitare che i ricami sembrino piatti e per mettere in rilievo alcune parti rispetto ad altre, non usiamo un filo unico come tutti, ma ne mettiamo insieme tre diversi. Del resto, il segreto del successo del Deruta sta proprio nel disegno del ricamo. Se non sbaglio, anche il colore è molto importante nel Deruta sfilato… Il colore è un altro elemento fondamentale: i primi lavori che ho realizzato erano bianchi e panna, ma subito dopo ho iniziato a utilizzare altre colorazioni - verde, rosa, celeste e giallo, gli ultimi lavori - come del resto era anche nella tradizione del Deruta, realizzato su tele dai toni anche molto intensi. Molte persone di Santomoro, ad esempio, ancora ricordano il bellissimo spettacolo di queste tovaglie coloratissime che, una volta finite, venivano bagnate e stese al sole ad asciugare. In tanti mi hanno raccontato che sembrava quasi di entrare dentro l’arcobaleno. La novità dei nostri lavori di quest’anno, alla quale ho già cominciato a lavorare, sarà il rosso natalizio. Parlaci un po’ di te. Come è nata questa tua passione per il ricamo? Ho sempre avuto la passione per il ricamo. Nel 2004 andai a frequentare un corso in provincia di Firenze: vedendo i miei lavori mi proposero di tenere un corso e di insegnare alle altre. Io venivo da un’altra realtà - avevo fatto la ragioniera per anni e in quel momento ero una mamma a tempo pieno con due bambini piccoli - ma alla fine mi lanciai in questa avventura. Nacque così il primo gruppo di ricamo, poche persone che si ritrovavano la sera, finché finalmente, nel marzo del 2007, arrivammo a costituire la nostra attuale Associazione, “Ago, aga e fantasia”. Da allora la nostra attività non si è mai interrotta: oggi organizziamo corsi di ricamo - una quindicina in tutto le tecniche che insegno, compreso il Deruta - sia per principianti che per esperte, e non solo a Pistoia, nella sede dell’Associazione, ma anche a Montecatini Terme, a Maresca, a Cutigliano e, da quest’anno, anche a San Marcello. A settembre, come ogni anno, metteremo in mostra tutti i lavori dell’Associazione all’Oratorio di San Gaetano, accanto alla Chiesa di San Paolo a Pistoia. Ci puoi raccontare come è nata questa tua avventura alla riscoperta del Deruta sfilato? È nato tutto per caso: un’allieva di un mio corso mi portò due vecchi cuscini ingialliti con un ricamo assolutamente sconosciuto, il Deruta sfilato appunto. Inizialmente, per la raffinatezza della tecnica, credevo si trattasse di un antico filet dell’Alta Italia. Il nostro ricamo tradizionale infatti - il punto di Casalguidi, per intendersi - è molto più pesante. Da lì, nel 2008, è cominciata la mia ricerca: un’avventura lunga e difficile, durata in tutto ben due anni e mezzo. All’inizio, per quasi un anno, è stato il buio completo: tante persone mi hanno scoraggiato, alcuni mi hanno addirit- il territorio | 35 tura ostacolato. Nonostante questo, con l’aiuto di alcune allieve della mia Associazione e di tante persone generose, pian piano sono riuscita a ricostruire la tecnica. Molti mi hanno messo a disposizione gli antichi lavori di Deruta conservati nelle loro case ed è nato subito come un passaparola tra le persone, che spontaneamente hanno cominciato a cercarmi per offrirmi il loro aiuto. Dico sempre che era destino che incontrassi questa tecnica: tutte le volte che si chiudeva una porta, un’altra immediatamente si spalancava. Per tutti quelli che mi hanno messo i bastoni tra le ruote, ce ne sono stati altrettanti che, senza nemmeno conoscermi, si sono dati molto da fare per aiutarmi. Certo, ci sono voluti tanto impegno e determinazione, ma la cosa più bella di questa mia ricerca è stata proprio entrare in contatto con tante persone, entrare nelle loro case e nelle loro famiglie e diventare la confidente delle loro storie di vita. Un’esperienza umana straordinaria e coinvolgente. Durante una manifestazione a Cutigliano, ad esempio, un signore, quasi piangendo, mi ha raccontato i suoi ricordi di bambino, quando la madre lo incaricava di tagliare i mazzetti per creare la rete, perché aveva le mani molto piccole. Spesso penso che sia stato molto più emozionante ricostruire la storia di questo ricamo, che non arrivare a realizzarlo concretamente. Non appena lo hai riproposto, il Deruta sfilato, da tecnica ormai dimenticata, ha subito riscosso un successo incredibile… Ho presentato il primo lavoro di Deruta sfilato a una fiera in Valtopina nel 2009, dove tutti si incuriosirono moltissimo per questo ricamo mai visto prima, e da lì in poi è stato un crescendo. Il manuale è uscito nel maggio 2012 ed è già alla seconda ristampa. Anche all’estero piace moltissimo: una signora, che mi ha contattato dal Sudafrica tramite Internet, sta studiando il Deruta sfilato per insegnarlo alle sue allieve, e durante la Fiera di Parma ho avuto alunni spagnoli, francesi e inglesi. Recentemente sono venute a trovarci, per uno scambio culturale, addirittura ventisette ricamatrici giapponesi, accompagnate dalla loro insegnante. Abbiamo allestito una piccola mostra con i loro ricami, portati dal Giappone, e ne è nata una giornata splendida, che ci porteremo sempre nel cuore. Queste signore, venute appositamente per imparare il Deruta sfilato, hanno lavorato con un entusiasmo incredibile - avrebbero molto da insegnarci, quanto a educazione e precisione - e io ho voluto trasmettere loro tutti i segreti di questo ricamo, cosa che del resto faccio quotidianamente anche con le mie allieve: per insegnare davvero, bisogna svelare i segreti. Sei un’insegnante generosa… Ho cominciato a insegnare perché ero stanca di frequentare scuole nelle quali le insegnanti non rispondevano alle mie domande. Il mio scopo, invece, è sempre stato quello di portare seriamente avanti l’arte del ricamo e la mia soddisfazione più grande è vedere le allieve felici delle loro creazioni. Ci tengo molto a dire che ogni allieva nei miei corsi ha il suo lavoro e i suoi colori, assolutamente differenti da quelli delle altre. Io le seguo tutte singolarmente e progetto insieme a loro il disegno. A volte mescoliamo varie tecniche tra loro e non c’è mai stato, in tutta la storia dell’Associazione, un lavoro uguale a un altro. È una grande fatica dal punto di vista dell’insegnamento, ma perché il ricamo possa andare avanti ed evolversi, deve essere innovativo e non ripetersi mai. Una vera e propria missione, la tua? È un grande impegno ma, come dico sempre, quello con il ricamo, e con il Deruta in particolare, è stato un incontro voluto dal destino. Una cosa però è certa: non avrei potuto fare tutto quello che ho fatto senza l’aiuto della mia famiglia, che mi appoggia e mi sostiene nonostante abbia spesso la testa tra i fili! il territorio | 36 ALLA TAVOLA DI ANGELA CON LE RICETTE DI ZIA ILDE Si intitola “Alla tavola di Angela con le ricette di Zia Ilde. Un viaggio sulla strada Ximenes per assaporare la cucina genuina della Montagna Pistoiese”. È l’ultima pubblicazione di Angela Micaelli Battani (nella foto a destra); un volume di originali ricette di cucina, corredato da fotografie di Andrea Guerrini. Non è un semplice ricettario, è «un affascinante e gioiosa camminata dell’anima, dove il buon mangiare alza il bicchiere alla vita», scrive l’autrice che seppe con indicibile sentimenti narrare in un volume ricco di passioni, i colori, i sapori e le vicende dell’isola di Giannutri. Così ancora una volta la scrittrice vuol ricordare e difendere le particolarità di un luogo. In questa occasione quello dove ha trascorso la propria esistenza «Volete scoprire il tempio eterno? Un luogo privilegiato? Vi invito a fare un viaggio, su una strada che ha inciso l’esistenza del quotidiano vivere, ha creato dal desco misero di ogni giorno, il sedersi a tavola con sano e genuino mangiare. Il posto e il luogo? I paesi della Montagna Pistoiese!». A tavola con Angela è dunque il passaggio della vita attraverso l‘intimità con il cibo. Ogni ricetta ha una storia, un segreto, un amore, un abbraccio a un periodo vissuto. «Sediamoci alla mensa quotidiana e i sapori che degusteremo, avranno l’ebrezza di un canto di serena pace» scrive Angela. Ma chi è Zia Ilde? Una signora nata all’Abetone nel 1910, cameriera in un albergo, un lavoro che le ha permesso di conoscere personaggi famosi frequentatori di Abetone. Personaggi di cui Angela elenca con rigorosa precisione la presenza e che il lettore potrà scoprire leggendo il libro, ricco di numerosissime ricette di una cucina originale della Montagna Pistoiese, arricchita, ed è il caso della stessa scrittrice, anche dall’incontro con la cultura di altre zone. Il volume è stato presentato al pubblico dalla professoressa Daniela Fratoni e dall’architetto Roberto Prioreschi, nella sala consiliare del comune di San Marcello Pistoiese. Dove dinanzi ad un pubblico numeroso, attento e interessato ha fatto gli onori di casa l’assessore comunale alla cultura, Alice Sobrero. La professoressa Fratoni, presentando il volume, ha sintetizzato molto efficacemente: «Un libro di ricette, ma più propriamente possiamo considerarlo una scusa per parlare della Montagna, della nostra montagna che pare proprio attraversare un momento di inarrestabile declino». L’architetto Prioreschi, storico dei problemi della montagna, a sua volta brillante scrittore di due volumi a carattere fotografico sulla Montagna Pistoiese, ha prosegui- il territorio | 37 to la presentazione da un altro punto di vista, incentrando l’esposizione sull’aspetto turistico della Montagna Pistoiese. In particolare ha parlato dettagliatamente dei personaggi illustri che l’hanno frequentata nel recente passato portando la loro cultura che sicuramente ha inciso sulle popolazioni locali. Risalendo invece al presente ha sottolineato «Ci sono persone, che provenienti da ben più famose località, hanno deciso di eleggere a loro residenza questa Montagna e oltre ad abitarla la illustrano, la raccontano, la onorano, la difendono, la propagandano. Questo è il caso di Angela Micaelli Battani, una donna piccola di statura fisica, ma grande di animo, di sentimenti, battagliera, che nel corso degli anni ha dato lustro, non solo con i suoi scritti, a questo pezzo di mondo». In pochissimi giorni la prima edizione si è esaurita. La seconda è in ristampa. Il ricavato del libro sarà interamente devoluto in beneficenza alla Caritas. Sauro Romagnani POESIA, A SAN MARCELLO PISTOIESE NONA EDIZIONE DI “UN GIARDINO DI PAROLE” È una manifestazione di poesia, nata nel 2005, da un’idea dello scrittore e poeta pratese, oggi residente a San Marcello, Giampaolo Merciai, e raccolta dalla S.O.M.S. A. Baccarini di San Marcello. Oggi è giunta alla nona edizione. Il nome “Un Giardino di Parole” deriva dal fatto che la prima edizione doveva svolgersi nel giardino dell’ex Maeba di San Marcello, un ex locale da ballo e di ritrovo che negli anni ‘60 era frequentatissimo da persone provenienti da ogni dove, ma a causa della pioggia di quel pomeriggio, la manifestazione fu spostata nella vicina sala Soms A. Baccarini, sempre a San Marcello. «Questa circostanza ci fece capire che sarebbe stato più intelligente svolgere la serata al chiuso, così, dalla seconda edizione, pur lasciando il nome di “Un Giardino di Parole”, la manifestazione fu spostata nella stupenda chiesa di Santa Caterina. Chiesa piena di fascino e atmosfera, e adattissima a una serata di poesia» - racconta Giampaolo Merciai. Successivamente, a causa di problemi legati alla struttura della chiesa, l’ottava e la nona il territorio | 38 I poeti partecipanti alla nona edizione di “Un Giardino di Parole”. edizione si sono svolte nella vicina chiesa parrocchiale di San Marcello. Nella prefazione all’antologia della terza edizione lo stesso Merciai aveva spiegato il significato della manifestazione: «È un appuntamento che vuole unire, in un simbolico luogo d’incontro, la voglia di stare insieme e di sfogliare una pagina di cultura, cultura semplice, costruita attorno alle parole semplici di poeti “dilettanti” i quali, nella maniera che sanno e senza pretese, esprimono quello che sentono». Alla nona edizione, svoltasi l’otto agosto di quest’anno, hanno partecipato 24 poeti, dei quali 14 provenienti dalle province di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Genova e Bologna e 10 della Montagna Pistoiese. Il contenuto delle poesie lette da Alessandro Tonarelli, Alessia Merciai e Cristina Rizzo, è stato di alto livello. La serata, come consuetudine, è stata brillantemente presentata da Roberta Masi. Nelle nove edizioni hanno partecipato alla manifestazione oltre 150 poeti provenienti da moltissime città d’Italia. Sauro Romagnani il territorio | 39 SCATOLIFICIO MONTAGNA PISTOIESE UNA PRODUZIONE INDUSTRIALE CHE DIVENTA ARTE di SAURO ROMAGNANI Il core business di questa azienda sta nel nome: fabbricare scatole. Produrre scatole di cartone non è semplicemente realizzare dei contenitori: è design, è progetto e immaginazione, è conoscenza del mercato, dei gusti e delle preferenze dei consumatori, è una garanzia del prodotto che contiene, è un segno, una presentazione, un messaggio di marketing, è un’arte. Insomma non è una semplice operazione meccanica che si realizza con macchine ultramoderne, ma prive di fantasia se non guidate dalla mano e dalla maestria dell’uomo. Quando vedi realizzata una di queste scatole capisci che sei dinanzi a un prodotto di alta classe. Tutto questo accade nello Scatolificio Montagna Pistoiese, specializzato nella produzione di packaging per il settore della pelletteria, articoli da regalo, ma anche in lavori di cartotecnica quali stampaggio off-set, a caldo e serigrafico, accoppiatura carta e cartoncino, fustellatura, incollatura astucci e fasciatura scatole. I macchinari di cui dispone lo Scatolificio Montagna Pistoiese, azienda socia dal 1993 della Bcc di Maresca (oggi Bcc Vignole e Montagna pistoiese), sono specializzati e all’avanguardia, permettono ottimi risultati operativi, tanto che è un giusto motivo d’orgoglio vederne esposti i prodotti nelle lussuose vetrine di alcune grandi città quali Firenze, Parigi, Londra, New York. «Nonostante la nostra decentralizzazione, siamo conosciuti da grandi marche italiane ed estere per la qualità del nostro prodotto e per la nostra serietà professionale» dicono gli amministratori Marco, Paolo e Nicoletta Zinanni e Raffaele Vignozzi. In piedi da sinistra: Paolo Zinanni, Marco Zinanni e Raffaele Vignozzi. Seduta: Nicoletta Zinanni. Le innovazioni In questi anni l’azienda si è costantemente evoluta e ha guardato con attenzione alle novità sia dei macchinari per la produzione, sia all’ambiente, sia alle nuove esigenze del mercato. L’ultima specializzazione è stata raggiunta nella produzione di scatole di pregio per la confezione di distillati e vini fra i Vincenzo Zinanni. più prestigiosi d’Italia, fra cui quelli della tenuta Ornellaia di Bolgheri, in Toscana e della cantina Roberto Castagner Acquaviti, in Veneto, oppure la produzione di raffinate scatole per regali d’arte. È ancora in fase di ultimazione l’impianto fotovoltaico installato sul tetto che oltre a permettere una produzione di 50 kwh, ha consentito la sostituzione della vecchia copertura realizzata in amianto. I mezzi di trasporto sono stati rinnovati ed è in corso una trattativa per l’acquisto di un nuovo macchinario, capace di produrre mini scatole, che consentirà di far fronte a nuove richieste di mercato. La storia L’ azienda nasce nel 1959 per volontà di Amos Zinanni e Saul Vignozzi, due persone intraprendenti che si inventarono una professione per i propri figli. Agli inizi la minuscola azienda realizzava scatole ruvide e senza colore utilizzate per l’imballaggio di viti, spilli e componenti elettrici prodotti nello stabilimento Smi di Limestre, sulla Montagna Pistoiese. L’attività era svolta nello scantinato della casa del signor Zinanni, impiegava tre operai. Successivamente iniziarono richieste più consistenti di scatole da cartucce da parte dello stabilimento Smi di Campo Tizzoro e quindi per motivi di spazio negli anni 1967-1968 nacque la nuova sede, che L’AZIENDA | 40 portò la vecchia, realizzata dopo lo scantinato, da 855 mq. agli attuali 1.441 mq. di copertura, rimasta quasi invariata se si esclude qualche modesto ampliamento e qualche variazione interna. A seguito di crisi nel settore avvenne il primo piccolo cambiamento nella produzione che portò alla lavorazione del cartone ondulato e triplo per l’imballaggio esterno dei prodotti. Siamo agli inizi degli anni ’80. I maggiori clienti erano Saeco e Metalcastello entrambe di Porretta Terme; la prima è produttrice di macchine per caffè espresso e la seconda di ingranaggi per l’industria automobilistica. In quel periodo arrivò inaspettata, la convocazione da parte di una grossa griffe della moda fiorentina, rimasta anche attualmente il maggiore cliente. Il salto fu dovuto alla fantasia di Vincenzo Zinanni, che aveva nel frattempo studiato un prototipo di piccole scatole destinate ad aziende artigiane di sua conoscenza. Fu un successo e l’inizio di profonde innovazioni. Vincenzo Zinanni Vincenzo Zinanni, riservato e concreto. Un uomo che ha creduto fino dai primi momenti in questa azienda, difficile da mettere in campo e far progredire. Dopo aver “tirato” per questa attività l’intera vita, ora si è ritirato. Da tempo ha superato i 70. Quando lo incontro è insieme ai soci e “allievi”, è molto soddisfatto perché l’azienda ha superato il cinquantaquattresimo anno di attività, arrivando ad avere tredici addetti (oltre ai quattro soci) e un fatturato di 1,2 milioni di euro. «Siamo molto soddisfatti soprattutto per aver festeggiato insieme a tutti i nostri dipendenti, quelli attualmente in servizio ma anche con quelli che lo sono stati nel corso di questi anni», dice. Questa non è cosa di poco conto perché testimonia un grande attaccamento a ciò che generalmente si definisce sbrigativamente azienda. Se però andiamo a ben vedere essa è fatta di molte parti fra cui un core business, una missione, strutture produttive, relazioni industriali, finanziamenti, un ambiente interno ed esterno e, soprattutto, maestranze, i dipendenti che sono la parte più preziosa. «I nostri dipendenti sono preziosi, sono tutti locali e affezionati al lavoro e al luogo come noi. Questa azienda è rimasta qui fino dalla nascita, per affezione alla zona, perché dopo la cessazione dell’attività dell’Europa Metalli di Campo Tizzoro, noi avremmo dovuto prendere la decisione di trasferirci. L’Europa Metalli, ex SMI, ci forniva il novanta per cento del lavoro e del fatturato. E vorremmo ricordare e sottolineare che siamo nati grazie proprio alla SMI di Campo Tizzoro. Per superare questo ostacolo abbiamo studiato e cercato nuove soluzioni e, nonostante la nostra decentralizzazione, siamo riusciti, grazie a una grande specializzazione, a farci conoscere dai grandi nomi di molte aziende italiane per la qualità del nostro prodotto e per la nostra serietà professionale». La terza generazione Vincenzo Zinanni e Tommaso Vignozzi, soci e figli dei fondatori, rappresentano la seconda generazione dell’azienda. A loro sono succeduti i figli: Paolo, Marco, Nicoletta Zinanni e Raffaele Vignozzi. «Ci sono stati momenti molto difficili, ma la serietà, l’esperienza e la cura del proprio lavoro anche dei particolari apparentemente insignificanti, ci hanno regalato risultati concreti e duraturi. Noi nipoti non dimentichiamo alcuni piccoli episodi accaduti ai nostri nonni. Due tra i tanti: il pagamento con un servito di piatti da parte di una ditta in crisi (conservato ancora oggi come un cimelio dato che il credito era di 20 milioni di lire, somma non indifferente per il 1979); la mancanza completa dei vetri alle finestre, appena costruita la nuova sede, perché erano finiti i soldi e quella fu ritenuta una privazione accettabile». Sauro Romagnani L’AZIENDA | 41 FALLANI CARAMELLE, DOLCEZZA DAL 1926 È cambiata la sede, sono passate tre generazioni e oggi non si incartano più a mano come una volta, ma la ricetta e il gusto delle caramelle Fallani sono rimaste le stesse di quasi un secolo fa. È proprio la continuità della lavorazione artigianale il segreto dell’azienda, fondata nel 1926 da Lorenzo Fallani, condotta poi dal figlio Rodrigo, dal nipote Paolo, e oggi dalla figlia di quest’ultimo: Irene Fallani, assieme al marito Matteo Gigli. La produzione di oggi segue ancora la tradizione dei laboratori delle farmacie fiorentine, dove a inizio Novecento si fabbricavano i confetti d’orzo. E a Firenze, all’interno di un’abitazione a Ugnano, i Fallani, con la passione per i dolci, cominciarono a produrre la prima specialità: i duri di menta fatti con zucchero cotto, lavorato e tirato in modo da diventare spugnoso e soffice, a forma di bastoncino o di torciglione, al sapore della menta, dell’arancio o della fragola. Con gli anni, l’azienda “fatta in casa” si ingrandì: fu costruito un piccolo capannone, furono acquistate delle macchine e sperimentata la produzione di caramelle all’orzo, che allora si facevano quasi unicamente nel retro delle Farmacie Fiorentine. Le pastiglie venivano confezionate a mano dalle signore del quartiere o vendute sciolte, nei coni di carta, alle fiere e alle processioni. Elena Calzolai e Paolo Fallani con le targhe premio ricevute a Palazzo Vecchio nell’ambito della 43ª giornata dell’artigiano. Il rispetto della tradizione Dal 1995 il laboratorio ha sede a Empoli e oggi l’azienda può contare su sette dipendenti, oltre ai due soci amministratori e su una produzione che ha raggiunto i 50 milioni di caramelle l’anno, con un fatturato in crescita, vicino al milione di euro. Alle storiche pastiglie all’orzo, si affiancano altri gusti classici come rabarbaro, menta, anice, liquirizia, propoli e miele, la caramella balsamica per fumatori, quella dell’erborista con fruttosio e tanti aromi diversi, e una caramella a forma di bastoncino al sesamo, chiamata “croccantino al sesamo”, oltre alle nuove linee biologiche e senza zucchero. «Quello che ci contraddistingue è l’attenzione alla qualità e il rispetto della ricetta tradizionale con cottura a fuoco diretto, che ci differenzia rispetto alle produzioni di tipo industriale - spiega Matteo Gigli, socio amministratore assieme alla moglie Irene Fallani -. È un procedimento molto più lento: noi abbiamo tre caldaie di cottura da 45 chili, mentre una medio-piccola industria ha macchine che in un’ora fanno 400 chili di caramelle. La nostra dimensione ci permette anche di personalizzare le ricette e di eseguire diverse lavorazioni a marchio con volumi ridotti: ad esempio per le banche o per le concessionarie di auto, ma anche per l’apicoltore che vuole realizzare le caramelle con il proprio miele». L’AZIENDA | 42 Artigianato da Fiorino d’oro Nel 2010 l’azienda, unica in Toscana e tra le sole cinque in Italia a produrre caramelle artigianali, ha ricevuto il Fiorino d’oro assegnatole nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio di Firenze, nell’ambito della 43ª Giornata dell’Artigiano. La signora Elena Calzolai, che assieme al marito Paolo Fallani per tanti anni ha gestito l’attività, ha inoltre vinto il primo premio al concorso “L’artigiano in 40 parole”, promosso da Confartigianato e dal quotidiano La Nazione. Si chiedeva di raccontare con un breve pensiero cosa significhi essere artigiano. La signora Elena ha risposto così: “Ieri mestiere, oggi avventura. Entra nel cuore e nel cervello, fa soffrire e gioire, coinvolge e sconvolge. Per un sogno, un progetto sei pronto a rischiare tutto perché l’artigiano ha un modo tutto suo di pensare, di guardare, di vivere”. Dario Zona Il rispetto della tradizione è assoluto anche per quanto riguarda le confezioni: «Siamo rimasti tra le pochissime aziende a realizzare l’involucro con le puntine e il sacchettino “con il ciuffo”, perché così le macchine incartano e imbustano più lentamente. Non abbiamo rinunciato al disegno e alla forma originale - spiega Matteo Gigli - proprio perché le nostre caramelle sono le stesse di una volta e le persone apprezzano questa continuità». Lo testimoniano alcuni messaggi inviati al sito internet della Fallani, dove c’è chi racconta di aver scoperto da piccola le caramelle all’orzo, con i regalini della mamma, o grazie alla nonna farmacista. Se le caramelle sono rimaste le stesse, a cambiare nel tempo sono stati i canali di vendita: «Non si vedono quasi più gli ambulanti di fiere e mercati, e rimangono pochi grossisti - spiega Matteo Gigli -. I nostri clienti sono principalmente i gruppi della grande distribuzione, che portano i nostri prodotti nei supermercati e ipermercati di quasi tutta l’Italia”. Tra le nuove possibilità commerciali, ci sono i mercati esteri: «Quest’anno abbiamo venduto mezzo container di caramelle in Giappone. Dovremmo partire con la Cina e abbiamo richieste anche dalla Croazia e dalla Grecia. Anche all’estero c’è una riscoperta delle lavorazioni artigianali e va tanto il biologico». Tra gli ultimi investimenti della Fallani (socia da alcuni mesi della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese) oltre all’ampliamento dei locali per il magazzino, c’è proprio quello nelle certificazioni di qualità dei prodotti, anche in chiave bio. L’AZIENDA | 43 VALERIO PUCCIANTI, PODISTA DI FONDO A 91 ANNI È un uomo straordinario, Valerio Puccianti. È nato il 3 luglio 1922 nel Comune di San Marcello Pistoiese, nella frazione di Bardalone in località Villa Magra. Dopo aver compiuto gli studi alla scuola elementare a Campo Tizzoro e avviamento professionale aziendale della SMI (Società Metallurgica Italiana), è successivamente assunto, per quattro anni, dal 1935 al 1939, come operaio dalla stessa SMI. Diventa partigiano nel 1943, nella Brigata Gino Bozzi. Alla fine del conflitto emigra prima in Germania, successivamente in Francia, dove lavora alla Citroën come metalmeccanico fino all’età della pensione. Da sempre dedito alla pratica sportiva, dallo sci di fondo al nuoto dove ha praticato anche competizioni, ha però nel cuore la corsa a piedi. Campione del mondo nella categoria degli ottuagenari, Valerio ha vinto centinaia di coppe e medaglie. Anche quest’anno, il 30 giugno 2013, ha partecipato alla Pistoia-Abetone all’età di 92 anni. Valerio ha raggiunto la cifra di ben 1550 gare podistiche percorse sia in Francia sia in Italia. Contando i chilometri che ha corso a piedi nella vita si fa il giro del mondo per tre volte. Mi scrive spesso, siamo amici da molto tempo e occasionali compagni di allenamento e corse podistiche. In una lettera del 2012, mi diceva: «Domenica 30 settembre scorso ho fatto la mia 1546ª gara podistica, la Parigi-Versailles di 16 chilometri e 300 metri. Un percorso bello e difficile che ho fatto in 2 ore e 39 minuti». La domenica precedente Valerio aveva gareggiato alla 24 ore di Saint- Maixent, nella quale ha percorso 100 chilometri e 260 metri, alla velocità di 4,18 km orari. Così commentava la gara: «sembra che sia uno dei migliori tempi, nella categoria 90-95 anni. Molto sono stato incoraggiato, non tanto per la distanza percorsa ma per averla fatta a 90 anni. Sono molto contento perché la corsa, lo sport, mi consola anche delle recenti perdite familiari che mi hanno colpito». Valerio ha perduto la propria moglie nel gennaio scorso. Alla lettera, scritta di suo pugno con una calligrafia che pare una stampa, tanto è precisa e uniforme, Valerio aveva allegato la pagina del giornale che ha pubblicato i risultati della gara. Incredibile. Lo conferma e lo testimonia il quotidiano francese “La Nouvelle République” nella rubrica Sports et loisir, che pubblica un bell’articolo (nella foto sopra) dedicato a ‘Le doyen’, Valerio Puccianti, ovvero al decano che ha passato il traguardo dei 100 chilometri. Questo è Valerio Puccianti a novantuno anni compiuti. I premi e i riconoscimenti ottenuti non si contano. Il 31 luglio di quest’anno il comune di San Marcello, nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio comunale (nella foto della pagina a fianco), gli ha conferito per meriti sportivi, il premio Ponte d’Oro IL personaggio | 44 2013. Il premio è stato istituito dall’amministrazione comunale di San Marcello per riconoscere a coloro che in vita si sono distinti nelle arti, nello sport, nelle scienze o in particolari attività di volontariato e per questi motivi danno lustro al territorio comunale essendone originari o avendo prodotto con la loro attività risultati positivi per la comunità locale. Alla commovente cerimonia era presente la figlia Tatiana, venuta a San Marcello da Parigi, accompagnata da numerosi parenti e amici. Per questa occasione il Comune ha anche avanzato la richiesta di intitolare a Valerio Puccianti uno dei numerosi pianetini che gli astrofili ogni hanno scoprono all’Osservatorio Astronomico di Pian de’ Termini. Nel 2012 Valerio ha pubblicato un libro di memorie, curato da Paolo Caporali, sulla resistenza intitolato “Mille Papaveri Rossi”. In questi giorni mi ha donato un libro “riservato”, non in commercio. Lo ha scritto dopo la recente scomparsa della moglie Aurora Rita Filoni, conosciuta col nome di Lola. Un libro intimistico di ricordi personali pervaso di grande sensibilità e amore verso Lola alla quale Valerio dedica un ultimo pensiero: «Ho vissuto con lei sessantacinque anni e avrei voluto continuare». Sauro Romagnani IL personaggio | 45 LO SCULTORE GIUSEPPE GAVAZZI DONA UNA SUA OPERA ALLA FONDAZIONE «Come tutte le cose della mia vita, l’amore per l’arte è nato per caso», sostiene l’artista Giuseppe Gavazzi, così tanto amato e celebrato da pubblico e critica da aver da tempo riempito di poesia e colore, grazie alle sue sculture variopinte, le principali mostre e musei sia in Italia sia all’estero. Eppure così davvero non sembrerebbe, vista la profonda complessità realizzativa e concettuale delle opere dello scultore pistoiese: una poesia universale, la sua, celata dietro una semplicità solo apparente, ma in realtà capace di parlare direttamente al cuore dello spettatore. Con i loro colori saturi e brillanti, in un carosello di materiali e tecniche sempre diverse («perché a cambiare ci si rinnova sempre»), le sculture di Giuseppe Gavazzi svelano a chi voglia ascoltarle tutta la gioia e la speranza di cui sono messaggere. “Guardatemi tutti”, questo il titolo dell’opera, grida dunque al mondo anche la gioiosa figura femminile - avvolta in un vestito azzurro dai dettagli color oro, quanto mai luminoso e splendente - ritratta nella scultura in terracotta policroma, che l’artista, sabato 22 giugno, ha donato alla Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese. Il tema è fra i prediletti del celebre scultore: un’umanità innocente, malinconica e gioiosa al tempo stesso, dalle forme morbide e dai colori intensi, ricavati, come in una bottega medievale, direttamente dalla terra e dai suoi pigmenti, quella raffigurata nelle opere di Giuseppe Gavazzi. «È nato tutto un giorno, quasi quarant’anni fa, quando in Svizzera feci fare delle analisi ai colori che stavo usando al tempo. Mi dissero che, con il tempo, sarebbero svaniti. No - dissi - le mie sculture non si devono spengere nel tempo! Allora mi misi alla ricerca di colori buoni e ho imparato poi anche a farmeli da solo», spiega lo scultore, le cui brillanti cromie illuminano delicate figure di madri teneramente abbracciate ai propri figli, festosi ritratti di bimbi presi da giochi spensierati, ma anche trasfigurazioni fantastiche Il presidente della Fondazione Franco Benesperi e l’artista Giuseppe Gavazzi con la scultura “Guardatemi tutti” raffigurata anche nella pagina a fianco. LA FONDAZIONE | 46 dei tanti animali che affollano i cortili della nostra campagna (sono i cavalli, i gatti e i ciuchini, i più amati dallo scultore pistoiese): questi i protagonisti assoluti di un’arte senza tempo, carica di pace, di stupore e di infinita poesia. «Artisti come Gavazzi, espressioni illustri del nostro territorio, meritano di essere valorizzati e fatti conoscere ancor di più di quello che già non sono», aveva dichiarato Franco Benesperi, presidente della Fondazione il 15 dicembre 2012, durante l’inaugurazione, al Museo Nazionale di Casa Giusti a Monsummano Terme, della mostra dello scultore “La maternità, i fanciulli, la poesia”. «L’attività della Fondazione va proprio in questa direzione e da un simile evento non possiamo che uscirne notevolmente arricchiti», aveva ulteriormente spiegato il presidente della Fondazione, il cui contributo aveva consentito la realizzazione dell’esposizione, prorogata poi fino al 2 giugno per l’alta affluenza di pubblico. Nel rispetto delle finalità statutarie e istituzionali della Fondazione, e in favore, quindi, della crescita e dello sviluppo del proprio territorio, l’opera donata verrà ora messa a disposi- zione della cittadinanza, affinché ne benefici per mostre, pubblicazioni e altre iniziative di carattere culturale. Silvia Mauro LA FONDAZIONE | 47 VANNI MELANI DONA ALLA FONDAZIONE I DIPINTI DEL PADRE VASCO Nove i dipinti del padre Vasco che Vanni Melani ha donato, lo scorso 17 luglio, alla Fondazione Banche di Pistoia e VignoleMontagna Pistoiese, come epilogo e coronamento della ricca ed esaustiva esposizione “Vasco Melani (1910-1976). Un intellettuale del fare”, inaugurata sabato 22 dicembre 2012 nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale pistoiese. Una mostra antologica di grande respiro, premiata anche da un’alta affluenza di pubblico, quella a cura di Anna Agostini, realizzata grazie al contributo della Fondazione Banche di Pistoia e VignoleMontagna Pistoiese, con la collaborazione del Museo Civico, del Comune di Pistoia e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. «Mio padre si sarebbe sentito rappresentato da questa antologica e ne sarebbe stato feli- ce», concluse con commozione il figlio Vanni, durante la presentazione dell’esposizione. «A lui mi legava ovviamente l’amore filiale, ma era per me anche un maestro d’arte e soprattutto un amico». Per tutti i pistoiesi, di ieri e di oggi, invece, fu soprattutto uno degli indiscussi protagonisti della vita culturale cittadina del Novecento, un intellettuale eclettico dai molteplici interessi, la cui attività ha spaziato in un campo di azione quanto mai vasto: dalla pittura alla scrittura, dalla ricerca archeologica alla didattica artistica, dall’esperienza militare in Africa alla partecipazione alla Resistenza, dalla direzione del Museo Civico alla divulgazione dell’arte contemporanea. Molti furono i settori toccati dall’intensa attività di Vasco Melani, scrittore e artista, fiorentino di nascita ma pistoiese di adozione, capace, grazie a un senso civico di prim’ordine e a una intensa passione per la cultura e per la sua divulgazione - trait d’union delle sue molteplici attività - di superare, nei molti campi in cui si è applicato, i limiti imposti dall’oggettiva scarsezza di mezzi che affliggeva il dopoguerra italiano. Indubbiamente l’educatore più vitale, versatile e generoso che Pistoia e i suoi abitanti abbiano mai avuto. Un messaggio di impegno e speranza, quello di Vasco Melani, come sottolineò, durante la presentazione della mostra, il presidente della Fondazione Franco Benesperi: «Una figura che tanto ha contribuito alla vita culturale pistoiese del dopoguerra e che meritava di essere riscoperta e valorizzata». L’allestimento espositivo, che si sviluppava nei quattro locali delle Sale Affrescate, ne analizzava, perciò, la complessa Il presidente della Fondazione Franco Benesperi e Vanni Melani mostrano e poliedrica figura di artista, uno dei dipinti donati. Nella pagina a fianco altre opere oggetto della pubblicista, scrittore e archeologo, esibendo ben cindonazione. LA FONDAZIONE | 48 nente. Grazie alla generosità di Vanni Melani, del resto, esattamente due anni fa la stessa Fondazione e l’Istituto di Storia Locale, suo organo interno, avevano già ricevuto in donazione, affinché fossero resi consultabili al pubblico, i “Diari di guerra” di Vasco Melani, preziose testimonianze dell’esperienza coloniale in Etiopia, nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, dell’allora ufficiale militare. Anche i quadri donati, come è nelle finalità istituzionali della Fondazione - che fin dalla sua costituzione «opera per sostenere e valorizzare il territorio e le sue personalità più illustri e rappresentative», come ha ricordato il presidente Benesperi - saranno messi a disposizione della cittadinanza per mostre, pubblicazioni, ricerche e altre iniziative pubbliche di natura culturale. Silvia Mauro quanta opere circa, fra pitture a olio, disegni e riproduzioni di quadri non reperibili, avvalendosi anche di ulteriore e svariato materiale documentario di approfondimento, come cataloghi di mostre, articoli di giornale, foto, lettere e altri scritti. Un voluminoso e ricco corpus espositivo, teso a dare conto dei numerosi temi e ambiti di interesse toccati dall’opera di Vasco Melani, versatile intellettuale, al quale si devono, in particolare, sia l’adozione del sistema di catalogazione delle collezioni civiche di Pistoia, tuttora in uso, sia la diffusione in città di un interesse per l’arte contemporanea del tutto nuovo e aperto alle influenze europee, sia la promozione della ricerca e della salvaguardia dei beni archeologici del territorio. Ed è dunque a seguito della fortunata esposizione, e ponendosi nel solco dell’amore e dell’interesse che il padre ha sempre manifestato per la città e per la sua crescita culturale, che il figlio Vanni, a sua volta apprezzato scultore ed ex-docente di educazione artistica, ha voluto donare alla Fondazione nove dei dipinti messi in mostra - realizzati dal padre dal ‘29 al ’64 - affinché diventino oggetto di studio e di esposizione pubblica perma- LA FONDAZIONE | 49 MERAVIGLIOSA PRAGA dal 17 al 21 luglio 2013 di Emanuela Ferri, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese PRAGA chiamata la città delle 100 torri (anche se in realtà sono più di 500…) Città sorprendente e profondamente affascinante, dal glorioso passato e dal luminoso futuro; centro principale del regno di Boemia, Praga è culla di artisti e scenario di opere tra le più importanti: si pensi al Don Giovanni di Mozart o al Faust di Goethe o ancora alle trame di Franz Kafka. Arrivati a Praga mercoledì 17 luglio, siamo stati accolti dalla nostra guida Tereza che ci ha accompagnato per tutta la durata del viaggio. Il tempo di lasciare le valigie all’hotel e subito partenza per la Minicrociera sul fiume Moldava con cena a bordo, assistendo a uno spettacolo unico e suggestivo, ammirando le bellezze della città. La mattina dopo, abbiamo iniziato la visita di Praga: la Cattedrale di San Vito, il cambio della guardia, che avviene allo scoccare di ogni ora, e il Castello di Praga, il più grande fra gli antichi castelli oggi esistenti. Non poteva poi mancare la passeggiata sul ponte Carlo (commissionato da Carlo IV), tra venditori ambulanti e artisti di strada, sotto lo sguardo impassibile delle trenta statue barocche allineate lungo i parapetti. Dopo pranzo, passando dalla piazza della città vecchia accanto al Municipio, abbiamo ammirato l’orologio astronomico che sorge su una torre gotica: allo scoccare di ogni ora i dodici apostoli sfilano davanti a due finestre sopra l’orologio chinando il capo sulla numerosa folla che sempre si raduna in attesa dell’evento. Nel pomeriggio è stata la volta del Quartiere Ebraico e della Sinagoga. Abbiamo visitato il Museo e, passando dal vecchio Cimitero Ebraico, il più antico terreno di sepoltura che sia conservato in Europa, siamo arrivati alla Sinagoga, la più vecchia d’Europa ancora in attività. La sera abbiamo avuto modo di assistere a uno degli spettacoli che si tengono alla Fontana Krizikova; un gioco d’acqua e di luci a suon di musica, abbinato a un balletto. Affascinante e molto emozionante. Venerdì 19 luglio, siamo ripartiti in bus per la visita del castello di Konopiste, fondato nel Medioevo e ricostruito per ordine dell’Arciduca austriaco Francesco d’Este, circondato da un vasto parco ricco di piante e animali, fra i quali pavoni e orsi. È una testimonianza di quelle che furono le due grandi passioni TURISMO INSIEME | 50 dell’arciduca: la caccia e San Giorgio. Circa 100 mila cimeli adornano le pareti del palazzo, ognuno con la data e il luogo dell’abbattimento (sembra che in 25 anni l’arciduca abbia abbattuto circa 300.000 animali). Dopo pranzo abbiamo visitato il castello di Karlsteine, il più importante castello della Boemia, arroccato su uno spuntone di roccia, fondato durante il regno dell’Imperatore Carlo IV; a tutt’oggi al suo interno si conservano importanti documenti e gioielli fra i quali anche quelli della Corona e diverse reliquie dei Re Boemi. La giornata del sabato è stata interamente dedicata alla scoperta di angoli nascosti della città. Dopo una breve sosta a Piazza Venceslao, famosa per la tragica fine di Jan Palach, siamo andati nel quartiere di Mala Strana che significa “piccola città”, passando dal giardino di Valencia, dal Muro dei Sospiri o di John Lennon (dopo l’assassinio divenne un eroe pacifista per molti giovani cechi) pieno di graffiti e di scritte, dall’isola Campa definita “piccola Venezia”. Dopo il pranzo nel famoso locale della “bodeguita del medio”, nel pomeriggio siamo saliti sulla torre dell’orologio per ammirare la città dall’altro, terminando con la visita alla Chiesa del Bambin Gesù. La domenica mattina, partenza con bus per Kutna Hora (il cui significato è “montagna dove si cerca l’argento”), dal 1995 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, dopo una breve sosta all’ossario di Sedlec, che contiene circa 40.000 scheletri umani, molti dei quali usati come elementi decorativi. Ktuna Kora ebbe fama grazie all’industria estrattiva dell’argento e divenne la seconda città per importanza del Regno di Boemia, dopo Praga. Qui abbiamo visitato la Zecca reale, chiamata Corte Italiana, e la chiesa di Santa Barbara, protettrice dei minatori. Nel pomeriggio siamo stati accompagnati all’aeroporto, con rientro in Italia in tarda serata. Concludendo, si può affermare che siamo stati conquistati dal fascino di Praga: la sua bellezza è quasi magica! Hanno partecipato alla gita: Franco Pratesi Innocenti, Laura Turi, Mauro Meoni, Daniela Rossi, Filippo Carlo Spini, Rosella Pansolli, Alessandro Grasso, Annamaria Parretti, Riccardo Pacini, Emanuela Ferri, Deanna Gavazzi, Marcella Sichi, Paolo Marini, Laura Tesi, Elio Squillantini, Rosangiola Giabbani, Ermanno Mazzoni, Carla Pellegrineschi, Mario Venturi, Marilena Corrieri, Italo Gestri, Francesco Santini, Maria Elvira Gori. TURISMO INSIEME | 51 IL GRAN PRINCIPE FERDINANDO DE’ MEDICI (1663-1713) COLLEZIONISTA E MECENATE Ricorre quest’anno il terzo centenario della morte del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, l’erede al trono toscano, figlio del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa d’Orléans. Figura di spicco allo scadere del Seicento, Ferdinando si distinse per l’amore per la cultura, nel senso più pieno del termine. I suoi interessi collezionistici e mecenatizi si svilupparono in parallelo a quelli per il teatro, per la musica, per la scienza, facendo del giovane delfino un vero e proprio faro nella Firenze del tempo. La mostra che la Galleria degli Uffizi gli dedica, curata da Riccardo Spinelli, vuole rendere omaggio a questa straordinaria personalità, eclettica e articolata, presentandone le caratteristiche salienti in merito al collezionismo artistico, ma anche alla passione per lo spettacolo. Nelle sale al piano nobile della Galleria vengono presentate opere e documenti significativi della vicenda biografica del Delfino toscano che, premorendo al padre, il 31 ottobre 1713, non ebbe pieni doveri di Stato, potendo così sviluppare quelle passioni che lo accompagnarono nella pur breve vita. Le prime sezioni illustrano gli interessi giovanili per la musica e per il teatro e i luoghi di tale interesse, soprattutto la villa di Pratolino, palcoscenico ideale per gli ozi e i divertimenti del principe. Accanto a lui si possono vedere i suoi musici, i suoi librettisti, gli uomini che si occuparono della sua educazione, affidata ai ‘migliori ingegni’ della Firenze tardo secentesca. Evaristo Baschenis (Bergamo 1617-1677) Natura morta di strumenti musicali 1650 circa. Olio su tela Lugano, Butterfly Institute Fine Art Giovan Battista Foggini (Firenze 1652-1725) Ritratto del Gran Principe Ferdinando de’ Medici 1679-1681 circa. Marmo scolpito New York, The Metropolitan Museum of Art, Purchase, The Annenberg Foundation Gift Fra queste, una sezione è dedicata alle nozze del principe con Violante Beatrice di Baviera, alle cerimonie fiorentine del tempo, ai lavori di adattamento della reggia di Pitti, che subì un massiccio restauro, documentato in mostra da disegni e altre memorie. Nelle sale successive, dedicate alla prima fase del collezionismo artistico di Ferdinando, vengono presentati quei pittori graditi al giovane principe, soprattutto fiorentini o naturalizzati tali, verso i quali l’erede al trono mostrò una preferenza che in alcuni casi, come quello di Anton Domenico Gabbiani, non venne mai meno e non subì eclissi, anche quando i gusti di Ferdinando, allo scadere del Seicento, si orientarono verso le scuole extra-toscane. Due settori nei quali il principe si distinse con particolare incisività, nel campo del collezionismo e del mecenatismo, furono la natura morta e la scultura. Nel primo Ferdinando mostrò un gusto decisamente scelto, individuando in Bartolomeo Bimbi il grande artista locale, quello che meglio di altri poteva ben rappresentare la corrente più moderna, compiutamente barocca, di questo filone artistico. Nel contempo, grazie a una fitta rete di consulenti, procacciatori, esperti, il principe tenne d’occhio il mercato ‘straniero’, peninsulare come europeo, facendo arrivare in collezione le opere dei più LA MOSTRA | 52 Massimiliano Soldani Benzi (Montevarchi 1656 - Galatrona 1740) Allegorie delle Stagioni: L’Estate (Trionfo di Cerere) Ante 1708. Terracotta Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti brillanti artefici che per lui produssero sensazionali capolavori, spesso eseguiti a Firenze, tra questi il napoletano Giuseppe Recco, Munari, Fardella, Crespi, Campidoglio, Tamm e tanti altri presenti in mostra. Nel campo della scultura Ferdinando protesse i maestri locali, privilegiando Giuseppe Piamontini, Giovan Battista Foggini, Balthasar Permoser e Massimiliano Soldani Benzi, che produssero per il Delfino alcuni dei loro capolavori, la maggior parte dei quali è visibile, per la prima volta, nelle sale della mostra. Un altro aspetto che l’esposizione degli Uffizi intende evidenziare è quello del collezionismo di opere antiche da parte del principe. Ferdinando, infatti, non si limitò a raccogliere opere di artisti contemporanei ma, nella migliore tra- dizione medicea, si interessò costantemente della pittura cinque-secentesca, non solo italiana, facendo arrivare a Firenze una mole enorme di dipinti, molti dei quali capolavori che oggi fanno la ricchezza dei nostri musei, degli Uffizi come della Galleria Palatina o del Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano. In questo settore, l’intraprendenza collezionistica del principe raggiunse livelli mai visti in famiglia: Ferdinando, pur di assicurarsi i grandi capolavori sacri ancora conservati nelle chiese di Firenze, della Toscana ma anche in altre zone d’Italia, procedette con una frenetica ‘campagna acquisti’ di prestigiose pale, fornendone le copie, finanziando interi restauri delle strutture che contenevano gli originali, comprando e pagando salati alcuni capolavori dell’arte occidentale. Allo scadere del Seicento, tuttavia, le preferenze artistiche di Ferdinando variano sensibilmente e si indirizzano verso le grandi scuole che non siano la toscana: sono gli anni della scoperta di maestri quali Sebastiano Ricci e il nipote Marco, Giuseppe Maria Crespi, Alessandro Magnasco, Anton Francesco Peruzzini, Niccolò Cassana, Rosa da Tivoli, Francesco Tervisani, molti dei quali presenti a Firenze, invitati dal principe, attentissimo alle novità in campo figurativo, nonostante il declino psico-fisico che segna gli ultimi anni di vita, caratterizzati da un invecchiamento precoce e inesorabile. La mostra si conclude con una sezione dedicata a questi anni finali, assieme a ritratti e altre testimonianze, corollario di una biografia ‘per oggetti’ che si spera faccia conoscere meglio questa eccelsa personalità, nodale nell’arricchimento del patrimonio artistico di Firenze. Red. Il Gran Principe Ferdinando de’ Medici (1663-1713) collezionista e mecenate Galleria degli Uffizi, Firenze Fino al 3 novembre 2013 Orario: tutti i giorni 8.15 – 18.50, chiuso il lunedì Catalogo: Giunti Editore Informazioni e prenotazioni: Firenze Musei tel. 055 294883 Email: [email protected] www.unannoadarte.it Giuseppe Maria Crespi (Bologna 1665-1749) La fiera di Poggio a Caiano (o La burla dello Scema) 1709. Olio su tela Firenze, Galleria degli Uffizi LA MOSTRA | 53 DIAFANE PASSIONI. AVORI BAROCCHI DALLE CORTI EUROPEE Al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, a Firenze, fino al 3 novembre Dalla metà del Cinquecento, per circa due secoli, la scultura in avorio fu apprezzata e ricercata dalle corti europee come una delle massime e più sofisticate forme di espressione artistica. I più importanti scultori del periodo barocco, sia in Italia sia nei paesi transalpini e addirittura nelle colonie portoghesi e spagnole, si cimentarono in questa tecnica raffinatissima e difficile, che univa alla perizia dell’artefice la preziosità della materia prima. In tutta Europa, imperatori e granduchi, papi e principi, altissimi prelati e ricchi banchieri si contendevano l’opera degli scultori in avorio, e spesso formavano collezioni di capolavori eburnei, che andavano dagli esemplari figurativi veri e propri ai tour de force torniti. Questi ultimi univano al piacere del capriccio visivo il rigore scientifico del calcolo matematico. L’Italia giocava un ruolo chiave per la più grande fioritura della scultura in avorio tra il Cinque e il Settecento: la seconda dopo quella gotica, che aveva avuto il suo centro a Parigi. Le zanne dell’elefante arrivavano in Europa attraverso le Maestro delle Furie (attivo intorno al 1625) Marco Curzio che si getta nella voragine Avorio Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti grandi città portuali, Venezia, Genova e Napoli, con Roma i centri principali della lavorazione della preziosa ed esotica materia, ricercata particolarmente per la sua qualità mimetica di raffigurare l’incarnato umano. L’ammirazione per l’avorio nell’Italia del Sei e Settecento favorì inoltre il collezionismo di avori africani e indiani, oltre a quelli tardo antichi e medievali. Proprio a Firenze fra il XVII e XVIII secolo si formarono le prime collezioni di avori di epoche passate e proprio qui si pubblicarono i primi studi dedicati agli avori medievali. Con Ferdinando I dei Medici (1549-1609) a Firenze ebbe inizio una delle più spettacolari collezioni di avori in Europa, che continuò ad arricchirsi fino al tramonto della dinastia, raggiungendo numerose centinaia di esemplari. Per quantità, per qualità e importanza dal punto di vista storico-artistico, la raccolManifattura francese Dittico con la Madonna in trono allattante il Bambino tra San Giovanni ta medicea raggiunse livelli pari solo a quelli della corte imperiale Battista e San Giacomo il Maggiore e la Crocifissione di Vienna e di quella principesca Seconda metà del XIV secolo. Avorio e metallo di Dresda e di Monaco. San Pietroburgo, State Hermitage Museum LA MOSTRA | 54 Ignaz Elhafen (Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715) Il giudizio di Paride 1710-1715 circa. Avorio Monaco, Bayerisches Nationalmuseum Coppe rilievi, composizioni mitologiche e scene di genere, santi e ritratti di principesse, scarabattole e torri tornite: ogni aspetto dell’arte figurativa e astratta è riflesso nell’arte eburnea raccolta a Firenze. La maggior parte degli avori dei Medici si trovano ora nel Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, e costituiscono una delle grandi attrazioni nelle sale del pianterreno, dove il visitatore entra in un mondo magico di forme diafane, dalla grazia fiabesca. Gli avori barocchi, nella loro importanza artistica internazionale, non sono mai stati oggetto, né in Italia né all’estero, di una grande esposizione, e questa rappresenta la prima occasione per rimediare a questa lacuna. Occasione che non è un caso venga colta a Firenze, al Museo degli Argenti, dove si trova la più estesa e formidabile raccolta storica di avori, compo- sta da opere dei maggiori scultori di questa tecnica. Una mostra di quasi centocinquanta pezzi, ideata e curata da Eike D. Schmidt e diretta da Maria Sframeli, che unisce i tesori fiorentini a pregevoli esemplari provenienti dai più importanti musei stranieri e altri avori mai visti prima, custoditi in collezioni private, dà vita a un nuovo e spettacolare capitolo della storia dell’arte: un capitolo mai studiato prima, soprattutto nel suo aspetto ‘internazionale’, così peculiare del collezionismo mediceo. La mostra si articola in cinque sezioni che percorrono l’arte dell’avorio dal Quattrocento, quando catturò l’attenzione di Lorenzo il Magnifico, al maturo Rinascimento, fino all’esplosione del Barocco, con opere degli scultori fiamminghi e tedeschi più famosi del periodo, da Leonhard Kern a Francois du Quesnoy, da Georg Petel a Balthasar Permoser. Red. Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee Museo degli Argenti Palazzo Pitti, Firenze Fino al 3 novembre 2013 Orario: tutti i giorni 8.15 – 18.30, nel mese di novembre 8.15 – 16,30 chiuso il primo e l’ultimo lunedì del mese Catalogo: Sillabe Informazioni e prenotazioni: Firenze Musei tel. 055 294883 Email: [email protected] www.unannoadarte.it Ignaz Elhafen (Innsbruck, 1658 - Düsseldorf, 1715) e Octavian Cocssel (per le montature d’argento) (attivo 1692-1716) Boccale con il ratto delle Sabine, incoronato da Sansone e il leone 1697. Avorio e argento dorato Toronto, Art Gallery of Ontario, The Thomson Collection LA MOSTRA | 55 IL CONTO CORRENTE IN PAROLE SEMPLICI Si conclude, con la quinta puntata, la pubblicazione delle nuove guide che gli intermediari devono rendere disponibili ai clienti (sono in distribuzione in tutte le agenzie, ndr) e che riguardano il conto corrente e il mutuo per la casa. Un condensato di chiarimenti e di consigli pratici, tratti dalle nuove pubblicazioni, aggiornate con il provvedimento del 31 luglio 2012, del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. IL CONTO CORRENTE DALLA A ALLA Z Domiciliazione bancaria È un servizio associato al conto corrente che consente di fare pagamenti periodici, come le bollette e le rate del mutuo, in automatico, direttamente dal conto corrente. Per attivare una domiciliazione, basta richiederla alla propria banca o a chi riceverà il pagamento. Se si chiude il conto corrente, è possibile richiedere il trasferimento automatico delle domiciliazioni alla nuova banca, che gestirà il passaggio. Estratto conto È il documento che la banca elabora con una determinata periodicità e che elenca i movimenti del conto corrente in ordine cronologico. Di solito si articola in quattro campi: data dell’operazione, cioè il giorno solare in cui si compie un’operazione di accredito o addebito, data valuta, cioè la data dalla quale decorrono gli interessi a debito o a credito, descrizione dell’operazione, importo dell’operazione, con segno positivo o negativo. Fido o affidamento È la somma che la banca, su richiesta del cliente, si impegna a mettere a sua disposizione oltre il saldo disponibile. Il contratto può prevedere il pagamento di interessi sulle somme utilizzate o altre commissioni. Firma Il cliente, quando apre un conto corrente, deve depositare in banca la sua firma. Servirà per verificare se le operazioni, in particolare quelle di pagamento, sono state effettivamente disposte dal correntista. Se il conto corrente è intestato a due o più persone, ognuna deve depositare la sua firma. Il contratto deve specificare quali operazioni richiedono la firma di tutti i correntisti (firma congiunta) e quali soltanto una (firma disgiunta). Questo significa che un conto corrente può essere aperto da più persone, che lo possono usare in modo separato. Foglio Informativo È il documento che gli intermediari mettono a disposizione dei clienti per ciascun prodotto o servizio offerto; contiene informazioni sull’intermediario, sulle condizioni e sulle principali caratteristiche dell’operazione o del servizio. I contenuti del contratto devono essere coerenti con le informazioni contenute nel Foglio Informativo. Fondo interbancario di tutela dei depositi È il sistema di garanzia dei depositi bancari riconosciuto dalla Banca d’Italia: offre copertura ai depositanti fino a un massimo di 100.000 euro in caso di crisi della banca. Vi aderiscono tutte le banche italiane, tranne quelle di credito cooperativo che hanno un loro specifico Fondo di garanzia che assicura la stessa copertura. INVIACI LA TUA MAIL Sei un socio o un cliente e vuoi essere aggiornato in tempo reale sui prodotti, sulle gite, sulle iniziative e le opportunità che la Banca può offrirti? Consulta il sito internet www.bccvignole.it e inviaci la tua e-mail all’indirizzo [email protected] Periodicamente riceverai la nostra newsletter e manterrai così un filo diretto con la tua Banca! banca e clienti | 56 e il Documento di Sintesi indicano l’ISC per i profili tipo di operatività. La metodologia di calcolo dell’ISC e i profili di operatività sono spiegati sul sito internet della Banca d’Italia (www.bancaditalia.it/vigilanza/ normativa/norm_bi/disposizioni-vig/trasparenza_operazioni). ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente È l’indice che rappresenta la situazione economica di una famiglia, calcolato a partire dal reddito e da altri elementi del patrimonio. Il suo attestato è rilasciato dall’INPS e consente di accedere alle prestazioni sociali o ai servizi pubblici a condizioni agevolate. Phone banking È il servizio che permette di fare operazioni bancarie, come bonifici e pagamenti, senza andare in filiale, chiamando al telefono il call center della banca. Molte banche mettono a disposizione dei clienti un numero verde gratuito. IBAN – International Bank Account Number È il codice, formato da lettere e numeri, che consente di identificare in modo univoco il conto corrente. Funziona da ‘indirizzo’ del conto e infatti è indispensabile per trasferire denaro tra conti. Anche se il nome del beneficiario è errato o incompleto, con l’IBAN corretto un bonifico va comunque a buon fine. Internet banking Con l’Internet banking i clienti della banca possono effettuare operazioni bancarie, come bonifici e pagamenti, senza andare in filiale, ma collegandosi a internet. Si accede ai servizi con i propri codici. Oltre alla comodità, l’Internet banking spesso offre i servizi bancari a costi inferiori. ISC – Indicatore Sintetico di Costo L’ISC fornisce un’idea del costo complessivo del conto corrente in base alle spese e alle commissioni che possono essere addebitate al cliente nel corso dell’anno, senza considerare gli oneri fiscali e gli interessi. L’ISC viene calcolato per uno o più ‘profili di operatività tipo’ (famiglie e pensionati) individuati dalla Banca d’Italia. Il Foglio Informativo POS – Point of Sale È l’apparecchiatura automatica che permette di pagare beni e servizi presso il loro fornitore utilizzando la carta di credito o di debito. Il POS consente di trasferire le informazioni necessarie per l’autorizzazione e la registrazione del pagamento in maniera immediata o differita. Saldo E’ la differenza tra l’importo complessivo degli accrediti e quello degli addebiti a una certa data. Se il saldo è positivo, indica la somma disponibile sul conto corrente. Le somme che rimangono inutilizzate fruttano interessi, da calcolare sulla base di un tasso detto ‘creditore’. Il saldo contabile si riferisce alle operazioni registrate. Il saldo disponibile si riferisce alla somma che può essere effettivamente utilizzata. Il saldo liquido si riferisce alla somma disponibile su cui vengono calcolati gli interessi. Tasso creditore È il tasso utilizzato per calcolare periodicamente gli interessi sulle somme depositate (interessi creditori), che sono poi accreditati sul conto una volta sottratte le ritenute fiscali. Tasso debitore È il tasso utilizzato per calcolare periodicamente gli interessi a carico del cliente sulle somme utilizzate oltre la disponibilità del conto. Gli interessi sono poi addebitati sul conto. (Fine) Red. banca e clienti | 57 banche con l’anima IL CREDITO COOPERATIVO NELLE ECONOMIE LOCALI “...L a capacità delle BCC e delle altre banche locali di rispondere alle esigenze di finanziamento delle famiglie e, soprattutto, delle piccole imprese deriva dalla loro consuetudine a valutare il merito di credito utilizzando le informazioni raccolte dal rapporto diretto con i clienti. La prossimità dei centri decisionali della banca al cliente riduce la complessità delle procedure necessarie per erogare il credito, consente di valorizzare appieno gli aspetti qualitativi delle informazioni relative alle prospettive di medio lungo termine dei progetti imprenditoriali. Le BCC sono banche a più alta intensità di lavoro rispetto alle altre banche proprio perché investono nel capitale umano necessario per conoscere il territorio di insediamento e le imprese che vi operano… ,, Mario Draghi Governatore della Banca d’Italia Celebrazione del Cinquantesimo di CrediUmbria Città della Pieve, 10 dicembre 2009 BANCHE CON L’ANIMA | 58 IL RICORDO DEL CARDINALE ERSILIO TONINI. NEL 2000 FU OSPITE DELLA NOSTRA BANCA Il Credito Cooperativo italiano e la nostra Banca ricordano con particolare affetto e gratitudine il Cardinale Emerito Ersilio Tonini, scomparso lo scorso 28 luglio a Ravenna. Il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi, ha ricordato la figura di un autentico testimone del nostro tempo, “che ha guardato con particolare attenzione alla esperienza del credito mutualistico rappresentato dalle Banche di Credito Cooperativo italiane. Il Cardinal Tonini ci ha incoraggiato a praticare sempre, nonostante le difficoltà, una ‘finanza che serve’, al servizio delle persone, delle famiglie, delle imprese, delle comunità locali, l’unica di cui c’è bisogno. È stato per noi - ha proseguito il presidente Azzi - un testimone e per questo un maestro che, con la forza della semplicità e la lucidità profetica della speranza, ci ha stimolato ad andare avanti, tornando sempre alle radici, al cuore dei nostri valori, da attualizzare ogni giorno nella pratica bancaria. Ne ricorderemo il messaggio, l’esempio e la determinazione nel cercare e perseguire il Bene”. Nella triste circostanza della sua scomparsa, ci piace ricordare che mons. Ersilio Tonini fu ospite della nostra Banca l’11 dicembre del 2000, quando tenne una conferenza su “Etica e finanza”. In quell’occasione il cardinale offrì ai presenti importanti spunti di riflessione, senza nascondere i rischi legati a una finanza e a una scienza che dimenticano l’uomo, invitando a guardare con ottimismo a un futuro che deve restare nelle mani degli uomini. «So bene - affermò Tonini - che il modello su cui nascono le antiche Casse Rurali oggi non è certo un semplice relitto del passato, anzi ha ancora molte cose da aggiungere nella complessa realtà della mondializzazione». F.B. IL MONDO DELLE BCC | 59 ICCREA HOLDING, APPROVATO IL BILANCIO 2012 L’utile aziendale è arrivato a 23 milioni, il consolidato a 43. Continua l’attività del Gruppo Iccrea come partner delle Banche di Credito Cooperativo sul territorio L’assemblea degli azionisti di Iccrea Holding, la capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, ha approvato, lo scorso 28 giugno, il bilancio 2012, che si è chiuso con un utile d’esercizio di 23 milioni di euro (+35%). A livello consolidato, invece, l’utile si attesta a 43 milioni, mentre il patrimonio netto di Iccrea Holding, comprensivo dell’utile, ammonta a 1,155 miliardi di euro. Nel corso dell’assemblea, sia il presidente Giulio Magagni (nella foto sotto), sia il direttore generale Roberto Mazzotti hanno evidenziato la crescita del valore creato per le Banche di Credito Cooperativo sotto l’aspetto della qualità dei servizi resi, delle commissioni retrocesse e dei finanziamenti concessi alle BCC. «Come Gruppo bancario Iccrea sentiamo forte la responsabilità di affiancarci alle Banche di Credito Cooperativo - ha commentato il presidente Magagni - al fine di sostenerle nella loro mission di supporto per lo sviluppo dei territori in cui operano, e consapevoli del ruolo che le banche locali ricoprono a sostegno dell’econo- mia reale del nostro paese, soprattutto in una fase congiunturale che continua a essere negativa. In momenti di difficoltà come questi è essenziale che il Gruppo bancario Iccrea e tutte le Banche di Credito Cooperativo si adoperino per individuare i meccanismi più efficaci per operare in modo sinergico, ottimizzando i processi a beneficio dei nostri clienti». «Il Gruppo bancario Iccrea non è più un semplice fornitore di prodotti e servizi per le Banche di Credito Cooperativo - ha evidenziato il direttore generale Mazzotti - ma è un insieme di aziende che lavorano ogni giorno al fianco delle BCC per sviluppare, insieme a loro, attività e strategie adeguate a soddisfare le esigenze della propria clientela. Alla stesso tempo il Gruppo bancario Iccrea, di cui le stesse BCC sono proprietarie, si deve fare carico di offrire al sistema del Credito Cooperativo tutte quelle leve che ormai sono essenziali per una banca per essere competitiva sul mercato. Penso, ad esempio, all’internazionalizzazione, alla monetica e a tutti quei servizi complementari che una banca locale deve offrire sia alle famiglie, per la salvaguardia del loro futuro, sia alle aziende, per continuare a investire e portare valore al territorio». Red. ICCREA HOLDING SpA, il cui capitale è partecipato dalle BCC italiane, è al vertice del Gruppo bancario Iccrea, il gruppo di aziende che fornisce alle BCC un sistema di offerta competitivo predisposto per i loro oltre 6 milioni di clienti e che riunisce le aziende che offrono prodotti e servizi per l’operatività delle Banche di Credito Cooperativo (segmento Institutional) e la loro clientela di elezione: piccole e medie imprese (segmento Corporate) e famiglie (segmento Retail). Iccrea Holding è altresì membro dell’UNICO Banking Group, l’associazione con sede a Bruxelles che riunisce le principali banche cooperative europee. IL MONDO DELLE BCC | 60 AGIRE UNITI, IL DIRETTORE GENERALE SQUILLANTINI ALL’INCONTRO NAZIONALE DEL GRUPPO ICCREA La Banca di Vignole e della Montagna Pisto- messo a disposizione da Iccrea Banca. La iese in prima fila all’evento nazionale “Agire tavola rotonda ha avuto un taglio pratico: Uniti. Una scelta di campo”, il terzo incon- è stato, infatti, simulato ciò che avviene in tro del Gruppo bancario Iccrea dedicato un istituto di credito quando gli specialisti di alle Bcc azioniste, svoltosi il 27 e 28 giugno Iccrea Banca vengono a fare consulenza. te r z o generale i n c o n t r o dElio e l g r u p«C’è p o b aun n c asistema r i o i c c r e aesperto denominato ALM scorsi a Roma. Il direttore dedicato alle Bcc azioniste Squillantini è stato, (Asset Liability Manainfatti, protagonista di gement), che fornisce un incontro moderato tutta una serie di dati dal giornalista Mario e simulazioni relativi Una scelta di campo al posizionamento fiSechi, a cui hanno partecipato anche nanziario, patrimonia27-28 giugno 2013 s a Lgenerale o n e d e L LIce Fon n eeconomico - roma Leonardo Rubattu, direttore let aed della banca con indicazioni crea Banca e Andrea Indigeno, respon- sulle coperture dei rischi - spiega il direttore sabile ALM e Consulenza di Iccrea Banca. Il generale Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, tema affrontato era “la consulenza a servizio Elio Squillantini -. È un supporto importandelle Bcc”; la nostra Banca è stata scelta tra te che ci consente di verificare tempo per le circa 400 del movimento cooperativo pro- tempo i risultati di un esercizio e gli effetti prio perché ha maturato negli anni una pro- di alcune scelte strategiche, anche rispetto fonda esperienza in questo tipo di supporto all’andamento del mercato». D. Z. agireUniti ZIONE - GIOvEdì 27 GIuGNO 2013 Programma Marketing congiunto: una crescita per il GBI e le BCC Moderatore: Fabio Vasini, Responsabile Funzione Mercato di Iccrea Holding Al 31 marzo 2013 operavano in Italia Coordinatore 391 Banche diAssicurazioni Credito Cooperativo, con 4.438 sportelli (pari al 13,6% degli Andrea Umana, e Redditività di BCCdiretta CreditoConsumo sportelli bancari italiani), una presenza in 2.714 Comuni e 101 Province. Capo Area Centro I soci erano 1.141.226Maurizio (+3% inManelli, ragione d’anno; +15% nel triennio 2009-2012), i clienti 6,9 milioni, mentre i dipendi BCC Risparmio&Previdenza ti, denti 37.000 (+2,8%, compresi anche quelli delle societàDirezione del sistema). Francesco Gabriotti, Responsabile Vendite e di Iccrea Holding di BCC Vita e di(da BCCbanche Assicurazioni La raccolta complessiva di sistema e clientela, a cui si aggiungono le obbligazioni), alla stessa data, di ammontava a 185 miliardi di euro (+4,9%, a fronte di un -1,1% registrato nel resto del sistema bancario), con una di pagamento rnalista quota di mercato dellaCartaBcc raccoltada dastrumento clientela, comprensiva di obbligazioni delle BCC, pari al 7,4%. a piattaforma relazionale stavano a 137,5 miliardi di euro, Gli impieghi economici si atteIntervento di Antonio Galiano, se: Responsabile rea BancaImpresa con una quota di mercato del 7%; e-Bank di Iccrea Banca considerando anche i finanziamenNanni, GRIC Gestore Relazioni Istituzionali ti erogati dalle bancheGabriele di secondo livello del Credito Cooperativo, gli Coordinatore di Iccrea Banca io Sechi vamente a 150,3 miliardi di euro, impieghi ammontano complessiDirettore Generale con una quota di mercato pari al 7,7%. Tra questi, gli impieghi Una scelta di campo: Agire Uniti mpresa Magagni, Presidente Iccrea Holding Direttore Generale se erano pari a 101 miliardi di euro economici erogati alleGiulio sole imprena (-1,7%, il dato comprende anche gli impieghi erogati dalle banche sidente di secondo livello del sistema, contro il -3,4% del sistema bancario complessivo), con una quota di mercato per Italiana Ristorazione questa tipologia di prestito del 10,7%. Premiazione BCC Performing Partner InsCoRe Il patrimonio (capitaleBest e riserve) ammontava a 19,7 miliardi di euro (+0,8%; +7,5% nel triennio 2009-2012). Il Tier BCC 1 ratio e il coefficiente patrimoniale delle BCC italiane sono pari, rispettivamente, al 14,1% e al 15%. io Sechi Ore 19.00 Termine Lavori Infine, gli impieghi erogati dalle BCC rappresentano il 22,6% del totale dei crediti alle imprese artigiane, il 18% alle tu, imprese agricole, l’8,6% famiglie consumatrici, il 17,6% alle famiglie produttrici, l’8,6% delle società non finane di Iccrea Banca Orealle 19.05 o, Responsabile ALMil 12,6% del totale Aperitivo presso colonnatosenza del Salone Fontane ziarie, dei crediti alleilistituzioni scopo delle di lucro, il cosiddetto Terzo Settore. In particolare, la ccrea Banca quota di clienti affidati nel settore non profit (escluse le cooperative sociali) è del 19%. Ore 20.00 Red. e di Banca Cena a buffet tagna Pistoiese presso la Sala Minucci del Salone delle Fontane IL CREDITO COOPERATIVO ITALIANO IN CIFRE Partner InsCoRe Ore 21.45 Spettacolo delle Fontane Danzanti IL MONDO DELLE BCC | 61 COSTITUITA LA SCUOLA DI ECONOMIA CIVILE, FEDERCASSE TRA I SOGGETTI FONDATORI Si pronuncia SEC ma si legge Scuola di Economia Civile. È stata costituita ufficialmente lo scorso 19 maggio a Loppiano, sulle colline di Firenze, all’interno del Polo di Economia di Comunione “Bonfanti”. La scuola è anche un progetto di ricerca che intende promuovere la realizzazione di un mercato ‘civile’ che ponga al centro dell’agire economico la persona, i suoi bisogni e le sue aspirazioni e nel quale gli agenti interagiscono per mutuo vantaggio e nell’interesse del bene comune. Ciò in contrapposizione con le logiche utilitaristiche e di sola massimizzazione del profitto che si sono andate affermando su scala mondiale e che ci hanno condotto a questi tempi di crisi. Tra i soggetti fondatori della SEC anche Federcasse insieme ad altri soggetti che si ispirano a questi valori, come Banca Etica, Acli, Federazione Trentina della Cooperazione, Istituto universitario Sophia e Polo “Lionello Bonfanti”. La squadra dei docenti ha i riferimenti principali in Stefano Zamagni e Luigino Bruni, i due studiosi che hanno compiuto le più ampie riflessioni sull’economia civile. Ma la comunità docente annovera nomi noti delle maggiori università italiane: esperti di economia politica, economia aziendale, sociologia, storia delle idee, della cultura, etica, filosofia e antropologia, che garantiscono l’approccio multidisciplinare che il tema richiede. La SEC si rivolgerà ai dirigenti di istituzioni, associazioni, imprese, ma anche alle scuole, pensando a corsi ‘popolari’ che possano formare dirigenti scolastici e docenti. I corsi partiranno nel prossimo autunno, dopo il lancio ufficiale previsto nel mese di settembre. Per saperne di più: www.scuoladieconomiacivile.it. Red. IL MONDO DELLE BCC | 62 6 mesi 0,34 0,32 1,67 1,25 1,00 3,37 4,89 3,83 2,63 Fonte dati: http://www.euribor.it/ Tasso Fisso IRS (rilevato il 27/08/2013) ago-13 dic-12 dic-11 dic-10 dic-09 dic-08 dic-07 dic-06 dic-05 dic-06 dic-06 3,68 3,50 3,73 5,25 3,83 0,40 dic-05 dic-05 2,44 2,25 2,51 4,25 2,63 0,10 1 anno 0,330 4,600 4,069 2,316 “Mercati in cifre” offre 0,423 una panoramica generale1,440 del mondo1,350 finanziario,1,320 con dati 2,690 relativi ai principali indicatori di mercato 2 anni 0,600 0,380 1,320 1,510 1,830 2,770 4,500 4,122 2,558 anni 0,827 0,480 pagina è 1,390 4,480 e alle 4,119 2,759 e alcuni3 grafici esemplificativi. La prima dedicata ai1,940 principali 2,240 “tassi”, alle2,980 materie prime valute. La seconda 5 anni 1,320 0,780 1,760 2,530 2,540 3,240 4,470 4,114 3,078 pagina,10invece, tratta dei2,135 mercati azionari, con i due grafici relativi agli indici azionari del mercato italiano 4,182 e di quello statunianni 1,580 2,400 3,350 3,600 3,750 4,580 3,630 15 anni 2,537 3,970 Banca 3,910 3,904 tense. La rubrica è curata dal servizio2,020 Marketing e2,680 dal servizio3,680 Finanza della di Vignole e4,710 Montagna 4,258 Pistoiese. Per ulte20 anni 2,651 2,180 2,700 3,510 4,070 3,860 4,750 4,058 riori informazioni e/o richieste: [email protected] - 0573 Ennio Canigiani - 0573 70702704,294 Matteo Ademollo. 30 anni 2,653 2,250 2,570 3,7407070215 3,950 3,550 4,740 4,271 4,153 TASSI INTERBANCARI A BREVE E TASSI A MEDIO-LUNGO PERIODO TASSI UFFICIALI di RIFERIMENTO Tasso Variabile EURIBOR (medie mensili) PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO ago-13 ago-13 0,13 0,50 Europa 1 mese 3 mesi 0,23 0,25 Stati Uniti 6 mesi 0,34 0,10 Giappone dic-12 dic-12 0,11 0,75 0,19 0,25 0,32 0,10 FTSE MIB (Italia) DAX 30 (Germania) RENDIMENTI LORDI CAC 40 (Francia) BOT annuale FTSE 100 (UK) BTP decennale dic-09 dic-09 0,48 1,00 0,72 0,25 1,00 0,30 dic-08 dic-08 2,99 2,50 3,29 0,25 3,37 0,30 dic-07 dic-07 4,83 4,00 4,93 4,25 4,89 0,75 RENDIMENTI TITOLI DI STATO dic-12 0,330 dic-12 0,380 1,456 0,480 4,48 0,780 1,580 2,020 2,180 2,250 ago-13 16.580,00 dic-12 16.273,00 1,89% 7,84% PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO 1.630,48 S&P 500 (USA) ago-13 14,32% 0,50 Europa 3.059,58 0,25 NASDAQ 100 (USA) Stati Uniti 14,98% 0,10 Giappone 13.338,50 NIKKEI 225 (Jap) dic-10 dic-10 0,81 1,00 1,02 0,25 1,25 0,30 Fonte dati: http://www.euribor.it/ Tasso Fisso IRS (rilevato il 27/08/2013) ago-13 RENDIMENTI LORDI 1 anno 0,423 lug-13 2 anni 0,600 BOT annuale 1,078 3 anni 0,827 BTP decennale 4,460 5 anni 1,320 10 anni 2,135 15 anni 2,537 20 anni 2,651 30 anni 2,653 PRINCIPALI INDICI DI BORSA dic-11 dic-11 1,14 1,00 1,43 0,25 1,67 0,10 dic-11 dic-10 dic-09 1,440 1,350 1,320 dic-11 dic-10 dic-09 1,320 1,510 1,830 5,95 1,016 0,862 1,390 1,940 2,240 6,98 4,07 4,01 1,760 2,530 2,540 2,400 3,350 3,600 2,680 3,680 3,970 AZIONARI 4,070 2,700 INDICI 3,510 2,570 3,740 3,950 dic-08 2,690 dic-08 2,770 2,63 2,980 4,49 3,240 3,750 3,910 3,860 3,550 dic-07 4,600 dic-07 4,500 4,08 4,480 4,41 4,470 4,580 4,710 4,750 4,740 dic-11 dic-08 dic-07 38.554,00 dic-06 41.434,00 -25,20% -10,63% 16,00% -49,53% -6,95% 16,05% 15,54% 1.426,19 dic-12 1.257,60 dic-11 1.257,64 dic-10 1.109,24 dic-09 903,25 dic-08 1.468,36 dic-07 1.418,30 dic-06 1.248,29 dic-05 2.660,93 2.277,83 2.225,72 1.790,82 1.211,65 2.084,93 1.756,90 1.645,20 10.395,20 8.455,35 10.228,90 9.608,94 8.747,20 15.307,80 17.225,80 16.111,40 -17,34% 6,45% 9,85% 13,41% 0,75 0,25 16,82% 0,10 28,31% 22,94% 8.242,56 7.612,39 dic-10 dic-09 dic-06 dic-05 4,069 2,316 dic-06 dic-05 4,122 2,558 3,08 2,21 4,119 2,759 3,95 3,54 4,114 3,078 Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/ 4,182 3,630 4,258 3,904 4,294 4,058 4,271 4,153 15.090,00 20.173,00 22.573,00 19.460,00 TASSI UFFICIALI di RIFERIMENTO 0,00% 1,00 0,25 2,34% 0,10 13,38% 1,00 0,25 24,28% 0,30 22,81% 1,00 0,25 47,80% 0,30 5.898,35 6.914,19 RENDIMENTI TITOLI DI5.781,68 STATO -38,49% 2,50 0,25 -41,89% 0,30 3,53% 4,00 4,25 18,67% 0,75 13,62% 3,50 5,25 6,79% 0,40 dic-05 35.704,00 3,00% 2,25 4,25 1,49% 0,10 -42,86% -11,13% 6,92% 40,24% 4.810,20 8.067,32 6.596,92 5.408,26 8,28% 29,06% -14,69% 19,59% 20,20% -40,37% 22,29% 21,98% 27,07% 3.968,73 lug-13 9,00% 1,078 6.440,97 4,460 3.641,07 dic-12 15,23% 1,456 5.897,81 4,48 3.159,81 dic-11 -18,08% 5,95 5.572,28 6,98 3.857,35 dic-10 1,62% 1,016 5.812,95 4,07 3.795,92 dic-09 17,96% 0,862 5.327,39 4,01 3.217,97 dic-08 -42,68% 2,63 4.434,17 4,49 5.614,08 dic-07 1,31% 4,08 6.456,90 4,41 5.541,76 dic-06 17,53% 3,08 6.210,50 3,95 4.715,23 dic-05 23,40% 2,21 5.610,20 3,54 dic-08 dic-08 19.460,00 865,00 -49,53% 41,07 903,25 dic-07 dic-07 38.554,00 836,50 -6,95% 81,95 1.468,36 dic-06 dic-06 41.434,00 635,70 16,05% 53,54 1.418,30 dic-05 dic-05 35.704,00 513,00 15,54% 48,08 1.248,29 9,21% 5,84% -4,14% 9,11% 20,14% -31,33% 3,97% 10,70% 16,53% Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/ INDICI AZIONARI COMMODITIES PRINCIPALI INDICI DI BORSA MATERIE PRIME IN USD (rilevate il 27 agosto 2013) ago-13 dic-12 ago-13 dic-12 16.580,00 16.273,00 Oro 1.426,77 1.675,35 FTSE MIB (Italia) 1,89% 7,84% Crude Oil 110,50 91,82 1.630,48 1.426,19 S&P 500 (USA) NASDAQ 100 (USA) dic-10 dic-10 20.173,00 1.413,00 -10,63% 93,92 1.257,64 dic-09 dic-09 22.573,00 1.204,06 16,00% 75,81 1.109,24 14,32% 13,41% 0,00% 13,38% 22,81% -38,49% 3,53% 13,62% 3,00% 3.059,58 2.660,93 2.277,83 2.225,72 1.790,82 1.211,65 2.084,93 1.756,90 1.645,20 14,98% 16,82% VALUTE 24,28% 47,80% -41,89% 18,67% 6,79% 1,49% 8.455,35 -17,34% dic-11 5.898,35 1,2941 -14,69% 0,8332 3.159,81 99,61 10.228,90 6,45% dic-10 6.914,19 1,3370 19,59% 0,8575 3.857,35 108,59 9.608,94 9,85% dic-09 5.781,68 1,4338 20,20% 0,8876 3.795,92 133,55 8.747,20 -42,86% dic-08 4.810,20 1,3972 -40,37% 0,9550 3.217,97 126,67 15.307,80 -11,13% dic-07 8.067,32 1,4587 22,29% 0,7353 5.614,08 162,96 17.225,80 6,92% dic-06 6.596,92 1,3197 21,98% 0,6738 5.541,76 157,15 16.111,40 40,24% dic-05 5.408,26 1,1848 27,07% 0,6876 4.715,23 139,52 -18,08% 1,62% 17,96% -42,68% 1,31% 13.338,50 10.395,20 PRINCIPALI VALUTE (rilevate il 27 agosto 2013) NIKKEI 225 (Jap) 28,31% 22,94% ago-13 dic-12 8.242,56 7.612,39 Euro/Usd 1,3345 1,3202 DAX 30 (Germania) 8,28% 29,06% Euro/Gbp 0,8636 0,8127 3.968,73 3.641,07 Euro/Yen 130,17 114,48 CAC 40 (Francia) 9,00% FTSE 100 (UK) dic-11 dic-11 15.090,00 1.563,70 -25,20% 98,90 1.257,60 15,23% 2,34% 5.572,28 5.812,95 5.327,39 4.434,17 6.456,90 Valore –5.897,81 EUR/USD spot anno Min: 1.2745 Max: 1.3711 9,21% 5,84% -4,14% 9,11% 20,14% -31,33% 3,97% 6.440,97 17,53% 23,40% 6.210,50 5.610,20 10,70% 16,53% DISCLAIMER Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti. COMMODITIES MATERIE PRIME IN USD (rilevate il 27 agosto 2013) ago-13 dic-12 Oro 1.426,77 1.675,35 Crude Oil 110,50 91,82 dic-11 1.563,70 98,90 dic-10 1.413,00 93,92 dic-09 1.204,06 75,81 dic-08 865,00 41,07 dic-07 836,50 81,95 dic-06 635,70 53,54 dic-05 513,00 48,08 dic-09 1,4338 0,8876 133,55 dic-08 1,3972 0,9550 126,67 dic-07 1,4587 0,7353 162,96 dic-06 1,3197 0,6738 157,15 dic-05 1,1848 0,6876 139,52 VALUTE PRINCIPALI VALUTE (rilevate il 27 agosto 2013) ago-13 dic-12 Euro/Usd 1,3345 1,3202 Euro/Gbp 0,8636 0,8127 Euro/Yen 130,17 114,48 dic-11 1,2941 0,8332 99,61 dic-10 1,3370 0,8575 108,59 DISCLAIMER Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti. mercati in cifre | 63 BOT annuale BTP decennale lug-13 1,078 4,460 dic-12 1,456 4,48 dic-11 5,95 6,98 dic-10 1,016 4,07 dic-09 0,862 4,01 dic-08 2,63 4,49 dic-07 4,08 4,41 dic-06 3,08 3,95 dic-05 2,21 3,54 Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/ INDICI AZIONARI PRINCIPALI INDICI DI BORSA FTSE MIB (Italia) S&P 500 (USA) NASDAQ 100 (USA) NIKKEI 225 (Jap) DAX 30 (Germania) CAC 40 (Francia) FTSE 100 (UK) Tasso Variabile ago-13 16.580,00 dic-12 16.273,00 dic-11 15.090,00 dic-10 20.173,00 dic-09 22.573,00 dic-08 19.460,00 dic-07 38.554,00 dic-06 41.434,00 dic-05 35.704,00 1,89% 7,84% -25,20% -10,63% 16,00% -49,53% -6,95% 16,05% 15,54% 1.630,48 1.426,19 1.257,60 1.257,64 1.109,24 903,25 1.468,36 1.418,30 1.248,29 14,32% 13,41% 0,00% 13,38% 22,81% -38,49% 3,53% 13,62% 3,00% 3.059,58 2.660,93 2.277,83 2.225,72 1.790,82 1.211,65 2.084,93 1.756,90 1.645,20 14,98% 16,82% 2,34% 24,28% 47,80% -41,89% 18,67% 6,79% 1,49% 13.338,50 10.395,20 8.455,35 10.228,90 9.608,94 8.747,20 15.307,80 17.225,80 16.111,40 28,31% 22,94% -17,34% 6,45% 9,85% -42,86% -11,13% 6,92% 40,24% 8.242,56 7.612,39 5.898,35 6.914,19 5.781,68 4.810,20 8.067,32 6.596,92 5.408,26 8,28% 29,06% -14,69% 19,59% 20,20% -40,37% 22,29% 21,98% 27,07% 3.968,73 3.641,07 3.159,81 3.857,35 3.795,92 3.217,97 5.614,08 5.541,76 4.715,23 15,23% -18,08% 1,62% 17,96% -42,68% 9,00% 6.440,97 9,21% 5.897,81 5.572,28A BREVE 5.812,95 5.327,39 4.434,17 TASSI INTERBANCARI E TASSI A MEDIO-LUNGO PERIODO 5,84% -4,14% 9,11% 20,14% -31,33% 1,31% 17,53% 23,40% 6.456,90 6.210,50 5.610,20 3,97% 10,70% 16,53% dic-03 2,16 2,18 2,24 dic-02 3,05 3,00 2,95 dic-01 3,48 3,40 3,30 EURIBOR (medie mensili) ago-09 dic-08 1 mese 0,51 2,99 3 mesi 0,86 3,29 mesi 1,12 il 27 agosto3,37 MATERIE6 PRIME IN USD (rilevate 2013) dic-07 4,83 4,93 4,89 dic-06 dic-05 3,68 2,44 COMMODITIES 3,73 2,51 3,83 2,63 dic-04 2,20 2,21 2,24 Valore – FTSE MIB INDEX anno Min: 14902 Max: 17983 ago-13 1.426,77 IRS (rilevato l'ultimo giorno del mese) Crude Oil 110,50 Tasso Oro Fisso dic-12 1.675,35 91,82 ago-09 dic-08 1 anno 1,240 2,690 2 anni 1,780 2,770 3 anni 2,210 2,980 5 anni 2,790 3,240 PRINCIPALI VALUTE (rilevate3,490 il 27 agosto 2013) 10 anni 3,750 ago-13 dic-12 15 anni 3,840 3,910 20 anni 3,990 3,860 Euro/Usd 1,3345 1,3202 30 anni 3,910 3,550 Euro/Gbp 0,8636 0,8127 Euro/Yen 130,17 114,48 dic-11 1.563,70 98,90 dic-07 4,600 4,500 4,480 4,470 4,580 dic-11 4,710 4,750 1,2941 4,740 0,8332 99,61 dic-10 1.413,00 93,92 dic-06 4,069 4,122 VALUTE 4,119 4,114 4,182 dic-10 4,258 4,294 1,3370 4,271 0,8575 108,59 dic-09 1.204,06 75,81 dic-08 865,00 41,07 dic-07 836,50 81,95 Fonte dati: http://www.euribor.it/ dic-06 dic-05 635,70 53,54 513,00 48,08 dic-05 2,316 2,558 2,759 3,078 3,630 dic-09 3,904 4,058 1,4338 4,153 0,8876 dic-04 2,386 2,654 2,868 3,202 3,784 dic-08 4,085 4,265 1,3972 4,384 0,9550 dic-03 2,352 2,783 3,156 3,694 4,406 dic-07 4,731 4,906 1,4587 5,026 0,7353 dic-02 2,748 2,927 3,201 3,689 4,415 dic-06 4,735 4,879 1,3197 4,910 0,6738 dic-01 3,385 3,866 4,200 4,657 5,214 dic-05 5,421 5,496 1,1848 5,496 0,6876 133,55 126,67 162,96 157,15 139,52 TASSI UFFICIALI di RIFERIMENTO PRINCIPALI TASSI DI RIFERIMENTO 03-09-09 dic-08 dic-07 1,00 2,50 4,00 Europa DISCLAIMER 0,25 0,25 4,25 Stati Uniti documento non costituisce ricerca in materia di investimenti. Il presente 0,30 0,30 0,75 Giappone dic-06 dic-05 dic-04 3,50 2,25 2,00 dic-03 2,00 dic-02 2,75 dic-01 3,25 5,25 4,25 2,25 1,00 - - 0,40 0,10 0,10 0,10 - - dic-04 2,16 4,29 dic-03 2,22 4,2 dic-02 3,38 5,04 dic-01 4,05 5,13 RENDIMENTI TITOLI DI STATO RENDIMENTI LORDI BOT annuale BTP decennale mag-09 0,951 4,03 dic-08 2,63 4,49 dic-07 4,08 4,41 dic-06 3,08 3,95 dic-05 2,21 3,54 Fonte dati: http://www.dt.mef.gov.it/ COMMODITIES MATERIE PRIME IN USD Valore – S&P 500 INDEX anno Min: 1426,19 Max: 1709,67 Oro Crude Oil ago-09 988,29 68,00 dic-08 865,00 41,07 dic-07 836,50 81,95 dic-06 635,70 53,54 dic-05 513,00 48,08 dic-04 438,00 35,80 dic-03 417,25 26,62 dic-02 342,75 23,48 dic-01 276,50 15,96 dic-05 1,1848 0,6876 139,52 dic-04 1,3561 0,7060 139,11 dic-03 1,2588 0,7054 135,12 dic-02 1,0500 0,6515 124,67 dic-01 0,8902 0,6121 117,32 dic-01 32.317,00 VALUTE PRINCIPALI VALUTE Euro/Usd Euro/Gbp Euro/Yen 02-09-09 1,4220 0,8751 131,63 dic-08 1,3972 0,9550 126,67 dic-07 1,4587 0,7353 162,96 dic-06 1,3197 0,6738 157,15 INDICI AZIONARI PRINCIPALI INDICI DI BORSA 21.774,00 dic-08 19.460,00 dic-07 38.554,00 dic-06 41.434,00 dic-05 35.704,00 dic-04 30.903,00 dic-03 26.887,00 dic-02 23.508,00 11,89% -49,53% -6,95% 16,05% 15,54% 14,94% 14,37% -27,26% - 994,75 903,25 1.468,36 1.418,30 1.248,29 1.211,92 1.111,92 879,82 1.148,08 02-09-09 FTSE MIB (Italia) S&P 500 (USA) NASDAQ 100 (USA) NIKKEI 225 (Jap) DAX 30 (Germania) CAC 40 (Francia) FTSE 100 (UK) 10,13% -38,49% 3,53% 13,62% 3,00% 8,99% 26,38% -23,37% - 1.594,28 1.211,65 2.084,93 1.756,90 1.645,20 1.621,12 1.467,92 984,36 1.577,06 31,58% -41,89% 18,67% 6,79% 1,49% 10,44% 49,12% -37,58% - 10.241,50 8.747,20 15.307,80 17.225,80 16.111,40 11.488,80 10.676,60 8.578,95 10.542,60 17,08% -42,86% -11,13% 6,92% 40,24% 7,61% 24,45% -18,63% - 5.319,84 4.810,20 8.067,32 6.596,92 5.408,26 4.256,08 3.965,16 2.892,63 5.160,10 10,59% -40,37% 22,29% 21,98% 27,07% 7,34% 37,08% -43,94% - 3.573,13 3.217,97 5.614,08 5.541,76 4.715,23 3.821,16 3.557,90 3.063,91 4.624,58 11,04% -42,68% 1,31% 17,53% 23,40% 7,40% 16,12% -33,75% - 4.817,55 4.434,17 6.456,90 6.210,50 5.610,20 4.814,30 4.476,90 3.940,40 5.217,40 8,65% -31,33% 3,97% 10,70% 16,53% 7,54% 13,62% -24,48% - DISCLAIMER Il presente documento non costituisce ricerca in materia di investimenti. mercati in cifre | 64 Servizio a cura dell’Ufficio Marketing & Comunicazione Presente nel tuo futuro dal 1904 Banca di Credito Cooperativo di Vignole e montagna pistoiese ci trovi a: Sede vignole Agenzia SANTONUOVO Agenzia San Michele Agliana Agenzia SPEDALINO AGLIANA Agenzia San Giusto Prato Agenzia PIAZZA MARCONI prato Agenzia San Paolo Prato Agenzia MARESCA Agenzia Lamporecchio Agenzia CUTIGLIANO Agenzia Quarrata Agenzia san marcello pistoiese Agenzia Sovigliana Agenzia PISTOIA Agenzia GALCIANA PRATO Agenzia MONTEMURLO Via IV Novembre, 108 - Tel. 0573 70701 Via F. 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