Club Alpino Italiano sez. di Verona COMMISSIONE ESCURSIONISMO Gita sociale del 14 giugno 2015 PREALPI LOMBARDE MONTE RESEGONE m.1875 – E - EEA “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno…”. L’insieme della montagna, celebre grazie alla descrizione del Manzoni nei Promessi Sposi, porta il nome di Monte Serada, e la sua corona terminale viene tradizionalmente chiamata Resegone, per i suoi molteplici denti rocciosi che la fanno assomigliare ad una sega di gigantesche dimensioni. L’aspetto di grande sega si presenta a chi lo osserva da Lecco, o fin dalle pianure Milanesi. ul versante lecchese il esegone nudo, scosceso percorso da canaloni, imponente e maestoso, e signoreggia su tutti gli altri monti. La sua cresta composta da una dozzina di denti o punte di cui nove sono visibili da Lecco. La vetta pi elevata del esegone, metri, conosciuta col nome di Punta della roce, per una grande croce infissa alla sommit . Stupendo e grandioso il panorama, che spazia sui laghetti della Brianza, sulle Alpi, dal Monviso alle retiche, sulle vicine cime della Valsassina e della Bergamasca, spingendosi fino agli Appennini, che si intravvedono oltre la Pianura Padana. Programma E:Funivia fino a Piani d’Erna (1250m). Dall’arrivo della funivia si scende lungo la stradina di accesso per raggiungere un valloncello da cui si diparte il sent. n. 7 per Morterone – Passo del Giuff e si sale a mezza costa sul pendio degli impianti sciistici. Il sent rimonta il fianco sett del pizzo di Morterone. Ci si alza rapidamente e ignorando una piccola deviazione che porta ad un picco panoramico si giunge al Passo del Giuff (1500m). Si continua prima in discesa e poi in falsopiano nel bosco al di sotto di alcuni grossi massi nascosti dalla vegetazione per arrivare ad una spaccatura nella roccia. Si passa e si scende con qualche gradino ad uno stretto intaglio attraverso il quale si oltrepassa il costo- ne boscoso. In discesa sotto i roccioni il sentiero continua pianeggiante a mezza costa fino ad un altro caratteristico intaglio che si supera su gradini naturali. Attraversato un bosco di faggi si giunge ad un’area di sosta e quindi alla sorgente Forbesette (1378 m), si prosegue fino ad un bivio e si sale a dx tra radi faggi in pendenza moderata. Si esce dal bosco e si prosegue al di sotto di spuntoni e rocce calcaree fino a giungere al colletto di Brumano (1500m). Si procede a destra su gradoni di roccia e in lieve pendenza, nel bosco. Il sentiero prosegue poi a mezza costa verso sx poi con ripide svolte su gradoni e con fondo di ghiaie e sassi si guadagna quota fino alla bocchetta, in cresta. Da qui panorama grandioso sulla Brianza, i laghi, la pianura padana. Verso dx pochi metri ci separano dal rifugio Azzoni e poi con alcuni gradoni intagliati nella roccia alla vetta de l Resegone (1874 m)Vista a 360 gradi di incomparabile bellezza. DISCESA dal rif con il sent n. 1 si scende magnifico paesaggio tra guglie rocciose fino al passo del Fo m(1284) dove si incontra il rif Ghislanzoni con il sent 6 si scende inun bosco tra faggi betulle e fioriture di aconiti – napelli e genziane mag, si giunge alla fonte del Cop e per una mulattiera al rif Stoppani (m890). Da qui si continua la discesa fino alle case di Costa sotto le quali si incrocia una bella mulattiera fino a d arrivare al parcheggio della funivia . EEA:Dalla stazione di arrivo della funivia, Bocca d´Erna, si scende ai prati sottostanti . Seguendo i sent n° 1 e n° 5, si procede a dx a mezzacosta nel bosco, giungendo ad un bivio (15´) dove si abbandona il n° 5 diretto al Passo del Fo, per proseguire lungo il n° 1, che porta alla vetta del Resegone, sino al Belvedere con Crocifisso del Pian de la Bedoletta, poco oltre il quale, a sx, si sale all´ attacco (40´ dai Piani d´Erna, indicazioni). L'attacco della Gamma 2 è facile, su roccette gradinate e tracce che risalgono un ripido pend io erboso, al cui termine si incontra la prima, vera difficoltà, un camino che si supera con l´ ausilio di alcune pedane infisse nella rocc ia. Usciti dal camino con una spaccata a sx, si prosegue con crescente esposizione alternando tratti di sent a gradinati passaggi rocciosi, portandosi ad una sezione caratterizzata da sostenuti risalti verticali. Superato un primo diedro, se ne affronta un secondo più impegnativo, seguito da un nuovo tratto verticale che adduce ad un pulpito. Aggirato a sx lo spigolo che lo sovrasta, si giunge ad un torrione che costituisce il tratto più impegnativo della ferrata. Lo si risale dapprima con esposto diagonale a sx, quindi direttamente in parete piegando progressivamente allo spigolo che, abbattendosi, diviene aerea crestina. Superata anche la successiva placca, si segue a lungo il sent protetto dal cavo sino ad una parete, che si attraversa verso dx su una caratteristica cengia naturale con fantastica vista sulla cresta appena percorsa. Scavalcati alcuni riìsalti rocciosi, ci si porta alla base di un camino di una ventina di metri, ultima difficoltà prima del termine della ferrata. Sfruttando la tecnica di opposizione e alcune staffe che vi si trovano, si risale il caminone´, e una volta uscitene, si affronta un breve salto verticale che porta ad un pulpito, cui fa seguito una serie di placche piuttosto impegnative,attrezzate con molte staffe. Alcuni gradoni di roccia ed un pendio erboso portano, infine, alla vetta (ore 3 dall'attacco). DISCESA: è lo stesso percorso fatto dagli escursionisti in salita. Partenza: Ritorno: Dislivello: Difficoltà: Tempo previsto: Attrezzatura: Capigita: Prossime gite: N.B. .La ore 06.30 da Porta Vescovo- ore 06.45 parcheggio autostrada Vr sud ore 22 circa E -salita m 700– discesa 1200 (possibilità ridurre con impianto)-EEAsalita m 700 discesa m 700 Escursionistica – EEA E ore 6/7 EEA ore n 7/8 E- pedule e normale abbigliamento da escursione. EEA kit completo ferrata Andreoli Corrado (3498329610) Beghelli Roberto (3470555391)- Ferron Roberto (335227739) 21 giugno – Gruppo del Bosconero - forcella Bella di Sfornoi – Casera di Campestrin-E 27/28 giugno – Valle Aurina – Pizzo Rosso di Predoi (3495m) E - A 5 luglio – Dolomiti di Fiemme - Cima Pelenzana EE quota di partecipazione dovrà essere interamente versata all’atto dell’iscrizione. I partecipanti, con l’iscrizione, accettano e si impegnano a rispettare il regolamento gite, come da estratto pubblicato nel libretto: “Attività sezionale” del C.A.I. di Verona. E’ facoltà degli accompagnatori variare l’itinerario qualora ritenessero le condizioni dello stesso pericolose per l’incolumità dei partecipanti