Cayman aquariums Guida di riferimento all'allestimento di un acquario tropicale d'acqua dolce con il sistema Ferplast Cayman aquariums Guida di riferimento Indice • Premessa.........................................................................1 • I componenti essenziali in acquario ..................................2 • Installazione.....................................................................5 • Verifica e sistemazione.....................................................7 degli impianti tecnologici • Disposizione dei materiali .................................................8 da arredamento • Riempimento della vasca..................................................8 • Messa in opera dell’acquario ..........................................10 • Maturazione del filtro .....................................................10 • Aggiunta di piante e pesci..............................................11 • Funzionamento in dettaglio.............................................11 • CD Ferplast....................................................................13 Guida di riferimento Cayman aquariums Premessa Grazie per avere scelto un acquario Ferplast: contribuirà certamente a rendere l’acquariofilia un hobby sempre più piacevole ed importante per l’intera famiglia. Allestire e gestire un acquario Cayman è molto facile e divertente. In meno di un’ora riuscirete a ricreare un piccolo mondo subacqueo nel vostro salotto. Pochi minuti di manutenzione ogni mese sono più che sufficienti per mantenere l’acquario in perfetta efficienza. Ciò è reso possibile dall’elevata tecnologia che caratterizza ogni parte del vostro nuovo acquario, frutto dell’esperienza del nostro team di sviluppo e ricerca, comprendente biologi, ingegneri e chimici, che hanno lavorato a lungo per sviluppare un innovativo sistema di elevata affidabilità e facile utilizzo. Ogni singolo componente è stato progettato e testato per garantirvi al massimo sicurezza d’uso ed affidabilità nel tempo. Dovrete solo preoccuparvi di costruire il vostro mondo subacqueo secondo i personali gusti estetici, mentre l’avanzata tecnologia contenuta nell’acquario Cayman curerà costantemente le condizioni ambientali, mantenendole stabili ed adeguate alle esigenze degli animali e dei vegetali che vorrete allevare. Ciò nonostante, allestire e gestire un acquario richiede alcune semplici conoscenze, che vi verranno fornite nel corso di questo manuale d’uso. Leggetelo attentamente prima di procedere all’installazione e conservatelo con cura, per future referenze. I software ed i libri elettronici contenuti nel CD fornito a corredo dell’acquario, invece, consentiranno ai più esperti di approfondire particolari argomenti tecnici e risolvere ogni tipo di problema. Buon divertimento! 1 Cayman aquariums I componenti essenziali di un acquario Un acquario può apparire al neofita come un insieme misterioso di congegni complicatissimi. In realtà si basa sul funzionamento di pochi ed efficienti sistemi di controllo, che consentono di mantenere costanti le condizioni ambientali per pesci, piante ed invertebrati. Il vostro acquario Cayman, in particolare, è costituito dalle seguenti parti fondamentali: La vasca. La vasca in vostro possesso è realizzata in tutto vetro, utilizzando cristalli di grande trasparenza incollati mediante speciali mastici siliconici, con un procedimento industriale che garantisce durata e perfetta tenuta nel tempo. La forma della vasca è fondamentale per l’equilibrio biologico che si realizzerà nel piccolo ecosistema. Le dimensioni (altezza, larghezza e profondità) delle vasche Cayman sono state studiate allo scopo di garantire perfetti scambi gassosi ed una circolazione ottimale dell’acqua. È bene rammentare che molte delle caratteristiche dell’acquario allestito (numero massimo di pesci allevabili, tempi di maturazione, quantità di mangime da aggiungere, peso totale, ecc.) dipendono dal suo volume “lordo”. Quest’ultimo si calcola moltiplicando tra loro le tre dimensioni della vasca espresse in decimetri. Ad esempio, per la Cayman 60, il volume lordo è pari a 6 x 3 x 3.8 decimetri, ovvero 68,4 litri. Si definisce “volume netto”, invece, la quantità effettiva d’acqua contenuta nella vasca, d o p o a v e r aggiunto i materiali 2 Guida di riferimento d’arredamento, il ghiaietto di fondo, ecc. Potrete misurare il volume netto della vostra vasca al momento dell’allestimento, ma in generale questo è pari a circa l’80 per cento di quello lordo. Alla base della vasca è disposto un supporto in materiale sintetico, che evita il contatto diretto del fondo dell’acquario con il sostegno. In questo modo si garantisce che piccoli granelli di sabbia od irregolarità della super ficie non possano produrre lesioni nel vetro. Sopra la vasca è invece disposto un coperchio, realizzato in materiale sintetico molto resistente e disegnato in modo da accentuare l’armonia con il contenuto della vasca. Nel coperchio prendono posto tutte le apparecchiature elettriche dell’acquario, in modo che dalla vasca fuoriescano solo i cavi, che saranno collegati alla presa elettrica dopo l’allestimento. Il filtro. È definito, a ragione, il “cuore” dell’acquario. L’acqua che giunge all’entrata del filtro è ricca di vari nutrienti, prodotti dal metabolismo di animali ed alghe. Composti molto tossici che accumulandosi nell’acqua ridurrebbero il nostro piccolo ecosistema ad una fetida pozzanghera. Per evitare questo accumulo sarebbe necessario sostituire tutta l’acqua più volte al giorno. Questa operazione, però, renderebbe impossibile l’instaurarsi di uno stabile equilibrio biologico, indispensabile per permettere agli organismi allevati condizioni ottimali di vita. La presenza del filtro rende possibile riutilizzare l’acqua, proprio come accade in natura. Negli ambienti acquatici, infatti, si instaura un ciclo completo dei nutrienti, per cui tutto quanto è prodotto dagli animali è trasformato dai microorganismi ed utilizzato dai vegetali e viceversa. In particolare, in un qualsiasi ambiente naturale la fonte prima di energia è rappresentata dal sole, che illumina i vegetali permettendo la fotosintesi clorofilliana. I vegetali possono quindi assumere dall’ambiente anidride carbonica (fonte di carbonio), nitriti e nitrati (fonti di azoto) e sali minerali, per produrre zuccheri e proteine (accumulati Guida di riferimento nei loro tessuti) ed ossigeno (che è emesso nell’ambiente). Gli animali si cibano di questi organismi e respirano (quindi assumono dall’esterno ossigeno atmosferico) emettendo nell’ambiente anidride carbonica, ammoniaca od altri composti azotati e vari sali minerali. I batteri ossidano l’ammoniaca a nitriti e nitrati, che possono così essere riutilizzati dalle piante. Sarebbe improbabile realizzare un ciclo così perfetto in acquario, ma grazie alle moderne tecnologie possiamo “imitarlo” in alcune par ti. Anche in acquario sono presenti animali e vegetali. Gli animali producono ammoniaca, varie sostanze ioniche ed anidride carbonica. Il filtro deve trattenere i materiali grossolani (feci, foglie morte) in modo da rendere l’acqua costantemente cristallina ed ossidare l’ammoniaca, molto tossica, in composti assimilabili dalle piante. Il filtro BluWave è costituito da v a r i scompartimenti, nei quali prendono posto apposite cartucce di materiali diversi. Il primo scompartimento serve a termoregolare l’acqua, come si dirà tra breve. Il secondo scompar timento contiene dei materiali ad azione meccanica, sorta di spugna sintetica, che trattiene tutti i materiali grossolani. L’acqua li attraversa dall’alto in basso, in modo da agevolare la sedimentazione gravimetrica dei sospesi. Cayman aquariums Giunge quindi in superficie, dove si arricchisce di ossigeno. Passa nel secondo scompartimento, contenente un vero filtro biologico. Sugli speciali materiali altamente porosi presenti in questa sezione, sono presenti batteri aerobi che trasformano l’ammoniaca in nitriti (in prevalenza, batteri del genere Nitrosomonas) e questi ultimi in nitrati (in prevalenza batteri del genere Nitrobacter). Infine è aspirata nell’ultimo scompartimento, contenente un materiale ad azione adsorbente, che trattiene coloranti, composti maleodoranti e vari composti chimici. Una potente pompa centrifuga provvede a emetterla nuovamente in vasca. Un filtro di questo tipo ha diversi vantaggi. Esso è costituito in pratica da quattro filtri distinti, che cooperano per produrre un’acqua di caratteristiche eccellenti: un filtro meccanico (paragonabile a quelli di tipo esterno), due filtri biologici di grande capacità (indispensabili per ossidare le sostanze organiche e realizzabili solo in compartimenti aperti) ed un filtro adsorbente (simile a quello che si realizza in piccoli filtri interni veloci). L’unico composto che si accumula nell’acqua è rappresentato dai nitrati, poco tossici e facilmente assimilabili dai vegetali. Sono sufficienti periodiche sostituzioni parziali di acqua, (20% ogni 4-6 settimane), per mantenere la concentrazione d e i nitrati a livelli ben 3 Cayman aquariums tollerati da fauna e flora. Il sistema di illuminazione. In natura, come sopra ricordato, il sole provvede ad illuminare gli ambienti acquatici permettendo la fotosintesi clorofilliana. L’acquario deve poter contare su una fonte di luce simile a quella solare, per offrire alle piante condizioni ottimali di crescita ed agli animali un ambiente identico a quello delle aree geografiche di origine. Si utilizzano a questo scopo delle speciali lampade dette “fitostimolanti”, che producono radiazioni luminose principalmente nello spettro del blu e del rosso. È questo lo spettro di assorbimento della clorofilla. Utilizzando questo tipo di lampade si limita, allo stesso tempo, la proliferazione di alghe indesiderate, che assorbono anche altri tipi di radiazioni luminose. Le luci dell’acquario, però, debbono anche permettere di riprodurre fedelmente i colori dei pesci, sia per permettere a noi di apprezzarne le reali tonalità, sia per garantire corretti scambi di “informazioni” tra gli abitanti dell’acquario. Molte specie di pesci, infatti, comunicano tra loro mediante piccole modificazioni dei colori della livrea. Con l’esperienza riuscirete a comprendere che alcuni pesci si scuriscono per comunicarvi “sto soffrendo”, oppure rendono più brillanti alcune strie sul corpo per dire “sono felice!”. È importante che il sistema di illuminazione non produca eccessivo calore: specialmente nei mesi estivi questo può indurre surriscaldamento dell’acqua e danni alle popolazioni allevate. È anche impor tante che una suf ficiente irradianza raggiunga il fondo d e l l a 4 Guida di riferimento vasca, per garantire lo sviluppo delle piante e per evitare la perdita delle foglie più basse. Le luci, infine, dovrebbero rimanere accese nell’arco di una giornata per un periodo variabile tra 8 e 12 ore (fotoperiodo). Il vostro acquario è corredato da un sistema di illuminazione fitostimolante (crescita ottimale delle piante) ad elevata temperatura di colore (perfetta riproduzione dei colori dei pesci) che utilizza un sistema elettronico (freddo) di accensione, un sistema di riflettori (luce ben diretta sul fondo) ed è regolato da un timer, in modo da assicurare un perfetto fotoperiodo anche in assenza dell’acquariofilo. Dopo la prima regolazione del timer, pertanto, l’acquario potrà godere a lungo ed in modo completamente automatico di una illuminazione del tutto simile a quella di un qualsiasi ambiente naturale. La presenza dei riflettori evita anche che la luce si diffonda sulle pareti di vetro, inducendo una iperproliferazione di alghe verdi. Il sistema di termoregolazione. A differenza dei mammiferi e degli uccelli, i pesci e gli invertebrati non sono in grado di regolare la loro temperatura corporea. In realtà non ne hanno bisogno, essendo costantemente immersi in un liquido con elevata stabilità termica. Le acque dei bacini naturali, specialmente in mare e negli ambienti tropicali, subiscono variazioni termiche irrilevanti ed i pesci possono quindi fare a meno di un sistema “autonomo” di termoregolazione. La piccola quantità d’acqua presente in un acquario, però, non è suf ficiente a garantire a lungo la stabilità della temperatura. In inverno nei nostri appartamenti la Guida di riferimento temperatura può raggiungere valori inferiori ai 18°C. In estate sale talvolta oltre i 30°C. Questo non è assolutamente sopportabile per un organismo acquatico. È come se la nostra temperatura corporea subisse oscillazioni tra i 28 ed i 40 gradi! A temperature troppo basse gli organismi tropicali semplicemente smettono di vivere. Oscillazioni termiche tra i giorno e la notte, inoltre, producono emolisi nel sangue dei pesci, rendendoli suscettibili all’attacco di numerosi parassiti. Per questo motivo l’acquario Cayman è corredato da un termoriscaldatore, che prende posto nel primo scompartimento del filtro. Si tratta di una Provetta in vetro contenente un preciso termostato ed una resistenza. Ogni volta che l’acqua si raffredda il termostato attiva la resistenza elettrica, riscaldandola leggermente. Mediante successivi cicli di riscaldamento si raggiunge una temperatura estremamente stabile, che garantisce condizioni ottimali di vita per tutti gli organismi tropicali. Nel caso in cui si desideri allevare organismi di ambienti temperati (che vivono a temperature attorno ai 18-20°C), come nel caso dell’acquario marino mediterraneo, sarà utile corredare l’acquario di un sistema di raffreddamento, oppure disporre l’acquario in un ambiente dotato di aria condizionata. Gli accessori opzionali. Il vostro acquario completo, così come vi è stato consegnato, è adeguato ad una generalità di usi diversi e permette l’allestimento di per fetti acquari d’acqua dolce o marini. L’acquario Cayman è stato progettato in modo da essere estremamente versatile e duttile ai desideri degli appassionati. Ogni parte dell’acquario è modificabile facilmente, utilizzando gli accessori opzionali già disponibili e quelli che saranno messi a vostra disposizione nei prossimi mesi. Il distributore automatico di cibo Chef, ad esempio, potrà essere fissato nel cassettino porta-oggetti poste- Cayman aquariums riore, per assicurare ai vostri beniamini pasti regolari anche in vostra assenza. Sono disponibili eleganti stand che permettono di sostenere l’acquario all’altezza ideale, ben adattabili a qualsiasi tipo di arredamento. Le lampade potranno essere facilmente sostituite con altre che si adattino meglio alle vostre personali esigenze (acquari marini con invertebrati, vegetazione molto abbondante, specie particolari di pesci, ecc.). Il filtro può essere modificato per assecondare le esigenze degli appassionati di acquario marino, aggiungendo moduli biologici contenenti materiali calcarei (es. il modulo Aragonite ad ampia superficie) , comuni cannolicchi di ceramica ed altri sistemi di filtraggio ossidativo. Si potranno sostituire i materiali ad azione meccanica standard con altri di tipo diverso (es. lana di perlon) utilizzando la stessa cartuccia-contenitore. Il materiale ad azione adsorbente dell’ultimo scompartimento, infine, potrà essere sostituito con sacchetti di carbone iperattivo (per una più intensa azione adsorbente), zeolite (per una azione adsorbente selettiva), resine anti-fosfati (per evitare sostituzioni dell’acqua e limitare la crescita delle alghe), torba attiva (per imbrunire ed acidificare l’acqua), stabilizzatori del pH e KH (acquari marini). Alcuni di questi materiali filtranti sono già disponibili, in pratiche cartucce che potranno essere facilmente inserite nel vostro filtro. Altri lo saranno tra breve. Per questo motivo, chiedete consiglio al vostro negoziante di fiducia sui sistemi filtranti meglio adeguati a l l e vostre esigenze e verific a t e periodica5 Cayman aquariums mente la disponibilità di nuovi accessori. Installazione Per poter iniziare l’allestimento dovremo acquistare della ghiaia (fer tilizzata, nel caso dell’acquario d’acqua dolce) con cui coprire il fondo e, secondo i personali gusti estetici, legni di torbiera, rocce ed altri materiali da arredamento. Questi materiali non sono compresi nella confezione perché la scelta dipende largamente dal tipo di acquario da allestire e dai gusti personali dell’acquariofilo. Non acquisteremo, per ora, pesci e piante: bisognerà attendere che l’acquario sia maturo per ospitarli. Liberiamo dunque l’acquario dalla confezione e, maneggiandolo con cura (è sufficiente un piccolo urto degli spigoli contro materiali rigidi per produrre lesioni irreparabili), poggiamolo sul supporto prescelto. Il vostro acquario è già pronto per funzionare, essendo stato fornito già completamente montato. In teoria sarebbe sufficiente aggiungere l’acqua ed i pesci per completare queste operazioni preliminari. Noi ci soffermeremo però qualche minuto sulle diverse parti costruttive, per permettervi di personalizzare il vostro acquario, nel caso in cui lo desideriate. Le operazioni che descri6 Guida di riferimento veremo tra breve, però, servono anche a familiarizzare con il vostro nuovo acquario, in modo da conoscerlo profondamente in tutte le sue parti. Nel caso in cui non disponiate di un supporto adeguato, potrete utilizzare uno dei suppor ti Cayman, studiati per garantire la massima stabilità del vostro acquario, fornendo peraltro degli spazi utili per la conservazione di alimenti ed accessori. L’acquario Cayman è già fornito di una apposita cornice di appoggio e necessita quindi solo di un piano rigido e sufficientemente compatto: sono da evitare tutti i materiali morbidi, che interferirebbero con le proprietà meccaniche del supporto di corredo. L’acquario potrà essere posizionato in qualsiasi ambiente domestico. Se particolari esigenze estetiche o di spazio non vincolano la scelta, però sarà bene tenere presenti alcuni concetti di base. Molte specie di pesci non amano eccessiva confusione di fronte alla vasca. Un angolo tranquillo sarà preferibile al corridoio, dove un traffico frequente di persone diverse potrebbe rendere i pesci particolarmente nervosi. L’acquario dovrà essere illuminato dal suo proprio sistema di illuminazione, adeguato alla vita delle piante acquatiche e dei pesci. Sarà opportuno non sistemare l’acquario in una posizione in cui riceva, seppure per poche ore al giorno, delle radiazioni solari dirette. I raggi solari inducono la proliferazione di alghe indesiderate e surriscaldano l’acqua, producendo shock ai pesci. Sarebbe anche preferibile evitare di disporre l’acquario nei Guida di riferimento pressi dei diffusori acustici di un impianto stereofonico: i pesci non amano la musica rock! Infine bisognerebbe evitare di disporre l’acquario in prossimità di fonti di calore (es. presso il diffusore di un termosifone) perché le fonti di calore esterno interferiscono col funzionamento del termostato incorporato. Verifica e sistemazione degli impianti tecnologici Se siete giunti a questo punto avrete già identificato il supporto ideale per la vostra vasca e vi avrete poggiato dolcemente l’acquario. Osserviamolo bene: questa sarà la sua posizione definitiva per molto tempo. È giunto il momento di mettere a punto tutti gli impianti necessari per il suo funzionamento: quello di illuminazione, quello di filtraggio, quello di termoregolazione, come spiegato precedentemente. Lo faremo divertendoci, nei prossimi quindici minuti. Prima di tutto dovremo aprire il coperchio della vasca, ed osservare lo stato esterno delle lampade fluorescenti. Non collegheremo ancora il cavo di alimentazione! Come suddetto, lo potremo fare solo quando l’acquario sarà stato completamente riempito d’acqua. In caso contrario procureremmo danni irreparabili al termoriscaldatore ed alla pompa del filtro. Ci limiteremo quindi a verificare che le lampade siano integre e non abbiano subito danni durante il trasporto. Prendiamo quindi il filtro per disporlo nella posizione più adeguata alle nostre esigenze estetiche. Al momento dell’acquisto troverete il filtro già posizionato e pronto per funzionare sulla parete posteriore. Se non desiderate effettuare spostamenti di sorta, potrete limitarvi ad aggiungere l’acqua ed i pesci! L’acquario Cayman però è caratterizzato da una notevole versatilità, utile per assecondare le vostre esigenze estetiche e Cayman aquariums vi permette quindi di spostare il filtro a vostro piacimento, seguendo i suggerimenti poco sopra offerti. Verificate ora la corretta posizione dei materiali all’interno del filtro, dopo averne sollevato il coperchio. Nel primo compartimento (quello all’estrema destra, guardando il filtro di fronte) troverete il termoriscaldatore già in posizione d’uso e tarato per mantenere la temperatura stabile sui 25°C. Potrà essere estratto in qualsiasi momento, dopo aver scollegato il cavo di alimentazione, per operazioni di pulizia e manutenzione. Nel secondo compartimento (postandosi quindi verso sinistra) noterete la presenza di due blocchi di spugna sintetica, che potrete sollevare periodicamente, utilizzando l’apposito sostegno, per risciacquarli sotto acqua corrente. Nei due scompartimenti successivi troverete i due moduli biologici. Non dovranno essere mai rimossi dal filtro e dovranno trovarsi nella posizione indicata dalle figure. Nell’ultimo scompar timento (quello all’estrema sinistra, guardando il filtro di fronte) noterete la presenza di un tubo ripiegato. Tirando detto tubo verso l’alto, assieme al cavo di alimentazione, potrete estrarre dal filtro il modulo adsorbente e la pompa centrifuga. Il modulo adsorbente andrebbe sostituito ad intervalli mensili per mantenere un’azione ottimale. La pompa centrifuga dovrebbe essere ispezionata ed eventualmente ripulita dalle incrostazioni ogni 6-8 mesi. Rimettete a posto il modulo adsorbente: noterete che il tubo piegato va ad incastrarsi perfettamente sul f i l t r o . 7 Cayman aquariums Guida di riferimento Richiudete ora il coperchio del filtro e disponete i cavi di alimentazione della pompa e del termoriscaldatore (i due cavi neri che escono dal filtro) nelle apposite guide presenti nella cornice dell’acquario per mantenerli stabilmente fuori dall’acqua. L’acquario è pronto a funzionare! Disposizione dei materiali da arredamento L’arredamento di un acquario è uno degli aspetti più divertenti e creativi del vostro hobby. Si realizza tenendo conto dei propri gusti estetici e delle esigenze degli organismi che desideriamo allevare. In questo momento, pertanto, sarebbe preferibile avere in mente le specie di pesci e piante che ospiteremo nella vasca, tra pochi giorni. Elemento essenziale dell’arredamento è la ghiaia di fondo. Essa deve essere assolutamente priva di materiali calcarei nell’acquario d’acqua dolce, mentre si suggerisce di utilizzare esclusivamente ghiaia calcarea per l’acquario marino. I due tipi di acquari, infatti, necessitano di condizioni ecologiche molto diverse, che sono raggiunte più facilmente utilizzando la ghiaia corretta. Nel caso dell’acquario d’acqua dolce, converrà aggiungere prima della ghiaia (sabbia silicea, sabbia di quarzo più o meno spessa, quarzo rosa, ecc.) un terriccio fertilizzato a base di laterite. Se vorrete a questo punto potrete realizzare un disegno in pianta dell’acquario, in modo da definire le aree che saranno popolate con materiali e piante diverse. Alcuni acquariofili preferiscono invece lavorare “all’impront a ” , disponen8 do in materiali da arredamento (anfore, sassi, legni di torbiera, gusci di noci di cocco, rocce laviche, legni fossili e quant’altro) in sequenza. Anche in questo caso si possono offrire dei suggerimenti di base. Guardate innanzitutto la vostra vasca di fronte ed individuate due punti principali di attrazione, uno anteriore, l’altro posteriore. Disponete su questi due punti altrettanti oggetti alti, in modo da “guidare” l’attenzione dell’osservatore. Ora disponete gli altri materiali tutt’intorno, facendo in modo che appaiano disposti “casualmente”: troppo ordine, in un ambiente naturale, genera diffidenza! Se volete potrete realizzare delle “terrazze”, disponendo nelle parti posteriori della vasca dei legni di torbiera a formare piccoli bacini rialzati. Saranno riempiti di sabbia, per creare un magnifico effetto tridimensionale. Rammentate infine che le piante acquatiche andranno piantate in un preciso ordine: quelle alte nelle parti posteriori della vasca, quelle basse e da prato nelle zone anteriori, in modo da non occludere nessuna parte alla vista. Le piante della stessa specie andranno piantate insieme, in gruppetti omogenei. Questo genera una vista più naturale: nei laghi, così come in mare, le specie formano piccole praterie continue e non si mescolano troppo spesso. Riempimento della vasca Ora che anche l’arredamento è stato sistemato possiamo riempire d’acqua la nostra vasca. Quale acqua utilizzare? Le acque, infatti, non sono tutte uguali! Ogni acqua differisce dalle altre per alcune fondamentali caratteristiche chimiche e fisiche: acidità (pH), durezza (contenuto in alcuni sali di calcio e magnesio), salinità (contenuto totale di sali), presenza di nutrienti, conduttività (capacità di condurre ioni), temperatura, ecc. Non pretendiamo in questa breve guida di offrire una trattazione approfondita di chimica dell’acqua: potrete in futuro Guida di riferimento diventare esperti con la lettura dei tanti testi specialistici. D’altra parte non è certo necessario disporre di conoscenze approfondite di chimica per allestire e gestire un acquario Ferplast! Sarà sufficiente mettere in pratica i suggerimenti contenuti in questa pagina per ottenere magnifici acquari perfettamente funzionanti, tenendo conto del fatto che pH e durezza rappresentano misure “riassuntive” di molti altri valori dell’acqua. Per l’acqua marina non c’è alcun problema: riempite la vasca di acqua demineralizzata; aggiungete la corretta quantità di sali (circa 35 grammi per litro, come riportato sulle istruzioni di questi prodotti) ed attendete la completa dissoluzione aerando energicamente. Il gioco è fatto! Per l’acqua dolce, dobbiamo tenere presente che la maggior parte dei pesci tropicali (con l’eccezione di numerose specie di Ciclidi e Poecilidi) e delle piante predilige acque tenere (durezza totale bassa) e dal pH prossimo alla neutralità. L’acqua dei nostri rubinetti è generalmente dura e basica (pH elevato). Prima di aggiungere i pesci è dunque necessario trattare l’acqua, per renderla adatta alle loro esigenze. Si può ottenere questo obiettivo molto semplicemente: acquistate presso il negozio specializzato una certa quantità d’acqua demineralizzata (dal 50% al 75% del volume della vasca). Si versa nell’acquario e si completa il riempimento con acqua di rubinetto In ogni caso converrà misurare pH e durezza totale (GH) con gli appositi test, reperibili presso il vostro negoziante di fiducia. Dovreste leggere valori di pH prossimi a 7 (6.8 – 7.2) e durezza totale prossima a 24°dGH. Semplicissimo, non vi pare? Attendete ora almeno un giorno, poi misurate nuovamente i valori per accertarvi che si mantengano stabili. Se il pH è troppo acido (6.6-6.4 o meno) sarà opportuno sostituire una piccola parte del volume della vasca (5-10%) con acqua di rubinetto. Cayman aquariums Queste operazioni vanno effettuate nella vasca ancora priva di pesci. Bruschi sbalzi dei valori chimici possono produrre seri danni alla popolazione acquatica. Nell’aggiungere l’acqua alla vasca vi suggeriamo anche di sistemare un comune piatto piano da cucina sul fondo dell’acquario. Verserete l’acqua al centro del piatto, in modo da non provocare eccessiva turbolenza. In caso contrario, l’aggiunta di acqua rimuoverebbe la ghiaia del fondo, rimescolando i concimi e distruggendo la struttura dell’arredamento precedentemente creata. In futuro misurerete i principali valori dell’acqua ad inter valli fissi (settimanali, quindicinali od almeno mensili) per assicurar vi che si mantengano stabili. Nella tabella seguente sono riportati i valori ideali (per la maggior parte delle specie d’acqua dolce tropicale) dei principali UNITÀ DI MISURA VALORI IDEALI PH GH °d KH °d MH4 ppm NO2 ppm NO3 ppm PO4 ppm 6.8-7.2 3-7 2-4 0 0 <20 >1 UNITÀ DI MISURA CONDUTTIVITÀ µS TEMPERATURA °C VALORI 20-180 24-30 IDEALI parametri chimico- fisici. Confrontateli periodicamente con quelli del vostro acquario e consultate il CD per la risoluzione di eventuali prob l e m i . Ferplast consiglia il proprio Multistick Tester. 9 Cayman aquariums Messa in opera dell’acquario È giunto il grande momento! L’arredamento è fantastico, la vasca è in posizione, piena d’acqua (il livello dell’acqua deve coincidere con il bordo inferiore della cornice sulla quale poggia il coperchio, ovvero, con la fine della zona visibile della vasca di vetro), con il filtro perfettamente montato ed il coperchio chiuso: possiamo collegare la spina alla presa elettrica. Accertiamoci che durante le operazioni precedenti non siano finite gocce d’acqua sulle parti elettriche e sul coperchio e che le mani siano perfettamente asciutte. Tra breve vedremo l’acquario al lavoro ed impareremo ad effettuare alcune semplici manovre preliminari di regolazone: bisognerà settare il termostato e l’orologio, per la corretta accensione diurna delle luci. Appena collegata la spina, l’acquario comincerà a “vivere”: le luci si accendono ed il filtro, dopo qualche secondo di fruscio (è necessario espellere tutta l’aria contenuta nei tubi) comincia a produrre un flusso d’acqua continuo. Un settaggio fondamentale è quello del termoriscaldatore. Ora che l’acquario è in funzione non deve assolutamente essere sollevato dall’acqua: in caso contrario il calore emesso dalla resistenza provocherebbe lesioni irreparabili alla provetta di vetro. Tutte le operazioni di regolazione vanno effettuate con la provetta completamente immersa nell’acq u a . 10 Guida di riferimento Consigliamo di settare il termoriscaldatore per mantenere stabilmente la temperatura dell’acqua a 25°C. Passiamo alle altre regolazioni. Maturazione del filtro In questo momento l’acquario è in funzione e le apparecchiature in dotazione faranno sì che conservi le proprie caratteristiche e le stesse funzionalità nel tempo. Per divenire adeguato a contenere organismi vivi, però, l’acquario dovrà maturare, assieme al filtro; il filtro biologico, infatti, contiene materiali inerti, che solo lentamente si ricopriranno di batteri. In questo momento, dunque, i batteri sono presenti, ma sono dormienti ed ancora in numero troppo basso per sostenere il carico organico di un acquario completo. Quando si saranno riprodotti copiosamente, si occuperanno della trasformazione delle sostanze organiche. Se aggiungessimo subito dei pesci, essi sarebbero rapidamente uccisi dalle loro stesse escrezioni. È necessaria quindi un po’ di pazienza, perché la completa maturazione del filtro avviene in un periodo stimato tra 10 e 12 giorni. Dovremo procedere come segue: aggiungiamo subito una capsula BluStart per i batteri presenti nel filtro (fornito in corredo all’acquario), ricordandosi di aggiungere ogni giorno un pizzico di cibo per pesci nel 1° comparto del filtro, fino all’inserimento della fauna. Ad inserimento avvenuto aggiungiamo la 2ª capsula BluStart. • Tra 1-2 giorni, acquisteremo le piante acquatiche disponendole con cura nella ghiaia del fondo. Contribuiranno a rendere naturale il nostro ambiente e ci permetteranno di osservare un acquario completamente arredato, in attesa dei pesci. • Tra una settimana dovremo misurare il tasso di ammoniaca e nitriti disciolti. Se saranno prossimi a zero, potremo aggiungere i primi pesci. Guida di riferimento • In seguito, continueremo con piccole aggiunte di fauna (le piante sono già state tutte disposte), in modo da assecondare la maturazione del filtro. La popolazione massima della vasca potrà essere raggiunta entro un mese di funzionamento. Aggiunta di piante e pesci Per cominciare e per testare la vasca, scegliamo delle specie di facile allevamento. Al momento dell’acquisto, facciamo attenzione allo stato di salute dei pesci: individui ammalati traspor terebbero parassiti in vasca, complicandoci la vita sin d’ora! I pesci da acquistare dovranno muoversi armonicamente nell’acqua, avere le pinne tutte ben aperte e colori vivi. Sulla pelle non dovranno esserci macchie o puntini bianchi. Le pinne dovranno essere tutte integre e prive di macchie o zone corrose. Trasporteremo subito i pesci a casa, evitando che durante il trasporto l’acqua si raffreddi troppo. Giunti a casa, disporremo il sacchetto preparato dal negoziante, ancora chiuso, a galleggiare sull’acqua per circa 20 minuti: questo serve a rendere la temperatura dell’acqua nel sacchetto uguale a quella nella vasca. Trascorso questo tempo, si aprirà il sacchetto e si verserà il contenuto in un retino disposto sopra un catino pulito: non vogliamo che l’acqua presente nel sacchetto (che potrebbe contenere patogeni ed inquinanti) giunga nel nostro acquario. I pesci saranno quindi poggiati delicatamente sull’acqua. Se sono sani fuggiranno immediatamente dal retino, per andare ad esplorare il nuovo ambiente. Da domani potremo somministrare il primo pasto (è improbabile che desiderino mangiare subito, dopo le tante emozioni subite). In seguito potremo aggiungere nuovi pesci ed altre piante, secondo i nostri gusti e la Cayman aquariums capienza dell’acquario. Nel caso in cui le piante siano state vendute in vaso, provvederemo a liberare le loro radici, con molta delicatezza, dalla spugna che le avvolge. Quest’ultima è impregnata di composti che potrebbero favorire uno sviluppo abnorme di alghe. Non ci sono limiti nella quantità di piante da aggiungere, a parte quelli fisici rappresentati dallo spazio sul fondo. Nel caso dei pesci, invece, occorrerà non eccedere, neppure dopo la completa maturazione del filtro. Funzionamento in dettaglio Dunque il nostro acquario è in funzione: florido, luminoso, straripante di vita. Continuerà a farlo a lungo, se non commetteremo errori grossolani. I pesci aggiunti di volta in volta dovranno essere perfettamente sani. Introdurre pesci malati in acquario significa esporre al rischio di infezioni tutta la popolazione residente. In caso di epidemie diffuse (come quella prodotta dalla comunissima malattia “dei punti bianchi”) sarà necessario aggiungere all’acqua dei terapeutici, che minano la stabilità dell’equilibrio biologico. Le luci continueranno ad accendersi e spegnersi alle ore predefinite. La temperatura si manterrà stabile grazie all’opera del termoriscaldatore. L’acqua si manterrà limpida e pulita grazie all’efficiente filtro biologico. Il liquido presente nella vasca però evapora lentamente. Quando si osservino significativi abbassamenti del livello 11 Cayman aquariums Guida di riferimento (0.5-1 cm sotto il bordo del coperchio) si dovrà rabboccare l’acqua evaporata, utilizzando acqua completamente demineralizzata, sia nell’acquario d’acqua dolce, sia nel marino (quella che evapora è acqua distillata: i sali restano in soluzione). Giornalmente (preferibilmente in due dosi, di mattina e di sera) bisognerà aggiungere un pizzico di mangime. È consigliabile conservare in casa almeno due o tre tipi di alimenti diversi (in fiocchi, in pellets, liofilizzati, ecc.) per poterli alternare: la salute dei pesci dipende anche da una dieta varia e ricca. Ogni due settimane potremo provvedere a delle operazioni di manutenzione ordinaria che ci terranno piacevolmente impegnati per un quarto d’ora: pulire i vetri con delle apposite calamite abrasive come SweepMag, per eliminare le alghe epifite; aggiungere un buon concime liquido per le piante; risciacquare sotto acqua corrente le spugne presenti nel primo scompartimento del filtro e rimetterle in posizione; misurare i principali valori dell’acqua (pH, durezza, ammoniaca, nitriti, nitrati); sostituire un 15% dell’acqua con acqua demineralizzata, per eliminare l’eccesso di nitrati e fosfati; sostituire il contenitore di anidride carbonica, nel caso si utilizzi un diffusore di questo gas; sifonare il fondo con un aspirarifiuti, per eliminare il detrito marroncino accumulato nelle zone di ristagno; potare le piante che siano cresciute troppo alte. Una volta al m e s e potremo sostituire la spugna di carb o n e attivo pre12 sente nell’ultimo scompartimento, in modo da mantenere l’aspetto cristallino dell’acqua. Non dovremo mai sostituire o risciacquare i due moduli centrali del filtro (moduli ad azione biologica) perché questa operazione distruggerebbe la flora batterica presente, riducendo sensibilmente la funzionalità dell’impianto. Ogni 12 mesi sarà opportuno sostituire le lampade al neon: anche se continuano ad accendersi normalmente, esse perdono col tempo il loro spettro caratteristico, producendo radiazioni meno efficaci per le piante e più adeguate alla proliferazione delle alghe. Non vi sono altre operazioni di manutenzione da compiere. D’ora in poi l’acquario entrerà a far parte della nostra vita e dimostrerà di essere un ausilio educativo di grande valore ed un passatempo divertente, sempre nuovo e ricco di sorprese. Guida di riferimento Cayman aquariums CD Ferplast L’acquario Cayman può funzionare in vari modi ed a vari livelli. Il CD fornito di corredo all’acquario si rivelerà uno strumento prezioso per approfondire particolari argomenti. Contiene, ad esempio, un elenco nutrito di specie di pesci. Ogni specie ha le sue specifiche esigenze in fatto di temperatura, illuminazione, valori dell’acqua. Consultando il CD potrete conoscere più a fondo gli organismi che desiderate allevare ed imparare ad assecondare le loro esigenze. Potrete anche selezionare un gruppo di specie provenienti dallo stesso ambiente e divertirvi poi a ricostruire quel biotopo, realizzando magnifici acquari ad “alta fedeltà”. In ogni caso l’acquario Cayman non porrà alcun limite alla vostra fantasia e grazie al CD potrete risolvere eventuali piccoli dubbi o inconvenienti che potrete incontrare nella vostra esperienza di acquariofili. 13