NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Registrazione N. 259 Tribunale di Roma – anno 1999 1° anno di pubblicazione: 1999 Periodicità 12 numeri Organo mensile di informazione tecnica – fiscale – normativa – amministrativa del lavoro Pubblicazione specifica di tematiche di certificazione CE, Direttive di Nuovo Approccio e Notifiche – Abilitazioni e altre autorizzazioni Organismi Notificati, Autorizzati e Soggetti Abilitati – Accreditamento Organismi di valutazione della conformità NewsliftLetter SPECIAL Notified & Authorized Bodies Il numero attuale si compone di NN. 90 pagine Editore: UNION e Direttore Responsabile: Iginio S. Lentini Invio periodico mensile via e-mail in abbonamento gratuito previa autorizzazione e registrazione sul sito www.newsliftletter.it e spedizione cartacea a Ministeri ed Enti di cui a richiesta specifica Mailing list: nn. 600 Direzione e Amministrazione: 00144 Roma EUR - Via M. Peroglio, 15/A Tel.: 335.1336500 – Fax: 06.52200316 Edizione e Redazione: 00144 Roma EUR - Via S. Forti, 20 www.newsliftletter.it – [email protected] Organizzazione – Impaginazione – Grafica – Stampa – Aggiornamento on-line: Linda Rodica Mihaela Baranciuc In questo Numero: Pag. 2 – Editoriale Pag. 3 – Fiaba Day – lavori preparatori Pag. 11 – Programma – locandina Fiaba Day Pag. 14 – Concerto Fiaba Day – Striscione UNION Pag. 15 – Qualche flash fotografico Fiaba Day 2012 Pag. 18 – Comunicato Stampa – Fiaba Day Pag. 19 – Conferenza Stampa e comunicato Pag. 21 – Giornata clou Fiaba Day Pag. 22 – Comunicato stampa conclusivo Pag. 24 – Il ringraziamento UNION al Presidente Fiaba Pag. 25 – Le relazioni - Dibattito Pag. 28 – Report UNION sulla Conferenza Stampa Pag. 30 – Quesiti DPR 462 a MSE e MLPS Pag. 37 – Quesiti di non iscritto a UNION Pag. 38 – Risp. indir.ta alla Div. XIV sulla sep.ne ispezioni Pag. 39 – La lettera di Div. XIV a UNION nel merito delle separazioni Pag. 42 – Risp. Ing. Varisco su mancanza libretto ascens. Pag. 44 – Quesito su impianto Schindler testata ridotta Pag. 47 – GdL Art. 71 e verbale riunione precedente Pag. 57 – Risposta a quesito DPR 462 e verbale GdL 462 Pag. 73 – Comunicazioni con Made Expo – Fiera Milano Pag. 78 – Stand UNION Made Expo - Convegno e relaz.ni Pag. 88 – Qualche flash fotografico Made Expo – Fiera Mi Pag. 90 – UNION Elenco Organismi Associati http://www.newsliftletter.it/ Articoli, foto, disegni e manoscritti inviati alla redazione, non si restituiscono. Gli articoli, anche se non firmati, impegnano, comunque, il Direttore Responsabile. E’ consentita la copia di parte del contenuto purché ne sia citata la fonte. ****** Per la natura stessa dell’operatività degli Organismi Notificati/Abilitati e degli Soggetti parimenti autorizzati dalla P.A., il presente organo di stampa fa riferimento all’UN.I.O.N. – Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati da cui attinge notizie, fatti e situazioni di mercato, attività associativa, proposte e comunicazioni ai Ministeri di riferimento, pubblicando quant’altro pervenuto da altri all’associazione o al Direttore responsabile del periodico stesso. Tematiche e problematiche di: Direttive UE di nuovo approccio e di approccio globale – Certificazione CE – Accreditamento Legislazione nazionale ed europea Ministeri: circolari – quesiti – risposte – proposte Attività MiSE – Direzione Generale Vigilanza e Normazione Tecnica Attività MLPS – Direzione Generale Tutela Condizioni Lavoro Legislativo, Consiglio di Stato – Corte Costituzionale – Leggi e Giurisprudenza Pareri legali e Pareri tecnici Comportamento dei non iscritti Comportamento Organismi Notificati e/o Abilitati iscritti Comportamento imprese di manutenzione Comportamento amministratori condominiali Conflittualità tra Organismi Prodotti in attesa di regolamentazione Lift & Machinery Notified Bodies Group – Bruxelles Uni – Cei: norme e informativa di aggiornamento Attività dell’associazione Forum ed altre Associazioni Comitato di Controllo Codice Deontologico Union Accredia – Ente Unico Italiano di Accreditamento Lettere e segnalazioni pervenute: risposte Assemblee – convegni – riunioni – Workshop DPR 462/01 – operatività e problematiche DM Art. 71 – operatività e problematiche – Attività GdL Pagina 1 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 L’Editoriale Molte ''cose'' di cui parlare in questo mese meteo-splendido ma, non avendo tempo di passeggiare, impegnativo come sempre. Il mese di settembre si era concluso, sabato 29, con la riunione-seminario dell'art.71 nell'ambito dell'attività del GdL del DM 11.4.11, tenutasi all'Hotel dei Congressi (oltre 20 partecipanti). Tali lavori, iniziati alle 10.30, sono stati condotti dal Coordinatore Ing. Cianotti, quindi proseguiti per l'intera giornata, terminata alle 19.00, dall'Ing. Candreva del Min. del Lavoro il quale ha illustrato la situazione ad oggi delle autorizzazioni e dei sospesi, delle problematiche evidenti tra Soggetti privati e pubblici, titolari della funzione, dei quesiti, della 2^ circolare esplicativa, intervenendo nel contraddittorio con i presenti a seguito delle non poche domande. In tarda mattinata, peraltro, il presidente Union era intervenuto per chiarire la portata delle proposte trasmesse a Confindustria-Sit, essendo stato egli in contatto con il D. G. Perissich in relazione alle attivazioni di cui al Decreto sulle ''Semplificazioni'' (art.8 Attrezzature di Lavoro) al fine di proporre soluzioni migliorative a favore dei ''privati''. Che ''qualcosa'' si sia mosso, infine, è dimostrato dal contenuto delle decisioni (metà ottobre), sebbene se ne attenda il definitivo varo, tuttavia, assegnando ai Titolari della Funzione la prima delle verifiche, mentre le altre sono di pertinenza dei ''privati'', venendo incontro pertanto ad una delle importanti soluzioni che penalizzavano questi ultimi. Passando ad altro, nell'ambito della partnership UNION con FIABA e quindi delle manifestazioni organizzate per il noto evento del FIABA DAY, incentrata sulla TOTAL QUALITY l'Ing. Thione ed il Dr. Magliacane, il 3 ottobre, avevano partecipato alla Conferenza Stampa tenutasi nella sede del Governo, presente il Ministro FORNERO e, ancora, lunedì 24 settembre, insieme con il dr. Magliacane, il presidente e la segreteria, accettando l'invito del presidente FIABA, esteso anche all'Ing. Correggia, in relazione ai lavori del ''comitato ristretto'' di cui alla auspicata partecipazione dei due Ministeri, MSE e Lavoro, alla manifestazione di domenica 7 (giorno clou Fiaba Day e del suo decennale). Qui, Union è intervenuta, oltre che con il presidente e la segreteria, anche con l'Ing. Thione ed il Dr. Magliacane, presenziando sul palco degli oratori e presentando le proprie relazioni, ascoltate dal Sen. GASPARRI, presenti altri personaggi del mondo della politica. Il presidente FIABA ha posto in risalto la collaborazione con UNION, ringraziando anche della presenza dell'Ing. CORREGGIA e della sua relazione riscontrata dallo stesso GASPARRI, seppure partecipando egli a titolo personale. In precedenza, peraltro, venerdì 5, la segreteria aveva partecipato, facendo predisporre una apposita pubblicità dell'associazione, all'incontro di calcio avvenuto nella città militare della Cecchignola, il quale vedeva contrapposti le rappresentative delle maggiori istituzioni pubbliche italiane. Foto, brochure con nostro logo ed altro, di quanto notiziatovi, potrete vederli in appresso. Si passa quindi a Rho dove si teneva l'appuntamento internazionale del MADE Expo e, qui, Union vi ha partecipato, essendole stato concesso peraltro un capiente stand, organizzando un Convegno insieme con CONVALIDO (18 ottobre) sulla ''responsabilità dell'amm.re condominiale nella scelta dell'ON/OA''. Le relazioni, in assenza forzata del presidente Union, sono state a cura dell'Ing. Thione e, altre, del Coordinatore del GdL Dpr 462, Ing. Sciancalepore e del Dr. Iacuzio. Importante la presenza dell'Ing. CORREGGIA il quale, accogliendo l'invito degli organizzatori, non ha fatto mancare il suo contributo, dimostratosi prezioso per i chiarimenti sulle deroghe, sulla terzietà di cui alle 17020 in relazione all'operatività del DPR 462/01, sulla separazione tra ispezioni e certificazioni di cui a Regol.765, En 45001 e la stessa 17020, rispondendo infine alle domande postegli. Il mese di ottobre si è avviato a compimento con in mezzo tutti i problemi di trasloco dell'attuale sede Union, tuttavia, il 26, vedendo il vertice esecutivo dell'associazione partecipare ad altra riunione presso la sede FIABA, presenti il presidente, Thione, Magliacane e Iacuzio al fine di confrontarsi con il presidente Comm. Trieste sul reale e fattivo apporto che la sua Associazione, nel contesto dell'avviata e fattiva collaborazione instauratasi quest'anno, potrà assicurare nel prossimo futuro nel merito delle iniziative da portare in ''alto loco'', a sostegno di azioni di comune interesse, quali il miglioramento della sicurezza di impianti, lavoratori e trasportati; il ruolo degli Organismi Notificati e di quelli Abilitati nelle verifiche tutte dei mezzi di sollevamento; il rispetto della normativa; l'accreditamento e la sua essenzialità in relazione a ispezioni e certificazioni; i compiti dell'ente privato in rapporto a quelli dall'ente pubblico: di quanto si è discusso, proposto e condiviso ne avrete conto nel prossimo numero di novembre che non sarà peraltro meno corposo dell'attuale, solo a considerare la nostra assemblea finale del 2012 e, nondimeno, del Workshop che concluderà i lavori il successivo giorno 30. Iginio S. Lentini – Direttore Responsabile http://www.newsliftletter.it/ Pagina 2 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: Irma Perri Sent: Friday, September 07, 2012 12:32 PM To: Dott. Iginio Lentini Subject: FIABADAY 2012 Illustre Dottor Lentini, Le trasmetto in allegato la campagna di comunicazione con la programmazione eventi alla data odierna. Le segnalo di seguito gli eventi su Roma per i quali riceverà a breve gli inviti per la Vostra partecipazione: - 20 settembre 2012 ore 21.00 Concerto in onore di Sua Santità Benedetto XVI in occasione dell'apertura della X Edizione della "Giornata Nazionale FIABADAY per l'abbattimento delle barriere architettoniche" che si terrà a Roma presso la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura. - 3 ottobre 2012 ore 11.00 conferenza nella Sala Stampa di Palazzo Chigi - 5 ottobre 2012 ore 15.00 -19.00 “Quadrangolare di Calcio” tra le squadre delle principali istituzioni pubbliche italiane. L’appuntamento sportivo, giunto alla sua sesta edizione, si terrà a Roma presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito della Cecchignola e vedrà confrontarsi in campo le rappresentative del Gruppo Donatori Sangue della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Consiglio Superiore della Magistratura, del Vaticano e della Nazionale Italiana Parlamentari - 7 ottobre 2012 ore 9.00 – 19.00 - FIABADAY 2012 – Palco Piazza Colonna Colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti. Irma Perri Responsabile Segreteria di Presidenza CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FIABADAY 2012 “10 ANNI DI…. FIABADAY: dal mondo dei disabili e normodotati ad una società per tutti” SCENARIO DI RIFERIMENTO Dal disabile alla persona….dalla diversità alla normalità….dalla discriminazione alla integrazione… dalle barriere alla Progettazione Universale.... verso la Total Quality, per una Società per tutti! La “Giornata Nazionale FIABADAY per l’abbattimento delle barriere architettoniche” festeggia quest’anno il decimo anniversario e FIABA la celebra, ripercorrendo le tappe più significative della sua storia associativa, evidenziando quei valori, concetti, intuizioni, esperienze e presenze che nel corso del tempo hanno dato significato e sostanza ad una Mission improntata al cambiamento culturale radicale del modo di concepire la disabilità e l’ambiente di vita. FIABA:una risposta possibile per una cultura senza barriere! Il 29 Settembre 2002 comincia la storia di FIABA: un tour in camper lungo un mese che, partendo da Roma, ha toccato i 20 capoluoghi di Regione allo scopo di sensibilizzare i cittadini, le istituzioni, le forze sociali, il mondo produttivo sul problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Tale iniziativa ha permesso di sottoscrivere Protocolli d’intesa con le Regioni, le Province, i Comuni sede di capoluogo e i Prefetti, dando l’avvio a tavoli d’azione con gli enti firmatari. I risultati del FIABA Tour sono stati poi divulgati nel corso di un Forum organizzato il 22 Gennaio 2003 presso la sede del CNEL. Dal disabile alla persona…Il messaggio di FIABA si presenta subito innovativo, in linea con quanto già definito nel 2001 dalla classificazione ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per FIABA non esistono gruppi di persone con caratteristiche da catalogare ma esiste “la persona” con tutte le sue qualità e peculiarità e la disabilità non è il problema di una minoranza né l’unico ostacolo che una persona incontra nel corso della http://www.newsliftletter.it/ Pagina 3 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 propria vita…dalla diversità alla normalità… Tutti siamo diversi e proprio perciò tutti siamo uguali e l’uguaglianza implica, quindi, pari dignità e pari opportunità. La diversità unisce e arricchisce la collettività; sono le differenze che invece separano e creano disuguaglianze. Tutti siamo unici e perciò a tutti, proprio per la unicità che viene rappresentata, deve essere garantito di vivere la propria vita e l’ambiente in cui s’interagisce senza problemi e ostacoli…dalla discriminazione alla integrazione…Per FIABA è fondamentale ripensare, arricchire e sviluppare la relazione tra persona e ambiente, in quanto le caratteristiche qualitative e quantitative di quest’ultimo, hanno un impatto sulla persona e sulla partecipazione alla vita sociale. Senza una piena ed effettiva integrazione ed inclusione all’interno della società, si ledono i diritti umani, il rispetto per la dignità della persona..dalle barriere alla Progettazione Universale…FIABA si propone di abbattere tutte quelle barriere, da quelle architettoniche a quelle culturali, psicologiche e sensoriali, che precludono la possibilità di godere e di vivere l’ambiente in tutte le sue forme e caratteristiche. Per questo promuove la fruibilità universale e la progettazione di ambienti totalmente accessibili secondo i principi della Progettazione Universale, o Universal Design, una filosofia di progettazione che non si limita alla eliminazione delle barriere ma che si pone come obiettivo quello di superare la “discriminazione della progettazione” e di fornire una piena partecipazione sociale a tutti i cittadini. Verso la Total Quality, per una Società per tutti… Negli ultimi anni FIABA sta tracciando un percorso che tocca e si prospetta verso tutti gli ambiti della vita per affermare una nuova visione di welfare che consideri al primo posto la “Total Quality della vita”. La Total Quality è la qualità percepita da una persona; la qualità totale, che se applicata all’intera società permette di arrivare ad una vivibilità ottimale dell’ambiente per tutti. La Total Quality è a 360 gradi. Trasporti, turismo, sanità e scuola: sono i settori strategici su cui è importante intervenire per creare qualità. In ogni settore della vita però si deve ambire alla Total Quality poiché si tratta di diritti sanciti, oltre che dalla nostra Carta Costituzionale, anche dalla Convenzione Onu sui diritti umani e sulle pari opportunità. FIABA ha messo in pratica i principi cardine della Qualità Totale, promuovendo l’istituzione in seno alle amministrazioni regionali, provinciali e comunali di “Cabine di regia per la Total Quality” che hanno la funzione di coordinare le iniziative locali, individuare le criticità presenti sul territorio per garantire il superamento di tutte le barriere e la costruzione del “nuovo” ad accessibilità globale. IL FIABADAY Il 2003 è l’Anno Europeo delle persone con disabilità e in Italia si stimano circa due milioni e 800 mila disabili cioè ben il 6,2 % della popolazione femminile e il 3,4 % della popolazione maschile del nostro Paese – costretti ad affrontare difficoltà molto significative nella vita di tutti i giorni. Tra i problemi più in evidenza c’è quello delle barriere architettoniche, percepito come una fonte di disagio e fattore di emarginazione non solo da chi ha una disabilità ma anche da chi disabile non lo è. FIABA ascolta questo disagio e promuove un cambiamento culturale per rendere l'ambiente fruibile da tutti, senza ostacoli fisici, sociali o psicologici che impediscono la piena inclusione nel tessuto sociale delle persone con disabilità, degli anziani e dei soggetti socialmente deboli. La Presidenza del Consiglio dei Ministri raccoglie la crescente domanda di accessibilità e fruibilità e dimostra concretamente l’interesse al processo culturale avviato da FIABA attraverso l’emanazione della Direttiva del 28 Febbraio 2003 che indice la“Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche”, denominata FIABADAY e fissata per ogni prima domenica di ottobre, a partire dall’anno in corso. Tale istituzione viene motivata con la necessità di assicurare la coerenza e la complementarietà delle azioni di informazione, promozione e sensibilizzazione sui temi dell’abolizione delle barriere, svolte dalle amministrazioni pubbliche, nonché la loro sinergia con analoghe iniziative svolte dalle associazioni private impegnate nel settore. A tal fine il Consiglio dei Ministri ha riconosciuto la necessità di rivolgere alle amministrazioni dello Stato una Direttiva intesa a promuovere le diverse iniziative negli ambiti di competenza concentrabili annualmente in una specifica giornata, così da far assumere a quest’ultima la connotazione di momento unitario di attenzione sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Il 15 Luglio 2003 FIABA sottoscrive un protocollo d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per avviare iniziative concrete per la diffusione di una cultura “senza barriere”. La prima iniziativa sinergica, in attuazione di tale protocollo, è l’organizzazione di una visita guidata a Palazzo Chigi riservata alle persone con disabilità, in occasione del FIABADAY –“Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche” in programma per il 5 ottobre 2003. L’evento raccoglie subito numerosi consensi e apprezzamenti: l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la benedizione del Santo Padre Giovanni Paolo II, il patrocinio delle http://www.newsliftletter.it/ Pagina 4 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 principali istituzioni del Paese, delle Regioni ed Enti locali. Slogan della Giornata: “Un mondo senza barriere non è una favola!”, scelto per ricordare l’importanza della realizzazione di un ambiente senza barriere in quanto garanzia di vivibilità e parità. La Prima Edizione del FIABADAY ha registrato circa 200 visitatori con disabilità più i loro accompagnatori, che divisi in gruppi sono stati condotti alla scoperta delle Sale del Palazzo del Governo, avendo come guida d’eccezione l’allora Ministro delle Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo. L’evento è stato presentato presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi. Nel corso degli anni la “Giornata Nazionale FIABADAY per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche”si è arricchita di iniziative collaterali, che si tengono non solo a Roma ma anche in tutta Italia e per tutto il mese di ottobre. Dall’edizione 2006 FIABA si avvale del prezioso supporto offerto dal Corpo delle Capitanerie di Porto- Guardia Costiera, in qualità di Membro del Comitato d’Onore dell’associazione. Nel quadro delle iniziative nazionali di beneficenza e di carattere sociale volute dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, nei mesi di settembre ed ottobre, le Capitanerie di diverse Direzioni Marittime realizzano nei porti il FIABADAY, dedicando una Giornata alla tematica dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Tali eventi permettono a FIABA, ai suoi soci, ai Messaggeri, alle associazioni locali e alla popolazione, ed in particolare alle persone con disabilità, di vivere tutto il fascino del mare. Dal 2007 alla vigilia del FIABADAY viene organizzato un Torneo di calcio tra le rappresentative delle principali istituzioni mentre per la 6^ edizione i Club Rotaract hanno promosso il progetto sociale nazionale “Rotaract senza barriere” e i loro volontari sono scesi in numerose piazze italiane per informare la cittadinanza sulle attività di FIABA. Dall’edizione 2009 la manifestazione si arricchisce di un’iniziativa importante: a Roma in Piazza Colonna viene allestito un palco, dove per l’intera giornata si tengono numerosi dibattiti con esperti di vari ministeri e rappresentanti del mondo del sociale, della cultura, della politica e dello spettacolo. Dal lancio della Giornata nazionale FIABADAY ad oggi, oltre 5000 persone con disabilità, anziani e bambini hanno visitato Palazzo Chigi e partecipato alle manifestazioni organizzate su tutto il territorio nazionale. Il grande successo dimostra l’importanza della Mission di FIABA sia in termini di attività sia in termini di valore aggiunto portato alla collettività. Dieci anni di FIABADAY…senza mai smettere di lottare…senza mai restare a guardare…senza mai perdere un giorno…Per FIABA ogni giorno è una sfida…Contro le barriere architettoniche…contro le barriere culturali…contro l’indifferenza …lottando per un cambiamento culturale..per la qualità della vita! LA CAMPAGNA “FIABADAY 2012” Alla luce dei riscontri positivi registrati per le precedenti edizioni in termini di sensibilizzazione FIABA ha organizzato una nuova campagna di comunicazione, che avrà inizio il 1 Settembre 2012 e si concluderà il 31 ottobre 2012. L’obiettivo della campagna è quello di promuovere e sensibilizzare tutti i cittadini nonché le istituzioni pubbliche e private al tema dell’abbattimento di tutte le barriere, da quelle architettoniche, a quelle psicologiche, sensoriali e soprattutto culturali, per la diffusione delle pari opportunità e a favore di un ambiente ad accessibilità e fruibilità totale. Per la Campagna di Comunicazione della decima “Giornata Nazionale FIABADAY 2012” è stato scelto lo slogan “10 Anni di FIABADAY: dal mondo dei disabili e normodotati ad una Società per tutti! per focalizzare l’attenzione sul cambiamento culturale fortemente promosso in questi anni dal FIABADAY nel modo di concepire la disabilità e di progettare l’ambiente di vita, per una piena integrazione di tutte le persone alla vita sociale. Il target di riferimento sono tutti i cittadini e le istituzioni pubbliche e private perché si attivi tra loro una collaborazione costruttiva e sinergica per raggiungere la Total Quality. La Campagna di Comunicazione FIABADAY 2012 è stata strutturata secondo il modello precedentemente collaudato: una manifestazione centrale “Giornata Nazionale FIABADAY” in programma a Roma per domenica 7 ottobre; conferenza di presentazione presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi; torneo di calcio tra le rappresentative delle principali istituzioni; eventi collegati a tale manifestazione che si terranno su tutto il territorio nazionale; visite alle strutture delle Capitanerie di Porto. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 5 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 CALENDARIO PROVVISORIO EVENTI “Giornata Nazionale FIABADAY 2012 per l’abbattimento delle barriere architettoniche” 20 Settembre 2012 - Roma Concerto in onore di Sua Santità Benedetto XVI Con l’evento nella Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura prende ufficialmente il via la Decima edizione del FIABADAY. Il programma prevede l’esecuzione del “Requiem in do minore” di Luigi Cherubini e dello “Stabat Mater per soprano”di Domenico Bartolucci. Il concerto è diretto dal Maestro Walter Attanasi e si avvale della partecipazione della Bohuslav Martinu Philharmonic Orchestra del Coro della Città di Bratislava. L’evento è inserito nell’ambito di UmbriaMusicFest, Festival dedicato alle eccellenze internazionali della musica, della lirica, della danza, del cinema, della letteratura e dell’arte e di cui FIABA anche per questa edizione è stata scelta come partner solidale. 3 o 4 Ottobre - Roma Conferenza stampa FIABADAY 2012 Nella Sala Stampa di Palazzo Chigi si terrà la tradizionale conferenza stampa di presentazione degli eventi del FIABADAY a cui sono invitati ad intervenire i rappresentanti delle istituzioni, di sponsor della manifestazione, del Comitato d’onore e dei sottoscrittori di protocollo FIABA. 5 Ottobre 2012- Roma Torneo di calcio FIABADAY Alla vigilia della “Giornata Nazionale FIABADAY per l’abbattimento delle barriere” si terrà il tradizionale torneo di calcio tra le rappresentative delle principali istituzioni pubbliche italiane. La premiazione della squadra vincitrice del Torneo avverrà il 7 ottobre sul palco di Piazza Colonna. 7 Ottobre 2012 -Roma “Giornata Nazionale FIABADAY per l’abbattimento delle barriere architettoniche” Nella “Giornata FIABADAY”, come per le precedenti edizioni, dalle ore 09.00 alle 20.00 Palazzo Chigi aprirà le porte alle visite guidate di gruppi di persone con disabilità, anziani, bambini e loro accompagnatori. I visitatori saranno accolti dalla staff della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dallo staff di FIABA. Anche quest’anno a Piazza Colonna (di fronte la sede del Governo) sarà allestito il Palco FIABADAY su cui si confronteranno autorevoli rappresentanti del mondo politico, sociale, economico, dell’istruzione, degli ordini professionali e dello spettacolo con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni alla creazione di un ambiente ad accessibilità e fruibilità totale per tutti. PROGRAMMA FIABADAY 2012 Roma, Piazza Colonna 7 Ottobre 2012 “10 ANNI DI…. FIABADAY: UNA SOCIETÀ PER TUTTI” 09.00 Apertura Palazzo Chigi 09:30 Saluto autorità 10.00 Premiazione Torneo di calcio FIABADAY 2012 10.15 Dibattito: “Gli studenti progettano l’accessibilità” 10:45 Sottoscrizione protocolli d’intesa 11.15 Dibattito:“Le Cabine di regia FIABA per la Total Quality” 11.45 esibizione di Luca Virago 12.00 Dibattito: “Sviluppo Economico e Lavoro. Normazione e Sicurezza” 13.00 esibizione di Luca Virago 13.30 Pausa 14.30 esibizione di Luca Virago 14.45 esibizione “Artaras”, Gruppo folkloristico Repubblica Moldavia http://www.newsliftletter.it/ Pagina 6 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 15.15 esibizione di Roberto Biagiotti, cantautore romano 15:45 esibizione Scuola di ballo “Andrews school” 16.00 esibizione di Fedele Mazzetti, cantautore romano 16.30 esibizione di Emanuele Amici, musicista sordo 16.45 Esibizione Scuola di ballo: “Il cerchio dell’amicizia” 17.00 Dibattito: “Pari opportunità nel settore creditizio e finanziario” 17.30 Concerto SCANTU DE CORE, gruppo di pizzica-world music. 18.30 Esibizione di Luca Virago 19.30 Chiusura e saluti Presidente FIABA 18-21 Ottobre 2012 FIABADAY Pescara Come per le passate edizioni, anche quest’anno l’Abruzzo sarà protagonista del FIABADAY con eventi di sensibilizzazione che si terranno a Pescara dal 18 al 21 ottobre 2012, organizzati grazie alla collaborazione del Console Onorario FIABA Vincenzo Ariasi, e che coinvolgeranno tanti cittadini e i rappresentanti del mondo istituzionale e sociale locale. Questo il programma provvisorio: Giovedì 18 ottobre: ore 17,00 -17,45: Piazza Sacro Cuore - Cerimonia di apertura del FIABADAY Abruzzo alla presenza del Presidente di FIABA Giuseppe Trieste e delle principali Autorità Civili, Militari e Religiose; - ore 17,45 -20,00: Chiesa S. Pietro Apostolo, Piazza 1°maggio Celebrazione della Santa messa da parte di S. E. Mons. Tommaso Valentinetti, Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi Metropolita di Pescara Penne; - ore 20,00 -22,00: Sala parrocchiale Chiesa S. Pietro Apostolo, Piazza 1°maggio, Teatro dialettale a cura del gruppo “Per Stare Insieme”. Venerdì 19 ottobre: Ore 09,00-10,00: Direzione Marittima di Pescara – Piazza della Marina - Saluto del Presidente di FIABA Giuseppe Trieste e del Comandante della Direzione Marittima di Pescara Capitano di Vascello Luciano Pozzolano ai gruppi partecipanti(persone con disabilità e membri associazioni locali) e visita alla struttura; - Ore 10,00-13,00: Gita in mare dei gruppi sulle motovedette della Capitaneria di Porto di Pescara e dei motopescherecci, messi a disposizione dall’associazione “Pescatori di Pescara”; - Ore 13,00-15,00: Pranzo libero che potrà essere consumato anche presso gli stand allestiti dai pescatori e commercianti che aderiscono al FIABADAY; - Ore 15,00–17,00: Visita libera agli stand commerciali allestiti all’interno dell’area del porto turistico e sul lungomare di Pescara. Sabato 20 ottobre: - Ore 09,00 - 14,00: Auditorium De Cecco, Piazza Unione Convegno sul tema della Sanità pubblica (Lilt Pescara); - Ore 15,00-19,00:Piazza Sacro Cuore e Corso Umberto I Giochi per bambini ed intrattenimento a cura della Caritas diocesana di Pescara e dell’Associazione “Diversuguali”; - Ore 19,00-24,00: Auditorium Flaiano Spettacolo teatrale con la partecipazione degli attori Federico Perrotta e Valentina Olla.La serata sarà presentata dalla giornalista di Rete 8 Mila Cantagallo. Domenica 21 ottobre - Ore 09,00-18,00: Piazza Sacro Cuore e Corso Umberto I http://www.newsliftletter.it/ Pagina 7 NewsLiftLetter - - Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Giochi per bambini ed intrattenimento a cura della Caritas diocesana di Pescara e dell’Associazione “Diversuguali” e della Lilt; Visita guidata al Museo delle “Genti D’Abruzzo” (da confermare da parte della direzione) Ore 15,00 – 20,00: Chiesa San Pietro Apostolo Presentazione libro “Echi di riti e miti” di Daniela Quieti, casa editrice Ibiskos Ulivieri; Presentazione libro “Vertigine d’acqua” di Nicoletta Di Gregorio, casa editrice Tracce; Presentazione libro di Licio Di Biase; Presentazione libro di Berardino Iacovone; Esposizione opere di DI FAZIO e Bernardino Ferrara “Moniè”; Presentazione Premio D’Annunzio da parte di Bernardino Ferrara “Moniè”; ore 21,00 - 24,00:Piazza Sacro Cuore Concerto di musica classica tenuto dalle musiciste Maria Gabriella Castiglione e Sabrina Cardone, accompagnate dal gruppo musicale Ovidius Ensemble, con il soprano Emanuela Marulli, la voce recitante di Pasquale Di Giannantonion e con l'intervento del baritono Renato Caldarale. La serata sarà presentata dalla giornalista di Rete 8 Mila Cantagallo. EVENTI COLLATERALI FIABADAY 2012 Il calendario 2012 è piuttosto corposo e prevede eventi collaterali promossi dal Comitato d’Onore, dai Sottoscrittori di protocollo d’intesa e dai Messaggeri FIABA. PORTI Luogo Organizzatore Data Porto di Venezia Capitaneria di Porto di Venezia con Messaggero FIABA Maria Pia Vezzaro settembre - ottobre 2012 Porto di Cagliari Capitaneria di Porto di Cagliari con il Messaggero FIABA Fabrizio Marcello settembre - ottobre 2012 Porto di Gioia Tauro Capitaneria di Porto di Gioia Tauro con Consigliere FIABA Giacomo Saccomanno settembre - ottobre 2012 Porto di Trieste Capitaneria di Porto di Trieste settembre - ottobre 2012 Porto di Genova Capitaneria di Porto di Genova con Lions Club Genova Host settembre - ottobre 2012 Porto di Termoli Capitaneria di Porto di Termoli con il CDH di Campobasso settembre 2012 Porto di Pescara Capitaneria di Porto di Pescara con Console Onorario FIABA Vincenzo Ariasi otttobre 2012 Porto di Bari Capitaneria di Porto di Bari con Messaggero FIABA Domenico Scarpetta ottobre 2012 Porto di Fiumicino Capitaneria di Porto di Fiumicino con Associazione sportiva no profit La Rondine settembre - ottobre 2012 Porto di Catania Capitaneria di Porto di Catania con Associazione Come Ginestre settembre - ottobre 2012 Porto di Ancona Capitaneria di Porto di Ancona e Messaggero FIABA Matteo Ortenzio settembre - ottobre 2012 http://www.newsliftletter.it/ Pagina 8 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 EVENTI Luogo Evento/Organizzatore Data Roma e Villa Adriana X edizione del Premio Piranesi_Prix de Rome 26 Agosto - 8 Settembre 2012 Roma – Basilica di San Paolo fuori le Concerto della Tredicesima Edizione di UmbriaMusicFest Mura diretto dal Maestro Walter Attanasi 2o Settembre 2012 Roma - Sala Stampa Palazzo Chigi h. Conferenza stampa di presentazione della Decima Edizione 3 o 4 ottobre 2012 11:00 del FIABADAY Roma - Piazza Colonna Palco FIABADAY 7 Ottobre 2012 Roma - Palazzo Chigi h. 9:00/19:00 Apertura di Palazzo Chigi per persone con disabilità e accompagnatori 7 Ottobre 2012 Pescara FIABADAY a Pescara organizzato dal Console Onorario FIABA Vincenzo Ariasi 18 - 19 -20- 21 Ottobre 2012 Caltagirone Giornata per l'abbattimento delle barriere con il Comune di Caltagirone in collaborazione con l'AVIS, la CRI, il CSI, l'AISM Otttobre 2012 e l'ADIS all'interno della Giornata per l'anziano Calabria Giornate di sensibilizzazione organizzate dal Consigliere FIABA Giacomo Saccomanno settembre - ottobre 2012 Catania Giornate di sensibilizzazione organizzate dal Messaggero FIABA Salvatore Mirabella settembre - ottobre 2012 Da: Irma Perri Data: giovedì 4 ottobre 2012 19:22 A: Dott. Iginio Lentini Oggetto: Partecipazione Torneo di calcio e FIABADAY Vorrei ricordare che domani 5 Ottobre 2012 a partire dalle ore 15 a Roma presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, in via degli Arditi n. 1 – Città Militare della Cecchignola si terrà il Torneo di Calcio FIABADAY. L’appuntamento sportivo, giunto alla sua sesta edizione, quest’anno vedrà confrontarsi in campo le rappresentative della Nazionale Italiana Parlamentari, della Città del Vaticano, del Consiglio Superiore della Magistratura e del Gruppo dei Donatori di Sangue della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Interverranno numerose autorità civili, militari religiose e sportive. Aprirà il Torneo FIABADAY il Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini. Invio in allegato il comunicato e la locandina dell'evento. Dovreste comunicarmi le persone da accreditare entro domani in mattinata. Invio altresì anche il programma di domenica 7 ottobre p.v. Un cordiale saluto. Irma Perri Responsabile Segreteria di Presidenza FIABA http://www.newsliftletter.it/ Pagina 9 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 10 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 11 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 12 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 13 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Striscione UNION Nel quadro della partnership tra UNION e FIABA, concretizzatasi quest'anno dopo l'assemblea di Andria, sono stata delegata dal presidente a partecipare alla manifestazione in oggetto, essendo egli impegnato altrove. Per tale aspetto di contorno che precedeva il giorno clou del FIABA DAY di domenica 7 ottobre nella sede di P.zza Colonna antistante Palazzo Chigi, Union ha pensato di produrre uno striscione pubblicitario - che potete vedere dalle foto allegate - pensando in ottica di presenza mediatica ed essendo tale manifestazione ripresa anche da emittenti di primo piano. Erano infatti presenti, oltre al Presidente Fiaba ed al suo numeroso staff operativo di segreteria, giornalisti, cine e fotoreporters, alcuni uomini politici nazionali e locali. Il presente report mi è stato chiesto dal presidente Union al fine di trovare spazio alle prime pagine nel contesto del complessivo FIABA DAY, nel News di ottobre p.v. Linda Baranciuc – Segreteria Union http://www.newsliftletter.it/ Pagina 14 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 FIABA DAY 2012 Conferenza stampa FIABADAY - 3 Ottobre 2012, ore 11 - Sala Stampa di Palazzo Chigi “Giornata Nazionale FIABADAY per l’abbattimento delle barriere architettoniche” 7 Ottobre 2012 Roma - Piazza Colonna http://www.newsliftletter.it/ Pagina 15 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 16 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Torneo di calcio FIABADAY - 5 Ottobre 2012- Roma Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito - Città Militare della Cecchignola Concerto in onore di Sua Santità Benedetto XVI - 20 Settembre 2012 - Roma Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura http://www.newsliftletter.it/ Pagina 17 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 COMUNICATO STAMPA CONFERENZA STAMPA FIABADAY 2012 “DECIMA GIORNATA NAZIONALE PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE” 3 Ottobre 2012 ore 11, Sala Stampa di Palazzo Chigi Interverrà il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero Il 3 Ottobre 2012 alle ore 11 a Roma presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi (piazza Colonna n.370) si terrà la Conferenza Stampa di presentazione del FIABADAY – 10^ Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Parteciperanno il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Prof.ssa Elsa Fornero, il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Cons. Manlio Strano, il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, Emma Perrelli in rappresentanza del Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Prof. Andrea Riccardi, il Capo Dipartimento Pari Opportunità Cons. Avv. Patrizia De Rose, l’On. Giordano Tredicine, Presidente Commissione assembleare politiche sociali e famiglia di Roma Capitale, e il Presidente di FIABA Giuseppe Trieste. Domenica 7 Ottobre in cui si celebra la “GIORNATA FIABADAY”, istituita con DPCM n. 96 del 28 Febbraio 2003 su proposta di FIABA. Slogan della manifestazione: “10 Anni di FIABADAY: dal mondo dei disabili e normodotati ad una Società per tutti!” scelto per focalizzare l’attenzione sul cambiamento culturale fortemente promosso in questi anni dal FIABADAY nel modo di concepire la disabilità e di progettare l’ambiente di vita, per una piena integrazione di tutte le persone alla vita sociale. Come nelle precedenti edizioni, dalle ore 9 alle 19, Palazzo Chigi aprirà le porte alle visite guidate nelle sale interne del Palazzo a gruppi di persone con disabilità, anziani, bambini e loro accompagnatori. I visitatori saranno accolti dai funzionari di Palazzo Chigi e dallo staff di Fiaba. L’evento per il quarto anno si arricchisce del “Palco FIABADAY” allestito per l’occasione davanti la sede del Governo dove per l’intera Giornata si terranno dibattiti sul tema della Total Quality declinato in sottotemi come quello delle pari opportunità, scuola e ambiente, attraverso l’esperienza e il contributo degli ospiti. Tanti gli artisti che si esibiranno sul palco, con il cantante Luca Virago a far da collante: l’attore comico Federico Perrotta con Valentina Olla, il gruppo di pizzica-world music SCANTU DE CORE, i cantautori Fedele Mazzetti e Roberto Biagiotti, il musicista sordo Emanuele Amici, il gruppo folkloristico moldavo “Artaras”, la scuola di ballo “Andrew’s dance school”di Pescara, gli allievi con disabilità della scuola di Judo “All’orizzonte” di Francavilla al Mare e il gruppo di ballo e danze popolari “Il cerchio dell’amicizia e Hagape2000”. Il FIABADAY sarà preceduto, il 5 ottobre, dal tradizionale Torneo di calcio. L’appuntamento sportivo, giunto quest’anno alla sesta edizione e realizzato anche in collaborazione con l’Esercito Italiano, si svolgerà alle ore 15 a Roma presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, in via degli Arditi n. 1 – Città Militare della Cecchignola e vedrà confrontarsi le rappresentative della Nazionale Italiana Parlamentari, della Città del Vaticano, del Gruppo dei Donatori di Sangue della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Consiglio Superiore della Magistratura. La decima edizione del FIABADAY ha preso il via il 20 settembre nella Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura con un concerto in onore di Sua Santità Benedetto XVI nell’ambito di UmbriaMusicFest, Festival musicale internazionale composito diretto dal Maestro Walter Attanasi e si protrarrà sino al 31 ottobre con eventi organizzati su tutto il territorio nazionale dai nostri partner sottoscrittori di Protocollo d’intesa e dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, attraverso i quali saranno effettuate visite in numerosi porti italiani. Comunicato Stampa n. 16 /2012 Ddm Roma, 2 Ottobre 2012 UFFICIO STAMPA FIABA Dott.ssa Daniela De Mitri http://www.newsliftletter.it/ Pagina 18 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 19 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 COMUNICATO STAMPA Aprirà il Torneo FIABADAY il Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini 6^ TORNEO DI CALCIO FIABADAY 2012 Le istituzioni danno un calcio alle barriere Domani 5 Ottobre 2012 a partire dalle ore 15 a Roma presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, in via degli Arditi n. 1 – Città Militare della Cecchignola si terrà il Torneo di Calcio FIABADAY. L’appuntamento sportivo, giunto alla sua sesta edizione, quest’anno vedrà confrontarsi in campo le rappresentative della Nazionale Italiana Parlamentari, della Città del Vaticano, del Consiglio Superiore della Magistratura e del Gruppo dei Donatori di Sangue della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Interverranno numerose autorità civili, militari religiose e sportive. Aprirà il Torneo FIABADAY il Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini. Il FIABADAY ha scelto di esordire con una competizione sportiva perché FIABA crede ai valori del rispetto e della solidarietà e il coinvolgimento delle istituzioni più importanti è il segno tangibile di come tutti sentano la necessità di scendere in campo a favore di un ambiente fruibile, accessibile e di Qualità per tutti. Importante per la realizzazione dell’edizione del Torneo del decennale FIABADAY è la collaborazione con l’Esercito italiano. FIABA si pregia di avere il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Claudio Graziano, tra i membri del Comitato d’Onore ed il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Domenico Rossi, quale ambasciatore FIABA. La “Giornata Nazionale FIABADAY per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, istituita con DPCM n. 96 del 28 febbraio 2003 su proposta di FIABA, è giunta alla Decima Edizione e verrà celebrata il 7 ottobre p.v. con l’apertura di Palazzo Chigi alle visite guidate di persone con disabilità, anziani, bambini e loro accompagnatori e con l’allestimento di un palco in piazza Colonna, dove si alterneranno momenti di dibattito, spettacolo e premiazioni. Il FIABADAY è stato presentato il 3 ottobre in conferenza presso la Sala stampa di Palazzo Chigi alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero e proseguirà, poi, con eventi collaterali in programma su tutto il territorio nazionale. Per maggiori informazioni sul programma FIABADAY:www.fiaba.org. Comunicato Stampa n. 18 /2012 Ddm Roma, 4 Ottobre 2012 UFFICIO STAMPA FIABA Piazzale degli Archivi n. 41 - 00144 Roma Dott.ssa Daniela De Mitri http://www.newsliftletter.it/ Pagina 20 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 21 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 COMUNICATO STAMPA PRESENTATO IL FIABADAY 2012 Il Presidente di FIABA Giuseppe Trieste: “Costruire il nuovo ad accessibilità globale permette di sviluppare la cultura dell’ ammodernamento del vecchio” È stato presentato oggi, mercoledì 3 ottobre 2012, presso la Sala stampa di Palazzo Chigi il FIABADAY - 10^ Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Alla conferenza stampa è intervenuto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità Prof.ssa Elsa Fornero che ha dichiarato: “Mi fa piacere essere qui oggi a questa conferenza che inaugura un mese di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e i responsabili delle politiche su un tema, come quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, molto importante per la vita civile e per la civiltà di una società”. All’evento sono, inoltre, intervenuti la Cons. Alessandra Gasparri in rappresentanza del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Cons. Manlio Strano, Emma Perrelli in rappresentanza del Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Prof. Andrea Riccardi, il Capo Dipartimento Pari Opportunità Cons. Avv. Patrizia De Rose, Serenella Pesarin del Dipartimento della Giustizia Minorile, l’On. Giordano Tredicine, Presidente Commissione Assembleare Politiche Sociali e Famiglia di Roma Capitale, l’On. Gianni Rivera il Magg. Massimo Carta e il Gen.B. Francesco Patrone in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano Gen. C.A. Claudio Graziano, l’Amm. Pietro Verna per le Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, il Dirigente del Commissariato Trevi Lorenzo Suraci in rappresentanza del Questore Fulvio Della Rocca, il Dirigente Nicola De Cristofaro in rappresentanza del Capo della Polizia di Stato Antonio Manganelli, il Vice Prefetto Elisabetta Lucariello per il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il Comandante della Legione CC Lazio Gen.B. Gaetano Maruccio in rappresentanza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen.C.A. Leonardo Gallitelli e l’Amm. di Divisione Antonio Parisi in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina Amm. Luigi Binelli Mantelli. “Quest’anno celebriamo la decima edizione del FIABADAY. Dal lancio della Giornata ad oggi, oltre 5000 persone con disabilità, anziani e bambini hanno visitato Palazzo Chigi e partecipato alle manifestazioni organizzate su tutto il territorio nazionale. Il grande successo dimostra l’importanza del FIABADAY sia in termini di attività sia in termini di valore aggiunto portato alla collettività. Occorre impegnarsi ancora di più perché si affermi un vero cambiamento culturale rispetto al concetto di disabilità e a quello di ambiente, da intendere come uno spazio Total Quality in grado di accogliere tutte le diversità ed esigenze. Costruire il nuovo ad accessibilità globale permette di sviluppare la cultura dell’ ammodernamento del vecchio”. Così ha dichiarato il Presidente di FIABA Giuseppe Trieste che ha, poi, illustrato tutte le iniziative del FIABADAY 2012. Domenica 7 Ottobre si celebra la “GIORNATA FIABADAY”, istituita con DPCM n. 96 del 28 Febbraio 2003 su proposta di FIABA. Slogan della manifestazione: “10 Anni di FIABADAY: dal mondo dei disabili e normodotati ad una Società per tutti!” scelto per focalizzare l’attenzione sul cambiamento culturale fortemente promosso in questi anni dal FIABADAY nel modo di concepire la disabilità e di progettare l’ambiente di vita, per una piena integrazione di tutte le persone alla vita sociale. Come nelle precedenti edizioni, dalle ore 9 alle 19, Palazzo Chigi aprirà le porte alle visite guidate nelle sale interne del Palazzo a gruppi di persone con disabilità, anziani, bambini e loro accompagnatori. Quest’anno, secondo quanto riferito dalla Cons. Alessandra Gasparri della Presidenza del Consiglio, le richieste per visitare Palazzo Chigi sono circa 500. L’evento per il quarto anno si arricchisce del “Palco FIABADAY” allestito per l’occasione davanti la sede del Governo dove per l’intera Giornata si terranno dibattiti sul tema della Total Quality declinato in sottotemi come quello delle pari opportunità, scuola e ambiente, attraverso l’esperienza e il contributo degli ospiti. Tanti gli artisti che si esibiranno sul palco, con il cantante Luca Virago a far da collante: l’attore comico Federico Perrotta con Valentina Olla, il gruppo di pizzica-world music SCANTU DE CORE, i cantautori Fedele Mazzetti e Roberto Biagiotti, il musicista sordo Emanuele Amici, il gruppo folkloristico moldavo “Artaras”, la scuola di ballo “Andrew’s dance school”di Pescara, gli allievi con disabilità della scuola di Judo “All’orizzonte” di Francavilla al Mare e il gruppo di ballo e danze popolari “Il cerchio dell’amicizia e Hagape2000”. Il FIABADAY sarà preceduto, il 5 ottobre, dal tradizionale Torneo di calcio. L’appuntamento sportivo, giunto quest’anno alla sesta edizione e realizzato anche in collaborazione con l’Esercito Italiano, si svolgerà alle ore 15 a Roma presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, in via degli Arditi n. 1 – Città Militare della Cecchignola e vedrà confrontarsi le rappresentative della Nazionale Italiana Parlamentari, della Città del http://www.newsliftletter.it/ Pagina 22 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Vaticano, del Gruppo dei Donatori di Sangue della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Consiglio Superiore della Magistratura. Porterà un saluto il Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini. Il FIABADAY si protrarrà sino al 31 ottobre con eventi organizzati su tutto il territorio nazionale dai nostri partner sottoscrittori di Protocollo d’intesa e dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, attraverso i quali saranno effettuate visite in numerosi porti italiani. Anche quest’anno il FIABADAY si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione di: Presidenza del Consiglio dei Ministri; Esercito Italiano; Marina Militare; Capitanerie di Porto – Guardia Costiera; tutti i Sottoscrittori di Protocollo d’Intesa con FIABA. Un ringraziamento va a tutti i sostenitori FIABADAY 2012: RAI; IL TEMPO; DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE; FONDAZIONE ROMA TERZO SETTORE; FONDAZIONE GENERALI; EUR SPA; GAMENET; UN.I.O.N.; ACI - ACI INFORMATICA – ACI PER IL SOCIALE; POSTE ITALIANE; GUIDOSIMPLEX; FADAP; SNFIA; IRCREDITO; RFI – RETE FERROVIARIA ITALIANA (GRUPPO FERROVIE DELLO STATO ITALIANE); SISAL; AIG (A SSOCIAZIONE ITALIANA ALBERGHI PER LA GIOVENTÙ); UNICREDIT; ENEL; INTESA SANPAOLO; PROVINCIA DI ROMA; ROMA SERVIZI PER LA MOBILITÀ; PRORASO; FOEDUS (FONDAZIONE CULTURA IMPRESA SOLIDARIETÀ); AEROPORTI DI ROMA; COMMISSIONE ASSEMBLEARE POLITICHE SOCIALI DI ROMA CAPITALE; MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI; INAIL; ANTHAI ONLUS. Comunicato Stampa n. 17 /2012 Ddm Roma, 3 Ottobre 2012 UFFICIO STAMPA FIABA Dott.ssa Daniela De Mitri COMUNICATO STAMPA Decima Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche FIABADAY 2012 DAL MONDO DEI DISABILI E NORMODOTATI AD UNA SOCIETÀ PER TUTTI Roma, 7 Ottobre ore 9-19 Piazza Colonna “Siamo alla decima edizione del FIABADAY. Un traguardo importante di un lungo percorso fatto di impegno costante a favore di un cambiamento culturale, per la qualità della vita. Per FIABA ogni giorno è una sfida: contro le barriere architettoniche, contro le barriere culturali, contro l’indifferenza. In questa edizione vogliamo, pertanto, ripercorre le tappe più significative del FIABADAY, evidenziando quei valori, concetti, intuizioni, esperienze e presenze che nel corso del tempo hanno dato significato e sostanza alla manifestazione, improntata al cambiamento culturale radicale del modo di concepire la disabilità e l’ambiente di vita”. È con questo messaggio che il Presidente di FIABA Giuseppe Trieste apre la Decima edizione della “Giornata Nazionale FIABADAY per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche” che sarà celebrata domenica 7 Ottobre 2012 a Roma in Piazza Colonna. Come nelle precedenti edizioni, dalle ore 9 alle 19, Palazzo Chigi aprirà le porte alle visite guidate nelle sale interne del Palazzo a gruppi di persone con disabilità, anziani, bambini e loro accompagnatori. Quest’anno, secondo quanto riferito dall’ideatrice dell’iniziativa, la Cons. Alessandra Gasparri della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le richieste per visitare Palazzo Chigi sono circa 500. Tanti gli artisti che si esibiranno sul PALCO FIABADAY, con il cantante Luca Virago a far da collante: l’attore comico Federico Perrotta con Valentina Olla, il gruppo di pizzica-world music SCANTU DE CORE, i cantautori Fedele Mazzetti e Roberto Biagiotti, il musicista sordo Emanuele Amici, il gruppo folkloristico moldavo “Artaras”, la scuola di ballo “Andrew’s dance school”di Pescara, gli allievi con disabilità della scuola di Judo “All’orizzonte” di Francavilla al Mare e il gruppo di ballo e danze popolari “Il cerchio dell’amicizia e Hagape2000”. Anche quest’anno il FIABADAY si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione di: Presidenza del Consiglio dei Ministri; Esercito Italiano; Marina Militare; Capitanerie di Porto – Guardia Costiera; tutti i Sottoscrittori di Protocollo d’Intesa con FIABA. Un ringraziamento va a tutti i sostenitori FIABADAY 2012: RAI; IL TEMPO; DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE; FONDAZIONE ROMA TERZO SETTORE; FONDAZIONE GENERALI; EUR SPA; GAMENET; UN.I.O.N.; ACI - ACI INFORMATICA – ACI PER IL http://www.newsliftletter.it/ Pagina 23 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 SOCIALE; POSTE ITALIANE; GUIDOSIMPLEX; FADAP; SNFIA; DIRCREDITO; RFI – RETE FERROVIARIA ITALIANA (GRUPPO FERROVIE DELLO STATO ITALIANE); SISAL; AIG (ASSOCIAZIONE ITALIANA ALBERGHI PER LA GIOVENTÙ); UNICREDIT; ENEL; INTESA SANPAOLO; PROVINCIA DI ROMA; ROMA SERVIZI PER LA MOBILITÀ; PRORASO; FOEDUS (FONDAZIONE CULTURA IMPRESA SOLIDARIETÀ); AEROPORTI DI ROMA; COMMISSIONE ASSEMBLEARE POLITICHE SOCIALI DI ROMA CAPITALE; MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI; INAIL; ANTHAI ONLUS. Comunicato Stampa n. 19 /2012 Ddm Roma, 6 Ottobre 2012 UFFICIO STAMPA FIABA Dott.ssa Daniela De Mitri Da: "Dott. Iginio Lentini - Presidente UNION" Data: lunedì 8 ottobre 2012 19:42 A: FIABA Oggetto: Fiaba Day Caro Presidente, in occasione ed a compimento del decennale quale Presidente di Fiaba, ti esterno tutto il mio sincero compiacimento in una agli Auguri per l'instancabile attività che profondi a difesa del popolo dei diversamente abili di cui Fiaba rappresenta il baluardo di difesa dei loro diritti tutti. Il Fiaba Day ha dimostrato che in un giorno possono trovare giusta espressione quei valori che durante un anno si constatano, tuttavia spesso si dimenticano ma che, in questa occasione, riemergono in tutta la chiarezza delle loro piu' che meritate motivazioni. Le fatiche, come gli esami, non finiscono mai e quindi, caro Presidente, tu che hai forza, carattere e personalità profusi diuturnamente in questo tuo lavoro, sarai conscio che altre battaglie ti attendono, tuttavia soddisfatto, sono sicuro, di portarle avanti. Non appena possibile e comunque entro fine mese, se mi permetterai, chiederò un piacevole, come al solito, incontro per analizzare le possibilità di affiancamento della tua associazione alle iniziative che Union intende intraprendere perchè la sicurezza non sia solo un effimero pronunciamento ma costituisca motivo per la P.A., la politica e le sue istituzioni, per affrontarla con la serietà che a tutti è dovuta. Un cordialissimo, affettuoso saluto. =================== Dott. I. Lentini Presidente UNION http://www.newsliftletter.it/ Pagina 24 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 UNION Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati Manifestazione FIABA DAY 2012 Roma – Piazza Colonna – 7 Ottobre 2012 Dibattito “Sviluppo Economico e Lavoro, Normazione e Sicurezza” L’IMPORTANZA DELLE CERTIFICAZIONI E DELLE VERIFICHE DI SICUREZZA PER LA QUALITÀ DELLA VITA DEI CITTADINI Lorenzo Thione Presidente DICA – UNION 1. PREMESSA L’appagamento delle aspirazioni fondamentali delle persone alla sicurezza, alla salute ed alla conquista di un livello adeguato di qualità della vita, se non della vera e propria “felicità”, è materia che riguarda tutti i cittadini, di ogni condizione e stato, ma che interessa, anche e soprattutto, coloro che incontrano maggiori difficoltà nella fruizione dei diritti fondamentali, quali le persone “disabili” o “diversamente abili”. Si noti che il concetto di “disabilità” riguarda, non solo le persone che ne sono affette in misura più o meno permanente, ma bensì tutti i cittadini in quanto ciascuno di noi può trovarsi, per periodi più o meno lunghi della sua vita, in condizioni di disabilità. Si pensi agli anziani, che saranno sempre più numerosi causa l’allungamento della durata di vita, nonché ad altre persone che possono essere affette da limitazioni, quali i malati, le donne in gravidanza e gli stessi bambini. Affrontare il tema della rimozione delle limitazioni alla libertà di vita imposte a chi si trova in condizioni di disabilità permanente o temporanea significa venire incontro alle esigenze di tutti, significa lavorare per la creazione di un mondo accessibile e pienamente fruibile per tutti, un mondo in cui non esistono più diversità fra cittadini di “serie a” e cittadini di “serie b”, un mondo di “qualità totale”. Il problema non richiede solo interventi di carattere strutturale (quali la rimozione delle barriere architettoniche che pur deve essere perseguita con impegno e decisione), ma soprattutto un nuovo approccio culturale alla disabilità. Si tratta indubbiamente di un obiettivo non facile da realizzare, al cui conseguimento possono e debbono contribuire, nell’ambito dei rispettivi ruoli e funzioni, tutte le componenti politiche, istituzionali, economiche e sociali del nostro paese. Ciò premesso, merita conto sottolineare che alla base della qualità della vita di tutti i cittadini, e in particolare di quelli affetti da limitazioni di varia natura, vi è la “sicurezza” intesa, nell’accezione più ampia del termine, come condizione che ci consente di vivere la nostra vita civile e di svolgere la nostra attività lavorativa in assenza di situazioni che possono causare danni all’integrità e alla salute fisica o, quantomeno, ove tali situazioni non possano essere del tutto rimosse, avendo la certezza che la probabilità di occorrenza dell’evento pericoloso per l’integrità e la salute e la relativa severità del danno probabile sono contenute entro limiti molto bassi. Pertanto, per il conseguimento degli obiettivi sopra delineati, un contributo importante può e deve venire anche dal sistema nazionale di leggi, norme tecniche e attività di controllo e verifica preposto alla tutela della sicurezza. Naturalmente, a tal fine, il sistema deve essere in grado di operare efficacemente, nelle sue diverse espressioni e componenti, in termini pienamente aderenti alle prescrizioni delle legislazione Europea e in un contesto di valorizzazione delle complementarietà e sviluppo di sinergie, nei termini brevemente richiamati nel seguito. 2. IL CONTRIBUTO DEL SISTEMA ITALIANO PREPOSTO ALLA TUTELA DELLA SICUREZZA E SALUTE DEI CITTADINI http://www.newsliftletter.it/ Pagina 25 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Tale sistema è oggi composto da tre categorie fondamentali di Soggetti aventi ciascuno un proprio fondamentale ruolo: le Autorità di regolazione che hanno il compito di emanare leggi e norme in materia di sicurezza; l’Ente di accreditamento che ha il compito di valutare ed attestare la competenza degli Organismi operanti i controlli e le verifiche di sicurezza; gli Organismi autorizzati all’esecuzione di suddetti controlli e verifiche (Organismi di valutazione della conformità). 2.1 Il ruolo delle Autorità di regolazione È compito delle Autorità di regolazione (Organi legislativi e amministrativi dello Stato) emanare Regole Tecniche (Leggi, Decreti, Regolamenti) che siano pienamente in linea con la legislazione comunitaria, che riflette lo stato dell’arte in materia, e che risultino chiare, esaustive e prive di eccessive ed inutili complicazioni burocratiche e amministrative, nonché di garantirne l’applicazione efficace ed armonizzata tramite un adeguato sistema di controllo e sanzionatorio. La “sovra-regolamentazione” e la mancanza di controlli e sanzioni favoriscono i “furbi” e penalizzano gli Operatori seri desiderosi di rispettare le regole, innescando un circolo perverso che compromette gravemente la capacità del sistema di assolvere all’importante compito ad esso affidato. Compete altresì alla Pubblica Amministrazione – e, in particolare alla cosiddetta Autorità di Notifica “Ministero dello Sviluppo Economico” – svolgere adeguata sorveglianza nei confronti dell’Ente unico di accreditamento a cui lo Stato Italiano ha di fatto delegato la funzione di accertamento e attestazione della competenza degli Organismi di valutazione della conformità ai sensi della pertinente legislazione Europea (Regolamento Europeo (EC) 765/2008 recante “Requisiti per l’accreditamento e la sorveglianza sul mercato” e Decisione 768/2008/EC relativa ad un “Quadro comune per la commercializzazione dei prodotti”). 2.2 Il ruolo dell’Ente di accreditamento Spetta all’Ente unico italiano di accreditamento svolgere al meglio l’importante funzione ad esso delegata, provvedendo fra l’altro a: rafforzare l’efficacia del processo di accreditamento, al fine di migliorarne la credibilità ed evitare che lo stesso si riduca a mero adempimento burocratico con limitato valore aggiunto, con costi che alla fine si ripercuotono sugli utilizzatori finali dei servizi di valutazione della conformità accreditati, vale a dire sul sistema delle imprese e sulla collettività in genere. consentire a tutte le Parti direttamente e indirettamente interessate di contribuire al buon funzionamento dell’Ente di accreditamento e di esercitare la necessaria attività di controllo sull’operato dello stesso, garantendone l’efficace ed equilibrato coinvolgimento nelle forme e sedi opportune, e ciò anche alla luce del fatto che l’Ente di accreditamento opera in regime di monopolio su concessione dello Stato. gestire adeguatamente le politiche tariffarie, nel cui ambito particolare importanza riveste il tema del sistema tariffario da applicare agli accreditamenti degli Organismi che effettuano certificazioni e verifiche di sicurezza regolamentate per legge ed obbligati per legge ad ottenere l’accreditamento per conseguire l’autorizzazione da parte dell’Amministrazione competente e la notifica a cura dell’Autorità di Notifica. 2.3 Il ruolo degli Organismi di valutazione della conformità Compete infine agli Organismi di valutazione della conformità operare con la necessaria competenza tecnica, indipendenza, imparzialità e correttezza professionale nei termini previsti dalle norme di riferimento. A tal fine, si richiede, innanzitutto, una sostanziale e consapevole scelta di qualità e un deciso impegno al miglioramento da parte degli Organismi in questione. In particolare, tali Organismi sono chiamati – sia direttamente, sia con il concorso delle rispettive Associazioni, fra cui l’Associazione UNION – a: migliorare la qualità delle loro prestazioni, in termini di competenza tecnica, garanzia di indipendenza, imparzialità e correttezza professionale in genere, per quest’ultimo aspetto anche tramite l’adozione di Codici Etici; sviluppare la collaborazione con le Associazioni di categoria delle imprese che utilizzano i servizi di certificazione per la qualificazione dei propri prodotti e processi. conseguire l’accreditamento e contribuire, nelle forme e sedi opportune, al miglioramento dell’efficacia ed efficienza delle attività di accreditamento, onde far sì che l’accreditamento http://www.newsliftletter.it/ Pagina 26 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 rappresenti una viepiù autorevole e credibile attestazione della competenza degli Organismi accreditati, a costi congruenti con il valore aggiunto arrecato. contribuire, in ambito nazionale, europeo ed internazionale, allo sviluppo delle Regole e Norme Tecniche di riferimento per le specifiche attività di valutazione. 3. PROBLEMATICHE PARTICOLARI CORRELATE ALL’APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 71 DEL DLGS 81/2008 IN MATERIA DI VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Garantire la sicurezza delle attrezzature di lavoro – tramite opportuni controlli e verifiche a cura di Enti di riconosciuta competenza e indipendenti dal Datore di Lavoro (Soggetti terzi) – è di fondamentale importanza, non solo per i lavoratori addetti ai vari processi produttivi e di servizio, ma anche per tutti i cittadini. Gravi incidenti nei luoghi di lavoro possono infatti ripercuotersi, con serie conseguenze, sull’intera collettività. L’Articolo 71 del DLgs 81/2008 (cosiddetto Testo Unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), al comma 11, prevede che il Datore di Lavoro sottoponga le attrezzature di lavoro, contraddistinte da significativi rischi di utilizzo, a verifiche periodiche condotte da Enti terzi indipendenti ed intese a valutarne l’effettivo stato di conservazione ed efficienza ai fini della sicurezza. Stabilisce altresì che tali verifiche possano essere effettuate, oltre che dagli Enti pubblici Titolari della funzione (INAIL, ASL ed ARPA), anche da Soggetti privati abilitati, subordinando, tuttavia, la funzione di quest’ultimi a quella dei cosiddetti Titolari. L’abilitazione dei Soggetti privati avviene secondo la procedura prevista dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro della Salute e il Ministro dello Sviluppo Economico dell’11 Aprile 2011. Tali Atti legislativi costituiscono, nel loro complesso, validi strumenti per il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro (e quindi della sicurezza in genere) e rappresentano, altresì, un positivo esempio di valorizzazione delle complementarietà e di sviluppo delle sinergie tra pubblico e privato, in termini di efficace applicazione del principio di sussidiarietà, principio la cui applicazione riveste considerevole importanza nel contesto in esame, contesto in cui le risorse del sistema pubblico non appaiono sufficienti a soddisfare la domanda di sicurezza che proviene dai Datori di Lavoro e dai lavoratori. Esistono, tuttavia, esigenze ed opportunità di miglioramento dell’efficacia di entrambi i suddetti strumenti legislativi, in termini di maggiore liberalizzazione, semplificazione delle procedure burocratiche e amministrative, migliore definizione degli aspetti economici e tecnici correlati ed altri. In particolare – se si vuole porre tempestivo rimedio all’attuale inaccettabile situazione che vede parecchie centinaia di migliaia di attrezzature di lavoro, alcune delle quali contraddistinte da importanti criticità mai sottoposte a verifica – occorre equiparare i ruoli dei Soggetti Pubblici Titolari e dei Soggetti Privati Abilitati, consentendo a questi ultimi di intervenire direttamente su richiesta del Datore di lavoro, tramite opportuno emendamento del succitato Articolo 71 del DLgs 81/2008. Numerose e ripetute proposte sono state avanzate in tal senso, sia dalle Associazioni degli Organismi di valutazione della conformità, sia dalle Associazioni Industriali, e si spera che il Legislatore si faccia presto carico di tale problematica, un ottima occasione essendo costituita dall’approvazione del cosiddetto “Pacchetto Semplificazione” attualmente in discussione. 4. CONCLUSIONI Se il Sistema Italiano preposto alla tutela della salute e sicurezza dei cittadini, nelle sue diverse espressioni e componenti, sarà capace di far fronte ai propri impegni nei termini sopra evidenziati ed altri qui non richiamati per brevità, garantendo la disponibilità di regole chiare ed efficacemente applicabili, nonché la loro puntuale osservanza, assicurando un adeguato controllo della competenza tecnica e della correttezza professionale degli Organismi addetti ai controlli e alle verifiche, favorendo la crescita professionale di suddetti Organismi in una prospettiva di miglioramento continuo delle relative prestazioni, esso saprà certamente arrecare un importante contributo alla creazione di un mondo più sicuro, totalmente accessibile e pienamente fruibile a tutti, quel “Mondo di Qualità” a cui tutti aspiriamo. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 27 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Milano, 5 Ottobre 2012 Nota Informativa NOTA SU CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL FIABA DAY 2012 Sala Stampa di Palazzo Chigi – Roma – 3 Ottobre 2012 Ore 11.00 – 13.00 La Conferenza Stampa ha visto la partecipazione di un folto pubblico (saletta piena con oltre 60 persone molte in piedi) e la presenza di numerosi fotografi e operatori televisivi. Fra le presenze importanti si segnalano quella del Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Prof.ssa Elsa Fornero e del Sen. Maurizio Gasparri Presidente del Gruppo PDL al Senato. Ha aperto i lavori il Presidente FIABA Comm. Giuseppe Trieste il quale ha fatto una breve storia del FIABA Day, ha ricordato l’impegno di FIABA per l’abbattimento delle barriere non solo architettoniche ma anche culturali e la creazione di una cultura nuova di qualità per tutti. Ha quindi richiamato i limiti della capacità di azione di FIABA Onlus e la necessità che le iniziative di FIABA vengano sostenute dai Soggetti istituzionali, economici e sociali del Paese e, in particolare, dal Governo e dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e periferiche. Ha concluso esprimendo un vivo ringraziamento a EUR SpA per la messa a disposizione di FIABA di una sede gratuita. Sono seguiti vari interventi i cui contenuti sono brevemente richiamati nel seguito. Il Ministro Prof.ssa Elsa Fornero ha esordito ringraziando per l’invito e sottolineando l’importanza delle attività di FIABA. Ha quindi ricordato l’evoluzione del concetto di “disabilità”, evidenziando come, per periodi più o meno lunghi della vita, tutte le persone si possano trovare in condizioni di disabilità (malattie, invecchiamento, donne in maternità). Affrontare il tema della rimozione delle limitazioni imposte a chi si trova in condizioni di disabilità (non solo barriere architettoniche ma in generale limitazioni alla libertà delle persone) significa venire incontro alle esigenze di tutti i cittadini. Un mondo che pensa ai disabili, è un mondo di qualità per tutti. Il Ministro ha quindi ricordato che l’Italia dispone, in teoria, di buone leggi in materia; purtroppo queste non sempre vengono sufficientemente applicate e rispettate. Ha poi richiamato l’impegno del suo Ministero, citando la costituzione dell’Osservatorio sulla condizione dei disabili, ma ha anche sottolineato che queste ed altre iniziative di carattere istituzionale possono non essere sufficienti, in assenza di un impegno da parte di tutta la società civile. Non è solo un problema di strutture (che pur mancano e vanno sviluppate), ma soprattutto di approccio culturale e, in qualche caso, di buona educazione. Il Ministro ha infine fatto riferimento alla campagna di sensibilizzazione avviata dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle iniziative di supporto economico ai laureati disabili, nonché a quelle relative alla promozione dell’arte e dello sport a favore dei soggetti disabili ed a quelle concernenti la prevenzione della violenza sulle donne che spesso si trovano in oggettive condizioni di disabilità. La dr.ssa Alessandra Gasparri – intervenuta in rappresentanza del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consigliere Manlio Strano – ha ricordato l’attenzione della Presidenza alle problematiche in oggetto, ricordando, fra l’altro, l’apertura di Palazzo Chigi ai visitatori, con particolare attenzione ai disabili. L’avv. Patrizia De Rose, Capo Dipartimento per le Pari Opportunità, ha ricordato l’impegno del Dipartimento in materia di diritti umani e diritti civili, citando il Progetto “Musei per non vedenti” e le iniziative di prevenzione della violenza sulle donne disabili. La dr.ssa Emma Perrelli, intervenuta in rappresentanza del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, ha dato lettura di un messaggio del Ministro Riccardi di compiacimento e auguri per le iniziative di FIABA. Ha quindi richiamato la necessità di dare aiuti alle famiglie con anziani e disabili, anche tramite una fiscalità più equa, e ricordato l’impegno di giovani volontari sui vari progetto relativi alla disabilità. Il magg. Massimo Carta – intervenuto in rappresentanza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen. Claudio Graziano – ha ricordato la presenza, nelle file dell’Esercito, di numerosi militari affetti da disabilità a seguito di http://www.newsliftletter.it/ Pagina 28 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 ferite riportate nelle missioni all’estero, ed ha sottolineato l’impegno dell’Esercito a garantire ad essi buone condizioni di vita e di servizio. L’ammiraglio Verna, intervenuto in rappresentanza del Comandante Generale delle Capitanerie di Porto Amm. Pierluigi Cacioppo, ha sottolineato l’attenzione rivolta dalla sua Amministrazione al tema della disabilità, citando fra l’altro, le iniziative intese ad ospitare disabili su mezzi navali e aerei. La dr.ssa Pesenti, del Dipartimento Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia, ha ricordato che il suo Dipartimento ha a che fare con ragazzi “diversi”, condizione questa che spesso si configura come stato di “disabilità” psichica se non fisica, ed ha sottolineato l’importanza di considerare la diversità come ricchezza. La dr.ssa Baldi, Presidente dell’Associazione Nazionale Alberghi per la Gioventù, ha ricordato come la sua organizzazione sia spesso chiamata a confrontarsi con situazioni di disagio giovanile ed ha sottolineato l’impegno dell’Associazione per offrire ospitalità adeguata per tutti. L’ispettore Suraci della Polizia di Roma ha portato il saluto del Questore di Roma. Il rappresentante dell’Arma dei Carabinieri ha portato ai lavori il saluto dell’Arma ed ha sottolineato la vicinanza dell’Arma al mondo della disabilità. Non ha nascosto le difficoltà correlate all’abbattimento delle barriere architettoniche nelle Stazioni dell’Arma, causa la vetustà delle strutture, ma ha ribadito il forte impegno dell’Arma a far rispettare – e, per quanto possibile, rispettare essa stessa – le leggi in materia. Il rappresentante della Marina Militare ha anch’egli sottolineato l’attenzione rivolta dalla sua Amministrazione ai temi della disabilità, citando l’iniziativa “Nave Italia” per disabili e ricordando che i comportamenti di chi va per mare sono, per loro natura, ispirati sempre ed ovunque al concetto di solidarietà. Il rappresentante della Polizia di Stato ha portato il saluto del Capo della Polizia ed ha citato varie iniziative del Corpo in materia di disabilità, fra cui la fornitura di assistenza, sulle piste, agli sciatori disabili. Il maestro di musica Attanasi ha ricordato la vicinanza della musica al mondo delle disabilità, portando ad esempio il proprio impegno di collaborazione con FIABA. L’ing. Lorenzo Thione – intervenuto in rappresentanza di UNION Associazione di Organismi di valutazione della conformità impegnati nei controlli di sicurezza di macchine, impianti e attrezzature di lavoro – ha ricordato l’importanza della sicurezza per la qualità della vita di tutti i cittadini e, in particolare, di quelli con disabilità permanenti o di limitato periodo (anziani, malati, donne in stato di gravidanza, bambini). A tale riguardo, ha richiamato, in particolare, le difficoltà correlate all’efficace applicazione della legislazione in materia di verifiche di sicurezza delle attrezzature di lavoro (oltre 600.000 attrezzature mai verificate dagli Enti pubblici a ciò preposti, alcune aventi particolare criticità come le gru industriali e di cantiere e gli apparecchi di sollevamento in genere), con gravi rischi per la sicurezza, non solo dei lavoratori, ma di tutti i cittadini, ed ha sottolineato la necessità di miglioramento e semplificazione di tale legislazione. Ha concluso affermando che, senza sicurezza, non vi è né qualità né libertà di vita per i cittadini, primi fra tutti quelli affetti da disabilità. Ing. Lorenzo Thione Presidente DICA – UNION http://www.newsliftletter.it/ Pagina 29 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale delle Relazioni Industriali e dei Rapporti di Lavoro Divisione VI - Via Fornovo, 8- 00192- Roma c.a ing. Abdul Ghani Ahmad AL Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l’Impresa e l’Internalizzazione Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, il Consumetore, la Vigilanza e la Normativa Tecnica Divisione XVII - Via Sallustiana, 53 - 00187 Roma c.a. ing. Vincenzo Correggia p.c . dott Iginio Lentini Presidente U.N.I.O.N. QUESITO: impianti di messa a terra di officine e cabine elettriche delle aziende produttrici e distributrici dell’energia elettrica. La recente Guida INAIL “DPR 462/01 – Guida tecnica alla prima verifica degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e impianti di messa a terra - al punto 4.5 delle ESCLUSIONI - Aziende produttrici e distributrici di energia elettrica” recita “Non sono soggetti ad obbligo di denuncia gli impianti di messa a terra relativi ad officine e cabine elettriche in esercizio presso Aziende produttrici e distributrici di energia elettrica di cui all’art. 11 lettera e) del DM 12/9/59”, giustificando questa scelta in base alla risposta del MLPS 02/11/2009 a un quesito posto dall’ISPESL il 01/10/09. (erroneamente indicato in Guida come nota ISPESL n. 6262 del 12/11/2009 successiva alla risposta?) Si chiede di conoscere alla luce della normativa di riferimento che per comodità di lettura si riporta in allegato: quali sono i criteri in base ai quali è possibile individuare le aziende escluse; se tra le aziende escluse rientrano anche le aziende autoproduttrici. se non è il caso in attesa del decreto attuativo interministeriale da emanarsi ai sensi dell’articolo 86, comma 2 del Dlgs 81 dal MISE di concerto col MLPS e del MS sentito il coordinamento tecnico delle regioni, di escludere solo gli impianti di messa a terra delle aziende distributrici, specificando i criteri di individuazione. considerato che: l’oggetto della verifica è l’impianto di messa a terra di officine e cabine elettriche delle aziende produttrici e distributrici dell’energia elettrica; quando un soggetto responsabile di un impianto di produzione immette nella rete di distribuzione pubblica tutta o in parte l’energia prodotta si è in presenza di una officina elettrica in esercizio presso un’azienda produttrice o un autoproduttore. l’impianto del distributore finisce nel Punto di consegna dove inizia l’impianto del produttore; l’impianto dell’utilizzatore finisce nel Punto di consegna dove inizia l’impianto del produttore/autoproduttore; il Punto di consegna nell’uno e nell’altro caso è all’interno di un luogo di lavoro; Quindi poiché le Officine elettriche di una azienda produttrice o autoproduttrice sono presenti presso tutti gli utenti dove avviene produzione di energia elettrica, sia il Distributore che l’Utente/produttore/autoproduttore in quanto Datori di Lavoro sono tenuti al rispetto degli obblighi del DLgs 81/08 e all’obbligo dell’articolo 86 ed in particolare e alle verifiche ex DPR 461/01. In caso contrario essendo lo scenario che si presenta il seguente: la parte luogo di lavoro lato Utente è assoggettato agli obblighi dell’art. 86 del DLgs 81/08 e quindi alle verifiche secondo il DPR 462 con una verbalizzazione delle attività di verifica ai sensi del DPR 462/01 rilasciato da un Organismo Abilitato; la parte luogo di lavoro lato Produttore/auto produttore, pur assoggettato agli obblighi dell’art. 86 del DLgs 81/08 vi ottempera non secondo le modalità previste dal DPR 462/01 ma con formalità diverse con una relazione/rapporto di verifica rilasciato da professionisti o organismi di terza parte, all’uopo incaricati. il Datore di Lavoro, quando è ’Utente/produttore/autoproduttore‘ deve seguire due procedure diverse per lo stesso luogo di lavoro, nonostante l’obiettivo di semplificazione stabilito dal DPR 462 /01( “Regolamento di http://www.newsliftletter.it/ Pagina 30 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi.”) Il Coordinatore GDL 462 UNION Ing. Sergio Sciancalepore NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1. DLgs 81/08 art. 1 : Finalità; art.2 : definizioni; art. 3: campo di applicazione e art. 86: Verifiche e controlli Il DLgs 81/08 è entrato in vigore il 15/05/2008; il Dlgs. 106/09 pubblicato il 05/08/2009 ha apportato modifiche al DLgs 81/08; 2. Circolare del Ministero del Lavoro 5 Luglio 1960 n. 800-I 5. Impianti di terra. Officine e cabine elettriche in esercizio presso aziende produttrici e distributrici di energia elettrica. Vanno comprese in tale determinazione le installazioni annesse ed i servizi ausiliari, come ad esempio le officine di manutenzione, le case, i magazzini, i laboratori, gli uffici, ecc., quando i relativi impianti di terra siano comuni con quelli al servizio della attività principale. Nel caso di impianto idroelettrico, il termine "officina elettrica" comprendente anche le opere di adduzione e scarico dell'acqua alla centrale elettrica. 6. Aziende autoproduttrici di energia elettrica Le aziende autoproduttrici di energia elettrica sono comprese tra le "aziende produttrici o distributrici di energia elettrica" per le quali, a sensi dell'art. 11 lett. e) del decreto ministeriale 12-9-1959, le verifiche degli impianti di terra sono affidate ai datori di lavoro. L'attribuzione di tali compiti è limitata agli impianti di terra destinati esclusivamente alle officine e cabine elettriche. Se l'impianto di terra è al servizio comune, oltre che dei predetti reparti, anche degli impianti ed apparecchi di utilizzazione, le verifiche periodiche sono di competenza dell'ispettorato del lavoro. 3. Norma CEI 0-16 : Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica L’Autorità Energia Elettrica e Gas con delibera AEEG/elt/119-08 ha stabilito che il cliente che chiede di essere allacciato alla rete di distribuzione in Media Tensione od Alta Tensione, deve rispettare dal 1/04/2009 le regole dettate dalla Norma CEI 0-16 (2a edizione). A tal fine si riportano alcune definizioni della CEI 0-16 2 Campo di applicazione : La presente Norma si applica (per le nuove connessioni) alle reti delle imprese distributrici di energia elettrica e agli impianti elettrici degli Utenti dei servizi di distribuzione e di connessione alle reti di distribuzione, nel seguito denominati Utenti della rete (Utenti). definisce 3.2 Cabina Primaria (CP): Stazione elettrica alimentata in AT, provvista di almeno un trasformatore AT/MT dedicato alla rete di distribuzione. 3.13 Dispositivo generale di Utente (DG): Apparecchiatura di manovra e sezionamento la cui apertura (comandata dal Sistema di Protezione Generale) assicura la separazione dell’intero impianto dell’Utente dalla rete. 3.14 Distributore: Persona fisica o giuridica responsabile dello svolgimento di attività e procedure che determinano il funzionamento e la pianificazione della rete elettrica di distribuzione di cui dispone. 3.24 Impianto di produzione: Insieme del macchinario, dei circuiti, dei servizi ausiliari, delle apparecchiature e degli eventuali carichi per la generazione di energia elettrica. 3.27 Impianto di utenza (o di Utente): Impianto di produzione o impianto utilizzatore, nella disponibilità dell’Utente. 4.4 Reti di distribuzione : Gli Utenti nell’ambito della realizzazione e del mantenimento della connessione tra reti di distribuzione, son i soggetti titolari di: - Cabine primarie connesse a reti AT di altro Distributore; - Porzioni di reti di distribuzione MT connesse a reti di distribuzione MT di altri proprietari; - Porzioni di reti di distribuzione AT connesse a reti di distribuzione AT di altri proprietari; 3.45 Punto di consegna: Punto tra la rete e l’impianto di Utente per la connessione, dove avviene lo scambio dell’energia tra rete e Utente (vedi Fig. 16 per AT, e Fig. 19 per MT). Esso può coincidere con il punto di confine. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 31 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 3.49 Rete (rete di distribuzione, rete di distribuzione pubblica): Rete elettrica AT o MT alla quale possono collegarsi gli Utenti, gestita da un’impresa distributrice. 3.63 Stazione/cabina di connessione: Stazione/cabina elettrica facente parte della rete cui l’impianto di consegna è collegato da una o più linee elettriche. (La stazione/cabina di connessione, tipicamente, è preesistente all’impianto di consegna e all’impianto dell’Utente). 3.68 Utente della rete (Utente) : Soggetto che utilizza la rete per immettere o prelevare energia elettrica. 3.72 Unità di produzione : Insieme di impianti elettrici, per la produzione di energia elettrica, connessi alle reti di distribuzione anche per il tramite di linee dirette o di reti interne d’utenza, tali che le immissioni di energia elettrica relative a tale insieme siano misurabili autonomamente. Le unità reversibili di generazione e pompaggio sono considerate unità di produzione. che al punto 7.5.5.2 – “Verifiche” pone obblighi in capo al Distributore e all’Utente per le verifiche iniziali e periodiche dell’impianto di terra di competenza del Distributore e dell’impianto di terra relativo all’impianto di utenza. 4. NORMA CEI 0-21 : Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica. 3.15 Impresa di Distribuzione (Distributore): Qualsiasi soggetto individuato dall’art. 9 del D.Lgs. 79/99 che ha l’obbligo di connessione terzi sulle proprie reti ed è responsabile della gestione, manutenzione e, se necessario, dello sviluppo della rete elettrica e relativi dispositivi d’interconnessione 3.27 Impianto di utenza (o Utente): Impianto di produzione e/o impianto utilizzatore, nella disponibilità dell’Utente. 5. GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI ENEL DISTRIBUZIONE - Dicembre 2011 Ed. 2.2 56/264 E.2.2.5 Impianto di terra Ai sensi della normativa CEI 0-14 del 03/2005 art. 2.2.4.5, per gli impianti di terra di Enti produttori e distributori di energia elettrica si applicano le disposizioni del D.M. 12.9.1959, che prevedono l’utilizzo del modello “O”, da conservare in copia nel locale di consegna. L’aggiornamento del Modello “O” sarà curato dal personale Enel sulla scorta dei dati forniti dal Cliente. L’aggiornamento stesso verrà effettuato ogniqualvolta il Cliente avrà apportato modifiche al proprio impianto di terra ovvero a seguito di variazioni significative e permanenti di IE ( massima corrente di guasto a terra, o monofase o trifase) e/o di tF (tempo di eliminazione del guasto), che saranno comunicate da Enel. Tale aggiornamento dovrà essere effettuato anche in occasione delle verifiche periodiche sulla scorta delle informazioni che il Cliente fornirà ad Enel. L'Enel provvederà all'aggiornamento del "Modello O" controllando, limitatamente alle apparecchiature poste all'interno dell'area a propria disposizione, la continuità metallica dei collegamenti verso terra, riferendosi per le altre misure alla documentazione tecnica predisposta dal Cliente secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge. Il Cliente resta comunque esclusivo proprietario ed unico responsabile del predetto impianto di terra, anche per la manutenzione e l'esercizio futuri. Qualora debbano essere effettuate verifiche delle tensioni di passo e contatto, il Cliente dovrà preavvisare l'Enel per poter accedere all’Impianto di rete per la consegna. L’Enel si renderà disponibile per l’esecuzione in sicurezza delle stesse. L'Enel si riserva comunque la facoltà di verificare l'impianto di terra. Sempre ai sensi della normativa CEI 0-14 del 03/2005 art. 2.2.4.5, nei casi di Clienti finali e nei casi in cui la produzione e l’eventuale distribuzione dell’energia elettrica non sia attività prevalente rispetto all’attività che costituisce l’oggetto principale dell’impresa, per il quale l’impianto di terra dell’Impianto di rete per la consegna sia derivato dall’impianto di terra del Cliente, l’impianto deve essere assoggettato al DPR n. 462 del 22 ottobre 2001; pertanto, in ottemperanza all’articolo 2 del suddetto DPR, prima dell’entrata in servizio dell’impianto, il Cliente dovrà far effettuare ad un tecnico abilitato la verifica dell’impianto di terra e consegnare all’Enel la dichiarazione di conformità rilasciata dal medesimo, corredata della descrizione di massima delle caratteristiche e della configurazione dell’impianto di terra stesso. Tale documentazione dovrà contenere anche i valori della resistenza di terra e i valori delle eventuali tensioni di contatto misurate. Il Cliente finale si impegna ad inviare ad Enel, comunicazione contenente gli esiti e i valori rilevati durante le verifiche periodiche eseguite a sua cura e spese, alla scadenza indicata dalle prescrizioni di legge. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 32 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Via Fornovo, 8- 00192- Roma AL Ministero dello Sviluppo Economico Via Sallustiana, 53 - 00187 Roma p.c . dott Iginio Lentini Presidente U.N.I.O.N. Lettera/Quesito: D.Lgs. 81/08 e Norma EN 60079-10-1 : Diverse Definizioni di ZONE PERICOLOSE Il D.Lgs 81/08 all’art. 293 (Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive) dispone l’obbligo del datore di lavoro di ripartire in zone, a norma dell’allegato XLIX (RIPARTIZIONE DELLE AREE IN CUI POSSONO FORMARSI ATMOSFERE ESPLOSIVE), le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive per le quali ha valutato i rischi specifici tenendo conto di: probabilità e durata della presenza di atmosfera esplosiva; probabilità che le fonti di accensione, comprese le scariche elettrostatiche, siano presenti e divengano attive ed efficaci; caratteristiche dell’impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibili interazioni; entità degli effetti prevedibili. L’allegato XLIX (RIPARTIZIONE DELLE AREE IN CUI POSSONO FORMARSI ATMOSFERE ESPLOSIVE) del DLgs 81/08: - al punto 2 (CLASSIFICAZIONE DELLE AREE A RISCHIO DI ESPLOSIONE) dopo aver ribadito che le aree a rischio di esplosione sono ripartite in zone in base alla frequenza e alla durata di atmosfera esplosiva fornisce le definizioni di Zone 0,1,2 o 20,21,22 riprendendo la stessa formulazione del DLgs 233/03. - alla Nota 3 riporta : Per la classificazione delle aree o dei luoghi si può fare riferimento alle norme tecniche armonizzate relative ai settori specifici, tra le quali: - EN 60079-10 (CEI 31-30) “Classificazione dei luoghi pericolosi” e successive modificazioni - EN 61241-10 (CEI 31-66) “Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri combustibili” e successive modificazioni. e le relative guide: - CEI 31-35 e CEI 31-56 e per l’analisi dei pericoli, valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione, alla norma: - EN 1127-1 “Atmosfere esplosive. Prevenzione dell’esposizione e protezione contro l’esplosione. Parte 1: Concetti fondamentali e metodologia. Nelle tabelle allegate sono evidenziate in grassetto le differenze fra le definizioni di Zona 0-1-2 della Direttiva 1999/92, del D.Lgs. 233/03, del D.Lgs. 81/08 e della Norma CEI 60079-10-1 sia in riferimenti di spazio (luogo – area) che di tempo (probabilità e durata) e attrezzatura (impianto - apparecchiatura). Dal raffronto si evidenziano delle differenze: ZONA 0: è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente – continuamente o per lunghi periodi o frequentemente; Zona 1: è probabile che avvenga occasionalmente durante la normale attività - è probabile sia presente occasionalmente durante il funzionamento normale. ZONA 2: durante le normali attività non è probabile la formazione…. o qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata / …non è probabile sia presente durante il funzionamento normale ma, se ciò, avviene,è possibile persista solo per brevi periodi. Analogo raffronto può essere fatto anche per le polveri. In definitiva è quindi possibile classificare le aree secondo: il punto 2 ma con riferimento alle definizioni di zone dell’allegato XLIX e ripartire secondo le Norme armonizzate; la Nota 3 ma con riferimento alle Norme armonizzate ma solo per quanto riguarda la ripartizione in zone; la Nota 3 con riferimento alle Norme armonizzate utilizzando le definizioni di zone e criteri di classificazione delle norme armonizzate. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 33 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Tenendo conto però delle diverse definizioni di zone stabilite da leggi e da norme la ripartizione in zone secondo uno dei punti precedenti porta a classificazioni differenti per tipo di zona e quindi anche per estensioni. Non tener conto di questa differenza può creare ripercussioni sia nell’attività di omologazione che svolge l’ASL/ARPA che nelle attività di verifica periodica che svolgono ASL/ARPA e/o Organismi Abilitati perché possono portare a definire oggetto di tali attività aree diverse a seconda della definizione che si utilizza, ma soprattutto perché possono ingenerare errori di valutazione da parte del Datore di Lavoro con conseguenze nei confronti della sicurezza dei lavoratori. E’ altrettanto vero che le definizioni di zone sono in evoluzione in quanto la regola d’arte è in evoluzione, (vedi ad esempio la questione delle zone 2 e delle nebbie) ed è compito del CEI adeguarsi all’evoluzione normativa. Infatti il CEI nell’emanare Norme tecniche armonizzate risponde a un preciso obbligo istituzionale elaborando per gli operatori regole tecniche sempre più rispondenti all’evoluzione tecnologica. Quanto sopra si segnala alle SV per i chiarimenti e/o le determinazioni di competenza. UNION Allegati : csd ALLEGATO Lettera/Quesito da inviare al MLPS, MSE CONFRONTO DEFINIZIONI ZONA 0-1-2 tra disposizioni legislative e norme tecniche. Zona 0 Direttiva 1999/92 Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un’atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. D.Lgs. 233/03 Area in cui e' presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. D.Lgs. 81/08 Area in cui e' presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. Norma CEI 60079-10- Luogo in cui un’atmosfera per la presenza di gas è presente continuamente o per 1 lunghi periodi o frequentemente. Zona 1 Direttiva 1999/92 Area in cui durante le normali attività è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. D.Lgs. 233/03 Area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, e' probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività. D.Lgs. 81/08 Area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, e' probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività. Norma CEI 60079-10- Luogo in cui un’atmosfera per la presenza di gas è probabile sia presente 1 occasionalmente durante il funzionamento normale Direttiva 1999/92 D.Lgs. 233/03 Zona 2 Area in cui durante le normali attività non è probabile la un’atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia e, qualora unicamente di breve durata. Area in cui durante le normali attività non e' probabile la http://www.newsliftletter.it/ formazione di e di sostanze si verifichi, sia formazione di Pagina 34 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. D.Lgs. 81/08 Area in cui durante la normale attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. Norma CEI 60079-10- Luogo in cui un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas non è probabile sia 1 presente durante il funzionamento normale ma se ciò avviene, è possibile persista solo per brevi periodi. Si osservano tra l’altro alcune differenze fra le definizioni di normale attività e il riferimento alle Norme armonizzate avvenuto in tempi successivi. Normali attività – impianti - apparecchiature Direttiva 1999/92 Per “normali attività: si intende la situazione in cui gli impianti sono utilizzati entro parametri progettuali. D.Lgs. 233/03 Per "normali attività”si intende la situazione in cui gli impianti sono utilizzati entro i parametri progettuali. D.Lgs. 81/08 Per "normali attività”si intende la situazione in cui gli impianti sono utilizzati entro i parametri progettuali. Norma CEI 60079-10- Situazione in cui l’apparecchiatura funziona entro le caratteristiche di progetto. 1 Note con riferimento a norme armonizzate assente 3. Per la classificazione delle aree si può fare riferimento alle norme tecniche armonizzate relative ai settori specifici, tra le quali: EN 60079-10 (CEI 31-30) per atmosfere esplosive in presenza di gas; EN 50281-3 per atmosfere esplosive in presenza di polveri combustibili». D.Lgs. 81/08 alla Nota 3: Per la classificazione delle aree o dei luoghi si può fare riferimento alle norme tecniche armonizzate relative ai settori specifici, tra le quali: - EN 60079-10 (CEI 31-30) “Classificazione dei luoghi pericolosi” e successive modificazioni - EN 61241-10 (CEI 31-66) “Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri combustibili” e successive modificazioni. e le relative guide: - CEI 31-35 e CEI 31-56 e per l’analisi dei pericoli, valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione, alla norma: - EN 1127-1 “Atmosfere esplosive. Prevenzione dell’esposizione e protezione contro l’esplosione. Parte 1: Concetti fondamentali e metodologia. Norma CEI 60079-10- Non applicabile 1 Direttiva 1999/92 D.Lgs. 233/03 http://www.newsliftletter.it/ Pagina 35 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 AL Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, il Consumatore, la Vigilanza e la Normativa Tecnica Divisione XVII - Via Sallustiana, 53 - 00187 Roma c.a. ing. Vincenzo Correggia dott. Riccardo Chiesi p.c . dott. Iginio Lentini Presidente U.N.I.O.N. QUESITO: Aziende di servizi e individuazione di un Organismo Abilitato ex DPR 462/01 Codesto Ministero in relazione ai agli incarichi di verifica, ai sensi del DPR 462/01, affidati da aziende di servizi agli Organismi Abilitati ad oggi ha fatto conoscere due differenti posizioni: circolare a firma dell’ing. Monaco dell’anno 2005 che stabilisce che “unico e solo rapporto instaurabile è quello esclusivo tra società abilitata e datore di lavoro”(con eventuali deroghe approvate direttamente da parte del ministero) mail del dott. Chiesi del 25/07/2012 inviata alla Segreteria UNION con oggetto “Richiesta informazioni”che argomenta in relazione alla possibilità che tra gli incarichi in capo al Global Service nella gestione dei Multi Servizi possa esserci anche la scelta dell’O.A. e ciò“ permetterebbe ai grandi Enti di non trovarsi in difficoltà in quanto costretti ad indire ogni volta gare pubbliche per le verifiche ai sensi del DPR 462/01.” Mentre la prima appare come una eccezione con deroga autorizzabile solo dal Ministero, previa valutazione caso per caso, la seconda può essere interpretata come modus operandi autorizzato a priori. In relazione alla seconda interpretazione si ritiene opportuno osservare quanto segue: CONSIP, per il pubblico, individua, ad esempio nel Capitolato tecnico di gara a procedura aperta ai sensi del D.L.gs. 163/2006 e s.m.i., per l’affidamento Multiservizio Tecnologico Integrato con fornitura di energia per gli immobili ad uso sanitario, in uso a qualsiasi titolo, alle Pubbliche Amministrazioni, tra gli obblighi dei titolari di Global Service “di supportare ed assistere l’Amministrazione Contraente nell’espletamento di tutti gli obblighi definiti dal DPR 462 del 22/10/2001 relativi agli impianti elettrici di messa a terra e ai dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche.” Il compito assegnato in gara “di supportare ed assistere ….” non prevede l’individuazione dell’O.A. che deve effettuare la verifica. Tale compito resta in capo al Datore di Lavoro che, piccolo o grande che sia, per individuare l’O.A. deve procedere con una gara o meno secondo gli obblighi di legge. L’ Incarico di un RSPP esterno all’amministrazione, nei casi previsti dal D.Lgs. 81/08, è un obbligo in capo al Datore di Lavoro e tra i compiti che il D.Lgs 81/08 assegna al RSPP non risulta l’incarico di scegliere l’O.A, per ottemperare agli obblighi previsti dal DPR 462/01. Un grande Ente non può trovarsi in difficoltà quando deve rispettare un obbligo di legge; il rispetto dell’obbligo legislativo non è una costrizione ma un dovere al quale chiunque grande o piccolo non può esimersi. Se è possibile che un Grande Ente pubblico per non trovarsi in difficoltà, non indice ogni volta gare pubbliche per le verifiche ai sensi del DPR 462/01 è anche possibile che un Datore di Lavoro privato per non trovarsi in difficoltà incarichi il proprio manutentore di individuare e far eseguire le verifiche da un O.A. da lui scelto e poi fargli avere la fattura secondo la procedura descritta per il Grande Ente. In entrambi i casi vige il divieto del DPR 462/01 in quanto il manutentore non può svolgere anche le funzioni di controllore/controllato. In attesa di conoscere un univoco parere in merito si porgono distinti saluti. Il Coordinatore del GDL 462 UN.I.O.N. Ing. Sergio Sciancalepore http://www.newsliftletter.it/ Pagina 36 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: [email protected] Sent: Wednesday, October 17, 2012 1:27 PM To: luciano greco Subject: UNION - Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati: legge 95/16 Egregio Sig. GRECO, la domanda che Lei formula è tale della sua genericità che fa presupporre l'assenza completa di conoscenza sia a livello di direttive europee di prodotto (da cui la 95/16/CE discende), sia del Regolamento, successivo, nazionale (Dpr 162/99). Pertanto, La prego - ove diversamente si trattasse - di indicare in ''che cosa'' consista il bisogno di riscontro di tale sicurezza; infatti, ove Lei ne intendesse della vigilanza sugli Organismi Notificati, è notorio che, essendo ASL e ARPA avviluppati nella stessa operatività delle verifiche degli ascensori, sono coinvolti nella ''originale'' situazione di essere controllori-controllati, pertanto impossibilitati a controllare gli OONN; dovrebbe, a questo punto, pensarci il Ministero dello Sviluppo Economico ma questi, alludo alla Div.XIV del Dip.to Impresa ed Internazionalizzazione, non dispone di personale, nè di fondi che sarebbero in grado di sostentarlo. Se per ''sicurezza'' ne avesse inteso di questa tipologia, mi pare di esserLe stato chiaro, altrimenti non saprei a cosa pensare Lei voglia riferirsi. Distinti saluti. ========================== Dott. I. Lentini Presidente UNION From: luciano greco Date: 14 ottobre 2012 14:27:12 CEST To: [email protected] Subject: UNION - Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati: legge 95/16 Questa è una e-mail di contatto dal sito http://www.union-associazione.net/ inviata da: luciano greco buon giorno vorrei sapere gentilmente se' la legge 95/16 dpr 162/99 per quanto riguarda la sicurezza degli ascensori,sia gia' in atto grazie.. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 37 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: Dott. Iginio Lentini - Presidente UNION Sent: Tuesday, October 16, 2012 6:08 PM To: [email protected] ; Subject: Il ''no'' alla separazione delle ispezioni dalla certificazione. Agli Associati di DPR 162/01 – ll.ss. In relazione all'oggetto, verrebbe, d'acchito, pensare al dantesco Canto III: ''Perdete (lasciate)ogni speranza o voi che entrate''. E' fuori di dubbio peraltro tutta l'attività che sin dai primi mesi di quest'anno ha visto impegnata UNION nel pervicace sforzo del rispetto del Regolamento 765 il quale, però, sembrerebbe bypassato dalla legislazione nazionale che, incardinando le verifiche nell'unico insieme delle certificazioni affidate agli OONN, ne permette(rebbe). Viene da chiedersi un qualcosa al quale il Ministero dello Sviluppo Economico, ma solo per il verbo della Div.XIV e della di lei dirigente, non ha riflettuto, e cioè: a) considerata la realtà attuale : su 100 operazioni che l'ON svolge, 96 si riferiscono a sole ispezioni; b) essendo facoltà delle imprese di installazione degli ascensori provvedere autonomamente alla certificazione (alias: collaudo) per effetto dell'Allegato XIII e non solo e dovendosi presumere che tale trend continui; c) a quale certificazione gli OONN si potranno riferire per continuare ad operare, atteso che la direttiva del ministro impone che l'ON, a pena di esclusione dell'autorizzazione, dimostri di aver effettuato almeno una certificazione ogni sei mesi? d) a quale motivazione, il MiSE potrà riferirsi domani per confermare quella di oggi di cui all'allegata lettera, non potendosi dimostrare che l'ON – non avendo piu' alcuna attività di certificazione - è dimostrato essere solo ed esclusivamente Organismo di Ispezione, ovvero, per la logica attuale, non essendo possibile l'esistenza di un ON solo Ispezione, si provvederà a salvarlo quale comunque Organismo di Certificazione improprio, ove non si propendesse nel ritenere legislativamente intonsa suddetta Direttiva del Ministro, malgrado l'evidenza e l'impossibilità di rispettarla, inferendo così il colpo mortale all'attività dell'ON. Vedremo, pertanto: la partita è appena iniziata. Cordiali saluti. ==================== Dr. Iginio Lentini Presidente UNION http://www.newsliftletter.it/ Pagina 38 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 39 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 40 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 41 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 GENTILE ing. Pasquale - Torino, 06 ottobre 2012 Alla c.a. del Dott. Ing. Giovanni VARISCO OGGETTO: richiesta chiarimenti. Buongiorno Dott. Varisco, sono l’Ing. Pasquale GENTILE e collaboro con I.N.C.S.A. del Dott. LENTINI per quanto riguarda le verifiche periodiche degli ascensori. La presente per chiederLe un parere su quanto ho riscontrato durante una normale giornata di verifiche. Di seguito Le riporto una breve sintesi di quanto riscontrato sul luogo della verifica: -) Impianto installato nel 2010 con le seguenti caratteristiche: 1. Velocità pari a 0,40 m/s; 2. Portata 1000 kg: 3. Capienza 12 persone: 4. Fermate 3 5. Servizi 3 6. Accesso cabina 1 -) Dalla convenzione stipulata per l’esecuzione delle verifiche periodiche avrebbe dovuto trattarsi di una piattaforma elevatrice, soggetta alla D.M. e quindi non soggetta a collaudo ai sensi della 95/16 e s.m.i.. -) Al momento della verifica si riscontra quanto segue: 1. Impianto non dotato di porte di cabina; 2. Tetto non calpestabile 3. All’interno della cabina trovo una pulsantiera tipica di un ascensore e non a uomo presente; 4. Velocità paria a 0,40 m/s; Dall’analisi della documentazione, presso il proprietario, noto che tutta la pratica ha come riferimento la 95/16; anche per l’assegnazione del numero di matricola da parte degli uffici competenti si fa riferimento alla 95/16. A seguito di quanto riportato sopra Le pongo le seguenti domande: 1. Come considero tale impianto in sede di verifica: ascensore o piattaforma? 2. Se trattasi di piattaforma su un eventuale verbale di verifica periodica “a tempo” (tre mesi) cosa indico per quanto riguarda la velocità (al momento pari a 0,40 m/s) e la pulsantiera di cabina non a uomo presente? 3. Per quanto riguarda la documentazione in possesso del proprietario occorre variare i riferimenti normativi? Il proprietario deve inoltrare una richiesta al comune di competenza per l’assegnazione di un nuovo numero di matricola? 4. Se trattasi invece di ascensore redigo subito un verbale negativo visto che non risulta collaudato ed è carente anche di altre caratteristiche per essere definito un ascensore? La ringrazio anticipatamente della Sua attenzione e porgo cordiali saluti anche da parte del Dott. Lentini. In fede Dott. Ing. Pasquale Gentile Giovanni Varisco - Milano, 7 ottobre 2012 Caro Gentile, rispondo alle domande contenute nella seconda pagina della tua lettera. Domanda 1 L’impianto è un ascensore perché la sua velocità è superiore a 0,15 m/s. Di conseguenza deve essere applicata la direttiva ascensori 95/16/CE e il D.P.R. 162/99 (o il D.P.R. 214/10 di successiva modifica). Domanda 2 L’impianto non è una piattaforma e quindi non può rispondere alla direttiva 2006/42/CE (macchine). Di conseguenza deve avere le porte di cabina e il tetto della medesima deve esser calpestabile e di resistenza sufficiente a sorreggere 2 persone (1.000 N x 2). Domanda 3 Il proprietario deve sottoporre al comune di competenza la richiesta di immatricolazione di un ascensore allegando la dichiarazione CE di conformità alla direttiva 95/16/CE (tale dichiarazione sarebbe indebita e quindi illegale se riferita all’impianto descritto). http://www.newsliftletter.it/ Pagina 42 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Domanda 4 In conseguenza di quanto sopra il verbale deve essere negativo seguendo la procedura stabilita dalla legge. Ti saluto e ti abbraccio e se vi fossero ulteriori richieste di informazioni il mio cellulare è xxxxxxxxx. Un abbraccio anche al dr. Lentini che mi legge in copia. Giovanni Giovanni Varisco - 8 ottobre 2012 Caro Pasquale, se la velocità è 0,15 m/s si tratta di una macchina. Se la piattaforma serve per il trasporto di persone, essa ricade nell'Allegato IV della direttiva macchine (se il rischio di caduta è maggiore di 3 metri) e quindi la procedura deve essere conseguente e la descrivo nel seguito. Se hanno rispettato una norma armonizzata (EN 81-41 è quella adatta) è sufficiente la dichiarazione CE di conformità del fabbricante. Se il fabbricante ha il sistema di qualità certificato secondo la direttiva 2006/42/CE è sufficiente la sua dichiarazione di conformità alla direttiva (che abbia o non abbia rispettato una norma armonizzata). Se nessuna delle due caratteristiche precedenti può essere invocata, occorre un attestato di esame CE del tipo di un organismo notificato secondo la direttiva macchine 2006/42/CE. Un abbraccio. Giovanni ----Messaggio originale---Da: Pasquale Gentile Data: 08/10/2012 8.02 A: Varisco Giovanni Ogg: Re: Quesito su piattaforma elevatrice / ascensore Buongiorno Ing. VARISCO, la ringrazio per la Sua attenzione; Le pongo un'ultima questione: -se la ditta di manutenzione riesce a far viaggiare l'impianto in oggetto alla velocità di 0,15 m/s Posso considerarlo una piattaforma e come tale soggetto alla DM nonostante la pulsantiera in cabina non è a uomo presente? From: Varisco Giovanni Sent: Tuesday, October 09, 2012 9:55 AM To: [email protected] Subject: Assenza del libretto Carissimo Iginio, ho letto con attenzione la tua comunicazione relativa ai doveri dei verificatori nel caso di assenza del libretto di impianto. La trovo a dir poco perfetta e non mi sento di aggiungere alcunché. Io ho sempre sostenuto (e lo potresti aggiungere) che l'assenza del libretto non è solo una violazione delle norme ma nasconde un rischio di non poco conto. E' solo tale documento che mi dice quali sono le caratteristiche dell'impianto e che ne contiene le eventuali modifiche che avrebbero richiesto da sempre una verifica straordinaria. Se l'impianto è stato modificato ma non è stata richiesta ed eseguita la straordinaria, come se ne può garantire l sicurezza? Purtroppo ti devo dire che dal 27 al 30 novembre dovrò essere a Parigi per il CEN dove sono direttamente coinvolto per la revisione delle norme EN 81-1&2. Vi sarò vicino affettivamente nella certezza che la vostra assemblea sia fruttuosa. Un abbraccio grande. Giovanni http://www.newsliftletter.it/ Pagina 43 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Da: Dott. Iginio Lentini - Presidente UNION Inviato: venerdì 12 ottobre 2012 17.59 A: XXXXXXXXX Oggetto: Re: Impianti Schindler testata ridotta Egregio Sig. XXXXXXX, ho posto la questione direttamente all'Ing. Correggia che, pero' avendola letta a Bruxelles, ancora deve....metabolizzarla. Le do' tuttavia una utile notizia. Ho organizzato nell'ambito di MADE Expo un convegno che avrà luogo a RHO-Mi e che avrei dovuto svolgere unitamente allo stesso Correggia ed altri, tuttavia dovendo alla fine desistere per problemi personali. Il convegno comunque si terrà ed in quella occasione ho proposto all'Ing. Correggia di parlare anche delle DEROGHE, pertanto ritengo che migliore occasione per esporgli la situazione Schindler e annessi e connessi, quindi chiedendogli di rispondere direttamente, avendolo li' vicino, mi pare essere eccezionale e La consiglio quindi di partecipare. Per l'invito e le altre informazioni, si rivolga alla mia segreteria (Linda Baranciuc) cell XXXXXXXXXX, informandoLa che ha già parlato con me. I migliori saluti. ==================== Dr. I. Lentini Presidente UNION From: XXXXXXXXXXXXXXXXX Sent: Thursday, October 11, 2012 3:41 PM To: Dott. Iginio Lentini - Presidente UNION Subject: R: Impianti Schindler testata ridotta Dott. Lentini Buongiorno, Mi scusi se la disturbo ancora una volta, da informazioni aggiuntive pervenutemi, sembrerebbe che la schindler abbia fatto omologare l’impianto all’estero e quindi possa commercializzarlo omettendo la deroga. Pare inoltre che la stessa schindler si assuma la responsabilità dal montaggio, del collaudo messa in opera e quant’altro concerne perché, come precedentemente citato , già collaudato. Questa notizia ci sta destabilizzando e sicuramente mettendo in difficoltà. Attendo sue in merito, la ringrazio ancora per il tempo dedicatomi, cordiali saluti. XXXXXXXXXXXXX Da: Dott. Iginio Lentini - Presidente UNION Inviato: giovedì 11 ottobre 2012 14.18 A: XXXXXXXXXXXXXXX Oggetto: Re: Impianti Schindler testata ridotta In relazione alla mail di cui all'oggetto, non risulta al sottoscritto che Schindler sia autorizzata dal Ministero a poter derogare dalla.....deroga. Qualsiasi impianto, infatti, che non rispetti seppure in parte le 81.1 e/o 81.2, quindi anche la ''testata ridotta'' come nel caso di specie, è soggetto - ai fini della corretta, necessaria installazione - a domanda di deroga che deve essere approvata, quanto alla/e soluzione/i adottata/e, dalla Div.XVIII Vigilanza e Normativa Tecnica della Direz.gen.le MCCVNT del Dip.to Impresa ed Internazionalizz.ne del Ministero dello Sviluppo Economico. Per tale iter autorizzativo, incardinato nell'insieme della documentazione da produrre di cui anche all'analisi dei rischi, il soggetto deputato e' un Organismo Notificato (potete sceglierne uno nei 38 iscritti a UNION) il quale prima della trasmissione alla suddetta Div.XVIII (Dirigente Ing.V.Correggia- Tel.06-47055430) dovrà essere indicato nella domanda stessa, potendo egli stesso trasmetterla in vostra vece, una volta controllata http://www.newsliftletter.it/ Pagina 44 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 tutta la documentazione specifica in una alla certificazione finale dell'impianto stesso: tale collaudo potrà avvenire non prima della risposta del Ministero all'OK di tale deroga. Si inviano i migliori saluti. ================== Dr.iginio Lentini Presidente Union From: XXXXXXXXXXXXXXXX Sent: Wednesday, October 10, 2012 6:26 PM To: [email protected] Subject: Impianti Schindler testata ridotta Buongiorno, Vi scrivo in merito perché è capitato in fase di trattazione di preventivo per impianti nuovi, che il nostro commerciale si sia trovato a dover scontrarsi con offerte come da oggetto. Siccome a noi risulta che non esiste deroga per il nuovo e che comunque per effettuare tali costruzioni è necessario la domanda ed ottenere la deroga, vi richiedo gentilmente se ci sono in merito dei pareri o segnalazioni. In attesa di un vostro gentile riscontro colgo l’occasione per porgere distinti saluti. XXXXXXXXXXXX http://www.newsliftletter.it/ Pagina 45 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: CIRCABC EUROPA.EU Sent: Monday, September 17, 2012 3:34 PM To: [email protected] Subject: 30th NB-Lift meeting, 13-14 November 2012: subjects of the common interest Gentili Membri della NB-Lift, con la presente segnaliamo che il 30° incontro NB-Lift è previsto per il 13 e 14 novembre 2012 a Bruxelles. Per questo motivo richiamiamo la vostra attenzione sui seguenti argomenti. - I punti di interesse comune per la discussione Siete pregati dallo staff NBL di segnalare qualsiasi esperienza positiva o negativa di interesse generale per la riunione NB-Lift. Se necessario per la privacy, i casi possono essere presentati anche in forma anonima. Se si desidera avere i casi discussi, si prega di inviare una mail al Segretariato tecnico NB-Lift entro e non oltre l’8 ottobre 2012. A seconda delle circostanze, è possibile indicare la data quando queste problematiche si devono discutere. - Documenti di lavoro I documenti di lavoro da discutere alla 30° riunione NB-Lift devono essere inviati alla segreteria tecnica entro e non oltre l’8 ottobre 2012. - Elenco delle presenze alla 30° riunione NB-Lift Lo scopo di questa azione è quello di avere una migliore idea degli organismi notificati realmente coinvolti nelle riunioni NB-Lift, direttamente e indirettamente la presenza per delega. Per questo motivo, viene richiesto di comunicare via e-mail alla segreteria amministrativa o alla segreteria tecnica se si rappresentano anche altri organismi notificati, accanto a tuo, entro e non oltre il 5 novembre 2012. La tua risposta via e-mail deve indicare chiaramente il nome del Organismo notificato/i rappresentato ed il suo numero di identificazione. - Coordinatore gruppo di lavoro NB-L/Ad-hoc "Direttiva Macchine" Siamo alla ricerca di un esperto per svolgere il ruolo di Coordinatore del gruppo NB-L/Ad-hoc "Direttiva Macchine" . Gli organismi notificati che sono membri del NB-L sono invitati a comunicare, al Presidente NB-L o alla segreteria tecnica, la loro disponibilità ad occupare questa posizione. - Registrazione in CIRCABC L'ordine del giorno e i documenti di lavoro saranno caricati nella CIRCABC. Quindi i membri sono invitati a ottenere l'accesso a CIRCAB. Se avete bisogno di supporto si prega di contattare la segreteria amministrativa. - Comunicazione sui certificati ritirati Come è stato discusso nel corso dell'ultima riunione di NB-L, e secondo la Direttiva Ascensori, in CIRCABC è possibile trovare la cartella in cui i certificati ritirati comunicati sono stati caricati. Se ci sono ancora certificati ritirati che NB-L non è stata informata, il Presidente NB-L o la segreteria tecnica devono essere contattati. Per ulteriori informazioni sulle suddette tematiche, non esitate a contattarci. In attesa di incontrarvi. Cordiali saluti, Gottfried Jung Sara Balzano http://www.newsliftletter.it/ Pagina 46 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Gruppo di Lavoro art. 71 UNION 29 settembre 2012 ore 10.00 - 18.00 presso Hotel dei Congressi Viale Shakespeare, 29 - 00144 Roma Ordine del Giorno 1) approvazione verbale riunione precedente 2) stato di avanzamento dei lavori dei sottogruppi "istruzioni compilazione verbali" 3) esame documento Quesiti e Proposte 4) varie ed eventuali 5) data prossima riunione N.B. Per gli argomenti trattati il programma potrà subire delle variazioni di orario e di argomenti, anche in relazione alle assicurazioni di presenza certa di tutti gli invitati/oratori. QUESITI PER I QUALI IL GDL UNION FORMULA UNA SUA RISPOSTA. ________________________________________________ 1. UNA VOLTA TRASCORSI SIA I 30 GG. SIA I 60, I SOGGETTI TITOLARI DELLA FUNZIONE POSSONO EGUALMENTE EFFETTUARLA? R. Una volta decorsi i termini, le vigenti disposizioni non consentono ai ST di effettuare verifiche, fatta salva l'eccezione di casi di interruzione e sospensione che l'ultima Circolare MLPS prevede; fatto salvo art3 comma 2 2. A CHIARIMENTO DEL PUNTO 1 CIRC.: Il D.d.L. PUO' EFFETTUARE UN'UNICA RICHIESTAVERIFICHE PER PIU' ATTREZZATURE . LA DECORRENZA DEI 30/60 GG PER LA RISPOSTA DEL ST PARTE IN OGNI CASO DALLA DATA DELLA RICHIESTA COMULATIVA, INTENDENDOSI CHE SE NON RISPONDE NEI TERMINI PREDETTI IL ST NON INTENDE PORTARE A COMPIMENTO TUTTE LE VERIFICHE DELLA RICHIESTA COMULATIVA NE’ DIRETTAMENTE NE’ TRAMITE SA? R si ma non solo (dl può articolare) 3. LADDOVE ALL'ATTO DELLA VERIFICA FOSSERO RILEVATE CARENZE DI TIPO DOCUMENTALE (mancanza documenti) , COME COMPORTARSI? R. Si dovrebbe motivare una visita a vuoto per carenza documentale da addebitare al ST (ES mancato invio del libretto e/o targa di immatricolazione) perché se di responsabilità del DdL andrebbe segnalata al ST. 4. IN RIFERIMENTO AI CASI PREVISTI AL PUNTO 10 DELLA CIRC 23, LA “TARGA DI IMMATRICOLAZIONE DELL’APPARECCHIO (OVE PREVISTA DALLA NORMATIVA VIGENTE) DEVE ESSERE FORNITA DALL’INAIL AL DdL PER ESSERE ALLPLICATA SULL’APPARECCHIO ? R. SI 5. QUAL'E' IL CORRETTO COMPORTAMENTO CHE IL SA DEVE ATTUARE IN TALE CASO DI SOSPENSIONE/INTERRUZIONE DELLA VERIFICA? http://www.newsliftletter.it/ Pagina 47 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 R. Le verifiche in due tempi sono previste per apparecchi che richiedono verifiche successive (es. montati e smontati, vedi procedure DM 11/4/2011, o anche Circ ISPESL 44/1993, DELIBERE REGIONALI ). In questo caso si rilascia solo verbale finale, facendo riferimento ai due tempi di intervento In termini di fatturazione, il SA si atterrà a quanto previsto nei tariffari dei ST Ok, Gru installata nello stesso cantiere per più di un anno. Nel caso in cui una gru rimanga installata in uno stesso cantiere per un periodo di tempo superiore ad un anno, il tecnico verificatore in alternativa alla verifica a terra può richiedere una verifica da parte di personale qualificato (montatore) che attesti con atti probanti lo stato di conservazione e manutenzione delle parti in quota non accessibili (ralla, riduttore, cuspide, tiranti, serraggio bulloni, etc.). 6. LADDOVE IL SOGGETTO ABILITATO AVESSE RICEVUTO UN INCARICO DIRETTO A SEGUITO DELLA SCADENZA DEI TERMINI DI 30/60 GG., DEVE OBBLIGATORIAMENTE ACCERTARSI CHE IL D.d.L. ABBIA PRELIMINARMENTE TRASMESSO DOMANDA AL ST E DA QUESTI NON RICEVUTO RISPOSTA ENTRO I CANONICI 30/60 GG.? R. No, essendo responsabilità del solo D.d.L. seguire l'iter procedurale. Il DdL deve , comunque, avere a disposizione per gli organi di vigilanza (ed è opportuno che la esibisca alla verifica del SA) la ricevuta dell’invio della domanda al ST da cui decorrono i termini 7. SUL VERBALE DI VERIFICA, IL SA DEVE RIPORTARE IL LOGO DEL ST DI RIFERIMENTO? R. No : il SA deve apporre solo il proprio logo o timbro. Il verbale unico porta gli spazi per i loghi, ma va messo solo quello del soggetto che effettua la verifica 8. NELLA RICHIESTA DI INSERIMENTO NEGLI ELENCHI TERRITORIALI E' POSSIBILE INFORMARE I ST ANCHE DI ALTRE SEDI REGIONALI, AGGIUNTIVE DI QUELLE APPROVATE DALLA COMMISSIONE IN SEDE DI ISTANZA DI ABILITAZIONE, OVVERO IN SUCCESSIVE ESTENSIONI? R. No. 9. IN QUALI CASI E' AMMESSO CHE IL SA POSSA EFFETTUARE I CND-CONTROLLI NON DISTRUTTIVI? R. Quando previste dalle procedure di verifica (vedi DM 11 aprile 2011). Il SA che abbia propri tecnici/verificatori, ovvero laboratori esterni (fra cui quelli convenzionati) dovrebbe esserne consentita l'effettuazione quando finalizzata all'esecuzione o alla chiusura della verifica periodica, rilevando come rientrino in tale fattispecie i controlli spessimetrici indispensabili della verifica di integrità decennale del Gruppo GVR, o la verifica a macchina smontata degli idroestrattori a forza centrifuga. ). In altri casi CND sono classificabili come attività di controllo (Art. 71 comma 8) delle attrezzature stesse a carico del DdL 10. ALL.II p. 4.3.1.3 DM 11.4.11 : E' PREVISTO CHE L'ACCERTAMENTO DELLA CORRETTEZZA DELLE RIPARAZIONI EFFETTUATE DAL D.d.L. NELLE ATTREZZATURE DEL GRUPPO GVR, DEBBA ESSERE ESEGUITO DURANTE LA VERIFICA DI FUNZIONAMENTO SUCCESSIVA. Allo stato si rileva che tale accertamento può essere fatto solo a posteriori, e da Inail, ed anche da ASL, ARPA R. Si, in quanto il ST o il SA potrà valutare solo a posteriori la correttezza e completezza delle operazioni condotte dal personale incaricato dal D.d.L., incluse quelle delle procedure seguite (ASME, API....) Ovvero, nel caso di configurasse una modifica dell'attrezzatura di specie, il D.d.L. dovrà procedere, effettuando una valutazione dell'attrezzatura stessa, in base alla Direttiva 97/23/CE - D.Lgs 93/2000, seguendo le procedure apposite. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 48 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 11. ALL. II P. 4.3.2.2. DM 11.4.11 : I S.A. EVENTUALMENTE ATTIVATI DAL ST, OVVERO DIRETTAMENTE DAL D.d.L., IN CASO DI DIFETTI RISCONTRATI (ES.:PITTING comparsa su una superficie di piccoli danneggiamenti superficiali) HANNO TITOLO DI INDIVIDUAZIONE DEL TIPO DI CONTROLLO SUPPLEMENTARE DA FAR EFFETTUARE, COME PURE L'AREA O L'ESTENSIONE? R. Si, fermo restando la notifica all’INAIL ed alle ASL competenti per territorio. 12 DATI DI IDENTIFICAZIONE E MODELLI DI RICHIESTA DI VERIFICA. La necessità di certa identificazione dell'attrezzatura, ovvero ai fini della predisposizione dei necessari strumenti di controllo, portano a rilevare l'assenza di tali contenuti nella modulo di richiesta di verifica attualmente in essere. Si segnalano mancanti, infatti: a) tipo di attrezzatura, sua matricola ed anno di messa in servizio b) tipologia della verifica (integrità, interna, funzionale) c) caratteristiche tecniche (portata, pressione, volume, superficie scambio, produzione vapore) d) minima documentazione (ad eccezione di ARPAV - Arpa Veneto che ne indica, altri ST non ne ritengono) e) carichi (massimi e minimi, se variabili) f) conduttore Si ritiene indifferibile da parte degli Enti Pubblici, Titolari della Funzione l’aggiornamento della modulistica e richieste non aderenti allo spirito ed alla lettera del DM e delle successive circolari esplicative, a questo riguardo, osservato quanto segue: * alcune ARPA utilizzano tuttora il vecchio modello, antecedente al DM 11.4.11, il quale è peraltro fuorviante del contenuto che prevede la possibilità di richiesta della 1^ verifica; * alcune ASL (ma, nell'insieme, anche alcune ARPA stesse) richiedono, ad es. per le gru a torre, documentazione non prevista dal citato DM (calcolo di dimensionamento del basamento di cui all'All.VI) R Adozione tempestiva di un modello UNICO di richiesta a valere su TUTTO il territorio nazionale, consentendo agli utenti che dovessero operare su piu' Regioni e/o province, la facilitazione della correttezza di individuazione e predisposizione del quantum necessario al lavoro di verifica Nei Moduli di Richiesta Verifica dovrebbero essere indicati tutti i dati per corretta determinazione a priori della tariffa applicabile e delle modalità di effettuazione del servizio ( vedi sopra: portate, manuali o motorizzati…) 13 NON CONFORMITA' COSTRUTTIVE. Deve essere chiarita la pedissequa applicabilità del DM 11.4.11 (''il verificatore deve comunicare la constatazione di non rispondenza ai RES,di cui alle disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle pertinenti direttive comunitarie applicabili'' R Va specificato chiaramente che l’eventuale constatazione di rischio deve intendersi PRESUNTA NON CONFORMITA’ in quanto la reale non conformità deve essere valutata a seguito di azione di sorveglianza di mercato di competenza dello STATO (e solo attivata da ST ) e con relativa richiesta al costruttore del fascicolo tecnico . La constatazione di “non rispondenza” potrà riferirsi solo agli aspetti di carattere evidente desumibili nel corso della verifica secondo le procedure previste. 14 Punto 10 lettera B della circ. 23/2011 All’atto della verifica di attrezzature rientranti nel capo di applicazione del DM 4/3/82 non marcate CE, per le quali il ML non ha provveduto al collaudo, il SA deve riscontrare l’avvenuto collaudo secondo le procedure di cui allo stesso decreto art 4. R si , se no non può farsi verifica periodica (segnalazione a ST). Sarebbe opportuno che tale documentazione di collaudo venisse dichiarata dal DdL all’atto della richiesta http://www.newsliftletter.it/ Pagina 49 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 15 CRITERI DI PUBBLICAZIONE DEGLI ELENCHI REGIONALI D: i ST possono attuare criteri di pubblicazione degli elenchi Regionali in maniera autonoma, come ad es. utilizzando l’ordine di arrivo delle richieste da parte dei SA? R: no, i ST pubblicano gli elenchi secondo i criteri stabiliti dalla Commissione Interministeriale nella pubblicazione delle autorizzazioni, e cioè pubblicare elenchi in ordine alfabetico. Tutti i ST devono adeguare gli elenchi e attuare i criteri utilizzati dalla Commissione Interministeriale (INAIL è in linea a quanto su esposto, le ASL e le ARPA fanno come je pare). 15 CRITERI DI SCELTA DELLE VERIFICHE CHE IL ST DECIDE DI ESPLETARE IN PROPRIO D: il ST decide in proprio quali sono le verifiche che intende espletare, a prescindere da chi sia il SA indicato nella richiesta effettuata dal DdL? Teoricamente potrebbe trovarsi ad espletare il 100% delle richieste nel quale è stato indicato il SA (A) e il 10% delle richieste nel quale è stato indicato il SA (B). R: il ST sceglie il numero di richieste da evadere utilizzando criteri di scelta equi, cioè, programmando e respingendo percentuali di richieste equitative per tutti i SA. 16 TEMPI DELLE COMUNICAZIONI RIGUARDANTI L’AFFIDAMENTO DI INCARICHI DA PARTE DEI ST NEI CONFRONTI DEI SA D: quali sono i termini temporali entro cui i ST devono comunicare il rifiuto dell’espletamento del servizio ai SA? R: i ST devono comunicare ai SA il rifiuto dell’espletamento del servizio entro i 30 gg, dalla data di richiesta, nei casi di prima verifica periodica, e entro 15 gg, dalla data di richiesta, nei casi di verifica periodica successiva. ---------------------------------------------------------------------------------------------------domande di carattere tecnico che richiederebbero una revisione di procedure da parte dei ST e per le quali è stata fornita una proposta di soluzione: GENERATORE DI VAPORE. IN OCCASIONE DELLA VERIFICA DECENNALE E CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO ED ESTERNO, QUANDO PROCEDERE ALLA SCOIBENTAZIONE TOTALE DEL GENERATORE IN QUESTIONE? Premesso che al punto 4.3.2.3 All.II DM 11.4.11 è previsto che la non completa, complessiva, ispezionabilità possa derivare dall'inamovibilità della coibentazione o al rischio di pregiudicare l'integrità dell'attrezzatura e tenuto conto che: a) non risultano piu' applicabili gli esoneri della Raccolta E (DM 21.05.1974) b) normalmente da scoibentazione risulta critica per significative, oggettive motivazioni economiche in relazione all'effettivo rischio, Si propone che la scoibentazione possa essere eseguita a partire dalla seconda decennale in avanti, mentre durante la prima verifica decennale sia sufficiente una verifica visiva delle membrature, oltre alla prova idraulica e di un controllo spessimetrico, il tutto facente parte integrante della documentazione di tale verifica decennale. IL DM (All.II - p. 4.3.1.2) STABILISCE '' LE VALVOLE DI INTERCETTAZIONE DEVONO ESSERE PIOMBATE IN POSIZIONE DI APERTURA, A CURA DELL'INAIL O DELLE ASL AI QUALI VANNO SEGNALATI TEMPESTIVAMENTE LE MANOVRE CHE ABBIANO COMPORTATO MANOMISSIONI DEL SIGILLO'' Si ritiene opportuno che sia chiarito : a) se il SA che opera su mandato di ASL o INAIL è titolato ad effettuare tale piombatura? http://www.newsliftletter.it/ Pagina 50 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 b) se no, in quanto operazione esclusiva del ST, quale il comportamento che deve tenere il Verificatore del SA? Quanto sopra considerato che : * Il SA opera in regime di piena sussidiarietà del ST, pertanto ''sarebbe'' titolato all'effettuazione delle operazioni previste da DM di cui sopra, attraverso l'apposizione di un proprio sigillo/punzonatura; * ovvero, il SA, a verifica ultimata, lascerà la valvola in posizione aperta con un proprio sigillo/punzonatura, prescrivendo al D.d.L. di richiedere la piombatura al ST. TARIFFARIO NAZIONALE. Considerazioni preliminari sulla proposta di formulazione/contenuto del tariffario. La misurazione del valore dell'erogazione prestazionale del servizio, dovrebbe tenere conto di quattro componenti. A) NORMALITA' DI ESECUZIONE B) VERIFICA NON PORTATA A TERMINE C) AGGIORNAMENTO TARIFFE C/ ISTAT D) PAGAMENTO DELLA PRESTAZIONE PROPOSTA DI FORMULAZIONE/CONTENUTO DEL TARIFFARIO. La definizione, in corso, del tariffario, parrebbe non eludibile dei seguenti contenuti: A) DISTINZIONE DELL'ONERE IN FUNZIONE DELLA TIPOLOGIA DELL'OPUS B) QUOTAZIONE FISSA E CHIARA C) QUANTUM PER VERIFICA NON PORTATA A CONCLUSIONE D) FORMULAZIONE DI PREVISIONE DI TARIFFA ORARIA E) AGGIORNAMENTO TARIFFARIO AGLI INDICI ISTAT F) TARIFFA INDISTINTA TRA PRIMA VERIFICA E SUCCESSIVE PER OGNI SINGOLA ATTREZZATURA G) INDICAZIONE SPECIFICA DEI TERMINI DI PAGAMENTO 1) MOTIVAZIONI DELLA PROPOSTA : SOSTEGNO DEI SINGOLI PUNTI (A.....G) A) La distinzione della quotazione trae motivo dalle diverse tipologie di verifica del prodotto : verifiche interne (tempo prevedibile) e altre di integrità, come di funzionalità (tempi diversi); B) La previsione di una quotazione FISSA, si attesta, analogicamente, a quanto in essere, per ciascuna uscita, con il tariffario ISPESL 2005, consentendo peraltro la corretta remunerazione a fronte delle non poche verifiche di attrezzature collocate in aree territoriali isolate o comunque oggettivamente distanti: C) La realtà, insita nella correttezza di esecuzione del controllo, di verifica impossibilmente eseguita per cause ostative diverse, seppure previsionalmente eseguibile e, quindi, regolarmente pianificata, parrebbe non eludibile di un compenso al SA, del 50% tariffato; parimenti, nei casi di interruzione/sospensione di un controllo solo parzialmente eseguito, tuttavia non portato a termine, al D.d.L. dovrebbe essere addebitato nella sua interezza l'importo di tariffario; D) L'instaurazione di una tariffa-oraria, applicabile nei diversi casi che lo stesso DM 11.4.11 prevede, tuttavia a latere dello specifico tempo-opera impiegabile relativamente alla verifica (attese, assenza di un responsabile del D.d.L., controlli non distruttivi o di altri non previsti), consentirebbe, nella sua chiarezza, di determinare l'oggettivo maggiore tempo di cui si fa carico il SA; E) L'adeguamento del tariffario agli indici ISTAT, ove non previsto, farebbe perdere negli anni ed aggiuntivamente a seguire, la giusta economia remunerativa al SA; F) La distinzione fra le singole attrezzature in una all'individuazione della tariffa a seconda se si tratti di prima verifica o di successive, consentirebbe di seguirne metodologicamente ai fini della comunque tipologia di intervento; http://www.newsliftletter.it/ Pagina 51 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 G) Inquadrati nel contesto dell'altra chiarezza di correttezza contrattuale, risultano essere i termini di pagamento i quali, pertanto, si propone siano chiariti nel tariffario in elaborazione al MLPS. 2) FATTURAZIONE E PAGAMENTI : ASPETTI DICOTOMICO/COMPORTAMENTALI TRA ''ST'' E ''SA'' Uno dei punti di osservazione che nel quadro del duopolio funzionale che da poco vede due soggetti operare per lo stesso, identico servizio, si ritiene - ove si vogliano evitare conflitti di dubbia correttezza attribuzionale nella pari veste - debbano essere sottolineati, in quanto: * la fatturazione, oggi di esclusiva competenza del ST, risulta essere punto di complicazione, solo a rilevarne di diversa impostazione-concezione tra gli stessi, diversi, Soggetti, Titolari della Funzione; *conseguentemente, anche gli effetti del pagamento rilevano della eguale situazione. Rileva, pertanto, come si pretenda il versamento della quota spettante al ST, anche prima dell'esecuzione, ovvero in assenza dell'accertamento del buon fine del pagamento effettuato/effettuabile dal D.d.L. , mentre, diversamente e/o congiuntamente, lo stesso ST chiede al SA l'assoluta urgenza di dimostrazione a breve di quanto ad egli dovuto. PROPOSTA. Posta la questione odierna nei termini di quanto il DM assegna alla precipua competenza del ST, questi, avendo titolo a norma di legge, agirà di conseguenza, almeno fino alla sostituzione/integrazione/modificazione dell'attuale DM. Tuttavia, nelle more, e' possibile: PER I PROBLEMI DI FATTURAZIONE la definizione - nei casi di incarico da parte del ST - delle modalità stesse da parte dei SA; in sostanza, a chi intestare la fattura in una ai termini di pagamento; PER I PROBLEMI DEI PAGAMENTI , al fine di evitare che il SA si faccia carico delle inevitabili sofferenze economiche, di consentire al SA di onorare il pagamento verso il ST, solo ad incasso avvenuto, essendo del tutto evidente che, agendo il SA per trasmissione di incarico del ST, questi potrebbe essere tenuto allo stesso quantum non onorato dal D.d.L. a seguito della prestazione già effettuata. 3) RICHIESTE DEL ST AL SA - ASSENZA DI UNIFORMITA' DEI SOGGETTI TITOLARI DELLA FUNZIONE. Costituisce un handicap non solo funzionale, ma comprensionale. Il tracciato comunicazionale è essenziale della sua uniformità e quindi si auspica che la tematica possa essere affrontata e definita in una delle riunioni di Conferenza Stato-Regioni e comunque, se non come indirizzo, di sensibilizzazione MLPS. 4) PROBLEMATICA SUL NUMERO DI ISPETTORI. Da una recente indagine condotta dallo scrivente G.d.L. Union, il numero attuale degli Ispettori compresi quelli di prossima immissione di nuove autorizzazioni, non risulta coprire le complessive esigenze operative, causando : 1. la responsabilità del SA verso ST in relazione all'effettuazione della summa delle verifiche in questo tempo previste 2. la conseguente ricerca di nuova metodologia qualificale PROPOSTA 1. L'accettazione dell'incarico non puo' determinarsi al buio (illimitatezza presunta del personale stesso), fatta salva una esplicita dichiarazione di fattibilità delle comunque verifiche prodotta dal SA al ST; 2. La ricerca e l'ammissibilità di tale personale tecnico dovrebbe attestarsi alle procedure esplicitate dalla norma 17020 (ispezione),peraltro richiamata dallo stesso DM 11.4.11, pertanto abilitabile in relazione a: * conoscenze tecniche di base (titolò di studio) * corso di formazione, sua attestazione probante di efficacia, docente riconosciuto (già per molti anni alle dipendenze di Enti pubblici, quali Ispesl) * dimostrabilità di affiancamento in field. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 52 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 5) ISPETTORI - QUALIFICA. Atteso che l'opera svolta dal chicchessia Soggetto, sia esso pubblico o privato, sia la stessa in termini di professionalità, si devono a questo proposito sottolineare notevoli differenze di requisiti tra Verificatore-ST e Verificatore-SA ma, come se non bastasse, si devono aggiungere analoghe differenziazioni, di responsabilità e criteri di controllo dell'attività, tra SA e ST: i primi, diversamente dai secondi, sono direttamente responsabili: al di là, tutto cio' ha rilevanza in ulteriori, differenti, sistemi di lavoro; consegue che, complice la totale assenza di una procedura unica, non verbale, resa applicabile dai verificatori ST, il loro comportamento differisca, sostanzialmente, non solo in capo al ST, ma estendendosi al singolo suo verificatore e, peraltro, anche tra eguali soggetti appartenenti allo stesso ST. Quanto alla congruità tecnico-professionale del comunque Verificatore, il riferimento è al precedente punto 6.2 (Proposta) 6) INCARICHI DA ST A SA - MODI E TEMPI. Anche nella trasmissione di tali incarichi si notano discrasie comportamentali, quali: a) ritardi, talvolta consistenti (ad es: 25 gg. dopo la domanda), impedendo, se non l'effettuazione stessa, una difficoltà organizzativa del SA b) duplicità di invio ( ad es,: richieste di 1^ verifica trasmesse ad ARPA, da questa non respinte, ovvero inoltrate all'INAIL) c) richieste erronee di verifiche successive alla prima (ad es: la 1^ verifica mai effettuata) 7) INDETERMINATEZZA DELLA PROCEDURA e INEFFICIENZA DELLE COMUNICAZIONI. In ambedue le situazioni, si osserva che: - il D.d.L. a seguito della domanda di verifica dichiari che tale attrezzatura sia indisponibile nella propria sede (trasferita al noleggiatore), oppure smontata, ovvero il prodotto ubicato in altra sede: il tutto nel periodo di competenza e area diversa dal ST titolare. tuttavia senza che il primo ST ne comunichi alcunchè di tale fatto e variazione al SA : tutto cio' si ripercuote, economicamente ed operativamente sul SA che non ha colpa alcuna ; peraltro, nel campo delle attrezzature mobili (es: paranchi>200 Kg), la mancata verificabilità del D.d.L. in quanto tali attrezzature non risultano applicati ad alcun supporto, sebbene ad una valigetta trasportabile, consegue che la verifica, non potendo essere effettuata presso il Laboratorio dell'OA, debba considerarsi pertanto aggiuntiva dei costi relativi al montaggio/smontaggio, quindi addebitata direttamente al solo richiedente : aspetto, questo, che merita risposta da parte della Commissione MLPS. Nel merito poi della verifica specifica del livello di sicurezza di tali attrezzature, laddove si dimostri che il supporto non è fisso, cambiando questi con frequenza e di cui sono pertanto incerti e sconosciuti i requisiti di sicurezza rispetto alla norma specifica EN 1566, QUALE IL COMPORTAMENTO CHE IL SA DEVE TENERE? PROPOSTA. Attesa la necessità di uniformità (procedure ed indirizzi) da parte di ST,ASL,ARPA (in particolare) sul territorio, indifferibile ove ci si attesti a: * criteri di scelta delle attrezzature e programmazione delle verifiche che ST intendono eseguire direttamente e, quindi, indispensabile al fine di consentire al SA un adeguato piano organizzativo aziendale per garantire l'efficienza e la tempestività di risposta, parrebbe indispensabile che tali stessi criteri fossero resi pubblici; * modalità e tempi di inserimento dei SA negli elenchi dei ST si ritiene di porgere la seguente PROPOSTA http://www.newsliftletter.it/ Pagina 53 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 a) analogamente a quanto peraltro avviene in INAIL ed in alcune Regioni, l'adozione di un unico elenco regionale suddiviso per province e per gruppi di operatività, parrebbe esaustivo di risoluzione del problema, a condizione che : b) la procedura sia unica per tutte le Regioni (e/o province) c) che preveda, per ogni SA, l'indicazione nell'elenco territoriale della sede regionale d) dell'organigramma generale con Respons.Tecnico e suo Vice e) l'elenco dei verificatori abilitati ad operare nella sola Regione richiesta. Quanto ai tempi di iscrizione, rileva come in alcune aree riscontrino ST i quali non abbiano ancora proceduto alla pubblicazione degli elenchi (è del tutto evidente che tale iscrizione è alla base del corretto funzionamento del sistema), pertanto, ritenendo corretto che in assenza di tale pubblicazione di elenchi, il D.d.L., obtorto collo, debba indicare quel SA che gli abbia confermato la sua disponibilità fra gli altri presenti nell'elenco nazionale e dimostrato la propria abilitazione per la specifica Regione. 8 SEMPLIFICAZIONE SCHEDE ed Oneri a carico DdL Alcune macchine come i carrelli telescopici potrebbero avere fino a 3 schede a seconda delle attrezzature intercambiabili disponibili PROPOSTA Si potrebbe prevedere una riduzione del numero schede e quindi del conseguente numero delle verifiche per macchine multi funzionali. Infatti si potrebbe prevedere schede con diversi numeri di matricola almeno solo per sp e sc facendo comunque coincidere date verifica. Risulta infatti oneroso ed inutile per i carrelli telescopici polifunzionali dover sottostare a varie verifiche per ogni allestimento che pur andranno fatte sulla macchina ma accorpandole in un solo intervento di verifica 29 settembre 2012 UN.I.ON - GdL art.71 Ore 11.00 – 16.30 Hotel dei Congressi 00144 Roma Riunione convocata da: Dott. Iginio LENTINI Tipo di riunione: Gruppo di lavoro Coordinatore: Ing. Roberto CIANOTTI Segretario Tecnico: Ing. Giuseppe BONFIGLIO Partecipanti: Dott. Iginio LENTINI (Presidente UNION); Ing. Michele CANDREVA (Ministero del Lavoro); Ing. Roberto CIANOTTI (Coordinatore GdL);Ing. Giuseppe BONFIGLIO (BOREAS srl); Ing. Guido TORRETTA (BOREAS srl); Ing. Pasquale GENTILE (A&C srl); Ing. Alessandro TURELLA (VENETA ENGINEERING srl); Ing. Loris TURELLA (VENETA ENGINEERING srl); pi Filippo DE PALMA (EMQ DIN srl); Ing. Sergio SCIANCALEPORE (ECC srl); Ing. Antonio VENEZIA (OCERT srl); Ing. Massimo FROLA (VERICERT srl); Ing Giraldo GIRALDI (VERIFICHE INDUSTRIALI srl); Ing. Michele TONI (ECS srl); Ing. Giovanni GAGLIOTTI (VERIT srl); Ing. Raffaele ESPOSITO (I.N.V. srl); Ing. Enzo DEOTTO (C.T.E. Certificazioni srl); Ing. Leopoldo GAZZABIN (C.T.E. Certificazioni srl); Ing. Caludio VIDALI (C.T.E. Certificazioni srl); p.i. Francesco CAPORALE (G.E.S.A. sas); Ing. Giovanni PAGANO (ICEPI srl); Linda BARANCIUC (UNION) Materiale di consultazione: http://www.union-associazione.net/component/kunena/10-gdl-art-71.html http://www.newsliftletter.it/ Pagina 54 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Ordine del giorno Argomento Relatore 1. Lettura e approvazione del verbale precedente Ing. Pasquale GENTILE 2. Stato di avanzamento dei lavori dei sottogruppi “istruzioni di compilazione verbali” Ing. Roberto CIANOTTI 3. Esame documento Quesiti e Proposte Ing. Michele CANDREVA 4. Varie ed eventuali Ing. Roberto CIANOTTI 5. Data prossima Riunione Ing. Roberto CIANOTTI 1. Lettura e approvazione del verbale precedente Il Dott. LENTINI, Presidente UNION, porge il saluto ai partecipanti, illustrando le finalità del Gruppo di Lavoro e riportando sinteticamente i risultati dei precedenti incontri. Dell’ultimo, in particolare, viene data lettura del verbale per verificarne il contenuto. L’Ing. GENTILE legge il documento che è così approvato. Si ricorda che tutto il materiale prodotto dal GdL è disponibile presso una sezione dedicata del sito UNION (si veda link in alto); in caso di difficoltà d’accesso ci si può rivolgere a Linda BARANCIUC. 2. Stato di avanzamento dei lavori dei sottogruppi “istruzioni di compilazione verbali” L’Ing. CIANOTTI, Coordinatore del GdL, ricordando che lo scopo del GdL è soprattutto quello di fornire indicazione di natura tecnica sullo svolgimento della funzione di verifica, passa all’analisi dei documenti ricevuti dai sottogruppi di lavoro “Istruzioni di compilazione dei verbali”. Purtroppo non tutti i lavori sono pervenuti dai componenti i sottogruppi, che dovranno provvedere a renderli disponibili quanto prima. S’inizia con le schede ricevute dal sottogruppo “Idroestrattori-scale aeree”. In particolare si da lettura delle istruzioni riportate sulla sceda fac-simile. L’ing. CIANOTTI precisa che, per gli aspetti squisitamente tecnici, si rimanda il confronto ad un prossimo incontro del GdL riservato ai soli tecnici. Per il momento ci si limita a fornire alcune indicazioni, tra cui la necessità di smontaggio degli idroestrattori durante la verifica periodica; bisogna ricordare che per le macchine non marcate CE lo smontaggio va effettuato con le periodicità indicate nell’allegato VII del D.Lgs 81/2008, mentre per le macchine marcate CE, lo smontaggio deve seguire le indicazioni riportate dal fabbricante nel libretto di uso e manutenzione. Al termine dell’esposizione sugli idroestrattori, l’Ing. CIANOTTI, per rispondere ad un domanda della platea, chiarisce il significato e l’applicabilità della “verifica in due tempi” sulle gru a torre. Come riportato dalla circolare 19 maggio 1993, n° 44, qualora non sia possibile accedere in condizioni di sicurezza a quelle parti indispensabili per la valutazione dello stato di sicurezza, è consentito il completamento del servizio in tempi successivi. Tale situazione deve essere comunicata e condivisa con il ST per giustificare il prolungarsi dei tempi di emissione del verbale. Gli interventi sono oggetto di unico addebito, indipendentemente dal loro numero. 3. Esame documento Quesiti e Proposte Il Dott. LENTINI riporta le ultime novità sulla proposta avanzata da Confindustria di semplificazione della disciplina di verifica ex art.71. Il Ministero del Lavoro ha ricevuto delle bozze di revisione dei commi 11 e 12 dell’art.71 del D.Lgs 81/2008 e smi, che richiedono una forte spinta alla liberalizzazione del servizio, bypassando il controllo del soggetto pubblico. L’Ing. TURELLA interviene facendo notare che il controllo degli ST e del Ministero del Lavoro è una garanzia per tutti quelli che svolgono l’attività seriamente, ferme restando le difficoltà che s’incontrono nel complicato iter burocratico oggi previsto. L’Ing. CANDREVA, Ministero del Lavoro, ammette che dei miglioramenti sono possibili, anzi necessari, ma sostiene fermamente che il coordinamento è necessario. Probabilmente le migliorie si concentreranno sulla definizione di limiti temporali più precisi e più giusti per i SA, in particolare sull’affidamento degli incarichi dai ST. L’ Ing CIANOTTI riprende il documento “Quesiti e Proposte” già visto nel precedente incontro, sottoponendo al commento dell’Ing. CANDREVA le richieste di chiarimento pervenute. Il documento è esteso ed aggiornato. (disponibile tra i documenti della sezione GdL art.71). 4. Varie ed eventuali Non ci sono segnalazioni di rilievo. 5. Data prossima riunione Per il gruppo si prevedono due incontri distinti: uno riservato alla materia tecnica e l’altro agli aspetti procedurali. Entrambi sono al momento previsti per il 29/30 Novembre 2012 a Bolzano, in occasione dell’Assemblea UNION. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 55 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 PUO’ UNA CIRCOLARE MOFIFICARE QUANTO UNA LEGGE DISPONE? Dalla circolare del MLPS del 13 agosto 2012 Dall’ALLEGATO VII al DLgs 81/08 VERIFICHE DI ATTREZZATURE Attrezzatura Generatori di calore alimentati da combustibile solido, liquido o gassoso per impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura dell'acqua non superiore alla temperatura di ebollizione alla pressione atmosferica, aventi potenzialità globale dei focolai superiore a 116 kW Intervento/periodicità Verifica quinquennale Dal DLgs 81/08: TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO 1. Articolo 69 – Definizioni Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro; b) uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio; c) zona pericolosa: qualsiasi zona all’interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso; d) lavoratore esposto: qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa; e) operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro. Che i “Generatori di calore ……” siano un attrezzatura lo stabilisce il DLgs 81/08 nel momento in cui le inserisce nell’allegato VII, avendo già valutato ope legis l’attuazione di un processo produttivo, (di quest’ultimo non si trova una definizione nel DLgs) e che di essa si faccia un uso con l’impiego. Resta quindi da verificare se l’attrezzatura è destinata ad essere usata durante il lavoro, e in caso di risposta affermativa, se ci sono o meno dei lavoratori esposti o degli operatori, soggetti all’applicazione delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, quindi il DLgs 81/08, che si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio e per il caso in questione al comma 9 dell’art. 3 prevede tra l’altro “Nell’ipotesi in cui il datore di lavoro fornisca ai lavoratori che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari di fabbricati attrezzature proprie, o per il tramite di terzi, tali attrezzature devono essere conformi alle disposizioni di cui al Titolo III. “ Poiché anche nei Condomini possono ricorrere le condizioni di applicabilità del DLgs 81/08, in caso di utilizzo di tali attrezzature, pertinenti all’immobile, prevale la circolare che li esclude a priori o il DLgs 81/08 che li include tutti? http://www.newsliftletter.it/ Pagina 56 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: Dott. Iginio Lentini - Presidente UNION Sent: Wednesday, September 26, 2012 6:31 PM To: Subject: Lettura verbale riunione GdL dpr 462/01 - Analisi e considerazioni. OGGETTO: Obblighi dell'iscritto verso l'appartenenza all'associazione ; comportamento e rilevanza dell'assenza di informazione. Ai Componenti il CONSIGLIO DIRETTIVO Preliminarmente chiarito che l'invio dell'accluso verbale rileva solo della parte relativa al ''neretto'' di cui a ''CON RIFERIMENTO INFINE ALL'IPSE DIXIT DI....'' e, pertanto, di quanto ivi apposto, chiedo il Vostro singolo pronunciamento – al di là di statuto e codice deontologico – in ordine a quanto segue: DOMANDA. Puo' un associato, interessato ad un problema quesitale, coinvolgere della risposta direttamente un funzionario e/o dirigente ministeriale (che peraltro gliela fornisce), senza informare nè della richiesta, nè di tale risposta, il sottoscritto (*) il quale pertanto ne viene a conoscenza, solo a seguito di sua e successiva ''ministeriale'' telefonata, susseguente all'attesa del riscontro stesso al medesimo quesito di cui alla comunicazione di specie da fornire agli iscritti? (*) come da organigramma, intrattiene i ''rapporti con le Istituzioni''. Rimango in attesa e porgo i miei cordiali saluti. ========================= Dr. Iginio S. Lentini Presidente/Legale Rappresentante UNION P.S. Ove, e solo per puro ipotetico caso, il CD ritenesse di non esprimersi, ovvero di far esprimere il pronunciamento al Collegio dei Probiviri (Sciancalepore,Venezia, F. Mastroianni nella maggiore sua posizione di super partes, la presente – per il momento solo p.c. – è stata parimenti inoltrata. (s.v. destinatari). From: Dott.Iginio Lentini Subject: Lettura verbale riunione GdL dpr 462/01 - Analisi e considerazioni. Vorrei intanto complimentarmi della completezza di analisi in una alla summa delle problematiche affrontate : le funzioni di un GdL esplicano della loro fattività se contengono, oltre alle valutazioni ed alle inevitabili critiche - seppure talune fuori dalla righe del costrutto - il contributo oggettivamente offerto ai vertici dell'associazione al fine di consentirle di proporlo, anche al di là dei due quesiti, peraltro ben motivati e chiari nella loro formulazione. Tuttavia, volendo approfondire alcune questioni, mi risulta non agevole comprendere a fondo quanto di cui al ''Prima di Iniziare'' del verbale stesso e, segnatamente, alla parte : ''Segnalazione Autorità'', non afferrando appieno se il riferimento sia alla parte documentale, di cui lo stesso XXXXXXX si è fatto parte diligente della trasmissione in sede, afferente alla discrasia ''controllore-controllato'' (opus stessa di 462 svolta da Asl e Arpa) che il sottoscritto si riprometteva, spinto anche dallo stesso Correggia, ad inoltrare a Catricalà, osservando, solo nell'ipotesi io abbia centrato tale problema, quanto segue: * la situazione, stante l'attuale Governo di natura tecnica, è certamente piu' favorevole oggi che domani con il ripristino politico; * nella (non) convinzione che sarebbe meglio non fare nulla, solo a considerare che è più facile e meno impegnativo, tuttavia non mi pare sia questa la vocazione che Union ha dimostrato sin dalla sua costituzione; * al di là, se non si tenta (del doman non v'è mai certezza, come diceva il Magnifico di cui al Lorenzo), un dubbio di riuscita potrebbe sempre albergare, tuttavia, fanno testo alcune iniziative di opera esclusiva Union, forse dimenticate o perchè all'epoca qualche associato era altrove, le quali, oggi consentono sia agli OONN, come agli OOAA, di beneficiarne (discorso di cui si sono avvalsi anche iscritti di altre associazioni, ovvero ed ancora peggio, i ''canisciolti'') Non sto qui ad elencarne, tuttavia disponibile (e mi riferisco solo al caso del 462) http://www.newsliftletter.it/ Pagina 57 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 a fornire chiarimenti che partono ancora prima della promulgazione di tale legge, dovuta ad iniziativa concettuale con l'allora DG Ing.Goti e, nondimeno, dopo l'ok, collaborando con l'Ing. Monaco. Pertanto, ed in conclusione, se capisco cosa significa ''perplessità'', non la condivido. Quanto al successivo punto (Quote Sociali), non comprendo l' espressione di ''lamentele'', nè nel metodo (evincibile nella contestualizzazione assembleare), nè nel merito. Partendo dal primo, vorrei sommessamente osservare: * nessun associato è costretto a vivere l'associazione: si è liberi di accettarne o meno le regole, parte economica inclusa ma, quanto a non condividerla, non ritengo la sede di un ''GdL'' deputato di ben altre specificità, quella migliore (in questo viene a conforto il proprio comportamento che, al di là dei principi sanciti nel codice deontologico, talvolta. io per primo, dovremmo ripassarci) mentre, piu' propriamente (s.v. statuto) è l'assemblea il luogo ove, tra il numeroso altro, affrontarne. Relativamente al merito, valuto che appaiare, semplicisticamente, la quota associativa a quella, minore, di altre associazioni, non solo sia riduttivo (ove si voglia guardare all'essenza), tuttavia, potrebbe significare che il complesso delle attività (s.v. organigramma) o non è compreso o non è bene accetto a prescindere, oppure criticabile ai fini della destinazione delle risorse settoriali (le tre direttive europee rispetto a quelle di provvedimenti legislativi solo nazionali), comunque sia non ho nelle mie attribuzioni quella di inculcare alcuna forzatura di chicchessìa convincimento, essendo ciascuno libero di pensarla come vuole!, regolandosi parimenti, ma nel rispetto, finchè è associato, di cio' ha sottoscritto. CON RIFERIMENTO INFINE ALL'IPSE DIXIT DI..............(omissis) che aveva direttamente interessato l'Ing. Correggia (a proposito di cabine elettriche etc..), ribadisco la necessità della massima trasparenza comportamentale tra gli iscritti, soprattutto quando basterebbe poco, molto poco, per porre a conoscenza Union delle proprie iniziative, evitando - al di là della correttezza di informazione necessaria su questioni di interesse dell'associazione - di esautorare il GdL su tali questioni e, quand'anche, comunicando almeno l'iniziativa alla sede Union, questa regolandosi nel difficile equilibrio dei rapporti con i Ministeri. Se tuttavia si ritiene non condivisibile il suddetto concetto, a mo' del romanesco ''famo come ce pare'', confermo di non essere per nulla d'accordo, ma dal momento che la democrazia non si sostituisce con l'anarchia, il quesito, asettico di alcun riferimento del soggetto e...predicato verbale, è posto al CD perchè si pronunci in proposito, ovvero ne deleghi ai Probiviri, se non ai voti nella prossima assemblea, confermando che sono da sempre a favore del rispetto dei ruoli. Passiamo al resto. CONDOMINI. Premesso che sulla questione ''verifiche di dpr 462 ai condominii'', ho risposto ad altro associato milanese, il quale lamentava che ASL aveva ritenuto che nelle sue attribuzioni fosse incluso anche quello di declamare il divieto dell'OA a tale operatività, Union tuttavia era disponibile a trasmettere a tale ASL una memoria, indirizzandone copia al MSE, ritengo tuttavia l'esistenza di assenza di qualsiasi dubbio e, pertanto, non riterrei neppure utile (se non per le consorelle asliane) inviare altri quesiti. Dal momento pero' che la segnalazione di approfondimento è stata inoltrata dal GdL a Union, questi l'ha fatta gia' sua attraverso l'inclusione nell'OdG della assemblea bolzanina, pertanto sarà Sciancalepore ad introdurne ai fini dei lavori assembleari. SEDE RIUNIONI GDL 462 Premesso che preventivi e bilanci ufficiali, verificati da uno di Voi associati, riporta un budget di massima per ciascuna voce (anche quella del sottoscritto a fronte della produz.ne NewsLetter, di opera intellettuale e di (parziali) contributi all'Ordine dei Giornalisti), il Coordinatore attingerà a tale specifico budget annuale, producendo ovviamente alla segreteria ricevute e fatture ai fini del rimborso a chi dipertinenza. Se organizzata presso la sede dell'ON anche questi potrà ricevere il rimborso per ''locazione temporanea di stanza-riunione'' e, per la colaz. di lavoro, la ricevuta rilasciata dal Bar/snack Bar che da egli pagata va anch'essa a lui rimborsata. CORSI Preso atto dello slittamento al nuovo anno del corso sulla protezione dai fulmini, si ribadisce la necessità di chiarire se per il corso relativo '' ai luoghi con pericolo di esplosione '' sia confermata la fattibilità AD OTTOBRE P.V. (P.I. SILINGARDI). MODALITA' OPERATIVE http://www.newsliftletter.it/ Pagina 58 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Indubbiamente valida la proposta di scambiare via mail la modulistica attualmente utilizzata, tuttavia, ricordando che qualsiasi nuovo o revisionato dell'attuale, documento, attesa la sua utilizzazione uniforme presso TUTTI GLI ISCRITTI, è possibile utilizzarlo previa informativa al suddetto Correggia. VISINTANEIR Ha risposto a Sciancalepore sulla positiva ammissibilità di cui al ''commento proposto da Union''. QUESITI IN TESTA. Chiedo, al di là dei due gia' inoltrati ai due Ministeri con lettere a parte inoltrate a cura del Coordinatore ( e che figureranno apposti sulla NewsLetter), quali altri debbono essere predisposti, oltre quello di cui alla notazione sul verbale ultimo (''aziende di servizi e individ.ne OA) e dell'altro apposto alla fine del verbale stesso sul Dlgs 81/08 e 60079-10-1 Diverse definizioni di zone pericolose'' che, forse, deputato piu' organicamente a rispondere, ritengo possibile il CEI, attesa la sua predisposizione verso la normazione, rispetto a quella dei due Ministeri, se non il solo MLPS pe l'addentellato con l'81/08. ComunicandoVi che l'intero Vostro verbale apparirà sul numero di ottobre dell'organo mensile di stampa Union, porgo cordiali saluti. =================== Dott. I. Lentini Presidente UNION Riunione GDL 462 del 05-09-2012 presso la sede Q.S.M srl di Madignano presenti: p.i. Castellazzi Giorgio (Q.S.M. srl), p.i Manerba Massimo (Seven srl), ing. Sciancalepore Sergio (ECC srl) Ing. Sgambati Antonio dalle ore 10,50 (OCERT srl), ing. Pasquale Gentile (A.&C.srl) dalle ore 11,30. Prima di iniziare: Segnalazione Autorità Castellazzi segnala perplessità in merito alla opportunità di svegliare il governo sulla segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sugli impianti di messa a terra e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche. Fa notare che il controllo dell’ASL non è rivolto all’operato dell’organismo ma al DL se ha o meno fatto la verifica. DIRETTIVO: si commenta la nuova composizione del GDL 462. QUOTE SOCIALI : Lamentele sulla entità della quota rispetto ad altre associazioni, pur convinti che le altre associazioni fanno poco o niente per propri associati soprattutto per quanto riguarda iniziative di formazione e di proposizione di sviluppi di operatività. alle ore 10,40 ha inizio la riunione del GDL convocata per le ore 10,00. partecipazione dei soci UNION ai Comitati CEI Si ribadisce che UN.I.O.N in quanto socio del CEI ha diritto a nominare propri rappresentanti in seno ai Comitati CEI. Sono di interesse i comitati e sottocomitati: 99 (ex 11): impianti elettrici di potenza con tensioni nominali superiori a 1kV in corrente alternata SC 64-8 : impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione . Si suddivide in sottocomitati : SC64-A: protezione contro i contatti diretti e indiretti http://www.newsliftletter.it/ Pagina 59 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 SC64-B : protezione contro le sovracorrenti SC64-C: protezione contro i pericoli d’incendio SC64-M: impianti elettrici nei locali ad uso medico SC 31: impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione SC 81-1: Protezione contro i fulmini Gentile e Castellazzi faranno sapere al Presidente di UNION il comitato di proprio interesse affinché si provveda alla segnalazione al CEI. Manerba si propone per il Comitato 64 farà sapere quale SC. Sciancalepore conferma la sua partecipazione al SC 31J. Qualora non ci saranno candidature di soci si segnaleranno nominativi di collaboratori di soci interessati a partecipare ai lavori dei SC. ocert : richiesta informazioni OCERT aveva chiesto alla segreteria di UNION se “esistono altre pronunce da parte del MSE in relazione agli incarichi di verifica, ai sensi del DPR 462/01, affidati da aziende di servizi agli organismi abilitati o se resta in vigore quella dell’ing. Monaco dell’anno 2005 che stabilisce che “unico e solo rapporto instaurabile è quello esclusivo tra società abilitata e datore di lavoro”(con eventuali deroghe approvate direttamente da parte del ministero)? Il MSE, interessato per il tramite della segreteria di UNION, ha risposto con e-mail del dott. CHIESI: La problematica delle così dette Global Service è stata già affrontata da questa Amministrazione in quanto vi è stata, e vi è tuttora, la consuetudine da parte di grandi Enti di affidare, per motivi organizzativi, tutta una serie di servizi a imprese “multi servizi” che ricoprono anche il ruolo di RSPP. Le procedure, tuttavia, devono comunque presentare sempre gli stessi requisiti, ed in particolare: il verbale di verifica deve essere emesso sempre e solo dall’O.A. e a favore del datore di lavoro che necessita della verifica. La fattura relativa al pagamento della verifica può essere emessa dall’O.A. anche nei confronti della Global Service purché nella causale riporti che la stessa fattura è emessa a fronte del pagamento della verifica N….. di cui al verbale n°…..; La Global Service potrà a sua volta emettere una fattura al datore di lavoro dove vengono riportati i dati relativi alla verifica effettuata. Il rispetto di tali procedure, infatti, da una parte renderebbe trasparente l’attività fiscale relativa alla verifica rendendo la stessa tracciabile per ogni per ogni eventuale controllo successivo e, dall’altra, permetterebbe ai grandi Enti di non trovarsi in difficoltà in quanto costretti ad indire ogni volta gare pubbliche per le verifiche ai sensi del DPR 462/01. Castellazzi osserva : la scelta chiunque la faccia ricade su un O.A., che è per definizione organismo di terza parte quindi tutti sono uguali. Nelle organizzazioni aziendali, tipicamente funzionano le deleghe, il responsabile ufficio acquisti può firmare gli ordini, non credo che Marchionne se ne deve occupare personalmente. Per me chi ha la delega ha l’autorità per espletare tutte le formalità. Sciancalepore fa osservare che si parla di gara pubblica e ribadisce, quanto già comunicato ai membri del GDL 462 con e-mail del 25/07/2012 . Si propone di inviare il seguente quesito al MSE, affinché faccia conoscere il proprio parere in merito. QUESITO: Aziende di servizi e individuazione di un Organismo Abilitato ex DPR 462/01 Codesto Ministero in relazione ai agli incarichi di verifica, ai sensi del DPR 462/01, affidati da aziende di servizi agli Organismi Abilitati ad oggi ha fatto conoscere due differenti posizioni: http://www.newsliftletter.it/ Pagina 60 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 circolare a firma dell’ing. Monaco dell’anno 2005 che stabilisce che “unico e solo rapporto instaurabile è quello esclusivo tra società abilitata e datore di lavoro”(con eventuali deroghe approvate direttamente da parte del ministero) mail del dott. Chiesi del 25/07/2012 che argomenta in relazione alla possibilità che tra gli incarichi in capo al Global Service nella gestione dei Multi Servizi possa esserci anche la scelta dell’O.A. e ciò“ permetterebbe ai grandi Enti di non trovarsi in difficoltà in quanto costretti ad indire ogni volta gare pubbliche per le verifiche ai sensi del DPR 462/01.” Mentre la prima appare come una eccezione con deroga autorizzabile solo dal Ministero, previa valutazione caso per caso la seconda può essere interpretata come modus operandi autorizzato a priori. In relazione alla seconda interpretazione si ritiene opportuno osservare quanto segue: CONSIP, per il pubblico, individua, ad esempio nel Capitolato tecnico di gara a procedura aperta ai sensi del D.L.gs. 163/2006 e s.m.i., per l’affidamento Multiservizio Tecnologico Integrato con fornitura di energia per gli immobili ad uso sanitario, in uso a qualsiasi titolo, alle Pubbliche Amministrazioni, tra gli obblighi dei titolari di Global Service “di supportare ed assistere l’Amministrazione Contraente nell’espletamento di tutti gli obblighi definiti dal DPR 462 del 22/10/2001 relativi agli impianti elettrici di messa a terra e ai dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche.” Il compito assegnato in gara “di supportare ed assistere ….” non prevede l’individuazione dell’O.A. che deve effettuare la verifica. Tale compito resta in capo al Datore di Lavoro che, piccolo o grande che sia, per individuare l’O.A. deve procedere con una gara o meno secondo gli obblighi di legge. L’ Incarico di un RSPP esterno all’amministrazione, nei casi previsti dal D.Lgs. 81/08, è un obbligo in capo al Datore di Lavoro e tra i compiti che il D.Lgs 81/08 assegna al RSPP non risulta l’incarico di scegliere l’O.A, per ottemperare agli obblighi previsti dal DPR 462/01. Un grande Ente non può trovarsi in difficoltà quando deve rispettare un obbligo di legge; il rispetto dell’obbligo legislativo non è una costrizione ma un dovere al quale chiunque grande o piccolo non può esimersi. Se è possibile che un Grande Ente pubblico per non trovarsi in difficoltà, non indice ogni volta gare pubbliche per le verifiche ai sensi del DPR 462/01 è anche possibile che un Datore di Lavoro privato per non trovarsi in difficoltà incarichi il proprio manutentore di individuare e far eseguire le verifiche da un O.A. da lui scelto e poi fargli avere la fattura secondo la procedura descritta per il Grande Ente. In entrambi i casi vige il divieto del DPR 462/01 in quanto il manutentore non può svolgere anche le funzioni di controllore/controllato. In attesa di conoscere un univoco parere in merito si porgono distinti saluti. Il Coordinatore del GDL 462 UN.I.O.N. OCERT : GUIDA INAIL rev 22/05/12 (DM 12-9-59 - CEI 0-16 - CEI 0-21) OCERT aveva segnalato al gruppo di lavoro che le note citate nelle recente Guida INAIL a pag. 6, escluderebbero dal DPR 462/01 le officine e cabine elettriche delle aziende produttrici e distributrici dell’energia elettrica (come era in passato) e di non essere riuscito a trovare i documenti nè sul sito del Ministero del Lavoro nè dell’ISPESL nè cercandoli con Google. Castellazzi nel frattempo aveva interessato l’ing. Correggia che a richiesta di chiarimenti all’ing. ABDUL del MLPS aveva ricevuto la seguente precisazione: non essendo intervenuta nessuna innovazione normativa in tal senso, si ritiene di condividere quanto è espresso dall’ISPESL (…) e PERTANTO , sino all’emanazione dei decreti attuativi previsti dal Dlgs. n.81/2008 e smi, per quanto riguarda le V.P. degli impianti di messa a terra relativi ad officine e cabine elettriche presso le aziende produttrici o distributrici di energia elettrica si conferma la validità di quanto previsto nel DM 12.09.1959. il decreto attuativo di che trattasi è quello interministeriale da emanarsi ai sensi dell’articolo 86, comma 2 del Dlgs 81 dal MISE di concerto col MLPS e del MS sentito il coordinamento tecnico delle regioni. Sciancalepore fa notare che: http://www.newsliftletter.it/ Pagina 61 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 a suo parere si trattava di una “forzata esclusione” dall’ambito di applicazione del DPR 462/01 degli impianti di messa a terra ex Modello O, se gli stessi impianti sono installati in luoghi di lavoro e pertanto oggetto sia del DPR 462/01 e del DLgs 81/08. non si teneva in giusta considerazione l’evoluzione tecnologica e normativa in quanto sono aumentate le aziende produttrici/autoproduttrici di energia elettrica utilizzando diverse forme di energia fotovoltaica, eolica, idraulica, impianti rifiuti, etc. è vero che la guida CEI 0-14 non faceva rientrare gli ex Modello O nell’ambito di applicazione del DPR 462/01 in quanto era in vigore il DPR 547/55 e il DM 12/09/59. Con l’abrogazione del DPR 547/55 in seguito all’emanazione del DLgs 81/08 dovrebbe essere stato abrogato anche il DM 12/09/59 . UNION nel frattempo ha messo a disposizione degli iscritti la nota del MLPS del 02/11/2009 prot. 15/VI/0018639 ad oggetto: chiarimenti in merito all’applicabilità del DM 12/09/1959 a seguito dell’abrogazione del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, con la quale il MLPS risponde al quesito dell’ISPESL in merito. (A00-09/0005101/09 del 01/10/2009) : In riscontro alla nota rubricata in oggetto si ritiene di poter condividere quanto ivi espresso. Pertanto, sino all’emanazione dei decreti attuativi previsti dal D. Lgs. 81/2008, per quanto le verifiche periodiche degli impianti di messa a terra relativi ad officine e cabine elettriche in esercizio presso le aziende produttrici o distributrici di energia elettrica si conferma la validità di quanto previsto nel DM 12/09/1959. Manerba osserva che a suo parere il problema va visto e approfondito anche alla luce della CEI 0-16 che impone obblighi in capo al Distributore e all’Utente per le verifiche iniziali e periodiche dell’impianto di terra di competenza del Distributore e dell’impianto di terra relativo all’impianto di utenza (7.5.5.2 della CEI 0-16). Si concorda di porre un quesito al MLPS e MSE in questi termini: QUESITO: impianti di messa a terra di officine e cabine elettriche delle aziende produttrici e distributrici dell’energia elettrica. La recente Guida INAIL “DPR 462/01 – Guida tecnica alla prima verifica degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e impianti di messa a terra - al punto 4.5 delle ESCLUSIONI - Aziende produttrici e distributrici di energia elettrica” recita “Non sono soggetti ad obbligo di denuncia gli impianti di messa a terra relativi ad officine e cabine elettriche in esercizio presso Aziende produttrici e distributrici di energia elettrica di cui all’art. 11 lettera e) del DM 12/9/59”, giustificando questa scelta in base alla risposta del MLPS 02/11/2009 a un quesito posto dall’ISPESL il 01/10/09. (erroneamente indicato in Guida come nota ISPESL n. 6262 del 12/11/2009 successiva alla risposta?) Si chiede di conoscere : quali sono i criteri in base ai quali è possibile individuare le aziende escluse; se tra le aziende escluse rientrano anche le aziende autoproduttrici. se non è il caso in attesa il decreto attuativo interministeriale da emanarsi ai sensi dell’articolo 86, comma 2 del Dlgs 81 dal MISE di concerto col MLPS e del MS sentito il coordinamento tecnico delle regioni, di escludere solo gli impianti di messa a terra delle aziende distributrici, specificando i criteri di individuazione. considerato che: l’oggetto della verifica è l’impianto di messa a terra di officine e cabine elettriche delle aziende produttrici e distributrici dell’energia elettrica; quando un soggetto responsabile di un impianto di produzione immette nella rete di distribuzione pubblica tutta o in parte l’energia prodotta si è in presenza di una officina elettrica in esercizio presso un’azienda produttrice o un autoproduttore. l’impianto del distributore finisce nel Punto di consegna dove inizia l’impianto del produttore; l’impianto dell’utilizzatore finisce nel Punto di consegna dove inizia l’impianto del produttore/autoproduttore; il Punto di consegna nell’uno e nell’altro caso è all’interno di un luogo di lavoro; Quindi poiché le Officine elettriche di una azienda produttrice o autoproduttrice sono presenti presso tutti gli utenti dove avviene produzione di energia elettrica, sia il Distributore che l’Utente/produttore/autoproduttore http://www.newsliftletter.it/ Pagina 62 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 in quanto Datori di Lavoro sono tenuti al rispetto degli obblighi del DLgs 81/08 e all’obbligo dell’articolo 86 ed in particolare e alle verifiche ex DPR 461/01. In caso contrario essendo lo scenario che si presenta il seguente: la parte luogo di lavoro lato Utente è assoggettato agli obblighi dell’art. 86 del DLgs 81/08 e quindi alle verifiche secondo il DPR 462 con una verbalizzazione delle attività di verifica ai sensi del DPR 462/01 rilasciato da un Organismo Abilitato; la parte luogo di lavoro del Produttore/auto produttore, pur assoggettato agli obblighi dell’art. 86 del DLgs 81/08 vi ottempera non secondo le modalità previste dal DPR 462/01 ma con formalità diverse con una relazione/rapporto di verifica rilasciato da professionisti o organismi di terza parte, all’uopo incaricati. il Datore di Lavoro deve seguire due procedure diverse per lo stesso luogo di lavoro, nonostante l’obiettivo di semplificazione stabilito dal DPR 462 /01( “Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi.”) e la normativa di riferimento vigente che per comodità di lettura allega. Il Coordinatore GDL 462 UNION NORMATIVA DI RIFERIMENTO 6. DLgs 81/08 art. 1 : Finalità; art.2 : definizioni; art. 3: campo di applicazione e art. 86: Verifiche e controlli Il DLgs 81/08 è entrato in vigore il 15/05/2008; il Dlgs. 106/09 pubblicato il 05/08/2009 ha apportato modifiche al DLgs 81/08; 7. Circolare del Ministero del Lavoro 5 Luglio 1960 n. 800-I 5. Impianti di terra. Officine e cabine elettriche in esercizio presso aziende produttrici e distributrici di energia elettrica. Vanno comprese in tale determinazione le installazioni annesse ed i servizi ausiliari, come ad esempio le officine di manutenzione, le case, i magazzini, i laboratori, gli uffici, ecc., quando i relativi impianti di terra siano comuni con quelli al servizio della attività principale. Nel caso di impianto idroelettrico, il termine "officina elettrica" comprendente anche le opere di adduzione e scarico dell'acqua alla centrale elettrica. 6. Aziende autoproduttrici di energia elettrica Le aziende autoproduttrici di energia elettrica sono comprese tra le "aziende produttrici o distributrici di energia elettrica" per le quali, a sensi dell'art. 11 lett. e) del decreto ministeriale 12-9-1959, le verifiche degli impianti di terra sono affidate ai datori di lavoro. L'attribuzione di tali compiti è limitata agli impianti di terra destinati esclusivamente alle officine e cabine elettriche. Se l'impianto di terra è al servizio comune, oltre che dei predetti reparti, anche degli impianti ed apparecchi di utilizzazione, le verifiche periodiche sono di competenza dell'ispettorato del lavoro. 8. Norma CEI 0-16 L’Autorità Energia Elettrica e Gas con delibera AEEG/elt/119-08 ha stabilito che il cliente che chiede di essere allacciato alla rete di distribuzione in Media Tensione od Alta Tensione, deve rispettare dal 1/04/2009 le regole dettate dalla Norma CEI 0-16 (2a edizione). A tal fine si riportano alcune definizioni della CEI 0-16 2 Campo di applicazione : La presente Norma si applica (per le nuove connessioni) alle reti delle imprese distributrici di energia elettrica e agli impianti elettrici degli Utenti dei servizi di distribuzione e di connessione alle reti di distribuzione, nel seguito denominati Utenti della rete (Utenti). definisce 3.2 Cabina Primaria (CP): Stazione elettrica alimentata in AT, provvista di almeno un trasformatore AT/MT dedicato alla rete di distribuzione. 3.13 Dispositivo generale di Utente (DG): Apparecchiatura di manovra e sezionamento la cui apertura (comandata dal Sistema di Protezione Generale) assicura la separazione dell’intero impianto dell’Utente dalla rete. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 63 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 3.14 Distributore: Persona fisica o giuridica responsabile dello svolgimento di attività e procedure che determinano il funzionamento e la pianificazione della rete elettrica di distribuzione di cui dispone. 3.24 Impianto di produzione: Insieme del macchinario, dei circuiti, dei servizi ausiliari, delle apparecchiature e degli eventuali carichi per la generazione di energia elettrica. 3.27 Impianto di utenza (o di Utente): Impianto di produzione o impianto utilizzatore, nella disponibilità dell’Utente. 3.45 Punto di consegna: Punto tra la rete e l’impianto di Utente per la connessione, dove avviene lo scambio dell’energia tra rete e Utente (vedi Fig. 16 per AT, e Fig. 19 per MT). Esso può coincidere con il punto di confine. 3.49 Rete (rete di distribuzione, rete di distribuzione pubblica): Rete elettrica AT o MT alla quale possono collegarsi gli Utenti, gestita da un’impresa distributrice. 3.63 Stazione/cabina di connessione: Stazione/cabina elettrica facente parte della rete cui l’impianto di consegna è collegato da una o più linee elettriche. (La stazione/cabina di connessione, tipicamente, è preesistente all’impianto di consegna e all’impianto dell’Utente). 3.68 Utente della rete (Utente) : Soggetto che utilizza la rete per immettere o prelevare energia elettrica. 3.72 Unità di produzione : Insieme di impianti elettrici, per la produzione di energia elettrica, connessi alle reti di distribuzione anche per il tramite di linee dirette o di reti interne d’utenza, tali che le immissioni di energia elettrica relative a tale insieme siano misurabili autonomamente. Le unità reversibili di generazione e pompaggio sono considerate unità di produzione. al punto 7.5.5.2 – “Verifiche” pone obblighi in capo al Distributore e all’Utente per le verifiche iniziali e periodiche dell’impianto di terra di competenza del Distributore e dell’impianto di terra relativo all’impianto di utenza. 9. GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI ENEL DISTRIBUZIONE - Dicembre 2011 Ed. 2.2 56/264 E.2.2.5 Impianto di terra Ai sensi della normativa CEI 0-14 del 03/2005 art. 2.2.4.5, per gli impianti di terra di Enti produttori e distributori di energia elettrica si applicano le disposizioni del D.M. 12.9.1959, che prevedono l’utilizzo del modello “O”, da conservare in copia nel locale di consegna. L’aggiornamento del Modello “O” sarà curato dal personale Enel sulla scorta dei dati forniti dal Cliente. L’aggiornamento stesso verrà effettuato ogniqualvolta il Cliente avrà apportato modifiche al proprio impianto di terra ovvero a seguito di variazioni significative e permanenti di IE ( massima corrente di guasto a terra, o monofase o trifase) e/o di tF (tempo di eliminazione del guasto), che saranno comunicate da Enel. Tale aggiornamento dovrà essere effettuato anche in occasione delle verifiche periodiche sulla scorta delle informazioni che il Cliente fornirà ad Enel. L'Enel provvederà all'aggiornamento del "Modello O" controllando, limitatamente alle apparecchiature poste all'interno dell'area a propria disposizione, la continuità metallica dei collegamenti verso terra, riferendosi per le altre misure alla documentazione tecnica predisposta dal Cliente secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge. Il Cliente resta comunque esclusivo proprietario ed unico responsabile del predetto impianto di terra, anche per la manutenzione e l'esercizio futuri. Qualora debbano essere effettuate verifiche delle tensioni di passo e contatto, il Cliente dovrà preavvisare l'Enel per poter accedere all’Impianto di rete per la consegna. L’Enel si renderà disponibile per l’esecuzione in sicurezza delle stesse. L'Enel si riserva comunque la facoltà di verificare l'impianto di terra. Sempre ai sensi della normativa CEI 0-14 del 03/2005 art. 2.2.4.5, nei casi di Clienti finali e nei casi in cui la produzione e l’eventuale distribuzione dell’energia elettrica non sia attività prevalente rispetto all’attività che costituisce l’oggetto principale dell’impresa, per il quale l’impianto di terra dell’Impianto di rete per la consegna sia derivato dall’impianto di terra del Cliente, l’impianto deve essere assoggettato al DPR n. 462 del 22 ottobre 2001; pertanto, in ottemperanza all’articolo 2 del suddetto DPR, prima dell’entrata in servizio dell’impianto, il Cliente dovrà far effettuare ad un tecnico abilitato la verifica dell’impianto di terra e consegnare all’Enel la dichiarazione di conformità rilasciata dal medesimo, corredata della descrizione di http://www.newsliftletter.it/ Pagina 64 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 massima delle caratteristiche e della configurazione dell’impianto di terra stesso. Tale documentazione dovrà contenere anche i valori della resistenza di terra e i valori delle eventuali tensioni di contatto misurate. Il Cliente finale si impegna ad inviare ad Enel, comunicazione contenente gli esiti e i valori rilevati durante le verifiche periodiche eseguite a sua cura e spese, alla scadenza indicata dalle prescrizioni di legge. Condomini Sgambati chiede informazioni in merito alla operatività degli altri Organismi nel campo dei Condomini, visto che loro in Piemonte sono molto operativi e si pongono il problema di eventuali negativi. Castellazzi , Sciancalepore e Gentile osservano che i Condomini sono soggetti all’obbligo di verifica sia sulla base della Circolare del MSE a firma dell’ing. Monaco e per sulla base delle definizioni del DLgs 81/08 di lavoratore, datore di lavoro, azienda e unità produttiva . Manerba non è molto convinto. Sciancalepore fa notare che: l’ultima circolare del MLPS la n. 23 del 13/08/2012 con oggetto “D.M. 11 aprile 2011 concernente la “Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All.VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’articolo 71, comma 13 del medesimo decreto legislativo” – Chiarimenti al punto 4 “Generatori di calore …………” segnala che alle centrali termiche non necessarie all’attuazione di un processo produttivo, ad esempio quelle installate nei condomini, non si applicano le disposizioni del D.M. 11.04.2011, ma continua ad applicarsi il D.M.01.12.1975. Per analogia se anche l’impianto elettrico di un condominio (attrezzatura ai sensi dell’articolo 69, comma 1, lettera a , del D.Lgs. 81/08) è una attrezzatura non necessaria all’attuazione del processo produttivo non è assoggetta alle verifiche periodiche del D.P.R. 462/01. In un condominio esiste attività produttiva: è un servizio e non un prodotto. Sul FAQ del MLPS – “Salute e sicurezza e condomini” si legge Per il condominio la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è prevista esclusivamente in presenza di lavoratori dipendenti che non rientrano nel campo del contratto collettivo dei proprietari dei fabbricati? Ove vi siano soltanto lavoratori che rientrano nel campo del contratto collettivo dei proprietari dei fabbricati vigono i soli obblighi di informazione e formazione di cui agli articoli 36 e 37 (articolo 3, comma 9) e di fornitura dei dispositivi di protezione individuale o di attrezzature proprie conformi alle disposizioni del titolo III (articolo 3, comma 9) del D.Lgs. n. 81/2008 ?(Risposta a quesito del 19 aprile 2010) Il condominio è senza alcun dubbio tenuto alla redazione del documento di valutazione dei rischi (nel rispetto delle previsioni di cui agli articoli 17, 28 e 29 del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.) nel caso di presenza di lavoratori che non rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari dei fabbricati. Si propone di segnalare a UNION quanto commentato per un approfondimento che coinvolga tutti gli O.A.. Si passa a discutere di un caso concreto: Sciancalepore fa presente di aver ricevuto il giorno prima una segnalazione del Presidente su un caso concreto in cui un Organismo Abilitato di Milano aveva interessato UNION per la risposta ricevuta dal Direttore del Servizio Impiantistica e della Sicurezza dell’ASL Monza e Brianza, che su segnalazione di un verbale negativo , precisava che: le verifiche periodiche del DPR 461/01 trovano ambito di applicazione all’art.1 comma 1, ovvero per impianti “collocati nei luoghi di lavoro” e poiché in entrambi i verbali sopraccitati risulta evidente(sezione dati impianti e documenti dei verbali) l’assenza di lavoratori dipendenti, viene meno l’ambito di applicazione di cui all’art.1 comma 1 e di conseguenza anche l’ottemperanza a quanto disposto dall’art. 4 comma 1 del decreto medesimo: “il datore di lavoro è tenuto ad effettuare …” Si evidenzia inoltre a codesto spettabile organismo che, pur in assenza di applicabilità del DPR 462/01, qualora si siano riscontrate carenze tali da pregiudicare le condizioni di sicurezza, può inoltrare al Sindaco del Comune di riferimento eventuali segnalazioni. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 65 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 comunica la risposta del Presidente all’O.A. che ribadisce la prassi consolidata che riconosce l’obbligo dei Condomini di essere sottoposti a verifica ex DPR 462/01 e confermando l’impegno di UNION a ricorrere al MSE qualora il funzionario ASL persistesse nel suo atteggiamento. Il GDL concorda che non è compito dell’O.A. verificare la presenza di lavoratori dipendenti e tanto meno verificare se l’impianto di messa a terra da verificare è all’interno o meno di un luogo di lavoro. L’O.A. che riceve un incarico di verifica ai sensi del DPR 462/01 da colui che ha la rappresentanza legale si comporta di conseguenza, segnalando eventuali inadempienze alle autorità competenti. Qualora fosse richiesta invece una attività di seconda parte potrebbe configurarsi la fattispecie individuata dal Direttore ASL. SEDE RIUNIONI GDL 462 Sciancalepore informa di aver chiesto al Presidente se è possibile disporre di spazi dove poter svolgere le riunioni del GDL 462, visto che i componenti del GDL sono abbastanza vicini a Milano . Si è pensato a una saletta presso l’ATA Hotel dove si svolgono i corsi, vicino alla Stazione di Porta Garibaldi a Milano. Il Presidente si è detto favorevole. Castellazzi osserva che va bene la proposta se non si pesa sulla cassa UNION e che potrebbe restare valido il criterio di incontrarsi a rotazione presso la sede di un Organismo facente parte del GDL: Sciancalepore, Gentile, Sgambati e Manerba si dicono favorevoli alla soluzione Milano. Corsi di formazione Sciancalepore informa che col Presidente si era pensato ad una attività di formazione da svolgere possibilmente a fine settembre su : Luoghi con pericolo di esplosione Una/due Giornate su Nuove Guide CEI ; docente il Presidente SC 31J: CEI 31-35 (gas, vapori, nebbie) in vigore dal aprile 2012 ma della quale è ancora in inchiesta pubblica la parte CEI 31-35/A relativa agli esempi più comuni che si concluderà il 21/09/2012; CEI 31-56 (polveri) in inchiesta pubblica che si è conclusa il 28/08/2012. Protezione dai fulmini : una giornata su nuova Guida CEI conclusa in aprile 2012 l’inchiesta pubblica ma non ancora pubblicata la Guida alla norma CEI 81-10, Si approva l’iniziativa e visto il prolungarsi dei tempi di pubblicazione delle norme aggiornate in italiano, si propone di spostare ad ottobre la formazione per i luoghi con pericolo di esplosione e rinviare all’anno prossimo quella sulla protezione dai fulmini. Modalità operative Manerba chiedere uniformità “VERBALI VERIFICA” e “RV” Mancanza documentazione e conformità: come operare Si propone lo scambio via e-mail della modulistica utilizzata. DLgs 81/08 e Norme CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-30) e CEI EN 60079-10-2 (CEI31-56) Sciancalepore fa presente di aver segnalato al SC31J quanto segue: C.a Ing. Visintainer p.c. dott. Iginio Lentini – Presidente UN.I.O.N. Mi permetto di segnalare che il commento proposto da UN.I.O.N. relativamente all’art. 2.3.1 era stato accolto favorevolmente. SS (UNION) 2.3 2.3.1 http://www.newsliftletter.it/ T Il datore di lavoro ha l’obbligo ex DLgvo 81/08 di ripartire in zone, a norma dell’allegato XLIX, le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive classificate in base alla frequenza e alla durata della Dopo il comma 1 aggiungere: Le definizioni di zone a norma dell’allegato XLIX e della Norma CEI OK Pagina 66 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 presenza di atmosfera esplosiva. Le definizioni di Zone 0,1,2 o 20,21,22 del DLgvo 81/08 differiscono da quelle della Norma CEI sia in riferimenti di spazio (luogo – area) che di tempo (ZONA 0 :è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente – continuamente o per lunghi periodi o frequentemente; Zona 1 : è probabile che avvenga occasionalmente durante la normale attività - è probabile sia presente occasionalmente durante il funzionamento normale. ZONA 2: durante le normali attività non è probabile la formazione…. o qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata / …non è probabile sia presente durante il funzionamento normale ma, se ciò, avviene,è possibile persista solo per brevi periodi. EN 60079-10-1 sono equivalenti . oppure Le definizioni di zone a norma dell’allegato XLIX e della Norma CEI EN 60079-10-1 differiscono solo per la definizione di zona 2. Nell’ambito della presente Guida si fa riferimento alle definizioni della Norma CEI EN 60079-10-1. Ma è stato riportato nella Guida 31-35 2012-02 fascicolo 11796 come : Le definizioni di zone riportata nell’allegato XLIX del D.Lgs. 81/08 sono derivate dalla Norma EN 6007910 (CEI 31-30). Nell’ambito della presente Guida si fa riferimento alle definizioni della Norma CEI 6007910-1 in quanto essa costituisce la naturale evoluzione della prima nella Regola dell’arte. Non si commentava l’origine bensì la differenza delle due diverse definizioni di zone pericolose. Questo nella Guida non è stato evidenziato. L’origine della definizione riportata nel del D.Lgs 81/08 è la Direttiva 99/92 (sono identiche).recepita nel D.Lgs 233/03. Credo sia questo il motivo per cui il DLgs 233/2003 non è stato abrogato ed è stato trascritto pari pari nell’allegato XLIX al DLgs 81/08. Non credo possibile con una norma CEI anche EN modificare il contenuto di un Decreto o di una Direttiva Europea. Ripartire in zone secondo l’Allegato XLIX (prescrizione del DLgs 81/2008) è quindi cosa diversa che ripartire le zone con riferimento alle Norme CEI- EN perché le definizioni di zone pericolose sono diverse. Non tener conto di questa differenza può creare ripercussioni sia nell’attività di omologazione che svolge l’ASL/ARPA che nelle attività di verifica periodica che svolgono ASL/ARPA e/o Organismi Abilitati perché possono portare a definire oggetto di tali attività aree diverse a seconda della definizione che si utilizza, ma soprattutto perché possono ingenerare errori di valutazione da parte del Datore di Lavoro con conseguenze nei confronti della sicurezza dei lavoratori. E’ per questo che si ribadisce la necessità di segnalare nella Guida la differenza fra le due definizioni di aree pericolose. Credo altresì necessario segnalare quanto sopra ai Ministeri coinvolti (Lavoro- D.Lgvo 81, Salute – Regioni ASL , Sviluppo Economico – DPR 462, Interno –Vigili del Fuoco) perché si esprimano in maniera ufficiale su questo problema. Sciancalepore dà lettura del punto 2 del verbale delle riunioni del SC 31J, tenutesi presso il CEI il 30 maggio e 20 giugno 2012, che prevede: http://www.newsliftletter.it/ Pagina 67 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Il SC concorda di segnalare ai ministeri competenti che le definizioni di zone sono in evoluzione in quanto la regola d’arte è in evoluzione, (vedi ad esempio la questione delle nebbie). L’ing. Sciancalepore preparerà una proposta di lettera da inviare ai ministeri che verrà circolata via e_ mail dal SC per approvazione. In allegato bozza di lettera sarà inviata al CEI a nome di UNION Il presente verbale viene inviato ai membri del GDL per l’approvazione con e_mail dei componenti. Il Coordinatore GDL 462 UNION Sciancalepore Sergio Lettera/Quesito da inviare al MLPS, MSE D.Lgs. 81/08 e Norma EN 60079-10-1 : Diverse Definizioni di ZONE PERICOLOSE Il D.Lgs 81/08 all’art. 293 (Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive) dispone l’obbligo del datore di lavoro di ripartire in zone, a norma dell’allegato XLIX (RIPARTIZIONE DELLE AREE IN CUI POSSONO FORMARSI ATMOSFERE ESPLOSIVE), le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive per le quali ha valutato i rischi specifici tenendo conto di: probabilità e durata della presenza di atmosfera esplosiva; probabilità che le fonti di accensione, comprese le scariche elettrostatiche, siano presenti e divengano attive ed efficaci; caratteristiche dell’impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibili interazioni; entità degli effetti prevedibili. L’allegato XLIX (RIPARTIZIONE DELLE AREE IN CUI POSSONO FORMARSI ATMOSFERE ESPLOSIVE) del DLgs 81/08: - al punto 2 (CLASSIFICAZIONE DELLE AREE A RISCHIO DI ESPLOSIONE) dopo aver ribadito che le aree a rischio di esplosione sono ripartite in zone in base alla frequenza e alla durata di atmosfera esplosiva fornisce le definizioni di Zone 0,1,2 o 20,21,22 riprendendo la stessa formulazione del DLgs 233/03. - alla Nota 3 riporta : Per la classificazione delle aree o dei luoghi si può fare riferimento alle norme tecniche armonizzate relative ai settori specifici, tra le quali: - EN 60079-10 (CEI 31-30) “Classificazione dei luoghi pericolosi” e successive modificazioni - EN 61241-10 (CEI 31-66) “Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri combustibili” e successive modificazioni. e le relative guide: - CEI 31-35 e CEI 31-56 e per l’analisi dei pericoli, valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione, alla norma: - EN 1127-1 “Atmosfere esplosive. Prevenzione dell’esposizione e protezione contro l’esplosione. Parte 1: Concetti fondamentali e metodologia. Nelle tabelle allegate sono evidenziate in grassetto le differenze fra le definizioni di Zona 0-1-2 della Direttiva 1999/92, del D.Lgs. 233/03, del D.Lgs. 81/08 e della Norma CEI 60079-10-1 sia in riferimenti di spazio (luogo – area) che di tempo (probabilità e durata) e attrezzatura (impianto - apparecchiatura). Dal raffronto si evidenziano delle differenze: ZONA 0: è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente – continuamente o per lunghi periodi o frequentemente; Zona 1: è probabile che avvenga occasionalmente durante la normale attività - è probabile sia presente occasionalmente durante il funzionamento normale. ZONA 2: durante le normali attività non è probabile la formazione…. o qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata / …non è probabile sia presente durante il funzionamento normale ma, se ciò, avviene,è possibile persista solo per brevi periodi. Analogo raffronto può essere fatto anche per le polveri. In definitiva è quindi possibile classificare le aree secondo: http://www.newsliftletter.it/ Pagina 68 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 il punto 2 ma con riferimento alle definizioni di zone dell’allegato XLIX e ripartire secondo le Norme armonizzate; la Nota 3 ma con riferimento alle Norme armonizzate ma solo per quanto riguarda la ripartizione in zone; la Nota 3 con riferimento alle Norme armonizzate utilizzando le definizioni di zone e criteri di classificazione delle norme armonizzate. Tenendo conto però delle diverse definizioni di zone stabilite da leggi e da norme la ripartizione in zone secondo uno dei punti precedenti porta a classificazioni differenti per tipo di zona e quindi anche per estensioni. Non tener conto di questa differenza può creare ripercussioni sia nell’attività di omologazione che svolge l’ASL/ARPA che nelle attività di verifica periodica che svolgono ASL/ARPA e/o Organismi Abilitati perché possono portare a definire oggetto di tali attività aree diverse a seconda della definizione che si utilizza, ma soprattutto perché possono ingenerare errori di valutazione da parte del Datore di Lavoro con conseguenze nei confronti della sicurezza dei lavoratori. E’ altrettanto vero che le definizioni di zone sono in evoluzione in quanto la regola d’arte è in evoluzione, (vedi ad esempio la questione delle zone 2 e delle nebbie) ed è compito del CEI adeguarsi all’evoluzione normativa. Infatti il CEI nell’emanare Norme tecniche armonizzate risponde a un preciso obbligo istituzionale elaborando per gli operatori regole tecniche sempre più rispondenti all’evoluzione tecnologica. Quanto sopra si segnala alle SV per le determinazioni di competenza. UNION ALLEGATO Lettera/Quesito da inviare al MLPS, MSE CONFRONTO DEFINIZIONI ZONA 0-1-2 tra disposizioni legislative e norme tecniche. Zona 0 Direttiva 1999/92 Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un’atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. D.Lgs. 233/03 Area in cui e' presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. D.Lgs. 81/08 Area in cui e' presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. Norma CEI 60079-10-1 Luogo in cui un’atmosfera per la presenza di gas è presente continuamente o per lunghi periodi o frequentemente. Zona 1 Direttiva 1999/92 Area in cui durante le normali attività è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. D.Lgs. 233/03 Area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, e' probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività. D.Lgs. 81/08 Area in cui la formazione di un'atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, e' probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività. Norma CEI 60079-10-1 Luogo in cui un’atmosfera per la presenza di gas è probabile sia presente http://www.newsliftletter.it/ Pagina 69 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 occasionalmente durante il funzionamento normale Zona 2 Direttiva 1999/92 Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia e, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. D.Lgs. 233/03 Area in cui durante le normali attività non e' probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. D.Lgs. 81/08 Area in cui durante la normale attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva, consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia, o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. Norma CEI 60079-10-1 Luogo in cui un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas non è probabile sia presente durante il funzionamento normale ma se ciò avviene, è possibile persista solo per brevi periodi. Si osservano tra l’altro alcune differenze fra le definizioni di normale attività e il riferimento alle Norme armonizzate avvenuto in tempi successivi. Normali attività – impianti - apparecchiature Direttiva 1999/92 Per “normali attività: si intende la situazione in cui gli impianti sono utilizzati entro parametri progettuali. D.Lgs. 233/03 Per "normali attività”si intende la situazione in cui gli impianti sono utilizzati entro i parametri progettuali. D.Lgs. 81/08 Per "normali attività”si intende la situazione in cui gli impianti sono utilizzati entro i parametri progettuali. Norma CEI 60079-10-1 Situazione in cui l’apparecchiatura funziona entro le caratteristiche di progetto. Note con riferimento a norme armonizzate Direttiva 1999/92 assente D.Lgs. 233/03 3. Per la classificazione delle aree si può fare riferimento alle norme tecniche armonizzate relative ai settori specifici, tra le quali: EN 60079-10 (CEI 31-30) per atmosfere esplosive in presenza di gas; EN 50281-3 per atmosfere esplosive in presenza di polveri combustibili». alla Nota 3: Per la classificazione delle aree o dei luoghi si può fare riferimento alle norme tecniche armonizzate relative ai settori specifici, tra le quali: - EN 60079-10 (CEI 31-30) “Classificazione dei luoghi pericolosi” e successive modificazioni - EN 61241-10 (CEI 31-66) “Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri combustibili” e successive modificazioni. e le relative guide: - CEI 31-35 e CEI 31-56 e per l’analisi dei pericoli, valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione, alla norma: - EN 1127-1 “Atmosfere esplosive. Prevenzione dell’esposizione e protezione contro l’esplosione. Parte 1: Concetti fondamentali e metodologia. D.Lgs. 81/08 Norma CEI 60079-10-1 Non applicabile http://www.newsliftletter.it/ Pagina 70 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: Dott. Iginio Lentini - Presidente UNION Sent: Monday, October 01, 2012 3:07 PM To: XXXXXXXXXXXXX Cc: Segreteria UNION Subject: Re: Consulente per biennali DPR 462/01 c.a. Ing. XXXXXXXXXXXXXXXX e p.c. NewsLetter x apposizione di quesito e risposta, omettendo nel primo i riferimenti del mittente. Egregio Ing. XXXXXXXXXXX, opportunamente analizzata la ''summa'' del quesito ed i riferimenti notiziali di contorno, si concorda con la tesi del consulente. I ''luoghi a maggior rischio di incendio,, nella fattispecie del DPR 462/01, non sono quelli (luoghi) a maggior rischio di incendio di cui alla Norma CEI 64-8, in quanto per tali luoghi la citata norma non prevede alcuna prescrizione aggiuntiva, rispetto agli ambienti ordinari, per la protezione contro i contatti indiretti, oggetto della verifica di un Organismo Abilitato-DPR 462/01. Pertanto, il datore di lavoro valuta il rischio incendio (s.v. DM 12/03/2008 ovvero DM n.151/2011) e ove il risultato fosse di un '' rischio di incendio medio o alto '' ne considera quale ''maggior rischio'' ai fini dell'incendio, comportandosi quindi di conseguenza con le verifiche biennali. Peraltro, ''la'' consulente confonde il rischio esplosione con il rischio incendio, essendo evidente che la presenza del rischio esplosione inserirebbe l'attività in quella soggetta al controllo del VV.FF, pertanto soggetta a verifiche periodiche biennali perchè, per i succitati Decreti, tali luoghi ricadono nella definizione di luoghi a maggior rischio in caso di incendio. Saluti. Dr.I.Lentini Presidente Union From: XXXXXXXXXXX Sent: Wednesday, September 26, 2012 7:33 PM To: [email protected] Cc: UNION - info Subject: Consulente per biennali DPR 462/01 Buona sera Presidente causa problemi di COPIA-INCOLLA con mail ho dovuto preparare la seguente - con la richiesta - che trova in allegato. Saluti. XXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX S.r.l. 26/09/2012 Buona sera Presidente di seguito sottopongo alla sua attenzione questa mail di un consulente che vuole si porti la cadenza della periodicità delle verifiche - da me effettuate - da 5 a 2 anni. Non sono d'accordo sulla questa affermazione, che troverà all'inizio dopo gli “******”: "...le attività soggette al controllo biennale della messa a terra sono anche quelle soggette al controllo VV.FF., come è invece il tuo caso, perché per ambienti a maggior rischio in caso di incendio (come dice appunto la normativa) si intendono appunto quelli con obbligo di CPI. Sarebbe così gentile da ricordarmi dove posso recuperare una chiara affermazione del MISE o nel DPR 462 o NORME dove possa smentire l'affermazione sopra (estratto da siti INTERNET di "consulenti" tecnici) ? Saluti XXXXXXXXXXXXXXXX ******************* http://www.newsliftletter.it/ Pagina 71 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 La consulente invia la seguente MAIL al cliente (piccola fonderia, con classificazione da parte di progettista quale AMBIENTE ORDINARIO). (…) I calcoli effettuati dal tuo progettista si riferiscono alla definizione di ambiente a rischio di formazione esplosive, e quindi nel tuo caso non sussiste il rischio, ma per interpretazione coerente del DPR 462/01 le attività soggette al controllo biennale della messa a terra sono anche quelle soggette al controllo VV.FF., come è invece il tuo caso, perché per ambienti a maggior rischio in caso di incendio (come dice appunto la normativa) si intendono appunto quelli con obbligo di CPI. Ti allego un paio di articoli da siti internet di consulenti tecnici Ciao XXXXXXXXXXXX Frequenza delle Verifiche Periodiche della Messa a Terra Scritto da admin | Pubblicato: 16 gennaio 2011 Ogni quanto è necessario effettuare la verifica della messa a terra? Solitamente, la verifica dell’impianto di terra (così come quella dei sistemi di protezione da scariche atmosferiche) deve essere effettuata ogni 5 anni. Esistono tuttavia delle eccezioni, per le quali le verifiche degli impianti di messa a terra devono essere effettuate ogni 2 anni. Vediamo allora sommariamente i casi che fanno eccezione. Sono tenuti ad effettuare verifiche periodiche BIENNALI dell’impianto di messa a terra e più in generale degli impianti elettrici: • I locali ad uso medico, gli ospedali, le case di cura e di riposo, le strutture riabilitative psicofisiche, i centri estetici, gli studi medici, veterinari e ovunque siano presenti macchinari biomedicali; • Le attività che hanno l’obbligo di dotarsi di certificato prevenzione incendi (CPI); • Le attività e i luoghi ove sono impiegati materiali a rischio di esplosione o deflagrazione; • I cantieri. Questo articolo è stato pubblicato in Verifiche Messa Terra e ha le etichette Arpa, Asl, DPR 462/01, Impianti Messa Terra, Ispesl, Organismi Abilitati, Organismo Notificato, Verifica Messa Terra, Verifica Ordinaria, Verifica Straordinaria, Verifiche Periodiche. Sì, infatti, per "ambienti a maggior rischio in caso di incendio" si intendono quegli ambienti che, in caso di incendio, presentano un rischio maggiore di quello che presentano gli ambienti ordinari. Il rischio relativo all'incendio dipende dalla probabilità che esso si verifichi e dall'entità del danno conseguente per le persone, animali e cose. L'individuazione di tali ambienti dipende pertanto: - dalle conseguenze che un incendio può provocare in ambienti che presentano una elevata densità di affollamento o anche una difficoltà di deflusso; - dal comportamento al fuoco delle strutture portanti dell'edificio; - dalla presenza di materiale infiammabile o combustibile. La valutazione come "ambienti a maggior rischio in caso di incendio" deve essere fatta a cura del datore di lavoro nell'ambito della valutazione del rischio sulla base dei parametri prima indicati. Tali ambienti possono pertanto non coincidere con le attività specificate nel D.M. 16 febbraio 1982, i cui progetti sono soggetti all'esame e parere preventivo dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco ed il cui esercizio è soggetto alla visita e controllo ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi. In altre parole, in assenza di valutazioni specifiche, gli ambienti elencati nel D.M. 16 febbraio 1982 e sottoposti al controllo dei VVF, sono considerati a maggior rischio in caso di incendio, mentre gli ambienti non elencati nel soprarichiamato decreto non sono considerati ambienti a maggior rischio in caso di incendio. Tuttavia possono essere considerati ambienti a maggior rischio in caso di incendio se si verificano le condizioni di rischio prima indicati. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 72 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: Made expo Milano Architettura Design Edilizia Sent: Wednesday, July 25, 2012 7:02 PM To: Made expo Milano Architettura Design Edilizia Subject: MADE expo 2012 presenta il Salone degli Ascensori MADE expo 2012 presenta il Salone degli Ascensori Egregi Signori, siamo lieti di informarvi che sarà protagonista a MADE expo 2012 il Salone degli Ascensori, delle Scale Mobili e relativi Componenti, che ospiterà la miglior proposta del settore. Gli importanti accordi stipulati con le principali associazioni di settore consentono un coinvolgimento sinergico e capillare del comparto, che rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo. La collocazione nell’ambito di MADE expo garantisce concrete opportunità di business alle aziende del settore che possono dialogare con un mercato delle costruzioni, di assoluta rilevanza per le tecnologie ascensoristiche. In questi anni la concezione del “sistema edificio” sta cambiando rapidamente, trasformando l’involucro in un sistema integrato dove la componente tecnologica impiantistica riveste un ruolo centrale. Lo spazio espositivo minimo prenotabile è di 16 mq. Spazi maggiori sono disponibili in metrature multiple di 16 mq. Il costo dell’area espositiva al mq è di € 156,00 se con un solo lato libero o di € 184,00 se con più lati liberi, costi ai quali vanno aggiunti il costo di 4,64 euro al mq. per i servizi forfetizzati e la quota di iscrizione di € 600,00 ad azienda (i dettagli relativi alla modulistica e ai costi di partecipazione sono disponibili nel sito ufficiale della rassegna www.madeexpo.it). Il Salone dedicato al mondo degli Ascensori e relativi componenti sarà collocato nell’area dell’involucro, che ospita le principali aziende dei settori serramento, rivestimento facciate, coperture e del vetro e un’importante iniziativa che consente a chi offre servizi per il condominio, tra i quali l’installazione e la manutenzione di ascensori, con gli amministratori di immobili. Inoltre MADE expo 2012 proporrà incontri con buyers professionali esteri: saranno infatti presenti 23 delegazioni provenienti da altrettanti paesi esteri scelti tra i principali mercati attualmente propositivi; 9 studi di architettura statunitensi hanno deciso di visitare la rassegna alla ricerca delle più performanti novità del mondo delle costruzioni. La promozione dell’evento avviene attraverso i principali canali televisivi e radiofonici oltre che con una intensa campagna sui maggiori quotidiani italiani e sulle riviste di settore tra cui ELEVATORI, Ascensores y Motacargas, Arab Construcion World, DZWIG Magazine, Elenet, Elevator World, Europarking, Lift Journal, Lift Report e Ris. Inoltre più di 480.000 buyers italiani e più di 81.000 esteri sono raggiunti dall’invio di un invito personalizzato accompagnato da informazioni generali sulla rassegna. I produttori di ogni tipologia di impianti di trasporto verticale e dei relativi componenti troveranno a MADE expo un target composto da buyers nazionali ed internazionali di settore, oltre a progettisti, architetti, ingegneri e professionisti del mondo dell’edilizia: un’occasione promozionale assolutamente da non perdere! Cordiali saluti La Segreteria www.madeexpo.it http://www.newsliftletter.it/ Pagina 73 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: Segreteria UNION Sent: Thursday, September 20, 2012 2:54 PM To: Aurora Rambaldi Subject: Re: Logo MADE Expo 2012 - sul sito UNION Gent.ma Aurora, con la presente sono a confermarLe di aver provveduto alla messa on-line sulla Home page del banner della MADE Expo 2012 con il link che porta al Vostro sito. Può verificare Lei stessa l’avvenuto aggiornamento direttamente sulla home page del sito UNION (www.unionassociazione.net) comunicando in segreteria l’eventuale inesattezza. Inoltre, come da accordi telefonici resto in attesa del programma provvisorio degli interventi nell’area area del Salone Ascensori dedicato ad UNION che inoltrerò al nostro Presidente per approvazione. In attesa di eventuali chiarimenti, porgo cordiali saluti. =================== Segreteria UNION Linda Baranciuc From: Aurora Rambaldi Sent: Thursday, September 20, 2012 11:56 AM To: [email protected] Subject: Logo MADE expo 2012 Gentile Linda, la ringrazio per la cortese proposta di pubblicazione in forma gratuita del logo di MADE sul vostro sito. Allego il logo con data; dovessero esserci dei problemi di risoluzione o altro la prego di contattarmi. A breve le inoltrerò il programma provvisorio degli interventi nell’area area del Salone Ascensori per individuare uno spazio UNION. Un cordiale saluto Aurora Rambaldi Divisione Commerciale Milano Architettura Design Edilizia Fiera Milano Rho, 17_20 ottobre 2012 Uffici di Bologna Viale della Mercanzia 138 Blocco 2B, Galleria B - C.P. 46 40050 Funo Centergross (BO) From: Aurora Rambaldi Sent: Friday, September 21, 2012 12:05 PM To: [email protected] Subject: Proposta spazio per Convegno Gentile Linda, come concordato, invio in allegato la bozza di convegni tecnici previsti nell’area arena comprensiva di orari. L’oratore sarà il Dr. Giovanni Varisco. E’ inoltre previsto un convegno organizzato da ANIE/CSI (Associazione Componenti e Sistemi per Impianti aderente a Federazione ANIE) per venerdì venerdì 19 ottobre 2012 alle ore 14.00 dal titolo: L’IMPIANTO ELETTRICO NEGLI EDIFICI: NUOVE REGOLE E NUOVE OPPORTUNITÀ La crescente importanza dell’impianto elettrico per l’evoluzione tecnologica dell’edificio e la nuova norma 64-8 Lo spazio disponibile che le propongo è la mattina di mercoledì 17 ottobre, mi faccia sapere se per voi è interessante così da riservarla. In attesa di un suo pronto riscontro, resto a disposizione e saluto cordialmente http://www.newsliftletter.it/ Pagina 74 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 MADE 2012 Proposta per convegni / seminari 1. Mercoledì 17.10.2012 – 14:30 – 16:30 I progetti di norma prEN 81-20 e prEN 81-50: Stato dei commenti inoltrati al CEN dai Comitati nazionali di Standardizzazione. 2. Giovedì 18.10.2012 – 10:30 – 12:30 La sicurezza nella manutenzione con riferimento ad ascensori, scale e marciapiedi mobili, impianti conformi a DPR 214/10. 3. Giovedì 18.10.2012 – 14:30 – 16:30 La nuova versione della norma UNI 10411-1 “Modifiche ad ascensori elettrici preesistenti”. 4. Venerdì 19.10.2012 – 10:30 – 12:30 L’accreditamento degli organismi notificati secondo le decisioni della Commissione europea. Aurora Rambaldi Divisione Commerciale Milano Architettura Design Edilizia Fiera Milano Rho, 17_20 ottobre 2012 From: Segreteria UNION Sent: Friday, September 28, 2012 3:39 PM To: Aurora Rambaldi Made Expo Cc: Dott. Stefano Schmidt ; Dott. Iginio Lentini Subject: Convegno CONVALIDO - UNION - 18.09.2012 Made Expo Buongiorno, come da accordi con la presente confermo quanto sotto riportato: - titolo convegno CONVALIDO – UNION: “La responsabilità dell’amministratore nella scelta dell’ON/OA” - data convegno: possibilmente il 18.09.2012 - orario: mattinata/pomeriggio oppure giornata intera; - tematiche trattate: Certificazione, DPR 462, DPR 162 (non si parlerà dell’art. 71); - oratori da invitare: Ministero Sviluppo Economico e Accredia. In attesa per eventuali chiarimenti, porgiamo cordiali saluti. ================= Segreteria UNION Linda Baranciuc From: Aurora Rambaldi Sent: Wednesday, October 03, 2012 5:55 PM To: [email protected] ; Subject: MADE expo 2012 Egregio Dr. Lentini, sono lieta di informarla che abbiamo ampliato l’area gratuita assegnatavi da 9mq a 16mq (4x4m) in quanto abbiamo molto apprezzato gli sforzi svolti dalla vostra associazione per promuovere la manifestazione. A breve riceverà posizione di stand e dettagli tecnici. Nella speranza di una sempre più fortunata collaborazione, saluto cordialmente Aurora Rambaldi Divisione Commerciale Milano Architettura Design Edilizia Fiera Milano Rho, 17_20 ottobre 2012 http://www.newsliftletter.it/ Pagina 75 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: Dott. Iginio Lentini - Presidente UN.I.O.N. Sent: Tuesday, September 18, 2012 2:33 PM To: Segreteria UNION Subject: MADE expo 2012 - stand 9mq OGGETTO: partecipazione dell'UNION al MADE EXPO - 17/20 OTTOBRE -fIERA MILANO - RHO AGLI OONN/OOAA/SSAA ISCRITTI - LL.SS. Informo che Union,sola associazione di categoria, sarà presente all'importante appuntamento in oggetto. Per tale partecipazione l'associazione disporrà di non stand gratuito per l'intera durata della esposizione. Come è noto, la manifestazione stessa sostituisce ''LIFT 2012''. Analogamente a quanto operato in precedenza, si sta pensando all'organizzazione di un convegno/workshop,tuttavia ancora in itinere. Allo stand Union sarà presente l'addetta alla segreteria,Linda Baranciuc, assistita eventualmente dall'addetta alla Co:Segreteria, tuttora in addestramento (Dr.ssa Grazia Montanaro). Vi allego il repertorio merceologico e, per opportuna conoscenza, l'elenco delle voci merceologiche le quali interressano, nel nosro caso, l'operatività delle tre categorie di iscritti all'associazione (Organismi Notificati, Organismi Abilitati e Soggetti Autorizzati). Cordiali saluti. Presidente Union From: Aurora Rambaldi To: Presidente Union Sent: Tuesday, September 18, 2012 11:16 AM Subject: MADE expo 2012 - stand 9mq Egregio Dr. Lentini, come da telefonata intercorsa, Le trasmettiamo in allegato la Domanda di partecipazione, Modulo A, documento indispensabile per l’attivazione dei servizi concordati e che completa la formalizzazione della vostra presenza alla manifestazione. La prego quindi di compilare il modulo A in ogni sua parte, di anticiparlo via fax al numero 051 8659399 e quindi di trasmetterlo via posta alla Segreteria Organizzativa quanto prima al seguente indirizzo: MADE eventi Srl Viale della Mercanzia 138 Blocco 2 B Galleria B C.P. 46, 40050 Funo Centergross Bologna La prego altresì di allegare la denominazione esatta che dovrà essere apposta sul fascione dello stand a voi riservato. Nulla ricevendo farà fede la domanda di partecipazione (modulo A) nel riquadro riservato ai Dati per il catalogo. La informo che sarà fornito gratuitamente lo spazio espositivo ed il relativo allestimento; unici costi a Suo carico saranno i servizi forfetizzati obbligatori per tutti gli stand (€ 4.64 x 9mq = € 41,76) e la quota di assicurazione di € 135 + IVA (ved. art. 25 Reg. Gen.). Per chiarimenti o informazioni sono a disposizione. Cordiali saluti Aurora Rambaldi Divisione Commerciale Milano Architettura Design Edilizia Fiera Milano Rho, 17_20 ottobre 2012 Uffici di Bologna Viale della Mercanzia 138 Blocco 2B, Galleria B - C.P. 46 40050 Funo Centergross (BO) http://www.newsliftletter.it/ Pagina 76 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 From: Segreteria UNION Sent: Monday, October 08, 2012 5:48 PM To: Subject: MADE EXPO 2012 e Convegno CONVALIDO – UNION sul sito UNION Agli Associati UNION, il Presidente UNION è lieto di invitarVi a MADE EXPO 2012 e al Convegno CONVALIDO – UNION in programma il 18.10.2012 ore 09.00-13.00 presso Fiera Milano, Rho. Ricordiamo che a Union è stato concesso uno stand gratuito che sarà operativo anche dal 17 al 19.10 p.v.; tale stand è situato al padiglione 14 stand F32. Infine, il Presidente ricorda, come da precedente mail su tale manifestazione, che la tematica in discussione è estremamente importante in relazione al sempre sostenuto principio dell'affidamento di incarico ai SOLI ORGANISMI ASSOCIATI CHE QUINDI SONO ADDESTRATI, AGGIORNATI, INFORMATI DALLA LORO ASSOCIAZIONE, diversamente da chi non lo è. 17-20 Ottobre 2012 Rho - Milano MADE EXPO 2012 18 Ottobre 2012 Rho - Milano Convegno CONVALIDO – UNION: “La responsabilità dell’amministratore nella scelta dell’ON/OA” RSVP entro venerdì 12 Ottobre 2012 Organismo Associato UNION: _________________________________________________________ Nome e Cognome (partecipanti): _______________________________________________________ Programma Convegno UNION 18.10.2012 Milano-Rho Resto a disposizione di eventuali chiarimenti ringraziandoVi per la collaborazione e porgo cordiali saluti. ATTENZIONE!!! Si prega rispondere anche in caso di ASSENZA comunicandocelo ENTRO E NON OLTRE il 12/10/2012, il tutto per ragioni logistiche. ====================== Segreteria UNION Linda Baranciuc Venite a trovarci a MADE EXPO 2012 al padiglione 14 stand F32. saremo lieti di offrirvi una panoramica dettagliata sui nostri servizi Vi aspettiamo a Fiera Milano dal 17 al 20 ottobre! UN.I.O.N. UNIONE ITALIANA ORGANISMI NOTIFICATI E ABILITATI Preregistrazione online Eventi UNION a Made Expo Convegno CONVALIDO – UNION: “La responsabilità dell’amministratore nella scelta dell’ON/OA” Piantina Stand UNION MADE EXPO 2012 http://www.newsliftletter.it/ Pagina 77 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Convegno CONVALIDO – UNION: “La responsabilità dell’amministratore nella scelta dell’ON/OA” 18 ottobre 2012 ore 09.00 – 13.00: Condominio App, Sala Speech, Padiglione 14 MADE EXPO 2012 – FIERA MILANO MADE EXPO Quartiere Fiera Milano, Rho Strada Statale del Sempione, 28 – 20017 RHO – MILANO ORE 09.30 Segreteria – Registrazione dei partecipanti – Consegna cartella congressuale ORE 09.45 Saluto di benvenuto del Presidente di UNION e Rappresentante di CONVALIDO ORE 10.15 Il DPR 462/2001; aree di influenza operativa, ruolo degli Organismi autorizzati e degli amministratori condominiali nel contesto della legge (Ing. S. Sciancalepore – Coordinatore del GdL UNION) ORE 10.30 La valutazione della conformità: la sensibilizzazione della filiera al rispetto della sua correttezza ( Dr. V. Iacuzio - D.G. DICA UNION) ORE 11.00 L’importanza della qualità delle prestazioni degli Organismi di certificazione e ispezione per la sicurezza degli impianti (Ing. L. Thione – Presidente DICA “Dipartimento Istruzione, Certificazione e Accreditamento” di UNION) ORE 11.30 La legislazione in materia di sicurezza degli impianti; esigenze e prospettive di evoluzione (Ing. V. Correggia – Dirigente Responsabile della Vigilanza e Normativa Tecnica della Divisione XVIII del Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico) ORE 12.00 Domande e risposte ORE 12.15 Il “Global Service Provider” quale supporto alla molteplicità di fabbisogni degli Amministratori Condominiali (Dr. S. Schimdt – CONVALIDO) ORE 13.00 Gli obiettivi di sviluppo di UNION al servizio della sicurezza (Dr. I. Lentini – Presidente UNION) ORE 13.15 Discussione conclusiva ORE 13.30 Chiusura dei lavori N.B. Per gli argomenti trattati il programma potrà subire delle variazioni di orario e di argomenti, anche in relazione alle assicurazioni di presenza certa di tutti gli invitati/oratori. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 78 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 79 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 80 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 UNION Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati Convegno UNION – CONVALIDO MADE EXPO 2012 – Fiera di Milano – 18 Ottobre 2012 L’IMPORTANZA DELLA QUALITÀ DELLE CERTIFICAZIONI E ISPEZIONI PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI Lorenzo Thione Presidente DICA – UNION 1. PREMESSA Alla base della qualità della vita di tutti i cittadini, e in particolare di quelli affetti da limitazioni di varia natura (individui affetti da disabilità, persone anziane, donne in stato di gravidanza, bambini) vi è la “sicurezza” intesa, nell’accezione più ampia del termine, come: “Condizione che ci consente di vivere la nostra vita civile e di svolgere la nostra attività lavorativa in assenza di situazioni che possono causare danni all’integrità e alla salute fisica o, quantomeno, ove tali situazioni non possano essere del tutto rimosse, avendo la certezza che la probabilità di occorrenza dell’evento pericoloso per l’integrità e la salute e la relativa severità del danno probabile siano contenute entro limiti molto bassi”. Per il conseguimento di tale importante obbiettivo, un contributo fondamentale può e deve venire, oltre che dal necessario sviluppo della cultura della sicurezza, anche e soprattutto dal sistema nazionale di leggi, norme tecniche e attività di controllo e verifica preposto alla tutela della sicurezza delle persone nella vita civile e nell’attività lavorativa. A tale scopo, il sistema deve essere in grado di operare efficacemente, nelle sue diverse espressioni e componenti, in piena aderenza alle prescrizioni delle legislazione Europea e in un contesto di valorizzazione delle complementarietà e sviluppo di sinergie, nei termini richiamati nel seguito. 2. IL CONTRIBUTO DEL SISTEMA ITALIANO DELLE CERTIFICAZIONI E ISPEZIONI DI SICUREZZA In tale sistema intervengono tre categorie fondamentali di Soggetti aventi ciascuno un proprio fondamentale ruolo: le Autorità di regolazione che hanno il compito di emanare leggi e norme in materia di sicurezza; l’Ente di accreditamento che ha il compito di valutare ed attestare la competenza degli Organismi operanti i controlli e le verifiche di sicurezza; gli Organismi autorizzati all’esecuzione di suddetti controlli e verifiche (Organismi di valutazione della conformità). 2.1 Il ruolo delle Autorità di regolazione È compito delle Autorità di regolazione (Organi legislativi e amministrativi dello Stato) emanare Regole Tecniche (Leggi, Decreti, Regolamenti) che siano pienamente in linea con la legislazione comunitaria, che riflette lo stato dell’arte in materia, e che risultino chiare, esaustive e prive di eccessive ed inutili complicazioni burocratiche e amministrative, nonché di garantirne l’applicazione efficace ed armonizzata tramite un adeguato sistema di controllo e sanzionatorio. La “sovra-regolamentazione” e la mancanza di controlli e sanzioni favoriscono i “furbi” e penalizzano gli Operatori seri desiderosi di rispettare le regole, innescando un circolo perverso che compromette gravemente la capacità del sistema di assolvere all’importante compito ad esso affidato. Compete altresì alla Pubblica Amministrazione – e, in particolare alla cosiddetta Autorità di Notifica “Ministero dello Sviluppo Economico” – svolgere adeguata sorveglianza nei confronti dell’Ente unico di accreditamento a cui lo Stato Italiano ha delegato la funzione di accertamento e attestazione della competenza degli Organismi di valutazione della conformità ai sensi della pertinente legislazione Europea (Regolamento Europeo (EC) 765/2008 recante “Requisiti per l’accreditamento e la sorveglianza sul mercato” e Decisione 768/2008/EC relativa ad un “Quadro comune per la commercializzazione dei prodotti”). 2.2 Il ruolo dell’Ente di accreditamento La qualità delle prestazioni degli Organismi operanti i controlli e le verifiche di sicurezza deve essere oggi valutata e attestata dal già citato Ente unico italiano di accreditamento. Esso deve svolgere al meglio l’importante funzione ad esso delegata, provvedendo fra l’altro a: rafforzare l’efficacia del processo di accreditamento, al fine di migliorarne la credibilità ed evitare che lo stesso si riduca a mero adempimento burocratico con limitato valore aggiunto, con costi che alla fine si http://www.newsliftletter.it/ Pagina 81 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 ripercuotono sugli utilizzatori finali dei servizi di valutazione della conformità accreditati, vale a dire sul sistema delle imprese e sulla collettività in genere. consentire a tutte le Parti direttamente e indirettamente interessate di contribuire al buon funzionamento dell’Ente di accreditamento e di esercitare la necessaria attività di controllo sull’operato dello stesso, garantendone l’efficace ed equilibrato coinvolgimento nelle forme e sedi opportune, e ciò anche alla luce del fatto che l’Ente di accreditamento opera in regime di monopolio su concessione dello Stato. gestire adeguatamente le politiche tariffarie, nel cui ambito particolare importanza riveste il tema del sistema tariffario da applicare agli accreditamenti degli Organismi che effettuano certificazioni e verifiche di sicurezza regolamentate per legge ed obbligati per legge ad ottenere l’accreditamento per conseguire l’autorizzazione da parte dell’Amministrazione competente e la notifica a cura dell’Autorità di Notifica. 2.3 Il ruolo degli Organismi di valutazione della conformità Compete infine agli Organismi di valutazione della conformità operare con la necessaria competenza tecnica, indipendenza, imparzialità e correttezza professionale nei termini previsti dalle norme di riferimento. A tal fine, si richiede, innanzitutto, una sostanziale e consapevole scelta di qualità e un deciso impegno al miglioramento da parte degli Organismi in questione. In particolare, tali Organismi sono chiamati – sia direttamente, sia con il concorso delle rispettive Associazioni, fra cui l’Associazione UNION – a: migliorare la qualità delle loro prestazioni, in termini di competenza tecnica, garanzia di indipendenza, imparzialità e correttezza professionale in genere, per quest’ultimo aspetto anche tramite l’adozione di Codici Etici; sviluppare la collaborazione con le Associazioni di categoria delle imprese che utilizzano i servizi di valutazione della conformità per la qualificazione dei propri prodotti e processi. conseguire l’accreditamento e contribuire, nelle forme e sedi opportune, al miglioramento dell’efficacia ed efficienza delle attività di accreditamento, onde far sì che l’accreditamento rappresenti una viepiù autorevole e credibile attestazione della competenza degli Organismi accreditati, a costi congruenti con il valore aggiunto arrecato. contribuire, in ambito nazionale, europeo ed internazionale, allo sviluppo delle Regole e Norme Tecniche di riferimento per le attività di valutazione svolte. Come già accennato, per il conseguimento degli obiettivi di crescita professionale e imprenditoriale sopra indicati, nonché allo scopo di conseguire una maggior massa critica per la tutela dei propri legittimi interessi, evitando di muoversi in modo sparso e spesso scarsamente efficace, è opportuno che gli Organismi in questione si riuniscano in adeguate forme associative nel cui ambito lavorare insieme, valorizzando complementarietà e sviluppando sinergie. Le Associazioni di Organismi che svolgono attività di certificazione e ispezione, sia di tipo volontario, sia soprattutto di natura cogente, possono pertanto rivestire un ruolo importante per promuovere il miglioramento della qualità delle prestazioni degli Organismi e quindi la credibilità e validità delle attestazioni di conformità da questi rilasciate (specie ove si tratti di valutazioni correlate alla sicurezza). Per poter svolgere adeguatamente tale importante funzione, suddette Associazioni devono, in primo luogo, ispirarsi ai seguenti criteri fondamentali: essere fondate sul principio di sussidiarietà, non sovrapponendosi alle attività svolte dai rispettivi Membri ma, al contempo, non lasciando scoperte aree di attività di interesse per gli Associati. essere, possibilmente, di natura multi-settoriale, raggruppamenti settoriali (in termini di discipline e settori di attività), potendosi agevolmente costituire all’interno di una più ampia aggregazione (mentre non vale il contrario). non costituire un “Club esclusivo”, essendo aperte a tutte le Organizzazioni che soddisfano ai requisiti primari dei rispettivi Statuti e Regolamenti, con particolare riferimento agli aspetti di deontologia professionale, evitando di introdurre inutili e spesso solo formali barriere di ingresso. essere, ovviamente, apolitiche, nell’accezione più ampia del termine, vale a dire non controllate da singoli poteri politici, finanziari ed economici. Le Associazioni in questione devono essere inoltre in grado di esprimere con chiarezza ed implementare con efficacia politiche basate sui seguenti elementi: una chiara e dinamica visione del contesto in cui sono chiamate ad operare; una precisa definizione degli obiettivi (a breve, medio e lungo termine) che intendono perseguire; http://www.newsliftletter.it/ Pagina 82 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 - una valida pianificazione delle azioni richieste per il conseguimento degli obiettivi; la creazione ed il mantenimento degli strumenti tecnici, organizzativi e finanziari necessari per la realizzazione delle azioni suddette. Tali elementi costituiscono fattori chiave della caratteristica essenziale che ogni rappresentanza associativa deve possedere, vale a dire la sua credibilità e ad essi l’Associazione UNION si ispira ed intende viepiù ispirarsi. 3. PROBLEMATICHE PARTICOLARI CORRELATE ALLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Garantire la sicurezza delle attrezzature di lavoro – tramite opportuni controlli e verifiche a cura di Enti di riconosciuta competenza e indipendenti dal Datore di Lavoro (Soggetti terzi) – è di fondamentale importanza, non solo per i lavoratori addetti ai vari processi produttivi e di servizio, ma anche per tutti i cittadini. Gravi incidenti nei luoghi di lavoro possono infatti ripercuotersi, con serie conseguenze, sull’intera collettività. L’Articolo 71 del DLgs 81/2008 (cosiddetto Testo Unico in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), al comma 11, prevede che il Datore di Lavoro sottoponga le attrezzature di lavoro, contraddistinte da significativi rischi di utilizzo, a verifiche periodiche condotte da Enti terzi indipendenti ed intese a valutarne l’effettivo stato di conservazione ed efficienza ai fini della sicurezza. Stabilisce altresì che tali verifiche possano essere effettuate, oltre che dagli Enti pubblici Titolari della funzione (INAIL, ASL ed ARPA), anche da Soggetti privati abilitati, subordinando, tuttavia, la funzione di quest’ultimi a quella dei cosiddetti Titolari. L’abilitazione dei Soggetti privati – che sono gli stessi che svolgono attività di certificazione e ispezione finalizzate alla garanzia della sicurezza di macchine ed impianti (certificazione CE, verifiche ispettive di impianti di ascensore e di impianti elettrici, ecc.) avviene secondo la procedura prevista dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro della Salute e il Ministro dello Sviluppo Economico dell’11 Aprile 2011. Tali Atti legislativi costituiscono, nel loro complesso, validi strumenti per il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro (e quindi della sicurezza in genere) e rappresentano, altresì, un positivo esempio di valorizzazione delle complementarietà e di sviluppo delle sinergie tra pubblico e privato, in termini di efficace applicazione del principio di sussidiarietà, principio la cui applicazione riveste considerevole importanza nel contesto in esame, contesto in cui le risorse del sistema pubblico non appaiono sufficienti a soddisfare la domanda di sicurezza che proviene dai Datori di Lavoro e dai lavoratori. Esistono, tuttavia, esigenze ed opportunità di miglioramento dell’efficacia di entrambi i suddetti strumenti legislativi, in termini di maggiore liberalizzazione, semplificazione delle procedure burocratiche e amministrative, migliore definizione degli aspetti economici e tecnici correlati ed altri. In particolare – se si vuole porre tempestivo rimedio all’attuale inaccettabile situazione che vede parecchie centinaia di migliaia di attrezzature di lavoro, alcune delle quali contraddistinte da importanti criticità mai sottoposte a verifica – occorre equiparare i ruoli dei Soggetti Pubblici Titolari e dei Soggetti Privati Abilitati, consentendo a questi ultimi di intervenire direttamente su richiesta del Datore di lavoro, tramite opportuno emendamento del succitato Articolo 71 del DLgs 81/2008. Numerose e ripetute proposte sono state avanzate in tal senso, sia dalle Associazioni degli Organismi di valutazione della conformità, sia dalle Associazioni Industriali, e si spera che il Legislatore si faccia presto carico di tale problematica, un ottima occasione essendo costituita dall’approvazione del cosiddetto “Pacchetto Semplificazione” attualmente in discussione. 4. CONCLUSIONI Se il Sistema Italiano preposto alla tutela della salute e sicurezza dei cittadini, nelle sue diverse espressioni e componenti, sarà capace di far fronte ai propri impegni nei termini sopra evidenziati ed altri qui non richiamati per brevità, garantendo la disponibilità di regole chiare ed efficacemente applicabili, nonché la loro puntuale osservanza, assicurando un adeguato controllo della competenza tecnica e della correttezza professionale degli Organismi addetti ai controlli e alle verifiche, favorendo la crescita professionale di suddetti Organismi in una prospettiva di miglioramento continuo delle relative prestazioni, esso saprà certamente arrecare un importante contributo alla creazione di un mondo più sicuro, totalmente accessibile e pienamente fruibile a tutti, quel “Mondo di Qualità” a cui tutti aspiriamo. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 83 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 “LA VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ. SENSIBILIZZAZIONE DELLA FILIERA AL RISPETTO DELLA SUA CORRETTEZZA” CONVEGNO CONVALIDO-UNION La responsabilità dell’Amministratore nella scelta dell’ON/OA MADE EXPO Fiera Milano – Rho (MI) 18.10.2012 Dr. Vincenzo Iacuzio CONFORMITÀ = Soddisfacimento di un Requisito = RISPETTARE LA REGOLA Rispetto delle REGOLE una RESPONSABILITÀ collettiva della SOCIETÀ L’assenza del rispetto delle regole ha portato a un deciso sottosviluppo del settore sociale ed economico ed a una diffusione del sommerso che porta la Società Civile a crescere poco Corrado Passera, di Intesa Sanpaolo ed oggi Ministro Sviluppo Economico in un Convegno ha detto: “Il rispetto delle regole è una responsabilità collettiva della società e deve essere insegnata fin dall’inizio nelle scuole,” “In Italia purtroppo manca la sanzione sociale contro chi contravviene e le istituzioni non svolgono il loro ruolo di controllo.” Anno dopo anno, l'Italia: >sta retrocedendo in tutte le classifiche relative allo sviluppo economico, alla disoccupazione giovanile, all'educazione e alla ricerca, ai diritti dei consumatori; >invece, sale nelle graduatorie che misurano l'evasione fiscale, la corruzione, l'abusivismo edilizio e la lentezza della giustizia. Tutte queste criticità sono accomunate da un grave limite, che porta alla degenerazione dell'intero sistema. L'Italia non ha saputo darsi le regole giuste. In genere, da noi leggi, norme e regolamenti sono troppo numerosi e troppo complicati, tanto, che diventa molto difficile rispettarli. Così, chi non li rispetta viene spesso condonato o amnistiato e i cittadini e le imprese si adattano alla loro elusione di massa. Per rimediare, vengono emanate nuove regole, sempre più severe e la situazione peggiora. È INUTILE INTRODURRE NUOVE REGOLE SE NON VI È LA VIGILANZA PER CONTROLLARE IL RISPETTO DELLE STESSE Regole: dobbiamo innescare un circolo virtuoso delle regole in tutta la società; un processo che coinvolga i cittadini, che devono essere informati e partecipare alla definizione e al miglioramento delle regole grazie a una scuola che non deve solo trasmettere nozioni, ma formare le “COMPETENZE DELLA VITA”, necessarie per interagire efficacemente con gli altri; una giustizia civile veloce; un sistema dell'informazione indipendente dalla politica e dagli affari (soprattutto se gli affari anno una sola “logica affaristica” e non di impresa, sviluppo e di rispetto delle regole). CHI NON RISPETTA LE REGOLE (NON È CONFORME) CREA CONCORRENZA SLEALE E A DISCAPITO DI COLORO CHE LE RISPETTANO CONCLUDENDO REGOLE BUONE? POSSONOESSEREFATTESOLODAPERSONECHEHANNOLEGIUSTE COMPETENZE RISPETTO DELLE REGOLE? POSSONO ESSERE RISPETTATE SOLO DA PERSONE CHE HANNO LE GIUSTE COMPETENZE CONTROLLO EFFICACEDELRISPETTODELLEREGOLE? POSSONO ESSERE CONTROLLATE SOLO DA PERSONE CHE HANNO LE GIUSTE COMPETENZE DEFINIZIONE DELLA COMPETENZA La competenza è la capacità dimostrata di applicare conoscenze ed abilità. http://www.newsliftletter.it/ Pagina 84 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 PERCHÉ L’IMPORTANZA DI VALUTAZIONI COMPETENTI A FAVORE DI UNA SOCIETÀ CIVILE? Chi Valuta dichiara al richiedente della valutazione la conformità che ha rilevato, ma soprattutto a tutte le altre parti interessate (i terzi: produttori, entità governative, consumatori, ecc.). Perché una valutazione errata produce effetti negativi sulla collettività? Due dei principali effetti negativi sono: 1. Concorrenza sleale nei confronti dei produttori conformi; 2. Prodotti (beni, servizi e processi) non conformi generano danni agli utenti finali (collettività). DA DOVE SIAMO PARTITI DOVE STIAMO ANDANDO????????? http://www.newsliftletter.it/ Pagina 85 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 86 NewsLiftLetter http://www.newsliftletter.it/ Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Pagina 87 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Convegno CONVALIDO – UNION: “La responsabilità dell’amministratore nella scelta dell’ON/OA” 18 ottobre 2012 - MADE EXPO 2012 - FIERA MILANO S. Schmidt – L. Thione – S. Sciancalepore – V. Iacuzio – V. Correggia Stand UNION http://www.newsliftletter.it/ Pagina 88 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 Aurora Rambaldi Made Expo – Segreteria UNION http://www.newsliftletter.it/ Pagina 89 NewsLiftLetter Anno XIV n. 10 – OTTOBRE 2012 www.union-associazione.net UN.I.O.N. [email protected] Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati 00144 Roma – Sergio Forti, 20 Segreteria cell. 335 1004160 Tel 06/87694103 Fax 06/622.040.11 – 06/87696538 ORGANISMI NOTIFICATI di Direttiva Ascensori 95/16/CE (Dpr 162/99), Direttiva Macchine 2006/42/CE (D.Lgs 17/2010) e PED 97/23/CE (DL 93/2000) ORGANISMI ABILITATI Verifiche Impianti Elettrici Messa a Terra (Dpr 462/01) E SOGGETTI AUTORIZZATI al DM 11.04.2011 Attrezzature di Lavoro Autor Art.71 Notif.ni PIEMONTE A. & C. srl – Strada del Drosso, 128/23 – 10135 Torino BOREAS srl – Via Sant’Ottavio, 43 – 10124 Torino McJ srl – Via Sant’Ottavio, 43 – 10124 Torino OCERT srl – Via Spalato 65/B – 10141 Torino Certificazioni e Collaudi srl – Via Orfanotrofio, 25 13900 Biella *G.E.S.A. Sas – C.so Peschiera 238 - 10139 Torino 462 462 462 71 162 71 162 Telefono 011-3473681 011-3273632 011-8174896 011-8174896 011-3191611 Telefax E-mail 011-3273633 [email protected] 011-5692074 011-5692074 011-3804222 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] PED 71 015-8353451 015-29142 462 71 011-3701411 011-3701436 462 71 [email protected] LIGURIA TECNICA srl – Via A. Volta, 14 – 18038 Sanremo IM LOMBARDIA C.S.D.M. srl – Via E. Caviglia, 3 – 20139 Milano MI I.C.T. srl – Via A. Catalani, 68 – 20131 Milano MI SICAPT srl – Via Palestro, 20 – 23900 Lecco Q.S.M. srl – Via d. Rimembranze, 11 – 26020 Madignano CR VERIGO srl - Via A. Stradivari, 3 - 20833 Giussano MB SEVEN srl – V.le H.Dunant,6–46043 Castiglione dStiviere MN ECC srl – P-za Giovine Italia, 4 – 21100 Varese ECS srl – Via Solferino, 7 – 46100 Mantova VERIT srl – Via G. Oberdan, 12A – 25014 Castenedolo BS *T-System Srl – P.a d. Stazione, 5A 22073 Fino Mornasco CO VENETO 462 462 17 462 462 462 462 462 462 162 0184-506492 0184-540731 162 162 162 02-56816188 02-26142902 0341-353721 0373-658430 0363-51309 0376-847331 0332-1800100 0376-288510 030-3546580 031-891267 02-56818575 02-26142904 0341-371327 0373-650371 0363-51309 0376-840921 0332-1800101 0376-287104 030-5100070 031-4039569 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] 162 71 71 [email protected] VERIFICHE INDUSTRIALI srl – Via Buzzaccarini, 35 – 35124 Padova PD 462 162 049-680046 049-8808081 [email protected] C.T.E. Certificazioni srl – Via Monte Sabotino 12/b – 35020 Ponte San Nicolò PD 462 162 049-635551 049-8987317 [email protected] *Veneta Engineering Srl – Via Lovanio, 8 – 37135 Verona 462 71 17 162 045-8200948 045-8201982 [email protected] I. & S. srl – Via Marie Curie, 17 – 39100 Bolzano 462 71 17 162 0471-301611 0471-326266 [email protected] ISIEI Sas – Via Alpe Adria, 63 - 33049 S.Pietro Natisone UD 462 0432-717225 0432-717633 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] ALTO ADIGE FRIULI-VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA ICEPI spa – Via Paolo Belizzi, 29/33 – 29100 Piacenza VERICERT srl – Via S. Cavina, 19 – 48100 Ravenna SOVIT srl – Via Venezia, 195 – 43100 Parma *Eco Certificazioni Spa – Via Mengolina, 33 – 48018 Faenza 462 PED 462 PED 462 462 PED 71 17 17 162 162 0523-609585 0544-501951 0521-775915 0523-591300 0544-467220 0521-791314 17 162 0546-624911 0546-624922 162 06-52246324 06-52247268 0823-466717 02-700402869 LAZIO I.N.C.S.A. srl – Via M. Peroglio, 15/15-A– 00144 Roma CAMPANIA MA.DE. Engineering srl – Via S. Luca, 2 – 81020 Casapulla CE S.I.C. srl – Via Luigi Guercio, 353 – 84134 Salerno SA I.N.V. Istituto Nazionale di Verifiche srl – Via Brambilla, 27/B – 80053 Castellammare di Stabia NA C.M.L. Verifiche srl – Via Domenico Morelli, 49 – 80021 Afragola NA * VIS Srl – Via Paradisi snc – 82010 Ceppaloni BN CALABRIA Safety Systems srl – Via G. Falcone, 22 – 87100 Cosenza 462 462 462 162 [email protected] 089-2756576 089-2751642 [email protected] 081-3914735 081-8739521 [email protected] 162 081-8602781 081-8602781 [email protected] 162 081-2319820 081-7440106 [email protected] 462 462 [email protected] 462 71 162 EMQ-DIN srl – Via Duomo, 6 - 70033 Corato BA E.Q.M. srl – Via V. Calo’, 63 – 74023 Grottaglie TA 462 462 71 162 162 080-3588849 099-5610092 080-3588849 0995610092 [email protected] [email protected] OEC srl – Via Acquavena, 20 – 98048 Spadafora ME 462 162 090-9941695 090-9920872 [email protected] Automatos srl – Via Tuveri, 25 – 09129 Cagliari CA 462 070-2341315 1786065800 [email protected] PUGLIA SICILIA SARDEGNA Sistemia SpA – Via Valadier, 42 – 00193 Roma * aQcert Srl – Mascherino, 8/A – 40128 Bologna * Organismi nuovi (iscritti nel 2012) http://www.newsliftletter.it/ ASSOCIATI A LATERE 0984-483757 0984-483757 06-42016117 051-374437 06-42011549 051-0822413 [email protected] [email protected] [email protected] Elenco aggiornato a tutto al 30/10/2012 Pagina 90