LUX VIVENS Suoni di Luce Vivente Meditazione in musica per soprano, voci femminili, campane di cristallo di rocca e light performer Musiche di S. Hildegard von Bingen (Böckelheim 1098 – Rupertsberg 1179) “… attraverso le cose visibili e temporali si manifestano quelle che sono invisibili ed eterne"(S. Hildegard von Bingen) “…vedo all'interno di questa luminosità un'altra luce, che chiamo 'Luce Vivente'. Non so dire quando e come io la veda; ma, allorché la vedo, si allontanano da me tristezza e dolori…”(S.Hildegard von Bingen) “... il corpo in verità è il vestito dell'anima, che ha una viva voce, e perciò è giusto che il corpo attraverso la voce canti con l'anima lodi a Dio..."(S.Hildegard von Bingen) 1 - IL PROGETTO ARTISTICO: LUX VIVENS - Suoni di Luce Vivente - è un singolare concerto per soprano e campane di cristallo. Il progetto artistico – musicale Lux Vivens rappresenta un percorso che cerca di essere fedele ai testi e alle musiche nel loro spirito e significato più profondo, utilizzando un approccio antico e moderno, sia nella scelta degli strumenti di sostegno alle voci che nell' uso e trattamento delle voci stesse. Il punto di forza e di novità di Lux Vivens sta nel saper attingere e coniugare quanto di più autentico ed espressivo appartiene alle melodie di S. Hildegard von Bingen, riproponendo sotto forma di meditazione in musica una nuova e toccante realizzazione delle sue antifone e dei suoi responsori, attraverso il connubio e l’inedita fusione di voce/voci e campane di cristallo di rocca. La forza espressiva del canto e il magnetismo degli armonici delle campane di cristallo di rocca contribuiscono a liberare tutto il fulgore di cui queste musiche sono intrise, coniugando la consapevolezza universale di salute, prosperità, di bellezza e di amore verso il Divino e verso il Creato. 2 - IL PUBBLICO: Un nuovo modo di sentire la musica, per un Ben - Essere ritrovato. Riproporre musiche appartenenti a un passato così lontano, rappresenta il pretesto per ricreare uno spazio presente di fruizione, in cui il pubblico è invitato a ritrovare la capacità naturale di abbandonarsi alla riscoperta dei propri stati emozionali, in un fluire senza tempo e senza storia, grazie al potere evocativo dell’ ancestrale mondo sonoro di Hildegard von Bingen, sensibilissima monaca visionaria medioevale, filosofa, studiosa di medicina naturale e compositrice di testi e musiche sublimi. I partecipanti sono guidati lungo un percorso di ispirazione che possa consentire loro di scoprire l'aspetto unificatore del proprio centro psicofisico, grazie all' originaria funzione guaritrice della musica, nata come veicolo spirituale, mezzo riequilibrante delle energie sottili di ognuno. Ciascuno è invitato a ricercare e focalizzare la propria essenza emotiva ed espressiva, con l'obiettivo di riconoscersi canale tra cielo e terra, una piccola ma potente antenna inserita nell'infinita rete delle connessioni umane e universali, lasciando che la sua sensitività diventi totale, pronta ad accogliere bagliori di Dio. Durante l’esecuzione, il fruitore, “avvolto a livello percettivo da un triangolo sonoro”, si dispone al centro di un suo spazio vuoto, seduto o sdraiato e può lasciarsi andare in una graduale presa di coscienza di sé in relazione al mondo che lo circonda, permettendo alla musica di agire e vibrare in tutto il suo essere e il suo modo di sentire. 3 - I CRISTALLI PER HILDEGARD VON BINGEN: Hildegard von Bingen, attenta indagatrice e studiosa della realtà fisica, creò continui parallelismi tra spirito e materia, quali figli di un’unica matrice e già quasi 1000 anni fa insegnava la scoperta del proprio sé, del proprio centro di coscienza, in relazione al tutto (olos). L’uomo rispecchia la regolarità del cosmo in tutte le sue condizioni. Tutto ciò che esiste nell’ordine di Dio è collegato reciprocamente e unito indivisibilmente a Dio. Hildegard scopre e svela la presenza di Dio in ogni cosa, che è unita da un unico filo messo in moto da quella “energia suprema”, da quella “forza miracolosa” che è la Vita. Hildegard von Bingen studiò le proprietà delle piante e delle pietre sostenendo che le virtù terapeutiche della natura non agissero solo sul corpo, ma anche sull’anima e sulla mente. In un trattato (De lapidibus), Hildegard osserva che i cristalli (contenendo grande calore e umidità, essendo formati da acqua fossile che si concretizza con la sabbia di silice, secondo determinate condizioni di pressione atmosferica, temperatura ed energia) scaldati o inumiditi, liberano energie curative, innescando i misteriosi processi che si svolgono nella complessa struttura cristallina delle pietre preziose. In particolare il cristallo di rocca secondo Ildegarda ha il potere di elevare la coscienza spirituale di ognuno verso il Divino. 4 - Il CRISTALLO DI ROCCA: Il richiamo per la realizzazione di questo progetto artistico è stato guidato anche dalla forza di un cristallo di rocca (concretizzazione di quarzo cristallino antichissima rinvenuta nell’antro di una montagna). Secondo alcuni studiosi di medicina psicosomatica, i cristalli di rocca stimolano le percezioni superiori dell'anima, risvegliano la coscienza spirituale, aiutano a bilanciare e ad irradiare le energie positive, amplificando l'energia del pensiero positivo e purificando i corpi sottili. 5 - LE CAMPANE DI CRISTALLO DI ROCCA E GLI ARMONICI CHE CURANO: Le campane di cristallo di rocca sono costruite con la più alta qualità di quarzo puro. Sono strumenti dagli armonici che incantano, trasformano e attraggono continuamente con una forza arcana. La struttura interna a spirale e la forma arrotondata contribuiscono a fare in modo che le campane di quarzo cristallino producano, attraverso la loro vibrazione armonica, un suono multidirezionale, che circonda, attraversa e fa vibrare, percorrendo tutto il corpo come un fluido magnetico, creando la sensazione di un massaggio delicato, che porta gradualmente in uno stato di estasi, stimolando così uno stadio di meditazione profonda. 6 - L’ “ECO DELL’ARMONIA DELLE SFERE CELESTI”: Hildegard von Bingen, monaca benedettina tedesca tra le figure mistiche più rilevanti del medioevo europeo, compose la maggior parte delle sue opere musicali tra il 1151 e il 1158 e le raccolse, ad uso liturgico del suo convento, nel libro "Symphonia harmoniae caelestium revelationum" (Sinfonia dell'armonia delle rivelazioni celesti). Con questo titolo Hildegard volle rendere nota l'origine divina della sua ispirazione e il concetto della musica come massima forma di inno di lode alla Creazione, in quanto “eco dell' armonia delle sfere celesti”, in costante rapporto con l’ armonia intima dell’essere umano. L' anima umana, secondo Hildegard, è sinfonica (symphonialis) e questa caratteristica si esprime sia nell' accordo tra anima e corpo, che nel fare musica. La musica, espressa attraverso il canto e gli strumenti è celeste e terrestre insieme. Il linguaggio poetico e musicale di Hildegard è ricco di liriche invenzioni e i suoi canti sono caratterizzati da immagini e associazioni originali, che la rendono compositrice assolutamente unica e riconoscibile nel suo genere e nella sua epoca. 7 - IL PROGRAMMA: Nel corso della meditazione in musica Lux Vivens vengono eseguiti 9 brani musicali, 7 antifone e 2 responsori. Il programma è costituito da 3 sezioni che comprendono 3 brani musicali ognuna, che sviluppano le seguenti tematiche: 1 - IN LODE ALLA SCINTILLA CREATRICE PRIMIGENIA E ALL’AMORE ASSOLUTO DI CUI OGNI COSA E’ INTRISA 2 - IN LODE AL FULGORE DELLA BELLEZZA PURISSIMA E IMMACOLATA 3 - IN LODE ALL’AURORA, FONTE DELL’ENERGIA VITALE CHE HA RADICI NEL SOLE Alla fine di ogni sezione avviene un minuto di buio e silenzio. Lux Vivens si struttura come una vera e propria meditazione spirituale in musica, che sfrutta tutte le possibilità espressive delle melodie sacre di Hildegard von Bingen, in relazione ad alcune prassi esecutive dell'epoca, sfruttando in tutta la sua ampiezza sonora l’ acustica degli ambienti, con le sue eco e i suoi riverberi. Ritualizzare dal punto di vista visivo la proposta musicale è il frutto di un profondo sentire di natura mistica e religiosa. La cerimonialità delle entrate, le disposizioni delle voci così come degli strumenti, la scelta dei movimenti lenti e delle luci morbide delle candele così come gli abiti bianchi realizzati consultando l'iconografia dell'epoca, oltre che a corrispondere con quello che era il contesto in cui questa musica è nata, sono il risultato di uno sforzo di immedesimazione nel clima della proposta e non una forma di teatralizzazione gratuita ed esteriore. Considerando che anticamente non esistevano le linee di demarcazione fra chi faceva musica e chi ne fruiva, i partecipanti sono invitati a vivere la meditazione in musica nello spazio e nella posizione più ispirata e confacente per ognuno. Vengono riproposti segni e antiche simbologie drammaturgiche cristiane (il numero 3, il triangolo, l’acqua, il velo bianco) legate al rito. Il numero 3 è il numero Divino per antonomasia, numero della Creazione. Il triangolo equilatero è il simbolo della perfezione divina e dell’armonia universale. L’acqua è il simbolo scelto da Gesù Cristo per il lavacro sacramentale dei peccati (Battesimo). Il velo bianco sta a simboleggiare, nell’iconografia cristiana. I catecumeni, i neo-battezzati provenienti dal paganesimo, vestivano una veste bianca per otto giorni, dal Sabato Santo alla domenica in albis. In corredo alla meditazione in musica Lux Vivens è prevista la stampa di un elegante libretto, che contiene il programma di sala, i testi dei canti, il significato del progetto artistico - musicale e le note storico - filosofiche - musicologiche. 8 - I LUOGHI più adatti per una rappresentazione: Antica Pieve. Chiostro o chiesa di un convento. Una grande cattedrale Un eremo naturale Una grande piazza Luoghi di culto antichi (templi greci o romani) 9 - NOTE DI REGIA ED ESIGENZE TECNICHE : a) LO SPAZIO: Per la realizzazione del concerto “Lux Vivens”, necessita un grande spazio vuoto (minimo 20 m x 30 m), possibilmente riverberante, dove poter ricreare “un triangolo sonoro” oppure un grande spazio all’aperto (in questo caso il suono viene amplificato e i riverberi prodotti artificialmente) b) LE 33 CAMPANE DI CRISTALLO: Ai vertici del triangolo vengono disposte su appoggi trasparenti, 3 sezioni di campane di cristallo, per un totale di 33, di dimensione e di altezza variabile (il diametro di ognuna varia da 60 cm a 20 cm). La sezione più grave viene disposta ad est, le altre due sezioni ad ovest, quella intermedia, di fronte a quella più acuta. La trentatreesima campana di cristallo, un SI naturale da 60 cm di diametro, viene collocata a terra, al centro della scena, riempita d’acqua e la stessa, “dinamizzata” dall’energia e dagli armonici del concerto, viene distribuita ai partecipanti alla fine del concerto, come segno di purificazione. c) GLI ESECUTORI: I 3 suonatori di campane, con abiti monacali bianchi, si dispongono all’interno della loro sezione di campane (acuta, media, grave). Le 3 voci femminili, con abiti monacali bianchi, sono disposte ai vertici, ognuna davanti alla sua sezione di campane corrispondente. Esse rappresentano l’”alter ego vocale” delle campane di cristallo di rocca e dialogano con la voce principale, posta al centro del “triangolo sonoro”. Il soprano, la voce principale, con abito monacale bianco sontuoso, posta al centro, canta direzionando in senso circolare il suo canto. d) GLI ALLESTIMENTI SCENOTECNICI Intorno alla voce principale vengono disposte alcune stuoie nere, sulle quali una parte del pubblico può scegliere di avvolgersi a suo piacimento in un telo bianco fornito dall’organizzazione e fruire del concerto sdraiandosi. Gli altri partecipanti possono ascoltare la meditazione in musica seduti in modo convenzionale, oltre il “triangolo sonoro”. e) IL LIGHT PERFORMER Sono necessarie prese di corrente 220 - 380 watt. Il light performer utilizza la luce naturale delle fiaccole e delle candele e con la luce artificiale scolpisce le forme e i dettagli archittettonici del luogo. Caratterizza inoltre le 3 sezioni e i vari momenti della meditazione in musica scolpendo nell’aria varie forme luminose e rendendo partecipi con bagni di luce colorata gli esecutori e i fruitori, utilizza il colore con tutte le sue sfumature, secondo la concezione filosofica di s. Ildegarda. Rosso, il fulgore dello spirito, la caritas divina, il chiarore della luce vivente. Blu, la dimensione spazio temporale in cui l’uomo è chiamato ad agire come mediatore tra il cielo e la terra, l'umano e il divino. Verde, la viriditas, la forza vitale che vivifica gli esseri creati. Il bianco, il luogo in cui si compie la congiunzione degli opposti e che genera l'armonia dell'essere. 10 - LA DURATA: 1 ora circa 11 - L’IDEAZIONE E LA DIREZIONE ARTISTICA: Patrizia Maranesi alias Julia Berger www.juliaberger.it 12 - IL GRUPPO VOCALE – STRUMENTALE “LUX VIVENS” si è formato all’interno dell’ Associazione omonima, fondata e diretta da Patrizia Maranesi, con l’intento di divulgare le musiche di Hildegard von Bingen, monaca benedettina tedesca del XII secolo, nel corso di un progetto speciale: Lux Vivens – Suoni di Luce Vivente, una meditazione in musica per soprano, 3 voci femminili e 3 percussionisti alle campane di cristallo di rocca. 13 - L’ASSOCIAZIONE LUX VIVENS – Suoni di Luce Vivente si prefigge di trasmettere, ampliare e rendere fruibile la conoscenza di opere musicali, testi artistici, religiosi, filosofici, letterari in relazione alla metafisica della luce, riscoprendo l’ antico patrimonio rituale cristiano e riproponendo la ricostruzione storica di antiche feste sacre e profane di varie epoche e tradizioni. L’ Associazione LUX VIVENS cerca di identificare e rendere accessibili i templi artistici e naturalistici che custodiscono il fascino della Bellezza senza tempo, valorizzandone l’anima più profonda e autentica. Per raggiungere i suoi scopi, l’Associazione si avvale della collaborazione di vari musicisti, artisti e studiosi con competenze specifiche in ogni settore di riferimento e si propone con vari organici, in relazione alle necessità di ogni produzione artistica. L’ Associazione LUX VIVENS promuove varie attività e in particolare: - percorsi di meditazione e antichi cerimoniali sacri; - percorsi multisensoriali dove sia protagonista anche la cultura della luce, come espressione di comunicazione e filo conduttore per la valorizzazione del patrimonio culturale - artistico – musicale, architettonico e paesaggistico; - attività musicali e didattiche: concerti, lezioni - concerto, spettacoli musicali e teatrali, seminari, corsi, convegni e conferenze; - rassegne, Itinerari musicali e olistici in luoghi di interesse storico, artistico, religioso e naturalistico. In occasione del Solstizio d’ Estate 2010, l’Associazione Lux Vivens ha inaugurato e promosso la I Edizione della rassegna FIAT LUX, Itinerari di Musica Antica per la Mente, il Corpo e lo Spirito, Franciacorta e dintorni; ha prodotto l’incisione del suo I CD “Lux Vivens - Suoni di Luce Vivente” e curato la pubblicazione del I Saggio “Annunzio del Sole che sorge”. Associazione LUX VIVENS – Suoni di Luce Vivente www.luxvivens.it [email protected] Via IV Novembre, 12 – 25038 ROVATO (BS) Tel e fax +39 030 7721387 – cell. +39 3397605155 - +39 3347765797