SETTORE VIGILANZA
CORPO DI POLIZIA LOCALE
COSTITUZIONE CORPO DI POLIZIA LOCALE DELLA PROVINCIA
Costituzione del Corpo di Polizia Locale
La Provincia è titolare delle funzioni di Polizia
2009, n. 9 “Disposizioni in materia di politiche
che, nello specifico, all’art. 10/c.1, stabilisce
funzioni di Polizia Locale, ad istituire il
l’organizzazione e il funzionamento.
Locale ai sensi della Legge Regionale 29 aprile
di sicurezza e ordinamento della Polizia Locale”,
che la Provincia è tenuta, per l’esercizio della
Corpo di Polizia Locale regolamentandone
Con deliberazione consiliare n. 32 del 16/07/2010 è stato istituito il Corpo di Polizia Locale
della Provincia di Pordenone ed è stato approvato il relativo Regolamento, che, nel rispetto
della legislazione summenzionata e delle altre norme nazionali e regionali in materia di Polizia
Locale, ne disciplina l’organizzazione, la struttura e le funzioni.
La costituzione del Corpo di Polizia Locale della Provincia di Pordenone è un grande traguardo
conseguito nell’anno 2010, un obiettivo di notevole valenza programmatica.
Il nuovo organigramma della Polizia Locale, reso operativo secondo quanto stabilito dallo
specifico Regolamento Provinciale, è articolato in tre unità operative, definite nuclei, con
funzioni distinte per materie specialistiche:
- Nucleo operativo di vigilanza ambientale e territoriale;
- Nucleo operativo di vigilanza ittico-venatoria e territoriale;
- Nucleo operativo amministrativo.
La revisione dell’assetto organizzativo del Settore Vigilanza è l’inizio di un percorso teso al
miglioramento della sua organizzazione interna ed anche del suo modo di rapportarsi con il
cittadino. Questo nuovo assetto, unitamente alla dinamica organizzativa del Corpo, risponde
all’esigenza primaria di erogare servizi contraddistinti da una migliore gestione delle risorse
umane e tecniche.
Attività regolamentare
L’attività regolamentare del Servizio ha portato all’approvazione, da parte degli Organi
competenti, del “Regolamento del Corpo di Polizia Locale della Provincia di Pordenone” con il
quale è stato disciplinato il funzionamento del Corpo. Successivamente si è provveduto
all’integrazione del succitato Regolamento allo scopo di adeguarlo al quadro normativo
regionale, apportando altresì alcune importanti modifiche finalizzate alla semplificazione delle
procedure ed al miglioramento della funzionalità del Servizio.
E’ stato inoltre approvato il “Regolamento per la disciplina dell’armamento del Corpo di Polizia
Locale della Provincia di Pordenone”, predisposto in sostituzione del precedente allo scopo di
adeguarlo al quadro normativo regionale e di renderlo compatibile con le nuove esigenze del
Corpo.
Competenze Nuclei Operativi
Nel corso dell’anno 2010, a seguito della riorganizzazione della struttura dell'Ente, sono state
ricomprese nel Settore Vigilanza le attività della vigilanza ittico-venatoria e della vigilanza
ambientale. Il miglioramento dell’organizzazione interna, realizzato successivamente con
l’individuazione dei tre Nuclei operativi, è finalizzato a perseguire una pianificazione del servizio
efficace, efficiente ed orientata alla soddisfazione dell’utenza.
Nucleo operativo di vigilanza ambientale e territoriale
Il Nucleo operativo di vigilanza ambientale e territoriale è in sintesi preposto allo svolgimento
delle seguenti funzioni:
- attività di polizia amministrativa, ambientale, giudiziaria e di Pubblica Sicurezza;
- rapporti con l’Autorità Giudiziaria;
- accertamenti amministrativi in materia ambientale;
- tutela dall'inquinamento con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti, alle emissioni
in atmosfera, agli scarichi idrici;
- protezione delle bellezze naturali, fatte salve le competenze specifiche degli organi
competenti in materia;
- pronta reperibilità;
- controllo del territorio (attività di collaborazione e supporto con le forze dell’Ordine per
integrare e migliorare l’attività di controllo del territorio);
- vigilare sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze e degli altri
provvedimenti amministrativi emanati dalle competenti Autorità, la cui adozione o
esecuzione sia di competenza dell’Ente;
- vigilare sull’integrità e la conservazione del patrimonio pubblico della Provincia;
- prestare servizi d’ordine, di vigilanza e di scorta;
- collaborare alle operazioni di protezione civile, ai sensi dell’articolo 9 della Legge
regionale 31 dicembre 1986, n. 64 “Organizzazione delle strutture ed interventi di
competenza regionale in materia di protezione civile”;
- collaborare, d’intesa con le Autorità competenti, alle operazioni di soccorso in caso di
pubbliche calamità o disastri, nonché di privato infortunio;
- funzioni di Polizia Stradale ai sensi della normativa vigente;
- servizio di rappresentanza e di scorta del Gonfalone.
Nucleo operativo di vigilanza ittico - venatoria e territoriale
Il Nucleo operativo di vigilanza ittico-venatoria e territoriale è in sintesi preposto allo
svolgimento delle seguenti funzioni:
- attività di polizia amministrativa, giudiziaria e di Pubblica Sicurezza;
- rapporti con l’Autorità Giudiziaria;
- accertamenti amministrativi in materia ittico -venatoria;
- tutela della fauna selvatica, della flora e degli habitat naturali;
- vigilanza sul rispetto delle norme inerenti l’esercizio venatorio;
- coordinamento dell’attività del personale di vigilanza volontaria delle associazioni
agricole, venatorie e di protezione ambientale;
- vigilanza e controlli in materia di pesca nelle acque interne, in materia di funghi, tartufi
e per la tutela dei prodotti del sottobosco;
- prevenzione, controllo e repressione degli illeciti in materia di caccia, pesca
professionale e dilettantistico sportiva;
- pronta reperibilità;
- controllo del territorio (attività di collaborazione e supporto con le forze dell’Ordine per
integrare e migliorare l’attività di controllo del territorio);
attività didattica;
-
-
-
vigilare sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze e degli altri
provvedimenti amministrativi emanati dalle competenti Autorità, la cui adozione o
esecuzione sia di competenza dell’Ente;
vigilare sull’integrità e la conservazione del patrimonio pubblico della Provincia;
prestare servizi d’ordine, di vigilanza e di scorta;
collaborare alle operazioni di protezione civile, ai sensi dell’articolo 9 della Legge
regionale 31 dicembre 1986, n. 64 “Organizzazione delle strutture ed interventi di
competenza regionale in materia di protezione civile”;
collaborare, d’intesa con le Autorità competenti, alle operazioni di soccorso in caso di
pubbliche calamità o disastri, nonché di privato infortunio;
funzioni di Polizia Stradale ai sensi della normativa vigente;
servizio di rappresentanza e di scorta del Gonfalone.
Nucleo operativo amministrativo
Il Nucleo operativo amministrativo è in sintesi preposto allo svolgimento delle seguenti
funzioni:
- attività contabile, contrattuale ed amministrativa;
- gestione amministrativa del personale (ferie, permessi, assenze, turnazione ecc.);
- gestione sito web della Polizia Locale;
- protocollo e gestione degli atti di Polizia Giudiziaria e Amministrativa;
- supporto amministrativo al Comando;
- gestione del materiale sequestrato compresa la gestione di un centro per l’avifauna
sequestrata;
- gestione di fauna selvatica in difficoltà e/o morta, compresa la gestione dei centri di
recupero per il soccorso della fauna;
- formazione del personale.
NUCLEO OPERATIVO DI VIGILANZA AMBIENTALE E TERRITORIALE
L'attività del neo istituito Nucleo di Vigilanza Ambientale e Territoriale mira a un controllo del
territorio dal punto vista degli impatti ambientali determinati dalla gestione dei rifiuti (impianti
di smaltimento, trattamento, recupero), dagli scarichi di acque reflue, sia industriali che
urbane o domestiche e dalle emissioni in atmosfera derivanti dagli insediamenti produttivi
ubicati nel territorio provinciale; l'attività mira anche contrastare episodi di abbandono o di
deposito incontrollato di rifiuti da parte di privati e/o ditte.
A differenza delle polizie locali dei Comuni, l'attività del Nucleo di Vigilanza Ambientale e
Territoriale opera principalmente in contesti più complessi che spesso riguardano impianti
tecnologici di gestione rifiuti, depuratori pubblici e privati e insediamenti produttivi.
I controlli in materia ambientale vengono svolti principalmente d'iniziativa o su richiesta del
Settore Ecologia della Provincia di Pordenone; l'attività viene svolta anche in collaborazione
con altri Enti deputati al controllo ambientale, quali A.R.P.A. F.V.G. e Corpo Forestale
Regionale. Parte dell'attività è riservata all'espletamento di deleghe e richieste di accertamenti
da parte dell'Autorità Giudiziaria.
Gli operatori sono impegnati attivamente
nel preservare e difendere l'ambiente,
mirando alla crescita e allo sviluppo della
coscienza civile all'interno della società,
per un ambiente più a misura d'uomo e
per una migliore qualità della vita.
I sottoriportati dati, relativi alla attività di
vigilanza svolta in ambito ambientale a
far data dal 11/05/2010, data relativa alla
riorganizzazione del Settore, avvalorano
l’efficacia dell’azione intrapresa:
Rilievi presso un abbandono di rifiuti
Attività di polizia amministrativa
- n. 7 accertamento abbandono di rifiuti
- n. 3 accertamenti discariche abusive o depositi incontrollati di rifiuti
- n. 41 accertamenti su impianti di gestione rifiuti
- n. 7 accertamenti spedizioni transfrontaliere – Reg. CE 1013
- n. 1 accertamenti presso insediamenti produttivi per le emissioni in atmosfera
- n. 4 controlli presso depuratori per lo scarico di acque reflue
- n. 1 attività sanzionatoria amministrativa (violazione D.Lgs. 152/2006)
Attività di Polizia Giudiziaria
- n. 9 informative all’Autorità Giudiziaria
NUCLEO OPERATIVO DI VIGILANZA ITTICO-VENATORIA E TERRITORIALE
Gli operatori di vigilanza ittico-venatoria sono conosciuti
per la loro esperienza decennale come “Guardiacaccia” e
si contraddistinguono per la particolare conoscenza del
territorio, delle persone e dei problemi locali connessi con
la gestione della fauna selvatica.
Animati da una grande passione per la natura, offrono
quotidianamente il loro contributo per garantire la
protezione degli animali selvatici e dell'ambiente in
generale.
Gli operatori sono impegnati attivamente nel preservare e
difendere l'ambiente e la fauna, mirando alla crescita e
allo sviluppo della coscienza civile all'interno della società,
per una sempre maggiore sensibilità a favore degli
animali, per un ambiente più a misura d'uomo e per una
migliore qualità della vita.
Un esemplare di Pettirosso, ancora vivo,
impigliato nelle maglie di una rete da uccellagione
Il personale di vigilanza svolge un servizio
distribuito su cinque giorni settimanali di 7 ore e
12 minuti/giorno, che risponde in maniera
soddisfacente alla necessità di poter disporre di
un maggior numero di ore lavorative giornaliere
per singolo turno, al fine di consentire
l’espletamento di attività di Polizia Giudiziaria e
di servizi notturni antibracconaggio.
Di seguito si riportano in sintesi i dati più
significativi relativi all’attività di vigilanza itticovenatoria espletata nel corso del 2010, suddivisi
per singole tipologie d’intervento:
Una pattuglia in attività di osservazione
Processi verbali di accertamento e contestazioni amministrative:
- n. 13 in materia venatoria;
- n. 1 in materia di pesca;
- n. 5 in materia di flora e fauna minore;
- n. 2 in materia di accessi a piste forestali inibite al traffico.
Notizie di reato inoltrate all’Autorità Giudiziaria:
-.n. 20 nei confronti di persone identificate, di cui una arrestata;
- n. 7 contro ignoti.
Esemplari di Muflone abbattuti
illecitamente e relative armi sequestrate
Esemplari di avifauna e relativi
mezzi illeciti di cattura sequestrati
Attività didattica
Il momento della liberazione di un Barbagianni
Nell’ottica della diffusione della cultura faunistica, il
Servizio svolge attività didattica e d’informazione
faunistico-ambientale presso Scuole e altri Enti
interessati in genere alle materie ambientali ed in
particolare al riconoscimento della fauna selvatica ed alla
conoscenza del territorio provinciale.
Lezione in aula
L’attività viene realizzata, su richiesta, attraverso lezioni
teorico-pratiche ed uscite sul territorio provinciale, nel
corso
delle
quali
si
intervallano
momenti
di
apprendimento a momenti di svago e, ove possibile, si
effettuano liberazioni di esemplari di fauna selvatica,
recuperata in difficoltà e riabilitata presso i Centri di
recupero convenzionati con la nostra Amministrazione.
E’ consuetudine lasciare ai partecipanti dei gadget
promozionali di diverso tipo per ricordare la giornata
trascorsa assieme, ad esempio libretti illustrati o
segnalibri.
Si elencano di seguito alcune delle tipologie di corsi
proposti:
- Impariamo a conoscere i Mammiferi;
- Impariamo a conoscere gli Uccelli;
- Impariamo a conoscere i segni di presenza degli
animali selvatici;
- Differenza tra caccia e bracconaggio: i mezzi vietati;
- Il poliziotto della Provincia: chi è e che cosa fa;
- Il letargo degli animali selvatici;
- Allevamento in cattività della fauna selvatica.
Incontri “ravvicinati” con
l’avifauna selvatica riabilitata
Al fine di sensibilizzare i bambini fin dai primi anni d’età ai
temi del rispetto dell’ambiente, è stato realizzato un libretto
sul riconoscimento degli uccelli selvatici della nostra Regione,
con foto messe a disposizione dal personale di vigilanza. Lo
stesso viene lasciato, durante le varie iniziative didattiche, al
pubblico più giovane.
Nell’anno 2010 l’attivita’ didattica ha coinvolto oltre le 500
persone, comprese 21 classi di scuole primarie.
Libretto realizzato per gli alunni
della Scuola Primaria
Rabbia silvestre
Anche nell’anno 2010, la repentina diffusione della
rabbia silvestre ha richiesto un notevole
impegno da parte del personale di vigilanza
provinciale, teso ad impedire il diffondersi della
malattia, nonchè a preservare la salute pubblica.
In sinergia con le Autorità competenti (Regione,
Azienda Sanitaria ed Istituto Zooprofilattico delle
Venezie), sono state individuate le linee guida
comuni anche al fine di dare corrette ed univoche
informazioni alle numerose richieste pervenute da
parte di un’utenza allarmata dalla situazione
contingente.
Il personale di vigilanza ha proceduto alla
puntuale verifica del rispetto dei provvedimenti
adottati dalle Autorità Sanitarie da parte dei
soggetti interessati, tra cui cacciatori, allevatori,
pastori, proprietari e detentori di cani, ecc. Gli
operatori hanno gestito diversi casi in cui vi era la
presenza di volpi vive “sospette”, intervenendo
direttamente con risoluzioni efficaci.
Esemplare di Volpe
Sinistri provocati dalla fauna selvatica alla circolazione stradale
Il personale di vigilanza interviene anche in
occasione dei sinistri provocati dalla fauna
selvatica alla circolazione stradale, occupandosi
sia del recupero, sia della gestione degli animali
investiti,
fornendo
inoltre
le
opportune
indicazioni all’utenza interessata all’eventuale
richiesta di indennizzo.
Investimento di un Capriolo
ESEMPLARI DI FAUNA SELVATICA
RECUPERATA MORTA
Nell’anno 2010 su un totale di 278 recuperi di
fauna selvatica morta, 139 hanno riguardato
esemplari investiti da autoveicoli, mentre su un
totale di 238 recuperi di fauna selvatica viva,
ben 32 sono risultati investiti da autoveicoli e
sono stati successivamente ricoverati presso i
Centri di recupero per la loro riabilitazione.
ES EM P L A R I D I FA U N A S ELVA TI C A
R EC U P ER A TI I N D I FFI C OLTA '
13%
50%
50%
87%
n. 139 esemplari recuperati morti in conseguenza ad
incidente stradale
n. 32 esemplar i r ecuper at i in dif f icolt à in conseguenza ad
incident e st r adale
n. 139 esemplari recuperati morti per altre cause
n. 206 esemplari r ecuper at i in dif f icolt à per alt r e cause
Centri di recupero per il soccorso della fauna selvatica in difficolta’
Il Corpo di Polizia Locale della Provincia di
Pordenone gestisce, in convenzione con un
Ente pubblico e privati, tre Centri, uno per il
recupero dell'avifauna in difficoltà, uno per il
recupero dei mammiferi selvatici in difficoltà
ed uno per l'avifauna sequestrata.
Il personale della vigilanza interviene per il
recupero ed il trasferimento degli animali
selvatici presso le strutture di questi Centri e
si occupa, inoltre, della destinazione definitiva
della fauna riabilitata e/o eventualmente
morta.
Caprioli all’interno del Centro recupero mammiferi
In queste strutture vengono curati e riabilitati,
perché feriti, malati, debilitati o comunque
esposti
a
grave
pericolo
perché
non
autosufficienti, uccelli e mammiferi di ogni
specie, appartenenti alla fauna selvatica
autoctona.
Lo scopo principale dell'istituzione di questi
Centri è quello del reinserimento in natura
degli animali riabilitati.
Alcuni caprioli e un camoscio all’interno
del Centro recupero mammiferi
Del servizio di cura e di riabilitazione della
fauna selvatica, garantito dal personale
esperto dei Centri convenzionati con la
Provincia,
usufruiscono
anche
il
Corpo
Forestale Regionale, le Polizie Locali dei
Comuni, le Forze di Polizia ed i privati, i quali
autonomamente recapitano, nel rispetto della
normativa
vigente,
presso
le
strutture
suddette, la fauna bisognosa di cure.
Uno degli aspetti più gratificanti dell’azione di
recupero che la Provincia di Pordenone svolge
nei confronti della fauna selvatica in difficoltà
è sicuramente il momento in cui gli animali
riabilitati vengono reimmessi in libertà.
Il personale di vigilanza provinciale da anni
cerca di far coincidere queste liberazioni con
la presenza di pubblico, al fine di far
comprendere l’importante funzione svolta
dalla Provincia in materia di protezione della
fauna selvatica.
Liberazione di due esemplari di Camoscio
Nel sottolineare la valenza etica di questa attività, si evidenzia l’impegno
dall’Amministrazione in questo ambito, riportando di seguito i dati dell’attività svolta:
profuso
CENTRO RECUPERO AVIFAUNA SEQUESTRATA
Esemplari ricoverati nell’anno 2010
82
(di cui 14 recapitati da Polizia Locale Provinciale e 68 da Corpo Forestale Regionale)
Esemplari liberati nell’anno 2010
50
(di cui 47 rinvenuti nell’anno 2009 e 3 ricoverati nell’anno 2010)
CENTRI RECUPERO FAUNA E AVIFAUNA IN DIFFICOLTA'
Esemplari ricoverati nell’anno 2010
238
(recuperati da Polizia Locale Provinciale, Corpo Forestale Regionale e privati)
Esemplari liberati nell’anno 2010
81
(di cui 74 liberati tra quelli recuperati nel 2010 e 7 liberati tra quelli recuperati nel 2009)
Formazione professionale
Per l’anno 2010, anche in considerazione della riorganizzazione del Settore, è stato di
fondamentale importanza proseguire con la riqualificazione di tutto il personale dando grande
risalto alla formazione, all'aggiornamento ed alla specializzazione dello stesso. Il Servizio ha
aderito al programma di formazione, interamente finanziato dalla Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia, nel cui contesto sono stati individuati i seguenti “moduli formativi” a cui il
personale partecipa sulla base di turni programmati:
-
-
corso
corso
corso
corso
di
di
di
di
formazione
formazione
formazione
formazione
guida sicura;
addestramento al tiro;
difesa personale;
tecniche operative del controllo su strada.
Le materie operative del piano di formazione, già presenti nel programma della Scuola
Regionale di Polizia Locale, sono state implementate con altre di specifico interesse, per cui
sono stati attivati dei corsi su diverse tematiche di stretta pertinenza professionale, con
argomenti indirizzati concretamente all'attività cui lo stesso è principalmente destinato, idonei
a favorire e ad accompagnare i programmi operativi del Settore.
Sicurezza del territorio
Pattugliamento nei parchi cittadini
La Provincia ha concorso alle politiche sulla sicurezza ed al presidio del territorio anche
attraverso il Corpo di Polizia Locale, quale risposta efficace al maggior bisogno di sicurezza
sociale avvertito dai cittadini.
Il potenziamento del presidio del territorio, coordinato, ha visto il personale di vigilanza
provinciale impegnato in molti servizi congiunti in sinergia con le altre Forze di Polizia, con la
conseguente maggiore presenza di pattuglie sul territorio, anche urbano, con particolare
attenzione al controllo di spazi verdi e di “incontro” dove è più probabile che si verifichino
attività illecite e/o situazioni di pericolo.
La Polizia Locale, svolgendo attualmente il ruolo di “Forza” aggiunta al servizio del cittadino,
è un importante strumento a disposizione dell’utenza stessa in tutti quegli spazi pubblici del
territorio provinciale in cui vengono svolte le normali attività quotidiane: la sola presenza
della Polizia sul territorio funge da azione deterrente per la prevenzione di episodi di
microcriminalità.
L’obiettivo che ci si pone è quello di trasmettere al cittadino la sensazione di potersi muovere
ed interagire in spazi protetti e sicuri, così da favorire le relazioni sociali per un’ordinata e
civile convivenza, promuovendo nel contempo un avvicinamento sereno e fiducioso
dell’utenza agli operatori di Polizia.
Servizio di scorta al Gonfalone
Il servizio di scorta d’onore al Gonfalone della
Provincia
viene
effettuato,
in
occasione
di
commemorazioni
e
manifestazioni,
da
tre
appartenenti al Corpo di Polizia Locale in alta
uniforme.
Anche l’abbigliamento e, in particolare, la divisa
indossata è una forma di comunicazione, un tacito
ma esplicito messaggio lanciato verso l’utenza che
costituisce un importante elemento di distinzione tra
le varie Forze dell’Ordine operanti sul territorio.
Anche la Polizia Locale della Provincia di Pordenone
ha un’uniforme che contraddistingue il suo
personale. Naturalmente, a seconda del servizio
svolto, del grado e delle mansioni attribuite, esistono
alcune varianti dell’uniforme stessa.
Servizio di scorta al Gonfalone
Protezione civile
Nei giorni 31 ottobre, 1 e 2 novembre 2010, intense
precipitazioni hanno interessato diverse zone del Friuli
Venezia Giulia: particolarmente colpite sono risultate
la zona del Pordenonese e dell’Alta Valcellina.
In questa circostanza, alcune pattuglie della Polizia
Locale si sono alternate per offrire, alle autorità
competenti, la propria collaborazione nell’opera di
soccorso alla popolazione, in particolare nel comune
di Pasiano di Pordenone dove parecchi volontari e
squadre dei Vigili del Fuoco erano attivate per
prosciugare scantinati e ripristinare la viabilità.
Fiumi Meduna e Sentiron esondati nel
territorio del Comune di Prata di Pordenone
(novembre 2010)
Questo è l’inizio di un impegno degli operatori della
Polizia Locale della Provincia di Pordenone nel campo
degli interventi di Protezione Civile. L’Amministrazione
intende promuovere la formazione e l’aggiornamento
del personale in questo ambito al fine di acquisire una
base comune di conoscenze e modalità operative
specializzate, che consentiranno di poter operare in
modo ottimale nelle diverse situazioni di emergenza
sempre più complesse che richiedono una crescente
competenza e professionalità.
Nuova sede del Corpo di Polizia Locale
Gli uffici del Corpo di Polizia Locale saranno trasferiti negli spazi un tempo occupati dal
Provveditorato agli Studi di Pordenone. I lavori di riadattamento prevedono alcuni interventi in
materia di sicurezza, totalmente finanziati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel
contesto del programma di finanziamento in materia di politiche di sicurezza.
L’apertura della nuova sede, nel cuore della città, significa più vicinanza alla popolazione ed è
un passo importante in quel percorso d'incremento della sicurezza dei cittadini intrapreso
dall’Amministrazione.
Nuova sede del Corpo di Polizia Locale della Provincia di Pordenone
Scarica

relazione bilancio sociale Del Giudice definitiva_copia di…