SEQUENZA DI ACCENSIONE DELLE FASI IN UN MOTORE BRUSHLESS TRIFASE CON COMMUTAZIONE UNIPOLARE PT1 PT3 PT2 Tr1 Tr2 Tr3 SENSO ANTIORARIO 1 2 3 PT1 1 0 0 PT2 0 1 PT3 0 SENSO ORARIO 1 2 3 PT1 1 0 0 0 PT2 0 0 1 0 1 PT3 0 1 0 1 2 3 1 2 3 Tr1 1 0 0 Tr1 0 0 1 Tr2 0 1 0 Tr2 0 1 0 Tr3 0 0 1 Tr3 1 0 0 •Per variare il senso di marcia basta intervenire sulla logica di correlazione tra attivazione dei sensori ed accensione degli switch •Ogni fase conduce per soli 120°sfruttiamo poco gli avvolgimenti •Vi sono solo 3 switch, in quanto non sfruttiamo la possibilità di ottenere coppia invertendo la corrente in ciascuna fase •Ogni switch viene commutato solo una volta per periodo e conduce per 1/3 del periodo SEQUENZA DI ACCENSIONE DELLE FASI IN UN MOTORE BRUSHLESS TRIFASE CON COMMUTAZIONE BIPOLARE sequenza di innesco dei transistor E 0 0 E 0 E SENSO ORARIO SENSO ANTIORARIO 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 PT1 1 1 1 0 0 0 PT1 1 0 0 0 1 1 PT2 0 0 0 1 1 1 PT2 0 1 1 1 0 0 PT3 0 0 1 1 1 0 PT3 0 0 1 1 1 0 PT4 1 1 0 0 0 1 PT4 1 1 0 0 0 1 PT5 1 0 0 0 1 1 PT5 1 1 1 0 0 0 PT6 0 1 1 1 0 0 PT6 0 0 0 1 1 1 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 Tr1 1 1 1 0 0 0 Tr1 0 1 1 1 0 0 Tr2 0 0 0 1 1 1 Tr2 1 0 0 0 1 1 Tr3 0 0 1 1 1 0 Tr3 1 1 0 0 0 1 Tr4 1 1 0 0 0 1 Tr4 0 0 1 1 1 0 Tr5 1 0 0 0 1 1 Tr5 0 0 0 1 1 1 Tr6 0 1 1 1 0 0 Tr6 1 1 1 0 0 0 •Per determinare la tabella relativa alla marcia invertita bisogna tener conto che: a) i sensori vengono attivati in senso inverso e quindi la sequenza delle colonne è invertita (1-6-5-4-3-2); b) bisogna invertire il verso della fmm di armatura e quindi le polarità dei morsetti U-V-W, e perciò bisogna usare i valori negati per la logica di accensione degli switch (01), ovviamente dopo lo scambio delle colonne •Ogni switch conduce per 180° ed ha una commutazione per periodo •Ogni fase conduce per 2/3 del periodo; vi è sempre quindi conduzione simultanea di due fasi IUV 0° 60° 120° 180° 240° 300° 360° 60° 120° 180° 240° 300° 360° 60° 120° 180° 240° 300° 360° IVW 0° IWU 0° CORRISPONDENZA TRA COMMUTAZIONE MEDIANTE COLLETTORE E COMMUTAZIONE MEDIANTE SWITCH ALLO STATO SOLIDO - - + + + - - + + - - + + + - Concettualmente posso pensare ad un motore brushless come ad un motore a collettore a 3 lamelle (A) che viene “rivoltato” (B) (indotto all’esterno fermo, M.P. sul rotore interno); avendo “fermato” l’indotto, e quindi il collettore, dovrei far girare le spazzole per ottenere la commutazione: il convertitore nel motore brushless (C) non fa che emulare la funzione delle spazzole rotanti (senza il problema dello scintillamento) (A) (B) (C) -C +A +A -B -C -B +B +C +B -A -A +C + - + + - - UTILIZZO DI SENSORI AD EFFETTO HALL PER IL COMANDO DELLA COMMUTAZIONE (MOTORE BIFASE) SENSORI AD EFFETTO HALL CIRCUITO EQUIVALENTE DI PRINCIPIO E TENSIONI DI USCITA I R1 R1 R1 R1 B VH2 VH1 VH KIB B VH PUNTI MORTI NEL MOTORE BIFASE E UTILIZZO DI COPPIE ARMONICHE PER IL LORO SUPERAMENTO S N N W2 S + - 0° 90° 180° 270° 360° 450° punti morti punto morto (anche il sensore non sente flusso) coppia dovuta ai poli principali coppia risultante N + - W1 S 0° 90° 180° 270° 360° coppia dovuta ai magneti ausiliari a 4 poli 450° DEFINIZIONE DEL CIRCUITO MAGNETICO assumendo μFe=∞ denti e corona statorici e rotore sono alla stessa tensione magnetica tensione magnetica al traferro Φg R g modello equivalente del M.P. Φm Pr1/2 Fm Φr Pm0 Pr1/2 per simmetria questa sezione si trova alla tensione magnetica di riferimento queste permeanze tengono conto dei flussi di dispersione ai fianchi del magnete Φm Φr Φg FmPm0 Φr -Φm Pr1 Φm -Φg 1/Rg Pm Pm0 + Pr1 continua… segue da pag. precedente INDUZIONE AL TRAFERRO E NEL MAGNETE Φg Φr Fm Pm Φr Φg 1/Rg Φr Φg Φr Fm Rg Φg PmRg Φg Φr Φg Φg Pm 1 + PmRg BgAg Fm BrAm A BC Bg r Φ con CΦ m 1 1 + PmRg 1 + PmRg Ag Pr1 + 1/Rg 1 + Pr1Rg Φm Φr Φm Φr Φr Pr1 + 1/Rg Pm + 1/Rg Pm + 1/Rg 1 + PmRg Bm Br Pr1 + 1/Rg Pm + 1/Rg Br Bm COEFFICIENTE DI PERMEANZA tan β = μ rec tanα = PC -μ 0Hc - μ 0Hm Pm =Pm0 +Pr1 Bm Bm Bm μrec μ0Hm Br - Bm Br - Bm tanβ Pr1 + 1/Rg Br Pm + 1/Rg Pr1 + 1/Rg μrec μrec Pm0 Pr1 + 1/Rg Br 1 Pm + 1/Rg PC μrec PC A CΦ m Ag PC μrec 1 + Pr1 Rg Pm0 Rg μrec μ μ A g' 1 + pr1 rec 0 m hm μ0 Ag μrec μ0 Am g' hm μ0 Ag hm Ag μrec Am g' 1 + pr1 Am g' hm Ag h μ m + pr1 rec g'CΦ μ0 Bm PC PCBr - Bm μrec Bm Bm Br Br - Bm PC + μrec FEM INDOTTA E COPPIA NEL MOTORE BRUSHLESS max (),e() =max(12/) e 0 / 2 3/2 + θ dΨ dΨ d θ 2 Ψ Ψmax 1 Ψmax ω e flusso per polo dt dθ dt π π/2 con Ψmax N1Bg π R L 2N1 2 e N B π R L ω Bg π R L ω K'Φ ω 1 g N1 : numero di conduttori per cava π π 2N1 Bg L ωR 2N1Bg L υ velocità periferica Bg : induzione al traferro R: raggio medio allo statore L: lunghezza attiva dei conduttori 4 N1Bg π R L P 2e I EI Tem em ω ω ω fem totale (conducono 2 fasi in serie) 4N1 B π R L I K Φ I g π 4N1 Bg L I R 4N1 f R E 2 e 4 N1Bg π R L 4N1 2 1 ω Bg π R L ω K Φ ω π π ω 1 ωI π N.B. K=2 K’ forza su un conduttore CARATTERISTICA MECCANICA Le espressioni di fem e coppia sono del tutto analoghe a quelle dei motori in cc con MP E KΦω Tem K Φ I Eq. tensione V E + RI KΦω + RI Corrente e coppia di spunto Velocità a vuoto V R K ΦV T T0 K Φ I0 R ω 0 I I0 V I 0 ω ω0 KΦ Caratteristica meccanica ω V RI V RI I 1 ω 1 0 KΦ KΦ V I0 ω T T0 1 ω0 T ω0 1 T0 T T0 V crescente Tpeak funz. intermittente La regolazione ed il controllo della velocità possono essere effettuati variando la tensione di armatura Tn funz. continuo Tr T’r w w0 FEM INDOTTA IN AVVOLGIMENTI DISTRIBUITI max (),e() 1 0° 2 a1 90° 0° 180° 270° 360° 360° 360° + a2 e2 90° 180° 270° e1+e2 e 150° 0° A1 30° e 30° e1 A2 150° 90° 180° 270° 150° Poiché la forma d’onda dell’induzione non è perfettamente rettangolare ma è smussata, l’andamento effettivo della fem risultante è quello tratteggiato (trapezoidale) SEQUENZA DI COMMUTAZIONE IN UN MOTORE BRUSHLESS CON MP A 180° E COLLEGAMENTO A STELLA A+ C- IA B- 3 C4 6 B+ IA B- 5 4 6 2 1 3 5 4 6 2 1 3 5 4 6 2 C+ A+ 1 3 C- 4 6 IA 5 IB IC B- 2 C+ IB IC B+ A- C+ A- A+ IA B- 1 3 A+ 5 IB IC B+ 3 A- A+ C- 1 IB IC A- B+ B- 2 C+ C- IA 5 IB IC B+ A+ 1 C4 6 IA B- 2 IB IC C+ B+ C+ AA- SEQUENZA DI COMMUTAZIONE IN UN MOTORE BRUSHLESS CON MP A 120° E COLLEGAMENTO A TRIANGOLO A+ C- IAB B- 1 A+ 5 IBC C4 ICA B+ 3 6 C B+ A+ 4 6 2 C C+ A IAB B- 1 3 A+ 5 C- 4 C+ A B IBC ICA 6 IAB B- 2 B+ C 1 3 5 4 6 2 IBC ICA A- C+ C A- A B A+ IAB B- 1 3 A+ 5 C- 4 C+ A B IBC ICA B+ 5 A- B C- 3 IBC 2 A- B+ B- 1 ICA C+ C- IAB 6 B- 2 A- 1 3 5 4 6 2 IBC ICA B+ C IAB C+ C A- B A B A La sequenza di accensione è la stessa per entrambi i tipi di configurazioni (vedi tabella); ogni switch è attivo per un singolo intervallo di 120° per periodo 60° 1 X 2 120° 180° 240° 300° 360° X X 3 X X 4 X X 5 X X 6 X I I X X Va osservato che la corrente erogata dal convertitore nel caso di MP a 120° - collegamento a Δ ha lo stesso andamento di quella vista nel caso di MP a 180° e collegamento a stella IAB ICA IA=IAB-ICA 2I La potenza erogata dal convertitore non cambia nel cambiare il collegamento da stella a triangolo: la fem indotta infatti passa da 2e ad e (c’è una sola fase a fem piena, mentre le altre due in serie complessivamente sviluppano la fem e) ma la corrente passa da i a 2i. In realtà, la corrente 2I erogata dal convertitore (da ogni morsetto alimentato escono due rami in parallelo) si ripartisce tra i due rami nel rapporto 2:1 delle impedenze; ne consegue che la corrente vale 4/3I nel ramo derivato tra i morsetti alimentati (che è quello coperto dal magnete per tutti i 60°) e 2/3I in quelli in serie tra loro. Ai fini della coppia non cambia nulla, perché il magnete “vede” le stesse amperspire di quelle corrispondenti al caso di correnti uguali nei due rami: 4/3nI+2/3nI=2nI. Il valore della corrente efficace negli avvolgimenti risulta un po’ più basso: 2 2 1 4 22 24 2 2 Ieff I I 0.943I I + I 3 3 33 27 3 4 I 3 I 2 I 3 IA A+ A+ A+ C- B- C- B- C- B- B+ C+ B+ C+ B+ C+ A- C 4/3I B C C 2/3I 2/3I 2/3I 2/3I 2/3I A- A- A B 4/3I A B 4/3I 2/3I A 4 I 3 IA I” I’ I 2 I 3 I”-I’ Confrontando la corrente I”, corrispondente alla ripartizione più realistica tra i due rami in parallelo e quella I’ semplificata, che assume una corrente uguale tra i due rami, si vede che esse differiscono per una corrente contenente solo armoniche multiple di 3 (linea rossa). Come è noto, tali correnti non sono viste all’esterno del triangolo e corrispondono di fatto ad una corrente di circolazione. Perché sussista tale corrente deve esserci una corrispondente fem omopolare indotta nel triangolo, che non può essere impressa ai morsetti del triangolo ma può generarsi solo se c’è un corrispondente flusso dovuto ai MP con armoniche multiple di 3. FASE DI COMMUTAZIONE A+ C- 1 3 5 4 6 2 B- B+ C+ A- B A C eA eB O eC Riferendoci alla situazione di figura, la commutazione da B a C non è simmetrica per le due fasi: infatti, l’estinzione della corrente in B è facilitata dalla f.c.e.m. eB e dal fatto che B si porta alla tensione V quando 6 si spegne ed interviene il diodo 3, mentre l’incremento della corrente in C è ostacolato da eC. V V0 eA L piA MpiB + piC R iA V V0 eB L piB MpiA + piC R iB V0 eC L piC MpiA + piB R iC iA + iB + iC 0, eA eB eC V/2 1.sommo le prime 3 eq. ed in base alla 4a, ricavo V0 2.sostituisco V0 nella 2a e 3a eq., tengo conto della 4a, e ottengo le eq. differenziali per iB e ic, 3.dalla 4a ricavo anche iA V0 5V/6 2V ( L - M) piB + R iB, iB (0) I 3 V ( L - M) piC + R iC , iC (0) 0 3 iA iB iC 1. essendo la tensione sul ramo B doppia (2V/3) in valore assoluto rispetto a quella del ramo C (-V/3) iB decresce più rapidamente di quanto salga iC 2. di conseguenza ho anche un “buco” nella corrente iA, tanto più rilevante quanto più grande è la durata della fase di commutazione rispetto a quella di conduzione (cioè quanto più grande è la velocità) 3. questo fenomeno, insieme al fatto che il profilo dell’induzione al traferro non è perfettamente squadrato ma ha invece un andamento smussato, determina un corrispondente “buco” di coppia 4. questa situazione si presenta ad ogni commutazione (60° elettrici=60°/p meccanici, p: coppie polari); vi è quindi una armonica di coppia di ordine 6p andamenti ideali fase di commutazione da B a C iA iB iC REAZIONE DI INDOTTO – INDUTTANZA D’ARMATURA Bg q=1 flusso concatenato da B (non alimentato) -B + -A +A -A -B Bg μ0 +B q=2 30° -A +A +B l r1 π Bg p Lg 150° 30°30° 30° + + -A Bg μ0 +A 120° + +B g' Kc g ψ π μ0 N2 l r1 i 2 p2 g'' concatenamento di B totale al 50% Bg -B 60° l g" g'+ m μrec NI 2pg ψAg N + -B NI 2pg +A 30° + + ψAg MBA 3 Lg 3 NB: tiene conto solo del flusso al traferro; bisogna aggiungere il contributo dei flussi di dispersione alle cave, alle testate, ecc. con le formulazioni usate per le macchine classiche +B l g" g'+ m μrec l r 5π/6 ψAg N 1 Bg p 90° ψBg g' Kc g ψ 5π μ0 N2 l r1 Lg i 12 p2 g'' ψBg 2ψAg 5 2 MBA Lg 5