Carnevale Luca, Nicolò Il carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi. L'elemento che distingue questa festa da tutte le altre e che lo caratterizza è l'uso del mascheramento. Il Carnevale nelle Regioni Italiane Soprattutto il Carnevale di Venezia, il Carnevale di Acireale e il Carnevale di Ivrea hanno una fama che travalica i confini nazionali e sono meta di turisti provenienti sia dall'Italia, sia dall'estero. Il Carnevale di Putignano e il Carnevale di Manfredonia sono i maggior della Puglia, una delle regioni italiane con il più alto numero di manifestazioni. In Italia esiste una vasta gamma di dolci di Carnevale preparati artigianalmente ed in casa, che accompagnano le sfilate di carri e di maschere nei giorni che precedono il Mercoledì delle Ceneri, con una diversificazione secondo i luoghi, dei dolci tipici e dei nomi a loro attribuiti. Le Maschere L'Italia ha una grande ricchezza di maschere regionali di Carnevale, di origine diversa: sono nate dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell'arte, da tradizioni antichissime, oppure sono state ideate appositamente come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città.. Legata fin dalle sue origini a comportamenti folcloristici già precristiani, la maschera assolve varie funzioni: simbolo delle forze vegetative della natura, del mondo animale o di quello dei morti. Nel tardo medioevo il travestimento e le maschere diventano assai diffuse nei carnevali urbani (l’utilizzo della maschera tende a schernire figure gerarchiche), e specialmente nelle corti (dove assume un significato poetico). Al Carnevale odierno sono legate alcune maschere tipiche, caricature di vizi e difetti degli abitanti delle varie regioni. Perché ci maschera? si Una delle ipotesi sull’origine di questa usanza è da ricercarsi nell’antica tradizione pagana. Durante il periodo dei saturnali che hanno poi dato origine al carnevale, si era soliti sovvertire ogni tipo di gerarchia invertendo così i ruoli imposti dalla società. Il povero per una volta poteva tramutarsi in ricco e viceversa e dunque chi lo voleva, poteva nascondere la sua vera identità con dei travestimenti anche scherzosi per dedicarsi ai piaceri del corpo e del cibo. La seconda ipotesi trova la sua origine nelle popolazioni arcaiche presso le quali si pensava che, mascherandosi, gli spiriti dei defunti fossero invitati a venire sulla terra. A essi veniva data la possibilità di divertirsi e fare baldoria in cambio però di raccolti abbondanti. Taras e Smeraldina i nostri amici della IC C’era una volta, nel regno di Atrunio, un cavaliere di nome Taras coraggioso, simpatico, altruista, maldestro e molto fortunato. Aveva gli occhi chiari, capelli scuri, carnagione chiara e corporatura muscolosa. Trascorreva le sue giornate studiando nella biblioteca del castello, scorrazzando con il suo nobile destriero e aiutando i poveri abitanti del villaggio “La Selva”. Portava loro scorte alimentari, indumenti e medicinali. La borgata era dominata da un malvagio troll… Nel mese di dicembre i nostri compagni della prima C hanno partecipato al concorso letterario "Nerviano città della fiaba". La loro fiaba si è classificata tra le prime dieci e verrà pubblicata su un libretto in stampa in questi giorni