Europass
Mobilità
Bilancio di
un’esperienza di qualità
Europass Mobilità:
2005 – 2012
Bilancio di un’esperienza di qualità
Indice
Introduzione – Il Portafoglio Europass
2
Il Centro Nazionale Europass
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Europass Mobilità
7
Dal 2005 al 2012
9
Prospettive future
17
Introduzione
Il Portafoglio Europass
2
Nel dicembre 2004 la Commissione
europea ha adottato la Decisione
N.2241/2004/CE relativa all’istituzione di un Quadro Unico per la trasparenza delle competenze e delle
qualifiche, che istituisce il Portafoglio
EUROPASS. Europass è un portafoglio
di documenti pensato per facilitare la
mobilità geografica e professionale
dei cittadini europei mediante la valorizzazione del patrimonio di esperienze e conoscenze teoriche e
pratiche acquisite nel tempo. I documenti contenuti nel portafoglio Europass, definiti anche “dispositivi
europei per la trasparenza”, sono stati
realizzati tra il 1996 e il 2002 dalla
Commissione europea, dal Consiglio
d’Europa, dall’Unesco e con la collaborazione degli Stati membri, allo
scopo di rendere più leggibili le certificazioni e i titoli rilasciati a livello
nazionale. Infatti, i dispositivi di trasparenza contengono informazioni
che si aggiungono a quelle contenute nei titoli ufficiali rilasciati a livello nazionale, rendendone il
contenuto più ampio e più spendibile in ambito professionale e/o di
studio. Il portafoglio Europass nasce
come un insieme coordinato di documenti, utilizzabili dai cittadini europei, per la trasparenza delle proprie
competenze e qualifiche, e in caso di
mobilità geografica e/o professionale:
Europass Curriculum Vitae
(ex Curriculum Vitae Europeo): è un
formato standard di Curriculum Vitae
che consente di uniformare la presentazione dei titoli di studio, delle esperienze lavorative e delle competenze
individuali. Riguarda l’insieme delle
competenze personali.
Europass Passaporto delle Lingue
(parte del Portfolio Europeo delle Lingue): è uno strumento di visibilità e
trasparenza delle qualifiche e delle
abilità conseguite nell’apprendimento delle lingue straniere lungo
tutto l’arco della vita.
Europass Mobilità
(ex Europass Formazione): è un documento individuale che conferisce
trasparenza e visibilità ai periodi di
apprendimento all’estero, attraverso
la tracciabilità delle conoscenze,
abilità e competenze acquisite nel
corso di tali esperienze di studio e/o
di lavoro.
Europass Supplemento al Certificato
è un documento che accompagna e
integra i titoli di Istruzione Tecnica e
Professionale e fornisce informazioni
riguardo la natura, il contenuto ed il
livello del percorso formativo seguito
mettendo in evidenza il profilo delle
abilità e delle competenze che si acquisiscono con il suo conseguimento.
Europass Supplemento al Diploma
è un documento integrativo del titolo
ufficiale conseguito al termine di un
percorso di istruzione superiore (accademico e non accademico) e fornisce una descrizione della natura, del
livello, del contenuto e dei risultati di
tale percorso.
Tutti i documenti compresi nel Portafoglio sono disponibili sia in formato
cartaceo che in forma elettronica e il
loro schema è identico in tutti i Paesi
membri dell’Unione europea, nonché
nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE) e nei Paesi candidati all’UE che hanno, nel frattempo, aderito
alla Decisione Europass. A tutt’oggi il
valore aggiunto di Europass si
esprime essenzialmente nel maggior
impatto comunicativo degli strumenti che lo compongono. Identificando i dispositivi con un unico
marchio, la promozione e la maggiore
riconoscibilità degli stessi fra cittadini,
imprese e istituzioni viene garantita,
così come la maggiore visibilità e leggibilità delle competenze strumentali
all’istituzione di un sistema di mercato qualitativamente competitivo su
scala mondiale.
Dei cinque documenti inclusi nel Portafoglio, l’Europass Mobilità è lo strumento che nel nostro paese ha
costantemente registrato un’alta percentuale di rilascio e di impiego. Dal
2005 ad oggi l’interesse nei confronti
dell’Europass Mobilità è aumentato in
maniera esponenziale, evidente
segno che strumenti che favoriscono
una più ampia lettura e valutazione
delle competenze acquisite in vari
contesti di apprendimento, e che sostengono la mobilità anche e soprat-
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tutto in momenti di difficile congiuntura economica, sono non solo molto
apprezzati ma anche molto richiesti e
utilizzati.
La seguente pubblicazione vuole offrire una lettura di insieme dell’utilizzo
dello strumento Europass Mobilità
dagli inizi fino al 2012. I dati esposti
sono rappresentativi delle principali
tendenze legate alla richiesta e rila-
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scio dell’Europass Mobilità e ne evidenziano i principali cambiamenti avvenuti durante il periodo preso in
esame. I dati sono stati raccolti dal
Centro Nazionale Europass Italia che
gestisce le procedure di rilascio del
documento ed è il referente nazionale
per il coordinamento del Portafoglio
Europass in generale.
Il Centro Nazionale Europass
Allo scopo di razionalizzare la gestione dei dispositivi contenuti nel
Portafoglio, ogni Stato membro ha
designato un organismo unico con la
responsabilità di coordinare tutte le
attività connesse all’applicazione del
Portafoglio Europass. Tale organismo,
denominato Centro Nazionale Europass (NEC), la cui designazione e organizzazione delle attività sono di
competenza nazionale, costituisce il
punto di contatto al quale i cittadini
possono rivolgersi per ogni questione
che riguarda la trasparenza delle qualifiche, delle competenze e della mobilità. Per l’Italia è attivo dal 2005 il
Centro Nazionale Europass Italia
(NEC) con finalità di promozione e informazione degli strumenti Europass.
Istituito presso l’Isfol, il NEC è promosso dalla Commissione europea e,
a livello nazionale, dal Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali e dal
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il NEC è la principale struttura di riferimento a livello
nazionale per quel che riguarda l’applicazione e la diffusione del Portafoglio Europass e dei dispositivi in esso
contenuti, nonché per l’implementa-
zione delle politiche europee in materia di mobilità geografica e professionale dei cittadini europei. In modo
particolare, le funzioni svolte dal NEC
comprendono:
Coordinamento del Portafoglio
Europass
Il NEC garantisce che i documenti Europass siano accessibili a tutti i cittadini e siano rilasciati conformemente
alla Decisione N.2241/2004/CE istitutiva del Quadro Unico per la trasparenza delle competenze e delle
qualifiche, e alle disposizioni nazionali.
Promozione del Portafoglio
Europass
Il NEC informa e promuove il Portafoglio Europass presso il grande pubblico
e presso i principali attori dei sistemi di
istruzione, formazione e lavoro.
Supporto tecnico all’ottenimento
dei documenti Europass
Il NEC sostiene gli utenti interessati ad
ottenere uno o più strumenti Euro-
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pass fornendo loro informazioni su
come procedere alla compilazione
degli strumenti in autocompilazione
(CV Europass e Passaporto delle lingue) o supportandoli nella procedura
di richiesta, presso gli enti competenti, degli altri strumenti contenuti
nel Portafoglio.
Rilascio del documento Europass
Mobilità
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Il NEC rilascia il documento su richiesta dell’organismo promotore
del progetto di mobilità transnazionale. Il NEC cura la procedura tecnico amministrativa di rilascio ed è
responsabile della validazione del
documento finale.
Il NEC Italia è parte di una rete europea di NEC coordinata dalla Commissione
europea.
L’attività
di
networking con gli altri NEC, e il confronto sulle attività da essi svolte
nell’ambito dell’applicazione dei dispositivi per la trasparenza, è di fondamentale importanza per la
diffusione e implementazione del
Portafoglio a livello nazionale e per la
conseguente realizzazione delle politiche europee a sostegno della mobilità professionale e/o di studio e per la
valorizzazione dei saperi e delle conoscenze individuali.
Europass Mobilità
Che cos’è Europass Mobilità?
• è uno dei cinque strumenti del Portafoglio Europass finalizzati a promuovere la trasparenza delle
competenze e la mobilità a livello
europeo;
• è uno strumento che consente di
documentare le competenze e le
abilità acquisite durante un’esperienza di mobilità all’estero (Paesi
dell’UE, SEE e altri Paesi che hanno
aderito alla Decisione Europass) in
esito a percorsi di apprendimento
formale (percorsi di istruzione e formazione) e non formale (esperienze di lavoro, tirocinio,
volontariato, ecc.);
• è un documento che consente di
valorizzare l’esperienza di mobilità
all’estero, anche quelle effettuate
fuori dai “percorsi istituzionali”, conferendo carattere di ufficialità alle
competenze maturate, indipendentemente dall’età, dal livello di
istruzione o dalla situazione professionale del beneficiario;
A chi si rivolge?
• a tutti coloro che partecipano o
hanno fatto un’esperienza d’ap-
prendimento all’estero e desiderano mettere in trasparenza le competenze acquisite e valorizzare gli
apprendimenti così maturati;
• alle aziende che desiderano dotarsi
di strumenti standardizzati a livello
europeo e disporre di strumenti
dettagliati per effettuare procedure
di selezione più accurate dei propri
candidati;
• alle istituzioni accademiche e formative che utilizzano il sistema dei crediti per il riconoscimento degli
apprendimenti formali e non formali.
Chi lo rilascia?
L’Europass Mobilità è rilasciato dal
NEC del Paese di residenza del beneficiario attraverso una procedura
informatizzata; per l’Italia il rilascio
è a cura del NEC Italia istituito
presso l’Isfol.
Chi può richiederlo?
Il documento Europass Mobilità
può essere richiesto dagli Enti che
gestiscono progetti di mobilità finanziati dall’Unione europea o altre
iniziative a carattere nazionale, regionale o locale.
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Come si richiede ?
L’organismo promotore di un progetto di mobilità si registra sul sito
nazionale dedicato all’iniziativa:
http://europass.isfol.it. Una volta
accreditato potrà, attraverso una
login ed una password, accedere all’Area Riservata interamente dedicata
al rilascio dello strumento. La procedura, completamente informatizzata
ed accessibile on line si concluderà
con il rilascio del libretto Europass
Mobilità, in formato elettronico, all’organismo promotore che a sua
volta lo compilerà, lo stamperà e lo
consegnerà al beneficiario (tirocinante, studente, etc.) unitamente
all’apposita cover dell’Unione Europea che viene diffusa dalla Commissione con l’obiettivo di uniformare le
modalità di presentazione del documento in tutti i Paesi aderenti alla
Decisione Europass.
Dal 2005 al 2012
A sette anni dall’avvio della strategia
promozionale relativa al documento
Europass Mobilità, il NEC Italia ha voluto realizzare un piccolo monitoraggio
quali-quantitativo dello strumento ed
un approfondimento specifico riguardo la sua diffusione ed applicazione sul territorio nazionale, con
riferimento alle seguenti variabili:
1) il numero dei libretti rilasciati
2) la differenza di genere, l’età
e il livello di istruzione del
beneficiario
3) Il Paese di destinazione
4) la fonte di finanziamento e
la durata del percorso
L’obiettivo è quello di far emergere i
punti di forza, ma anche eventuali
punti di debolezza, nell’uso e diffusione dello strumento, con la prospettiva di intervenire, a partire dal
prossimo anno, sia a livello locale (regioni o province) sia settoriale (fasce di
età o target specifici di utenti).
Nel 2005, anno di avvio del rilascio del
dispositivo Europass Mobilità, sono
stati rilasciati ai cittadini italiani 2.691
libretti, a fronte di un rilascio di 13.638
libretti avvenuti nell’annualità 2012. In
otto anni il numero dei libretti rilasciati
è aumentato di sei volte. Tale dato dimostra, in primis, che la diffusione e
l’utilizzo a livello nazionale di tale strumento sono stati esponenziali e il risultato è il frutto dell’impegno di varie
istituzioni (ministeri, regioni, provincie,
comuni, associazioni) che hanno effettuato campagne promozionali sul Programma
di
Apprendimento
Permanente (che ha finanziato la maggior parte delle esperienze individuali
e collettive di mobilità geografica
nell’UE) ed al lavoro di promozione del
NEC con la sua costante presenza ad
eventi nazionali e settoriali dedicati ai
temi dell’Istruzione, Formazione, Lavoro e Mobilità geografica.
Come si rileva dalla Figura 1, l’aumento
del numero di libretti rilasciati è considerevole soprattutto negli ultimi due
anni, con particolare riferimento al
2012. Tale aumento significativo si
spiega anche con il progressivo aumento nell’utilizzo del sostegno finanziario del Fondo Sociale Europeo (come
vedremo più avanti) per finanziare
molte azioni di mobilità geografica
progettate da enti, scuole ed altre istituzioni formative, con l’obiettivo di sostenere ulteriormente i consueti
programmi dell’UE destinati a finan-
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Figura 1: trend del numero di libretti Europass Mobilità rilasciati (2005-2012)
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ziare la mobilità nei percorsi di istruzione e formazione.
L’analisi del dato quantitativo dei libretti Europass Mobilità rilasciati nell’intervallo di riferimento (2005-2012)
consente di ottenere informazioni di
grande utilità; ad esempio per l’interpretazione di alcune caratteristiche dei
flussi di mobilità geografica effettuata
per motivi di lavoro e di studio.
In merito alla composizione di genere
dei beneficiari dei libretti Europass Mobilità rilasciati, dal grafico seguente (Figura 2) si può rilevare che la
componente femminile della parteci-
pazione ai vari programmi di mobilità
studentesca e/o lavorativa è sempre
superiore a quella maschile, confermando un trend del tasso di partecipazione femminile alle esperienze di
apprendimento all’estero che si attesta
intorno al 60%, a livello nazionale.
Per quanto attiene, invece, alla composizione dei beneficiari finali per fasce di
età, l’analisi dei dati disaggregati per il
periodo 2005-2012 evidenzia significative trasformazioni. Come si evince
dalla tabella e dal grafico in Figura 3,
nonostante all’avvio dell’iniziativa
(2005) il target più giovane della popolazione – quello compreso fra 15 e 20
Figura 2: numero di libretti rilasciati per genere
11
anni – non fosse particolarmente coinvolto, nel tempo questa situazione si è
completamente modificata. Infatti,
nelle annualità che vanno dal 2007 al
2010 le fasce di età 21-25 e 36-45
hanno registrato (in valore assoluto)
una partecipazione maggiore, grazie a
fattori positivi concomitanti quali il
varo di nuove iniziative afferenti al Programma di Apprendimento Permanente (Erasmus Placement).
A partire dal 2011, come si evidenzia
nella tabella, il target di numerose iniziative che hanno avuto come destinatari i giovani in obbligo formativo
(15-20 anni) ha costituito la fascia di età
prevalente nei destinatari dei libretti
Europass Mobilità; ciò è stato determinato soprattutto dall’avvio dei bandi
emanati dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, a valere
sul PON “Scuola” cofinanziati dal Fondo
Sociale Europeo (Misure C1 e C5), che
hanno interessato le scuole di Istruzione superiore delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza. Con l’ausilio
del finanziamento PON le scuole
hanno potuto finanziarie periodi di tirocinio all’estero per gli studenti degli
ultimi tre anni di corso dell’istruzione
secondaria superiore. Il tasso di partecipazione all’iniziativa è stato molto
alto, a testimonianza del fatto che
Tabella 3: numero di libretti rilasciati per fascia di età
Figura 3: numero di libretti rilasciati per fascia di età
12
l’esperienza di mobilità è stata vissuta,
dai ragazzi e dai docenti stessi, come
un periodo estremamente ricco di opportunità e stimoli da un punto di vista
formativo. Grazie a tali iniziative, in particolare nelle ultime due annualità considerate, il target più giovane è
diventato il primo beneficiario finale
del documento di attestazione delle
competenze. Infatti, nel 2012 la fascia
dei 15-20enni rappresenta i due terzi
del totale dei beneficiari.
Anche il tasso di partecipazione delle
fasce più adulte della popolazione ai
diversi programmi UE è cresciuto nel
tempo, come evidenziano i dati emersi
sui cosiddetti “over 45”; tuttavia, questa
componente fa rilevare modeste variazioni fino a tutto il 2011, con un trend
non lineare, per poi raddoppiare nel
2012. Evidentemente, la crisi finanziaria e occupazionale che investe l’area
UE, ed in particolare l’Italia, ha stimolato le amministrazioni regionali e pro-
vinciali ad attivare interventi di politiche attive nei confronti dei lavoratori a
rischio o espulsi dal mercato del lavoro; ciò ha rappresentato un’opportunità per attivare anche interventi di
formazione che consentano ad un numero sempre più ampio di adulti di effettuare periodi di apprendimento
all’estero anche nell’ottica di una eventuale ricollocazione professionale. Il
dato emerso sulla prevalenza dei 1520enni sul numero di beneficiari nelle
due ultime annualità spiega anche il
motivo per il quale una buona parte
del totale dei beneficiari finali di Europass Mobilità risulti possedere un livello di istruzione corrispondente ai
livelli ISCED L3 ed L4, (ovvero rispettivamente riconducibili al conseguimento di un titolo dell’Istruzione
secondaria superiore ed alla formazione post-diploma, post-qualifica,
nonché ai percorsi IFTS). La partecipazione massiccia dei beneficiari con livello del titolo di istruzione ISCED
equivalente ad L3 ed L4 (quasi il 60%
dei partecipanti) viene favorita dall’attuazione del programma Leonardo da
Vinci e dal sostegno del Fondo Sociale
Europeo alle azioni di mobilità studentesca, a valere sul PON “Scuola” 20072013 (soprattutto nelle due ultime
annualità, 2011 e 2012) gestito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
Ricerca.
Per quanto riguarda i Paesi di destinazione, i beneficiari del libretto Europass
Mobilità si distribuiscono fra tutti i Paesi
europei in cui è attiva l’iniziativa (Paesi
dell’UE, Paesi dello Spazio Economico Europeo e Paesi aderenti alla Decisione Europass), ma con alcune evidenti
preferenze. In particolare, dai dati in Figura 4 emerge che il Regno Unito è la
meta preferita dei giovani e degli adulti
che partecipano ad un’esperienza di apprendimento all’estero, per via dell’esigenza di acquisire competenze
certificate nella lingua inglese. Il Regno
Unito risulta essere la prima meta di destinazione in quasi tutte le annualità del
periodo di riferimento, ad esclusione del
2009 e 2010; in questo biennio è infatti
stata la Spagna la meta preferita, Paese
che invece nelle altre annualità si è collocato al secondo posto nella graduatoria
delle preferenze per le esperienze di mobilità all’estero. Nelle diverse annualità la
Francia rimane stabilmente ancorata al
terzo posto delle preferenze, mentre al
quarto posto si alternano la Germania e
l’Irlanda, anche quest’ultima sicuramente
favorita per via della lingua inglese.
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Tabella 4: paesi di destinazione
Figura 4: paesi di destinazione
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C’è da segnalare anche che la quota
delle esperienze di mobilità cui fa seguito il rilascio del libretto Europass nei
primi quattro Paesi, risulta in crescita
nel periodo considerato, passando dal
67% registrato nel 2005 all’81% del
2012. Di contro, i Paesi europei meno
“richiesti” per fare esperienze di apprendimento all’estero sono quelli più
piccoli quali il Lussemburgo, Cipro, l’Islanda e la Lettonia. Occorre tenere presente che i progressivi allargamenti
dell’UE ai Paesi dell’Europa orientale se
da un lato hanno offerto ulteriori possibilità per le esperienze di apprendimento all’estero, dall’altro le barriere
linguistiche costituiscono ancora un
ostacolo alla mobilità.
L’analisi dei dati sulle esperienze documentate con il libretto Europass Mobilità
consente di esaminare la provenienza
della fonte di finanziamento che ha costituto il sostegno economico del periodo di apprendimento effettuato
all’estero. Come è evidente dalla Figura
5 che segue, il programma Leonardo da
Vinci è il principale finanziatore delle
esperienze all’estero, coinvolgendo
quote molto significative di giovani e
adulti. Solo nell’ultimo anno, il 2012, il
primato del programma è stato scalzato
dalle esperienze finanziate con il supporto del Fondo Sociale Europeo. Si
tratta per lo più di quelle attività di tirocinio effettuate durante il percorso scolastico, già citate in precedenza e
finanziate nell’ambito del PON “Scuola”,
nelle Regioni dell’Obiettivo Conver-
Tabella 5: numero di libretti rilasciati per fonte di finanziamento
15
Figura 5: numero di libretti rilasciati per fonte di finanziamento
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genza. Un contributo molto più limitato
offrono le altre forme di finanziamento
delle esperienze di apprendimento all’estero, quali i programmi Erasmus Placement, Comenius e Grundtvig. In
particolare, il programma Erasmus ed il
sottoprogramma Erasmus Placement
sono le due fonti di finanziamento delle
esperienze di mobilità di giovani laureandi e laureati. In valore assoluto il numero di partecipanti a questi due
programmi, come si evidenzia dalla tabella che segue, è cresciuto nell’ultimo
biennio pur continuando a rappresentare una quota limitata sul totale dei beneficiari finali.
Per quanto attiene, infine, alla durata
della permanenza all’estero, generalmente prevalgono le esperienze brevi,
che non superano le quattro settimane.
Tabella 6: periodo di permanenza all’estero
Tale caratteristica riguarda all’incirca la
metà delle esperienze documentate
con il libretto Europass Mobilità nei vari
anni, con una crescita significativa nell’ultimo anno quando, come si evidenzia nella tabella seguente, si è raggiunto
il 61%. Con l’estendersi del periodo di
permanenza all’estero il livello di partecipazione ai programmi di mobilità generalmente si contrae. La mobilità da 5
a 12 settimane corrisponde al 21%
nell’annualità 2012, mentre era di dieci
punti superiore nel 2005; quella compresa fra 4 e 6 mesi si attesta nella prima
e nell’ultima annualità al 17-18%, sebbene abbia raggiunto negli anni intermedi anche livelli all’incirca doppi (34%
nel 2009). Di contro, hanno un peso residuale le esperienze di durata superiore ai sei mesi, che non raggiungono
mai il 3% del totale.
Prospettive future
Alla fine del 2010 la Commissione ha
annunciato una revisione dell’iniziativa
Europass che nel corso del 2012
avrebbe dovuto portare, da un lato ad
una razionalizzazione degli strumenti
Europass già esistenti, dall’altro alla
creazione di un nuovo strumento di
trasparenza delle competenze denominato “Skills Passport”, ovvero Passaporto delle competenze. Negli ultimi
due anni, diverse ipotesi di revisione
hanno interessato anche lo strumento
Europass Mobilità, al fine di renderlo
più compatibile alla tracciabilità di
competenze che possono essere acquisite fuori dai contesti tradizionali di
apprendimento, in linea con tutte le
politiche di cooperazione europea per
la piena valorizzazione degli apprendimenti informali e non formali. Fra queste, l’ipotesi di implementare lo
strumento affinché potesse riguardare
anche le esperienze di mobilità settoriale e non geografica ovvero, tirocini e
stage realizzati nel contesto nazionale.
Dopo una lunga fase esplorativa con
gli attori chiave in Europa nei settori
dell’Istruzione, Formazione e Mobilità,
la Commissione europea ha infine deciso di dare nuove prospettive all’iniziativa Europass riportandola al centro del
dibattito politico ed aprendo una pro-
spettiva di integrazione del Portafoglio
con i principali strumenti in corso di definizione, o già definiti, nell’alveo della
cooperazione europea per la costruzione di un’Area europea di Istruzione
e Formazione, in una prospettiva di
mutual trust fondata su principi comuni
di assicurazione di qualità (EQAVET). Ci
si riferisce ad iniziative contigue ed essenziali per il futuro di Europass, quali
la predisposizione di un Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), il sistema di
accumulazione dei crediti della formazione professionale (ECVET), e la tassonomia delle occupazioni, delle
qualificazioni e delle competenze
(ESCO). L’insieme di queste politiche e
di strumenti fra loro estremamente
complementari viene vista come un
fattore di modernizzazione dei sistemi
europei di Lavoro e Formazione.
Alla luce di ciò, il Portafoglio Europass
viene ampliato e riorganizzato: accanto al Curriculum Vitae viene introdotto un “European Skills Passport”
che, come si evince dalla figura che
segue, contiene gli strumenti Europass già esistenti e si arricchisce di
due ulteriori dispositivi. Il primo, l’“Europass Experience”, consente la valorizzazione delle competenze acquisite
17
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in periodi di apprendimento non formale ed informale1 , attraverso periodi di tirocinio, stage e/o formazione
on the job, effettuati a livello nazionale. Il secondo, l“ICT module”, in
corso di definizione, sarà finalizzato
alla descrizione delle competenze informatiche acquisite. Tale descrizione
sarà effettuata sulla base di una griglia di autovalutazione delle competenze ICT. Una specifica azione di
sistema a livello europeo sta portando alla definizione di tale griglia,
strutturata in descrittori di competenze informatiche e articolata per livelli, sul modello del Common
European Framework per le competenze linguistiche.
Analogamente, alla fine del 2012 è
stato pubblicato sul portale europeo
dedicato all’iniziativa (http://europass.cedefop.europa.eu), il nuovo formato del Curriculum Vitae Europass.
Si è rilevato che nel periodo 20052012, circa 12 milioni di Curriculum
Vitae Europass siano stati creati on
line attraverso il portale europeo e
che circa 20 milioni siano stati scaricati e compilati dai cittadini in cerca
di occupazione o di un’opportunità di
apprendimento. La Commissione UE,
con il supporto tecnico del Cedefop
Evoluzione del Portafoglio Europass
1
E’ del 20 dicembre 2012 la Raccomandazione del Consiglio sulla validazione dell’apprendimento non formale e informale (2012/C 398/01).
ha avviato una revisione dello strumento che ha portato all’attuale formato: più snello nel suo layout,
maggiormente adatto alla tracciabilità di esperienze di apprendimenti
non formali ed informali e di esperienze di ricerca per i cittadini che lo
utilizzano per motivi di studio e/o
professionali. Il nuovo Curriculum
Vitae Europass, unitamente al “Passaporto Europeo delle Competenze”
consentirà ad ogni cittadino di rafforzare la propria candidatura, mettendo
in evidenza le competenze in modo
descrittivo e trasparente, con il supporto di strumenti standardizzati a livello europeo.
Infine, in seguito all’approvazione del
I° Rapporto italiano di referenziazione
delle qualificazioni all‘EQF con l’Accordo Stato-Regioni del 20/12/12, gli
attori istituzionali hanno assunto l’impegno che a partire dal 1° gennaio
2014 tutti gli strumenti Europass riportino il livello corrispondente del
Quadro Europeo dell’EQF sui titoli e le
certificazioni acquisite in Italia e all’estero.
19
Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea.
L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione
declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto dalle informazioni in essa contenute.
Testo a cura di Emilia Viviana Maggi e Alessandra Biancolini
Contributi a cura di Sandra D’Agostino, Gabriella Falzacappa e Ismene Tramontano
Grafica e allestimento www.REVELOx.it
Finito di stampare nel dicembre 2012
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