Notizie da Sant’Ilarione 26 Estate 2010 1 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Carissimi, ho iniziato la stesura delle presenti “Notizie” il 22 luglio, festa di santa Maria Maddalena e giorno anniversario dei miei primi voti. La concludo in questa solennità della Dormizione e Assunzione di Maria, icona profetica della nostra stessa “metamorfosi”, ossia “trasfigurazione”. Nel frattempo, il 31 luglio, festa di sant’Ignazio di Loyola, ho pronunciato i miei voti definitivi nelle mani del vescovo di Locri-Gerace, p. Giuseppe Fiorini Morosini. Avrei voluto poter scrivere qualcosa in merito, ma gli eventi sono ancora troppo freschi e l’emozione è stata così intensa da impedirmelo… Per non privarvi di ogni resoconto, di seguito lascerò la parola al mio accompagnatore spirituale, d. Giovanni Mazzillo. Per il resto vi rimando al testo della liturgia e alle foto pubblicati sul sito dell’eremo: www.santilarione.org . Un amico gesuita mi aveva preannunciato un periodo di combattimento spirituale con l’approssimarsi dei voti… E così fu! Mi sono sentito come assediato da una marea di male, fuori e dentro di me. La notizia fece il giro dell’Italia: più di trecento arresti in una sola notte. Tra gli arrestati, una dozzina di persone originarie di San Nicola. Sospettavo di alcuni, ma non immaginavo l’estensione e la profondità del male. L’estensione, perché San Nicola è un piccolissimo borgo che non supera oggi le duecento anime… La profondità, perché mi sono urtato a due fenomeni forse peggiori della stessa associazione a delinquere: il silenzio e le giustificazioni. Silenzio della gente: vi fu chi si chiuse in casa oppure chi fece finta di niente; silenzio della Chiesa: a parte una bella e coraggiosa lettera del nostro vescovo indirizzata ai malviventi, non mi risulta che il fenomeno mafioso sia stato oggetto di omelie, veglie penitenziali o quanto altro. Quando, su mia sollecitazione, la gente accettava di parlare, perlopiù lo faceva per giustificare “questi poveri figli di mamma” arrestati per sbaglio, su “voci infondate”, per “fatti poi non così gravi”… Ma il male peggiore l’ho sperimentato dentro di me: la tentazione della disperazione e quella di lasciar perdere… “Pace, forza, gioia”. Mai come in quei giorni ho sperimentato la bellezza, la profondità e la giustezza dottrinale del saluto in uso presso l’Arca di Lanza del Vasto. La pace, quale progetto di Dio; la forza, senza la quale nulla regge; la gioia, che è il segno distintivo della sovrabbondanza e della gratuità dello Spirito. Tre antidoti alla violenza, alla vigliaccheria e alla tristezza che costituiscono il lato oscuro della cultura meridionale (eppure così bella nel suo versante luminoso!) Il Signore benedica quanti di voi furono presenti di corpo o di spirito il 31. A tutti dia la sua pace! Frédéric * * * Notizie da Sant’Ilarione 26 Estate 2010 2 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Don Giovanni Mazzillo è un vecchio amico, nonché il mio accompagnatore spirituale. Ecco quanto ha scritto durante il suo viaggio di ritorno dall’eremo, all’indomani dei miei voti. Cari amici, quando componevo la locandina di questa settimana, ero in treno, di ritorno dall’Eremo di San’Itarione, dopo la professione definitiva di Frédéric, come eremita, nelle mani del Vescovo della Chiesa locale (Locri), P. Giuseppe Morosini, e alla presenza di tanti suoi amici (italiani e di lingua francese), oltre che a rappresentanti della parrocchia più vicina (San Nicola) e di altri intervenuti. Ero ancora conquistato dalla bellezza del luogo, dalla suggestione della liturgia, celebrata all’aperto, sotto alberi secolari e non lontano dal fiume Allaro, che scorre proprio accanto all’eremo e soprattutto da quella scelta semplice e radicale, essenziale e commovente. La scelta di qualcuno che conosco ormai da anni e con cui ci incontriamo molto spesso. Meglio di me possono parlare due testi del libretto dell’ordinazione […]. Il primo riassume la chiamata da parte del Vescovo a condividere con la continua ricerca di Dio, il dono della sua Parola e della Sua amicizia. La povertà di chi confessa ogni giorno la sua sete di Dio e con essa la fame di giustizia di una terra che ne ha tanto bisogno. L’obbedienza a un Messaggio di gioia e di speranza che viene dall’alto e impegna nel lavoro quotidiano. La castità di chi testimonia così la consistenza reale del Regno di Dio, a partire dalla propria corporeità e dai propri affetti, anch’essi ogni giorno da purificare e riorientare verso Dio. Il secondo testo è quello scritto, firmato e consegnato al Vescovo della Chiesa locale dallo stesso Frédéric. Anch’esso parla da solo. Ma ritornando al racconto, quando durante la festa ancora in corso, seguita alla professione, mi sono avvicinato per congedarmi ad alcuni amici comuni, il mio saluto ha dovuto interrompere la danza al suono della tarantella calabrese di un altro monaco, don Giorgio Scatto, fondatore di una comunità monastica che ha sede a Marango (vedi www.monasteromarango.it ) dove Frédéric ha trascorso un po’ di tempo prima di approdare a SantIlarione. Auguri Frédéric e cari saluti a tutti! Don Giovanni Mazzillo LA VOLPE Mi era stata segnalata da un visitatore. La trovai che giaceva ferita a circa cento metri dall’eremo… Dovevo scendere a fare la spesa e la lasciai alla sua sorte, pensando di trovarla morta al mio ritorno. Invece riuscì a trascinarsi fino alla scalinata dell’eremo… e l’incontrai in compagnia delle due cagne e della gatta che la osservavano a breve distanza. Luca, che era con me quel giorno, la prese con infinita delicatezza e la trasportò all’ombra, dentro casa. Nel pomeriggio scendemmo con l’animaletto dal veterinario. Frattura del bacino oppure della colonna vertebrale, non era chiaro. Il veterinario ci diede l’indirizzo di una associazione ambientalista con sede a Locri. Decidemmo di trasportarla l’indomani. Durante la notte uscì di casa e la trovai grondante d’acqua e tremante di freddo… A Locri mi confermarono quello che sospettavo, ossia che l’avrebbero uccisa. Prima di lasciarla, la accarezzai ancora una volta. Mi sentivo colpevole di lasciarla morire in un luogo che puzzava di polvere e di asfalto, lei che era vissuta sulle sponde dell’Allaro, tra ginestre, ulivi e mandorli. * * * SCANDALO Si è scritto molto in merito agli scandali che affliggono la Chiesa; si è molto dibattuto sullo scandalo che è la Chiesa agli occhi di molti, nonché sullo scandalo che tale giudizio – ingiusto ed eccessivo – suscita nel cuore di molti cristiani. Ma, mi chiedo, si accuserebbe in tal modo la Chiesa e la sua gerarchia se, da una parte, la Chiesa non fosse portatrice del messaggio evangelico? E, d’altra parte, il mondo non sarebbe così duro se non albergasse nel suo intimo una esigente aspettativa nei confronti della Chiesa? Aspettativa nascosta, Notizie da Sant’Ilarione 26 Estate 2010 3 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------probabilmente inconscia, ma nondimeno reale. Oltre la denuncia dei crimini di alcuni chierici, oltre il rifiuto delle prudenze colpevoli di alcuni pastori e della mediocrità e vigliaccheria di tanti, bisogna udire un duplice richiamo alla fedeltà e alla santità. Fin nella sua rabbia mordente, il mondo sembra dirci: “Mentre non sappiamo dove portare i nostri passi, tu, Chiesa, non avevi il diritto di tradirci! Riprenditi! Si fedele a ciò che sei!” * * * CRONACA DELL’EREMO lasciatimi dalla comunità di Santa Maria delle 7 – 21 maggio Soggiorno in Francia Grazie. Ma la grande sorpresa del giorno sta 23 maggio - Pentecoste Accoglienza del p. nella venuta, assieme a loro, di Gianni Giuseppe Castelli e di una quarantina di Novello, fondatore di detta comunità. Un bel parrocchiani suoi. Insieme meditiamo la finale segno, a poche settimane dai miei voti ! del ciclo di Elia nel Secondo Libro dei Re. 1 – 9 luglio Accoglienza di un gruppo di 24 maggio Accoglienza del p. Vincenzo e di scout belgi. Pochi giorni dopo, questi sono un gruppo di giovani adulti provenienti da raggiunti da una altro gruppo che rimarrà fino Reggio. Questo stesso giorno, quattro giovani al 12. In tutto si tratta di una quarantina di di San Nicola trascorrono la serata all’eremo. ragazzi e ragazze, i quali si daranno un gran Grande novità! da fare ogni mattina, chi a tagliare o 31 maggio - 6 giugno Soggiorno d’Alberto trasportare legna, chi a ricostruire muri, chi a Acqua, amico mio da più di venti anni! togliere rovi e spine! Ancora una volta mi è 11 – 18 giugno Permanenza presso il dato di constatare la fecondità dell’eremo. Ho monastero di Marango, all’occasione dei voti semplificato al massimo la preghiera, dando perpetui di Daniela. ampio spazio alla condivisione attorno alla 22 - 23 giugno Incontro del clero in Parola di Dio. Ho pure la gioia di alcuni bei preparazione alla settimana sociale. Il nostro dialoghi a tu per tu. vescovo ha chiesto a Vincenzo Linarello di 1er – 5 luglio Accoglienza di Dario Carnimeo, animare l’incontro assieme ad altri laici della fedele amico fin dalla sua infanzia. pastorale sociale. Vincenzo ha sviluppato 2 – 4 luglio Questo anno il raduno della San cinque punti: la vocazione (o ministero) dei Giovanni dei membri italiani della comunità laici, il principio di sussidiarietà, la dell’Arca (di Lanza del Vasto) si svolge solidarietà, la promozione del bene comune e presso l’eremo. Tre giorni intensi, con liturgie la speranza. curate e profondi incontri. Nel corso dell’incontro sono colpito dal 10 luglio Incontro privato con il mio vescovo. drammatico deficit di speranza che alberga Gli sottopongo la bozza di liturgia per il 31 nei cuori, ivi compresi quelli del clero. Ora la luglio. Parliamo inoltre della Chiesa e delle speranza è virtù teologale, cioè, procede dalla sfide che affronta. conoscenza di Dio. Se la speranza è assente 11 – 14 luglio Accoglienza di Pierantonio, da molti cuori, questo significa che questi non altro giovane amico fedele. hanno fatto esperienza di Dio. Ora, se noi 24 luglio Incontro con alcuni membri della religiosi, preti, monaci, eremiti, suore comunità “Il Mulino”, una comunità di laici difettiamo di speranza – e dunque di legata al “Jesuit Social Service”. esperienza di Dio – chi potrà trasmetterla al 25 luglio Accoglienza di alcune persone popolo di Dio ? provenienti da Catanzaro. 24 – 25 giugno Accoglienza di una persona 31 luglio Giorno dei miei voti solenni. Tanti separata dal proprio congiunto. amici sono convenuti! La comunità di 26 giugno Accoglienza di una giovane Marango quasi al completo. Marco e Roberta, coppia. Mi chiedono di iniziare un percorso di il fedelissimo Dario, Nino, così attento ed riflessione sul significato cristiano del efficace, Lella – rivista dopo quasi dieci anni matrimonio. – e i suoi due figli Nicolò e Letizia. E poi 26 – 27 giugno Due amici di Rossano, Franco tanti amici della zona: Carmela, Giovanna e e Giuseppe, mi consegnano alcuni mobili Gianluigi, Maria Tassone, Giuseppe e Teresa Notizie da Sant’Ilarione 26 Estate 2010 4 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------assieme alla figlia Rita e al nipote Mattia (Grazie per le tarantelle!), Gigi e sua Mamma Teresa, Vincenzo e la Comunità di Liberazione e tanti altri che dovranno scusarmi se non li nomino! C’erano pure vari amici sacerdoti: d. Giovanni Mazzillo; i due presbiteri della comunità di Marango, don Giorgio e don Alberto; un prete della diocesi di Crotone, d. Pietro; il parroco e il viceparroco d. Donato e d. Rigobert; e poi d, Enzo Chiodo, d. Francesco Passatelli, d. Fabrizio, d. Antonio Finocchiaro; le eremite Mirella e Maria Immacolata, le sorelle di Gesù (Crochi), sr Antonietta ecc. E poi una decina di amici venuti dal Belgio e dalla Francia. Durante la liturgia P. Giuseppe ha pronunciato una omelia molto costruita, profonda e affettuosa. Spero che qualcuno abbia avuto la bella idea di registrarla! 6 agosto – Trasfigurazione del Signore A Gerace, presso l’eremo di Monserrato, battesimo di Angelo Joseph, figlio di Sibylle e Gersom, nonché nipote di Mirella. 8-10 agosto Accoglienza di Matteo, un adolescente di 14 anni, il quale si è inserito nel ritmo dell’eremo con grande facilità. 9 agosto Il vescovo in visita a San Nicola. 10 agosto Visita di Mimma e di Carnela, entrambe originarie della zona di Rossano. Questo stesso giorno, incontro con d. Davide Milanesi e un gruppo di seminaristi della diocesi ambrosiana. Dieci ragazzi che sprizzano la gioia di vivere e manifestano che vi è un futuro per la Chiesa. Dio non abbandona il suo popolo! 13 agosto In viaggio verso la loro città di Palermo, Preziosa ed Emilio si fermano alcune ore all’eremo. Mi raccontano del loro matrimonio cattolico-buddista ed io della liturgia dei miei voti. 15 agosto Come ogni anno la vallata è sottoposta alle invasioni barbariche. Centinaia di macchine, quad e moto… Per aiutare l’eremo: Conto corrente Bancoposta : 000044891794 (IBAN : IT 54 O 07601 16300 44891794)