N. 27 · 2011
CIRCOLARE ICSS
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Fondata nel 1997 e pubblicata semestralmente dalla Commissione Internazionale per gli Studi
Salesiani (ICSS) degli Oblati di S. Francesco di Sales
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La pratica eroica delle virtù da parte di P. Louis Brisson
(Come riportato nella Circolare della ICSS, n. 25 [aprile
2010], p.13, il 19 dicembre 2009 Papa Benedetto XVI, su indicazione della Congregazione per le Cause dei Santi, ha dichiarato che “il Servo di Dio, Louis Brisson [Figura 1.1], sacerdote e fondatore degli Oblati e delle Oblate di S. Francesco di
Sales, ha praticato le virtù teologali di Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo così come le virtù cardinali di
Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza e le virtù a queste
collegate, in un grado eroico”. La ICSS con gioia rende disponibile qui di seguito una traduzione in inglese [da cui la presente traduzione italiana, N.d.T.], preparata da P. Daniel G.
Gambet, OSFS, del decreto della Congregazione per le Cause
dei Santi concernente la pratica eroica delle virtù da parte di
P. Louis Brisson. P. Gambet [Ph.D., in latino e greco, Università di Pennsylvania] è Presidente emerito della De Sales University, Center Valley, Pa., ed è stato uno degli artefici dello
statuto della ICSS approvato dal 14° Capitolo Generale degli
Oblati di S. Francesco di Sales [1976]).
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CONGREGAZIONE PER LE CAUSE DEI SANTI
TROYES
BEATIFICAZIONE E CANONIZZAZIONE
DEL SERVO DI DIO
LOUIS BRISSON
Sacerdote e fondatore degli Oblati e delle Oblate di
S. Francesco di Sales (1817-1908)
DECRETO CONCERNENTE LE SUE VIRTU’
Figura 1.1. P. Louis Brisson, OSFS (dettaglio), di Lia Lamböck, illustrazione di copertina del libro di Dirk Koster, OSFS, Louis Brisson (Noorden, Bert Post, 2008). P. Brisson fu ordinato sacerdote il
19 dicembre 1840. Fu cappellano e confessore del Monastero della
Visitazione di Troyes per oltre quarant’anni e fondatore di due famiglie religiose: gli Oblati e le Oblate di S. Francesco di Sales. Data
la diffusa reputazione di santità di P. Brisson già quando era in vita
e in continua crescita dopo la sua morte, la diocesi di Troyes iniziò
la causa di beatificazione e canonizzazione nel 1938. Papa Benedetto XVI ha approvato le indicazioni della Congregazione per le Cause dei Santi riguardo alla pratica eroica delle virtù da parte di P.
Brisson e ha dichiarato: È stato stabilito, nel caso presente, che il
Servo di Dio, Louis Brisson, sacerdote e fondatore degli Oblati e
delle Oblate di S. Francesco di Sales, ha praticato in grado eroico
le virtù teologali di Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il
prossimo così come le virtù cardinali di Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza e le virtù ad esse collegate.
“In questo momento sono consapevole degli effetti
della vostra presenza nel mio spirito. Voi siete figli di Dio, che mi hanno reso memore del mio impegno di santità e a causa dei quali, in questo momento, io posso gridare nella fede: ‘Abba, Padre!’. E non considererò più il
mio Dio come un giudice terribile, ma piuttosto come un padre pieno di amore …”.
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Così scriveva, verso la fine della sua lunga vita, il venerabile Servo di Dio Louis Brisson in una meditazione, rimettendo obbedientemente e fiduciosamente se stesso ai piani della Divina Provvidenza.
Il Servo di Dio era nato il 23 giugno 1817 a Plancy, Francia, figlio unico di una famiglia solidamente cristiana. La sua prima istruzione chiaramente diede rilievo alle arti liberali che egli coltivò, come si coltiverebbe
un seme, lungo il corso degli anni. Presto manifestò segni inconfondibili di una vocazione sacerdotale. A quindici anni fu accettato nel seminario minore di Troyes e quindi in quello maggiore, dove fra i suoi doni si distinse
una vita di pietà e di impegno intellettuale. Il 19 dicembre 1940 fu ordinato sacerdote. Poi a causa della poca salute fu nominato insegnante di religione e scienze naturali alla scuola delle Suore della Visitazione e in seminario. Nel 1843 le Visitandine gli affidarono gli incarichi di cappellano e confessore della loro comunità. Svolse
questi ruoli per quarant’anni, fondando il suo insegnamento sulla spiritualità di S. Francesco di Sales e praticando le virtù dell’umiltà, della semplicità e della dolcezza in una maniera eroica. Per tutto questo tempo, Madre
Maria di Sales Chappuis, superiora del monastero della Visitazione, sollecitamente lo esortò a fondare una Congregazione di sacerdoti che avrebbero vissuto secondo gli insegnamenti spirituali dell’eminente Vescovo di Ginevra.
Nel 1857 il Vescovo di Troyes mise il Servo di Dio a capo dell’Associazione Cattolica di S. Francesco di
Sales. Lo scopo era difendere la fede dagli insegnamenti eretici, che a quel tempo rigettavano l’idea stessa di soprannaturale. Durante il suo ruolo come presidente diocesano di questa Associazione, P. Brisson intraprese diverse iniziative destinate ad aiutare e istruire le giovani donne che lavoravano e vivevano in gran numero nella
città fortemente industrializzata di Troyes. Guidavano quest’opera delle studentesse della scuola della Visitazione, tra le quali vi era S. Léonie Aviat, che col tempo porrà le basi della fondazione dell’Istituto delle Suore Oblate di S. Francesco di Sales, approvato ufficialmente dal Sua Santità Leone XIII nel 1890.
Successivamente P. Brisson accettò la responsabilità di iniziare una scuola diocesana. Fu allora che la
Provvidenza dispose ciò che P. Brisson aveva sperato da lungo tempo e che la Madre Maria di Sales Chappuis
stessa aveva predetto: la scuola di S. Bernardo, che è davvero la culla della Congregazione degli Oblati di S.
Francesco di Sales. Questa Congregazione sarà approvata nel 1887.
Il Servo di Dio unì un ministero sacerdotale molto attivo a una esemplare vita di preghiera. L’Eucaristia
era il culmine del suo programma di vita e della sua quotidiana, zelante ricerca della gloria di Dio e della Sua
santa volontà. Era infallibilmente chiaro che la spiritualità di P. Brisson era la causa e la fonte prima del suo lavoro pastorale. Come direttore spirituale, cercava di guidare le anime a vivere la stessa intimità con Cristo che
egli aveva e a imitare le Sue virtù nella fedeltà al Santo Padre e agli insegnamenti del magistero universale.
Nel 1878 il cammino terreno del Servo di Dio divenne particolarmente difficile a causa di dissensi con
l’Autorità Diocesana, cosa che gli causò considerevoli sofferenze e pene. Ciò nonostante, P. Brisson non venne
mai meno al dovere di carità verso il suo Vescovo, persino nelle circostanze più conflittuali, mantenendosi sempre in un atteggiamento moderato, contenuto e sincero. Un opportuno intervento della S. Sede riportò l’armonia
tra il Vescovo e il Servo di Dio, che si comportò con tale costante attenzione e profonda gentilezza che in una
udienza con lui il Papa Leone XIII dichiarò: “Oh, P. Brisson, voi siete veramente un uomo di pace!”.
Agli inizi del 1900, il Servo di Dio e la sua opera incontrarono una nuova difficoltà molto amara, quando
alcune leggi straordinarie emanate nel corso del tempo dalla Repubblica decretarono che le Congregazioni dedite
all’insegnamento dei bambini e dei ragazzi e alla predicazione della Parola di Dio fossero soppresse e i loro beni
confiscati dallo Stato. I Padri Oblati scelsero l’esilio e lasciarono la Francia, in modo da non essere privati dell’esercizio del loro ministero di sacerdoti. P. Brisson, affidandosi alla volontà di Dio con l’abituale serenità, divenuto anziano e fisicamente debole, ma fornendo ancora guida spirituale ai suoi figli nel Signore, scelse di ritirarsi nel suo paese natale, Plancy, da dove continuò la sua attiva direzione delle due Congregazioni e dove una
fede sempre più forte gli permise un’esperienza e una comprensione sempre più profonda della Croce.
Con il corpo esausto ed estremamente indebolito dalla malattia, il Servo di Dio, Louis, passò serenamente
al Signore il 2 febbraio 1908, facendo sua la preghiera del profeta antico: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza” (Lc 2,29-30).
Data la diffusa reputazione di santità di P. Brisson già quando era in vita e in continua crescita dopo la sua
morte, l’11 febbraio 1938 la Curia di Troyes diede inizio alla “Causa di Beatificazione e Canonizzazione”
istruendo il “Processo informativo”, che a causa della guerra si concluse solo il 15 dicembre 1949. Dopo un Processo supplementare durato dall’8 luglio1963 al 13 gennaio 1964, le conclusioni del “Processo informativo”
hanno assunto forza di legge con decreto della Congregazione per le Cause dei Santi datato 6 ottobre 1995. Dopo
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la preparazione di una proposta, secondo la prassi usuale, in un incontro della Consulta dei teologi è stato dichiarato che il Servo di Dio ha praticato le virtù cristiane in maniera eroica.
I Cardinali e i Vescovi nelle Sessioni ordinarie del 2 ottobre 1997 e del 29 settembre 2009, dopo avere ricevuto dal Postulatore le spiegazioni richieste e il rapporto di S. Ecc. Franco Croci, Vescovo Titolare di Potenzia
in Piceno e Presentatore della Causa, hanno dichiarato che il Servo di Dio, Louis Brisson, ha praticato eroicamente le virtù teologali e cardinali e le virtù collegate.
Papa Benedetto XVI, avendo in mano una esatta relazione di tutto ciò che è stato fatto e avendo ricevuto e
approvato le indicazioni della Congregazione per le Cause dei Santi firmate dal Prefetto Arcivescovo oggi ha fatto la seguente dichiarazione: È stato stabilito, nel caso presente, che il Servo di Dio,Louis Brisson, sacerdote e
fondatore degli Oblati e delle Oblate di S. Francesco di Sales, ha praticato le virtù teologali di Fede, Speranza e
Carità verso Dio e verso il prossimo così come le virtù cardinali di Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza
e le virtù collegate in grado eroico.
Il Santo Padre ha ordinato che questo decreto abbia forza di legge e sia registrato negli archivi della Congregazione per le Cause dei Santi.
Dato a Roma il 19 dicembre 2009, A.D.
+ Angelus Amato SDB
Titolare Arcivescovo di Sila
Prefetto
+ Michele Di Ruberto
Titolare Arcivescovo di Biccari
Segretario
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OTTENERE CONVERSIONI: LA MISSIONE NEL DUCATO DELLO CHABLAIS
(Questo articolo è tratto con adattamenti dal libro, Boundaries of Faith: Catholics and Protestants in the Diocese
of Geneva, di Jill Fehleison [Kirksville, Mo.: Truman State University Press, 2010], 53-55, 61-62, 64-66. L’autore [Dottorato sugli inizi della storia moderna europea, Università dello Stato dell’Ohio] è professore associato di storia alla Quinnipiac University, Hamden, Ct., e membro del Salesian Scholars Seminar. Speriamo che
questo articolo consenta ai nostri lettori di farsi un’idea della complessità della missione nello Chablais e soprattutto delle sue sfide scoraggianti, del suo necessario carattere d’equipe e del ruolo fondamentale che vi ha
giocato la devozione eucaristica. Una recensione di questo libro compare anche in questo numero della Circolare della ICSS).
La difficile fase iniziale della missione
Il giovane prevosto della cattedrale, Francesco di Sales, accompagnato dal cugino e confratello sacerdote,
Louis de Sales (Figura 2.1), nel settembre 1594 partì per la fortezza degli Allinges, situata nel ducato dello Chablais (Figura 2.2). I biografi di Francesco di Sales, tra i quali anche suo nipote Charles-Auguste de Sales, raccontarono le fatiche della missione dello Chablais in termini agiografici, attribuendo all’opera pressoché solitaria del
de Sales la riconversione al cattolicesimo delle popolazioni protestanti1. Ma se il successo della missione fu qualcosa di imponente, per il futuro santo si trattò di una complessa e difficile impresa e molte persone vi giocarono
un ruolo. Il malaugurato inizio non faceva presagire il successo finale né la fama che il de Sales avrebbe acquistato. I primi mesi della missione non furono molto promettenti e presto scoraggiarono i due sacerdoti. In una
lettera ad Antoine Favre, amico intimo, confidente e senatore di Savoia, il de Sales lamentava che la popolazione
locale non andava ad ascoltare le sua predicazione e i maggiorenti della cittadina interferivano nella sua missione2. Confessava al vescovo di Ginevra, Claude de Granier (Figura 2.3), che la gente era molto testarda ed era sta1
C.A. de Sales, Histoire du Bien-Heureux François de Sales [Storia del beato Francesco di Sales], 6 a ed., 2 voll.. (Paris : Librairie de Louis Vives, 1879). Vd. la descrizione di Charles-Auguste dei successi dello zio nel volume 1 della sua biografia,
spec. i libri da 1 a 4. Molti studiosi non ritengono attendibile la sua biografia perché agiografica, ma è un importante ritratto
di suo zio nei primi tempi del suo ministero. Charles-Auguste fu molto coinvolto nel processo di canonizzazione di suo zio e
il successo di Francesco di Sales come missionario fu cruciale per il riconoscimento della sua santità. Charles-Auguste fu
vescovo della diocesi (1645-60) ed ebbe accesso ai documenti familiari e diocesani.
2
F. de Sales al senatore Antoine Favre, inizio ottobre 1594, in Œuvres de saint François de Sales, Éd. complète, 26 voll.
(Annecy : J. Niérat et al., 1892-1967), XI, 91, (da ora in poi Œuvres). Favre fu uno dei grandi appoggi del de Sales in tutti i
3
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ta anche ripristinata una pubblica ordinanza secondo cui nessuno poteva partecipare alle liturgie cattoliche. Il de
Sales esprimeva il suo disappunto al vescovo perché alcune persone cercavano di ascoltare la sua predicazione,
ma temevano di essere maltrattate dai Bernesi e dai Ginevrini se lo ascoltavano senza proferire insulti e tenere
pietre in mano3. Può essere che la paura non fosse infondata poiché
le truppe usavano regolarmente la regione come campo di battaglia
e gli abitanti avevano in passato subito varie occupazioni 4. Il de
Sales, descrivendo il lento progresso del suo lavoro, diceva di sentirsi come S. Paolo agli inizi della cristianità: “Noi camminiamo
ma come gli ammalati che, dopo aver lasciato il letto, scoprono di
non riuscire ad usare i piedi e, nella poca salute, non sanno se sono
più sani che malati”5. Le parole di Francesco di Sales non sono
quelle di un uomo che nutre speranza nella sua missione e rivelano
una immagine molto differente da quella presentata da molti dei
suoi primi biografi.
Entro il marzo 1595 Francesco di Sales trascorreva più tempo predicando nella città protestante di Thonon, ma senza convertire molte persone e questo lo aveva portato a sentirsi isolato e a volte dubbioso circa la sua missione. Confidò ad Antonio Possevino, il
gesuita missionario e diplomatico che era stato guida del de Sales
nella sua giovinezza, che, sebbene predicasse spesso, solo tre o
quattro ugonotti venivano ai suoi sermoni. Aveva l’impressione di
predicare ai muri e si chiedeva se qualcun altro fosse più adatto alla
missione. Un segno di speranza che confidò fu che parecchie perFigura 2.1. S. Francesco di Sales e suo cugino,
dietro a finestre e porte per ascoltarlo segreil canonico Louis de Sales, invocano la protezio- sone si nascondevano
6
tamente
.
Mentre
egli
era nello Chablais amici e altri religiosi sone dell’angelo custode dello Chablais
stennero
il
missionario
con la loro corrispondenza, offrendogli
(dettaglio). Francesco e Louis de Sales entrarono
appoggio
e
consigli.
Riferì
ad Antoine Favre che il P. Chérubin de
nel ducato dello Chablais il 14 settembre 1594,
festa dell’Esaltazione della S. Croce. La prima Maurienne, un missionario cappuccino che più tardi si sarebbe unicosa in cui si imbatterono i due giovani missio- to al de Sales nello Chablais, gli consigliava di continuare a pronari fu la distruzione lasciata dai Calvinisti: chie- porre sermoni alla gente e di introdurre nuovi predicatori, se necesse saccheggiate e sottosopra, croci a terra, il Ca- sario, per ripetere il messaggio7. Nelle prime fasi Francesco di Sastello di Brens devastato. Secondo la tradizione, les appare sopraffatto dal peso della missione, ma questo sentimenFrancesco e Louis si inginocchiarono e pregaroto è comprensibile se si considera che erano solo una manciata di
no, invocando la protezione dell’angelo custode
del ducato per la loro missione. Quindi si affret- predicatori per cercare di convincere migliaia di seguaci della rifortarono verso la fortezza degli Allinges, dove fu- ma a lasciare una fede che conoscevano da quasi sessant’anni.
rono calorosamente accolti dal Barone d’HerArriva l’aiuto tanto atteso
mance, buon amico del padre di Francesco.
Francesco e Louis de Sales ricevettero l’aiuto tanto atteso per
la missione nello Chablais nel 1597con l’arrivo di alcuni rinforzi
che si misero al lavoro secondo una strategia che mirava a tutta la
regione. La piccola truppa includeva due cappuccini, Chérubin de Maurienne e Esprit de Beaume; un gesuita,
Jean Saunier; e il parroco di Annemasse, Jean Maniglier. Il gruppo appena costituito si incontrò con i due de Sales nel villaggio cattolico di Annemasse per discutere il successivo piano d’azione, condividendo varie preoccupazioni e strategie per la missione cattolica, tra le quali la possibilità di tenere una sorta di conferenza o dibattito
suoi incarichi.
3
F. de Sales a Claude de Granier, fine ottobre 1594, in Œuvres, XI, 94-95.
4
Paul Martin, Trois cas de pluralisme confessionel aux XVI et XVII siècles [Tre casi di pluralismo confessionale nel XVI e
XVII secolo], (Ginevra: A. Jullien 1961), 53-91.
5
F. de Sales a Claude de Granier, da Thonon, aprile 1595, in Œuvres, XI, 118-19.
6
F. de Sales ad Antonio Possevino, da Thonon, inizio aprile 1595, in Œuvres, XI, 120-21. Il De Sales nella lettera usa la parola “ugonotto”.
7
F. de Sales al senatore Antoine Favre, 7 marzo 1595, in Œuvres, XI, 115.
4
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con i Ministri Protestanti8. Le tre misure chiave su cui il gruppo si trovò d’accordo furono: primo, che i Cavalieri
dei Santi Maurizio e Lazzaro e altri rinunciassero alle rendite delle proprietà che avevano nella regione, rendendole disponibili per aiutare le parrocchie. Secondo, essi avrebbero dovuto istituire a Thonon un collegio di Gesuiti usando le entrate di un precedente priorato locale. Infine, le tasse dovute al duca [di Savoia] dagli abitanti
sarebbero state sospese perché l’essere sollevati da questo onere finanziario avrebbe innalzato il loro livello di
vita e li avrebbe resi più disponibili ad ascoltare i predicatori9. La diocesi cercava costantemente un sostegno insieme spirituale ed economico per le riforme e l’opera di conversione. Tutte queste misure erano passi ragionevoli per raggiungere l’obiettivo della missione: ristabilire l’ordine per riportare il cattolicesimo nella regione. Nel
settembre 1597 Francesco di Sales informò il nunzio pontificio in Savoia dei risultati dell’incontro, mettendo in
moto la catena di eventi che sarebbe culminata in cambiamenti drammatici per la regione10.
La devozione delle Quarant’ore: fulcro ed elemento di attrazione nella missione dello Chablais
Sia l’arte che il teatro associati al cattolicesimo nel XVI e XVII secolo assunsero nuovo slancio e vigore
drammatico. Niente riflette meglio lo splendore del cattolicesimo barocco che la celebrazione delle Quarant’ore.
Facendo riferimento al periodo passato da Cristo nella tomba prima della risurrezione, le Quarant’ore comprendevano l’esposizione permanente dell’Eucaristia, predicazione, processioni di confraternite, teatro e musica. La
devozione si sviluppò a partire dal Medioevo dalle cerimonie liturgiche imperniate sul periodo d tempo tra il Venerdì Santo e il mattino di Pasqua11. Si ritiene che il fondatore di questa devozione sia il cappuccino Giuseppe di
Ferno e Milano vide le prime di queste cerimonie negli anni ‘20 e ’30 del XVI secolo12. La celebrazione eucaristica guadagnò popolarità con la diffusione dei decreti tridentini; i Cappuccini, seguiti dai Gesuiti e dai Barnabiti, la diffusero dalla metà del XVI secolo in avanti13. Nel 1577 durante la sua visita Carlo Borromeo celebrò le
Quarant’ore per la Savoia a Torino14. Papa Clemente VIII giocò un ruolo importante nel rendere popolari le Quarant’ore quando nel 1592 ordinò che la celebrazione continuasse ininterrottamente nelle chiese di Roma 15. In altre parole, quando una chiesa della città ultimava la sua devozione, un’altra iniziava le sue Quarant’ore. Questa
devozione sarebbe diventata il fulcro delle iniziative missionarie attorno a Ginevra e l’attrazione per coinvolgere
emotivamente gli abitanti riportandoli al cattolicesimo.
Tra il settembre 1597 e l’ottobre 1598, nel ducato dello Chablais, il clero e il laicato cattolico celebrarono
le Quarant’ore in tre diverse occasioni, una volta nel paese di Annemasse e due a Thonon. Le celebrazioni furono il culmine dei tre anni di lavoro missionario e produssero risultati impressionanti nella regione. Chérubin seguì la progettazione e l’allestimento delle celebrazioni con zelo, riuscendo a convincere sia il vescovo di Ginevra, Claude de Granier, che il Duca di Savoia, Carlo Emanuele I, della loro utilità. Charles-Auguste de Sales asserisce che il cappuccino decise di tenere una preghiera delle Quarant’ore “con lo scopo di svegliare i ministri di
Ginevra”16. La prossimità di Annemasse a Ginevra ne fece un posto ideale per celebrare gli elementi più appari8
C.A.-de Sales, Histoire du Bien-Heureux François de Sales, I, 187.
F. de Sales a Giulio Cesare Riccardi, nunzio del Papa a Torino, 14 settembre 1597, in Œuvres, XI, 309.
10
Ibid.
11
Mark S. Weil, “The devotion of the Forty Hours and Roman Baroque Illusions” [La devozione delle Quarant’ore e le illusioni del barocco romano], Journal of the Warburg and Courtauld Institutes 31 (1974), 218-48, spec. 220.
12
Bernard Dompnier, “Un aspect de la dévotion eucharistique dans la France du XVIIeme siècle: Les prières des Quaranteheures” [Un aspetto della devozione eucaristica nella Francia del XVII secolo : le preghiere delle Quarant’ore], Revue
d’histoire de l’église de France 178 (gen-giu 1981), 5-31, spec. 6.
13
Louis Châtellier, The religion of the Poor: Rural Missions in Europe and the Formation of Modern Catholicism. 15001800 [La religione dei poveri: le missioni rurali in Europa e la formazione del cattolicesimo moderno, 1500-1800), trad.
Brian Pearce (New York: Cambridge University Press, 1997), 24 e Dompnier 6-7.
14
Emile Vuarnet, “Découverte d’un livre de 1598 relatif à la célébration des Quarant’heures de Thonon” [Scoperta di un
libro del 1598 relativo alla celebrazione delle Quarant’ore di Thonon], Mémoire et documents publiés par l’Académie
Chablaisienne 26 (1912-13), 1-62, spec. 22.
15
Dompnier, 8.
16
C.-A. de Sales, Histoire du Bien-Heureux François de Sales, I, 187 e Carlo di Ginevra, Les trophées sacrés ou Missions
des Capucins en Savoie, dans l’Alin, la Suisse romande et la vallée d’Aoste, à la fin du XVI eme siècle et au XVIIeme siècle [I
trofei sacri o le missioni dei Cappuccini in Savoia, nell’Alin, la Svizzera francofona e la valle d’Aosta, alla fine del XVI
secolo e nel XVII secolo], a cura di e con una prefazione di Félix Tisserand (Lausanne: Société d’histoire de la Suisse
romande, 1976), 86. L’introduzione di Tisserand racconta che i Cappuccini incaricarono uno di loro, Carlo di Ginevra, di
scrivere circa la missione nello Chablais per dare un credito appropriato a Chérubin. Carlo di Ginevra visitò i conventi della
9
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scenti e drammatici del cristianesimo letteralmente a portata d’orecchio dei leader riformati. Carlo di Ginevra, un
confratello cappuccino che raccontò le imprese di Chérubin, scrisse che il missionario prese la risoluzione di celebrare le Quarant’ore ad Annemasse “per
nutrire i nuovi convertiti e attirarli alla preFigura 2.3. Claude de Granier, vescovo di Gine- dicazione e alla divina dolcezza degli eservra (1579-1602), inizialmente non è così famoso cizi della religione cattolica”17. Le Quarancome il suo successore, Francesco di Sales, tutta- t’ore ebbero la capacità di attirare ugualvia piantò i semi che i suoi successori avrebbero mente l’attenzione di tutti, volenti e nolenti.
continuato a nutrire durante il loro episcopato. De I missionari avevano un grande lavoro di
Granier attuò i decreti del Concilio di Trento
preparazione davanti a loro per allestire le
(1545-63), introdusse il breviario romano e iniziò
Quarant’ore ad Annemasse. P. Chérubin
la pratica della visita alle parrocchie.
Mandò il de Sales nello Chablais per riconvertire (Figura 2.4) assunse il ruolo di principale
il ducato al cattolicesimo e fece tutto ciò che gli era possibile per sostenere organizzatore dell’evento e progettò una cela missione, per es. adoperandosi per la restituzione dei benefici dai Cava- lebrazione “come la gente non vedeva da 70
18
lieri dei SS. Maurizio e Lazzaro, garantendosi il permesso del duca Carlo anni” . Eressero tende e palchi, in parte
Emanuele I per la collaborazione dei Cappuccini e dei Gesuiti nella mis- perché la chiesa parrocchiale di Annemasse
sione e partecipando a tutte e tre le Quarant’ore celebrate nello Chablais.
era in cattivo stato, ma anche perché le celebrazioni all’aperto potevano raggiungere
più persone. Un teatro all’aperto aveva il
Figura 2.4. Il frate cappuccino Chérubin de vantaggio supplementare di trasformare un
Maurienne (1566-1610), fu il principale colla- intero villaggio in palcoscenico, poiché le
boratore di Francesco di Sales nella missione processioni si snodavano lungo strade riccadello Chablais. Chérubin si unì alla missione mente decorate. I missionari volevano che
nel 1597, insieme a un piccolo gruppo di rinforl’esperienza fosse visivamente sbalorditiva,
zi. Si ritiene che sia il principale organizzatore
così decorarono le strutture provvisorie e le
delle riuscite Quarant’ore nello Chablais.
(Per un altro aspetto del ruolo di Chérubin nella vie con arazzi, tappeti, immagini e piante
19
missione dello Chablais e il suo disaccordo con il “metodo salesiano” vd. verdi, molti dei quali prestati dal duca . Le
decorazioni per tali elaborate celebrazioni
ICSS Newsletter n. 18 [luglio 2006], 2).
spesso dovevano essere prese a prestito da
persone ricche; a Roma nel 1608, per la celebrazione delle Quarant’ore, arazzi e altre decorazioni murali furono
prestati da famiglie in vista, cardinali e ambasciate straniere.20. Nello Chablais la ricchezza degli ornamenti delle
tre successive celebrazioni crebbe progressivamente con l’aumentare del prestigio dei partecipanti.
Il teatro era una via efficace per far giungere a tutti coloro che erano a portata d’orecchio gli annunci espliciti dei missionari. Incentrando le celebrazioni su eventi pubblici e orali, i missionari riconoscevano la maggiore
efficacia della viva voce rispetto alla parola scritta, in una regione dove l’alfabetizzazione non era particolarmente diffusa. Charles Mazouer, in un suo articolo del 1982 nella Revue Savoisienne, lo considerava “teatro catechetico”21. I missionari ritornarono alle storie bibliche che sarebbero state ugualmente familiari sia ai cattolici che ai
protestanti, sperando che le storie facessero vibrare una corda negli ascoltatori. Carlo di Ginevra afferma che
Chérubin programmò la rappresentazione dei misteri, compresi i tre re magi nella stalla di Betlemme, mentre
Charles-Auguste de Sales scrive che ci fu una rappresentazione del sacrificio di Abramo con versi scritti dai due
provincia tra il 1644 e il 1650 per raccogliere testimonianze per la sua cronaca che compose tra il 1651 e il 1653. Con le
molte deposizioni che raccolse, Carlo di Ginevra compose una versione abbreviata in latino nel 1657, che un altro cappuccino tradusse in francese nel 1680. Tuttavia non ci sono prove che l’una o l’altra siano state pubblicate prima della versione
francese nel 1867. Fu solo nel 1930 che i Cappuccini ritornarono alla versione integrale lasciata da P. Carlo e si adoperarono per pubblicarla.
17
Carlo di Ginevra, Les trophées sacrés, 84.
18
Ibid., 216-17.
19
C.-A. de Sales, Histoire du Bien-Heureux François de Sales, I, 188. Annemasse continuò a essere una parrocchia cattolica
anche quando gli altri villaggi intorno divennero parte della Chiesa riformata.
20
Weil, 225.
21
Charles Mazouer, “Théatre et mission pendant la conquête du Chablais, 1597-98” [Teatro e missione durante la conquista
dello Chablais, 1597-98], La Revue Savoisienne 122 (1982), 44-67.
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Louis de Sales, il cugino di Francesco di Sales, canonico della Cattedrale, e suo fratello22. Forse Charles-Auguste
voleva dare lustro al ruolo giocato dalla sua famiglia nelle celebrazioni. Mazouer segnala che entrambe le storie
potevano essere collegate al sacrificio di Cristo oltre che all’eucaristia. Il sacrificio di Abramo era un dramma
adatto alle Quarant’ore, ma il fatto che Theodore Beza, il più importante teologo calvinista del tempo e guida
spirituale di Ginevra, aveva scritto un pezzo di teatro sullo stesso soggetto quando era professore a Losanna,
avrebbe potuto essere un incentivo supplementare23. Usando immagini bibliche note a tutti, i missionari speravano di ridestare ciò che in passato era comune agli abitanti della regione e li aveva legati tra loro.
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STUDI SALESIANI NEL MONDO
Udienza generale di Papa Benedetto XVI su S. Francesco di Sales
Nel corso delle sue catechesi sui santi e sui dottori della Chiesa, Papa Benedetto XVI ha dedicato la sua udienza
generale del 2 marzo 2011 a S. Francesco di Sales. All’inizio il Santo Padre ha dichiarato: “«Dieu est le Dieu du
coeur humain» [Dio è il Dio del cuore umano] (Trattato dell’amor di Dio, I, 15): in queste parole apparentemente semplici cogliamo l’intima natura della spiritualità di un grande maestro, S. Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa …”. Tra gli altri punti il Papa ha messo in rilievo che “la crisi profonda che indusse [Francesco
di Sales durante gli studi a Parigi] a mettere in dubbio la propria salvezza eterna e la predestinazione di Dio nei
suoi riguardi” gli fece trovare “la pace nella realtà radicale e liberante dell’amore di Dio”, che da allora in poi divenne il fondamentale principio informatore della sua vita e poi del suo ministero sacerdotale ed episcopale.
Inoltre il Pontefice ha osservato che “l’influsso della sua [di Francesco] vita e della sua dottrina sull’Europa dell’epoca e dei secoli successivi è immenso”, evidenziando “l’efficacia delle [sue] relazioni personali e della sua
carità” e il suo eccellere nei “compiti sociali di mediazione e di riconciliazione”; il suo “appello ai laici … a consacrare le cose temporali e a santificare il quotidiano su cui insistono il Concilio Vaticano II e la spiritualità del
nostro tempo”, il suo essere “esperto del cuore umano” aggiungendo: “Non per niente, all’origine di molte vie
della pedagogia e della spiritualità del nostro tempo ritroviamo l’impronta di questo maestro, senza il quale non
vi sarebbero stati san Giovanni Bosco né l’eroica «piccola via» di santa Teresa di Lisieux”. Il Papa ha concluso
dicendo: “San Francesco di Sales è un testimone esemplare dell’umanesimo cristiano; con il suo stile familiare,
con parole che hanno talora il colpo d’ala della poesia, ci ricorda che l’uomo porta iscritta nel più profondo di sé
la nostalgia di Dio e che solo in Lui trova la sua vera gioia e la sua realizzazione più piena”. Per il testo integrale
di questa udienza in inglese, vd. la voce 2 marzo 2011 su: www.zenit.org., in tedesco: www.osfs.eu/aktuell/benediktXVI_fvs_02-03-2011.html.
Causa del venerabile P. Louis Brisson
La causa di beatificazione del venerabile P. Louis Brisson, OSFS, fondatore degli Oblati e delle Oblate di S.
Francesco di Sales, fa continui progressi. Una commissione di periti medici ha concluso che la guarigione, nel
1953, di un ragazzo ecuadoriano non può essere spiegata dal punto di vista medico. Il 7 giugno 2011 una commissione di teologi della Congregazione per le Cause dei Santi ha unanimemente stabilito che questa guarigione
miracolosa è stata ottenuta attraverso la sola intercessione di P. Brisson. Il passo successivo sarà l’analisi della
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Carlo di Ginevra, Les trophées sacrés, 84 ; C.-A. de Sales, Histoire du Bien-Heureux François de Sales, I, 188.
Mazouer, 58-59.
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materia da parte dei Cardinali e dei Vescovi della Congregazione. Continuiamo tutti a pregare con fiducia per la
beatificazione di P. Brisson.
Formazione Oblata
L’indirizzo del sito relativo alla Formazione degli Oblati di S. Francesco di Sales è cambiato: www.formation.desalesoblates.org. L’informazione di questo sito sarà tenuta aggiornata da P. Ken McKenna, OSFS, che fino
alla sua recente elezione come Provinciale della Provincia di Toledo-Detroit era Maestro dei Novizi nelle province del Nord America, e da Lewis S. Fiorelli, OSFS, ex Superiore Generale e attualmente Coordinatore Generale della Formazione.
Fondo Chablais per le Missioni
P. Aldino Kiesel, OSFS, Superiore Generale degli Oblati di S. Francesco di Sales, ha elogiato P. Thomas Vanek,
OSFS, Provinciale della Provincia di lingua Tedesca, e il suo Consiglio per la decisione di trasferire tutti i fondi
dal Fondo del Procuratore per le Missioni della Provincia al Fondo Chablais per le Missioni. Ha dichiarato che
questa decisione dimostra l’amore per le missioni da parte dei membri di questa Provincia e rientra nell’impegno
generale da parte della Congregazione di consolidare il Fondo Chablais.
Africa
BENIN
“Chiunque conquista il cuore di un uomo conquista tutto l’uomo”. Questo detto di S. Francesco di Sales era il
motto della Maratona intitolata a S. Francesco di Sales svoltasi a Parakou il 12 febbraio 2011. Questo evento
sportivo, che è ormai diventato un evento nazionale in Bénin, è stato iniziato da P. Guillaume Kambounon,
OSFS, ed è sostenuto dalla Provincia Francese e dagli Oblati del Bénin. Questo evento, che unisce sport e spiritualità, è fondato sul desiderio di una unione culturale, etica e religiosa, centrata su due semplici idee: dare risalto a una visione più positiva dell’essere umano e creare una società più amabile. Quest’anno il vincitore della
maratona, Patrice Lompo, ha partecipato alla Maratona del Lago di Annecy, giungendo quarto. Il 29 maggio
2011 due Oblati, i Padri. Koos Walterns, OSFS, del Sud Africa, e Guillaume Kambounon, OSFS, hanno partecipato alla Maratona South Africa Ultimate Comrades, di 56 miglia, continuando così un apostolato di presenza
nel mondo dello sport. Il sito della Maratona “S. Francesco di Sales” è. www.marathon-salesien.fr/.
Asia
MISSIONE DELL’INDIA
La pietra di fondazione del progetto di sogno della Missione dell’India, la De Sales Academy, è stata posta il
21 marzo 2011 da p. Bernard O’Connor, OSFS, Presidente della De Sales University. P. Baiju Puthussery,
OSFS, Superiore Delegato, ha dato il benvenuto al gran numero di partecipanti e p. Fred Smuda, OSFS, ha proposto le considerazioni conclusive. Sul nuovo sito della Missione: www.desalesoblatesindia.com, si trovano fotografie a colori di questo significativo evento.
De Sales Academy
Europa
FRANCIA
Il Cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, il 12 dicembre 2010 ha
presieduto la solenne chiusura del 400° anniversario della fondazione dell’Ordine della Visitazione S. Maria. Questo evento ha segnato la conclusione formale di un giubileo arricchito da molte iniziative culturali e religiose nella patria di S. Francesco di Sales. I pp. Michel Tournade, OSFS, e Jean-Luc Leroux, OSFS, ricevono ancora richieste di conferenze e relazioni su questo anniversario per gruppi e pellegrini
che giungono ad Annecy.
Il Capitolo Provinciale, tenuto nel dicembre 2010, ha deciso di dare nuovo vigore alla ricerca salesiana e al lavoro degli Oblati della Provincia, che comprende Francia e Bénin. Questo il testo della risoluzione: “Il Capitolo
Provinciale chiede che sia costituita una commissione per la ricerca salesiana per consolidare le conoscenze dei
suoi membri e suscitare nuove iniziative. Questa commissione, tra le altre cose, avrà il mandato di proporre un
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programma di formazione permanente e di arricchire la propria ricerca restando aperta al lavoro della famiglia
salesiana”. Il Consiglio Provinciale ha chiesto a p. Leroux di coordinare questa commissione, che ha tenuto il
suo primo incontro il 22 maggio 2011.
La Provincia ha dato il via a un nuovo sito: www.osfs.fr. Il suo webmaster è p. Thierry Mollard, OSFS. Questo sito presenta gli Oblati di Francia e Bénin, la storia degli Oblati, la spiritualità salesiana e le attività della
congregazione. È molto accattivante e fornisce informazioni aggiornate oltre a fotografie a colori dei membri
della Provincia.
Organizzate dall’Associazione RES (=Recherches et Études Salésiennes [Ricerche e studi salesiani]) e dagli
Oblati e Oblate di SFS, le Journées salésiennes si svolgeranno a Troyes dal 22 al 26 agosto 2011. Il tema di quest’anno sarà “Evangelizzazione per l’oggi con S. Francesco di Sales”. Attingendo spunti dagli scritti e dal pensiero di Francesco di Sales, i relatori e i partecipanti esamineranno la “nuova evangelizzazione” e la “prima
evangelizzazione” secondo i criteri della Lettera Apostolica Novo millennio ineunte del Beato Papa Giovanni
Paolo II. Per ulteriori informazioni e per iscriversi contattare: Casa Madre delle Oblate di S. Francesco di Sales,
4 rue des Terrasses, F-10000 Troyes, France. E-mail: [email protected].
I ritiri salesiani con accompagnamento personale sono stati iniziati oltre trent’anni fa da p. William Gallahger,
OSFS; ne sarà offerta la possibilità a Voiron e Amiens in Francia, a Friburgo in Svizzera e a Charleroi in Belgio.
Questi ritiri riuniscono diversi membri della famiglia salesiana (Missionari di S. Francesco di Sales, Salesiani di
don Bosco, Oblati di SFS, Preti di S. Francesco di Sales, Visitandine, Suore Salesiane della Visitazione, Società
di S. Francesco di Sales) che si incontrano due volte all’anno per condividere, leggere e riflettere.
È ripresa nel 2010 la pubblicazione del periodico Annales salésiennes pubblicato dall’Associazione RES. Il
progetto è di pubblicare due numeri all’anno. Il primo numero del 2011 è dedicato in gran parte al 400° anniversario dell’Ordine della Visitazione e comprende anche due conferenze tenute nel 2010 alle Journées salésiennes:
“Saint François de Sales et ses images” [S. Francesco di Sales e le sue immagini] della Dott. Josette Curtil, che
ha svolto su questo argomento la sua tesi di dottorato; e “La charité apostolique de saint François de Sales lors
de sa mission en Chablais” [La carità apostolica di S. Francesco di Sales nella sua missione nello Chablais] della
Dott. Blandine Delayahe, una specialista del Bérulle e della Scuola Francese. Per abbonarsi agli Annales
salésiennes contattare: Secrétariat de l’association RES, 252, route de l’église, F-74410 SAINT JORIOZ. Email :
[email protected].
PROVINCIA DI LINGUA TEDESCA (GERMANIA-AUSTRIA-SVIZZERA)
Nel dicembre 2010 a Lichtenberg, vicino a Linz sul Danubio, in Austria, è stata consacrata una nuova chiesa
dedicata a S. Francesco di Sales da S.E. Mons. Ludwig Schwarz, SDB, vescovo di Linz. Era presente anche il
Governatore dell’Austria Superiore, il Dott. Josef Puehringer. Lichtenberg è parte della parrocchia di Pöstlingberg, dove gli Oblati di SFS svolgono il loro ministero dal 1960. Per ulteriori informazioni sulla parrocchia vd.:
www.pfarre-poestlingberg.at.
Il 19 dicembre 2010 è morto p. Franz Wehrl, OSFS (1932-2010). P. Wehrl si è dedicato intensamente alla ricerca e alla divulgazione relative alla vita, all’insegnamento e alla spiritualità di S. Francesco di Sales. Dal 1973
al 2010 è stato Assistente Generale dell’Istituto Secolare di S. Francesco di Sales e dal 1983 al 2008 Assistente
Aggiunto della Federazione Tedesca dell’Ordine della Visitazione. Dal 1996 aveva guidato l’Istituto Salesiano
con la Biblioteca Salesiana al Salesianum Rosental di Eichstätt in Baviera e dal 1996 al 2008 era stato presidente
dell’Arbeitgemeinschaft für Salesianische Studien [Gruppo di lavoro per gli studi salesiani]. A partire dal suo lavoro di ricerca ha pubblicato numerosi libri e articoli – molti nello Jahrbuch für Salesianische Studien [Rivista
annuale di studi salesiani] – su aspetti di storia relativi a S. Francesco di Sales e agli Oblati di SFS. Il suo ultimo
libro è stato pubblicato poco prima della sua morte ed è stato riportato nella Circolare della ICSS n. 26 (Dicembre 2010): Allen alles: Die Leidenschaft des Reformbischofs Franz von Sales für den anderen [Tutto a tutti: la
passione per l’altro del vescovo riformatore Francesco di Sales] (Eichstätt: Salesianisches Institut, 2010). Requiescat in pace.
P. Herbert Winklehner, OSFS, membro della ICSS e suo webmaster, è succeduto a p. Wehrl come responsabile dell’Istituto Salesiano e della Biblioteca salesiana del Salesianum Rosental di Eichstätt: www.salesianum-rosental.de/institut/.
L’Arbeitgemeinschaft für Salesianische Studien [Gruppo di lavoro per gli studi salesiani] si è riunito al Salesianum Rosental di Eichstätt il 14-15 gennaio per il suo incontro annuale. Tra le altre cose, p. Gottfried Prinz,
OSFS, ha ricevuto un riconoscimento per il suo lavoro di traduzione delle lettere di S. Giovanna Francesca di
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Chantal (ca. 5000 pagine), al quale si è dedicato in questi ultimi dodici anni. È stato inoltre pubblicato il libro da
lui curato Mit GOTT auf DU und DU mit Johanna Franziska von Chantal [A tu per tu con Dio insieme a Giovanna Francesca di Chantal]. È una raccolta di citazioni dalle lettere di S. Giovanna (vd. sotto “Pubblicazioni”) e
si può acquistare all’indirizzo: www.franz-sales-verlag.de/agsal/.
La permanente attualità di S. Francesco di Sales come patrono e modello per i giornalisti è stata all’attenzione
del primo incontro con i giornalisti di S.E. Mons. Aegidius Zsifkovics, vescovo di Eisenstadt, Austria, il 24 gennaio 2011. Il vescovo Zsifkovics ha osservato che lo stile pacifico del santo, la sua esigente ricerca della verità e
la sua abilità nel parlare in pubblico hanno contribuito alla sua grande credibilità e al suo essere modello per i
giornalisti nel loro ruolo. Ha poi ricordato al gruppo che è stato proprio per l’espresso desiderio dei giornalisti
che Papa Pio XI nel 1923 ha dichiarato Francesco di Sales loro santo patrono. La dichiarazione trova il suo fondamento soprattutto nella prima delle grandi opere di Francesco, Le controversie, come è solitamente intitolata,
o Meditazioni sulla Chiesa, che era inizialmente una serie di foglietti sui principali punti della dottrina cattolica
che Francesco scrisse, e forse stampò, in stile attraente e non polemico e che distribuì a mano a coloro che non
poteva raggiungere con la sua predicazione durante la missione nello Chablais.
Il 23 gennaio 2011 gli Oblati di SFS hanno celebrato la solennità di S. Francesco di Sales al Salesianum Rosental di Eichstätt. L’omelia è stata tenuta da Isidor Vollnhals, Vicario Generale della diocesi di Eichstätt, che ha
sottolineato la dolcezza umana di S. Francesco di Sales come modello per tutto il lavoro pastorale.
S. Francesco di Sales è stato al centro di due eventi tenuti all’Università Cattolica di Eichstätt in serate successive: 1) il 24 gennaio 2011, in quanto patrono dei giornalisti, in un incontro con i giornalisti, nel quale Martin
Zöller, corrispondente da Roma della Televisione Tedesca ARD, ha parlato del suo lavoro in Vaticano e che
cosa significa essere “In viaggio con il Papa”; 2) il 25 gennaio 2011, nella Festa della Conversione di S. Paolo,
durante una Messa al Centro Pastorale Cattolico dell’Università, p. Johannes Haas, OSFS, ha fatto un confronto
tra Paolo e Francesco di Sales come mistici e missionari.
Per molti anni molti uomini e donne hanno aiutato gli Oblati di SFS in vari modi: impiegati, cooperatori e
amici, che, ognuno a proprio modo, tengono viva la spiritualità di S. Francesco di Sales. Il Provinciale, p. Thomas Vanek, OSFS, e altri otto Oblati della Provincia di lingua tedesca si sono incontrati con sedici di questi “associati” provenienti dall’Austria, dalla Baviera e dalla Renania settentrionale-Westfalia per discutere di una collaborazione anche più stretta in futuro. Questo incontro si è svolto nel Monastero della Visitazione di Zangberg
dall’1 al 3 aprile 2011. P. Vanek ha sottolineato che questo incontro è stato veramente “un evento storico” perché è stata la prima volta nella storia della Provincia che si è tenuto un simile incontro.
Fratel Stefan Weig, OSFS, durante la quaresima 2011 ha guidato dei ritiri salesiani dal titolo “Chi non ama,
rimane nella morte” nella parrocchia di Markt Indersdorf vicino a Monaco di Baviera. Per presentare i suoi spunti di meditazione ha utilizzato gli emblemi del libro La vie symbolique du bienheureux François de Sales, Evesque et Prince de Genève [La vita di S. Francesco di Sales, Vescovo e Principe di Ginevra, in simboli] di Adrien
Gambart insieme a considerazioni per le meditazioni quotidiane e a preghiere e citazioni tratte da Francesco di
Sales.
Sabato 7 maggio 2011 ha avuto luogo ad Eichstätt, in Baviera, la prima mondiale del musical “La Baronessa”
su S. Giovanna Francesca di Chantal. Un pubblico entusiasta ha goduto di questo splendido spettacolo. La musica è stata composta da Andreas Kehr, docente di musica all’Università Cattolica di Eichstätt, mentre il testo delle
canzoni e il libretto sono stati scritti da p. Herbert Winklehner, OSFS, e Nicola Bamberger. A questa produzione,
sponsorizzata anche dalla ICSS, hanno lavorato per mesi oltre 120 persone dai 7 ai 70 anni. questo duro lavoro
ha prodotto grandi risultati: tutte le repliche hanno raggiunto il “tutto esaurito” così che più di 2200 persone hanno potuto vedere la storia di Giovanna Francesca di Chantal, Francesco di Sales e della fondazione della Visitazione. L’eco sui media è stata travolgente. Tutti, attori, musicisti e collaboratori vari, hanno lavorato gratuitamente e l’intero incasso netto del musical è stato donato al Fondo Chablais per le Missioni. Sul sito www.musical-diebaronin.de si possono trovare fotografie, saggi di musica, articoli e informazioni sul musical.
Il sig. Christian Deppich continua a lavorare intensamente alla digitalizzazione dell’edizione tedesca delle
opere di p. Loius Brisson. Attualmente sono on line sul sito www.louisbrisson.org tutti i ritiri, i discorsi e i capitoli tenuti fino al 1879.
ITALIA
Come detto sopra, l’Udienza Generale del 2 marzo 2011 di Papa Benedetto XVI è stata incentrata su S. Francesco di Sales.
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PROVINCIA OLANDESE
Jack de Groot, un membro laico della famiglia salesiana e uno dei partecipanti al pellegrinaggio del settembre
2010 ad Annecy e ad altri siti salesiani, ha realizzato un video sulla vita e i tempi di S. Francesco di Sales. Visto
in anteprima il 23 gennaio 2011 per la solennità di S. Francesco di Sales ha ricevuto ottima accoglienza. Su suggerimento del Gruppo di Studio di Spiritualità Salesiana sono stati fatti alcuni cambiamenti. In un prossimo futuro, copie del video saranno messe a disposizioni dei membri dei circoli salesiani.
Il Gruppo di Studio di Spiritualità Salesiana conta ora otto membri e si incontra ogni sei settimane per discutere dei circoli salesiani e della spiritualità salesiana in generale. Quest’anno l’attenzione è posta su come i laici
sono collegati con gli Oblati e tra loro. Tra le iniziative del gruppo rientrano anche le public relations e il marketing. Tre membri del gruppo hanno acconsentito a intraprendere questa attività per far meglio conoscere il Salesianum, il centro di spiritualità salesiana a Schijndel.
Il Salesianum, che offre corsi, conferenze, sostegno nella vita spirituale, gruppi di studio della Bibbia e, naturalmente, lettura di testi di S. Francesco di Sales, ha organizzato una nuova iniziativa. In marzo, durante la quaresima, sono state organizzate quattro serate e tre giornate incentrate sulla spiritualità di Henry Nouwen che hanno visto una buona partecipazione e sono piaciute molto. Verranno messe in programma altre iniziative simili.
PROVINCIA DEL SUD AMERICA E DEI CARAIBI
La Provincia del Sud America è stata ribattezzata “Provincia del Sud America e dei Carabi”. Il motivo di questo cambiamento è semplice: includere nel nome della Provincia la sua missione ad Haiti. Questa decisione è stata presa dall’ultimo Capitolo Provinciale tenuto a Santa Isabel ed è stata ratificata dal Superiore Generale e dal
suo Consiglio. Nello stesso capitolo, il 28 gennaio 2011, è stato eletto Provinciale p. Alberto Benavides, OSFS, e
sono stati eletti anche i membri del suo Consiglio: i pp. Leoclides Dala Nora, Lionel Gilles, Wilfrido Mosquera e
Valdir Formentini.
Il video di p. Thomas Hagan, OSFS, su Youtube, “Hands Together in Haiti: Schools in Cité Soleil” [“Mani
Insieme” ad Haiti: le scuole a Cité Soleil – (“Mani Insieme” è l’Associazione di volontariato fondata da p. Thomas Hagan per assistere varie categorie di poveri a Cité Soleil, un’enorme, poverissima periferia della capitale di
Haiti. N.d.T.)], mostra lo splendido lavoro che lui e i suoi volontari hanno compiuto nell’istituire le uniche scuole gratuite di Haiti: www.youtube.com/watch?v=5j6XYT4s. Purtroppo la maggior parte di queste scuole sono
state distrutte dal terremoto. Il video documenta pure l’orribile squallore e la povertà dei bambini di Haiti.
Stati Uniti
PROVINCIA DI TOLEDO-DETROIT
La 29a Conferenza Salesiana Nazionale Annuale dedicata a Joseph Power, OSFS, organizzata sotto gli auspici
del De Sales Resources & Ministries (DR&M), è in programma per sabato 6 agosto 2011. la Conferenza si svolgerà alla Salesianum School di Wilmington, Del., e sarà teletrasmessa in diretta in altri sei luoghi: nella Visitazione di Georgetown, Washington, D.C.; Lourdes College a Sylvania, Ohio; nella chiesa dell’Immacolata Concezione di Wilmington, N.C.: Stella Niagara a Lewiston, N.Y.; alla Scuola del monastero della Visitazione di
Mendota Heights, Minn., e alla Visitation Academy a St. Louis, Mo.
Il tema della conferenza è “God Desires YOU” e sarà presentato da p. Eunan McDonnel, SDB, irlandese, autore di God Desires You (Colomba Press, 2001 e II ed., De Sales Resources Center, 2008) e di The Concept of
Freedom in the Writings of St. Francis de Sales (Peter Lang, 2009). Studioso di S. Francesco di Sales e di spiritualità salesiana, p. McDonnell è un predicatore accattivante, il cui stile di presentazione fa pensare molto a quello pastorale di Francesco.
Nella sua 29 a edizione, la conferenza riunirà nuovamente amici salesiani vecchi e nuovi per un’intera giornata
di presentazioni in clima di preghiera su come compiere il viaggio spirituale con Francesco di Sales, di discussione e preghiera condivisa e di liturgia, con un punto vendita di materiale salesiano, colazione e pranzo. Si richiede un’offerta. Per ulteriori informazioni e per la necessaria preiscrizione consultare www.desalesresource.org o telefonare al De Sales Resources & Ministries: 1-800-782-2270.
Il calendario del De Sales Resources & Ministries per le missioni parrocchiali nell’autunno 2011 e nella primavera 2012 si sta rapidamente completando. L’equipe di dieci predicatori, che l’anno scorso ha tenuto più di
venti missioni parrocchiali, è disponibile per la predicazione in tutto il territorio degli USA e del Canada. I dettagli e la possibilità di programmare una missione parrocchiale si possono trovare all’indirizzo: www.desalesresource.org o telefonando al 1-800-782-2270.
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PROVINCIA DI WILMINGTON-PHILADELPHIA
La verifica sul proprio servizio intrapresa dal De Sales Spirituality Center (DSC) [Centro di spiritualità salesiana] ha rivelato il desiderio di vedere una maggiore collaborazione tra DSC, DR&M e il Salesian Center for
Faith and Culture (SCF&C) [Centro salesiano per la fede e la cultura] presso la De Sales University, Center Valley, Pa., nel diffondere la spiritualità salesiana. Tale collaborazione aumenterebbe complessivamente l’efficacia
e l’efficienza nel promuovere il carisma salesiano-oblato. Concretamente, dopo aver esaminato le diverse dimensioni del DSC e del DR&M e le loro competenze fondamentali, sembrano esserci aree precise che il DSC e il
DR&M devono prendere in considerazione per consolidare alcuni aspetti del loro servizio. Si è già discusso su
come i due enti potrebbero aiutarsi reciprocamente a raggiungere una maggiore efficienza ed efficacia, soprattutto puntando sui loro siti web. In luglio il DSC muterà il proprio nome in DSS poiché questi servizi si trovano su
Internet piuttosto che in una specifica collocazione geografica. Il nuovo sito del DSS è: www.oblates.org/dss.
P. Thomas Dailey, OSFS, Direttore del SCF&C ha dato vita a un nuovo programma, la serie “Pepite salesiane
meridiane”. Questo seminario sta offrendo vari approcci alla vita salesiana. Tenute dagli Oblati di SFS alla De
Sales University, le conversazioni sono impostate secondo lo stile pratico ed istruttivo del nostro santo patrono.
Ecco le quattro “pepite” proposte durante il semestre di primavera: P. Daily, “Come vivere una vita semplice”;
P. Alexander Pocetto, “Come trattare la collera”; Daniel Wisniewski, “Come far crescere amicizie autentiche” e
Joseph Schodowski, “Come fare le cose ordinarie straordinariamente bene”.
In aprile P. Daily è stato intervistato su EWTN, il maggior network TV cattolico nel mondo, durante il programma “EWTN Live”, ospite di p. Mitch Pacwa, SJ. Ha parlato di S. Francesco di Sales e dell’opera e della
missione del SCF&C e ha risposto a domande specifiche sia da parte del pubblico presente nello studio sia da
parte di persone che hanno telefonato da varie parti degli Stati Uniti.
Due Oblati di SFS hanno recentemente ottenuto dei premi. P. Thomas Curran, Presidente della Rockhurst
University, un’istituzione dei Gesuiti, e fondatore della Nativity Preparatory School di Wilmington, Del., ha ricevuto il Catholic University of America Alumni Achievement Award [Premio per i buoni risultati raggiunti dagli alunni]. P. Kevin Nadolski ha ricevuto il National Religious Vocation Conference Service Award [Premio per
il servizio svolto a favore delle vocazioni] durante la convocazione biennale della stessa Conferenza Nazionale
per le Vocazioni Religiose a Cleveland, Ohio, come riconoscimento dei sette anni di apostolato vocazionale a favore degli Oblati e della Chiesa attraverso la sua partecipazione a varie iniziative e pubblicazioni per promuovere le vocazioni religiose in tutti gli StatiUniti.
Pubblicazioni
LIBRI
INGLESE
Alexander Pocetto, OSFS, A Lenten Journey with Jesus Christ and St. Francis de Sales [Un viaggio quaresimale
con Gesù Cristo e S. Francesco di Sales] (Wellesley, Ma.: Christus Publishing, 2011).
All By Love: New Vistas in Theological Spirituality [Tutto per amore: nuove prospettive nella spiritualità teologica], Scritto commemorativo in onore del Prof. Dott. Antony Mookentthottam, MSFS, a cura di Jose Maniparampil, OSFS, e Henry Jose, MSFS (Bangalore: Tejas Vidya Peetha, 2011). Contiene i seguenti contribute sulla spiritualità salesiana: Jose Kumblolical, MSFS, “Dark Night of the Soul: A Salesian Perspective” [La notte
oscura dell’anima: una prospettiva salesiana]; Nihita Paul, SMMI, “A Missionari Priest Chosen for the World”
[Un sacerdote missionario scelto per il mondo]; Alexander Pocetto, “Sterness of the Gentle Francis de Sales” [La
fermezza del mite Francesco di Sales].
Un nuovo sussidio che si può acquistare presso il De Sales Resources & Ministries è il libretto, Francis de Sales,
nella collana “Great Saints Series” [Grandi Santi], pubblicato dalla Catholic Truth Society of London. In cinquanta brevi pagine il lettore è introdotto a Francesco, ai suoi scritti e alla sua spiritualità. Un ottimo libro per
iniziare la conoscenza di Francesco. Costo: $3.00 a copia.
FRANCESE
Saint François de Sales, Traité de l’amour de Dieu, mise en français contemporain [Trattato dell’amor di Dio,
in francese contemporaneo] par Didier-Marie Proton (Paris: Cerf, 2011).
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CD des Œuvres complètes de saint François de Sales de l’édition de la Visitation d’Annecy. Edition numérisée,
réalisée par le Père Jean Gayet, OSFS. Si può acquistare presso l’Associazione R.E.S.
Henri Bremond, Sainte Chantal (1572-1641), préface de Didier-Marie Proton (Paris : Cerf, 2011). Questo libro,
vittima della crisi modernista all’inizio del ventesimo secolo, fu posto all’Indice appena pubblicato nel 1912.
Come biografia religiosa è un capolavoro che presenta un ritratto sorprendente e poco noto di Giovanna di Chantal.
La coexistence confessionelle à l’épreuve: Études sur les relations entre protestants et catholiques dans la
France moderne [Verifica della coesistenza confessionale: studi sulle relazioni tra protestanti e cattolici nella
Francia moderna], a cura di Didier Boisson e Yves Krumenacker, Chrétiens et Sociétés: Documents et
Mémoires, N. 9 (Lyon : Équipe Religions, Sociétés et Acculturation [RESEA] du Laboratoire de Recherche
Historique Rhône-Alpes, 2009). Si tratta di una raccolta di studi sulle relazioni interconfessionali in specifiche
comunità, soprattutto durante il periodo tra l’Editto di Nantes del 1598 e la sua revoca nel 1685 in cui il protestantesimo fu ufficialmente tollerato in molte località della Francia.
Lauro-Aimé Colliard, Dernières trouvailles de manuscripts de saint François de Sales [Le ultime scoperte di
manoscritti di S. Francesco di Sales] (Paris : Alain Baudry, 2008). Questa brevissima opera non contiene copie
dei manoscritti, ma solo la descrizione dell’autore e dove essi si trovano insieme ad informazioni tratte da altre
edizioni delle opere del Santo.
De l’ombre à la lumière: Art et histoire à la Visitation 1610-2010. Actes de colloque international « Art et
histoire chez les Visitandines. Quatre siècles de rayonnement-1610-2010 », organisé par le musée de la
Visitation à Moulins, les 22 et 23 octobre 2010 à l’occasion du 400e anniversaire de l’ordre [Dall’ombra alla
luce : Arte e storia alla Visitazione 1610-2010. Atti del Colloquio internazionale “Arte e storia presso le Visitandine. Quattro secoli di irradiamento, 1610-2010”. Organizzato dal Museo della Visitazione di Moulins il 22-23
ottobre 2010, in occasione del 400° anniversario dell’Ordine], a cura di Gérard Picaud et Jean Foisselon (Paris:
Somogy éditions d’art/Moulins: Musée de la Visitation, 2011). È la raccolta, abbondantemente e preziosamente
illustrata, degli interventi durante il Colloquio tenuto a Moulins per il 400° anniversario dell’Ordine della Visitazione (vd. Cicolare della ICSS, n. 26 [dicembre 2010]: p.2). ventidue contributi sono suddivisi in quattro sezioni
tematiche: Lo Spirito e la Spiritualità di S. Francesco di Sales; Fondazioni e Riaperture; Politica e Società; Il
senso artistico alla Visitazione. Come i precedenti raffinati cataloghi delle splendide esposizioni del Museo, questo volume rappresenta e rende pubbliche numerose opere d’arte sacra (quadri, sculture, paramenti e oggetti liturgici, ricami, oggetti devozionali, ecc.) che altrimenti non sarebbero mai stati accessibili a un ampio pubblico.
Un’opera che nessuna seria biblioteca salesiana o d’arte può lasciarsi sfuggire.
Gilles Jeanguenin, Foi, espérance et charité. Les vertus théologales selon saint François de Sales [Fede,
speranza e carità. Le virtù teologali secondo S. Francesco di Sales] (Paris : Éditions de l’Emmnauel, 2011).
Hélène Michon, Saint François de Sales : Une nouvelle mystique [S. Francesco di Sales. Una mistica nuova]
(Paris : Cerf, 2008).
Vincent Roger, De la beauté de la sainteté à la sainte beauté [Dalla bellezza della santità alla santa bellezza]
(Université de La Sorbonne, Ècole des gradués, 2008). Un estratto del compendio di questa tesi di dottorato sull’estetica teologica di Richard Crashaw dice: “La forte influenza di Francesco di Sales su Crashaw si può vedere
nella sua enfasi sulla dolcezza nella divina eloquenza. La teologia affettiva del ‘Dottore del divino amore’ ha lasciato un’impronta anche nell’universo del poeta”.
TEDESCO
Mit GOTT auf DU und DU mit Johanna Franziska von Chantal [A tu per tu con Dio e S. Giovanna Francesca di
Chantal], a cura di Gottfried Prinz, OSFS (Eichstätt: Franz Sales Verlag, 2011). Una raccolta di testi dalle lettere
di S. Giovanna Francesca di Chantal che manifestano come una relazione con Dio dia alla vita una maggiore
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profondità, una relazione cuore a cuore con Gesù Cristo e una vita piena, che attinge forza dalla sorgente infinita
dell’amore di Dio.
Youcat – Deutsch. Jugendkatechismus der Katholischen Kirche [Youcat – Edizione tedesca: Il catechismo della
Chiesa Cattolica per gli adolescenti], a cura della Conferenza Episcopale Austriaca, con l’approvazione delle
Conferenze Episcopali Svizzera e Tedesca (Monaco: Pattloch Verlag, 2011). Nell’edizione tedesca di questo
nuovo Catechismo per adolescenti ci sono numerose citazioni di S. Francesco di Sales, che accompagnano e
completano il testo ufficiale. Questo è un chiaro segno che la reputazione e l’influenza di Francesco di Sales nel
nuovo millennio è cresciuta.
Marlene Fritsch, Ich möchte keine Heilige sein. Teresa von Avila – Wegweiserin für heute [Non desidero essere
una santa. Teresa d’Avila: una guida per il nostro tempo] (Münsterschwarzach: Vier Türme Verlag, 2011). Il titolo di questo libro è un po’ fuorviante, perché in realtà offre una guida pratica per diventare santi nella vita quotidiana di oggi. La guida è un Dottore della Chiesa, S. Teresa d’Avila. Marlene Fritsch coglie molto bene come
usare le idee di 500 anni fa della santa per il mondo moderno. Questo libro aiuta il lettore salesiano a comprendere come mai Francesco di Sales era tanto colpito da Teresa e come gli insegnamenti del vescovo furono influenzati dagli scritti della Santa.
Sven-Joachim Haack, Das Gebet der Stille. Eine Hinführung zur Kontemplation [La preghiera del silenzio. Una
guida alla contemplazione] (Lahr: Ernst Kaufmann Verlag, 2010). Il libro descrive come giungere alla preghiera
contemplativa, spiegando che può essere seguita da chiunque, non solo da coloro che vivono in un monastero
contemplativo. L’autore è quindi in perfetta sintonia con le idee di S. 1Francesco di Sales che ugualmente convinto che la santità è possibile per tutti e ovunque. Non per niente, nel capitolo “Terminare la guerra fine a se
stessa”, è citato il dottore della Chiesa.
Martin Leitgöb, Alfons von Liguori. Lehrer des Gebetes und der Barmherzigkeit [Alfonso de’ Liguori: maestro
di preghiera e di compassione] (Innsbruck: Tyrolia Verlag, 2011). S. Alfonso de’Liguori (1696-1787), vescovo e
dottore della Chiesa, ha fondato i Redentoristi. Quest’opera delinea un ritratto spirituale di Alfonso molto chiaro
e affascinante sottolineando che egli fu un grande ammiratore di S. Francesco di Sales. Molti insegnamenti di
Alfonso si ispirano al vescovo di Ginevra, specialmente alla sua dottrina dell’amore e della misericordia di Dio.
SPAGNOLO
San Francisco de Sales, Obras selectas, I: Introducción a la vida devota, Sermones escogidos, Conversaciones
espirituales, II ed., a cura di Eugenio Albuquerque Frutos, SDB (Madrid: Biblioteca de autores cristianos, 2010).
Questa nuova autorevole edizione in spagnolo delle opere di S. Francesco di Sales basata sulla edizione di Annecy sostituisce la precedente edizione del 1953 delle Obras selectas.
Articoli
Joseph F. Chorpenning, OSFS, “Pélerinage avec le Rédempteur dans le sein de Marie: méditation de saint François de Sales sur le mystère biblique de la Visitation, 1610” [Un pellegrinaggio con il Redentore nel grembo di
Maria : la meditazione di S. Francesco di Sales sul mistero biblico della Visitazione, 1610], in De l’ombre à la
lumière: Art et histoire à la Visitation 1610-2010 (vd. supra Libri : Francese), pp. 47-53.
Thomas Dailey, OSFS, “Salesian Simplicity: A ‘Little Virtue’ That Goes a Long Way” [La semplicità salesiana:
una ‘piccola virtù’ che va molto lontano], Review for Religious 70/2 (2011): pp. 118-131.
Klaus Leist, “Das Kreuz ist der Schlüssel zum ewigen Leben“ [La croce è la chiave per la vita eterna], in Gottes
Wort im Kirchenjahr [La Parola di Dio nell’anno liturgico]. Ciclo A – Tomo II: Quaresima e Pasqua, pp. 103104.
John Henry Newman, “Sermon on the Occasion of the Religious Profession of the Visitandine, Mary Anne
Bowden, daughter of his closet friend”, in Newman, the Oratorian: His Unpublished Oratorian Papers [Il Newman Oratoriano: i suoi scritti oratoriani inediti], con introduzione e note di Placid Murray, OSB (Birmingham
Oratory, 1980), pp. 270-281.
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Michael Plattig, “Grenzen achten und Grenzen überschreiten. Herausforderungen in Geistlicher Begleitung“ [Rispettare i confini e oltrepassarli. Le sfide della direzione spirituale], in Meditation: Zeitschrift für christliche Spiritualität und Lebensgestaltung [Meditazione: Rivista di spiritualità cristiana e formazione di vita], Vol. 1/2011.
S. Francesco di Sales è citato come modello di direzione spirituale.
Prossime pubblicazioni
Sta per essere pubblicata dalle Suore Pblate di S. Francesco di Sales la traduzione inglese di Françoise Bouchard,
Le Père Louis Brisson: Un Coeur qui bat à l’heure de Dieu [Padre Louis Brisson: un cuore che batte al ritmo di
Dio] (Paris: Salvator, 2009). Questa biografia è molto leggibile, contiene informazioni aggiornate su P. Brisson,
spiega bene la filosofia e la pedagogia dell’educazione oblata e, tra le altre cose, chiarisce bene le difficili relazioni di P. Brisson con il vescovo Cortet.
La Circolare della ICSS è stata fondata nel 1997 ed è pubblicata semestralmente dalla Commissione Internazionale per gli
Studi Salesiani (ICSS) degli Oblati di S. Francesco di Sales (Joseph F. Chorpenning, OSFS, Presidente; Herbert Winklehner, OSFS; Dirk Koster, OSFS). Il suo obiettivo principale è diffondere su scala mondiale le informazioni relative agli
Studi Salesiani (S. Francesco di Sales; S. Giovanna di Chantal; P. Louis Brisson, fondatore degli Oblati di S. Francesco di
Sales; gli Oblati di S. Francesco di Sales; le Oblate di S. Francesco di Sales; la Visitazione di S. Maria; Istituti Laicali e
Religiosi, membri della famiglia salesiana).
Direttore: Joseph F. Chorpenning, OSFS (Saint Joseph’s University Press, 5600 City Avenue, Philadelphia, PA 191311395, USA; e-mail: [email protected])
Capocronista: Alexander T. Pocetto, OSFS. Le notizie per i numeri futuri devono essere spedite a P. Pocetto via e-mail
([email protected]), fax (610/282-2059), o per posta (De Sales University, 2755 Station Avenue, Center
Valley, PA 18034-9568, USA).
Correttore di bozze: fratel Daniel P. Wisniewski, OSFS
Grafica e composizione: Carol McLaughlin.
Recensione: Boundaries of Faith: Catholics and Protestants in the Diocese of Geneva. [I confini della fede:
Cattolici e Protestanti nella diocesi di Ginevra], di Jill Fehleison. [Early Modern Studies, vol. 5] (Kirksville,
Mo.: Truman State University Press, 2010. Pp. viii + 269. $48.00, cartonato. ISBN: 978-1-935503-11-8.). Per informazioni per ordinare il libro, vd. il sito dell’editore: www.tsup.truman.edu.
Il libro Boundaries of Faith: Catholics and Protestants in the Diocese of Geneva di Jill Fehleison esamina
gli sforzi di tre vescovi consecutivi di Ginevra lungo più di 5 decenni – Claude de Granier (1579-1602) – Francesco di Sales (1602-1622) – Jean-François de Sales (1622-1635) – nel promuovere la riforma nella loro diocesi
secondo le indicazioni del Concilio di Trento (1545-63). Ampiamente basato sui resoconti delle visite alle parrocchie redatti dai vescovi stessi all’incirca dal 1580 al 1640, Boundaries of Faith analizza le sfide e la complessità che la realizzazione della riforma tridentina implicò. Scritto in stile espressivo, il lavoro della Fehleison offre
un avvincente studio analitico delle vittorie e sconfitte che affrontarono i riformatori Cattolici e rende evidente
l’importanza delle condizioni locali nel valutare l’influenza del Concilio di Trento agli inizi della storia moderna. Dopo una iniziale disamina dei recenti studi sulla riforma (Cap. 1) e una breve storia della diocesi di Ginevra
(Cap. 2), la maggior parte dello studio della Fehleison analizza il lavoro di riforma dei vescovi in due zone – il
Ducato dello Chablais e il Paese di Gex – e relativamente a due categorie di persone: il clero e i laici.
Nella sua analisi della missione nello Chablais (Cap. 3) la Fehleison evidenzia gli immensi ostacoli che
Francesco di Sales dovette affrontare, tra cui la scarsità di fondi, l’appoggio ambiguo del Duca di Savoia e una
popolazione timorosa che un’apertura al Cattolicesimo provocasse una risposta di Ginevra e Berna. Tuttavia con
l’aiuto di altri missionari nel 1597 e infine l’appoggio morale e politico di Carlo-Emanuele, il de Sales riuscì a
suscitare un ampio rinnovamento della fede e della pratica cattolica. Particolarmente importanti, dimostra la Fehleison, furono le processioni, le rappresentazioni e i sermoni delle celebrazioni delle Quarant’Ore, che ebbero
risonanza in gran parte della popolazione.
Il Cap. 4 è dedicato ai tentativi di riforma che Francesco di Sales e suo fratello Jean-François fecero nel
Paese di Gex, una regione rimasta parte della diocesi di Ginevra nonostante il Trattato di Lione del 1601 l’avesse
posta sotto la giurisdizione del regno di Francia. Attingendo su ampia scala dai resoconti delle visite e dalla cor-
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rispondenza personale del de Sales, la Fehleison mostra in modo convincente che il sofferto successo ottenuto
nello Chablais nel Paese di Gex semplicemente non si concretò. In seguito all’Editto di Nantes del 1598, Enrico
IV considerò prioritaria la stabilità e perciò non favorì una vigorosa riforma e attività missionaria nella regione.
La Fehleison ha anche scoperto che gli Ugonotti del Paese di Gex avevano un maggior attaccamento alla loro
fede protestante e mantenevano più legami con quelli di Ginevra che quelli dello Chablais. Per queste e altre ragioni (tra cui l’ambivalenza della Francia verso il Concilio di Trento), i vescovi di Ginevra in questa regione ebbero poco successo.
Nel Cap. 5 la Fehleison esamina gli sforzi dei vescovi di Ginevra per riformare il clero. Durante le visite
alle parrocchie essi interrogavano non solo il pastore locale, ma anche i parrocchiani per valutare l’attività del
clero. La Fehleison ritiene che nel periodo che abbraccia la fine del sedicesimo secolo e il diciassettesimo Francesco di Sales e gli altri vescovi riuscirono a migliorare l’istruzione, i costumi e le competenze pastorali dei preti
secolari della diocesi. Nel clero regolare, invece, i vescovi incontrarono una forte opposizione. Nel suo attento
esame degli ordini religiosi nella diocesi di Ginevra, la Fehleison dimostra come i monaci resistettero ferocemente alla sorveglianza e agli inviti dei vescovi a cambiare lo stile di vita e le libertà alle quali si erano abituati.
Nel poderoso capitolo finale del suo studio, la Fehleison considera la riforma del laicato. Durante le visite,
Francesco di Sales e gli altri vescovi incoraggiarono i fedeli ad accostarsi ai sacramenti, a condurre una vita moralmente sana e a mostrare il dovuto rispetto per i beni della Chiesa e per il culto religioso. In queste occasioni,
ritiene la Fehleison, non era insolito che i laici manifestassero una comprensione del sacro non in sintonia con gli
sforzi di riforma dei vescovi. Nonostante i disaccordi, tuttavia, pastori e gregge frequentemente trovavano vie di
conciliazione e di compromesso. Sebbene occasionalmente i vescovi infliggessero ammende e rimproveri, secondo la Fehleison, solo raramente optarono per rigide misure punitive.
Benché Boundaries of Faith tratti più della diocesi di Ginevra che non di Francesco di Sales, quest’opera
offre molte informazioni riguardo al Santo. Lungo tutto questo studio vediamo in opera il discernimento e la dolcezza per i quali Francesco è largamente conosciuto e ammirato. La Fehleison mostra che durante le sue visite
alle parrocchie il vescovo era sia esigente che compassionevole, mostrando grande rispetto per le singolari tradizioni religiose e comunitarie degli abitanti dei villaggi. De Sales mostrò anche eccezionale cortesia nei suoi rapporti con i monaci di Talloires; sebbene essi non avessero riconosciuto la sua autorità, de Sales prese la loro difesa quando furono ingiustamente attaccati da esponenti politici. Allo stesso tempo, Boundaries of Faith non teme
di mostrare Francesco di Sales in momenti di durezza e di vulnerabilità. La Fehleison ci mostra che il vescovo,
accanto a metodi più miti, effettivamente sostenne l’uso della pressione politica ed economica per ottenere conversioni. assistiamo anche alle considerevoli sconfitte e frustrazioni incontrate dal de Sales nella sua opera di riforma, specialmente nel Paese di Gex. Alla fine, il ritratto di Francesco di Sales che ne risulta è molto umano e
mostra un uomo profondamente devoto fervente nella causa della riforma e che fece il meglio che poté nei contesti sociali, politici e religiosi nei quali visse. Per quanto fa conoscere di Francesco di Sales e del cattolicesimo
post-tridentino, allora, Boundaries of Faith è un’eccellente opera di ricerca che merita una lettura attenta.
Thomas A. Donlan
Thomas A. Donlan (“Laurea breve” in Psicologia alla University of Notre Dame; laurea in Studi Religiosi alla Yale University) si sta preparando al Dottorato in Storia europea (Storia del Cristianesimo) alla University of Arizona, dove sta completando una tesi su “La riforma dello zelo: François de Sales e il cattolicesimo militante”. È anche membro del Salesian Scholars Seminar.
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