31 MERCOLEDÌ 23 MARZO 2011 il Cittadino Sezione Cultura&Spettacoli Da rivista cult a libro: «Diario» si svela a Lodi Domani alla Casa del popolo la presentazione U no spazio autogestito di li bertà espressiva, un piccolo paradiso perduto (forse) per sempre: a questo assomi gliava «Diario», la rivista persona le scritta a quattro mani da Pier giorgio Bellocchio e Alfonso Be rardinelli, riproposta oggi inte gralmente dalle edizioni Quodli bet. Il volume, pubblicato nel 2010, verrà presentato al pubblico lodi giano alle 21 di domani, durante un incontro che vedrà la parteci pazione dei due autori. Teatro del l’iniziativa: la Casa del popolo di via Selvagreca, sede ideale per ri percorrere le tappe di quest’opera a puntate uscita tra il 1985 e il 1993, nata per descrivere vizi e virtù del la società italia na nella lunga e inconclusa tran sizione dalla Pri ma alla Seconda Repubblica. Inte ramente scritta e autogestita da Bellocchio e Be rardinelli con la sola compagnia di alcuni grandi autori del passa to (secondo la formula «due vivi e un morto»), Diario aveva e ha l’ambizione di «purificare il lin guaggio della tribù» per tornare a essere nelle parole dei due autori «presi in parola». Una prosa cri stallina, naturale e inappellabile: così il critico letterario Paolo Feb braro ha recensito sulle pagine del «Manifesto» lo stile che contraddi stingueva le taglienti pagine di «Diario», da lui stesso ritenuta «una delle riviste più interessanti del secondo Novecento». Ma allora perché chiuse i battenti a nemme no un decennio dalla sua fondazio ne? Forse per via del taglio troppo solipsistico? Oppure per l’eccessi vo pessimismo di cui l’accusavano i suoi detrattori? «Niente affatto» sostiene oggi Bellocchio, «tra le cause della fine di “Diario” ci fu anche la constatazione che non lo eravamo stati abbastanza: le cose sono andate ancora peggio di quel che avevamo previsto». Allora, for se, la ragione della sua prematura archiviazione sta nel carattere eli tario dell’intera operazione, nella volontà di non schierarsi politica mente rinunciando ad assumersi responsabilità come era costume diffuso in quel periodo immediata mente successivo allo choc di Ma ni Pulite. Entrambe le ipotesi sono da rigettare: i suoi autori, al con trario, concordano nell’affermare che quell’esperienza editoriale coincise con gli anni più libera mente e felicemente produttivi della loro attività letteraria: «Scri vendo Diario» ricordano oggi a di stanza di anni, «ci siamo sentiti politicamente impegnati come mai prima». Piuttosto quello stes so impegno si è tradotto per en trambi in altre forme: dopo l’espe rienza di «Diario» e dopo aver di retto per vent’anni i «Quaderni piacentini», Bel locchio ha inten n Quodlibet sificato negli ul offre in timi tempi la sua produzione criti riproduzione ca e saggistica, fotografica dando alle stam integrale pe fra gli altri i nove «L’astuzia delle passioni» (Rizzo anni di vita li, 1995), «Oggetti del periodico smarriti» (Baldi ni&Castoldi, 1996), «Al di sotto della mischia. Satire e saggi» (Libri Scheiwiller, 2007). Alfonso Berardinelli invece, dopo essersi volontariamente di messo dalla cattedra di Letteratu ra contemporanea all’Università di Venezia nel 1995, ha pubblicato una mezza dozzina di saggi, fra cui l’ultimo «Poesia non poesia» uscito per Einaudi nel 2008. Biblio grafie a parte, l’incontro di giovedì sera sarà un’ ottima occasione per capire se davvero l’esperienza di Diario può dirsi conclusa, o se piuttosto i due autori non siano di sposti a riprendere in mano la pen na. Ne discuteranno assieme al pubblico anche Angela Borghesi dell’università Milano Bicocca e Gianni D’Amo, che insegna storia e filosofia al liceo statale di Codo gno. L’ingresso alla serata è gra tuito. Silvia Canevara _______________________________ P. BELLOCCHIO A. BERARDI NELLI, Diario, Quodlibet, 2010. Presentazione pubblica a Lodi, do mani alle 21, alla Casa del popolo di via Selvagreca Alfonso Berardinelli, sopra, e Pier Giorgio Bellocchio, a sinistra, gli autori del volume di Quodlibet Appuntamento con i due autori nella sede di via Selvagreca “INCROCI DI CIVILTÀ” A Venezia il giro del mondo con 32 autori n Il premio Nobel 2001 per la lette ratura V. S. Naipaul, la grande scrit trice inglese Antonia S. Byatt (che risiederà a Venezia per alcune setti mane, prendendo ispirazione dalla Città lagunare per la creazione di un testo inedito), il maestro del cinema Theo Angelopoulos (cui verrà anche dedicata una retrospettiva) con il suo sceneggiatore, e giallista di cul to, Petros Markaris, gli “enfant ter ribile” della narrativa contempora nea Etgar Keret e Wladimir Kami ner, i bestseller italiani Gianrico Carofiglio e Alessandro Piperno, la coraggiosa narratrice croata Dubra vka Ugrešic, l’artista del fumetto Joann Sfar, il popolare giornalista Gad Lerner in dialogo con l’autore libanese Jabbour Douaihy sono alcu ni tra i nomi più prestigiosi che da ranno vita dal 13 al 16 aprile prossi mi alla quarta edizione di “Incroci di civiltà, Incontri internazionali di letteratura” a Venezia, promosso da Comune di Venezia, assessorato alle Attività e produzioni culturali e Uni versità Ca’ Foscari Venezia. Un pro gramma ricco di novità, quello pre sentato ieri ai media, che conferma la formula di osservare il mondo contemporaneo, avvicinarsi alle cul ture vicine e lontane, analizzare il loro incontrarsi ed incrociarsi, af frontare le tematiche più attuali attraverso lo sguardo privilegiato degli scrittori. L’ap puntamento inaugura le di Incroci di civiltà ricorderà in modo originale il 150esimo anniversario dell’Uni tà d’Italia con un in contro con due autori italiani di radici afri cane come Pap Khou Il Nobel Naipaul ma e Igiaba Scego, voci della nuova lette ratura della migrazione, che ci di ranno se l’Italia sta diventando dav vero multiculturale. La lista degli autori ospiti del festival “Incroci di civiltà” comprende Nukila Amal, Antonella Anedda, Theo Angelopou los, Maria Barbal, Breyten Breyten bach, Antonia S. Byatt, Guillermo Carnero, Gianrico Carofiglio, Jab bour Douaihy, Nathan Englander, Julia Hartwig, Wladimir Kaminer, Etgar Keret, Pap Khouma, Urszula Kozioł, Michael Krüger, Ryszard Krynicki, Gad Lerner, Ewa Lipska, Petros Markaris , Kiran Nagarkar, V. S. Naipaul, Alessandro Piperno, Ali Podrimja, Tomasz Ró•ycki, Igiaba Scego, Joann Sfar, Jón Kalman Ste fánsson, Dubravka Ugrešic, Tomas Venclova, Hans van de Waarsenburg, Adam Zagajewski. Per informazioni e per il programma integrale si veda il sito della manifestazione: www.in crocidicivlta.org. (R.C.) L A n Fu il lombardo Stefano Lecchi l’autore del primo reportage di guerra della storia della fotografia: è gra zie ai suoi scatti, infatti, che ora conosciamo l’aspetto che Roma aveva nel 1849, quando venne assediata dal l’esercito francese, scagliatosi contro la Repubblica Romana del triunvirato Mazzini–Armellini–Saffi con l’obiettivo di restaurare il potere temporale del Papa. Le immagini catturate in quell’occasione, insieme ad altre testimonianze dell’epoca, saranno visibili fino al 10 aprile al Museo del Risorgimento di Milano, in oc casione della mostra voluta dal Musée de l’Armée di Parigi, dall’assessorato alla cultura del Comune di Milano e da Alinari24Ore. Litografie, albumine e carte salate raccontano in que sta sede il contributo che la Francia offrì al nostro Ri sorgimento, nonché i momenti più salienti del percor so di unificazione nazionale, dalla guerra di Crimea (18541855), in cui il Piemonte contribuì a difendere la Turchia dall’espansionismo russo, fino alla dichiara zione di Roma capitale nel 1871. Per quanto limitato, fu proprio l’intervento sabaudo in terra turca a per mettere a Cavour di riportare la questione italiana al l’attenzione dell’Europa: il ruolo nevralgico che lo sta tista italiano ri coprì sulla sce na internaziona le è ricordato nell’esposizione milanese da al cuni ritratti e, soprattutto, dal l’agenda di ap punti che egli prese durante il Congresso di Pa rigi. Il prezioso libretto fa bella mostra di sé con le pagine aperte alla data del 29 febbraio 1856, in cui il Conte si incontrò con il fotografo di Mayer e Pear Una foto del 1870 sulla Breccia di Porta Pia son, che lo im mortalò per sempre in un intenso scatto, ora esposto a fianco dell’agenda. Persuaso del ruolo sempre più in fluente che la fotografia stava assumendo nel panora ma mediatico, Napoleone III si fece accompagnare, durante la campagna d’Italia, dal fotografo Lèon Méhédin: è alla sua mano, infatti, che si devono le po che immagini preservatisi della seconda guerra d’In dipendenza. L’imperatore si proponeva di sfruttare l’operato dei fotografi a titolo propagandistico, ma non fu comunque l’unico a puntare sul nuovo me dium: Pio IX, infatti, volle immortalare in questo stes so modo la potenza dell’esercito papale, mentre la vit toria sabauda venne celebrata con la diffusione degli scatti che ritraggono l’entrata di Cadorna a Porta Pia (1870). La selezione di immagini i in mostra al Museo del Ri sorgimento (120 fotografie, tra cui molte inedite) non trascura nessuna fase della storia dell’Italia unita: si potrà così vedere Franceschiello assistere alla disfat ta del suo esercito durante l’assedio di Gaeta oppure Garibaldi, fiero nella sua uniforme e subito dopo ac casciato, come invecchiato di dieci anni, dopo essere stato ferito in Aspromonte. Volti di sovrani, militari, briganti, eserciti in rivista, accampamenti, edifici in cui sono stati siglati importanti trattati, ma anche cit tà devastate dalla guerra. Carla Pirovano ________________________________________________ NAPOLEONE III E L’ITALIA LA NASCITA DI UNA NAZIONE (1848 – 1870) Museo del Risorgimento, via Borgonuovo 23, Milano, fino al 10 aprile. Orari: 913 e 1417.30. Una mostra per il “grande malato”: quadri e clic d’antan per il Lambro Radio traffico Lombardia (ogni 01’ e 32’: dalle 7.00 alle 11.00 e dalle 16.00 alle 20.00) Notiziario nazionale (al 27’: ogni ora dalle 7.00 alle 19.00) Notiziario locale (ogni 01’: dalle 9.00 alle 11.00; dalle 14.00 alle 17.00 e alle 20.00) e regionale (13.01 - 18.01) Notiziario sportivo (12.01 - 19.01) Cinema (9.48 - 11.48 - 14.48 - 19.48) Il Santo di domani (20.05) RASSEGNA DI PRIMAVERA 2011 oggi ore 16 e ore 21 HEREAFTER 10071151 pmp.ax MERCOLEDI’ realizzati sul te ma dagli alunni della scuola ele mentare, che ver ranno premiati domenica 27 marzo, nonché i primi scatti par tecipanti al con corso fotografico All’ombra del Lambro, che sarà aperto fino al 4 s e t t e m b re. I n queste immagini emerge in modo pre potente la Alcuni visitatori davanti alle opere esposte a Colturano contraddittorie tà in cui il fiume ad alcune immagini recenti, vi sono è stato visto e trattato fino ad ora: se cartoline storiche che vantano oltre in qualche località le sue rive appa un secolo di vita: risale al 1907, in iono infatti pulite e ridenti, non fatti, quella che riproduce l’inaugu mancano purtroppo i luoghi in cui razione del vecchio ponte di Casti sono ritratte piene di rottami. raga Vidardo, rifatto poi completa Ca. Pi. mente nel decennio scorso. A fianco _________________________________ della mostra Pittouring, la Pro loco PITTOURING di Colturano e l’Assessorato alla Sala del tempo libero, palestra di via Cultura hanno avviato altre inizia Municipio, Colturano, fino al 27 tive tese a sensibilizzare la cittadi marzo. Orari di visita: da lunedì a nanza circa la necessità di tutelare sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 al le proprie risorse idriche: sempre in le 18, domenica dalle 10 alle 12 e dalle palestra, sono stati esposti i disegni 16.30 alle 19 M. Damon, B. Dallas Howard Regia: Clint Eastwood Ingresso: pomeriggio Euro 3,00 sera Euro 4,00 M I L A N E S E Foto d’epoca per raccontare il Risorgimento COLTURANO, AL VIA LA COLLETTIVA “PITTOURING”: IMMAGINI PER DESCRIVERE IL FIUME n Surreale e un po’ naif, solitario o frequentato da pescatori e paperel le: ecco come appare il Lambro nelle tele esposte in occasione della mo stra Pittouring, inaugurata sabato all’interno della rassegna culturale Il Lambro... com’era bello il mio fiu me, voluta dalla Pro loco di Coltura no. Reduci da una tappa melegnane se, i quadri dei pittori Fabio Adero, Ezio Felisa, Luciano Libè, Paolo Marchetti e Mario Passerini saran no visibili nella palestra di via Mu nicipio fino al 27 marzo, insieme con le cartoline storiche di Riccar do Vigo, che ricostruiscono il per corso del fiume dal suo sorgere in località piano Rancio (Civenna) fino all’entrata nel Po a Senna Lodigia na, dove il Lambro si apre tra bo schi di spineti e pioppeti. Questo sentiero fotografico è corre dato, per ogni località toccata, da in formazioni come l’altitudine, la su perficie ed il numero di comuni con finanti, oltre che da cenni storici e descrizioni paesaggistiche. Seguen dolo, si scoprirà l’aspetto che le Fon ti Minerali Gerette di San Colomba no al Lambro avevano negli anni Venti ed anche della tassa per il pas saggio sul fiume che i feudatari ri scuotevano a Melegnano. Accanto V E T R I N A Frequenze d’ascolto Lodi Città 100.50 Mhz Lodi Prov. 89.00 Mhz Digitale terrestre TV e Internet www.radiolodi.it Per telefonare in diretta: 0371.544544 8.18 Quarta di Copertina - Rubrica di Lodi in linea con recensioni di Libri e Letture per tutti i gusti, dalla voce di Silvana Tansini (con replica alle 20.18) 9.00 - 12.00 Il Contagio del Mattino Contenitore di Rubriche (Almanacco del giorno - La Soffiata: attualità e commento in anteprima - Il Pranzo è da fare: come rendere piacevole il “dovere“ della tavola), musica, notizie, interviste e approfondimenti a cura di Cristina Soffientini. Speciale Fattore Rh (ore 9.15): telefonate in studio per sentirsi in famiglia. Per la diretta: [email protected] 12.30 - 13.00 Pasaporte Latino - Viaggio intorno al Mondo latino-americano in compagnia di Beppe Bettè (con replica alle 18.30) 15.00 - 16.00 Radio Lodi 4 Kids - programma/ gioco per le scuole primarie, condotto in diretta da Silvana Tansini e Davide Grioni. 16.00 - 18.00 Viva Radio Lodi Appuntamento pomeridiano, condotto dal Dj Mauro Berto al ritmo di musica e parole (Disco Energy: il disco lancio con il Dj ospite - Merenda: una fetta di buona notizia - Classifica Top Ten: il meglio del meglio del 1984). Per la diretta in studio: [email protected] 19.00 - 20.00 Happy Hour - Appuntamento serale con la musica e la simpatia gratuita di Bob Coronelli, Mauro Berto, Jerry Geroni e Andrea Spinoni.