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MERCOLEDÌ 23 MARZO 2011
il Cittadino
Sezione
Cultura&Spettacoli
Da rivista cult a libro:
«Diario» si svela a Lodi
Domani alla Casa del popolo la presentazione
U
no spazio autogestito di li­
bertà espressiva, un piccolo
paradiso perduto (forse) per
sempre: a questo assomi­
gliava «Diario», la rivista persona­
le scritta a quattro mani da Pier­
giorgio Bellocchio e Alfonso Be­
rardinelli, riproposta oggi inte­
gralmente dalle edizioni Quodli­
bet. Il volume, pubblicato nel 2010,
verrà presentato al pubblico lodi­
giano alle 21 di domani, durante
un incontro che vedrà la parteci­
pazione dei due autori. Teatro del­
l’iniziativa: la Casa del popolo di
via Selvagreca, sede ideale per ri­
percorrere le tappe di quest’opera
a puntate uscita tra il 1985 e il 1993,
nata per descrivere vizi e virtù del­
la società italia­
na nella lunga e
inconclusa tran­
sizione dalla Pri­
ma alla Seconda
Repubblica. Inte­
ramente scritta e
autogestita da
Bellocchio e Be­
rardinelli con la
sola compagnia
di alcuni grandi
autori del passa­
to (secondo la formula «due vivi e
un morto»), Diario aveva e ha
l’ambizione di «purificare il lin­
guaggio della tribù» per tornare a
essere ­ nelle parole dei due autori
­ «presi in parola». Una prosa cri­
stallina, naturale e inappellabile:
così il critico letterario Paolo Feb­
braro ha recensito sulle pagine del
«Manifesto» lo stile che contraddi­
stingueva le taglienti pagine di
«Diario», da lui stesso ritenuta
«una delle riviste più interessanti
del secondo Novecento». Ma allora
perché chiuse i battenti a nemme­
no un decennio dalla sua fondazio­
ne? Forse per via del taglio troppo
solipsistico? Oppure per l’eccessi­
vo pessimismo di cui l’accusavano
i suoi detrattori? «Niente affatto»
sostiene oggi Bellocchio, «tra le
cause della fine di “Diario” ci fu
anche la constatazione che non lo
eravamo stati abbastanza: le cose
sono andate ancora peggio di quel
che avevamo previsto». Allora, for­
se, la ragione della sua prematura
archiviazione sta nel carattere eli­
tario dell’intera operazione, nella
volontà di non schierarsi politica­
mente rinunciando ad assumersi
responsabilità come era costume
diffuso in quel periodo immediata­
mente successivo allo choc di Ma­
ni Pulite. Entrambe le ipotesi sono
da rigettare: i suoi autori, al con­
trario, concordano nell’affermare
che quell’esperienza editoriale
coincise con gli anni più libera­
mente e felicemente produttivi
della loro attività letteraria: «Scri­
vendo Diario» ricordano oggi a di­
stanza di anni, «ci siamo sentiti
politicamente impegnati come
mai prima». Piuttosto quello stes­
so impegno si è tradotto per en­
trambi in altre forme: dopo l’espe­
rienza di «Diario» e dopo aver di­
retto per vent’anni i «Quaderni
piacentini», Bel­
locchio ha inten­
n Quodlibet
sificato negli ul­
offre in
timi tempi la sua
produzione criti­
riproduzione
ca e saggistica,
fotografica
dando alle stam­
integrale
pe ­ fra gli altri ­
i nove
«L’astuzia delle
passioni» (Rizzo­
anni di vita
li, 1995), «Oggetti
del periodico
smarriti» (Baldi­
ni&Castoldi,
1996), «Al di sotto della mischia.
Satire e saggi» (Libri Scheiwiller,
2007). Alfonso Berardinelli invece,
dopo essersi volontariamente di­
messo dalla cattedra di Letteratu­
ra contemporanea all’Università
di Venezia nel 1995, ha pubblicato
una mezza dozzina di saggi, fra cui
l’ultimo ­ «Poesia non poesia» ­
uscito per Einaudi nel 2008. Biblio­
grafie a parte, l’incontro di giovedì
sera sarà un’ ottima occasione per
capire se davvero l’esperienza di
Diario può dirsi conclusa, o se
piuttosto i due autori non siano di­
sposti a riprendere in mano la pen­
na. Ne discuteranno assieme al
pubblico anche Angela Borghesi
dell’università Milano Bicocca e
Gianni D’Amo, che insegna storia
e filosofia al liceo statale di Codo­
gno. L’ingresso alla serata è gra­
tuito.
Silvia Canevara
_______________________________
P. BELLOCCHIO ­ A. BERARDI­
NELLI, Diario, Quodlibet, 2010.
Presentazione pubblica a Lodi, do­
mani alle 21, alla Casa del popolo
di via Selvagreca
Alfonso Berardinelli, sopra, e Pier Giorgio Bellocchio, a
sinistra, gli autori del volume di Quodlibet
Appuntamento con i
due autori nella sede
di via Selvagreca
“INCROCI DI CIVILTÀ”
A Venezia il giro del mondo con 32 autori
n Il premio Nobel 2001 per la lette­
ratura V. S. Naipaul, la grande scrit­
trice inglese Antonia S. Byatt (che
risiederà a Venezia per alcune setti­
mane, prendendo ispirazione dalla
Città lagunare per la creazione di un
testo inedito), il maestro del cinema
Theo Angelopoulos (cui verrà anche
dedicata una retrospettiva) con il
suo sceneggiatore, e giallista di cul­
to, Petros Markaris, gli “enfant ter­
ribile” della narrativa contempora­
nea Etgar Keret e Wladimir Kami­
ner, i bestseller italiani Gianrico
Carofiglio e Alessandro Piperno, la
coraggiosa narratrice croata Dubra­
vka Ugrešic, l’artista del fumetto
Joann Sfar, il popolare giornalista
Gad Lerner in dialogo con l’autore
libanese Jabbour Douaihy sono alcu­
ni tra i nomi più prestigiosi che da­
ranno vita dal 13 al 16 aprile prossi­
mi alla quarta edizione di “Incroci
di civiltà, Incontri internazionali di
letteratura” a Venezia, promosso da
Comune di Venezia, assessorato alle
Attività e produzioni culturali e Uni­
versità Ca’ Foscari Venezia. Un pro­
gramma ricco di novità, quello pre­
sentato ieri ai media, che conferma
la formula di osservare il mondo
contemporaneo, avvicinarsi alle cul­
ture vicine e lontane, analizzare il
loro incontrarsi ed incrociarsi, af­
frontare le tematiche più attuali
attraverso lo sguardo privilegiato
degli scrittori. L’ap­
puntamento inaugura­
le di Incroci di civiltà
ricorderà in modo
originale il 150esimo
anniversario dell’Uni­
tà d’Italia con un in­
contro con due autori
italiani di radici afri­
cane come Pap Khou­
Il Nobel Naipaul ma e Igiaba Scego,
voci della nuova lette­
ratura della migrazione, che ci di­
ranno se l’Italia sta diventando dav­
vero multiculturale. La lista degli
autori ospiti del festival “Incroci di
civiltà” comprende Nukila Amal,
Antonella Anedda, Theo Angelopou­
los, Maria Barbal, Breyten Breyten­
bach, Antonia S. Byatt, Guillermo
Carnero, Gianrico Carofiglio, Jab­
bour Douaihy, Nathan Englander,
Julia Hartwig, Wladimir Kaminer,
Etgar Keret, Pap Khouma, Urszula
Kozioł, Michael Krüger, Ryszard
Krynicki, Gad Lerner, Ewa Lipska,
Petros Markaris , Kiran Nagarkar, V.
S. Naipaul, Alessandro Piperno, Ali
Podrimja, Tomasz Ró•ycki, Igiaba
Scego, Joann Sfar, Jón Kalman Ste­
fánsson, Dubravka Ugrešic, Tomas
Venclova, Hans van de Waarsenburg,
Adam Zagajewski. Per informazioni
e per il programma integrale si veda
il sito della manifestazione: www.in­
crocidicivlta.org. (R.C.)
L A
n Fu il lombardo Stefano Lecchi l’autore del primo
reportage di guerra della storia della fotografia: è gra­
zie ai suoi scatti, infatti, che ora conosciamo l’aspetto
che Roma aveva nel 1849, quando venne assediata dal­
l’esercito francese, scagliatosi contro la Repubblica
Romana del triunvirato Mazzini–Armellini–Saffi con
l’obiettivo di restaurare il potere temporale del Papa.
Le immagini catturate in quell’occasione, insieme ad
altre testimonianze dell’epoca, saranno visibili fino al
10 aprile al Museo del Risorgimento di Milano, in oc­
casione della mostra voluta dal Musée de l’Armée di
Parigi, dall’assessorato alla cultura del Comune di
Milano e da Alinari24Ore.
Litografie, albumine e carte salate raccontano in que­
sta sede il contributo che la Francia offrì al nostro Ri­
sorgimento, nonché i momenti più salienti del percor­
so di unificazione nazionale, dalla guerra di Crimea
(1854­1855), in cui il Piemonte contribuì a difendere la
Turchia dall’espansionismo russo, fino alla dichiara­
zione di Roma capitale nel 1871. Per quanto limitato,
fu proprio l’intervento sabaudo in terra turca a per­
mettere a Cavour di riportare la questione italiana al­
l’attenzione dell’Europa: il ruolo nevralgico che lo sta­
tista italiano ri­
coprì sulla sce­
na internaziona­
le è ricordato
nell’esposizione
milanese da al­
cuni ritratti e,
soprattutto, dal­
l’agenda di ap­
punti che egli
prese durante il
Congresso di Pa­
rigi. Il prezioso
libretto fa bella
mostra di sé con
le pagine aperte
alla data del 29
febbraio 1856, in
cui il Conte si
incontrò con il
fotografo di
Mayer e Pear­ Una foto del 1870 sulla Breccia di Porta Pia
son, che lo im­
mortalò per sempre in un intenso scatto, ora esposto a
fianco dell’agenda. Persuaso del ruolo sempre più in­
fluente che la fotografia stava assumendo nel panora­
ma mediatico, Napoleone III si fece accompagnare,
durante la campagna d’Italia, dal fotografo Lèon
Méhédin: è alla sua mano, infatti, che si devono le po­
che immagini preservatisi della seconda guerra d’In­
dipendenza. L’imperatore si proponeva di sfruttare
l’operato dei fotografi a titolo propagandistico, ma
non fu comunque l’unico a puntare sul nuovo me­
dium: Pio IX, infatti, volle immortalare in questo stes­
so modo la potenza dell’esercito papale, mentre la vit­
toria sabauda venne celebrata con la diffusione degli
scatti che ritraggono l’entrata di Cadorna a Porta Pia
(1870).
La selezione di immagini i in mostra al Museo del Ri­
sorgimento (120 fotografie, tra cui molte inedite) non
trascura nessuna fase della storia dell’Italia unita: si
potrà così vedere Franceschiello assistere alla disfat­
ta del suo esercito durante l’assedio di Gaeta oppure
Garibaldi, fiero nella sua uniforme e subito dopo ac­
casciato, come invecchiato di dieci anni, dopo essere
stato ferito in Aspromonte. Volti di sovrani, militari,
briganti, eserciti in rivista, accampamenti, edifici in
cui sono stati siglati importanti trattati, ma anche cit­
tà devastate dalla guerra.
Carla Pirovano
________________________________________________
NAPOLEONE III E L’ITALIA
LA NASCITA DI UNA NAZIONE (1848 – 1870)
Museo del Risorgimento, via Borgonuovo 23, Milano,
fino al 10 aprile. Orari: 9­13 e 14­17.30.
Una mostra per il “grande malato”:
quadri e clic d’antan per il Lambro
Radio traffico
Lombardia
(ogni 01’ e 32’: dalle
7.00 alle 11.00 e dalle
16.00 alle 20.00)
Notiziario nazionale
(al 27’: ogni ora dalle
7.00 alle 19.00)
Notiziario locale
(ogni 01’: dalle 9.00
alle 11.00; dalle 14.00
alle 17.00 e alle
20.00)
e regionale
(13.01 - 18.01)
Notiziario sportivo
(12.01 - 19.01)
Cinema (9.48 - 11.48
- 14.48 - 19.48)
Il Santo di domani
(20.05)
RASSEGNA
DI PRIMAVERA
2011
oggi
ore 16 e ore 21
HEREAFTER
10071151 pmp.ax
MERCOLEDI’
realizzati sul te­
ma dagli alunni
della scuola ele­
mentare, che ver­
ranno premiati
domenica 27
marzo, nonché i
primi scatti par­
tecipanti al con­
corso fotografico
All’ombra del
Lambro, che sarà
aperto fino al 4
s e t t e m b re. I n
queste immagini
emerge in modo
pre potente la
Alcuni visitatori davanti alle opere esposte a Colturano contraddittorie­
tà in cui il fiume
ad alcune immagini recenti, vi sono
è stato visto e trattato fino ad ora: se
cartoline storiche che vantano oltre
in qualche località le sue rive appa­
un secolo di vita: risale al 1907, in­
iono infatti pulite e ridenti, non
fatti, quella che riproduce l’inaugu­
mancano purtroppo i luoghi in cui
razione del vecchio ponte di Casti­ sono ritratte piene di rottami.
raga Vidardo, rifatto poi completa­
Ca. Pi.
mente nel decennio scorso. A fianco
_________________________________
della mostra Pittouring, la Pro loco
PITTOURING
di Colturano e l’Assessorato alla Sala del tempo libero, palestra di via
Cultura hanno avviato altre inizia­
Municipio, Colturano, fino al 27
tive tese a sensibilizzare la cittadi­ marzo. Orari di visita: da lunedì a
nanza circa la necessità di tutelare
sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 al­
le proprie risorse idriche: sempre in
le 18, domenica dalle 10 alle 12 e dalle
palestra, sono stati esposti i disegni
16.30 alle 19
M. Damon, B. Dallas Howard
Regia: Clint Eastwood
Ingresso: pomeriggio Euro 3,00
sera Euro 4,00
M I L A N E S E
Foto d’epoca
per raccontare
il Risorgimento
COLTURANO, AL VIA LA COLLETTIVA “PITTOURING”: IMMAGINI PER DESCRIVERE IL FIUME
n Surreale e un po’ naif, solitario o
frequentato da pescatori e paperel­
le: ecco come appare il Lambro nelle
tele esposte in occasione della mo­
stra Pittouring, inaugurata sabato
all’interno della rassegna culturale
Il Lambro... com’era bello il mio fiu­
me, voluta dalla Pro loco di Coltura­
no. Reduci da una tappa melegnane­
se, i quadri dei pittori Fabio Adero,
Ezio Felisa, Luciano Libè, Paolo
Marchetti e Mario Passerini saran­
no visibili nella palestra di via Mu­
nicipio fino al 27 marzo, insieme
con le cartoline storiche di Riccar­
do Vigo, che ricostruiscono il per­
corso del fiume dal suo sorgere in
località piano Rancio (Civenna) fino
all’entrata nel Po a Senna Lodigia­
na, dove il Lambro si apre tra bo­
schi di spineti e pioppeti.
Questo sentiero fotografico è corre­
dato, per ogni località toccata, da in­
formazioni come l’altitudine, la su­
perficie ed il numero di comuni con­
finanti, oltre che da cenni storici e
descrizioni paesaggistiche. Seguen­
dolo, si scoprirà l’aspetto che le Fon­
ti Minerali Gerette di San Colomba­
no al Lambro avevano negli anni
Venti ed anche della tassa per il pas­
saggio sul fiume che i feudatari ri­
scuotevano a Melegnano. Accanto
V E T R I N A
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8.18 Quarta di Copertina - Rubrica di Lodi
in linea con recensioni di Libri e Letture per
tutti i gusti, dalla voce di Silvana Tansini
(con replica alle 20.18)
9.00 - 12.00 Il Contagio del Mattino Contenitore di Rubriche (Almanacco del
giorno - La Soffiata: attualità e commento in
anteprima - Il Pranzo è da fare: come rendere piacevole il “dovere“ della tavola), musica, notizie, interviste e approfondimenti
a cura di Cristina Soffientini. Speciale
Fattore Rh (ore 9.15): telefonate in
studio per sentirsi in famiglia. Per la diretta: [email protected]
12.30 - 13.00 Pasaporte Latino - Viaggio
intorno al Mondo latino-americano in
compagnia di Beppe Bettè (con replica
alle 18.30)
15.00 - 16.00 Radio Lodi 4 Kids - programma/
gioco per le scuole primarie, condotto in diretta
da Silvana Tansini e Davide Grioni.
16.00 - 18.00 Viva Radio Lodi Appuntamento pomeridiano, condotto
dal Dj Mauro Berto al ritmo di musica
e parole (Disco Energy: il disco lancio
con il Dj ospite - Merenda: una fetta di
buona notizia - Classifica Top Ten: il
meglio del meglio del 1984).
Per la diretta in studio: [email protected]
19.00 - 20.00 Happy Hour - Appuntamento
serale con la musica e la simpatia gratuita
di Bob Coronelli, Mauro Berto, Jerry Geroni
e Andrea Spinoni.
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