SERVIZIO PROMOZIONE CULTURALE
L’affare Makropulos
(Vĕc Makropulos)
Opera in tre atti
Libretto e musica
di
Leoš Janáček
(Edizioni Universal, Vienna; rappr. per l’Italia
Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano)
Nuovo allestimento
Direttore
Marko Letonja
Regia
Luca Ronconi
Scene
Margherita Palli
Costumi
Carlo Diappi
BIGLIETTI DISPONIBILI NELLE SEGUENTI DATE:
16 gennaio 2009 ore 20 - 18 gennaio 2009 ore 15
20, 22, 27, 29 gennaio 2009 ore 20
1, 3 febbraio 2009 ore 20
PREZZI
Variano da € 35 a € 60 per posto Palco
€ 60 Platea
INFO: BIBLIOTECA CIVICA “PIETRO L. CADIOLI”
Villa Visconti d’Aragona - Via Dante 6, Sesto San Giovanni
1° piano Ufficio Attività di Promozione della Biblioteca
02/36 57 43 42 – 02/ 36 57 43 45 - 02/ 365743 24
Mercoledì 14 gennaio 2009
10.30-12.00/ 14.30-18.00
Atto I
Lo studio legale dell’avvocato Kolenatý
Il commesso Vítek riceve Albert Gregor,cliente dell’avvocato Kolenatý: è prossima la sentenza
di una controversia di quasi un secolo e che vede la famiglia dei Prus e quella dei Gregor
contendersi un’antica eredità. Entra la figlia di Vítek, Krista, sconvolta per aver ascoltato il
soprano Emilia Marty, una diva irresistibile. Poco dopo l’avvocato Kolenatý entra seguito
proprio dalla maliarda prima donna. Quest’ultima si interessa del processo avendo letto sui
giornali che la sentenza sarà imminente. L’avvocato Kolenatý riassume il caso: il barone Prus
morì senza eredi e senza testamento. Ferdinand Karel Gregor rivendicò una parte di quei beni
che il barone gli avrebbe promesso a voce. Con grande sorpresa di tutti, Emilia Marty conosce
bene le antiche vicende del caso: Gregor era figlio illegittimo di Prus che l’aveva avuto con
una cantante scozzese di nome Ellian MacGregor; la Marty indica addirittura il cassetto di un
armadio di casa Prus in cui sarebbe nascosto il testamento del barone in favore del figlio e
una busta gialla a cui la cantante sembra interessarsi particolarmente. Dopo varie esitazioni,
Kolenatý decide di recarsi in casa Prus per tentare di recuperare il testamento. Restato solo
con la cantante, Gregor si dimostra soggiogato dal fascino di lei che respinge le sue avances
cercando nel contempo di estorcergli informazioni su un misterioso documento scritto in
greco. Probabilmente è rimasto in possesso dei Prus. Torna l’avvocato Kolenatý stupefatto: il
testamento era dove la cantante aveva detto.
Atto II
Il palcoscenico di un teatro
Entrano il barone Jaroslav Prus, che cerca la cantante, e poi Krista con il fidanzato Janek,
figlio del barone. Quando arriva anche Emilia, la donna tratta con disprezzo i suoi
ammiratori ed irride l’amore dei due giovani amanti. Irrompe con un mazzo di fiori in mano il
vecchio Hauk, un aristocratico ormai debole di mente, che crede di aver riconosciuto nella
Marty una gitana, Eugenia Montez, da lui amata cinquant’anni prima. Davanti a tutti, Emilia
si presta al gioco e finge di essere Eugenia scambiando con Hauk infuocate parole d’amore in
spagnolo. La Marty resta sola con Prus che rievoca la strana personalità della cantante Ellian
MacGregor amata dal suo antenato, dimostrando di conoscere bene quella vecchia storia. La
Marty è molto interessata ad alcune cose, contenute in alcuni documenti racchiusi in una
vecchia busta. Emilia vorrebbe acquistare quella busta, ma Prus si allontana. Entra Gregor
che si dichiara alla cantante e viene respinto. Poi è il turno di Janek al quale la Marty chiede
di rubare per lei la busta in casa del padre. Janek, sedotto dal fascino di Emilia, sembra
cedere, ma entra Prus che ha sentito tutto. Egli acconsente a cederle la busta in cambio di
una notte d’amore.
Atto III
Camera d’albergo
La notte d’amore è trascorsa. Prus consegna la busta alla Marty sottolineando tutto il suo
turbamento: è stato come fare l’amore con una morta. Arriva la tragica notizia del suicidio di
Janek per amore della Marty. Il padre è sconvolto ma Emilia reagisce con assoluta
indifferenzi. Sopraggiungono il conte Hauk, poi Gregor e Kolenatý. L’avvocato e il suo
assistito vogliono denunciare Emilia per frode: il testamento è probabilmente falso e le
testimonianze della Marty sono troppo strane e contraddittorie. Emilia racconta allora la sua
vera storia. Nata a Creta nel 1585, il suo nome è Elina Makropulos, figlia di Hieronymos
Makropulos, medico dell’imperatore Rodolfo II. Per quest’ultimo, suo padre aveva preparato
una pozione che prolunga la vita fino a trecento anni e l’aveva sperimentata su di lei.
L’imperatore aveva fatto imprigionare Makropulos, ma Elina era riuscita a fuggire portando
con sé i documenti in greco che descrivevano la formula per preparare la pozione. Sono
appunto quei documenti che Elina-Emilia ha così a lungo cercati, sentendo che l’effetto del
farmaco cominciava ad esaurirsi. La gitana Eugenia Montez e la cantante scozzese Ellian
MacGregor non erano altri che lei. Il racconto lascia tutti increduli e sgomenti, ma quando
l’ombra della morte appare sul volto di Elina-Emilia tutti si convincono della veridicità di
quella assurda storia. La cantante ha deciso: rinuncerà a servirsi della pozione,
comprendendo che la perpetua giovinezza non dà altro che dolore. Dunque la MakropulosMarty muore mentre il documento con la formula della pozione viene dato alle fiamme.
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L`affare Makropulos - Comune di Sesto San Giovanni