Partito della Rifondazione Comunista
Circolo “Alessandro D’Oria” via Roma 4 Latiano
Latiano lì, 03-ottobre-2007
Antonio Delli Fiori – Ada Spina
Gruppo Consiliare
cellulare: 3284341496
mail: [email protected]
Sito Web: www.prclatianocc.altervista.org
(in costruzione)
Mozione
Randagismo, cane di quartiere e approvazione di un regolamento sui diritti degli animali
Premesso Che,
la legge nazionale 281/91 sulla tutela degli animali d'affezione e la prevenzione del randagismo,
e le relative leggi regionali, dettano norme precise in materia, riconoscendo il diritto al territorio
degli animali che vivono in stato di libertà. La loro permanenza nelle aree pubbliche o private
(tra cui i condomini) è legittimata e tutelata: i gatti che vivono in libertà, infatti, devono essere
sterilizzati dall'autorità sanitaria competente per territorio, e rimessi nel loro gruppo; è
consentito portargli da mangiare, con la sola accortezza di togliere il piattino del cibo, una volta
finito, e lasciare tutto pulito; la ciotola dell'acqua, invece, deve essere sempre a disposizione (il
diritto di dar da mangiare ai gatti randagi è sancito anche da una serie di pronunce
giurisprudenziali).
Che,
a norma della suddetta legge per la prevenzione del randagismo, è prevista l'iscrizione
all'Anagrafe Canina entro tre mesi dalla nascita dell'animale o dall'inizio della detenzione dello
stesso. Nel libretto anagrafico verranno segnati i dati anagrafici del cane e del suo proprietario,
ed un codice assegnato, tramite i quali si potrà facilmente risalire al proprietario in caso di
smarrimento. Il codice di riconoscimento dovrà essere impresso sull'animale, tramite tatuaggio
indolore, tra il quarto e l'ottavo mese di vita o entro tre mesi dall'inizio della detenzione del
cane. Chiunque ometta di iscrivere il proprio cane all'Anagrafe canina è punito con una
sanzione amministrativa compresa tra le 150 e le 600 mila lire (a seconda delle diverse
disposizioni regionali); la stessa sanzione si applica a chi omette di sottoporre il cane a
tatuaggio.
Visto:
Che a Latiano prolifera il numero di cani e gatti randagi senza che sia realmente attivata
nessuna misura di prevenzione o riduzione del fenomeno;
Che:
tale proliferazione costituisce un pericolo sotto il profilo socio-sanitario, per le persone, gli
animali e la salute pubblica in genere;
Che:
Sempre più cittadini vivono questo fenomeno con insofferenza e non pochi sono stati,
denunciati e non, i casi di maltrattamenti, avvelenamento e soppressione di animali randagi,
non possiamo scordare il bastardino detto “fru-fru” che stazionava nelle vicinanze della caserma
della Polizia Municipale investito volontariamente da un’automobilista balordo;
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Letto:
che nella suddetta legge per la prevenzione è prevista l'istituzione del cane di quartiere, che
costituisce una forma di adozione dei randagi da parte degli abitanti di una determinata zona, i
quali devono provvedere alla cura dell'animale. Il cane deve essere innanzitutto condotto al canile
sanitario per l'identificazione ed il tatuaggio, i trattamenti sanitari e la sterilizzazione: subito dopo
può essere reinserito nel quartiere di provenienza ed affidato alle cure di un tutore.
Considerato:
che il mantenimento degli animali nei canili convenzionati è altresì gravosa, dal punto di vista
economico finanziario, per il comune e disumana per gli animali;
Ritenuto
Che nei comuni limitrofi in cui questo provvedimento è stato attuato, si sono avuto risultati positivi
e soddisfacenti sia sotto il profilo socio-sanitario che sotto quello finanziario;
Visto
che a breve saremo chiamati a discutere del bilancio preventivo per il prossimo esercizio finanziario
e che in tale occasione potrebbe essere previsto un apposito fondo per agevolare l’adozione di cani
randagi, la loro iscrizione all’anagrafe canina, e la loro cura;
Analizzato:
che nella popolazione latianese è già in uso in più parti, di fatto, una qualche forma di adozione
collettiva che andrebbe regolarizzata;
Evidenziato
Che nel comune di Latiano è praticamente assente o inapplicata ogni forma di regolamentazione di
tale fenomeno
Rilevato:
che nel consiglio comunale dell’11 luglio c.a. il Sindaco Zizzi dichiarò che quello del randagismo era
un problema che stava a cuore alla sua Amministrazione ;
Il Consiglio Comunale di Latiano
impegna
l'Amministrazione Comunale affinché siano adottate da subito le seguenti direttive:
• Indire un censimento sugli animali domestici presenti nel territorio comunale;
• dare mandato al comando di Polizia Municipale di avviare una serie di controlli sul corretto
posizionamento legale degli animali domestici;
• di inserire e regolamentare, la figura del cane di quartiere, in attesa di dotare il Comune di
un regolamento complessivo sui diritti degli animali.
Il Gruppo Consigliare PRC-SE
DELLI FIORI Antonio
(Capogruppo Consigliare PRC-SE)
SPINA Maria Addolorata
(Consigliere Comunale)
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