Manutenzione e pulizia di condizionatori e climatizzatori Pulire periodicamente il filtro degli apparecchi destinati alla climatizzazione degli ambienti interni delle abitazioni è molto importante perché ne aumenta l’efficienza ed evita il rischio di contrarre pericolose malattie DIVENUTO ormai strumento indispensabile in moltissime abitazioni italiane per realizzare condizioni di clima interno sopportabili nella stagione calda, il condizionatore supplisce spesso ad errori progettuali o costruttivi di vario tipo. Tuttavia, per quanto programmato ed automatizzato, anche il suo funzionamento può provocare inconvenienti se non provvediamo alla sua corretta manutenzione. Quali sono i rischi per l’uomo derivanti da una mancata manutenzione A parte raffreddori, bronchiti, mal di schiena, torcicollo, ecc., ovvero malattie più o meno gravi derivate dall’uso scorretto o esagerato degli apparecchi, esiste la possibilità che il condizionatore possa diffondere vari tipi di patologie legate alla qualità dell’aria, quali ad esempio allergie di vario tipo provocate dalla presenza nei filtri non puliti di acari, batteri e altri microrganismi. Il suo funzionamento prevede, infatti, che l’aria sia aspirata dall’ambiente interno e, dopo essere passata attraverso una batteria di raffreddamento alla quale cede parte del suo calore, venga reimmessa nella stanza a temperatura inferiore previa filtrazione a più stadi effettuata con sistemi e materiali di vario genere per garantirne la sanificazione e depurazione da microrganismi evitano malattie e allergie e odori ambientali. In questo ciclo avviene che il vapore acqueo, comunemente contenuto nell’aria, condensi parzialmente nel passaggio attraverso l’apparecchio e debba essere smaltito attraverso appositi condotti. Proprio la presenza di a b 1 I condizionatori di ultima generazione presentano al loro interno tre tipi di filtri: [a] un filtro antipolvere di tipo elettrostatico che cattura polveri e agenti allergenici; [ b] un filtro a rigenerazione solare (fotocatalitico) che elimina batteri, virus e odori sgradevoli; [c] un filtro ai carboni attivi che assorbe le molecole responsabili dei cattivi odori c LAVAGGIO DEL FILTRO Oltre a detergenti ed igienizzanti specifici per la pulizia dei condizionatori comunemente reperibili nei negozi specializzati, è possibile acquistare quelli di tipo disinfettante in farmacia. Se per quelli del primo tipo non sono necessarie specifiche indicazioni, per quelli disinfettanti, disponibili in versione aerosol spray e in schiuma, accenniamo brevemente alle principali modalità d’uso. Spray: – pulire preventivamente la superficie da trattare come descritto in precedenza; – agitare la bomboletta e successivamente spruzzare da 15-20 cm di distanza fino a formare una sottile pellicola umida; – lasciar asciugare il prodotto; subito dopo ricollocare i filtri nella loro sede. Schiuma: dopo aver pulito la superficie, agitare la bomboletta e applicare il prodotto come nel caso precedente attendendo alcuni minuti prima di risciacquare; in estate si può lasciare alla condensa l’azione dilavante e limitarsi quindi all’applicazione periodica della schiuma. 41 IL LABORATORIO MANUTENZIONI MANUTENZIONI IL LABORATORIO 42 2 Dopo aver staccato la corrente è possibile iniziare la manutenzione dei condizionatori avendo l’accortezza di indossare una mascherina antipolvere. Aprite il coperchio e smontate i filtri: se non sono integri, sostituiteli sostanza umida all’interno delle parti dell’apparecchio, “arricchita” da residui organici sospesi nelle polveri dell’aria, forma un “brodo di coltura” nel quale trovano favorevoli condizioni di sviluppo varie forme di funghi, muffe, virus e batteri. Molte di esse rimangono “ibernate” durante il funzionamento del condizionatore, ma, quando esso viene spento e cessa di produrre freddo, si “risvegliano” e riprendono velocemente a riprodursi. Alla riaccensione dell’apparecchio, prima che venga raggiunta la temperatura d’esercizio, il flusso d’aria in uscita soffia nell’ambiente l’aria contaminata dalle forme batteriche generando seri problemi alla salute dei sofferenti di malattie allergiche ed in genere a quella degli occupanti che, per vari motivi, devono trascorrere lunghi periodi in ambienti chiusi. Il condizionatore, perciò, è pericoloso soprattutto al momento della riaccensione, se non si provvede con regolarità e attenzione alla pulizia e/o alla sostituzione dei filtri seguendo scrupolosamente le istruzioni contenute nei libretti di manutenzione che accompagnano tutti gli apparecchi. Tale pratica oltre che rispondere a consigliabili criteri igienici è utile anche per conseguire significativi risultati sotto il 3 Se i filtri sono di materiale cartaceo, eliminate la polvere con un getto d’aria, eseguendo l’operazione all’aperto profilo dell’efficienza e del risparmio energetico. Infatti, se intasati dai vari tipi di impurità, i filtri ostacolano il regolare deflusso dell’aria e finiscono per abbassare il rendimento dell’apparecchio che quindi dovrà funzionare più a lungo e/o con maggior consumo per conseguire il risultato programmato dall’utente. Tipi di filtro presenti in un condizionatore I condizionatori in genere sono dotati di più tipi di filtri (1); all’interno dell’apparecchio l’aria in ingresso di solito incontra nell’ordine: – un filtro antipolvere di tipo elettrostatico (a in 1); – un filtro a rigenerazione solare (fotocatalitico) (b in 1); – un filtro a carboni attivi (c in 1). I filtri anti-polvere elettrostatici, costituiti da un foglio di materiale sintetico piegato a fisarmonica per incrementare la superficie fil- trante, possono essere anche accoppiati ad un feltro contenente carboni attivi; il passaggio dell’aria carica il materiale di energia elettrica statica in grado di catturare le polveri e gli agenti allergenici anche di dimensioni minutissime; i filtri a rigenerazione solare (fotocatalitici) sono i tipi introdotti negli apparecchi dell’ultima generazione in grado di liberare l’aria dai microrganismi per oltre il 99% utilizzando il potere ossidante delle sostanze chimiche di cui sono rivestiti; queste sostanze, sottoposte alla luce ultravioletta dei raggi solari, eliminano i batteri e bloccano l’attività dei virus; decompongono gli ossidi di nitrati (base dello smog e degli odori forti) in aggregati innocui e inodori; eliminano, infine, gli odori più sgradevoli generati da vari tipi di composti chimici compresi quelli difficili da assorbire dai carboni attivi, come il fumo della sigaretta; il filtro a carboni attivi è formato da un reticolo a maglia finissima riempito con un sottile strato poroso di carbone attivo; possiede la proprietà caratteristica di assorbire le molecole di origine organica responsabili dei cattivi odori (fumi di sigaretta e di cottura, sudore, ecc.). Esistono in commercio anche dei tipi di filtro universali: applicabili al pre-filtro di tutti gli apparecchi per aumentarne le prestazioni depurative, vengono utilizzati su condizionatori di vecchia costruzione nei quali le case costruttrici non abbiano previsto l’uso di filtri elettrostatici o catalitici; anche in abbinamento a questo tipo di filtri è consigliabile l’uso degli spray o schiume igienizzanti o disinfettanti. 4 Se i filtri sono di materiale plastico, puliteli con un getto d’acqua ed eventualmente con detersivo da cucina 43 Quando effettuare la pulizia Come effettuare la pulizia Per eseguire la pulizia annuale o periodica (mensile) secondo la frequenza di utilizzo dovete: – disconnettere l’apparecchio dalla rete elettrica senza limitarvi a spegnerlo; se l’apparecchio non è dotato di spina o proprio circuito indipendente, staccare la corrente dall’interruttore generale; – prima di aprire il coperchio del condizionatore e in ogni caso prima di maneggiare i filtri, è consigliabile indossare una mascherina INDIRIZZI UTILI De Turris - Via A. 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E-mail: info@fornitu regelmini.it Internet: www.fornituregelmini.it Sconto «Carta Verde» del 15% fino al 31 dicembre 2008. del costruttore contenute nel libretto d’istruzione dell’apparecchio (2); – controllare che i filtri siano integri: in caso di rotture, strappi o lesioni è meglio sostituire il filtro danneggiato; – se il filtro è di materiale cartaceo, soffiare con un getto d’aria dalla parte opposta a quella di afflusso dell’aria (praticamente dalla parte che appare più pulita) (3): allo scopo può essere utilizzato anche un phon per capelli regolato alla massima potenza; l’operazione va eseguita in luogo aperto; – se il filtro è in materiale plastico, come in molti split residenziali, spruzzare con un getto d’acqua (4). In caso di sporco denso o grasso, eventualmente trattare con i normali detergenti da cucina, avendo cura di usare una spugnetta morbida per non rovinare la trama del filtro; successivamente, dopo averli asciugati, è possibile trattare i filtri in materiale sintetico con specifici prodotti disinfettanti da acquistare anche in farmacia (vedi indirizzi utili). In ogni caso, non versare acqua sul condizionatore; non usare preparati chimici, benzina o solventi in alcuna parte dell’apparecchio: potrebbero danneggiare in modo irreversibile i circuiti interni; – eseguire eventualmente la pulizia esterna dell’involucro con un panno non abrasivo asciutto o leggermente umido (5); – alla fine delle operazioni di pulizia reinserire i filtri nella loro sede e ridare corrente all’impianto (6). Per operazioni complesse su parti difficilmente accessibili e sulle unità esterne, ricorrete alla professionalità di imprese specializzate di cui potete ricavare i recapiti, ad esempio, negli elenchi telefonici. Mario Veronese Architetto Disegni Albano Moscardo MANUTENZIONI IL LABORATORIO Alcuni nuovissimi modelli di condizionatori sono dotati di meccanismi autopulenti con frequenza programmabile che raccolgono e provvedono all’espulsione della polvere che si attacca ai filtri dell’apparecchio. Altri, meno recenti, sono dotati di programmi e dispositivi interni in grado di rilevare il grado di intasamento dei filtri e segnalarlo mediante l’emissione di avvisi acustici e/o luminosi. Per tutti gli altri è l’utente che deve controllare l’eventuale occlusione del sistema filtrante e programmarne la pulizia o la sostituzione. Se, per convenienza, sarebbe meglio eseguire la pulizia annuale dei condizionatori alla fine del periodo di utilizzo (fine estate) per evitare che lo sporco possa solidificarsi, incrostare le componenti dell’apparecchio e diventare quindi di difficile asportazione, è comunque sempre indispensabile, come già accennato, effettuare una pulizia prima di avviare l’impianto; in seguito è sufficiente prevedere almeno una volta al mese un controllo per l’eventuale asportazione se non altro delle polveri. 5 La parte esterna del condizionatore può essere pulita con un panno non abrasivo