Pag.1 di 26 HOME PAGE CORRERE Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente ~ Anima Sana In Corpore Sano ~ scarica questo e-book in formato pdf About the Author: Davide Donà – Grignasco (NO) [email protected] http://www.facebook.com/davide.dona.7 http://ddonagrignasco.blogspot.com/ http://www.manuali.net/user/davidedona con la postfazione di Gianluca Cesca http://correredimagrire.blogspot.com/ Esprimi il tuo prezioso giudizio su questo manuale. Basta solo un click, o, se vuoi, due righe di commento. http://ddonagrignasco.blogspot.it/ Il mio Blog personale: Informatica (CAD, Office, Audio-Video), Bricolage, Impianti TV e molto altro ancora! Cap. Titolo 1 Introduzione 2 2 L’alimentazione 2 2.1 La dieta mediterranea 2 2.2 Cosa eliminare 3 2.3 Cosa ridurre 3 2.4 Un pò di buon senso 3 3 L’attività fisica 3 3.1 Perché muoversi 3 3.2 Alziamo il sedere! 3 3.3 Praticare uno sport: quale? 4 3.4 I vantaggi del running 4 3.5 Gli svantaggi del running 4 4 Prepararsi a correre 5 4.1 Analizzare il proprio peso 5 4.2 La visita medico-sportiva 6 4.3 L’abbigliamento per il running 6 4.4 Come mangiare e bere prima e dopo la corsa 7 5 Cominciare a correre 8 5.1 Da zero a 1 ora di corsa 7 5.2 Quanto si dimagrisce? 9 5.3 Il test del moribondo 9 6 Continuare a correre 10 6.1 Quanto, quando e come correre 10 6.2 La strategia di corsa giusta per dimagrire 10 6.3 Rientrare nel peso ideale 10 7 Se vogliamo saperne di più… 10 7.1 Frequenza cardiaca e allenamento 11 7.2 Cardiofrequenzimetro e GPS 12 7.3 Calcolare il passo della corsa senza il GPS 12 7.4 Come vestirsi per correre 13 7.5 Lo stretching 14 7.6 Partecipare a una gara 14 7.7 Stagionalità di frutta e verdura 15 http://percorsicorse.blogspot.it/ Le altimetrie, le mappe su Google, descrizioni, recensioni, servizi fotografici, video, della varie corse alle quali ho partecipato. Pag. 7.8 Tabelle caloriche degli alimenti 16 7.9 Qualche riferimento utile 18 7.10 Ringraziamenti 18 Supplemento 1 Preparare e correre la 10K 19 Supplemento 2 Allacciare correttamente le scarpe 25 Postfazione di Gianluca Cesca 26 CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.2 di 26 1 – Introduzione torna all’indice “Chi non può comandare a se stesso deve obbedire. E taluni sanno comandarsi, ma ci vuol ancor molto perché sappiano obbedirsi! Questa massima ben si adatta all’argomento trattato in questa nostra piccola “opera”. Parliamo infatti di come raggiungere e mantenere uno stato di benessere ed efficienza fisica. Inutile dire che soluzioni miracolose non ce ne sono, solo una corretta alimentazione, combinata con una attività fisica costante, può portarvi - e soprattutto mantenervi - in questo stato di “grazia”. Cercheremo di fornire tutte le informazioni e i consigli – scendendo anche nel dettaglio – per compiere tutto questo cammino di miglioramento fisico. Ma a chi è rivolta questa guida? A uomini e donne che sono in sovrappeso di circa 10 - 15 Kg al massimo e/o molto sedentari. (per sovrappesi più gravi, o stati di obesità, è necessario invece rivolgersi dapprima a un medico dietologo: vedere la successiva tabella 1 per la classificazione del proprio peso corporeo). Persone che a causa di una vita troppo “ferma” e/o di una alimentazione squilibrata - relativamente al fabbisogno calorico - hanno accumulato una bella quantità di ciccia in eccesso. Molti, ancor giovani, per pigrizia e/o rassegnazione, cedono alla deriva dell’invecchiamento e imbruttimento precoce, subendone i problemi derivanti. Problemi di salute: fiatone, senso di pesantezza, fatica nei movimenti, digestione difficile, e prospettiva di guai anche più seri. Problemi di estetica: doppio/triplo mento, pancia, rotoli, sedere grosso e/o piatto, necessità di indossare vestiti senza forma, senso di inferiorità psicologica di fronte a coetanei snelli e scattanti. Niente però è perduto, con buona volontà, tenacia e un pò di spirito di sacrificio, si può raggiungere e mantenere la forma ottimale! Sicuramente troverete in rete, in libreria, in edicola, pubblicazioni di alto livello scientifico, molto precise e mirate. Ne abbiamo lette molte anche noi, e in questa guida ne abbiamo integrato dei suggerimenti utili. Tali pubblicazioni hanno però talvolta il “difetto” di proporre modelli molto difficili da attuare per la maggioranza delle persone, essendo più orientate ad atleti agonisti che non alle persone comuni: Programmi di allenamento differenziato su 5-6 giorni alla settimana, con menù diversificati 7 giorni su 7. OK, si può anche fare, ma poi essere in forma diventa quasi un secondo lavoro, a discapito di altre cose…a meno di assumere un cuoco e allenarsi nel cuore della notte! L’obiettivo di questa guida è di proporre azioni piccole, costanti e integrate nella vita quotidiana, ma non predominanti su di essa. Azioni alla portata di tutti e che danno buoni risultati pur senza diventare dei maniaci della dieta, del fitness, o atleti agonisti. Da ricordare e sottolineare che il miglior beneficio per la nostra salute psico-fisica – contrariamente a quanto si crede - si raggiunge passando dall’essere sedentari al divenire moderatamente attivi; Minore è il profitto quando si passa dall’essere moderatamente attivi all’essere intensamente attivi. Ma veniamo al dunque. Come accennato in apertura la battaglia anti-ciccia e pro-benessere poggia su due imprescindibili pilastri: 1 - un’alimentazione più attenta; 2 - un’attività fisica costante. 2 - L’alimentazione torna all’indice 2.1 – La dieta mediterranea torna all’indice Dal punto di vista alimentare, una dieta scorretta, che concorre a mandare l’individuo in sovrappeso, può essere inquadrata in uno dei tre seguenti casi: 1 - Mangiare troppo in termini di quantità, mangiando anche male in termini di qualità; 2 - Mangiare poco in termini di quantità, però mangiando male in termini di qualità; 3 - Mangiare bene in termini di qualità, però mangiando troppo in termini di quantità. Uno dei tre casi sopra elencati, combinandosi con il grado di attività fisica e l’età dell’individuo, crea lo squilibrio calorico che genera i chili in più. Il modello alimentare della dieta mediterranea, riconosciuto a livello medico come tra i più validi, può fare senza dubbio da guida a una corretta alimentazione: Diamo quindi un’occhiata alla figura qui a fianco e “tariamoci” sui gradini della piramide. La piramide alimentare fornisce una visione generale per il corretto utilizzo dei cibi: andandone a interpretare la filosofia, si evince che dobbiamo (probabilmente, a seconda dei casi), agire in tre direzioni: Eliminazioni, Riduzioni e Buon Senso. CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.3 di 26 2.2 - Cosa eliminare torna all’indice Di questi alimenti si può e si dovrebbe fare a meno, sono sostituibili con altri sicuramente più sani: (considerateli come esempio della moltitudine di cibi superflui che abitualmente riempiono gli scaffali dei supermercati) Lo zucchero nel caffè, caffelatte, thè: all’inizio sembra strano, ma ci si fa l’abitudine e poi è anche meglio…non ne abbiamo bisogno, lo zucchero si trova già in altri alimenti che mangiamo normalmente! Le bibite gassate, tipo aranciata, cola, e varie: dilatano lo stomaco e la sete ve la fanno venire, invece di farvela passare! Bevete acqua naturale, a partire dalla colazione fino al momento di coricarvi! I succhi di frutta, anch’essi pieni di zucchero: mangiamo invece molta frutta e verdura al naturale! Fritti e altre “leccornie” industriali! I super alcolici: questi, oltre a essere delle bombe caloriche vi rovinano il fegato! Merendine, biscotti farciti e simili: sono pieni di additivi chimici e grassi, meglio una bella fetta di pane e marmellata! 2.3 - Cosa ridurre torna all’indice Bisogna ridurre le dosi di cibo: Se normalmente mangiamo 120 g di pasta, mangiamone 100 g; Invece di una pagnotta intera mangiamone mezza; In pizzeria, invece di prendere antipasto e pizza prendiamo solo la pizza; Cerchiamo di bere pochi alcolici: birra e vino sono buoni ma andiamoci piano. Dicono che il vino “fa sangue”…questo è da dimostrare, è dimostrato invece che fa aumentare la pancia e intossica il fegato! Ovvero, rendiamoci conto che mangiamo troppo, mangiamo un pò meno e staremo bene lo stesso, anzi meglio. Ciò non vuol dire fare la fame, mangiamo pure di tutto, senza esagerare. Alziamoci sempre da tavola con ancora un pò di appetito e mai con lo stomaco strapieno e il bottone dei pantaloni sganciato. 2.4 - Un pò di buon senso torna all’indice Regola principale: Non diventate degli integralisti dell’alimentazione, mangiate di tutto, ma con moderazione. Non demonizzate le trattorie, il panino al bar, il trancio di pizza al chiosco, il gelato al passeggio, la grigliata con gli amici. Eliminare tutte le cose piacevoli rende tristi, nervosi e inoltre, poi, la prima volta che vi ricapita di mangiarle, ci state male perché il vostro stomaco non è più abituato a riceverle. Alla sera mangiate poco, si va incontro alla notte, non serve tanta energia e il metabolismo rallenta. Se vi piacciono i dolci mangiateli al mattino (senza esagerare), dato che si ha davanti tutto il giorno per smaltirli. Non negatevi un buon piatto di pasta al ragù, o un bel panino con salame: non fateli però diventare costanti fisse della vostra alimentazione. Cercate di mangiare meno grasso e condito. Usate sempre l’olio extravergine di oliva invece di burro, margarina e olio di semi. Non eliminate il pane, anzi! compratelo però nelle panetterie artigianali e non al supermercato. Oltre ai già citati zucchero, patatine fritte, burro, tra le “bombe” caloriche da consumare con molta moderazione si possono citare: la maionese, il torrone, la frutta secca (noci, arachidi, etc.), la mitica nutella e similari, cioccolatini, pasticcini. Consultate il capitolo 7.8 per farvi una rapida idea delle calorie contenute nei vari cibi. Consumate frutta e verdura di stagione: consultate il capitolo 7.7 per sapere quali sono. 3 - L’attività fisica torna all’indice 3.1 – Perché muoversi? torna all’indice Questo è il punto fondamentale. Si potrebbe infatti dimagrire anche solo con una dieta calibrata. Qualsiasi dietologo che consulterete darà una drastica sforbiciata alle vostre abitudini alimentari e verrete messi a “stecchetto”. Questo però porta a una vita di privazioni e il dimagrimento che ne consegue non sarebbe un “bel” dimagrimento: Infatti, agendo solo con la dieta, si perde peso perdendo massa muscolare, e quindi si diventa flaccidi, molli e con un colorito da persona malata…e si acquista anche una condizione umorale / psicologica da persona malata. Per perdere massa grassa, acquistando nel contempo tonicità muscolare e gratificazione psicologica, bisogna praticare un’attività fisica costante 3.2 - Alziamo il sedere! torna all’indice Prima di mettervi a fare un pò di sport, come descriveremo nel seguito della guida, fatevi un esame di coscienza e vedrete quante piccole azioni quotidiane possono aiutarvi ad alzare il sedere e di conseguenza a riattivare in voi la benefica corrente dell’attivismo fisico: Fare le scale a piedi invece che in ascensore o in scala mobile; Evitare di cercare parcheggio proprio davanti al posto da raggiungere, ma lasciare l’auto più distante e andare a piedi; (è anche più semplice trovarlo così il parcheggio); Andare a piedi o in bicicletta a fare le piccole compere di tutti i giorni; Dopo la pausa pranzo o dopo cena, fare una passeggiatina, e altre piccole cose di questo tipo, magari coinvolgendo moglie, figli e amici. Può essere scontato dirlo, ma diciamolo ugualmente: non fumate, il fumo porta solo svantaggi ed è deleterio per l’apparato cardio-respiratorio, che è invece fondamentale per condurre una qualunque attività fisica. Queste abitudini dovrebbero diventare costanti di tutti i giorni, per dare al nostro corpo quel minimo di movimento che gli è necessario, e che può essere anche sufficiente. CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.4 4 di 26 3.3 - Pratticare u uno spo ort: qua ale? torna a all’indice Cari ciicciottelli, all’inizzio è dura, ma bisogna b iniziare una terrapia d’attacco o con un no sport che vi faccia bruciare b e calorie, vi riduca la massa grassa a e vi sgo onfi per bene. evi l’obie ettivo di chiudere finalmente la cintura c d panttaloni a una dei u alte ezza dec corosa e non sottto la pan ncia! Ponete a che vi fa indec corosam mente andare in apnea a a anche so olo per fare un semplice e gesto come c allacciare le scarp pe. Pancia Non crredetecii quando o vi dico ono che l’uomo senza pa ancia è come un u cielo senza s ste elle, sono o solo ba alle conssolatorie e! asta alla a ciccia e alle ta aglie exttralarge,, riprend detevi la nostra dignità d fisica e con c essa a un pezzzo impo ortante d della vosstra Dite ba salute! Pre emesso questo, la mag ggior parrte delle e person ne, noi c compresii, preferirebbero o gli sporrt di squ uadra, tip po calcio, volley y, baske et: sono div vertenti e fanno o stare in compagnia. erò sono complic cati da gestire g c come ora ari e organizzazio one e so oprattuttto ci vorrrebbe piiù tempo o per vedere risu ultati sul vostro fissico. Pe erazione di ciò la a scelta ssi restring ge a due e sport: il ciclismo o e il run nning/jog gging (in n italiano o podism mo). In conside Ce ne sarebbe pure u un terzo, il nuoto o, ma qui è nec cessaria una ba ase tecnica app propriata a, quindii non è per tutti da subito, seppurr forse sia a il più c completo o. ormalme ente giud dicato più p divertente, poiché offre la possibilità à di fare gite più ù lunghe, è più “fantasio oso”, offrre il Il ciclismo è no guida de ella bici.. piacerre della g mo è un no sport m meraviglioso, no oi l’abbia amo praticato e lo portia amo nel cuore. Il ciclism Indubb biamente però ill running g presentta molti punti di forza. 3.4 - I va antaggii del running torna a all’indice Il running r ssi può prraticare in qualsiiasi stagione, an nche di ssera, al buio, b su qualsiasi q terreno; No on richie ede una tecnica a partico olare; Co osta poc co; No on è perricoloso; Ha a un rap pporto be eneficio//impegn no inavv vicinabile e in conffronto ag gli altri sp port. er raggiu ungere in nfatti il beneficio b o di 30 minuti m di rrunning b bisognerrebbe fa are alme eno 60 minuti m di ciclismo c ad andatura brrillante, con c salite e. Pe er fare un n esemp pio, men ntre in disscesa co on la bic ci si consuma zerro, correndo in discesa d in nvece il corpo rimane im mpegnato perch hé bisogna comunque sspingere. Pe r rrichiede poco te empo exxtra-sporrtivo: risp petto al c ciclismo non rich hiede, pe er esemp pio, la manutenz m zione de ella bicic cletta. Il running acendo un breve calcolo, per a attrezzarrsi bene al running, sia per p la sta agione fredda f c che per quella calda, c sii devono o spend dere non n più di 300 3 euro o (scarpe e+ Fa ab bbigliam mento) e volendo o si può spenderre anche e molto meno. Pe er il ciclismo, solo o per una a bicicle etta di liv vello acc cettabile e, si spen ndono almeno 1000 euro o… on il ciclissmo alle eniamo ssolo le ga ambe, c con il run nning alle eniamo un pò anche il busto b e le e braccia…mag gari non molto, ma m semp pre meg glio di nie ente. Mentre co a pericolosità: se e si cade e a 50 all’ora con n una bic ci si deve solo sp perare nella fortu una. La Se e si cade e corrend do a pie edi al ma assimo ci si sbucc cia un ginocchio o: da qu uesto pun nto di vissta il running è in ndubbiamente più p rassic curante. efinendo olo in una parola a sola è semplice, e que esta sem mplicità si riflette anche nell’amb n biente de elle gare e, dove, se un giorno vorrrete pro ovarci, vi trovere ete subito oa De vo ostro agio. 3.5 - Gli svanta aggi de el runnin ng torna a all’indice Ce erto che e qualch he svanta aggio il rrunning dovrà d pur averlo o! erto, li ha a, e sono o princip palmente e tre, an nche se iil primo p più che uno svantaggio è un osttacolo mentale: m : Ce So oprattuttto all’inizzio, il nostro cerve ello, per così dire e, si “ribe ella” all’e esercizio o della corsa pro olungata a. Ca apita inffatti che dopo un pò che si corre e si avve erta - più ù che la necessittà fisica - la voglia di ferm marsi: È ili cervello o che vo orrebbe imporce elo perc ché non è abitua ato a quello che e stiamo facendo o, lo giud dica inuttile, non lo comp prende. Ma se non abbia amo il fia atone, le e gambe e stanno o bene e non abbiamo a o altri ma alesseri, dobbiamo resisstere a questa q “ “tentazio one” e andare a avanti p per quan nto abilito: la a nostra mente pian p piano capirrà il messsaggio d del corp po e corrrere ci ve errà natu urale. sta Qu uesta se ensazione e è prob babilmen nte corre elata an nche con n il fatto che corrrere è oggettiva o amente monoto ono, alme eno inizia almente e: Ma vedrette che c con i ben nefici ch he avrete e in brev ve sul vostro corp po e sulla a vostra mente, correre diventerà un mo omento piacevo ole e ap ppagante. s o svantaggio è di d tipo fisico. Il secondo Il running r è uno sp port traum matico: Pie edi, caviglie, gin nocchia,, muscoli, tendini, schien na, sono sottoposti a solle ecitazion ni notevo oli e prolungate e quind di a rischiio di info ortunio. Bissogna m mettere in n preven ntivo che e facen ndo runn ning qualche dolore può ò sempre e compa arire e biisogna conviverc c ci. An ndando però co on gradu ualità, se enza sovraccaric care il fisico e usa ando le scarpe giuste, g il pericolo o di inforrtuni si rid duce di molto. m t sva antaggio o è una opinione o e personale di ch hi scrive,, supportata com munque dall’ossservazion ne della realtà. Il terzo Il running, r fatto a dosi ma assiccie,, causa una sorrta di inv vecchiam mento precoce p e della pelle p del soggetto, visibiile a occ chio nud do osserrvando gente g c che pratica qu uesto spo ort molto o intensa amente.. Olltre a ciò ò, provoc ca sulle donne la riduzio one delle e curve a alla “Mo onica Bellucci”, riducend done la femminil f ità. Co omunqu ue basta andarc ci con mo oderazio one, com me da noi consig gliato, e tutto qu uesto no on succe ederà. Ric cordatev vi semprre del prroverbio “Il tropp po stropp pia” anc che quan ndo corrrete! C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) Pag.5 di 26 4 - Prepararsi a correre torna all’indice Prima di mettersi a correre bisogna fare obbligatoriamente fare 3 cose, nell’ordine: 1 Analizzare il proprio peso, per verificarne la compatibilità con il running (tabella 1) 2 Effettuare una visita medico-sportiva per verificare il proprio stato di salute generale 3 Recarsi in un negozio di articoli sportivi per comprare l’abbigliamento running. In primis e ponendovi particolare attenzione, le scarpe! (vedere la tabella 2) 4.1 - Analizzare il proprio peso torna all’indice Come detto sopra il running è uno sport traumatico, in quanto tutto il peso corporeo si scarica a ogni passo - amplificato dalla fase di “volo” - su muscoli e articolazioni. In ragione di ciò, più si è pesanti, più i traumi sono elevati, quindi: Correre con sovrappeso eccessivo porta a sicuro infortunio ed è assolutamente da evitare! Tenete ben presente che la corsa è il mezzo che dovrà aiutarvi a smaltire gli ultimi 10 - 15 Kg di sovrappeso - o anche scendere oltre se volete un fisico ancora più snello - ma soprattutto sarà il mezzo per mantenere lo stato di benessere raggiunto: La corsa non è da utilizzare per curare obesità e sovrappesi gravi! Prima di cominciare con questo sport dovete quindi assolutamente analizzare e inquadrare la vostra condizione, al fine di capire se il vostro dolce peso vi permetta fin da subito di iniziare a correre, oppure se sia d’obbligo prima consultare un dietologo e/o iniziare con una attività fisica più “tranquilla” (ciclismo, nuoto o camminate, per esempio). Per fare ciò si può utilizzare il parametro del BMI (Body Mass Index - Indice di massa corporea) Lo troverete altrimenti denominato anche come IMC Praticamente bisogna dividere il proprio peso in Kg per il quadrato dell’altezza in metri. Se state leggendo questa guida probabilmente siete in sovrappeso, quindi, osservando la figura in tabella 1, sarete per lo meno nella fascia gialla. Ma possiamo iniziare a correre? Se il vostro BMI non supera il 28 (26 per le donne), potete iniziare, ovviamente andandoci molto cauti, perché un BMI di 28 è indice di una stazza già degna di nota. Facendo un esempio, sempre riferendosi alla tabella 1, un uomo di 175 cm non deve pesare più di 85,8 Kg prima di cimentarsi nella corsa. Allo stesso modo una donna di 165 cm dovrebbe prima rientrare almeno a 70,8 Kg. Nella colonna peso ideale trovate l’obiettivo da raggiungere: Il nostro uomo di 175 cm dovrà raggiungere almeno i 76,6 Kg, mentre la donna di 165 cm dovrà arrivare a 62,6 Kg, per ritenersi “a norma”. Se poi volete essere ancora più snelli potete puntare verso il limite inferiore, però qui diventa già terreno da atleti…diciamo che una via di mezzo fra limite inferiore e superiore sarebbe ottimo per un non-atleta. (Dove per atleta intendiamo anche un dilettante, il quale però si allena e si alimenta con metodologie similari a quelli degli atleti professionisti: per esempio un maratoneta amatore). Da puntualizzare che il BMI è un parametro approssimativo riguardo alla magrezza di un individuo: Non tiene infatti conto di un dato fondamentale, ossia che massa grassa e massa muscolare hanno pesi specifici diversi. Secondo il BMI, tra due uomini della stessa altezza, di cui uno sia un campione olimpico di pugilato e l'altro un campione degli sport da divano, risulterebbe più in salute quest'ultimo, poiché molto probabilmente il suo peso corporeo risulta inferiore. il BMI in poche parole tende a sottostimare la quantità di grasso corporeo nelle persone in sovrappeso e sovrastimare la sua presenza nelle persone muscolose. Facendo un esempio famoso, il grande Alberto Tomba quando gareggiava pesava 92 kg, che per i suoi 182 cm di altezza lo collocherebbero nettamente in sovrappeso: ovviamente invece non era grasso ma aveva una massa muscolare imponente, fondamentale per primeggiare nel suo sport. Considerando che comunque qui si parla di “rieducazione” di sedentari, è scontato che il vostro peso sia ciccia e non muscoli, quindi il BMI diventa un parametro attendibile, almeno per le valutazioni da fare in partenza. CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.6 di 26 Tabella 1 Analisi del peso in rapporto all’indice di massa corporea (BMI) Uomini Altezza 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 Peso da raggiungere prima di iniziare a correre BMI < 28 71,7 72,6 73,5 74,4 75,3 76,2 77,2 78,1 79,0 80,0 80,9 81,9 82,8 83,8 84,8 85,8 86,7 87,7 88,7 89,7 90,7 91,7 92,7 93,8 94,8 95,8 96,9 97,9 99,0 100,0 101,1 Donne Peso ideale BMI 19 ÷ 25 64,0 ÷ 48,6 64,8 ÷ 49,2 65,6 ÷ 49,9 66,4 ÷ 50,5 67,2 ÷ 51,1 68,1 ÷ 51,7 68,9 ÷ 52,4 69,7 ÷ 53,0 70,6 ÷ 53,6 71,4 ÷ 54,3 72,3 ÷ 54,9 73,1 ÷ 55,6 74,0 ÷ 56,2 74,8 ÷ 56,9 75,7 ÷ 57,5 76,6 ÷ 58,2 77,4 ÷ 58,9 78,3 ÷ 59,5 79,2 ÷ 60,2 80,1 ÷ 60,9 81,0 ÷ 61,6 81,9 ÷ 62,2 82,8 ÷ 62,9 83,7 ÷ 63,6 84,6 ÷ 64,3 85,6 ÷ 65,0 86,5 ÷ 65,7 87,4 ÷ 66,4 88,4 ÷ 67,2 89,3 ÷ 67,9 90,3 ÷ 68,6 4.2 - La visita medico-sportiva Altezza 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 Peso da raggiungere prima di iniziare a correre BMI < 26 58,5 59,3 60,1 60,9 61,7 62,5 63,3 64,1 64,9 65,7 66,6 67,4 68,2 69,1 69,9 70,8 71,6 72,5 73,4 74,3 75,1 76,0 76,9 77,8 78,7 79,6 80,5 81,5 82,4 83,3 84,2 Peso ideale BMI 19 ÷ 23 51,8 ÷ 42,8 52,4 ÷ 43,3 53,1 ÷ 43,9 53,8 ÷ 44,5 54,5 ÷ 45,1 55,3 ÷ 45,6 56,0 ÷ 46,2 56,7 ÷ 46,8 57,4 ÷ 47,4 58,1 ÷ 48,0 58,9 ÷ 48,6 59,6 ÷ 49,2 60,4 ÷ 49,9 61,1 ÷ 50,5 61,9 ÷ 51,1 62,6 ÷ 51,7 63,4 ÷ 52,4 64,1 ÷ 53,0 64,9 ÷ 53,6 65,7 ÷ 54,3 66,5 ÷ 54,9 67,3 ÷ 55,6 68,0 ÷ 56,2 68,8 ÷ 56,9 69,6 ÷ 57,5 70,4 ÷ 58,2 71,2 ÷ 58,9 72,1 ÷ 59,5 72,9 ÷ 60,2 73,7 ÷ 60,9 74,5 ÷ 61,6 torna all’indice È fondamentale affrontare l’attività podistica in sicurezza, ovvero avere la certezza di essere sani, per evitare di andare incontro a problemi anche gravi Vale sicuramente la pena spendere 50 euro all’anno recandosi da un medico sportivo per sottoporsi alla visita di idoneità. Si può fare sia attraverso il servizio sanitario nazionale, che tramite studi medici privati. Verranno controllati i principali parametri della vostra salute, sarà eseguito un elettrocardiogramma sotto sforzo e il medico esprimerà un giudizio competente sulla vostra condizione, rilasciando il relativo certificato di idoneità alla pratica dell’atletica leggera (ovviamente a fronte di un esito soddisfacente della visita). 4.3 - L’abbigliamento per il running torna all’indice Stabilito di essere del peso accettabile per la corsa, e di essere sani, bisogna acquistare, prima di ogni altra cosa, un paio di scarpe da running. Non andate al risparmio, recatevi in un negozio specializzato e fatevi consigliare! Le scarpe sono fondamentali: Non mettetevi a correre con delle generiche scarpe da ginnastica, non ammortizzano le sollecitazioni a dovere, e l’infortunio è garantito! Le marche sul mercato sono moltissime, per esempio con le Asics si va sul sicuro, ma anche Adidas, Brooks, Mizuno, Diadora, Saucony, Nike, Reebok etc. Anche qui però è necessaria a priori una piccola analisi del nostro fisico, o, per meglio dire, del nostro piede. Esistono infatti 4 diverse tipologie di scarpe da running, precisamente A1 / A2 / A3 / A4 (in verità sono anche di più, ma per ora è meglio non allargare troppo l’orizzonte). Dato che questa guida si rivolge ai principianti del running, escludiamo dalla scelta le categorie A1 e A2, poco ammortizzate, e progettate per corridori leggeri, veloci e per le gare. Dobbiamo quindi selezionare fra le A3 e le A4, mediante il controllo dell’appoggio del piede: Basta fare un semplice auto-test bagnando leggermente con acqua la pianta del piede, e appoggiandola poi su una superficie dura - anche il pavimento va bene - e osservando l’impronta, che va confrontata con quella della tabella 2 CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.7 di 26 Tabella 2 Scelta del tipo di scarpa in relazione all’appoggio del piede NORMALE (neutro) SUPINATORE (inversione) PRONATORE (piede piatto) A3 A3 A4 Se avete un piede normale, oppure siete della rara categoria dei supinatori, ovvero piede che appoggia sull’esterno, bisogna optare per le scarpe A3 Se avete il piede piatto, e siete quindi dei pronatori, dovete scegliere una scarpa A4 Da sottolineare che le scarpe A4 vanno usate solo in presenza di piede marcatamente piatto (iperpronatori): un leggero eccesso di pronazione è normale e non deve essere corretto. Una volta stabilita la categoria sorge il dilemma relativo a quale modello comprare, poiché per la stessa categoria la medesima casa produttrice fabbrica più tipi di scarpa: una indicazione di massima può venire eseguendo un semplice calcolo, moltiplicando il proprio peso per 4. Ovvero, se pesate 80 Kg, una scarpa del peso di 80 x 4 = 320 grammi, dovrebbe avere un grado di ammortizzazione corretto. Naturalmente a questa indicazione di tipo empirico affiancate il consiglio del venditore professionista che saprà offrirvi l’articolo per voi ideale, anche in relazione al vostro budget. Per le donne in ascolto: esistono dei modelli creati appositamente per voi, sono contrassegnati dalla lettera W (Woman) sulla scatola, orientatevi su quelli. Una cosa molto importante da tenere in conto è la durata delle scarpe. Se dopo alcuni mesi di utilizzo vi sembrano ancora in buono stato dal punto di vista estetico, non è detto che lo siano dal punto di vista funzionale. Dipende dai chilometri fatti, in quanto a lungo andare il sistema ammortizzante si scarica e non funziona più al meglio. In linea di massima le scarpe A3 e A4 possono arrivare a 1000 Km percorsi. Oltre tale chilometraggio è buona norma sostituirle. Una spia attendibile in tal senso sono i dolorini vari che compaiono dalle ginocchia in giù: le scarpe non ammortizzano più a dovere, cambiatele subito! Ovviamente l’abbigliamento running non è fatto di sole scarpe. Servono pantaloni, maglie e accessori vari. Il consiglio è di acquistare materiale tecnico, ovvero progettato appositamente per questa disciplina, poiché gestisce al meglio la sudorazione e la termoregolazione del corpo. Recandovi in negozi specializzati troverete sicuramente questi prodotti. In linea di massima servono delle t-shirt e dei calzoncini corti per la primavera-estate, mentre per l’autunno-inverno sono necessari la calzamaglia e la felpa a manica lunga. A completare il tutto bisogna acquistare l’intimo da mettere sulla pelle, anch’esso di tipo tecnico, guanti e copri - orecchie per la stagione fredda. Il capitolo 7.4 della guida fornisce delle indicazioni utili e dettagliate sull’abbigliamento da utilizzare in relazione alla temperatura esterna. 4.4 - Come mangiare e bere prima e dopo la corsa torna all’indice Uno dei dubbi che può assalire il principiante riguarda l’alimentazione pre e post allenamento (o eventuale gara). Escludiamo subito dal discorso l’approccio alimentare alla maratona (42 Km), che merita un discorso a parte e molto approfondito. Tale argomento esula dal nostro scopo… e dalle nostre conoscenze. A nostro avviso anche la mezza maratona (21 Km), richiede un’attenzione particolare, poiché la strada da fare comincia a essere parecchia, e benzina nel serbatoio ce ne deve essere a sufficienza per non finire il percorso in modalità “Via Crucis”. Prendete per buoni i concetti che esprimeremo in seguito per distanze fino ai 15 Km, per distanze superiori meglio “acculturarsi” presso fonti più esperte e specifiche. Abbiamo usato sopra il termine benzina. Ciò che mangiamo (e beviamo) è a tutti gli effetti il “carburante” per il nostro corpo. Quindi, se ci si vuole cimentare nella corsa, prima di affrontare il “viaggio” bisogna mettere a punto il rifornimento. Tradotto: bisogna andare a correre con il giusto quantitativo di “carburante” in corpo. Come in tutti gli aspetti della nostra bella, difficile, ma affascinante avventura di uomini (e donne), gli errori da non fare stanno alle estremità. Mettendo infatti troppa benzina (mangiare troppo), la “macchina corpo” si ingolfa, si appesantisce, rallenta e rischia di fermarsi. Allo stesso modo se la benzina è scarsa (mangiare troppo poco) si rischia di dover mettere la freccia e accostare in panne. Nel paragone auto-corpo umano bisogna però considerare che, mentre l’auto una volta finita la benzina si ferma, il corpo umano può correre ancora un bel pò, in quanto capace di attingere a riserve fisse molto ampie e flessibili: questo per sottolineare che non è necessario mangiare tanto di più del normale quando si va a correre, è necessario assumere il giusto. CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.8 di 26 Questo preambolo forse vi ha messo un pò di confusione in testa, ma in realtà la questione si riduce a pochi accorgimenti da prendere, a cominciare dalle: Regole base 1 - Non andate a correre prima che siano passate almeno 2 ore dal pasto, se sono 3 ancora meglio. Per pasto intendiamo aver assunto almeno un primo e/o secondo piatto “corposo”, tipo una bella pastasciutta o un’ottima tagliata con rucola. Se si mangia una banana o un panino “normale” basta anche un’ora. 2 - Prendete l’abitudine di bere molta acqua naturale e non fredda, anche fuori dai pasti, diciamo un totale di 2-3 litri al giorno. L’acqua idrata, purifica e toglie anche un pò di quell’appetito superfluo che vi fa aprire frigo e/o dispensa a caccia dello sfizio di turno. Detto ciò, si possono distinguere 3 momenti nell’arco della giornata nei quali tipicamente si può effettuare l’uscita, che richiedono accorgimenti diversi fra loro: Uscita di primo mattino Se uscite al mattino, subito dopo la sveglia, è meglio che andiate completamente digiuni, avendo però avuto premura di esservi alimentati bene il giorno prima, (ovvero aver fatto dei pasti regolari). Magari bevetevi un paio di bicchieri d’acqua, sempre utile al vostro corpo. Uscita a metà / tarda mattinata Se andate a correre 2-3 ore dopo la sveglia, o anche più tardi, ma prima di pranzare, è consigliabile fare una buona colazione. A titolo di esempio potrebbe essere: 2-3 fette biscottate con marmellata (oppure mezzo panino) Mezza banana 2 - 3 bicchieri d’acqua naturale 1-2 caffè Il latte meglio evitarlo perché potrebbe dare problemi di pancia. Uscita nel pomeriggio / serata Se fate la vostra uscita nel pomeriggio, o anche di sera, a nostro parere è sufficiente ciò che si è mangiato a pranzo: un bel piatto di pasta (80-100 grammi) è l’ideale. Magari evitate la carbonara o simili…sono “goduriose”, inutile negarlo, però sono mattoni tremendi. Orientatevi su una tranquilla pasta all’arrabbiata, per esempio. Ovvero, non estremizzatevi a mangiare in bianco, in fondo non siete malati, ma non condite con sughi troppo elaborati. Se dal pranzo all’uscita passano molte ore, diciamo 6-7, può anche andar bene mangiare qualcosa in mezzo, magari dei biscotti e/o della frutta, senza esagerare. Al ritorno dall’uscita Per quanto riguarda il post-allenamento il discorso è semplicissimo. Finita la vostra uscita avrete sicuramente una fame e una sete notevole. Bevete acqua naturale a volontà, non fredda, assolutamente no alle bibite o altre bevande. Mangiate poi con moderazione, evitando di abbuffarvi, altrimenti tutto il beneficio “dimagrante” dell’allenamento lo perdete subito. Avvertirete sicuramente bisogno di assumere qualcosa di dolce, dato che la corsa brucia gli zuccheri presenti nel vostro corpo: mangiate qualche biscotto per placare questa voglia, ma occhio alla quantità. Tenete ben presente in ogni caso le distanze che andrete a fare: un’uscita di 5 Km si può fare anche se si è digiuni da 24 ore (anche se è preferibile non farlo); una di 15 Km richiede una cura maggiore, per evitare di percorrere gli ultimi Km con le visioni mistiche. Oltre alla distanza è importante anche considerare il tipo di uscita che farete: se prevedete un tranquillo lento turistico non è necessario caricare molta benzina a bordo, se vi aspetta una gara in cui volete dare il massimo alimentatevi correttamente, soprattutto i due giorni precedenti, dando priorità ai carboidrati (pasta, pane, riso). 5 - Cominciare a correre 5.1 - Da zero a 1 ora di corsa torna all’indice Tabella 3 Programma di allenamento per arrivare a correre 1 ora partendo da zero torna all’indice Piccolo consiglio introduttivo. Se alla fine di questa guida vi siete convinti di volerci provare sul serio, date un’occhiata al calendario. Se si è nel periodo tra marzo e agosto potete partire alla grande, avete davanti molti, o perlomeno abbastanza, mesi di buona stagione. Se si è nel periodo tra settembre e febbraio è meglio aspettare la bella stagione successiva, poiché iniziare nei mesi freddi, con poca luce, magari con pioggia e neve, può essere un ostacolo psicologico insormontabile e scoraggiare la vostra iniziativa sul nascere. Usate eventualmente questi mesi che vi separano dall’esordio per regolare la vostra alimentazione e fare delle belle passeggiate. Inutile dire che se abitate al sud il problema del freddo è molto meno sentito, e quanto detto sopra vale decisamente poco. Settimana Nr. Uscita Nr. 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 2 3 4 Premesso ciò, bisogna iniziare con un obiettivo preciso, pianificandolo: L’obiettivo è arrivare a correre 1 ora di seguito, non importa a quale velocità. 5 i tempi per arrivare a centrare l’obiettivo possono variare da non meno di 2 mesi, fino a 3-4 mesi. 6 La filosofia che deve guidarvi in questo inizio attività è che non bisogna essere precipitosi, ragion di più se siete della categoria di quelli che non alzano mai il sedere dal sedile dell’auto e che non sono abituati neanche a camminare. 7 Quindi all’inizio meglio programmare delle fasi di camminata, in cui inserire pochi minuti di corsa, che andranno progressivamente aumentati. 8 Camminare x minuti 15 15 10 10 10 10 5 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Correre x minuti 5 5 10 10 15 15 20 20 25 25 30 30 35 35 40 40 45 45 50 50 55 55 60 60 Camminare x minuti 10 10 10 10 5 5 5 5 5 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Totale uscita minuti 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 35 35 40 40 45 45 50 50 55 55 60 60 Pag.9 di 26 Tabelle preparatorie per questo target se ne trovano in giro un’infinità. La maggior parte di esse è però alquanto complicata, poiché vengono alternate molte fasi di cammino / corsa durante la stessa uscita, con tempi anche diversi, e gestirle può essere snervante e scoraggiante per un principiante. Abbiamo preferito elaborare la tabella 3, magari non proprio tecnicamente “canonica”, ma semplice da eseguire, e allo stesso tempo efficace e non traumatica. Vediamo come si legge, osservando la prima uscita prevista: Bisogna fare una bella passeggiata iniziale di 15 minuti, dopodiché si deve correre per 5 minuti molto lentamente (praticamente percorrere una distanza di circa 700 metri, o anche meno), e infine camminare altri 10 minuti. Via via le fasi di cammino diminuiranno e si correrà sempre più a lungo, fino a raggiungere l’ora. Gli step della tabella sono abbastanza severi per un sedentario. Metteteci pure un mese in più se fate fatica a mantenere le scadenze previste, non chiedete troppo al vostro fisico. Adattate la tabella alle vostre capacità, ma sempre al ribasso, mai esagerare all’inizio, anche se vi sembra di essere forti. Il consiglio è di correre senza considerare la velocità, andate in corsa lenta, in pianura, senza affannarvi. Ovvero correte in modo tale da poter anche chiacchierare con un eventuale compagno di allenamento. Per ora non interessano le medie, ma, se proprio volete dei numeri, tanto cari ai veri runners, diciamo che un principiante assoluto è meglio che non si sforzi a correre più veloce dei 6.30 - 7.00 minuti al chilometro (ovvero minuti necessari per percorrere 1 Km, unità di misura ufficiale nel mondo running, detto passo, o pace in inglese) Leggete il successivo capitolo 7.2 se vi interessa sapere come misurare la vostra media in modo preciso usando strumenti super-tecnologici, oppure, se preferite della semplice matematica, il successivo capitolo 7.3 La tabella prevede 3 uscite a settimana, martedì, giovedì e domenica può andare bene. Non fatene di più, lasciate il giusto riposo ai vostri muscoli, alle articolazioni e alla mente, ancora poco abituati allo sforzo della corsa. Meglio non fare due uscite in giorni consecutivi, ma lasciare almeno sempre un giorno di riposo. 5.2 - Quanto si dimagrisce? torna all’indice Ma dopo questi 2 – 3 mesi che si corre, il peso di quanto cala? Non bisogna farsi troppe illusioni, con 3 uscite alla settimana e senza essere molto rigidi sull’alimentazione non si ottengono miracoli in tempi rapidi, ci vuole un pò di tempo. Ma è anche meglio così, in quanto le diete rigide difficilmente si riescono a mantenere nel tempo, come pure il fatto di allenarsi più di tre volte alla settimana. Meglio calare di peso lentamente e poi riuscire a mantenere la forma, che diminuire in fretta e poi tornare come prima altrettanto rapidamente. Può addirittura succedere che per il primo mese il peso non scenda, per due motivi fisiologici e per un errore comune: 1) Si perde ciccia ma si acquista muscolatura, la quale pesa di più. 2) Il vostro metabolismo, rallentato dall’età e da anni di immobilismo, ci mette un pò prima di cambiare marcia. 3) Mangiate troppo: il fatto di fare attività fisica vi auto-giustifica ad alimentarvi di più del necessario e l’ago della bilancia vi dà torto. Questo è un errore comune che commette anche gente che partecipa normalmente alle gare podistiche. Ci capita infatti di vedere runners ben allenati e prestanti palesemente in sovrappeso. Ciò è dovuto al fatto che mangiano troppo e/o bevono vino, birra, alcolici in quantità eccessiva. Se anche però il peso non scenderà molto, noterete certamente uno “sgonfiaggio” del vostro fisico e il vostro aspetto comincerà comunque a migliorare, apparirete quasi subito più snelli e tonici. I primi 2-3 mesi sono preparatori, servono a eliminare i liquidi in eccesso, l’attacco definitivo alla ciccia comincia dopo. Comunque, indicativamente, in questo primo periodo minimo un paio di chili si devono perdere, altrimenti vuol dire che state sicuramente incappando nell’errore 3: ciò che consumate con l’allenamento lo reintegrate con gli interessi mangiando e/o bevendo troppo! Ma una volta arrivati a correre per un’ora di fila, che cosa si fa? Innanzitutto vi meritate un bell’applauso, perché correre un’ora di fila non è uno scherzo. Poi, a questo punto, cari ex sedentari, è buona norma fare un piccolo esame per capire a che punto siete: 5.3 - Il test del moribondo torna all’indice Ma cos’è questo test dal nome un pò inquietante? Il test del moribondo si può definire come un indicatore attendibile dello stato di efficienza fisica Il superamento del test del moribondo, insieme all’assenza di sovrappeso e dei fattori di rischio principali (fumo, alcol, ipertensione, indice di rischio cardiovascolare), definisce il quadro di una persona in salute. In termini pratici è una semplicissima prova sul campo, ovvero si tratta di: 1) Individuare un percorso pianeggiante di 10 chilometri precisi. (potete misurarlo con il tachimetro dell’automobile, oppure usando google maps o qualcosa del genere) 2) Percorrerlo correndo, eventualmente usando tratti di cammino se non riesce a correre per tutta la distanza, cronometrando il tempo impiegato. 3) Se ci si impiega più di un'ora il test è fallito. (praticamente si tratta di mantenere il passo di 6 min/Km per 1 ora) Per maggiori dettaglio su questo test vi rimando al sito del suo ideatore, dove troverete anche un sacco di altre cose interessanti: http://www.albanesi.it/Paginetest/sportivi.htm Per un podista principiante, maturo e con del sovrappeso superarlo non è facile, anzi. (chi scrive, a esempio, l’ha fallito dopo 2 mesi di preparazione per 6 secondi). Un giovane di 20 anni potrebbe superarlo anche senza allenamento, ma, ovviamente un ventenne è un corpo “nuovo”, quindi più efficiente e prestante. Uomini e donne per ritenersi fisicamente efficienti dovrebbero riuscire a superarlo fino a ben oltre i 60 anni di età. Comunque, test superato oppure no, non dovete certo appendere le scarpe al chiodo e ritornare fare i sedentari, dovete continuare a muovervi. Se avete fallito il test continuate a macinare chilometri, 3-4 volte alla settimana, ripetendo il test fino a che lo superete. Se avete superato il test, o nel momento in cui ciò accadrà, entrate in regime di attività fisica permanente, ovvero: CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) 6 - Continuare a correre Pag.10 di 26 torna all’indice 6.1 - Quanto, quando e come correre torna all’indice Adesso viene il difficile, perché se non vi imporrete tenacemente di continuare a correre, ritornerete schiavi della dannosa sedentarietà! Ma come regolarsi a correre per mantenere la vostra (quasi) ritrovata efficienza fisica? Sulle riviste di running le tabelle di allenamento prevedono al minimo 3 sedute a settimana, consigliando la quarta. Allenarsi 3-4 volte alla settimana però, per svariati motivi, famiglia, lavoro e altri impegni, per talune persone può diventare quasi impossibile. L’obiezione che viene comunemente fatta a tali giustificazioni è la seguente: “È un alibi dire che non si riescano a trovare 3 ore per se stessi”. Questo è vero solo in parte e non è un’affermazione da generalizzare: Il single che vive con i genitori sicuramente può gestire il proprio tempo libero molto meglio della persona sposata con figli piccoli. Il tipo e l’orario di lavoro sono anch’esse variabili fondamentali. Le tre ore si trovano sicuramente, ma può essere difficile trovarle a orari decenti per correre, soprattutto in inverno. Il consiglio che vi diamo è quindi questo: Se non avete difficoltà a trovare i momenti in cui allenarvi fatevi pure le 3 uscite settimanali, che sono la “dose” ideale. Se avete poco tempo a disposizione e fate fatica a ritagliare i momenti per gli allenamenti, fate 2 uscite settimanali. Una sola uscita settimanale invece no, non va bene, è troppo poco per ottenere dei benefici: ma se avete occasione di farla, fatela, meglio una di niente! Fate delle uscite di non meno di 8 Km cadauna: Se fate 2 uscite a settimana fate almeno 20 Km totali, 10 + 10, oppure 12 + 8 Se fate 3 uscite a settimana fate almeno 26 km totali, 8 + 8 + 10 Un’uscita in settimana e una nel week-end si possono fare, sono facilmente gestibili e non portano nausea o indigestione da corsa, anzi, generano un senso di attesa e desiderio per il momento dell’allenamento. Sul come correre, ovvero a quale velocità e su quali percorsi, sono scelte soggettive. C’è chi si fa “prendere”, fa lo step successivo e si allena per migliorare la velocità, a fine agonistico. Chi lo fa invece a puro scopo salutistico, se ne può fregare della velocità, e andare all’andatura per lui più piacevole e soddisfacente: ciò non toglie che anche se si va piano non si possa partecipare alle varie podistiche della domenica, arrivare fra gli ultimi non è certo un disonore: sarete magari fra gli ultimi di quella gara, ma se pensate alla restante stragrande maggioranza di persone totalmente sedentarie, beh, allora vi sentirete dei vincitori! Nel successivo capitolo 7, la tabella 4 fornisce un quadro completo dei vari tipi di approccio allenante, dal jogging leggerissimo al ritmo tirato da gara. 6.2 - La strategia di corsa giusta per dimagrire torna all’indice Il consumo calorico nella corsa, che è poi quello che fa dimagrire, dipende dai chilometri percorsi, e si può calcolare con buona approssimazione con la formula Kcal = Peso x Km (moltiplicare il proprio peso per i Km corsi: se pesate 80 Kg e fate 9 Km avete consumato circa 720 Kcal) Ne deriva che le strategie possono essere 2: 1- Correre per un tempo prestabilito Per esempio si decide di correre 1 ora. In tal caso il consumo calorico dipende dalla velocità, in quanto a seconda dell’andatura si percorrono più o meno Km 2 – Correre una distanza prestabilita Per esempio si decide di correre per 10 Km. In questo caso il consumo calorico non dipende dalla velocità, in quanto abbiamo una distanza fissa: ne viene che possiamo andare ad andatura più tranquilla. Il consiglio che diamo è di adottare la strategia 2: Per un principiante è più vantaggioso e meno stressante correre un quarto d’ora in più che sfiancarsi in uscite troppo tirate. Facendo un ulteriore esempio, se correte 10 Km a una andatura di 6 minuti al Km ci mettete 1 ora, pesando 80 Kg consumate 800 Kcalorie Se invece andate molto più veloci, a un’andatura di 5 minuti al Km e correte per 45 minuti percorrerete 9 Km consumando 720 Kcalorie, quindi di meno. Vale allora la pena di arrivare a casa stravolti se non avete obiettivi agonistici? Vi è poi una corrente di pensiero che sostiene che sia meglio correre a una frequenza cardiaca particolare, quella in cui si bruciano più grassi, per ottenere più perdita di peso. Da quanto raccolto a livello di documentazione, tale fatto è oggetto di disputa, senza vincitori certi tra chi dice che è vero e chi no. Certo è che, trattandosi di un livello di frequenza cardiaca sostenibile anche per svariate ore, si possono percorrere tantissimi Km, quindi l’effetto dimagrimento si ha sicuramente per consumo calorico, indipendentemente dai grassi bruciati. Ne potrebbe derivare la strategia 3, adatta a chi non ha problemi di tempo libero, ovvero correre molto piano e molto a lungo. 6.3 - Rientrare nel peso ideale torna all’indice Arrivati a correre 1 ora di fila e superato il test del moribondo, vi rimarranno però probabilmente ancora svariati chiletti di ciccia da smaltire per rientrare nella fascia di peso ideale. Niente paura, se ne andranno da soli, se continuerete a correre, a mangiare con attenzione e non perdendo occasione di fare qualche bella camminata. Vi lasceranno lentamente, ma inesorabilmente, al ritmo di 1Kg al mese: Tempo massimo 1 anno e avrete smaltito abbondantemente i vostri 10-15 Kg di sovrappeso e riacquistato un benessere psico-fisico ottimale. Chiaramente poi bisogna continuare sempre con questo stile di vita, movimento + alimentazione corretta, altrimenti la pancia ritorna. CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.11 di 26 7 - Se vogliamo saperne di più… torna all’indice 7.1 - Frequenza cardiaca e allenamento torna all’indice Parliamo ora di un argomento piuttosto interessante, ovvero il controllo della frequenza cardiaca sotto sforzo. Semplificando, il cuore può essere assimilato a un motore, che aumenta i giri (i battiti) man mano che si pigia sull’acceleratore (ovvero che si voglia correre più veloce o, più precisamente, sia necessaria maggiore potenza). Ovviamente le prestazioni del “motore cuore” dipendono dalla “cilindrata” dell’atleta, cosicché a parità di giri (battiti), si possono avere velocità (potenze) molto differenti. La “cilindrata” dipende dall’età dell’atleta, dalla sua predisposizione naturale e in larga misura dall’allenamento. Può essere quindi importante conoscere i propri parametri cardiaci, per ottimizzare gli allenamenti, evitando così di far girare il “motore cuore” a un regime troppo basso o, peggio, troppo alto. Vi è infatti un range di battiti cardiaci “allenante”, al di sotto del quale non si hanno benefici per il miglioramento dell’efficienza fisica, e al di sopra del quale si va in crisi e ci si deve fermare in breve tempo. Il limite superiore del range può essere di buona norma rappresentato dalla soglia anaerobica. Cos’è la soglia anaerobica? La soglia anaerobica è quel particolare valore di battito cardiaco superato il quale la quantità di acido lattico presente nei muscoli aumenta fino a raggiungere valori talmente alti da indurre il podista a fermarsi. A tale valore di battito cardiaco si associa la rispettiva velocità di soglia anaerobica: quella che un podista mediamente allenato riesce a mantenere per un’ora, cercando di percorrere la maggior distanza possibile su un tragitto pianeggiante, ovviamente cercando di dare il meglio di sé. Ma come si fanno a conoscere questi dati? Esistono test scientifici di laboratorio, oppure test sul campo, fra i quali, per rilevare la soglia anaerobica (SAN), il più noto è quello di Conconi: Va fatto percorrendo distanze fisse, rilevando i battiti cardiaci e tracciando il relativo grafico battiti – velocità. Come si può vedere nel grafico di esempio la SAN è quel punto dove la curva di crescita della frequenza cardiaca ha un deciso calo di pendenza. Il soggetto al quale si riferisce il test ha la velocità di soglia di circa 4.10 minuti al Km, a 183 BPM…non male! Tabella 4 Zone di utilizzo teorico della frequenza cardiaca (Esempio riferito a un maschio di 44 anni con FCMAX = 176 BPM) Un semplice amatore principiante può però farsi un’idea dei suoi valori con una semplice formula: Soglia Anaerobica SAN = 0,925 x FCMAX La frequenza cardiaca massima (FCMAX) è quella frequenza oltre la quale il cuore non può andare (massimo numero di giri) e che si può quindi mantenere per pochissimo tempo (per esempio nelle volate) e si ottiene eseguendo: per gli uomini FCMAX = 220-ETÀ / per le donne FCMAX = 228-ETÀ (220 è un numero fisso, ETÀ sono gli anni anagrafici del soggetto) Un ipotetico maschio 44enne avrà quindi una FCMAX di 220-44 = 176 BPM (Battiti Per Minuto) Raggruppando i due calcoli avremo che: SAN = 0,925 x (220-Età) Per il nostro 44enne otterremo quindi una SAN di 163 BPM Se il soggetto in esame è ben allenato, si considerino 4-5 BPM in più di quelli risultanti dalla formule di cui sopra, quindi si può arrivare a una SAN di 168 BPM, che, teoricamente rappresenta la frequenza mantenibile costantemente per un’ora. Quindi, monitorando i battiti con un cardiofrequenzimetro (strumento del quale parleremo in dettaglio nel capitolo successivo) e portandoli a 168 BPM bisogna correre 1 ora, in pianura, e misurare la distanza percorsa. Supponiamo di aver percorso 11 Km. Significa che la nostra velocità di soglia anaerobica è di 11 Km/h, ovvero un passo di 5.27 Minuti al Km (vedere il capitolo 7.3 per il calcolo del passo). Da considerare che le formule utilizzate rappresentano una media della popolazione: un individuo allenato bene potrebbe avere una FCMAX e/o una SAN più elevata, e uno estremamente sedentario più bassa, comunque è da prendere per buono l’ordine di grandezza espresso. Definizione Frequenza cardiaca Descrizione Frequenza Minima Allenante FCMAX - (35/40 %) 176 - (35/40 %) = 106/114 BPM Si può anche calcolare mediamente in FCMAX * 0,625 La resistenza nel tempo è abnorme, ma contemporaneamente al di sotto di tale valore non si evincono effetti di miglioramento fisico Frequenza di Fondo Lento o Lipolitica FCMAX - (20/35 %) 176 - (20/35 %) = 114/140 BPM Si può anche calcolare mediamente in FCMAX * 0,725 La resistenza nel tempo è notevolmente alta anche alcune ore - e per questo viene utilizzata per "macinare" chilometri; è la frequenza alla quale vengono bruciati notevoli quantità di grassi Frequenza di Fondo Medio o Cardiovascolare FCMAX - (15/20 %) 176 - (15/20 %) = 140/150 BPM Si può anche calcolare mediamente in FCMAX * 0,825 La resistenza nel tempo è molto buona e per questo motivo viene utilizzata per esprimere al meglio un compromesso tra modesto accumulo di acido lattico e buone prestazioni fisiche Frequenza di Fondo Veloce FCMAX - (8/15 %) 176 - (8/15 %) = 150/162 BPM Si può anche calcolare mediamente in FCMAX * 0,885 La resistenza nel tempo è buona rispetto alle frequenze più alte, ma bassa in assoluto, adatta per esprimersi al meglio nelle salite più leggere o nel misto Frequenza di Soglia Anaerobica FCMAX - (7/8 %) 176 - (7/8 %) = 162/164 BPM Si può anche calcolare mediamente in FCMAX * 0,925 La resistenza nel tempo a questa frequenza è relativamente bassa, ma aumenta con l'allenamento, viene utilizzata per esprimersi al meglio nelle salite o ad alta velocità Frequenza Massima Teorica FCMAX 220 - 44 = 176 BPM La resistenza nel tempo a questa frequenza è minima e dunque viene utilizzata normalmente per azioni di massimo sforzo come le volate ad alta velocità dove si esprima la po\tenza pura CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.12 di 26 L’allenam mento co ontinuo e mirato porterà il sogge etto a co orrere a velocità v sempre e maggio ori a parrità di ba attiti card diaci, div ventand do quindi più “prrestante””. ando il ssoggetto o a cui si riferisce e il grafic co di Co onconi in n esemp pio e il nostro n 44 4enne, possiamo p o notare che il primo p al passo di d 5.27 minuti m al c chilometro Confronta ano dalla a soglia.. viaggia ancora “rriposato” e lonta Il secondo s o si trova a alla sog glia anaerobica a. Su upponen ndo che e stiano o corren ndo insie eme, ne el mome ento in cui il primo p so oggetto accelerra legge ermente e la velo ocità, il second do cede erà il pa asso quasi isttantanea amente…in paro ole pove ere non ne ha più! a tabella a 4 prend de semp pre a ese empio il nostro in ndividuo di 44 an nni, e ci mostra i vari targ get allen nanti imp postabili in rappo orto alla frequen nza card diaca La (te enete comunqu ue sempre prese ente che e tali valo ori sono ssolo orie entativi). Ciascun le ettore può facilm mente ric calcolarre i propri valori iin base al a sesso e all’età à. Un n cardio ofrequen nzimetro,, può qu uindi esse ere di su upporto all’impo ostazione e di un allename a ento ade eguato ai vostri obiettiv vi, inquad drabili ne elle zone e di utilizzzo teorico de ella freq quenza c cardiaca a, che va anno da alla corsa a leggerrissima al limite del d passo o fino allo o sprint di d una gara ago onistica di d mezzo o fondo. 7..2 - Cardiofreq quenzimetro e GPS torna a all’indice Abbiamo menzionato fin qui batttiti cardia aci, tem mpi, distanze perc corse. Se e vogliam mo impo ostare un n discorsso più sc cientifico o dobbia amo dota arci deg gli appossiti strume enti di misura m di tali gran ndezze, che c sono o essenzzialmente due: Il carrdiofrequ uenzime etro È un appare ecchio d da polso che oltrre a rilev vare il ba attito ca ardiaco fornisce altri dati interesssanti, tip po le ca alorie co onsumate e, i grasssi bruciati, e fa a anche da a orolog gio / cron nometro o. Il GPS S (Globa al Positio oning Sysstem) È un rilevatore satelliitare, sempre da a polso, che ci permette p e (ma no on solo) di misurrare le distanze d percorse e, di visu ualizzare e la veloc cità delll’andatu ura, di estrapola e are le mappe m d perc dei corsi e trracciarle e per essempio su s Goog gle Map ps, di dissegnare le altim metrie. Esisto ono partticolari o orologi da d polso o che in ngloban no cardiiofreque enzimetro o e GPSS: chiara amente sono abbastan nza costtosi (qua alche centinaio d di euro). Volendo, pe erò, si pu uò spend dere anc che molto meno della metà, compran c ndo due strumen nti distinti, cardio ofrequenzimetro oe che men no “di griido”. GPS e/o rivolgendosi a marc alla corssa, anch he solo a livello di d benesssere sen nza fare gare, è comun nque con nsigliabille l’acqu uisto di tali t Se vi appasssionate a menti, ch he, oltre e a esse ere utili per pia anificare e svolg gere me eglio le uscite, sono an nche de ei bei “giocatto oloni” che strum aggiungono divertim mento all’attività sportiva a. e il passso della a corsa a senza a il GPS 7..3 - Calcolare torna all’indice Pe er calco olare le v vostre medie di c corsa, giusto per farvi un n’idea se enza voler spendere de ei soldi pe er l’acquisto di un u GPS, vi posso ono venirre in aiuto la Ma atematic ca, Internet e ed Excel. agari rico orderete e dai librri di fisica a, la velo ocità è d data dal rapportto spazio o / tempo, secon ndo la fo ormula: Come ma pazio Sp V Velocità = Te empo Dovete quindi missurare due grandezze per calco olare la v vostra ve elocità: o Spazio (S) e il Tempo (TT) Lo Un na volta a calcola ata la ve elocità, c con una rapida d divisione e potrete e calcola are il Passso, che è il suo inverso, è che la a grande ezza di riferimentto nel mondo running. Tem mpo (in minuti) P Passo = Spazzio (in ch hilometri) er misura are lo spazio, sen nza posssedere un GPS, a avete tre e possibilità: Pe ate il perc corso facendolo o prima (o dopo o) con l’a automob bile e an nnotate ili chilometraggio o segnatto dal ta achimetrro. 1 – Misura È però un’opzione e anti-ec cologica a, possibilmente da evita are. ate il perc corso facendolo o prima (o dopo o) con la bicicletta dotatta di un ciclo-co omputer.. 2 – Misura one ottim ma, perc ché vi fa a fare an nche un pò di cic clismo, e un ciclo o-computer costa poch hi euro (e e magarri lo avette già). È un’opzio pature sa atellitari pubblicate su in nternet. 3 – Usate le mapp O Ottimo in tal senso o il programma Howfarissitomete er, all’ind dirizzo: htttp://ma aps.simon e.com/ nbuckle Prraticame ente inse erite il luo ogo in cui siete, zoomate per be ene e facendo clic c con il mouse e traccia ate il perc corso ch he volete e fare (o o che av vete fatto o): il software s e calcole erà perfe ettamen nte le disstanze. Se e decide ete di co orrere su percorssi inacce essibili alla bici, è la soluzzione che e fa per voi. La a misura del tem mpo è semplicissima. Ba asta un b banale o orologio con cro onometrro del pre ezzo di p pochi eu uro. Fa acciamo o ora un esempio pratico o. Su upponiamo che la vostra a uscita di allena amento sia stata a di 8,80 Km, ov vvero 8,8 80 x 1.00 00 = 8.80 00 metri Su upponiamo che il tempo o da voi impiega ato sia sttato di 4 43 minuti e 24 sec condi, ov vvero (43 x 60) + 24 = 2.5 580 + 24 = 2.604 secondi C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) Pag.13 di 26 La vostra velocità media è quindi stata di: V= 8.800 2.604 (a) Per calcolare eventualmente la velocità in Km/h, bisogna moltiplicare per il rapporto fisso 3,6: in questo caso sarebbe 3,38 x 3,6 = 12,17 Km/h = 3,38 metri/secondo (a) Se da questo valore vogliamo passare direttamente al Passo in minuti al chilometro, dobbiamo eseguire la seguente operazione: Passo = 16,66 (b) 3,38 = 4,93 minuti/chilometro, oppure 60 (c) 12,17 = 4,93 minuti/chilometro (b) 16,66 è un rapporto fisso. (c) Per convertire direttamente da Km/h al Passo invece di 16,66 bisogna usare 60 La parte dopo la virgola è ovviamente espressa in decimali, se vogliamo esprimerla in secondi, come è più corretto, bisogna eseguire 93 x 0,6 = 56 Quindi il passo medio è stato di 4 minuti e 56 secondi al chilometro. Se invece siete in possesso del software Microsoft Excel, o similari, potete impostare una formula come segue. Create un foglio di calcolo con tre colonne: Colonna A - Tempo – impostate il formato celle ora, come in figura, scrivendo i dati nel formato 00.43.24, usando il punto Colonna B - Distanza – impostate il formato celle numero con 2 decimali, scrivendo il numero con la virgola Colonna C - Passo - impostate la formula nella cella C2 =A2/B2, senza dare un formato specifico: immettendo i dati correttamente in A e B otterrete il valore del passo in minuti e secondi al chilometro. 7.4 - Come vestirsi per correre torna all’indice Il consiglio basilare è: non vestitevi troppo, altrimenti andate in “ebollizione” e vi stancate prima! Tenete d’occhio il termometro, non il calendario: se in una giornata di dicembre ci sono +10°C, non è il caso di vestirsi con tre strati! L'abbigliamento deve essere il più leggero possibile, compatibilmente con la temperatura esterna. Coprirsi troppo per sudare è un errore grossolano perché il sudore perso si recupera subito bevendo, ma l’effetto sauna vi disidrata e vi fa fermare prima, facendovi quindi percorrere meno chilometri: quindi assolutamente no ai K-Way! Mai correre con giubbotti di plastica impermeabile. In tutte le stagioni, capi traspiranti, che favoriscono la sudorazione. Dotatevi di abbigliamento tecnico, ovvero progettato appositamente per la corsa. Non diamo consigli per correre sotto la pioggia, con forte vento o con neve, perché qui non ci rivolgiamo agli agonisti. Chi corre solo per benessere con condizioni meteorologiche molto avverse può benissimo rinunciare all’uscita, non casca il mondo! Detto ciò, di seguito trovate una tabella indicativa sul come vestirsi in relazione alla temperatura esterna. Ovviamente è soggettiva, magari per alcuni è “calda”, mentre per altri è “fredda”, comunque grosso modo ci pare equilibrata. Osservando l’abbigliamento dei podisti che partecipano a una gara in gennaio, si vedrà gente in canottiera e pantaloni corti e gente in calzamaglia e giubbotto: regole precise non ce ne sono! Tabella 5 Come vestirsi in relazione alla temperatura esterna Temperatura < 0°C 0°C – 5°C 5°C – 10°C 10°C – 15°C > 15°C Sopra Intimo Lungo + Felpa Leggera Lunga Intimo T-Shirt (o canotta) + Felpa Leggera Lunga Intimo T-Shirt (o canotta) + Maglia Lunga Maglia Lunga o Maglietta T-Shirt (o canotta) Canotta o Maglietta T-Shirt Sotto Calzamaglia Calzamaglia Testa Berretto Leggero (Se si hanno i capelli no) Berretto Leggero (Se si hanno i capelli no) Orecchie Mani Fascia Leggera Guanti Leggeri Fascia Leggera Guanti Leggeri Calzoncino Corto o Calzamaglia - - - Calzoncino Corto - - - Calzoncino Corto (*) - - (*) Se si corre nelle ore calde tra le 11 e le 16.00 in percorsi senza ombra meglio mettere un berretto leggero: è una condizione ambientale comunque sconsigliabile! È nostro parere che la temperatura di demarcazione fra il caldo e il freddo, podisticamente parlando, sia a +5°C Ovvero sotto i +5°C meglio coprirsi, sopra i +5°C si può anche andare leggeri senza problema. D’inverno è molto importante coprire le mani e le orecchie: usate il cappello solo se avete pochi capelli o li tenete rasati: La testa suda molto, quindi non copritela, se già lo è in modo naturale dalla capigliatura. CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) 7.5 - Lo stretching Pag.14 di 26 torna all’indice Stretching è un termine inglese (che significa allungamento, stiramento) usato nella pratica sportiva per indicare un insieme di esercizi finalizzati - sia come complemento ad altri sport che come attività fisica autonoma - al miglioramento muscolare. Gli esercizi di stretching coinvolgono muscoli, tendini, ossa e articolazioni e in gran parte consistono in movimenti di allungamento muscolare. Sarebbe buona norma praticare almeno 5 minuti di stretching prima di iniziare a correre, in maniera tale da preparare i muscoli all’uscita. Altrettanto utile sarebbe fare almeno altri 5 minuti dopo aver finito, come rilassamento dopo lo sforzo. La figura a lato propone 11 esercizi che danno un sicuro beneficio al podista. Fra questi potete anche sceglierne solo alcuni, a seconda anche dell’ambiente in cui vi trovate. Fate comunque in modo di farne qualcuno sia per le gambe che per il busto. In alternativa allo stretching (è un’attività oggettivamente noiosa, inutile negarlo), è consigliabile iniziare e finire l’allenamento con 5 minuti di corsa lentissima, quasi al passo. Se siete veramente diligenti fate sia lo stretching che la corsa lentissima. 7.6 – Partecipare a una gara torna all’indice Può essere che, se correre vi “piglia bene”, dopo qualche mese di allenamento vogliate cimentarvi in una corsa podistica: è una tappa abbastanza naturale di auto-gratificazione per il lavoro svolto. Nessun problema: ogni domenica ce ne sono, anche in inverno, partono dalle distanze di 5 Km, fino alla maratona e anche oltre. Alcune sono definite “competitive”, è necessario il certificato medico, l’iscrizione costa di più e viene redatta una classifica ufficiale con tanto di tempi. La maggior parte delle podistiche sono però “non competitive”, non è richiesto il certificato medico, iscriversi costa pochissimo, e sono corse generalmente di 10 Km al massimo. Queste corse, competitive o meno, si possono affrontare con obiettivi assai diversi: dalle ambizioni di classifica, allo stare in compagnia, alla sfida contro se stessi o contro qualche amico. Qualunque sia il vostro target, anche se è solo quello di arrivare al traguardo, il consiglio principale che vi diamo è di prepararvi in modo specifico sulla distanza che andrete ad affrontare. Ovvero: \ Non partecipate a una 15 Km o a una mezza maratona se non avete corso mai più di 10 Km! Dovete preparare il vostro corpo a fare la distanza, provandola in allenamento. O, perlomeno, pur senza arrivarci, fate magari qualche Km in meno ad andatura più lenta per abituarvi a stare sulle gambe per il tempo previsto in gara. A tal proposito su internet e sulle riviste specializzate si trovano le tabelle per farlo gradualmente e correttamente. Questo è fondamentale per 2 motivi: Il primo è evitare di arrivare al traguardo più morti che vivi – in quanto impreparati – e ciò vi toglierebbe tutto il divertimento, facendovi passare per un pezzo la voglia di riprovarci. Il secondo è più scientifico e interessante, ed è il viatico per gareggiare con piena soddisfazione. Infatti, se nelle sedute di allenamento variate un pò le distanze e le velocità, il vostro cervello accumulerà e analizzerà i dati di tali uscite, riuscendo a diventare, senza che in apparenza ve ne accorgiate, un perfetto metronomo, sincronizzato con il vostro organismo. Questa operazione di “taratura” farà si che il cervello andrà a eseguire i calcoli opportuni per farvi andare alla giusta cadenza e arrivare al traguardo sfruttando tutto il vostro potenziale e nel contempo evitando di mandarvi in crisi. Una grossa mano nell’opera di messa a punto del ritmo è data dalla conoscenza a priori della distanza esatta e dell’altimetria del percorso che andrete a fare: provare per credere, il vostro corpo vi stupirà. Se è ben allenato e avete immesso i dati giusti, è molto meglio di un computer di bordo nell’eseguire i giusti calcoli a livello inconscio! CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) 7.7 - Stagionalità di frutta e verdura Pag.15 di 26 torna all’indice I nutrizionisti lo confermano: è meglio consumare i cibi di stagione e non ostinarsi a cercare i meloni d’inverno o le castagne in estate. Se in via generale si può infatti affermare che frutta e verdura hanno sempre e comunque effetti benefici sulla nostra salute, in quanto apportano sostanze protettive e antiossidanti indispensabili per il nostro organismo, nello sceglierle è importante seguire le stagioni. Per rispettare l’ambiente è sicuramente più corretto selezionare gli alimenti prodotti localmente, rispetto a quelli che sono arrivati con i cargo fin dall’altra parte del mondo. Dal punto di vista nutrizionale, poi, i vegetali raccolti molto tempo prima di essere consumati sono meno saporiti e perdono alcune delle loro caratteristiche organolettiche. In sintesi: rispettare le stagioni fa bene a noi e all’ambiente! CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.16 di 26 7.8 - Tabelle caloriche degli alimenti torna all’indice I valori riportati nelle colonne Carboidrati, Proteine, Grassi sono i macronutrienti (in grammi) contenuti in 100 g di alimento. I valori della colonna Calorie sono le calorie (kcal) fornite da 100 g di alimento. L'ultima colonna, % kcal C-P-G, indica la percentuale di calorie fornite dai diversi macronutrienti, Carboidrati-Proteine-Grassi. A esempio, per i ceci secchi, il valore 59-24-17, indica che le calorie totali sono fornite per il 59% dai carboidrati, per il 24% dalle proteine e per il 17% dai grassi (si ricordi che i carboidrati e le proteine forniscono quattro calorie per ogni grammo, mentre un grammo di grassi fornisce 9 calorie). ALIMENTI COMUNI VERDURE FRUTTA SECCA BISCOTTI, DOLCI E MERENDINE LATTE E DERIVATI CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) FRUTTA FRESCA Pag.17 di 26 GELATI BIBITE DOLCI DI NATALE CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.18 di 26 7.9 – Qualche riferimento utile torna all’indice Per scrivere questo libro ci siamo documentati sulla rete, attraverso alcune riviste specializzate e leggendo qualche pubblicazione. Abbiamo estrapolato, filtrato, mediato e interpretato ciò che ci sembrava più utile e interessante, sviluppando gli argomenti anche in relazione a quella che è la nostra esperienza personale. Crediamo di aver realizzato un lavoro completo, seppur a livello base, per orientare chi volesse darsi una “scossa” e riacquistare una buona forma fisica. Di seguito riportiamo gli indirizzi web e una sintetica descrizione delle maggiori fonti utilizzate: http://www.albanesi.it/ Questo sito è sicuramente il più completo di informazioni di ogni genere per approcciarsi a uno stile di vita sano, attivo e sportivo. Da “assumere con moderazione”, in quanto il livello tecnico che propone è alto e non per tutti. http://www.my-personaltrainer.it/ Anche questo un ottimo sito, molto ricco di nozioni tecnico-scientifiche. http://www.correre.it/ La rivista italiana di riferimento per il running, diretta dal due volte vincitore della maratona di New York Orlando Pizzolato http://www.runnersworld.it/ Versione italiana della rivista storica del running. http://www.sportmedicina.com/index.htm Un bel sito che tratta in maniera approfondita la medicina dello sport Non possiamo poi non citare il blog di riferimento per i podisti della nostra zona (Est Piemonte), curato dal Grande Campione (in tutti i sensi) Matteo Raimondi. Vi troverete le cronache aggiornate delle gare, calendari, commenti e rimandi ad altri blog del movimento podistico. Leggendolo vi verrà voglia di mettere le scarpe e correre! http://matteoraimondi.altervista.org/ http://maps.simonbuckle.com/ Ottima applicazione on-line gratuita - e facilissima da usare - per calcolare i vostri percorsi di allenamento 7.10 – Ringraziamenti torna all’indice Uno speciale ringraziamento va all’amico Gianluca Cesca, ex maratoneta, per i consigli che mi ha dato e per avermi ricondotto sulla retta via, che nel mezzo del cammino della mia vita si stava smarrendo tra gli oscuri menù delle trattorie a prezzo fisso. Vi consiglio di leggere la sua successiva divertente, ma nel contempo severa, postfazione. Un altro grande ringraziamento all’amico di sempre, brillante cicloamatore e potenziale ottimo runner, Giovanni “Joe” Pagani, le cui battute taglienti, ma mai offensive, hanno smosso in me quell’impeto di orgoglio che mi ha spronato a migliorare fino a riuscire a partecipare alla mia prima corsa podistica, nella quale mi sono divertito un sacco e ho riscoperto emozioni e sensazioni che non provavo più da quando ero bambino. Un saluto poi all’amico Elvio Vinzio, podista di quelli seri e scrupolosi, che raccoglie egregi risultati nella gare della nostra zona, e al quale auguro di riuscire a vincere almeno una volta in carriera, come meriterebbe. Un ciao anche all’altro mio grande amico Davide Vinzio, che ho “traviato” sulla via della corsa e che va sempre più forte! E naturalmente un grazie a mia moglie e ai miei figli, che sopportano i racconti (sempre brevi mi raccomando) delle mie scarse “imprese” podistiche. E un saluto e un ringraziamento a tutti voi che avete avuto la voglia e la pazienza di leggere questa guida. Spero vi sia utile, ho fatto del mio meglio! P.S. Non esitate a contattarmi per segnalarmi eventuali errori e/o per propormi delle aggiunte, modifiche, integrazioni. Considerate questo libretto “Open Source”, chiunque di voi, se vuole, può arricchirlo, anche solo con un semplice commento, una nota, una testimonianza, una foto, un disegno, una tabella, un link. Ciao a Tutti! Davide Donà CORRERE FOR DUMMIES – Correre, Dimagrire e stare Meglio, nel Corpo e nella Mente (Anima Sana In Corpore Sano) Pag.19 di 26 Su upplem mento 1 to orna all’ind dice PR REPA ARA ARE E CO ORRERE LA 10 0K K Ap pprofond diremo in questo o supple emento l’argome ento garre, svilup ppando alcuni concetti già g acce ennati nel n capito olo 7.6 S1 1.1 - Inttroduzio one: Pe erché P Partecip pare allle Gare e torna all’indice Vo olendo a azzardarre una sttatistica,, approsssimativa a, ma ab bbastanza atten ndibile, p possiamo o afferm mare che e fra tutta le gen nte che corre, la a pe ercentua ale di ch hi lo fa costante emente,, per lun nghi perriodi, sen nza avve ertire il desiderio d o di con nfrontarsi più o meno m se eriamente con ili crronomettro, è larg gamente e minoritaria. a maggio or parte e, dopo poche u uscite, ro otto il gh hiaccio e il fiato o e quan ndo le gambe g c cominci are men no male, un’occ chiata al a ano a fa La crronomettro comin ncia a darla. d c o che vie ene dato o normalmente - e che c condivid diamo - è quello guardare il men no possib bile i tem mpi, alme eno per i primi 6 mesi. Il consiglio Ma la nattura uma ana è protesa p a al miglio oramento, quind di è qua asi un fattto istintiivo quelllo di voler fare qualcossa in più ù, è un processo p o ab bbastanzza inevittabile e difficile d da contrrollare. Crrediamo o entri in gioco anche a un fattore e “conse ervativo””: ovvero o, volendo man ntenere viva v la passione p e per la corsa c (perché ne vediamo giorno dopo o giorno o gli effetti ben nefici sul nostro corpo c e sulla nosstra men nte) si te ende qua asi naturralmente e a muta arne gli obiettivi o e gli orizzzonti, in ragione e del fattto che allenand a dosi semp pre sugli stessi percorssi, a ritmi sempre e uguali, a lungo o andare e ci si stu ufa e si sm mette, divenend d do l’attiv vità sporttiva in sifffatta maniera una u sorta a di med dicina, una routine, po oco dive ertente, q quasi un n obbligo o. Qu uante vo olte ave ete letto sui giorn nali le crronache e sportive e, visto in TV le partite p e le Olimpiadi? Ognuno O di voi crediamo o abbia avuto il sogno di d partec ciparvi, per p so oddisfare e il proprio innatto spirito o agonisstico…eb bbene, a allora il passo su uccessiv vo che da d gratificazione e e ulte eriore stim molo al vostro la avoro e appaga la vosstra an nima spo ortiva, è quello di d partec cipare allle gare locali (d definite sovente anche a c come “c cammina ate” non n compe etitive). Oc ccorre p premette ere, perr non crreare false illusio oni, che e pochisssimi posssono am mbire a vincere e queste e corse o a fare e dei pia azzamenti importanti: per fare c ciò, ma anche a so olo per a arrivare nei primi 10 di un na gara di proviincia, bissogna essere alle enati a dovere (almeno o 4 uscite e a settimana fa atte a re egola), e essere molto mag gri (masssa magrra a livellli da atle eta) e non avere e più di 45 anni.. La a nostra attenta e parte ecipata osservazzione de egli iscritti alle ca amminate ci fa tranquillamente e afferma are che i primi 100 di un na gara con 500 0 parteciipanti so ono quassi tutti in perfetta a forma fisica: f qu uindi, rov vesciand do il ragiionamen nto, una a pur perrfetta forma fisic ca può valere solo il 100esim mo posto o e oltre e della ipotetic ca “gara a podistica della sagra della manzola di ncopallo o”. pin Qu uesto g giusto pe er dire che i p podisti forti f non n manc cano, no on pensate ch he bastino le scarpe s “fighette e”, il GPS e l’a abbigliam mento te ecnico all’ultimo a o grido per p proie ettarvi ne ella top ten…co t me non basta neppure n essere magri m al punto giusto g e ben alle enati. a stragra ande ma aggioran nza di v voi deve e metterrsi il cuo ore in pa ace, dim menticarssi le zon ne alte della d cla assifica e i relattivi prem mi, e felic cemente e accon ntentarsii di La ba attagliarre con i m medio-sc carsi dell gruppo one centtrale. o second do noi ha poca importa anza, l’im mportantte è parttecipare e, essercii. Ma questo ato bello o delle g gare non n è tanto o quello della pre estazion ne in sé, ma m l’atm mosfera che c si re espira, se empre molto m possitiva e allegra. a Il la Pa artecipare diverrrà una piacevol p le abitud dine di v vita, natu uralmente stand do attenti a non esagera are…è lo o stesso discorso o del vino o, un bic cchiere al giorno o fa anc che be ene, ma una bottiglione e a lungo o andare e vi rend de alcolizzzati. arere pe ersonale: se si ce ede alla deriva della d pre estazione e a ogni costo si s passa dal dive ertimento o al seco ondo lav voro, senza in re ealtà averne be enefici, a anzi…non nè Pa raro sentirre e legg gere di amatori a c che sofffrono di infortuni vari, do ovuti, a nostro n av vviso, a carichi c d lavoro di o e aspe ettative esagerat e te in rap pporto alla proprria età e al moci da ssubito dei Superrman se riusciam mo a corrrere un’o ora di fila a! prroprio fisiico: non sentiam Se e provate a legg gere i va ari blog presenti sul web b, tenuti dai pod disti più “informa atizzati”, noterete che la a maggior parte e di essi combattte contrro infortu uni di va ario ge enere, causati se enza om mbra di d dubbio dai d carichi esage erati cui si sottop pongono o, senza per altro o renderssene neanche conto. c Ge ente inttorno ai 50 ann ni che c corre ne el giro di 1 anno distan nze dai 5K alla marato ona, alle enandosi anche e 5-6 vo olte a se ettimana a, perco orrendo migliaia di ch hilometri…e poi ssi domandano p perché si s infortun nano sem mpre! L’e errore ch he comm mettono o questi p podisti è di presu unzione. Ce erto, esisstono co orridori anche mo olto ava anti con l’età che corron no maratone e gare g simiili con otttimi tem mpi. Be eh, allora a molti si dicono, se lo fa anno loro o lo posso fare a anch’io: sbagliat s o! Madre natura non n ci fa tu utti ugua ali, c’è ch hi è più d dotato p per gli sp port di resistenza,, sia a liv vello card diaco ch he struttu urale. acendo un esem mpio, se e possed diamo una u Merrcedes v vecchia a di 20 anni a possiamo anche azzarda a rci a fa are lungh hi viagg gi, poich hé la qu ualità co ostruttiva a è Fa ec ccellente e. Se e abbiam mo una P Panda di d 20 ann ni è molto più pro obabile che ci la asci a piedi, meg glio usarrla per fa are picco oli tragittti. Ce erchiam mo di non n voler fa are le Me ercedes quando o siamo nati Pan nda…in fondo f an nche le Panda possono p fare delle belle cose, ac cconten ntiamoci e sarem mo felici.. S1 1.2 - Pe erché c correre i 10K (ii 10.000 0 metri)) torna alll’indice Un na decissione importante e che b bisogna prender p e è que ella relattiva alla distanza a sulla quale q alllenarsi e poi gareggiare e, stabilire in prratica qu uale sarà à la vostra “spec cialità”. o che la maggior parte d dei lettorri di questo libro abbia un’età u no on più giovanissiima, diciamo da ai 35 in su u. Crrediamo La a scelta d della distanza do ovrà allo ora anch he conciliarsi con impeg gni di lav voro, fam miglia etc c. Ov vvero, se e decidete di cimentar c rvi nella maraton na (42 K Km), od oltre, do ovete co onsidera are che ci vuole e molto tempo t p allen per narsi, grrande diispendio o di enerrgie psic co-fisiche e, sintetiizzando: la mara atona no on è uno scherzzo, per farla f seriiamente e ci vogliono me esi di prreparazio one mira ata e pu untuale, a anche dal d punto o di vista a alimen ntare. onsideria amo poi un altro o fatto. Co Le e corse p più diffusse (anch he perch hé utilizza ate sove ente com me even nti di rich hiamo inseriti nell’ambito o di feste e paesan ne, sagrre, fiere etc.) e so ono le 5K K e le 10K K, o, per meglio dire, la gamma g di distan nze com mprese tra questi chilome etraggi. Se e ne trov vano mo oltissime ogni o setttimana, in estate e come in invern no, a bre eve dista anza da casa. Co ostano p poco di iscrizione e di solito com mprendono anc che la gara g bab by su pe ercorso ridotto, r a qua alla ale si posssono ev ventualm mente portare i bimbi e la mog glie, an nche se, altra co onsiderazione pe ersonale, riteniam mo sbag gliato voler coinv volgere a tutti i costi c i fam miliari ne elle prop prie passiioni, lasc ciate che e siano lo oro a de ecidere. Altro fatto ore che p può piac cere di q questa distanza d è la possibilità di poter pianifica p re una tattica di gara, il che aggiunge divertim d ento, co osa che nelle co orse corte eè molto più ardua. C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) Pag.2 20 di 26 Tirate le so omme, ssecondo o noi, i 10K sono o la sceltta miglio ore, per quanto detto sopra e anche a p perché coprono c o automa aticame ente la preparaz p zione allle gare più con qualche sed duta aggiuntiva ben fattta in più ù, ci si può p togliiere lo sffizio di arrivare a a anche alla a mezzza mara atona in breve te empo (o ovviame ente con n lo brrevi, e, c sc copo solo o di finirla a senza strisciare e, lasciando perrdere il c cronome etro). a 10K si p può prep parare a medi liv velli con n 3 sole u uscite a settiman na (addirittura anche a 2 potrebb bero basstare), che impe egnano non più di 3 ore in totale e, ma che, La ne el contem mpo, resstituiscon no tutti i benefic ci derivan nti dall’a attività sp portiva, ovvero manteni m mento del d peso forma, tonicità t muscola are, benessere mentale. m . n definitiva che la 10K h ha il mig glior rapp porto qu ualità/pre ezzo tra le distan nze della a corsa, essendo o la sinte esi ottim male per coniuga are bene efici alla a salute, un Diciamo in pizzzico di a agonism mo e scarsità di te empo a disposizzione. arere Personale: è nostra a opinion ne che l’amator l re maturro tragg ga più svantaggi che vantaggi a preparrazioni e gare ch he richie edano percorren nze supe eriori all’o ora Pa e mezza (9 90 minutti), massiimo 2 orre. uindi, il n nostro co onsiglio è di non andare oltre la mezza m maraton na, la quale com munque è sempre e meglio o lasciarlla fare a chi viag ggia. Qu Ov vviamen nte poi o ognuno è libero di masssacrarsi ttendini, muscoli,, articola azioni e cervello c per 3-4 e più orre conse ecutive, ma dev ve comu unque essere co onsapevole ch he prima a o poi il fisico, la a testa e la vita di d tutti i g giorni gli presente eranno ili conto, che può ò essere molto sa alato. S1 1.3 – Qu ualche e numerro prim ma di co omincia are torna all’indice Va abbè, vo oi direte e, ma ad desso ch he ci ave ete sfinitto con q questo preambo p olone, ce lo vole ete spiegare co ome si fa a ad and dare a una u gara sui 10K K e fare e del nosstro meglio? Esistono delle rego ole prec cise, tabe elle e prrogramm mi di allenamentto, ma il nostro sc copo qu ui è di prrenderla a con leg ggerezza a, quindi daremo o sopratttutto de ei consig gli e dicazion ni utili, ten nendo conto c sin n dal prin ncipio fin no a dov ve si può ò arrivare e, evitan ndo così delusion ni e stresss inutili. ind È bene b qu uindi darre qualche nume ero, per avere d dei riferim menti sui quali ragionare. o, a nostro avviso o, disting guere 3 categori c ie “presttazionali” in una corsa su ui 10K Si possono endiamo o per qu uesto in esame e la a sottosttante tab bella 1, c considerrando il passo (v vedi cap p. 7.3) e le rispetttive proie ezioni de el tempo o finale su s una 10 0K piane eggiante e. Pre Ab bbiamo anche a aggiunto o una co olonna “PIAZZAM “ MENTO”, in cui, secondo s o la nosttra osserrvazione, abbiam mo inserrito l’ipottetico piiazzamento finale in una a gara con c 50 00 podistti al via ((dal 300e esimo al 500esim mo posto o ovviam mente finiranno i corridorii con un passo oltre o i 6 min/Km). m bbiamo conside erato un passo v variabile dai 3 m min/Km a ai 6 min/K Km: sotto o i 3 è già terren no da prrofession nisti, e so opra i 6 è superfluo, oltre eché pre ematuro, parlare e di Ab prrestazion ne, poich hé sarestte ancora “moribondi” ((vedi ca apitolo 5..3) acciamo o notare che tra a i limiti ssuperiore e e inferriore delle categ gorie che abbia amo definito c’è è una diffferenza a di passso di 1 min/Km: m molto, quindi q le e sfumature Fa alll’interno delle ca ategorie e sono significatiive, nel ssenso ch he con ill passo dei d 3 min n/Km si vincono v le gare,, con il passo p de ei 4 min//Km si arriva in 20 0esima p posizione eo giù ù di lì…c chiaro ch he poi molto m dip pende da al parco o dei parrtecipan nti. TTabella 1 C CATEGO ORIE PR RESTAZIONALII SUI 10 0K (in n riferim mento a un pe ercorso o piane eggiantte con ffondo regolar r re) CATE EGORIA A 1 TOP 2 MED DIO 3 LENTTO PASSO O MEDIO O (minu uti/Km)) TEMPO O SUI 10 0K (m minuti) PIA AZZAME ENTO 3.00 ÷ 4.00 0 4.00 ÷ 5.00 0 5.00 ÷ 6.00 0 30’ ÷ 40’ 40’ ÷ 50’ 50’ ÷ 60’ 1 ÷ 20 2 ÷ 15 21 50 151 ÷ 300 3 An ndiamo ora ad a analizzarre le varrie categ gorie cerrcando d di capire e chi ne può far parte. 1 – Top R Runnerss In questa fascia d di corrido ori ci son no i cosid ddetti To op Runners, quelli che viincono le gare o che co omunqu ue si piazzzano ne ei quartie eri altti. I corridori c in questta fascia a sono i p più giova ani, ma si trovan no anch he persone sopra a i 40 an nni (diffic cilmente oltre i 45) 4 che si s allenan no molto (4 e più uscite settim mali) e c con meto odo (ripe etute etc c.) Co orridori d di solito m magrissim mi, atten nti alla diieta e prredispossti da ma adre nattura per questo sport. s 2 – Runners Me edi Tro oviamo q qui corridori anc che moltto avantti con glii anni, m ma che sa anno ricavare il massimo o dal loro o motore e. Co orridori c che si allenano 3-4 3 volte alla setttimana in manie era intelligente anche se e magari non del tutto metodica m a. No on è rarro trova are tra questi q de elle buo one forc chette, p podisti poco p atttenti alla a dieta e con un pò di d sovra appeso,, ma ch he, no onostantte ciò, viiaggiano o a buon ni ritmi. È la categ goria allla quale e i lettorri di que esto libro o posson no appro odare trranquilla amente, seguen ndo le in ndicazion ni che daremo d in eguito. se Vo ogliamo sottolin neare ch he può sembra ar facile,, ma co orrere so otto i 5 per 10 Km è un u obiettivo tuttt’altro che c disp prezzabile, so oprattutto o per un n ex sede entario. 3 – Runners Len nti Tro oviamo qui le c categoriie più d disparate e: la ma aggior p parte de elle donn ne, corridori atttempati, princip pianti an ncora do otati delle za avorre di ciccia, podisti della d dom menica che si allenano poco e niente. So ono com munque c corridori che av vendo su uperato il test de el moribo ondo po ossiedono una su ufficiente e efficienza fisica, e quin ndi hann no margini di migliora amento per pote er ambirre alla ca ategoria a2 C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) Pag.2 21 di 26 De efinite e descritte e le fasc ce presta azionali, se ne co onclude che i pa arametri che inflluiscono o sui risulttati sono 4: età, l’alle enamen nto, il peso corpo oreo (o meglio, m lla massa a magra a) e la “d dote naturale”. L’e e ne eviince che, se vo olete otttimizzare e la vosstra presstazione sui 10K K ed entrare pe erlomeno o in cattegoria 2, dovre ete agirre sull’allename ento e sulla massa Se magra…p per l’età e i doni di madrre natura a, purtro oppo, nu ulla si può ò fare. d questo o articolo o campio oni si na asce, perr evitare e di coltiv vare inuttili illusion ni. Vi consigliamo la llettura di Pe er quantto riguarrda la massa m m magra, (in buona a sostan nza il pe eso forma se si parla p di una pe ersona allenata) a , abbiamo già fornito le l indica azioni alimentari di massima n nei capittoli precedenti, e le riten niamo su ufficienti per dive entare un runnerr medio, ma è necessariio però aggiung a alcosa all’argomento. ere qua acciamo o un esem mpio, supportato o sia dalla nostra a osserva azione sul camp po, che da d studi di ben più p validi tecnici, quali Arcelli A e Albanesi A i. Fa Rifferiamoc ci alla ta abella 1 del cap pitolo 4.1 Su upponiam mo di av vere 2 po odisti , frratelli ge emelli 40e enni, enttrambi di d 175 cm m di altezzza, uno o lo chiam meremo o Gelindo o e l’altrro Venan nzio. Priima di in niziare co on la corsa, dop po una vita da se edentarii, pesano o entram mbi 84 Kg g Si allenano o insieme, allo sttesso mo odo, perr 1 anno.. elindo cura moltto l’alime entazion ne, Vena anzio è in nvece p portato a conced dersi deii vizietti. Ge Al termine e dell’anno però, entram mbi rientrrano nel peso forma, Ve enanzio pesa p 75 Kg (ne ha h persi 9), 9 menttre Gelindo ne pesa p 67 (ne ha persi 17) Mettendo oli a conffronto su ul test de ei 7 minuti (di cuii parleremo in se eguito): Gelindo G risulta più veloce sul passso di 20 0 second di. uesto pe erché, da a studi e osserva azioni fattte, si è c calcolatto che ve engono pagati sul s passo o circa 2-3 2 secondi al Km m per og gni Kg dii peso di differen nza. Qu 8K Kg di differenza ssui 10K equivalgo e ono quin ndi a un distacco tra i 2 minuti e mezzo e i 4 minuti abbo ondanti… …non po oco! Se e ne con nclude c che a po oco serv ve aume entare i carichi d di allena amento se non si s è ottim mizzato il peso corporeo c o: si avra anno certo dei miglioram m menti, m ma saran nno se empre m molto infe eriori a ciiò che si otterreb bbe cala ando di peso. S1 1.4 – Co ome allenarsi torna all’indice Rib badiamo o, ancora una volta, v ch he la filo osofia dii questo libro no on è que ella di convince ere i letto ori a div ventare maniaci m i integra alisti della a co orsa, ma a bensì d dare gli strumenti per farla intera agire con n la vita quotidia ana, facendola diventarre parte costantte e imp portante,, ma non n prrotagoniista princ cipale a scapito del resto. uesto pe er dire che sareb bbe molto facile e a quessto punto fare un u bel co opia e in ncolla di un prog gramma a a base e di ripetute e ta anti saluti, Qu ma sarebb be contrro la nosstra linea a, preferiiamo da arvi una v valida alternativ a va. questo p punto vi chiederrete cos’è una riipetuta, termine che si in ncontra sovente nel linguaggio podistico p o. Magari a q Pra aticame ente si trratta di un u tipo d di allena amento dove, p per esem mpio, si corrono c p 5 vo per olte 1000 0 metri al massim mo e oltrre, interv vallandoli da a brevi p periodi d di recupe ero. In sintesi se ervono a ad abituare il co orpo a co orrere ve eloce a lungo, e sono ba asilari pe er ottene ere risulta ati importanti in gara. Ma, a nosstra mod desta op pinione p personale, se avete intorno ai 40 0 anni, non n avette mai corso c prim ma seria amente e siete molto m disstanti da al via aggiare ai 4 min nuti al Km, è ab bbastanzza inutile e stressare il fisic co con un u allena amento del gen nere, po otrebbe essere più p dann noso che e utile. Pre emesso questo, l’argom mento è m molto va asto e ric cco di sfu umature e. Le eggendo o le pubblicazio oni tecn niche in ncontrere ete term mini qua ali le giià menzzionate “ripetutte”, “me edio”, “corto “ v veloce”, “lento””, “p progressivo”, “co ollinare”, “fartlekk”, tanto per cita are i più c comuni. Vi troverette in una a giungla a di tabe elle, tem mpi, prog grammi d di allenamento. Tutto moltto scienttifico e con c sperrimentatte basi te ecniche e, ma allo stesso tempo un pò destabiliz d zzante e probab bilmente esagera ato per il odista am matore di medio o-basso livello, con c mag gari poco a tempo a dissposizion ne, affatiicato da agli impe egni di la avoro e//o familia ari e con n po almeno 40 0 primav vere sulle e spalle. o raggiun ngere rissultati rellativame ente buo oni anch he senza a le ripetu ute e tab belle varie, perc correndo o strade alternative. Si possono on si può ò comun nque pre escinderre dalla base b tec cnica de el running g, che poggia p su u tre prin ncipi fon ndamenttali: No ualità ag gli allena amenti, o ovvero mirarli m al migliora amento dei d vari parametri presta azionali: resistenza, velocità e te enuta (ch he detta aglieremo in seguito). 1) Dare qu Pe er esemp pio, è po oco utile, per mig gliorarsi sul s passo o, fare 6 allenam menti di 20 2 Km al giorno correndo c oli tutti a 6.30 al Km, sullo o stesso percorso o. costanti nell’imp pegno 2) Essere c È poco p producente fare una u settimana con 6 usc cite, e po oi la succ cessiva una u sola a, oppure e allenarsi a setttimane alterne. a pare alle e corse 3) Partecip Pe er migliorrarsi occ corre “misurarsi” nelle co ondizioni in cui la a nostra “macch “ ina” è naturalmente portata a dare d il meglio: m Pa artecipare alle c corse, olttre che e essere molto m più diverten nte che correre da soli, è anche e molto allenante a e, prova are per credere! c Tra adotto in n numerri, un pro ogramm ma di alle enamen nto suffic cienteme ente effiicace consiste nel n fare puntuallmente 3 uscite a settim mana (co ompresa a eventu uale garra), tutte qualitativam mente div verse fra loro (d’inverno, se non si gareggia, van nno bene e anche e 2 sole uscite u di “mantenimento o”). uesto pe erché il ffisico per migliorare deve essere e sottopo osto a stimoli e situazionii diverse, le qualli vengon no di volta in vo olta mem morizzate e e porta ano le prrestazion ni a Qu livelli progressivam mente crrescenti. ome acc cennato o, la triad de per una prep parazione e efficac ce si com mpone di: d Co per la ressistenza (fondo lento) 1 – Allenamento p È l’uscita più faciile, si tra atta di c correre un u buon n numerro di Km m ad andatura tranquilla t a: chi è passato o dal te est del moribond m do lo sa a già farre senza a proble emi, fondamen ntalmente è la sttessa co osa. per la ve elocità (riipetute o corto v veloce) 2 – Allenamento p 3 – Allenamento p per la ten nuta (fon ndo med dio) Ec cco dove e arrivan no novità à e dolo ori per ch hi vuole ffare il salto nell’a agonismo, seppu ur di bassso livello o: nelle uscite u pe er la velo ocità e la a tenuta a. Rip petute, c corto ve eloce e fondo f m medio so ono sistem mi di alle enamen nto molto o tosti e come detto d sopra seco ondo no oi non co onsigliab bili a tuttti: per ta ale motiv vo li pote ete so ostituire c con allen namenti come il progresssivo e il collinare e, che essplichere emo in se eguito. Vi consigliamo di a approfo ondire la question ne con la lettura a di quessto intere essante articolo di Fulvio o Massini: Basta con c le Riipetute Se e poi dec ciderete e di gare eggiare ttutte le settimane o quasi, l’uscitta di fondo medio verrà sostituita a con la gara, quindi do ovrete insserire sollo una uscita “dura”. Pe er dare la a giusta dose di qualità agli alle enamentti è fond damenta ale sapere in parrtenza qual q è la potenza a del vostro mottore, perr lavorarci sopra efficacemente, al fin ne di aum mentarla a. Qu uesto si ttraduce in buona sostan nza nella a conosc cenza de el vostro o passo di d soglia anaerob bica (PSAN) In pratica la massiima and datura che riuscite a tenere costtanteme ente per 10 Km in n pianura a senza “scoppiiare” (ve edi capittolo 7.1) (se e cercatte in giro o c’è ch hi dice d di prend dere com me riferm mento i 5K, 5 chi addirittu a ra i 14K:: a noi pare p che e i 10K siano la giusta via v di me ezzo, tan nto più c che stiam mo ragionand do su tale distanza). q il parame etro da stimolare s e per migliorare – una sp pecie di punto G podistic co - e biisogna tarare le uscite su u esso. È questo No on è cossì facile d da indiv viduare: una bellla gara p piatta tirrata di 10K su assfalto, o in pista sarebbe ero l’idea ale per testare t il PSAN, ma m sono o situazio oni non sempre alla a po ortata, c come pu ure non lo o è il test di Con nconi (ve edi capittolo 7.1),, che sarrebbe il meglio per p la de etermina azione di questo importa ante parrametro. C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) Pag.2 22 di 26 Un n semplic ce test p per determinare la PSAN N, ma co omunque e attend dibile, è il test deii 7 minutti, da svo olgersi così: aldamen nto di circ ca 20 minuti ad andaturra lenta in progrressione, con qualche alllungo; Efffettuare un risca Do opodich hé correrre per 7 minuti - possibilm mente su u una pista di attletica, o comun nque in piano p - al a massim mo delle e prroprie po ossibilità,, cercan ndo di mantenerre un ritm mo regollare. Allo scade ere dei 7 minuti calcolar c re la dista anza pe ercorsa in n metri. r ten nuto nei 7 minutii del testt (che na aturalme ente sarà à più velloce della soglia a anaero obica, po oiché il tempo t è Il ritmo brreve) de eve esserre increm mentato o per rap pportarlo o a dista anze sup periori: ne ella Tabe ella 2 po otete ind dividuare e il PSAN N ne el valore che più ù si avvic cina alla vostra prestazio p one. Il nostro p personale e consig glio è quello di dedica are una settiman na al te est, ovve ero farlo 3 volte e, per av vere dei risc contri più affida abili: può ò darsi iinfatti che la prrima vollta si va ada trop ppo pian no, la se econda magari si parte e tro oppo “sp parati”, b beh, con n il terzo tentativ vo vedre ete che ssarete ben tarati sul ritmo o critico. upponiam mo che la vostra a prestazione su ui 7 minuti sia pari a 1425 5 metri (1,425 Km m): il vosttro PSAN N sarà allora con n Su bu uona ap pprossim mazione intorno ai 5.10 min/Km m (ovve ero al momento m o la vosstra presstazione sui 10K K si può ò ipo otizzare sui 51 m minuti e 40 secondi) dividuatto il vostrro PSAN, lo dovre ete mon nitorare p per gestiire i ritmi di allenamento. Ind Si possono o usare il cronom metro, i p percorsi misurati, il cardiofreque enzimetro o, oppurre andarre a sensazione,, oppure e ncora asssumere un allen natore… …ma siam mo nel te erzo mille ennio, la a tecnologia vi viene v inc contro, il podism mo è uno o an sp port che costa po oco, acc cattatev vi un GPS S che è m molto m meglio! Il GPS G è lo o strume ento idea ale per g gestire i ritmi suii percorssi pianeg ggianti, ma con n pò di esperien e nza si può tarare e be ene anc che sui percorssi misti, oltretutto mag gari non n lo dov vete ne eanche compra are: se avete già g uno o sm martphon ne sicura amente esiste un n’applicazione d dedicata a al runn ning. ene, allora, supe erato il te est del m moribond do, dedic cata una a settima ana al te est dei 7 minuti e rilevata a la vostrra PSAN,, Be im mpostate e i vostri a allenamenti com me in Tab bella 3, v vedrete che nel giro di poche p se ettimane e correre ete ben sotto ai 5 min/Km, m , quindi ssarete se econdo la classifficazione e di Fulvio Massin ni (uno dei d miglio ori prepa aratori italiani) degli d HA ARD RUN NNERS, m mica balle! Tabe ella 2 Test dei 7 minuti m p la determi per d nazione P d Soglia di a Anae erobica a (PSAN N) del Passo Dista anza Percorsa (metri) 1170 1185 1200 1220 1235 1255 1270 1295 1310 1335 1355 1375 1400 1425 1450 1475 1500 1525 1555 1585 1610 1650 1680 1715 1750 1785 1825 Passo Soglia S Anaerobica (min.sec//Km) 6.19 6.15 6.07 6.04 6.00 5.53 5.46 5.43 5.36 5.30 5.27 5.21 5.16 5.10 5.05 5.00 4.55 4.48 4.43 4.39 4.33 4.29 4.23 4.17 4.12 4.07 4.02 Tabe ella 3 Sche ema di allena amento o “soft” per i 10 0K Nota: Per gli esempi e rriportati in tabellla 2 è sta ato conssiderato un passo di soglia anero obica di 5.10 min nuti al Km m G GIORNO TIPO S SCOPO COME RITMO DA A TENERE E MERC COLEDÌ (o ma artedì) FOND DO LENTO O VENERD DÌ (o giov vedì) PROGR RESSIVO DOMENIC D CA (o o sabato o) C COLLINA RE Serve e per ma antenere e e miglio orare la resiste enza sullla distan nza, metttendo chilom metragg gio nelle gambe e, scioglie endole dai la avori più duri e m mantene endole nel conte empo prronte. Fare 12 ÷ 15K Km a ritm mo bland do su pe ercorso a pia acere Questa a è l’uscita fondam mentale per migliora are le prrestazion ni, perch hé andre ete a correre e in prosssimità de el PSAN Questo tiipo di uscita, esssendo ba Q asata su u c continui c cambi d ritmo, se di s ben fa atta m migliora ili recupe ero e conseguen ntementte la a tenuta a in corsa a. Fare 10 1 Km su perc corso pianeggi p ante aumen ntando la velo ocità progressivamente e chiu udendo al massim mo. Fate il primo p Km m come riscalda amento, poi percorrrete i suc ccessivi 8 Km div videndoli in 4 segm menti ugu uali da 2 Km da correre ai seguen nti ritmi: Fare 8 ÷ 10 1 Km su u percorsso collina are, con n sa aliscend di Corre ere maggiorando o il PSAN N di circa a 50 secondi Esem mpio 5.10 + 50 = 6.00 (Da u usare nei tratti piianeggia anti, nei tratti in saliita/disce esa diminuire/au umentare/ il ritmo cercando di ma antenerre costan nte lo sforzo o, basan ndovi sullla respira azione) a = PSA AN + 50 secondi s Esempiio: 5.10 + 50 = 6.0 00 b = PSA AN + 30 secondi s Esempiio: 5.10 + 30 = 5.4 40 c = PSA AN + 10 secondi s Esempiio: 5.10 + 10 = 5.2 20 d = PSA AN - 10 secondi s Esempiio: 5.10 - 10 = 5.0 00 Cercatte la pro ogression ne anche e nei varri segmenti, evita ando di portarvi subito alla a velocità previstta. Negli ultimi u 2 trratti ovviamente c’è da far f fatica, ma se sii vuole migliorare m e bisogn na stringerre i dentti e sping gere, ved drete ch he la volta dopo d fare ete già meno m fa atica e vi verrà voglia v di aumenttare il ritm mo! Questa è un’usciita a “ se Q ensazion ne”, si pu uò a anche ev vitare di guardare il GPSS, in ndicativa amente fate come segu ue: Percorrerre i tratti in salita a ritmo P im mpegna ativo (fac cendo un u pò di ffatica: in n so ostanza,, respiro non affa annato m ma n neanche e facile) Recupera R are corre endo len ntamentte nei tra atti in n discesa a. Andare a un passso brillan A nte nei ttratti p pianeggi ianti (dic ciamo PSSAN + 30 0 second di) In n alterna ativa si può p anch he variare il ritmo o c continua amente a sensazzione. Preferibile P e individ duare un percorsso in cui vi siia una siignificatiiva alterrnanza d di salita – d discesa – pianura a, al limitte fare p più giri su u u circuitto. un Ottima può O p esserre anche e un’alte ernanza di a asfalto / sterrato / bosco o / prato. C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) Pag.2 23 di 26 S1 1.5 – Il g giorno della gara: g co onsigli utili pe er il prin ncipiante t torna all’in ndice ari lettorri, prima o dopo arriva il giorno del d “deb butto” in gara, de ella discesa nel girone g d degli ago onisti. Ca La a prima cosa da a dire è questa: le prob babilità c che ave ete di vin ncere so ono inferiori a quelle di fare 6 al a supere enalotto o, quindi cercate e di non n agitarv vi troppo o, il risu ultato è l’ultima cosa a cui penssare. Se e vi siete allenatii costanttemente e e con metodo o arrivere ete in fondo senza problemi, una 10K no on è la maraton m na, e portarla a termine dignitossamente e non è poi co osì difficile, basta a volerlo. De etto ciò, di seguito trove erete deii consigli e degli accorgimenti utili per affrontare e l’impre esa al me eglio. Su upponiam mo che la gara si svolga a di dom menica m mattina a alle ore 9.00 9 ABATO: LLA VIGILIIA SA Alimentazzione Il giorno g prima dellla gara mangia ate normalmente e, evitate e magari la sera prima di d bere alcolici a e di mangiare frittti e dolc ci, insomma, siate e moderati. Se esso Ne essuna c controind dicazion ne, anzi! certo, anche qu ui evitate e le evolluzioni sp pinte. Pre eparazio one dell’’abbiglia amento da gara a È fondame f entale sc cegliere e la tenutta da ga ara adattta alla ttempera atura che e trovere ete. Gu uardate e le ottim me previsioni ilme eteo.it re elative alla località dove garegg gerete. Se e per il m mattino d dopo alle ore 8.0 00 sono previsti +15 grad di non andate a in n calzam maglia e felpa, seppur s magari m si sia già ai primi di nove embre: se e vi cop prite trop ppo do opo qua alche chilometro o siete be elli e cottti al carttoccio, zzuppi di sudore e in riserv va di energie! Pre endete a riferimento quanto de efinito ne el capito olo 7.4 Re ecatevi ssul posto o già in tenuta da gara, scarpe c comprese: a casa si è più p como odi e rilasssati perr cambia arsi, ricorrdarsi tuttto e siste emarsi per p bene e. Se e fa freddo chiaramente e dovrette indosssare un g giubbotto e la tuta t sopra la ten nuta da gara: vi consigliiamo di acquista are dei pantaloni della tuta con n botton ni o ce erniera in n fondo, in modo o tale da a poterli togliere e e mette ere senza levare e le scarp pe. Pre eparazio one della a borsa Metteteci dentro: 1 Asciuga A mano: d difficilme ente trov verete la a doccia in queste corse e, almeno o vi asciugherete il sudo ore; Maglietta,, calze, m mutande e e scarpe di ric cambio; R d di carta igienica:: non si sa mai! 1 Rotolo 1 Bottiglia B d’acqua per dissetarvi; 1 Sacchet S tto in pla astica do ove riporrre gli ind dumenti sudati. 2 / 4 spille da balia a per fisssare il ca artoncino o di riconoscime ento (o il pettora ale nel ca aso di ga are di bu uon livello); Il certificat c to medic co di ido oneità alla pratic ca dell’a atletica leggera (se richiesto perr l’iscrizio one). DO OMENICA: IL GIO ORNO DE ELLA GARA Orre 6.30: S Sveglia e Colazione È buona b n norma fa are una colazion c ne legge era e far passare almeno o 2 ore prima p di correre, c quindi una u sveg glia alle 6.30 6 va bene. b Mangiatevi mezzo o panino o con ma armellatta, mezza a banan na e bev vete un paio p di bicchieri b i d’acqu ua. Vestizion ne dell’”atleta” Orre 7.00: V Co ome dettto sopra a è com modo e c convenie ente indo ossare da subito o la tenutta di garra. Le egate le scarpe c con il do oppio no odo, non n rischiatte di dov vervi ferm mare pe erché si slacciano o. Po otete usa are l’alla acciatura a mostra ata nel su uppleme ento 2 Orre 7.30: P Prendete e la borssa e parttite! Orre 8.00: A Arrivo ne ella loca alità della a gara Manca 1 o ora, quin ndi trove erete parcheggio con ca oi iscrive etevi, pre endete confiden c nza con l’ambien nte, bev vetevi un n caffè. alma, po Orre 8.30: S Spogliato oio Re ecatevi p presso la a vostra auto/spo a ogliatoio o e toglie etevi, ne el caso, lo l strato di vestiti sopra la a tenuta a da garra. Co onsegna ate le c chiavi dell’auto agli organizzattori, se prevista a questa a possibilità, in alternattiva metttetele nel n tasc chino de ei ca alzoncinii da gara a. (comprate ene un p paio con n questo o optiona al, è mollto utile, ci potette mette ere anch he il cellu ulare). Im mportante: fate la a pipì an nche se non vi sc cappa ttanto. Orre 8.40: R Riscalda amento Iniiziate a rriscaldarrvi corren ndo mollto lentamente e aggiun ngendo magari qualche e breve allungo a e un pò di stretc ching. Orre 8.55: IIn griglia a di parte enza Ciinque minuti prim ma di pa artire porrtatevi in n zona, c cercando di non n posizion narvi pro oprio tra gli ultimi del plo otone. Co ontinuatte a muo overvi an nche in q questi ultimi istan nti, magari corre endo sul posto. Orre 9.00: FFinalmen nte si pa arte! Ad desso atttenzione e: il primo o Km è ffondame entale. Se e partite troppo forte, ov vvero più ù veloce e del vosstro PSAN N, duran nte la co orsa il fisic co vi pre esenterà à il conto o, e po otreste p pagarla c cara. In pratica succed de che una u “frustata” vio olenta in n avvio v vi fa and dare in circolo c trroppo acido latttico, che e vi farà soffire e per tutta la corrsa, poic ché non riuscirete a sma altirlo a dovere. d Bissogna fa are il prim mo Km un pò p più lenti del d PSAN N, se ci tenete al a tempo finale:: ovvero o con soglia di 5.10 5 fare il prim mo Km a 5.20 va bene. e non vi iinteressa a il tempo finale partite piano p e poi se ne e avete andate in progrressione. Se Un n podista a che si gestisce e bene riesce a fare la second da metà della gara in un tempo o pari o inferiore ea qu uello della prima a metà: se s non c ci riuscite e vuol dirre che p partite tro oppo ve eloci. Sic curamen nte a me età corssa troverrete un ristoro: 1 bicchie ere o 2 di acqua è meg glio berli per re--integrarre il sudore versato. probabilmente a avrete una u picc cola crisi fisico-mentale: è norma ale, rallen ntate leg ggermen nte Inttorno al Km 7-8 p il ritmo r per 2-3 min nuti e co oncentra atevi sulla a respira azione, ve edrete che c passserà. Orre 9.45 -10.00: Arrivo All’arrivo, se non siete in lotta pe er qualche prem mio (eve ento alta amente improba abile), ev vitate di fare la volata con i compagn ni di corrsa, o di pa assare a 10 metrri dal trag guardo quello che c vi sta a davanti, questiione di fair play. Se e ne ave ete voglia a e forza a corricc chiate 5 minuti ancora p per defatticare i muscoli. m Se e tutto è andato o bene uno u stato o di gioiia pura c comince erà a inv vadervi corpo e mente e vi acc compag gnerà do olcemen nte per qualche q e giorno, alzzandovi l’umore e e rende endovi o ottimisti. Si libereran nno in vo oi quelle e sensazioni posittive che solo un pò di sa ano agonismo sa a dare. on vogliamo arrrivare a dire ch he si diventa pe ersone m migliori, questo q ci c sembra esagerato: la a corsa provoca in effe etti un positivo p stato di No altterazione, è vero o, ma gli effetti ssono limiitati nel ttempo e ed è dov vuto alla chimica a natura ale del no ostro org ganismo. Ritteniamo o però ch he fare questo q sport sia di grand de aiuto per far emerger e re i lati buoni b e le e potenzzialità, al di là de el fatto di d arrivarre primi o ultimi. Qu uesto pe erché ci mette di d fronte alla fatic ca e alla a soffere enza e ce e le fa in ncredibilmente apprezza a are e sup perare! È un u viagg gio dentro noi ste essi fatto o con il mezzo m dii trasportto di cui ci ha do otato ma adre natura: le nostre n ga ambe. È una u sorta a di puriificazione, di rito orno all’in nfanzia, alle senssazioni in ncontam minate di d quel pe eriodo magnific m etibile de ella vita:: avete mai m fatto o caso a al fatto che c o e irripe i bambini b corrono sempre e? Pro ovateci,, non ve ne penttirete! C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) S1 1.6 – Allacciarre corre ettame ente le scarpe e S1 1.6 – Co onsiderrazioni finali Pag.2 24 di 26 torna a all’indice No on siamo o istruttori di runn ning, perr cui non n aspetta atevi mirracoli co on questto schem ma di alle enamen nto. Ma lo riten niamo equilibratto ed effficace per p dare un pò d di brillantezza al jogger che è blo occato su s tempi da tarta aruga. È un u punto o di parttenza, pe er alcun ni può essere già soddisfa acente, per altri il viatico o all’ingrresso tra i top run nners. Co onsiglio u ulteriore: fate tanta salita, è mollto allena ante! o schema a Merco oledì / Ve enerdì / Domeniica è otttimale, m ma non tassativo t o: non ca ambia molto m nel caso si faccian no 2 giorn ni di alle enamentto conse ecutivi. Lo L’iimportan nte è ch he se ci si s allena il giorno prima d della garra, si fac ccia una uscita breve b e tranquilla t a. arebbe ssempre b buona cosa c ave ere un’id dea di massima ssul perco orso che andrete e ad affrrontare in i gara. Sa e siete fo ortunati con una a ricerca a in inte ernet ma agari tro overete qualche q e descrizzione, arrticolo, altimetria a a relativa alla gara, g pubblicata a dall’organizzazzione o da Se qu ualche p podista-b blogger.. oi stiamo o cercan ndo di ra accoglie ere questte inform mazioni in n uno sp pazio ded dicato http://pe h ercorsico orse.blog gspot.it/ No Co onsigliam mo agli amici principian nti e un pò scarrsi di non tirarsi il collo durante d i caldi e afosi mesi esttivi: caldo e afa sono molto pe enalizzan nti per la a corsa, ancor d di più pe er i non-a atleti, qu uindi in estate e an ndateci molto trranquilli, correte alla ma attina pre esto o dopo d il tra amonto e le gare e rimand datele a quando o si respiira meglio. otreste p pagare tali fatic che con n estrem ma diffico ero, sposssatezza persiste ente e calo c dra astico delle vostre già basse oltà nel recupe Po prrestazion ni. er finire: sse andate a garreggiare e ben pre eparati v vi divertiirete un sacco, s se s improv vvisate sarà s una a sofferenza. Pe Co orrere è bello ma a va fattto con c criterio e senza sttrafare. Bu uone Co orse a Tuttti! C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) Su upplem mento 2 Pag.2 25 di 26 torna all’indice ALLLACCIA ARE C COR RRETTTAM MENTTE LE E SC CARP PE Un n aspetto o che pu uò appa arire di se econdarria impo ortanza, m ma che in realtà à riveste un peso o rilevantte sulla qualità q d della corrsa, è l’allacciatu ura delle e scarpe e. Le e odierne scarp pe da ru unning d di buona a qualità hanno o un sa acco di pregi: ammortiz a zzano gli g impattti con ili terreno o senza frenare e troppo o l’anda atura, so ono pe erfettam mente tra aspiranti,, leggere e ma nel contem mpo mollto resiste enti, vestono i no ostri pied di come dei gua anti. L’a allacciatura mediante le e semplici stringh he è il m mezzo che unisce e piede e scarpa a. L’a allacciatura perrfetta è quella q che fa sentire pie ede e sca arpa un tutt’uno o, in mod do che tutta t l’en nergia del nostro o corpo venga v trasmessa a senza fastidi e dispersioni allla strada a che stiamo percorrend do. Un n’allacciiatura fa atta male e può ad ddirittura a causarre infortu uni. Un na legatura larga a crea in nfatti de ei giochi interni c che vi farranno pe erdere spinta e vi v potran nno crea are attriti abrasiv vi sui pied di. In aggiuntta potrebbe anc che favo orire l’ing gresso di qualche e sassolino che vi v obblig ga a ferm marvi. Ma, difficilmente il principiante alllaccia le e scarpe e “larghe e” ù facilme ente la ttendenza, sbagliata, è quella q di stringere e molto.. Più Qu uesto pu uò provo ocare: 1) Formico olio ai pie edi per difficoltà d à alla circ colazion ne sangu uigna 2) Dolore a al collo d del pied de per prressione eccessiv va sul te endine, che c si irra adia sulla a tibia. allacciatura perrfetta no on deve essere trroppo la arga, ma a nemme eno trop ppo stretta. L’a Pe er allacc ciare corrrettame ente le sttringhe esistono e un’infinittà di varrianti, a seconda s a dei gussti e della a conforrmazione e dei pie edi. Qu ui sotto n ne propo oniamo una a n nostro pa arere valida. Pe er quanto riguard da il nod do, noi c consigliamo il do oppio, ch he è una a sicurezzza contrro lo slac cciamen nto. Il doppio d n nodo vie ene da alcuni a sc consigliatto, poich hé crea volume su una zona z mo olto delic cata qua ale il collo del piede. Ma se utiliizzate il ttipo di allacciatu a ura qui indicato, avendo accorrtezza di tirare bene le stringhe a fasciare, pote ete perm mettervi di d lasciarre il dop ppio nod do piutto osto ensioni al collo del piede e: vedrette che la a scarpa a rimarrà bloccata ugualmente e meglio o. larrgo, evittando te Ulttima cossa, anzi d due: 1 - Non allacciate e le scarp pe da se eduti, sba aglierete e la tensione qua asi sicura amente:: fatelo da d eretti. 2 – Utilizzate delle calze te ecniche specifiche per il running g: costan no di più,, è vero, ma la qualità q vale il pre ezzo e i vostri v pie edi vi ring grazieran nno! Pu uò anche e essere e buona cosa ind dossare 2 paia d di calze, nel caso o in cui la a forma della scarpa sia a non pe erfettame ente ada atta al vostro v pie ede. CORRETTTO PER ALLACCIA A ARE LE SC CARPE METODO C a corsa hanno h un n buco supplem s mentare. Tutte le scarpe da uesto bu uco si tro ova appena sottto l'ultimo o. Di solito qu Ap pparente emente è un bu uco inutille; tuttav via quel buco si trova lì per p una ragione. Il suo s scop po è que ella di togliere prressione alla parrte alta d del piede e. Qu ui sotto c ci sono u una serie e di illustrrazioni che c fanno vederre passo dopo passo il modo m corretto di allaccia are le sca arpe. 1 2 3 Bu uco supp plementare Pre endete il laccio e inseritelo o nel buc co più in basso Create e un picc colo cap ppio della gra d andezza del vostro dito 4 5 6 Ripetete la stessa cosa da all'altro la ato Incro ociate i la acci e passateli nel capp pio Tira are bene e i lacci. A questo pun nto pote ete allac cciare la a scarpa nel mod do usuale. Evitate di stringere s e troppo il nodo. Notterete che la pre essione adesso a a avvolga il piede. e alta. Questo toglierà la pressione dallla parte C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o ) PO OSTFAZZIONE DI GIA ANLUC CA CESCA Pag.2 26 di 26 torna all’in ndice “Co orrere, dim magrire e stare meglio, m ne el corpo e nella m mente” di Davide Donà è destinata d a a diventare una guida classica per i porta atori malssani di taglia XXL che aspirano perrò ad reintrodursi in n una più dignitosa a taglia LL. nterno si possono trovare suggerim menti di fa acile assiimilazione e per poter affron ntare que ella splen ndida avv ventura che c è il podismo p e sopratttutto il pe er scoprirre che anche il nostro All’in corp po è in g grado di affrontarre la distanza non n con un n banalisssimo mezzzo a mo otore, che consum ma idroc carburi e sputa CO O2, non con un mezzo meccanic m co (costru uito con pezzi prov venienti d dall’altra parte de el pianeta a, sfruttan ndo la ma anodopera di mag grissimi op perai), no on con un n animale e, ma con n i nostri sottovalu s nferiori. tati arti in ando l’au utore mi c chiese di fare una prefazione al pre esente ma anuale, oltre o a ino orgoglirmii, ho pensato che fosse me eglio una a postfazio one perc ché, chi le egge pottrà prima trarre pre eziosi Qua spun nti da qu uanto scritto da Do onà e po oi, con qu uello che sto per a aggiunge ere, potrà à deciderre di metttersi a co orrere imm mediatam mente, o deambu ulare fino al frigo, aprirlo ed d estrarre e una lattina di allu uminio tra attato co ontenente una be evanda ssuperdolc ce arricc chita di CO2 C e ing ghiottirla a gargan nella sentendone l’effetto gelido nel n gozzo o, ma non n quello che prov voca ntero organismo. all’in A voi v la scelta. E no on sto quii a farvi la a storiellin na del treno carico o di bauxxite che a attraversa a tutta l’A Australia ecc., e senttitevi in co olpa a prrescindere e! anzi tutto,, perché si decide e di perde ere chili? Inna Ci sono decine di mo otivi egoiistici che vanno bene, b ma a se quellli non vi hanno h an ncora sm mosso e il solo pen nsiero di sudare s vi fa star male, m o il solo pen nsiero di abbando a onare il vostro v o preferito o: quello di d ingurgiitare cibi fritti e preconfezzionati da avanti alla a TV 42” con c 3 tele ecomand di a dispo osizione, stesi s sul divano co ome un calzino usa ato e lo ssmartpho one a passsatempo porttata di ind dice. Ecco il motiv vo che fa arà scalzzare quell flaccido o fondosc chiena c coltivato in i anni di d bar e di d utilizzo di accesssori eletttromecca anici dal vostro so ofà, com mprato in orrendi ssupermerrcati, fabb bricato in n Italia da a mano d’opera d c clandestin na e sotto opagata,, e portarrlo ad esssere un atttrazione fatale pe er l’altro sesso. s La le eva che v vi smuove erà è que esta: va della dolcevita d nera La prov e capito bene. Si avete Procura atevi una a dolcevitta scura e attillata a (se l’ave ete già – di alcuni anni fa - tanto me eglio: il rissultato sarà più co onvincente). Indossa atela dav vanti allo specchio o senza aver a indosssato la parte p inferriore deg gli indume enti. Lì riflessso davanti a voi cii possono o essere: A – Un enorme e mal forme sanguinaccio in avanzzato stato o di ferme entazione e interna con c all’esstremità due d stuzzzicadenti utilizzati per p la cotttura dello stesso. a sorta di enorme bunet im mpiantato su due stecche di d ghiacciiolo. B – Una C - Un’inguarda abile bruttta copia della con ntrofigura a di Demiis Roussoss in muta da sub. mento e l’indumen nto non fa a per te ma m lo spe ecchio è intatto, quindi... q D - Hai qualche leggero rigonfiam Se dop po la prov va i risulta ati sono A o B o C, allora è la guida è utilissim ma. niamo alle cose se erie. Ma ven Vi ricorrdo che il buon senso ci de eve guida are nel co ompiere ogni o gesto che qu uotidianamente fa acciamo Ricordiamoci di d non essere gli un nici al mondo e ch he l’armonia e il bu uon stato o psicofisic co ci può ò agevola are nell’a affrontare e il tempo o che passsa. hi ha più testa si p può perme ettere di avere me eno fisico o. E’ chiaro che ch (non è pensabile vedere e un Philip ppe Dave erio iscritto o ad una a Ultramaratona, ne n del già à citato Alberto A To omba ave erlo come e preside ente dell’A Accadem mia della crusca). anto rigua arda l’alimentazio one, oltre a quanto o scritto dall’autor d re, vi possso ordina are (e non n consigliare) di risspettare la stagion nalità e la a zonalità Per qua degli a alimenti. noso per il vostro fissico e pe er l’intero ecosistem ma mond diale conssumare cibi c fuori stagione. s È dann Se in Ita alia a dic cembre c ci sono gli agrumi è innaturale mang giare cilie ege, uva, ananas, banane, o altro. La re egola de elle proteiine di sera a e dei carboidrati a mezzo dì, dimenticatev vele. Solta anto 50 a anni fa i n nostri avi non n introd ducevano mai pro oteine an nimali la sera, s a esclusione di qualch he minesttra cucinata con latte l o de erivati. I Romani han nno conq quistato mezzo m mo ondo man ngiando pranzo e cena miglio ed erbe. e oi: Abolite e i precon nfezionatti. E po Passsate più ttempo a cercare gli g alimen nti giusti e non siatte frettolo osi nell’alimentarvi. Piuttosto o digiuna ate. Se l’’alimenta azione co ome stile di d vita ne ella nuova a civiltà p post capittalistica vi v interessa a potrete e docume entarvi an nche con n “Il Manu uale della a Decresc cita in cu ucina”, ch he prima o poi mettterò a dissposizione e. Dim menticavo o: bevete acqua a temperatura non n bassa. o il sedere e” ci sono o consigli sacrosan nti e utilisssimi anch he per non pesare nell’economia globale. Nel capitolo “Alziamo umero di u uscite (e quando dico usciite intend do allenamenti / g gare) dev ve essere impostatto sulla fo orma psicofisica de el momen nto che state s attra aversand do. L’idea ale per iniziare è quello Il nu indic cato nel manuale e , ma non n disdegn nate più avanti an nche i do oppi allen namenti giornalieri g o le settimane di pausa: fann no bene tutte e du ue le cosse. apitolo de ella frequenza carrdiaca è un pò tec cnico e i principianti possono anche e non considerarlo o tranne la tabelle e dei ritmii di corsa: Il ca Riscaldamen nto, Lento o, Medio e Ritmo G Gara. Sta a a voi, se empre guidati dal buon sen nso, impo ostare il rittmo miglio ore per ogni o uscita a. bbigliame ento ecc. L’ab Rico ordo che i bambin ni imparano prima a a correre e poi a cammin nare. La corsa c è un n modo isstintivo dell’uomo per ragg giunger la a IV dimensione; e lo fa da sempre. Perssonalmen nte ho utilizzato div versi mate eriali e ab bbigliame ento e ho o visto ge ente con anfibi pa artecipare e a una maratona m a e conclu uderla in circa 3h 50’. Ho visto v supe ercampio oni messic cani arriva are primi auna ga ara in altu ura a quota 2500 metri m con indosso la l T-shirt di d cotone e fornita alla a parte enza. Perssone supe er attrezza ate camminare con i piedi doloranti durante e mezze maratone e. Il mio consigllio è uno solo: un paio p di sc carpe buone non supercosstose. v pa artecipare e alla prim ma marattona della vostra v vita, utilizzzate per disputare e la gara le scarpe e che ave ete indosssato neg gliultimi alllenamenti. Impiastricciatev vi i piedi c con crem ma Se volete alla glicerina a prima di fare alle enamenti duri o di prima d’indossare e nuove scarpe. s La stessa cre ema deve e essere utilizzata u p per le parti in sfreg gamento del vostrro corpo (addutto ori coscia,, dorsali-tricipiti, ca apezzoli, ecc). g persona almente lo o vedo come partte integra ante del rrimettersi in forma e lo consiglio com me terapiia di ricon noscimen nto del co orpo o in sostituzio one di un uscita. Lo stretching elo spesso o: per ese empio di sera davanti la TV V anche p per 2 ore:: non ha controind c dicazioni se fatto bene. b Fate uesto pun nto non m mi resta che c augurarvi un buon b viag ggio all’in nterno di voi v stessi, fra poch hi mesi vi ritroverete ad esse ere diverssi e ad ab bbandon nare l’idea a di indosssare un ssaio per la A qu com munione d di vostra ffiglia, perrché, com me dicev va chi il sa aio lo indo ossava ve eramente e, “prima fate il ne ecessario, poi il po ossibile e ben b prestto vi ritrov verete a fare f l’imp possibile”.. mo fra qua alche tem mpo in un n sentiero o in qua alche strad da di perriferia a parlare p (d durante una corsettta) dei brutti b tempi passatti, quando o il glutam mmato e i nitrati n navigavan no Ci ritroverem nterno de el nostro c corpo e dei d centin naia di ch hilogramm mi di CO2 2 che ab bbiamo fa atto a me eno di pro odurre co on il nostro o cambio o di vita, grazie g al Manuale e - destinato a div venire un all’in classsico - “Correre, diimagrire e stare m meglio, ne el corpo e nella me ente” di Davide D Donà. D Giaanluca C Cesca P.S. Prim ma o poi d dovrete smettere di d correre e perché il podism mo (soprattutto per le lungh he distanzze) non è un’attività che il nostro fisico può permetter p rsi di fare a lungo nella vita a. Occ corre arriv vare abb bastanza prima de el punto di d non rito orno (lesio one a legamenti, giunture, g ecc) e mantenere m e lo stile di d vita po odistico co ome que ello di tuttti i giorni anche a senza le am mate e rim mpiante u uscite setttimanali. C O R R E R E F O R D U M M I E S – C o r r e r e , Di m a g r i r e e s t ar e M eg l i o , n e l C or p o e n e l l a M e n t e ( A n i m a Sa n a I n C o r p o r e S a n o )