Piacenza
29 dicembre 2008
La riscoperta di una grande tradizione
musicale: Il matrimonio inaspettato.
Dopo il successo di pubblico e di critica
durante il Festival di Pentecoste di
Salisburgo, Riccardo Muti ripropone il
capolavoro di Paisiello nella graziosa
cittadina emiliana
Piacenza – Teatro Municipale
lunedì 29 dicembre 2008
Il matrimonio inaspettato di G. Paisiello
Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”
Direttore: Riccardo Muti - Regia: Andrea De Rosa
Interpreti: M. Werba, A. Nadin
N. Alaimo, M. C. Chappuis
La quota comprende:
Un pernottamento in camera doppia con
prima colazione inclusa presso il Grande
Albergo Roma****
Biglietto di prima categoria per l’opera
Assistenza telefonica 24 ore su 24
Quota individuale di partecipazione: € 217
Supplemento camera singola: € 45
IL SIPARIO MUSICALE
E’ un’iniziativa de:
Via Molino delle Armi 11 – 20123 Milano. Tel. +39 02 5834941 Fax. +39 02 58349430
[email protected] - www.ilsipariomusicale.com
Dopo il successo che ha salutato la prima edizione firmata
da Riccardo Muti del salisburghese Festival di Pentecoste
dedicato alla Scuola Musicale di Napoli e che ha
consentito al pubblico contemporaneo di riappropriarsi di
un gioiello musicale quale il cimarosiano Ritorno di don
Calandrino, questa sera, per l’inaugurazione dell’edizione
2008, la Haus Für Mozart, dove sono attesi i critici musicali
delle più importanti testate giornalistiche del mondo,
ospiterà, in coproduzione con il Ravenna Festival, la prima
rappresentazione in tempi moderni de Il Matrimonio
inaspettato di Giovanni Paisiello.
Vivissimo è l’interesse intorno al repêchage di un lavoro, di
cui s’erano perse le tracce, apparso per la prima volta a
San Pietroburgo la sera del 21 ottobre 1779 e che ebbe nel
ruolo della Marchesa di Sarzana una fuoriclasse del calibro
del soprano Caterina Bonafini.
Anche quest’opera non sfuggì alla prassi del rifacimento a
cui Paisiello fu costretto a sottostare negli anni del soggiorno
russo per soddisfare la grande richiesta di nuovi
melodrammi che l’incarico di maestro di cappella gli
imponeva. Il matrimonio inaspettato deriva infatti da un
precedente lavoro scritto negli anni giovanili quel Marchese
Tulipano, composto nel 1767 su libretto di Pietro Chairi,
andato in scena nel Teatro Valle di Roma. L’adattamento
portò il compositore tarantino a strutturare la nuova opera
in un solo atto con diciotto numeri musicali in grado così di
attenersi alle disposizioni imposte dalla zarina che non
voleva che a teatro le opere durassero più di un ora mezza.
La vicenda del Matrimonio inaspettato rispecchia situazioni
già sperimentate: Giorgino ama la contadina Vespina; ma il
padre di Giorgino, il ricco contadino e novello Marchese
Tulipano vorrebbe per lui un'altra sposa: la Contessa di
Sarzana. Una sere di intrecci portano ad una svolta
imprevista che risolverà la situazione. Il Marchese Tulipano si
concilierà con la Contessa facendole una proposta di
matrimonio.
L’opera incontrò, come suol dirsi, non solo il favore della zarina e della corte russa ma soprattutto in
patria, a Napoli, il gradimento del re Fedinando IV che, secondo quanto testimoniato dall’abate Galiani,
aveva preso l’abitudine di farsela eseguire privatamente in camera a seguito della bella
rappresentazione alla quale assistette nel Real Teatro di Portici.
Le fonti documentarie riportano inoltre la notizia di un successo tale ottenuto da quest’opera, in almeno
una dozzina di recite concomitanti in vari teatri, che gli impresari ebbero modo di guadagnare più di
quanto avessero investito. L’opera paisielliana è tra quelle composte negli anni in cui il compositore fu al
servizio dell’imperatrice Caterina II ed è tra quelle che ha subito meno stravolgimenti rispetto ad altre
scritte nel medesimo periodo mantenendo una propria linea di condotta.
L’edizione che andrà in scena questa sera ed in replica sabato 10 maggio, sarà diretta da Riccardo Muti
sul podio dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” alla quale l’Associazione Nazionale Critici Musicali ha
assegnato il Premio Abbiati quale migliore iniziativa musicale, cui si unirà il Salzburger Bachchor e sarà
messa in scena dal regista Andrea De Rosa con la collaborazione di Sergio Tramonti per la Scenografia, di
Alessandro Lai per i Costumi e di Pasquale Mari per le Luci. In palcoscenico una compagnia di canto
formata da giovani ma già affermati cantanti quali: Alessia Nadin (Vespina), Marie-Claude Chappuis
(Contessa di Sarzana), Markus Werba (Giorgino) e da Nicola Alaimo (Tulipano).
Come i musicofili più accorti sanno quella del Festival di Pentecoste è una sorta di anteprima, voluto dal
grande Herbert von Karajan di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita, del più famoso
festival di Salisburgo che ha luogo in estate fondato nel 1920 e che da tempo richiama schiere di
appassionati da tutto il mondo.
IL SIPARIO MUSICALE
E’ un’iniziativa de:
Via Molino delle Armi 11 – 20123 Milano. Tel. +39 02 5834941 Fax. +39 02 58349430
[email protected] - www.ilsipariomusicale.com
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