Odontoiatria nei paesi in via di sviluppo e nelle comunità svantaggiate Corso ASO 2011-2012Alice Felanda INDICE Introduzione Pag 3 Cosa si intende per “volontariato” Pag. 4 Cosa può contraddistinguere un “paese in via di sviluppo” Pag. 4 Cosa si intende per “soggetto svantaggiato” Pag. 5 Soggetti attuatori Pag. 8 Aree geografiche e sociali riguardate, progetti e/o realizzazioni Pag. 12 L’odontoiatria sociale in Italia Pag. 16 Conclusioni Pag. 20 2 INTRODUZIONE Ciò che non può essere fatto dallo Stato, pur nell’ambito delle competenze costituzionalmente previste, cercano di farlo le Associazioni di Volontariato e gli individui che a ciò si dedicano. Nel campo della odontoiatria si muovono ed agiscono vari soggetti, tanto in modo associativamente organizzato quanto singolarmente, con la sinergia data dalla ampia collaborazione e cooperazione tra i medesimi e/o le realtà locali riguardate. I settori di intervento principali risultano quelli dei paesi in via di sviluppo, quelli delle comunità e dei soggetti svantaggiati, nonché quelli dei settori sociali caratterizzati da una emergente e sempre più estesa povertà. Al fine di meglio inquadrare alcune tematiche dalle quali scaturiscono i campi di intervento, pare opportuna una puntualizzazione sui termini e sul significato ai medesimi riconosciuto o attribuito. La definizione permette di focalizzare i problemi da affrontare, la loro collocazione ed il contesto, e le possibili azioni da intraprendere. Una particolare attenzione viene, altresì, posta su situazioni a livello nazionale in quanto si ritiene che nel prossimo futuro potranno rinvenirsi acutizzazioni di analogie con paesi in via di sviluppo e/o condizioni di svantaggio, situazioni dalle quali si riteneva poter essere affrancati. 3 COSA SI INTENDE PER “VOLONTARIATO”. Il volontariato1 è un'attività libera e gratuita svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà,di assistenza sociale e sanitaria, di giustizia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura. Può essere rivolto a persone in difficoltà, alla tutela della natura e degli animali, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale. Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato. Per questo motivo il volontariato si inserisce nel "terzo settore" insieme ad altre organizzazioni che non rispondono alle logiche del profitto o del diritto pubblico. Il volontariato può essere prestato individualmente in modo più o meno episodico, o all'interno di una organizzazione strutturata che può garantire la formazione dei volontari, il loro coordinamento e la continuità dei servizi. COSA PUÒ SVILUPPO”. CONTRADDISTINGUERE UN “PAESE IN VIA DI Un paese in via di sviluppo (developing country)2 presenta un tenore di vita basso, ha una scarsa e ristretta base industriale, un livello del reddito basso, una povertà diffusa, poca accumulazione di capitale e anche un basso indice sviluppo umano (HDI). La definizione di paese in via di sviluppo (PVS) ha oggi superato quella di terzo mondo, che era stata coniata ai tempi della guerra fredda o anche quella di paese sottosviluppato 1 2 http://it.wikipedia.org/wiki/Volontariato http://www2.dse.unibo.it/ardeni/ES/Paesi-in-via-di-sviluppo.htm 4 COSA SI INTENDE PER “SOGGETTO SVANTAGGIATO” In base al Regolamento CE 2204/2002 art.2 lett.f (L. 381/91 e D.Lgs. 276/03), è definito lavoratore svantaggiato qualsiasi persona appartenente ad una categoria che abbia difficoltà ad entrare, senza assistenza, nel mercato del lavoro, come ad esempio: lavoratore migrante che si sposti nella Comunità o ne divenga residente per assumervi un lavoro; disoccupato di lungo periodo, ossia una persona senza lavoro per 12 dei 16 mesi precedenti, o per 6 degli 8 mesi precedenti nel caso di persone con meno di 25 anni; invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti; i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare; le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno; Per quanto riguarda la povertà, la Caritas Europa nel Rapporto sulla la definisce “come un fenomeno multidimensionale e povertà3 multifattoriale, che condiziona profondamente l’identità e le capacità dell’individuo a tutti i livelli della società; colpisce i malati, i minori, gli anziani, le famiglie e i migranti, soggetti particolarmente a rischio di emarginazione” In Italia, il rapporto 2011 della Caritas-Fondazione Zancan evidenzia che se nel 2009 le persone indigenti toccavano quota 7 milioni e 810mila unità, dodici mesi dopo sono salite a 8 milioni e 272mila, il 13,8% dell'intera popolazione italiana. 3 Caritas Europa: Report on Poverty in Europe, Bruxelles, 2001 e Caritas Europa: Poverty has faces in Europe, secondo rapporto sulla povertà in Europa. 5 Tratto dal rapporto, si apprende che «Alle persone che vivono in condizioni di povertà - lamentano i promotori dello studio - si pensa solo in termini di insufficienti risorse economiche, ignorando che esiste tutta una serie di altre privazioni che peggiorano lo stato di precarietà e ne impediscono il superamento. Il diritto alla casa, al lavoro, alla famiglia, all'alimentazione, alla salute, all'educazione, alla giustizia sono i primi a essere messi in discussione e negati». Nel corso degli ultimi 4-5 anni sono fortemente aumentate le situazioni di povertà materiale. Le donne e i giovani pagano il prezzo più alto. In quattro anni, dal 2007 al 2010, sono aumentate dell'80,8% le richieste di aiuto economico rivolte ai Centri di Ascolto delle Caritas Diocesane. Sono anche aumentate del 19,8% le persone che si rivolgono ai Centri di ascolto Caritas, con un incremento degli italiani del 42,5 per cento. Il 70 per cento delle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto sono stranieri. I "nuovi poveri": ossia gli italiani che, pur risiedendo in una casa e possedendo un lavoro, sono aumentati del 13,8 per cento in quattro anni e del 74 per cento nel Mezzogiorno. Il 20 per cento ha meno di 35 anni. In soli cinque anni, dal 2005 al 2010, il numero di giovani è aumentato del 59,6 per cento. Tra questi il 76,1 per cento non studia e non lavora, percentuale che nel 2005 era del 70 per cento. Secondo lo studio, poi, i soldi pubblici spesi per contrastare la povertà «sono spesi male e danno scarsi risultati». Le attuali politiche contro la povertà «non sono riuscite a incidere sul fenomeno4. Serve un netto cambiamento di rotta». In particolare, va incrementato il rendimento della spesa sociale e recuperati i crediti di solidarietà, basati sull'erogazione di finanziamenti a favore di persone che si impegnano effettivamente in progetti di sviluppo locale, 4 Sabina Siniscalchi Fondazione Culturale Responsabilità Etica 6 destinandoli a occupazione di welfare a servizio dei poveri. Il rapporto suggerisce che un modo per aumentare il rendimento della spesa sociale è la «professionalizzazione dell'aiuto». I poveri sono davvero troppi in un paese in cui le risorse economiche sono saldamente concentrate nelle mani di pochi. L’Italia, assieme all’Inghilterra ed all’Estonia, è tra i paesi europei con più forte ineguaglianza, sia nei redditi che nelle retribuzioni. Le richieste di aiuto superano, purtroppo, le risorse disponibili; appare inoltre difficile redigere una informativa completa sulle possibilità di aiuto cui le famiglie ed i soggetti in difficoltà potrebbero attingere. Istituzioni pubbliche locali e nazionali a volte marciano in parallelo con le organizzazioni di volontariato, ma con obiettivi e funzioni diversi Ed infine, ma non ultima, la selva di vincoli burocratici ed amministrativi che rallentano l'ente pubblico ad attuare risposte veloci e adeguate, in situazioni di crisi ed emergenza socio-assistenziale. Forse bisognerebbe cominciare a ragionare non solo di povertà, ma di ingiustizia. 7 SOGGETTI ATTUATORI Con questo termine, molto tecnico, si vuol fare riferimento in modo estensivo alle organizzazioni presenti sul territorio nazionale, includendo anche singoli operatori, che indirizzano le proprie risorse ed energie nel campo del volontariato odontoiatrico. Queste realtà, frutto di una presa di coscienza su temi spinosi e spesso irrisolti, e di un impegno sociale verso altri meno fortunati e/o più bisognosi, sono molte e variamente connotate, e non risulterebbe esistere un elenco ragionato che riepiloghi tutti i soggetti attuatori e le attività poste in essere. Tra queste realtà, che vengono ad assumere la veste di ONLUS, ovvero di organizzazioni non lucrative di utilità sociale, si possono annoverare: Fondazione A.N.D.I. La Fondazione ANDI Onlus nasce dalla volontà dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani, l'associazione odontoiatrica maggiormente rappresentativa in Italia e in Europa. Scopi della Fondazione sono quelli di perseguire obiettivi di solidarietà, assistendo persone in condizioni di disagio fisico, economico e sociale, con particolare attenzione ai bisogni odontoiatrici e della salute in generale. Essa finanzia la ricerca scientifica, gli studi per nuove metodologie diagnostico-terapeutiche e l’erogazione di premi e borse di studio. Promuove, altresì, la cultura della prevenzione, grazie ad una capillare opera di informazione e divulgazione non limitata al mondo professionale medico e odontoiatrico, ma rivolta anche a tutti i settori della società civile. 8 Associazione ARKE’ L’Associazione ARKÈ nasce nel 2000 circa quando nel Tigullio alcuni giovani in forma libera si offrono come educatori volontari negli Istituti Protetti. La sua missione principale diventa, dunque, quella di aiutare i Minori che versano in gravi condizioni di disagio sociale ed economico, inseriti in strutture protette o in famiglie che vivono in situazione di profondo degrado. Rispondendo a questo bisogno, nasce “Un Dentista per Amico”, progetto di assistenza socio-sanitaria gratuita per minori in campo odontoiatrico. La cura è rivolta esclusivamente verso bambini di famiglie in condizioni economiche disagiate segnalati dai servizi sociali. Essa opera soprattutto in Liguria, ma si sta pian piano espandendo, integrandosi (come visto per altre iniziative nel mondo) con la rete di dentisti Smile Mission in tutta Italia. Cooperazione Odontoiatrica Internazionale C.O.I. Le iniziative sono volte a promuovere la Salute Orale e Generale delle comunità sfavorite del Nord e del Sud del mondo” nonché a sviluppare la cooperazione internazionale in Paesi a basso reddito, in odontoiatria sociale e formazione In Italia le iniziative sono volte a promuovere la salute orale di base negli strati sociali a basso reddito e nelle fasce più deboli della popolazione. Queste sono le iniziative del COI, il quale lavora in rete con altre organizzazioni odontoiatriche, opera insieme alla Caritas di Roma ed al Centro di Collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di Milano, dando altresì vita al Gruppo italiano per l’Accesso alle Cure Odontoiatriche (GIACO), fondato per rispondere al bisogno di salute orale delle comunità svantaggiate del nostro Paese e per promuovere 9 l’accesso alle cure odontoiatriche di fasce sempre più ampie della popolazione Nell’ambito della formazione, poi, il COI crea in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, il Master universitario di I livello in “Sviluppo della salute del cavo orale nelle comunità svantaggiate e nei Paesi in via di sviluppo”. Il master, unico nel suo genere in Italia, prepara gli operatori ad inserirsi in attività lavorative o di volontariato nel campo della solidarietà e della cooperazione internazionale Oltre al Master, periodicamente rinnovato, fotografiche ( a Torino: “I Colori del sorriso”). organizza mostre Dà inoltre vita al Progetto “Azioni di tutela della salute della popolazione scolastica del comune di Gourcy, nord ovest del Burkina Faso, attraverso la prevenzione, l’accesso all’acqua potabile, la costruzione di una scuola e la promozione del ruolo delle donne” Associazione Protesi Dentaria Gratuita Nel 1987 alcuni odontoiatri e odontotecnici fondarono l'Associazione di Volontariato "Protesi Dentaria Gratuita" per aiutare, con il supporto operativo del Comune di Torino, gli ospiti del dormitorio pubblico di via Marsigli 12 che avevano problemi di tipo odontoiatrico. Scopi dell’Associazione risultano “il perseguire l'interesse generale della collettività attraverso la cura e l'assistenza di persone svantaggiate, senza alcuna discriminazione di nazionalità e di razza”. E le attività riguardano l’erogazione gratuita di prestazioni odontoiatriche di tipo protesico a favore di persone in condizioni economiche disagiate con gravi problemi odontoprotesici, che vengono segnalate all'Associazione dai Servizi Sociali ai quali spetta la certificazione dello stato di indigenza. 10 Associazione per la Solidarietà Medica ed Odontoiatrica - ASMO Essa è un’Organizzazione che opera interventi umanitari in Italia, Albania, Bosnia, Kosovo, Sudamerica (Brasile, Cuba, Perù, Uruguay), Africa (Capo Verde, Guinea Bissau, Eritrea, Etiopia, Togo), Asia (Afghanistan). Nel 1994 il gruppo dei fondatori iniziò ad operare nell’ex Jugoslavia. E l’Associazione si è ufficialmente costituita nel 1996. E’ composta soprattutto da odontoiatri, odontotecnici e medici, acquisendo nel tempo molte altre figure professionali come personale paramedico, assistenti, tecnici ed artigiani. Scopo dell’Associazione è quello di coordinare medici, odontoiatri, operatori del settore e chiunque sia interessato all’attività di assistenza medica ed odontoiatrica, alla prevenzione ed educazione sanitaria e attività a queste connesse. Altre ancora, e certo non ultime, operano, esse pure tanto a livello nazionale quanto internazionale, e tra esse si possono citare: -Associazione SMILE MISSION Solidarietà Odontoiatrica Internazionale -Associazione ‘Solidarietà Medico Odontoiatrica nel Mondo –SMOM -Solidarietà Odontoiatrica nel Mondo SOM -Associazione Carovana del Sorriso -Progetto Missioni -Odontoiatri cattolici italiani O.C.I. 11 AREE GEOGRAFICHE E SOCIALI RIGUARDATE, PROGETTI E/O REALIZZAZIONI. Come detto, le iniziative, i progetti di intervento, gli aiuti sono rivolti a moltissime realtà nel mondo, e tra queste si possono citare quelle nei paesi che seguono: Burkina Faso A Sabou, presso l’Ospedale Francescano la realizzazione di un presidio Odontoiatrico, in memoria di Carla D’Amico, per migliorare la qualità della vita e la salute orale nelle comunità rurali, realizzando anche un centro di assistenza e formazione continua ( a cura dei Padri e le sorelle dell’ordine minore dei Francescani di Sabou, dr Giordano Bordini dell’associazione ‘Solidarietà Medico Odontoiatrica nel Mondo (SMOM)’ ONLUS) Ghana A SogaKofe presso il Centro specialistico con Clinica Oculistica e Dental Clinic. Interventi formativi per promuovere la prevenzione e l’igiene orale, con distribuzione ai pazienti di un libretto per l’istruzione dell’igiene orale e formazione di addetti, odontotecnici, assistenti dentali e addetti alla prevenzione orale operanti sul territorio. (a cura di Padre Riccardo insieme a Gruppo di odontotecnici e odontoiatri) Per “Patrick - Progetto Africa” Poter permettere ad un ragazzo ghaniano di 17 anni, di nome Patrick Wurwui, di venire in Italia per essere curato, presso l’Istituto clinico Humanitas, .da una grossa tumefazione dorsale delle dimensioni di una zucca. (a cura di ANDI) Kenya A Nanyuki, località e missione nel centro del Kenya, la realizzazione di un ambulatorio dentistico. (a cura di un gruppo di volontari del Bassanese in collaborazione col Gruppo “Dario Bonamigo” Onlus Missione di volontariato in Kenya degli studenti di Odontoiatria dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca. Un mese in Africa, 1383 12 persone visitate e 473 prestazioni eseguite. (a cura dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca) Presso Ospedale North Kinangop e Mission Nyahururu Formare professionalmente persone del luogo, gia' presenti nelle strutture, in modo da dare loro la possibilita' di conoscere una professione quasi sconosciuta ( a cura di un Gruppo di odontotecnici e odontoiatri) Maralal (Samburu District) sviluppo ed attuazione del Protocollo Progetto Maralal, i cui obiettivi sono: -Strutturare un centro odontoiatrico efficiente, Promuovere la salute dentale della comunità, Formare personale locale qualificato, Ridurre la prevalenza della patologia odontoiatrica (a cura dei Missionari della Consolata dell’IMC di Torino con l’intervento del dr. Massimo Fugazza dell’associazione ‘Solidarietà Medico Odontoiatrica nel Mondo (SMOM)’ ONLUS) Nepal Presso l'Himalayan Healing Centre Clinic il progetto “Dentisti all’Healing Centre” il quale prevede la gestione dell’ambultario odontoiatrico per contrastare, tanto sotto il profilo della prevenzione quanto della cura, la diffusione della carie dovuta all’incremento del consumo di zucchero comportato dalle migliori condizioni economiche. Ed anche Insegnare ai bambini le elementari manovre di igiene orale (a cura di Cristina Pinnavaia, ed altri volontari tra cui Andrea Guazzoni, Pierangelo Bertelli ) Tibet Progetto Ladakh–Piccolo Tibet: Esso prevede in prima battuta il migliorare l’igiene dentale e prevenire le patologie più gravi, attivando dei corsi teorico-pratici, fornendo agli operatori locali un kit medico, col quale, una volta raggiunti gli abitanti delle località più remote della regione, potranno effettuare le necessarie terapie odontoiatriche. La seconda fase prevede l’allestimento di due ambulatori odontoiatrici, con personale sanitario locale, nelle zone non raggiunte dall’assistenza sanitaria. (a cura di ANDI in collaborazione con l’associazione “Casa del Tibet”) 13 Altri interventi sono poi effettuati anche in paesi a noi vicini quali ad es. Albania, Bosnia, Brasile, Capo Verde, Cuba, Congo, Etiopia, Georgia, Guatemala, Guinea-Bissau, India, Madagascar, Messico, Perù, Repubblica Centrafricana, Romania, Rwanda, Saharawi, Tanzania, Uganda, Uruguay, Vietnam. Controlli dentistici, pulizia regolare dei denti, uso del filo dentale, sono per noi (o dovrebbero essere…) pratica comune, ma in tali paesi è tutta da scoprire, anche perché le condizioni igienico ambientali e socioeconomiche sono molto precarie (acqua spesso carente e di bassa qualità, energia elettrica sovente assente, povertà estrema e bisogni per le necessità primarie che superano quelli dell’igiene, etc.). Inoltre, il substrato culturale e religioso presente in talune popolazioni spesso ostacola la pratica dell’igiene orale o della cura, anche estrattiva, in quanto ritenuta lesiva della propria integrità fisica e/o della permanenza dell’anima all’interno del corpo. Se queste sono le iniziative portate avanti nel mondo, anche in Italia però si avvertono profondi mutamenti nel cosiddetto “welfare” che richiedono attenzione ed intervento. Diminuzione dei finanziamenti per enti statali e dei trasferimenti agli enti comunali portano a tagli particolarmente nei settori della sanità, in quelli socio-assistenziali, ed in quello vasto e complesso della prevenzione, con il risultato della riduzione dei servizi erogati e/o del peggioramento della qualità di quelli assicurati a livelli minimali, posto che i LEA, ovvero Livelli Minimi Assistenziali, non siano stati ancora definiti univocamente. Ed a livello nazionale, le realtà sociali ed economiche sono molto differenziate sia sotto gli aspetti organizzativi che qualitativi e di efficienza, nonché di efficacia. 14 In tutto ciò, spicca il Volontariato come una delle poche iniziative volte a contrastare gli effetti del progressivo impoverimento di strati sempre più ampi di popolazione. 15 L’ODONTOIATRIA SOCIALE IN ITALIA5 ”In Italia, dal 1999 al 2002, circa 1 milione e 600 mila persone hanno smesso di andare dal dentista. La percentuale della popolazione italiana che va almeno una volta l’anno dal dentista è scesa dal 34 al 31 per cento, uno dei più bassi tassi dell’Europa occidentale. L’assistenza odontoiatrica in Italia è prevalentemente fondata sull’assistenza privata. Un modello che negli anni, pur avendo migliorato la salute orale di una buona parte della popolazione, limita gli accessi alle fasce sociali più deboli e non favorisce una cultura della prevenzione. L’odontoiatria Pubblica in Italia non serve la maggioranza della popolazione: 1. Questo è dovuto sia alla mancanza di strumenti appropriati per la razionalizzazione dei servizi a livello territoriale, sia alla scarsità delle risorse allocate per l’odontoiatria. 2. Un’indagine del Censis nel 2003 ha stabilito che il 70,5% degli italiani non si è mai rivolto a un servizio di odontoiatria pubblica. 3. “L’elevato costo è la prima barriera per l’accesso alle cure orali, insormontabile per molti cittadini”, che diventano coscienti del bisogno delle cure “soprattutto nel momento dell’emergenza, dopo essersi trascurati a causa dei costi elevati. Essi ignorano, per lo più, la possibilità di prevenire la patologie orali e i possibili trattamenti minimi”. Tra le iniziative avviate in Italia di cui si ha conoscenza, si possono citare quelle: -a cura di Smile Mission L’Associazione si è posta l’interrogativo del perché intervenire anche in Italia 6 5 L'odontoiatria per la promozione dell'uomo. Intervista a Laura Bruno Ugolini Presidente dell’Associazione di Volontariato “Solidarietà Vincenziana” di Nicoletta Alborino 6 dott. Sergio Formentelli, responsabile della Sede di Cuneo 16 “Non solo per gli extracomunitari, con o senza permesso di soggiorno, non solo per i "barboni". In Italia si sta affacciando una nuova povertà, fatta da chi non arriva alla fine del mese; una povertà "invisibile". Potrebbe essere una persona disoccupata, una che ha perso il lavoro a 50 anni dopo una vita in fabbrica, che non ha la capacità di "riconvertirsi"; oppure una persona che magari lavora, ma è separato e deve mantenere una moglie e dei figli e il loro appartamento; ecco che quei 1400 euro al mese di stipendio diventano totalmente insufficienti se abita in una città. Ma il volontariato può fare qualcosa in più: può studiare delle procedure a bassa tecnologia e basso costo, e farne partecipe la comunità scientifica, con una ricaduta culturale applicabile nella professione di ogni giorno. Può inoltre dedicare una piccola parte del suo tempo nel suo studio per curare persone, bambini, segnalati dai servizi sociali”. Per questo Smile Mission ha intrecciato il suo cammino con l'associazione Arkè onlus dando vita a varie iniziative in Italia, tra le quali: Ancona: Consulenza organizzativa costruzione e allestimento di un Ambulatorio Odontoiatrico Sociale Caritas. Cuneo: Istituzione di una Borsa di studio per Diana. Lecce: Intervento di assistenza odontoiatrica d'urgenza presso il Centro di Prima Accoglienza "L'Orizzonte" ed Intervento di assistenza odontoiatrica d'urgenza presso il Centro di Prima Accoglienza "S. Foca". (centro di vacanza per bambini in stato di affidamento e in stato di difficoltà economica e sociale.) Torino: Studio di metodiche protesiche a bassa tecnologia e basso costo anche su supporto implantare, presso il Centro dell'Associazione Protesi Gratuita. - a cura della Fondazione ANDI, con lo sviluppo del progetto "Adotta un Sorriso". Lanciato dai forum di odontoiatria, consiste nella adozione, da parte di un dentista con studio privato, del "sorriso" di un bambino in condizioni di disagio economico, con l’obiettivo di una crescita armonica dell'apparato dentale e osseo facciale. 17 Il progetto prevede che il bambino venga "adottato" fino all'età di 14 anni. Non tutte le specialità sono offerte, soprattutto quelle che richiedono intervento di un laboratorio, come ortodonzia e protesi. In relazione a ciò, a Teramo (prima Provincia in Italia) è stato firmato presso la sede della Provincia il protocollo d’intesa tra l’assessorato provinciale alle Politiche sociali, professionisti locali e la Fondazione Andi Onlus assieme alla sezione provinciale Andi-Teramo, per l’attuazione del progetto pilota “Adotta un sorriso”, che garantirà cure odontoiatriche gratuite ai minori ospiti delle case famiglia o in affido. Ed ancora: -A Torino, Il Comune paga il dentista a chi ha un reddito basso. Torino sara' la prima citta' d’Italia che, aderendo a una proposta del Ministero del Welfare insieme con l’Associazione nazionale dentisti italiani e l’Oci (Odontoiatri cattolici italiani), offrirà i servizi odontoiatrici a costo zero, o a prezzi calmierati, a cittadini a basso reddito e alle donne in gravidanza. E la collaborazione sarà anche finalizzata ad attività di promozione della salute e prevenzione presso le scuole comunali elementari e i centri residenziali e semiresidenziali per minori e disabili gestiti dal Comune di Torino". Nei Comuni di Genova e del Tigullio in Liguria la Associazione Arkè promuove poi il progetto: “A Scuola di Salute Orale”. Destinatari del progetto sono tutti i Minori italiani e stranieri frequentanti le cinque classi della Scuola Elementare o inseriti in Istituti protetti. Gli obiettivi sono quelli di fornire una lezione guida di igiene e di insegnare l’importanza della prevenzione, al fine di migliorare presso le famiglie utenti e gli Istituti protetti, la sensibilità verso la profilassi e le cure dentistiche. Le Lezioni vengono tenute con l'ausilio di supporti audiovisivi adatti all'età dei bambini. 18 In varie città italiane ANDI promuove, sempre in ambito di odontoiatria sociale, il progetto “Oral Cancer Day” atto a diffondere la cultura della prevenzione e in particolare della diagnosi precoce, attraverso una campagna di sensibilizzazione nel mese di maggio di ogni anno, con visite gratuite Ed infine, sempre a cura di ANDI, nell’ambito di progetti di odontoiatria sociale, trova attuazione negli istituti Penitenziari il “Progetto Salute orale negli Istituti Penitenziari”7 Sono state, infatti, riscontrate gravi carenze nell’igiene orale di base insieme ad un altissimo rischio di trasmissione di virus e batteri. Le attività previste dal progetto sono, pertanto, volte tanto alla formazione del personale di custodia e dei funzionari dell’Amministrazione penitenziaria sulla cultura della solidarietà e della prevenzione delle malattie dentali, quanto alla sensibilizzazione dei detenuti verso corrette pratiche di igiene orale. Il tutto tramite incontri formativi periodici e la distribuzione di materiale informativo, insieme ad un kit di spazzolino e dentifricio. Il progetto, partito dalla Regione Sicilia, si sta espandendo anche in quelle del Piemonte e del Lazio. 7 Dentisti per il sociale sul sito http://www.fondazioneandi.org/news/dentisti-per-ilsociale/ 19 CONCLUSIONI Quelle appena sintetizzate sono solo alcune delle iniziative dei vari programmi di intervento, ma occorre osservare che è sotto il profilo delle prevenzione che le azioni trovano un importante punto di confluenza. Se “prevenire” è meglio che “curare”, è proprio in questo campo che devesi agire e/o continuare ad impegnare sforzi, risorse energie e persone. Fattori locali e carenze di ogni genere devono essere affrontati e superati. La lontananza dell’ambulatorio rispetto a chi ha bisogno, ad esempio, è un grave problema: spesso si opera in zone a bassa densità abitativa e alta dispersione. Ed allora assume estrema importanza informare sui rischi di una mancata igiene orale, ed educare a ciò comporta anche formare localmente persone che possano poi veicolare e propagare al meglio le iniziative di prevenzione, specie quelle dedicate alla informazione alle madri in particolare ed ai bambini. In ciò rientra, altresì, l’attuazione di azioni di prevenzione “strutturale” quali ad esempio l’introduzione della profilassi di fluorazione di acque o altri veicoli alimentari. Il fluoro, è una sostanza in grado di aumentare la resistenza dei denti all’attacco della carie; incorporandosi nello smalto e rinforzandone la struttura, inibisce la trasformazione degli zuccheri in acidi, riduce la solubilità dello smalto e ne facilita la rimineralizzazione. Altri obiettivi cui mirare? Utilizzare tecnologie a bassissimo impatto, in quanto la cura ed i trattamenti richiedono oltre che attrezzature costose anche energia elettrica per il loro funzionamento; in ciò trova particolare evidenza la tecnica c.d. ART. 20 Essa consiste in un trattamento restaurativo atraumatico per promuovere la terapia conservativa delle lesioni cariose proprio in situazioni di mancanza di elettricità e di acqua corrente. L’accesso ai tessuti cariati (eminentemente quelli di piccole o medie dimensioni che siano accessibili agli strumenti manuali) e la loro rimozione avviene tramite strumenti manuali, mentre l’otturazione si avvale di cementi vetro-ionomerici (GIC- Glass Inonomer Cements) autopolimerizzanti, i quali possono essere miscelati ovunque. Inoltre, l’impiego di sola strumentazione manuale, ridotta all’essenziale, ne fa una procedura abbastanza semplice per poter essere appresa da personale non dentale. Tutto ciò, non solo elaborando progetti a tavolino, ma soprattutto riprendendo quanto alcuni volontari hanno registrato sul campo: “In ambito odontoiatrico, il problema che sta emergendo prepotentemente in Nepal, come per altro in tutti i paesi del Terzo Mondo che vengono in contatto con la civiltà occidentale, è quello della crescente diffusione delle carie tra i bambini. Il consumo di zucchero, un tempo bene di lusso, comporta inevitabilmente l’aumento tra la popolazione infantile e giovanile della patologia cariosa che necessita di un intervento preventivo prima che terapeutico. L'anno scorso ci siamo recati alla scuola presente all'interno dell'area della clinica per insegnare ai bambini le elementari manovre di igiene orale: queste semplici istruzioni andrebbero però ripetute continuamente e a questo fine la soluzione ideale sarebbe educare in primo luogo genitori e insegnanti”. Ed in campo alimentare “L’alimentazione, inadeguata per l’apporto proteico e vitaminico, unita alla scarsità di igiene provoca malattie per cui il 90% di denti estratti non sono interessati da carie, ma nascondono infezioni ossee e gengivali” E sotto il profilo tecnologico “il volontariato può fare qualcosa in più: può studiare delle procedure a bassa tecnologia e basso costo, e farne 21 partecipe la comunità scientifica, con una ricaduta culturale applicabile nella professione di ogni giorno”. Perchè, come altri hanno già osservato, la salute è un tutto, un insieme di cui quella orale è parte, importantissima tanto per la persona e il suo sviluppo armonico quanto per la sua qualità di vita. 22