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a cura di P. Roberto Maria Coggi O.P.
La “Catechesi sulla Vergine” del Card. Charles Journet
Charles Journet, teologo svizzero elevato alla porpora cardinalizia dal papa Paolo VI,
va annoverato fra i più grandi teologi del nostro secolo. Appassionato studioso della
Chiesa ci ha lasciato un’opera monumentale dal titolo “L’Eglise du Verbe Incarné” (La
Chiesa del Verbo Incarnato), che Paolo VI teneva sul suo tavolo di studio durante i
lavori del Concilio. Il Card. Journet era legato da stretta amicizia sia con Paolo VI, che
conosceva personalmente da molto tempo prima che divenisse Papa, e con il grande
filosofo cattolico Jacques Maritain.
Egli si è occupato soprattutto dell’ecclesiologia, cioè della teologia riguardante la
Chiesa, come abbiamo detto, ma ha anche approfondito il mistero della Vergine
Maria. Frutto di questi suoi studi è il prezioso libretto “Catechesi sulla Vergine”, edito
dalla Libreria Editrice Fiorentina, purtroppo oggi non più reperibile in commercio. Noi
ci ripromettiamo di presentarlo a puntate suddiviso secondo i temi, facendoli precedere da una breve introduzione e, seguire da un breve commento.
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Parte prima (inizio)
Maxria, Madre di Dio
Introduzione
La maternità divina di Maria, cioè il fatto che Ella può e deve essere detta veramente Madre
di Dio costituisce il suo privilegio fondamentale e la sorgente di tutta la sua grandezza. Ma che senso
ha dire che una donna, cioè una creatura umana, è madre del suo creatore? Si può dire che la
Vergine Maria ha generato Dio?
Qui bisogna stare molto attenti e ricordare che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo, cioè
che in lui c’è la vera natura divina e la vera natura umana. Più precisamente: la persona divina del
Verbo, cioè la seconda persona della Santissima Trinità, che possiede da tutta l’eternità la natura
divina, e ad un certo momento viene ad assumere anche una natura umana. In Lui quindi c’è una
sola persona, la persona divina del Verbo, e due nature: quella divina e quella umana.
Ora, la natura umana è stata data al Verbo dalla Vergine Maria: in questo senso Ella
diventa madre del Verbo. Non nel senso che abbia dato origine alla divinità, che abbia generato la
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divinità, ma nel senso che ha dato al Verbo una natura umana, cioè ha generato il Verbo secondo la
natura umana. Infatti quel bambino che nasce da Lei è suo figlio: Ella lo ha generato. Ma quel bambino è il Verbo. Quindi la Madonna Santissima ha generato il Verbo.
Il Verbo esisteva come Dio da tutta l’eternità, ma ha cominciato ad esistere anche come
uomo nel momento dell’Incarnazione.
Sentiamo adesso come il card. Charles Journet esprime questo mistero:
L’amore di Dio principio della maternità divina
01 - Qual è la creatura più amata da Dio?
- La creatura più amata da Dio è la Vergine Maria.
02 - Come Dio ce l’ha dimostrato?
- Scegliendola per essere la madre del Bambino Gesù. Da Maria, ci dice il Vangelo, “è
nato Gesù, che si chiama Cristo” (Matteo, 1,16).
03 - Dio doveva amare molto la Santa Vergine, per domandarle di essere la madre
del Bambino Gesù?
- Sì, è la missione più santa che Dio poteva dare ad una creatura. Dio ha dunque
amato la Santa Vergine più di tutti gli angeli e di tutti i santi.
Maria, vera Madre di Dio.
04 - La Santa Vergine può essere chiamata Madre di Dio?
- Sì, perché ella è Madre di Gesù, che è Dio. Vedendola, Elisabetta esclamò: “Perché la
Madre del mio Signore viene da me?” (Luca, 1,43)
05 - Perché si è cominciato a chiamare Maria: Madre di Dio?
- Per rispondere a quelli che dicevano: “Gesù non è Dio! e perciò Maria, Madre di
Gesù, non è Madre di Dio!”.
06 - Quando si è cominciato?
- Si è cominciato in oriente, già nel secolo III. Al IV secolo, san Gregorio di Nazianzo
scrisse: “Se qualcuno non crede che la Santa (Vergine) Maria è Madre di Dio, egli è
separato dalla Divinità!”.
07 - Quale vita la Santa Vergine ha dato a Gesù?
- Ella non gli ha dato la vita divina, che egli possedeva da sempre nel cielo. Ella gli ha
dato la vita umana, che egli veniva a cercare sulla terra.
Commento:
Il testo del card. Journet, come si vede, è molto semplice, ma unisce la profondità alla devozione. E’ questa una caratteristica di tutti i grandi teologi, i quali prima di essere degli studiosi erano
anche degli uomini di preghiera. E tale era in modo tutto particolare il card. Journet, il quale - soprattutto di notte - passava delle ore in cappella prostrato a terra in adorazione del Santissimo Sacramento.
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Notiamo il fatto che la Beata Vergine Maria è la creatura più amata da Dio. Pensiamo: più
degli angeli, anche più dei più sublimi fra i Serafini. Infatti la dignità di Madre di Dio innalza in un
certo senso la Beata Vergine al livello divino. La maternità divina è un mistero di insondabile profondità, che anche gli angeli venerano ed adorano.
Notiamo ancora che anche nella Bibbia la Vergine Santa è detta Madre di Dio. Non esplicitamente, ma in termini equivalenti. Infatti quando S. Elisabetta dice che Maria è “la Madre del suo
Signore”, intende il termine “Signore” come equivalente di “Dio”. Quindi è come se dicesse: “A che
debbo che la Madre del mio Dio venga a me?”.
E non dobbiamo meravigliarci se il titolo di Madre di Dio fu dato in modo esplicito alla
Vergine Maria solo nel III° secolo (cioè dopo l’anno 200). Infatti a quei tempi dominava il paganesimo, e gli dèi in cui il popolo credeva avevano spesso un padre ed una madre. Dire quindi che Maria
era Madre di Dio poteva far pensare che Gesù fosse uno dei tanti dèi venerati al tempo dei romani.
Per scongiurare questo rischio si evitò all’inizio di chiamare Maria “Madre di Dio”, e si cominciò a
farlo solo quando il popolo cristiano aveva ben capito che Gesù era Dio in un senso totalmente
diverso dagli dèi pagani: egli era il Verbo eterno, “nato dal Padre prima di tutti i secoli, Dio da Dio,
luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre” (Credo
della Messa).
Per concludere facciamo notare che il titolo di “Madre di Dio” riassume ed esprime la
profonda verità del mistero dell’Incarnazione. Infatti questo mistero consiste nel fatto che Gesù è vero
Dio e vero uomo. Dicendo che la Madonna Santissima è madre di Dio noi sottolineiamo il fatto che
Gesù è vero Dio. Dicendo però d’altra parte che Maria è Madre di Dio noi sottolineiamo il fatto che
Gesù è anche vero uomo. Infatti solo se Gesù è veramente uomo Maria può essere veramente madre.
Teniamo dunque cara questa splendida formula “Madre di Dio”, che riassume la nostra
fede nel mistero dell’Incarnazione. E quando recitiamo l’Ave Maria pensiamo alle parole che pronunciamo. Venerando Maria con questo titolo noi ci professiamo veramente “cristiani”, cioè credenti
nella divinità di Gesù Cristo, nostro unico Signore e Salvatore.
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Maria, Madre di Dio