Anno 19 n. 1 (gennaio 2009) Tribunale TV n. 750 11/04/89 editore C.I.A. Treviso - Direttore Resp. Damiano Rech - Tariffa R.O.C. (ex tab.B): Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB TV - Abbonamento annuo 6 euro - Stampa Sileagrafiche Silea (TV) IL FUTURO VITIVINICOLO DI TREVISO NON PUO ESSERE SOLO IL PROSECCO La discussione, durata 2 anni, che ha portato alla conclusione della prima fase (tutta trevigiana) per la tutela internazionale del prosecco ed i risultati economici garantiti in questi anni ai produttori, stanno spingendo moltissime imprese ad investire su questa varietà duva. Ciò accade a Treviso ma, aimè, in tutte le provincie nelle quali la coltivazione è autorizzata. In tal senso molte aspettative ci sono anche in Friuli dove, forse, i soggetti interessati non hanno ben capito lo sforzo fatto da Treviso. Ma gli interessi sono fortissimi anche a Padova e Vicenza, pensate che alcuni vitivinicoltori del Soave e della Valpolicella, esaurita larea vocata, stanno investendo nei terreni della Bassa Padovana per mettere giù Prosecco. Infine, Venezia, a proposito della quale è giusto dire che, al di là dellimportanza della difesa del vitigno rispetto alla concorrenza straniera, magari del Brasile o dellArgentina, e del fatto che Venezia può rappresentare un plusvalore a livello internazionale in termini di evocazione sensoriale per i consumatori, va però precisato che la filiera trevigiana è stata ingannata, almeno per i soggetti in buona fede. Prima di firmare la bozza di disciplinare della DOC ci era stato detto che Venezia sarebbe rimasta fuori, cosa che poi non è avvenuta. La questione è delicata e sottile e perciò la affronteremo in consiglio provinciale; al di là di questo, una riflessione sul futuro della viticoltura trevigiana, a mio modo di vedere, va fatta; e non in maniera superficiale! I vigneti stanno subendo una grossa trasformazione e, assieme ai nuovi impianti di Prosecco, stanno per essere sostituti molti impianti che, bene o male, hanno fatto la storia dei vini del Piave. Ora, se è giusto come è giusto, che ogni viticoltore pensi prima di tutto al reddito della propria azienda è altrettanto giusto porsi la domanda se il solo prosecco possa rappresentare la soluzione a tutti i mali. Francamente penso di no! I mercati hanno le loro dinamiche, a volte incomprensibili e, anche se possiamo affermare che il prosecco sarà sempre più fondamentale per reggere leconomia agricola della nostra provincia, non si può sperare che vada sempre tutto bene. Se qualcosa non dovesse funzionare a livello di mercato si rischia di non avere un materasso sul quale cadere. Per questo motivo ritengo necessario e non derogabile pensare a politiche di sviluppo, tutela e valorizzazione anche per gli altri vini, in primis per i nostri rossi che da anni sono in profonda crisi. Uniniziativa di questo genere diventa oltremodo necessaria a seguito dellentrata in vigore della nuova OCM e allintroduzione dei vini varietali che metteranno ancora più in crisi il sistema dei vini rossi Igt. Per questo motivo chiediamo con forza alla Provincia e soprattutto alla Regione Veneto di avviare un tavolo di confronto per ridiscutere e ridisegnare lattuale sistema di denominazione ed indicazione dei vini veneti, diversamente molti prodotti sarebbero destinati per sempre alloblio. Altra considerazione rispetto al binomio alcolincidenti stradali; In questo senso va pensata una seria campagna di informazione sul bere moderato in contrasto da quanto sostenuto e voluto, anche con un recente disegno di legge in discussione a Roma, atto a ridurre il limite di alcol da 0.5 a 0.2 gr/litro. Sia chiaro, la vita e la sicurezza delle persone che circolano per strada viene prima di tutto, ma siamo onestamente convinti che chi ha il vizio di bere non si preoccupa di questo! Spesso chi beve e crea incidenti è ben al di sopra dellattuale limite e non sarà la modifica di una legge a cambiare la cultura e la mentalità di questi malati. Per contro ciò che è certo sarà il danno economico cagionato ad un settore che patisce già di suo e che, per colpa della crisi economica mondiale, sarà soggetto ad un ulteriore ridimensionamento del mercato. Denis Susanna Presidente provinciale CIA Treviso www.ciatreviso.it VISITA IL SITO INTERNET DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DI TREVISO Leggi gli approfondimenti, le notizie aggiornate per il settore agricolo e previdenziale, scarica i documenti a tua disposizione. Agri 2 FABBRICATI NON ACCATASTATI ED EX RURALI NUMEROSE ANOMALIE RISCONTRATE DALLE FOTO AEREE LAgenzia del Territorio procede dufficio, attenzione alle sorprese In questo ultimo periodo, varie persone stanno ricevendo comunicazioni, per mezzo raccomandata, da parte dellAgenzia del Territorio (ex catasto), in merito a difformità catastali riscontrate dalla sovrapposizione di foto aeree effettuate nel 2006 con le mappe catastali in loro possesso. In parole povere, i fabbricati rilevati dalle foto aeree, se non combaciano con i fabbricati presenti nelle mappe catastali, vengono segnalati al fine di procedere per la loro regolarizzazione. Questa segnalazione è uscita ancora a fine 2007, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e riscontrabile sul sito nazionale dellAgenzia delle Entrate, come fra laltro già comunicata da parte nostra, per mezzo lettera, ancora a inizio 2008, a tutti i nostri associati e clienti interessati; questo grazie ad un laborioso lavoro di incrocio di informazioni catastali con informazioni presenti nella nostra banca dati. La scadenza era luglio 2008 per i fabbricati non accatastati e ottobre 2008 per gli ex rurali. Adesso, per chi ancora non si è attivato, il catasto sta mandando una comunicazione nella quale viene riportato il foglio e la particella di mappa dove è stata riscontrata lirregolarità. I casi che portano a tale irregolarità possono essere vari: ad esempio il fabbricato ante 67 non è mai stato accatastato; oppure trattasi di un fabbricato di piccole dimensioni che rientra tra quelli non soggetti ad accatastamento; oppure si tratta di un telo scuro posto provvisoriamente proprio in concomitanza della foto aerea (ma attenti perché foto aeree sono state effettuate sia ante 2006 che nellestate 2008); oppure il fabbricato costruito è sì in regola, perché autorizzato dal comune, ma non è stato ancora accatastato; oppure, ed ahimè caso frequente, trattasi di un fabbricato costruito senza autorizzazione (abuso edilizio); oppure, anche questo caso frequente, trattasi di una lacuna da parte dellAgenzia delle Entrate in quanto non ha provveduto ad informatizzare tutti i dati che un tempo venivano trasmessi per via cartacea; oppure il soggetto interessato ha perso i requisiti della ruralità e pertanto deve procedere allaccatastamento; ecc. Come vediamo da questi esempi, i casi posso essere molteplici e lAgenzia del Territorio richiede pertanto che tali difformità vengano risolte o giustificate. E consigliabile anticipare il catasto, in caso contrario procedono l o r o automaticamente dufficio, con consistenti spese a carico del soggetto interessato e con spiacevoli sorprese nel caso trattasi di fabbricato abusivo, in quanto, i f a b b r i c a t i accatastati, vengono trasmessi al Comune di competenza con le relative conseguenze amministrative e penali previste per legge. Nel caso i fabbricati o eventuali ampliamenti siano stati costruiti abusivamente, non sempre è possibile procedere alla sanatoria, tuttaltro il problema è molto arduo e i casi fattibili si riducono drasticamente. Solo per gli annessi rustici presenti in zona agricola non soggetta a nessun vincolo (es. paesaggistico, idrogeologico, ambientale), condotti da Imprenditori Agricoli Professionali e Coltivatori Diretti , così come previsto dalla Legge Regionale 11/2004 e relative integrazioni, ed effettivamente indispensabili per lazienda agricola, si può procedere alla sanatoria previa autorizzazione rilasciata dallIspettorato Regionale per lAgricoltura come si trattasse di normale richiesta edificatoria per annesso rustico funzionale allazienda. In questo caso la penalizzazione in genere è pari al pagamento al Comune degli oneri Bucalossi. Ovviamente, i fabbricati oggetto di sanatoria, devono risultare effettivamente funzionali allazienda, in quanto un tecnico abilitato dovrà procedere nella stesura del piano aziendale con lintegrazione di un relazione agronomica controfirmata. Lindicazione che diamo è quella di non prendere sottogamba tale scottante questione. Agri 3 RIFIUTI AGRICOLI Rinnovo della convenzione triennale con i C.I.T. e novità legislative La convenzione triennale tra la Provincia e i tre enti di Bacino per lasporto dei rifiuti agricoli, scaduto il 31 dicembre 2008, è in questi giorni in fase di rinnovo. Il parziale protrarsi dei tempi è dovuto, in parte al ritardo nellavvio della concertazione da parte della provincia, in parte da alcune perplessità fatte emergere dalle associazioni di categoria in merito ai costi ed allefficienza nel rispetto dei tempi, soprattutto rapportati ad altre realtà delle province a noi vicine (vedi Vicenza). Merita ricordare che lart. 189, comma 3, del Decreto Legislativo 152/2006 obbliga che nonche le imprese e gli enti che producono rifiuti pericolosi ed i consorzi istituiti con le finalità di recuperare particolari tipologie di rifiuto comunicano annualmente alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competenti, con le modalità previste dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70, le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle predette attività. Sono esonerati da tale obbligo gli imprenditori agricoli di cui allarticolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila. Il comma successivo specifica che Nel caso in cui i produttori di rifiuti pericolosi conferiscano i medesimi al servizio pubblico di raccolta competente per territorio e previa apposita convenzione, la comunicazione e effettuata dal gestore del servizio limitatamente alla quantità conferita. Pertanto, le aziende con un fatturato annuo superiore agli 8000 (in poche parole chi è in contabilità), sono obbligate a tenere uno specifico registro o ad aderire alla convenzione con il Consorzio di Igiene e Territorio (C.I.T.). Rispetto agli ultimi anni, conseguenti allentrata in vigore del D.Lgs. 152/2006, ultima novità positiva è lapporto di una modifica allarticolo 193 comma 4 e allarticolo 212 comma 8 del decreto appena menzionato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre scorso. Tale modifica consente il trasporto occasionale e saltuario, con i propri mezzi, presso i centri di raccolta dellente pubblico con il quale è stata stipulata la convenzione (nel nostro caso i C.I.T.), di una quantità non superiore ai 30 Kg di rifiuti agricoli. In tali casi non è richiesta liscrizione allalbo per il trasporto dei rifiuti. Non appena sarà ultimata la convenzione, che verrà tempestivamente pubblicizzata anche dagli enti di bacino, troverete nei nostri uffici i moduli per il rinnovo. Per coloro che hanno già pagato la chiamata dellecomezzo per il 2008, ma che non hanno avuto lerogazione del servizio, tale cifra verrà accreditata nella nuova convenzione. SMALTIMENTO REFLUI ZOOTECNICI: LA PROVINCIA PUNTA ALLA REGOLAMENTAZIONE UNICA In base alla nuova normativa nitrati, entrata a pieno regime nellanno 2008, i Comuni avrebbero dovuto recepire la nuova direttiva regionale e calarla nel loro territorio. La bozza regolamentare inviata dalla Regione ai relativi Comuni ha avuto finora scarso risultato, con una presa datto nellintera regione da parte di pochissimi Consigli Comunali. Ciò porta al rischio che, nei momenti critici dellanno dovuti a casi singoli (esempio proliferarsi di mosche o lamentele per odori), alcune amministrazioni comunali emettano ordinanze di emergenza, che magari non sono in linea con i comuni limitrofi, creando problemi seri per le aziende agricole. Infatti, anche a seguito delle regole imposte dalla normativa nazionale e regionale, molte aziende si trovano a dover spandere i liquami/letami in un territorio piuttosto esteso, comportando una non coordinata regolamentazione locale, seri problemi negli spostamenti e nei rispettivi versamenti nei fondi agricoli disposti in diversi Comuni. La Provincia di Treviso, attraverso lassessorato di competenza, nei mesi addietro si è impegnata di raccogliere le varie esigenze espresse dalle amministrazioni locali e di redigere una bozza di regolamentazione unica per tutto il territorio provinciale. Tale regolamento recepisce, a grandi linee, le leggi attualmente in vigore, marcando sostanzialmente due punti particolari: 1° linterramento dei liquami deve avvenire entro le due ore per appezzamenti localizzati in prossimità dei nuclei abitativi (entro i 300 mt); 2° la pollina deve subire pretrattamenti larvicidi o di altra natura dal 30/ 04 al 31/08, al fine di impedire lo sviluppo e linfestazione di mosche; 3° la deroga per la pendenza massima del suolo nel caso di alcune colture pregiate (es. vigneti). A tale documento si è arrivati anche a seguito di un confronto con le associazioni di categoria, tenutosi a fine dicembre 2008, nel quale abbiamo cercato di ammorbidire certe osservazioni espresse da alcune amministrazioni locali, che a nostro parere creavano serie difficoltà per le aziende agricole. Preme evidenziare come alcuni comuni volessero che i tempi dinterramento entro le due ore fosse esteso per tutto il territorio comunale. La mediazione è che tale restrizione sia entro la fascia dei 300 mt dai nuclei abitativi. Inoltre ci siamo espressi al fine che la provincia cerchi di fare in modo che i periodi di spandimento, già ridotti dalla normativa vigente, non vengano ulteriormente ridotti da ordinanze emesse singolarmente dalle amministrazioni locali. Preme evidenziare però come tale documento normativo, se non condivisa da tutte le amministrazioni comunali, possa subire ulteriori modifiche peggiorative attuate dallamministrazione locale, rendendo vano lo sforzo della provincia e delle associazioni di categoria. Altresì, preme evidenziare come esistano realtà dove fanno valere ancora le ordinanze comunali antecedenti la normativa nazionale e regionale sui nitrati. La normativa ultima azzera tutte le ordinanze comunali antecedenti ed obbliga i comuni ad uniformarsi alla legge vigente. Agri 4 SMALTIMENTO LIQUAMI E LETAMI LA CIA DI TREVISO CHIEDE UNA DEROGA La Confederazione Italiana Agricoltori di Treviso, a seguito delleccezionale piovosità del mese di novembre e le successive gelate di dicembre, ha richiesto alla Regione Veneto una deroga per lo smaltimento dei liquami e letami. Nel momento in cui andiamo in stampa apprendiamo che il Ministero delle Politiche Agricole ha trasmesso agli assessorati allagricoltura delle regioni e province autonome una nota con la quale informa le amministrazioni regionali circa la possibilità di individuare decorrenze di divieto allo spargimento diverse da quelle previste dalla normativa prevedendo altresì la sospensione del divieto. Il Ministero chiude la nota ritenendo che le regioni possano fissare periodi diversi da quelli stabiliti attualmente, ove tali disposizioni siano motivate da circostanze eccezionali, tra cui appunto gli eventi atmosferici di particolare intensità. Sta ora alla Regione Veneto predisporre e approvare una delibera che vada in tal senso al fine di dare agli allevatori la possibilità di smaltire le deiezioni zootecniche che non riescono più ad essere stoccate allinterno delle aree aziendali ed evitare così pesantissime sanzionicivili e penali nei confronti di un settore già pesantemente in affanno. APPUNTI SULLAPICOLTURA TREVIGIANA Agli inizi del 900 lApicoltura era molto diffusa, presente in tutte le ville venete e in molte famiglie di Agricoltori. Fino al 1926, anno della promulgazione della prima Legge sullApicoltura, gli sciami dapi erano posti in un semplice parallelepipedo; in autunno, alla fine delle fioriture, tutto il contenuto, api comprese, veniva pressato per ricavare il miele e la cera (e quindi distrutta lintera famiglia e i favi). Dopo il 1926 iniziò lentamente unApicoltura un po più razionale, anche se fino agli anni 50 la maggior parte delle api veniva ancora allevata nei cosiddetti bugni, rustici ricoveri adattati ad arnia. Non esistevano Associazioni di Apicoltori: i riferimenti per chi voleva imparare a condurre le api erano alcuni Apicoltori locali che, per i tempi, potremmo definire semiprofessionisti. Per acquistare attrezzature del settore gli Apicoltori si recavano a Trento e a Milano (qui erano già attivi i Consorzi che svolgevano anche Corsi di Apicoltura). In quegli anni, dunque, il più importante ed autorevole riferimento nel trevigiano fu Giovanni Slongo, falegname e Apicoltore con un apiario nella zona Nord di Treviso. Ogni anno, in autunno o inverno, teneva a casa sua un Corso di Apicoltura e, in primavera, ai partecipanti regalava uno sciame. Dopo Slongo, morto intorno al 1955, ci furono altri Apicoltori che accoglievano sporadicamente i nuovi: fra questi Giovanni Dalle Zotte (Ciano del Montello), il maestro Nereo Marsi (Giavera), la famiglia Marini (Treviso) Fino a quando, nel 1975, una ventina di Apicoltori si riunì presso lIspettorato Agrario di Treviso e fondò lAPAT, acronimo di Associazione Provinciale Apicoltori Trevigiani, ospitata come Sezione Apicoltori Foto: favo di miele di tiglio presso lAssociazione Provinciale Allevatori di Treviso. In quello stesso anno gli iscritti allAPAT furono 87; iniziarono i Corsi di Formazione e, piano piano, le prime Mostre di Apicoltura, i Convegni, i viaggi studio in altre Regioni dItalia. Negli anni 80 arrivarono anche i primi contributi della Provincia di Treviso e della Camera di Commercio per aiut are gli Apicoltori che intendevano dotarsi di piccoli laboratori per la lavorazione del miele e per aiutare lAssociazione nel gestire i Corsi di Formazione e i Convegni. Negli anni 80 arriva a Treviso anche la famosa varroa, acaro allora sconosciuto alle nostre api e agli Apicoltori (proviene dai Paesi Asiatici ed è un parassita che convive con lape asiatica ormai adattata da migliaia di anni) che non ci abbandonerà più e sarà la causa di disastrose perdite di alveari in tutti i Paesi Europei. Attualmente la sede APAT è dotata di due spaziosi Uffici, un magazzino, una Sala Riunioni, un Laboratorio collettivo ad uso dei Soci per la lavorazione dei prodotti dellalveare. Nel 98 si arriva allincorporazione per fusione allAPAT delle due Associazioni operanti nelle province di Belluno e Venezia. LAPAT diventa quindi Associazione degli Apicoltori di Belluno, Treviso e Venezia. Attualmente gli Apicoltori associati sono circa 800, con 15.000 alveari e una produzione stimata in 350 t di miele di acacia, castagno, millefiori, tiglio, medica, tarassaco, barena, Collegata allAPAT è sorta la Cooperativa Agricola APAT Miele che commercializza appunto i prodotti dellalveare e produce Api regine e nuclei (piccole famiglie di api che gli Apicoltori acquistano in primavera per recuperare le eventuali perdite invernali o per aumentare il parco api cioè lapiario). LAPAT assicura lassistenza tecnica, la formazione e laggiornamento degli operatori del settore. Le quattro Sedi dellAssociazione sono a Nervesa (TV) dove cè anche il Laboratorio Collettivo per la lavorazione e confezionamento dei prodotti dellalveare, a Castagnole (TV), a Spinea (VE) e a Seren del Grappa (BL). Riconosciuta fra le realtà nazionali più attive, presenti e organizzate nel territorio italiano, lAPAT è a disposizione pdi tutti gli operatori del settore e di colore che vogliono avviare unattività di apicoltura Stefano Dal Colle, presidente Associazione Provinciale Apicoltori Trevigiani Agri 5 FIERE DI SANTA LUCIA 2008 Un successo per la CIA e per le aziende che hanno collaborato Le attività organizzate dalla CIA di Treviso presso la Fiera di Santa Lucia di Piave hanno riscosso linteresse e lapplauso dei visitatori. Presso lo stand delle Fattorie Didattiche le classi e i bambini in visita hanno potuto seguire una lezione sulla storia, le caratteristiche e le utilizzazioni del mais. Inoltre, per tutta la durata della Fiera, è stata allestita la dimostrazione di antichi mestieri come la confezione delle ceste e delle scope, la lavorazione del rame, limpagliatura delle sedie, la costruzione di nidi e trappole per uccelli. Allesterno del padiglione sono stati allestiti i recinti didattici con gli animali da cortile, i cavalli, gli asini e le pecore. Turismo Verde Treviso ha distribuito la nuova edizione della cartina delle aziende agrituristiche trevigiane offrendo lassaggio di prodotti tipici. Infine presso lo stand della Cia era possibile visitare in anteprima il sito della Confederazione www.ciatreviso.it e ottenere informazioni dai responsabili di zona e dai funzionari che si sono alternati nelle tre giornate di apertura. Un caloroso GRAZIE a tutti i volontari, gli imprenditori agricoli, le associazioni ANP, Turismo Verde e Donne in Campo, gli -sponsor che hanno collaborato. Agriturismo Marotta di Giuseppe Marotta e - Figli, Farra di Soligo Agriturismo Vigna del Bacio di Geronazzo - Michele, Valdobbiadene Agriturismo Furlan della fam. Furlan, San - Vendemiano Agriturismo La Baracheta di Meneghello - Aldo, Valdobbiadene Agriturismo La Rosina di Zago Massimo, - Ponzano - Az. agr. Feltrin Bruno, Godega S. Urbano - Az. agr. Grotto Costantino, - Az. Agr. Bortolin Pietro, Az. agr. Da Lozzo Silvano, S. Pietro di - Feletto - Az. agr. De Pizzol Angelo, Vazzola - Az. agr. Pizzolato Settimo, Villorba Agriturismo Calronche di Pavan Mauro, - Refrontolo Agriturismo Il Bosco di Alessandro Livieri, - Vittorio Veneto - Az. agr. Doimo Giacomo, Mareno di Piave Agriturismo Panegai di Momesso Cristina, - Vittorio Veneto Agriturismo Dal Moro di Simone Barban, - Castelfranco Veneto Agriturismo Le Noci di Cenedese Donata, - Tarzo Agriturismo Ca sul Bosc di Marco Borsato, Dallalto: lo stand di Turismo Verde Treviso con, da sinistra, gli imprenditori Donata Cenedese, Sante Cancarello e Michele Geronazzo; classi in visita allo stand delle Fattorie Didattiche durante la lezione sul mais; Francesco Fregonese di Mansuè al lavoro; Massimiliano Zago e Sira Brunetta preparano la pinza; i mestieranti della Pastoria del Borgo Furo di Treviso. - Giavera del Montello Agriturismo al Pescheto di Sante - Cancarello, Paese - Az. agr. Rosa Carretta, Mansuè - Renzo Pretto - Livio e Sira Brunetta - Cleanto Zilli - Gruppo folcloristico Pastoria del - Borgo Furo, Treviso - Francesco Fregonese, Mansuè - Mario Migotto, Paese - Ass. Donne di Pullir, - Cesiomaggiore - Groupama Assicurazioni - Canton Professional Agri Tes 2009 o t n e seram ISCRIVITI ALLA CIA DI TREVISO scegli TESSERAMENTO di amare lagricoltura di difendere il tuo futuro scegli Confederazione italiana agricoltori 2009 IL FUTURO CHE VOGLIAMO PIÙ AGRICOLTURA di costruire con noi IL sindacato degli agricoltori, dei pensionati dei giovani delle donne .... e dal 2009 cè un motivo in più per tesserarsi alla CIA di Treviso 6 Agri SICUREZZA SUL LAVORO D.L 81/2008: DATORE DI LAVORO E LAVORATORI Tipologia di lavoratori interessati dal Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro. Obblighi del datore di lavoro. Come abbiamo già detto in questa rubrica la norma di riferimento in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro è oggi il Decreto Legislativo 81/2008 che sostituisce lormai noto Decreto 626/94. Il decreto definisce lavoratore la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge unattività lavorativa nellambito dellorganizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, unarte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari (es: socio lavoratore di cooperativa o società, chi frequenta tirocini formativa, ecc.). E datore di lavoro il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e lassetto dellorganizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dellorganizzazione stessa o dellunità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Vediamo ora quali obblighi ha il datore di lavoro per le diverse tipologie di lavoratore. - Prestatori di lavoro nellambito di un contratto di somministrazione di lavoro di cui agli artt. 20, e seguenti, del D. Lgs. 10/ 09/03, n. 276, e successive modificazioni. - Distacco del lavoratore di cui allarticolo 30 del D. Lgs. 10/09/03, n. 276, e successive modificazioni, tutti gli obblighi di prevenzione e protezione sono a carico del distaccatario, fatto salvo lobbligo a carico del distaccante di informare e formare il lavoratore sui rischi tipici generalmente connessi allo svolgimento delle mansioni per le quali egli viene distaccato - Lavoratori a progetto di cui agli articoli 61, e seguenti, del D. Lgs. 10/09/03, n. 276, e successive modificazioni, e dei collaboratori coordinati e continuativi di cui allarticolo 409, primo comma, n.) 3, del codice di procedura civile, le disposizioni di cui al decreto 81/08 si applicano ove la prestazione lavorativa si svolga nei luoghi di lavoro del committente. - Prestazioni occasionali di tipo accessorio, ai sensi dellarticolo 70 e seguenti del D. Lgs. 10/09/03, n. 276, e successive modificazioni e integrazioni, il D. Lgs. 81/08 e tutte le altre norme speciali vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute si applicano con esclusione dei piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresi linsegnamento privato supplementare e lassistenza domiciliare ai bambini, agli anziani, agli ammalati e ai disabili . - Per i lavoratori a domicilio di cui alla legge 18/12/1973, n. 877, e lavoratori che rientrano nel campo di applicazione del contratto collettivo dei proprietari di fabbricati trovano applicazione gli obblighi di informazione e formazione. Ad essi devono inoltre essere forniti i necessari dispositivi di protezione individuali in relazione alle effettive mansioni assegnate. - Ai componenti dellimpresa familiare, piccoli imprenditori di cui allarticolo 2083 del codice civile e soci delle società semplici operanti nel settore agricolo si applicano le disposizioni di cui allart. 21 cioè devono utilizzare attrezzature di lavoro conformi; utilizzare dispositivi di protezione individuale; munirsi di tessera di riconoscimento se lavorano in appalto o subappalto. Hanno inoltre facoltà (non obbligo) di beneficiare della sorveglianza sanitaria e frequantare corsi di formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. - Ai lavoratori autonomi si applica lart. 21 (vedi punto precedente) e lart. 26 cioè in caso di affidamento di lavori allinterno della propria azienda ad unimpresa appaltatrice o a lavoratori autonomi devono verificare la loro idoneità professionale, acquisirne il certificato di iscrizione alla CCIAA, fornire loro informazioni sui rischi presenti nellambiente in cui sono chiamati ad operare. Invitiamo gli imprenditori agricoli che a qualunque titolo si avvalgono di collaboratori, anche per brevi periodi dellanno, a verificare con i nostri uffici il rispetto degli obblighi di legge. 7 Rubrica di informazione e approfondimento NUOVE PROROGHE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO Il decreto Milleproroghe posticipa al 16 maggio lentrata in vigore di alcune disposizioni fissate nel Decreto 81/ 2008. . Le modifiche apportate al D.Lgs. 81/2008 riguardano il differimento al 16 maggio 2009 della: - Valutazione dei Rischi da Stress da lavoro correlato (art. 28, comma 1, D.Lgs. 81/2008); - Data certa del Documento di Valutazione dei rischi (art. 28, comma 2 del D.Lgs. 81/2008); - Comunicazione allINAIL o allIPSEMA dei dati, per fini statistici e informativi, relativi agli infortuni sul lavoro che comportino unassenza dal lavoro di almeno un giorno escluso quello dellevento, mentre a fini assicurativi, trasmissione delle informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino unassenza dal lavoro superiore a tre giorni (art. 18, comma 1, lettera r) D.Lgs. 81/ 2008); - Divieto delle visite mediche preassuntive (art. 41, comma 3, lettera a) D.Lgs. 81/2008). Pertanto, dal 1° gennaio 2009 sono in vigore tutti gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/2008 con relative sanzioni, in particolare lobbligo di aggiornare ed integrare il Documento di Valutazione dei Rischi (fatto salvo la valutazione dei Rischi da Stress da lavoro correlato) e di realizzare il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) anche per appalti già in essere prima del 25 agosto 2007 (art. 26, comma 3, terzo capoverso D. Lgs. n. 81/2008 e comma 5, penultimo periodo del D.Lgs. 81/2008). in forma ti al Agri 8 volante Tutto ciò che serve sapere per viaggiare sicuri e rispettare il codice della strada A cura di Andrea Dametto HAI CONTROLLATO I TUOI DOCUMENTI ? Ogni inizio anno è importante verificare i documenti di circolazione per annotare sul calendario od agenda le eventuali scadenze: PATENTE DI GUIDA Controllate la data di scadenza validità, il rinnovo, avviene a seguito di visita medica da effettuare o presso il Distretto Sanitario o agenzie pratiche auto/autoscuole. Con la visita medica si ottiene il certificato che accompagna la patente scaduta fino a quando non arriverà a casa il tagliando adesivo di convalida, da attaccare sul documento. Qualora, dopo un periodo di 40 giorni, il tagliando non sia arrivato, basta telefonare al numero verde 800-232323 per ottenere informazioni in merito. Chi è titolare di patente guida con categoria superiore alla B e chi ha patenti speciali (mutilati e minorati fisici) o affetti da diabete, qualche settimana prima della scadenza, deve concordare tempi e luoghi dove effettuare le ulteriori visite da prenotare. Se la patente è già scaduta, prenoto subito la visita di conferma validità e NON mi metto alla guida di nessun veicolo fino a quando ho ottenuto il certificato di conferma. Ricordatevi, che con la patente scaduta di validità NON si può guidare nessun tipo di veicolo a motore, altresì, ai fini assicurativi, la giurisprudenza considera il conducente che guida con patente scaduta di validità come se non avesse mai conseguito la patente. La stessa cosa, per coloro che vengono pizzicati da forze di Polizia alla guida con patente scaduta, infatti il Codice della Strada prevede una sanzione amministrativa da 155,00 con il ritiro immediato della patente di guida. Durante il periodo di ritiro, non si può MAI guidare, anche se abbiamo già ottenuto nel frattempo, il certificato di conferma validità, pesantissime sono le violazioni per chi viene sorpreso alla guida. La forza di Polizia, spedisce la patente ritirata allufficio patenti della Prefettura, il documento resterà fino a quando il titolare si presenta a ritirarlo esibendo il certificato di conferma validità, e quindi potrà finalmente guidare. CARTA DI CIRCOLAZIONE I veicoli a motore possono essere sottoposti a visita di revisione annuale (ogni anno) o a visita di revisione periodica (prima volta dopo 4 anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni 2 anni). Devono effettuare la revisione annuale i seguenti veicoli: destinati al trasporto di persone (autobus) con numero di posti superiore a 9; veicoli destinati al trasporto di cose di massa complessiva superiore a 3,5t; rimorchi di massa complessiva superiore a 3,5 t; autocaravan con massa complessiva superiore a 3,5 t; autoveicoli e motoveicoli in servizio di piazza (taxi) o di noleggio con conducente (NCC); autoambulanze; filoveicoli; trenini turistici. Devono effettuare la revisione periodica i seguenti veicoli: ciclomotori; motocicli; autovetture; autoveicoli destinati al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva NON superiore a 3,5 t; autoveicoli per trasporto promiscuo; autocaravan; quadricicli a motore. Se notate, nellultimo elenco, non sono indicati i rimorchi di massa complessiva NON superiore a 3,5 t (attenzione non sono i carrelli appendice, poiché questi sono abbinati al veicolo che li traina, riportati sulla carta di circolazione della stessa e vanno a revisione insieme alla motrice); mentre i rimorchi citati, hanno una propria carta di circolazione e targa, con la possibilità di essere agganciati a qualsiasi autoveicolo purchè idoneo ad effettuare il traino. Per coloro che possiedono questi rimorchi lultimo Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha ordinato la revisione risale allanno 2003, quindi non devono rispettare il periodo di 4 e poi 2 anni, ma bisogna attendere che il Ministro la disponga con decreto. Esempio: se sulla carta di circolazione dellautovettura risulta indicato punto (B) 10.03.2005 dovrò quindi effettuare la prima visita di revisione entro la fine di marzo 2009; il giorno non viene mai preso come riferimento. Se invece abbiamo un veicolo che ha già effettuato altra o altre visite di revisione, come risulta riportato sul retro della carta di circolazione, con timbro ad inchiostro/etichetta autoadesiva, calcolerò i due anni dalla data dellultima visita di revisione. Ad esempio etichetta revisione del 10.05.2007 esito regolare dovrò effettuare la visita di revisione entro la fine di maggio 2009. Dal 2003 anche i ciclomotori sono soggetti ad effettuare la visita di revisione periodica come sopra indicato, mentre sia le macchine agricole (semoventi e trainate) che le macchine operatrici NON DEVONO effettuare la revisione. Circolare con un veicolo che non è stato sottoposto alla prescritta visita di revisione, si incorre in una sanzione amministrativa da 155,00 e ritiro immediato della carta di circolazione che viene inviata alla M.C.T.C. Se la violazione viene accertata mentre sto circolando in autostrada, oltre a quanto sopra detto, incorro anche nel fermo amministrativo del veicolo. Sia per la patente di guida scaduta di validità che la mancata effettuazione della visita di revisione al veicolo, non comporta nessuna decurtazione di punti sulla patente e nel prossimo mese si parlerà della patente a punti. Pubblichiamo una nota inviata dal presidente dellAssociazione Provinciale Imprese a Meccanizzazione Agricola LAPIMA COMPIE UN ANNO LAssociazione agromeccanici della provincia di Treviso e Belluno presto festeggerà unanno di esistenza, forte dei risultati ottenuti in poco tempo. Abbiamo avuto una grande partecipazione soprattutto nelle ultime riunioni informative, svolte come di consueto presso il Consorzio Agrario dove abbiamo la sede. Questo ci gratifica del lavoro svolto finora, forti del fatto che in provincia mancava una struttura capace di carpire dallUNIMA quelle indicazioni utili agli agromeccanici per un risparmio di denaro, tempo e tranquillità nel lavoro - dice il presidente Feletto Carlo. La nostra associazione, prettamente territoriale, libera da qualsiasi legame e gestita da noi contoterzisti, sta diventando obiettivo dinteresse per convenzioni e dialoghi a 360°, vedi lottimo rapporto instaurato con i commercianti di macchine agricole di Treviso aderenti allUNACMA o le associazioni agricole come la CIA. Il Direttore dellassociazione è di recapito ogni venerdì mattina presso il Consorzio Agrario di Treviso. Agri 9 CONDIZIONALITA: OBBLIGATORIA ANCHE PER LE AZIENDE VITICOLE Ricordiamo che la condizionalità è linsieme delle regole di buon governo agricolo ed ambientale che lUnione Europea ha stabilito e che devono essere rispettate per lerogazione degli aiuti agli agricoltori. Da questanno queste regole vanno rispettate anche da tutti gli agricoltori che conducono terreni a vigneto e sui quali vengono chiesti contributi, come ad esempio sul bando di riconversione e ristrutturazione vitivinicola o sugli estirpi. Una volta presentata la domanda di contributo quindi lagricoltore deve porre molta attenzione e rispettare tutti questi obblighi, se non vuole vedere ridotto o cancellato il pagamento. Infatti, in caso di controllo effettuato dagli organi preposti il mancato rispetto della normativa comporta una riduzione del premio rapportata alla situazione anomala riscontrata in azienda. Gli obblighi che lazienda agricola deve rispettare sono molteplici e dipendono dalla specifica realtà aziendale. A titolo informativo sotto abbiamo riportato lelenco di tutte le norme e gli atti presenti nei decreti di attuazione e la norma 4.3 specifica per i vigneti. Conoscere queste norme nella loro integrità non è però sufficiente in quanto non di facile comprensione e applicazione è per questo motivo che la Confederazione Italiana Agricoltori di Treviso offre a tutte queste ditte la consulenza in campo da parte di tecnici qualificati. Questo servizio ti permetterà di mettere in sicurezza il tuo contributo. Le regole da seguire sono divise in due macro categorie: CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI Protezione ambiente, salute piante e animali, igiene e benessere degli animali Atto A1: Conservazione degli uccelli selvatici Atto A2: Protezione delle acque sotterranee Atto A3: Protezione suolo nellutilizzo fanghi Atto A4: Protezione acque dai nitrati Atto A5: Conservazione degli habitat naturali Atto A6,7,8, 8Bis: Sanità e salute animali Atto B9: Immissione e commercio prod. Fitosanitari Atto B10: Divieto utilizzo sostanze ormonali Atto B11: Sicurezza Alimentare Atto B12, 13, 14, 15: Malattie Animali Atto C16, 17, 18: Protezione Animali BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE AMBIENTALI Sono le norme che a livello generale mantengono un buon livello delle condizioni agronomiche ed ambientali Norma 1.1 Erosione del suolo Norma 2.1 Sostanza organica Norma 2.2 : Avvicendameto delle colture Norma 3.1 Struttura del suolo Norma 4.1 Pascolo Permanente Norma 4.2 Superfici ritirate dalla produzione Norma 4.3 Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative Norma 4.4 Mantenimento paesaggio La norma specifica per i vigneti Norma 4.3 Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative Lagricoltore che conduce terreno ad oliveto o vigneto deve a) attuazione di tecniche colturali rivolte alla pianta, allo scopo di mantenere un equilibrato sviluppo vegetativo dellimpianto, secondo le forme di allevamento, gli usi e le consuetudini locali, nonché evitare la propagazione delle infestanti e il rischio di incendi. b) divieto di estirpazione delle piante di olivo ai sensi della Legge 14 febbraio 1951 n. 144; per gli oliveti: - la potatura almeno una volta ogni cinque anni; - leliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare le piante almeno una volta ogni tre anni; - il divieto di estirpazione delle piante di olivo; per i vigneti: - lesecuzione della potatura invernale del vigneto entro il 30 maggio di ogni anno - leliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare le piante almeno una volta ogni tre anni www.comproincampo.it le aziende con vendita diretta i prodotti tipici e le ricette turismo enogastronomico in provincia di Treviso la rassegna stampa Inserisci anche la tua azienda agricola tel. 0422/260118 Agri 10 OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE Adempimenti di natura contabile e fiscale Leffettuazione di operazioni intracomunitarie, sia di acquisto che di cessione, comporta lobbligo di presentare allUfficio doganale competente gli appositi elenchi riepilogativi (modelli Intrastat). Le note che seguono prendono in considerazione, in particolare, gli aspetti relativi alle modalità e alla periodicità della presentazione di tali elenchi. Per la redazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni intracomunitarie di beni e degli acquisti intracomunitari di beni devono essere utilizzati i modelli di cui al D.M. 27 ottobre 2000. Gli elenchi riepilogativi devono essere presentati ad un ufficio doganale abilitato della circoscrizione doganale territorialmente competente, in relazione alla sede del soggetto obbligato o del terzo delegato, ovvero spediti a mezzo raccomandata ai competenti uffici doganali abilitati (ai fini dellosservanza dei termini, farà fede la data del timbro postale), entro: - il 20 del mese successivo a quello di riferimento, nel caso di elenchi mensili (ad eccezione di quello inerente al mese di luglio, che deve essere presentato entro il giorno 6 settembre successivo); - la fine del mese successivo al periodo di riferimento, nel caso di elenchi trimestrali, - entro il 31/01 dellanno successivo per gli elenchi annuali. In ogni caso, la scadenza si deve intendere prorogata di 5 giorni se il modello viene presentato con modalità telematiche utilizzando il sistema EDI. Soggetti obbligati e soggetti delegati Sono tenuti alla presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni intracomunitarie di beni e degli acquisti intracomunitari di beni: - i soggetti passivi IVA che effettuano scambi di beni comunitari con i soggetti passivi IVA di altri Stati membri UE; ai fini procedurali si devono considerare «beni comunitari»: quelli originari degli Stati membri UE; quelli provenienti dai Paesi terzi che si trovano in libera pratica nellambito dellUnione; - gli enti, le associazioni e le altre organizzazioni, non soggetti passivi dimposta, che effettuano acquisti intracomunitari soggetti allIVA. I soggetti obbligati alla presentazione degli elenchi riepilogativi hanno la possibilità di delegare, mediante apposita procura, terzi soggetti alla sottoscrizione degli elenchi, ferma restando la loro responsabilità in materia. Il conferimento della delega: - deve essere comunicato dal soggetto obbligato ai competenti uffici doganali in forma scritta, con autenticazione della sottoscrizione; - può essere notificato allufficio doganale dallo stesso soggetto delegato mediante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Periodicità degli elenchi Gli elenchi riepilogativi delle cessioni intracomunitarie si riferiscono: a periodi mensili per i soggetti che hanno realizzato nellanno 2008 (o, in caso di inizio dellattività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nellanno 2009) cessioni intracomunitarie per un ammontare complessivo superiore a 250.000 euro; a periodi trimestrali - per i soggetti che hanno realizzato nellanno 2008 (o, in caso di inizio dellattività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nellanno 2009) cessioni intracomunitarie per un ammontare complessivo superiore a 40.000 euro, ma non a 250.000 euro; se, nel corso dellanno 2009, si verifica il superamento della soglia di 250.000 euro, il soggetto obbligato è tenuto alla presentazione degli elenchi con cadenza mensile a decorrere dal mese successivo al trimestre nel corso del quale levento si è concretizzato; a periodi annuali per i soggetti che hanno realizzato nellanno 2008 (o, in caso di inizio dellattività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nellanno 2009) cessioni intracomunitarie per un ammontare complessivo pari o inferiore a 40.000 euro; se, nel corso dellanno risultano superate le soglie di 40.000 euro o di 250.000 euro, il soggetto obbligato deve procedere alla presentazione degli elenchi, rispettivamente, con periodicità trimestrale o mensile, con decorrenza dal periodo successivo al trimestre nel corso del quale si è verificato il supero della soglia di riferimento; contestualmente al primo elenco presentato con la nuova cadenza, di un elenco contenente le cessioni poste in essere nel corso dei mesi precedenti; Gli elenchi riepilogativi degli acquisti intracomunitari si riferiscono: a periodi mensili per i soggetti che hanno realizzato nellanno 2008 (o, in caso di inizio dellattività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nellanno 2009) acquisti intracomunitari per un ammontare complessivo superiore a 180.000 euro; a periodi annuali per i soggetti che hanno realizzato nellanno 2008 (o, in caso di inizio dellattività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nellanno 2009) acquisti intracomunitari per un ammontare complessivo di entità pari o inferiore a 180.000 euro; se, nel corso dellanno si verifica il superamento di tale soglia, il soggetto obbligato è tenuto alla presentazione: - degli elenchi con cadenza mensile a decorrere dal mese successivo al trimestre nel corso del quale levento si è concretizzato; - contestualmente al primo elenco presentato con la nuova cadenza, di un elenco contenente gli acquisti effettuati nel corso dei mesi precedenti. Contenuto degli elenchi Negli elenchi devono essere rilevati i dati delle operazioni registrate e soggette a Agri registrazione, secondo i criteri e le modalità previste per lIVA, nel periodo di riferimento inerente alla periodicità degli elenchi di riferimento, tenendo in considerazione che: - le operazioni intracomunitarie per le quali, anteriormente alla consegna o alla spedizione dei beni, sia stata emessa fattura o sia stato pagato, in tutto o in parte, il corrispettivo, devono essere comprese negli elenchi con riferimento al periodo nel corso del quale risulta posta in essere la consegna o la spedizione dei beni per lammontare complessivo delle operazioni medesime; - devono essere riepilogati negli elenchi, in modo distinto dalle altre cessioni intracomunitarie di beni e dagli altri acquisti intracomunitari di beni, gli acquisti intracomunitari (effettuati senza pagamento dellimposta) di beni spediti o trasportati in altro Stato membro UE, se i beni medesimi sono oggetto di successiva cessione a soggetto dimposta nel territorio di detto Stato o ad ente assoggettato ad imposta per acquisizioni intracomunitarie e se, ovviamente, il cessionario risulta designato come debitore del relativo tributo. Ai fini procedurali, si rileva che: - in caso di variazione dellammontare imponibile delle operazioni, intervenute successivamente alla presentazione degli elenchi, le conseguenti rettifiche devono essere rilevate negli elenchi inerenti al periodo nel corso del quale dette rettifiche sono state annotate o erano soggette a registrazione; - negli elenchi mensili devono essere riepilogati anche gli scambi intracomunitari, non costituenti cessioni o acquisti intracomunit ari ai fini dellIVA, per i quali sussiste lobbligo di specifica dichiarazione a norma del regolamento CE n. 638/2004 e del relativo regolamento di applicazione; Nota bene Questa particolare regola non trova applicazione per i soggetti tenuti alla presentazione degli elenchi riepilogativi con periodicità diversa da quella mensile, pur potendoli presentare con periodicità mensile, nel caso di obbligo annuale o trimestrale. - in applicazione del regolamento CE n. 638/ 2004 e del relativo regolamento di applicazione, devono procedere alla menzione del valore statistico, delle condizioni di consegna e del modo di trasporto: a) per quanto riguarda gli elenchi riepilogativi mensili delle cessioni intracomunitarie i soggetti che hanno realizzato nellanno 2008 o, in caso di inizio dellattività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nellanno 2009, un valore annuo delle spedizioni superiore a 20.000.000 euro; b) per quanto riguarda gli elenchi riepilogativi mensili degli acquisti intracomunitari i soggetti che hanno realizzato nellanno 2008 o, in caso di inizio dellattività di scambi intracomunitari, presumono di realizzare nellanno 2009, un valore annuo degli arrivi superiore a 20.000.000 euro. Nota bene I soggetti interessati, in ogni caso, possono essere autorizzati a presentare gli elenchi riepilogativi mediante procedure basate sullo scambio elettronico dei dati, secondo le condizioni e le modalità stabilite dallAmministrazione finanziaria. Adempimenti di natura contabile-fiscale Le fatture inerenti agli acquisti intracomunitari devono essere annotate: - sul registro IVA delle fatture emesse (vendite) entro e non oltre il mese di ricevimento e, comunque, come regola, entro 15 giorni dal ricevimento; - sul registro IVA degli acquisti entro il mese successivo a quello di ricevimento e, comuque, come regola, non anteriormente al mese di annotazione sul registro IVA delle fatture emesse; ed, inoltre, entro il termine in esame, il cessionario committente di un acquisto intracomunitario deve procedere: - allemissione dellautofattura , ai sensi dellart. 46, comma 5, D.L. n. 331/1993, nel caso in cui non abbia ricevuto, entro il mese precedente, la regolare fattura relativa ad operazioni poste in essere nel secondo mese precedente a quello in corso; - allemissione della fattura integrativa, ai sensi dellart. 46, comma 5, D.L. n. 331/1993, nel caso in cui abbia ricevuto un documento originario (nota di addebito o fattura) evidenziante un corrispettivo inferiore a quello reale e che ha costituito oggetto di annotazione nel corso del mese precedente. La fattura inerente allacquisto intracomunitario deve essere numerata e integrata dal cessionario o dal committente, con levidenziazione dellammontare dellimposta, determinata in relazione allaliquota dei beni acquistati. Le stesse modalità sono applicabili alle prestazioni di servizi di cui allart. 40, commi 11 4-bis, 5, 6 e 8, D.L. n. 331/1993, se rese da operatori comunitari nei riguardi di soggetti passivi IVA residenti nel territorio dello Stato. Nellipotesi di acquisti intracomunitari: 1) senza pagamento dellimposta; 2) non imponibili; 3) esenti; in luogo dellammontare del tributo nella fattura deve risultare annotato il titolo di inapplicabilità e la relativa norma. Con la risoluzione n. 144/E/1999, è stata prevista la possibilità - per gli operatori nazionali - di assegnare una sola numerazione alle fatture di acquisto inerenti a beni e a servizi posti in essere presso operatori comunitari, con la pratica conseguenza di eseguire le medesime in un unico registro sezionale e, quindi, adempiere al doppio obbligo di annotazione nel registro delle fatture emesse e in quello degli acquisti. Il cessionario o il committente che: - non ha ricevuto la debita fattura entro il mese successivo a quello di effettuazione delloperazione, deve emettere, a sua volta entro il mese successivo, lautofattura inerente alle operazioni di riferimento in unico esemplare. In pratica, lacquisto intracomunitario di beni e servizi deve risultare rilevato nei registri del soggetto passivo IVA entro e non oltre il secondo mese successivo a quello della consegna (o, se ne ricorrono le condizione, del pagamento); - ha ricevuto la fattura entro il mese successivo a quello di effettuazione delloperazione, ma con indicazione di un corrispettivo inferiore a quello effettivo, deve, entro il mese successivo a quello di annotazione della fattura originaria, emettere fattura integrativa a rettifica. Nota bene Nel documento emesso deve risultare evidenziato il numero di identificazione IVA assegnato al cedente o al prestatore dello Stato membro di appartenenza. Agri FINANZIARIA 2009 La Camera dei Deputati il 19 dicembre 2008, con 273 voti favorevoli, 174 contrari e due astensioni ha dato il via libera definitivo alla Finanziaria 2009 (legge n. 203 del 22 dicembre 2008). E una manovra snella, infatti è composta di soli 4 articoli e 62 commi perchè costituisce solo uno dei tasselli del piano triennale di finanza pubblica, dopo lanticipazione delle disposizioni per i prossimi 3 anni in materia di sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria nel DL n. 112/2008 convertito in legge 6/08/2008 n. 133 (cosiddetta manovra destate). MISURE PER LAGRICOLTURA Irap Entra definitivamente a regime e non più come proroga annuale (come era successo finora), laliquota agevolata Irap del 1,9%. Laliquota ridotta interessa tutti i soggetti che esercitano le attività agricole classificate nellart. 32 del TUIR, anche se svolte da società di persone o di capitali, che ai fini delle imposte dirette sono titolari di reddito dimpresa. Sono, inoltre, agevolate sempre a tal fine, le cooperative agricole e della piccola pesca e loro consorzi. Laliquot a ridotta, compete anche per le operazioni occasionali che non abbiano natura dattività, come ad esempio, la cessione di un bene strumentale usato o la vendita di quote latte. Al contrario, le prestazioni agro-meccaniche occasionali scontano laliquota ordinaria. Piccola proprietà contadina Consueta proroga fino al 31 dicembre 2009, delle agevolazioni fiscali sullacquisto e il trasferimento di proprietà di fondi rustici. Tutti gli atti di compravendita, permuta, affitto, concessione in enfiteusi, eseguiti per larrotondamento e la formazione della piccola proprietà contadina, sono esenti dallimposta di bollo e scontano: - unimposta di registro in misura fissa ( 168), in luogo dellimposta ordinaria del 15%, o quella dell8%; - unimposta ipotecaria in misura fissa ( 168), in luogo di quella ordinaria pari al 2%; - unimposta catastale del 1%. Lagevolazione, dal 7/5/2004, è applicabile oltre che dai coltivatori diretti, anche per gli acquisti posti in essere: - dagli imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella gestione previdenziale e assistenziale INPS (ex Scau); - dalle società agricole disciplinate dallart. 2 comma 4 del Dlgs n.99/2004. Con la legge di Orientamento (art.11 del Dlgs n.228/2001) è stato ridotto da 10 a 5 anni il vincolo di possesso del terreno. Gasolio per le serre Ulteriore proroga fino al 31/12/2009, dellaccisa pari a zero per il gasolio utilizzato nelle serre, indipendentemente dalle colture praticate. La disposizione, estende lesenzione per lanno 2009, anche agli oli vegetali impiegati per fini energetici nelle serre. ione z i s o p s e a ampi 12 I CORSI IN PARTENZA AVVIO ATTIVITA AGRITURISTICA Gli imprenditori agricoli che intendono avviare unattività agrituristica, per essere iscritti allalbo degli operatori, devono frequentare un apposito corso di formazione. Il corso della durata di 104 ore si svolgerà presso la sede provinciale della CIA di Treviso in via Noalese. Il costo delliscrizione al corso è di 150 euro. Per liscrizione rivolgersi al più presto agli uffici zona. QUALIFICA IAP E PRIMO INSEDIAMENTO Il 2 febbraio 2009 prende avvio il corso di formazione per la qualifica di imprenditore agricolo professionale. Possono frequentare il corso anche i richiedenti o beneficiari del contributo PSR primo insediamento già in possesso di una P.IVA in agricoltura. Durata: 150 ore Giorni di svolgimento: lunedì (18.30 22.30 e dal 16/02/09 14.00- 18.00 / 19.00-23.00) e mercoledì (18.30 - 22.30) Per liscrizione rivolgersi agli uffici zona entro il mese di gennaio. LIBRETTO SANITARIO VENDITA AUTO NUOVE E USATE Via Noalese 75 - 31100 Treviso tel. 0422/261261 PER I SOCI CIA TREVISO PASSAGGIO DI PROPRIETA COMPRESO NEL PREZZO Il libretto sanitario deve essere rinnovato ogni tre anni frequentando un corso della durata di 3 ore e superando lesame che si tiene al termine del corso stesso. Tutte le persone che hanno conseguito il libretto sanitario nel 2006 tramite i corsi della CIA verranno contattati telefonicamente per liscrizione alla procedura di rinnovo. Chi deve ottenere il rilascio del libretto sanitario può iscriversi al corso (3 ore + esame) presso tutti gli uffici della Cia di Treviso. Agri DECRETO ANTICRISI Atteso il rinvio al 28 febbraio dei termini per il bonus famiglia Atteso per fine gennaio il voto di fiducia per la conversione in legge del decreto 185/2008 (cosiddetto Anticrisi). Tra le novità attese in fase di conversione troviamo il differimento dal 31 gennaio al 28 febbraio 2009 del termine per la presentazione della domanda per laccesso al bonus straordinario in favore dei soggetti con nucleo familiare a basso reddito e per la richiesta della social card. Attesa anche una rimodulazione delle soglie di accesso al bonus per le famiglie, infatti per le famiglie composta da single dovrebbe scendere da 15.000 a 9.000 euro. Per le famiglie con due componenti da 17.000 a 12.000. La soglia salirà invece per chi ha una persona a carico (da 17.000 a 20.000), per chi ne ha due (da 20.000 a 25.000), per chi ne ha tre o oltre (da 20.000 - 22.000 euro a 35.000) o per chi ha a carico un parente disabile da 35.000 a 45.000. Tale rimodulazione trova giustificazione nel tentativo di premiare le famiglie più numerose. Viene ripristinato leco-sconto fiscale al 55% sui lavori di riqualificazione energetica di edifici e appartamenti, ma spalmato in 5 anni. Sempre per il 55% il decreto verrà m o d i f i c a t o , sopprimendo la limitazione allutilizzo del credito di imposta nel 2008, prevedendo che, per i periodi imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre 2008, i contribuenti interessati inviano allAgenzia delle Entrate apposita comunicazione per vedere riconosciuto il diritto allagevolazione. Stop, poi, alla commissione di massimo scoperto sui conti correnti bancari in rosso per un periodo continuativo non superiore a un mese. Per le famiglie che hanno diritto alla social card varato un contributo per lacquisto di pannolini e latte artificiale per i figli da 0 a 3 mesi. Arrivano 20 milioni per lanno 2009 per il sostegno allaccesso alle abitazioni in locazione. 13 ASSEGNO SOCIALE Introdotto lobbligo di residenza in Italia da almeno 10 anni continuativi Con la legge 133/2008 a partire dal 1 gennaio 2009, per avere diritto allassegno sociale, è stato introdotto oltre ai seguenti requisiti già fino ad ora richiesti : - cittadinanza italiana - compimento del 65° anno di età - rispetto dei limiti reddituali stabiliti annualmente anche lulteriore requisito del soggiorno legale in via continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale. Tale requisito deve essere dimostrato da idonea documentazione da allegare alla domanda di assegno sociale (certificato di residenza o certificato storico di residenza per i cittadini italiani; per gli stranieri copia dei titoli di soggiorno dalle cui date in successione si rileva la rispondenza al requisito dei 10 anni di residenza continuativa in Italia). Agri IMPORTI DI PENSIONE 2009 Ladeguamento dellindice Istat per lanno 2009 è fissato al 3,3%; inoltre nella rata del mese di gennaio sarà conguagliato lo 0,1% di adeguamento Istat per lanno 2008. Gli aumenti per il 2009 sono i seguenti: Pensioni pari al trattamento minimo - pensione sociale euro 337,11 (4.382,43 euro annui) - assegno sociale euro 409,05 (5.317,52 euro annui) - trattamento minimo euro 458,20 (5.956,60 euro annui) Pensioni superiori al trattamento minimo - fino a 2177,80 euro incremento del 3,3% - da 2177,81 euro incremento del 2,475%. I MODELLI IN ARRIVO DALLINPS Nei prossimi giorni lInps provvederà alla spedizione del modello O BIS M che riporta in dettaglio lammontare della pensione 2009 dei singoli pensionati. La documentazione fiscale (CUD), RED e il modello relativo alle detrazioni di imposta saranno inviati entro febbraio 2009. E importante che appena ricevuta la documentazione fiscale, i pensionati si rivolgano al più vicino ufficio del Patronato INAC per la verifica dei dati e la trasmissione allInps del modello RED. 14 INDENNITA DI DISOCCUPAZIONE AGRICOLA E A REQUISITI RIDOTTI Scadenza domande 31 marzo 2009 I lavoratori agricoli e i lavoratori a tempo determinato, italiani e immigrati regolari, che hanno lavorato nellanno 2008, hanno diritto allindennità di disoccupazione e devono presentare la domanda allInps tramite i patronati entro e non oltre il 31 marzo 2009. I requisiti per ottenere lindennità sono differenti per i due tipi di lavoratori. I lavoratori precari in generale che nel corso del 2008 hanno avuto un rapporto di lavoro della durata temporale di almeno 78 giorni (anche se il lavoro effettivo è stato per un numero inferiore di giorni), cessato per licenziamento e unanzianità contributiva di almeno due anni (ovvero aver versato un contributo valido per la disoccupazione nel 2006 o anni precedenti), hanno diritto ad ottenere lindennità di disoccupazione cosiddetta a requisiti ridotti. I lavoratori agricoli che hanno lavorato per almeno 102 contributi giornalieri nel biennio 2007/2008 hanno diritto allindennità di disoccupazione agricola. Nel caso di 102 giornate lavorate tutte nel 2008 il diritto si consegue con almeno una giornata in agricoltura in qualsiasi periodo della propria vita lavorativa. Tra le categorie interessate a questo diritto ci sono oltre ai lavoratori precari stagionali, ad esempio i lavoratori agricoli e del turismo anche gli insegnanti precari. Spesso i lavoratori precari non sanno di avere diritto a tale prestazione che è dovuta anche se al momento della domanda risultassero occupati. Contestualmente alla domanda di disoccupazione può essere richiesto, se spettante, lassegno per il nucleo familiare relativo al periodo retributivo. Il patronato INAC presente capillarmente nel nostro territorio garantisce la compilazione e la presentazione in via telematica delle domande allInps permettendo al lavoratore di ricevere limporto in breve tempo. Per perfezionare la domanda occorre allegare una dichiarazione del datore di lavoro su un modulo che potrà essere ritirato negli uffici del patronato. Termine di scadenza per la presentazione delle domande è il 31 marzo 2009. INDENNITA DI DISOCCUPAZIONE ORDINARIA Ne ha diritto il lavoratore che è rimasto disoccupato involontariamente e alla data di inizio della disoccupazione risponde ai seguenti requisiti: - 2 anni di anzianità assicurativa (devono essere trascorsi almeno 2 annid al versamento del primo contributo Inps). La contribuzione figurativa è utile per il perfezionamento del requisito del biennio. - 1 anno di contribuzione (52 contributi assicurativi nel biennio precedente linizio del periodo di disoccupazione) Il lavoratore nel momento in cui si trova disoccupato deve presentarsi presso il centro per limpiego della zona di residenza, rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro richiedendone una ricevuta. E importante presentare immediatamente la disponibilità al lavoro poichè i giorni di ritardo non sono coperti da disoccupazione. La disoccupazione è interrotta quando il disoccupato: 1) è avviato a nuovo lavoro 2) diventa titolare di trattaemnto pensionistico 3) è cancellato dalle liste di disoccupazione 4) si trasferisce in un paese extracomunitario Nella tabella sottostante la durata e la misura della disoccupazione. ETA MESI INFERIORE A 50 ANNI 8 SUPERIORE A 50 ANNI 12 DURATA PERIODO MISURA % RETRIBUZIONE PRIMI 6 MESI 60% SUCCESSIVI 2 MESI 50% ULTERIORI MESI 40% Agri 15 SCEGLI IL TUO CORSO DI FORMAZIONE Da molti anni la Cia di Treviso, attraverso il proprio ente di formazione CIPAT, organizza nel territorio provinciale corsi di formazione rivolti agli imprenditori agricoli e non solo. La maggior parte dei corsi attivati sono finanziati dalla Regione Veneto nellambito dei programmi di formazione per il settore primario e per questo sono gratuiti per imprenditori agricoli, coadiuvanti agricoli e salariati agricoli. Con lobiettivo di rendere le proposte formative sempre più rispondenti alle vostre esigenze, Vi invitiamo a compilare la scheda di preiscrizione sotto riportata indicando i corsi che desiderate frequentare, scegliendo tra lelenco di quelli già attivi e indicando poi altri argomenti che vi piacerebbe approfondire di cui terremo conto nella programmazione dei prossimi corsi. Per qualsiasi informazione o chiarimento chiamare Marisa Fedato 0422/260118 SCHEDA DI PRE-ISCRIZIONE AI CORSI DI FORMAZIONE da inviare al fax 0422/260419 o consegnare agli uffici Cia D COGNOME E NOME _________________________________________________________________________________________ NATO A _______________________________________ IL ____/____/_______ RESIDENTE IN VIA _______________________________CAP _______ COMUNE___________________________________________ TELEFONO _________________________________ FAX __________________ E-MAIL ________________________________ TITOLO DI STUDIO ___________________________________________________ IMP. AGRICOLO COADIUVANTE AGR. FAMILIARE DI IMP.AGR. OPERAIO AGRICOLO ALTRO _________________ CHIEDE LISCRIZIONE AI SEGUENTI CORSI: IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE 120 ore (per conseguire qualifica IAP) - gratuito INSEDIAMENTO GIOVANI AGRICOLTORI 150 ore (obbligatorio per beneficiari della misura PSR insediamento giovani) - gratuito AVVIO ATTIVITA FLOROVIVAISTICA 150 ore (obbligatorio per lavvio dellattività ortoflorovivaistica L.R. 19/99) - gratuito AVVIO ATTIVITA AGRITURISTICA 120 ore (obbligatorio per lavvio di unattività agrituristica L.R. ) - costo 150 euro SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 44 ore (obbligatorio per aziende con dipendenti e società agricole D.L. 81/2008) - gratuito HACCP AUTOCONTROLLO IGIENICO SANITARIO 25 ore - gratuito PATENTINO ACQUISTO/UTILIZZO PRODOTTI FITOSANITARI - gratuito ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DELLE SOSTANZE ALIMENTARI (EX LIBRETTO SANITARIO) - costo 30 euro INFORMATICA 1° LIVELLO 40 ore - costo 60 euro LINGUA INGLESE 1° LIVELLO 60 ore - gratuito COMPOSIZIONE FLOREALE 40 ore - gratuito ERBE SPONTANEE: RICONOSCIMENTO E UTILIZZO - gratuito VITICOLTURA 40 ore - gratuito LE NORME DELLA CONDIZIONALITA IN AGRICOLTURA 25 ore - gratuito AFLATOSSINE DEL LATTE 30 ore - gratuito DEGUSTAZIONE GUIDATA DEI VINI 30 ORE - costo 50 euro TRASFORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI 30 ore - costo 50 euro OPERATORI DI FATTORIA DIDATTICA 80 ore MANAGEMENT ALTRI ARGOMENTI DI INTERESSE: ___________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________ data _______________________ Firma _____________________________________ Informativa ai sensi del D.L. 196/03. In base alla normativa vigente sulla privacy, CIA Treviso garantisce la massima riservatezza dei dati comunicati. Gli stessi saranno trattati in ottemperanza dellattuale decreto Agri Comitato Imprenditoria Femminile Limprenditrice agricola Marisa Furlan di Oderzo è stata nominata membro effettivo del Comitato per lImprenditoria femminile della Camera di Commercio di Treviso in rappresentanza della CIA di Treviso. Sostituisce Rosa Carretta di Mansuè, che ringraziamo per limpegno profuso in questi anni e per il buon lavoro svolto. CONCLUSO IL CICLO DI SEMINARI DONNE E IMPRESA Il ciclo di seminari, organizzati dal Comitato per limprenditoria femminile della C.C.I.A.A. di TV, si è concluso con una conferenza sul tema Donne ed economia della conoscenza, un rovesciamento degli equilibri consolidati a cura del dott. Pierluigi Sacco, professore ordinario presso luniversità IUAV di Venezia. Il prof. Sacco ha sottolineato efficacemente limportanza di investire tempo, energie e motivazione personale nella formazione delle nostre capacità, nella nostra cultura e nellestensione delle conoscenze di cui disponiamo, anche rimettendo in discussione quello che già sappiamo, così da ampliarne ed approfondirne la comprensione. Si è dimostrato come la cultura influenzi il modo in cui ci si pone di fronte ad ogni aspetto del processo produttivo, permettendoci di sviluppare quelle capacità, indispensabili per chi vuole essere imprenditrice, che servono a creare nuovo valore aggiunto in un prodotto. La cultura apre la mente alle nuove possibilità, consente di pensare ad un prodotto in modo radicalmente nuovo e di mettere insieme cose apparentemente lontane fra loro, dando così origine in ultima analisi allinnovazione reale. Il prof. Sacco ha concretamente dimostrato come costruire un sistema di significati attorno ad un prodotto induca ad una diversa percezione della realtà, ad un diverso valore attribuito al prodotto stesso. La comunicazione, che accompagna e costituisce parte integrante di un prodotto, lo trasforma fisicamente , perché viene visto e sentito in modo diverso. Nellambito di tutto questo le donne possono giocare un ruolo estremamente importante. Alle donne viene riconosciuta una predisposizione sociale ai processi innovativi, unitamente ad un sempre più alto livello di preparazione e di conoscenza, oltre che di cultura in generale, che ha contraddistinto la loro evoluzione negli ultimi decenni. A questo si accompagna tuttavia spesso la necessità delle donne di cambiare atteggiamento, di non sentirsi inferiori, bisognose dellaltrui riconoscimento e dellaltrui stima, per non essere trattate da inferiori. In questo contesto lo scopo fondamentale del Comitato per limprenditoria femminile è contribuire a realizzare quanto sopra detto. Marisa Furlan CAMPAGNA GRANDINE 2009 Gentile Associato, in vista della prossima Campagna Grandine ti comunichiamo che, in collaborazione con i nostri consulenti, stiamo ricercando le Compagnie di Assicurazione che ci possano riservare le migliori condizioni di prezzo e di servizio per le assicurazioni contro le avversità atmosferiche . Gli impegni finanziari ed economici assunti da ognuno di noi, coniugati con una crisi economica molto profonda, ci impongono di non poter più correre il rischio che una calamità naturale possa mettere in dubbio, anche solo parzialmente, la produzione agricola di un anno. Abbiamo bisogno del Tuo aiuto per poter riservare a te e a tutti i nostri associati la migliore offerta possibile. Comunica, senza alcun impegno, ai nostri uffici prodotti, quantitativi e Comuni di produzione della Tua azienda agricola. Aiutaci e ti offriremo la polizza avversità atmosferiche più economica del mercato 16 TREVISO sede provinciale via Noalese, 75 tel. 0422-260118 fax 0422-260419 da lunedì a giovedì 9.00-12.30 / 14.30-18.00 venerdì 9.00-12.30 / 14.30-16.00 TREVISO via Noalese, 75 tel 0422-210782 fax 0422-260121 lunedì 8.30-12.30 / pom. chiuso martedì 8.30-12.30 / 14.30-18.30 mercoledì chiuso giovedì 8.30-12.30 / 14.30-18.30 venerdì 8.30-12.30 / pom. chiuso MOGLIANO VENETO via Don Bosco, 11 tel. 041-5906554 fax 041-5936135 da lunedì a venerdì 9.00-12.30 / 15.00-19.30 sabato 9.00-12.30 ODERZO via per Piavon, 20 tel 0422-713165 fax 0422-810282 lunedì 8.30-12.30 / 14.30-18.30 martedì chiuso mercoledì 8.30-12.30 / 14.30-18.30 giovedì chiuso venerdì 8.30-12.30 / pom. chiuso BIBANO DI GODEGA S. URBANO via G. Marconi 46 tel. 0438-783338 fax 0438-782846 lunedì chiuso martedì 8.30-12.15 / 15.30-18.30 mercoledì chiuso giovedì 8.30-12.15 / 16.30-18.30 venerdì 8.30-12.15 (solo Inac) / pom. chiuso SAN VENDEMIANO Via S. Pio X, 50 tel. 0438/21036 fax 0438/425754 lunedì mattina chiuso / 14.45-18.15 martedì chiuso mercoledì 8.30-12.15 / 14.45-18.15 giovedì chiuso venerdì 8.30-12.15 / pom. chiuso COL SAN MARTINO piazza Rovere, 5 tel. 0438-898047 fax 0438-898689 da lunedì a mercoledì 8.30-12.30 / 16.30-18.30 giovedì 8.30-12.30 / pom. chiuso venerdì chiuso CASTELFRANCO VENETO via delle Querce, 7/7 tel 0423-494481 fax 0423-743175 lunedì chiuso martedì 8.30-12.30 / 14.30-18.30 mercoledì 8.30-12.30 / 14.30-18.30 giovedì chiuso venerdi 8.30-12.30 / pom. chiuso