la voce di san Paolo Bollettino Parrocchiale di San Paolo di Ravone - Bologna Il Natale di Federico Barocci: c’era una volta una gatta La festa di una nascita Q Quest’anno arriveremo a Natale carichi di molte esperienze vissute in questi mesi autunnali come forti avvenimenti ecclesiali. A partire dal Sinodo sulla famiglia tenutosi nello scorso ottobre, di cui diamo conto nelle successive pagine del bollettino, e dal Convegno ecclesiale di Firenze dell’inizio di novembre, con il quale tutta la “famiglia” che è la Chiesa italiana vuole camminare in una rinnovata spinta di evangelizzazione per questo nostro paese. Non ultimo, il prossimo arrivo del nuovo arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi, che farà l’ingresso in diocesi, la sua nuova famiglia, il sabato 12 dicembre aprendo la porta santa del Giubileo in cattedrale. Allora ho pensato di proporvi una particolarissima immagine di maternità e di famiglia per questo Natale. Mi è stata suggerita da un articolo molto bello del prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, del quale tutti possiamo apprezzare la cultura e la sensibilità seguendo alla televisione i suoi interventi sulla storia dell’arte. Maria, Elisabetta e la gatta, il soggetto dipinto da Federico Barocci, non è prettamente evangelico, ma non raro nella pittura del Cinquecento: ha per argomento una visita famigliare, quella di Elisabetta, madre del piccolo Giovanni Battista, a Maria, mamma di Gesù. L’estetica della Controriforma cattolica in quel secolo insegnava, con notevole modernità, che gli episodi sacri andavano attualizzati, inseriti in contesti moderni, così da esaltarne l’efficacia didattica e catechetica. Abbiamo affrontato le stesse tematiche nell’incontro con il prof. Tibaldi durante la Settimana Biblica. Ecco allora la casa di una famiglia lieta per la nuova nascita: Maria che accudisce il bambino Gesù e Giuseppe con gli strumenti del suo lavoro di falegname. Una scena ambientata nella città dell’autore, Urbino, della quale dalla finestra si intravede il Palazzo Ducale. In questo tranquillo ambiente famigliare sta entrando Elisabetta con il figlio, il piccolo san Giovanni, il quale, vivace come tutti i ragazzini, si precipita verso la culla di Gesù. C’è una novità però in questo quadro, altrimenti molto cano- nico, perché un’altra mamma abita la scena. È una gatta che sta allattando i suoi piccoli. Ha fatto la cuccia ai piedi della Madonna sfruttando le pieghe della sua veste. Finora era stata tranquilla, ma l’ingresso inaspettato degli ospiti la preoccupa per i suoi piccoli. Lei, la gattina, sta al centro della scena, quasi rubandola a Gesù che si sta svegliando e che fino a prova contraria è il vero protagonista del Natale, il suo Natale. Allora, cari parrocchiani, mentre ci prepariamo a vivere le prossime festività, in un periodo di notevole confusione ecclesiale, mentre i media mettono alla gogna fatti effettivamente sconcertanti, vorrei se possibile, almeno per un momento, lasciar perdere tutto e pensare, al di la di tante discussioni, che il Natale è la festa di una nascita, della più prodigiosa nascita della storia. Aspettando il Natale vi metto di fronte al bell’esempio di due mamme che si scambiano affetto e gioia, anzi di tre mamme con i loro bambini: Maria, Elisabetta e la gatta. Anche questo è un bell’esempio di maternità. Buon Natale. don ALESSANDRO ASTRATTI, parroco 1 pagine singole.indd 1 24/11/15 18.17 Rileggiamo insieme la Misericordiae Vultus / 1 Incontro al volto della Misericordia Per entrare nel Giubileo della Misericordia val la pena leggere insieme il documento d’indizione, cominciando dalle sue premesse alla luce della Scrittura e del magistero recente della Chiesa. Sul prossimo Bollettino la seconda parte: come ciascuno di noi è chiamato a vivere questo anno. Q uesto mese di dicembre si preannuncia come l’inizio di un periodo particolarmente ricco e propizio per la nostra Chiesa di Bologna e ancora di più per la Chiesa nel mondo intero. Già l’ingresso del nuovo vescovo nella nostra diocesi di Bologna ci vedrà impegnati in un ascolto attento e accogliente delle sue parole, al fine di porci, fin da subito, sotto la sua autorevole guida. Ancora di più ampio respiro è l’inizio dell’Anno Santo: un Giubileo straordinario della Misericordia, fortemente voluto da papa Francesco e da lui annunciato, non a caso, l’11 aprile scorso, Vigilia della II domenica di Pasqua, Domenica della Divina Misericordia, appunto. Chi segue il santo padre Francesco, nel comunicare in modo semplice e deciso il suo cammino per tutta la santa Chiesa, non farà fatica a percepire chiaramente come anche questo Giubileo straordinario, a partire dal tema stesso, siano pienamente in linea con tutto il suo pontificato. La Bolla d’indizione è un documento molto coinvolgente e di facile comprensione, e, insieme agli interventi di papa Francesco in questo periodo, ci introducono in modo molto chiaro al perché e all’obiettivo di questo Giubileo. Di seguito proverò a evidenziare alcuni punti di questo documento. Il volto della misericordia. Questo è il titolo della bolla d’indizione del Giubileo e, proprio nella prima frase, papa Francesco dichiara immediatamente di chi stiamo parlando: “Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre”. Non ci sono dubbi, quest’anno vuole essere l’invito a un incontro: Non l’incontro con una semplice parola, non con un’importante virtù, ma l’incontro con una persona viva, Gesù Cristo, volto, immagine evidente della Misericordia del Padre, come troviamo scritto nel vangelo di Giovanni: “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Gv 14,9). Tutto l’Antico Testamento, nelle sue più di centoventi ricorrenze, ci richiama a questo attributo di Dio, una per tutte: “Il Signore! il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in bontà e fedeltà” (Es 34,6). Una misericordia che nel corso della storia della Chiesa si è però un po’ irrigidita e forse defilata, tanto da sembrare oggi difficile associarla a Dio, sia per i credenti, tanto più per i non credenti. Papa Francesco con la sua grande lungimiranza, “simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche” (Mt 13,52), desideroso di mantenere forte e vivo il ricordo del Concilio ecumenico Vaticano II, si richiama a san Giovanni XXIII, che nel suo discorso di apertura del Concilio, avvenuto giovedì 11 ottobre 1962, disse: “Vediamo infatti, nel succedersi di un’età all’altra, che le incerte opinioni degli uomini si contrastano a vicenda e spesso gli errori svaniscono appena sorti, come nebbia dissipata dal sole. Non c’è nessun tempo in cui la Chiesa non si sia opposta a questi errori; spesso li ha anche condannati, e talvolta con la massima severità. Quanto al tempo presente, la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore; pensa che si debba andare incontro alle necessità odierne, esponendo più chiaramente il valore del suo insegnamento piuttosto che condannando… La Chiesa cattolica, vuole mostrarsi madre amorevolissima di tutti, benigna, paziente, mossa da misericordia e da bontà verso i figli da lei separati. La Chiesa, per mezzo dei suoi figli, manifesta ovunque la grandezza della carità cristiana, di cui null’altro è più valido per estirpare i semi delle discordie, nulla più efficace per favorire la concordia, la giusta pace e l’unione fraterna di tutti”. Penso che risalga proprio a quegli anni, e grazie allo spirito dell’assise conciliare, la rinnovata consapevolezza nella Chiesa, di tutto il profondissimo significato della misericordia, con una marcata attenzione antropologica. Tutto il Concilio Vaticano II, come evidenziato dal beato Paolo VI, fu imperniato dall’antica storia del Samaritano. Dopo di allora, il tema della misericordia di Dio è stato approfondito nell’enciclica Dives in Misericordia del 30 novembre 1980, la seconda scritta e pubblicata da san Giovanni Paolo II, esortazione a tutti gli uomini a esercitare la misericordia gli uni verso gli altri, sull’esempio della misericordia divina, in un mondo sempre più minacciato dalla violenza. Si tratta di un documento quanto mai attuale, che consiglio assolutamente di leggere. Sarà sempre lui, il 18 aprile del 1993, a beatificare santa Faustina Kowalska, l’apostola della Divina Misericordia e il 30 aprile 2000, anno del Gande Giubileo, a canonizzarla, istituendo nella data del 12 aprile di ogni anno la festa della Divina Misericordia. Ed eccoci, oggi, a questo Giubileo della Misericordia: opportunità, per ciascuno di noi, di cercare, incontrare, accogliere e vivere nella nostra vita, la misericordia di Dio, che è il suo modo di amare, il suo modo di ascrivere a sé ogni uomo nel mistero eterno del suo Amore. Un cammino che ci vede impegnati come singoli e come Chiesa perché, come afferma Gesù nelle parabole del capitolo 18 del Vangelo di Matteo, il vivere l’amore misericordioso [del Padre] diventa criterio per capire chi sono i suoi veri figli. don Giancarlo Casadei In occasione della conclusione dei lavori di riqualificazione e rinnovamento della Convivenza per anziani Maria Ausiliatrice e San Paolo e nell’attesa dell’apertura del nuovo Centro diurno assistenziale, che avverrà a breve, martedì 29 settembre 2015 abbiamo avuto l’onore di ospitare sua eminenza il cardinale arcivescovo Carlo Caffarra, per la benedizione della Casa. La mattinata, che ha visto il card. Caffarra celebrare la santa Messa e visitare la struttura, è stata arricchita dalla sua grande affabilità. Ogni occasione è stata da lui colta per condividere con gli operatori e con i nostri anziani momenti di vera gioia. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto partecipare con noi a questo momento indimenticabile. Fabio Cavicchi, direttore 2 pagine singole.indd 2 24/11/15 18.17 VISITA ALLE FAMIGLIE PER LA BENEDIZIONE PASQUALE ANNO 2016 La visita sarà effettuata, secondo la tabella sotto riportata, NEL POMERIGGIO dei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 15 in avanti, e IL MATTINO del sabato dalle ore 9 in avanti dal parroco don Alessandro, dal cappellano don Giancarlo, dai diaconi e dall’accolito Maurizio. Chi non può essere presente in casa nel giorno fissato, telefoni in parrocchia allo 051/6142221 per accordarsi per il recupero della visita che verrà effettuato al sabato mattina dai diaconi. Programma benedizioni pasquali 2016 Data DON GIANCARLO DIACONI DON ALESSANDRO GENNAIO Lunedì 11 Timavo 30,32,34 Vancini n. 1,2,3,4 Tofane pari 2 - 16/2 Vancini disp. 11 - 17 Tofane pari 18 - 52 Rappini disp. 1 - 25 Tofane disp. 5 - 39 Giovedì 14 Crocetta pari 2-16; Scota 4- 6 Rappini disp. 57 - 63 Sacco e Vanzetti disp. 5 - 15 Venerdì 15 Scota disp. 13 - 15 Rappini pari 2 - 16 Audinot pari e disp. Bianchini pari e disp. Bandiera pari 2 - 6; Montefiorino pari 2 - 4 Guerrini pari 2-20 Montefiorino pari 6 - 14 Martedì 12 Crocetta disp. 1 - 21 Mercoledì 13 Crocetta disp. 23-35; pari 18-22 Lunedì 25 Scota disp. 5,7,9,11 Martedì 26 Bidone n. 1,2,3 Mercoledì 27 Bidone n. 4,5,6 Guerrini pari 22-28; disp. 1-21 Montefiorino disp. 1 - 7 Giovedì 28 Bidone n. 7,8,9 Busi pari e disp. Montefiorino disp. 9 - 15 Venerdì 29 Bidone n. 10,11,12,13 Bottrigari pari 20-38 Tolmino pari e disp. FEBBRAIO Cavallotti pari e disp. Zambeccari disp. 5-13; pari 28-30 Aglebert disp. 3 – 21 Mercoledì 3 Sabotino pari 26,28,30 Zambeccari pari 4 - 26 Aglebert pari 2 – 22; Lucchini n. 4 e disp. 3 - 9 Sabotino disp. 21 - 37; Giovedì 4 Montenero 16,17,18,19 pari 20 - 30 Zambeccari pari 2 - 2/2; Pacchioni disp. 1 - 13 Vicini pari 4 - 12; Pepoli pari 78 - 82 Venerdì 5 Montello pari e disp. Pacchioni disp.15-23; pari 18-20 Guidotti disp. 11 - 35 Pacchioni pari 6 - 16 Guidotti pari 4 - 22 6; Martedì 9 Magnani Valdossola pari 30 - 36 Pacchioni pari 2 - 4; Muratori disp. 1/2 - 7 Piazza Volta pari e disp. 1 - 7 Guidotti disp. 1 - 9 Giovedì 11 Valdossola pari 24/2 - 28 Muratori pari 4 - 12 Giacobbi disp. 7 - 31 Martedì 2 Sabotino pari 14,16,22 Lunedì 8 Magnani 1,2,3,4,5 la voce di san Paolo Bottrigari 1 e pari 2 - 18; Zambeccari disp. 1 - 3 Lunedì 1 Sabotino pari 8,10 3 pagine singole.indd 3 24/11/15 18.17 Data DON GIANCARLO Venerdì 12 Valdossola pari 20 - 24 DIACONI DON ALESSANDRO Roncati disp. 1 - 13/2 Giacobbi disp. 1 - 5; pari 2 - 18 Roncati pari 2 - 16 Zucchi pari 2 - 36 Roncati disp.15 - 23; pari 18 - 46 Zucchi disp. 1 - 23 Carso pari 4 - 16 Zucchi disp. 25 - 33 Isonzo disp. 1 - 7 Giovedì 18 Valdossola disp. 23 - 33 Carso disp. 7 - 17 Isonzo disp. 9 - 15 Venerdì 19 Melloni disp. 1 – 25 Carso disp. 1 - 5 Breventani pari 2 - 4 Isonzo pari 2 - 14 Lunedì 22 Melloni pari 2 - 24 Breventani pari 6-22; disp. 21-45 Isonzo pari 16 - 20; Turati disp. 1 - 9 Martedì 23 Melloni pari 34 - 38 Breventani disp. 1-19 Turati disp. 13 - 35 Valeriani pari 2 - 32 Turati disp. 37 - 45 Rosa disp. 3 - 9; Giovedì 25 De Brizio disp. 5 - 27 Valeriani pari 34 - 54/2 Turati disp. 47 - 55 Venerdì 26 Brizio pari 30 - 54 Valeriani pari 56 - 64 Turati disp. 57 - 67; XXI Aprile disp. 9 – 17 Lunedì 29 Brizio pari 2 - 28 Valeriani disp. 1 - 25 Turati pari 4 - 14 Lunedì 15 Valdossola pari 8 - 18 Martedì 16 Valdossola pari 2 - 6; disp. 15 Mercoledì 17 Valdossola disp. 19 - 21 Mercoledì 24 De Rosa pari 2 – 22 MARZO Bastia pari 2 - 8 disp. 1, 5 - 11; Martedì 1 Martini pari 4 - 10 disp. 1 - 15; Busacchi pari 12 - 18 ––– Turati pari 24 - 50/2 Valeriani disp. 27 - 41 Turati pari 52 - 82; XXI Aprile pari 10 - 16 Giovedì 3 Podgora pari 20-28 Zannoni disp. 1 - 5 Pasubio pari 4 - 20 Venerdì 4 Podgora pari 30-36 Zannoni disp. 7 - 35 Pasubio pari 22 - 26 Mercoledì 2 Podgora disp. 21 - 39 Sabato 5 mattina ––– Lunedì 7 Costa disp. 1 - 33 Zannoni disp. 39 - 63 Zannoni pari 2 - 38 Martedì 8 Costa disp. 35 - 51 Mercoledì 9 Costa disp. 53 - 69 ––– ––– Pasubio pari 28 - 40 Pasubio disp. 1 - 27 Zannoni pari 40 - 62 Costa pari 2 - 6 Giovedì 10 Costa disp. 71, 75, 77 Vittorio Veneto pari 22 - 28 Costa pari 8 - 38 Venerdì 11 Costa disp. 73 - 73/2 Vittorio Veneto pari 30 - 38 Costa pari 42 - 68 Sabato 12 mattina ––– Lunedì 14 Costa disp. 79 - 111 Vittorio Veneto disp. 19/2 - 25 Vittorio Veneto disp. 27 - 33 Martedì 15 Costa disp. 113 - 127 ––– Costa pari 70 - 98 ––– Costa pari 100 - 116 Asiago pari 2 - 18 Costa pari 118 - 144 Giovedì 17 Costa disp. 131/2 - 133 Asiago pari 20 - 32 Costa pari 146 - 172 Venerdì 18 Costa disp. 135 - 135/7 Asiago disp. 1 - 29 Costa disp. 147 - 163; via della Certosa 39 - 49 Mercoledì 16 Costa disp. 129 Sabato 19 mattina ––– Costa disp. 135/8 - 145 ––– 4 pagine singole.indd 4 24/11/15 18.17 Vocazione e missione della famiglia Il Sinodo spiegato ai nostri figli Il recente Sinodo dei vescovi era dedicato alla famiglia, ma come parlarne tra le mura di casa? Così, sul blog L’Indice del Sinodo, una giornalista bolognese, inviata in Vaticano, ha provato a rispondere a suo figlio: “Perché questo Sinodo era tanto importante? Tre settimane per dire che cosa?”. R accolgo la sfida, tentando di non “cadere nella facile ripetizione di ciò che è indiscutibile o già detto”, o di usare “un linguaggio arcaico o semplicemente non comprensibile” (Discorso conclusivo di papa Francesco, da cui traggo i virgolettati). 1) La Chiesa di papa Francesco ama gli uomini e le donne d’oggi, con i loro pregi (la loro ricerca di libertà e credibilità) e con i loro difetti (l’individualismo e la mancanza di progettualità in cui spesso si arenano le relazioni tra le persone); e così anche le famiglie. Nella Chiesa ci sono però anche i nostalgici, coloro cioè che volgono lo sguardo al passato, immaginandolo come un paradiso perduto e pensando di spingere le lancette dell’orologio indietro a suon di battaglie e di slogan. 2) Il Sinodo non si è scandalizzato sul fatto che c’era disaccordo ma ha lavorato intensamente per arrivare a una convergenza, un’arte che occorre saper esercitare con pazienza (e saggezza): il che significa da un lato che è meglio un buon accordo generale che una sconfitta su alcuni aspetti specifici; e dall’altro che occorre tempo. Ma oggi siamo tutti un po’ insofferenti. 3) Costruire il consenso significa far incontrare le persone prima delle loro idee e far sì che ciascuno ci metta la faccia: a questo hanno mirato i lavori di gruppo durati tre lunghe settimane. L’ascolto delle ragioni dell’altro - se in buona fede - fa compiere sempre un passo avanti da cui non si arretra. Le lettere (legittime) girate dentro il Sinodo e sulla stampa un po’ meno, i tentativi “cospirativi” per nulla. Questo significa vivere la sinodalità cui pensava Paolo VI dopo il Concilio Vaticano II. 4) Perciò il lavoro del Sinodo è apprezzabile: per esempio laddove non ha detto una sorta di sì alla eucaristia per tutti come se fosse un diritto da rivendicare a suon di maggioranze (che forse qualche padre sinodale pensava di poter governare) ma ha messo in chiaro che “il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne e anatemi, ma di proclamare la misericordia di Dio”. Il papa durante l’Anno della Misericordia chiarirà meglio come; ma già sin d’ora ha ribadito che non si può “giudicare con superiorità e superficialità i casi difficili e le famiglie ferite”. 5) Mi sarei aspettata una parola di più sull’omosessualità, ma le pressioni dei media hanno suggerito di non aprire la discussione. Avrei visto bene il tema inserito in quello ben più ampio della sessualità, che in teoria non fa problema ma nei fatti crea ancora molti imbarazzi nella vita e nel sentire della Chiesa (il mondo, intanto, è altrove). Il tema - filosofico - della differenza necessita d’essere meglio compreso. Sul “gender” il Sinodo non ha detto molto, se non limitandosi al condivisibile rifiuto di tutto ciò che è ideologico; ma è scivolato su una questione di “genere”, quando ha deciso di non dare il voto alle tre 3 superiore religiose, elette al pari dei colleghi uomini. 7) E’ stata ribadita l’importanza delle Chiese locali. Esse sono governate non solo dal principio per il quale dove una cosa può essere decisa dal livello inferiore, il maggiore cede il passo; ma anche dall’altro per il quale esse sono Chiesa al pari di quella “di Roma”. Al Sinodo si è visto che “quanto sembra normale per un vescovo di un continente, può risultare strano, quasi come uno scandalo, per il vescovo di un altro continente; ciò che viene considerato violazione di un diritto in una società, può essere precetto ovvio e intangibile in un’altra; ciò che per alcuni è libertà di coscienza, per altri può essere solo confusione. In realtà, le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato”. Il Vangelo cioè non si applica con formulette astratte, ma trasformando “pacificamente e gradualmente le varie culture”. 8) I laici - cioè tutti i battezzati - vengono ancora una volta incoraggiati a portare la propria testimonianza. E’ vero che nella Chiesa non hanno una loro “rappresentanza” (le associazioni e i movimenti sono una forma ma non completa) e il Sinodo è fatto “di vescovi”, fino a nuovo ordine. Ma il lievito messo nella pasta non aspetta il comando del cuoco per agire. 9) Il consenso si costruisce anche sui testi. Con l’interpretazione e la rivisitazione di idee espresse tramite parole. E’ faticoso leggere, confrontare, cercare le fonti e le fonti delle fonti. Nell’ubriacatura delle tante parole spese attorno al Sinodo occorre fare lo sforzo di leggere, leggere e ancora leggere... Maria Elisabetta Gandolfi Dopo dodici anni si conclude il ministero del card. Caffarra Mons. Zuppi, il nuovo arcivescovo “C di “prete di tutti”, intellettuali ed emarginati, e un famoso libretto su La Confessione. Il perdono per cambiare. Poco dopo l’annuncio ufficiale della nomina, si è rivolto al suo nuovo popolo con “familiarità”, dicendosi “pieno di stupore” e chiedendo: “Vogliatemi bene e vogliatemi bene per quello che sono. Il vostro amore mi cambierà”. Ha ringraziato il card. Caffarra e fatto memoria degli altri predecessori, e ha preannunciato il suo desiderio di guardare “il mondo e ogni uomo” come li ha guardati cinquant’anni fa il Concilio Vaticano II e come li guarda il Papa: con misericordia, privilegiando i più poveri e trasmettendo la gioia del Vangelo. E infine ha invocato per sé la “teneressa” (sì, con la “s”) materna della nostra Madonna di San Luca. Per l’ingresso in diocesi, che coincide con l’apertura bolognese del Giubileo della Misericordia, ha messo a punto un programma intenso e significativo: arriva in San Petronio e poi alla “sua” cattedrale di San Pietro dopo aver incontrato i poveri e gli immigrati della Casa della Carità e i piccoli malati del Sant’Orsola, e dopo aver pregato al santuario di Boccadirio e alla Stazione di Bologna, luogo di una lontana e vicinissima strage terroristica. Guido Mocellin la voce di san Paolo onserva nella fede e nell’amore (…) il nostro vescovo Matteo”. E già: dopo che, nell’ultimo secolo, la Chiesa bolognese ha pregato per Giorgio (Gusmini), Giovanni Battista (Nasalli Rocca), Giacomo (Lercaro e Biffi), Antonio (Poma), Enrico (Manfredini) e Carlo (Caffarra), dal 12 dicembre prega per Matteo Maria Zuppi, nominato da Papa Francesco sulla cattedra di San Petronio lo scorso 27 ottobre. Si conclude così il ministero attivo del card. Caffarra, iniziato poco meno di dodici anni fa e che si è caratterizzato per la sollecitudine verso la morale e la pastorale familiare, godendo dell’apprezzamento di tre pontefici: Giovanni Paolo II che lo ha prima nominato a Ferrara e poi trasferito a Bologna; Benedetto XVI che lo ha creato cardinale; Francesco che lo ha invitato a partecipare agli ultimi due Sinodi sulla famiglia. Come già il card. Biffi, anche mons. Zuppi, che ha 60 anni, arriva a Bologna dopo essere stato vescovo ausiliare in una grande diocesi (Milano per Biffi, Roma per Zuppi). Di lui sappiamo anche che la sua vocazione sacerdotale è maturata all’interno della Comunità di Sant’Egidio, presso la quale ha esercitato parte del suo ministero, oltre a importanti “missioni di pace” nell’Africa più lontana e travagliata. Nella sua biografia c’è poi molto altro: una famiglia di grande tradizione cristiana e di spiccata sensibilità culturale; la laurea in Lettere e la licenza in Teologia; la fama 5 pagine singole.indd 5 24/11/15 18.17 agenda parrocchiale CALENDARIO DELLE FESTE E CELEBRAZIONI LITURGICHE VISITA AL PRESEPIO In chiesa (statue di Fabio Fabbi) e nel salone Don Bosco (artistico sonoro), per tutto il periodo delle festività natalizie, dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15.30 alle ore 19. DICEMBRE 2015 3 ore 8.30 S.Messa nel XXXIV anniversario della morte del parroco Mons. Elio Orlandi 8 Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria. Orario festivo. 12 Solenne INGRESSO IN CITTA’ di sua eccellenza mons. Matteo Maria ZUPPI, arcivescovo eletto dell’arcidiocesi di Bologna. E’ prevista la partecipazione di tutta la parrocchia. Verrà data comunicazione sugli orari non appena saranno resi noti dall’arcidiocesi. Per ordine dell’arcivescovo emerito La MESSA PREFESTIVA (ore 18.30) NON VIENE CELEBRATA in parrocchia. 16-24 Novena in preparazione al S. Natale alle sante Messe e nel Vespro serale. 23 ore 21 LITURGIA PENITENZIALE e Confessioni in preparazione al Natale. 24 Vigilia di Natale: dalle ore 16 confessioni. ore 23 celebrazione della Veglia e canto dell’Ufficio delle Letture in attesa della S. Messa di Mezzanotte. 25 S. Natale Orario festivo 26 S. Stefano. ss. Messe alle ore 8.30 – 11.00 – 18.30 31 S. Silvestro. Ore 18.30 s. Messa - Te Deum di ringraziamento - Benedizione Eucaristica GENNAIO 2016 1 5 6 11 25 31 Solennità della Madre di Dio. Giornata della Pace. Orario festivo. S. Messe ore 8.30 e 18.30 (prefestiva dell’Epifania) Epifania del Signore. Orario festivo. Inizio delle Benedizioni Pasquali Festa della Conversione di san Paolo. S.Messa ore 8.30 Festa di San Giovanni Bosco, patrono della gioventù. FEBBRAIO 2016 2 10 Festa della Presentazione del Signore. Candelora. Ore 8.30 Benedizione delle candele e Santa Messa Mercoledì delle Ceneri. SS.Messe con imposizione delle ceneri ore 8,30 e 18,30 Obbligo di digiuno ed astinenza dalle carni Ogni Venerdì di Quaresima. Ore 8.30 Messa ore 18.30 Via Crucis. Obbligo di astinenza dalle carni CONCERTO 18 dicembre 2015 – Ore 21 in Chiesa Concerto Natalizio nel centenario della Grande Guerra CORO DEL CAI DI BOLOGNA MERCATINO DI NATALE Sarà allestito nella nuova sala riunioni (ingresso dalla canonica) nei seguenti orari: 6 e 8 dicembre 2015: ore 8.30 – 13.00 e 15.30 – 19-45 5 e 7 dicembre 2015: ore 15.30 – 19.45 ANAGRAFE PARROCCHIALE Abbiamo accolto con gioia i nuovi figli di Dio nel Battesimo: Verta Samuele, Alessandri Marcello, Maruzzi Fabio, Delprete Agnese, Margheri Bianca, Frabetti Lorenzo, Lorusso Virginia Giorgia, Baffa Carolina. Abbiamo fatto festa per il Matrimonio di: Sarigu Carlo con Di Francesco Barbara, Fornario Vincenzo con Guidi Silvia Abbiamo pregato per i defunti: Rossi Maria, Reggiani Roberto, Veratti Giuseppe,Minarelli Giovanni, Ragaghi Pietro, Garagnani Anna Maria, Scandellari Giorgio, Fregi Olga, Onofri Francesco, Senesi Cesare. OFFICIATURA ORDINARIA DELLA CHIESA FESTIVO: Ss. Messe: ore 8.30 - 10 - 11.30 -18.30. S. Messa prefestiva ore 18.30. Preghiera delle Lodi: ore 8.10 Preghiera del Vespro e Benedizione Euricaristca: ore 18 FERIALE : Lun/Mar/Mer/Ven/Sab S. Messa: ore 8.30 Giovedì S. Messa: ore 18.30 Preghiera delle Lodi: ore 8 Preghiera del Vespro: ore 17.45 S. Rosario: ore 18. CONFESSIONI: Sabato dalle ore 15.30 alle ore 19.30 e a tutte le Messe festive. CELEBRAZIONE DEI BATTESIMI la voce di san Paolo 26 dicembre 2015 – S. Stefano ore 11 10 gennaio 2016 – Battesimo di Gesù ore 10 7 febbraio 2016 – Domenica ore 16 CRESIMA PER ADULTI I giovani e le ragazze che intendono ricevere il Sacramento della Cresima o Confermazione ne diano avviso in parrocchia per tempo, per programmare dall’inizio del 2016 un corso di preparazione. Tel. 051 6142221. ASPETTIAMO I FIDANZATI I fidanzati che hanno intenzione di celebrare il loro matrimonio “in chiesa” sono invitati a presentarsi al parroco per programmare un’adeguata preparazione. A gennaio 2016 inizia un corso in parrocchia. Per iscriversi Tel. 051 6142221. la voce di san Paolo Bollettino Parrocchiale di San Paolo di Ravone - Bologna Anno XCVIII - n. 4 - Dicembre 2015-Febbraio 2016 Registrazione Tribunale di Bologna n. 5064 del 10/06/88 Direttore responsabile Guido Mocellin Redazione e amministrazione Via Andrea Costa, 89 - 40134 Bologna Telefono 051/6142221 - Fax 051/6156313 Progetto grafico e impaginazione: Omega Graphics Snc - Bologna Stampa: Corgae - Via Cicogna 131, 40068 San Lazzaro di Savena (Bologna) Parroco Don Alessandro Astratti e-mail: [email protected] - web: www.sanpaolodiravone.bo.it 6 pagine singole.indd 6 24/11/15 18.17