la voce di san Paolo
Bollettino Parrocchiale di San Paolo di Ravone - Bologna
Il Natale di Federico Barocci: c’era una volta una gatta
La festa di una nascita
Q
Quest’anno arriveremo a Natale carichi
di molte esperienze vissute in questi
mesi autunnali come forti avvenimenti
ecclesiali. A partire dal Sinodo sulla famiglia tenutosi nello scorso ottobre, di
cui diamo conto nelle successive pagine
del bollettino, e dal Convegno ecclesiale
di Firenze dell’inizio di novembre, con il
quale tutta la “famiglia” che è la Chiesa
italiana vuole camminare in una rinnovata spinta di evangelizzazione per questo nostro paese. Non ultimo, il prossimo arrivo del nuovo arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi, che
farà l’ingresso in diocesi, la sua nuova
famiglia, il sabato 12 dicembre aprendo
la porta santa del Giubileo in cattedrale.
Allora ho pensato di proporvi una particolarissima immagine di maternità e
di famiglia per questo Natale. Mi è stata
suggerita da un articolo molto bello del
prof. Antonio Paolucci, direttore dei
Musei Vaticani, del quale tutti possiamo
apprezzare la cultura e la sensibilità seguendo alla televisione i suoi interventi
sulla storia dell’arte.
Maria, Elisabetta e la gatta, il soggetto dipinto da Federico Barocci, non è prettamente evangelico, ma non raro nella
pittura del Cinquecento: ha per argomento una visita famigliare, quella di
Elisabetta, madre del piccolo Giovanni
Battista, a Maria, mamma di Gesù.
L’estetica della Controriforma cattolica
in quel secolo insegnava, con notevole
modernità, che gli episodi sacri andavano attualizzati, inseriti in contesti moderni, così da esaltarne l’efficacia didattica e catechetica. Abbiamo affrontato
le stesse tematiche nell’incontro con il
prof. Tibaldi durante la Settimana Biblica.
Ecco allora la casa di una famiglia lieta
per la nuova nascita: Maria che accudisce il bambino Gesù e Giuseppe con gli
strumenti del suo lavoro di falegname.
Una scena ambientata nella città
dell’autore, Urbino, della quale dalla finestra si intravede il Palazzo Ducale. In
questo tranquillo ambiente famigliare
sta entrando Elisabetta con il figlio, il
piccolo san Giovanni, il quale, vivace
come tutti i ragazzini, si precipita verso
la culla di Gesù. C’è una novità però in
questo quadro, altrimenti molto cano-
nico, perché un’altra mamma abita la
scena. È una gatta che sta allattando i
suoi piccoli. Ha fatto la cuccia ai piedi
della Madonna sfruttando le pieghe
della sua veste. Finora era stata tranquilla, ma l’ingresso inaspettato degli
ospiti la preoccupa per i suoi piccoli.
Lei, la gattina, sta al centro della scena,
quasi rubandola a Gesù che si sta svegliando e che fino a prova contraria è
il vero protagonista del Natale, il suo
Natale.
Allora, cari parrocchiani, mentre ci prepariamo a vivere le prossime festività,
in un periodo di notevole confusione
ecclesiale, mentre i media mettono alla
gogna fatti effettivamente sconcertanti,
vorrei se possibile, almeno per un momento, lasciar perdere tutto e pensare,
al di la di tante discussioni, che il Natale è la festa di una nascita, della più
prodigiosa nascita della storia.
Aspettando il Natale vi metto di fronte
al bell’esempio di due mamme che si
scambiano affetto e gioia, anzi di tre
mamme con i loro bambini: Maria, Elisabetta e la gatta. Anche questo è un
bell’esempio di maternità.
Buon Natale.
don ALESSANDRO ASTRATTI, parroco
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Rileggiamo insieme la Misericordiae Vultus / 1
Incontro al volto della Misericordia
Per entrare nel Giubileo della Misericordia val la pena leggere insieme il documento d’indizione, cominciando dalle sue premesse alla
luce della Scrittura e del magistero recente della Chiesa.
Sul prossimo Bollettino la seconda parte: come ciascuno di noi è chiamato a vivere questo anno.
Q
uesto mese di dicembre si preannuncia
come l’inizio di un periodo particolarmente
ricco e propizio per la nostra
Chiesa di Bologna e ancora di più
per la Chiesa nel mondo intero.
Già l’ingresso del nuovo vescovo
nella nostra diocesi di Bologna
ci vedrà impegnati in un ascolto
attento e accogliente delle sue parole, al fine di porci, fin da subito,
sotto la sua autorevole guida.
Ancora di più ampio respiro è l’inizio dell’Anno Santo: un Giubileo
straordinario della Misericordia,
fortemente voluto da papa Francesco e da lui annunciato, non
a caso, l’11 aprile scorso, Vigilia
della II domenica di Pasqua, Domenica della Divina Misericordia,
appunto.
Chi segue il santo padre Francesco, nel comunicare in modo
semplice e deciso il suo cammino
per tutta la santa Chiesa, non farà
fatica a percepire chiaramente
come anche questo Giubileo
straordinario, a partire dal tema
stesso, siano pienamente in linea
con tutto il suo pontificato.
La Bolla d’indizione è un documento molto coinvolgente e di
facile comprensione, e, insieme
agli interventi di papa Francesco
in questo periodo, ci introducono
in modo molto chiaro al perché e
all’obiettivo di questo Giubileo. Di
seguito proverò a evidenziare alcuni punti di questo documento.
Il volto della misericordia. Questo è il titolo della bolla d’indizione del Giubileo e, proprio nella
prima frase, papa Francesco dichiara immediatamente di chi
stiamo parlando: “Gesù Cristo è il
volto della misericordia del Padre”.
Non ci sono dubbi, quest’anno
vuole essere l’invito a un incontro: Non l’incontro con una semplice parola, non con un’importante virtù, ma l’incontro con una
persona viva, Gesù Cristo, volto,
immagine evidente della Misericordia del Padre, come troviamo
scritto nel vangelo di Giovanni:
“Chi ha visto me, ha visto il Padre”
(Gv 14,9).
Tutto l’Antico Testamento, nelle
sue più di centoventi ricorrenze, ci
richiama a questo attributo di Dio,
una per tutte: “Il Signore! il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira,
ricco in bontà e fedeltà” (Es 34,6).
Una misericordia che nel corso
della storia della Chiesa si è però
un po’ irrigidita e forse defilata,
tanto da sembrare oggi difficile
associarla a Dio, sia per i credenti,
tanto più per i non credenti.
Papa Francesco con la sua grande
lungimiranza, “simile a un padrone di casa che estrae dal suo
tesoro cose nuove e cose antiche”
(Mt 13,52), desideroso di mantenere forte e vivo il ricordo del
Concilio ecumenico Vaticano II,
si richiama a san Giovanni XXIII,
che nel suo discorso di apertura
del Concilio, avvenuto giovedì 11
ottobre 1962, disse:
“Vediamo infatti, nel succedersi di
un’età all’altra, che le incerte opinioni degli uomini si contrastano
a vicenda e spesso gli errori svaniscono appena sorti, come nebbia
dissipata dal sole. Non c’è nessun
tempo in cui la Chiesa non si sia
opposta a questi errori; spesso li
ha anche condannati, e talvolta
con la massima severità. Quanto
al tempo presente, la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina
della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore; pensa
che si debba andare incontro alle
necessità odierne, esponendo più
chiaramente il valore del suo insegnamento piuttosto che condannando… La Chiesa cattolica, vuole
mostrarsi madre amorevolissima
di tutti, benigna, paziente, mossa
da misericordia e da bontà verso i
figli da lei separati.
La Chiesa, per mezzo dei suoi figli,
manifesta ovunque la grandezza
della carità cristiana, di cui null’altro è più valido per estirpare i semi
delle discordie, nulla più efficace
per favorire la concordia, la giusta
pace e l’unione fraterna di tutti”.
Penso che risalga proprio a quegli
anni, e grazie allo spirito dell’assise conciliare, la rinnovata consapevolezza nella Chiesa, di tutto
il profondissimo significato della
misericordia, con una marcata
attenzione antropologica.
Tutto il Concilio Vaticano II,
come evidenziato dal beato Paolo
VI, fu imperniato dall’antica storia del Samaritano. Dopo di allora,
il tema della misericordia di Dio è
stato approfondito nell’enciclica
Dives in Misericordia del 30 novembre 1980, la seconda scritta e
pubblicata da san Giovanni Paolo
II, esortazione a tutti gli uomini a
esercitare la misericordia gli uni
verso gli altri, sull’esempio della
misericordia divina, in un mondo
sempre più minacciato dalla violenza. Si tratta di un documento
quanto mai attuale, che consiglio
assolutamente di leggere.
Sarà sempre lui, il 18 aprile del
1993, a beatificare santa Faustina
Kowalska, l’apostola della Divina
Misericordia e il 30 aprile 2000,
anno del Gande Giubileo, a canonizzarla, istituendo nella data
del 12 aprile di ogni anno la festa
della Divina Misericordia.
Ed eccoci, oggi, a questo Giubileo
della Misericordia: opportunità,
per ciascuno di noi, di cercare, incontrare, accogliere e vivere nella
nostra vita, la misericordia di Dio,
che è il suo modo di amare, il suo
modo di ascrivere a sé ogni uomo
nel mistero eterno del suo Amore.
Un cammino che ci vede impegnati come singoli e come Chiesa
perché, come afferma Gesù nelle
parabole del capitolo 18 del Vangelo di Matteo, il vivere l’amore
misericordioso [del Padre] diventa
criterio per capire chi sono i suoi
veri figli.
don Giancarlo Casadei
In occasione della conclusione dei lavori di
riqualificazione e rinnovamento della Convivenza per anziani Maria Ausiliatrice e San
Paolo e nell’attesa dell’apertura del nuovo
Centro diurno assistenziale, che avverrà a
breve, martedì 29 settembre 2015 abbiamo
avuto l’onore di ospitare sua eminenza il
cardinale arcivescovo Carlo Caffarra, per
la benedizione della Casa. La mattinata,
che ha visto il card. Caffarra celebrare la
santa Messa e visitare la struttura, è stata
arricchita dalla sua grande affabilità. Ogni
occasione è stata da lui colta per condividere con gli operatori e con i nostri anziani
momenti di vera gioia. Un ringraziamento
a tutti coloro che hanno voluto partecipare
con noi a questo momento indimenticabile.
Fabio Cavicchi, direttore
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VISITA ALLE FAMIGLIE PER LA BENEDIZIONE PASQUALE
ANNO 2016
La visita sarà effettuata, secondo la tabella sotto riportata, NEL POMERIGGIO dei
giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 15 in avanti, e IL MATTINO del sabato dalle
ore 9 in avanti dal parroco don Alessandro, dal cappellano don Giancarlo, dai diaconi e
dall’accolito Maurizio.
Chi non può essere presente in casa nel giorno fissato, telefoni in parrocchia allo
051/6142221 per accordarsi per il recupero della visita che verrà effettuato al sabato
mattina dai diaconi.
Programma benedizioni pasquali 2016
Data
DON GIANCARLO
DIACONI
DON ALESSANDRO
GENNAIO
Lunedì 11 Timavo 30,32,34
Vancini n. 1,2,3,4
Tofane pari 2 - 16/2
Vancini disp. 11 - 17
Tofane pari 18 - 52
Rappini disp. 1 - 25
Tofane disp. 5 - 39
Giovedì 14 Crocetta pari 2-16; Scota 4- 6
Rappini disp. 57 - 63
Sacco e Vanzetti disp. 5 - 15
Venerdì 15 Scota disp. 13 - 15
Rappini pari 2 - 16
Audinot pari e disp.
Bianchini pari e disp.
Bandiera pari 2 - 6;
Montefiorino pari 2 - 4
Guerrini pari 2-20
Montefiorino pari 6 - 14
Martedì 12 Crocetta disp. 1 - 21
Mercoledì 13 Crocetta disp. 23-35;
pari 18-22
Lunedì 25 Scota disp. 5,7,9,11
Martedì 26 Bidone n. 1,2,3
Mercoledì 27 Bidone n. 4,5,6
Guerrini pari 22-28; disp. 1-21 Montefiorino disp. 1 - 7
Giovedì 28 Bidone n. 7,8,9
Busi pari e disp.
Montefiorino disp. 9 - 15
Venerdì 29 Bidone n. 10,11,12,13
Bottrigari pari 20-38
Tolmino pari e disp.
FEBBRAIO
Cavallotti pari e disp.
Zambeccari disp. 5-13; pari
28-30
Aglebert disp. 3 – 21
Mercoledì 3 Sabotino pari 26,28,30
Zambeccari pari 4 - 26
Aglebert pari 2 – 22;
Lucchini n. 4 e disp. 3 - 9
Sabotino disp. 21 - 37;
Giovedì 4 Montenero 16,17,18,19
pari 20 - 30
Zambeccari pari 2 - 2/2;
Pacchioni disp. 1 - 13
Vicini pari 4 - 12;
Pepoli pari 78 - 82
Venerdì 5 Montello pari e disp.
Pacchioni disp.15-23;
pari 18-20
Guidotti disp. 11 - 35
Pacchioni pari 6 - 16
Guidotti pari 4 - 22
6;
Martedì 9 Magnani
Valdossola pari 30 - 36
Pacchioni pari 2 - 4;
Muratori disp. 1/2 - 7
Piazza Volta pari e disp. 1 - 7
Guidotti disp. 1 - 9
Giovedì 11 Valdossola pari 24/2 - 28
Muratori pari 4 - 12
Giacobbi disp. 7 - 31
Martedì 2 Sabotino pari 14,16,22
Lunedì 8 Magnani 1,2,3,4,5
la voce di san Paolo
Bottrigari 1 e pari 2 - 18;
Zambeccari disp. 1 - 3
Lunedì 1 Sabotino pari 8,10
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Data
DON GIANCARLO
Venerdì 12 Valdossola pari 20 - 24
DIACONI
DON ALESSANDRO
Roncati disp. 1 - 13/2
Giacobbi disp. 1 - 5; pari 2 - 18
Roncati pari 2 - 16
Zucchi pari 2 - 36
Roncati disp.15 - 23;
pari 18 - 46
Zucchi disp. 1 - 23
Carso pari 4 - 16
Zucchi disp. 25 - 33
Isonzo disp. 1 - 7
Giovedì 18 Valdossola disp. 23 - 33
Carso disp. 7 - 17
Isonzo disp. 9 - 15
Venerdì 19 Melloni disp. 1 – 25
Carso disp. 1 - 5
Breventani pari 2 - 4
Isonzo pari 2 - 14
Lunedì 22 Melloni pari 2 - 24
Breventani pari 6-22;
disp. 21-45
Isonzo pari 16 - 20;
Turati disp. 1 - 9
Martedì 23 Melloni pari 34 - 38
Breventani disp. 1-19
Turati disp. 13 - 35
Valeriani pari 2 - 32
Turati disp. 37 - 45
Rosa disp. 3 - 9;
Giovedì 25 De
Brizio disp. 5 - 27
Valeriani pari 34 - 54/2
Turati disp. 47 - 55
Venerdì 26 Brizio pari 30 - 54
Valeriani pari 56 - 64
Turati disp. 57 - 67;
XXI Aprile disp. 9 – 17
Lunedì 29 Brizio pari 2 - 28
Valeriani disp. 1 - 25
Turati pari 4 - 14
Lunedì 15 Valdossola pari 8 - 18
Martedì 16 Valdossola pari 2 - 6; disp. 15
Mercoledì 17 Valdossola disp. 19 - 21
Mercoledì 24 De Rosa pari 2 – 22
MARZO
Bastia pari 2 - 8 disp. 1, 5 - 11;
Martedì 1 Martini pari 4 - 10 disp. 1 - 15;
Busacchi pari 12 - 18
–––
Turati pari 24 - 50/2
Valeriani disp. 27 - 41
Turati pari 52 - 82;
XXI Aprile pari 10 - 16
Giovedì 3 Podgora pari 20-28
Zannoni disp. 1 - 5
Pasubio pari 4 - 20
Venerdì 4 Podgora pari 30-36
Zannoni disp. 7 - 35
Pasubio pari 22 - 26
Mercoledì 2 Podgora disp. 21 - 39
Sabato 5 mattina
–––
Lunedì 7 Costa disp. 1 - 33
Zannoni disp. 39 - 63
Zannoni pari 2 - 38
Martedì 8 Costa disp. 35 - 51
Mercoledì 9 Costa disp. 53 - 69
–––
–––
Pasubio pari 28 - 40
Pasubio disp. 1 - 27
Zannoni pari 40 - 62
Costa pari 2 - 6
Giovedì 10 Costa disp. 71, 75, 77
Vittorio Veneto pari 22 - 28
Costa pari 8 - 38
Venerdì 11 Costa disp. 73 - 73/2
Vittorio Veneto pari 30 - 38
Costa pari 42 - 68
Sabato 12 mattina
–––
Lunedì 14 Costa disp. 79 - 111
Vittorio Veneto disp. 19/2 - 25
Vittorio Veneto disp. 27 - 33
Martedì 15 Costa disp. 113 - 127
–––
Costa pari 70 - 98
–––
Costa pari 100 - 116
Asiago pari 2 - 18
Costa pari 118 - 144
Giovedì 17 Costa disp. 131/2 - 133
Asiago pari 20 - 32
Costa pari 146 - 172
Venerdì 18 Costa disp. 135 - 135/7
Asiago disp. 1 - 29
Costa disp. 147 - 163;
via della Certosa 39 - 49
Mercoledì 16 Costa disp. 129
Sabato 19 mattina
–––
Costa disp. 135/8 - 145
–––
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Vocazione e missione della famiglia
Il Sinodo spiegato ai nostri figli
Il recente Sinodo dei vescovi era dedicato alla famiglia, ma come parlarne tra le mura di casa?
Così, sul blog L’Indice del Sinodo, una giornalista bolognese, inviata in Vaticano, ha provato a rispondere a suo figlio:
“Perché questo Sinodo era tanto importante? Tre settimane per dire che cosa?”.
R
accolgo la sfida, tentando di non “cadere
nella facile ripetizione di
ciò che è indiscutibile o
già detto”, o di usare “un linguaggio arcaico o semplicemente non
comprensibile” (Discorso conclusivo di papa Francesco, da cui
traggo i virgolettati). 1) La Chiesa
di papa Francesco ama gli uomini e le donne d’oggi, con i loro
pregi (la loro ricerca di libertà
e credibilità) e con i loro difetti
(l’individualismo e la mancanza
di progettualità in cui spesso si
arenano le relazioni tra le persone); e così anche le famiglie.
Nella Chiesa ci sono però anche
i nostalgici, coloro cioè che volgono lo sguardo al passato, immaginandolo come un paradiso
perduto e pensando di spingere
le lancette dell’orologio indietro
a suon di battaglie e di slogan.
2) Il Sinodo non si è scandalizzato sul fatto che c’era disaccordo ma ha lavorato intensamente per arrivare a una convergenza, un’arte che occorre saper
esercitare con pazienza (e saggezza): il che significa da un lato
che è meglio un buon accordo
generale che una sconfitta su
alcuni aspetti specifici; e dall’altro che occorre tempo. Ma oggi
siamo tutti un po’ insofferenti.
3) Costruire il consenso significa
far incontrare le persone prima
delle loro idee e far sì che ciascuno ci metta la faccia: a questo
hanno mirato i lavori di gruppo
durati tre lunghe settimane. L’ascolto delle ragioni dell’altro - se
in buona fede - fa compiere sempre un passo avanti da cui non
si arretra. Le lettere (legittime)
girate dentro il Sinodo e sulla
stampa un po’ meno, i tentativi
“cospirativi” per nulla. Questo
significa vivere la sinodalità cui
pensava Paolo VI dopo il Concilio Vaticano II.
4) Perciò il lavoro del Sinodo è
apprezzabile: per esempio laddove non ha detto una sorta di sì
alla eucaristia per tutti come se
fosse un diritto da rivendicare a
suon di maggioranze (che forse
qualche padre sinodale pensava
di poter governare) ma ha messo
in chiaro che “il primo dovere
della Chiesa non è quello di distribuire condanne e anatemi,
ma di proclamare la misericordia
di Dio”. Il papa durante l’Anno
della Misericordia chiarirà meglio come; ma già sin d’ora ha ribadito che non si può “giudicare
con superiorità e superficialità i
casi difficili e le famiglie ferite”.
5) Mi sarei aspettata una parola
di più sull’omosessualità, ma le
pressioni dei media hanno suggerito di non aprire la discussione. Avrei visto bene il tema
inserito in quello ben più ampio
della sessualità, che in teoria non
fa problema ma nei fatti crea
ancora molti imbarazzi nella
vita e nel sentire della Chiesa
(il mondo, intanto, è altrove).
Il tema - filosofico - della differenza necessita d’essere meglio
compreso. Sul “gender” il Sinodo
non ha detto molto, se non limitandosi al condivisibile rifiuto di
tutto ciò che è ideologico; ma è
scivolato su una questione di
“genere”, quando ha deciso di
non dare il voto alle tre 3 superiore religiose, elette al pari dei
colleghi uomini.
7) E’ stata ribadita l’importanza
delle Chiese locali. Esse sono governate non solo dal principio
per il quale dove una cosa può
essere decisa dal livello inferiore, il maggiore cede il passo;
ma anche dall’altro per il quale
esse sono Chiesa al pari di quella
“di Roma”. Al Sinodo si è visto
che “quanto sembra normale per
un vescovo di un continente, può
risultare strano, quasi come uno
scandalo, per il vescovo di un
altro continente; ciò che viene
considerato violazione di un diritto in una società, può essere
precetto ovvio e intangibile in
un’altra; ciò che per alcuni è libertà di coscienza, per altri può
essere solo confusione. In realtà,
le culture sono molto diverse tra
loro e ogni principio generale ha
bisogno di essere inculturato, se
vuole essere osservato e applicato”. Il Vangelo cioè non si applica con formulette astratte, ma
trasformando “pacificamente e
gradualmente le varie culture”.
8) I laici - cioè tutti i battezzati
- vengono ancora una volta incoraggiati a portare la propria
testimonianza. E’ vero che nella
Chiesa non hanno una loro “rappresentanza” (le associazioni
e i movimenti sono una forma
ma non completa) e il Sinodo è
fatto “di vescovi”, fino a nuovo
ordine. Ma il lievito messo nella
pasta non aspetta il comando del
cuoco per agire.
9) Il consenso si costruisce anche
sui testi. Con l’interpretazione e
la rivisitazione di idee espresse
tramite parole. E’ faticoso leggere, confrontare, cercare le fonti
e le fonti delle fonti. Nell’ubriacatura delle tante parole spese
attorno al Sinodo occorre fare
lo sforzo di leggere, leggere e ancora leggere...
Maria Elisabetta Gandolfi
Dopo dodici anni si conclude il ministero del card. Caffarra
Mons. Zuppi, il nuovo arcivescovo
“C
di “prete di tutti”, intellettuali ed emarginati, e
un famoso libretto su La Confessione. Il perdono
per cambiare.
Poco dopo l’annuncio ufficiale della nomina,
si è rivolto al suo nuovo popolo con “familiarità”, dicendosi “pieno di stupore” e chiedendo:
“Vogliatemi bene e vogliatemi bene per quello
che sono. Il vostro amore mi cambierà”. Ha ringraziato il card. Caffarra e fatto memoria degli altri predecessori, e ha preannunciato il
suo desiderio di guardare “il mondo e ogni uomo” come li ha guardati
cinquant’anni fa il Concilio Vaticano II e come li guarda il Papa: con
misericordia, privilegiando i più poveri e trasmettendo la gioia del Vangelo. E infine ha invocato per sé la “teneressa” (sì, con la “s”) materna
della nostra Madonna di San Luca.
Per l’ingresso in diocesi, che coincide con l’apertura bolognese del Giubileo della Misericordia, ha messo a punto un programma intenso e
significativo: arriva in San Petronio e poi alla “sua” cattedrale di San
Pietro dopo aver incontrato i poveri e gli immigrati della Casa della
Carità e i piccoli malati del Sant’Orsola, e dopo aver pregato al santuario di Boccadirio e alla Stazione di Bologna, luogo di una lontana e
vicinissima strage terroristica.
Guido Mocellin
la voce di san Paolo
onserva nella fede e nell’amore (…) il nostro vescovo
Matteo”. E già: dopo che, nell’ultimo secolo, la Chiesa
bolognese ha pregato per Giorgio (Gusmini), Giovanni
Battista (Nasalli Rocca), Giacomo (Lercaro e Biffi), Antonio (Poma), Enrico (Manfredini) e Carlo (Caffarra), dal 12 dicembre
prega per Matteo Maria Zuppi, nominato da Papa Francesco sulla cattedra di San Petronio lo scorso 27 ottobre.
Si conclude così il ministero attivo del card. Caffarra, iniziato poco
meno di dodici anni fa e che si è caratterizzato per la sollecitudine
verso la morale e la pastorale familiare, godendo dell’apprezzamento
di tre pontefici: Giovanni Paolo II che lo ha prima nominato a Ferrara
e poi trasferito a Bologna; Benedetto XVI che lo ha creato cardinale;
Francesco che lo ha invitato a partecipare agli ultimi due Sinodi sulla
famiglia.
Come già il card. Biffi, anche mons. Zuppi, che ha 60 anni, arriva a Bologna dopo essere stato vescovo ausiliare in una grande diocesi (Milano
per Biffi, Roma per Zuppi). Di lui sappiamo anche che la sua vocazione
sacerdotale è maturata all’interno della Comunità di Sant’Egidio, presso
la quale ha esercitato parte del suo ministero, oltre a importanti “missioni di pace” nell’Africa più lontana e travagliata. Nella sua biografia c’è
poi molto altro: una famiglia di grande tradizione cristiana e di spiccata
sensibilità culturale; la laurea in Lettere e la licenza in Teologia; la fama
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agenda parrocchiale
CALENDARIO DELLE FESTE E
CELEBRAZIONI LITURGICHE
VISITA AL PRESEPIO
In chiesa (statue di Fabio Fabbi) e nel salone Don Bosco
(artistico sonoro), per tutto il periodo delle festività natalizie,
dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15.30 alle ore 19.
DICEMBRE 2015
3
ore 8.30 S.Messa nel XXXIV anniversario della morte
del parroco Mons. Elio Orlandi
8
Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria.
Orario festivo.
12
Solenne INGRESSO IN CITTA’ di sua eccellenza mons.
Matteo Maria ZUPPI, arcivescovo eletto dell’arcidiocesi
di Bologna. E’ prevista la partecipazione di tutta la
parrocchia. Verrà data comunicazione sugli orari non
appena saranno resi noti dall’arcidiocesi. Per ordine
dell’arcivescovo emerito La MESSA PREFESTIVA (ore
18.30) NON VIENE CELEBRATA in parrocchia.
16-24 Novena in preparazione al S. Natale alle sante Messe
e nel Vespro serale.
23
ore 21 LITURGIA PENITENZIALE e Confessioni in
preparazione al Natale.
24
Vigilia di Natale: dalle ore 16 confessioni.
ore 23 celebrazione della Veglia e canto dell’Ufficio
delle Letture
in attesa della S. Messa di Mezzanotte.
25
S. Natale Orario festivo
26
S. Stefano. ss. Messe alle ore 8.30 – 11.00 – 18.30
31
S. Silvestro. Ore 18.30 s. Messa - Te Deum di
ringraziamento - Benedizione Eucaristica
GENNAIO 2016
1
5
6
11
25
31
Solennità della Madre di Dio. Giornata della Pace.
Orario festivo.
S. Messe ore 8.30 e 18.30 (prefestiva dell’Epifania)
Epifania del Signore. Orario festivo.
Inizio delle Benedizioni Pasquali
Festa della Conversione di san Paolo. S.Messa ore 8.30
Festa di San Giovanni Bosco, patrono della gioventù.
FEBBRAIO 2016
2
10
Festa della Presentazione del Signore. Candelora.
Ore 8.30 Benedizione delle candele e Santa Messa
Mercoledì delle Ceneri. SS.Messe con imposizione
delle ceneri ore 8,30 e 18,30
Obbligo di digiuno ed astinenza dalle carni
Ogni Venerdì di Quaresima. Ore 8.30 Messa ore 18.30 Via Crucis. Obbligo di astinenza dalle carni
CONCERTO
18 dicembre 2015 – Ore 21 in Chiesa
Concerto Natalizio nel centenario della Grande Guerra
CORO DEL CAI DI BOLOGNA
MERCATINO DI NATALE
Sarà allestito nella nuova sala riunioni (ingresso dalla
canonica) nei seguenti orari:
6 e 8 dicembre 2015: ore 8.30 – 13.00 e 15.30 – 19-45
5 e 7 dicembre 2015: ore 15.30 – 19.45
ANAGRAFE PARROCCHIALE
Abbiamo accolto con gioia i nuovi figli di Dio nel
Battesimo:
Verta Samuele, Alessandri Marcello, Maruzzi Fabio, Delprete
Agnese, Margheri Bianca, Frabetti Lorenzo, Lorusso Virginia
Giorgia, Baffa Carolina.
Abbiamo fatto festa per il Matrimonio di:
Sarigu Carlo con Di Francesco Barbara, Fornario Vincenzo con
Guidi Silvia
Abbiamo pregato per i defunti:
Rossi Maria, Reggiani Roberto, Veratti Giuseppe,Minarelli
Giovanni, Ragaghi Pietro, Garagnani Anna Maria, Scandellari
Giorgio, Fregi Olga, Onofri Francesco, Senesi Cesare.
OFFICIATURA ORDINARIA
DELLA CHIESA
FESTIVO:
Ss. Messe: ore 8.30 - 10 - 11.30 -18.30.
S. Messa prefestiva ore 18.30.
Preghiera delle Lodi: ore 8.10
Preghiera del Vespro
e Benedizione Euricaristca: ore 18
FERIALE :
Lun/Mar/Mer/Ven/Sab S. Messa: ore 8.30
Giovedì S. Messa: ore 18.30
Preghiera delle Lodi: ore 8
Preghiera del Vespro: ore 17.45
S. Rosario: ore 18.
CONFESSIONI:
Sabato dalle ore 15.30 alle ore 19.30
e a tutte le Messe festive.
CELEBRAZIONE DEI BATTESIMI
la voce di san Paolo
26 dicembre 2015 – S. Stefano ore 11
10 gennaio 2016 – Battesimo di Gesù ore 10
7 febbraio 2016 – Domenica ore 16
CRESIMA PER ADULTI
I giovani e le ragazze che intendono ricevere il Sacramento
della Cresima o Confermazione ne diano avviso in parrocchia
per tempo, per programmare dall’inizio del 2016 un corso di
preparazione. Tel. 051 6142221.
ASPETTIAMO I FIDANZATI
I fidanzati che hanno intenzione di celebrare il loro
matrimonio “in chiesa” sono invitati a presentarsi al parroco
per programmare un’adeguata preparazione. A gennaio 2016
inizia un corso in parrocchia. Per iscriversi Tel. 051 6142221.
la voce di san Paolo
Bollettino Parrocchiale di San Paolo di Ravone - Bologna
Anno XCVIII - n. 4 - Dicembre 2015-Febbraio 2016
Registrazione Tribunale di Bologna n. 5064 del 10/06/88
Direttore responsabile Guido Mocellin
Redazione e amministrazione Via Andrea Costa, 89 - 40134 Bologna
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Stampa: Corgae - Via Cicogna 131, 40068 San Lazzaro di Savena (Bologna)
Parroco Don Alessandro Astratti
e-mail: [email protected] - web: www.sanpaolodiravone.bo.it
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Dicembre-Gennaio 2016 ( Benedizioni pasquali )