23 giugno - 4 luglio 2013
Rhêmes-Notre-Dame
(Noutra Dama de Réma in patois valdostano)
è un comune italiano di 128 abitanti della
Val di Rhêmes, valle laterale della Val d'Aosta.
Rhêmes-Notre-Dame
È il comune più meridionale della regione.
Nel 1928 il governo fascista unificò i comuni di
Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges
in un'unica entità (Rhêmes, con capoluogo
Rhêmes-Saint Georges). Nel 1939 il nome del
comune venne italianizzato in Val di Rema.
Dopo la Liberazione i due comuni si sono
ricostituiti ed hanno ripreso i nomi originari.
Rhêmes-Notre-Dame
Oltre ad essere bilingue italo-francese,
la popolazione locale parla il patois valdostano.
Il municipio di Rhêmes-Notre-Dame
La chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine della Visitazione
(in francese, Notre-Dame-de-la-Visitation)
L'alta valle si apre in uno scenario di morene e ghiacciai
che scendono dalla Granta Parei e dalle altre vette della
zona: il bianco dei ghiacciai di Lavassey, Fond e
Tsantelèina contrasta con il verde dei vastissimi boschi
sottostanti di abete rosso e larice.
Non è necessario essere degli alpinisti per salire lungo i
sentieri che si avvicinano ai ghiacciai.
Sulla destra della media Val di Rhêmes si aprono
due valloni, ricoperti da splendidi boschi di conifere
in basso e da verdeggianti pascoli più in alto.
La zona è particolarmente interessante per la
fauna. Da marmotte, stambecchi e camosci…
…al pascolo sui prati di alta quota e ai numerosi
uccelli che si trovano nel fondovalle.
Il comune fa parte del
Parco nazionale del Gran Paradiso.
La valle di Rhêmes all’interno del Parco ha il fondo
pianeggiante, tipicamente glaciale, che si
rispecchia totalmente nel tipico paesaggio alpino.
Dalla valle parte un sentiero natura legato alla
fauna, alla flora e alle attività dell’uomo.
Il primo tratto del percorso, da Chanavey a Bruil,
è pavimentato e consente un agevole passaggio.
Il percorso ha un cordolo in legno presente
in tutta la sua lunghezza, fa attraversare 2
ponti tibetani e costeggia il fiume per una
strada molto regolare.
Sono presenti numero indicazioni e dei punti di sosta.
Il percorso per il Rifugio Benevolo dura circa 2 ore,
il sentiero è molto semplice e senza alcuna
difficoltà. Solo l'ultimo ha un po’ più di pendenza.
Raggiunto il posteggio di Thumel,si continua a piedi
imboccando la mulattiera col segnavia numero 13.
Con percorso segnato si attraversa lo splendido
paesaggio della Dora e si raggiungono le baite Lavassey
e il Rifugio Benevolo.
Sentiero Natura da Bruil a Pellaud: dopo aver
attraversato il villaggio di Bruil, si oltrepassa il ponte
sulla Dora di Rhêmes. L'itinerario, che dura 1 ora, si
sviluppa lungo il corso della Dora, fino a Pellaud.
Il ponte sulla Dora
di Rhêmes
Alpeggio di Entelor
Nel vicino paese di Rhêmes-Saint-Georges, nella
bassa valle, si trova un centro equestre che offre
la possibilità di passeggiate a cavallo e attività
anche per gruppi e bambini.
Sempre a Rhêmes-Saint-Georges è presente un nuovo
parco ludico e culturale per bambini e adulti che,
grazie a un percorso apposito, potranno scoprire e
approfondire le proprie conoscenze sugli animali del
Parco Nazionale del Gran Paradiso, sulla cultura
alimentare dell'arco alpino, nonché sulla lingua locale,
il patois. Ai giochi tradizionali si alternano giochi
interattivi continuamente aggiornati.
Proprio a Rhêmes-Notre-Dame c’è invece il
Centro Visitatori
del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Al Centro è sempre
disponibile una
Guida del Parco,
che fornisce
informazioni
competenti e
dettagliate per
soddisfare ogni
curiosità.
Il Centro Visitatori
comprende un
ufficio
informazioni, una
sala proiezioni,
una mostra
permanente e uno
spazio per mostre
temporanee.
Il Centro Visitatori
propone la storia del
gipeto, il più grande
uccello europeo, che
torna a volare nei cieli
del Parco Nazionale
Gran Paradiso.
L’esposizione è
arricchita da testi,
immagini, suoni,
giochi multimediali e
dalla ricostruzione di
un vero e proprio nido
di gipeto su una
parete rocciosa.
Si può inoltre esaminare un "ossario", un
dettagliato modello di volo planato, e altri
elementi utili a far conoscere l'avifauna
presente nei territori del Parco.
Hotel Granta Parey
Frazione Chanavey, 23,
11010 Rhemes-Notre-Dame
Valle D'aosta
Confortevole residenza estiva ed invernale
situata nel cuore della magnifica Valle di Rhêmes.
L’hotel ha 33 stanze tutte con servizi privati, ampie
e riposanti, arredate totalmente in legno.
Sono tutte dotate di Tv satellitare, phon e telefono.
Un occhio di riguardo è rivolto ai bambini: all’interno
dell'hotel, infatti, c’è una saletta dedicata, mentre
all'esterno si trova un parco giochi con tappeti elastici
e gonfiabili. Il tutto per farli divertire e renderli
protagonisti della vacanza.
Il ristorante all’interno dell’hotel offre l’ottima e
curatissima cucina tipica valdostana.
Il giorno del suo sesto compleanno, la principessa
Merida riceve in dono dal padre Fergus un arco, anche se
la madre, Elinor, non è d'accordo. Mentre è nella foresta
per recuperare una freccia da lei scoccata, Merida vede
dei fuochi fatui, magiche creature dei boschi… Dopo
essere tornata dai genitori, il villaggio viene attaccato dal
malvagio orso Mor'du, che il padre affronta per dare il
tempo agli altri di fuggire, perdendo una gamba.
Dieci anni dopo Merida è una ragazza dolce, coraggiosa e
sognatrice, sorella di 3 pestiferi gemelli sempre a caccia
di dolci. Ma è anche diventata un'arciera infallibile!
Una sera Merida viene informata dalla madre che i tre capi
dei clan scozzesi che suo padre governa presenteranno i
loro primogeniti come pretendenti alla sua mano. Il
vincitore dei giochi si fidanzerà con Merida. La ragazza
non vuole assolutamente, ma la madre non la ascolta
insistendo che è suo dovere accettare la tradizione.
All'arrivo dei tre clan, quando Elinor afferma che solo il
"primogenito" delle famiglie nobili può gareggiare, Merida
decide di partecipare per vincere la sua stessa mano.
Spetta a lei la scelta della disciplina in cui gareggiare e
sceglie il tiro con l'arco, vincendo la gara, umiliando i
pretendenti e mandando su tutte le furie la madre.
Durante il litigio che ne segue, Merida taglia l'arazzo
raffigurante la sua famiglia fatto dalla madre e Elinor,
infuriata, getta l'arco della figlia nel fuoco.
Ferita, Merida scappa nella foresta, dove vede nuovamente
i fuochi fatui. Seguendoli, arriva nella bottega di una
vecchia intagliatrice, che è in realtà una strega.
Merida le chiede un incantesimo che sia in grado
di cambiare la madre e quindi il suo destino. La
strega la accontenta e prepara un dolce magico
che dovrà essere mangiato dalla madre, ma
dimentica di dirle in che modo lei cambierà con
l'incantesimo…
Tornata al castello, Merida fa mangiare il dolce a
Elinor che, inaspettatamente, si traforma in
un'orsa! Dopo essere fuggite per non far uccidere
la madre dagli uomini dei clan, le due cercano la
strega, che però è andata via dalla bottega.
Ma ha lasciato un messaggio per Merida: ha solo due giorni
per far tornare Elinor alla sua forma umana, altrimenti
l'incantesimo diverrà permanente, per farlo dovrà “ricucire
lo strappo che l'orgoglio ha causato”.
Il mattino dopo Merida ed Elinor vanno al fiume a
pescare la colazione e, durante il tempo passato
insieme, imparano a conoscersi un po’ meglio...
Elinor però inizia a dare i primi segni della
trasformazione definitiva e aggredisce Merida, pur
fermandosi in tempo.
Poco dopo riappaiono i fuochi fatui e, seguendoli, Merida e
sua madre giungono ad una grotta dentro cui c’è una sala
del trono. Qui Merida capisce che la favola che la madre le
raccontava sempre, quella di quattro fratelli di cui il
primogenito finisce per fare la guerra agli altri portando
alla rovina il regno, è realtà. Il primogenito è in verità l'orso
Mor'du che, nascosto tra le rovine, attacca madre e figlia,
le quali riescono fortunatamente a salvarsi.
Merida suppone che lo strappo di cui la strega parlava sia il
taglio che aveva fatto nell'arazzo di sua madre, così le due
tornano al castello di nascosto per ripararlo.
Sfortunatamente sopraggiunge Fergus il quale crede che
la moglie sia stata uccisa dall’orsa e l'aggredisce.
Elinor fugge nel bosco inseguita dal marito e dai suoi
uomini, mentre Merida viene chiusa nella sua stanza.
Grazie ai tre fratellini, trasformatisi in orsetti
perché hanno mangiato il dolce magico avanzato,
Merida viene liberata e, ricucito l'arazzo,
raggiunge il luogo ove il padre e i guerrieri del clan
stanno per uccidere Elinor.
Merida riesce a salvarla combattendo contro il
padre, subito dopo però Mor'du li attacca.
Elinor lotta contro di lui e alla fine trionfa: lo spirito
del fratello malvagio ritrova la pace.
Nonostante l'arazzo sia ricucito, Elinor non si
ritrasforma. Merida, disperata, la abbraccia e le dice
che la rivorrebbe come prima, che le vuole bene.
Questo era lo strappo da sanare! Così Elinor
finalmente torna umana, insieme ai tre fratellini.
I lord e i loro clan tornano a casa, mentre Merida ed
Elinor cavalcano insieme nel bosco, riappacificate.
Il cinema
Il cinema
Il cinema
Il cinema
Il cinema
Il cinema
Staff
La direzione del campo è di Sister Catherine,
coadiuvata dalle maestre-di-Bottega.
Assistenti scelti fra gli alunni più grandi de “La Bottega d’Europa”.
Escursioni e gite
Escursioni al Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Sentieri Natura nella Val di Rhêmes.
Centro Visitatori del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Gita al Parco Lo Berlo a Rhêmes-Saint-Georges.
Attività di Bottega
Formazione e animazione religiosa, bricolage, canto corale, danza
coreografica… e molte altre sorprese da non riuscire ad immaginare!
Pro-memoria
Moduli e documenti occorrenti per l’iscrizione:
• modulo di iscrizione compilato
• versamento della 1a rata entro e non oltre venerdì 8 marzo
• versamento della 2a rata entro e non oltre venerdì 3 maggio
• fotocopia del libretto sanitario
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