U.N.P.I.S.I. Unione Nazionale Personale Ispettivo Sanitario d’Italia Segreteria Regionale Veneto EVENTO FORMATIVO sistemi di gestione sicurezza mmc e stress lavorativo Cortina d’Ampezzo (Bl) 27-28 Maggio 2010 Relatore: Arch. Giovanni Matteazzi - Treviso docente Ateco 3 – Istituto Superiore Formazione e Prevenzione (Mi) docente tecnico AIAV – Dipartimento Ingegneria - Università di Pisa 1 PREMESSA: - alla data odierna si assiste ancora a presentazione di P.S.C. non conformi, presentati in ambito D.Lgs. 494/96; si assiste a presentazione P.O.S. aziendali, ancora in ambito vecchia normativa e non in ambito ai riferimenti pertinenti Allegati D.Lgs. 81/08 s.m.i.c. - si assiste ancora alla mancata presentazione per gli artigiani del DURC con esplicite conferme di “consulenti”, affermanti la non necessità - si fa ancora fatica a comprendere che il 5% del P.I.L. risulta “bruciato” per tutto l’insieme di incidenti sul lavoro; lo 0,8% del P.I.L. risulta bruciato dal tempo e spese processi Magistratura pertinente agli incidenti sul lavoro. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 2 - si assiste ancora ad una non precisa conoscenza e presa d’atto del D.Lgs. 231/01, ignorato completamente per procedura e per informazione - si assiste ancora ad una completa ignoranza del D.Lgs. 123/07 - è molto grave che la maggioranza delle impresa / artigiani non operino con DPI armonizzati e soprattutto non fatti comprendere nella loro funzionalità - esiste ancora una grave dicotomia operativa tra “convinzione convinzione” convinzione e “obbligo obbligo” obbligo uso DPI - non risulta ancora chiaro il concetto della responsabilità - non risulta chiaro un giusto tragitto di cultura della sicurezza - viene sistematicamente dimenticata la procedura del “quasi incidente” – NEAR MISSES(sciocca ed immatura l’espressione Autore: arch. Giovanni Matteazzi 3 tante volte citata dagli addetti – quasi mi capitava); capitava sul lavoro non può esistere la “fortuna” - non viene ancora recepita per i lavori in altezza la prevenzione primaria e secondaria - risulta di difficoltà far comprendere: - rischio movimentazione codificato a kg.30 il rischio “cellulare” sul lavoro” il rischio bevande alcoliche sul lavoro il rischio attività gruista il rischio “testimoni di Geova” (art.32 Costituzione - 2°comma; art.33 Lex 833/78; art.19 D.M. 15.01.1991; art.12 D.M. 25.01.2001) il rischio addetti di etnie diverse rischio diversità religione addetti rischio celiaco rischio tossicodipendenza manuale carichi risulta ancora Autore: arch. Giovanni Matteazzi 4 - trascurata l’indicazione della C.E. n. 2003 / 134 / CE GUCE n. 53/45, definizione “cosa deve possedere il lavoratore autonomo” - dimenticare precise correlazioni stress lavorativo, come: RESILIENZA: pur essendo un termine prelevato dal concetto ingegneristico, significa la capacità di un materiale di riassumere la propria forma originale, dopo aver subito uno stress; conseguentemente nell’ambito operativo umano, è necessario sottolineare che il supporto sociale risulta essere positivamente correlato alla resistenza dello stress. Significa informare il proprio personale, su come agire in situazione di emergenza e quindi salvaguardare tutti i possibili danni derivanti dall’essere esposti a situazioni emotive troppo intense. Dal Datore di lavoro viene fatta pertanto un’attenta riflessione per attività di urgenza o di emergenza, affinché il personale aziendale sia il più idoneo a lavorare in questi settori. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 5 E’ necessario, che in modo significativo vi sia un preciso colloquio con medico competente e R.L.S. e S.P.P., affinché si possano evitare le situazioni di “Sindrome Post Traumatica da Stress”. La resilienza significa per analogia alla voce ingegneristica, la capacità e la facoltà di ritrovare una posizione di sufficiente equilibrio emotivo, dopo essere stati sottoposti ad un significativo stress. E’ importante sottolineare che una persona resiliente non significa, che per tale individuo si sia creata la situazione di “pelle dura”, anzi, questo può significare aver “anestetizzato” le emozioni, il che significa o processi di rimozione o peggio ancora, rimozioni delle stesse come fatto emotivo, di fronte alle emergenze. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 6 E’ importante pertanto che la resilienza venga in qualche modo “stimata” in una situazione di processo dinamico aziendale, inquantoché sul lavoro risulta fondamentale il processo di acquisizione delle risorse interne, per poter intervenire in contesti di attività e gestazioni particolari di emergenze. E’ altrettanto importante introdurre la valutazione di: ALESSITIMIA che risulta essere l’incapacità di percepire, riconoscere e descrivere verbalmente situazioni di stati emotivi; letteralmente significa “non avere le parole per le emozioni”. E’ importante in ambito aziendale verificare ed analizzare la presenza di tali caratteristiche, inquantoché nel sito lavorativo, si possono creare situazioni di isolamento e con attività insicure ed evitanti il rapporto sociale con i colleghi. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 7 E’ importante segnalare questo rischio, perché può essere fonte di difficoltà di percezione fisica disregolata della propria attivazione emotiva di fronte a situazioni di emergenza. Si ricorda inoltre: METEOROPATIA: termine che sta ad indicare determinate reazioni di tipo neuro-vegetativo, in determinate situazioni metereologiche. L’insorgenza della meteoropatia si verifica con episodi climatici ventosi, temporaleschi, diminuzione della pressione atmosferica, pioggia e cielo nuvoloso. Ciò può dipendere anche dal sistema di termoregolazione del corpo. Nella fase lavorativa pertanto, in funzione della mutazione climatica, all’addetto si possono creare situazioni di stati di irritabilità generica, nervosismo, debolezza fisica, apatia, tutti elementi che possono costituire rischi nel sito di lavoro. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 8 - viene sempre dimenticata la diversificazione atmosferica degli ultimi anni (avversità, pioggia, ghiaccio, neve, vento, ecc.) - ecc., ecc. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 9 RIFLESSIONE TECNICO - OPERATIVA Quanto citato nella premessa, costituisce elemento di riflessione per introdurre il concetto di “Impresa Virtuosa”. E’ ovvio che per “Impresa Virtuosa” si intende un tragitto così sottoindicato: • • • • • • • aggiornamento attività operativa in D.Lgs. 106/09 attestazioni art. 97, comma 3 – ter , DLgs. 81/08 s.m.i.c. applicazione Codice Etico applicazione Progetto Sicurezza applicazione S.G.S.L. UNI/Inail e/o altro nomina R.S.P.P. Aziendale qualificato interno/esterno dall’anno … nomina R.L.S. Aziendale Autore: arch. Giovanni Matteazzi 10 • • • • • • attestazione ruolo Direttore Tecnico di Cantiere ambito Lex 123/07 ruoli specialistici addetti – attestazioni libretto formativo del cittadino lavoratore dichiarazioni del registro formativo: argomenti/corso nomina del Medico Competente applicazione/uso contratti: appalto, subappalto, opera, specialistico, somministrazione (Lex 123/07 – D.Lgs. 81/08 s.m.i.c.) • valutazione dei Rischi in data certa (fondamentale la prima data…) • valutazione rischio stress lavoro correlato (ISPESL per mancata presentazione procedura certe, propone il sistema HSE inglese, inquantochè non invasivo, di procedura semplice e soprattutto creante risultati: stato di fatto, l’obiettivo a medio termine e l’obiettivo a lungo termine) • • • • valutazione rischio vibrazioni valutazione rischio rumore D.Lgs. 81/08 s.m.i.c. autocertificazione rispetto costruttivo Norme Europee (Min. Matteoli) valutazione radiazioni ottiche artificiali/naturali Autore: arch. Giovanni Matteazzi 11 • Piano di Emergenza ed Evacuazione All. I - D.Lgs. 81/08 s.m.i.c. • uso D.P.I. (Armonizzazione Europea – DM 17.01.1997 DM 04.06.2001 – G.U. n. 32 del 07.02.2008 – UNI Marzo 2010 – cromatizzazione casco per funzionalità) • fascicolo tecnico dell’opera: schede tipologiche applicative • POS in conformità All. XV D.Lgs. 81/08 s.m.i.c. • Unità Didattiche (già P.I.F. art. 9 D.Lgs. 626/94 – art. 37 D.Lgs 81/08 s.m.i.c.) • modulistica controllo cantiere • Informazione / formazione addestramento addetti • raccolta verbali ultimi tre anni incontro D.L. – R.S.P.P. – M.C. • uso applicativo circolari interne tecniche/informative/moduli qualità • DUVRI D.Lgs. 81/08 s.m.i.c. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 12 • procedure operative sicurezza e prevenzione cantieristicapittogrammi-gestualità-lavorazioni in lingua operatori extracomunitari / comunitari • accertamento comprensione dell’addetto straniero per sicurezza e prevenzione • uso “guida” ISPELS – CPT – SUVA - CTIP, ecc. • M.U.M. • uso macchine / attrezzature CE • contratti officine manutenzione in CE (gru, mezzi, etc…) • dimostrazione indicazioni operative ufficio acquisti qualità CE / EN UNI • elenco operatori specialistici esterni per attività particolari (laser, macchine operative particolari…) Autore: arch. Giovanni Matteazzi 13 • • • • • raccolta visite SPISAL e/o quant’altro – verbali codificazione eventi addetti/indice di gravità etc… codice responsabilità sociale procedura verifica impatto ambientale procedura del “quasi incidente” Ne discende da quanto sopracitato, una precisa procedura di : - triangolo della sicurezza organigramma aziendale ipotesi operativa precisa “regia di gestione sicurezza aziendale” Per una ulteriore chiarezza, vengono allegati i seguenti schemi: Autore: arch. Giovanni Matteazzi 14 TRIANGOLO DELLA SICUREZZA COMMITTENTE (pubblico/privato) P.S.C. IMPRESA P.O.S. D.L. ADDETTI 15 E’ fondamentale definire in modo preciso l’organigramma aziendale, in modo tale possa essere identificato per i vari settori l’albero della responsabilità. L’organigramma aziendale, risulta essere una precisa procedura di primo inizio di istituzione “Sistema Gestione Sicurezza Lavoro”, dove il Datore di Lavoro viene definito “Ente” (Lex 123/07), dove ogni operatore del ciclo produttivo ha precisa definizione per i ruoli responsabili da gestire in cantiere. I ruoli vanno letti in preciso coordinamento che si basa sul principio fondamentale della INFORMAZIONE. L’organigramma aziendale è asse portante anche per l’accertamento del rischio elettivo. elettivo Autore: arch. Giovanni Matteazzi 16 ORGANIGRAMMA AZIENDALE IPOTESI OPERATIVA …………………………. (ENTE L. 123/07) DIREZIONE GENERALE (DG) CONSULENTE ESTERNO SICUREZZA AZIENDALE ADDETTI MONTAGGIO SMONTAGGIO PONTEGGI RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ESTERNO/INTERNO (RSPP) RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE (SD) SEGRETERIA DI DIREZIONE (SD) ADDETTI PRONTO SOCCORSO (APS) ASSISTENTE SD (ASD) ADDETTI ICUREZZA ANTINCENDIO Responsabile Sistema Gestione Qualità (RGQ) MEDICO COMPETENTE ESTERNO (MED) RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (Rprivacy) (ASA) RESPONSABILE PRODUZIONE E SERVIZI (RPS) ADDETTI EMERGENZA (AE) DIRETTORE TECNICO (DT) PREPOSTO/CAPO CANTIERE (CC) PRESTATORI D’OPERA RESPONSABILE APPROVIGIONAMENTO (Rapp) ADDETTO SERVIZIO PROGETTAZIONE (Aprog) RESPONSABILE COMMERCIALE (RC) RESPONSABILE MAGAZZINO (RMag) ADDETTO MAGAZZINO (AMag) RESPONSABILE AMMINISTRAZIONE (RAm) ADDETTO AMMINISTRAZIONE (AAm) 17 ADDETTI In una poi “Regia Regia di Gestione Sicurezza Aziendale” facente riferimento ad una idonea progettazione S.G.S.L., in una adozione anche di un comportamento socialmente responsabile (CSR) si deve fare riferimento ai “sette comandamenti” della UNI ISO 26000: • • • • • • • responsabilità; trasparenza; etica; rispetto degli addetti; rispetto del ruolo della Legge; rispetto degli standard di comportamento; rispetto dei diritti umani. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 18 Altrettanto è necessario ricordare l’invito della Comunità Europea di ridurre entro l’anno 2013 il 30% degli incidenti; è un cattivo messaggio che può creare equivoci di interpretazione, inquantochè è negativo fissare, a livello di eventi sul lavoro, un limite di raggiungimento: bisogna migliorare sempre di più. In ambito poi di S.G.S.L. e nella procedura di Regia Gestione Sicurezza Aziendale o “cantieristica”, il Datore di Lavoro deve far comprendere il concetto di convinzione, di attenta prevenzione, facendo riferimento ai seguenti principi: capire anticipare pianificare innovare agire E tali principi costituiscono una procedura funzionale per creare precisa istituzione sull’uso S.G.S.L. UNI/Inail e/o altro. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 19 Sempre in S.G.S.L. è necessario, che , oltre a precise indicazioni specifiche, si crei una possibilità di assemblaggio di principi, principi di informazioni, per far sì che l’attività lavorativa sia supportata da precisa CONVINZIONE, e la CONVINZIONE nasce solo da fattori di natura efficace nel processo decisionale in materia di misure di prevenzione sul lavoro sempre all’interno di un progetto di gestione. Affinché si possa procedere con CONVINZIONE, è necessario che esistano: • forte motivazione culturale creata da chi si occupa della gestione dei rischi • il Datore di Lavoro garantisca tutte le risorse affinché l’addetto possa essere tutelato; Autore: arch. Giovanni Matteazzi 20 • motivazione e coinvolgimento degli addetti affinché si rendano conto di una necessaria fondamentale loro conoscenza e competenza dettagliata da precisi sviluppi di informazione di misure preventive adeguate; • creazione di conoscenza ed analisi di soluzioni valide per il lavoro, recependo sul mercato tutte le continue innovazioni scientifiche e tecnologiche disponibili e le più aggiornate possibili; • atmosfera improntata sulla fiducia, sulla cooperazione e non solo sulla figure istituzionali proposte sul lavoro dalla norma; Autore: arch. Giovanni Matteazzi 21 • assenza di ostacoli per mancanza di risorse economiche, per mancanza di soluzioni disponibili, per effetti negativi per altri lavoratori non informati (stranieri); necessità della informazione nelle lingue extra-comunitarie Quando l’addetto si rende conto che un determinato numero di rischi sul lavoro può essere evitato o parzialmente eliminato, l’addetto si rende conto che i rimanenti rischi possono essere considerati molto bassi, quasi vicino allo 0; ma soprattutto si rende conto che esiste un preciso progetto di S.G.S.L.. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 22 È importante far comprendere all’addetto che non deve più esistere sul lavoro l’operazione folle del “far far prima”; prima l’addetto deve sapere e deve comprendere e deve sensibilizzare, che l’Ente ha la precisa supportata da R.S.P.P. e confortato da R.L.S.) di “forma mentis” (supportata garante di un bene prezioso quale risulta essere l’integrità del lavoratore stesso. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 23 Ne discende che l’Ente nel progetto S.G.S.L. deve accuratamente creare precise procedure per i propri addetti, deve educare, costringere i lavoratori ad eliminare ogni superficialità lavorativa, eliminare ogni non regola d’arte, deve insegnare e ribadire anche con precisi schemi (anche in fumetto) l’attenta esecuzione e soprattutto deve creare tutte le condizioni affinchè gli addetti non nuociano a sé stessi. La CONVINZIONE nasce anche eliminando i generici “corsettini” o peggio ancora la consegna di materiale informativo privo di qualità. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 24 La funzione di un S.G.S.L. è nel far capire che per le scelte, per le valutazioni, per tutti i requisiti essenziali necessari per la sicurezza dell’addetto risultano coinvolte tutte quelle persone istituzionali, che supportano l’Azienda, e, quindi che il Datore di Lavoro non è un semplice fornitore di pittogrammi, di disinteresse dell’ordinario svolgimento del lavoro, bensì un controllore attivo, sino alla pedanteria, affinché il lavoratore nella ordinaria prassi di lavoro sia tutelato (R R.S.P.P., R.L.S., M.C., Direttore Tecnico di cantiere, capisquadra, preposti.. preposti..) ..) La CONVINZIONE nasce anche da un preciso principio di partecipazione, dove gli addetti devono risultare gli “attori” e non più solo destinatari di obblighi. Autore: arch. Giovanni Matteazzi 25 CROATO OBVEZNA ZAŠTITA SLUHA GRECO Ακαθόριστος κίνδυνος RUMENO Casca de protectie obligatorie RUSSO ПОДНЯТЬ ARABO FRANCESE défense d'accès aux gens n'autorisés pas I PITTOGRAMMI ALBANESE ndalohet duhani dhe perdorimi i zjarrit UNGHERESE Buktató veszély TURCO POLACCO Obowiązkowe rękawice ochronne Sigara ve tütünlü mamullerin içilmesi yasaktır SERBO ЛЕВО у односу на знак E’ forse utile, in ambito S.G.S.L., il riferimento del Rating Europeo: FORMULE di VALUTAZIONE e AZIONI CONSEGUENTI Rating conforme alle linee guida della Comunità Europea 1 2 I rischi sono, allo stato attuale, Terminare ora le valutazioni. insignificanti e non è ragionevolmente Non sono necessarie ulteriori misure. prevedibile che aumentino in futuro. I rischi individuati sono ad un livello accettabile e sotto controllo conformemente alle norme vigenti. E’ possibile apportare miglioramenti alla protezione. Si terminano le valutazioni. Il mantenimento dei livelli di sicurezza compete ai sistemi di protezione del Datore di Lavoro. 3 I rischi individuati sono attualmente Definire le precauzioni per migliorare la protezione, e sotto controllo ma è legittimo pensare mantenere, eliminare, controllare e minimizzare la che in futuro possano aumentare. maggiore esposizione ai rischi. 4 I rischi individuati sono sotto controllo Determinare le misure aggiuntive per riprendere il ma i sistemi di prevenzione e sicurezza controllo in caso si verifichi una situazione ad alto non sono adeguati. rischio malgrado le precauzioni. FORMULE di VALUTAZIONE e AZIONI CONSEGUENTI Rating conforme alle linee guida della Comunità Europea 5 Sono stati individuati rischi potenzialmente significativi, ma non vi è alcuna certezza che possano provocare malattie o ferite. 6 I rischi individuati sono adeguatamente Ridurre i rischi o modificare il regime di controllo in controllati, ma non sono rispettati i modo da conformarsi alle statuizioni normative, principi generali stabiliti nella gestione basandosi sulla buona prassi come guida. delle misure generali di tutela. 7 Vi sono rischi significativi e non Identificare e porre in atto misure provvisorie adeguatamente controllati. immediate per prevenire e controllare l’esposizione ai rischi. (Esaminare l’eventualità di bloccare il ciclo produttivo). Valutare le esigenze a lungo termine. 8 Non sono stati raccolti dati sufficienti per valutare correttamente i fattori di esposizione al rischio. Paragonare le misure esistenti alle norme di buona prassi. Se il paragone è negativo, determinare cosa è stato fatto per migliorare le misure di prevenzione e protezione. Proseguire nella ricerca di dati sino a giungere ad una delle conclusioni di cui sopra. Nel frattempo applicare i principi di sicurezza professionale per minimizzare l’esposizione. E’ interessante poi, anche per evitare confusioni operative e per un giusto elemento informativo per S.G.S.L., il riferimento praticooperativo: R.S.P.P. R.L.S. - fare - incitare – - Consultare - Arricchire / Integrare ascoltare - Farsi interprete / Riportare - Proporre / Promuovere - Accertare / Approfondire - Proporre / Promuovere collaborare - Attuare / Organizzare - Sorvegliare / Controllare - Farsi interprete / Riportare - Sorvegliare / Controllare - Verificare / Aggiornare Perfezionarsi Aggiornarsi in eccellenza Denunciare 29 Sempre in ambito S.G.S.L., con riferimenti pratici, può essere interessante esaminare il procedimento del fumetto: Modalità errata di trasporto della scala a spalla Appoggiare la scala su superfici non scivolose Modalità corretta di trasporto della scala a spalla Non usare la scala come una impalcatura o passerella