I SUGGERIMENTI
DEL
LABORATORIO DI LETTURA
“Il libro di tutte le cose”
Pagine di scuola
22. appuntamento, 15 novembre 2012
CASA DEMON
Soprano, Elena
Che cos'è il dolore? Un'incomprensibile espressione sul volto degli adulti, che all'improvviso fa il suo ingresso nel
mondo nuovo e avventuroso dei bambini, lasciandoli soli e fragili di fronte al mistero. La protagonista di questo libro si
inoltra nel mondo sconosciuto e inquietante dei grandi con il coraggio, la timidezza e veemenza dei piccoli grandi eroi
delle storie che hanno per protagonisti i bambini. A poco a poco, le cose le si rivelano, fra ribellioni, sfide spericolate,
desideri di fuga e la scoperta di forze sconosciute nascoste nella mente e nel cuore, capaci di far affrontare la vita e le
sue profonde verità. Età di letura: da 10 anni
COME UN ROMANZO
Pennac, Daniel
Vedi Bibliografia del 12° appuntamento “Le biblioteche nei libri”
EHI, PROF!
McCourt, Frank
Negli anni Cinquanta, i cieli delle città americane (e anche gli schermi dei relativi cinema) pullulavano di oggetti volanti
non identificati. L'oggetto che il primo giorno di scuola attraversa il cielo della classe, sotto gli occhi attoniti del
professor Frank McCourt, è invece identificabilissimo: un panino che l'immancabile mamma italiana ha farcito, a
beneficio del suo pupo, con peperoni, cipolla, formaggio fuso e mortadella. Se la prima inquadratura del libro risulta
quantomeno inattesa, l'epilogo della sequenza, con il professore che raccoglie il panino e lo mangia lentamente davanti
alla scolaresca annichilita, è destinato a restare. E a farci vivere il clima delle trentamila ore di lezione (cifra dell'autore)
che McCourt terrà, nei tre decenni successivi, in varie scuole - tecniche e non - sparse tra Brooklyn, Manhattan e
Staten Island.
DON MILANI! CHI ERA COSTUI?
Pecorini, Giorgio
A quarant'anni dalla morte del priore di Barbiana, la testimonianza dell'incontro tra un prete credente fino al martirio
e un laico miscredente. Nel volume vi sono anche degli inediti di don Milani: appunti di lavoro, il progetto di un
giornale-scuola e di una scuola popolare; pensieri sparsi, quasi un diario subito interrotto; spunti di riflessione,
promemoria per discussioni e polemiche, meditazioni sulla santità, la solitudine dell'esilio, l'ottusità del vescovo e la
crudeltà della Chiesa; un quaderno di analisi linguistiche; due lettere alla sorella, scritte in momenti cruciali della sua
vita di parroco. Ci sono infine i testi integrali di due conversazioni, inedite nella loro versione completa.
AMA IL TUO SOGNO.
VITA E RIVOLTA NELLE TERRE DELL’ORO ROSSO
Sagnet, Yvan
Yvan Sagnet arriva dal Camerun in Italia nel 2007. È innamorato dell'eccellenza italiana, l'arte, la moda, il design. La
scintilla scocca a cinque anni, ci sono i mondiali italiani del 1990 e il Camerun è la sorpresa della competizione. Yvan
studia la nostra lingua, si appassiona alla storia e alla politica, prende l'idoneità linguistica, vince una borsa di studio e si
iscrive al Politecnico di Torino. Ma la vita in Italia non è semplice, Yvan fa mille lavori per pagarsi gli studi, dal cassiere
allo steward nello stadio Olimpico. Durante l'estate del 2011 raggiungerà Nardo in Puglia per la raccolta del
pomodoro. Sembra un lavoro come gli altri, ma non è così. Yvan scopre il lato oscuro dell'Italia. Sfruttamento,
schiavitù, violenza. E il mondo dei caporali che confiscano ai braccianti i documenti originali, li ricattano, li fanno
lavorare sino a sedici ore al giorno sotto il sole e senza una paga adeguata. Quando chiedono di intensificare la
produzione senza corrispettivo, Yvan e gli altri braccianti si ribellano. Decine di africani di diverse nazionalità si
uniscono nonostante le differenze di lingua e cultura, organizzano un grande sciopero che rende note all'opinione
pubblica le condizioni di centinaia di lavoratori sfruttati senza pietà. In "Ama il tuo sogno" Yvan Sagnet racconta la
rivolta per i propri diritti, la coraggiosa sete di verità, la coscienza e il valore della parola dignità.
OGNUNO CRESCE SOLO SE SOGNATO
(Antologia essenziale della Pedagogia Critica)
Novara, Daniele
Questa antologia accosta l'attivismo pedagogico della Montessori all'idealismo filosofico di Capitini o all'utopia di
Danilo Dolci. Il tentativo dichiarato di queste pagine è ripercorrere il solco di quella tradizione, purtroppo minoritaria
nel nostro paese, secondo la quale educare ha significato mettere in gioco se stessi nella relazione con l'altro. I testi e
le biografie annodano i loro fili attorno a comuni matrici: la libertà come autonomia nella determinazione del proprio
destino; la creatività come sperimentazione del possibile e conoscenza di se stessi; l'educazione come prassi e non
solo come concezione; la coscienza come incessante spazio critico anche rispetto alla propria cultura di appartenenza.
MISTER PIP
Jones, Lloyd
Vedi Bibliografia del 7° appuntamento “Il sogno nei libri”
IL GIOVANE HOLDEN
Salinger, Jerome
Vedi Bibliografia del 1° appuntamento “Libri che ci hanno fatto amare i libri”
Consigliato da Ersilia
DIARIO DI SCUOLA
Pennac, Daniel
Vedi Bibliografia del 15° appuntamento “Il lavoro nei libri”
LO SPAZIO BIANCO
Parrella, Valeria
Vedi Bibliografia del 1° appuntamento “Libri che ci hanno fatto amare i libri”
Consigliato da Chiara
FAI BEI SOGNI
Gramellini, Massimo
Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto,
che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere.
"Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di
accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle
punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla
verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile
buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di
una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di
abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di
un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di
alzare gli occhi al cielo.
BOY
Dahl, Roald
“Questa non è un’autobiografia”, dice lo stesso Dahl all’inizio della prefazione del suo libro Boy, scritto nel 1984 all’età
di 68 anni. E l’incipit della stessa premessa ne spiega il motivo, quando lo stesso afferma, categorico: “Un’autobiografia
è quel libro che si scrive per raccontare la propria vita e che generalmente è zeppo di ogni specie di particolari
noiosi.” Sembra quasi che Dahl utilizzi uno stereotipo per lasciarsi mano libera nel riportare i suoi ricordi d’infanzia
senza essere costretto a rispettare limiti predefiniti dalla tipologia di scrittura indicata. In realtà la descrizione dei
ricordi del periodo di infanzia si apre con riferimenti al padre ed alla sua famiglia –in particolare lo zio Oscar cui il
padre era molto legato e che iniziarono la loro avventura fuori casa fuggendo insieme-; prosegue individuando una
partizione di quattro periodi dell’infanzia ben distinti – il giardino d’infanzia dei sei-sette anni, la scuola preparatoria
maschile dai sette ai nove anni, il collegio dai nove ai tredici anni, un famoso collegio privato e il primo lavoro alla Shell
dai tredici ai venti anni-; si conclude, provvisoriamente, con una possibile ipotesi di prosecuzione: “È un’altra storia e,
se tutto va bene, magari mi salta il ticchio di raccontarvela, uno di questi giorni.”
SOLO SE INTERROGATO
Starnone, Domenico
Un insegnante racconta la scuola. Scuola: luogo di scelte ponderate e di serene riflessioni che preparano al grande
salto nella vita, e poi via sull'onda della piena realizzazione di sé. Magari la realtà sfogliata dall'insegnante Starnone
solleva tutta la polvere accumulata in decenni di inerzia e indifferenza, a scuola e oltre. Nessuno sembra più badare al
genocidio dei valori etici, anche se è lecito domandarsi come e perché si è approdati da qualche inutile parte in un
luogo così provvisorio qual è la società in dirittura d'arrivo del millennio. Colpa della scuola? Il narratore Starnone si
mette in moto col solito disincanto, parte da lontano, seziona con la ben conosciuta ironia il proprio passato di
studente prima ancora che di professore. Dietro ai banchi del dopoguerra la realtà era un guazzabuglio di domande
mai formulate, ancora in gola oggi, da adulti. Le risposte? Mai ottenute. Ma neppure adesso, in piena carriera scolastica,
l'insegnante Starnone ottiene risposte: vorrebbe averle dagli studenti, vorrebbe capire dove qualcuno ha sbagliato per
arrivare a questo punto morto in cui il ricambio generazionale è un incontro d'alieni più che un doveroso, dignitoso
passaggio di memore. L'analisi della crisi personale si proietta più ampiamente sulla reale incapacità della scuola - intesa
come uno dei tanti aspetti della società - di far crescere, attraverso la conoscenza e il dialogo più che sulle pagine
talora disamoranti dei testi di studio. Com'è cambiato il ruolo dell'insegnante - ed è davvero cambiato - se tra crisi di
pianto, fughe scolastiche, ambizioni da videogames, silenzi incomprensibili degli studenti, nessuno sa più dove cercare
una soluzione adeguata ad assolvere, almeno al minimo, il proprio compito? Procedendo tra un'indagine sui mancati
appagamenti del mestiere rivolta ai colleghi e un riepilogo sempre più critico della remota carriera di studente
modello, il narratore Starnone giunge a capire, forse, che solo una tacita congiura del silenzio non consente alla scuola
di rinnovarsi e di affiancare il calendario in corso. La stessa comoda congiura che scantona di fronte ai malesseri
sociali, o si fa vanto di emarginare cultura ed esperienze generazionali per agguantare le mete più concrete dell'utile
immediato. Ma la società in subbuglio ha bisogno di una scuola aperta al dialogo, pronta a risolvere i conflitti derivanti
dal fermento di situazioni, disagi e ora anche culture diverse. Il tempo reale, in sostanza, è sfuggito di mano un po' a
tutti. E la scuola - studenti e insegnanti, insieme - deve ritrovare la giusta dimensione per riflettersi in positivo nel
futuro prossimo a venire. Occorre diventare persone eccezionali - ma a che prezzo? - poiché la normalità conduce
dritti alla passività. "Solo così non moriremo proprio tutti al Mondo, al Cielo, alla Speranza". Lo diceva Poe, ne
aggiorna il valore Starnone. L'insegnante e il narratore si sono dunque incontrati per raccontare mezzo secolo di dubbi
e di insuccessi, attraverso un'impietosa - ma anche amichevole - richiesta autovalutativa che è, soprattutto, il romanzo
di come non dovremmo più essere: soli, e ognuno per sé. Soltanto così qualcuno potrà davvero chiedere e qualcuno
davvero rispondere. E non è detto che debba rispondere solo chi sta dietro la cattedra. Ce ne fossero, infine,
insegnanti in crisi d'identità come Starnone.
IL ROSSO E IL BLU. CUORI ED ERRORI NELLA SCUOLA
ITALIANA
Lodoli, Marco
Marco Lodoli non è soltanto uno scrittore, ma anche un insegnante, un professore nelle scuole superiori. Ogni giorno,
in presa diretta si incontra e scontra con la scuola, con gli studenti e con il diffìcile e appassionante mestiere di
insegnante. In "Il rosso e il blu" abbandona la finzione narrativa e, attraverso brevi ma folgoranti osservazioni, affronta i
molti "cuori ed errori" che sono disseminati nella scuola italiana, e di cui è testimone quotidiano, esprimendo così il
suo punto di vista sui tanti temi che entrano nel dibattito pubblico sull'educazione scolastica e i giovani di oggi: dal
momento topico dell'esame di maturità alla piaga emergente del bullismo; dalla straniarne e defatigante esperienza
delle gite di classe al problema della droga. Dall'angoscia degli studenti per il loro futuro, alla sintonia magica che
talvolta si crea con il loro professore. Si delinea cosi un percorso mai scontato, dove la chiarezza espressiva è
contemperata dalla profondità di giudizio. Gli errori della scuola sono solo un aspetto della questione. Non avrebbero
senso e importanza, se dietro di essi non ci fosse la passione, insomma i cuori.
L’ULTIMA STELLA A DESTRA DELLA LUNA
De Mari Silvana
Aspettate una di quelle notti di vento, quando le costellazioni brillano come fari e sembra di poterle toccare, e cercate
l'ultima stella a destra della luna. È laggiù che si svolge questo racconto. È un pianeta lontano, dove i bambini hanno la
cresta e i tentacoli, eppure si ripete sempre la stessa storia: anche lì bisogna stare attenti a non lasciarsi mettere i piedi
sulla testa, altrimenti si finisce nelle paludi a nutrirsi di piante carnivore e vermi blu, o inghiottiti da un alligatore. Ma
alla fine l'Allievo 4/6**5 ce la farà a non essere più solo un numero e ad avere un nome: NuvolaCheVola, e la mamma
avrà fiori tra i capelli e una borsa di alligatori. Età di lettura: da 10 anni.
PER LA SCUOLA
Calamandrei, Piero
Calamandrei individuava nella mobilità sociale il principale compito della scuola. L'opportunità aperta a tutti,
indipendentemente dalla nascita, di entrare a far parte della classe dirigente, come garanzia di una giustizia sociale, ma
anche come necessità di un rinnovamento efficace dei gruppi dirigenti. Considerava la scuola "un organo
costituzionale" della democrazia e come la più iniqua e dannosa delle disuguaglianze il privilegio nell'istruzione.
Privilegio rafforzato dall'indebolimennto della scuola pubblica a vantaggio di una privata ricca e protetta. Ancor peggio
quando questa, col finanziamento statale all'istruzione privata, diventa scorciatoia verso una scuola di partito, o di
setta, o di chiesa. Sono argomentazioni di grande attualità, oggi resa ancor più bruciante dal fatto che il sistema
dell'istruzione in Italia sembra riavvolgersi intorno agli stessi problemi irrisolti. E il non averli mai definitivamente risolti
fa di questi appassionati e lucidi interventi sulla scuola lontani mezzo secolo, scritti con l'eleganza letteraria e la
sapienza di uno dei padri più nobili della Costituzione, anche una lente per rileggere la storia d'Italia. "L'analisi di
Calamandrei - scrive Tullio De Mauro nell'Introduzione - si impone oggi come ieri. Passa attraverso la capacità di
promuovere una istruzione che rialzi in tutta la società i livelli di cultura, la possibilità di realizzare una compiuta
democrazia che dia a tutti e tutte una effettiva pari dignità".
SALVIAMO SAID
Smadja, Brigitte
A Said, francese che tutti vedono come arabo, piacevano i lavori fatti con cura, la lingua francese e le sue sfumature, i
dizionari, la bellezza in tutte le sue forme. Gli piaceva essere un bravo alunno. Ma questo era prima di arrivare alle
scuole medie, dove invece trova il razzismo e l'odio di chi vuole distruggere tutte le cose belle. Said allora cambia, non
è che non vuole più impegnarsi, è che gli mancano le forze. Sa che da solo non può farcela, allora si aggrappa a quello
che può aiutarlo: una passeggiata a Parigi al Museo d'Orsay, un quadro che rappresenta dei fiori bianchi su un fondo
nero, il suo amico Antoine, innamorato della cultura, il carattere di un professore che somiglia al Tom Cruise di
Mission impossible... Età di lettura: da 10 anni.
IL PAESE DELLE VOCALI
Pariani, Laura
Argentina, oggi: una nonna e le sue due nipoti in soffitta aprono un baule da cui emerge un vecchio libretto in Italiano
intitolato "Abbeccedario". Contiene una storia più vera che inventata: è la storia di una giovanissima maestra che alla
fine dell'Ottocento approda, da Milano, a Malnisciola, un paesino lombardo abbandonato da Dio e dagli uomini. La
signorina Sirena Barberis non crede ai suoi occhi quando si scontra con la miseria, la malattia, l'ignoranza, l'ottusità
religiosa. Inesperta della vita e della professione, non sa se lottare per insegnare ai ragazzini selvaggi oppure se
abbandonare il campo e tornare nella comoda città. Deciderà di rimanere e farà in tempo a dare scandalo in paese
prima di conoscere il male di sopravvivere.
ZIA MAME
Dennis, Patrick
Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica
che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete.
Immaginate che vostro padre - quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo
club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di
fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica
"Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!", e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi
della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca
di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno
abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di
feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro - o dà solo il tempo, alla fine di ogni
capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento.
Consigliato da Elisa
IL PROFESSIONALE. AVVENTURE SCOLASTICHE
Cornia, Ugo
“Questo libro è all'incirca un anno e mezzo della mia vita. Un giorno, proprio mentre stavo guidando per andare a
lavorare, mi è venuta di colpo l'idea di licenziarmi. Così ho fatto: sono tornato a casa e avevo addosso quella tipica
felicità del licenziarsi, che non so se sia esattamente opposta alla tristezza di essere licenziati. Poi son rimasto senza
soldi e, quasi contemporaneamente, senza una donna. Una mattina squilla il telefono e era una scuola che mi chiedeva
se ero disposto a fare una supplenza sul sostegno, e io gli ho detto che mi ero licenziato e quindi ero stato depennato
dalle graduatorie, e loro mi hanno detto che per quell'anno non avevano depennato, quindi che gli dicessi se accettavo
o no, allora io gli ho detto che arrivavo subito, perché a quel punto c'era da baciarsi i gomiti a tornare a insegnare.
Soltanto che per una strana ironia della sorte la scuola che mi ha chiamato era non soltanto nello stesso paese di
quella da cui mi ero licenziato dicendo che non sarei mai più entrato in una scuola in vita mia, ma addirittura nello
stesso edificio, che era diviso in due per il lungo e ospitava due scuole diverse. Quindi me n'ero andato da un posto
tutto scoglionato e dopo soltanto otto mesi ritornavo nello stesso posto. E poi venivo riassorbito dalle più svariate
avventure scolastiche."
Consigliato da Beatrice
LETTERA A UNA PROFESSORESSA
Milani, Lorenzo
Vedi Bibliografia del 13° appuntamento “L’Italia nei libri”
Consigliato da Elio
DON CAMILLO E PEPPONE
Guareschi, Giovanni
Con questo volume, che raccoglie i primi quattro libri della serie "Mondo piccolo" nell'ordine voluto in vita dall'autore,
inizia la pubblicazione delle opere di Guareschi in una nuova edizione ragionata. Guareschi non poteva prevederne il
successo quando, alla vigilia di Natale del 1946, esce sulle pagine del "Candido" il primo racconto di don Camillo. Il
piano dell'opera e tutta l'architettura degli oltre trecentosessanta racconti che Giovannino scrive settimanalmente, per
vent'anni, seguono gli avvenimenti della storia d'Italia, dal dopoguerra al boom economico, passando per il Concilio
Vaticano II e la rivoluzione studentesca del 1968, l'anno della morte dell'autore. Le raccolte volute da Giovannino
rimettono in ordine i racconti. Ognuna è lo specchio di un'epoca. L'epopea di "Mondo piccolo" è un'opera aperta, che
non ha inizio e non ha fine, perché don Camillo e Peppone potrebbero vivere altre mille avventure. Non siamo
dunque nel tempo del romanzo ma in quello dell'epopea, con la saga del prete di campagna posta in un'aura
atemporale ciclica e mitica. Così i racconti, fortemente radicati alla cronaca, sono rilanciati in una dimensione senza
tempo. Perché le storie di don Camillo sono "favole vere", come dirà Guareschi, che conciliano con il mondo e con la
speranza umana e cristiana, recuperando un'idea di narrativa classica, consolatoria, che parla al cuore degli uomini di
tutto il mondo." (Guido Conti)
Consigliato da Giorgia
IL PRIMO UOMO
Camus, Albert
Tra i rottami dell'automobile sulla quale Camus ha trovato la morte fu rinvenuto un manoscritto con correzioni,
varianti e cancellature: la stesura originaria de "Il primo uomo", sulla quale la figlia Catherine, dopo un meticoloso
lavoro filologico, ha ricostruito il testo qui pubblicato. Ne risulta una narrazione forte, commovente e autobiografica,
una sorta di romanzo di formazione a ritroso che molto ci dice del suo autore e della genesi del suo pensiero.
Attraverso le impressioni e le emozioni del protagonista che, nel desiderio di ritrovare il ricordo del padre scomparso
durante la prima guerra mondiale, torna in Algeria per incontrare chi l'aveva conosciuto, Camus ripercorre parte della
propria vita: l'infanzia algerina, le innumerevoli esperienze del periodo della povertà, la quotidianità, le amicizie, le
tradizioni, i sentimenti, i sogni vissuti in "un anonimato dove non esiste né passato né avvenire", dai quali emerge la
figura di un uomo ideale, il "primo uomo", appunto.
Consigliato da Flavia
PINOCCHIO
Collodi, Carlo
Vedi Bibliografia del 17° appuntamento “Gli animali nei libri”
Consigliato da Cristina
PINOCCHIO ADESSO
Ferrara, Antonio
Pinocchio, il libro più letto e tradotto al mondo, diviene qui "Pinocchio Adesso". Non l'ennesima riscrittura del testo
collodiano, ma una denuncia della condizione dell'infanzia oggi che parte da Pinocchio per portarci oltre e parlarci di
noi e dei nostri bambini. Sì, perché il mondo è pieno di bambini di legno, bambini senza diritti, senza amore. Lo sa
bene Antonio Ferrara, noto autore da sempre vicino a queste tematiche, che scrive un testo accompagnato dalle
illustrazioni di Fabrizio Silei: un artista che ha fatto della carta la sua cifra stilistica e con le sue immagini ispirate alle
fiaba originaria, racconta una storia nella storia, fra ieri ed oggi, fra emozioni e luci, fra il Pinocchio e i bambini di allora
e il Pinocchio e i bambini di "adesso". Età di lettura: da 4 anni.
Consigliato da Cristina
JOHN DELLA NOTTE
Paulsen, Gary
Sarny ha dodici anni e vive da sempre nella piantagione, schiava destinata ad essere sfruttata dai padroni bianchi per il
lavoro massacrante nei campi. Ma la sua vita cambia all’improvviso in modo inimmaginabile, quando arriva un nuovo
schiavo, John della Notte, che porta con sé la magia dell’alfabeto e della scrittura, e, quindi, la speranza di un riscatto.
CUORE
De Amicis, Edmondo
Vedi Bibliografia del 13° appuntamento “L’Italia nei libri”
UNA SCUOLA DA RIFARE. LETTERA AI GENITORI
Caliceti, Giuseppe
Vedi Bibliografia del 15° appuntamento “Il lavoro nei libri”
COSE CHE NESSUNO SA
D’Avenia, Alessandro
Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l'inizio del liceo. Un mondo nuovo da
esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa,
ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa
che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce
nell'ostrica per l'attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e
l'irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e
affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le
pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'"Odissea": così che il
viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.
NESSUNA SCUOLA MI CONSOLA
Valerio, Chiara
Collegi dei docenti interminabili, supplenze indesiderate, genitori aggressivi e una selva di iniziative culturali poco
scolastiche. Cinque professori smarriti e spavaldi cercano di sopravvivere ingaggiando una lotta, silenziosa ma non
troppo, alla burocrazia dei ricorsi, ai distributori di merendine e alle comunicazioni del preside. Il racconto sovversivo
e spietato della scuola di oggi, dove professore è solo chi resiste.
L’ETA’ DELL’IGNORANZA. È POSSIBILE UNA
DEMOCRAZIA SENZA CULTURA?
Tonello, Fabrizio
L'uso facile e diffuso della Rete risolverà o aggraverà la crisi mondiale dell'istruzione e della cultura? E la crisi
dell'istruzione, quali effetti avrà sulla democrazia? Come può autogovernarsi un paese in cui la maggioranza dei giovani
manca della capacità di intendere correttamente un articolo di giornale o un riferimento alla storia italiana?
PORCI CON LE ALI
Lombardo Radice, Marco – Ravera, Lidia
In questo libro, emblema della generazione del Sessantotto, due ragazzi della Sinistra studentesca scoprono la vita, il
suo sapore, e raccontano in presa diretta le loro emozioni. L'iniziazione al sesso, al piacere, la ricerca dell'amore, il
dolore, la solitudine, la fantasia: tutto si intreccia nelle loro riflessioni, tessute con la naturalezza e la forza della
sincerità. Sullo sfondo di una stagione disordinata e vivace questi ragazzi finiscono per assomigliare davvero a bizzarre
creature dotate di invisibili ali col difficile compito di librarli in aria. Ma è la loro fame di vita, la loro autentica passione
a riscattarli immancabilmente.
Consigliato da Stefano
CREATURA DI CREATURE
Dolci, Danilo
LA BELLEZZA NONOSTANTE
Geda, Fabio
1983. Un uomo sceglie di fare il maestro, il maestro elementare, ma come primo impiego gli propongono di andare a
insegnare in un carcere minorile. Ci resta per trent'anni e vede il carcere trasformarsi attorno a lui: prima i figli degli
immigrati del sud Italia, venuti a Torino a lavorare alla Fiat, poi i figli del sud del mondo. E in quel carcere, tra quei
ragazzi, tenta giorno dopo giorno di portare pensiero, consapevolezza, cultura. E naturalmente speranza. Contenuti
extra: Per voce sola, audio documentario scaricabile dal sito di Inaudita con il codice contenuto nel libro. L'audio
documentario, prodotto da Doc In Progress nell'ambito del progetto "Docusound" in collaborazione con Fabio Geda,
è stato registrato all'interno del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino da Matteo Bellizzi. Le storie dei ragazzi e il
lavoro quotidiano del maestro si intrecciano in un audio-racconto "in presa diretta" crudo e coinvolgente realizzato in
esclusiva per la collana Inaudita.
Consigliato da Valentina
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La scuola nei libri