04/06/2015 Valutazione della pragmatica Valutazione della pragmatica www.sinapsy.net Anne-Marie Hufty Alissia Angelucci 1. Checklist, griglie e questionari 2. Valutazione della comprensione dell’implicito, modi di dire, metafore 3. Le abilità narrative 4. La conversazione: il Pragmatic Profile Cosa valutare? Chi ha bisogno di una valutazione? • Certi bambini mostrano una difficoltà nelle componenti di uso sociale del linguaggio – Bambini nello spettro autisitico – Bambini con la Sindrome di Asperger – Bambini con un disturbo del linguaggio di tipo semantico-pragmatico (Bishop, 1998) • Ma la maggior parte dei bambini con un importante disturbo del linguaggio presentano anche difficoltà pragmatiche – In particolare se hanno un disturbo recettivo ed espressivo del linguaggio (Craig & Evans, 1993) 1. Abilità conversazionali 2. La presenza di atti di linguaggio (atti comunicativi) 3. Inferenza e comprensione/uso dell’implicito e del non letterale 4. Narrazione e discorso 5. Capacità di adattamento: Gli stili 6. Deissi e uso del contesto 1 04/06/2015 Checklist, griglie e questionari IN ETA’ PRESCOLARE GRIGLIE e QUESTIONARI SPECIFICI GRIGLIE DI OSSERVAZIONE E QUESTIONARI PER GENITORI E PER INSEGNANTI: • Mc Arthur • Wetherby e Prizant • Griglie “Sinapsy” per insegnanti della scuola materna • Griglie della Hanen • Early Communication Assessment di O’Kane e Goldbart • Communication Matrix • Griglie “Sinapsy” per l’osservazione dei comportamenti comunicativi 2 04/06/2015 QUESTIONARIO PER LA VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE DEL BAMBINO Amy M. Wetherrby & Barry M. Prizant. NOME DEL BAMBINO_________________________________________ DATA DI NASCITA_________________ QUESTIONARIO COMPILATO DA_________________________________ DATA___________________________ EMOZIONI E USO DELLO SGUARDO 1. Vi accorgete quando il vostro bambino è felice o quando è turbato? 2. Quando vostro figlio gioca, vi guarda per vedere se lo state osservando? 3. Il vostro bambino ride o sorride mentre lo state guardando? 4. Quando guardate e indicate un gioco nella stanza, lo guarda? non ancora non ancora non ancora non ancora talvolta spesso talvolta spesso talvolta spesso talvolta spesso USO DELLA COMUNICAZIONE 5. Il vostro bambino vi fa capire quando ha bisogno di aiuto o quando vuole un oggetto che non riesce a raggiungere? non ancora talvolta spesso 6. Quando siete distratti, il vostro bambino cerca di richiamare la vostra attenzione? non ancora talvolta spesso 7. Il vostro bambino fa cose con lo scopo di farvi ridere? non ancora talvolta spesso 8. Il vostro bambino cerca di farvi notare un oggetto interessante - solo per farvelo guardare, non per farvelo utilizzare ? non ancora talvolta spesso USO DEI GESTI 9. Il vostro bambino prende oggetti e ve li porge? non ancora talvolta spesso 10. Il vostro bambino vi mostra oggetti senza darveli? non ancora talvolta spesso 11. Il vostro bambino fa ciao con la mano quando incontra qualcuno? non ancora talvolta spesso 12. Il vostro bambino indica gli oggetti? non ancora talvolta spesso 13. Il vostro bambino fa si con la testa? non ancora talvolta spesso USO DEI SUONI 14. Il vostro bambino utilizza suoni o parole per ottenere l'attenzione di qualcuno? non ancora talvolta spesso 15. Il vostro bambino combina dei suoni come: tutu, oh oh , mamma, gaga, bada, ciao? non ancora talvolta spesso 16. All'incirca quante di questi suoni usa il vostro bambino? ma, na , ba, ta, da, ka, ga, la, fa, va nessuno 1-2 3-4 5-8 più di 8 COMPRENSIONE DI PAROLE 17. Risponde quando è chiamato per nome, voltandosi e guardando chi lo chiama? non ancora talvolta spesso 18. All'incirca quante parole o frasi comprende senzasupporto gestuale? (per esempio dov'è la tua pancia?, dov'è papà?, dai la palla alla mamma, vieni qui, senza fare gesti o indicare) nessuno 1-3 4-10 11-30 più di 30 USO DELLE PAROLE 19. All'incirca quante parole usa con significato riconoscibile? ( per esempio "apa" per acqua, "pappe" per scarpe) nessuno 1-3 4-10 11-30 più di 30 20. Il vostro bambino lega due parole insieme? ( scotta pappa, ciao papà) non ancora talvolta spesso USO DEGLI OGGETTI 21. Il vostro bambino si mostra interessato a giocare con vari oggetti? non ancora talvolta spesso 22. All'incirca quanti dei seguenti oggetti il vostro bambino utilizza in modo appropiato? tazza, bottiglia, scodella, cucchiaio, spazzola, spazzolino, asciugamano, palla, macchinina, telefono -giocattolo nessuno 1-2 3-4 5-8 più di 8 23. All'incirca quante costruzioni o anelli impila? nessuno 2 3-4 5 o più 24.Il vostro bambino gioca a far finta con gli oggetti? ( mette a dormire una bambola, mette la figurina di un animale nella macchinina) non ancora talvolta spesso 3 04/06/2015 Questionario 3 anni : comunicazione e linguaggio Questionario 4 anni : comunicazione e linguaggio Nome del bambino: Età (anni e mesi): Nome maestra/e: Data compilazione: Il bambino: sesso: Anno di frequenza materna: Bilinguismo: si no Comportamento: adeguato non si + si + no Parla con frasi complete? no È in grado di eseguire un'indicazione con 2 informazioni? (esempio: vai in giardino e prendi la palla. Apri la scatola e tira fuori i colori. Racconta una piccola storia semplice? Partecipa a brevi conversazioni, scambi? (es.: Oh! Guarda l'aereo! Aereo su. Si, l'aereo sta in cielo. Su E' in grado di formulare delle domande (con chi, perché, dove)? su. Sostiene uno scambio e mantiene per un po' l'argomento della conversazione? Utilizza frasi di 3 elementi o + per comunicare? (es.: "Papà via casa" "é mio il gioco" "Per te maestra" Si capisce perlomeno i tre quarti di quello che dice? Parla di cose accadute in passato (ieri, la mattina stessa)? Prende regolarmente l'iniziativa della conversazione? Si capisce perlomeno la metà di quello che dice? Si fa capire quando ha bisogno di qualcosa? Utilizza il linguaggio in un gioco di "fare finta"? E' espressivo, si capisce quello che prova (rabbia, gioia o tristezza) Fa gesti comunicativi; ciao con la mano, annuisce, indica…? Fa il gesto di indicare con il dito? Guarda l'oggetto (o la persona) del quale sta parlando l'adulto? Guarda nella direzione indicata dall'adulto? E' interessato a giocare con gli altri bambini? Partecipa a dei scambi verbali con un altro bambino? Ha delle preoccupazioni particolari riguardo le capacità di linguaggio o di comunicazione di questo bambino: si un po' no Questionario 5 anni : comunicazione e linguaggio si + no Ha delle preoccupazioni particolari riguardo le capacità di linguaggio o di comunicazione di questo bambino: si un po' no Early Communication Assessment O’Kane e Goldbart E' in grado di spiegare a che cosa serve un oggetto? Risponde a domande con quando o perché? Parla di cose passate, future o immaginarie? Partecipa ad una conversazione dettagliata in modo sostenuto? Si capisce tutto quello che dice? Racconta una piccola storia in modo compiuto? Tenta di consolare, aiutare un altro bambino che esprime un disaggio? Comprende le espressioni del viso dell'adulto? E' in grado di verbalizzare le sue emozioni? Partecipa a conversazioni con altri bambini? Ha delle preoccupazioni particolari riguardo le capacità di linguaggio o di comunicazione di questo bambino: si un po' no • DISTINGUONO 5 LIVELLI: riflesso, reattivo, proattivo, primitivo, convenzionale. • I tre primi livelli corrispondono alla comunicazione pre intenzionale quando è l’adulto ad interpretare e dare significato ai comportamenti del bambino. Sono identificati come AC (Affective Communication) e valutabili con l’ACA (Affective Communication Assessment). • I due ultimi livelli corrispondono alla communicazione intenzionale (livello di utilizzo di segni) e possono anche essere valutati con la PVCS (Pre-verbal Communication Schedule) o con scale pragmatiche (Manchester Pragmatics Profile) 4 04/06/2015 Early Communication Assessment Esempio: Social organization of communication Livello 1: livello riflesso . Agisce in modo simultaneo all’adulto ma non necessariamente compiendo la stessa azione. Livello 2: livello reattivo • mantiene un’interazione dopo aver risposto ad una sollecitazione dell’adulto. Livello 3: livello proattivo • inizia un’interazione con successo. Livello 4: livello primitivo . Rispetta il turno. Livello 5: livello convenzionale . Disambigua un malinteso riformulando verbalmente o fisicamente 3. Sociale: esprimere interesse per le altre persone, attirare l’attenzione, richiedere attenzione, dimostrare affetto, salutare, offrire qualcosa o condividere, dirigere l’attenzione di qualcuno verso qualcosa, utilizzare le formule di cortesia. 4. Informazione: rispondere “si” o “no” alle domande, fare domande, nominare cose o persone, fare commenti Communication Matrix 4 motivi per comunicare: 1. Rifiuto: esprimere disaggio, protestare, rifiutare qualcosa 2. Ottenere: esprimere benessere, continuare un’azione, ottenere ancora qualcosa, ancora un’azione, chiedere una nuova azione, un nuovo oggetto, scegliere, chiedere oggetti assenti. Sette livelli di comunicazione 1. Comunicazione pre intenzionale: il b. non controlla il proprio comportamento ma riflette comunque lo stato generale. I gg. interpretano. 2. Comportamento intenzionale: il b. controlla il proprio comportamento ma non lo utilizza in modo intenzionale a fine comunicativo. 3. Comunicazione non convenzionale. Inizia la comunicazione intenzionale ma con modalità pre simboliche. 5 04/06/2015 ripetere o imitare rispondere fare domande nominare o commentare saluti (separazione-presenza) interrompere rifiutare protestare (reaz.al divieto) chiedere "ancora" 7. Linguaggio: il b. combina 2-3 o più simboli e capisce che il significato cambia con l’ordine dei simboli. chiedere un'azione o aiuto 5. Simboli concreti: il b. utilizza simboli concreti che somigliano a quello che rappresentano (mimo, suoni, azioni, gesti iconici). 6. Simboli astratti: come parola, lingua dei segni, Braille, scritta o Bliss. I simboli non somigliano a quello che rappresentano. Sono utilizzati uno alla volta. chiedere un oggetto Inizio comunicazione simbolica Include anche oggetti usati come simboli (scarpa per uscire), immagini, foto. Tanti bambini saltano questa fase se sono in grado di utilizzare simboli astratti. Se no questa fase può servire da “ponte” con la successiva. attirare l'attenzione 4. Comunicazione convenzionale: il b. utilizza comportamenti presimbolici per esprimere bisogni, desideri all’altro. Non sono simbolici ma sono gesti convenzionali (come indicare, annuire). Sono gesti utilizzati anche dagli adulti per accompagnare il linguaggio verbale. Attenti che i bambini con problemi visivi o motori potrebbero non produrli. piange/strilla sorride/guarda si agita butta gli oggetti respinge l'adulto utilizza la mano dell'adulto indica gira la testa o il corpo tende mano o braccio verso l'oggetto guarda l'oggetto e l'adulto usa l'oggetto gesti rappresentativi (mimo) suoni significativi parole 6 04/06/2015 La Children’s Communication Checklist (CCC di Bishop) Children’s Communication Checklist (Bishop 1998) Aspetti articolatori, fonologici e sintattici la scale è suddivisa in 9 sottoscale da A a I - le scale A e B corrispondono agli aspetti articolari, fonologici e sintattici - le scale C a G corrispondono all’uso pragmatico del linguaggio - le scale H e I corrispondono a comportamenti sociali e interessi 7 04/06/2015 Uso pragmatico del linguaggio Le sottoscale da C a G riguardano: • C- Capacità ad iniziare una conversazione • D- Coerenza • E- Linguaggio stereotipato • F- Utilizzo del contesto conversazionale • G- rapporti conversazionali Comportamenti sociali e interessi Per la correzione e l’attribuzione del punteggio: Per ogni frase, si chiede di giudicare se la descrizione “si applica sempre”, “si applica qualche volta o in parte”, “non si applica” o“non lo so”. un punteggio è attribuito per ogni sottoscala - ad ogni domanda sottolineata è attribuito un punteggio di 2, 1 o 0 (sono le domande che evidenziano un punto di forza del bambino) - ad ogni altra domanda è attribuito un punteggio di 0, -1 o –2 (sono le domande che evidenziano un punto di debolezza del bambino) il subtotale è sommato a un punteggio di partenza di 30 (ad esempio nella scala A, ci sono 4 domande di forza e 7 di debolezza e quindi il subtotale può variare da 16 a 38) 8 04/06/2015 Valutazione formale Comprensione delle somiglianze tra le parole e polisemia • Comprensione dei modi di dire e delle metafore • Comprensione dell’implicito • Comprensione dell’assurdo • Comprensione dell’umorismo • APL Medea – Abilità pragmatiche nel linguaggio Le prove linguistiche proposte valutano le capacità pragmatiche in comprensione, la valutazione sul versante dell’espressivo infatti verrà fatta con l’analisi delle produzioni e dei comportamenti del bambino (spontaneo e racconto) o con griglie. Comprensione della polisemia Comprensione dei modi di dire e delle metafore 9 04/06/2015 Comprensione dell’implicito Test delle metafore (Papagno e coll.95) METAFORE 9- Quel cavallo è un fulmine 2- veloce, rapido, impetuoso 1- es concreto (un trottatore) 10- I miei progetti sono andati in fumo 2- vengono meno, vanno a vuoto, sono falliti, svaniti 1- vanno male 11- Questa cravatta è un pugno nell’occhio 2- in contrasto, incompatibile, stonata 1- brutta, orribile, di cattivo gusto, vistosa ESPRESSIONI IDIOMATICHE 7- I ladri hanno fatto man bassa nel negozio 2- rubare tutto, devastare 1- rubare 8- Quel paese è fuori mano 2- lontano, scomodo, difficile da raggiungere 1- non collegato con mezzi, giù di strada 9- Prima di credere devi toccare con mano 2- accertarsi, sincerarsi 1- vedere com’è la faccenda, voler sapere COMPRENSIONE DELLE METAFORE Età maschi N° 19-24 25-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80-94 TOTALE 6 17 32 25 25 20 11 6 142 Anni di scuola (M e DS) 9,83 (2,87) 15,06 (3,55) 11,53 (4,69 10,48 (4,15) 10,16 (4,65) 7,55 (2,86) 10,00 (5,07) 6,67 (3,26) 10,57 Punteggio (M e DS) 24,33 (6,81) 23,00 (5,52) 23,66 (5,88) 22,40 (5,20) 24,56 (4,40) 21,60 (5,56) 21,73 (7,29) 19,00 (4,85) 22,91 N° 13 12 34 29 35 32 17 8 180 COMPRENSIONE DELLE ESPRESSIONI IDIOMATICHE Età maschi N° 19-24 25-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80-94 TOTALE 6 17 32 25 25 20 11 6 142 Anni di scuola (M e DS) 9,83 (2,87) 15,06 (3,55) 11,53 (4,69 10,48 (4,15) 10,16 (4,65) 7,55 (2,86) 10,00 (5,07) 6,67 (3,26) 10,57 Comprensione dell’assurdo femmine Punteggio (M e DS) 23,00 (7,23) 24,18 (5,56) 24,50 (7,07) 23,76 (5,05) 27,12 (4,00) 23,25 (4,34) 24,00 (6,8) 20,83 (4,26) 24,36 Anni di scuola (M e DS) 12,92 (3,39) 13,42 (5,16) 10,82 (4,61) 8,14 (4,04) 9,28 (4,5) 8,06 (4,02) 7,12 (4,74) 5,62 (3,11) 9,34 Punteggio (M e DS) 26,46 (6,31) 24,75 (7,55) 23,53 (5,54) 22,24 (5,55) 21,71 (7,28) 22,78 (5,6 ) 20,53 (8,0) 17,87 (4,64) 22,59 femmine N° 13 12 34 29 35 32 17 8 180 Anni di scuola (M e DS) 12,92 (3,39) 13,42 (5,16) 10,82 (4,61) 8,14 (4,04) 9,28 (4,5) 8,06 (4,02) 7,12 (4,74) 5,62 (3,11) 9,34 Punteggio (M e DS) 23,23 (4,11) 23,58 (6,06) 29,97 (5,6) 23,52 (6,30) 24,60 (6,15) 22,22 (7,13) 22,35 (8,70) 20,00 (5,94) 23,68 10 04/06/2015 Comprensione dell’umorismo APL Medea – abilità pragmatiche nel linguaggio APL Medea – abilità pragmatiche nel linguaggio Metafore Il test APL consiste nella valutazione di diversi aspetti riguardanti la pragmatica linguistica: - Metafore verbali - Metafore figurate - Comprensione del significato implicito - Fumetti - Situazioni - Gioco dei colori Verbali Figurate 11 04/06/2015 Comprensione del significato implicito Fumetti Situazioni Il gioco dei colori In questo sub-test si spiegano al bambino le regole di un gioco, mostrando man mano il materiale. In seguito il bambino dovrà spiegare a sua volta questo gioco ad una terza persona che non era presente nella stanza durante la prima spiegazione. 12 04/06/2015 La narrazione Il Bus Story Test Test of narrative speech (C. Renfrew) • Storia personale di un evento, un episodio • Racconto fantastico: favola (Cappuccetto Rosso) • Racconto libero di un film, un cartone o un libro • Racconto con un libro • Racconto di una storia con il supporto di immagini (Bus Story Test, Frog) La Bus Story può rappresentare un valido supporto per effettuare una valutazione logopedica delle abilità narrative attraverso un compito di rievocazione di una breve storia (sia verbale che descrittiva sollecitata dalle tavole figurate). E' applicabile per la fascia di età che va dai 5 anni e 6 mesi (la versione inglese parte dai 3 anni e 9 mesi) fino a 8 anni e 5 mesi. Il Test è da pochi mesi disponibile anche in versione italiana. • Eta: 3-8 anni • Somministrazione: l’esaminatore racconta la bambino la storia dell’autobus birichino, sfogliando con lui il libretto illustrato. Viene chiesto al bambino di raccontare a sua volta la storia, sempre utilizzando le figure. Sono consentiti incitamenti a proseguire (ad es. “e poi.., quindi...”) continuando ad indicare le immagini per andare avanti. Il racconto del bambino deve essere audioregistrato. • Re-test: più di tre mesi • Risultati: sono riportate medie relative a LME e struttura sintattica per la lingua inglese. Pertanto in italiano si possono utilizzare i valori normativi relativi alle informazioni rilevanti riferite dal bambino (soggetti, azioni, oggetti, luoghi, attributi…) 13 04/06/2015 C’era una volta un autobus molto birichino. Mente il suo autista stava cercando di aggiustarlo, l’autobus è scappato. Ha corso lungo la strada, e ha incontrato un treno. Si sono fatti delle smorfie e hanno fatto una gara. Ma l’autobus ha dovuto continuare da solo, perché il treno è entrato in una galleria. Allora l’autobus è entrato a tutta velocità nella città, dove ha incontrato un poliziotto che ha iniziato a suonare il fischietto e ad urlare “Stop, fermati autobus!” Ma l’autobus birichino non gli ha dato ascolto ed è corso fino in campagna. Poi ha pensato: “sono stanco di correre sulla strada”, così è saltato oltre il recinto. Ha incontrato una mucca che subito ha detto: “MUUUUU! Non posso credere ai miei occhi!” L’autobus ha continuato a correre giù per la collina . Appena ha visto che in fondo c’era uno stagno, ha provato a frenare, ma non sapeva come far funzionare i suoi freni. Così è caduto nell’acqua con grandi schizzi, sporcandosi tutto di fango. Quando l’autista lo ha trovato, ha chiamato il carro-attrezzi per tirarlo fuori dall’acqua e rimetterlo sulla strada. correzione Frog Story 14 04/06/2015 PAG. SCRIPT 1 C’era una volta un bambino che aveva un cane e una rana. Mise la rana in un vaso nella sua camera da letto. 2 Una notte, mentre lui e il suo cane dormivano, la rana uscì dal vaso e saltò fuori dalla finestra aperta. 3 Quando il bambino e il cane si svegliarono la mattina seguente, loro videro che il vaso era vuoto. 4 Il bambino cercò la rana ovunque. Anche il cane cercò la rana. Quando il cane provò a cercarla nel vaso, la sua testa rimase incastrata. 5 Il bambino chiamò dalla finestra “Rana, dove sei?”. Il cane si sporse dalla finestra con il vaso ancora incastrato sulla sua testa. 6 Il vaso era così pesante che il cane cadde di testa dalla finestra. 7 Il bambino andò a recuperare il cane per essere sicuro che stesse bene. Il cane non era ferito ma il vaso si era rotto. 8-9 Il bambino e il cane cercarono la rana fuori di casa. Il bambino chiamava la rana. 10 Lui la chiamò giù in un buco nel terreno mentre il cane abbaiava ad alcune api in un alveare. 11 Un roditore spuntò dal buco e morse il naso del bambino. Nel frattempo, il cane stava ancora infastidendo le api, saltando addosso all’albero e abbaiando contro di loro. 12 L’alveare cadde e tutte le api volarono fuori. Le api erano arrabbiate con il cane perché aveva rovinato la loro casa. 13 Il bambino non stava dando attenzione al cane. Aveva notato un largo buco in un albero. Così salì sull’albero e chiamò dentro il buco. 14 Improvvisamente uscì fuori un gufo e buttò il bambino a terra. 15 Il cane superò di corsa il bambino più veloce che poteva perché le api lo stavano inseguendo. 16 Il gufo inseguì il bambino fino ad una roccia. 17 Il bambino salì sulla roccia e chiamò di nuovo la sua rana. Si appoggiò ad alcuni rami per non cadere. 18 Ma i rami non erano veri rami! Erano le corna di un cervo. Il cervo prese il bambino sulla sua testa. 19 Il cervo iniziò a correre col bambino sulla sua testa. Il cane correva insieme a loro. Si stavano avvicinando ad uno strapiombo. 20-21 Il cervo si fermò all’improvviso e il bambino e il cane caddero dallo strapiombo. 22 C’era uno stagno sotto il precipizio. Atterrarono con un tonfo uno sopra all’altro. 23 Sentirono un suono familiare. 24 Il bambino disse al cane di non fare rumore. 25 Si avvicinarono silenziosamente e guardarono dietro un grosso tronco. 26 Lì trovarono la rana del bambino. Aveva una rana femmina con lui. 27 Avevano avuto dei figli e una di queste saltò verso il bambino. 28-29 Alla piccola rana piaceva il bambino e voleva diventare la sua rana domestica. Il bambino e il cane erano contenti di avere una nuova rana da portare a casa. Mentre andavano via il bambino salutò con la mano e disse “ciao” alla sua vecchia rana e alla sua famiglia. Cappuccetto Rosso • Ricerca sullo sviluppo delle narrazione in bambini di età compresa fra 3 e 11 anni (3 classi di materna e 5 di elementare). • 4 situazioni: racconto della festa di compleanno, storia di Cappuccetto Rosso, cartone di Topolino all’esaminatore e a una persona che non lo ha visto. • Correzione in funzione dell’informatività (script per le storie di C.Rosso e Topolino) 15 04/06/2015 Topolino Racconto di un cartone in 2 situazioni: 1.Evaluatore che ha visto il cartone insieme a lui 2. Ad un adulto che non ha visto il cartone Organizzazione narrativa (da Pearce et al. 2010): viene attributo un punteggio da 0 a 3 considerando l’organizzazione degli eventi e se questi sono finalizzati ad uno scopo narrativo. informatività STORIA CLASSE 3°m Storia Personale Informazioni principali 3, 4, 7 1, 6. 3, 4, 7. 1, 6, 8. 2°e Storia Fantastica Cartone di Topolino all’intervistatrice Informazioni Informazioni principali principali 4, 9, 13, 16, 23, 2, 4, 8, 19, 21, 29, 25, 28, 29. 30. 6,7,10,18,19. 10, 18, 20, 27, 28. 12. 14. 4, 9, 13, 16, 23, 2, 4, 8, 19, 30. 7, 10, 18, 20, 28. 25, 28, 29. 6, 10, 17, 18, 20, 21, 22. 24. Cartone di Topolino all'altro 0 Il bambino si rifiuta di raccontare la storia perché ritiene il compito troppo difficile 1 Informazioni principali 4, 8, 19, 30. 2, 10, 21, 27, 28. Rifiuto Non goal directed 2 Goal-directed - Descrizione vaga dei personaggi, cose, azioni, eventi, non finalizzata allo scopo I personaggi principali sono impegnati in comportamenti intenzionali, concentrati nella risoluzione del problema, con una struttura narrativa identificabile (evento iniziale, 4, 8, 19, 30. 1, 2, 7, 9, 10, 18, 21, 28. tentativi, conclusione) 3 Elaborata Due o più episodi; l’episodio principale è diretto ad uno scopo con episodi aggiuntivi che mostrano le relazioni causali tra gli eventi (almeno un evento iniziale e una conclusione); comportamenti finalizzati alla risoluzione di un problema specifico 16 04/06/2015 Narrative Maturity Scale (Manhardt e Rescorla, 2002): viene attribuito un punteggio da 0 a 5 in base alla tipologia di struttura narrativa. Abilità pragmatiche 0 Rifiuto Nessuna narrazione 1 Accumulazione Eventi descritti senza un tema centrale L’analisi delle abilità pragmatiche all’interno della narrazione considera la capacità da parte del narratore di acquisire il punto di vista dei protagonisti della storia e degli 2 Sequenza Eventi collegati ad un singolo tema 3 Narrazione Gli eventi includono tre componenti essenziali della primitiva struttura narrativa (evento iniziale, azioni finalizzate, 4 Catena focalizzata ascoltatori (Teoria della Mente), di fare inferenze sugli impliciti del racconto, di essere un abile narratore in grado di catturare l’attenzione degli uditori. Un primo parametro considerato è stato quello dell’informatività, ovvero della conseguenze9 quantità e della qualità di informazioni che il narratore fornisce all’uditore. Ad esempio per Gli eventi includono quattro componenti della struttura la Frog Story per ogni proposizione sono stati assegnati 2 punti se questa era riportata in narrativa modo completo e accurato, 1 punto se l’informazione era incompleta o inaccurata, 0 (evento iniziale, azioni finalizzate, conseguenze e setting, risoluzione o formula di punto se era assente per un totale possibile di 100. chiusura) 5 Vera narrazione Gli eventi includono cinque componenti della struttura narrativa (evento iniziale, azioni finalizzate, • Evaluation • Informazioni aggiuntive (da Norbury e Bishop, 2003), • Solleciti conseguenze, risoluzione, formula di chiusura) The Manchester Pragmatics Profile O'Kane J.C. and Goldbart J. 2001 NOME: Capacità pragmatiche in conversazione si possono valutare con scale pragmatiche come la Manchester Pragmatics Profile. OSSERVATORE: INTENZIONI COMUNICATIVE CONTESTO DATA: REPERTORIO DEI COMPORTAMENTI 1.Attira l'attenzione su se stesso, i.e. vuole attenzione: e.g. gironzola vicino ad un adulto/ amico 2. Attira l'attenzione su un evento o un'azione: e.g. indica un aereo che sta volando 3. Attira l'attenzione su un oggetto: e.g. vi mostra un orologio nuovo. 4.attira l'attenzione su altre persone: e.g. stabilisce un contatto oculare e indica qualcuno che sta entrando nella stanza 5. Chiede attenzione per comunicare:e.g. bussa sulla spalla prima di comunicare 6. Richieste una persona: e.g. fa il gesto "vieni qui" a qualcuno 7. Richieste di oggetti: e.g. alterna lo sguardo tra la persona e l'oggetto 17 04/06/2015 PRESUPPOSIZIONE ORGANIZZAZIONE SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE CONTESTO STRATEGIE 1. Integra l'attenzione tra una persona e un oggetto: i.e. alternanza dello sguardo 2.Stabilisce l'attenzione congiunta : i.e. si assicura che l'interlocutore stia guardando la stessa cosa 2.La comunicazione è: a) vaga e ambigua, b) generalmente non è ambigua i.e. il messaggio o il significato viene detotto dal contesto o dal senso comune? 3.Prima di iniziare un atto comunicativo guadagna l'attenzione dell'interlocutore 3. I referenti sono espressi a) in modo chiaro b)sono assenti 4.Inizia a) un atto comunicativo b) una conversazione 4. Utilizza un vocabolario che si riferisce ad un contesto particolare 5.alterna i turni nella conversazione CONTESTO ESEMPI 1. Immette nuovi aspetti o informazioni nel contesto i.e. è informativo O da informazioni già condivise o conosciute i.e. è ripetitivo 5. E' consapevole a) dei bisogni dell'interlocutore, b) del contenuto, c)dimostra di tener conto della precedente conversazione attraverso l'uso dei seguenti elementi linguistici : 1) deissi e.g. qui, lì, ora 2) pronomi e.g. lei, lui, loro, 3) forme defi 6. Mantiene una conversazione per più di due turni 7.Termina una conversazione 6. a) La conversazione è generalmente pertinente all'argomento discusso oppure b)introducece un nuovo argomento per creare un nuovo contesto alla comunicazione oppure c)La comunicazione è solitamente non pertinente all'argomento discusso 8.Riconosce un'interruzione : e.g. dice "no,no" in modo afflitto 9. Pone rimedio ad una ambiguità non- verbale con: a) una ripetizione, b) una riformulazione, c) una elaborazione, d) chiede aiuto agli altri Pragmatic Profile (Prutting & 7. Si mostra consapevole dei bisogni dell'interlocutore essendo: a) adeguatamente conciso b) non ripetitivo Kirchner) • Dai 5 anni • Osservazione durante una situazione di conversazione di circa 15 minuti • 30 comportamenti da osservare • Divise in 3 grandi categorie: verbali, paralinguistici e non verbali • Si tratta di un giudizio soggettivo Atto comunicativo Aspetti Verbali A. atti verbali 1. ruolo come attore verbale 2. varietà di atti usati B. Argomento 3. selezione 4. introduzione 5. mantenimento 6. cambiamento C. alternanza dei turni 7. iniziativa 8. rispondenza 9. riparazioni 10. tempo di pausa 11. interruzione/sovrapposizione 12. feedback all’interlocutore 13. vicinanza 14. contingenza 15. quantità/ concisione D. selezione del vocabolario/uso durante gli atti verbali 16. specificità/accuratezza 17coesione E. variazioni nello stile conversazionale 18. variazione nello stile comunicativo Aspetti paralinguistici F. intelligibilità e prosodia 19. intelligibilità 20. intensità vocale 21.qualità vocale 22. prosodia 23. fluenza Aspetti non verbali G. prossimità e gestualità 24. prossimità fisica 25. contatti fisici 26. postura 27. movimenti del piede/gamba e mano/braccio 28. gesti 29. espressioni facciali 30. contatto visivo 18 04/06/2015 Targeted Observation of Pragmatics in Children’Conversation (TOPICC) Observation Scale Research Version Adams, Gaile, Freed, Lockton 2010 Punteggi da 0 (mai osservato o normale) a 3 (molto frequente, inficia l’interazione) Categoria Punteggio Reciprocità/Alternanza del turno Note guida/spiegazione della voce Argomenti ossessivi/ripetitivi Il b. riporta la conversazione sempre sull’argomento preferito, fa liste di eventi o non rispetta l’argomento dato/va fuori tema Difficoltà con il mantenimento dell’argomento Il b. riporta inaspettatamente la conversazione su argomenti affrontati precedentemente o la sposta su argomenti periferici/poco pertinenti senza avvertire, difficoltà nello sganciarsi da un argomento Il b. usa inaspettatamente parole o frasi stereotipate es. da film, programmi tv o frasi usate dagli adulti Annotazioni Difficoltà nel rispondere a domande Il b. non risponde/non è pertinente nella risposta/ignora l’interlocutore/ripete la domanda Linguaggio stereotipato/inusuale Frequenti interruzioni dell’interlocutore o pause nell’eloquio Il b. non coglie i segnali per prendere il turno o interrompendo l’altro o lasciando eccessiva pausa tra i turni Stile conversazionale Reticenza nel partecipare alla conversazione Il b. esita nel contribuite alla conversazione/ nel rispondere. La conversazione è difficoltosa. Tenere conto delle conoscenze dell’interlocutore Fornisce troppe informazioni e dettagli Il b. fornisce un numero di dettagli eccessivo/non appropriato in risposta e/o fornisce informazioni non richieste Fornisce poche informazioni Il b. fornisce spiegazioni superficiali, i riferimenti non sono chiari. Verbosità Il bambino domina la conversazione Il b. domina la conversazione con frequente iniziativa verbale o enunciati troppo lunghi Il bambino usa troppe domande Il b. pone ripetutamente domande all’interlocutore Prossimità fisica Il b. si avvicina troppo/troppo poco all’interlocutore; si posiziona troppo vicino o troppo lontano rispetto all’interlocutore Troppo formale/colloquiale Il b. appare rigido o distante o troppo “informale” rispetto al contesto Comportamento non-verbale La risposta non verbale del b. non è adeguata al contesto sociale e/o comunicativo in termini di gestualità, prosodia o mimica facciale Risposte inadeguate per difficoltà linguistica Risposte bizzarre come risultato di difficoltà di comprensione o linguistiche Il b. non inferisce correttamente il significato dell’enunciato dell’interlocutore, risposte/presa del turno inusuale dovute a non comprensione dell’enunciato precedente Gestione dell’argomento 19