luca ricci
U.O. igiene e sanità pubblica
Progetto Casa Sicura:
come prevenire gli
incidenti domestici
premessa
Ho raccolto alcune informazioni sull’argomento “incidenti
domestici” sia dal web che dalla letteratura. Quindi, ho esposto i
risultati nell’ambito della giornata I Seminari della Prevenzione – 7°
Ciclo, a cura della Prof. Daniela Reali della Università di Pisa –
Facoltà di Medicina e Chirurgia – Servizio Sanitario Regione
Toscana Area Vasta Nord Ovest – Corso di qualificazione regionale
per Tecnici della Prevenzione, tenutasi presso la Scuola “S. Anna”
di Pontedera il 6 ottobre 2006. Infine, ho integrato le suddette
informazioni con i suggerimenti e le osservazioni che i Tecnici
presenti hanno avanzato in quella e in altre sedi.
Ne è scaturito questo lavoro che spero possa risultare utile alla
Promozione della Salute e Sicurezza negli ambienti di vita.
Rivolgo un sincero ringraziamento a quanti hanno collaborato.
dott. luca ricci
incidenti domestici - 1
•
hanno assunto dimensioni più che allarmanti non solo in Italia ma a
livello sovranazionale
•
non risparmiano alcuna fascia d'età
•
rappresentano nei Paesi sviluppati la prima causa di morte per i
bambini, anche se il gruppo in assoluto più colpito è quello delle
casalinghe
•
per ridurne l'incidenza è necessario sviluppare politiche di
prevenzione, attraverso la diffusione di linee guida e l'effettuazione
di campagne di informazione e di educazione alla sicurezza
incidenti domestici - 2
Nel 1999 in Italia:
•
oltre 3 milioni e mezzo di incidenti domestici con 8.000 morti
•
le casalinghe rappresentano il 40% del totale
•
circa il 15% degli infortunati subisce più di un incidente nello stesso
anno
•
sono più colpiti i bambini e gli anziani
•
la maggior parte dei casi riguarda fasce di popolazione in età
lavorativa
incidenti domestici - 3
•
su 100 decessi per infortunio, ben 56 sono avvenuti in ambiente
domestico
•
circa 1.000 persone ogni anno riportano invalidità permanentemente
•
è interessato il 60% dei sessantenni e il 70% dei settantenni
•
la gran parte degli incidenti mortali riguarda le persone anziane e
soprattutto le donne anziane
incidenti domestici - 4
Indagine multiscopo ISTAT 1999 sugli “Aspetti della vita quotidiana” in Italia:
•
ogni anno 3 milioni 672 mila incidenti domestici che coinvolgono 3
milioni 48 mila persone, di cui circa 68.000 sono bambini
•
molti incidenti potrebbero essere prevenuti
•
le lesioni responsabili di invalidità permanente (gravi disabilità,
ritardo mentale) sono più frequenti rispetto agli incidenti stradali
•
diversa tipologia di incidente domestico, variabile in funzione dell’età
e dell'attività svolta
incidenti domestici - 5
Tipo di ambiente
Cucina
Scale interne ed esterne
Soggiorno
Camera
Balcone, terrazzo, giardino
Cantina, garage, ecc.
Altri ambienti
Tot.
M%
F%
31,1
9,8
11,7
6,3
14,5
13,6
13,0
58,1
9,3
8,2
6,7
5,5
2,6
9,6
100,0
100,0
incidenti domestici adulti -1
Cause:
•
•
•
•
•
disattenzione, fretta, scarsa
conoscenza
riporre oggetti in alto
toccare pentole e padelle
calde a mani nude
usare coltelleria affilata
lasciare oggetti acuminati e/o
taglienti fuori posto (forbici,
aghi, ec.)
•
•
•
adoperare strumenti in modo
improprio (cavatappi, lame,
apriscatole)
inserire le mani in frullatori e
tritacarne mentre sono in
funzione
non posizionare il ferro da stiro
nell’apposita griglia
incidenti domestici adulti - 2
Effetti in ordine di frequenza:
•
•
•
•
•
ferite da taglio
ustioni alle mani
lesioni della cornea da corpo
estraneo, colle, olio bollente,
sost. chimiche
cadute
scariche elettriche
•
•
•
•
•
irritazioni
intossicazioni
amputazione delle dita
sensibilizzazioni
allergie
incidenti domestici bambini - 1
•
•
•
•
•
•
•
Cause:
la curiosità di chi inizia il
processo di conoscenza
portando tutto alla bocca
oggetti e apparecchi elettrici
(televisore!) sostenuti da un
piano di appoggio limitato
ferro da stiro
bagno troppo caldo
falciatrice, tosaerba
piscina, specialmente se priva
di un sistema per limitarne
l'accesso
pentole con liquidi in
ebollizione collocate sul bordo
anteriore del piano di cottura
Effetti in ordine di frequenza:
•
•
•
•
traumi da caduta
ingestione o inalazione di
sostanze tossiche e corpi
estranei
folgorazione
ustioni
incidenti domestici bambini - 2
•
Secondo dati diffusi dal Ministero del Commercio e dell’Industria
della Gran Bretagna, un incidente su venticinque nei bambini di età
inferiore ai 4 anni è dovuto alla ingestione accidentale di sostanze
tossiche
•
Dopo la introduzione di specifiche norme di sicurezza sulle
confezioni di prodotti potenzialmente pericolosi, i casi di
intossicazione nei bambini sotto i cinque anni sono risultati in
drastico calo
1998: accessi al Pronto Soccorso di Lucca
per incidente età 0-14 anni
n. accessi età 0-14 anni
2.832
(su una popolazione tot. di n. 18.015)
n. incidenti evitabili
n. tot. accessi per tutte le
cause: 40.012
•contusione
2.146
(75,8 %) •ferite
•fratture
•distorsione
•trauma cranico
•corpo estraneo
•lussazione
•violenza altrui
n. intossicazioni accidentali
(83% in età 1-3 anni)
60
per ingestione di:
•farmaci
•veleni per ratti
•prodotti per uso domestico
(candeggina, detersivi)
759
551
248
233
192
98
62
3
2000: accessi al Pronto Soccorso di Lucca
per incidente ogni età
n. accessi ogni età
16.490
n. incidenti stradali
n. incidenti domestici
n. incidenti in ambiente scolastico
n. incidenti in attività sportive e
tempo libero
6.302
9.227
740
674
il fuoco - 1
Sostanze infiammabili ed
elementi che possono
innescare incendi:
• Legno, carta, tessuti di
arredamento e
abbigliamento
• Alcool, trielina, vernici
• Gas metano, Gas di
petroli liquefatti (GPL),
liquidi infiammabili
• Fornelli, camini, stufe
• Sigarette accese
• Impianti elettrici,
apparecchi elettrici
• Superfici surriscaldate
• Combustibili per
attrezzatura da
giardinaggio e “fai da te”
• Candele e candeline di
compleanno
il fuoco - 2
Prevenzione:
• Riponi le sostanze
combustibili in luogo
protetto e lontano da fonti
di fuoco e di calore
• Metti un parascintille
davanti al caminetto
• Non schermare
lampadine con carta o
stracci
• Stacca l’antenna dalla
presa TV durante i
temporali
• Non lasciare apparecchi
elettrici in posizione di
attesa (“stand by”) e
consenti la circolazione
d’aria intorno a essi
• Allontana tende,
canovacci, tovaglie,
indumenti da fonti di
fuoco e di calore
il fuoco - 3
Prevenzione:
• Pulisci regolarmente
l’area circostante i fornelli
e rimuovi i residui di
grasso, altamente
infiammabili
• Conserva fuori dalla
portata dei bambini
fiammiferi, accendini,
accendi-fiamma e
candeline di compleanno
• Evita che il bambino
possa raggiungere i
fuochi (piani di cottura, in
particolare)
• Riduci il carico di
incendio, cioè il
potenziale termico della
totalità dei materiali
contenuti nei locali
(cantine e soffitte!)
compresi i rivestimenti di
pareti, pavimenti e soffitti
• Tieni in casa un estintore
e una coperta antifiamma
il fuoco - 4
In caso di piccoli incendi:
•
•
•
Affronta il principio di incendio
usando l’estintore e dirigendo il
getto alla base della fiamma
Usa la coperta anti-fiamma per
estinguere principi di incendio
che interessano soprattutto il
piano di cottura
Non usare acqua per
estinguere principi di incendio
su impianti elettrici in tensione
e sui liquidi infiammabili
•
•
•
•
•
Accertati che non vi siano
persone all’interno del locale
interessato
Chiudi porte e finestre del
locale interessato areando, al
contempo, i locali adiacenti
non interessati
Stacca la corrente e il gas
Chiama Vigili del Fuoco 115
Allontanati e dai l’allarme
il fuoco - 5
Ustioni:
• Primo grado: eritema
• Secondo grado: bolla
(flittena)
• Terzo grado: necrosi
tissutale
• Primo intervento: spegni il
fuoco
• Raffredda le parti bruciate
con acqua fresca
• Togli gli abiti, copri le
ustioni con garze sterili e
bagna con soluzione
fisiologica (o acqua
fresca)
l’elettricità - 1
Cause:
• Apparecchi elettrici non a
norma, difettosi, mal
funzionanti
• Impianti elettrici non a
norma
Incidenti domestici in
ordine di frequenza:
• Folgorazione
• Corto circuito
• Incendio
l’elettricità - 2
Prevenzione:
•
•
•
•
•
•
Usa apparecchi elettrici a
norma
Installa impianto elettrico a
norma della Legge 46/90
Periodicamente verifica il
funzionamento dell’interruttore
differenziale
Non modificare l’impianto cosi
come istallato e certificato
Periodicamente fai controllare
l’impianto da un elettricista
Non usare apparecchi elettrici
vicino all’acqua, né con le
mani bagnate
•
•
•
•
•
•
Non sovraccaricare le prese
multiple e non usare riduttori
Utilizza prese volanti multiple
(“ciabatte”) marchio-certificate
Non tirare il cavo per
disinserire la spina
Non passare fili elettrici sotto il
tappeto
Non lasciate inserita la spina
dopo aver utilizzato qualsiasi
apparecchio elettrico
Non cambiare lampadine sotto
tensione
impianto elettrico domestico
È costituito da vari elementi: il contatore, i quadri elettrici, gli
interruttori magnetotermici, gli interruttori differenziali, l'impianto di
terra, la rete, le prese e gli interruttori. Ognuno di questi elementi, se
correttamente installato e dimensionato, contribuisce a rendere
sicuro l'impianto, e richiede cura ed attenzione, sia nella fase
d'installazione che nella fase di manutenzione.
L'installazione e la manutenzione degli impianti elettrici devono
essere realizzate da tecnici abilitati ai sensi della legge 46/90.
A fine lavori il tecnico deve rilasciare la dichiarazione di conformità
dell'impianto secondo la legge 46/90.
In particolare è necessario:
•
•
•
1) Prevedere la "messa a terra" dell'impianto elettrico
2) Proteggere l'impianto elettrico con l'interruttore differenziale
3) Installare prese con alveoli schermati (prese con “fori” protetti)
apparecchi domestici
•
•
•
•
•
•
Il decreto legislativo n. 626/96 ed il DPR 661/96 hanno reso
obbligatoria la marcatura CE (da non confondere con C.E. = Cina
Export) su apparecchi elettrici e a gas, per certificarne la conformità
ai requisiti essenziali di sicurezza fissati dalle norme comunitarie
CE è la condizione necessaria per l'immissione degli apparecchi sul
mercato e per la loro libera circolazione all'interno della Unione
Europea
CE deve essere posta sul prodotto, imballaggio, avvertenze d'uso
Numerosi apparecchi riportano anche marchi volontari di organismi
riconosciuti, italiani o europei, a ulteriore garanzia della verifica sulle
caratteristiche di qualità e sicurezza del prodotto (organismo
certificatore terzo: IMQ – VDE – VDO – TüV – Altri)
Leggere attentamente le istruzioni d’uso fornite dalla casa
produttrice
Evitare l’uso improprio
folgorazione
Come comportarsi:
•
•
•
deconnetti la corrente
di rete
se arresto cardiaco
inizia la sequenza del
BLS o P-BLS
se presente tratta la
ustione
il gas - 1
•
•
•
Cause:
Apparecchi a gas non a
norma, male istallati, difettosi,
mal funzionanti, usurati, non
manutenuti
Incidenti domestici in ordine di
frequenza:
Fuga di gas, esplosione,
incendio
Liberazione di monossido di
carbonio (CO) un gas incolore,
inodore, insapore
Sintomi Intossicazione da CO:
•
•
•
•
•
•
•
Mal di testa
Vertigini
Nausea
Sonnolenza
Secchezza fauci
Diarrea
Vomito
88 %
83
75
75
44
17
11
il gas - 2
•
•
•
•
•
Prevenzione:
Istalla sensori di gas e CO
Non lasciare fornelli accesi
esposti a correnti d’aria
Se senti odore di gas, chiudi il
rubinetto, apri le finestre e non
attivare comandi elettrici
Consenti l’areazione dei locali
dove c’è fiamma (cucina, locali
caldaia, locali con caminetti,
stufe, ec.) mediante aperture
con l’esterno
Colloca caldaie all’esterno;
all’interno solo caldaie “a
fiamma protetta” e “tiraggio
forzato”
•
•
•
Non riempire troppo le pentole:
se il liquido in ebollizione
trabocca può spegnere la
fiamma
Chiudi la valvola del contatore,
o di ingresso nella casa, o
della bombola quando non
utilizzi l’impianto a gas, prima
di andare a letto e in caso di
periodi d’assenza
Per accendere un fornello del
piano di cottura: accendi il
fiammifero, accostalo al
bruciatore, apri il rubinetto del
gas
il gas - 3
Manutenzione delle caldaie ai sensi del DPR 412/93
modificato dal DPR 551/99
• Sèrviti di Installatore e Manutentore autorizzati o abilitati
• L’Installatore deve rilasciare la Dichiarazione di
conformità ai sensi della L. 46/90, il Libretto d’uso e
manutenzione relativi all’impianto
• Il Manutentore, prima dell’inizio del periodo di
riscaldamento, deve:
- ogni anno: controllare e pulire le caldaie
- ogni due anni: misurare in opera il rendimento di
combustione (secondo norme UNI 10389)
- annotare gli esiti degli interventi eseguiti sul
Libretto dell’impianto
le sostanze chimiche - 1
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Detergenti (saponi)
Disinfettanti (varechina)
Sgrassanti (ammoniaca)
Anti-calcare (acido muriatico
Brillantante (soda caustica)
Sturatori chimici di scarichi
Insetticidi
Solventi
Acidi e Basi forti
Alcune sostanze utilizzate in
giardinaggio
Farmaci
Tossine
(funghi!)
Il contatto con cute e mucose
può provocare:
•
•
•
•
•
•
Irritazioni
Sensibilizzazioni
Dermatiti
Ustioni
Allergie
Intossicazioni
le sostanze chimiche - 2
Prevenzione:
•
•
•
•
conserva le sostanze chimiche
in luoghi sicuri
acquisita prodotti con etichetta,
istruzioni per l’uso e istruzioni
in caso di inalazione e contatto
lèggi etichette e istruzioni
prima dell’uso
usa i guanti di gomma
•
•
evita di lasciare la lavastoviglie
aperta, a causa della presenza
in essa di detersivo e di altre
sostanze (es. brillantante) alla
portata del bambino
quando utilizzi le sostanze
chimiche, anche i semplici
detersivi per pulire
pavimenti,vetri, forno e fornelli,
superfici varie, sanitari e arredi
del bagno, ec., apri le finestre
per consentire la areazione dei
locali
confezioni sicure a prova di
bambino
Nel 2003 è stata pubblicata la nuova versione della norma ISO 8317
"Child-resistant packaging - Requirements and testing procedures
for reclosable packages”, che sostituisce la versione del 1989
•
dispone il metodo di prova per valutare le caratteristiche fisiche che
le confezioni devono possedere prima che esse vengano poste sul
mercato (in particolare: medicinali, solventi, acidi e basi forti, alcune
sostanze utilizzate in giardinaggio)
•
prevede un unico metodo di prova che sia riconosciuto in tutto il
mondo (questa semplificazione favorisce anche l’abbattimento delle
barriere al commercio)
•
include un metodo di prova che tenga conto di altre categorie
particolari di utilizzatori, come anziani e disabili
intossicazioni - 1
come comportarsi:
•
•
•
•
•
richiedi urgentemente l’intervento 118 e/o consulta il Centro
Antiveleni
nell’attesa di 118, allontana la/dalla fonte di esposizione
il soccorritore deve proteggersi dalla esposizione (guanti, fazzoletto
bagnato al naso, ec.)
conserva un campione della sostanza e consegnalo agli operatori
118 per il suo riconoscimento e l’esecuzione di analisi (in particolare
pH)
cerca di quantizzare la dose ingerita
intossicazioni - 2
per inalazione:
•
•
ventila i locali
se arresto respiratorio inizia la
sequenza del BLS o P-BLS
per contatto:
•
•
togli i vestiti contaminati
lava il corpo con abbondante
acqua e sapone
intossicazioni - 3
per ingestione di sostanze
non caustiche:
•
•
somministra acqua calda
modicamente salata
procura il vomito. È sufficiente
la titillazione meccanica del
dorso della lingua o del faringe
per ingestione di sostanze
caustiche (acidi e basi forti):
•
•
non somministrare terapia o
liquidi: in particolare non
somministrare acqua o latte
non provocare il vomito perché
potrebbe causare ulteriori
danni all’apparato digerente
(bocca, esofago) e all’apparato
respiratorio per inalazione
(faringe, trachea, bronchi,
polmoni)
intossicazione da funghi
•
Raccolta e commercio dei funghi epigei spontanei sono disciplinati
dal DPR 14 luglio 1995, n. 376 e dalla LR 22 marzo 1999, n. 16
• acquista funghi presso esercizi autorizzati dove sono muniti di
Certificato di commestibilità rilasciato da Micologo (pubblico o
privato) iscritto all’Albo nazionale
• se raccogli funghi, sottoponili alla valutazione di commestibilità
presso l’Ispettorato Micologico della Az. USL
In caso di intossicazione da funghi:
• la comparsa dei sintomi dopo ingestione (latenza) varia da 10 minuti
a 48 ore (fino a 20 giorni per il Cortinarius orellanus)
• Sintomi: disturbi gastro-enterici, cefalea, disidratazione, ipotensione,
crampi, difficoltà respiratoria, disturbi neurovegetativi, disturbi
nervosi. Esiti: insufficienza, epatica e renale acute, shock
anafilattico, coma, morte
• richiedi intervento 118 o recati al Pronto Soccorso
• esibisci una quota del fungo ingerito per la valutazione
l’acqua
•
•
•
•
•
•
•
Cause - effetti:
acqua bollente: Ustioni
acqua ed elettricità:
folgorazione
perdite d’acqua: Allagamenti
superfici bagnate: scivolamenti
e cadute
vasca da bagno, piscine non
protette: annegamento
Per prevenire:
distribuisci acqua calda a T =
42-44° C (miscelatore!)
controlla la T della vasca da
bagno prima di immergerti
•
•
•
•
•
non uscire di casa lasciando
lavatrice e lavastoviglie in
funzione
usa tappetini anti-scivolo per
vasca e doccia
chiudi il rubinetto generale
prima di assentarti a lungo
poni barriere invalicabili intorno
alle piscine
ripara tempestivamente le
perdite (anche per risparmio!!!)
Si dice che:
un rubinetto che perde 90 gocce al min.
spreca 4.000 lt di acqua all’anno
un foro di 1 mm in un tubo provoca una
perdita di 2.328 lt al giorno
le cadute
Cause:
•
•
•
•
•
•
fili elettrici o cavi liberi sul
pavimento
tappeti mobili su pavimenti
molto lucidi
sconnessioni del pavimento
ostacoli vari
scale pieghevoli utilizzate non
correttamente
pavimenti lisci e bagnati
Per prevenire:
•
•
•
•
usa tappeti anti-scivolo in
bagno
fissa i tappeti ai pavimenti con
retine e strisce adesive
non usare tavoli, sedie,
sgabelli come scale
mantieni sgombri gli spazi di
manovra: es. linea fornellifrigo-piano di lavoro-lavello;
percorso poltrona-tavolo
i traumi
come comportarsi:
•
•
•
applica ghiaccio sulla parte
interessata
nel sospetto di frattura tieni
immobile la parte interessata
se sospetti una lesione della
colonna vertebrale, non
mobilizzare l’infortunato ma, se
devi farlo, mantieni la colonna
in asse (soprattutto nel tratto
cervicale!)
traumi con perdita di coscienza
•
Se l’infortunato è privo di
coscienza ma conserva le
funzioni respiratoria e
cardiaca, chiama 118 e
nell’attesa ponilo in posizione
laterale di sicurezza
•
Se l’infortunato è privo di
coscienza e privo delle
funzioni respiratoria e
cardiaca, chiama 118 e
nell’attesa pratica BSL o PBSL secondo il protocollo
utilizzato nel trauma
ferite e sanguinamenti
come comportarsi:
•
•
•
lava le mani e indossa i
guanti
emorragia piccola: detergi
con acqua corrente e
sapone; disinfetta; tampona
fino ad arresto spontaneo;
applica bendaggio
emorragia copiosa: compri
con garza sterile e/o applica
il laccio emostatico; chiama
118
Epistassi:
•
Applica ghiaccio sulla fronte e
comprimi la piramide nasale
corpi estranei - 1
come comportarsi:
•
•
•
corpo estraneo nell’occhio:
lava abbondantemente con acqua, benda con garza sterile e
accompagna il paziente al Pronto Soccorso
corpo estraneo ingerito:
non praticare alcun intervento e accompagna il paziente al Pronto
Soccorso
corpo estraneo nel naso o nel condotto uditivo:
non praticare alcun intervento e accompagna il paziente al Pronto
Soccorso
corpi estranei - 2
•
corpo estraneo inalato:
Cause: pezzi di cibo, protesi dentarie, parti di giocattoli
•
•
Come comportarsi:
Evita la ricerca manuale “alla cieca”
Se il corpo estraneo ostruisce completamente le vie aeree inferiori, il
flusso respiratorio è assente: mani alla gola (segnale universale di
soffocamento), impossibilità di parlare, tossire, respirare, rapida
cianosi (colore bluastro della cute, in particolare del volto)
Esegui le manovre di disostruzione
manovre di disostruzione - 1
Trattamento dell’adulto (età › 8 anni) e
del bambino (età 1-8 anni) con ostruzione
completa, cosciente, in piedi o seduto:
•5 COLPI INTERSCAPOLARI
alternati a
•5 SPINTE ADDOMINALI IN SEDE
SOTTODIAFRAMMATICA
(MANOVRA DI HEIMLICH)
FINO A:
•ESPULSIONE DEL CORPO ESTRANEO
•PERDITA DI COSCIENZA
manovre di disostruzione - 2
MANOVRA DI HEIMLICH nel bambino (età 1-8 anni):
manovre di disostruzione - 3
Trattamento della ostruzione completa,
con perdita di coscienza, a terra:
•adulto (età › 8 anni):
BLS
•bambino (età 1-8 anni): P-BLS
FINO A:
•ESPULSIONE DEL CORPO ESTRANEO
•ESECUZIONE DI 2 VENTILAZIONI EFFICACI
manovre di disostruzione - 4
Trattamento dell’infante (età 0-1 anno):
•5 colpi interscapolari
alternati a
•5 spinte toraciche
punture di insetti
come comportarsi:
•
•
•
•
Dota porte e finestre di retino anti-insetto
Estrai, se possibile con semplici manovre, l’eventuale pungiglione
Esercita una lieve pressione sulla zona interessata e applica
ghiaccio
Se compaiono i sintomi dello shock anafilattico: pallore, nausea,
vomito, esantema diffuso, modificazione della voce e difficoltà
respiratoria, chiama 118
sicurezza alimentare
•
•
•
•
•
U.E.: 200.000 tossinfezioni alimentari all’anno
Italia 1998: casi notificati 30.000; stima casi non notificati 300.000
Origine: 60% in ambiente domestico
Cause: - conservazione di alimenti a Temperatura non idonea
- consumo di alimenti crudi o poco cotti
- tempo eccessivo tra preparazione e consumazione
Porre attenzione a:
- etichetta
- tempi di scadenza
- frigorifero
- pulizia della cucina
- crudo e cotto (contaminazioni crociate) e delle attrezzature
occhio al tetano!
•
è una malattia neurologica che si manifesta con grave spasmo
muscolare causato da una neurotossina prodotta dal Clostridium
tetani cresciuto in una ferita contaminata
•
può causare la morte
•
sono più colpiti gli anziani, soprattutto le donne
•
periodo di incubazione: varia da 3 giorni a 4 settimane (in media 8
giorni)
•
prevenzione: vaccinazione anti-tetano (T), oggi consigliata in
abbinamento con la vaccinazione anti-difterite (dT)
vaccinazione anti-T o anti-dT in adulti non
vaccinati (Deliberazione GRT n. 1249 del 24 novembre 2003)
•
1ª dose
T / dT
•
2ª dose
T / dT
6-8 settimane
dopo la 1ª dose
•
3ª dose
T / dT
6-12 mesi dopo la
2ª dose
•
richiami
T / dT / dTpertosse
ogni 10 anni
vaccinazione anti-T o anti-dT in adulti non
vaccinati (Deliberazione GRT n. 1249 del 24 novembre 2003)
Fermo restando che la protezione ottimale si
ottiene rispettando il calendario vaccinale, si
precisa che nel caso in cui non sia stato
possibile seguire completamente le indicazioni
del calendario, non è mai necessario iniziare
nuovamente la vaccinazione dalla 1ª dose ma è
sufficiente riprendere da dove è stata interrotta
profilassi anti-T nelle urgenze: schema di
intervento (Deliberazione GRT n. 1249 del 24 novembre 2003)
stato vaccinale
ferite superficiali pulite
tutte le altre ferite
assenza di vaccinazione o
stato vaccinale incerto
inizio della vaccinazione
con T o dT
inizio della vaccinazione e
somministrazione di Ig in sito
differente e con diversa
siringa
ultima somministrazione
del ciclo di base o dose di
richiamo da più di 10 anni
una dose di richiamo di
vaccino T o dT
una dose di richiamo e
somministrazione di Ig in sito
differente e con diversa
siringa
ultima somministrazione
del ciclo di base o dose di
richiamo tra 5 e 10 anni
una dose di richiamo di
vaccino T o dT
una dose di richiamo di
vaccino T o dT; la
somministrazione di Ig non è
necessaria
ultima somministrazione
del ciclo di base o dose di
richiamo da meno di 5
anni
nessun trattamento
una dose di richiamo solo in
caso di rischio
particolarmente alto di
infezione
ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI IN
AMBITO DOMESTICO (Legge 493/99)
Chi si deve assicurare:
• Sono obbligati ad assicurarsi coloro, in età compresa tra
i 18 ed i 65 anni, che svolgono in via non occasionale,
gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro
finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente
in cui dimorano
• Sono esclusi coloro che svolgono altra attività che
comporti l’iscrizione a forme obbligatorie di previdenza
sociale
bollettino di pagamento intestato a:
INAIL Assicurazione Infortuni Domestici
P. le Pastore, 6 - 00144 Roma
bibliografia e fonti
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U.O. Educazione alla Salute Az. USL 2
Lucca 1998 - 2000
ISPESL-INAIL 1999
LAINF 2002
ISTAT 1999
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www.associvile.it
www.centroconsumatori.it
www.cittasicure.com
www.dica33.it
www.epicentro.iss.it
www.guidagenitori.it
www.inail.it
www.ispesl.it
www.istat.it
www.ministerosalute.it
www.occhioalpiatto.it
www.nlm.nih.gov
www.sosconsumatori.it
www.terzaeta.com
www.tesionline.it
www.vigilfuoco.it
www.waycasa.net
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Progetto casa sicura - Azienda USL 2 Lucca