luca ricci U.O. igiene e sanità pubblica Progetto Casa Sicura: come prevenire gli incidenti domestici premessa Ho raccolto alcune informazioni sull’argomento “incidenti domestici” sia dal web che dalla letteratura. Quindi, ho esposto i risultati nell’ambito della giornata I Seminari della Prevenzione – 7° Ciclo, a cura della Prof. Daniela Reali della Università di Pisa – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Servizio Sanitario Regione Toscana Area Vasta Nord Ovest – Corso di qualificazione regionale per Tecnici della Prevenzione, tenutasi presso la Scuola “S. Anna” di Pontedera il 6 ottobre 2006. Infine, ho integrato le suddette informazioni con i suggerimenti e le osservazioni che i Tecnici presenti hanno avanzato in quella e in altre sedi. Ne è scaturito questo lavoro che spero possa risultare utile alla Promozione della Salute e Sicurezza negli ambienti di vita. Rivolgo un sincero ringraziamento a quanti hanno collaborato. dott. luca ricci incidenti domestici - 1 • hanno assunto dimensioni più che allarmanti non solo in Italia ma a livello sovranazionale • non risparmiano alcuna fascia d'età • rappresentano nei Paesi sviluppati la prima causa di morte per i bambini, anche se il gruppo in assoluto più colpito è quello delle casalinghe • per ridurne l'incidenza è necessario sviluppare politiche di prevenzione, attraverso la diffusione di linee guida e l'effettuazione di campagne di informazione e di educazione alla sicurezza incidenti domestici - 2 Nel 1999 in Italia: • oltre 3 milioni e mezzo di incidenti domestici con 8.000 morti • le casalinghe rappresentano il 40% del totale • circa il 15% degli infortunati subisce più di un incidente nello stesso anno • sono più colpiti i bambini e gli anziani • la maggior parte dei casi riguarda fasce di popolazione in età lavorativa incidenti domestici - 3 • su 100 decessi per infortunio, ben 56 sono avvenuti in ambiente domestico • circa 1.000 persone ogni anno riportano invalidità permanentemente • è interessato il 60% dei sessantenni e il 70% dei settantenni • la gran parte degli incidenti mortali riguarda le persone anziane e soprattutto le donne anziane incidenti domestici - 4 Indagine multiscopo ISTAT 1999 sugli “Aspetti della vita quotidiana” in Italia: • ogni anno 3 milioni 672 mila incidenti domestici che coinvolgono 3 milioni 48 mila persone, di cui circa 68.000 sono bambini • molti incidenti potrebbero essere prevenuti • le lesioni responsabili di invalidità permanente (gravi disabilità, ritardo mentale) sono più frequenti rispetto agli incidenti stradali • diversa tipologia di incidente domestico, variabile in funzione dell’età e dell'attività svolta incidenti domestici - 5 Tipo di ambiente Cucina Scale interne ed esterne Soggiorno Camera Balcone, terrazzo, giardino Cantina, garage, ecc. Altri ambienti Tot. M% F% 31,1 9,8 11,7 6,3 14,5 13,6 13,0 58,1 9,3 8,2 6,7 5,5 2,6 9,6 100,0 100,0 incidenti domestici adulti -1 Cause: • • • • • disattenzione, fretta, scarsa conoscenza riporre oggetti in alto toccare pentole e padelle calde a mani nude usare coltelleria affilata lasciare oggetti acuminati e/o taglienti fuori posto (forbici, aghi, ec.) • • • adoperare strumenti in modo improprio (cavatappi, lame, apriscatole) inserire le mani in frullatori e tritacarne mentre sono in funzione non posizionare il ferro da stiro nell’apposita griglia incidenti domestici adulti - 2 Effetti in ordine di frequenza: • • • • • ferite da taglio ustioni alle mani lesioni della cornea da corpo estraneo, colle, olio bollente, sost. chimiche cadute scariche elettriche • • • • • irritazioni intossicazioni amputazione delle dita sensibilizzazioni allergie incidenti domestici bambini - 1 • • • • • • • Cause: la curiosità di chi inizia il processo di conoscenza portando tutto alla bocca oggetti e apparecchi elettrici (televisore!) sostenuti da un piano di appoggio limitato ferro da stiro bagno troppo caldo falciatrice, tosaerba piscina, specialmente se priva di un sistema per limitarne l'accesso pentole con liquidi in ebollizione collocate sul bordo anteriore del piano di cottura Effetti in ordine di frequenza: • • • • traumi da caduta ingestione o inalazione di sostanze tossiche e corpi estranei folgorazione ustioni incidenti domestici bambini - 2 • Secondo dati diffusi dal Ministero del Commercio e dell’Industria della Gran Bretagna, un incidente su venticinque nei bambini di età inferiore ai 4 anni è dovuto alla ingestione accidentale di sostanze tossiche • Dopo la introduzione di specifiche norme di sicurezza sulle confezioni di prodotti potenzialmente pericolosi, i casi di intossicazione nei bambini sotto i cinque anni sono risultati in drastico calo 1998: accessi al Pronto Soccorso di Lucca per incidente età 0-14 anni n. accessi età 0-14 anni 2.832 (su una popolazione tot. di n. 18.015) n. incidenti evitabili n. tot. accessi per tutte le cause: 40.012 •contusione 2.146 (75,8 %) •ferite •fratture •distorsione •trauma cranico •corpo estraneo •lussazione •violenza altrui n. intossicazioni accidentali (83% in età 1-3 anni) 60 per ingestione di: •farmaci •veleni per ratti •prodotti per uso domestico (candeggina, detersivi) 759 551 248 233 192 98 62 3 2000: accessi al Pronto Soccorso di Lucca per incidente ogni età n. accessi ogni età 16.490 n. incidenti stradali n. incidenti domestici n. incidenti in ambiente scolastico n. incidenti in attività sportive e tempo libero 6.302 9.227 740 674 il fuoco - 1 Sostanze infiammabili ed elementi che possono innescare incendi: • Legno, carta, tessuti di arredamento e abbigliamento • Alcool, trielina, vernici • Gas metano, Gas di petroli liquefatti (GPL), liquidi infiammabili • Fornelli, camini, stufe • Sigarette accese • Impianti elettrici, apparecchi elettrici • Superfici surriscaldate • Combustibili per attrezzatura da giardinaggio e “fai da te” • Candele e candeline di compleanno il fuoco - 2 Prevenzione: • Riponi le sostanze combustibili in luogo protetto e lontano da fonti di fuoco e di calore • Metti un parascintille davanti al caminetto • Non schermare lampadine con carta o stracci • Stacca l’antenna dalla presa TV durante i temporali • Non lasciare apparecchi elettrici in posizione di attesa (“stand by”) e consenti la circolazione d’aria intorno a essi • Allontana tende, canovacci, tovaglie, indumenti da fonti di fuoco e di calore il fuoco - 3 Prevenzione: • Pulisci regolarmente l’area circostante i fornelli e rimuovi i residui di grasso, altamente infiammabili • Conserva fuori dalla portata dei bambini fiammiferi, accendini, accendi-fiamma e candeline di compleanno • Evita che il bambino possa raggiungere i fuochi (piani di cottura, in particolare) • Riduci il carico di incendio, cioè il potenziale termico della totalità dei materiali contenuti nei locali (cantine e soffitte!) compresi i rivestimenti di pareti, pavimenti e soffitti • Tieni in casa un estintore e una coperta antifiamma il fuoco - 4 In caso di piccoli incendi: • • • Affronta il principio di incendio usando l’estintore e dirigendo il getto alla base della fiamma Usa la coperta anti-fiamma per estinguere principi di incendio che interessano soprattutto il piano di cottura Non usare acqua per estinguere principi di incendio su impianti elettrici in tensione e sui liquidi infiammabili • • • • • Accertati che non vi siano persone all’interno del locale interessato Chiudi porte e finestre del locale interessato areando, al contempo, i locali adiacenti non interessati Stacca la corrente e il gas Chiama Vigili del Fuoco 115 Allontanati e dai l’allarme il fuoco - 5 Ustioni: • Primo grado: eritema • Secondo grado: bolla (flittena) • Terzo grado: necrosi tissutale • Primo intervento: spegni il fuoco • Raffredda le parti bruciate con acqua fresca • Togli gli abiti, copri le ustioni con garze sterili e bagna con soluzione fisiologica (o acqua fresca) l’elettricità - 1 Cause: • Apparecchi elettrici non a norma, difettosi, mal funzionanti • Impianti elettrici non a norma Incidenti domestici in ordine di frequenza: • Folgorazione • Corto circuito • Incendio l’elettricità - 2 Prevenzione: • • • • • • Usa apparecchi elettrici a norma Installa impianto elettrico a norma della Legge 46/90 Periodicamente verifica il funzionamento dell’interruttore differenziale Non modificare l’impianto cosi come istallato e certificato Periodicamente fai controllare l’impianto da un elettricista Non usare apparecchi elettrici vicino all’acqua, né con le mani bagnate • • • • • • Non sovraccaricare le prese multiple e non usare riduttori Utilizza prese volanti multiple (“ciabatte”) marchio-certificate Non tirare il cavo per disinserire la spina Non passare fili elettrici sotto il tappeto Non lasciate inserita la spina dopo aver utilizzato qualsiasi apparecchio elettrico Non cambiare lampadine sotto tensione impianto elettrico domestico È costituito da vari elementi: il contatore, i quadri elettrici, gli interruttori magnetotermici, gli interruttori differenziali, l'impianto di terra, la rete, le prese e gli interruttori. Ognuno di questi elementi, se correttamente installato e dimensionato, contribuisce a rendere sicuro l'impianto, e richiede cura ed attenzione, sia nella fase d'installazione che nella fase di manutenzione. L'installazione e la manutenzione degli impianti elettrici devono essere realizzate da tecnici abilitati ai sensi della legge 46/90. A fine lavori il tecnico deve rilasciare la dichiarazione di conformità dell'impianto secondo la legge 46/90. In particolare è necessario: • • • 1) Prevedere la "messa a terra" dell'impianto elettrico 2) Proteggere l'impianto elettrico con l'interruttore differenziale 3) Installare prese con alveoli schermati (prese con “fori” protetti) apparecchi domestici • • • • • • Il decreto legislativo n. 626/96 ed il DPR 661/96 hanno reso obbligatoria la marcatura CE (da non confondere con C.E. = Cina Export) su apparecchi elettrici e a gas, per certificarne la conformità ai requisiti essenziali di sicurezza fissati dalle norme comunitarie CE è la condizione necessaria per l'immissione degli apparecchi sul mercato e per la loro libera circolazione all'interno della Unione Europea CE deve essere posta sul prodotto, imballaggio, avvertenze d'uso Numerosi apparecchi riportano anche marchi volontari di organismi riconosciuti, italiani o europei, a ulteriore garanzia della verifica sulle caratteristiche di qualità e sicurezza del prodotto (organismo certificatore terzo: IMQ – VDE – VDO – TüV – Altri) Leggere attentamente le istruzioni d’uso fornite dalla casa produttrice Evitare l’uso improprio folgorazione Come comportarsi: • • • deconnetti la corrente di rete se arresto cardiaco inizia la sequenza del BLS o P-BLS se presente tratta la ustione il gas - 1 • • • Cause: Apparecchi a gas non a norma, male istallati, difettosi, mal funzionanti, usurati, non manutenuti Incidenti domestici in ordine di frequenza: Fuga di gas, esplosione, incendio Liberazione di monossido di carbonio (CO) un gas incolore, inodore, insapore Sintomi Intossicazione da CO: • • • • • • • Mal di testa Vertigini Nausea Sonnolenza Secchezza fauci Diarrea Vomito 88 % 83 75 75 44 17 11 il gas - 2 • • • • • Prevenzione: Istalla sensori di gas e CO Non lasciare fornelli accesi esposti a correnti d’aria Se senti odore di gas, chiudi il rubinetto, apri le finestre e non attivare comandi elettrici Consenti l’areazione dei locali dove c’è fiamma (cucina, locali caldaia, locali con caminetti, stufe, ec.) mediante aperture con l’esterno Colloca caldaie all’esterno; all’interno solo caldaie “a fiamma protetta” e “tiraggio forzato” • • • Non riempire troppo le pentole: se il liquido in ebollizione trabocca può spegnere la fiamma Chiudi la valvola del contatore, o di ingresso nella casa, o della bombola quando non utilizzi l’impianto a gas, prima di andare a letto e in caso di periodi d’assenza Per accendere un fornello del piano di cottura: accendi il fiammifero, accostalo al bruciatore, apri il rubinetto del gas il gas - 3 Manutenzione delle caldaie ai sensi del DPR 412/93 modificato dal DPR 551/99 • Sèrviti di Installatore e Manutentore autorizzati o abilitati • L’Installatore deve rilasciare la Dichiarazione di conformità ai sensi della L. 46/90, il Libretto d’uso e manutenzione relativi all’impianto • Il Manutentore, prima dell’inizio del periodo di riscaldamento, deve: - ogni anno: controllare e pulire le caldaie - ogni due anni: misurare in opera il rendimento di combustione (secondo norme UNI 10389) - annotare gli esiti degli interventi eseguiti sul Libretto dell’impianto le sostanze chimiche - 1 • • • • • • • • • • • • Detergenti (saponi) Disinfettanti (varechina) Sgrassanti (ammoniaca) Anti-calcare (acido muriatico Brillantante (soda caustica) Sturatori chimici di scarichi Insetticidi Solventi Acidi e Basi forti Alcune sostanze utilizzate in giardinaggio Farmaci Tossine (funghi!) Il contatto con cute e mucose può provocare: • • • • • • Irritazioni Sensibilizzazioni Dermatiti Ustioni Allergie Intossicazioni le sostanze chimiche - 2 Prevenzione: • • • • conserva le sostanze chimiche in luoghi sicuri acquisita prodotti con etichetta, istruzioni per l’uso e istruzioni in caso di inalazione e contatto lèggi etichette e istruzioni prima dell’uso usa i guanti di gomma • • evita di lasciare la lavastoviglie aperta, a causa della presenza in essa di detersivo e di altre sostanze (es. brillantante) alla portata del bambino quando utilizzi le sostanze chimiche, anche i semplici detersivi per pulire pavimenti,vetri, forno e fornelli, superfici varie, sanitari e arredi del bagno, ec., apri le finestre per consentire la areazione dei locali confezioni sicure a prova di bambino Nel 2003 è stata pubblicata la nuova versione della norma ISO 8317 "Child-resistant packaging - Requirements and testing procedures for reclosable packages”, che sostituisce la versione del 1989 • dispone il metodo di prova per valutare le caratteristiche fisiche che le confezioni devono possedere prima che esse vengano poste sul mercato (in particolare: medicinali, solventi, acidi e basi forti, alcune sostanze utilizzate in giardinaggio) • prevede un unico metodo di prova che sia riconosciuto in tutto il mondo (questa semplificazione favorisce anche l’abbattimento delle barriere al commercio) • include un metodo di prova che tenga conto di altre categorie particolari di utilizzatori, come anziani e disabili intossicazioni - 1 come comportarsi: • • • • • richiedi urgentemente l’intervento 118 e/o consulta il Centro Antiveleni nell’attesa di 118, allontana la/dalla fonte di esposizione il soccorritore deve proteggersi dalla esposizione (guanti, fazzoletto bagnato al naso, ec.) conserva un campione della sostanza e consegnalo agli operatori 118 per il suo riconoscimento e l’esecuzione di analisi (in particolare pH) cerca di quantizzare la dose ingerita intossicazioni - 2 per inalazione: • • ventila i locali se arresto respiratorio inizia la sequenza del BLS o P-BLS per contatto: • • togli i vestiti contaminati lava il corpo con abbondante acqua e sapone intossicazioni - 3 per ingestione di sostanze non caustiche: • • somministra acqua calda modicamente salata procura il vomito. È sufficiente la titillazione meccanica del dorso della lingua o del faringe per ingestione di sostanze caustiche (acidi e basi forti): • • non somministrare terapia o liquidi: in particolare non somministrare acqua o latte non provocare il vomito perché potrebbe causare ulteriori danni all’apparato digerente (bocca, esofago) e all’apparato respiratorio per inalazione (faringe, trachea, bronchi, polmoni) intossicazione da funghi • Raccolta e commercio dei funghi epigei spontanei sono disciplinati dal DPR 14 luglio 1995, n. 376 e dalla LR 22 marzo 1999, n. 16 • acquista funghi presso esercizi autorizzati dove sono muniti di Certificato di commestibilità rilasciato da Micologo (pubblico o privato) iscritto all’Albo nazionale • se raccogli funghi, sottoponili alla valutazione di commestibilità presso l’Ispettorato Micologico della Az. USL In caso di intossicazione da funghi: • la comparsa dei sintomi dopo ingestione (latenza) varia da 10 minuti a 48 ore (fino a 20 giorni per il Cortinarius orellanus) • Sintomi: disturbi gastro-enterici, cefalea, disidratazione, ipotensione, crampi, difficoltà respiratoria, disturbi neurovegetativi, disturbi nervosi. Esiti: insufficienza, epatica e renale acute, shock anafilattico, coma, morte • richiedi intervento 118 o recati al Pronto Soccorso • esibisci una quota del fungo ingerito per la valutazione l’acqua • • • • • • • Cause - effetti: acqua bollente: Ustioni acqua ed elettricità: folgorazione perdite d’acqua: Allagamenti superfici bagnate: scivolamenti e cadute vasca da bagno, piscine non protette: annegamento Per prevenire: distribuisci acqua calda a T = 42-44° C (miscelatore!) controlla la T della vasca da bagno prima di immergerti • • • • • non uscire di casa lasciando lavatrice e lavastoviglie in funzione usa tappetini anti-scivolo per vasca e doccia chiudi il rubinetto generale prima di assentarti a lungo poni barriere invalicabili intorno alle piscine ripara tempestivamente le perdite (anche per risparmio!!!) Si dice che: un rubinetto che perde 90 gocce al min. spreca 4.000 lt di acqua all’anno un foro di 1 mm in un tubo provoca una perdita di 2.328 lt al giorno le cadute Cause: • • • • • • fili elettrici o cavi liberi sul pavimento tappeti mobili su pavimenti molto lucidi sconnessioni del pavimento ostacoli vari scale pieghevoli utilizzate non correttamente pavimenti lisci e bagnati Per prevenire: • • • • usa tappeti anti-scivolo in bagno fissa i tappeti ai pavimenti con retine e strisce adesive non usare tavoli, sedie, sgabelli come scale mantieni sgombri gli spazi di manovra: es. linea fornellifrigo-piano di lavoro-lavello; percorso poltrona-tavolo i traumi come comportarsi: • • • applica ghiaccio sulla parte interessata nel sospetto di frattura tieni immobile la parte interessata se sospetti una lesione della colonna vertebrale, non mobilizzare l’infortunato ma, se devi farlo, mantieni la colonna in asse (soprattutto nel tratto cervicale!) traumi con perdita di coscienza • Se l’infortunato è privo di coscienza ma conserva le funzioni respiratoria e cardiaca, chiama 118 e nell’attesa ponilo in posizione laterale di sicurezza • Se l’infortunato è privo di coscienza e privo delle funzioni respiratoria e cardiaca, chiama 118 e nell’attesa pratica BSL o PBSL secondo il protocollo utilizzato nel trauma ferite e sanguinamenti come comportarsi: • • • lava le mani e indossa i guanti emorragia piccola: detergi con acqua corrente e sapone; disinfetta; tampona fino ad arresto spontaneo; applica bendaggio emorragia copiosa: compri con garza sterile e/o applica il laccio emostatico; chiama 118 Epistassi: • Applica ghiaccio sulla fronte e comprimi la piramide nasale corpi estranei - 1 come comportarsi: • • • corpo estraneo nell’occhio: lava abbondantemente con acqua, benda con garza sterile e accompagna il paziente al Pronto Soccorso corpo estraneo ingerito: non praticare alcun intervento e accompagna il paziente al Pronto Soccorso corpo estraneo nel naso o nel condotto uditivo: non praticare alcun intervento e accompagna il paziente al Pronto Soccorso corpi estranei - 2 • corpo estraneo inalato: Cause: pezzi di cibo, protesi dentarie, parti di giocattoli • • Come comportarsi: Evita la ricerca manuale “alla cieca” Se il corpo estraneo ostruisce completamente le vie aeree inferiori, il flusso respiratorio è assente: mani alla gola (segnale universale di soffocamento), impossibilità di parlare, tossire, respirare, rapida cianosi (colore bluastro della cute, in particolare del volto) Esegui le manovre di disostruzione manovre di disostruzione - 1 Trattamento dell’adulto (età › 8 anni) e del bambino (età 1-8 anni) con ostruzione completa, cosciente, in piedi o seduto: •5 COLPI INTERSCAPOLARI alternati a •5 SPINTE ADDOMINALI IN SEDE SOTTODIAFRAMMATICA (MANOVRA DI HEIMLICH) FINO A: •ESPULSIONE DEL CORPO ESTRANEO •PERDITA DI COSCIENZA manovre di disostruzione - 2 MANOVRA DI HEIMLICH nel bambino (età 1-8 anni): manovre di disostruzione - 3 Trattamento della ostruzione completa, con perdita di coscienza, a terra: •adulto (età › 8 anni): BLS •bambino (età 1-8 anni): P-BLS FINO A: •ESPULSIONE DEL CORPO ESTRANEO •ESECUZIONE DI 2 VENTILAZIONI EFFICACI manovre di disostruzione - 4 Trattamento dell’infante (età 0-1 anno): •5 colpi interscapolari alternati a •5 spinte toraciche punture di insetti come comportarsi: • • • • Dota porte e finestre di retino anti-insetto Estrai, se possibile con semplici manovre, l’eventuale pungiglione Esercita una lieve pressione sulla zona interessata e applica ghiaccio Se compaiono i sintomi dello shock anafilattico: pallore, nausea, vomito, esantema diffuso, modificazione della voce e difficoltà respiratoria, chiama 118 sicurezza alimentare • • • • • U.E.: 200.000 tossinfezioni alimentari all’anno Italia 1998: casi notificati 30.000; stima casi non notificati 300.000 Origine: 60% in ambiente domestico Cause: - conservazione di alimenti a Temperatura non idonea - consumo di alimenti crudi o poco cotti - tempo eccessivo tra preparazione e consumazione Porre attenzione a: - etichetta - tempi di scadenza - frigorifero - pulizia della cucina - crudo e cotto (contaminazioni crociate) e delle attrezzature occhio al tetano! • è una malattia neurologica che si manifesta con grave spasmo muscolare causato da una neurotossina prodotta dal Clostridium tetani cresciuto in una ferita contaminata • può causare la morte • sono più colpiti gli anziani, soprattutto le donne • periodo di incubazione: varia da 3 giorni a 4 settimane (in media 8 giorni) • prevenzione: vaccinazione anti-tetano (T), oggi consigliata in abbinamento con la vaccinazione anti-difterite (dT) vaccinazione anti-T o anti-dT in adulti non vaccinati (Deliberazione GRT n. 1249 del 24 novembre 2003) • 1ª dose T / dT • 2ª dose T / dT 6-8 settimane dopo la 1ª dose • 3ª dose T / dT 6-12 mesi dopo la 2ª dose • richiami T / dT / dTpertosse ogni 10 anni vaccinazione anti-T o anti-dT in adulti non vaccinati (Deliberazione GRT n. 1249 del 24 novembre 2003) Fermo restando che la protezione ottimale si ottiene rispettando il calendario vaccinale, si precisa che nel caso in cui non sia stato possibile seguire completamente le indicazioni del calendario, non è mai necessario iniziare nuovamente la vaccinazione dalla 1ª dose ma è sufficiente riprendere da dove è stata interrotta profilassi anti-T nelle urgenze: schema di intervento (Deliberazione GRT n. 1249 del 24 novembre 2003) stato vaccinale ferite superficiali pulite tutte le altre ferite assenza di vaccinazione o stato vaccinale incerto inizio della vaccinazione con T o dT inizio della vaccinazione e somministrazione di Ig in sito differente e con diversa siringa ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo da più di 10 anni una dose di richiamo di vaccino T o dT una dose di richiamo e somministrazione di Ig in sito differente e con diversa siringa ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo tra 5 e 10 anni una dose di richiamo di vaccino T o dT una dose di richiamo di vaccino T o dT; la somministrazione di Ig non è necessaria ultima somministrazione del ciclo di base o dose di richiamo da meno di 5 anni nessun trattamento una dose di richiamo solo in caso di rischio particolarmente alto di infezione ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI IN AMBITO DOMESTICO (Legge 493/99) Chi si deve assicurare: • Sono obbligati ad assicurarsi coloro, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, che svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui dimorano • Sono esclusi coloro che svolgono altra attività che comporti l’iscrizione a forme obbligatorie di previdenza sociale bollettino di pagamento intestato a: INAIL Assicurazione Infortuni Domestici P. le Pastore, 6 - 00144 Roma bibliografia e fonti • • • • U.O. Educazione alla Salute Az. USL 2 Lucca 1998 - 2000 ISPESL-INAIL 1999 LAINF 2002 ISTAT 1999 • • • • • • • • • • • • • • • • • www.associvile.it www.centroconsumatori.it www.cittasicure.com www.dica33.it www.epicentro.iss.it www.guidagenitori.it www.inail.it www.ispesl.it www.istat.it www.ministerosalute.it www.occhioalpiatto.it www.nlm.nih.gov www.sosconsumatori.it www.terzaeta.com www.tesionline.it www.vigilfuoco.it www.waycasa.net