Anno LI - n° 6 Luglio - Agosto 2001 Mensile La pagina del Padre Assistente S. LUDOVICO - Re di Francia e compatrono dell’OFS V oglio presentare questo Santo, compatrono dell’OFS, trascrivendo e poi commentando il brano del suo «Testamento spirituale al figlio», che ci viene proposto dalla Liturgia delle Ore nell’Ufficio delle letture. « Figlio carissimo, prima di tutto ti esorto ad amare il Signore Dio tuo con tutto il cuore e con tutte le tue forze. Senza di questo non c’è salvezza. Figlio, devi tenerti lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, cioè da ogni peccato mortale. È preferibile che tu sia tormentato da ogni genere di martirio, piuttosto che commettere un peccato mortale. Inoltre, se il Signore permetterà che tu abbia qualche tribolazione, devi ringraziarlo, e sopportarla volentieri, pensando che concorre al tuo bene e che forse te la sei ben meritata. Se poi il Signore ti darà qualche prosperità, non solo lo dovrai umilmente ringraziare, ma bada bene a non diventar peggiore per vanagloria o in qualunque altro modo, bada cioè a non entrare in contrasto con Dio o offenderlo con i suoi doni stessi. Partecipa devotamente e volentieri alle celebrazioni della Chiesa. Non guardare distrattamente in giro e non abbandonarti alle chiacchiere, ma prega il Signore con raccoglimento, sia con la bocca che con il cuore. Abbi un cuore pietoso verso i poveri, i miserabili e gli afflitti. Per quanto sta in te, soccorrili e consolali. Ringrazia Dio di tutti i benefici che ti ha elargiti, perché tu possa renderti degno di riceverne dei maggiori. Verso i tuoi sudditi comportati con rettitudine, in modo da essere sempre sul sentiero della giustizia, senza declinare né a destra né a sinistra. Sta’ dunque piuttosto dalla parte del povero anziché del ricco, fino a tanto che non sei certo della verità. bbi premurosa cura che tutti i tuoi sudditi si mantengano nella giustizia e nella pace, specialmente le persone ecclesiastiche e religiose. Sii devoto e obbediente alla Chiesa Romana, madre nostra, e al Sommo Pontefice come a padre spirituale. Procura che venga allontanato dal tuo territorio ogni peccato e specialmente la bestemmia e le eresie. Figlio carissimo, ti do infine tutte quelle benedizioni che un buon padre può dare al figlio. La Trinità e tutti i santi ti custodiscano da ogni male. Il Signore ti dia grazia di fare la sua volontà, perché riceva onore e gloria per mezzo tuo e, dopo questa vita, conceda a tutti noi di giungere insieme a vederlo, amarlo e lodarlo senza fine. Amen». A L Commento e tematiche che san Ludovico tocca possono sembrare semplici e ben conosciute, ma penso che sia utile richiamarle per la nostra vita spirituale, specie per quella fraterna e familiare. Questo testamento spirituale è centrato sulla carità cristiana che si sviluppa nelle sue due direzioni: l’amore di Dio e l’amore del prossimo. Per quanto riguarda l’amore verso Dio, il Santo richiama prima la parte negativa: il non offendere il Signore con qualsiasi peccato mortale; poi si ferma su quella positiva: ringraziare sempre Dio sia nella cattiva come nella buona sorte. Dà anche le motivazioni giuste di un tale atteggiamento. La tribolazione, la sofferenza e ogni genere di croce hanno la funzione, è nello spirito tipicamente francescano, di purificare e di rafforzare la persona umana, anche perché in genere tutti abbiamo qualche debito da saldare verso Dio e queste esperienze aiutano veramente ad avvicinarci a Lui. Anche gli stessi doni che ognuno si porta dentro appartengono a Dio, perché è Lui che ci ha creato e quindi è bene che siamo riconoscenti verso il Signore e non ci appropriamo di valori non nostri. Accanto a queste due realtà, che possono sembrare in contraddizione ma che si sintetizzano e valorizzano davanti a Dio, Ludovico pone la partecipazione alla Liturgia della Chiesa, cioè ai vari Sacramenti, e ci ricorda, in qualche modo, come Francesco d’Assisi partecipava alle celebrazioni liturgiche: era tanto raccolto in Dio da coinvolgere tutti quelli che gli erano vicino. a seconda parte riguarda l’amore del prossimo. L’attenzione principale è quella di offrire ai sudditi, siamo di fronte a dei sovrani, un atteggiamento di giustizia, di verità e di pace, e un amore particolare per i più bisognosi, i poveri, i diseredati. Anche in questo Ludovico ha camminato sulla scia tipica del francescano e questa cerca di inculcare nel figlio. Accanto ai poveri richiama l’amore per la Chiesa Romana, che qualifica sull’esempio di Francesco come madre, e per il Papa; soprattutto chiede al figlio di essere attento al grave rischio delle eresie che ancora serpeggiavano, come sempre, nella comunità cristiana. La parte finale riguarda la benedizione di un padre veramente cristiano e francescano: fare la volontà di Dio e guardare verso il futuro di eternità che attende ognuno di noi e che ci unirà tutti nell’amore e nella lode perenne alla santissima Trinità. pero che rileggere queste poche righe del «Testamento spirituale» di Ludovico, come ha fatto bene a me, lo possa fare a ogni vero francescano che invito con tutto il cuore, man mano che la vita procede verso la tappa finale, a scrivere con semplicità un piccolo testamento spirituale: sarà il tesoro più bello e più caro per i propri figli, ma anche per tutti noi che seguiamo Francesco e Chiara d’Assisi. Buone ferie a tutti! P. Silvio Capriotti Assistente Regionale L S Direzione e Amministrazione: Centro Regionale O.F.S. - via Ringhiera, 1 - 60010 OSTRA (AN) c.c.p. 15676604 — Tel 071 68032 — Fax 071 7989601 — www.francescani.marche.it LuglioAgo.pub pagina 1 domenica 5 agosto 2001 17.06 Composito Pagina 2 L’angolo della FAMIGLIA LA FAMIGLIA A MONTEFIORENTINO E ravamo in pochi, ma è stato ugualmente molto bello e molto incisivo. Nei giorni 19 e 20 Maggio, a Montefiorentino è partita la nuova serie di incontri dedicati alla famiglia, il titolo di apertura era: “Giuseppe e la casa di Nazareth”, una riflessione sul primo capitolo del Vangelo di Matteo versetti 18-25. La famiglia di Nazareth, è da sempre il punto di riferimento per ogni famiglia cristiana. Come sempre, da ogni momento di riflessione e di preghiera, si può trarre nuova conoscenza che ci consente una messa a fuoco di personaggi, che nella nostra religiosità hanno sapore dolce ma non sempre rispondente all’immagine che ne dà la Bibbia. a chiave di lettura della figura di Giuseppe, rotea sulla definizione che i vangeli danno di lui: “Era un uomo giusto”. Il linguaggio biblico, definisce “giusto” (in ebraico “sadiq”) un uomo che ha tutto il suo cuore rivolto a Dio, con tutta la sua anima a Lui orientata e con tutta la sua forza ha abbracciato l’integrità, ha scelto la fedeltà autentica. Giuseppe, ha visto in Maria la possibilità di realizzare l’amore ideale, come quello descritto nel Cantico dei Cantici, riconosce in lei un dono dell’amore di Dio. ei suoi progetti fa però irruzione il piano di Dio. Chissà quanti pensieri e interrogativi avranno attraversato la sua mente nel rendersi conto dell’inattesa maternità di Maria, quell’aiuto a lui simile che gli era stato donato, ora sembra tanto lontano da lui che assiste agli avvenimenti senza trovare una risposta. Giuseppe si fida ciecamente di Maria, sa che gli è stata fedele, ma questo non basta per dissipare i suoi dubbi. Sapendo che un eventuale ripudio la e- L N sporrebbe alla condanna, in lui uomo giusto, la misericordia ha la meglio sul giudizio, il suo amore per lei è tale che decide di rimandarla segretamente a casa sua. Come altri personaggi biblici, Giuseppe riceve in sogno la risposta alle sue domande, si apre totalmente al mistero e accoglie il progetto di Dio. Giuseppe, il cui nome in ebraico “Yosseph” significa “Colui che riunisce, che mette insieme, che aggiunge e aumenta”, da vero figlio con il cuore rivolto al Padre sarà per Gesù come l’ombra del Padre Celeste. Nell’antropologia biblica i genitori sono i rappresentanti di Dio presso i figli, questo fa capire perché si devono onorare il padre e la madre. Guardando alla dolcezza e alla misericordia di Gesù, è logico dedurre che queste doti meravigliose, non siano dovute solo alla sua divinità ma, se come dice S. Paolo “Egli ha voluto condividere la nostra umanità in tutto fuorché nel peccato”, ne consegue che nella formazione del suo carattere di fanciullo e di uomo, avrà avuto una grande importanza la figura paterna. Oggi che la figura del padre nella famiglia è messa in discussione, si sente la necessità di guardare a Giuseppe come al modello privilegiato, a lui, che in coerenza col significato del suo nome, ha riunito nel suo progetto di padre in una famiglia umana, quello di essere padre del Figlio di Dio. Un pensiero particolare, a tutti quei padri che non essendolo naturalmente, lo diventano attraverso l’adozione, perché come Giuseppe possano offrire ai figli l’immagine del Padre nostro del cielo. Pace e Bene Bernardo “San Giuseppe sii anche nostro padre e concedici di essere davvero tuoi figli”. (Sant’Alfonso de’ Liguori) SPIRITUALITA’ SECOLARE Donna, se’ tanto grande e tanto vali, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre, / sua disianza vuol volar senz’ali. Così Dante Alighieri canta alla Vergine Maria nel suo Paradiso ed aggiunge: “La tua benignitate non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre.” Inno Ufficio Letture. 15 Agosto: SOLENNITA DELL’ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA Le antifone dei Primi Vespri cantano: ♦ Cristo asceso in cielo / alla Madre tutta pura apre il suo regno, alleluia. ♦ Una donna ha chiuso la porta del cielo, / una donna l’apre per noi: Maria, madre del Signore, alleluia. ♦ Oltre i cieli Maria è innalzata: / gloria a Cristo Signore, che vive nei secoli. Il canto di Maria, il MAGNIFICAT, è l’esplosione di un’anima che nella libertà e verità dei figli di Dio, riconosce i doni del Padre, ne da notizia ai fratelli in Cristo, esulta nella sua umiltà, esorta ad avere fiducia nella misericordia del Padre e nella sua provvidenza, fedele alla promessa fatta ad Abramo ed alla sua discendenza. L’assunzione di Maria al cielo è di conforto per l’umanità tutta e nella Costituzione Apostolica “Munificentissimus Donus” di Pio XII si legge: “Un altro scrittore antico afferma: Cristo, nostro salvatore e Dio, donatore della vita e dell’immortalità, fu lui a restituire la vita alla Madre. Fu lui a rendere colei, che l’aveva generato, uguale a se stesso nell’incorruttibilità del corpo, e per sempre. Fu lui a risuscitarla dalla morte e ad accoglierla accanto a se, attraverso una via che a lui solo è nota.” E’ forse assurdo pensare che sia stata la via dell’Amore? 21 Agosto: MEMORIA DI SAN PIO X Papa il cui motto fu:”INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO” Nella Costituzione Apostolica “Divino Afflatu” il Papa afferma: “I salmi furono composti per divina ispirazione e si trovano raccolti nelle Sacre Scritture. Risulta che fin dagli inizi della Chiesa sono serviti meravigliosamente a nutrire la pietà dei fedeli. Quell’intenso sentimento religioso che li permea è straordinariamente efficace a muovere il cuore alla gratitudine e verso i benefici divini, o ad ispirare l’umile supplica in ordine a nuove grazie, o a suscitare salutari propositi di conversione dal peccato.” Sono sempre questi i nostri sentimenti quando recitiamo la Liturgia delle Ore? O ci prende a volte la poca disponibilità di tempo oppure l’affollarsi di tanti pensieri nella nostra mente? Affidiamoci all’azione dello Spirito Santo che intercede per noi, ci conduce per mano così come condusse il Serafico Padre dal giorno della conversione al dono delle Stimmate, sugello d’Amore! Auguri tanti di pace e bene e serene vacanze da: Sorella ELENA LuglioAgo.pub pagina 2 domenica 5 agosto 2001 17.06 Composito Informazioni dal Consiglio Regionale e dalle Fraternità Assicurazione Auto: Ma quanto mi costi ??? Assicurare l’automobile diventa ogni giorno più costoso, anche se non abbiamo incidenti, a causa del continuo aumento dei premi richiesti; aumenti che vengono giustificati con il crescere delle frodi nei confronti delle Assicurazioni. Senza entrare nell’argomento, visto che le Assicurazioni dispongono già dei periti che tutelano i loro interessi, starete pensando: “Ma che centra il Consiglio Regionale con le assicurazioni?” Circa 16 mesi fa, dietro la stipulazione fatta dal 1° Ordine di una assicurazione per tutti i loro autoveicoli, mi sono informato sulle possibili condizioni praticabili e se praticabili al nostro III Ordine. Per farla breve ne abbiamo parlato in Consiglio Regionale e abbiamo richiesto a quattro Agenzie dei preventivi per vedere se era possibile risparmiare sul pagamento delle nostre polizze e se potevamo così trovare delle entrate aggiuntive per gestire i lavori di adeguamento della sede Regionale. Solo tre hanno risposto e la più conveniente è risultata l’ARCA Assicurazioni, la stessa che ha assicurato i Frati. Ma nel concreto l’idea che ci è venuta in mente è di fare una polizza aperta a tutti i terziari della Provincia, che intendano beneficiarne, per ottenere uno sconto variabile dal 30% a oltre il 50% a seconda delle condizioni che ognuno di noi ha raggiunto con la propria compagnia. Questo sconto sarà ripartito in 2/3 a beneficio del fratello o sorella che stipula un contratto e 1/3 devoluto come “libera”offerta da parte vostra per il mantenimento del Centro Regionale e per la copertura delle spese amministrative e postali che dovremo sostenere. Ognuno di voi sarà intestatario della propria polizza che, come per altre assicurazioni , potrà revocare a suo insindacabile giudizio e ottenere l’Attestato di Rischio per passare ad un’altra assicurazione, senza rimetterci nulla. Facciamo due conti sulla mia Punto Star che ho appena assicurato: sono entrato da poco in Bonus Malus perché provenienNUOVE PROFESSIONI AL BEATO SANTE Lunedì 16 luglio 2001, durante la Celebrazione Eucaristica delle ore 19, presente l’assistente regionale, P. Silvio Capriotti, e il nostro assistente di fraternità, P. Giancarlo Mandolini, la fraternità OFS del Beato Sante di Mombaroccio si è arricchita di tre nuovi membri. In una Liturgia semplice, ma ricca di sentimenti ed emozioni (è scivolata anche qualche lacrima), Angela, Gabriele e Luciana hanno chiesto di essere ammessi a professare la Regola dell’Ordine Francescano Secolare. È stato per la nostra fraternità motivo di grande gioia accogliere questi nuovi fratelli che scelgono di vivere la forma di vita evan- Pagina 3 te da una polizza 4-R con franchigia e quindi l’anno scorso ero in classe 7 e pagavo 800.000 annue. Quest’anno non avendo avuto incidenti entro in 6 classe e la Levante Assicurazioni mi informa di recarmi in ufficio per informazioni sulle condizioni della polizza: la polizza, scesa in 6 classe, è passata a £ 1.073.000 e che per venirmi incontro mi praticano uno sconto, per quest’anno, del 15% cioè dovrei pagare £ 912.000. Disdico la polizza e contatto l’ARCA Assicurazioni per iniziare subito il rapporto che ci hanno preventivato; mi chiedono copia del libretto e dell’Attestato di Rischio e per fax mi avvisano che la nuova polizza mi costa £ 625.000 quindi £ 287.000 di risparmio pari al 31,5% di sconto 191.400 per me 95.600 per il Centro Regionale. L’anno prossimo, senza lo sconto del 15% ed altri eventuali aumenti, risparmierò 448.000 - 298.700 per me e 149.300 per il Centro Regionale. La polizza comprende le stesse condizioni della precedente e per l’assistenza legale mi consente in più di nominare direttamente un avvocato di mia fiducia e nella mia città o dove preferisco, sempre completamente a loro carico. Inoltre, dato che abbiamo tutti una famiglia, per i parenti, mariti, figli, genitori, suoceri ecc, ci applicano delle condizioni ugualmente vantaggiose solo un 7-10% di sconto in meno rispetto alle nostre condizioni. Queste sono solo le condizioni d’inizio per un numero di assicurazioni limitato per adesso a 71 (quelle dei frati e la mia) ma che se tutto va bene dovrebbero passare a parecchie centinaia e ci consentirebbero di ottenere ulteriori sconti che contratteremo a tempo debito. Chi di voi è interessato e vuol conoscere maggiori dettagli sulle condizioni può parlarne o prendere visione della lettera esplicativa con le relative tabelle comparative che abbiamo inviato ai ministri e agli assistenti delle vostre fraternità, telefonare ai consiglieri regionali o anche a me allo 071 7925310 ore pasti. Giorgio Sartini Ministro Regionale gelica che si ispira agli esempi e agli insegnamenti di san Francesco d’Assisi. Ringraziamo con tanta gioia il Signore per questo dono che ci ha concesso, ricordando la gioia di Francesco, quando arrivò il suo primo compagno Bernardo: «Gli parve che il Signore avesse cura di lui, donandogli il compagno di cui ognuno ha bisogno e un amico fedele». Invochiamo l’aiuto e il sostegno del beato Sante e dei nostri patroni: santa Elisabetta e san Ludovico, perché ci aiutino a camminare insieme e a crescere nell’amore e nella carità di Cristo. Dopo la Liturgia, con un agape fraterna insieme ai frati del Santuario, abbiamo festeggiato le nuove professioni e l’anniversario di matrimonio della neo-professa Luciana e di suo marito Domenico. Pace e bene a tutti! Fraternità di Senigallia Santa Maria delle Grazie. Il 27 luglio scorso è deceduta la Terziaria Marchetti Amelia, aveva anni 97. In fraternità, dove era entrata nel 1938, si era sempre assunta compiti, da Ministra, a Maestra dei Novizi (come si chiamava allora) a Segretaria, ad Economa. Ma quello che più di tutto ha caratterizzato la sua vita è stata la semplicità di vita e il distacco dai beni materiali che uniti all’incessante preghiera la pongono in luce di santità. La sera prima io e la Ministra della fraternità le avevamo fatto visita con l’Assistente p. Gabriele Puglia e viste le condizioni precarie le avevamo portato l’abito dell’Ordine perché, come Lei aveva espressamente richiesto, fosse tutto pronto quando era ora di tornare al Padre. Ci ha riconosciuto e ha parlato e pregato un po’ con noi; dopo la benedizione dell’Assistente prima di salutarla le ho segnato la fronte con il segno del Tau. La mattina seguente alle ore 10.00 dopo aver aperto gli occhi guardato in alto ha avuto un tremito e si è addormentata per l’eternità. Giorgio Sartini Ministro Regionale LuglioAgo.pub pagina 3 domenica 5 agosto 2001 17.06 Composito Dal mondo GI.FRA. e ARALDINATO Un Ragazzo di nome Daniele! Carissimi lettori e lettrici S Pagina 4 fossero state mangiate morivano i sacerdoti di Del. Prima di chiudere e apporre i sigilli di fronte al solo re Daniele fece spargere della cenere sul pavimento Di notte, al buio e in gran segreto i furboni entrarono da una porta nascosta e fecero fuori ogni cosa Ma il miracolo si rivelò una bufala i sacerdoti di Bel furono traditi dalle impronte sulla cenere che non avevano potuto notare e la scommessa la vinse Daniele (cfr. Dan. 14,1-22). eguito a scrivervi parlando di ragazzi e di giovani secondo la Bibbia Come al solito attenti, non faccio esegesi, solo considerazioni amichevoli. Questa volta vi presento Daniele che al suo esordio dovette sembrare proprio un ragazzo pestifero: mise nei guai due vecchi lussuriosi e liberò Susanna, la casta per antonoa morte del serpente è più divertente: nessun uomo ci andò masia; smascherò i sacerdoti di Del, fece morire il serpente venedi mezzo. Il re disse a Daniele che non poteva negare che il rato dai babilonesi e fece compiere un’anteprima aerea al profeta serpente fosse una divinità viva, la adorasse dunque. La povera Abacuc lasciando a digiuno una intera squadra di minatori. An- bestia dovette mangiare un intruglio composto da pece, grasso e diamo per ordine. peli propinatogli dal ragazzo terribile, e crepò. Il re si usanna aveva detto un soconvinse; ma dovette affrontare una rivolta popolare noro no a due anziani che poteva costargli il trono: il popolino rimaneporcelloni che si vendicarono va del vecchio parere e il re ebbe paura, dicevano calunniandola di adulterio e infatti «Il re è diventato giudeo, ha distrutto Bel, facendola condannare. Mentre ha ucciso il serpente, ha messo a morte i sacerdoSusanna era condotta a morte il ti ». Si innescò così l’ultima grana di cui nel libro Signore suscitò il santo spirito del profeta Daniele. Messi a digiuno sette leoni, di Daniele che gridò d’essere fu dato loro in pasto il ragazzo terribile. Non innocente del di lei sangue. solo le belve non lo divorarono, ma Dio provRiaperto il processo e fatti cavide a nutrirlo facendo trasportare a volo, tradere in contraddizione i due scinato per i capelli da un angelo, il profeta calunniatori, giustizia fu finalAbacuc e il pasto che aveva preparato per i mente fatta. Quel giorno fu mietitori. Dopo sette giorni il re scoprì che Dasalvato il sangue innocente e niele era salvo, lo fece tirare fuori, riconobbe di Daniele divenne grande di fronnuovo la potenza del Dio d’Israele e fece buttare te al popolo (cfr. Dan. 13). nella fossa dei leoni coloro che ci avevano fatto getra il re Ciro e Daniele si aprì un tare il suo giovane amico. I leoni, altro che i radicali, simpatico contenzioso Daniele erano ormai al quattordicesimo giorno di digiuno e vi imdifendeva il suo adorare il Signore, permaginate cosa fecero di quei poveri disgraziati. ché unico Dio vivo e vero il re sosteneva che Del era un vero Dio e vivo perché mangiava e beveva le È evidente che se un giovane si fida di Dio è un vincitore. laute offerte ch’ogni giorno a spese del re venivano poste sul tavolo di fronte alla statua dell'idolo. Finì in una scommessa, Alla prossima. ma la posta in gioco era la vita: messe le offerte e sigillata la stanP. Alberto Teloni za, se fossero state mangiate dall’idolo moriva Daniele, se non L S T BRICIOLE DI VITA DALLE NOSTRE SORELLE MAGGIORI Carissimo Giorgio, abbiamo ricevuto le cinque copie della rivista "La Sorgente" e ringraziamo te e tutto il Consiglio per la possibilità di una maggiore comunione che l'OFS ci offre attraverso questo Foglio di collegamento. Per il momento, non abbiamo articoli o foto pronte da mandarvi, ma ci sono due appuntamenti importanti che la nostra Fraternità è lieta di condividere con tutti i lettori della Sorgente: L'11 agosto p.v., presso la Cattedrale di Camerino, avrà luogo la Professione Solenne della nostra sr. Chiara Deborah Giordano presieduta dal nostro Pastore S. E. Mons. Angelo Fagiani. Dal 2 al 5 settembre, presso il nostro Monastero, si terrà un ritiro per le giovani sul tema: "L'abbraccio benedicente" ( Parabola del Padre misericordioso - Lc 15 ) Appena ci sarà possibile, vi invieremo notizie per la pubblicazione. Restiamo in comunione di preghiera e, ringraziandoti ancora per questa iniziativa, ti salutiamo, Fraternamente, Sorelle Clarisse di S. Severino Marche “La Sorgente” Direttore Responsabile p. Domenico Rodilossi - Appr. Eccles. e dell’Ordine - Autorizzazione Tribunale Ancona del 20/11/1950 LuglioAgo.pub pagina 4 domenica 5 agosto 2001 17.06 Composito