Foglio mensile della Parrocchia ss. Nazaro e Celso alla Barona - gennaio 2010 - registr. tribunale di milano 3.6.1988 n° 385 - direttore responsabile Giovanni Negri- Redazione: Claudio Brambilla, Anna Corsi, Gustavo Pedrinelli, Alberto Rabaiotti, Patrizio Ranzani, Don G. Salatino, Responsabile per la distribuzione: Luca De Boni l'indirizzo del sito parrocchiale è: www.parrocchiabarona.it la santità coniugale (PIETRE VIVE / 5) La tappa successiva del pellegrinaggio che stiamo virtualmente facendo col nostro Vescovo ci conduce ad Alençon, ma soprattutto sembra messa appositamente a questo punto del calendario e cioè alla fine di quella parte dell’anno liturgico che dedichiamo al Mistero dell’Incarnazione. I coniugi Martin, a loro volta, assecondano i doni ricevuti dallo Spirito Santo nei sacramenti del Battesimo prima e del Matrimonio poi, con una risposta straordinaria, “pienamente consapevole, libera, amorosa e coraggiosa”, realizzando così il sacerdozio comune dei fedeli, che il I beati Zélie e Louis Martin Vescovo continua a richiamare e sottolineare, non solo nel documento che stiamo leggendo, ma in tutto il suo magistero di quest’anno pastorale. Il mese di gennaio si chiude con la Festa della Santa Famiglia Tutti i cristiani sono sacerdoti, ma in che senso? Essere di Nazaret ed il cammino percorso con il Vescovo ci porta là sacerdoti significa dare spazio al mistero di luce e di dove è nata e fiorita una “santità matrimoniale”: quella della grazia che già abita in noi. Tre movimenti interiori famiglia dei beati Louis e Zélie Martin, genitori di Santa possono aiutarci: riconoscere il dono…assecondare lo Teresa di Gesù Bambino. Non si tratta semplicemente di spirito …. Offrire la propria vita….. vivere la propria vita due persone (i genitori) santi singolarmente, ciascuno per come un’unica e grande celebrazione dell’amore di Dio sé, ma di due sposi che si sono santificati proprio in quanto che è in noi” . uniti nel vincolo del matrimonio: possiamo dire “una santità La Festa della Santa Famiglia apre poi una serie di sola, raggiunta in coppia”. domeniche molto particolari, nelle quali siamo chiamati E’ immediato ed inevitabile risalire all’esempio di Maria a riflettere sia sulla famiglia che sul sacerdozio comune e Giuseppe: ciascuno, ma insieme, che segue la propria dei fedeli; ne parleremo più avanti, a proposito dell’ultimo chiamata, che diventa così quasi una chiamata sola. Si Consiglio Pastorale Parrocchiale. tratta di una chiamata specialissima: rendere possibile l’Incarnazione del Figlio di Dio, per Maria, ed aiutarlo GUSTAVO PEDRINELLI nell’avviarsi nella vita degli uomini, per Giuseppe. Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato Non lasciamo cadere il messaggio del Santo Padre per la Giornata della Pace 2010; il testo integrale del messaggio è stato messo a disposizione in Parrocchia; ne riprendiamo qui parte dei paragrafi 8 e 11, che ci sembrano particolarmente importanti. Sembra infatti urgente la conquista di una leale solidarietà inter-generazionale. I costi derivanti dall'uso delle risorse ambientali comuni non possono essere a carico delle generazioni future (…) “La solidarietà universale, ch'è un fatto e per noi un beneficio, è altresì un dovere. Si tratta di una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una responsabilità che appartiene anche ai singoli Stati e alla Comunità internazionale." L'uso delle risorse naturali dovrebbe essere tale che i vantaggi immediati non comportino conseguenze negative per gli esseri viventi, Il Relatore umani e non umani, presenti e a venire; che la tutela della proprietà privata non ostacoli la destinazione universale dei beni; che l'intervento dell'uomo non comprometta la fecondità della terra, per il bene di oggi e per il bene di domani. (…) va ribadita anche l'urgente necessità morale di una rinnovata solidarietà intragenerazionale, specialmente nei rapporti fra i Paesi in via di sviluppo e quelli altamente industrializzati: "la comunità internazionale ha il compito imprescindibile di trovare le strade istituzionali per disciplinare lo sfruttamento delle risorse non rinnovabili, con la partecipazione anche dei Paesi poveri, in modo da pianificare insieme il futuro". Appare sempre più chiaramente che il tema del degrado ambientale chiama in causa i comportamenti di ognuno di noi, gli stili di vita e i modelli di consumo e di produzione attualmente dominanti, spes- so insostenibili dal punto di vista sociale, ambientale e finanche economico. In queste parole ritroviamo anche l'invito alla solidarietà ed alla sobrietà che il nostro Cardinale ci aveva rivolto nel "Discorso alla Città" del 2009. "Non c'è solidarietà senza sobrietà" non sia per noi solo uno slogan, ma un criterio di scelta e di giudizio. L'assemblea parrocchiale del 16.01.2010 Alle ore 15.00, nel salone parrocchiale, ci siamo incontrati con il dottor PAOLO BRAMBILLA, che alcuni di noi già avevano conosciuto nella 2Giorni di Triuggio, per approfondire la tematica dell’identità, appartenenza, coelaborazione, corresponsabilità. Il Relatore ha ripreso brevemente quanto già esposto nel precedente incontro. Poi i circa 40 partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi, ad ognuno dei quali è stato affidato un compito, che è stato svolto anche con qualche difficoltà, ma non senza impegno e divertimento. Al termine, il Relatore ci ha aiutato a “leggere” i risultati di ogni gruppo, ai quali si sarebbe potuto giungere in modo più rapi- Dal Consiglio Pastorale Le quattro “Giornate” sono state l’argomento che ha tenuto banco nel Consiglio Pastorale Parrocchiale del 22 gennaio scorso; sono quelle della Famiglia, della Vita, del Malato e della Solidarietà, tutte comprese, quest'anno, nell'arco di 15 giorni; in tali "Giornate" la Chiesa milanese ci invita a "celebrare l'amore di Dio nella vita quotidiana", rilanciando lo slogan "Pietre vive per un mondo nuovo". Due sono le linee, del tutto compatibili, che attraversano le "Giornata": una è quella del sacerdozio comune dei fedeli (o sacerdozio battesimale), che si realizza nella famiglia, nell'accoglienza e nel sostegno della vita, nella cura del malato e nella solidarietà con chi è nel bisogno, sia esso vicino o lontano; l'altra linea è proprio quella della famiglia, che si può definire protagonista, a seconda degli eventi che la coinvolgono, in tutte le situazioni che abbiamo sopra citato e che, in più, diventa "culla di vocazioni". Parliamo, naturalmente, della famiglia fondata sul matrimonio-sacramento, ma anche, per alcuni aspetti, di famiglie altrimenti costituite, che sono però capaci di autentica donazione. Ecco il programma: 31 gennaio 2010: Festa della famiglia Ore 11.00 santa Messa, in cui 12 coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio si presenteranno alla comunità; i bambini ed i ragazzi parteciperanno a tutta la s. Messa in Chiesa, anziché seguire in altra sede la liturgia della Parola; sarebbe buona cosa che con loro ci fosse anche il resto delle rispettive famiglie. Ore 12.30 possibilità di pranzo condiviso; il "primo" sarà offerto dalla Commissione Organizzativa, mentre ogni famiglia metterà in comune il suo secondo (il terzo, eccetera). Ore 14.30 giochi in Oratorio. Nel corso della "Giornata" verrà data evidenza ad alcune proposte di solidarietà rispetto a concrete situazioni di bisogno. do ed esatto se si fosse "letto fra le righe", se al nostro modo di pensare "diretto" avessimo preferito un modo di pensare "laterale"(o "trasversale"); da qui anche l'invito a cercare strade non battute, strade differenti. La sfida è comprendere le ragioni dell'altro e la modalità da adottare è privilegiare l'ascolto; è poi opportuno valorizzare i momenti informali (ad esempio, la benedizione delle famiglie) e chiederci se, come comunità parrocchiale, preferiamo fare 100 maluccio anziché 50 meglio. 7 febbraio: Giornata della Vita Ore 11.00 nei locali de "Le Spighe" "Progetto" dell'Associazione Sviluppo e Promozione Onlus, in via E. Ponti - 13, verrà celebrata la santa Messa, al termine della quale sarà portata una significativa testimonianza; seguirà l'aperitivo. Ore 16.00 in Oratorio, nell'ambito della "Settimana dell'educazione", verrà proiettato il film "L'onda", a cui seguirà il dibattito. 11 febbraio: Giornata del Malato Ore 15.00 presso la chiesa di santa Bernardetta, in via Boffalora, 110, verrà celebrata la santa Messa per gli ammalati. 14 febbraio: Giornata della Solidarietà Nell'orario che verrà tempestivamente comunicato, in Parrocchia, proiezione di un film sul tema del lavoro e relazione di un esperto del settore; la "Giornata" avrà anche lo scopo di rilanciare il Fondo Famiglia-Lavoro, costituito dal nostro Arcivescovo per aiutare le famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro. "La c'è la Provvidenza!" Tires 2009 Che dire di più se non sottoscrivere questa famosa esclamazione di manzoniana memoria! Da quando siamo tornati questa estate da quella terra non ci è mai passata di testa l’idea di continuare a fare qualcosa per le famiglie incontrate, i bambini orfani e i poveri di quella città, come un impegno anche per lenire il dolore della separazione e la promessa di non dimenticare i volti che ci hanno segnato il cuore. Era stato p. Giuseppe, il sacerdote che avevamo incontrato a Sarajevo nei mesi scorsi, a suggerirci di partire con una raccolta di generi alimentari di prima necessità e di indumenti da spedire come aiuto umanitario. E così è iniziata la nostra frequentazione al “magazzino” di don Roberto per smistare i sacchi di indumenti e immaginare a chi sarebbe andato questo o quell’abito. Poi l’Avvento ha dato una spinta in avanti; alla raccolta e all’impegno di pochi si è aggiunta la forza di molti: bambini, famiglie, ragazzi delle medie e adolescenti e anche gli insegnanti e i bambini di una scuola di quartiere. Di tanto in tanto, giusto per lasciar correre la fantasia e il desiderio, ci dicevamo che quel TIR lo avremmo dovuto accompagnare anche noi. Il sogno si è fatto così insistente che abbiamo dovuto prendere coscienza che quella terra ci stava chiamando e al suo appello non avremmo potuto dire di no! Il lavoro era ormai completato, i bancali, sotto l’autorevole guida di Chiara, si sono riempiti di materiale. Bisognava solo capire come spedirlo e quando. E qui è iniziato il “pasticcio” burocratico. Da Sarajevo abbiamo capito che non ci potevamo aspettare un aiuto anche se proprio da lì doveva venire la documentazione per sdoganare la merce. Mi sono perso in estenuanti telefonate al Consolato di Bosnia a Milano, all’Ambasciata, perfino ai carabinieri dell’EUFOR. Ma fino ad oggi il telefono non era più squillato. Stamattina, parecchio esausto, ho detto a Gesù, uscendo di chiesa, con quella familiarità che ogni tanto mi permetto di avere, che se lui avesse voluto che gli aiuti partissero e noi con loro, ora doveva darsi da fare un po’ anche lui! E oggi pomeriggio il telefono è squillato e dall’altra parte c’era un uomo che è in procinto di partire per la Bosnia con due TIR e che accoglierà anche il nostro materiale sollevandoci da ogni peso burocratico! Era la Provvidenza che puntuale è arrivata! Grande è il Signore: non perde mai una sfida! Pochi secondi e al telefono abbiamo organizzato il nostro viaggio, fissando i giorni di permanenza: da mercoledì 27 a domenica 31! Sarajevo, il vento gelido da est di questi giorni uggiosi di gennaio ti avvicina un po’ di più a noi! Con in poppa il vento della Provvidenza presto ti vedremo! Si carica il tir per Sarajevo. Questo è un altro TIR; è il 53° per Kiew. DON GIOVANNI Buon divertimento! Dal 27 dicembre al 2 gennaio a Tires, in provincia di Bolzano, presso una casa in autogestione, circa 70 ragazzi hanno condiviso un’esperienza di vita comune, l’unica nell’arco dell’anno oratoriano che raccoglie la partecipazione di tutti i componenti dei gruppi giovanili: è l’occasione per ognuno di accorgersi che, oltre la vita del piccolo o grande gruppo di appartenenza, l’Oratorio è una casa che accoglie molti cammini, in cui non solo i piccoli, ma anche i più grandi possono sperimentare l’incontro con Gesù e la dimensione della comunità. Il tempo è stato ritmato da momenti di riflessione e di preghiera, giochi, uscite sulla neve e di servizio. Il libretto che ci ha accompagnati portava come titolo e nel cielo della vita volerò, frase estrapolata da una canzone dei Nomadi per indicare che senza una scelta di vita difficilmente si può spiccare il volo e raggiungere la felicità. Il tema conduttore infatti, in sintonia con il percorso pastorale della nostra Diocesi e di tutta la Chiesa, è stato la vocazione sia in senso generale, come la realizzazione del proprio progetto di vita da attuare il prima possibile per non svilire la bellezza della giovinezza, ma anche nelle possibile declinazioni, nella scelta del ministero ordinato, del matrimonio o dell’impegno nel mondo sociale e politico. Fra i momenti di preghiera, forse quello più suggestivo e che permette di raccogliere i passi più significativi dell’anno trascorso e seminare i presupposti per il nuovo, è stata la veglia della pace del 31 dicembre dettata dal discorso del Papa e dalle meditazioni di grandi autori del- la tradizione cristiana. Ma, come per ogni vacanza che si rispetti, c’è stato molto spazio anche per la festa e per i giochi, nel clima di una sana competizione e dell’allegria che, come diceva don Bosco, è strumento educativo. Quasi del tutto assente, almeno lontano dalle piste da sci, è stata la neve, ma il freddo no, quello ci faceva compagnia non appena mettevamo il naso fuori di casa! Un grazie speciale a tutti gli educatori che hanno speso il loro tempo per la buona riuscita della vacanza, ai ragazzi che si sono messi in gioco nei momenti più seri e in ogni proposta, e infine ai genitori, che si sono sobbarcati l’onere della cucina ma sempre con il sorriso sulle labbra, vero esempio di servizio. Sul sito dell’Oratorio potrete trovare molte altre nostre fotografie! IL 21 FEBBRAIO P.V. INIZIA LA QUARESIMA SETTIMANA DELL’EDUCAZIONE Durante tutta la Quaresima, al venerdì, alle ore 8.30 - 15- 17 - 18.30, celebrazione della VIA CRUCIS. Alle 21 dei primi quattro venerdì, una drammatizzazione ci aiuterà nella riflessione sulla passione e morte di nostro Signore. Al 5° venerdì VIA CRUCIS DECANALE; al 6° venerdì VIA CRUCIS PARROCCHIALE. DENTRO LA STORIA È l’occasione per riflettere sul compito imprescindibile della comunità di educare alla fede le nuove generazioni; è l’appuntamento per sostenere i genitori, gli educatori e i catechisti nel loro delicato compito; CONVERTIAMOCI E CREDIAMO AL VANGELO! è la progettazione per un oratorio che sia al massimo. IL 10 FEBBRRAIO PROSSIMO DON ROBERTO COMPIRÁ 75 ANNI, DI CUI UN TERZO TRASCORSI FRA NOI; a lui vada il nostro augurio affettuoso, accompagnato dalla riconoscenza per l'opera svolta in Parrocchia, nel Decanato, nella Zona pastorale e per la sua esemplare testimonianza di carità. Questi gli appuntamenti: Giovedì 4 febbraio ore 20.30-22 adorazione, in particolare per i catechisti, i genitori e gli educatori Domenica 7 febbraio dalle 16 cineforum, a partire dalla proiezione del film L’onda Mercoledì 10 febbraio ore 18.30 celebrazione eucaristica e, a seguire, rinfresco e cena